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Missione dell'Alleanza C - Retrofront

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Missione di Livello C

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con Tenshi, Usagi, Katsu, Ryuka

La guerra è caos. E’ un vortice che ti spinge sempre più giù. A volte ti fa agire in modo istintivo. Altre volte in modo razionale. Non c’è un filo logico. Ogni battaglia è sempre diversa da quella precedente. Ed ogni shinobi cambia. Cresce. Si completa. Ogni ninja trova qualcosa da proteggere, qualcosa per cui combattere. E cercherà di resistere, in ogni modo. Ma i cittadini? Loro con che occhi guardano quella guerra? Come possono capire chi ha ragione e chi ha torto? Semplicemente, si fidano delle persone giuste. O, spesso, delle persone sbagliate. Si fidano delle loro parole. Dei loro gesti. E’ ciò che è successo quest’oggi ad un gruppo di civili. Nell’ala est del villaggio di Kirigakure, infatti, si può notare una grande calca di cittadini, intenti a parlare tra loro. Essi si trovano davanti alla porta del villaggio. Sulle loro schiene, portano grandi zaini, pieni di ogni cosa: vestiti, viveri ed oggetti per l’igiene personale. Sembrerebbe che stiano per lasciare la città. Un gruppo di ninja, composto da Katsu, Ryuka ed Usagi, è stato mandato alla porta dell’ala est per capire cosa stia succedendo. I tre noteranno che le persone radunate in quel luogo sono circa quaranta e sembrano aspettare qualcuno. Un uomo, barbuto, ma senza capelli, davanti alla folla, cerca di dare direttive. < Mettetevi in fila! > grida a gran voce < Per favore, devo raccogliere i vostri dati! >. Egli darebbe quindi l’impressione di essere a capo di quella rimpatriata. I ninja, non molto distanti da quell’uomo, potranno vedere che dentro l’orecchio sinistro del barbuto si trova una ricetrasmittente nera. Starà forse comunicando con qualcuno? Forse anche lui riceve direttive da altri. Nel frattempo, la folla cerca di sistemarsi come meglio può, provando a seguire gli ordini dell’uomo. I tre shinobi potrebbero decidere di avvicinarsi e chiedere informazioni a qualcuno, oppure aspettare e vedere cosa succede. A loro la scelta. [Missione dell’Alleanza C - ‘Retrofront’ - START][Turni liberi][No tempo][Per questo turno, potete spostarvi verso i civili senza usare quarti][Per qualsiasi cosa, contattatemi <3]

15:12 Katsu:
  [Porta Est - Kiri] Pensieri, sentimenti contrastanti e un gran disordine. Al netto della confusione generale ancora una volta è stato chiamato in missione. Una missione che lo ha portato sull’ala est, sulla porta, in quanto dei movimenti sospetti di gente che non dovrebbe esser lì meritano un’indagine approfondita. Si presenta in maniera totalmente ordinata: un metro e ottanta di altezza, carnagione albina, così come biondo platino sono i capelli sulla testa, lisci e perennemente disordinati. Un paio d’occhi azzurri color del cielo terso e una corporatura longilinea, ma tonica e pronta allo scatto, al moto e al combattimento. Ciò che indossa sono un paio di sandali ninja di colore nero, così come neri sono i pantaloni, di una fattura elastica che facilita i movimenti e l’attività fisica. Una t-shirt di colore anch’esso nero completa quel monocromo di colori che cozza con i suoi tratti somatici in un gioco quasi di luci ed ombre. Il coprifronte del villaggio dell’erba è ben stanziato sulla fronte, con la placca metallica visibile. Alle mani sono indossati dei guanti da ninja. Un portakunai è legato alla coscia sinistra e dentro reca il relativo equipaggiamento. Un portaoggetti, invece, giace sul fianco sinistro e dentro vi sono oggetti che potrebbero rivelarsi utili. Giace, ancora a distanza, raggruppato con i compagni di missione. <Katsu Seiun, genin di Kusa e tirocinante medico> si presenta ai compagni di missione, guardandoli entrambi. Ciò che avviene dopo è un moto che porterebbe le mani ad unirsi a formare il sigillo della capra all’altezza del petto. La mente tenterebbe di figurarsi le due sfere consuete: la sfera spirituale al centro della fronte, la sfera fisica al centro del ventre. Configurate esattamente le due nella propria mente, tenterebbe di immettere uno sforzo della propria volontà, che dovrebbe portar le due sfere a mettersi in moto in perfetta contemporanea, nel tentativo di virare sul loro stesso asse con sempre maggior vigore. Portato tale vigore al massimo, dunque, tenterebbe di imprimere la propria volontà affinchè le sfere stesse si mettano in moto con due percorsi differenti. La sfera spirituale tenterebbe di muoversi in un moto discendente che dovrebbe portarla dal centro della fronte ad irradiare gli occhi e quindi a riversarsi nel naso, nella bocca fin giù nella gola e nello sterno, per riversarsi al centro del petto, dove vorrebbe incontrare la corrispettiva fisica, a cui sarebbe impresso un moto ascendente che dal centro del ventre vorrebbe mettersi in moto, in perfetta contemporanea con l’altra, ma attraverso il ventre stesso e quindi su nello sterno, per raggiungere il petto. Proverebbe, dunque, a comunicare un moto alle due compagini in quel punto comune, affinchè si mescolino e diano vita al chakra, una forza a cui è ormai abituato che vorrebbe dare sicurezza e senso di protezione al Seiun. <Avviciniamoci, ragazzi. Questa gente non dovrebbe essere qui, da quello che ci è stato detto e dobbiamo capire perché sono qui. Occhio anche sulla folla, c’è rischio che ci si rivoltino contro o che qualcuno ci attacchi e faccia una strage> poche indicazioni ai corrispettivi, che guarda entrambi. E tenterebbe anche di muovere verso il barbuto, che adocchia e del quale sente le parole. <Mi scusi! Dove va questa gente? Con chi sta comunicando?> è uno scandire pacato, in cui non vi è alcun attacco. Lo sguardo è fisso su di lui e l’apparecchio nero lo vede all’orecchio di lui. I sensi sono tesi ad ascoltar rumori, ma l’attenzione è adesso su colui che sembra dirigere la spedizione. [Tentativo di richiamo chakra][Chakra 30/30 se ON][Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 bomba luce, 1 tonico curativo, 1 tonico rec. Chakra, 7 tonici rec. Chakra speciale, 2 tonici curativi speciali, 2 fumogeni, 1 sigillo potenziante ninjutsu]

15:22 Ryuka:
  [Porta Est | Kiri] ~ Il suo passo muove dritto verso la folla, la piccola folla, quella che sto cercando di uscire dal villaggio della pioggia che così tanto bene li ha accolti. Piè destro che segue il sinistro e viceversa mentre lentamente i capelli rossi vanno ondeggiando al vento leggermente alle sue spalle. Situato nel gruppo insieme agli altri ma dunque ad ondeggiare il braccio destro il braccio sinistro andando a camminare veloce abbastanza da non rimanere indietro dal momento che le sue gambe sono indiscutibilmente più corte di quelle dei suoi compagni. Apparte un kimono nero indossa ovviamente L’armatura di legno leggera del suo Clan che gli arriva fino alle cosce, aprendosi verso la parte terminale con inciso il simbolo dei Senju da entrambi i lati. Un pantalone denso di tasconi e di colore scuro orna le sue gambe magre e atletiche che trasportano il suo piccolo arsenale personale: due Kunai, due carte bomba di cui una Mina, i guanti ninja stretti alle mani di colore nero, un tonico per il Chakra, un Fuuda in cui è sigillato un tronchetto per la sostituzione. Il coprifronte Del suo villaggio svetta orgogliosamente sulla fronte del giovane Ninja evidentemente molto felice di indossarlo al punto da esordire con un sorriso di fronte alle presentazioni degli altri. < Ryuka Senju, Genin di Konoha e Prodigio dei Senju > si presenta in tutta serenità. Come se tutti i simboli del clan non bastassero a qualificarlo. Le mani andrebbero dunque velocemente ad unirsi di fronte al petto andando a formare il sigillo della [Capra] Al fine di cercare di individuare le due energie che scorrono dentro di lui fermandosi all’altezza del cervello e dello stomaco come due sfere che ruotano in sensi opposti. Le due, di colore rosso e azzurro intenso e andrebbero a iniziare la loro rotazione in maniera sempre più intensa Sospinti dalla volontà del ragazzino. Il loro aumentare l’intensità andrebbe dunque a produrre come risultato il loro lento e poi via via più rapido avvicinamento. Sempre maggiore, a scivolare verso il petto del Senju entrambe anche se da sensi diametralmente opposti. La camminata in tutto ciò non dovrebbe andare a rallentare né ad interrompersi. Le due sfere, facce della stessa medaglia, dovrebbero così essere spinte fortemente a impattare l’una contro l’altra così da ESPLODERE nella liberazione e nel richiamo del chakra che inizierebbe dunque a vorticare velocemente all’interno del suo sistema circolatorio alternativo. Le iridi cremisi si spalancherebbero appena di conseguenza, volgendo gli occhi verso i presenti e solo a quel punto tentando di SCIOGLIERE il sigillo al petto. < Finalmente si fa sul serio > sibila tra le labbra cercando a sua volta di concentrarsi su coloro che ha di fianco andando ad ascoltare quello che Katsu dice senza batter ciglio. Refrattario agli ordini di altri villaggi. < Che sta succedendo? > domanda dall’alto dei suoi 120 cm di altezza < Perché questa gente si è radunata? > lo domanderebbe direttamente al VECCHIO privo di capelli, cercando di tenere d’occhio TUTTA la zona circostante in attesa che succeda qualcosa, in attesa che qualcuno risponda o si faccia vivo. Le mani ornate dei guanti rimangono dunque lungo i fianchi mentre le iridi cremisi saettano a destra e sinistra cercando in qualsiasi momento di capire qual è il loro obiettivo, quello vero. [ Tentativo Richiamo Chakra 4/4 ] [ Inventario | Armatura Leggera - Kunai x2 - Carta Bomba - Carta Bomba Mina - Guanti Ninja - Tonico per Chakra - Fuuda attivato con Tronco per sostituzione ]

15:25 Usagi:
  [Porta Est - Kiri] Ha accettato quella missione, quindi si trova fuori le porte della città di Kiri, accompagnata da due ninja sconosciuti al momento, non avendoli mai visti in vita sua, diretta verso un ampio gruppo di persone che si raccoglie in quel particolare posto al solo scopo di tornare alle loro abitazioni. L'aspetto che mostra agli altri, come sempre, è quello di una figura molto minuta e fine, un panneggio che sembrerebbe curato ed elegante, indossa infatti un leggero kimono con lo sfondo completamente nero e, come sublime bellezza di un tradizionale abito orientale, regalatole appositamente da un caro amico, è costellato di rami di ciliegio con i fiori rosa che lambiscono quel legno evanescente e carico di splendore. Lo stesso colore che cinge, con quella lunga fasciatura, il ventre per più volte, un tessuto che stringe l'abito e lo tiene fermo e che, infine, si appunta dietro la schiena a formare una sorta di grande cuscinetto, un tradizionale vezzo regalatole, qualche settimana addietro, da un suo amico durante una strana missione dalla sarta a Konoha. Nel folto di lunghi codini argentati, che cadono ai lati della figura, si confondono ad appuntarli, su entrambi i lati, dei grandi campanellini dorati che ormai tacciono silenti e immobili, come pietrificati dallo sguardo di una gorgone. Infine, come coronamento dell'edificio, i piedini, avvolti da due calzari di seta leggera, calzano un paio di Geta alti, così da farla apparire una figura quasi trascendente e antica. Legati all’obi, proprio per non destare alcun tipo di sospetto sul motivo che l’ha spinta in quel luogo, si trovano alcune borsette, due poste ai fianchi e una dietro la schiena, spostato verso la natica destra. Al loro interno si trovano diversi Fuda, con all’interno sigillati alcuni bastoncini con appuntati sopra delle carte bomba, appositamente preparati la notte precedente per non essere colta impreparata; nella sacca posteriore sono inserite alcune bombe accecanti e anche delle carte bomba; un’arma segreta nascosta nella sacca posteriore, un potenziamento per le proprie tecniche, una pergamena che può aiutarla in caso di necessità cercando di prevedere ogni particolare evenienza che si possa presentare. Non porta armi con sé, anche perché non saprebbe nemmeno utilizzarle, ma comunque non è una sprovveduta. Nessun sorriso ormai lambisce le sottili labbra di lei, con quel lieve tocco di trucco che esalta le guancette rosse e le lunghe ciglia argentate. Come coronamento del suo abbigliamento, a dimostrazione della nuova vita che ha scelto di perseguire, ha avvolto attorno al braccio dritto una fascia di colore rosa, molto personalizzata, dato che semplice le è sembrata poco carina, con una piastra di ferro incisa a mostrare il simbolo del villaggio di Kusa, adesso è una Genin e appare chiaro che voglia mostrare il copri-fronte che le hanno dato per la sua promozione, per quanto indossato in un posto molto singolare. Ormai è a vista, nota come quei poveri cittadini, mossi dal desiderio di abbracciare le proprie cose, si ammassano in quel luogo guidati da un uomo barbuto che sembra coordinare la massa, come il pastore che guida un gregge. <Benissimoooooo!> Eccola che comincia, tracotante d’energia, come un uragano che travolge qualsiasi cosa la circonda con la propria felicità. <Ihihihihih. Mi presento a voi miei nuovi accompagnatori. Si si si.> Riferendosi agli sconosciuti che adesso procedono al proprio fianco. <Io sono la Idol dell’amore e della giustizia, la ragazza più carina e coccolosa del mondo; sono Usagi-Chaaaaaaan! E appartengo anche al clan Uchiha. Si si si.> Muove frenetica ed espansiva il proprio capino in diversi cenni d’assenso scatenando il suono melodioso e costante dei sonaglini dorati che appuntano il lungo codino sinistro [Drin-Drin]. Non potendo permettersi di rischiare e volendo fronteggiare qualsiasi pericolo dovesse trovarsi sul proprio cammino, le braccia si muovono velocemente davanti al corpo, piegate verso l’interno a circa trenta centimetri dal petto, proprio all’altezza del principiale organo palpitante, mentre le mani cercano un congiungimento estremamente preciso. Volendo emulare l’esatta posizione che l’è stata insegnata durante la prima lezione da allieva che ha sostenuto all’accademia diverso tempo addietro, ricordando e avendo memorizzato ogni singola cosa insegnatale, tenta di dirigere le dita verso l’alto così da chiudere verso l’interno le ultime due della mandritta e appoggiando le opposte su queste; i polpastrelli dell’indice e del medio della prima verrebbero uniti all’altezza dell’intersezione tra la falangina e la falangetta della seconda, ed in pollici misti in quell’unione d’intenti che le permetterebbero, con minuzia, di simboleggiare il simbolo delle Capra. Non manca di riprodurlo fedelmente ed in modo del tutto impeccabile, essenziale principio di tutto quello che può fare. Se infatti tutto fosse andato alla perfezione, se il posizionamento non fosse fallito, passerebbe velocemente alla successiva fase e comincerebbe a riprodurre quell’energia trascendentale, condizione senza la quale non ci potrebbe essere alcun richiamo, che unisce le due principali nel proprio organismo. Allora è proprio la componente mentale la primaria forma di rappresentazione sulla quale ella cercherebbe di far perno, una concentrazione assoluta alla quale si aggiungerebbe, per il successo dell’esercitazione, l’immaginazione propria. Quest’ultima rappresenterebbe, cercando di non farsi distrarre dal alcun movimento esterno intorno a sé, in modo del tutto naturale, data la facoltà innata insita in ogni essere vivente, le due cose che rappresentano, per lei, l’energia fisica e psichica. Il suo mortale infermo, attristo e stanco, assoggettato dalle fatiche di tutti i giorni, richiama l’immagine del cibo e dei dolci che lei tanto ama, cioccolata, cannella e ogni altra cosa bella; intanto la sua parte migliore, che s’erge a cura dell’anima, affliggendo il corpo con crudeli pesti, richiamerebbe il gioco degli orsetti di peluche e dei cavallucci a dondolo che tanto le piacciono e le stimolano la fantasia. Dovrebbe quindi essere scontata l’unione così accesa tra le due forze in perenne scorrimento, come fiumi di diversi fluidi, nel proprio corpo che, sfociando per trovare pace all’altezza del ventre, inciderebbero in un’unione sintetica. Una chiara dialettica tra corpo e anima in quelle energie così enfatizzate che comincerebbero ed essere, in quel determinato posto, centrifugate in un vortice profondo, così come il panettiere unisce l’acqua e la farina per dar vita alla pasta, così ella cercherebbe di unire le due energie per far trasudare dal corpo e da tutti i pori di fuga della propria pelle. Per le sole persone che possano mirare quel sublime spettacolo, il chakra della piccola verrebbe rappresentato come fasci di rosata energia che defluirebbero dalla pelle, creando una bellissima opera d’arte della quale lei è la protagonista indiscussa. Ovviamente non manca di ascoltare le parole di quel ragazzo che, da quanto da lui stesso asserito, dice di chiamarsi Katsu e verso il quale volge un ampio sorriso che fa sfoggio di un armonioso contorno di denti bianchi e perfetti. <Va benissimo Katsu-Chin…> Ecco che comincia a dare onorifici strani alle persone. <Andiamooooo!> E alza il braccio destro verso l’alto con il palmo della mano aperto così da rivolgerlo in direzione della folla verso la quale, ora, cerca di avvicinarsi sino a porsi a tre metri circa dall’uomo barbuto con l’auricolare, una persona che non sembra avere nulla di strano, ma ormai non si fida più di nessuno. <Salve a tutti MINNAAAAAA!> Richiama l’attenzione della folla con il suo fare espansivo e carico di entusiasmo, scegliendo comunque una strada diversa da quella dei compagni, anche perché le dovute domande l’hanno già poste, lei si occupa di attirare il favore della folle, cercando di sollevare le mani all’altezza delle guancette per fare il simbolo della pace con entrambe, mentre un solare sorriso si palesa sul volto. <Ihihihihih.> Un po’ troppo espansiva, ma lei è fatta così. [Tentativo impasto Chakra] [Se Chakra 30/30] [Equipaggiamento: Porta kuni e shuriken X2; Portaoggetti X1; Tonico recupero Chakra Speciale X1; Tonico recupero Chakra X10; Fumogeno X1; Fuda con tronchetto da sostituzione con carte bomba X4; Carte Bomba X5; Bombe luce X1; Fuda con tronchetto da sostituzione normale X5; Coprifronte di Kusa; Sigillo Potenziante Ninjutsu Speciale X1].

Il Chakra viene attivato alla perfezione da tutti e tre i ninja. D'altronde, hanno mesi di esperienza alle spalle. La nebbia, quest'oggi, non è fittissima e si ode il cinguettio degli uccelli, nascosti all'interno delle fronde di due grandi alberi ai lati della porta del villaggio. Dopo essersi presentati, gli shinobi decidono di avanzare verso la folla. In particolare, Katsu e Ryuka si avvicinano all'uomo barbuto, mentre Usagi decide di attirare l'attenzione della folla. Difatti, tutti si girano verso di lei, sorridendole gentilmente e salutandola con qualche parola o con qualche gesto del capo. < Che bella ragazzina > esclama una signora con un abito blu, alla vista dell'Uchiha. Il barbuto, intanto, è intento a raccogliere i nominativi della folla. Tiene in mano una penna e, su una cartellina blu, appunta tutti i dati. Neanche si accorge dell'avvicinamento dei due shinobi. Alza lo sguardo verso di loro solo quando Katsu prende parola. < Oh, salve > il suo capo si china in cenno di saluto, per poi rialzarsi. I suoi occhi verdi scrutano le due figure, analizzandole e focalizzandosi su ciò che li contraddistingue: i loro coprifronte. < Ci è stato ordinato di fare ritorno al nostro villaggio > risponde, così, alle domande dei due. < Oh, io sto comunicando con le persone che sono a capo del ritorno alle nostre abitazioni > ed anche la seconda domanda del kusano dai capelli albini ha avuto una risposta. < C'è qualche problema? > chiede ai due, gentilmente. Quell'uomo non sembra essere una minaccia e, a quanto pare, segue le direttive di altri. Adesso, i due ninja che gli stanno accanto potranno vederlo distogliere lo sguardo e parlare alla ricetrasmiettente. Essi potranno solo sentire le parole del barbuto, ma non quelle di chi sta comunicando con l'uomo davanti a loro. < Ci sono qui tre ninja > dice, avvisando chi sta all'altro capo della ricetrasmittente dell'arrivo dei tre. Per il momento, nient'altro sembrerebbe accadere, se non fosse per due figure che spuntano da un vicolo del villaggio. Essi si trovano a circa venti metri da Katsu e Ryuka e a quindici da Usagi. Indossano delle maschere: una bianca, l'altra nera. Dai loro abiti e dai volti coperti, i tre ninja potrebbero facilmente intuire che si tratti di ANBU. Essi si stanno avvicinando alla folla. [Turni: Katsu - Ryuka - Usagi][Tempo: Katsu 16:05 | Ryuka 16:15 | Usagi 16:25][Distanza ANBU - Usagi: 15 mt | Distanza ANBU - Katsu e Ryuka: 20 mt][per qualsiasi cosa, chiedete <3]

16:04 Katsu:
  [Porta Est - Kiri] Sente le presentazioni dei compagni, ma lo sguardo si fissa su Usagi, nel sentire la quale un sopracciglio si inarca, decisamente stranito dall’atteggiamento di lei. E lo stesso sguardo viene dedicato a Ryuka, quando si classifica come prodigio. Non sbuffa, non dà cenno di reazioni, anche perché tutti e tre arrivano in prossimità del vecchio, del quale ode le parole. Scuote la testa. <No, l’alleanza non ha comandato nessuno spostamento. Chi vi ha ordinato di spostarvi, vi ha teso una trappola. Per le vostre vite, tornate immediatamente indietro. E’ un ordine dell’alleanza ninja> E sì, perché non ha tempo di dire altro, perché due ambu sbucano da un vicolo e tutto, ovviamente, viene notato dal ninja, che volta proprio nel momento in cui gli ambu compaiono. Stringe gli occhi. <Tornate immediatamente negli accampamenti, qui siete in pericolo> è un ordine e la voce calca in maniera che venga recepito come tale. <Ryuka, vieni con me, Usagi-Chan, scorteresti queste persone fino a portarle fuori tiro?> da cosa? Presto detto. I piedi frustano il terreno, mentre le caviglie son pronte a scaricare a terra tutto il peso proveniente dai quadricipiti, che flettono verso il basso, sostenuti dall’addome. Un peso del corpo che vorrebbe esser scaricato a terra e che dovrebbe far da perno, perchè improvvisamente ecco che i quadricipiti e i polpacci tenterebbero di utilizzare quella forza accumulata dai piedi, che puntano al vicolo dove gli anbu sono usciti. I piedi vorrebbero scaricar a terra tutto il peso accumulato, le caviglie vorrebbero far da trampolino e conferire esplosività allo scatto, che vorrebbe far muovere il Seiun di circa 12 metri verso verso i due ambu, così da portarglisi a tiro. Immediatamente andrebbe a concentrarsi affinchè il chakra sia trovato al centro del petto. In un moto di volontà tenterebbe dunque di focalizzarlo e di spingerlo in un moto ascendente affinchè esso si riversi nello sterno, nella gola e quindi nella bocca, nel naso, fino a diapanarsi negli occhi. Chiede l’abbraccio delle signore oscure, chiede la protezione delle ombre. Ombre che tenterebbero di riversarsi nei suoi occhi, rendendoli completamente neri, attivando il Kayosei. <Giù la maschera, identificarsi e parola d’ordine e chi ha ordinato a questi cittadini di partire. Non lo ripeterò una seconda volta>. E’ ciò che dice all’indirizzo degli ambu. <Ryuka, Usagi-chan, pronti a difendervi e a difendere i civili!> alza leggermente la voce all’indirizzo dei ragazzi. E anche le sue gambe flettono, pronte ad un’eventuale difesa. [Chakra 29/30][1/4 spostamento 12m – 2/4 attivazione innata – 1/4 attesa][Tentativo attivazione Kayosei lvl 1][Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 bomba luce, 1 tonico curativo, 1 tonico rec. Chakra, 7 tonici rec. Chakra speciale, 2 tonici curativi speciali, 2 fumogeni, 1 sigillo potenziante ninjutsu]

Ryuka salta il turno. Usagi può già azionare

16:41 Usagi:
  [Porta Est - Kiri] Non può certo negare, la piccola Idol, che tutte quelle attenzioni non le dispiacciono, soprattutto contando il fatto della scelta che ha preso, la designazione della strada per il proprio futuro. Nel momento in cui ode quelle parole provenire dalla folla, soprattutto dalla persona che le rivolge quel commento così gradito, compie un gesto con il chiaro intento di voler risultare ancora più affabile. E’ pur vero che le gote si tingono di un nobilissimo colere sanguigno, timida cerca di apparire, mentre le grandi iridi rosse si abbassano ad ammirare le sue stesse calzature; il busto comincia a dondolare e a ruotare a destra e a manca, mentre le manine si alzano a coprirsi le guancette. <Ma cosa mi dite mai! Ihihihihihihih.> Forse è stata posseduta da topo Gigio, ma è una star che funziona sempre non c’è dubbio a tal proposito, soprattutto per le persone più piccole e i bambini adorano quando si comporta in quel modo. <Spero che stiate tutti bene! Si si si.> Solleva le braccia al firmamento, con le manine strette in una morsa delle dita, mimando un chiaro segno di vittoria. <Aaaaalloraaaaaa! La vostra Usagi-Chan è qui per aiutarvi e sostenervi. Si si si.> Muove freneticamente il capo, enfatizzando con i gesti ogni singolo iato di voce che esprime, espressioni del volto e del corpo che vogliono mantenere alta l’attenzione della folla, con il chiaro intento di farsi benvolere. <Credo che tutti vogliate tornare alle vostre abitazioni. Spero che presto possiate farlo. Si si si. Faccio il tifo per voi. Siiiiii!> Ma quelle belle parole, come una successione di luce ed ombra, sono soltanto uno specchio per le allodole, una chiara ricerca del benestare della folla, anche perché altrimenti potrebbe fare la stessa fine della missione precedente, che comunque non è andata male. Lascia che i propri compagni se la sbrighino con il vecchio, tuttavia non manca di ascoltare le parole che vengono pronunciate, con le grandi iridi rosse osserverebbe con la massima attenzione il gregge, ma d’altro canto le chiocce auricolari sono in analisi verso la voce del vecchio, anche per farsi una chiara idea di ciò che succede. <Minna, è un bellissimo giorno, quindi cerchiamo di divertirci insieme! Si si si.> In quel momento, tuttavia, non può fare a meno di notare l’arrivo di due figuri che indossano una maschera di alternato colore, due persone con cui ha già avuto modo di incrociare le proprie facoltà e che, allo stesso tempo, si sono dimostrati tutt’altro. <E’ così vero?> Domanda con un vociare basso come in una sorta di sussurro, con le palpebre che mutano in due fessure, non manca minimamente di fare sostanza e abuso della sua parte più dolorosa, quella zona nera che le ha permesso di sviluppare le doti che tanto ha desiderato, una brama che l’è costata anche troppo cara. Dolce dodicenne che troppo presto ha saggiato il nettare malevolo della realtà, bevuto il calice della disperazione e, da questa, cerca adesso di arrancare, passo dopo passo, verso i ricordi di una vita passata nella bambagia e nel vizio dettato dalle calde braccia della madre. Madre morta violentemente, un regalo macabro per la piccola, un dono elargito dalla stessa maledizione che affligge il clan di cui è parte integrante. A dimostrazione appunto di tali natali, figlia della guerra e del tormento e loro degna discepola non si fa per nulla scrupolo a far defluire una minima quantità di quella forza, presente attualmente all'interno del ventre, verso l'alto come una serpe velenosa che striscia e si insinua in ogni sua viscera, in ogni suo organo, invadendo di prepotenza gli tsubo semplici per invadere quelli dei propri occhi diabolici. Maledette iridi rossicce che si tingono di una luce pericolosamente vermiglia, una diabolica forza che si palesa in entrambe le iridi come un cerchio nero all'interno della pupilla, macchiata a sua volta da una piccola forma astratta, orpello maledetto di segreti sgraziati e privi di pietà. Un solo ed unico tomoe a scoccare la mezz’ora nei bulbi oculari, un’unica forma astratta di pura oscurità che le concederebbe un potere incredibile. Tutto il mondo si tingerebbe di un colore spaziale, diverso da ciò che avrebbe mai potuto vedere privata di quel potere, ogni linea di chakra sarebbe visibile, chiara e distinta al proprio sguardo, tanto da farle comprendere l'assenza di qualsivoglia impasto dalle persone che la circondano; il tempo stesso sembra quasi piegarsi al proprio volere, apparendo rallentato, come se fosse sommerso da un grande quantitativo d’acqua che non permette alle persone di muoversi alla loro normale velocità. Naturalmente quella dovrebbe essere solo la percezione dell’Uchiha, soltanto la sua visuale, nulla viene alterato all’interno della realtà fattuale se non l’apparire di quel fenomeno apparso nei bulbi oculari. Immediatamente ode le parole del compagno d’arme, così, cerca di far perno sulla forza dei muscoli delle leve inferiori, passo dopo passo cerca di indietreggiare lentamente nella direzione opposta alla quale giungono i due Ambu, o presunti tali. <Bene Katsu-Chin! Lascio a voi la prima linea in caso d’attacco, io vi copro le spalle!> Dichiara con tono solare e la voce acuta si propagherebbe in tutta l’aria che la circonda, mentre le movenze cominciano a guidarla sino a ricoprire circa cinque metri, proprio per retrocedere verso i propri compagni e, al contrario, dando loro spazio di avanzare. Fermo restando che vuole attirare l’attenzione su di lei, il sorriso continua a lambire le labbra sottili, cercando di piantare però gli occhi demoniaci su quelle due figure, cercando di percepirne l’esistenza e il chakra che scorre nei loro corpi. Lo sguardo tuttavia non manca di scivolare anche su tutto il paesaggio e sulle altre persone, così che possa avere una chiara panoramica di ciò che accade. Pronta a scattare permarrebbe, sempre attenta ad ogni minuscolo movimento o attacco di sorta che possa fiaccare i propri sensi. [Chakra On 29/30] [Tentativo attivazione Sharingan 2/4][Tentativo metà del movimento ¼][Equipaggiamento: Porta kuni e shuriken X2; Portaoggetti X1; Tonico recupero Chakra Speciale X1; Tonico recupero Chakra X10; Fumogeno X1; Fuda con tronchetto da sostituzione con carte bomba X4; Carte Bomba X5; Bombe luce X1; Fuda con tronchetto da sostituzione normale X5; Coprifronte di Kusa; Sigillo Potenziante Ninjutsu Speciale X1].

Il giovane kusano dà degli ordini ai cittadini raccolti in quel luogo. < Trappola? Ma che stai dicendo? > esclama l'uomo barbuto. < E' stata Kiri ad ordinarcelo, perché dovremmo fidarci di voi? >. Non è così semplice far capire a dei semplici civili cosa sia giusto e cosa sbagliato. D'altronde, loro abitano nel Paese dell'Acqua, perché dovrebbero ascoltare le direttive di un kusano e due konohani? < Noi non torneremo agli accampamenti > sbotta, infine, il barbuto, visibilmente alterato. Menomale che, alle dure parole dell'albino, si contrappongono quelle dolci e persuasive della giovane Uchiha. La folla la ascolta, annuendo e continuando a sorridere. La piccola sta, pian piano, guadagnando la loro fiducia. Intanto, [KATSU] decide di allontanarsi dalla folla ed accorciare la distanza che lo divide dai due ANBU, fermandosi a circa otto metri da loro. In quel punto, egli decide di attivare la propria innata. Difatti, essa viene attivata correttamente, ma nulla cambia della scena che ha davanti. Il sole, infatti, splende alto nel cielo, illuminando ogni cosa. [USAGI] Dopo aver parlato con quelle persone, decide anche lei di attivare la propria innata. Adesso, i suoi occhi sono in grado di vedere il mondo da un altro punto di vista. Quando lo sguardo viene fatto scivolare sugli ANBU, ella può notare che il loro Chakra è attivo. Per quanto riguarda la folla, invece, può constatare che in nessuno di loro scorre l'energia vitale degli shinobi. Essi sono, quindi, semplici civili. [TUTTI] I due ANBU osservano i tre genin, da dietro le loro maschere. I cittadini, rimasti davanti alla porta del villaggio, guardano sconcertati la scena. Il barbuto cerca di avvicinarsi alla piccola Usagi, la quale, fin'ora si è mostrata la più cordiale e con tono alterato, le chiede < Mi spieghi cosa sta succedendo? Quelle sono le persone che ci hanno dato questi ordini > l'indice della mano destra si alza ad indicare i due ANBU < Sono ANBU di Kiri. E Kiri è il nostro paese >. Che colpe hanno dei poveri civili? Loro si sono semplicemente fidati del proprio paese d'appartenenza. Adesso, l'ANBU con la maschera nera si rivolge ai tre ninja < Cerchiamo di calmarci >. Il tono è tranquillo e sembrerebbe che egli non voglia ingaggiare battaglia. < Prima di tutto, di che parola d'ordine parli? Secondo, queste persone stanno semplicemente rientrando al proprio villaggio, perché siamo stati noi a dirglielo. Perché vi scaldate tanto? > ovviamente si riferisce al fatto che i due ninja di Kusa abbiano attivato le proprie abilità oculari con il chiaro intento di difendersi dai due ANBU. I quali, in realtà, non hanno ancora fatto nulla nei loro confronti. < Sai bene che, essendo ANBU, non possiamo assolutamente togliere la nostra maschera > parla adesso l'ANBU con la maschera bianca, rivolgendosi all'albino. La situazione, adesso, è la seguente: quella folla non accenna ad andarsene e quegli ANBU, forse, non vogliono attaccare i tre ninja dell'alleanza. [Turni: Katsu - Ryuka - Usagi][Tempo: Katsu 17:20 | Ryuka 17:30 | Usagi 17:35][Distanza ANBU - Usagi e Ryuka: 20 mt.][Distanza ANBU - Katsu: 8 mt.][Per qualsiasi cosa, chiedete pure <3]

17:12 Katsu:
  [Porta Est - Kiri] Sosta lì davanti, le gambe flesse, pronto ad eventuali attacchi. Attacchi che però non sembrano arrivare. Sente il vociare della folla e volta verso la piccola Usagi in un’ordinata torsione del busto, come a lasciare a lei il compito di rispondere e sedare la folla Kiriana. Un cenno del volto verso di lei, che annuisce… se non fosse che resta imbambolata. Gli occhi. Gli occhi di Usagi li ricorda. Spalanca gli occhi in un moto di stupore. Un’esitazione. Anche la bocca segue il corso e resta imbambolato a guardare la piccoletta con gli occhi rossi. Gli stessi occhi di quella notte maledetta, lontana nel tempo ma vissuta. Il respiro è mozzo. <… Uchiha.> è una sola parola, non udibile da nessuno, ma borbottata tra i denti. Un’esitazione, perché poi riporta gli occhi sui due anbu, maschera bianca e nera, dei quali sente le parole. <E tu sai che io ho l’ordine di uccidere qualsiasi anbu che rifiuti di togliersi la maschera. In più…> digrigna i denti, cercando di soffocare quelle emozioni che minacciano di divorarlo, a favore di una neutrale espressione d’analisi. <… Chi siete voi per ordinare alla gente di tornare al villaggio d’appartenenza quando un pazzo che si fa chiamare Dio minaccia di uccidere tutti, civili e ninja e perché l’avete ordinato? E terza cosa: da chi prendete ordini, voi, anbu di Kiri?> una sfilza di domande, ondeggia lo sguardo tra bianco e nero. <E poi: scommettiamo che sotto quelle due maschere ci sono delle corna rosse con degli occhi perlacei? E’ l’ultimo avvertimento: togliete le maschere e mostratevi, ordinate alle vostre genti di tornare all’accampamento. Ora> digrigna i denti, ma ancora non passa alle maniere forti, prima di combattere c’è bisogno di risposte, è per quello che i tre sono lì. [Chakra 28/30][Kayosei lvl 1 – ON][Tentativo attivazione Kayosei lvl 1][Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 bomba luce, 1 tonico curativo, 1 tonico rec. Chakra, 7 tonici rec. Chakra speciale, 2 tonici curativi speciali, 2 fumogeni, 1 sigillo potenziante ninjutsu]

17:20 Usagi:
  [Porta Est - Kiri] Ecco che quei diabolici occhi mostrano tutto il loro valore, le fanno apparire il modo dalla prospettiva completamente diversa e profonda, così può farsi una chiara idea delle persone dalle quali avvedersi e quelle invece che mostrano la loro purezza. Il sorriso ampio, armonioso, che incornicia il proprio visino di una brillante luce particolare; qualcosa che attira l’attenzione su di sé e che possa sicuramente lasciare l’impronta della stessa felicità che prova lei e con la quale parla alla folla, un bene che si dovrebbe diffondere quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di questa. <Ihihihihih. Katsu-Chin…> Richiama l’attenzione del compagno. <Stai attento, sono pronti loro.> Lo avvisa soltanto, dato che hanno chiaramente richiamato il chakra possono aspettarsi qualsiasi cosa da quegli individui, anche che attacchino la folla e, in quel caso, deve essere lei a proteggerli, non può certamente permettere che i cittadini si facciano del male a costo della sua stessa vita. Non manca nemmeno per un istante di far defluire l’energia degli shinobi all’interno degli rossi oculi che, dal loro canto, continuerebbero a tingersi di quella malevole luminosità; continuano a mostrare il loro potere nella diabolica presenza dei tomoe a dimostrazione del retaggio del proprio clan. Ecco che il vecchio signore, adesso, si avvicina proprio a lei, così da attirare la propria attenzione facendo scorrere lo sguardo su di lui ma permanendo affabile e sorridente. <Su su su Oji-Chan, non prendertela così, altrimenti potrei mettermi a piangere…> In tutta risposta a quel suo tono alterato, cercando comunque di metterlo a suo agio. Teatralmente cerca di portare le mani al mento e mimo un’espressione sull’orlo delle lacrime, ovviamente non sta piangendo sul serio, ma cerca di apparire sempre carina, soprattutto in quelle circostanze. <Hai perfettamente ragione…> Fa un cenno di assenso con il capo, tornando a sorridere. <Quelli possono essere degli ANBU di Kiri, ma ci sono trascorsi che ci indicano la presenza di alcuni falsi ANBU. Io stessa ne ho affrontati alcuni, quindi…> Fa un leggero inchino con il busto in sua direzione, tuttavia cerca di mantenere il capo alto e l’attenzione piantata su di lui, chiaramente ancora non si fida, quindi non distoglie quegli occhi dalla sua figura. <Vi prego!> Si rivolge a tutta la gente, muovendosi così da poter attirare il loro favore e mostrandosi umile anche nei confronti dei più deboli, degli umili e dei meno abietti. <Lasciateci solo controllare, se doveste tornare al villaggio, adesso, senza un ordine preciso, è possibile che ci possano essere delle ripercussioni. Fateci prima controllare e poi, se fosse tutto in ordine, vi prometto che vi accompagnerò personalmente. SIIIIIIII!> Cercando di sollevare il busto nuovamente in posizione eretta, eleverebbe nuovamente le braccia verso il cielo in un chiaro segno di trionfo. Adesso cerca di portare l’attenzione nuovamente sulle due figure mascherate, ma tiene d’occhio anche il vecchio, forse per un vago sentore, seppur possa essere sbagliato, che non sia ciò che appare. [Chakra On 28/30] [Tentativo attivazione Sharingan 2/4][Tentativo metà del movimento ¼][Equipaggiamento: Porta kuni e shuriken X2; Portaoggetti X1; Tonico recupero Chakra Speciale X1; Tonico recupero Chakra X10; Fumogeno X1; Fuda con tronchetto da sostituzione con carte bomba X4; Carte Bomba X5; Bombe luce X1; Fuda con tronchetto da sostituzione normale X5; Coprifronte di Kusa; Sigillo Potenziante Ninjutsu Speciale X1].

15:40 Ryuka:
  [Ala Est] ~ Concentratissimo sulle figure degli ANBU di Kiri, evidentemente andando a cercare di posizionarsi alle ore 3 di Katsu, a quattro metri da lui, fronteggiando la coppia di figure classificatesi come Kiriani. Tace, la sua figura alta poco più di un metro evidentemente concentrata sulle maschere di coloro che ne indossano una come lui, ma saranno veramente Kiriani? Lo sguardo va direttamente sul VECCHIO, lasciando verso di lui un’occhiata semplicemente perplessa. < Kiri in questo momento non può garantirvi ordini in linea con l’Alleanza. Il Mizukage ha tradito ed è morto. > e dunque lui di Kiri non si fida a prescindere. Socchiuderebbe appena gli occhi andando dunque a volgere lentamente lo sguardo in direzione dei due che stanno a fronteggiare, schiarisce la voce mantenendo ALTISSIMA la soglia della concentrazione nel tentativo di andare ad avvedersi di un eventuale attacco semmai vi fosse. Le mani a questo punto dovrebbero andare dunque velocemente a chiudersi al petto, cercando di unirsi nel SIGILLO della [Serpe], evidente richiamo della sua doppia affinità, la forza rocciosa della Terra e la furia devastante dell’Acqua . La doppia vocazione, la sua doppia natura, dovrebbero andare dunque a canalizzarsi all’interno del Chakra del Senju che ad occhi socchiusi cercherebbe di andare ad imprimere una spinta violenta alla circolazione alternativa che mantiene nel corpo. La sua ambizione innata andrebbe dunque a questo punto a FONDERSI, creando una terza affinità impossibile da ottenere per chi non è della sua famiglia, la famosa affinità al Mokuton che dovrebbe eruttare all’interno del suo petto rendendo ATTIVA la sua abilità innata. Solo a quel punto, e soltanto in quella circostanza, le mani dovrebbero aprirsi lentamente mentre le iridi cremisi punterebbero i due che hanno di fronte. < Esibite un ordine dell’Alleanza, di Kiri e degli ANBU al momento non ci si può fidare quando si parla di civili > commenta dando forza a Katsu e alle sue argomentazioni evidentemente ma limitando la sua parlantina senza esibirsi in minacce immotivate. Cerca di rimanere abbastanza DISTANTE dalle figure che ha di fronte, fissandoli entrambi sulle maschere che hanno, prontissimo ad un eventuale attacco mentre si concentra sulle loro figure in toto. < State indietro !! > verso i civili, ma SENZA distogliere evidentemente lo sguardo da coloro che ha di fronte e che da un momento all’altro potrebbero effettivamente attaccare. Il collo viene inclinato appena a destra e sinistra, serio, serissimo. < Non lasceremo civili scoperti in campo aperto, dovrebbe essere chiaro ormai > un chiaro messaggio a tutti e due, semmai fossero cloni del Dio, loro non mollano e non cedono all’inganno. [SE Mokuton no Ichi][Chakra19/20] [ Inventario | Armatura Leggera - Kunai x2 - Carta Bomba - Carta Bomba Mina - Guanti Ninja - Tonico per Chakra - Fuuda attivato con Tronco per sostituzione ]

Nulla di particolare sembra, per il momento, accadere. Il giovane kusano, infatti, decide di stare fermo, ad otto metri dai due ANBU, e di parlare con loro. La piccola Uchiha, invece, si sta impegnando a tenere a bada la folla. Ciò che sta facendo è davvero importante per quella missione: infatti, sta cercando di guadagnarsi la loro fiducia. Il barbuto osserva i movimenti della kusana e ne ascolta le parole. < Oh, non sapevamo che ci fossero degli impostori tra loro. Mi dispiace aver creato scompiglio > ed ecco, le parole tanto attese. In fondo, basta solo qualche parola gentile per persuadere la gente impaurita dalla guerra. La folla annuisce alla ragazzina. < Fate pure, allora > ed egli indietreggia, osservando ciò che succede. Nel frattempo, il giovane Senjuu avanza verso Katsu, posizionandosi a circa quattro metri alla sua destra. Qui, egli attiva correttamente la propria innata. A quel punto, potrà sentire la grande potenza Mokuton fluire dentro il proprio corpo. < Senti, noi non abbiamo tempo da perdere > è l'ANBU con la maschera bianca, stavolta, a parlare, rivolgendosi al kusano. L'ANBU con la maschera nera, alle parole del genin dai capelli rossi, stringe le mani in due pugni, evidentemente arrabbiato. Intanto, la piccola Uchiha, che guarda la scena da lontano, potrà notare, con i suoi occhi speciali, un particolare: l'ANBU con la maschera nera, infatti, sembra concentrare il proprio Chakra a livello dello stomaco: egli sta preparando una tecnica. Katsu e Ryuka, però, non potranno rendersi conto della preparazione, perché l'ANBU non compone dei sigilli. Tutto ciò che vedranno, sarà la fuoriuscita di due bolle d'acqua dalla sua maschera. Adesso, esse fluttuano in aria e si muovono, plasmandosi e prendendo forma. Velocemente le piccole sfere si trasformano in due uccellini d'acqua: le loro ali sono corte e si muovono in modo veloce e, in prossimità del becco, presentano una piccola proboscide appuntita. E, adesso, quei colibrì vengono spediti, ad altissima velocità, verso lo stomaco di Katsu ed il volto di Ryuka. L'ANBU dalla maschera bianca, invece, sbuffa < Ci avete fatto perdere fin troppo tempo, toglietevi di mezzo! > e comincia a correre in direzione di Usagi. Quando sarà arrivato a circa cinquanta centimetri da lei, il suo braccio destro si caricherebbe all'indietro e verrebbe poi sparato a gran velocità in avanti, con il pugno chiuso, con l'intento di colpire il volto dell'Uchiha. La folla, incredula, spalanca gli occhi. Perché i tre ninja di Konoha non hanno ancora attaccato. I primi ad attaccare sono stati proprio gli ANBU di Kiri. [Turni: Katsu - Ryuka - Usagi][Tempo: Katsu 16:15 | Ryuka 16:25 | Usagi 16:30][Distanza ANBU maschera nera - Katsu e Ryuka: 8 mt. | Distanza ANBU maschera bianca - Usagi: 50 cm (solo se l'ANBU non verrà bloccato durante la sua corsa)][Schivata per Katsu e Ryuka 1/4 | Schivata per Usagi 2/4][Per qualsiasi cosa, chiedete <3]

16:17 Katsu:
 Osserva la reazione dei due Ambu, che già di per sé vale come risposta. E sebbene il richiamo degli occhi di usagi sia una fastidiosa vocina che si diapana nella testa, non c’è tempo per altro. <Usagi, i civili!> glielo ringhia contro nel furore di una battaglia che esplode. Osserva quelle tecniche e quegli uccellini acquatici ed ecco che le gambe si flettono in maniera perentoria a terra, i piedi frustano il terreno e caricano il peso del proprio corpo a terra, i polpacci e i quadricipiti che imprimono potenza e si gonfiano, esercitando una pressione che vorrebbe esser massima. Le caviglie dovrebbero essere il trampolino, ciò che converte una spinta verso il terreno in una direzionata, idealmente, dalle ginocchia, che puntano alla propria sinistra. L’addome sostiene lo scatto, mentre il torso va ad effettuare un movimento rotatorio verso la propria sinistra, così che il proiettile, idalmente, abbia meno traiettoria su cui impattare. Ecco che le ginocchia andrebbero a tentar di comandare lo scatto, i piedi che vorrebbero scaricare a terra tutta la potenza impressa dal corpo. <Ryuka, ai punti vitali!> poche parole, mentre tenta di compiere quel movimento che tenterebbe di essere esplosivo, comandato verso la propria sinistra di circa due metri. Non perderebbe tempo, ad ogni modo, perché tenterebbe ancora di chiedere l’aiuto delle proprie leve inferiori: i piedi tenterebbero di imprimere potenza sul terreno ancora una volta, caricandosi della potenza dei muscoli quadricipiti, adduttori, flessori e dei polpacci. Le ginocchia puntano esattamente dritto per dritto verso l’ambu che si trova tra lui e Ryuka. Il peso vorrebbe esssere scaricato a terra a favore di uno scatto perentorio che vorrebbe portarlo a colmare 8 metri di distanza, così da portarsi esattamente a 4 metri da lui. Nessun preavviso, come maschera bianca, d’altronde, perché andrebbe a ricercare il chakra al centro del petto e a spingerlo attraverso il petto e quindi attraverso la gola, fino a consendarlo nella propria bocca. Ciò che tenterebbe di fare, quindi, è di plasmare il proprio chakra nero in due proiettili. Proiettili la cui traiettoria verrebbe comandata dallo sguardo, che si agginge ai lati della figura dell’ambu rimasto dinanzi a loro: con uno sputo, senza preavviso, tenterebbe di condensare quei prioettili e di spararli ad esattamente un metro e trenta alla destra e alla sinistra dell’ambu, così da tagliargli le vie fuga. [Chakra 23/30][Kayosei lvl 1 – ON][1/4 tentativo schivata 2m – ¼ tentativo spostamento 8m – 2/4 tentativo prioiettili oscuri][Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 bomba luce, 1 tonico curativo, 1 tonico rec. Chakra, 7 tonici rec. Chakra speciale, 2 tonici curativi speciali, 2 fumogeni, 1 sigillo potenziante ninjutsu]

16:26 Ryuka:
  [Ala Est] ~ Lo sapeva, se lo sentiva, profondamente scosso da quella battaglia che adesso infuria. Le cremisi andrebbero velocemente a seguire se fosse possibile quelle due bolle d’acqua nella loro fase di creazione cercando di COMPRENDERE, se fosse possibile, la natura dell’attacco su di lui. Ringhierebbe letteralmente andando dunque a chinare il capo in avanti nel tentativo chiarissimo di focalizzarsi sulla figura della BOLLA che diventa un uccello sparato DRITTO verso il suo volto. E dunque la violenta reazione del Senju non si farebbe attendere basandosi puramente sull’istinto del ragazzino abituato a schivare le ciabatte della madre lanciate con precisione Shinobi da un lato all’altro della casa. Un sibilo freddo, ferino, andrebbe a scuoterlo mentre le ginocchia dovrebbero crollare nel tentativo di FLETTERSI completamente, o quasi, i talloni andrebbero a SOLLEVARSI in un secondo mentre l’avampiede di entrambi i piedi andrebbe a sostenere la totalità del suo corpo. La concentrazione dovrebbe essere fagocitata interamente da quell’offensiva che, andando a SEDERSI sui talloni in una mossa rapida e istintiva gli PASSEREBBE sulla testa come una scheggia, oltre la sua figura. Il busto andrebbe appena in avanti, non ha modo di fare cose complicate, non ne avrebbe il tempo né la possibilità. Il collo andrebbe a flettersi in avanti, in conseguenza del lieve spostamento in avanti del busto a portare il bacino indietro a trovare un nuovo equilibrio che lo vedrebbe perfettamente SEDUTO sui talloni sollevati, lo sguardo fisso sul suo avversario. [SE schivata ¼]. La concentrazione a questo punto dovrebbe salire, la sua coscienza dovrebbe andare ad espandersi violentemente in TUTTE le direzioni nel cercare dunque di andare a macinare metri su metri, cercando di capire QUANTI ce ne sono, e semmai qualcosa sta sfuggendo alla loro vista in qualche modo, vuole contarli, capire il nemico, avere un’idea di quanti ne sono veramente. E dunque adesso la sua consapevolezza andrebbe a scivolare coe un mostro irto di tentacoli in tutto il vicolo e la zona circostante, vuole AVVERTIRLI, semmai fosse possibile, intende mantenere il ruolo di puro Ninjutser riflessivo sfruttando la sua posizione statica per ottenere una panoramica – una fotografia – del numero di ANBU presenti. Non vuole sorprese. [¼ SE Percezione della Presenza] E sarebbe in quel momento, proprio in quel momento, che al dire del suo collega andrebbe ad aprire di colpo gli occhi in direzione di colui che ha di fronte < So cosa fare!! > ringhia con la furia che non si addice ad un bambino. E’ un momento, al momento decisivo infatti andrebbe ad inarcare all’indietro la testa cercando di porre il volto in direzione dell’avversario, evidentemente cercando con le mani il PETTO, violento, a formare il sigillo della [Serpe] se fosse possibile. Il suo Chakra del legno che andrebbe violentemente richiamato scorrendo violentemente nelle sue vene verso la sua gola andando dunque a concretizzarsi nella bocca del piccoletto che andrebbe ad APRIRSI come se facesse l’imitazione di Orochimaru buon’anima, sarebbe proprio dallo spalancarsi delle sue fauci che il Chakra del legno dovrebbe andare a concretizzarsi nell’espulsione di una LANCIA di legno lunga un metro, un proiettile vero e proprio che vista la posizione della testa del Senju andrebbe a scivolare come una saetta nel vicolo a puntare la BASE del COLLO dell’avversario. Le iridi spalancate su di lui, sulla sua posizione, le mani ancora chiuse in quel sigillo e la concentrazione che scorrerebbe nella sua minuta figura. Se la sua strategia si rivelasse corretta il suo avversario dovrebbe avere a che fare con un attacco letale, idoneo a STRAPPARGLI la gola inchiodandola contro la strada alle sue spalle, spaventoso lo sguardo sereno e del tutto privo di scrupoli di un ragazzino così piccolo. < Chi attacca la Foglia .. muore > di nuovo un piccolo soldato. [SE Rami Perforanti 2/4] [ [Mokuton no Ichi][Chakra15/20] [ Inventario | Armatura Leggera - Kunai x2 - Carta Bomba - Carta Bomba Mina - Guanti Ninja - Tonico per Chakra - Fuuda attivato con Tronco per sostituzione ]

16:32 Usagi:
 Gongola in un primo momento alle parole che le vengono rivolte dal vecchio uomo che, a quanto pare, è solo un civile, quindi non deve preoccuparsi, al contrario si mostra totalmente affabile in sua direzione volgendogli un ampio sorriso. <GRAZIEEEEEE!> Felice verso di lui e verso i cittadini, cerca di mostrarsi completamente loro amica, ovviamente le sue parole sono private di menzogne, verace compagna del popolo e paladina degli oppressi, come lo sono quel gruppo di persone, totalmente in balia degli eventi. Quindi tenta di volgere il corpo verso gli avversari, tenendo quindi d’occhio il loro chakra con quei demoniaci loculi irradiati di sangue e di chakra che non cessa minimamente di rompere gli tsubo dello sguardo, così manterrebbe attivi i tomoe, uno per iride, che le consentirebbero di analizzare la realtà sotto un punto di vista più profondo; mentre i movimenti avversi risulterebbero, per lei, rallentati donandole un leggero vantaggio. <ATTENTI! Sta per attaccare!> Cerca di avvisarli, avendo notato quel movimento del chakra nel ventre del finto AMBU dalla nera maschera. Sarebbe pronta quindi, non presa minimamente alla sprovvista noterebbe l’avvicendarsi dell’altro mascalzone che corre in propria direzione, così inebriata di potere, cerca di portare la mandritta alla sacca posteriore ed estrarre un Fuuda con un tronchetto da sostituzione, precedentemente preparato. Solo allora, armata di quella particolare pergamena, solleverebbe entrambe le braccia nuovamente al petto, piegate verso l’interno a circa trenta centimetri dal petto, proprio all’altezza del principiale organo palpitante, mentre le mani cercano un congiungimento estremamente preciso. Cerca quindi di ricordare con estrema esattezza le varie posizioni delle mani nell’esecuzione di quei complicati sigilli, dato che sono da eseguire in successione repentina. Facendo in questo modo il Chakra, quell’energia così potente, unione di tutti gli interiori scorrimenti di forze contrastanti, quel perfetto connubio esteso alla massima potenza che accresce le proprie capacità fisiche, sarebbe incanalato completamente all’interno del braccio dritto, così da fluire, tramite la mano, anche nel fuuda che questa stringe, imprimendo parte di quella sostanza trascendente. Tuttavia la piccoletta andrebbe a farla scorrere anche all’interno delle leve inferiori, accrescendo enormemente e raddoppiando la propria facoltà d’esecuzione, quindi la propria rapidità. Infatti così cercherebbe di agire, un fulmine a ciel sereno che sfrutterebbe tutta la propria velocità per muovere sia le dita che le mani così che possa disegnare, se ci fosse riuscita, i sigilli indicatoli dall’istruttrice. In una successione cronologica farebbe comparire, di fronte al petto, quei simboli, quindi prima il Serpente, poi il Drago, il cinghiale e, come coronamento dell’edificio, in ultima istanza, il cavallo. Questi le consentirebbero di fare apparire, al posto della pergamena, un tronco quasi a misura d’uomo, in una grande nuvola di fumo che l’avvolge e sarebbe come la volesse proteggere. In quell’attimo in cui l’oggetto farebbe la sua apparizione, in un prologo di pura furia istintiva; in quel momento di anticipazione del proprio essere animalesco e in preda alla parte bestiale di sé che, ricercando un’estrema tensione nei muscoli delle gambe, leve sulle quali prenderebbe il giusto peso e l’esatta forza muscolare per distenderle all’indietro e verso l’alto, defilando la piccola mole scattante verso le proprie spalle. Lo slancio repentino permetterebbe alla piccola Uchiha di muoversi come una saetta, elevando il proprio corpo verso l’alto di un metro e, simultaneamente, indietreggiare con lo stesso balzo di una misura pari a quattro metri di distanza, allontanandosi così dal colpo che le viene scagliato contro. Nel momento stesso in cui i piedi, vestiti di Geta bianchi e distanziati tra di loro ad un eguale larghezza pari a quella delle spalle, toccano il freddo pavimento, le gambe si andrebbero a flettere leggermente, così da attutire la caduta e non riportare alcun tipo di contraccolpo e atterrando in modo sublime e veloce. Proprio allora cosciente della propria facoltà aumentata, dato che è da molto tempo che non usa quella particolare tecnica, è giunto il momento di dare sfoggio ad ogni sua risorsa. Le mani cercano un congiungimento estremamente preciso, diverso dal precedente, ricordando con estrema esattezza le varie posizioni nell’esecuzione dei complicati sigilli, cerca di agire, un fulmine a ciel sereno che sfrutterebbe tutta la propria velocità per muovere sia le dita che le mani così da disegnare quelle esecuzioni utili allo scopo. In una successione cronologica farebbe comparire, di fronte al petto, quei simboli, quindi prima il Bue, poi il Cane, Drago e, come coronamento dell’edificio, in ultima istanza, il cinghiale. Solo in quel modo la tecnica dovrebbe essere eseguita in modo impeccabile. Tuttavia, non bastando solo quei segni, cerca di convogliare nuovamente l’energia impastata del Chakra, dall’interno del proprio organismo, sino a sfruttarla in modo totalmente nuovo. Intanto non manca di svuotare la mente da qualsiasi tipo di pensiero affliggente, infatti sarebbe la componente mentale la principiale forma di manipolazione di quell’energia, sostanza fondante che permette a tutte le tecniche di avere il giusto svolgimento. E’ su questa forma di rappresentazione che cercherebbe di far perno, una concentrazione assoluta alla quale si aggiungerebbe, per il successo dell’esercitazione, l’immaginazione propria. Quest’ultima rappresenterebbe, cercando di non farsi distrarre dal alcun movimento esterno intorno a sé, in modo del tutto naturale, data la facoltà innata insita in ogni essere vivente, la propria immagine, quattro figure di sé stessa ben definite e delineate. Per tutte quelle volte che si è guardata davanti allo specchio grande, quasi parandosi gli occhi con le dita per non vedersi troppo grassa o troppo magra e ad immaginarsi qualcosa di diverso da quello che è realmente, così quelle raffigurazioni cercano di avvenire prive di alcun elemento che possa intaccarla. Ogni dettaglio è reso chiaro, ogni sfumatura del corpo, le figure quindi risultano molto minute e fini, un panneggio che sembrerebbe curato ed elegante, indossano entrambe il leggero kimono con lo sfondo completamente nero e, come sublime bellezza di un tradizionale abito orientale, regalatole appositamente da un caro amico, è costellato di rami di ciliegio con i fiori rosa che lambiscono quel legno evanescente e carico di splendore, quello che sta appunto indossando in quel momento. Lo stesso colore che cinge, con quella lunga fasciatura, il ventre per più volte, un tessuto che stringe l'abito e lo tiene fermo e che, infine, si appunta dietro la schiena a formare una sorta di grande cuscinetto. Ovviamente non manca di raffigurarsi il folto dei lunghi codini argentati, che cadono ai lati della figura, si confondono ad appuntarli, su entrambi i lati, dei grandi campanellini dorati che, attualmente, non sembrano muoversi, né fare alcun rumore. Infine, come coronamento dell'edificio, i piedini, avvolti da due calzari di seta leggera, calzano un paio di Geta alti. Anche i propri abiti che indossa in quell’esatto momento verrebbero riprodotti con maestria, replicando alla mente ogni particolare e ogni vezzo che porta e che riga anche il proprio corpo, come eventuali particolari nei dietro la schiena o come la grandezza e lo scintillio nei propri occhi. Tuttavia tutte avrebbero il dritto braccio nascosto dietro la schiena e con in mano delle carte bomba, solo per mimare un’estrazione quando le palesano successivamente, così da rendere quelle copie una vivida illusione. In tutto quel viaggio, egregiamente mentale, non manca di studiare accuratamente la posizione ove devono apparire, soprattutto perché altrimenti si vanificherebbe ogni tentativo intrapreso, mentre già di base inciderebbe nelle copie quella sorta di sostanziale strategia che dovrebbero perseguire, una cosa del tutta nuova e mai sperimentata precedentemente. Quindi quattro figure verrebbero immaginate ai lati, a circa un metro da lei e due poste in linea davanti e dietro, alla stessa distanza a quel punto dovrebbero circondare l’avversario, muovendosi celermente, ai quattro punti cardinali. Dai punti di fuga del proprio corpo, come se fossero pori dilatati della pelle, questo verrebbe fatto uscire copioso e repentino, lo espellerebbe, ovviamente non totalmente ma in giusta misura con ciò che vorrebbe eseguire. Infatti, solo infine, due figure verrebbero completamente palesate, tramite una nuvola di fumo rosa, così da celare anche la presenza della reale centrale e confonderla con le altre. [Chakra: On 20/30] [Sharingan attivo][Tentativo tecnica della sostituzione 2/4] [Tentativo: tecnica della moltiplicazione 2/4]. [Equipaggiamento: Porta kuni e shuriken X2; Portaoggetti X1: Tonico recupero Chakra Speciale X1; Tonico recupero Chakra X10; Fumogeno X1; Fuda con tronchetto da sostituzione con carte bomba X5; Carte Bomba X5; Bombe luce X1].

[KATSU] Il kusano decide di spostarsi di due metri alla propria sinistra, schivando, così, il colibrì che puntava su di lui. Subito dopo aver schivato, si sposta in avanti, riducendo la distanza tra lui e l'ANBU dalla maschera nera. Adesso, si trova a circa quattro metri da lui. Da quel punto, prepara una tecnica speciale. Ciò che fa è indirizzare i due proiettili oscuri ai lati dell'ANBU, senza colpirlo, impedendogli, in quel modo, di scappare. [RYUKA] Il ragazzino, intuendo la traiettoria del colibrì, si abbassa semplicemente. E, effettivamente, la sua intuizione è giusta, perché il piccolo uccellino d'acqua gli passa proprio sopra la testa, senza colpirlo o sfiorarlo. Ciò che fa dopo è cercare di percepire eventuali presenze nel raggio di dodici metri (Mente/2). Vedrà accendersi piccole fiammelle, che corrispondono ai Chakra dei tre ninja e dei due ANBU. Nessuno sembrerebbe nascondersi nei paraggi. Dopodiché, il ragazzino prepara la sua tecnica di clan. Dalla sua bocca, in modo terribilmente inquietante, viene fuori un grosso ago di legno, che viene spedito a gran velocità in direzione del collo dellANBU. [USAGI] La piccola Uchiha raddoppia la propria velocità, usando la tecnica della sostituzione. Ella compie un balzo all'indietro di circa quattro metri, schivando, in quel modo, il colpo dell'avversario dalla maschera nera. A questo punto, decide di usare la tecnica della moltiplicazione del corpo, jutsu che si impara sin dalle prime lezioni all'Accademia. Quattro copie, completamente identiche all'originale, si palesano davanti agli occhi di tutti. In esse è stata precedentemente impressa la strategia da eseguire. Così, solo due di esse corrono verso l'ANBU, mentre due rimangono accanto alla piccola Uchiha (mancano i quarti delle copie). [TUTTI] L'ANBU dalla maschera nera, osservando l'avvicinarsi di Katsu ed il sigillo composto da Ryuka cercherebbe di correre verso la propria destra. Ma quella scelta è stata decisamente sbagliata. Il suo braccio sinistro viene infatti colpito dalla lancia di legno, che passa da parte a parte, lasciandogli un buco dal diametro di trenta centimetri, da cui scorre sangue, mentre la sua spalla destra viene perforata da un proiettile oscuro. Egli si accascia a terra, incredulo di ciò che è appena accaduto. Vorrebbe cercare di reagire, ma il dolore è troppo forte. L'ANBU dalla maschera bianca, invece, non si lascia confondere da quelle illusioni appena create. Allunga il suo braccio destro e, con un movimento rotatorio, va a colpire entrambe le copie che gli stanno accanto. Esse scompaiono, lasciando una nuvoletta di fumo. Adesso egli alza gli occhi, ma, ovviamente, non riesce a distinguere l'originale. Così, decide di fiondarsi sulla copia che sta alla destra di Usagi. Si ferma a pochi centimetri da lei e, caricando la gamba all'indietro, tenta di colpire con un calcio lo stomaco di quella che, in realtà, è la copia della piccola Uchiha. [Turni: Katsu - Ryuka - Usagi][Tempo: Katsu 17:30 | Ryuka 17:40 | Usagi 17:45][Distanza ANBU maschera nera - Katsu: 4 mt. | Distanza ANBU - Ryuka: 8 mt | Distanza ANBU maschera bianca - Usagi - cinquanta centimetri][Per qualsiasi cosa, chiedete <3]

17:28 Katsu:
 Osserva quella tecnica andare a segno. <Occupati di lui, se resta in vita possiamo arrestarlo> è un dire rivolto a Ryuka in perfetta contemporanea in cui comanda alle proprie leve inferiori di flettersi di nuovo verso il basso. I piedi raccolgono tutto il peso del proprio corpo e lo spingono verso il terreno, mentre i polpacci e i quadricipiti di nuovo vanno a gonfiarsi per sostenere di nuovo quell’ennesimo sforzo a loro richiesto, seguiti dai flessori e dagli adduttori. L’addome stesso va a sostenere quello scatto, mentre proprie ginocchia puntano in direzione dell’ambu dalla maschera bianca. Il peso, attraverso piedi e caviglie, verrebbe scaricato interamente verso il terreno, direzionato verso l’ambu dalla maschera bianca, in maniera repentina e quanto più subitanea ed esplosiva gli è consentito, per uno scatto in sua direzione che vorrebbe fargli colmare 12 metri di distanza per farlo trovare, idealmente, alle spalle di lui. Le mani si schiudono e vanno a comporre i sigilli del drago, del serpente, della tigre, della scimmia. Immediatamente va ad aprire la bocca, con l’intento di far gonfiare i polmoni alla massima capacità di tutta l’aria che riescono ad inglobare. Ecco che il proprio chakra verrebbe dunque richiamato al centro del petto e, con un moto della propria volontà, gli verrebbe comandato un movimento che tenterebbe di portarlo attraverso il costato e dunque a riversarsi interamente nei polmoni. <Via da lì, Usagi!>un monito ringhiato veloce e fugace. Un chakra infuocato, ma nero, che dovrebbe mischiarsi all’aria in un fuoco eterno, come nella camera magmatica di un vulcano. Il pollice e l’indice della mano mancina si uniscono a mo’ di mirino dinanzi alla bocca. Un mirino che, come gli occhi, punta al centro della schiena dell’ambu, così da investirne tutta la figura. Un soffio, dunque, dalla bocca, che vorrebbe far riversare quel fuoco all’esterno, proprio in direzione dell’ambu, a creare un’enorme palla di fuoco nera ed infuocata, così da direzionarla contro la schiena di lui. [Chakra 18/30][Kayosei lvl 1 – ON][2/4 spostamento 12m – 2/4 tentativo Palla di fuoco][Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 bomba luce, 1 tonico curativo, 1 tonico rec. Chakra, 7 tonici rec. Chakra speciale, 2 tonici curativi speciali, 2 fumogeni, 1 sigillo potenziante ninjutsu]

17:36 Ryuka:
  [Ala Est] ~ Non che la missione per lui abbia un’importanza minore quando non ha la maschera, socchiuderebbe violentemente gli occhi nell’andare dunque a focalizzarsi sull’avversario dalla spalla trapassata, un ghigno famelico, ferino sottolinea l’evento. Un sibilo, lanciandosi dunque andare in direzione di Katsu con lo sguardo mentre tenterebbe di slanciarsi in avanti andando dunque a concentrarsi sulla figura del ragazzo a terra, l’anbu è suo, costi quel che costi, e infatti si premura di andare ad avvisare Katsu perché possa in qualche modo dedicarsi ad altro < MIO! > lo chiama come si chiama una palla su calcio d’angolo, per intenderci. Dalla posizione precedente sarebbe la gamba sinistra a macinare per prima i metri che lo distanziano dall’avversario riverso ora a terra seguita dalla destra e via di seguito. Il tentativo di avvicinamento sarebbe FULMINEO, quanto più possibile, cercando di sbilanciare il busto in avanti con le cremisi fisse sul ferito, questi non dovrebbe fare altro che avvertire una sferzata di vento, quella dovuta all’ARRESTARSI – tentativo ovviamente – di Ryuka a MEZZO METRO da lui. [SE carica frontale ¼]. E dunque la sua concentrazione andrebbe ancora una volta sulla sua grande capacità di focalizzarsi sul legno circostante, questa volta fa appello alle radici sotterranee delle mangrovie di Kiri che di certo percorrono gran parte di quel Paese Ninja. La sua mente andrebbe ad espandersi violentemente cercando di impossessarsi mentalmente della loro essenza, entrando in simbiosicon il suo elemento per cercare di diventare il possessore del Legno, l’erede della grande dinastia, il profondo conoscitore di tutta quella grande storia e il suo discendente in guerra. Come Hashirama, nella sua armatura di legno, le mani che andrebbero a CHIUDERE e MANTENERE il sigillo della [Serpe] mentre le iridi fisserebbero terra con insistenza, proprio verso colui che riverso in quella posizione dovrebbe andare a sopravvivere a stento a quel grande dolore. Sarebbe proprio approfittando di quell’enorme dolore che adesso risalendo dal suolo, scavando nella terra come se fossero tentacoli due RADICI enormi lunghe CINQUE metri andrebbero a sbucare dalla terra, rispettivamente nei pressi del COLLO e delle CAVIGLIE di colui che ha osato attaccarli. Sarebbe un istante, solo un istante, la prima radice dovrebbe andare brutalmente ad AVVOLGERSI come un’anaconda alla figura dell’ANBU – o presunto tale – avvolgendosi per prima sugli occhi, poi bocca, gola, spalle, gomiti, polsi, fianchi, bacino, ginocchia, caviglie, ARROTOLANDOLO, tentando di sollevarlo a MEZZO metro da terra. Contemporaneamente l’altra radice andrebbe a saettare IMMEDIATAMENTE verso i polsi dell’avversario, cercando di AVVOLGERSI sul sinistro prima del destro tentando di IMPEDIRGLI di comporre anche solo mezzo sigillo, una radice intera a questo punto dovrebbe avvolgersi attorno a polsi, avambracci, gomiti e spalle dell’anbu risalendo la sua schiena tentando di TIRARE violentemente le braccia all’indietro rispetto al corpo dello stesso. Le spalle dell’avversario dovrebbero essere TIRATE all’indietro, allo stremo, presumibilmente aggravando la ferita dovuta alla lancia che ha nella spalla, ma senza infliggergli il colpo di grazia. Il suo scopo, com’è ovvio, è prenderlo VIVO. < .. Oh, vi pentirete di tutto questo..! > il sibilo del bambino risulterebbe perfido, per niente compiaciuto di quello che è appena successo. Le radici, poderose, dovrebbero adesso sollevare di UN METRO da terra l’ANBU avversario, lasciandolo ORIZZONTALE rispetto lo stesso, incapacitato a vedere e soprattutto a usare braccia, mani e gambe. Il naso, ad ogni modo, sarebbe lasciato libero di respirare. Le due radici legnose ai suoi ordini a questo punto scivolerebbero dolcemente sul corpo avversario come se fossero enormi serpenti sritolatori. Pronto a ucciderlo da un momento all’altro. < Sei mio!! > di pura soddisfazione come ultima esclamazione. [SE Rampicanti 3/4 ] [ [Mokuton no Ichi][Chakra5/20] [ Inventario | Armatura Leggera - Kunai x2 - Carta Bomba - Carta Bomba Mina - Guanti Ninja - Tonico per Chakra - Fuuda attivato con Tronco per sostituzione ]

17:38 Usagi:
 Conscia ormai delle proprie reali possibilità e sotto il supporto costante della propria facoltà innata oculare, che mai non l’abbandona, continuando ad essere irradiata di Chakra, nota quello spostamento fulminio dell’avversario che, dopo aver sconfitto le prime due copie, si fionda sulla copia alla destra della piccola Uchiha. Così ha il tempo di agire fondamentalmente questa volta cerca di far leva sugli arti inferiori per portarsi celermente verso le ore sette, spostandosi di un solo metro, così da trovarsi leggermente indietreggiata rispetto all’unica copia rimasta e allontanarsi, seppur di poco, dall’avversa figura troppo vicina per sentirsi al sicuro. <Va bene! E’ giunto il momento di danzare! Ihihihihih volevo tanto provare questa tecnica! Lo tengo fermo, voi attaccatelo!> Le braccia questa volta restano ferme, non vi è alcun bisogno di comporre sigilli, sia la protagonista indiscussa di quello spettacolo, sia la copia rimasta, si volgono in direzione del falso AMBU con gli occhi irradiati di potere che si riversa come un fiume in piena in direzione dell’oppositore, un maelstrom di pura energia cinetica che esce fuori dal proprio corpo, corrotta da quello sharingan di cui è in possesso. L’osservazione è completamente rivolta verso di lui, falso dio e falso protettore dei cittadini, unico antagonista momentaneo della piccola Uchiha che, dall’alto del suo maledetto clan, cerca di travolgerlo con una scarica di potere, un genjutsu creato appositamente dalla sua stirpe. Se tutto fosse andato per il verso giusto, in teoria, l’opponente comincia a provare un forte mal di testa, un’emicrania possente che non gli permetterebbe di compiere alcun movimento dando così la possibilità al compagno, che attira l’attenzione della piccola con le sue parole, di farne ciò che meglio crede. La sua idea sarebbe quella di confondere la propria presenza con la copia rimanente, così se dovesse liberarsi dall’illusione che gli scaglia contro avrebbe comunque un margine di protezione. Al contempo cerca di intrappolarlo sul posto ed impedirgli di compiere qualsiasi azione. Naturalmente anche lei, dopo l’attivazione di quel potere, resta completamente immobile, così da non interrompere il contatto visivo e il flusso di chakra oculare, condizione senza la quale non vi sarebbe la tecnica. [Chakra 14/30][Sharingan attivo][Tentativo movimento ¼][Tentativo Potere illusorio 2/4] [Equipaggiamento: Porta kuni e shuriken X2; Portaoggetti X1; Tonico recupero Chakra Speciale X1; Tonico recupero Chakra X10; Fumogeno X1; Fuda con tronchetto da sostituzione con carte bomba X4; Carte Bomba X5; Bombe luce X1; Fuda con tronchetto da sostituzione normale X4; Coprifronte di Kusa; Sigillo Potenziante Ninjutsu Speciale X1].

[KATSU] Il ragazzo decide di lasciare l'ANBU dalla maschera nera in compagnia di Ryuka e si avvicina all'altro avversario, fermandosi a circa quattro metri da lui. A questo punto, prepara una tecnica katon: la palla di fuoco. [RYUKA] Il Senjuu si avvicina velocemente alla figura accasciata al suolo. E' qui che, mantenendo il sigillo del serpente, usa una tecnica del suo clan di appartenenza: i rampicanti. Essi sbucano dal terreno, andando a circondare l'ANBU, il quale non può fare nulla per evitare tutto ciò. Così, egli è completamente bloccato da quelle radici. [USAGI] Si sposta di qualche metro ed è proprio lì che tenta di usare un genjutsu sull'avversario. L'ANBU avverte un leggero spossamento e la testa comincia a girargli. [TUTTI] La folla, impaurita da ciò che sta accadendo, comincia a correre caoticamente, distanziandosi dalla scena di circa dieci metri. Ciò che hanno davanti è la seguente situazione: l'ANBU dalla maschera nera è stato bloccato: l'ANBU dalla maschera bianca, spossato, non riesce a muoversi e nemmeno si accorge della palla di fuoco alle sue spalle. Difatti, essa lo raggiunge, bruciando ogni sua cellula. Per lui, intrappolato in un genjutsu e divorato da una tecnica katon, non c'è più scampo. Una volta che la tecnica giungerà al suo fine, non rimarrà più niente dell'avversario, se non cenere. Il barbuto, adesso, si avvicina di qualche metro, ma rimanendo ad una distanza di circa cinque metri dai due kusani. < Grazie, ninja di Kusa e di Konoha > egli si inchina verso i tre, mostrando il proprio ringraziamento. < Mi dispiace non essermi fidato prima di voi > ed adesso il suo busto si rialza. < Torniamo agli accampamenti! > ordina, così, al resto della folla lì riunita. La missione è stata portata a termine con successo. Ai tre shinobi non resta altro che prendere l'ANBU ferito e consegnarlo alle autorità più alte del mondo ninja: i kage. [Potete fare le vostre end <3]

18:11 Ryuka:
  [Ala Est] ~ I rampicanti continuano a stringere imperterriti la figura dell’ANBU che dunque viene lentamente fatto svenire, di fronte a lui un bambino di dieci anni, immobile, perfettamente eretto nel suo metro scarso di altezza mentre le mani andrebbero lentamente a sciogliersi fissando dritto per dritto la figura del soggetto che ha di fronte andare dunque a rivelarsi quando le radici lentamente si ritirano. A questo punto dovrebbe essere LASCIATO a terra, proprio ai piedi del Senju che se ne sta in piedi a guardarlo senza dire una parola con le braccia lungo i fianchi, lo sguardo autero, alterato dal combattimento che tanto ha agitato i civili alle sue spalle. Non si fida di Kiri, non si fida di chi tradisce il suo villaggio, per niente. Per nessun motivo. Alza a questo punto lentamente il capo andando dunque a dare le spalle per un momento al prigioniero non in grado di fuggire, cerca con lo sguardo Usagi e Katsu senza batter ciglio, questa volta è lui a dare disposizioni. < Voi siete due, io sono solo > commenta tranquillo andando dunque a riconoscere la preminenza di ciò che Kusa ha fatto rispetto a Konoha in una situazione come quella, un piccolo surplus al merito che dunque ha un solo, semplice risultato < Prendetevelo > sibila accennando al prigioniero al quale va a dare le spalle andando dunque a rilasciare la sua capacità di manipolare il legno, passo dopo passo lasciandosi alle spalle quel caos < Il mio Kage sarà informato di quanto accaduto, spero ci siano informazioni anche per noi > ovviamente, quelle che il soldato della Nebbia saprà dar loro, del resto, ha una lancia dei Senju nella spalla – qualcosa vorrà pur dire. Uno sguardo verso il vecchio < La Foglia lavora per il vostro bene, ci sono fin troppe persone che vogliono farvi del male. Fidatevi di noi. > annuisce verso di lui andando dunque a camminare via, lentamente, ovviamente con un lieve sorriso dovuto al fatto che evidentemente si è fatto valere, un sorriso che si perde nel vuoto anche oggi. Deve informare Furaya, possibilmente prima di notte. [END]

18:13 Katsu:
 La palla di fuoco di quell’infernale colore nero investe l’ambu completamente. Lo vede entrare all’interno del raggio della palla di fuoco, scomparire e poi ricomparire come un mucchio di cenere, probabimente. Guarda proprio dove prima c’era l’ambu dalla maschera bianca e l’indifferenza più totale verso quella vita spezzata è palese, anche sul suo volto. Sgrulla le mani e scrolla la polvere dai pantaloni, senza troppi complimenti. <Vedete?> indica il ninja intrappolato nei rampicanti di Ryuka. <Non vogliamo il vostro male, noi vogliamo proteggervi. Ci chiamiamo alleanza ninja per questo. Fidatevi solo di noi, diffidate dei vostri ambu, persino dei vostri ninja> poche indicazione, ma chiare, quelle del Seiun, mentre prende un passo verso di loro, guardandoli tutti. <Se ci sono feriti tra di voi, potete presentarvi agli ospedali da campo più vicini dove verrete curati> altre indicazioni, mentre lo sguardo passa dalla folla al barbuto, senza troppi complimenti. Va quindi verso il ninja intrappolato nei rampicanti e si chinerebbe anche verso di lui, digrignando appena i denti. <Ma pensa… sei sopravvissuto…> digrigna i denti e se lo guarda con l’occhio nero, che ad un occhio estraneo può apparire quasi demoniaco. E che questo sotto le radici di Ryuka sia vivo davvero, morto o senziente non ha la minima importanza. Uno sguardo verso Ryuka. <Sentite, sono l’allievo dell’Hasukage Yukio Kokketsu. Ed oltre ad essere l’Hasukage vi posso garantire che Yukio-Sama sa essere molto creativo. Va bene per voi se lo porto con me questo babbuino? Ho idea che dovrà dirmi più di qualche cosa…> attenderebbe quindi le risposte dei due. Ed è la pura verità, dopotutto Yukio è colui che ha disegnato due peni sulla faccia dei suoi allievi. Figurarsi cosa potrebbe fare con un prigioniero. <… Oh, fidati, amico. Era meglio se morivi, dai retta a me> e sì, a prescindere dalle risposte ora vuole fargli paura, vuole la vendetta e gode da quella posizione di potere dall’alto in basso. Perché se la vendetta è dolce, per lui lo è il doppio. E se ne bea sotto quel sorriso che mette su. Il sorriso da psicopatico appena uscito dal manicomio. <Non è che mi potete chiamare qualcuno o portare delle manette antichakra? Io intanto penso a tenerlo in vita, dato che sono un dottore. E sì, proverebbe, con le energie residue, a prestargli i soccorsi per farlo rimanere in vita e stabilizzarne le condizioni e dopo, se concessogli, si premurerà di smascherare personalmente l’anbu, di ammanettarlo, bendarlo e portarlo personalmente a Yukio, come un sacco di patate. Ryuka? Gli risponde dopo. <Sì, sarà mia premura informare te, l’hokage e anche Usagi di ciò che questo cretino dirà… perché mica penserai che crepi adesso, no?> si volta verso l’anbu rimasto menomato. E sì, gli farà terrore psicologico. [Chakra 18/30][Kayosei lvl 1 – ON][Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 bomba luce, 1 tonico curativo, 1 tonico rec. Chakra, 7 tonici rec. Chakra speciale, 2 tonici curativi speciali, 2 fumogeni, 1 sigillo potenziante ninjutsu][END]

18:16 Usagi:
 Ecco che vede la scena che si palesa davanti a lei, il compagno di ventura, mentre lei lo tiene prigioniero dell'illusione, ecco che gli tira quella palla di fuoco, facendolo cadere al suolo privo di sensi. <Evvivaaaaaaa!> Alza le braccia trionfale, facendo così cadere la propria tecnica, non essendocene più bisogno. Quindi si volge in direzione del vecchio uomo che li ringrazia. <IHihihihihih. Ma no, ma no...> Alza la mandritta per sventolarla davanti al volto. <Sono la Idol dell'amore e della giustizia, sarò sempre pronta ad aiutarvi. Si si si!> Muove freneticamente il capo in diversi cenni d'assenso, così anche i campanellini suonano melodiosi [Dirn - Drin]. Si volge comunque verso Ryuka. <Capito, lo lascio a Katsu-Chin!> Detto ciò cerca di volgere il corpo in direzione dell'accampamento. <Ciao ciao ciao.> Alza il braccio dritto e li saluta sventolando la manina [END].

Katsu, Ryuka ed Usagi sono stati mandati all'ala est del villaggio per capire cosa stia succedendo. Infatti, una folla di persone si è riunita in quel luogo, in attesa di poter fare ritorno al proprio villaggio. Qui, i tre scoprono che chi aveva ordito quella rimpatriata erano due ANBU kiriani. Uno viene ucciso, mentre l'altro catturato.

Non ho molto da dire sulle vostre prestazioni. Le vostre strategie sono state impeccabili e siete riusciti ad agire in gruppo. Mi siete piaciuti. Bravi! <3