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Danza con la luna

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con Sango, Ichirou

21:15 Ichirou:
  [Spiaggia] E' da qualche tempo che il nostro Hyuga non lascia la sua tenda, tra gli allenmaneti che sta sostenendo e gli studi di medicina che lo tengono sveglio la notte, non ha molto tempo libero il ragazzo, tuttavia, la sua massa muscolare è aumentata e il suo cervello è ricco di nozioni utili per il suo futuro come medico. Ha decisamente scelto la notte migliore per uscire, una di quelle poche sere, in cui la nebbia non oscura il panorama agli occhi del giovane, infatti, una bella luna splendente si leva alta in cielo, accompagnata da infinite migliaia di stelle, che dipingono quel cielo blu scuro come se fossero macchie di pittura bianca su una tela nera. Gli occhi perlacei dello Hyuga si stagliano lungo tutta la riva, mentre le onde si infrangono sulla sabbia della spiaggia, luogo che secondo lui, è maledetto, anche se, ultimamente, non ci fa più tanto caso. Portando la mano destra al petto, andrebbe a formare ora il sigillo della Capra, cominciando così il richiamo del proprio flusso di Chakra. All'interno della sua testa si va a creare un vuoto, all'interno del quale due sfere cominciano a prendere forma, una all'altezza della fronte e l'altra all'altezza dell'ombelico. La prima, di colore blu, viene circondata da migliaia di piccoli aghi del medesimo colore, che lentamente la vanno ad attaccare come se fossero degli squali, andando a farla ingrandire sempre di più. La seconda, di colore rosso, utilizza più o meno lo stesso procedimento, solo che invece di venire attaccata dagli aghi, essa va ad assorbire il proprio nutrimento direttamente dai muscoli del ragazzo, come se fosse un vampiro. Una volta create, quindi, le sfere che rappresentano l'energia fisica e mentale, lo Hyuga incomincia a farle roteare su loro stesse e lentamente le farebbe collidere al centro del proprio petto, aprendo così il proprio flusso di Chakra. Stazionando in riva al mare, delle leggere raffiche di vento smuovono lentamente i suoi capelli, mentre il suo sguardo punta in direzione della luna stessa.

21:31 Sango:
 Un altro passo è stato fatto, altre pedine nella sua enorme scacchiera son state prese. Ovviamente è conscia del fatto che ancora non ha fatto quel patto con il capo del clan Uchiha ma almeno adesso ha la possibilità di portarlo a se. Un altro passo, adesso manca il suo re e anche qualcos'altro. Ecco perchè si ritrova a calcare nuovamente i passi su quella spiaggia , deve pensare a come agire adesso. Deve tornare per forza da Yukio in quei giorni, probabilmente l'indomani . Deve prendere adesso il controllo del proprio clan e iniziare finalmente ad agire per riprendersi quello che desidera. Quel progetto le sta consumando l'anima lentamente, pesi che si aggiungono sul suo animo che non potrà mai sfogare, se li sarebbe portati per sempre dentro. Avanza lentamente, quasi affaticata ma per quel giorno la nebbia ha lasciato il loco asciutto e triste, con la mancanza della solita malinconia spettro di quella che si porta dentro. Indossa per quella notte il mantello nero a nuvole rosse dell'Akatsuki , questi sono ferme, nessun vento le smuove. La calma prima della tempesta. La sente arrivare, il mondo ninja che freme e trema sotto i propri piedi , ribolle , e solo pochi se ne sarebbe accorti per tempo prima che tutto crolli. Avanza ondeggiando lievemente la testa con quella canzone che canta nella sua mente, le labbra morbide son tenute ben chiuse mentre si avvia verso lo Hyuga che conosce già. I capelli rossi che quella notte son lasciati sciolti , fiamme e sangue che si uniscono con quel colore poco nobile , il colore della propria anima. < vedo che sei ancora qui > direbbe una volta giunta nei suoi pressi, a circa 3 metri di distanza da lui , le iridi che scorrono su di lui < alla fine hai trovato qualcuno che ti abbia fatto da sensei? > ricorda ancora quella domanda postale dallo Hyuga stesso. Lei una sensei? La situazione non sarebbe potuta sembrarle più divertente e triste allo stesso momento. Cosa avrebbe mai potuto insegnare a qualcuno se non il dolore e il male? Rimane li, non veramente interessata a qualcosa ma forse per una notte avrebbe potuto lasciare lontani i pensieri e i piani che deve fare. [chakra on][vesti akatsuki]

21:50 Ichirou:
  [Spiaggia] Il vento smuove i suoi vestiti, da qualche tempo, pare abbia cambiato stile, infatti questa sera, lo Hyuga indossa una mantella nera, tenuta allacciata da quel ciondolo a forma di testa di lupo, capo che gli copre interamente la parte superiore del corpo, ma che essendo aperto davanti, mette in mostra una casacca bianca, a maniche larghe tipo kimono. Il coprifronte del ragazzo è posizionato intorno al suo collo, mentre sotto le sue maniche vi sono dei vambracci e alle mani, i guanti ninja, riforzati sui dorsali con delle piastre metalliche. La parte inferiore, viene coperta da un paio di pantaloni larghi, comodi, che nascondono delle fasciature bianche, che a loro volta nascondono degli schinieri a protezione dei suoi stinchi. La tasca porta oggetti è sul fianco destro, coperta dalla mantella, mentre ai piedi, porta i soliti sandali ninja. Una raffica di vento, fa sì che i suoi vestiti vengano fatti vibrare da esso, tuttavia, porta al suo naso, uno strano odore, quasi come un profumo, che gli ricorda vagamente qualcuno, ecco che infatti arriva una voce alle sue orecchie <Mh?> voltandosi nella direzione della donna, il ragazzo fa un lieve sorriso <Ishiba..che bella sorpresa..> la stessa donna che gli è rimasta impressa sin da quando si sono incontrati, si ripresenta oggi al suo cospetto, quasi come se fosse stato il destino a volerlo <Diciamo di sì, ho trovato una maestra...e fa anche parte del mio Clan..> un altro leggero sorriso si stagli in volto allo Hyuga, che facendo qualche passo in sua direzione, si avvicierebbe quindi, arrivando ad 1,5m da lei <Cosa ti porta da queste parti Rossa?> domanda alla donna come se avesse ritrovato una vecchia amica. [Chakra on]

22:18 Sango:
 La domanda viene posta, forse con una lieve tristezza insita in lei. E' felice di star andando verso la direzione preposta ovviamente, ma quel senso quasi di solitudine l'attanaglia sempre di più. Le sembra impossibile creare dei legami con quei ninja, così distanti da lei . Non per mera forza, ma per affinità, per l'animo lontano..una sola volta aveva provato tenerezza per qualcuno di loro ed era stato per una ragazza. Quanto è beffardo il destino? Adesso la voce altrui la raggiunge di nuovo, ne ascolta le parole e la cadenza, soffermandosi soprattutto sull'ultima parte che pronuncia < non chiamarmi con il colore dei miei capelli.. > inizierebbe a dire < chiamami anche tigre rossa > un lieve sorriso andrebbe a formarsi sul volto al solo nome. Quel legame con le tigri della foresta l'avrebbe portata oltre, ma come? Ancora non lo sa, deve indagare e cercare informazioni anche su cosa porti le evocazioni ad esser veramente potenti < comunque, concordo sul tuo clan, nessuno altro potrà insegnarti l'arte oculare che porti meglio di altri > così come furono i suoi parenti e membri del clan ad insegnarle e a donarle i rotoli segreti della propria innata. < ti vedo ancora qui dopotutto e non sei ancora morto > una constatazione lugubre la sua . Un sospiro fuoriesce lento dalle proprie labbra mentre il volto si porta su a guardare la grande luna che li illumina < sta cambiando tutto > sussurra mentre le palpebre calano lente celando lo sguardo < non senti la terra che trema.. il mare impetuoso.. l'energia che si diffonde intorno.. > non si saprebbe dire se stia realmente conversando col ragazzo in questione o meno, ma quelle parole potrà udirle. Parole senza senso probabilmente per lui mentre in atto vi sono state scritte ormai diverse cose nelle pagine del futuro. Due altri probabili guerre che incombono su di loro, o magari avrebbero risparmiato i konohani per una volta. Le palpebre che si riaprono riacquistando la vista di quel loco bellissimo < mi manca la nebbia > direbbe per poi tornare allo Hyuga in questione < pensavo che questa sera sarei stata sola, ma forse la tua compagnia mi farà bene > ha già deciso per entrambi ovviamente, il carattere impetuoso che si porta dentro adesso è solo smorzato da una profonda tristezza che non nasconde e l'altro potrà notarlo se solo avrà il potere di leggere quella parte della sua anima messa a nudo. [chkara on][vesti akatsuki]

22:42 Ichirou:
  [Spiaggia] La prima affermazione della rossa lo scoraggia un po', ma sembra che lei controbatta con un nuovo soprannome da poterle affibbiare, tuttavia, lo sguardo dello Hyuga si fa dubbioso e mentre si congiunge al suo, porterebbe la mano destra all'interno della sua tasca porta oggetti, tirandone fuori il quadernino per gli appunti con la quale ha iniziato i suoi studi, oramai logoro e scolorito per quante volte è stato usato. Aprendo la pagina raffigurante il volto della sua interlocutrice, lo Hyuga andrebbe a prendere quella farfalla rossa, fatta di carta, da lei donatagli, per poi dirle <Che ne pensi di Akarigami?> una fusione del colore dei suoi capelli e della sua peculiare abilità con gli origami, pronunciato alla sua volta con un timido sorriso sincero. Che lei accetti o meno tale nomignolo, non importa molto, infatti il ragazzo andrebbe a chiudere quel quadernino tenendo però quella farfalla tra le mani, lasciando che il discorso del proprio clan cada in mille pezzi con un semplice <Nessuno infatti..> ammetterebbe tornando serio. La distanza tra i due viene assottigliata ancora di più, lo Hyuga infatti si avvicina arrivando ad appena 40cm da lei <Vorrei porti una domanda...> quella farfalla ne sarebbe proprio il centro <Perché mi consegnasti questa farfalla? E' da quando me l'hai lasciata che speravo di incontrarti per potertelo chiedere..> il suo sguardo si fa intenso e desideroso di risposte, anche se probabilmente non vi sarà alcun motivo particolare celato dietro quell'azione passata, però deve sapere. Notando come lei alzi il volto al cielo e cominci quella sorta di soliloquio, farebbe caso a quella affermazione singolare ed in parte lugubre, ma vi risponderebbe come se fosse una battuta <Ti dispiace?> che non sia morto intende ovviamente. Ma il suo soliloquio continua, quelle parole prendono la stessa forma di quelle farfalle bluastre incontrate proprio in quel luogo maledetto all'interno della sua testa, infatti, una volta ch'ella finisse di parlare, la risposta dello Hyuga andrebbe a risuonare in quel luogo privo di vita <Certo che lo sento...un cambiamento davvero terribile purtroppo..ogni volta che esco dall'accampamento, sento l'aria elettrica che mi pizzica la pelle..la terra che calpesto sembra essere rammollita per tutto l sangue che sta assorbendo..per non parlare di questo luogo maledetto...la spiaggia che mi ha portato a vedere i morti camminare verso una meta ignota..> ammette di fronte alla donna, che a quell'ultima affermazione, probabilmente, prenderà per pazzo lo Hyuga. Le sue ultime parole risuonano con una nota quasi malinconica alle orecchie del giovane, che di tutta risposta andrebbe a domandare <Ti è successo qualcosa di brutto per caso? Siedi, ti prego..> la invita ad accomodarsi, ma non prima di essersi tolto quel mantello di dosso, slacciando con la destra la catenella del ciondolo che lo tiene saldo sulle sue spalle, lo distenderebbe infine al suolo, per non far riempire di sabbia il mantello di lei, che nonostante le nuvole rosse dipinte su di esso, al ragazzo non preoccupa affatto. Nel caso in cui accettasse l'invito, lo Hyuga si siederebbe accanto a lei mirando lo sguardo verso il mare. [Chakra on]

23:01 Sango:
 < Akarigami > ripeterebbe ella assaporando il nome , un mix del suo colore e della propria arte < non suona male > non che le faccia poi tutta quella differenza, anche se deve ammettere che il giovane col taccuino se la cava con i nomi. Lo osserva mentre lo apre notando un petalo, anzi, un origami rosso creato proprio da lei . Lo osserva avvicinarsi , i centimetri che li separano ormai son pochi mentre è costretta a sollevare ancora di più il viso per poterne incrociare lo sguardo bianco , è perfino più alto del sennin. Lo ascolta con attenzione, un sopracciglio sollevato, mentre le iridi vengono riportate alla sua mano e a quell'origami. Le dita della destra uscirebbero infine da quel manto nero, delicata e sottile, per poter accarezzare un pezzo di se < mh > sospira prima di parlare < non credo ci sia una motivazione che io possa spiegarti a parole > dopotutto gli ha lasciato un piccolo pezzo di se, un pezzo della sua anima. La osserva ma quella non reagisce al proprio tocco < credo che sia come un piccolo pezzo di speranza..anche io qualche volta mi crogiolo in essa > è una donna di azione piuttosto, pronta a combattere per i propri ideali e a conquistare. Non ha quasi mai tempo per la speranza, ma ogni tanto, in qualche parte del suo cuore, quella riaffiora come una farfalla e si libra in aria, poggiandosi verso coloro che ne provano certamente più di lei. < non credo che se fossi morto prima di questo incontro avrei ricordato qualcosa di te..futuro consigliere di Konoha > un ossimoro che fa quasi ridere si pone in quella frase, dopotutto ricorda qualcosa di lui < ma ancora non sei sceso nella parte più oscura di te > le iridi che si riporterebbe a lui, le dita della mano che accarezzerebbero la sua se possibile, per qualche secondo prima di scendere di nuovo al proprio fianco, che stia cercando di farlo vacillare? < il cambiamento non è solo qui giovane Hyuga. Quello che sta per accadere nel mondo lo dividerà in due probabilmente > come colei che ha visto già lontano, che ha creato trame e che si è fatta catturare da altre. Oto sarebbe stata in guerra, poi Ame e Kusa, e chissà cosa sarebbe accaduto ancora. Per non parlare di Kiri e di quel falso dio. < luogo maledetto? > osserverebbe la sabbia, bianca e pulita < vi sono stati morti anche qui dunque > sussurrerebbe < non mi sorprende. Ogni passo che compiamo lo facciamo sul sangue altrui > una verità terribile la sua < qualcosa di brutto? Oh no mio caro, tutto sta andando come desidero. Ma i fardelli che porto nel mio animo da tempo si stanno appesantendo ancor di più. Altri pesi sommati a quelli già presenti . La vita di un ninja..è costellata da dolori e sofferenze che mai si potranno esprimere. Ci si deve convivere per sempre fino alla morte e nemmeno in quel caso verranno meno > un discorso intimo e personale il proprio, di quel dolore che porta seco e mai se ne libererà. < per ogni scelta vi è una conseguenza > alla fine siederebbe anche lei, forse troppo vicino al giovane di cui non ha paura < tu hai mai fatto delle scelte pericolose?> il volto che si gira lento verso il suo, ad osservar espressioni e iridi, lo specchio dell'animo altrui. [chakra on][vesti akatsuki]

23:29 Ichirou:
  [Spiaggia] Ormai spoglio di quell'indumento che ricopre il terreno, lo Hyuga viene affiancato dalla Ishiba come se nulla fosse, lieto di questa sua decisione, il giovane sorride alla volta della sua interlocutrice, che sembra apprezzare anche il nome da lui datole, una buona notizia insomma. Ascolta il suono delle sue parole che vengono accompagnate da una semplice sfiorata di mano poco prima di posizionare altrove quella piccola farfalla di carta <Quindi non è un problema se la tengo io..?> la osserverebbe, così piccola e fragile, proprio come l'anima di una persona, forse è per quello che quel giorno vide le farfalle dell'Ade, una piccola smorfia di dolore si forma sul suo volto, chiaramente non è abituato a tali sensazioni e l'unica cosa che gli esce in questo istante sarebbe <Vorrei poterti donare un po' della mia di speranza se solo fosse possibile..odio non poter fare nulla per le persone alla quale mi affeziono..> ammette dunque di provare un pizzico di affetto per la Ishiba, tuttavia, dalla prima volta che si sono incontrati, il ragazzo è cambiato, non arrossisce infatti, ma la sua sincerità è spiazzante come al solito, non ha peli sulla lingua, basti ricordarsi di quando ha chiesto alla sua interlocutrice di posare per lui in maniera tale che potesse disegnare il suo corpo, anche se lei fraintese quel giorno, un ricordo ben nitido nella mente dello Hyuga. Risponde a quella domanda la donna, andando però a ricordarsi effettivamente qualcosa di lui <Questo però te lo sei ricordata..> il suo sorriso la raggiunge, ma ha ancora qualche segno di tristezza in volto. La donna continua il discorso sulla guerra, un discorso che ormai sta diventando un po' troppo vecchio per lui, ma in fondo, di cosa mai si potrebbe parlare in tempo di guerra se non della stessa <No, nessun morto che io sappia...solo anime innocenti di passaggio> ammetterebbe malinconico <Non avrei mai pensato di arrivare persino ad odiare questo posto...anche se è più il ricordo che odio..> andrebbe a dire posando ora lo sguardo sulle onde che si infrangono di fronte a loro. Alle parole da lei proferite, una immensa curiosità pervade il giovane, che si trattiene tuttavia <Mi piacerebbe ascoltare la tua storia un giorno..> gli piacerebbe anche raccontare la sua, se solo ne avesse una..Arriva la domanda dunque, volgendo lo sguardo sulle sue iridi, lo Hyuga andrebbe a rispondere con estrema facilità <Ho il timore che ne farò parecchie in futuro e la prima è stata quella di entrare nei cacciatori di Taglie..> massaggiandosi il collo continuerebbe <Dato che ho rischiato di perdere gli occhi e sono rimasto avvelenato per quasi due giorni..> e pensare che non conosce ancora il nome della donna con la quale parlò quella sera <Per caso..tu sai niente riguardo un uomo mascherato?> chiederebbe dunque alla donna, riconnettendosi al ricordo di quell'esperienza soprannaturale che ha avuto in quella spiaggia. [Chakra on]

23:51 Sango:
 Si siede, il volto che si gira verso di lui ma anche verso la luna e verso il mare poco lontano, gli occhi che si stendono in quell'infinità sentendosi sempre più piccola. Che sensazione piacevole. < te l'ho donata, puoi farci quello che desideri. Bruciarla, stracciarla, conservarla > insomma a lui la scelta di cosa farne, ed ella non se ne sarebbe presa male anzi. < la tua speranza non basterebbe, nemmeno quella dell'intero mondo > no non sarebbe bastato nulla < ho perso la mia anima mio caro, non ti conviene affezionarti ad un soggetto come me > taglia corto girandosi verso di lui provando a mettere le sue mani sulle spalle per provare a stenderlo sotto di se, lei a cavalcioni su di lui, il volto contratto mentre una sorta di rabbia la scuote < perchè tutti con questa pretesa di doversi affezionarsi a me? Non sei il primo ne l'ultimo, ma perchè mi chiedo? Non sai nulla di me, non mi conosci se non per una breve serata. Un legame non si può creare in così breve tempo, non puoi nemmeno decidere di crearli ma solo di spezzarli > parole espresse con rabbia e dolore, un dolore intenso che spinge nel suo animo. Ella proprio che cerca di non crearne, di non avere più legami per non esser più costretta a spezzarli e a spezzare parti di se stessa . Non risponde a quella sua affermazione ovviamente lasciando correre avanti altre parole e altro dire < il ricordo? > cosa potrebbe avere una spiaggia di tanto speciale? Non lo saprebbe dire. Se non venisse spostata allora resterebbe li a troneggiare su di lui, i capelli che cadono su di lui le vesti che si aprono nel movimento fatto mostrando un pò del suo corpo < la mia storia? E' un racconto dell'orrore. Non ti piacerebbe > allo stesso modo in cui non piace a lei. < se dovessi raccontarti tutto quello che ho fatto fino ad oggi, quello che ho creato e distrutto scapperesti immediatamente > una breve risata scappa dalle labbra prima di voltarsi verso di lui per avere uno scorcio dei suoi occhi < timore? E allora non farle. Non scegliere. Scegli di non scegliere e cogli la tua strada e proseguila. Non tutte le cose devono essere accettate o negate per forza > un'altra verità che ha avuto modo di conoscere nel tempo < ma se devi prenderla allora sii consapevole di tutto quanto, di quello che guadagni e di quello che perdi , non pentirtene mai > consigli che vengono donati senza problemi < dopotutto il mondo si basa sul dare e ricevere. Nessuno ti da nulla per niente, dovrai sempre sacrificare qualcosa, e se quello che vuoi è tanto forte e grande allora dovrai sacrificare te stesso > il volto che si porta di nuovo davanti a se a osservare la spiaggia < l'ho provato sulla mia pelle. Ho dato tutta me stessa , la mia anima, il mio cuore per avere qualcosa di tanto grande > ma adesso le parole sono finite, ha parlato tanto, troppo per la sua indole < nei cacciatori di taglie?> il volto si girerebbe nuovamente verso di lui < non credo di saperne nulla sinceramente > ammette, non che se ne sia mai preoccupata mai dopotutto no?[chakra on][vesti akatsuki ]

00:22 Ichirou:
  [Spiaggia] Nel momento in cui ella si separa definitivamente da quella farfalla rossa, il ragazzo prende nuovamente il quadernino, aprendolo direttamente alla pagina dove ha disegnato il volto di lei, andando ad appoggiarvela con delicatezza e donandole persino un docile carezza, non sa nemmeno lui il perché lo stia facendo <Non mi permetterei mai..> andrebbe ad ammettere sentendo le opzioni che gli vengono date dalla sua interlocutrice, che continuando a parlare, mentre lui è distratto nel posizionare di nuovo il quadernino all'interno della tasca porta oggetti, d'improvviso verrebbe spinto a terra ed in seguito "sellato" come se fosse un cavallo, ritrovandosi quindi con il volto della donna a pochi centimetri dal proprio e quei capelli rossi che, illuminati dalla luna, creerebbero una sorta di parete luminosa intorno alla sua visuale, il cui centro però, viene appena oscurato, anche se non troppo, dalla loro luminosità. Un piccolo cenno di rossore appare ora in volto allo Hyuga, ma svanisce quasi subito nel sentirla parlare in quella maniera, quindi dopo averla ascoltata, andrebbe a rispondere in maniera onesta <Sarò sincero con te..> appunto <Non ho idea di chi siano questi altri e di quali siano le loro motivazioni..ma se devo parlare per loro, allora posso dirti che non serve conoscere bene una persona per poterci stabilire una connessione empatica, c'è chi è portato a certe cose e chi no, c'è chi si serve di un minuto di conversazione per poter diventare amico di qualcuno, chi invece ci mette anni per poter dire un semplice ciao, per quanto riguarda gli altri, ti posso dire solo questo..> facendo ausilio delle sue leve superiori e dei suoi addominali, flettendone i muscoli, il ragazzo tenterebbe di sollevarsi e, nel caso in cui ci fosse riuscito, si ritroverebbe ora seduto ad un angolo ottuso creandone però uno acuto con le proprie braccia, come se stesse prendendo il sole, con lei ancora sopra di lui, non è un problema averla in braccio, quindi guardandola ora dritta negli occhi andrebbe a dire <Per quanto riguarda me invece..ti posso solo dire che non ho la minima idea del perché io mi sia affezionato a te, so solo che è così..> ammetterebbe <Mi sei entrata in testa e non ci sei più uscita..hai ragione non ti conosco nemmeno, so a malapena il tuo nome e dici che la tua storia sarebbe un racconto dell'orrore..eppure, a me interessa..> andrebbe a dire non distogliendo lo sguardo dalle sue iridi, dal loro ultimo incontro, sembra che il ragazzo abbia perso il suo lato immaturo ed imbarazzato <Quella stessa farfalla di carta ne è la prova..perché mai avrei dovuto conservarla se non avessi voluto incontrarti di nuovo..> guardandola meglio, lo Hyuga nota una ciocca di capelli che si è incastrata nel colletto del suo abito, decide quindi, consapevole che potrebbe portarlo ad uno scatto d'ira altrui, con la mano destra di scostarlo delicatamente per poi andare a dire <Per fartela breve..voglio affezionarmi a te, perché mi attrai come persona..punto..> rimarca quel punto incatenando le proprie iridi perlacee alle sue, speranzoso di non perdere la vita questa notte. Tutto il discorso riguardante le decisioni da lei fatto, si può dire che è appena stato svolto con una decisione presa in questo momento dal ragazzo, ha deciso di dire la verità senza ripensamenti e senza pentimenti soprattutto, come va, va. Alla affermazione riguardante l'uomo mascherato, il ragazza non si sorprende minimamente, anche se un po' ci sperava. [Chakra on]

00:41 Sango:
 La donna che si ritrova a cavalcioni su di lui, pretendendo di stargli sopra come se nulla fosse, come se il giudizio altrui non contasse , come se nulla contasse di fronte alla propria immensa rabbia. Lo ascolta , sente quel suo dire, e lascia pure che si alzi così da trovarsi seduta su di lui in una posizione intima e vicina, e la cosa non sembra disturbarla un minimo, anzi, il petto prosperoso si appoggerebbe su di lui così che i visi siano molto vicini, pochi centimetri a distanziarli < la mia rabbia non è verso di te, nemmeno verso questo mondo > sussurra , le iridi incastrate nelle sue, le dita della destra che proverebbero a toccargli il volto delicato e giovane < un fiore ancora che deve sbocciare > che si riferisca a lui è chiaro < bianco e delicato, saresti stato un buon Ishiba > almeno per quanto riguarda il suo aspetto < la rabbia che provo, il mio dolore, sono solo verso me stessa > confessa il suo peso più grande. Chi altri avrebbe potuto sopportare questo? Forse un cuore forte, ma il suo lo sarà? < non ti affezionare a me, potrebbe costarti troppo > confessa ancora , le dita che scivolerebbero sul proprio mantello slacciandolo , mostrando il suo corpo formoso, una donna fatta e finita. Il sorriso che si farebbe più malizioso, uno scudo che ricopre il suo volto bello . Proverebbe a spostarsi verso il suo orecchio destro, le labbra che gli sussurrerebbero < sei sicuro che tu voglia sapere quello che è il mio passato? > maliziosa come sempre ormai. Proverebbe dunque a provocargli dei brividi nel suo mondo interiore, il corpo che si modella sul suo < ti interessa davvero? > le labbra che lente andrebbero ad allontanarsi, fino a ritornare davanti a lui, i volti vicini, le mani sulle sue spalle. Lascia anche che l'altro la tocchi, che la sposti dove egli desidera di più < quella farfalla è solo un pezzo di me, forse la più bella che potrei mai mostrarti > annuncia ancora lasciando che alla fine il suo desiderio la colpisca. Perchè lo desidera? Perchè vuole affezionarsi a lei? Non lo saprebbe dire di certo < ti attraggo? > come se avesse mai fatto qualcosa per avere una vicinanza simile, ovvio, non quella fisica che stanno provando, ma quella della mente e dell'animo. Non riesce a dargli una spiegazione, perchè mai voglia legarsi ad una perfetta sconosciuta? < se vuoi affezionarti a me..sappi che dovrai sacrificare qualcosa > enigmatica in quello che dice ma non spiega cosa avrebbe dovuto dargli. Qualcosa di non fisico ovviamente, ma qualcosa mentale, forse la ragione stessa, la mente, il gettare i suoi preconcetti . Tocca a lui adesso accettare quel patto o meno, ma ancora non si sbilancia oltre, lascia che sia il silenzio a circondarli e la brezza gelida. [chkara on][vesti akatsuki]

01:14 Ichirou:
  [Spiaggia] La nebbia, come se qualcuno avesse esaudito il desiderio della donna, cala lentamente intorno ai due, che data la loro posizione, non si perdono di vista per neanche un secondo, dato che i loro visi sono a pochissimi centimetri di distanza, talmente pochi, che le punte dei loro nasi si sfiorano, ma ecco che lei comincia a parlare, il respiro emesso dalle sue labbra mentre pronuncia quelle parole, va a fare impatto sulle labbra dello Hyuga, alla quale non sembra dare affatto fastidio, seppur i due non si conoscano minimamente, quella loro apparente intimità a lui piace e quindi la lascia fare, rispondendole solo una volta che il suo primo discorso si concluda <E verso chi allora..?> sa perfettamente la risposta a quella domanda, ma la risposta arriva solo dopo alcuni commenti fatti da lei stessa, accompagnati da una tenue carezza sul viso dello Hyuga <Ti ringrazio..> andrebbe solamente a dire mentre la sua mano passa delicatamente sul suo volto, ma ecco quella risposta, aspettata e anche un po' telefonata, la conosceva già insomma <Non dovresti..> andrebbe a dire <Odiare te stessa non ti porterebbe a nulla di buono..> bisbiglierebbe in direzione altrui. I due su stanno creando un singolare quadretto intimo e, almeno per oggi, quella nebbia non dispiace affatto al ragazzo, che dopo aver discostato quella ciocca di capelli scarlatti dal volto di lei, posizionerebbe le proprie mani con gentilezza sui fianchi altrui, senza nessun fine, se non quello di assicurarsela, mentre andando a socchiudere appena gli occhi, andrebbe a dirle <Sono pronto a pagare..> fermo nelle sue convinzioni. La donna comincia a slacciarsi il mantello, mettendo in risalto il proprio corpo, anche se, il ragazzo guarda sì, ma è più attratto dal suo viso in questo istante, viso che si porta in direzione del proprio orecchio, gli vuole sussurrare qualcosa, e ciò accade, non ha intenzione di fermarla, qualsiasi cosa voglia fare. Gli vengono poste altre domande quindi, la rossa riesce nel suo intento, infatti dei brividi percorrono la schiena del giovane Hyuga, che non accenna ad allentare quella sua presa su di lei, ovvio non le arreca alcun dolore, solo la tiene a se e le risponderebbe con altrettanti sussurri <Sì, mi interessa davvero..> detto ciò, lei ritorna con il viso di fronte a lui e, mentre lei dice quella frase sulla farfalla, le sue iridi incominciano a studiare il viso altrui, andando a rilevare ogni singolo dettaglio, per poi in fine rispondere <Non penso proprio..> un complimento le viene lanciato dalle labbra dello Hyuga, anche se più dalle sue labbra, esso arriva dai suoi occhi. Sembra esser rimasta incredula a quella sua affermazione, ma la sincerità, per chi lo conosce un po' meglio, è il punto forte dello Hyuga <Mi attrai..non te lo so spiegare a pieno, so solo che è quello che provo..dimmi cosa e io vedrò se lo potrò sacrificare, nulla mi spaventa ormai..> è stato vicino alla morte ed è entrato nel limbo delle anime, difficilmente si spaventerebbe dopo tali avvenimenti. A questo punto, la mano destra del ragazzo, sale fino al viso di lei, alla quale verrebbe dunque donata una lieve carezza, racchiudendo il tutto in un tenue silenzio, rotto solo dalle onde di fronte a loro. [Chakra on]

01:31 Sango:
 Oh che situazione che si sta creando, come se si sentisse attratta da lui , in modo fisico sicuramente dato che gode di quelle mani sui propri fianchi. Ama esser lei a prender le redini dei propri rapporti e incontri, ama esser sopra tutti gli uomini mostrando la propria forza d'animo..eppure si è solo concessa all'unico uomo che sa di non poter sottomettere. < odiare me stessa è l'unico modo per non impazzire > sussurra. Se solo si fosse messa ad odiare quel mondo allora sarebbe rimasta addolorata e inghiottita in un turbine di vendetta e odio che l'avrebbero uccisa. Sicuramente nell'animo e la morte sarebbe stata quella a prenderla per se in breve tempo. Lo ascolta, il corpo che quasi freme sotto la gentilezza altrui, che quella sua purezza la stimola e l'attrae verso di lui . Il corpo che si muove lievemente per stringersi leggermente, le braccia che verrebbero stese sulle sue spalle in un mezzo abbraccio . Un sorriso esce da quelle parole, pronta a dirgli forse quello che è il suo più grande peccato, quello che la fa muovere verso quella strada intrapresa. < si lo è, è l'unica bellezza che ancora conservo > il resto è stato perduto col tempo, ma cosa potrebbe dirgli per convincerlo della cosa se non la verità ? Scapperà, lo sa già, lo sente, e l'animo non ne sarebbe rimasto turbato da quel gesto , lei stessa sarebbe voluta scappare tante volte < cosa ti attrae di me? Il mio corpo? Il mio volto? Questo non è che qualcosa che deperirà del tempo > il suo mero corpo l'ha usato per fini poco piacevoli, ma per il suo sogno avrebbe sacrificato tutto. La mano altrui sale sul proprio volto, lo accarezza, in quella nebbia che li circonda e li nasconderebbe in quella loro posizione a terra. Pochi occhi da molto lontano potrebbero vederli, e lei avrebbe avvertito chiunque si fosse avvicinato troppo. < quello che ho fatto.. > il calore andrebbe ad impattare sul suo volto, le iridi incastrate nelle altrui < è stato uccidere la persona più innocente, bella, sensibile che questo mondo possa mai aver visto . Qualcuno di così puro e bello che solo un kami reggerebbe il confronto > il ricordo riaffiora, la graffia da dentro , la divora mentre le parole escono. Ma nessuna lacrima esce, non adesso, non con lui d'innanzi < il suo sangue è ancora sulle mie mani > il sussurro si abbassa alla fine, attende qualche secondo che pare un eternità, solo le mani andrebbero a muoversi provando a mettersi sui lati del suo viso < ho ucciso il mio stesso fratello > confessa infine lasciando adesso che solo il silenzio rimanga tra loro. Lascia che la verità giunga a lui osservando la sua stessa reazione. Lo ricorda, rimembra quel giorno, sa benissimo che se non fosse stato per lei adesso Ren sarebbe ancora li con lei, a stringerla, ad amarla profondamente. Ma lei lo ha ucciso e adesso di lui non rimane che un mero ricordo. [chakra on][vesti akatsuki]

02:01 Ichirou:
  [Spiaggia] Quelle parole risuonano insensate all'interno della testa dello Hyuga, come potrebbe odiare se stessa in maniera tale da non impazzire, ma a questo ci penserà dopo. Nel sentire sulle proprie spalle lo strusciare delle braccia altrui, le mani del ragazzo passano da volto e fianco ad appena sopra i glutei della donna, in maniera tale da cingerla in vita, mettendo in pratica quel "progetto" di abbraccio che stavano abbozzando da troppi secondi senza fare nulla e, nel fare tale gesto, le braccia del ragazzo si andrebbero a piegare verso l'interno, avvicinando ancora di più il corpo di lei al proprio, rendendo le distanza quasi nulle tra i volti dei due. In mezzo a quella nebbia, i respiri si vanno ad intrecciare, spostando di tanto in tanto qualche capello smosso dalla brezza marina, ma ecco che lei parla, quelle labbra così vicine, a malapena sfiorano la pelle dello Hyuga, che sente un lievissimo solletico sulle proprie labbra, quindi andrebbe a rispondere <Continuo a dissentire..> riferendosi nuovamente al suo viso, mentre le sue iridi perlacee ne percorrono nuovamente i tratti, questa volta però soffermandosi sui suoi occhi, magnetici e profondi. Un'altra domanda arriva rapida, ma il ragazzo non si fa cogliere impreparato <Il tuo modo di pensare..> risponderebbe secco <Non sono un uomo materiale, la prima volta che ti ho incontrata, ti chiesi se potessi disegnarti, seppure tu negasti con rabbia, io disegnai comunque il tuo viso, non perché piacesse, anche se mi piace..> ammette con una piccola risata <Ma perché mi rimasi impressa nel cervello per le cose che dicesti..> andrebbe a ricordare <Anche se fu una minaccia di morte, due secondi dopo eri pronta a donarmi un pezzo della tua anima, che ancora conservo per di più..quindi non è il tuo viso o il tuo corpo ad avermi colpito, ma il tuo modo di essere..> ammetterebbe dunque guardandola negli occhi, Passa qualche secondo e la donna sembra ammettere il suo peccato, la sua più grande vergogna ed angoscia e mentre lei parla, nota come le sue espressioni cambino, le sue mani vengono posizionate sul suo volto mentre i suoi occhi si incatenano a quelli dello Hyuga ed infine, la rivelazione <Tuo fratello..?> ella dichiara di aver tolto la vita di un suo familiare, nella mente del giovane, incominciano a lavorare tutti i suoi neuroni, tenta di capirne il motivo, non vuole farle domande scomode, cerca semplicemente di arrivare ad una conclusione logica, non scapperà di certo, al contrario, la sue mani raggiungerebbero il proprio viso, andando a posizionarsi proprio sulle sue, dandole una leggera carezza, per poi passare direttamente al suo di volto, delicato e niveo arrivando ad appoggiare lentamente le labbra sulle sue, non gli importa la sua reazione, sente di doverlo fare, quindi tenta di darle un bacio. Compiuto quel gesto, se fosse andato a buon fine, il giovane si discosterebbe dalle labbra altrui, poggiando semplicemente la fronte alla sua e sussurrandole <Mi dispiace...> lasciando dunque a lei un eventuale spiegazione, senza fare richieste o domande scomode, lasciando cadere semplicemente il silenzio tra i due.[Chakra on]

02:27 Sango:
 Ne ascolta le parole, quello che dice, il suo momento più debole dove sta forse ..vacillando? No quello mai, forse solo il desiderio di ricevere un calore diverso, più dolce e sincero. Oh se solo lui li avesse visti, adesso starebbero morendo oppure avrebbe perso il suo patto per sempre. Ma ormai non può tirarsi indietro , non adesso. Perchè poi? Sarebbe stata lei a usare la propria vita come meglio crede, padrona del proprio destino al massimo della sua forma. Le sue parole arrivano e non può che dargli ragione. Avrebbe potuto ucciderlo, avrebbe potuto fargli di tutto e invece gli aveva lasciato un pezzo di se. Ad un konohano poi! Com'è stramba la vita, ella che li ha sempre detestati invece si ritrova li con uno di essi a condividere qualcosa di più, altri pezzi della propria anima che vengono lasciati < il mio modo d'essere > sussurrerebbe lei cercando di comprendere quelle parole < ma non sai chi io sia > ammette dopotutto con un mezzo sorriso < e sarà meglio così > di certo avrebbe dovuto ucciderlo se solo avesse saputo cosa sta muovendo, come si sta muovendo in quel mondo tanto terribile quanto stupendo. E alla fine confessa , confessa il suo più grande peccato ma il peso nell'animo non si alleggerisce ma diventa più reale dirlo ad alta voce. < l'ho ucciso > una conferma a lui, a quella domanda rimasta sospesa. Le mani altrui che scendono e la cingono < mi stai trovando in un momento debole quasi > ride amareggiata dalle proprie parole ed azioni, come può stare li con lui? Perchè non se ne va via? Non lo comprende, dopotutto si è già concessa ad un solo uomo per tutta la sua esistenza . Non potrebbe , non dovrebbe! Rimane li ferma, lasciando che il volto altrui le rubi quel bacio, le palpebre che tremano lievemente socchiudendosi, lo assapora lievemente finchè questo non finisce. Le braccia che si scostano, cerca di liberarsi da quella posizione per ritrovarsi di nuovo in piedi< non posso > direbbe , s'è lasciata andare troppo alla fine < non posso > ripeterebbe quasi come un mantra, recupererebbe in fretta il mantello per coprirsi, il volto rosso per quello che stava facendo. Imbarazzata? Forse < non mi dispiace > una falsità quella che sta dicendo ovviamente, ma deve dirlo, per allontanare l'ennesimo uomo che proverebbe a legarsi a lei. Si girerebbe dandogli le spalle, il volto verso il mare nuovamente . < mi spiace > direbbe verso di lui , dopotutto l'ha preso in giro? Non lo saprebbe dire, di certo ha preso in giro se stessa. [chakra on][vesti akatsuki]

02:43 Ichirou:
  [Spiaggia] Dopo quello stesso bacio, lei si libera dalla presa dello Hyuga alzandosi in fretta e furia, lasciando non pochi dubbi nella mente del ragazzo che con altrettanta velocità si alza da terra ma senza fare alcun passo per avvicinarla, ma quelle parole non state lasciate alla nebbia, le ha sentite <Magari non lo voglio sapere..> mentirebbe per la prima volta alla donna <Che sia meglio o meno non sapere, non mi interessa...se tu non vuoi parlare del tuo passato, allora io non te lo chiederò..> andrebbe ad ammettere con voce calma e tentando di fare un passo in direzione altrui. Notando come lei stia li, ferma senza dire nulla, lo Hyuga la affianca rimanendo in silenzio per un discreto periodo di tempo, mentre le sue iridi guardano il circondario, ricoperto da quella fitta nebbia che copre ogni singolo punto di vista, ma non i rumori di quelle onde che incessanti si infrangono sulla riva della spiaggia, arrivando fin quasi a toccare le punte dei piedi dei due. Le sue iridi perlacee si posizionano ora su di lei, che con quelle ultime frasi, ripetute come se fossero dei mantra, la guarderebbe quindi, andando solo a farle una semplicissima domanda <Per cosa?> una domanda più che lecita, dato che lei non ha fatto niente <Sono stato io a fare tutto, di cosa dovresti dispiacerti..?> andrebbe a domandare tornando con lo sguardo verso quel muro di nebbia di fronte a loro. Tutto ad un tratto però, alla mente dello Hyuga torna una frase, che però non ha avuto alcun fine, quindi andrebbe a dire <Non mi hai detto che cosa dovrei sacrificare se voglio affezionarmi a te..anche se penso che ormai, io mi sia già affezionato fin troppo..> nessuna risata, ma un lieve sorriso malinconico viene donato a quel silenzio che ora ne fa da padrone tra i due. [Chakra on]

02:55 Sango:
 Sente il suo dire, spende molte più parole di quanto non faccia lei. Ma le ascolta, le sente e sente anche lui avvicinarsi. Un ulteriore sospiro viene lasciato andare mentre il volto si solleva in alto a rimirar quella luna sfocata in lontananza mentre la nebbia sale ancora e ancora. < ne sei sicuro? > risponderebbe alle prime parole che l'altro pronuncia portando nuovamente le iridi su di lui. La stanchezza che rende il suo corpo perfino più pesante, le spalle che calano leggermente < sei stato tu? Ne sei sicuro? > come se quel gioco fosse stato istigato da lei infondo. < e comunque ho lasciato che tu ti avvicinassi > una vicinanza troppo stretta la loro che ha dovuto tranciare immediatamente sul nascere prima che le azioni di entrambi potessero portarli chissà dove. < dovresti sacrificare tutto quello in cui credi, la tua mente di adesso non potrebbe comprendere un disegno così grande > il proprio quadro troppo grande che non lascia se non a pochi la potenza e l'abilità di osservarlo < non devi affezionarti > direbbe ancora quasi con stanchezza. Quante volta ha ripetuto quella frase negli ultimi tempi? Nemmeno lo ricorda più, ma lei stessa sembra voler dare speranza a coloro che devono starle lontano. O finirebbe alla fine per sacrificarli. Prima l'Akimichi, poi lo Hyuga, chissà quanti altri avrebbe dovuto allontanare per proseguire per la sua strada. Già ha sacrificato il suo legame più grande e intenso, Yukio stesso, con la quale ha condiviso anni di rapporti amichevoli, quasi fraterni per lei. Come se vedesse in lui un possibile Ren. < non sai in cosa ti stai cacciando > ecco un altra verità scomoda che verrebbe lasciata fluire verso di lui, una verità sconcertante ma pur sempre vera e reale. Solo in quel momento andrebbe a voltarsi di nuovo verso di lui < ti faresti solo del male > ultime parole infine prima che quel palco si chiuda, che le tende vengano tirate su quello spettacolo. E la notte sarebbe stata con loro, lei che sarebbe rimasta li sulla spiaggia con o senza lo Hyuga, in attesa di qualcosa..ma che ricada di nuovo in quell'atto fatto poco prima o meno sarà solo la luna ad averne coscienza. [end]

03:11 Ichirou:
  [Spiaggia] Il silenzio viene infranto da lei questa volta, che pone quelle domande come se effettivamente ci sia un vero colpevole in tutto ciò, al che, il ragazzo risponderebbe <Sì!> fermo e secco nel suo dire, il giovane si addossa la colpa di quanto accaduto, aggiungendo <Sai ti ho mentito..> un inguaribile sincero purtroppo <E' ovvio che voglio conoscerti meglio...non avrei fatto ciò che ho fatto altrimenti..> ammetterebbe <Ma lascerò che sia tu a farlo..io non chiederò nulla fin quando non sarai tu a volerne parlare..> da narratore, a volte mi vengono i nervi a sentirlo parlare. Comunque sia, il sacrificio viene reso noto allo Hyuga, il che, dopo averlo ascoltato, si volterebbe verso di lei incrociando il suo sguardo <Non credo in molte cose Akarigami..e ti posso dire che se una cosa non la spighi, non la si può capire in partenza..> ammetterebbe riguardo a questo disegno di cui lei parla <Se però intendi dire che devo rinunciare al sogno di diventare consigliere, l'ho già fatto da un po' di tempo..> andrebbe ad ammettere la tremenda verità, in quanto non si ritiene all'altezza di un compito simile. Di nuovo quella frase raggiunge il suo udito, incomincia a non volerla più sentire detta da lei, guardandola negli occhi nell'esatto momento in cui lei volge il suo sguardo verso di lui, lo Hyuga va a fare un leggero sorriso, che viene poi seguito da <Troppo tardi, mi spiace..> notando che lei non si muova da quel luogo, lo Hyuga decide di rimanere anch'egli li sulla spiaggia, ed andando a raccogliere il proprio mantello e sbattendolo lontano dalla di lei figura, lo priverebbe della sabbia, andando a riposizionarlo intorno alle sue spalle, per poi osservare le onde che raggiungono i piedi dei due, in attesa che qualcosa, si abbatta su di loro. [END]

Ichirou e Sango si ritrovano per la seconda volta a parlare, notando come entrambi siano cambiati nel tempo e nella mente, lasciando che qualcosa possa unirli per un solo attimo.