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Quella cavalla lì

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con Toshi, Itsuki

15:41 Toshi:
 Nebbia, nebbia ed ancora nebbia, perchè nessuno lo ha avvisato che a Kiri c'è tanta nebbia? Non che effettivamente immaginasse altro, inoltre, prima dell'incontro con la Hyuga non aveva nemmeno idea che praticamente l'intero mondo è in guerra contro qualche forma di divinità. Forse viaggiare randomicamente senza informarsi prima sulla situazione nel luogo in cui si sta recando potrebbe essere un problema, soprattutto se seguire una folla di persone ti porta nel pieno centro della guerra di cui prima. Ed ecco che in quella nebbia, in una zona del villaggio di Kiri ormai caduta nel degrado per via della guerra è possibile individuare una figura, un po' una sagoma muoversi parecchio lentamente e leggermente barcollante verso il muro di un palazzo, chissà che intenzioni ha < QUEEEELLA CAVALLA LIIIII > Una voce rauca, plasmata dal fumo di innumerevoli sigarette aiutate dall'alcol si può sentire riecheggiare per le vie di quella città, il canto stonato ed urlato da parte di un barbone molto probabilmente ubriaco < NON E' LA STESSA PIUUUUUUUU' > Ignora quasi completamente chi lo circonda mentre cerca di raggiungere il suo obiettivo, il muro crepato di quel bellissimo palazzo. Un cappuccio logoro di una felpa grigia gli copre la testa lasciando fuoriuscire solo un naso leggermente storto ed una folta barba da cui fa capolino una sigaretta tenuta accesa, tenuta costantemente tra le labbra. Sopra la felpa indossa un cappotto lungo e largo tenuto aperto, in modo da far notare oltre alla felpa un paio di vecchi pantaloni larghi marroni tenuti su da una corda legata alla vita, a cui è legato un portaoggetti con i rotoli contenenti le sue marionette ed un kunai legato ad un filo di nylon, mentre, dietro la schiena, nascosto dal cappotto ha legato un Ninjato. Non è l'unica cosa che ha nascosto sotto ai vestiti, da quando è stato avvisato della guerra indossa sempre schinieri e vambraci ben nascosti, così come due porta kunai sotto le maniche del cappotto e dei fuuda sparsi per il suo corpo. Dalle maniche compaiono un paio di guanti da shinobi ormai logori, ed ai piedi indossa un paio di infradito. Potrebbe apparire come un normale barbone agli occhi di chiunque lo osservasse senza arti oculari particolari che potrebbero rivelarne l'alta quantità di chakra che scorre lungo i suoi canali irrorando tutti i suoi tsubo[Chk On][Equip se necessario]

15:51 Itsuki:
  [Strada] Solita ronda, solita scusa per concedersi una passeggiata in preda ai propri pensieri e le proprie convinzioni, un'egoistico convincere l'alleanza che si stia facendo il proprio dovere, insomma. Mani dietro la schiena, procede imperterrito in quel suo camminare che ha un misto tra un tocco meccanico e mai impreciso misto ad un che di elegante e sopraffino, inarrivabile, composto con quelle guantate di nero dietro il bacino, spalle ritte e mento in alto, principesca la personalità al controllo del corpo, sopita invece quella del sanguinoso Itsuki, che in quel venir perseguitato da un minuscolo dubbio, un'infida microscopica preoccupazione, avrebbe preferito concedere all'altro di venir fuori quest'oggi, sin da quando si è svegliato praticamente. < Come fai a sopportare quest'umidita? > domanda dunque sollevando le iridi violacee, ametiste che si posano sul crine candido come la neve, ammantato da quel velo di nebbia così come tutta la sua figura, osservando poi una ciocca con quello spostarsi di lato delle iridi, sospirando in quel doversi quotidianamente arrendersi nei confronti di quel fenomeno atmosferico, senza mai però permettergli di vincere <{ Non ci abitueremo mai, forse l'unico modo sarebbe radere al suolo Kiri e sconvolgere l'ecosistema dell'area.. > sì insomma, magari andando ad evitare un clima ed altri possibili favoritismi in quel crearsi della polvere umida che attanaglia il VIllaggio, ma dopotutto, si fà per dire, così tanto per fare conversazione < Mh, è un'opzione da tenere in considerazione. > direbbe inclinando appena la testa di lato, giusto un paio di gradi, sollevando al contempo le spalle e ponendo sul suo viso un'espressione di sufficienza, rispondendo verbalmente a quel loro legame mentale, per quanto nessuno senta Itsuki oltre a lui. In tutto ciò, continua sfilando imperterrito per il villaggio, svoltando di angolo in angolo senza concedere agli occhi purpurei di volgere in nessuna particolare direzione se non dritto davanti a sè, noncurante di quello che li possa circondare, nessun coprifronte indosso, completo nero così come la camicia, in contrasto solo la camicia bianca che spunta da sotto la giacca aperta, scarpe nere comod dal taglio elegante, i capelli sistemati a mo di coda alta di cavallo dondolano dietro di lui come lembi di neve, mentre sul viso ritorna un chè di piatto, felino e posato, quasi però sempre velato di una vaga noia di sottofondo, un qualcosa che verrebbe spezzato dall'udire rauco e raccapricciante di un qualcuno che si improvvisa un cantante, fallendo miseramente, nonostante il quel rincarare la dose, a squarciagola < Mh? > e sfortunatamente quel presunto individuo si troverebbe a poco più di quattro metri dal Kagurakaza, il quale si sofferma con lo sguardo assottigliatosi vagamente in quell'improvviso soffrire figurativo dei suoi timpani. Perchè si stà fermando a guardarlo? Non lo sa bene nemmeno lui, cioè insomma, forse è soltanto per tentare di vedere se avrebbe ragione sulle sue presunte opzioni plausibili: potrebbe drogarsi, svenire dopo aver vuotato d'un fiato una bottiglia o magari vomitare/pisciare con l'aiuto di un fido muro. O almeno, il su aspetto non è che possa suggerire altre considerazioni potenzialmente positive, per l'individuo. Ah, qualche Kunai, una decina con sè, vambraci e schinieri sotto ai vestiti, qualche tonico di entrambi i tipi, un veleno composto tanto per rischiare qualcosa di diverso e poi poco altro, cose più di contorno, per far figura, così come i soliti immancabili fuda con i tronchetti. {Ck on} { Goryo II on } {Equip quello descritto }

16:14 Toshi:
 Con la coda dell'occhio nota una figura che sembra distinguersi dal resto della folla ormai ridotta alla fame, è vestito in modo distinto, porta addirittura i capelli ben ordinati, il che è veramente strano. Lo ignora in un primo momento, solo il tempo di portare a termine gli ultimi passi fino ad arrivare finalmente a distendere il braccio sinistro in avanti, mano ben spalancata per appoggiarla di peso sul tanto agognato muro. La destra va dritta ad infilarsi nella parte frontale dei pantaloni, dove scompare per alcuni secondi prima di ricomparire fuori stringendo qualcosa ed abbassando leggermente la cintura. Trattasi proprio del gingillo del barbone che viene direzionato verso il muro difronte a sè, chiude l'occhio destro per prendere la mira, ed ecco che ha inizio l'irrigazione del muro, un getto paragonabile ad un jutsu suiton viene sparato verso il muro, colpevole solo di essere li. Durante lo scorrere del fluido la sua testa si volterebbe verso il Goryo, seguita da una leggera rotazione del busto < EHY TU DAMERINO! > Cerca di richiamare l'attenzione dell'uomo dai capelli lunghi non troppo distante da lui, peccato che nel voltarsi perde parte della concentrazione sul gingillo, facendo arrivare alcune gocce proprio sul suo piede nudo, nonostante sembra non dare troppa importanza a ciò < Non provare a scappare come l'ultimo tirchione! > Si riferisce all'uomo basso vestito da imperatore che gli è scappato l'altro giorno, chissà perchè lo inseguivano anche quei due ragazzini, non l'ha più chiesto < Tu stai fermo li ed aspetti che finisco! > Esclama riportando la mano dentro i pantaloni per riposizionare tutto e riportarlo all'interno dei pantaloni, quindi, rialza i pantaloni prima di voltarsi del tutto verso l'altro < Tu oggi mi offri da bere... > Nel suo volto si fa spazio un sorrisone che attraversa da parte a parte il suo viso, scoprendo i suoi due denti mancanti < Offri da bere ad un vecchio amico, esatto! > Alza leggermente il piede su cui precedentemente aveva fatto finire dell'urina, per scrollarlo con estrema non chalance prima di riappoggiarlo al suolo, non vorrebbe avere il piede troppo bagnato.[Chk On][Equip]

16:36 Itsuki:
  [Strada] L'incontro non è certo dei più emozionanti, anzi, sarebbe bastato farsi un giro al quartiere povero per avere infinite rappresentanze diverse del tizio in questione davanti a lui. Chiude gli occhi e scuote lievemente la testa al suo urlare di nuovo che oltre i timpani questa volta va intaccandogli i nervi, costringendo la mancina ad abbandonare la dritta, che và lungo il fianco, mentre le prima si porterebbe all'altezza del naso, precisamente indice e pollice che vanno posandosi sull'alto del setto nasale, all'apice, come a tentar di sedare quel fastidio nel sentir quell'esclamare rauco, sospirando dopo un non troppo breve inspirare, poer poi volgersi di lato e lasciar che lui faccia il suo dovere, senza guardare oltre all'accenno di mezzo gesto che gli sarebbe bastato per appurare che una delle sue opzioni plausibili si sia rivelata corretta < Sembra quasi un modo simpatico per fare l'elemosina.. Ma sono di ronda, non ho tempo per queste fandonie.. > direbbe quindi riportando per un'istante solo le iridi d'ametista su di Toshi, senza volersi per nessun motivo al mondo soffermarsi sul dettagliare il vestiario, notando con sommo sconforto lo scrollare del piede, inarcando un sopracciglio in maniera vistosa, storcendo quella piatta espressione quindi in un pure che di disdicevole e rivoltante, costringendo anche un'angolo del labbro, a seguire quel piegarsi dell'altro più sù, in un'espressione che ha sempre comunque un che di superbo, altezzoso, sopratutto in una situazione simile < Ehw..Disgustoso. > direbbe secco e conciso, lasciando che le lame al posto degli occhi delle quali si fregai in quel preciso dire accompagnino il resto del proprio disgusto, ritornando poi con gli occhi innanzi a sè per riprendere a camminare con un passo non troppo rapido, pacato e preciso come prima, come se nulla fosse, che se stesse già cercando di seppellire la visione di dubbio gusto di poc'anzi, senza dunque allontanarsi di troppo da quello che potrà anche raggiungerlo, seppur le orecchie son ben tese ed i muscoli pronti a scattare in un qualsiasi tentar di scostarsi da un contatto con lui, mentre Itsuki da dentro a sua volta si ritrova indignato dalla personalità dell'altro per quanto non vada di certo a colpevolizzarlo, insomma, avrà avuto i suoi trascorsi, anche se non trattiene di certo un sospiro di vago fastidio senza commentare ulteriormente. No, il problema non è il considerarlo un nemico o una minaccia, il problema è che non hanno la minima intenzione di farsi toccare con quelle mani, una qualsivoglia pacca sui vestiti o sui capelli da parte del barbone, potrebbe risultare potenzialmente problematico, quindi, potrà anche permettergli di insistere ulteriormente con quel suo volergli scroccar da bere, ma basta che non lo tocchi, innanzitutto. Non può sospettare sia un Ninja, certo, ma sono solo dettagli, futili dettagli che verrebbero tralasciati dal Kagruakaza che continuerebbe quindi camminando seguendo il percorso della sua ronda, abbandonando dietro di sè ogni possibile sorta di importunio da parte del Chikamatsu. O almeno, ci proverebbe. {Ck on} {Goryo on}{Equip}

16:56 Toshi:
 Socchiude gli occhi facendoli apparire come due fessure, mentre sporge in avanti il viso, come a voler osservare meglio Itsuki < Sarà mica una damerina? > Chiede tra sè e sè a bassa voce ascoltandone la risposta alla sua richiesta. Proprio sopra la sua fronte si formerebbero delle rughe mentre tenterebbe di rivolgere uno sguardo truce, aiutato dalla sua bocca che quasi diventerebbe un piccolo buco all'interno della barba < Ma dimmi tu, tutti questi ninja novelli che girano senza coprifronte > Sbuffa sonoramente < Dovreste smetterla, non so mai come scroccare a voi altri > Sta rimproverando lo shinobi difronte a se? Esattamente. Non si muove nemmeno mentre l'altro si allontana, quasi ignora il commento che viene fatto su di lui, non gli interessa di risultare schifoso agli occhi degli altri, probabilmente nemmeno lo ha sentito in realtà. I suoi occhi hanno fissato un punto vuoto nel nulla durante il commento, ed anche mentre l'altro ha iniziato a muoversi per allontanarsi < Oh, cazzo, ecco! > Che stesse pensando a qualche piano, oppure a qualche modo per fare qualcosa? Inizia a camminare accelerando sempre di più in una corsetta goffa da ubriaco che lo porterebbe ad affiancarsi al Goryo in non troppo tempo, chissà che gli è passato per il cervello < Allora, tu sei di ronda, giusto? > Cerca di essere sicuro di avere l'attenzione dell'altro mentre parla < Io posso portarti sul luogo di un'esplosione molto recente, il tutto in cambio di una bottiglia di sakè > A quale esplosione si riferisce? Quasi sicuramente parlerà di quella provocata da lui qualche giorno fa, quando ha rotto un tubo del gas con la manipolazione terrestre < Mi pare siano anche caduti dei palazzi, sai? > Porterebbe entrambe le mani chiuse davanti al proprio volto < Boooom > Simula il suono di un'esplosione adesso aprendo le mani, nel caso in cui il concetto non fosse abbastanza chiaro. Ecco cos'ha pensato il suo cervello, dire allo shinobi qualcosa che in realtà altri suoi colleghi sanno già, così da guadagnare del sakè, e convincerlo di aver fatto il suo lavoro [Chk On][Equip]

17:21 Itsuki:
  [Strada] Il commentare tra sè e sè di Toshi non vien per fortuna udito in quell'allontanarsi mai volutamente affrettato, con le mani che si portano nuovamente dietro la schiena, in quel risultar di nuovo in quella che si potrebbe definire una pace con se stesso, per quanto un fautore del caos, non è che possa essere un degno testimone di una qualsivoglia piatta e banale pace < Ho sempre trovato rozzi e poco di classe quei pezzi di ferro.. > sarebbe stato il suo dire in quel carpire delle ultime parole quell'istante stesso in cui si è avviato poco fà, degnandolo di risposta, lasciando poi spazio a quella di lui esclamazione che lo porterebbe a ricomporsi e quindi tentare quel misero corricchiare verso di lui con quel fare goffo e non propriamente preciso, senza però soffermarsi, presumendo il fatto che se lui abbia intenzione di attirare la sua attenzione dovrà seguirlo in quel dirgli e mimargli dell'esplosione, volgendogli uno sguardo che dura mezzo secondo, poggiando giusto gli occhi su quella figura quanto basta per poi pentirsi di averlo fatto subito dopo, continuando con quel suo andamento regale a perseguire il proprio cammmino, il proprio giro imposto per la ronda, senza curarsi di eventuali sguardi perplessi della gente, noncurante di chiunque li circondi effettivamente, l'importante è non aver un contatto con il tizio, quindi, in quel camminare andrebbe a compiere un mezzo passo più a destra < Distanze, prego. > innanzitutto, poi andrebbe a chiudere gli occhi in un'inspirare di quelli che si fanno per armarsi di pazienza, non che non sappia come gestire la situazione, non che la possa ritenere piacevole o divertente, ma non ha intenzione di sprecarsi in nessuna azione bellicosa nei suoi confronti, al massimo lo considererà come un'insetto fastidioso che gli ronza intorno, per il resto della ronda, quella che conferma annuendo una paio di volte prima di proferire con il tono velatamente seccato, ma sempre impeccabile e sontuoso < Non ho letto rapporti di esplosioni degne di nota ed oggi non se ne sono sentite ne vi sono stati particolari allarmi. > e dunque riaprendo lo sguardo per lasciar che le viola tingano il panorama che scorre innanzi a sè, continua con un tono che potrebbe intimare all'altro di arrendersi, seppur chissà, a furia di insistere, probabilmente nel trasformarsi da insetto a vera e propria zecca dell'altro, o cozza che sia, forse un bicchiere riuscirà a strapparlo. O magari anche un Jutsu, ma gradirebbe evitare di doversi sprecare, come già detto, per un barbone. Dopotutto, è solo un semplice barbone per lui no? Appunto, ed ergo, per riprendere la frase di prima < Mi dovresti portare sul luogo di qualche tuo misfatto? Dovrai sforzarti di più, ed inoltre ti concedo al massimo un bicchiere. > non è un mercanteggiare il suo, un proporre la propria condizione, o quella o nient'altro, andando ad incominciare a pensare cosa potrebbe comunicare o sapere di utile quell'individuo, una qualsiasi cosa che possa tornargli utile, continuando a camminare con quello presumibilmente al seguito < Sicuro che non abbia nulla di più interessante da dirmi.. Non sò, cose che accadono di nascosto.. Di notte.. Materiale considerabile di valore, per intenderci. > ed in tutto ciò ora lo sguardo riuscirebbe a mantenersi su di lui per un secondo, le ametista che quasi fremono nel voler scostarsi da lui il prima possibile, in quell'inquadrar del piede casuale tra un breve movimento ed un'altro, che gli ricorderebbe il perchè del voler tenere la distanza {Ck on} {Goryo on}{Equip}

17:50 Toshi:
 Ricompare una voragine all'interno della sua barba, la sua bocca si è allargata di nuovo esponendo i suoi denti mancanti in una risata al commento dell'altro riguardo al coprifronte. Porta la destra difronte al proprio volto tenendo il pugno chiuso, per poi bussare sulla propria fronte con le nocche prima di tornare con lo sguardo sullo shinobi che ha affiancato < Sai, saranno rozzi, ma sono efficaci! > Torna a fissare dritto difronte a se < Non hai mai sbattuto la fronte cadendo a terra? > Si limita a commentare, non è certo la per dare consigli a questi giovani indisciplinati shinobi del giorno d'oggi, è solo un barbone, nient'altro ora. Forse ogni tanto torna un combattente, ma nulla di più, e solo quando vuole lui. Affianca l'altro tentando di fare un passo nella direzione opposta all'altro per tenere la distanza, porta la gamba interna alla coppia verso l'esterno incrociandola con l'altra, per poi spostare l'altra, nel tentare goffamente un passo laterale durante la passeggiata, cosa che non sembra riuscire, poichè la gamba in uscita si incastrerebbe con l'altra facendogli perdere momentaneamente l'equilibrio, che riuscerebbe a riprendere soltanto fermandosi dopo qualche passo verso l'esterno < Che ne dici, abbastanza distanza? > Alza la voce adesso, per essere sicuro di essere sentito dall'altro, non lo sta mica prendendo in giro? La sua espressione adesso è tornata neutra, un piccolo sorrisetto da la forma alla sua barba mentre ascolta le parole dell'altro a cui risponde muovendo la testa verso destra e sinistra < Nossignore, non un mio misfatto... > Fa una piccola pausa < Io non ho fatto esplodere niente con le mie mani, mica ho le bombe! > Esclama verso l'altro facendo cenno con la testa di seguirlo < Facciamo due, e poi vediamo dentro il locale come va, seguimi così ti mostro! > Esclama accelerando adesso lui il passo mentre ascolta quasi distrattamente l'ultima domanda da parte dell'altro < Si, l'altro giorno ho visto un uomo nudo correre verso quel vicoletto, dietro di lui ce n'era un altro con una padella in mano > Indica con l'indice sinistro un vicolo poco distante dai due < Gliene ha date parecchio, secondo me era l'amante della moglie! > Il suo tono è estremamente serio, la ritiene un'informazione veramente rilevante per l'altro, sicuramente se ne farà qualcosa. Oppure lo starà prendendo in giro?[Chk On][Equip On]

18:13 Itsuki:
  [Strada] Quel suo ridacchiare ha un che di spensierato ed impreciso, sì insomma, la definizione stessa del suo modo di fare e di essere, e solleva appena lo sguardo in direzione della propria fronte, sprovvista dell'orpello identificativo dei Ninja, immaginandosi in un presunto cadere caduto in passato dovendo rischiare di sbatter la fronte, proteggendo dunque il cranio con un presunto suono metallico sordo < Sarà, ma non ho mai avuto modo di testare. > e lascia decader il discorso lì sul nascere nel mentre che quello lo seguicchia camminando di lato, tentando quindi un prolisso incrociar delle gambe che lo convince a degnarlo nuovamente di uno sguardo un pò più lungo del solito in quel buffo ricschiar di cadere all'indietro perdendo l'equilibrio, quasi portando il Chunin a porre un'espressione mista tra imbarazzo ed un'impercettibile di divertimento, considerando che dopotutto ce ne sono di peggio di barboni, viscidi ed insistenti e che , dall'alto della sua magnanimità con la quale si è svegliato quest'oggi,- a differenza del moro al suo interno - , viste le distanze mantenute, qualche parola può concedergliela e magari, dal fare carità ci guadagna qualcosa di utile. Almeno, si spera. Osserva quindi il suo dire con quel scuotere la testa da un llato e dall'altro, tornando poi dritto davanti a sè, decidendo dunque di soffermarsi per un paio di brevi istanti intento a seguirlo, scuotendo lievemente la testa, non che si fosse immaginato un barbone con delle carte bomba, per quanto in questo caso la cosa sia chiaramente plausibile a sua insaputa, è che la cosa non gli interessa più di tanto non essendo manco voluto andarla a vedere, lo considera una semplice perdita di tempo nel cascare in un piano presumibilmente astuto, insomma, la gente di strada prima si crea le occasioni e poi fà si di sfruttarle, si sà < E dunque cosa dovrebbe essere stato? Per quanto non credo sia nulla di rilevante.. > sperando intanto dentro di sè che non finisca per portarlo in una bettola, anche se non è propriamente certo che in compagnia di quel tizio possa entrare nei locali più rinomati della Nebbi, acconsentendo in quel seguirlo mantenendo sempre una certa distanza <{ Quindi come al solito, anche oggi ronda domani. }> direbbe da dentro Itsuki, noncurante di quel portare precisamente o - come il più delle volte imprecisamente portar a compimento dei propri doveri, andando a far spallucce Eiji all'esterno che andrebbe a voler sminuire la cosa, rispondendo però tramite il loro legame mentale e non ad alta voce come quando non hanno nessuno nelle immediate vicinanze <{ Oh, suvvia, qualche volta le finiamo senza distrazioni.. }> sì, insomma, qualche volta. Tipo mai. Ma anche questi sono futili ed imprecisi dettagli che non sono utili a nessuno, li lascia al caso e tralascia per un'attimo il loro introverso conversare, per sentire quanto quello abbia da proporgli come presunta notizia interessante, osservandolo di sbieco in quel riportare una mano all'apice del setto, la destra questa volta, massaggia vagamente il punto in quel socchiudersi degli occhi per poi sospirare di nuovo, a metà tra il fastidioso sentire l'inezia di lui, quella cantonata di poco conto, ed il risultare un filo più esasperato, un pò come quando si cerca di far comprendere a qualcuno un qualcosa che risulti complesso, per quanto probabilmente starebbe semplicemente prendendolo in giro < Diamine.. Deduco che la nostra definizione di "interessante" si trovi su due piani differenti.. Non hai sentito per caso voci di una qualsivoglia cospirazione nei confronti dell'alleanza..? > così, per caso, dopo il ritrovamento dell'ultima missione, con il rotolo che rivelava vari nomi di traditori della suddetta conglomerazione magari lui che vive di strada, tra le le strade che hanno orecchi ed occhi ovunque, qualcosa potrebbe aver percepito, no? {Ck on} {Goryo on}{Equip}

18:39 Toshi:
 L'altro non tenta nemmeno di contraddirlo, un vero peccato, avrebbero potuto discutere per ore riguardo i coprifronte, quella miracolosa fascia che gli permette di riconoscere gli shinobi dei vari villaggi ed evitare il più possibile quelli di Kusa, vorrebbe evitare gli chiedano di tornare in servizio così, di sorpresa, lui sta benissimo così. Il suo sguardo si alterna tra l'uomo dalla doppia personalità di cui Toshi non sa assolutamente nulla e l'ambiente circostante, non ha la minima idea di dove lo stia portando al momento, così i suoi occhi schizzano da parte a parte alla ricerca di qualsiasi cosa possa sembrare un bar, un pub, un locale, oppure una distilleria illegale che produce quel buonissimo sakè di contrabbando che ti fa diventare cieco per giorni. Alza le spalle alla domanda riguardo eventuali complotti internazionali da parte dell'altro, per poi lasciarle ricadere < Non saprei, però posso dirti che era il proprietario di quella bancarella il cornuto > Punta l'indice sinistro verso una bancarella in fondo alla strada senza dosare assolutamente la sua voce, tanto che il proprietario stesso potrà sentirlo e rivolgergli un'occhiata omicida < Magari dopo quella sera avrà deciso di vendicarsi contro tutta l'alleanza > Prima di continuare la frase adesso abbassa la voce < Sa, c'è un gran via vai di stranieri da casa sua, poverino, ne ha scoperto solo uno > La sua bocca prenderebbe la forma di una smorfia simile ad una risata amara, si potrebbe dire quasi gli dispiaccia per quel poverino < Senti, per caso hai un collega rosso, con due ali che gira con una ragazzina? > Controlla di non essere sentito da nessuno adesso, fa qualche passo per avvicinarsi ad Itsuki < Posso darti ottime informazioni su di loro > Cosa vorrebbe dirgli? Il barbone non sa nemmeno i loro nomi, nonostante li abbia incontrati in più occasioni ed abbia avuto l'occasione di collaborare con loro < Sai, secondo me quella ragazzina viene drogata dallo spilungone, e, probabilmente non è nemmeno la peggiore delle cose che le fa fare > Fa una piccola pausa, ingoia un po' di saliva, la prospettiva del sakè che potrebbe ricavare gli ha fatto venire l'acquolina < Ti dico tutto per una bottiglia di sakè e mezza, che ne dici? > La sua valuta è il sakè, ormai si sarebbe dovuto capire [chk on][Equip]

19:16 Itsuki:
  [Strada] Mentre l'altro quindi andrebbe facendo saettare lo sguardo per il luogo in cerca di un locale o un qualsiasi negozio che sia, lui permane sul posto sistemandosi la cravatta con mano destra e sinistra, l'una che regge il nodo e l'altra che sistema il lembo più lungo tirandolo verso il basso con fare deciso, puntiglioso, tornando poi con le mani dietro la schiena a finir preda di quel suo dire senza senso e senza alcuna possibile fonte di guadagno da parte del Goryo esasperato che volge lo sguardo in direzione di dove lui punta giusto per pena o pietà, finendo per sospirare con sommoo sconforto al suo vaneggiare, andando a perder la speranza riguardo quando andrebbe ad etichettare quello come un pover'uomo cornuto, sollevando lo sguardo al cielo in quel cerca una qualche risposta, che giace oltre il velo di nebbia magari, riguardo al perchè dovrebbe convincersi di poter cavare fuori un ragno dal buco, visto che quello sembra soltanto essere in grado di elargire questioni di poco conto. La mano sinistra si solleva ed il polso si piega appena per andar a mostrare un'orologio che sporge dalla manica nera del completo, le ametiste che si posano sopra nell'andare a valutare l'ora che si è fatta, volendo poi quasi tagliar corto con l'altro, finendo poi per soffermarsi a quel suo domandare riguardo ad una persona probabilmente conosciuta. Rosso e non rossa, dunque esclude Sango a priori, riflette riguardo altri eventuali individui ma l'unico che potrebbe ricondurre al colore della capigliatura da lui citato, probabilmente è solo Ryuuma, per quanto non ricolleghi le ali e presuma siano il derivato di una qualche sorta di tecnica, probabilmente < Mh? Intendi Rasetsu. ? Beh, come dire.. Non è un tizio difficile da fraintendere, suppongo. > e non sà se è più per il fatto di andar a godersi una qualche storiella divertente, o se non finirà invece preda di un semplice punto di vista di Toshi di quella che sarebbe, ad insaputa di Itsuki, una qualsivoglia relazione. Si acciglia vagamente dopo che distoglie la mano dell'orologio da lì dove si era posata sotto al mento in quel breve riflettere sul chi, riportandola dietro assieme alla gemella, risultando vagamente accigliato in quel guardarlo < Ahn.. Non lo facevo tizio da.. Stuzzicare le minorenni. > e ridacchia tra sè e sè, andando a lasciar quella breve virgola di confuso isterismo in quell'immaginare il suo dire come un vizio, pensando che in fondo, per un tizio come Rasetsu che và in giro spacciando droga, bramando campioni di robe e facendo cose (?) , la questione potrebbe anche essere plausibile <{ Ah sì. Rasetsu. }> non che ci si voglia mettere pure il Moro all'interno in quel dire nei confronti del Kokketsu, eppure una buona parte di loro, nonostante il dire sarcastico, sono abbastanza convinti che sia un travisare del Chikamatsu < Mezza, il resto è il prezzo da pagare per averti permesso di ritrattare l'offerta che ti ho fatto prima. > inflessibile, ma in grado di andar a concedere quel pizzico di generosità in più nei confronti del barbone, visto che a lui sostanzialmente non costa molto e se poi altre cose andranno come dovranno andare, non dovrebbe più avere alcun particolare problema con i soldi, ma questa è una'altra storia. Dunque, dove si va? {Ck on} {Goryo on}{Equip}

19:39 Toshi:
 Passo in avanti, pausa per tenere l'equilibro, altro passo avanti. Questo il ritmo tenuto dal barbone mentre i suoi occhi continuano a muoversi come dei disperati alla ricerca del primo distributore di alcolici nei dintorni. Volta la testa di scatto quando sente il nome del rosso portando gli occhi sul viso dell'altro, per poi alzare ancora una volta le spalle nel fare spallucce prima di rispondere verso Itsuki < Che ne so come cazzo si chiama io > Commenta mentre nel suo volto si potrebbe leggere un'espressione totalmente spaesata, non ha la minima idea di chi possa essere quel Rasetsu, effettivamente non si sono mai presentati < Voleva darmi cose più forti del sakè, ma a me piace il mio sakè e nient'altro > Muove la testa verso destra e sinistra, per indicare una negazione < Nossignore, non prendo altro oltre al mio buon liquido caldo! > Esclama verso l'altro continuando il suo lento procedere per la strada, imperturbabile al cambio delle condizioni da parte del Goryo, ha i suoi metodi per essere convincente < Può andare bene per iniziare > Direbbe fermandosi di scatto. Ha trovato il locale, una vecchia bettola sulla destra, adesso accelera il passo, sperando lo segua < L'altro giorno mi hanno fatto scappare un tizio ricco, mi voleva offrire del sakè e loro lo hanno fatto scappare > Rallenta il passo avvicinandosi alla porta della bettola < 'sti stronzi > Continuerebbe poggiando la mano sulla maniglia, per poi iniziare a spingere < Comunque, quello è scomparso, lo abbiamo seguito, e siamo finiti in una botola sotterranea > Si incammina verso il bancone < C'erano trappole e cose varie, il tizio era scomparso, ma hanno preso dei fogli da un tavolo, secondo me se li sono tenuti tutti per loro > Commenta alzando l'indice verso il barista: Una bottiglia? Esattamente, otterrà comunque quello che vuole, o mal che vada scapperà al momento di pagare < Ma io voglio sapere cosa c'è scritto, quel tizio elegante mi deve del sakè, non voglio se lo prendano tutto loro > Detto ciò attenderebbe la bottiglia di sakè, da dividere con il Goryo ovviamente.[End]

20:16 Itsuki:
  [Strada > Locale > Strada] Che modi, quelli rozzi di rispondere di lui, grezzo nel tono e nelle parole, ma dopotutto nulla alla quale non possa considerarsi avvezzo, vista la fama di quel che fu Oto, dove lo sproloqui era forse una brezza d'aria in confronto ai mali che aveva offrire il Suono, inutile però perdersi nella nostalgia, mentre il Chunin vedrebbe di sottolineare il tutto con brevissimo cenno del capo, un vago assenso in un presumere appunto eventuali intercalari qua e là < Raffinato. > commenta con sommo sarcasmo senza che in viso si ponga una qualsiasi espressione particolare, andando poi a soffermarsi in quel suo dire riguardo il Kokketsu che voleva rifilargli pillole dalla dubbia entità, qualcosa di facilmente riconducibile per il Kagurakaza che con un mezzo rotear degli occhi e un'espressione vaga, rimembra < Sì, la sbrilluccica, mi pare si chiami così.. Non è roba con la quale scherzare.. > si insomma, non che non si debba prendere a priori, è che non la si deve prenderla alla leggera, che è diverso, per quanto lui non avrebbe mai avuto intenzione di aprofittarne più di quella singola volta, in preda all'euforia del momento, se così vogliamo dire <{ Maledette siano quelle due birre. }> dice da dentro l'altro, ottenendo un breve sbuffo che segue un ridacchiar misero e che vien quasi sedato sul nascere in quel non voler dar retta all'altro riguardo quel giorno. Altro che thè nero. Ora però, finalmente sembra che in quel seguir Toshi, finalmente le orecchie andrebbero drizzandosi, figurativamente parlando, al dire dell'altro, ritrovando un rinnovato interesse nelle sue parole andando a lasciarlo parlare sino alla fine, sino a quel giungere al bancone, senza curarsi minimamente ora di dove siano o dove non siano, rapito quanto basta dalle sue parole per tentare di immaginare e figurare cose, ipotizzare il posto in questione, fare congetture e finire dunque per aumentare quella sua stessa curiosità, andando però a riferirsi prima al barista, piuttosto che all'altro < Te ne pagherò metà, se gliene dai oltre, offrirai tu. > lui si concederà un sorso tanto per, se dovrà, arrendendosi al fatto di non poter paragonare l'alcolico lì presente con i più i pregiati sakè dei quali poteva godere un tempo il suo palato, tornando con l'attenzione su di lui < Interessante.. Credo domanderò personalmente la prossima volta che lo incontro, se negherà sarà qualcosa di importante, altrimenti.. Che noia. > ma oramai i soldi al barista li starebbe già lasciando, e si fermerebbe dunque ancora per poco, facendo quella breve pausa e nulla di più nei confronti della propria ronda, andando poi a sollevare il bicchierino che vien riempito riappoggiandolo con un fare delicato, voltandosi poi per dirgli prima di sparire < Potrei anche offrirti una bottiglia intera la prossima volta, cerca di scoprire cose più interessanti e vedremo quanto motiverai la mia gentilezza. > e detto ciò, tralasciando il presentarsi ed evitando di trattenersi ulteriormente, alzerebbe la dritta in un vago quanto elegante cenno di saluto, quasi sprecato secondo lui nei confronti del rozzo figuro, uscendo fuori dal locale per proseguire quella sua passeggiata travestita da dovere. {End}

Itsuki incontra Toshi durante una ronda, il barbone, pur di scroccargli sakè gli racconta dei fatti del quartiere, e dei fogli trovati con Ryuuma e Kouki alcuni giorni prima, facendogli intendere si tratti di cose interessanti