Alleanza
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Giocata del 10/05/2020 dalle 13:33 alle 17:29 nella chat "Luogo Sconosciuto"
Eccola li infine, camminare verso quella tenda tanto temuta. Da quando è diventata una codarda? No, non è per mancanza di coraggio, sono i sensi di colpa a tenerla lontana da Yukio ma il momento è giunto e allora non si sarebbe tirata indietro. Avanza, lenta ed elegante, verso quella tenda più grande delle altre. La conosce abbastanza bene dopo le varie riunioni fatte . Quest'oggi ha abbandonato i vestiari ninja così come il coprifronte di Kusa che ormai non sa più dove sia, un gesto simbolico quello di non portarlo da quando ha dimenticato e rifiutato i suoi doveri verso un villaggio non proprio. Non indossa nemmeno le vesti del Seiun, la cappa nera dell'Akatsuki ben sigillata nel fuda nascosto tra le proprie vesti non desiderando render noto all'uomo che vuole incontrare il legame particolare che li unisce. Indossa dunque le stesse vesti indossate al cospetto di Kioshi Uchiha, cioè uno Yukata rosso sangue con dei petali bianchi ricamati su tutta la lunghezza,questo arriva a qualche centimetro sotto i glutei, la grande fascia rossa sotto il seno abbondante che tiene il tutto unito , solo la scollatura mostrerebbe dunque i lembi di pelle. Non si tratta di una veste atta al combattimento, ma di una veste quasi da cerimonia. La sua. Il retro è stato ricamato con il simbolo del proprio clan. Ecco perchè si trova li, ecco perchè sta tornando direttamente da Yukio dopo settimane che è andata via dopo avergli lasciato quel biglietto. Due righe che non avevano spiegato nulla, dopotutto era stato lui stesso a spronarla ad andare a prendere ciò che desiderava no? A seguire il suo cuore! Avanzerebbe fino all'entrata dove ci sarebbero sicuramente delle guardie, probabilmente dei pierrot < sono qui per vedere l'Hasukage > direbbe fermando i sandali e il corpo adesso < Sango Ishiba > si annuncia da sola ovviamente. E solo se l'avessero lasciata passare sarebbe entrata dentro la tenda mostrandosi a Yukio e cercandolo con le iridi. I lunghi capelli rossi , sciolti per l'occasione, la seguono come onde di fuoco e sangue , le iridi verde azzurre andrebbero a seguire il loco alla ricerca di Yukio < Yukio > mormora lei , nella speranza almeno che siano soli. Non desidera avere spettatori in quello spettacolo. Un lieve nervosismo si espande dentro di lei, la coglie quasi impreparata, oh come sarebbe stato tutto più semplice se avesse avuto una vita diversa, ma il suo cammino è stato tracciato ed ella lo sta seguendo. Con tutti i rimpianti dovuti e con il peso dentro che sarebbe aumentato alla fine pronto a schiacciarla. [chakra on] Un tintinnio, uno strano rumore che proverrebbe proprio da Yukio stesso il quale è intenzionato ad osservare l'occhio di uno sharingan custodito dentro una apposita custodia trasparente atta a trasportare l'occhio e a conservarlo per lungo tempo. Un cilindro di vetro che ruoterebbe fra le proprie dita fino ed oltre all'ingresso di Sango, la stessa potrebbe vedere come sia concentrato nell'osservare quell'occhio. Le pupille cremisi a sollevarsi in quella tenda con una tenue luce all'interno per puntarsi definitivamente sugli occhi di Sango. Il cilindro di vetro con lo sharingan all'interno svanirebbe in un lampo, una piccola nube bianca che lascerebbe spazio al nulla se non alle sue stesse dita ormai vuote. "Pensavo di non rivederti più, sai" Solleva le spallucce, distendendosi con la schiena all'indietro sullo schienale della propria poltrona ponendo un intreccio delle proprie mani dietro la nuca. L'abbigliamento del Tessai, a differenza di quello così elegante e formale di Sango, è composto da una tunica appesa sul lato destro di quella tenda su di un attaccapanni, indosso ha la parte superiore del kimono con le maniche ad una lunghezza pari ai propri gomiti, tutti i bordi sono ricamati in bianco mentre il colore principale di sfondo è un verde erba caratteristico di Kusa, lo stemma del villaggio è ricamato anch'esso sulla zona del pettorale sinistro come a voler confermare la propria vicinanza al suo stesso villaggio. Nella parte inferiore dei comodi e allo stesso tempo aderenti pantaloni shinobistici, anch'essi dello stesso colore verde e con i bordi bianchi, ai piedi per finire un paio di sandali shinobistici lasciando che i propri piedi risultino nudi all'interno di essi. Gli occhi come sempre modificati squadrerebbero il corpo della Ishiba, impossibile non notarne la raffinatezza di quell'abbigliamento e indubbiamente anche le curve di quest'ultima. Le indicherebbe una delle due sedie che ci sarebbero dall'altra parte della scrivania "Se vuoi accomodarti" Stranamente non ha una sigaretta accesa e alcun tipo di strambo liquore decisamente sobrio, tranquillo e pacato nei modi, si sarà appena svegliato forse... [ck on] Lo sguardo della donna si posa infine su quell'esemplare di Kage, e su come stia osservando qualcosa, ma che veda o meno l'occhio non lo mostrerebbe sul volto serio. Le iridi che scendono sul suo volto, sui suoi vestiti male assortiti come al solito < dovresti cambiare vestiti Yukio, qualcosa di più elegante per un Kage.. potresti chiedere agli Ishiba di farti un abito su misura > un consiglio solo per smorzare la propria di tensione che si espande intorno a lei. I piedi che al suo invito vanno a muoversi verso una di quelle sedie, lentamente andrebbe ad accorciare le loro distanze < eppure sono qui, sono tornata > che strano effetto quello che le provoca, sembra quasi innocente quell'uomo che si trova d'innanzi, nonostante le lunghe occhiate sul corpo. Non si è mai fatta problemi con lui considerandolo un tempo quasi una guida . Andrebbe dunque a prender posto su una di quelle sedie notando diversi fattori, il kage è troppo serio < cosa ti sta accadendo ? > le iridi che si piantano sulle sue iridi, impossibile aver memoria di uno Yukio senza sigarette o alcool o caramelle di sorta, ecco perchè trova strano quel suo comportamento alquanto.. normale. Il fondo schiena che impatta con la superficie fredda attendendo la sua di risposta ovviamente prima di poter passare alla motivazione per cui si trova li. Le gambe si accavallano tra di loro con un gesto fluido ed elegante < sono tornata anche per un altro motivo > sicura che l'altro ricordi la loro ultima conversazione in quella spiaggia < sono qui per chiederti aiuto Yukio > sa bene dell'influenza che i clan di Ame subiscono dall'Hasukage stesso, forse gli Ishiba un pò meno ma comunque si ritrovano sul suo territorio < sono andata a prendermi ciò che nessun Ishiba è riuscito a fare. Perfino mio fratello fallì nel suo desiderio > e si trovava ad esser un jonin a quel tempo, ma il carattere che portava seco non lo avrebbe reso mai degno < sai bene cosa desidero > non si smuove per un attimo, conscia che probabilmente avrebbe dovuto scambiare qualcosa per quella richiesta . Ma cosa le rimane adesso da poter offrire? Attende adesso che il silenzio possa calare tra i due, che la tensione scivoli da dentro di lei rendendo quell'aria quasi elettrica al proprio sentire. [chakra on] "Pf, me li faccio da solo i vestiti suvvia" E si vede! Sono meglio le maschere che fai, Yukio. Sul serio, lascia stare i vestiti "E poi sai che palle, tutti quei ghiri gori, sfarzi di qua, sfarzi di la, è già tanto che porto il simbolo di Kusa, figurati" Risponde semplicemente a Sango dandole un semplice cenno di capo "YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAWN" Alla sua domanda sul che gli sta accadendo "A dire la verità mi sono appena svegliato, non ho cazzi di fare niente" E proprio dopo quelle parole, i talloni dei propri piedi andrebbero ad appoggiarsi sul bordo della propria scrivania, ciondolando ancora avanti ed indietro "Sei tornata solo per un altro motivo, dai, figurati se ti fai tutta sta strada per un semplice: cosa ti sta accadendo, HAHAHAHAHAH" Scuote la testa "Cos'è, vuoi prendere posto come Kage della pioggia?" Osserverebbe di sottecchi la donna, corrugando la fronte "Sai bene che non posso mettermi direttamente in gioco, si?" Sospira "Se è questo a cui ti riferisci, ovviamente" Facendo spallucce "Ho sempre un accordo, poi siamo vicini di casa" Per così dire, intendendo la vicinanza fra Ame e Kusa in qualche modo "Spiega meglio l'intervento che vorresti da parte mia, poi ti darò la mia valutazione come contraccambio, mi sembra ragionevole" Una cosa per un'altra cosa, semplice non credi? Se proprio vuole qualche favore da parte di Yukio, del resto si conosce, chiedere un favore a lui è come firmare la condanna dell'anima al diavolo. "Oh molto felice che tu sia riuscita nei tuoi obiettivi, sul serio... Ma come vuoi che gestisca la tua cittadinanza a Kusa? Ti devo rimuovere e mandare le varie documentazioni ad Ame, oppure vuoi passare come Mukenin? In questo caso non ho molti aiuti da offrirti, di norma" Sollevando le mani come a voler intendere che in quel caso risulterebbe una ricercata come molte altre, questa è la vita...[ck on] Lo ascolta ed eccolo li il suo Hasukage con quel dire che le fanno prudere le mani, vorrebbe prenderlo a schiaffi in certi momenti . Strano da parte sua provare simili sentimenti, non è mai stata qualcuno che utilizza la forza bruta contro gli altri. < mmmh > sospira calando per un attimo le palpebre lasciando che la tensione possa allentarsi < mi conosci bene.. ma alcune volte penso che tu non mi abbia mai compresa appieno > le parole che si riducono quasi ad un sussurro, le iridi che si celano mentre pronuncia quelle parole . Quando le riapre potrà notare l'altro una certa freddezza, un muro che si erge intorno a lei < non sarei in grado nelle mie attuali condizioni di poter proteggere un villaggio e i suoi abitanti > realista in quello che dice, non si sente ancora all'altezza di poter essere lei il kage di Ame, non ancora almeno < ma di certo non voglio muoverti guerra, sappiamo entrambi come finirebbe e sarebbe un ulteriore spreco del sangue di Ame > la destra sotto al tavolo sarebbe stretta in un pugno , la mano che quasi trema nella forza che sta imprimendo nel suo palmo. Tutto si sarebbe ovviamente concluso con la propria morte certa < di certo passare per mukenin con tutta l'alleanza addosso non è nei miei piani.. preferirei tornare ad avere la cittadinanza di Ame > stizzita quasi da quella possibilità di viver braccata < non voglio il tuo intervento per Ame , Yukio, non ancora perlomeno > la voce che si fa leggermente più dura nel pronunciarne il nome < sappiamo entrambi cosa desidera un paese ormai distrutto relegato ad esser una macchia in un altro, ma non è ancora giunto il momento per il paese della pioggia di rinascere dalle proprie ceneri > le iridi che si assottigliano leggermente < sono venuta qui per due motivi > inizierebbe a dire, il corpo che non riesce a star fermo andando ad alzarsi, le mani che si poggiano sul tavolo così da avere una vicinanza ulteriore < come ti dissi allora voglio il mio clan. Sappiamo entrambi che potrei uccidere l'attuale capo clan, ma non desidero versare altro sangue Ishiba. Siamo rimasti in così pochi ad esser vivi > una verità brutale per la stessa rossa, conscia di come molti hanno perso la loro vita nell'ultimo attacco < il tuo intervento potrebbe evitare uno scontro in piena regola, l'attuale capo clan è molto ben disposta in voi, almeno credo. Ma il suo senso di Ishiba sta venendo meno . La storia di Ame sta venendo dimenticata , e Konan non batte più nei cuori del clan > le dita si stringono sul legno di quel tavolo, lo graffiano come se fosse un felino , la tensione visibile in quel gesto, anche la rabbia che porta con se < e vorrei che tu mi parlassi di come Ame finì. So quello che accadde, so come venne distrutta, ma perchè tutto finì con l'essere inglobati da Kusa stessa? > una domanda che la tormenta < e chi attaccò Ame ponendo fine a secoli di storia? Sono sicura che tu sappia qualcosa > pone quelle domande, forse più importanti di qualsiasi desiderio di conquista e rivalsa. Attende, la schiena piegata in avanti, i lunghi capelli rossi che scivolano sulle spalle e le unghie ancora conficcate nel legno. [chakra on] "Uff... Vabbè uno ci spera nel voler generare delle altre guerre fittizie, che palle" Bofonchia, ruotando i propri occhi verso l'alto come se Sango avesse distrutto quel briciolo di divertimento e sfizio di Yukio nel muoversi come sempre dietro le quinte "Ah la storia di Ame... Una vecchissima storia che ricordo a malapena anche io ormai, sono passati veramente decenni da quei tempi non molto brillanti di tutte le terre ninja..." Sospira, andando finalmente in cerca del proprio pacchetto di sigarette con il relativo zippo a lato posti entrambi sulla scrivania. Andrebbe ad afferrare i due oggetti tirando fuori una sigaretta dal pacchetto, l'accenderebbe per poi lasciarli cadere nuovamente,con un getto, sulla scrivania come prima. Fumo bianco che verrebbe espulso dalle proprie labbra direzionandolo contro Sango "Ogni informazione hai il suo giusto peso, io inizio a parlare a priori, poi ti dirò il pegno in merito, compreso l'aiuto desiderato" Sollevando le spallucce "All'epoca ci fu un certo Shin Shikyou, un vecchio clan credo ormai estinto da ogni villaggio o luogo conosciuto a noi mortali. L'idea pazza di diventare il capo della vecchia Akatsuki, la brama di potere e puttanate varie l'hanno portato a dirigersi ad Ame, un posto che ha sempre sofferto la mancanza di un reggente o di un consiglio essendo stata sempre sotto il controllo di Pain, quindi stiamo parlando di veramente tanto tempo fa... Una vecchia kage venne spodestata ed iniziò la prima distruzione di Ame da parte di questo Shin, fu uno dei primi Tessai sulla faccia delle terre ninja. Seiri, una scagnozza o amica di questo Shin prese il potere effettivo di Ame risultando come prima Sorakage. Possedeva il demone a sei code ma morì poco dopo causa dei tradimenti interni della stessa Ame, non volevano lei al comando sapendo la complicità con Shin." Un attimo di pausa per prendersi un bel tiro di sigaretta "Nel frattempo ad Oto come reggente venne eletto Kenji Tsuki, un altro soggetto che mirava alla pace mondiale e che aveva collaborato con Shin per la liebrazione di Ame sotto quella dittatura di religione profanata dalla vecchia Akatsuki. Kenji sotto mentite spoglie di Sen Shikyou venne eletto Sorakage ed allo stesso tempo Kokukage di Oto, insomma un doppio giochista che si mise in scacco da solo, non aveva interpellato il consiglio di Oto o di altri villaggi per tutte queste manovre e il vecchio bicoda, Eiji, creò un attacco mirato contro quest'utlimo ma la battaglia si svolse a Oto" Prendendosi nuovamente fiato "Kusa influenza tutte queste terre per un semplice motivo, prima di tutti questi avvenimenti, il territorio dell'Erba venne utilizzato come campo di combattimento, non c'era niente ed era accessibile a tutti essendo un punto di incontro. Dopo tutti questi trambusti Kusa si distaccò divenendo un Paese con una capitale a se. Il motivo dell'influenza del Paese dell'Erba è proprio questo, siamo sempre stati vicini e abbiamo combattuto in qualche modo le stesse guerre e abbiamo patito le stesse Pene, non ci sono mai stati reali reggenti se non a Oto con Kunimitsu, si affidano alla lealtà di Kusa in questo momento per poter andare avanti, motivo per cui abbiamo più voce in capitolo noi" Riferendosi ai Kage delle zone "Che i reggenti dello stesso villaggio" Si fermerebbe, ciccando nel posacenere presente sulla stessa scrivania "In aggiunta, da quando è stata rifondata Kusa ho accorpato appositamente tutti i clan che conoscevo e che volevano collaborare, di questo si tratta,collaborazione. In qualche modo dipendono dal villaggio e a rigor di logica, da me" Semplice e lineare come discordo, no? "Posso pure avere un incontro con il tuo capo clan, assieme a te ovviamente. Al termine della discussione, a prescindere di come vada, avrai due possibilità come pegno" Sollevando l'indice ed il medio della sinistra "Riceverai una punizione per aver interpellato me, una punizione che non ti permetterà di vedermi più con gli stessi occhi, sarai unicamente terrorizzata dalla mia presenza ovunque tu vada. Non avrai vita facile" Sorride dolcemente, inclinando la testa verso sinistra "Oppure ti applicherò un sigillo empatico" Solleva le spallucce, ridacchiando "Un sigillo che non può essere distrutto se non da chi lo crea o chi ha una abilità superiore alla mia nel ninjutsu, non può essere visto dalle arti illusorie e può far comunicare a distanza le persone... Leggendoti nella mente. Non posso farmi sfuggire la possibilità di poter sorvegliare e verificare la situazione su Ame, ti pare?" Ennesimo tiro di sigaretta "A te la scelta, ma sappi che se del sigillo verrà fatta parola, su di te non sarà mai più scritto niente nei libri e nelle memorie delle persone" Andrebbe a schiarirsi la voce, spostando i piedi dalla scrivania per portarsi avanti con la schiena come una piccola molla "Vuoi ancora il mio aiuto?" [ck on] < non eri tu colui che voleva combattere per evitare spargimenti di sangue? > o si tratta solo dei kusani? Questo non verrebbe detto ma se l'uomo ha almeno un briciolo di intelligenza potrebbe leggerlo tra le righe < non mi aspettavo altro da te > un mezzo sorriso verrebbe fatto a quelle parole ma adesso è tempo di ascoltare la storia di Ame. La ascolta, le informazioni che vengono apprese , di certo non le avrebbe dimenticate così facilmente. Il silenzio viene da lei, mentre l'uomo le parla di come i sorakage si sostituirono tra di loro in maniera tanto facile e con spreco di vite e sangue. Si giunge anche a Kusa, come il paese dell'erbe abbia preso sotto di se tutti i clan disposti a non morir di fame. Una conclusione alquanto ovvia per la donna, ma ancora non si azzarda a parlare. E alla fine giunge anche il prezzo di quelle informazioni. Lo ascolta, un sorriso che va a spuntare sulle proprie labbra mentre cala il capo verso il tavolo, il volto nascosto mentre osserva le proprie mani su quel tavolo. Lentamente andrebbe a ristabilirsi, il corpo che si risolleva completamente d'innanzi a lui < una punizione, mi piace come la definisci > la lingua che va ad umettare le labbra. Il sorriso che permane, quasi sadico, malato, la sua anima che freme < stai chiedendo dunque la mia vita Yukio > quello è il prezzo alla fine di tutto. Un sigillo di cui non avrebbe mai potuto far parola con alcuno, forse nemmeno al riduko sannin in persona < pensavo avessi un altra opinione di me > stronza anche lei in quel dire, dopotutto lo sta tradendo in quello stesso momento, da quando ha donato la sua anima al sannin stesso < voglio ancora il tuo aiuto , non mi importa se avrò terrore di te o chissà cosa, quello che voglio è molto più prezioso > un gioco quello che sta facendo molto, molto pericoloso < Mi lascerai il tempo di decidere per quale via vorrai stare ad alitare sul mio collo oppure devo decidere subito? > la decisione è stata presa , sa bene quale sigillo chiederà. Una vita di terrore o una vita spiata? La scelta è facile per lei. Una vita a non far parola di quel patto < ma sappi che quello che chiedi è molto di più di quanto ti abbia chiesto io non trovi? Mi sembra leggermente ingiusto donarti la mia vita in questo modo per avere solo il mio clan > osserva con una punta di acidità < non credi di esser un pò troppo rude? > le braccia che vanno ad incrociarsi sotto i seni ,chissà che risposta colorata le donerà il Kokketsu. [chakra on] "Appunto... Le mie guerre di norma non sono fatte di spargimenti di sangue, se seguono la mia logica ed il percorso che impartisco, che poi vadano a fanculo è per persone incoerenti che prendono altre vie e non mi danno retta, finendo male. Ma queste sono altre storie del resto" Le porge un semplice sorriso ed un cenno di capo in tutto ciò, continuando a fumare "Non è una punizione, vedila più come una benedizione la prima. Questo è l'unico favore che potrai chiedermi, dopodiché non potrai più incontrarmi" Solleva le mani "Non è una maledizione, è una bella cosa, chi non vorrebbe non aver nulla a che fare con me?" Ride di gusto, andando in cerca nuovamente del posacenere mettendosi appena più composto sulla propria poltrona "No assolutamente, non sto chiedendo la tua vita, volessi saresti già fra le varie anime pie che ho collezionato, nh? Banalissima come cosa. Semplicemente ho anche io i miei doppi fini con Ame. Tu salirai al potere, in un modo o nell'altro, e con te porterai anche i Pierrot" Un occhiolino d'intesa "Vedila come un'altra benedizione la mia, del resto conosciamo molte cose sia di uno che dell'altro, io non ho niente da nascondere, tu nemmeno" Aprendo le mani "Io ti aiuto ad arrivare fino al clan, tu mi aiuti ad insediare i Pierrot dentro Ame e a elevarti in qualche comodo se non come Kage quanto meno come parte del consiglio, è una proposta allettante, credo" La sigaretta verrebbe completamente schiacciata all'interno del posacenere "Non hai la minima idea di quante persone ho sotto il mio controllo, Sango. Ma lascio libera uscita, mi intrometto nelle loro menti soltanto quando bisogna fare qualcosa,non mi piace frugare chissà quanto nei pensieri dell'altro soggetto, poi mi viene mal di testa e sclero" Girando la mano sinistra prima in senso orario e poi anti orario, gesticolando nel significato del fastidio "La decisione la prenderai nel momento in cui mi chiamerai per dirigerci ad Ame. Fino a quel momento fra di noi non esiste alcun patto, ma valuta bene... Quali sono i pro ed i contro nell'avere un terrore per tutta la vita nei miei confronti oppure essere sotto il controllo per un po' di tempo... Te lo scioglierò il sigillo, non sarà a vita, quanto meno fino a quando non avrò raggiunto degli obiettivi, è ovvio" Ruoterebbe sulla propria poltrona, dandosi una lieve spinta con la punta del piede "uiiiiiii" Girando su di essa un paio di volte "Sono corretto, non hai mica chiesto un aiuto ad un Genin, mi parei il minimo" Ridendo nuovamente di gusto, dandosi una ennesima spinta "uiiiiiii dai, sai che spasso con i pierrot dentro ame?!" Attenzione... [ck on] Che figlio di buona donna. Ecco come descrivere al meglio il Kokketsu che si trova d'innanzi < benedizione.. un modo per controllare la mia mente e l'altro per farmi avere paura di te, come se ce ne fosse bisogno di un sigillo simile . La tua è una condanna Yukio, pensavo avessi più classe> le mani si stringono in pugni < oh ma smettila di fare il melodrammatico , non ti si addice completamente. Sappiamo entrambi che esistono quelle persone che preferirebbe te al posto di chiunque altro > strana scelta di parole, lei stessa non viene messa in mezzo, neutrale anche in quel punto. < doppi fini ad Ame? > le iridi che si assottigliano ancora, cosa potrebbe mai volere il Kokketsu? L'unica cosa in mente che le viene è solo la posizione strategica che quella terra ha nel mondo ninja, ma non riesce a comprenderlo ovviamente < se allora non abbiamo nulla da nascondere..cosa vuoi da Ame? Non ti basta vederla crollata e il sangue sparso per le strade? Vuoi muoverne i fili e tenermi sotto controllo immagino, come se potessi mettermi contro di te a viso aperto. > sarebbe stata una cosa stupida da fare < io non voglio il mero potere Yukio> la destra che sbatterebbe sul tavolo in quell'impeto di rabbia, il colpo sarebbe forte solo per il suono, in quanto a forza non l'avrebbe nemmeno scalfito < non faccio giochi di potere e non tiro fila tra i paesi altrui > sta giocando con il fuoco adesso, sta letteralmente mettendo la sua vita alle strette < non mi prendere per una mera pazza, io voglio la libertà del mio paese e come pensi che possa accadere se tu ti muovessi al suo interno senza sapere cosa desideri? > non potrebbe farlo ovviamente . I pierrot ad Ame. No, non lo avrebbe permesso, non lei almeno. Sa benissimo come questi possano esser pericolosi, come le informazioni possano esser portate alle orecchie altrui con tanta facilità..ma allora come agire? < anche io sono un pierrot > direbbe alla fine < non voglio che i pierrot..loro...che si intromettano negli affari di Ame..ma potrei offrirti qualcos'altro > un sospiro andrebbe a uscire dal naso, il petto che si fa pesante mentre prende quella decisione < mi insedierò io come consigliera , ti porterò quello che desideri da Ame, purchè questo non mini la sopravvivenza della mia gente e non porti il paese al collasso nuovamente. Niente guerre Yukio, niente giochi di potere su di essa > quello sarebbe il punto di inizio < e ti darò il favore e la fedeltà del clan Ishiba, a patto che nessuno di loro sappia cosa io stia facendo e nemmeno di te > le iridi che lente si celano dietro le palpebre < ti sto donando quello che più di prezioso mi rimane Yukio, oltre la mia libertà personale, oltre tutto quanto possa mai avere. E se dovessi prender il potere, avrai la mia fedeltà. Sarà un alleanza tra noi due, uno scambio. > le iridi che si muovono di nuovo < non sarebbe poi male un alleanza con te, dopotutto sei l'unico Tessai a calcar questa terra > ..< questo è quello che ti offro io, quello che posso darti. Una consigliera, un capo clan e magari un futuro Kage .. e tu mi aiuterai con quello che voglio fare.. senza sigilli o sarebbe controproducente. Mi sembra un giusto scambio > lo è davvero? Forse. [chakra on] "Sh-sh-sh,come ci stiamo scaldando... Mamma mia, diventi così brusca quando bisogna contrattare, cos'è una prima volta?" Ride a differenza di Sango la quale risulterebbe incazzata nera a quanto pare "Sono sempre delle precauzioni, la gente può dire tanto ma fare niente, ecco perchè sono così" Spiega semplicemente il suo punto di vista "Tu dalla mia parte cosa faresti? Cercheresti sicuramente di cautelarti il più possibile. Io da Ame non voglio niente se non mantenere un patto di stabilità ed alleanza quale già abbiamo e non voglio che vada a scemare con delle situazioni che avverrebbero all'interno, fra i clan. Tu avresti la stessa certezza con la quale io do certezza alle tue parole. Pari a zero" Sollevando le sopracciglia "Non c'è chissà quanto modo di ragionarci sopra in fin dei conti, tu vuoi dei servigi che non puoi ricevere da altre persone, io ti offro una ricompensa e spetta a te accettare o meno, ricordati, tesoro. Tu hai bisogno di me, non il contrario" Andrebbe a sollevarsi dalla poltrona, ponendo le mani sui due braccioli imprimendo un po' di forza per sollevari "Va bene" Ascoltandone la proposta "Al tuo accesso dovrai lasciare una copia della documentazione degli Ishiba a me, così come gli altri clan di Ame, ma gli altri posso vedermela anche con gli altri ragazzacci... Un dettaglio dalla A alla Z degli Ishiba, del resto sono questi i nostri obiettivi e tu hai aderito come Pierrot, ovviamente. Quindi non ci sono problemi in merito se confermo le tue stesse parole" Un occhiolino d'intesa verso Sango "Ricorda con chi hai fatto il patto..." Cercherebbe di avvicinarsi quando più possibile a Sango, raggirando la scrivania. La sinistra andrebbe a cercare la mano sinistra della donna che avrebbe sbattuto sulla scrivania poco prima "Non amo... La violenza... All'interno delle mie zone... Sono pur sempre un tipo pacifista, senza maschera" Le lascerebbe la mano se fosse riuscito in questa situazione "Quindi confermo le mie ultime parole annesse alle tue. Come Pierrot e come pegno, dovrai lasciare disponibili le informazioni del clan Ishiba. Grazie per l'alleanza Sango, è un piacere fare affari con lei" La destra questa volta si farebbe in avanti, testa ma non di tanto, quel che basta data l'estrema vicinanza che avrebbe raggiuto nei suoi confronti "Si faccia sentire con un minimo di preavviso, giusto il tempo materiale per organizzare baracca e burattini" [SE END] < non mi sto scaldando > si forse lo sta facendo ma ammetterlo mai < un patto .. sono una dei tuoi dopotutto > lei stessa ha accettato di entrare nei Pierrot, per la motivazione per cui l'ha fatto è tutto un altro discorso. La mascella si stringe, è lei ad aver bisogno di lui. Lo sa o non sarebbe li a contrattare il proprio ruolo ad Ame con il tessai. Sospira lasciando aprire la mano sinistra mentre la destra è ancora poggiata sul tavolo. Il patto viene stilato, le condizioni esposte. Non può che accettare, è il meglio che sia riuscita a strappargli dalle mani. Un patto di alleanza dopotutto avrebbe potuto farle comodo nel frattempo. Meglio senz'altro di doversi guardare le spalle da possibili pierrot del caso e non sapere cosa stiano combinando. Lo vede avvicinarsi, la mano che tocca la sua, ma la donna non arretra. Lentamente quando il tocco finirebbe andrebbe a distanziarsi lentamente da lui . Una volta insediatasi avrebbe dovuto lasciare una copia delle documentazioni per l'uomo, in cui tutti i segreti degli Ishiba sarebbero stati aperti a lui. A cosa è dovuta giungere per avere quello che desidera. Quante cosa che sta sacrificando per un bene superiore e per il puro egoismo? < è piacere fare affari con lei Hasukage > il tono che cambia, distaccato come se non stesse parlando con qualcuno che conosce. Un ultimo cenno prima di voltarsi e lentamente uscire dalla tenda < le manderò una lettera se non avrò la possibilità di incontrarla direttamente > detto questo andrebbe via, una volta uscita dalla tenda avrebbe corso a perdifiato senza una vera meta, solo per la possibilità di sfogare quella rabbia che si è insediata in lei. [end]