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con Kimi, Hanae

18:29 Kimi:
  [->Macerie] Ha sentito il crollo, le bolle che davanti ai suoi occhi scompaiono, tutto pare ristabilirsi eppur quel rumore giunge alle sue orecchie così come al cuore una coltellata. Si raggela lei andando ad osservare Hanako, si domanda velocemente quanto quella presenza sia legata a quel corpo, se fosse morto anche lui sparirebbe? Lo osserva con attenzione come alla ricerca di qualche segno fisico. La nube intorno a lei intanto è andata svanendo così come l’innata che si è addormentata nel suo corpo, solo il chakra è rimasto attivo. Si volta andando così a mostrare il profilo all’entità con cui è stata lasciata indietro, fissa davanti a lei e i primi passi vanno a muoversi, sguardo sgranato orientato davanti a sé, conosce la strada che ha preso Nemurimasen, sa dove andare eppure teme di non riuscire a trovarlo. Non crede in una morte dell’altro, nessuno ai suoi occhi potrebbe riuscire ad ucciderlo, non più almeno mentre una vocina in lei sta presagendo il peggio, non si trovavano davanti ad un qualcuno generico ma ad un demone, lui forse potrebbe riuscire in quell’impresa altrimenti impossibile secondo lei <vieni> il tono è gelido, glaciale e per quanto Hanako non debba rispondere a lei nella voce si capisce chiaramente come non sia in veda di disertori o discussioni, lui dovrà seguirla punto. La gamba destra quindi si slancia in avanti, iniziando con quella che appare ancora una camminata in avanti, la sinistra la segue e la gonna nera ondeggia tra le sue candide leve inferiori, sul corpo ancora i segni del colpo ricevuto, ogni movimento della spalla destra richiama il bruciore che ben presto però finisce per trasformarsi in semplice piacere. Le ferità non l’hanno mai fermata anzi il busto ora andrebbe a flettersi appena in avanti, le braccia a piegarsi così da dare il via a quello scatto, una camminata che istante dopo istante vede il corpo piegarsi, modificare la postura ed aumentare in ritmo così da sfociare poi in una corsa. I capelli neri e sciolti si muovono al vento da lei stessa creato, la seguono vicini senza mai però arrivare a lambirle la nuda pelle della schiena e lì, la scottatura la spinge ad accelerare a muoversi ancora di più a lasciare che il suo corpo soffra, un maestoso piacere le solletica la mente, non così forte da distrarla da tutto il resto ma nemmeno così delicato da limitarsi a sfiorarla, no è come se avesse raggiunto la perfezione nelle ferite subite. Gli occhi di due differenti colori sono puntati davanti a lei mentre passo dopo passo si avvicina sempre di più. Il suono che è arrivato fino alle sue orecchie è inconfondibile, non sta correndo a casaccio ma proprio verso di esso, verso il punto in cui si aspetta di trovare delle macerie, il segno lasciato da un crollo e se anche dovesse affrontare lei stessa quel demone e perire nel tentativo di salvarlo allora lo farà, lascerà che quel corpo semplicemente finisca per spengersi, tornerà poi come stessa emanazione dell’aldilà, davvero immortale in quella che sente come la sua naturale forma. Dovrebbe odiarlo Nemurimasen, dovrebbe ed è arrabbiata per essere stata lasciata semplicemente indietro ma ora tutto questo ai suoi occhi non ha alcun valore, lo conosce ed ama al punto d’accettare tutto di lui persino quella sua fredda logica e per quanto lui l’abbia di fatto abbandonata, meritandosi così di morire per mano sua, non c’è alcun pensiero che regga davanti alla necessità di correre in sua aiuto, non serba rancore per quelle scelte, non più, non da quando ha udito quel crollo, quell’esplosione che l’hanno convinta ad incamminarsi e poi correre da lui. Dovrebbe essere ormai giunta abbastanza vicina, intravedere gli effetti di ciò che fino a poco prima poteva soltanto immaginare, la sua velocità va a diminuire man mano che la distanza si riduce, proprio come ha iniziato si ritrova a finire quel tragitto camminando spedita, gli occhi corrono su quel cumulo di massi, dove sarà mai lui? Ingenuamente non cerca fonti di pericolo, non sta attenta a sé stessa i suoi movimenti, quel mento che scatta da destra e sinistra, sono portati con il solo scopo di comprendere dov’è lui <NEMURIMASEN!> urla quel tanto che basta per farsi sentire nel luogo, evitando però di alzare troppo il tono, non vorrebbe finir per creare ancora più disastri, andrebbe addirittura a concentrarsi. Un respiro profondo dopo quell’urlo mentre lo sguardo vorrebbe puntarsi verso il terreno, si è allenata molto a cacciare ed ora forse potrà esserle nuovamente utile. Si andrebbe a concentrare sui dettagli di quel che la circonda alla ricerca di qualsiasi cosa possa suggerirle un passaggio precedente, una eventuale scia bavosa, delle impronte anche se parziali, lo cerca e per farlo lascia che la sua abilità come cacciatrice di taglie si faccia valere. Respira lentamente segno della concentrazione, orecchie tese nella speranza di udire qualcosa [chk on][inseguitore]

19:04 Hanae:
  [Nelle macerie] Il gioco è finito. Ciò che a lungo è stato ricercato è stato trovato ed adesso è piantato nella forma d'un Demone reale dentro il corpo della rinnovata forza portante. Un immortale con una quantità di chakra simile, uno spettacolo incredibile da solo. Ma quando viene sommato il solo potere con la forza di legami eterni, come quelli che intercorrono con la Doku, cosa si genera? Come può la morte trionfare dinnanzi ad un livello d'estetica tanto alto? Non può. E' chiaro che per i Kami la bellezza venga prima della sofferenza, e se l'Insonne può creare uno spettacolo più luminoso da vivo che da morto sarebbe certamente un peccato farlo perire. Sopra di sè non hanno più soltanto il peso del proprio passato, ma acquisendo un elemento tanto rilevante si son fatti carico del Mondo intero. E' questo il fattore che permetterà alla Yugure d'erigersi davvero come virtuosa opposizione alla tirannia dell'equilibrio. Ed è con questa consapevolezza, completamente cosciente di esser un Favorito, che può finalmente aprire gli occhi. Dopo esser stato gettato nell'Abisso della coscienza, dopo aver confermato che quanto vissuto non è stato breve sogno ma gioiosa realtà, torna a fissare la realtà. Chissà cosa penserebbe Katsumi, se fosse semplicemente ancora succube dell'Insonne, se si trovasse ancora come forma spettrale da qualche parte in fondo alla sua coscienza. Quella voce interna un po' gli mancava nel periodo precedente all'incontro col Sei code, ma adesso..non vive neanche quella mancanza. La prima cosa che fa, schiacciato da più e più sassi che costantemente premono sul corpo, è tentar di sorridere. Quella grande massa l'ha ucciso e l'avrebbe fatto innumerevoli altre volte, se non fosse per il fatto che adesso il proprio corpo autorigenera le proprie ferite attingendo alla presenza superiore vivente in lui. Ogni volta che le costole s'incrinano tornano rapidamente a ripararsi e danneggiarsi di nuovo. Un ciclo di dolore che in realtà vive con una positività immensa. Per quelli come lui, come Kimi, non è che un contorno. Lei prova piacere dal dolore, lui lo tollera con ottimismo e neutralità. Tenta di muoversi, ma realizza immediatamente che senza auto danneggiarsi con qualche ninjutsu non potrà far molto. Procede così a richiamare il proprio chakra dal plesso solare per farlo salire rapidamente all'altezza del viso, dove dagli tsubo raggiungerà la guancia su cui è presente il caratteristico fuuda del clan Seimei, utilizzato per creare un contatto con Hanako. Ed Hanako, qualche momento prima che questo avvenga, si trova con Kimi. Assiste all'immenso crollo della caverna nascosta nel percorso sulla sinistra ed immediatamente annuisce alle parole della Doku: è evidente che siano giunti a un qualche tipo di conclusione. "..Non vi capisco." Pronuncia lo spirito a Kimi, stringendo appena i denti. Quell'anima defunta non riesce ad avvalersi del fatto che loro siano in qualche modo portatori di rovina per il mondo ninja. Come possono delle persone che si difendono a vicenda e si cercano...portare dolore? Non è una cosa semplice, specialmente per una mente che improvvisamente si ritrova gittata in situazioni tanto estreme. Nessuna ulteriore bolla appare e impedisce il loro cammino, permettendogli di muoversi agili come sono tra un albero e l'altro per portarsi poi sui massi dove si trova l'Insonne. Giunti presso le roccie, l'innata di Nemurimasen viene attivata ed un collegamento mentale con Hanako giunge imperativamente. L'urlo di Kimi lo raggiunge e da sotto quelle macerie non può far altro che allungare le labbra con far gioviale. Quell'alzarsi di tono che tanto s'oppone alla quieta natura della Doku gli pare una nota che stona con lo spartito, ma che..in qualche modo, lo migliora. Improvvisamente Hanako sposta lo sguardo su Kimi e allunga il braccio sinistro, indicando con l'indice un preciso punto "E' qua sotto. Come lo tiriamo fuori?" Domanda verso di lei, alzando piccoli sassi da terra e lanciandoli altrove. Un aiuto minimo...ma senza usare il ninjutsu non ha molta scelta. { Chakra on } { Innata on } { Hanako } { cura accelerata }

19:24 Kimi:
  [->Macerie] Giunta in prossimità sente le parole di Hanako, quella semplice istruzione che giunge alle sue orecchie, andrebbe quindi a rialzare lo sguardo prima su quello spirito, non è stato facile per loro restare a distanza, si sono scambiati qualche parola eppure le è apparso chiaro come lui non riuscirà mai a comprendere ciò che lega quei due, persino lei consapevole di sembrare semplicemente succubo di Nemurimasen che però si innalza, nella sua mente almeno, consapevole d’averlo scelto. Lui le ha promesso di restare, di continuare ad amarla ed è su questo spirito che quindi lei alla fine l‘ha scelto a Katsumi. Amare qualcuno che cerca di cambiarti e sparisce quando non ne sopporta il peso? No meglio avere a che fare con qualcuno come l’entità a cui si è legata ora, non temerà mai di perderlo e di vederlo svanire, offre a lui tutta la sua fiducia nella misura in cui si sente degna dello stesso trattamento, libera di vivere ed esprimere ciò che è senza più catene e senza manette. Lo sguardo si muove ancora, ora verso il punto indicato, lì dove Hanako si sta dando da fare <spostati da lì> lei non è mai stata una tizia paziente, non è nemmeno mai stata una ragazza moderata o attenta a ciò che fa, no ha sempre scelto la strada più veloce e anche lì non le sfiora la mente nemmeno per un’istante l’idea di chinarsi e togliere masso per masso, con la sua forza finirebbero domani e non ne ha proprio voglia. Non andrebbe a dire altro prima di andare ad accovacciarsi a terra, le braccia vengono portate davanti al suo volto, puntate proprio dove dovrebbe trovarsi sotterrato Nemurimasen. Le mani andrebbero ad unirsi tramite gli indici e i pollici, formando così un triangolo. Poggia i polsi a terra, sulle macerie mentre andrebbe ad inclinare verso l’alto la punta delle dita, così da provare a far seguire, al colpo che sferrerà, una traiettoria dal basso verso l’alto, evitando quindi di andare ad infierire ancora di più sulla nuova forza portante, l’idea è solo quella di eliminare i massi non di scavargli la fossa. Ovviamente attende anche che Hanako si faccia da parte quel tanto che basta mentre lei si è ormai posizionata a cinque metri di distanza, che non si sa mai. Composto il triangolo con le mani andrebbe a prendere un profondo respiro e socchiudere appena gli occhi concentrandosi sul suo chakra, alla sua mente vorrebbe riportare la potenza del vento, distruttore senza pietà, così da andare a richiamare a sé la forza del chakra Fuuton. Se fosse giunta fin qui ora andrebbe ad attirare a sé il veto che lieve attraversa quel luogo, può sembrar innocuo eppure ora andrebbe a venir incanalato, nella sua completezza, tra le mani della ragazza. Andrebbe a far attenzione ad ogni passaggio mentre lascia che il vento si comprima, si avvicini e si rafforzi tra le sue mani, sferzante e potente ora dovrebbe reagire con il suo chakra fuuton comprimendosi in maniera ottimale per quella tecnica. Solo dopo aver raccolto abbastanza potere lei andrebbe a prendere la mira un’altra volta, aprendo appena gli occhi <ci penso io> riferito ad Hanako mentre si assicura che si sia tolto di mezzo e che il triangolo da lei composto punti effettivamente alle macerie che incastrano Nemurimasen. Solo a questo punto andrebbe a rilasciare la potenza del vento fin lì accumulata, come se avesse appena rotto una membrana trasparente il colpo partirebbe con velocità e potenza verso il suo obiettivo con il fine di andare ad impattare e sollevare le pietre che incastrano l’amato. Non esita e non si interrompe, costretta proprio da questa tecnica all’immobilità. Grazie a questa sua assenza di movimenti e alla concentrazione che vorrebbe rimanere altro il vento continuerebbe a radunarsi e poi essere lanciato dalle sue dita, senza fermarsi, in un ciclo continuo attivato dal suo chakra elementale [chk on -15][cannone d’aria turno 1]

19:50 Hanae:
  [Nelle macerie] Cosa potrà mai fare un sasso di fronte al potere distruttivo di un ex membro dell'Akatsuki. Se anche ce ne fossero una decina allineati tra lei e Nemurimasen non sarebbe davvero cambiato nulla. Al mondo ninja esistono poteri superiori e certamente la Doku s'è guadagnata a piene mani il diritto d'esprimere la sua potenza e perfidia contro qualsiasi elemento della Natura. L'esser spietati verso ciò che fa da intralcio è una loro caratteristica, qualcosa che li unisce eppure ne mantiene pur sempre le vive differenze. Lo sguardo d'Hanako si fissa sulla Doku quando gli vien dato un suggerimento; Quelle poche parole potrebbero sembrare un ordine, ma è abbastanza ovvio che se anche Hanako decidesse di rimanere lì fermo non sarebbe cambiato il risultato finale. Il mento dello spirito s'abbassa appena comprendendo quali siano le intenzioni della ninjutser, deglutisce un nodo di saliva e s'affianca silenziosamente a lei. Sanno che è vivo, ed in qualche modo se l'è cavata in quell'incontro. Conoscendo il corpo d'Hanae dovrebbe esser ovvio che non sarà un singolo ninjutsu a buttarlo giù. Quanto accade sta venendo in tempo reale trasmesso grazie alla telepatia di cui godono i due, l'Insonne si prepara a ricevere qualsiasi urto in entrata e per questo chiude appena gli occhi ed attende silenziosamente, ma all'improvviso gli vien in mente di tentar qualcosa. La mente si proietta al demone, sa bene che si trova dentro il proprio corpo, sigillato ed in attesa d'osservare come la vita della forza portante s'evolverà. Per questo tenterebbe di destarla. Trattiene il respiro e prova a richiamare la propria concentrazione al sigillo imposto sul proprio corpo, richiede al demone una goccia del suo chakra per esternarla attorno al proprio corpo come una patina rossastra che sembrerà la risultante di un insieme di piccole bolle fluttuanti unite tra loro. Rokubi rimane silenziosa ma osserva con occhio critico quell'azione. E nel momento in cui il cannone d'aria andrà impattando sulle rocce, frantumandole, alcune di loro colpiranno L'insonne, rovinando ancor di più il suo vestiario andato di per sè a pezzi dopo la battaglia. Il suo yukata è pieno di tagli e graffi, per non parlare della polvere che s'è inserita ovunque. Ma venendo finalmente toccato dalla luce della luna, apre gli occhi. E la prima cosa che vedrebbe da quel piccolo fosso in cui si trova è proprio lei, Kimi. Ignora Hanako avendo i propri occhi soltanto su di lei, con lo sguardo malizioso e gioioso di chi è riuscito in qualcosa che buon senso vorrebbe fosse impossibile. L'aura rossastra gli fluttua attorno, i residui delle ferite sono evidenti così come il sangue che sporca completamente la parte sinistra del corpo, dalla spalla in giù. Guarda le pozze fredde altrui come osserverebbe tutta la terribilità del male, come se le fosse ben più vicino: affascinato. L'adrenalina generata dalla quantità di potere ottenuto con la semplice possessione parziale gli da modo d'esser gioviale, e immediatamente farebbe leva sulle gambe, piegando le ginocchia 'a molla' per darsi un lungo slancio direttamente su Kimi, sbilanciandosi quanto basta dal probabilmente impattare sul corpo di lei all'arrivo. Una mossa certamente..fanciullesca. Ma tenterebbe di prenderle subito entrambi i polsi per concentrare lui su di lei e viceversa. Il chakra del demone probabilmente si presenta più che tiepido, persino piacevole. "Ne è valsa la pena." Pronuncia, sorridendo. Nel periodo di tempo tra il salto di Nemurimasen e le sue parole Hanako ha tirato fuori un fuuda dal manico, intingendovi all'interno il chakra necessario per far uscire uno yukata identico a quello già posseduto dall'Insonne, semplicemente intatto. E nel presente gli verrebbe consegnato. Lasciandosi alle spalle il vecchio tessuto rovinato, andrebbe semplicemente ad infilare le braccia nelle larghe maniche per prendere un'apparenza più degna. { Possessione parziale on } { salto verso kimi }

20:04 Kimi:
  [Macerie] Il suo tentativo sembra riuscire esattamente nella misura da lei voluta per questo motivo nel momento in cui scorge la figura del corpo di Hanae lei andrebbe semplicemente a sciogliere quel triangolo andando così a mettere fine a quella tecnica. Ciò che si sussegue dentro di lei è una rapida successioni di idee, pensieri, preoccupazioni e timori che vanno a mischiarsi con altrettanti sentimenti contrastanti. Lo scorge ferito certo ma vivo e comunque in una forma abbastanza decente, la preoccupazione è quindi la prima ad insorgere al tempo stesso a svanire, i pensieri si rincorrono nella sua mente, giocando ad acchiapparello. Non si alza lei, solo raddrizza la schiena da quella posizione accovacciata e mentre andrebbe a volerlo fare finirebbe per scorgere il balzo dell’altro, ed ecco che ora sopraggiunge la confusione, non capisce come stia agendo, non riesce ad interpretare quel gesto fanciullesco e allora la mente si rimette all’opera, il timore he qualcosa sia andato storto è lo step successivo, il corpo di lui andrebbe ad impattare con suo procurandole un piccolo gemito a causa di quelle ferite così maledettamente piacevoli. Non nasconde quella parte di lei in sua presenza, non teme che possa finire per essere usata contro di lei. Lascia quindi che le prenda i polsi, percepisce quel calore, percepisce ciò che lui vuole sottintendere e sospira appena, ora il sentimento dominante è un senso di riuscita, soddisfazione e anche scomparsa di paura ed adrenalina, uno svuotarsi e riempirsi immediato che la lascia abbastanza basita, mentre a sua volta vorrebbe ruotare le braccia quel tanto che basta per andare a richiamare quel gesto, ancora resta accovacciata a terra così che si ritrovi di fatto a guardarlo dal basso verso l’alto <ora più che mai siamo pronti> andrebbe a replicare lei, la stanchezza si sta facendo avanti, per quanto si dichiarasse sicura della sua riuscita, per quanto non temesse nemmeno lontanamente che lui potesse in qualche modo fallirà ha in realtà passato ogni istante lontana da lui con l’angoscia alla bocca dello stomaco, molto più umana di quanto vorrebbe mai ammettere <io e te> sorride appena i sbieco <ora nessuno potrà fermarci> aggiunge quindi, potremmo dire che le si legge dell’orgoglio in faccia ma la realtà è che oltre ora contano solo loro due ai suoi occhi, il futuro che li aspetta e i loro desideri che finalmente si riverseranno sul mondo, si esaudiranno solo grazie alle loro mani, non è nemmeno speranza la sua è solo una decisa consapevolezza, finalmente sono ciò che si erano ripromessi così tanto tempo addietro ad Oto, finalmente sono davvero in grado di resistere al mondo e a tutto ciò che gli verrà buttato contro, finalmente loro saranno davvero in grado di restare insieme contro e nonostante tutto[chk on -15][cannone d’aria turno 1]

20:22 Hanae:
 Solo essere vivi sarebbe per tanti un buon auspicio, dopo aver incontrato da vicino uno dei nove demoni codati. Ma uscirne tanto gloriosi? Portandosi alle spalle un alleato così tanto potente e disposto a cedere passo dopo passo le proprie energie? Per Nemurimasen non ci sarebbe stata altra scelta. Come pensò prima d'addentrarsi in quella caverna..Non sapeva come superare il confronto con successo, ma era certo di non poter fallire. Si sente così vivo che vorrebbe perdere il sendo dell'esistenza e la passione, per poi svegliarsi e ricordarsi tutto. Per provare nuovamente il punto più basso dell'esistenza e immediatamente svegliarsi nella beatitudine in cui va immergendosi. Oh, Kimi. La sola vera testimone d'ogni metamorfosi, dalla prima che avvenne fino all'ultima. Tu che non hai paura che il male ti prenda per i polsi. Tu che non hai mai neanche pensato di poter dubitare della riuscita di quelle azioni. Rinasci anche tu, una metamorfosi unilaterale dalla prospettiva dell'Immortale che ti guarda con un che di rinnovato. Rinasci e viene realmente accettata da Nemurimasen la vostra indissolubile realtà. Riflette in quegli attimi in cui t'osserva, in cui ti sei accovacciata abbastanza dal non forzarlo a sollevare il mento. Tutti di te, confluisce nel suo bene. Autodistruttiva all'eccesso. Ma forse, dopo tutti questi anni, dopo lunghe sofferenze e abbandoni reciproci, forse adesso tutto il dolore potrà sbocciare nel fiore più bello che i ricordi avranno. Qualcosa che supera certamente in magnificenza il periodo della guerra civile ad Oto. Il fiore dell'amore che da spenta abitudine riprende colore, diventando pallido ed infine rosso acceso. Gli occhi s'abbassano, ed indossato lo yukata che torna a coprirne la pelle farebbe per avvicinarsi a lei, piegando appena la schiena e reclinando il capo di lato. Vederla così fiera e sapere che anch'ella si sente vittoriosa..Ecco il sentimento identico che avrebbe voluto trasmettere quando si son rincontrati all'isola nera. E forse è persino più bello che in realtà ciò avvenga adesso. Che gli occhi dell'Insonne s'aprano appena lasciando intravedere che s'è reso conto di qualcosa d'essenziale. Realizzati i passi più grandi, è finalmente sè stesso. Non è più morso dall'ansia del fallimento. E può dedicarsi al mondo in qualità d'essere umano, può dedicarsi a lei. Finalmente, completati e rinnovati i pensieri, tenterebbe di poggiare le labbra sulla fronte di lei. Ed il residuo della possessione parziale andrebbe ad esser riassorbito all'interno del corpo. Voler bene ed amare son manifestazioni d'umanità. Spostandosi pochi secondi dopo alza lo sguardo al cielo, finalmente rivedendolo. Le nuvole coprono la luna, e la domanda sorge spontanea: Quale sventura si sta preparando, nelle ombre della notte? "Chiudiamo ogni affare in sospeso, adesso. Ed il crepuscolo giungerà, per esaudire ogni desiderio." proprio e non. Con affetto immenso, torna in silenzio.

20:51 Kimi:
  [Macerie] Lo osserva rivestirsi, senza mai perderlo di vista, senza mai lasciarsi sfuggire un qualche dettaglio, quel nuovo corpo ancora misterioso ai suoi occhi, deve imparare a riconoscerlo esattamente come faceva prima, eppure nonostante tutto non ha mai smesso di comprendere i suoi occhi, in essi si punta infine, lasciando che quel sorriso resti sul volto, non ha mai riflettuto su ciò che appare e non inizierà ora eppure è impossibile nascondergli la soddisfazione o nascondere a sé stessa quella che legge in lui. Il significato di quel semplice avvertimento, quel “fai che ne valga la pena” nel momento in cui ha capito e realizzato che sarebbe rimasta indietro, il coraggio stesso che ha dovuto cercare in sé per cedere il passo e lasciarlo andare da solo. Per la prima volta in vita sua ha compreso di non poter semplicemente impuntarsi, ha dovuto lasciare che lui conoscesse altro prima di tornare a lei e l’ha fatto con la fiducia di chi nonostante gli abbandoni ha compreso il fondamentale e profondo cambiamento. Lo osserva lasciando che l’amore in sé torni a rinnovarsi, forse dall’esterno potrebbero sembrare una famigliola felice, inquietanti e felici ma non è nemmeno felicità quel che prova è semplice senso di profondo completamento, il destino è qui, il loro futuro può finalmente iniziare, la loro strada liberi da imposizioni o regole che non siano stati proprio loro a decretare, ogni passo ed ogni movimento sarà mosso solo per loro volontà, senza più limiti inutili pronti a portare dolore e caos, pronti a cadere proprio come una spada di Damocle che per troppo tempo è rimasta sospesa sopra alla tesa di qualcuno. La perfezione è lì ed in quel momento preciso, con lui che si riveste e le dona lo sguardo più affettuoso da tempo, con lei che lo ricambia con lo stesso profondo ed ardente amore che si rinnova istante dopo istante <raduniamoli> replicherebbe lei <e diamo inizio ai nostri festeggiamenti> una pausa in cui si permette di osservarlo con intensità, lo sguardo di chi vuole leggere nell’anima altrui, bagnarsi nei desideri e nei pensieri ben consapevole di cosa potrà trovare, così come in piazza ad Oto, seduti su una panchina, mai così distanti fisicamente come ora e al contempo mai così vicini proprio come sta accadendo in questo momento, la storia è ciclica e se anche gli aspettasse altro dolore giungeranno sempre, infine, a questo punto al reset e il restart, sempre più decisi e vicini, impossibili non solo da allontanare ma anche da fermare adesso <Nemurimasen> quasi lo sussurra infine, un solo nome con cui però, proprio come all’epoca, dichiara tutti i suoi sentimenti, non è necessario usare altre parole quando il semplice far risuonare dalle proprie labbra quel nome ha il potere di donarle nuovo ossigeno, di riempirle i polmoni e ricordarle perché alla fine non ha mai scelto l’oltretomba, perché nonostante tutto è ancora lì[chk on -15]

21:52 Hanae:
 La caverna continua a crollare, secondo dopo secondo le rocce vanno cadendo e bloccando completamente quel luogo che una volta fu abitato dalla Lumaca. Sembra già passata un'eternità da quando ha riaperto gli occhi la prima volta, da quando ha avuto occasione di interagire con il demone e con Kimi. Gli giunge in lontananza lo scroscio dell'acqua che gronda gentilmente dagli enormi alberi presenti. Il vento freddo li tocca entrambi ma non riesce a penetrare la pelle, troppo abituati al gelo. Nuovamente rinasce incapace di pensare a qualsiasi cosa non sia fiamma. Tutto intorno ai presenti di oggi scompare, lasciandoli elevati in un luogo nuovo ed agognato. L'Insonne, l'Immortale, Il jinchuuriki...Abbandonando Katsumi e accettando la propria esistenza s'è ritrovato come qualcosa d'immensamente glorioso e virtuoso. Lasciando alle spalle quel corpo carico di cicatrici ha compreso il piacere del vero divenire, ha trovato una bellezza nel mondo che prima poteva soltanto supporre esistere. Lui è un prigioniero del mondo, che a lungo lo ha sognato attraverso le sbarre della coscienza. Disattivata l'onda di chakra del sei code si trova più stanco nell'animo, seppur fisicamente in uno stato perfetto, se non fosse che c'è tanto d fare si farebbe prendere poco a poco dal sonno. Il sorriso in viso diviene nuovamente inconscio, ogni dubbio vien portato via dal fatto che inequivocabilmente ha compiuto le parti più difficili del piano . Le labbra con infinita tenerezza si ricongiungono; poi molto lentamente si riaprono e dalla lingua rossa vengono inumidite. Alla base del collo porta un gran anello nero, simbolo del suo essere jinchuuriki, e da qualche altra parte ha il sigillo che tiene temporaneamente a freno l'essenza di Rokubi. E guarda Kimi, vedendone la vera bellezza, ritrovando la somiglianza a quella donna che aveva veduto al lago nero. Pallida d'una pallidezza che in nessuno può ritrovare; pallida come una vera mortale, con uno spirito cupo e profondo, con una lunga ombra che segna i cigli ed un'ombra appena visibile che vela il labbro superiore. Scende sulle labbra, su quella linea sinuosa estremamente molle e non più triste. Una donna che non ha più sangue da versare. Se anche fosse morta, se fosse diventata un oggetto di pensieri e ricordi, l'avrebbe comunque amata in maniera terrena. Con un dolore pacato ed uguale. Improvvisamente, annuisce e la supera, fermandosi poi per attendere d'esser fiancheggiato. Prima di aver l'occasione d'esser fissato in viso pronuncia una semplice e ultima parola. "Kimi " Non c'è altro da dire. Quel nome racchiude una sfumatura più profonda, qualcosa che sembra non dicesse da tanto. Ci sono ultimi affari da sbrigare, ma la Yugure nascerà. { end? }



Role di 4 azioni, ma importante. Nemurimasen esce dalle macerie in cui si trovava, venendo liberato da Kimi.


“Il crepuscolo è notte che si vede.”