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con Onosuke, Tenshi

10:46 Tenshi:
 Norita è scomparso. Yosai è partito per Konoha. Come pensate possa stare un'anima fragile senza due delle tre figure più importanti della sua vita? Il cuore in pezzi. Come vetro caduto in terra. Ed adesso, l'unica persona a cui s'appiglia. è colui che gli stringe la mano su quella spiaggia dorata. Su quella spiaggia nebbiosa. Su quella stessa spiaggia che le fa venir voglia di scappare via. Gettarsi in mare e lasciarsi trasportare dalla corrente. E brillare, nei ricordi degli altri. Brillare, nell'eternità del tempo. Guarda quel mare. Guarda quelle onde. Ma non accenna a muoversi verso di esso. Non accenna a gettarsi. Perché ha accanto ancora qualcuno per cui combattere. Una sola persona. Una sola vita che per lei rappresenta tutto. Lo sguardo ancora brilla, illuminato dai tenui raggi solari che passano attraverso la nebbia. I passi si muovono lenti, cadenzati, sulla sabbia. I lunghi capelli rosa, slegati, sono leggermente mossi dal vento lieve. Sul capo, tiene legato il coprifronte nero che riporta la placca metallica con il simbolo di Konoha. Indossa un semplice top nero, a maniche lunghe, che lascia scoperta una parte del ventre. Dei pantaloni da tuta verde smeraldo larghi nascondono le esili forme delle sue gambe. Degli elastici le stringono la vita e le caviglie. Sulla coscia destra tiene legate delle fasce elastiche bianche che reggono il portakunai nero. Ai piedi ha delle semplici scarpe di tela nere, logorate dal tempo. Al polso sinistro è legato quel bracciale rosso che Onosuke le ha regalato. Lascerebbe per qualche secondo la mano del compagno, per portarla al petto, insieme alla gemella. Esse si muoverebbero veloci a formare il sigillo della capra. A questo punto, immaginerebbe due sfere: una rossa, l'altra blu. La prima, quella rossa, in corrispondenza della fronte, rappresenterebbe la forza spirituale. La seconda, quella blu, nei pressi del ventre, simboleggerebbe la forza fisica. Comincerebbe a far ruotare le due sfere, dapprima sul loro stesso asse, per poi spingerle, l'una verso l'altra, nel petto. Qui proverebbe ad unire le due sfere, formandone una sola: quella del Chakra. Se il richiamo fosse andato a buon fine, sentirebbe una grande forza invadere ogni singola cellula del proprio corpo. Il sigillo verrebbe sciolto. E la mano si tenderebbe nuovamente verso quella di Onosuke, accanto a lei. < Quando finirà tutto questo? > direbbe, puntando lo sguardo ceruleo su quello dorato di lui. Il volto di lei è inespressivo. A malapena riesce a fare un mezzo sorriso verso il genin. [Tentativo richiamo del chakra][Chakra 30/30][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

11:02 Onosuke:
 Una spiaggia nebbiosa raffigura alla perfezione quel periodo di guerra. Pochi colori spenti circondano i due genin mentre camminano tenendosi per mano sulla sabbia. Lei da qualche giorno si è spenta. Tutte le perdite che ha dovuto sopportare l'hanno distrutta. In problema, però, è ancora maggiore. Oltre a Norita e Yosai, anche l'Aburame deve lasciare l'isola e lei ancora non lo sa. Solo la mattina stessa il ragazzo ha ricevuto l'ordine dall'Hokage di tornare in patria insieme a tutti gli altri Anbu della Foglia. Questo pomeriggio deve dirlo alla sua compagna, la quale, ormai, ha solo lui al suo fianco. Può solo immaginare cosa lei potrebbe sentire nel momento in cui venisse a sapere questa notizia. Questo provoca un blocco allo stomaco di lui. Sa che dicendo quelle parole farebbe soffrire tantissimo la rosata. Anche lui soffre, già ora, per questo. Doverla abbandonare è la cosa che ha sempre temuto più di tutto. Quell'incubo che si spera sempre di non dover vivere perchè potrebbe distruggere qualsiasi cosa. Ora quell'incubo non è solo immaginazione, ma è diventato realtà. La mattina dopo, infatti, deve partire per andarsene. Intanto è la, di fianco a lei vestito con una maglietta a maniche lunghe leggera di colore verde scuro che gli accarezza la pelle, un paio di pantaloni della tuta neri con due tasche e un paio di scarpe, anch'esse nere, rovinate un po' a causa del frequente utilizzo. A coprire naso e bocca porta la mascherina nera che lo contraddistingue e intorno alla coscia destra ha legato il porta kunai e shuriken. Sul fianco sinistro, invece, porta la sua Wakizashi. Nel momento in cui lei porta le mani al petto per poter impastare il chakra, lui proverebbe a fare lo stesso. Così porterebbe le mani al petto congiungendole provando a formare il sigillo della capra. Successivamente proverebbe ad immaginare le due sfere: quella della forza spirituale a livello della testa che presenta un moto a spirale e quella della forza fisica a livello della pancia che presenta lo stesso movimento della prima. Infine proverebbe a immaginare di unirle proprio all'altezza del sigillo e mescolarle per formare quella che sarebbe la terza sfera: quella del chakra. Questo, nel caso tutto fosse andato per il verso giusto, si spargerebbe all'interno di tutto il corpo in modo tale da rinvigorire tutti i tessuti. Finito, riporterebbe la mano verso Tenshi per far rincrociare le dita dei due. < Spero veramente il prima possibile > le risponde guardandola negli occhi con uno sguardo spento. Come fa a dirle ciò che è venuto a sapere senza farla soffrire? [Tentativo richiamo del chakra][Chakra 25/25][equip: 6xshuriken - 3xkunai - Wakizashi]

11:20 Tenshi:
 Nebbia. La sente stringere. Sente che tutto sta per diventare soffocante. A lei non rimane altro che lui. E gli stringe la mano, per poterlo sentire vicino. Per potersi sentire viva. Per poter concentrarsi su di lui, riponendo solo in lui la sua voglia di vivere. La sua voglia di combattere. La sua ragione di vita. L'unico motivo che la spinge ad andare avanti. Come sarebbe il suo mondo senza di lui? Non riesce ad immaginarlo, in quel momento. Lo sguardo si sofferma su quelle onde che si abbattono sulla battigia. Una dopo l'altra. Incessanti. Come la vita che va avanti, nonostante tutto. I passi avanzano lenti. Vorrebbe che quel momento non finisse mai. Vorrebbe rimanere lì. Sospesa. Senza che le vicende vadano avanti. Vorrebbe rimanere con lui. Su quella spiaggia. Vorrebbe dimenticarsi del resto. E stringerlo. Abbracciarlo. Respirando il suo profumo. Per sempre. Ma questo non è possibile. Perché il tempo scorre inesorabile. E non si ferma. E non si può fare altro che assecondarlo. Seguirlo. Come una giostra che non si ferma mai. Una giostra sadica. Che ti distrugge. Ti divora le viscere. E tu sei lì, in mezzo. E non puoi fare niente per evitarlo. Lo sguardo ceruleo, ancora con un tono di colore, si posta nuovamente su Onosuke. Ne osserva i lineamenti. Osserva quelle labbra, nascoste dalla mascherina. Quei capelli neri, sempre scompigliati. E poi quegli occhi. Quegli occhi dorati, come il sole. Perché lui è il sole della sua vita. < Credi davvero che riusciremo a tornare a Konoha? > un dubbio atroce. Un dubbio che non le permette di dormire la notte. Perché la ricorda ancora quella promessa che si sono fatti. Quando tutto sarà finito, quando torneranno a Konoha... si sposeranno. Ma, ormai, quel sogno le sembra lontano. Irraggiungibile. Come se tendesse la mano verso di esso e non riuscisse mai a toccarlo veramente. Come se ormai avesse perso tutte le speranze. Perché, pian piano, hanno cominciato a strapparle via tutto. Hanno cominciato a portare via la vita che scorreva dentro di lei. Senza un motivo preciso. Come se il destino ce l'avesse semplicemente con lei. [Chakra on][equip lo stesso]

11:41 Onosuke:
 Il silenzio che li circonda viene interrotto dalle onde che si infrangono alla fine della loro corsa. Il Mal stare del ragazzo, che sa di dover dare quella brutta notizia alla ragazza, lo divora dalla mattina, da quando ha aperto quella comunicazione importante arrivata direttamente dall'Hokage. Sa quanto lei sta soffrendo. Lei che non riesce a dormire la notte a causa di tutto quello che le è successo. Non bastava Norita. Il destino le ha tolto anche Yosai, privandola, di nuovo, di una dei suoi più cari amici. E ora che dovrà andarsene anche lui? Come reagirà lei? Ovviamente non in modo positivo, ma fino a dove si spingerà? Fosse per lui. rimarrebbe con lei in questa guerra, ma gli ordini sono ordini. Non può tirarsi indietro al suo dovere. Lui è un anbu, e deve rispettare gli ordini e seguirli senza fare storie. Lei lo guarda, e lui ricambia. Si gira verso di lei con gli occhi che di dorato si vede ben poco ora. In questo momento è come se la luce della sua anima si sia spegnendo. Chissà cosa succederà quando il marcio di Tsuki lo inghiottirà. Lei è sempre stata la persona che lo teneva in piedi, evitando che cadesse nell'oscurità. < Torneremo. Abbiamo una cosa da fare finita la guerra. >. Risponde. Lui, però, tornerà prima e deve dirlo a lei. Deve trovare le parole però. Non è facile. Stringe forte la mano di lei, come se volesse non staccarsi più. < Però.. > si ferma. Non sa come dirlo. Non sa come fare. Il suo passo si arresta e il suo sguardo si porta a guardare davanti a lui. < Non torneremo insieme. >. Forse non le parole migliori, ma non ha trovato altre parole. Ora deve spiegarle cosa è successo. Deve spiegarle il motivo di questa frase, di questa esclamazione così seria. < Tutti gli anbu sono stati chiamati per tornare in patria. >. Lo sguardo è rivolto ancora verso avanti. Una lacrima scende dall'occhio di lui. Poche volte è successo. Si è levato un macigno che da qualche ora lo corrodeva senza, però, stare meglio. < Devo partire domani mattina. >. [Chakra on][equip lo stesso]

12:08 Tenshi:
 In quel silenzio lei si potrebbe perdere. Brancolare in quel luogo, come se nulla fosse. Brancolare nel buio. Quel buio che la spinge sempre più giù. Ogni giorno di più. L'unica cosa che la tiene ancora a galla è l'amore che prova per la persona che ha accanto. L'amore di una vita. Ricorda ancora quando lo ha incontrato. Una mattina qualunque, davanti ad una vetrina di armi. La loro vita era già stata segnata in quel momento. Avrebbero dovuto capirlo che guardare le armi non era di certo qualcosa di romantico. Erano ancora dei bambini. Cosa potevano saperne loro dell'amore? Cosa potevano saperne della guerra? Guerra ed amore. Due cose così lontane, eppure così vicine. Perché entrambe ti distruggono. Entrambe ti fanno sprofondare nell'oblio. E lei li vede quegli occhi spenti di lui. I passi vengono arrestati. Lo sguardo si sofferma ancora su di lui. Osservando come la sua espressione cambi. Come quegli occhi vengano privati della loro luce. Ascolta le sue parole. Dapprima, il sorriso s'allarga un po'. Anche lui ricorda quella promessa. Quella promessa che si sono scambiati prima di partire per Kiri. Prima di partire verso quella meta che avrebbe distrutto tutti i loro sogni. Poi, il sorriso sulle labbra di lei sparisce. Quel 'però' le fa sentire che c'è qualcosa che non va. Sì, il destino ce l'ha con lei. Il cuore perde un battito. Gli occhi si spalancano. Non torneranno insieme. Parte di quella promessa è già andata in frantumi. E lei la sente sempre più lontana. Come se fossero state parole gettate al vento e dettate solamente dal momento. Forse, è Konoha ad avercela con lei. Yosai è tornato al villaggio. Adesso, anche Onosuke sta per partire. Ed il suo mondo sta crollando. Gli occhi perdono colore. Lo sguardo viene distolto e puntato sulle loro mani che si stringono. < C-cosa? > chiederebbe, incredula di quelle parole. Come può anche lui andare via? Come può essere accaduto tutto ciò? Perché? Non riesce a trovare delle risposte. E, forse, non le troverà mai. < Non farlo > un sussurro, spezzato dalle lacrime. < Non abbandonarmi anche tu >. Stringe con forza la sua mano. Come se fosse l'unica cosa da tenere stretta. < Ti prego >. Una preghiera. Perché non vuole rimanere sola. Non vuole perdere anche lui. [Chakra on][equip lo stesso]

12:25 Onosuke:
 Un sorriso accompagna il suo volto nel momento che si accorge che anche lui si ricorda della promessa fatta prima di partire per Kiri in quella stanza che era casa loro. Il sorriso però svanisce alle parole di lui. Quel 'però' ha distrutto quel piccolo attimo di felicità di lei in mezzo a quel periodo buio e oscuro. Un pezzo della promessa è destinato a rompersi come un vaso fragile che impatta con il suolo. Lo sguardo di lei si abbassa, andando ad incrociare le mani dei due che si stringono. Quella sensazione di contatto che per un po' di tempo non potranno sentire. Il mondo di lui, vedendo questa reazione, comincia a sgretolarsi ancora di più. Lei balbetta e lui si gira a guardarla. Inizialmente incredula, chiede successivamente all'Aburame di non andarsene. Questa cosa, come è sempre stato detto da Onosuke, è impossibile. Ognuno ha il suo posto all'interno del suo mondo e i suoi doveri. Il dovere del ragazzo è quello di rispettare gli ordini. Le parole che seguono di lei fanno scendere a lui un'altra lacrima che segue lo stesso tragitto della precedente rimarcando una linea sulla guancia. < Sai che non posso non ascoltare gli ordini. > le dice portando la mano non occupata sopra la testa di lei. Per lui è dura. In questo momento è combattuto: l'amore o i suoi ideali? Questo è un casino. Un grande casino. La sua testa, se potesse esplodere, esploderebbe. < Sai che non ti abbandono. Io rimarrò sempre con te, ma a kilometri di distanza. >. Decisamente brutto da dire, ma vuole farle capire che anche se lontani non smetterà mai di pensarla. Certo, non è la stessa cosa, ma altrimenti non potrebbe fare. Questo duello tra i due pensieri ha un vincitore. Aveva un vincitore ancora prima di iniziare. Anche se non fosse un suo ideale, come potrebbe non rispettare questo ordine? Come potrebbe rimanere all'isola senza essere ritenuto un traditore che non obbedisce agli ordini del suo capo villaggio? < Non te l'ho chiesto prima perchè penso di sapere già la tua risposta, ma vuoi venire con me? >. Lei non lo farà e lui lo sa, perchè è giusto così.[Chakra on][equip lo stesso]

10:33 Tenshi:
 Non lo aveva mai visto piangere. Forse, avrebbe preferito non vederlo. E' per questo che abbassa lo sguardo. Perché non può guardare quelle lacrime sul suo viso. Lui, che è sempre stato razionale ed ha sempre saputo gestire le proprie emozioni, adesso sta piangendo. Perché la guerra ti porta via tutto. Il villaggio, ti porta via tutto. A lei, quel villaggio, aveva strappato via tutto ciò che le rimaneva. Non bastava Norita scomparso nel nulla. Non bastava Yosai, tornato al villaggio. Adesso, anche Onosuke. E a lei, cosa è rimasto? Nulla. Solo il proprio buio. Sono soli adesso, lei e l'oscurità. Chi la tirerà fuori da lì stavolta? Nessuno. Non farà altro che sprofondarvi dentro, brancolando. < Non piangere > un singhiozzo. Una pausa. Un respiro. < Tu hai scelto di voler fare questa vita. Non piangere > ripete, ancora una volta. Quella non è una colpa che gli sta addossando. E' semplicemente una responsabilità di cui si è caricato. Anzi, di cui si sono caricati entrambi. Perché entrambi sono ninja. Ed il dovere viene prima di tutto. E lei sa quanto siano fondamentali gli ordini nella vita di lui. Qualunque cosa gli venga richiesta, lui è disposto a portarla a termine. Perché è un ANBU. E vive per la sua corporazione. La mano di lui si poggia sul capo di lei, ancora chino, con gli occhi rivolti verso quelle mani intrecciate. Mani che, per non si sa quanto tempo, non potranno intrecciarsi più. Il destino è crudele. E ce l'ha con lei. < Lo so > ma non è la stessa cosa, vorrebbe aggiungere. Ma non lo fa. Si lascia quelle parole per sé, per non fargli pesare troppo quella situazione. Per non farlo sentire in colpa, perché lui non ha colpe. Nessuno dei due ha colpe. L'unica colpa di lei è essere diventata una kunoichi. Se non lo avesse fatto, non si sarebbero mai conosciuti. Non avrebbe mai conosciuto Norita. Né Yosai. E la sua vita sarebbe continuata, normalmente. Certo, la sua vita non era mai stata un granché. Ma almeno non avrebbe dovuto soffrire in questo modo. Almeno, non avrebbe un vuoto dentro. Un vuoto incolmabile. < Prima di partire per Kiri, tu mi hai detto che siamo tutti necessari > lo sguardo è ancora puntato su quelle mani. E lei stringe la sua, come se non volesse lasciarlo andare. < Mi hai detto che se anche uno si tirasse indietro, l'intero palazzo crollerebbe >. E, solo adesso, alza lo sguardo. Gli occhi vuoti, sbiaditi, arrossati dalle lacrime, si poggiano su quelli di lui, che di luminoso non hanno più nulla. < Non posso tirarmi indietro >. Quelle parole che lui le ha detto quella sera, lei le ha assimilate. E adesso quello è l'unico motivo che la spinge a stare lì. In un posto che, ormai, è diventato un suo nemico. Ma non può andarsene. Perché tutti hanno bisogno di lei. Come ninja. E come medico. E adesso questa cosa la distrugge. Le divora le viscere. Ma non può seguirlo. Altrimenti il palazzo crollerebbe. [Chakra on][equip lo stesso]

11:03 Onosuke:
 Lei abbassa lo sguardo vedendo lui piangere come se fossero colpa sua quelle lacrime. Non vuole vederle. < Non riesco a non piangere. Scendono da sole, come se avessero una volontà propria. Come se la mia tristezza, che è rimasta sopita all'interno del mio corpo, aspettasse solo questa spinta per uscire. Io ho scelto questa vita, ma al suo interno ci sei anche tu e stare così lontani.. non è mai successo. >. Un'altra lacrima, segno del momento che sta passando, gli riga il viso formando un altro segno sulla sua guancia. Se solo lui non fosse così dedito agli ordini. Se lui non fosse così bravo a fare il sottoposto. Se lui fosse solo un poco come Yosai. Vorrebbe esserlo adesso, anche se questo vorrebbe dire andare contro a ciò che il suo clan professa dalla sua nascita. Lui è un'ape e come tutte le api deve ascoltare ciò che la sua Regina dice, cioè ciò che il villaggio dice. Questa è stata la filosofia da quando è nato. Questo è ciò che i suoi genitori gli hanno cercato di insegnare da quando è venuto al mondo. Questo è entrato anche all'interno del pensiero della Senjuu. Il discorso del palazzo fatto prima di partire per Kiri l'ha colpita a tal punto da farlo diventare suo. Quando lei, rispondendo alla proposta di tornare al villaggio, lo cita, Onosuke si sente come realizzato, fiero di essere riuscito a far capire ciò che lui sente. Nonostante questo, la sua espressione triste non cambia. < Lo capisco. Come potrei non farlo. Da sempre è stato il mio pensiero fisso e quindi, come io decido di seguirlo tornando a Konoha, è giusto che tu lo segua rimanendo qui. >. Il grande palazzo non può crollare. Solo nel caso non dovesse crollare, loro potrebbero rispettare quella promessa fatta in quella stanza che loro hanno chiamato casa per molto tempo. Se dovesse crollare, non ci sarebbe modo per portarla a compimento. Non ci sarebbero modi per creare una famiglia in questo mondo se il mondo stesso non esistesse, Ognuno ha il suo compito per sorreggere il peso, aiutando ognuno colui che gli sta di fianco. Ora, però, si passa dal vivere al sopravvivere, perchè vivere senza di lei sarebbe impossibile. [Chakra on][equip lo stesso]

11:30 Tenshi:
 Due corpi ed una sola anima. Questo è ciò che loro sono. Ma adesso, quell'anima si spezza a metà. Lentamente. In modo doloroso. Aveva sopportato a fatica la scomparsa di Norita. Aveva sopportato a fatica il ritorno di Yosai al villaggio. Però, non può sopportare l'allontanamento di Onosuke. Vorrebbe dirglielo che non ci riesce proprio a reggere quella situazione. Ma non lo fa. Ancora una volta, pensa al bene di lui, prima che al suo. Continuando a fingere di essere forte. Continuando a distruggere quei sottili filamenti che reggono la sua mente. La verità è che lei è debole. E non riesce nemmeno a dire cosa vorrebbe veramente. Non riesce ad esprimere tutta la sua rabbia nei confronti della guerra. Nei confronti del villaggio. Quello stesso villaggio che le stava portando via tutto, lentamente ed inesorabilmente. Eppure, lei non lo combatte. Nasconde la sua rabbia, in un'agonia interna, che non può venir fuori. < Sarebbe lecito se ti chiedessi di uccidere quella tristezza? >. Quelle parole che vengono fuori dalle sue stesse labbra, le fanno male. Sta distruggendo se stessa per ridonare la vita al suo compagno. < Non pensarmi più >. Una richiesta, che potrebbe salvargli la vita. Perché non c'è spazio per i sentimenti in una guerra. Lei lo aveva sempre saputo. E glielo aveva detto, quella volta, su quella stessa spiaggia. Glielo aveva detto che se fossero stati ancora insieme, lei lo avrebbe distrutto. Quel sangue sulle sue mani, lei lo ricorda ancora. E cerca di reggere il suo sguardo, trattenendo le lacrime. Cercando di fargli capire che quella è la scelta giusta. Un'anima che si separa, formandone due. Separate. Separate dalla guerra. < E ricordati di me, quando la guerra sarà finita > sussurra. L'ennesima promessa. L'ennesima promessa che non si sa se verrà mantenuta. Ma, forse, potrebbe essere l'unica cosa che li spinge a sopravvivere. La mano, lentamente, cercherebbe di liberarsi dalla sua. Come se quella stretta, adesso, non avesse più motivo d'esistere. Perché le loro strade si stanno separando. < Non c'è niente di giusto in tutto ciò > replica alle sue ultime parole. Perché lei lo sa. Non c'è una parte sbagliata o una giusta. Non ci sono né vincitori, né vinti. C'è solo chi riesce a sopravvivere. E poi, il nulla. [Chakra on][equip lo stesso]

11:55 Onosuke:
 Per lei, più che per chiunque altro, questa guerra è stata solo sofferenza. Le ha portato via tutto e tutti. Dagli amici fino a colui che, da anni, le è stato accanto più di tutti. Lui, invece, che ha sempre fatto fatica a farsi degli amici, ha trovato in questa sfortuna la sua salvezza. Pochi legami significano poche persone da perdere. Il problema, ora, sta nel fatto che l'unico legame che ha sta per svanire. La guerra è una fiamma che, senza distinzioni, brucia ciò che incontra. Chi ha più cose, ha più possibilità di soffrire per la loro distruzione. Poi, una domanda di lei che fa spalancare gli occhi di lui. Cosa vorrà dire 'uccidere quella tristezza'? La spiegazione arriva subito dopo, levando quello sguardo interrogativo dalla faccia di lui. Lei vuole che lui smetta di pensarla? Come è possibile una cosa del genere? Questa è la seconda volta che lei gli propone questa cosa. Anche la prima volta è successa in quella spiaggia maledetta. Lei vorrebbe interrompere tutto per dare spazio alla guerra perchè, secondo lei, la guerra non permette l'amore e ricominciare quando questa sarà finita. Ma come è possibile? Lui la guarda, cercando di capire se veramente vuole questo. Capisce dalle ultime parole di Tenshi che lei pensa veramente ciò che gli sta dicendo. 'Non c'è niente di giusto in tutto ciò'. Parole che, come una lama, colpiscono il cuore di lui. Lei leva la mano. Sta succedendo veramente? Si stanno abbandonando in quella spiaggia ognuno pronto per il proprio destino? Lui, per la prima volta, non sa cosa dire. La sicurezza della ragazza è sbalorditiva. Evidentemente è veramente la cosa giusta da fare. Vuole essere sicuro di una cosa prima. < Pensi veramente che non ci sia niente di giusto? >. Parole che, ormai, gli hanno segnato l'anima. La salivazione non c'è. In questo momento è in agitazione. Il cuore comincia a battere più forte, in ansia per la risposta della ragazza. Come farà lui a sopportare il peso di Tsuki senza la sua roccia ad aiutarlo? Ha paura di cadere nel buio senza di lei, e sa che succederà ciò perchè lei e solo lei lo ha tenuto alla luce durante questi anni. [Chakra on][equip lo stesso]

12:18 Tenshi:
 Cadere nel buio. Lasciarsi avvolgere. Lasciarsi cullare. Quella è l'unica cosa che li può consolare in quel momento. Perché non saranno più accanto. Non potranno sostenersi più a vicenda. E a loro, che avevano sempre vissuto insieme tutto, non rimane altro che separarsi. Perché altrimenti, quella relazione distruggerebbe entrambi. E lei non sa ancora quale sarà la conseguenza di questa rottura. Non sa ancora quale sarà la conseguenza a questa crepa che si è appena creata. Non sa ancora che, di lì a poco, avrebbe abbracciato quel buio, facendolo proprio. Non sa ancora che Yami vive già dentro di lei. Lo sguardo vuoto di entrambi si interseca, come se fosse l'ultima volta. Quelle mani hanno lasciato la presa. L'anima si è appena spezzata a metà. Perché in quel mondo non c'è niente di giusto. Perché il destino è una giostra. Perché la vita è solo un gioco infernale. E tu non puoi far altro che assecondare tutto. E stare al gioco, cercando di sopravvivere. Sperando che non sia tu il prossimo a morire. E la paura di una vita senza di lui la assale. Vorrebbe abbracciarlo, stringerlo e baciarlo. E fare l'amore e graffiarlo. Ma deve lasciarlo andare. Ed ora, tu ed io condividiamo la stessa vita mancata. Quelle parole le risuonano ancora una volta nella mente. Quelle note risuonano una melodia lontana. Nostalgica. Una vita mancata, che i due non potranno più vivere. Perché il destino li ha costretti a separare le loro strade. E così, la storia prosegue. Inesorabile. Le strade si dividono. In un bivio. Ed ognuno ne sceglie una diversa. Due rette parallele, che non possono più incontrarsi. Due sguardi che non possono più incrociarsi. Due corpi che non possono più stringersi. Questo è ciò che sono. Ho capito che devo lasciarti andare. Quella volta, sulla spiaggia, lei glielo aveva detto. Ma, nonostante tutto, lui era stato al suo fianco. E adesso, si sono distrutti a vicenda. La loro stessa vita li ha distrutti. Le loro stesse scelte. Lei non può continuare a distruggerlo. Non più. Non durante quella guerra. Devono dimenticarsi. O ne verranno fuori a pezzi, come un bicchiere di vetro che impatta contro il suolo. Non sa da dove prende quella sicurezza. Ma sa che quella è la scelta giusta. Quella decisione li porterà a soffrire meno. < Se davvero ci fosse qualcosa di giusto, io non sarei costretta a dirti addio >. Parole che tremano. Parole che attraversano l'aria. Parole che per lei stessa sono lame. Affilate. Che la trafiggono nel profondo. [Chakra on][equip lo stesso][soundtrack a sinistra, sempre quella ç.ç]

12:53 Onosuke:
 Una vita da sogno distrutta da un susseguirsi di eventi. Un terremoto dietro all'altro che hanno fatto tremare il palazzo raffigurante la loro vita insieme fino a distruggerla. Il tempo e un periodo più prospero di pace potrebbero permettere loro di ricostruirlo piano per piano per tornare alla felicità che li circondava prima che tutto questo avesse inizio. Ha paura ora. Sa che Tsuki ci metterà poco a venire a galla. Ci metterà poco quella maschera a tirare fuori il peggio di lui. Spera di essere abbastanza forte per non essere risucchiato definitivamente. Spera di rimanere l'Onosuke che tutti conoscono e di non diventare la persona che nasconde dentro di se. Una lotta uno contro uno per vedere chi ha la meglio sull'altro. Una lotta difficile perchè Tsuki non ha punti deboli. Non prova sentimenti che potrebbero sbilanciarlo. La risposta di lei arriva. Una risposta che, dal profondo del cuore, non voleva sentire. A quanto pare lei vuole un addio. Come già detto, è la seconda volta che lo propone e questa volta, dai suoi occhi, si capisce la serietà e la determinazione. Un addio che, forse, potrebbe essere un 'alla prossima'. Ma fino a quando rimarranno così? Quanto ancora durerà questa guerra? Nessuno lo sa ed è questo che potrebbe distruggere tutto definitivamente. < Ho capito. Hai scelto e rispetto la tua decisione. >. Tiene le lacrime continuando a guardarla dall'alto in basso. Una storia che deve finire per ora. Un bacio sulla fronte della rosata e un abbraccio seguono mentre il silenzio viene rotto dal rumore delle onde. Un silenzio che ormai ha riempito anche il cuore di lui. Un cuore che, senza di lei, si era svuotato. Senza dire altro, si stacca dalla rosata. Un' ultima carezza sul viso di lei e un sorriso seguono quell'ultimo momento di contatto tra i due. Si gira, in silenzio, dirigendosi all'accampamento, lasciando in quel posto la ragazza sola che ha deciso di mettere fine a questa storia. Nessuna colpa a lei, perchè se ha detto che questa è la cosa giusta, lui vuole crederle. Si fida di lei e già una volta ha provato a farla cambiare idea senza però portare a dei risultati migliori. Per lui è arrivato il momento di coprire la sua mascherina nera con la maschera bianca e di riavvicinarsi a Tsuki dato che, durante il periodo che seguirà, dovrà conviverci molto spesso. < Addio.. > a bassa voce mentre un'ulteriore lacrima scende dal suo occhio.[Chakra on][equip lo stesso][END]

13:17 Tenshi:
 Dentro di loro si nasconde qualcun altro. Dentro di lei Yami. Buio. Dentro di lui Tsuki. Luna. Due personalità che, nonostante tutto, continuano a completarsi. E adesso queste personalità saranno libere di prendere il sopravvento su di loro. Senza che nessuno dei due siano in grado di fermarle. Perché fino a quando i due percorrevano la stessa strada, quelle personalità venivano mitigate. Nascoste. Ma adesso, chi le mitigherà? Si sono distrutti. La guerra li ha distrutti. Li ha cambiati. E dovranno imparare a vivere da soli. Perché questo è ciò che sono: soli. E fa male. Fa male capire che lo sta lasciando andare. Fa male capire che quelle cose che avevano immaginato e costruito insieme ora non ci sono più. E lei le trattiene quelle lacrime, cercando di apparire sempre più forte per lui. Perché non può farsi vedere ancora una volta debole. Ancora una volta insicura. Indecisa. Perché se lo facesse, lei non lo lascerebbe mai andare. E, per l'ultima volta, si lascia baciare sulla fronte. Si lascia abbracciare. Si abbandona completamente a lui. Come se fosse tutto ciò che può fare in quel momento. Allarga quelle braccia e poggia le proprie mani sulla schiena di lui. Il volto viene poggiato sul suo petto. Ed inspira ancora quel profumo. Quel profumo che sa di casa. Quel profumo che sa di famiglia. Quel profumo di cui si era innamorata. E di cui, anche adesso, continua ad innamorarsi. E le lacrime, non può trattenerle più. Quella sicurezza l'ha appena abbandonata. La debolezza ha avuto di nuovo il sopravvento su di lei. E sa che quelle lacrime potrebbero distruggere ancora di più entrambi. Ma non può farci nulla. Perché lei lo ama. Ma deve comunque lasciarlo andare. E' l'unica cosa che può fare per farlo stare bene. E' l'unica cosa che può fare per uccidere la tristezza di lui. Anche se tutto questo la porterà alla distruzione. La cosa che più le interessa è che non sia lui a distruggersi a causa della rosata. Non vuole più distruggere nessuno. Solo se stessa. Ed allenta la presa. Lasciandolo andare per la sua strada. Guardandolo per l'ultima volta. Altre lacrime quando lui sussurra quella parola. Addio. E lei rimane lì. Sola. Insieme alla sua oscurità. Yami. [END]

PREMESSA: La free risale a prima dell'incontro da Tenshi e Kioshi. Si colloca esattamente a qualche ora prima.
Onosuke e Tenshi passeggiano sulla spiaggia. L'apparente tranquillità viene spezzata da una notizia: l'Aburame deve fare ritorno al villaggio. Da qui, la rosata capisce che quella relazione, se fosse continuata, li avrebbe solo distrutti. Le loro strade si dividono.

muoio dentro.