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Saigo no sasayaku

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con Kioku, Sango

19:59 Kioku:
  [Mura Esterne] Tornato a Kiri da pochi giorni ormai, ha preferito rimanere tanto quanto gli bastava a Kusagakure, non che un villaggio o l’altro gli cambi qualcosa, non ha più un luogo di appartenenza, da diverso tempo ormai per giunta, non ne ha mai fatto mistero e soprattutto non gli è mai pesato più di tanto, questa volta però, onde evitare dispensi esagerati di energie, il classico metodo di spostamento tramite navi, piedi e mezzi umani lo hanno portato fin dentro le nebbie del paese di Kirigakure, ciò gli ha richiesto qualche giorno in più di spostamento ma nulla che d’altronde possa infastidire anzi, Akendo stesso troverebbe in quella routine così “semplice” ed “umana” qualcosa che gli faccia perdere tempo, non ha fretta e nulla da fare. Ed eccolo li infine, giostrarsi tra le mura esterne quello spropositato tempo a disposizione, alla ricerca di nulla nello specifico, che vi sia magari qualche attacco nemico o anche solo qualche incontro interessante chi lo sa, seppur la sua mente volgerebbe per un istante a Sango Ishiba, da quella notte con le tigri e il successivo incontro con la regina ed il Re stesso delle tigri non l’ha più incontrata, preferendo sparire in quella notte dove ella rivaleggio ed ottenne il contratto con le evocazioni stesse, anziché rimanere a “festeggiare” non è il suo stile ne il suo modo di comportarsi, per quanto una certa fierezza nel ripensare quei momenti viene percepita da quest’ultimo, compiaciuto degli incredibili progressi che con mani tangibili ed occhi presenti può scorgere nella ragazza, da quel fatidico incontro a Kusa, quello successivo nella bettola di Kiri, da li in poi non si è più arrestata e probabilmente mai lo farà…ciò non può far altro che compiacere lo stesso Rikudo Sennin. Pensieri e passi accompagnerebbero l’un l’altro in quel limitare, rimanendo comunque in una visione piuttosto coperta, ancora non ha indagato e ne gli preme farlo di quello che le autorità Kiriane pensando della sua figura anche perché ora come ora, in pochi sanno del suo effettivo ritorno e così dovrà essere almeno per un bel po’ ancora, il fatto che la gente lo creda morto o disperso chissà dove non è solo un vantaggio mentale ma anche fisico…non puoi aspettarti qualcosa se pensi sia morto del resto. Manto scuro a coprirne interamente la figura, nessun’armatura indosso se non le due famose katane al suo fianco, cappuccio però ancora posato sulle proprie spalle, la cui lunga criniera del medesimo colore scenderebbe, pantaloni leggermente visibili dai neri colori che poco fanno intendere se non la volontà di rimanere in disparte, difficilmente visibile ad occhio comune. [chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

20:10 Sango:
 Perchè si trova li? Lontano dalla civiltà, uscendo dalle mura di quel villaggio che sta odiando. Poco tempo prima ha finito di parlare con Yukio, di raggiungere quell'accordo, ma ogni passo che sta facendo verso il suo sogno le sta portando via un pezzo di se. Sacrificio. Ecco la parola che inizia a comprendere ancora meglio nel suo avanzare. Quanto le sta costando tutto quello? Tanto? Troppo? O è un giusto prezzo da pagare? Come farebbe qualcuno a mettere sulla bilancia tutto ciò senza impazzire? Beh, sempre meglio che finire controllata direttamente da Yukio tramite uno dei due sigilli che voleva metterle addosso.. ha solo barattato una futura alleanza con lui, e i segreti del proprio clan. Essendone però lei la futura e quasi certa capo clan quello avrebbe avuto modo di gestirlo, e senza altri pierrot all'interno di Ame avrebbe potuto agire più o meno indisturbata. Ma perchè quel peso si aggiunge agli altri che già si porta dentro? Forse la possibilità di esser costretta ad esser sotto il tessai. La corsa che non si arresta , si fa sempre più aggressiva , quasi disperata. Il corpo la porterebbe inconsapevole verso quella figura nascosta che non vedrebbe ancora, non percepirebbe veramente, non con la mente altrove . Indossa gli stessi vestiti di prima, uno Yukata rosso sangue con dei petali bianchi ricamati su tutta la lunghezza,questo arriva a qualche centimetro sotto i glutei, la grande fascia rossa sotto il seno abbondante che tiene il tutto unito , solo la scollatura mostrerebbe dunque i lembi di pelle. Non si tratta di una veste atta al combattimento, ma di una veste quasi da cerimonia. La sua. Il retro è stato ricamato con il simbolo del proprio clan. All'interno dello yukata, in un posto che nessuno potrebbe vedere se non intimamente , vi si trova un fuuda con sigillato dentro la cappa del Seiun. I capelli sono lasciati sciolti, il chakra che pompa nel corpo facendola avanzare ma ad un certo punto andrebbe a fermarsi, forse stanca di scappare. Sta scappando da quella scelta presa, ma dovrà farci i conti prima o poi. Li , in quello spiazzo andrebbe a muoversi a testa quasi china verso il riduko sennin, senza fermarsi, senza guardare veramente. E poi vi è anche la questione di Oto, avrebbe saputo sfruttare quel patto al meglio? Chissà che un giorno non gli fosse servito, specialmente se l'Uchiha avesse preso Oto sotto il suo potere e divenendone kage lui stesso. Ma tutto viene lasciato al futuro, almeno per adesso. [chakra on][fuuda]

20:38 Kioku:
  [Mura Esterne] Incurante delle possibili presenze attorno a sé continuerebbe con il suo lento incidere, cosa diametralmente opposta alla figura che invece sta correndo o meglio quasi scappando senza sosta da qualcosa, qualcosa insito in lei probabilmente. Inutile dire che nel momento in cui la figura entrerebbe nello spazio di percezione del Seiun, difficilmente non potrebbe essere notata da quest’ultimo, a maggior ragione se poi la stessa figura non si cura di ciò che le sta intorno, in entrata verso quell’unico spazio presente sul limitare di quelle mura. Arresterebbe il proprio passo, rientrando più verso la boscaglia li presente a fare da limitatore, attendendo che la figura passi accanto alla propria, non tanto per diffidenza né per possibili aggressioni, ma vorrebbe limitare il più possibile gli incontri soprattutto se non voluto o desiderati. Ciò non toglie che attenderebbe quanto basta per poter scorgere ora quella figura, avvolta in uno yukata dai cremisi colori ma ciò che lo porterebbe a pronunciarsi in direzione della misteriosa figura sarebbe quel simbolo sulla schiena, lo stemma del clan Ishiba, ciò poterebbe per rapida logica concettuale a pensare che tale figura non possa essere altri che Sango Ishiba, la sua Sango. Espira, brevemente mentre lenti passi lo porterebbero ora più vicino allo spazio, più vicino alla figura che imperterrita corre e solo a quel punto proferir parola <Dove corri o dove scappi Ishiba?> una domanda quasi più retorica che degna di risposta <placa la tua corsa o il tuo cuore incalzante mia Ishiba> andando a marcare soprattutto l’ultima frase, percepisce seppur in maniera vaga qualcosa di strano, non tanto per divina concezione quanto più per il portamento della stessa ragazza, per come correva e per la meta non ben definita, a giudicare dallo stesso passo incalzante da ella assunto. Abile lettore ed osservatore più che un ipotetico indovino, attenderebbe dunque che la figura si arresti, non si pronuncerebbe ulteriormente però, ciò che doveva dire lo ha detto, soprattutto nel caso in cui i propri sensi e deduzioni l’avessero portato sulla falsa convinzione di scorgere adesso nient’altro che Sango Ishiba, anziché un qualche Ishiba redivivo tornato dall’oltretomba o qualche Ishiba spintosi oltre i confini di Kusa, pronto dunque a qualsiasi possibilità in ogni caso, attenderebbe dunque che la figura si arresti, si volti e mostri il proprio volto, in qualsiasi caso Akendo stesso sarà pronto ad agire di conseguenza, fermo però nella sua convinzione che ciò che ha appena scorto non è altri che la sua farfalla di carta e nessun’altra ipotetica figura. [chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

20:53 Sango:
 Che corsa sfrenata, il cuore che la porta lontano da li, forse verso la propria casa o come lo definisce lei, il suo inferno personale. Come fa a non rendersi conto di non esser sola? Ma ciò non cambia il fatto che forse potrebbero attaccarla e lei se ne sarebbe accorta all'ultimo istante, ma non vi è alcuno attacco , solo una voce tremendamente sognata . Il corpo che si ferma immediatamente, rimane ferma per qualche attimo in quella posa, col corpo piegato in avanti, il capo chino e i capelli lunghi e rossi a cader in avanti . Sa che è lui dalla sua prima parola, potrebbe riconoscerne la voce tra migliaia e l'avrebbe sempre trovata al di sopra di tutte. Il corpo lento che si alza per voltarsi da dove altre parole vengono pronunciate. Akendo. Il cuore che si gonfia di speranza, è possibile che quel sentimento sia così insito in lei da non farle comprendere che alla fine di tutto è stato proprio il sennin a metterle la strada d'innanzi? Le iridi andrebbero a sondare il loco, alla ricerca del suo volto bello e terribile, di quegli occhi violacei e pregni di oscuro potere. Il suo cuore incalzante. L'ha compresa anche solo dal suo modo di correre e ciò non farebbe che addolcirne il pensiero e il ricordo. Quanto ha agognato un ulteriore incontro con quel viandante senza casa e senza terra? < Akendo > un lieve sussurro pregno di un amore, malato forse, ma pur sempre di amor si tratta. Il passo adesso meno incalzante ma comunque veloce la porterebbe nelle sue vicinanze, cercando i suoi occhi , leggiadra di nuovo, la tigre adesso sedata e la disperazione..quella la si potrebbe quasi notare nei suoi occhi. Ma non è li per disperarsi, non di fronte al sannin. La compostezza che verrebbe ritrovata, elegante in quel vestiario poco utilizzato se non per delle occasioni veramente importanti < che il mio cuore mi abbia portato di nuovo a te..sembrerebbe una coincidenza > o forse solo il fato avrebbe potuto dirlo. Proverebbe a portarsi verso di lui in quella boscaglia, celandosi a sguardi altrui , e solo dopo essersi avvicinata di molto, distanziandosi di solo un metro andrebbe di nuovo a proferir parola < mi sei mancato > è possibile pensarlo per un uomo che sembra più un kami e un vagabondo? La sincerità del suo sentimento verrebbe palesato più dei loro precedenti incontri ma nient'altro verrebbe aggiunto < ci sono tante cose di cui vorrei parlarti > no, oggi non sembra avere alcuna domanda, non ancora per lo meno . Ripensa a quel patto che fecero ma sempre di più la linea sottile che fece di quel gesto la loro unione sembra dissiparsi, almeno per lei, per la sua anima legata alla sua. Quanti uomini ha incontrato in grado di farle tremare il corpo, ma solo lui rimane l'unico a farle tremare l'animo. < spero tu non stia facendo nulla di interessante..ho delle novità davvero.. pittoresche e divertenti > sceglie con cura quelle parole, forse per accenderne l'animo e la curiosità che ha avuto in diversi momenti di notare in lui. Attenderebbe dunque senza accennare ad avvicinarsi, come se potesse dargli fastidio o..non lo saprebbe dire, ma cosa vuoi dire al cuore di una donna che non pensa con logica di fronte al frutto del suo amore? Nulla. [chakra on][ fuuda]

21:23 Kioku:
  [Mura Esterne] Dunque ecco la rossa criniera arrestare quel suo veloce passo, ricomporsi come meglio può ed infine mostrarsi ai violacei occhi del Rikudo Sennin, mai visione migliore potrebbe avere in queste fredde lande dalla dubbia utilità. Un rosso fuoco che riaccenderebbe il loco, come focolare in una notta d’inverno, calore e luce verrebbero mostrati al possessore del Rinnegan, compiaciuto quasi da sé stesso per l’ottimo intuito, buffo in un certo senso come nonostante tutto si dia delle auto-ricompense (?) almeno mentalmente come a congratularsi con sé stesso, ma d’altronde passatempi mentale che tengono occupata la mente del Seiun, ma ora…non ve ne sarà più bisogno. Il proprio nome, ah quel nome, a tratti neanche lo ricorda interamente, eppure è il proprio nome ma del resto poche sono le persone che hanno l’ardire o la possibilità di poterlo pronunciare in sua presenza senza ripercussioni o con cotante libertà siffatte nella leggiadra e sinuosa forma femminile che risponde al nome di Sango Ishiba, la sua Sango Ishiba. Risponderebbe di getto, come in un botta e risposta a quella affermazione d’ella <non credo nelle coincidenze quanto più nella volontà del proprio cuore, se ciò che desideravi era incontrarmi allora questo è ciò che è accaduto> un modo poetico come un altro per dirle che non importa se sia coincidenza, destino o volontà dei Kami se era qualcosa che desiderava intensamente tanto vale e poco importa del resto, ma non direbbe nulla di più, rimanendo pietrificato quasi per un istante dalla seguente affermazione della special jonin, quella frase, quella parola in particolare che mal metabolizza, che difficilmente riuscirebbe a comprendere nella sua natura più sincera, come la sincerità così spontanea della stessa Ishiba che lo disarmerebbe per alcuni istanti, incapace di risponderle o di comprendere ancora come sia possibile che egli le sia mancato, lui, il Rikudo Sennin, vorrebbe dire qualcosa ma il proseguo delle di lei parole lo salverebbe quasi, prestando dunque attenzione al suo vociare e nulla di più. Parole che scivolerebbe una dietro l’altra, parole che porterebbero a destare la sua ormai nota, se non altro alla ninja stessa, curiosità, quella curiosità che ora lo porterebbe a rispondere di getto esclamando <nulla di che, cercavo qualcosa da fare per impegnare il mio tempo e a quanto pare> breve pausa prima di concludere dicendo <l’ho appena trovato> mostrando dunque il suo interesse più che positivo, aggiungendo infine <parlami dunque ma sappi che alla fine anche io avrò una richiesta per te> non direbbe nulla di più ma nello sguardo del Seiun ella potrà percepire qualcosa di strano, che sia ambiguo? NON vi è dubbio…che sia strano? NON ci sono ormai più convinzione contrarie…che tutto ciò diverta il Rikudo Sennin? Questo è certo! [chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

21:41 Sango:
 A quelle prime parole non potrebbe che sorridere semplicemente < allora è lui ad aver capito di chi volessi la compagnia > l'unica compagnia che possa trovare veramente interessante e piacevole più delle altre, più di chiunque. Si porterebbe dunque nelle sue vicinanze, notando come l'altro abbia evitato di rispondere a quelle parole ma non se ne cruccia, conosce almeno in parte il sannin da sapere che non avrebbe trovato una reale risposta da lui . Non che la desideri, le basta saperlo e vederlo li. Ne nota gli occhi il divertimento, la luce della curiosità che si accende in lui ma son le ultime parole a prenderla in contro piede. < oh certo > direbbe presa alla sprovvista. E solo quella affermazione andrebbe a mettere alla luce del sole quanto ella stia quasi dimenticando il loro patto, non perchè non abbia importanza, ma perchè l'avrebbe fatto a prescindere, solo per lui. Strano lo è di certo, muovendole qualcosa nello stomaco ma l'espressione sorpresa lascerebbe posto ad una seria mentre andrebbe a guardarsi intorno < qua potrebbero raggiungerci nelle ronde notturne > direbbe in un sibili prima di tornare a lui < allontaniamoci dunque , non voglio che sentano e che ci vedano > come due amanti costretti a nascondersi? No, per paura che qualcuno possa sentire qualcosa di troppo importante. Andrebbe dunque a superarlo iniziando a camminare verso il cuore della vegetazione < molte cose si stanno risvegliando > direbbe per cominciare, la voce tenuta abbastanza bassa per lasciarsi udire solo dal sannin < Oto si sta muovendo, il capo clan Yakushi e il capo clan Uchiha si stanno muovendo per riprendersi la loro terra > portatrice di notizie dal mondo ninja, di qualcosa che probabilmente solo in pochi ancora conoscono, specialmente al di fuori della stretta cerchia del suono < sono entrata in contatto con loro, credo che Kioshi Uchiha voglia divenire il nuovo Kage > non che poi possa importargliene qualcosa , almeno potrebbe esser questo il primo pensiero del sannin < ho offerto il mio aiuto in quanto Ishiba. Un patto è stato già stretto con Kouki Yakushi, un altro verrà stretto con il futuro kage di Oto > le iridi che vanno di nuovo sulla sua figura < un patto per un patto. Io li aiuterò a riprendersi ciò che vogliono e quando sarà il momento e quando mi servirà aiuto..loro ci saranno per me > aiutare Oto per avere alleati futuri per Ame, una scacchiera quella della special jonin sempre più grande e pericolosa, ma non è li di certo il pericolo maggiore, quello che andrà a dire sarà ancor più orrido probabilmente < oggi ho avuto un incontro con Yukio .. e siamo arrivati ad un.. accordo > ma ancora non direbbe nient'altro, lasciando quella suspance per tenere vivo l'interesse dell'uomo che si troverebbe al fianco . Ma ovviamente non è li solo per raccontargli gli sviluppi fatti, sarebbe troppo semplice e inutile, ma vuole capire in che posizione si trovi l'uomo. Se abbia qualche legame stretto con Kusa o con Ame che sia < e dopotutto ho compreso diverse cose di Yukio > un altra frase verrebbe lasciata li, un esca per l'uomo e per la sua voracità, ma adesso smetterebbe di parlare lasciandogli lo spazio necessario per poter pensare o dire qualcosa. [chakra on][fuuda]

22:57 Kioku:
  [boscaglia] Ascolta attento il dire della giovane Kunoichi, annuendo semplicemente con il capo sulla volontà di allontanarsi onde evitare ronde ed occhi indiscreti, ciò che a quanto pare deve dirgli è qualcosa di molto importante, ciò non fa che aumentare la curiosità del Seiun stesso. Dunque lascerebbe ch’ella muova i primi passi nella fitta boscaglia, seguendola a quel punto e ascoltando profetiche parole su un nuovo inizio, qualcosa che lentamente si sta risvegliando, aria di guerra? Potrebbe essere, aria di rivoluzione? Probabile, ma ciò poco conta agli occhi del Rikudo Sennin che non interverrebbe mai, in modo che Sango possa continuare a spiegare e raccontare ciò che nell’ombra si sta muovendo. Ascolta attentamente e fissa a se nomi, clan, volontà e patti stretti, ciò che c’è di più pericoloso insomma, per un certo verso, prova quasi una sorta di insicurezza non tanto per se stesso quanto più per l’Ishiba, implicata forse in cose ben oltre la sua portata ma d’altro canto è stato questo suo atteggiamento e volontà a spingerla tra le sue braccia quella notte e a mettere in moto tutto quindi perché non restare ad osservare fin dove arriverà a volare la sua piccola farfalla d’origami? Nomi che verrebbero si fissati nella mente ma che nulla gli dicono, nomi a lui estranei e per giunta poco famosi a quanto pare o forse semplicemente troppi gli anni in cui lo stesso Akendo è rimasto estraneo e distante da quel mondo ninja e per tanto, prenderebbe parola unicamente per esclamare <ah Oto a quanto pare vedrà ancora sangue e distruzione, un passato ben noto a loro, così come al sangue degli Uchiha e degli Yakushi stessi> ricordi, tanti quelli del Seiun che ora si vedrebbe investito da questi stessi ricordi a lui così lontani eppure vissuti in prima persona e sulla propria pelle, la distruzione di quella prima guerra, poi la presa di potere degli Yakushi, le rivoluzioni ed infine il sangue che lui stesso versò ad Oto distruggendola a suo tempo sotto i vessilli cremisi della sua Akatsuki. Non direbbe nulla di più continuando a seguire passo dopo passo l’Ishiba ed ascoltandola, soprattutto quando ella si soffermerebbe su ciò che concerne Yukio, la sua persona e ciò che a quanto pare ha scoperto, il che in parte si desterebbe la sua curiosità ma al tempo stesso lo preoccuperebbe quasi, d’altronde per anni sia lui che il Kokketsu si sono spalleggiate e per anni hanno combinato cose alquanto macabre e molte sono le colpe che ricadono su entrambi, scoperchiare tale vaso di Pandora potrebbe essere fatale per tutti, per Sango in primis, mettendola in pericolo. Mostrerebbe comunque il suo innato interesse, portandosi avanti a lei in un istante e se possibile arresterebbe il proprio come il di lei passo, fermandosi dunque in quella fitta boscaglia e solo a quel punto schiuderebbe le proprie labbra <un accordo?> andrebbe quasi a mugugnare, come se offeso quasi dalla questione <e dunque cosa hai compreso riguardo Yukio Kokketsu?> una domanda che pare più un affermazione ma adesso i giochi e la brama di sapere finiscono qui, poiché ora, tale curiosità montata dalla ninja di Kusagakure dovrà sfamare la mente insaziabile del Rikudo Sennin. [chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

23:15 Sango:
 I passi che vengono fermati immediatamente, l'oscurità che si frappone intorno a loro lasciando solo che il lieve chiarore della luna crescente possa illuminarli. Si, sta facendo un gioco pericoloso, lo sa, ne è conscia, ma è quello che la porta ad andare avanti. Che si stia gettando nelle braccia della morte o nella rivalsa? Forse sarebbe riuscita nel suo intento, ma come ci sarebbe arrivata è un incognita che man mano sarebbe stata più chiara. Lo osserva negli occhi sollevando il volto, notando quella stizza in lui . Yukio, ne conosce solo una parte e quel giorno ha avuto modo di vedere un altra parte di lui < gli ho chiesto di avere il clan e Ame > direbbe quasi con serenità, una richiesta particolare la sua, ovviamente posta a Yukio solo per il rapporto che li ha legati fino ad allora < non potrei muovergli mai guerra, non adesso almeno, e non voglio dover uccidere il capo clan Ishiba. Siamo rimasti in così pochi..la sua influenza agirà su di lei così da farmi posto > come avrebbe potuto far del male ad un Tessai? Nemmeno nei suoi sogni più sfrenati < ho deciso che il modo migliore per evitare di morire e spargere sangue sarebbe stato quello di mettere tutto in chiaro d'innanzi a lui > una scelta saggia o stupida? Non lo saprebbe dire, ma almeno è ancora viva e non deve tramare contro di lui, non ancora < inizialmente mi ha chiesto come punizione di mettermi un sigillo addosso. Uno dell'empatia o uno del terrore > mormora quasi con stizza < ovviamente non ho accettato. Sarebbe stato controproducente per tutto quello che voglio fare, e limitare la mia libertà non mi avrebbe portato a nulla se non la morte > per lei, per quello che sta facendo, per le sue mosse che devono esser celate al suo sguardo, per le conversazioni stesse che ha con il sannin che si trova d'innanzi a lei < ci muoveremo presto almeno per insediarmi prima come capo clan e poi come consigliera ad Ame, spostandomi definitivamente > avrebbe cambiato tutto, lei stessa sarebbe andata via da Kusa per tornare ad Ame, lontana da tutti quelli che conosce < in cambio gli ho promesso la fedeltà del mio clan, e il giorno in cui prenderò io le redini di Ame..il patto di alleanza tra Kusa ed Ame non verrà spezzato > nonostante possa pensare che il patto alla fine sia stato molto più equo , qualcosa la dilania dentro < almeno gli ho impedito di mettere altri pierrot tra le fila del consiglio per poterlo controllare > sarebbe stata solo lei quella ad avere le informazioni all'interno da passare a Yukio , e avrebbe cadenzato bene e omesso altre cose prima che queste arrivino alle sue orecchie . Le cose sarebbero rimaste quasi invariate, soltanto che lei avrebbe preso il potere sul villaggio della pioggia e sulle sue terre ma presto o tardi avrebbe trovato sicuramente qualche modo per poter sciogliere quel patto < ti sembrerò pazza immagino, avventata... > un sospiro viene lasciato andare mentre il volto si solleva verso le fronde degli alberi < eppure non riesco a pentirmene > sta inseguendo il suo desiderio dopotutto sta sacrificando tutto per un sogno, un ideale, una scommessa. Adesso non direbbe più nulla, il silenzio la avvolge attendendo il sannin. Chissà cosa partorirà la sua mente? [chakra on][fuuda]

00:31 Kioku:
  [boscaglia] Lascia dunque che le parole d’ella finalmente scorrano, libere come un fiume in piena, inonderebbero travolgerebbero la figura del Seiun, d’altronde si aspettava ben altro e per sua fortuna ciò che ode è si l’incontro tra Sango e l’attuale Kage di Kusagakure ma di certo non quello che temeva di sentire, rimanendo dunque concentrato su ogni parola della Ishiba, così da comprendere al meglio anche il piano dietro tutte quelle richieste, quegli accordi presi e patti stretti, un gioco di potere che potrebbe ferirla presto o tardi ma d’altronde è qualcosa che intriga lo stesso Rikudo Sennin, vedere fin dove quella leggiadra farfalla d’origami riuscirà ad arrivare…non è forse per questo che quella notte fu spinta a stringere l’unico vero patto con lo stesso Akendo Seiun? Rimarrebbe silente fino alla fine, assaporando parola per parola, e lasciando che la propria mente freneticamente cominci ad elaborare pareri, giudizi, ipotesi e congetture, d’altro canto l’acuta intelligenza del Seiun è seconda unicamente al suo potere spaventoso nonché a suo tempo nota e anche con una certa fama, l’ultima affermazione forse è quella che più strapperebbe una smorfia sul volto del Sannin, quasi divertito da quelle stesse parole da lei proferite, su quanto possa sembrare pazza o anche solo avventata e proprie a queste parole che darebbe subito un contesto differente <pazza no di certo> esclamerebbe seppur il tono tenderebbe quasi all’ironico <avventata si> breve pausa <questo è certo> più divertito che giudicatorio il proprio tono <ma del resto non tutti sono avvezzi alla pazienza millenaria e questo d’altro canto ti rende così Sango in tutto e per tutto> del resto non si troverebbe in queste situazione e non sarebbe riuscita a raggiungere quei desideri se si fosse comportata in altro modo, se avesse agito in altro modo allora non sarebbe stata di certo Sango e anche questa contrapposizione sia fisica che caratteriale che la rendono così poco Ishiba ma al tempo stesso sarà proprio questo a renderla prima tra gli Ishiba e Akendo questo lo percepisce, lo può sentire, quasi vedere accadere coi propri occhi. Un sospiro prima di continuare il proprio pensiero <ciò che hai chiesto dubito si otterrà così facilmente, hai chiesto i capi saldi e cardini di un villaggio stesso> anche solo pensando al Daimyo del paese della pioggia e cosa potrebbe fare se venisse sovvertito l’ordine delle cose riguardanti Ame e non solo, ottenere così il controllo di un villaggio non è cosa da poco e questo Akendo lo sa molto bene ma senza andare più in la del dovuto <perché mai il capo clan Ishiba dovrebbe lasciare a te le redini del clan? Senza contare magari chi è legato al capo clan stesso, perché mai dovrebbe seguirti? Non vedo altra via se non quella del sangue> un sospiro pensieroso quasi prima di concludere <i Capi Clan sono temuti e rispettati proprio perché sono coloro che rappresentano il clan, se uno abdicasse a favore di un altro solo perché è interceduto il Kage pensi che andrebbe tutto bene? Te stessa seguiresti un capo clan che è stato inserito per merito del tuo Kage o di un Kage che comunque non riconosci?> domande dirette questo è vero ma volte a far comprendere a Sango che non esiste una via esente da sacrifici e dal sangue, come quella notte anche oggi è giusto che d’innanzi a lei vengano evidenziate due strade, una che apparentemente segue una sua logica e predica quanti meno spargimenti di sangue possibili ma a tratti irrealistica ed utopica se si tiene conto delle reazioni altrui, dall’altra un sentiero sicuramente più diretto, cosparso di sangue e sacrifici poiché non sempre è chiaro come ragioni la natura umana, questo Akendo lo sa molto bene in cuor suo e per tanto che adotta simili dialoghi con un tono di fermezza per far comprendere all’Ishiba che tutto ciò è sicuramente ideale ma a tratti anche irreale e questo si potrebbe estendere anche al villaggio stesso, al consiglio stesso di Ame, d’altronde lo stesso Akendo se fosse un ninja di quel clan si rifiuterebbe di sottostare ad una simile presa di potere, pur vero che lo stesso Rikudo Sennin è un ninja di altri tempi ma la natura umana rimane invariata nonostante i tempi. Muoverebbe qualche passo ora, all’interno della fitta boscaglia, così da alleggerire il peso delle proprie parole e pronunciarsi nuovamente <d’altro canto i tempi sono cambiati e se ritieni che questa sia la via più giusta da perseguire non sarò io a farti desistere ma voglio che tu prenda in considerazione l’idea di versare del sangue, anche quella del capo clan stesso se necessario, poiché il tuo desiderio è grande questo è vero, così come la tua volontà, ma non credo tu voglia correre rischi> un breve sospiro, quasi come se gli pesasse doverle dire tutte quelle cose, ma necessarie in parte <rischi che avresti potuto evitare con una presa ben più salda, rischi che potrebbero compromettere in futuro questo tuo desiderio> d’altronde nella sua mente, per quanto contorta e a tratti malata non riesce proprio a vedere un futuro nel quale o il clan o il consiglio cercheranno di assassinarla, soverchiarla o eliminarla in qualche modo, di rivoluzioni pacifiche in tutti i suoi anni vissuti non ne ha mai viste. Sigillerebbe dunque le labbra, lasciando che ogni sua parola possa essere metabolizzata dalla stessa Ishiba, comprende non siano concetti e parole facili da digerire ma è curioso e assai interessato alla reazione d’ella, soprattutto quando verrà il momento di farle quella richiesta. [chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

00:57 Sango:
 Quella notte le parole del riduko scorrono come le proprie, non ricorda di averlo sentito spendere così tante parole per lei. La cosa non la inquieta affatto, ma dopotutto non può che ascoltarlo e cercare di comprendere le sue parole. Lo osserva, tanto vicina adesso da vederlo troneggiare su di se. Uno sbuffo divertito uscirebbe da quelle prime parole ma non le commenterebbe oltre, in quanto parole ben più importanti stanno per esserle rivelate < ho chiesto a Yukio di aiutarmi ad insediarmi, e a non uccidermi dopotutto > Yukio sarebbe stato il tramite solo per evitare una guerra < capi saldi e cardini di un villaggio distrutto Akendo. Nessuno si ricorda più di Ame, nemmeno i clan . Se gli mostrassi di aver la forza necessaria per andare avanti e per riportare Ame alla sua vecchia gloria forse non ci sarà bisogno di una guerra > ha già messo in conto il doversi battere per avere quello che desidera < perchè dici? > il volto serio < perchè tutti hanno dimenticato chi sono gli Ishiba. Chi fu Konan. E' solo un nome sparso nel vento e il capo clan non ha fatto nulla per riportarci di nuovo allo splendore che meritiamo > il fuoco che si accende, nei suoi modi, nei propri occhi, il suo animo stesso si incendia < ecco perchè sono andata alla ricerca delle tigri, raggiungendo quello che nemmeno mio fratello vi è riuscito , così come nessun Ishiba che conosco > come se ne conoscesse tanti poi < il sangue è una via, proverò prima con le parole ovviamente e con i fatti, la metterò in una posizione tale da metter in dubbio la sua posizione di capo clan...ma se ciò non bastasse....> allora si sarebbe presa tutto lei con la forza < quello che mi consentirebbe di avere una possibilità è proprio il mio patto con Yukio, insediarsi di nuovo ad Ame riportando il clan a brillare. Non so se avrà modo di ribattere e ridire, ma se lo facesse allora combatterò > e lo avrebbe fatto da sola ovviamente < io seguirei un capo clan che abbia la volontà e la forza di apportare un cambiamento > ecco dunque svelata anche la motivazione per cui ha deciso di intervenire con Yukio al proprio fianco , un figuro potente ma che avrebbe messo in chiaro il patto che hanno stretto. Gli Ishiba sarebbero potuti tornare ad Ame e lei avrebbe potuto insediarsi al consiglio stesso. < comprendo le tue parole e sono pronta a tutto pur di arrivare a quello che desidero.. > non si sarebbe fatta fermare nemmeno dal consiglio stesso, avrebbe preso tutto per se anche con la forza < dopotutto ho venduto la mia anima già, cosa potrebbero togliermi ancora > la destra che proverebbe a sollevarsi sul suo volto, a poggiarvisi , ovvio che si stia riferendo a lui < ma dunque, sono ancora pensierosa sul fatto che Ren abbia scelto le tigri. Son forti è vero, ma per prendere un villaggio e un clan? Non credo...forse c'era qualcos'altro, qualcosa di più > mormora il suo dilemma alla notte profonda , non sa cosa potrebbe esserci dopo le tigri, non conosce la mente del fratello,non le ha mai rivelato nulla di tutto ciò . Un sospiro viene lasciato andare nella notte, le iridi che vengono celate mentre la mano calerebbe di nuovo al proprio fianco . La stanchezza mentale che prova la lascia disorientata < ci vorrà comunque del tempo prima che tutto si realizzi > mormora riaprendoli < sembra che abbiamo una visione diversa.. io penso che alcune volte si potrà raggiungere qualcosa senza spargere sangue .. e tu invece il contrario > un sorriso verrebbe espresso adesso, delicato e femminile < posso sapere adesso qual'era la tua richiesta? > curiosa adesso lei , cosa mai potrebbe chiederle quell'uomo? Cosa potrebbe donargli ancora ? Attende con una lieve ansia che l'altro le risponda e metta in chiaro quella stramba richiesta. [chakra on][fuuda]

02:07 Kioku:
  [boscaglia] Il tempo scorre, così come le parole, quell’incontro tra le nebbie la cui luna stessa si cela, portano con se parole, opinioni, ideali e pensieri, non vi è giusto o sbagliato ma solo ciò in cui si crede davvero, tanto basta e tanto vale affinché i ninja possano seguire questi stessi ideali, poiché di questo hanno bisogno la maggior parte dei ninja, di seguire qualcosa, che sia utopico o meno come ideale, anelano al raggiungimento di un obiettivo, non loro, comune o che sia anche personale di un altro, anime senza speranze, recluse ad una vita anonima e senza un ben che minimo barlume di possibilità di divenire qualcosa che vada oltre a quello cui la vita li ha destinati. A tratti forse fin troppo profetico nel suo pensiero eppure, per quanto sappia che non sono ne fato ne destino a decidere la vita di un uomo, almeno nella maggior parte delle volte, sono i ninja stessi a deciderlo, sottomettendosi in nome di una volontà altrui non governabile e per tanto è giusto che sia così. Per quanto gli piaccia ribattere non lo farà, non ora, non è questo il caso e forse neanche la persona giusta, non è li per far cambiare idea o per plasmare un nuovo ideale in lei da istillare, bensì è li per farle comprendere che nonostante le proprie volontà bisogna sempre tener conto di coloro che, per quanto inutili, diventano ostacoli al raggiungimento dei propri desideri e per quanto sia conscio che ella stessa ne farà terra bruciata, da ciò che sta ascoltando e dalle sue risposte, era giusto dargli la sua visione, antiquata? Forse? Ma la natura umana difficilmente cambia e la storia insegna che gli uomini tengono a commetter sempre gli stessi errori, qualunque epoca sia, poco importa la situazione. In virtù di ciò, rimarrebbe silente all’ascolto, attento ad ogni singola parola, compiaciuto a tratti da ciò che sente, non tanto per le parole in sé quanto più per la convinzione ed il tono fermo, deciso ch’ella stessa adotterebbe parlando di come se servisse saprebbe come adeguarsi senza risparmiarsi e tanto basta al Seiun per ritenersi soddisfatto se non interamente sicuramente in parte. Annuisce con una certa convinzione, soprattutto quando si parla di far scorrere del sangue se necessario, d’altronde lui stesso ne diverrebbe promotore, per quanto sia difficile da ammettere, nato nella guerra, forgiato dalla stessa, ama dialogare e interrogarsi sui quesiti dei ninja ma quando si parla di agire ben poche sono le carte che ama sfoderare e tra queste tre ipotetiche carte coperte da girare, due di queste sarebbero macchiate dal sangue, insomma un uomo di tante parole quanto di fatti e non sempre le due cose coincidono. Non a caso ha scelto lui stesso di non andare troppo oltre ne influenzare troppo la vista stessa di Sango, per quanto lui stesso neanche se ne accorga di quanto già possa aver cambiato al vita di quella Kunoichi di Kusa o forse è stata la stessa Ishiba a forgiare il proprio destino, uno nuovo, più tortuoso si ma pur sempre suo. Al termine di quel fiume di parole, ne approfitterebbe per chiudere l’argomento dicendo solamente <le nostre convinzioni sono dettate da ciò che siamo e rivelano ciò che siamo realmente> enigmatico come sempre ma questa volta le parole potrebbero essere ben più cristalline del solito, continuando in un secondo momento <se così dovrà essere sarò ben lieto di divenire spettatore delle tue azioni> un tono divertito quasi, non tanto come una sfida verso di lei nel vedere se ci riuscirà, più che altro divenire spettatore delle sue gesta, un po’ come fu per le tigri quando sarà il momento, corvo del destino, osserverà come ha sempre fatto il cammino di Sango, passo dopo passo. La domanda d’ella invece riporterebbe l’attenzione ora sul Sannin stesso, al cominciar di quella discussione è stato lui stesso a rammentarle che prima o poi avrebbe palesato una sua richiesta e così sarà dunque <beh allora non mi farò attendere> un ghigno, quasi ambiguo, ma di un ambiguo pericoloso, si mostrerebbe sul volto di lui <ero presente quando riuscisti ad ottenere quel potere tanto agognato da tuo fratello, quando lo superasti in abilità e competenza e dunque adesso> il chakra verrebbe richiamato all’azione, strabordante, imponente, devastante, una cascata d’energia, il chakra dirompente avvolgerlo completamente, il braccio destro, sempre sito al suo fianco, ora si leverebbe, tirando i lembi di stoffa del manto scuro, stendersi e portare il proprio palmo a mezz’aria, aperto, quasi ad attender qualcosa <mostrami dunque ciò che per cui hai venduto l’anima quella notte> esclamerebbe tuonando in direzione d’ella <mostrami dunque ciò per cui quella notte decidesti di prendere in mano la tua vita e plasmarla> il chakra ora verrebbe direzionato ad ogni tsubo ma in particolare a quelli degli occhi, irrorando ogni singolo canale e come fonte di vita nuova ridestare un potente potere sopito da ormai lunghi anni, perché diversi sono stati ove il Samsara ha dormito ma ora, ridestarsi lentamente, un violento scossone nella natura stessa, il guardiano silente ora è tornato e con esso il potere di governare il cielo e la terra, la natura stessa che li circonda, il Rikudo Sennin è tornato <mostrami dunque> parlerebbe quasi con tono smorzato, come se affaticato quasi da quell’atto stesso, le palpebre socchiudersi per un istante, il chakra infine devastare gli tsubo posti nella regione oculare, inondarli…annegarli, straripare come mare in tempesta ed infine esplodere <mostrami dunque> si ripeterebbe nuovamente per poi concludere <se ne è valsa la pena> le palpebre schiudersi, come gusci di pietra, liberare un antico mostro. Se l’attivazione stessa avesse luogo, un violaceo bagliore illuminare quella radura ove ora i loro passi si arresterebbero, un viola vivido come non mai si presenterebbe d’innanzi a Sango, la sua richiesta potrebbe quasi passare per un ordine, vuole vedere quelle tigri, a lei decidere quali o...quante, il volto non è quello del solito Akendo, un’espressione forse mai vista dalla stessa Ishiba ora si mostrerebbe, un volto consumato si dal potere ma al tempo stesso alimentato da quello stesso potere, quegli occhi spaventosi preannunciano solo nuovi cataclismi…infine è pronto…il Rikudo Sennin è tornato. [se attivazione Rinnegan] [se chakra 96/100] [nin 125] [bonus 80%] [chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

02:36 Sango:
 Il proprio dire ormai è finito, ma anche le parole del Seiun sono poche. Convinzioni diverse, di due figuri cresciuti diversamente. Ne comprende la prospettiva, la bellezza in quel dire limpido per una volta tanto. Un sorriso verrebbe fatto sul bel volto della special < oh si > sussurra semplicemente, abituata ad avere il sannin come spettatore delle proprie gesta . Ma la domanda viene fatta. Cosa vorrebbe mai lui, il possessore del rinnegan, da lei? E tutto ciò non tarderebbe di certo ad arrivare, il suo desiderio che si palesa con quelle parole. Ricorda bene come è nato quel rapporto, il loro primo incontro e come l'uomo le mostrò la via. Il resto venne da se . < diciamo addio al posto tranquillo > sussurra la donna notando l'eccitazione in lui e come lentamente quegli occhi violacei prendano vita . Il potere insito in lui si risveglia d'innanzi a lei, un potere decantato da tutti, il rinnegan che si accende solo per lei. Un onore sotto diversi punti di vista < come desideri > un sussurro, un ultimo sussurro prima che la mano sinistra salga al proprio volto , i denti che andrebbero a strappare un lembo di pelle per farne uscire un rivolo di sangue. Le mani che salirebbero veloci al plesso solare andando a formare i sigilli in rapida sequenza, tigre drago tigre capra tigre. Il chakra che viene fatto scendere lungo il braccio, lungo la mano stessa prima che questa impatti al suolo, il sangue e il chakra insieme verrebbero rilasciati da quel gesto < KUKYODA ... il gigante > il nome viene detto e sotto di se con uno sbuffo di terra andrebbe a palesarsi immediatamente un immensa tigre. Alto almeno 6 metri e lunga un pò di più. Il pelo fulvo bellissimo, e l'unica caratteristica che lo differenzia dalle alte tigri è proprio l'occhio sinistro che presenta una cicatrice lunga e spessa . La sua venuta però verrebbe annunciata dal suo grido, dal suo ruggito fatto a pieni polmoni che andrebbero a raggiungere posti lontano. La donna si troverebbe li sopra, sulla testa del gigante. E' riuscita a mostrare ad egli la sua forza e perciò adesso combattono insieme. < lui.. il riduko sannin > direbbe al gigante indicando Akendo , lontano ma ben visibile < non c'è bisogno che vi presenti > direbbe ad alta voce, la tigre che avrebbe messo le zampe su diversi alberi ormai stracciati a terra, mentre la sua testa con la donna sopra, sarebbe molto più in alto della vegetazione. La tigre che preparerebbe il colpo, il chakra che verrebbe richiamato nella sua gola e negli arti anteriori. Il ruggito che si prepara per qualche secondo prima di esser rilasciato. Un ruggito spacca timpani quasi, un onda d'urto di chakra , selvaggia . Un onda d'urto che andrebbe a colpire proprio dove si troverebbe il riduko sannin con una portata di 25 metri . L'impatto andrebbe probabilmente a cancellare la vita di molti alberi, forse spostando pure la terra, mentre la donna non rimarrebbe che la in alto, conscia che il sannin sia ancora li, forse come la prima volta a prendere quel colpo in pieno. Adesso non resta che aspettare < spero tu sia felice di ciò > direbbe ella attendendo il suo dire < perchè venderti la mia anima e il mio cuore ne è valsa la pena .. e non solo per le evocazioni > e non lo direbbe solo per le tigri in questione, per qualcosa di più ma adesso non verrebbe aggiunto altro , toccherà ad Akendo stesso chiedere di più se solo vorrà sapere . [2/4 tentativo richiamo Kukyoda il gigante + 2/4 apocalisse felina ][chakra 80-30 ][chakra tigre 50-20]

03:50 Kioku:
  [boscaglia] Ed infine tutto ha inizio, il Rinnegan prende nuovamente vita e la natura intorno a se risponderebbe a quell’antico richiamo, il bosco stesso si smuoverebbe, alberi ondeggiare, fauna apparire e poi scappare, l’antico richiamo della terra ai loro piedi per qualche istante vibrare al percepir un potere antico tanto quanto la stessa terra. Ma le scene poco prendono spazio poiché altro è ben in atto, la volontà e desiderio del Rikudo Sennin verrebbero ampiamente soddisfatte, osservando movenze e sigilli andare a comporsi uno dietro l’altro ed infine il sangue sugellare il tutto in un patto celebre quanto antico come quello dell’evocazione, l’unione tra uno spirito guardiano ed il suo utilizzatore, ammirerebbe dunque ogni di lei gesto et movenza lasciando che il chakra stesso, ora ai suoi occhi visibile, fluisca dentro di lei ed esploda, così come la nuvola generatasi dall’atto stesso dell’evocazione che lascerebbe infine spazio, una volta diradatasi nell’immensa creatura che risponde al nome di Kukyoda soprannominato il gigante, solo a quel punto la voce della Ishiba lo raggiungerebbe ma tanta è la maestosità della bestia evocata che quelle parole verrebbero quasi ignorate, negli occhi del Rikudo Sennin, un scintillio, come se ad un bambino mostrassero per la prima volta le prodezze ninja e le arti del chakra, probabilmente se il tempo non fosse tiranno e la tigre non fosse così minacciosa nei suoi confronti, cercherebbero di avvinghiarsi ad esso per carpirne quanti più segreti possibili. Ma il tempo è tiranno, così come la volontà della bestia stessa che spronata dalla special jonin stessa, comincerebbe a richiamare a se ingenti quantità di chakra e fortuna vuole che agli occhi del Rinnegan nulla sfugge, veloce dunque nel posizionarsi, a sua volta richiamerebbe il chakra tanto desiderato e ora più che mai forte e vigoroso in lui, la destrosa si porterebbe all’altezza delle proprie labbra, ma nessun morso al pollice medesimo verrebbe fatto, nessun rivolo di sangue sul palmo della sinistra a lasciare una striscia insanguinata su di essa, così come nessuna sequenza veloce di sigilli, nessuna strana composizione, semplicemente il proprio palmo portarsi con forza verso la terra stessa vociando solo a quel punto < Chikushōdō> ed infine tuonando < Kuchiyose Rinnegan> questo è il potere del Rinnegan piegare sotto il proprio potere e volere qualsiasi cosa, anche le evocazioni stesse, evocazioni mitologiche, evocazioni infernali tutto ciò che è racchiuso nel famigerato mondo animale del Rinnegan gli appartiene ed egli ne è il Re. Se la tecnica si attivasse, un immensa nuvola celerebbe per qualche istante la figura del Rikudo Sennin e nel momento in cui l’incredibile boato e ruggito di Kukyoda si presenterebbe, quella nuvola stessa verrebbe spazzata via, così come gran parte degli alberi, che verrebbero sradicati dal suolo stesso, diramata quella nuvola però, non vi sarà solamente Akendo li fermo ed immobile come fu a suo tempo contro Sango, rispetto che verrebbe ripagato con altrettanto rispetto e da quella nuvola Sango potrò scorgere una figura più mitologica che reale, un immensa bestia, simile ad un cane o chissà cos’altro palesarsi d’innanzi a lei, tre enormi teste però governare quel corpo immenso, le dimensioni raggiungerebbero quelle di Kukyoda stesso, forse anche un po’ più grande <sono immensamente felice Sango Ishiba> riderebbe quasi dalla contentezza del momento, lasciando che la stessa kunoichi di Kusagakure possa metabolizzare ciò che sta vedendo <e questo è il mio modo di dimostrartelo> sul suo viso una gioia smodata, ma non una gioia pura e semplice come quella di un semplice umano, una gioia esagerata quasi, compiaciuto della vista e ovviamente della sua Ishiba <sei cresciuta in fretta o mia Ishiba> allargherebbe solo a quel punto entrambe le braccia <lei è Sango Ishiba o mia creatura> parlando ora a quella bestia infernale, le tre teste sbavare odio e melma, una bestia sputata e rigettata probabilmente dalle terre nefaste dello Yomi no kuni, la terra dei morti una risata a contornare il tutto, probabilmente agli occhi di Sango tutto ciò sembrerà strano, ma nulla vi è di normale quando si parla di Akendo Seiun, un altro tassello di ciò che è veramente un altro frammento che Sango potrò scorgere, ne ha visti alcuni in questo periodo ma per lo più docili, affascinanti a tratti quasi teneri ma adesso ciò che vedrebbe è una minima parte di ciò che i nemici hanno intravisto nelle loro brevi e fugaci lotte con il Rikudo Sennin stesso, un terrore ed una follia che vanno ben oltre la comprensione rendendo il tutto ancora più terrificante, come puoi quantificare qualcosa che non ti spieghi? A Sango adesso comprendere ciò che si cela nell’animo del Sannin, un altro frammento di ciò che realmente è la sua figura, ma nulla di più verrebbe fatto lasciando ad ella la libertà di fare ciò che vuole in quel frangente, se voleva sorprenderlo e compiacerlo beh credo la risposta la sappia già e si trova soprattutto sul volto di Akendo. [se tecnica del richiamo Mondo Animale: Chikushōdō 2/4 turno] [se chakra 76/100] [nin 125+80%] [nin 225] [Rinnegan on] [chakra 72/100] [chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

00:32 Kioku:
 Ed infine tutto ha inizio, il Rinnegan prende nuovamente vita e la natura intorno a se risponderebbe a quell’antico richiamo, il bosco stesso si smuoverebbe, alberi ondeggiare, fauna apparire e poi scappare, l’antico richiamo della terra ai loro piedi per qualche istante vibrare al percepir un potere antico tanto quanto la stessa terra. Ma le scene poco prendono spazio poiché altro è ben in atto, la volontà e desiderio del Rikudo Sennin verrebbero ampiamente soddisfatte, osservando movenze e sigilli andare a comporsi uno dietro l’altro ed infine il sangue sugellare il tutto in un patto celebre quanto antico come quello dell’evocazione, l’unione tra uno spirito guardiano ed il suo utilizzatore, ammirerebbe dunque ogni di lei gesto et movenza lasciando che il chakra stesso, ora ai suoi occhi visibile, fluisca dentro di lei ed esploda, così come la nuvola generatasi dall’atto stesso dell’evocazione che lascerebbe infine spazio, una volta diradatasi nell’immensa creatura che risponde al nome di Kukyoda soprannominato il gigante, solo a quel punto la voce della Ishiba lo raggiungerebbe ma tanta è la maestosità della bestia evocata che quelle parole verrebbero quasi ignorate, negli occhi del Rikudo Sennin, un scintillio, come se ad un bambino mostrassero per la prima volta le prodezze ninja e le arti del chakra, probabilmente se il tempo non fosse tiranno e la tigre non fosse così minacciosa nei suoi confronti, cercherebbero di avvinghiarsi ad esso per carpirne quanti più segreti possibili. Ma il tempo è tiranno, così come la volontà della bestia stessa che spronata dalla special jonin stessa, comincerebbe a richiamare a se ingenti quantità di chakra e fortuna vuole che agli occhi del Rinnegan nulla sfugge, veloce dunque nel posizionarsi, a sua volta richiamerebbe il chakra tanto desiderato e ora più che mai forte e vigoroso in lui, la destrosa si porterebbe all’altezza delle proprie labbra, ma nessun morso al pollice medesimo verrebbe fatto, nessun rivolo di sangue sul palmo della sinistra a lasciare una striscia insanguinata su di essa, così come nessuna sequenza veloce di sigilli, nessuna strana composizione, semplicemente il proprio palmo portarsi con forza verso la terra stessa vociando solo a quel punto < Chikushōdō> ed infine tuonando < Kuchiyose Rinnegan> questo è il potere del Rinnegan piegare sotto il proprio potere e volere qualsiasi cosa, anche le evocazioni stesse, evocazioni mitologiche, evocazioni infernali tutto ciò che è racchiuso nel famigerato mondo animale del Rinnegan gli appartiene ed egli ne è il Re. Se la tecnica si attivasse, un immensa nuvola celerebbe per qualche istante la figura del Rikudo Sennin e nel momento in cui l’incredibile boato e ruggito di Kukyoda si presenterebbe, quella nuvola stessa verrebbe spazzata via, così come gran parte degli alberi, che verrebbero sradicati dal suolo stesso, diramata quella nuvola però, non vi sarà solamente Akendo li fermo ed immobile come fu a suo tempo contro Sango, rispetto che verrebbe ripagato con altrettanto rispetto e da quella nuvola Sango potrò scorgere una figura più mitologica che reale, un immensa bestia, simile ad un cane o chissà cos’altro palesarsi d’innanzi a lei, tre enormi teste però governare quel corpo immenso, le dimensioni raggiungerebbero quelle di Kukyoda stesso, forse anche un po’ più grande <sono immensamente felice Sango Ishiba> riderebbe quasi dalla contentezza del momento, lasciando che la stessa kunoichi di Kusagakure possa metabolizzare ciò che sta vedendo <e questo è il mio modo di dimostrartelo> sul suo viso una gioia smodata, ma non una gioia pura e semplice come quella di un semplice umano, una gioia esagerata quasi, compiaciuto della vista e ovviamente della sua Ishiba <sei cresciuta in fretta o mia Ishiba> allargherebbe solo a quel punto entrambe le braccia <lei è Sango Ishiba o mia creatura> parlando ora a quella bestia infernale, le tre teste sbavare odio e melma, una bestia sputata e rigettata probabilmente dalle terre nefaste dello Yomi no kuni, la terra dei morti una risata a contornare il tutto, probabilmente agli occhi di Sango tutto ciò sembrerà strano, ma nulla vi è di normale quando si parla di Akendo Seiun, un altro tassello di ciò che è veramente un altro frammento che Sango potrò scorgere, ne ha visti alcuni in questo periodo ma per lo più docili, affascinanti a tratti quasi teneri ma adesso ciò che vedrebbe è una minima parte di ciò che i nemici hanno intravisto nelle loro brevi e fugaci lotte con il Rikudo Sennin stesso, un terrore ed una follia che vanno ben oltre la comprensione rendendo il tutto ancora più terrificante, come puoi quantificare qualcosa che non ti spieghi? A Sango adesso comprendere ciò che si cela nell’animo del Sannin, un altro frammento di ciò che realmente è la sua figura, ma nulla di più verrebbe fatto lasciando ad ella la libertà di fare ciò che vuole in quel frangente, se voleva sorprenderlo e compiacerlo beh credo la risposta la sappia già e si trova soprattutto sul volto di Akendo. [se tecnica del richiamo Mondo Animale: Chikushōdō 2/4 turno] [se chakra 76/100] [nin 125+80%] [nin 225] [Rinnegan on] [chakra 72/100] [chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

00:38 Sango:
 La propria creazione che avviene, la tigre gigante sotto di se che si manifesta sotto di se , enorme e bellissima . Anche l'attacco andrebbe a segno, portando la foresta intorno a loro a sradicarsi completamente. Forse avrebbe dovuto stare più tranquilla data l'iniziale intenzione di rimanere tranquilli e soli senza farsi notare, ma avere una tigre immensa forse verrebbe notata no? Le iridi che andrebbero a guardare il loco dove starebbe il Seiun ma la sorpresa andrebbe a formarsi sul suo volto d'innanzi a quella bestia che le si palesa d'innanzi. Un enorme cane a tre teste con gli occhi del riduko stesso , una bestia che sbava da tutte e tre le teste. Rimarrebbe quasi pietrificata da quella visione e forse anche un pò schifata dallo stesso animale. Non parlerebbe rimanendo ferma, la tigre sotto di lei che ringhia d'innanzi a quello che gli palesa ma ella non parlerebbe ancora ascoltando solo quello che sta dicendo. Un brivido scende lungo la schiena della donna, un freddo che si forma sul suo corpo e un senso di paura che la attanaglia dentro < ma cosa > mormora mentre la tigre si spinge leggermente in basso pronto a scattare < non ancora > sussurra proprio a Kukyoda sotto di lei, non è il momento di attaccare . L'espressione della donna si farebbe seria in confronto al suo viso gioioso , non avrebbe mai potuto vincere contro di lui, lo sa bene , ma allora un sorriso andrebbe a formarsi sul suo volto . Un altro tassello andrebbe a posizionarsi nel quadro del sannin. < ma non ancora abbastanza > direbbe tranquillamente, conscia del divario che li separa e che forse mai avrebbe colmato. Lo osserva in quella sua follia, in quella sua anima nera come la notte e forse una lieve paura le contorce le interiora , terrore forse. Non ha mai visto quella sua parte prima d'ora, la sua parte più selvaggia. Ha immaginato quanto potesse esser terribile ma non in quel modo. Il corpo è rigido davanti a lui , ad osservarlo. < non mi importa > direbbe a se stessa, ed è vero? Non le importa che sia davanti ad un pazzo che potrebbe ucciderla in qualunque momento? Che quella sia solo una piccola parte di lui che sta uscendo? La mente e l'istinto le direbbero di scappare, fuggire lontano e lasciarsi tutto alle spalle, e se solo avesse avuto modo di vederla prima allora l'avrebbe fatto. Ma non adesso, non quando il suo cammino si è intrecciato in tal modo col suo , non quando sente solo quel legame vivo e pulsante, anima e cuore ormai donati a lui, forse molto di più di quanto ne sia realmente conscia. Per quanti uomini e ninja possa conquistare nessuno ne sarebbe mai valsa la pena, se non quello che si trova con lei. Un sospiro viene lasciato andare mentre la mano destra salirebbe al petto , tra i seni precisamente, andando a frugarvi per uscire un piccolo pezzo di carta, un fuuda . Lo sventolerebbe d'innanzi a lui con un sorrisetto beffardo < non vorrei però che si distruggesse.. non sai nemmeno cosa ci sia dentro ..potrebbe esser importante > punterebbe tutto adesso sulla curiosità altrui, nonostante dentro ci sia semplicemente la sua cappa dell'akatsuki. Il fuuda andrebbe ad esser riposto o meglio, infilato di nuovo tra i seni < non vuoi sapere cosa ci sia dentro? > proverebbe ad attirarlo come si farebbe con un bambino . Il corpo che si muoverebbe verso l'orecchio della tigre per lasciarsi cadere giù a terra. Le gambe che andrebbero a impattare sul suolo piegandosi per attutire l'impatto < allora?> la voce leggermente divertita dalla cosa, il sorrisetto malizioso che si sprigiona sul suo volto e lo sguardo acceso da una sorta di divertimento interno. Chissà cosa accadrà. La tigre invece non distoglie gli occhi dal cane a tre teste, pronto a scattare ma ancora aspetta il susseguirsi degli eventi. [chakra on][chakra Sango 60/80][ chakra Kukyoda 30/50][ tentativo di caduta 1/4]

01:18 Kioku:
  [boscaglia] Negli occhi del Rikudo Sennin una felicità forse fin troppo trasportata dagli eventi, dalla monotonia che lo spinge ad esagerare alcune volte e come in questo caso, d’innanzi all’apparizione di Kukyoda che mai era riuscito a vedere, tutto ciò esploderebbe in una sorta di folla ilarità ì, contentezza e si compiaciuto anche da tutta la crescita che la giovane Ishiba ha dimostrato oltre a dar ragione ancora una volta su come lo stesso Akendo non solo ci abbia visto giusto ma che ora ha instaurato un legame simile con la ninja di Kusa. Osserverebbe i movimenti, una volta placata la sua sete di soddisfazione e curiosità, osserverebbe come questa tenga a bada la sua tigre, mentre cerbero in realtà non vorrebbe altro che sangue, il sangue di chi gli sta di fronte, nulla che non possa gestire ma non è di certo abituato a dover frenare la sete di sangue e distruzione che accompagna la bestia apocalittica e che molte volte va di pari passo con quella del Sannin leggendario. Ascolta quelle parole, cambiando totalmente espressione nel momento preciso in cui quel fuuda verrebbe visto e quelle parole comprese, una tremenda curiosità comincerebbe a divampare e prendere possesso della mente del Seiun, placando i suoi istinti oscuri e mostrando forse il lato più infantile di questa sua folle ed ossessa curiosità seppur celando al reale causa che è la folle ed ossessa mania del controllo e del sapere superiore, a chiunque altro, ma questo di certo non trasparirebbe se non in determinati frangenti, agli occhi di Sango, le iridi del Rikudo Sennin per quanto spaventosamente potenti e terribili ora si spalancherebbero ma di una luce rinnovata, pendendo quasi dalle sue labbra, vuole sapere cosa vi è dentro ora, a tutti i costi <cosa c’è dentro?> cinguetterebbe con un tono tutt’altro che freddo, troneggiante, come suo solito, se vi fosse un bambino con quelle stesse vesti difficilmente si potrebbero scorgere differenze ma d’altronde anche questo è Akendo, ognuno con le proprie stranezze e ambiguità <allora cosa c’è?> la curiosità comincerebbe a divenire sempre più pressante, seppur il tono giocoso e simile ad un innocente e puro bambino, rimane pur sempre tutto tranne che un bambino puro ed innocente. Seguirebbe dapprima con lo sguardo i movimenti della Special Jonin rossa separarsi dalla cima della propria tigre per portare nuovamente i propri arti inferiori alla terra, così come lo stesso Akendo che in primis però preferirebbe rilasciare la tecnica dell’evocazione unicamente con il gesto inverso a come lo aveva invocato, lasciando che la sua discesa verso la nuda terra venga accompagnata da quel rumore soffice e quella nuvole. Posati per entrambi i piedi su terreno stabile, lo sguardo si sposterebbe attorno a loro stessi e la zona più che su Sango, tornando in un secondo momento solamente per esclamare <direi che ci siamo lasciati prendere la mano, menomale che siano andati nella boscaglia> il suo tono tornerebbe quasi normale ma quella tonalità fanciullesca di certo non verrebbe nascosta, ne camuffata se possibile, qualche passo nella sua direzione prima di portare entrambi i propri arti superiori all’altezza del petto, le proprie mani unirsi a palmi aperti l’uno contro l’altro, unendo i polpastrelli tra di loro di tanto in tanto, come un bambino solamente potrebbe fare esclamando nuovamente <allora cosa c’è in quel fuuda?> attimi di pausa prima di sentenziare <voglio saperlo> un bambino, pur sempre adulto, che fa i capricci e ormai Sango dovrà ponderare bene alle sue prossime azioni e parole poiché indubbiamente può sembrare un bambino che fa i capricci ma in quell’ultima “richiesta” vi è più di quel che sembra, ben oltre un semplice capriccio, nato dal desiderio della curiosità, corrotto dall’animo del Seiun. AH se solo sapesse che non vi è altro che la cappa datagli dallo stesso Akendo al suo interno. [chakra 74/100] [Rinnegan ON] chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

01:37 Sango:
 Scacco matto. Eccola li, la scintilla che diverse volte ha avuto modo di vedere ma che adesso andrebbe ad accentuarsi ancor di più con quelle parole. La rossa si limita a sorridere al momento scendendo dalla groppa di Kukyoda mentre il cerbero evocato da lui andrebbe a scomparire lasciando che la tigre possa calmarsi e rimettersi in una posizione eretta. La donna andrebbe a posargli una mano sulla zampa vicina, la mano che affonda nel morbido pelo per richiamarne l'attenzione < peccato, non sarà oggi quello scontro > andrebbe a dire rilasciando anche lei l'evocazione e finendo tutto con un "puff" che rimanderebbe il gigante alla propria casa, avrebbe fatto i conti con lui dopo, probabilmente in una lotta tra loro due . Adesso che si ritrovano soli l'Ishiba si volterebbe a notare la distruzione causata, la terra rivoltata intorno , gli alberi ridotti a stecchini lontani < menomale che non vi è nessuno, o dovrei spiegare qualcosa > la voce calma e tranquilla mentre si riporterebbe all'uomo d'innanzi. Più simile ad un bambino capriccioso al momento ma dietro quell'atteggiamento non può non scorgere il potente rinnegan, l'uomo che si celi dietro quel lato che la fa sorridere < oh vedo che ti interessa > sghignazza un altro pò , giusto per aumentare di più la sua sete di curiosità. Con ciò si porterebbe in avanti , andandosi a posizionare proprio di fronte a lui in modo tale che la destra possa poggiarsi sul suo petto < se non sbaglio per avere una cosa..devi scambiarla con un altra no? L'ho imparato con te soprattutto, ricordi? > rimembra quel loro primo incontro, lasciva nel suo dire mentre il volto viene portato verso l'alto per poterlo guardare negli occhi. Il vento che non muove altro che le loro vesti e capelli, ormai di alberi a proteggerli non ve ne sarebbero più . L'indice e il medio che inizierebbero a camminare sul suo petto per raggiungerne il collo così da poterlo accarezzare < dunque, cosa mi offri per sapere cosa si nasconde dentro il fuuda? > un gioco pericoloso ma senza dubbio divertente almeno per lei, che utilizza quelle arti che ha imparato col tempo. Una sfaccettatura che mai aveva avuto modo di mostrare di fronte al riduko sennin , ma che adesso esce in tutta la sua potenza. Ad ognuno le proprie armi no? Le dita che non si fermerebbero da accarezzarlo, sentire il calore altrui sotto la pelle, le iridi in quelle violacee. E' un mostro forse l'uomo che sta toccando? Non sa darsi una risposta su chi egli sia realmente, ma non lo riuscirebbe a guardare con occhi diversi da quelli di una donna innamorata. Un sentimento che l'altro non comprenderebbe ma non è li per chiedere cosa provi, se provi qualcosa nei propri confronti < è una cosa preziosa per me.. e mi ricorda in un certo senso te > sussurra adesso mentre anche la sinistra proverebbe a poggiarsi sul suo corpo, che riesca alla fine a cogliere cosa contenga quel fuuda? Di certo non andrebbe a svelarlo immediatamente, anzi, proverebbe a giocarci ancora un pò per capire cos'altro possa nascondersi dentro di lui, avere un altro tassello da inserire nella sua immagine pur di renderla più chiara e comprensibile . Le labbra che si stendono in un sorriso tentatore , il corpo che prova ad appoggiarsi contro il suo, i seni morbidi a modellarsi sul suo petto. L'eccitazione della donna potrebbe tingere l'aria intorno a loro di un rosso intenso, un gioco pericoloso il suo. [chakra on][chakra Sango 60/80]

02:17 Kioku:
  [boscaglia] Ed eccoli dunque, in quella boscaglia ormai non più boscaglia, con la natura deturpata è devastata dall’apparizione delle due bestie e conseguente “scontro”, indubbiamente qualcuno si sarà accorto della presenza di qualcuno in quell’area ma se avrà scorto anche le due immense bestie dubito voglia avvicinarsi in un secondo momento. Questo ora li porta l’uno d’innanzi all’altra, non troppi vicini nemmeno così distanti, un danza quella intrapresa da loro due, una danza che cela con se però dei pericoli, lo stesso scontro tra le due evocazioni sarebbe potuto andare a finire in maniera totalmente diversa, forse anche tragica, ma d’altro canto non è li di certo per dimostrare qualcosa a Sango, ne per mostrare la propria supremazia, non è nelle sue corde, non è di certo il momento tra l’altro, il semplice risvegliare il proprio Rinnegan dopo quasi 8 anni di assopimento totale, è stato più una conseguenza del proprio eccitamento, oltre che unico mezzo per poter richiamare a se le bestie del Samsara, di certo non gli è dispiaciuto mostrarsi in tale modo alla giovane Ishiba, poiché nemmeno ci avrebbe fatto troppo caso, lui è così, questa è la sua natura, ciò lo porta a mostrarsi per come è in base anche a tutte le possibili situazioni che si possano verificare, ciò nonostante, se non in privato e tra corpi nudi, non ha mai avuto un reale bisogno di dimostrare con la forza chi sia ne di ostentare supremazia nei suoi confronti. Inspira a pieni polmoni, assapora quella polvere, la natura devastata ed il legname sfaldato, polvere che richiama in lui urla ed istinti guerriglieri, la battaglia ed il sangue ribollire, probabilmente se ora d’innanzi ad Akendo non vi fosse Sango ma qualsiasi altra figura, si scatenerebbe su di essa, per sfogarsi o anche solamente lasciarsi trasportare da questi suoi istinti, assaporare e gioire di queste sensazioni, per fortuna della ragazza, i sentimenti e quello strano legame che ancora non si spiega funge da perfetto deterrente a qualsiasi perverso istinto o meno che possa ledere la stessa ninja di Kusa. Lentamente i due si avvicinano, i di lei passi la avvicinano sempre più mentre parole finalmente verrebbero pronunciate, parole che però non soddisfano lo stesso Akendo anzi, per quanto aumentino la sua curiosità lo stizzirebbero quasi, più nelle intenzioni che nel tono forse, ma ciò non è ben chiaro, si aspettava forse una risposta alla sua curiosità, lui…abituato ad ottenere tutto, un dio tra gli uomini, esige conoscere la verità e soprattutto che ottenga con facilità ciò che vuole mentre invece adesso, la vede danzare attorno al proprio corpo, il caldo contatto delle sue mani, delle sue dita, accompagnati però da quelle parole che ben si accompagnano con le intenzioni ammaliatrici di Sango, un gioco pericoloso il suo, forse fin troppo, ignorando a tratti la reale natura di quella creatura, custode della vita e della morte, dai violacei occhi penetranti <hmm> mugugnerebbe quasi come ad esclamar disappunto, portando ora il braccio destro verso ella, la destrosa di rimando a cercar il viso della Kunoichi <e così pensi di poter avanzare pretese sulla mia persona unicamente perché custodisci un semplice fuuda?> comincerebbe quasi a tonare, il tono fanciullesco ora verrebbe abbandonato ed un freddo sguardo glaciale, le brillanti viola iridi penetrarla, accompagnerebbe le sue parole <io che potrei tranquillamente strapparti in svariati modi quel semplice oggetto, dovrei ora pagarlo con una sorta di moneta di scambio?> quasi esterrefatto da tutto ciò continuerebbe incalzante <io> rimarcherebbe un ultima volta <che non ho bisogno di chiedere nulla ma unicamente pretendere poiché posso, ora dimmi perché non dovrei…> e sul culmine di quella parola che si arresterebbe, la destrosa lasciare infine il viso d’ella per portarsi sopra il capo e la folta chioma rossa, esclamando solo a quel punto <Scherzo!> con uno dei toni più stupidi e divertiti che mai possa udire dalla voce del potente ninja, a quel punto con estrema agilità avvicinerebbe il proprio viso a quello della ragazza e con altrettanta velocità, porrebbe le proprie labbra su quelle della ragazza, veloce, fugace, quasi come un bacio rubato, per poi compiere qualche passetto indietro quasi temendo una reazione furiosa della ragazza e a quel punto vociare un ultima volta <come ti dissi quella notte al covo, sono qui poiché lo desidero e non vi è legame più forte che possa farti dono> prenderebbe aria nei polmoni aiutando a salire al suspence del momento < ben oltre le semplice parole…ben oltre le fragili promesse> si riavvicinerebbe ora con uno sguardo più caldo, il tono stesso ora diverrebbe quasi preoccupato <se c’è qualcosa in cui posso aiutarti, allora sarà quella la moneta di scambio per poter comprendere cosa vi è in quello stupido fuuda> non che il fuuda in se sia stupido ma per farle comprendere quanto poco le interessi d’innanzi magari ad una richiesta di Sango, magari qualcosa di più importante ed impellente. Ah che figura contorta ed enigmatica quella di Akendo, d’altronde neanche egli stesso si comprende, compreso ciò che percepisce e prova nei riguardi della Ishiba, non sarà facile per la ragazza nemmeno poterlo comprendere forse in questo frangente eppure agli occhi del Seiun soprattutto le sue ultime parole racchiudono molto più di quel che si può vedere e celano ancor di più ciò che prova, ciò che lo rende forse così umano agli occhi della ragazza e forse lo stesso motivo per il quale ancora si interroga di come lei possa starle vicino, vicino ad un mostro terribile così. [chakra 70/100] [Rinnegan ON] chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

02:43 Sango:
 Il gioco intrapreso è pericoloso, ne è conscia e ovviamente scatena la reazione da parte dell'uomo . Un senso di paura andrebbe a smuoversi nelle sue viscere, ma non vuole averne, perciò rimarrebbe semplicemente impietrita da quello che le sta dicendo . La mano altrui che si posa sul proprio volto mentre l'espressione sparisce dal volto della rossa riportandola seria, le iridi sgranate quasi a sentir la morte che le invoca nell'anima. Sarebbe stata una morte dolce senz'altro, non penserebbe a nulla se non a lui, nemmeno il clan, i suoi progetti, nulla avrebbe più senso. Forse una pace eterna ad accoglierla, o l'inferno stesso a bruciarla, ma l'avrebbe accettata probabilmente. Attende la fine, mentre le dita le percorrono il volto, ma sul viso nessuna espressione di paura verrebbe mostrata, forse dolcezza si palesa ma non ha il controllo di se. Come tutte le volte che si ritrova a stretto contatto con il riduko sennin. E al culmine delle sue parole, al culmine della sua fine ecco che la mano altrui si posa sul proprio capo < eh?> un verso che le fuoriesce a quella parola, le gote che si tingono di rosso e le iridi spalancate mentre le ruba anche un bacio < MA > direbbe lei sconvolta più da quello che da tutto il resto , più della morte stessa < non è giusto! > le mani che si stringono in pugni, adesso tocca a lei fare la bambina eh! Il volto rosso ed imbarazzato , il corpo inclinato verso il suo mentre lo vede allontanarsi. Giusto o non giusto sta di fatto che l'uomo stesso ha potere su di lei e su questo non vi è dubbio, ma che si metta a scherzare in quel modo non se lo sarebbe mai aspettato . Le braccia che vanno ad incrociarsi sotto il petto, offesa e divertita al tempo stesso da quella reazione. Non che sia normale anche la special dopotutto, in bilico sempre tra la vita e la morte si diverte a stuzzicare la seconda, eppure non sente il pericolo stando con lui. Il cuore che le pompa velocemente in corpo , e altre parole suonano come violini alle proprie orecchie . Le braccia che lentamente vengono abbassate mentre accoglie quel suono, il rossore che si calma ma rimane li , lieve a tingerle la candida pelle . Sorride. Si, le labbra si muovono da sole vedendo quello sguardo che la rende ancor più viva . Muove anche lei i passi per andargli incontro e azzerare le distanze comprendendo altre parole dal suono lieto. Le accoglie anche queste , il volto che si addolcisce mostrando quell'espressione che solo l'uomo ha avuto modo di vedere. Non vi è odio ne tantomeno dolore < è il dono più bello > sussurra , mentre la destra si muoverebbe verso di lui, verso il lato del suo viso. Lo sente nel cuore, il calore che si spande, come quel legame sembri rafforzarsi . Il solo sapere che sia li per lei, per suo volere, non può esser che nettare per il proprio animo < la tua presenza è già la cosa che desideravo > sussurra in risposta, avendo un ulteriore scorcio dell'animo del Seiun, dei suoi sbalzi di umore, del suo essere..lui. Forse un mostro ad occhi altrui, ma per lei che prova a guardare oltre non vi è altro che un uomo, potente si, ma un uomo. < dentro il fuuda vi è il tuo mantello> confessa alla fine < lo porto con me nella speranza di incontrarti > i loro incontri sempre così fugaci e notturni, di qualcosa che non ha una stabilità. Necessita pur di qualcosa che le ricordi che lui stia calcando la sua stessa terra. Forse troppo smielata in quel dire andrebbe con lieve imbarazzo < lo rivuoi? > glielo avrebbe ridato , a malincuore, ma lo avrebbe fatto. Non andrebbe a rovinare l'atmosfera creatasi con inutili parole, solo il corpo si muoverebbe , la destra che scenderebbe sulla spalla e la sinistra che salirebbe su di essa. Proverebbe a mettersi sulle punte data la differenza di altezza per esser lei a rubargli un bacio lieve e dolce, non veloce , ne assapora la morbidezza e il sapore che le è così mancato, solo che ancora non lo sapeva. [chakra on]

03:20 Kioku:
  [boscaglia] Di una cosa si può stare sicuri, normali entrambi di certo non lo sono, Akendo nella sua immensa vastità e consapevolezza di ciò che è e la stessa Sango nella sua scellerata sconsideratezza, eppure tutto questo in qualche modo li ha fatti incontrare, intrecciare le loro vite e prima che possano anche solo accorgersene, legare chissà forse per sempre, agli occhi dei Kami ciò che li intrinseca è dunque il famoso filo rosso del destino? Molte sono le leggende, altrettante le favole che si narrano attorno a codesti fili rossi, certezze non ce ne sono se non quelle della vita stessa da intraprendere, potendo comprendere solo così determinate cose. Scherzo o meno che sia, ora con qualche passo a distanziarle, si godrebbe l’intera reazione ed evoluzione della giovane Ishiba, seppur notando quella quasi aria rasserenata mentre tuonavano tempestose le parole seppur di uno scherzo si trattava, abbozzerebbe una smorfia divertita su quel viso che per tanto ne è rimasto arido di tali emozioni, potendo constatare come la ragazza reagisca a tutto questo, dallo sconvolgimento al sentirsi offesa in un modo sicuramente molto “carino” agli occhi del Seiun e che mai si sarebbe aspettato dalla figura della ragazza, almeno non così, potendo cogliere qualcosa in più sulla sua anima, sui suoi sentimenti, sul suo rossore che ora permea ogni lembo di carne del suo delicato e candido viso, tutto ciò comporrebbe un disegno di ciò che è o di una parte di lei, agli occhi del Rikudo Sennin. Le parole giungono a lei, così come movenze e parole d’ella lo raggiungerebbero velocemente, ricreando ancora una volta quel contatto a cui entrambi a quanto pare non possono e non sanno farne a meno, è innegabile, è inutile pensare il contrario, seppur Sango con maggior coscienza dei propri sentimenti verso il Sannin, lo stesso percepirebbe e avvertirebbe sentimenti che lo legano a lei, un magnetismo ed un richiamo ai quali non può far a meno che venire incontro e rispondere, percepisce questo legame che par esser indissolubile, proprio come quel famoso filo rosso del destino. Sospiro, quasi appesantito da quell’uso eccessivo del Rinnegan, se non altro non dopo otto e passa anni di completa inattività, sopito per tutto questo tempo, il suo risveglio è presagio di vita come di morte ma vi è sempre un prezzo per tutto, per tale motivo lentamente quel brillio violaceo abbandonerebbe le proprie iridi e poco a poco un violaceo quasi tendente al grigio ritornerebbe visibile agli occhi della giovane Ishiba ma saranno le parole di lei a ridestarlo e soprattutto catturare nuovamente la sua attenzione, troppo distratta dalle movenze della stessa ninja, parole rivelatrici infine, che porterebbero al suo ascolto il contenuto celato e nascosto dal fuuda stesso, riderebbe quasi tra se e se nello scoprire il reale contenuto, ma le parole che accompagnerebbero la rivelazione di quella, che altro non è che il suo mantello dell’Akatsuki, che catturerebbero maggiormente il suo sguardo, la sua mente…il suo cuore. A tratti confuso, spaesato, quasi disarmato, come fu quella notte, a pochi passi dal covo dell’Akatsuki, dove come adesso un atto nei suoi confronti di affetto, quelle parole che richiamano il desiderio di stare con lui, voleva la sua presenza, desiderava incontrarlo ma per potersi affiancare a lui, alla sua presenza e goderne di essa, per quanto tutto questo come allora lo prenda alla sprovvista, ricambierebbe a quei contatti fisici e la sua espressione probabilmente diverrebbe molto più morbida, le labbra schiudersi, lo sguardo ricercar quello di Sango, poche parole, quasi sussurri indirizzati a lei che ora è così vicina allo stesso Seiun <tienilo pure se ti servirà a mantenere viva quella speranza, voglio che tu la abbia> come a voler indicare che lui ci sarà sempre poiché lo desidera a sua volta e che quella cappa rappresenterà sempre la speranza se non la certezza di poterlo rivedere <inoltre non mi dispiacerebbe se quel mantello potesse vivere una vera vita da ninja, rompersi, sbiadirsi per il tempo e le battaglie combattute> flebili parole, sussurri del vento, trasportati da correnti, ecco cosa sarebbero le sue parole, concludendo infine in un ultimo sussurro <perciò tienilo tu, se mai dovesse servirmi sarà per un buon motivo> d’altronde non ha più nulla a che vedere quel mantello con l’organizzazione che era in passato, che ricreò lui stesso e che ormai come entrambe sono solo un lontano ricordo, antica memoria di insuccessi e fallimenti. Le labbra ora sigillarsi, seguire con le proprie iridi le movenze d’ella, labbra che dunque verrebbero condotte alle gemelle di lei, sigillandosi ora tra di loro, in un solenne patto tra entrambi, nulla di più puro, nulla di più semplice. [Rinnegan OFF] [chakra on] [Izanami & Izanagi equip]

03:53 Sango:
 Un legame e un destino forse scritto forse no, ma d'altronde sono loro stessi a scegliere quale sia la strada reale da proseguire ed ella ha già scelto inconsapevolmente la propria, al fianco del sannin. Sempre sfuggente, enigmatico, terribile alcune volte, eppure qualcosa la costringe a rimanere li , a cercarne l'essenza e la presenza affianco alla propria. Non sa se i propri sentimenti abbiano raggiunto in pieno quel cuore rimasto sopito, così come quegli occhi violacei che lentamente andrebbero a spegnersi e caricarsi di un altro calore, più intimo e solo per lei. Mai avrebbe immaginato di poter poggiare la mano su una figura del genere, poterla accarezzare ed osservare da così vicino. Forse dai più considerato come un serpente, un mostro, un anima nera a vagar quelle lande. Eppure per qualche strana ragione il destino l'ha portata a lui e per quanto le sue reazioni possan sembrare poco normali di certo mostrano più la sua vera umanità. Un uomo , dopotutto non è altro che questo. Carne e sangue che lo compongono così come la donna stessa, ormai vicina a lui da sentirne il calore emanato . Quanto lo desidera averlo per se, ma sa che quello sia impossibile per adesso o avere anche solo il pensiero che lui possa esserlo, almeno questo le canta la parte malinconica del proprio cuore. Svela l'arcano del fuuda, nient'altro che il suo mantello , un oggetto che gli appartiene ormai e se ne sarebbe separata solo se lui l'avesse richiesto . Di certo in quella notte mai avrebbe immaginato di poter vedere qualcosa, uno spiraglio del suo cuore, in quella dolcezza che infondo gli si addice e che la consola pensando che sia solo per lei . La sua maschera che si scioglie d'innanzi a lei, o almeno, il suo volto che mostra qualcosa di proibito ad altri, gelosa di quel momento . Ne ascolta i sussurri, le parole che rimangono li solo per loro due, due figure vicine al centro di un grande spazio vuoto < non sarebbe un problema se mi vedessero con questo..se Yukio mi vedesse o qualche altro kage? > mormora comprendendo l'importanza che hanno avuto quelle nuvole rosse su quel mondo ninja . Ma le domande adesso finirebbero per lasciare spazio a qualcosa di più importante. Il bacio viene ricambiato, dolce, portandola a stringersi a lui, le braccia che ne circonderebbero le spalle e la nuca stessa, i capelli lunghi e neri sotto le proprie dita. Non rinuncia a quel momento per un pò, lasciando che le palpebre calino ma anche lei deve prender aria e purtroppo si costringe ad allontanar il volto da lui per ritornare alla sua posizione originale, con le braccia che si sciolgono delicate < dopo che la guerra sarà finita voglio tornare ad Ame... a casa > sussurra con la scintilla della speranza ad accenderle il volto < saprai trovarmi di certo > un sussurro, un invito a trovarla ancora, a cercarla in quella terra che li lega in un certo senso < potrai sempre avere un posto li > "con me", ma queste parole vengono soffocate forse per la paura di un rifiuto, ma i suoi occhi parlan chiaro, limpidi e sinceri come sempre. La mano destra che lentamente andrebbe alla ricerca della sua, le dita che la carezzerebbero delicate per poi stringerla, un ulteriore invito quello < voglio star lontana da tutti ..vieni con me > sussurra ora provando a tirarlo con se, un movimento delicato e se riuscisse allora procederebbe così senza staccare le dita dalle sue , sempre che l'altro non desideri farlo. Oh com'è strana la sorte , dimostrando che quello che forse avrebbe potuto avere con chiunque altro impallidisca in confronto all'uomo dagli occhi viola e cerchiati. Se avesse accettato lo avrebbe portato lontano da tutta la civiltà, in una foresta dove nessuno avrebbe potuto trovarli, a contemplarlo o forse averlo per se quella notte, con la luna testimone sempre presente dei loro incontri. Non avrebbe mai dimenticato quella notte, anche solo a guardarlo e parlar poco, solo per il piacere di sentirlo vicino senza qualcuno ad udirlo o vederli. [end]

04:21 Kioku:
 Oh anime erranti, voi che vagate per queste terre alla ricerca di qualcosa, in attesa che qualcosa si compia e in quello spiazzo creatosi, ove la natura è stata deposta per volontà umane e pura forza che due figure sono ora unite da un sigillo creatosi tra le loro labbra gemelle, patto silente e di unione, un bacio diverso da quelli semplici, meno violento, più delicato e profondo. Nonostante tutto quello che è accaduto questa notte, nulla più importerebbe divenendo ricordo via via sempre più sbiadito ed eclissato da un momento del genere, attimi interminabili che per entrambi forse vorrebbero che fossero interminabili, ma nulla è per sempre, urlerebbe il cuore nero ed amputato del Seiun, nero come il proprio clan, nero come quel chakra in lui ormai non più visibile, eppure quella luce ora risplende davanti ai suoi occhi. Nato nell’oscurità, cresciuto nell’oscurità del proprio clan e forgiato dagli orrori e nell’oscurità della guerra stessa, luce che ora divampa ed illumina quel tanto che basta per vedere anche solo per poco, aldilà dell’oscurità che si cela nel proprio cuore, questa è Sango agli occhi di Akendo, come le disse già quella notte, avrebbe riconosciuto la sua fiamma, la sua luce tra tutti poiché la più splendente, anche in una guerra, dove sangue, polvere ed urla farebbero da scenario, i suoi occhi l’avrebbero trovata poiché è luce, forse la sua luce quella che l’Ishiba rappresenterebbe per il Sannin. Parole che non verrebbero dette, parole pensate, cuore pulsante eppure chissà magari un giorno anche tali parole così insite nell’animo del Possessore del Rinnegan potrebbero ergere dalle tenebre e magari proferite alla stessa ragazza…chissà. Quel patto infine si scioglie, gustato il momento fino all’ultimo istante, ora parole e sussurri continuerebbero quel gioco di sguardi successivi al bacio, ora che le gemelle labbra seppur anelano alla controparte, sono libere dunque di schiudersi e proferir parola, una smorfia divertita, nulla di più andandole a rispondere <saprai te quando ti servirà indossare quel mantello> un invito il suo a ponderare bene, come già lei ha ben ipotizzato, l’uso di quei colori e quei simboli, poiché narrano una storia e soprattutto portano con se un passato oscuro, saprà lei comprenderà quando le servirà veramente indossare tali vesti, detto ciò, rimarrebbe silente, lasciando ch’ella possa continuare a far fluire le proprie parole e che queste possano raggiungere la mente del ninja leggendario. Ascolta, comprende, elabora ed osserva, ogni suo lineamento, la gote fremere, le labbra morbide muoversi, la gola vibrare allo scoccar di ogni sua parola, una armonia dolce giungere alle sue orecchie, comprenderebbe per quanto può, che vi è ben più di quello che ha semplicemente detto l’Ishiba, ben altro è celato dietro a quelle parole ma ancora tace, lasciando che Sango possa prendere iniziative e controllo su di esse, lasciando che la propria mano si lega a quella della special Jonin, s’intrecci come in una danza univoca a quella avuta tra loro due, giochino, come hanno sempre fatto ed infine si uniscano, come è sempre capitato a loro due, un disegno che si ripete, un destino volto ad emulare quello precedente e come in un giro infinito ritrovarsi come la prima volta. Al calar dell’ultima frase, mentre i passi li condurrebbero in un luogo più appartato, lontano non solo dagli uomini ma da qualunque cosa, lasciando che sia solo la natura a circondarli…ecco in quei primi passi che le sue labbra si schiuderebbero, ultime parole per poter lasciare a quelle stesse labbra in futuro un compito sicuramente ben più grato <Ah Ame> esclamerebbe quasi sussurrando <un giorno dovrò raccontarti una storia interessante su di essa> nulla di più, tacendo per adesso. Altre parole, altri sussurri e ansimi al cielo verranno donati dai due, ma in quella sua ultima frase, vi è nascosto un significato più profondo, poiché quando accadrà, allora narrerà alla sua Ishiba di Kuroi Kaminari e di Akendo, del loro rapporto con Ame e di come entrambe queste persone siano in realtà la stessa, ma non sarà stasera, non sarà questa notte, lasciando a questa luna piena unicamente il compito di osservare l’unione dei due in un luogo completamente isolato, tutto loro, ove assieme alla natura saranno complici di questo ultimo sussurro fatale. [END]

L'ennesimo incontro fortuito della special e del sannin fuori dalle mura di Kiri.

Si apre il tutto parlando dei piani della donna e del suo legame con Yukio , procedendo con la dimostrazione delle evocazioni da parte di entrambi e termina in modo molto inaspettato, con un legame che sembra farsi più forte tra i due.






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