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con Mekura, Saisashi

22:24 Saisashi:
 Questa è una serata particolare. Una serata che mette in luce più che mai tutte le sfumature del passato di Saisashi, che seppur sembra stia facendo di tutto per evitare la questione, sa bene che c'è qualcosa che non vada in lui. Ha perso la memoria ed ogni notte da 3 anni fa lo stesso incubo, quella voce cupa gli grida dentro la testa, cose tutt'altro che belle...macabre. Con il suo ritorno a Kiri, ha incontrato un vero e proprio fantasma, che in modo del tutto particolare, gli ha posto diverse domande, lasciandogli poi una sorta di "Indizio". Doveva cercare l'artigiano della rondine, la stessa rondine impressa su quei vambracci che ha custodito per anni come un bene prezioso, senza sapere il perchè. Ha indagato, raccolto informazioni, si è scervellato per giorni senza ottenere nulla, finchè un giorno, ha trovato la risposta che tanto cercava: Furaya conosceva quel marchio e ci ha messo poco ad indirizzarlo verso il luogo giusto. Il corvino ha preso tempo, ha fatto di tutto per posticipare, ma questa notte ha deciso, deve farlo, non può più aspettare oltre. DEve fare quel passo verso il suo passato, scoprire da dove viene e perchè tutto quest dolore lo avvolga costantemente. Soffrire senza ricordare, è una sensazione del tutto strana. Indossa un paio di pantaloni neri lucidi, i soliti, cintura arancione penzolante, a sorreggerli. Sandali neri ninja, in pelle, ed una t shirt Bianca mono colore. Guanti mezze dita a coprire le mani, e poi il suo solito armamento come seconda pelle: vambracci di Mekura, armatura completa, schinieri e la pettorina da 50 kg sotto la t shirt. Cammina con passo lento, insicuro. Lo sguardo è serio , immerso nello sconforto. La direzione è quella giusta, e potrebbe vedere finalmente vedere una sorta di tenda. Si avvicinerebbe di fronte ad essa , per poi restare qualche istante ad osservarla in silenzio con le mani riposte in tasca. <ci siamo....> sposta lo sguardo al cielo in cerca di conforto. <c'è....C'E' NESSUNO!?> griderebbe in cerca di aattenzione [ch on]

22:42 Mekura:
  [tenda Mekura] Stava finendo, c'è ancora un po' da fare ma entro la fine della serata dovrebbe aver impostato la tenda e organizzato i suoi spazi. Ha un aspetto stanco, serio, con i capelli disordinati e arruffati mentre la si muove attorno alla tenda con passo spedito poggiando le casse fuori da questa al di sotto di un paravento all'entrata che da da spazio di vendita degli oggetti di cuoio e di laboratorio. L'interno effettivo della tenda è coperto una una tendina legata sulla destra. indosso la donna porta una canotta nera con delle bretelle legate a croce dietro la schiena, un paio di pantaloni neri aderenti e stivali. Si ferma affannata scivolando verso l'entrata per andare a prendere il thé che sta fumando nel suo fornello da campo. Spegne la valvolina del Gas e prendendo il contenitore d'acciaio ne versa l'interno in una tazza. Afferrandola si lascia cadere sul letto da campo prendendo un lunghissimo respiro mentre si riscalda le mani con la superficie della tazza di latta. Tamburella la superficie con le dita, quasi s'addormenterebbe con la tazza tra le mani e poggiata sulle gambe, rimanendo così con gli occhi chiusi, seduta sul bordo del letto con la schiena che pericolosamente cigola in avanti. Si stava godendo quel momento di riposo quando, all'improvviso, urla, urla isteriche fuori dalla sua tenda. Alza a forza le palpebre e con un sospiro affranto decide che è meglio capire che cosa sta succedendo li fuori. Si solleva gonfiando il petto e si avvicina all'entrata della tenda, la scosta bevendo la sua tazza di te, rimanendo bloccata in quella posa quando si trova di fronte niente meno che Saisashi. Rimane bloccata come un coniglio abbagliato dai fari di una macchina. è arrivato, alla fine l'ha raggiunta. Lo guarda con la mano che le trema, contenta di vederlo, sembrava che stesse bene, sicuramente non era messo male o sporco come quando lo ha trovato: si è cambiato e generalmente sembra stare bene. Ma da una parte sa cosa significa: lo ha spinto lei a cercarla ora deve raccogliere i frutti delle sue macchinazioni. <salve> lo saluta con il fiato che le manca improvvisamente costringendola a sgranchirsi la gola abbassando la tazza mentre con la mano libera si massaggia il collo e si avvicina. Lo guarda in silenzio senza dire nulla, prendendo un lungo respiro mentre mostra un sorriso carico di commozione <ciao> [ch on]

22:55 Saisashi:
 Il corvino, nell'attesa andrebbe a perlustrare con le verdi iridi l'esterno della tenda. Molto particolare, sicuramente differente da quella di Furaya. E' agitato, impaurito, ma allo stesso tempo sicuro. Per il momento è convinto di ciò che sta facendo, semplicemente se dovesse paragonarlo al resto di ciò che ha passato, non trova motivo per cui credere che possa succedere di peggio. Tanto vale approfondire ed andare a fondo, per quanto possa andar male. Scosterebbe con la mancina i lunghi capelli corvini, che evidentemente non ha ancora tagliato. Dopo qualche istante d'attesa si paleserebbe la figura di una donna, una donna sicuramente dal bell'aspetto, che mostra un'aria stanca, di chi ha avuto una giornata impegnativa. Dalla sua reazione, si può intendere che non aspettasse certo visite , cosa più che normale vista l'ora. La tenda di Furaya aveva visite, e il genin non voleva essere di troppo, motivo per cui ha colto la palla al balzo per farsi coraggio nonostante sia notte. Inarca il sopracciglio ed inclina il capo sulla sinistra, squadrando con aria strana Mekura, dalla testa ai piedi. La sensazione è strana, è come se fosse del tutto familiare, gli si smuove qualcosa nello stomaco, eppure la sua visione non gli porta in mente alcun ricordo. <ehm.. so che è tardi ma... ecco..un fantasma mi ha indirizzato qui. Anche se anche tu non crederai a questa storia> molto sincero e dritto sul punto, dopo tutto nessuno crederebbe mai alla sua storia della dama della nebbia. <vedi, non sobene perchè io sia venuto...e perchè qualcuno o qualcosa mi abbia spinto a cerccarti...ma dicono che tu sia l'artigiano della rondine giusto?> il tono è pacato, a tratti insicuro, non è squillante, non è idiota. In questo momento la maschera da scimmia di Saisashi non viene indossata. E' il vero se stesso, quello che nessuno conosce. < Furaya mi ha detto dove poterti cercare, ma non ha voluto dire altro...> abbasserebbe lo sguado per poi concludere <...tutto bene...? Sicura di sentirti bene?> noterebbe la reazione piuttosto strana della donna, che fatica a rispondergli, come in preda alla commozione [ch on]

23:09 Mekura:
  [tenda Mekura] Rimane a fissarlo con quel sorriso sulle labbra che non accena a sparire, stringe le labbra tra loro e abbassa lo sguardo degluttendo come se la gola fosse senza aria e ruvida e arsa. Prende un sorso di the e scuote il capo <un fantasma?> ripete la donna sorridendo con uno sguardo lontano, sollevando le spalle mentre tiene tra le dita la tazza <bhe...perché no? ci sono moltissimi tipi di fantasmi sai? qualcuno potrebbe dire che si può respirare ed essere morti e essere vivi senza respirare> probabilmente non capirà neppure la citazione che la Hyuga le ha offerto e rimane in silenzio andando a scrutarlo mentre si porta indietro una ciocca di capelli. Si prende delle pause lunghe prima di rispondergli, come se dovesse raccogliersi e trattenersi in quello stato pacato e tutto sommato composto. <si, io...non vengo chiamata così ma sicuramente nelle mie opere c'è il marchio della rondine si> spiega questa tenendo un tono di voce quasi sussurrato, come se avesse paura che Saisashi scappasse via in qualche modo se osasse parlare più forte di quello che sta facendo. <per cosa...per cosa mi stai cercando?> domanda la donna prima di ridacchiare imbarazzata e lasciare un lungo respiro affranto <ahhh si...sto bene, davvero, sono...sono solo molto stanca, ora sto...ora sto bene> voleva dire "tu stai bene" stava per sfuggirgli dalle labbra: ricorda tutto, ricorda come non è riuscita a comprenderlo, come è scappato via e lo ha lasciato andare la prima volta, come ha cercato di rimediare all'irrimediabile provando a inseguirlo di nuovo, il fatto che adesso senza di lei sembrasse in pace. Le palpebre si abbassano di nuovo ancora una volta rapita dai suoi stessi pensieri. Si scuote con un brivido che parte lungo la schiena e lo guarda direttamente <allora, vuoi del thé?> domanda verso questo <non è buono ma sai...di si fa necessità virtù> piega la testa e lascia a questo la parola, lo sguardo cade "involontariamente" sull'oggetto che ha Saisashi, una delle sue creazioni. <ah...è un mio vecchio lavoro> gli sorride guardandolo <posso...posso vederlo?> [ch on]

23:26 Saisashi:
 La donna finalmente comincerebbe a "farsi coraggio", avviando un dialogo, seppur molto generico. Quasi come se volesse girare intorno a qualche cosa, qualcosa che non vuole dire, non vuole farsi scappare. Saisashi non è mai stato sstupido, piuttosto è sempre stato molto empatico grazie alla sua spiccata sincerità e naturalezza. Percepisce subito che la donna non sembra essere a suo agio, anzi è molto tesa. Per quale motivo? La scruterebbe senza distaccare lo sguardo dal suo, più serio che mai, come pochi hanno avuto l'onore di vedere. Tra una frase e l'altra Mekura prende lunghe pause e respiri, che portano a diversi momenti di vuoto, quasi imbarazzanti, in cui il genin non andrebbe a dire nulla, si limiterebbe ad ascoltare. Per una volta è giussto che sia così. Scuoterebbe il capo lentamente, per poi poter finalmente prendere parola, mantennedo un tono di voce stranamente basso e cupo. Quella persona lo mette a disagio, ma non riesce a capire il perchè. <uhm? Quindi...tu credi ai fantasmi?> quasi meravigliato. Beh considerando che il fantasma è proprio lei, ci mancherebbe solo <hai ragione. > sorride, quasi sconfitto da ciò che ha passato negli ultimi anni < so bene cosa significhi respirare...essendo morti. Potrei quasi definirmi un morto che parla. Non so nemmeno perchè io sia ancora in vita > farebbe spallucce, pronunciando tali parole con una semplicità e tranquillità tali da far venire ibrividi < quindi ti ho trovata....sei tu...> direbbe assottigliando lo sguardo in cerca di qualsiasi dettaglio che potrebbe cogliere dalla Hyuga. < beeeeeh... questa cosa potrebbe essere molto divertente > sancisce accenando un sorriso < il perchè...sarai tu a dovermelo dire. Io non e ho idea> confermerebbe senza mentire. NOn sa perchè sia li, nn sa cosa ce lo ha portato, e non sa chi sia quella donna e perchè lo metta così a disagio. < beh, forse avrei dovuto scegliere un altro orario..ma posso pssare in un altro momento se è un problema> cerca un appiglio, forse per scappare da quel chepotrebbe scoprire <thè? beh, non ne vado matto...ma tanto vale usarlo come scusa. Se mi racconterai perchè sono morto. > che intende? <uhm? Questi? Si. Questi sono proprio il motivo per cui ti sto cercando. > li sfilerebbe lentamente, con cura, fissandoli con aria nostalgica <che cosa sono... voglio la verità> sancisce deciso <perchè li ho con me...perchè sento che siano qualcosa di così importante...per quale motivo pur non ricordando nula, li ho portati sempre con me questi tre anni, custodendoli come se fossero un ricordo prezioso? ma soprattutto....> chiuderebbe ora gli occhi <tu chi sei....> [ch on]

00:01 Mekura:
  [tenda Mekura] Quando sente le parole del ragazzo Mekura scoppia in una risata nervosa da stretta al cuore: no, non sarà divertente, non per lei almeno. Gli da le spalle per un attimo facendogli poi cenno di seguirla verso la tenda, scomparirebbe al suo interno e ricomparirerbbe con due sedie, senza dire nulla le apre lasciandole li vicino all'entrata, tuttavia non si siede, non ne sentiva il bisogno. ma forse era solo una scusa per nascondere anche solo per un secondo il volto quando sente quelle affermazioni. <no!> esclama quando questo si offre di tornare in un'altro momento facendole sollevare il capo, accorgendosi di aver urlato. <no...anzi, ho aspettato tanto di incontrarti> forse non erano le parole migliori da dire, ma è agitata e comunque, se anche fosse andato via per tornare un'altro giorno il problema non si sarebbe risolto da solo, si è detta che non doveva più lasciare spazio alla sua codardia e così deve fare: affrontare di petto la situazione, il destino poi deciderà. <alcune volte, si può tornare dalla morte, se sei morto e respiri è ancora possibile> per quanto tempo lei è stata morta? in un certo senso può definirsi viva anche ora? Prende un lungo respiro e dopo quel momento di pace in liturgico silenzio alla fine lo rompe rispondendo alle ultime domande del ragazzo o meglio si concentra sulle protezioni per gli avambracci <hanno bisogno di una oliata per proteggere la pelle> commenta umettandosi le labbra iniziando a racontare la storia di quegli oggetti <te li feci anni fa personalmente, prendendo le tue misure di allora per assicurarmi che fosse comodo sul braccio> piega la testa di lato e continua sorridendo malinconica <dovevi prepararti per un torneo e tendevi a combattere senza pensare troppo a farti male, come Taijutser la cosa mi preoccupava: rompersi le braccia per difendersi è un attimo avevi bigono di protezione> prende un lungo, lungo respiro socchiudendo gli occhi mentre, prendendo un'altra pausa la donna prenderebbe un'altra tazza di Thè e la porgerebbe a Saisashi, così almeno gliela può sbattere in testa, se lo meriterebbe. <che cosa sei? tu...sei, o meglio eri un combattente> prende un lungo, lunghissimo respiro mentre sente il peso stringerle il cuore <e io...e io...ero> il tuo maestro <ero> una tua amica <ero...> la persona che ti ha accolto a casa e che ti ha lasciato per strada. Chiude gli occhi con la gola strozzata. <ero...il tuo sponsor> Ma perché MEKURA perché? anche se giusto dato che praticamente viveva in modo civilizzato, grazie a lei. <mi chiamo Mekura Hyuga...> scuote leggermente il capo sperando che non si ricordi nulla e che ricordi tutto allo stesso tempo. <non, non ricordi nulla?> chiede a questo tenendolo sempre d'occhio[ch on]

00:32 Saisashi:
 Il giovane non può far altro che seguire la donna all'interno della tenda. Si troverebbe di fronte alla possibilità di prendere posto, quindi , con un pò di disagio generale, si accomoderebbe per poi guardarsi intorno alla ricerca dei dettagli presenti all'interno della tenda. <come dici ?> direbbe sorpreso nel sentire quel "no" così deciso ed improvviso di Mekura. CHe le è preso? Ha aspettato...tanto per incontrarlo? MA CHE SUCCEDE. Il cuore gli batte all'impazzata, sa che qualcosa non va, quella donna gli sta nascondendo qualcosa <tanto..per incontrare me?> si indica con l'indice della mancina <si sono morto. Ma voglio sapere di più. Tanto che cosa potrebbe accadere di peggio? Vivere senza nessuna ragione, direi che è abbastanza crudele non trovi?> rivelerebbe con tranquillità, non c'è tristezza nella sua voce. Ascolta attentamente la sua spiegazione riguardo ai vambracci. A quanto pare, da come racconta, i due dovevano conoscersi, chissà quanto tempo prima. Conosce molti dettagli, perchè? <un..un torneo ...?> resta stupito. Lui che partecipava a qualcosa di così prestigioso come un torneo? Non era un semplice barbone umiliato da tutti, senza scopo ne meta? Furaya quindi non mentiva quando gli disse che un tempo era davvero un ninja? MA come poteva esserlo, se lui stesso odia quel mondo <rompermi...le braccia...> si guarderebbe immobile entrambe le mani, come se cercasse di ricordare. Le sue cicatrici sul corpo sono evidenti, era certo che avesse combattuto in passato. Per quale ragione? Afferra il thè, in silenzio, non pronuncia parola. Assente. Le parole di Mekura gli suonano strane. Suonano come una presa in giro. C'è qualcosa che non torna...un combattente? UNO SPONSOR? Davvero sarebbe stato una persona di questo tipo? <io...un combattente...> rotea la tazza , sconsolato , assente. <un...un combattente...> ripeterebbe nuovamente mentre una lacrima icontrollata solcherebbe il suo viso, fino a giungere sul fondo del viso, staccandosi e cadendo all'interno della tazza <un combattente...> ripete ancora , con tono assente <quindi...ho vagato con questo dolore...in cerca di chissà quale informazione...speranza...per scoprire che ero uno stupido combattente...con uno sponsor..tsk> sorride, immerso in emozioni che non riesce a comprendere <che schifo...d'altronde cosa mi aspettavo? Forse era meglio non ricordare. > deluso, da qualcosa che ha rincorso per così tanto tempo, e che suona cosi insignificante <no. Non ricordo nulla. Ma se combattevo...senza un motivo. Non voglio ricordare. > prenderebbe fiato per poi alzarsi in piedi <ho sbagliato, non dovevo venire a disturbarti. Ti ringrazio per avermi fatto...da sponsor...l qualsiasi cosa fosse...Grazie anche per questi...direi che puoi tenerli, non voglio più avere nulla a che fare con tutto questo> concluderebbe scrutandola negli occhi [ch on]

00:54 Mekura:
 Lo osserva alzarsi in piedi, lo osserva andarsene via con quella lacrima. Ha sbagliato, di nuovo. lo sta prendendo in giro per pura paura. DI cosa ha paura? del fatto che non prendesse più quel regalo? che fosse infelice ricordando? lo è comunque no? poteva accettare, poteva accettarlo che se ne fosse andato così, poteva accettarlo e dimostrare quale cattivo insegnante è stata per lui. Prende un lungo respiro e si piazza davanti a questo. <lasciami parlare, ti prego> afferma la donna stringendo i denti e questa volta riprenderebbe il carattere solito, schiena dritta, tono stoico seppure sofferente e gentile, non vuole più mentire, può bastare: ha vinto. <non sei solo un combattente...probabilmente tu hai già incontrato delle persone che ti hanno riconosciuto all'interno del campo, persone che non ti hanno visto da tanto tempo, ninja> prende una leggera pausa prima di incominciare a dire la verità e tutta la verità <tu, eri uno di noi e io...io ti ho preso dalla strada anni fa, ti ho dato una casa e ti ho dato quelli perché so come come combattevi> piega la testa <e si ero anche il tuo sponsor...come un amico può esserlo qaundo si offre di pagare per darti una casa...o come un maestro che si prende responsabilità del suo allievo, dei suoi allievi> ed era lei il suo maestro...e lo ha tradito, lo sta tradendo anche ora. <avevi un motivo per combattere, avevi molti motivi per combattere, te li sei creati quando ti è stata data una opportunità di mostrare quello che sei, una cosa che nessuno sembrava averti dato in passato> a lui ed a Lind assottigliando le labbra costringendosi a non abbassare lo sguardo. <quando hai iniziato a chiamare Konoha come casa> stringe i denti, le mani, si irrigidisce e lascia le parole scorrere come un fiume in piena, patetico forse ma adesso basta così. <non te ne andare via, io forse non ho delle risposte che possono piacere, mi va bene anche se non sarai mai capace di perdonarmi ma, era da anni che ti ho aspettato, ti ho visto andare via e ti ho lasciato fare perché pensavo erroneamente che non avessi più bisogno di me, non sono mai riuscita a perdonarmelo..avrei voluto fermarti e capirti e ora forse è tardi, ma dammi una possibilità, Saisashi> le dispiaceva, le dispiaceva per tutto. <ti prego> [ch on]

01:12 Saisashi:
 Il suo intento è quello di andarsene, è evidente. Quel passato di cui Mekura racconta, è completamente diverso da ciò che Saisashi stava rincorrendo. Anni, troppi anni a provare quel dolore, con cui ha combattuto quotidianamente, consumandolo dall'interno. MA ha sempre lottato, è andato avanti, non ha smesso di vivere, per quella piccola e semplice speranza..che forse avrebe potuto scoprire il suo passato.. e che magari quel passato sarebbe stato abbastanza bello da valerne la pena. Si volta dandole le spalle, quando d'improvviso la donna sembrerebbe cambiare atteggiamento da un momento all'altro. Si ferma, resta immobile. Stringe i pugni, forte. L'istinto gli sta dicendo che tutto ciò che ha cercato per questi anni sta per venire a galla. Sta per scoprire, almeno in parte, chi è Mr. Nessuno...o meglio... Saisashi. < ti ascolto> si limiterebbe, restando di spalle. Le sue parole scorrono veloci, ma in questo momento sembrano interminabili. Analizza ogni singola informazione, come se fosse la più preziosa al mondo. Il suo passato....il se stesso perduto. E' quindi questa la sua vera essenza? La sua vita passata. Gli occhi si spalancano nell'ascoltare tutto ciò che Mekura prova a spiegare. La testa, fa male. <argh...> fa male. FA TROPPO MALE. Ha una fitta, quella dannata fitta che non lo lascia ricordare, che ogni volta che prova certe emozioni lo costringe a rimanere a terra, stremato...e quella voce....quella voce che si subito pungente nella sua testa "non ascoltarla...non ascoltarla...traditori...sono traditori...anche lei è una traditrice..". Cupa, malvagia, dentro la sua testa. Non riesce a farla sparire. Si afferra la tesa con entrambe le mani, preme le tempie come a voler far esplodere il cranio in cerca di sollievo. Cerca di concentrarsi nonostante tutto. "SPARISCI!" griderebbe nteriormente, contro quella voce oscura, che come d'improvviso, sparirebbe...per la prma volta... L'ha forse domata? Chi lo sa. Cadrebbe in ginocchio, sfinito...come se avesse lottato delle ore, ma in realtà sono passati solo pochi istanti. La fitta alla testa comincia a sparire. <quindi io.... ero davvero...> non riuscirebbe a crederci. Era un ninja? Aveva davvero trovato un motivo per combattere? QUALE? VUOLE SAPERLO <e quindi....tu..> con voce strozzata, in risposta alla sua affermazione. <mi hai preso..con te...?> ancora la voce strozzata. Dal viso comincerebbero a vedersi scorrere diverse lacrime. Cadono, goccia dopo goccia sul terreno. Stacca le mani dalla nuca, er poi fissarle nuovamente. Un fiume in piena, incessabile, continua a sgorgare dalle vecchie iridi. Non sa perchè, non sa il motivo, ma il suo corpo in modo del tutto incontrollabile, inizia a sfogare in un pianto disperato. <sigh...sigh...waaaaaaaa!> continua scoppiaando in lacrime, continuando con entrambe le mani a provare ad asciugarle, a farle cessar,e ma sembrano infinite. Tutto il dolore, tutta la solitudine, tutte quelle sensazioni di sconforto, sta sfogando tutto, come un bambino indifeso. E' immobile, non può far altro che piangere, seppurnon sia ancora in grado di ricordare <per...perchè pian..piango...sigh...WAAA!> come se nessuno potesse vederlo, piange del suo traguardo, mostra la sua infinita debolezza[ch on]

01:33 Mekura:
 La paura c'è sempre, la paura di peggiorare la situazione, la paura di vederlo scoppiare di nuovo e fare casino nell'accampamento, poi come lo spiega? non è il centro del villaggio, non può fingere con un "è successo, capita, si si ma gli passa, servizi sociali? si perfetti è stata solo una bravata" no! li rischia di morirci per mano di qualsiasi ninja con i nervi a fior di pelle. Ma intanto la ascolta, la ascolta e questo è un bene? lo osserva con quella reazione, quel dolore, quel mal di testa che lo porta a terra, in ginocchio. Appena lo vede in quella situazione scatta lasciando cadere la tazza a terra lanciandola da una parte per poi piazzarsi di fronte a questo portando una mano sulle sue spalle. Non dice nulla, lo lascia piangere e sfogarsi, non lo ferma al massimo prova a consolarlo cercando di rimanere li presente e lentamente, con attenzione da una mano sulle spalle passerebbe ad un'altra, una per spalla appoggiando la testa sopra la sua stringendo la presa verso il collo di questo. Lo abbraccia senza strozzarlo ad occhi chiusi, se permesso, rimanendo li accanto. <mi dispiace, per tutto: per tutto quello che hai dovuto subire mentre non c'ero> appoggia la destra dietro il collo battendo leggermente prendendo un lungo respiro. <si, ti ho preso con me...il sublime Saisashi> e Lind. <il sublime Saisashi, la gorilla Sayan, e Lind, i miei primi allievi> Lind, un'altro che non è riuscita ad aiutare in alcun modo. che non ha più trovato una pista per cercarlo e che è capitato in un momento in cui non poteva neppure cercarlo [ch on]

21:39 Saisashi:
 Quel pianto è incessante, straziante, difficile da comprendere. E' un pianto diverso, con delle note differenti da quelle che ci si potrebbe aspettare. Differente anche dallo sfogo che ha avuto una sera prima con Furaya. E' il suo corpo che rigetta quel fiume di lacrime, senza dar possibilità al corvino di avere alcun tipo di controllo. E' li per terra a gemere nel tentativo inutile di asciugarsi. Lo stomaco è sottosopra, fa male ma allo stesso tempo si è riempito di una qualche strana speranza. Quindi lui non è un Mr. Nessuno? Aveva un passato? Aveva un obiettivo? Magari anche un sogno chissà...eppure la cosa peggiore è la sua anima che tenta di rilasciare tutto il dolore degli ultimi anni, senza però dargli possibilità di ricordarne il motivo. <WAAAAAAAAAAAA...SIGH ...SIGH> continua come un bambino, mentre Mekura si avvicinerebbe di fronte a lui a cercare di sostenerlo. < qui...quindi...sigh...ero davv...vero un ninja..ave..vo..sigh....una casa....WAAAAA> continurebbe cercando di spiattellare qualche parola tra un singhiozzo e l'altro. Lascerebbe che la Hyuga lo stringesse senza opporre alcuna resistenza, non ne ha le forze. <ma...al...allora...sigh....> proverebbe a sforzarsi più possibile di parlare, di spiegare ciò che sente <per...perchè pia..piango...sigh...sen,...senza controllo...sigh...per...perchè sento...> sente? <sento una morsa...sigh....allo sto..stomaco...sento di aver ....sigh...ritrovato qualcosa...sigh sigh...di prez..prezioso...perchè piango ....senza ...sigh...ricordare nulla....> questa è la parte peggiore. In qualche modo sa che la persona che ha di fronte è stata molto importante per lui, il suo istinto, il suo corpo e ciò che sente nello stomaco non mentono...Eppure non riesce assolutamente a collegare alcun ricordo. Ma la domanda vera è: cosa gli è successo?? Poi d'un tratto la voce del genin verrebbe strozzata. Paralizzato spalancherebbe gli occhi, immobile mentre le lacrime continuano il loro percorso. Ha sentito pronuciare qualcosa, un nome.Qualcosa che ha sentito più volte nei suoi incubi ricorrenti di questi 3 anni...qualcosa che ogni notte gli viene suggerito in sogno da quella voce maligna nella sua testa..<Li....n...d> pronuncerebbe silente a monosillabi, per poi essere colpito nuovamnte da una fitta improvvisa alla testa, più forte di tutte quelle provate fin ora. La stringerebbe forte tra le mani, divincolandosi involontariamente dall'abbraccio di Mekura <AAAAAAAAAAARRGH!!!> griderebbe in preda al dolore, cominciando a rotolarsi a terra come un pazzo, non potendo reagire in modo differente. La testa gli sta esplodendo "vedi...? ricordi quel nome...? Loro sono traditori...te lo ripeto da anni....hihihi...." la vocina malvagia gli sussurra in questo momento. [ch on ]

22:32 Mekura:
 Lei è li, sente il cuore uscire fuori dal petto, stava sanguinando? no, ma era come se lo facesse. Lo vede che è li, a piangere...e come non dovrebbe? Mekura rimane con gli occhi chiusi e la fronte poggiata contro la sua. Era felice che fosse li, ma quella felicità le sembrava sono personale, lo stringe più forte dispiaciuta, dispiaciuta per quel dolore che ancora non riesce a reprimere. Sapeva, anzi, sospettava che sarebbe successo quello se avesse detto quel nome Lind. Ma, più tardi ne parlavano, più tardi e cose sarebbero peggiorate e di brutto anche. Lo lascia lo vede mentre questo sente una fitta alla testa, si divincola e lei non fa nulla per trattenero per ora. Lo vede a terra, gridare in preda al dolore rivedendo quello che ha passato l'ultima volta. Lo sbaglio di averlo inseguito, di averlo lasciato andare, il fatto che non sembrava che stesse parlando con Saisashi.Mekura a quel punto si inginocchierebbe dietro questo. Lo prenderebbe per la collottola attravero i vestiti e solleverebbe la parte superiore e poi portare il braccio destro a rigirarsi dalla spalla a sotto l'ascella inversa del ragazzo mentre con le gambe spinge le sue ad aprirsi, li cercherebbe di tenerlo fermo letteralmente schiacciandosi con il corpo contro questo per bloccaro li con il suo peso. Cerca di portare il mento vicino all'orecchio di Saisashi e continua a parlargli con fermezza ma gentile, più o meno come la presa che sta esercitando sul ragazzo. <Saisashi, ascoltami, non ascoltare te, ascolta me, ASCOLTA ME, concentrati su di me, il Gorilla sensei è qui> continua a parlare determinata a farsi ascoltare, questa volta <io sono stata la tua maestra ed ho fallito, ma non per colpa tua, per colpa mia. Non ti ho capito quando tu avevi bisogno di supporto, non ti sono stata accanto quando avrei dovuto esserlo e hai ragione ad essere arrabbiato, hai tutte le ragioni del mondo. Ho fallito anche con Lind, aveva chiesto lui di andarsene via dalla mia casa, ma ho fallito> spiega la donna iniziando a prendersi le sue responsabilità e colpe in questo. <e lo so cosa significa essere da soli, vorresti spaccare il mondo, vorresti eliminarli tutti fino a quando non ti aggrappi alla convinzione che puoi vivere solo se elimini l'altro e tutti ti sembrano dei nemici da eliminare.> continua a parlare cercando di fare leva su Saisashi cercando di tenerlo li. <io so chi sei, so che se tu volessi avresti la forza di scagliarmi via, puoi farlo e non ti fermerò se lo farai, sono disposta a resistere a tutta la tua rabbia..sfogati, ma sfogati su di me. Sono io che ti ho fatto un torto, nessun'altro qui> prende un lungo respiro di nuovo e continua <ci sono persone buone nel mondo, sono rare, sono uniche, sono indispensabili in un mondo come questo, persone come te, tu hai sempre la scelta di affidarti alla rabbia, qualunque sia la tua scelta, ricorda che tu hai sempril controllo e che ci sono persone che ti aspettano e ti vogliono bene> cerca di farsi spiegare la donna struggendosi nella voce per cercare di farsi capire da questo. <quando sei andato via, ero spaventata e arrabbiata, mi sembrava di non aver fatto abbastanza, di averti deluso...e ho stupidamente pensato di lasciarti andare, ho pensato che tu non avessi più bisogno di me quando invece era l'esatto contrario. Quando ti ho inseguito ho provato a convincerti a tornare al villaggio quando invece in entrambi i casi dovevo solo dirti l'unica cosa che importasse sul serio> la gola si stringe, con l'ansia che sale. <ti voglio bene, ti ho sempre voluto bene e il fatto e che forse io non sono più la tua maestra, ma tu sarai sempre per me il mio allievo. Il mio allievo> lo sottolinea come una cosa importante. <perdonami, perdonami per il male che ti ho fatto e capirò se non vorrai avere più nulla a che fare con me...ma non ti arrendere Saisashi, non ti arrendere a questo, sei più forte della tua stessa rabbia, io credo in te> [ch on]

23:05 Saisashi:
 Quella fitta. Quella danna fitta dentro al cranio, che continua a consumarlo dall'interno, senza modo di poterla placare. Più i ricordi cercano di tornare, più quel dolore si fa forte, insieme alla voce dentro la sua testa, che ogni istante, man mano che aumenta il dolore, diventa sempre più forte, sempre più convincente. <WAAAAAAARGH!> continua a dimenarsi in preda al dolore, finchè senza nemmeno accorgersene verrebbe placcato a terra da Mekura, che lo trattiene fermo a terra, in qualche modo. Tuttavia non sembrerebbe bastare, i tentativi del genin di dimenarsi sono continui, ma non per farle del male, semplicemente in cerca di scacciare via quel dolore. "visto..? povero scemo..hihi...lo ha nominato...LIND....LIND...il tuo amico...non c'è più...bruciato via...colpa dei ninja...hihihi..." continuerebbe maligno, come se ora quel demone lo stesse letteralmente sbeffeggiando, prendendosi gioco dei suoi dolori. La Hyuga comincerebbe poi a parlare all'orecchio di Saisashi, spiegandosi in qualche modo, cercando di fargli capire ciò che successe tre anni fa, quando qualcosa si incrinò nel Taijutser a causa dei suoi dolori e della Caccia, portandolo a fuggire dal villaggio, ad odiare il mondo ninja, a cercare la sua vendetta.. VOleva vedere Konoha in fiamme. Tuttavia in questo momento, non ricorda i momenti a cui fa riferimento Mekura, e le sue parole continuerebbero a rimbombargli nella testa, come prendendogli a pugni lo stomaco ad ogni affermazione, seppur di tutto ciò lui non riesca ad avere ricordo. In contrapposizione, l'altra voce, quella nella sua testa, sfida invece le parole della Hyuga, creando un vero e proprio conflitto interiore. Ogni cosa detta dalla ninja, verrebbe contestualmente utilizzata dalla voce maligna per far sentire Saisashi come uno zerbino, per aizzarlo alla sua vendeta. Ma questa voce è reale? Chi è quel demone nella sua testa, e perchè lo porta ad odiare il mondo ninja? "l'hai sentita...hhihih ha fallito...certo che ha fallito...ti ha usato dopo tutto...come tutti gli altri heheheh... ti ha usato ti ha usato , ti ha usatoooo!" direbbe la voce con una cadenza da filastrocca, che continua nelle sue prese in giro "gli servivi solo per dare un senso a se stessa...poi appena si è sentita appagata...ti ha buttato via...ha lasciato insieme a tutti gli altri che tu, povero ed indifeso sublime, venissi abbandonato a te stesso...hanno lasciato morire Lind..hanno coperto tutta la sua storia. Ti hanno fatto credere pazzo...eheheh PAZZO PAZZO PAZZO ehehehe" continuerebbe imperterrita senza tregua, mentre le lacrime sul viso non sembrano voler cessare. Un dimenarsi straziante, una tortura che non può essere vista all'esterno poichè completamente nella sua testa "ma i pazzi erano loro. I ninja...egoisti...EGOISTI! Ti hanno usato. TI hanno portato via tutto! Ti hanno dato una speranza per poi pestarti. Diverteeeente no? ehhehehe" comincia a vacillare, non resiste più. Qualcosa si sta muovendo in lui, sente sgorgare rabbia, energia in tutti i pori. Serra i denti nel dolore. <ti...ti prego...aiu...aiutami..> pronuncerebbe a denti stretti, probabilmente verso Mekura "sai che sto dicendo la verità...lo hai sempre saputo hihih. Ogni notte nei tuoi sogni ti ricordo il dolore che ti hanno fatto provare. Ora è tempo di ucciderli..veendetta, vendetta vendettaa HIHIHIH! Coraggio...non mi dirai che davvero credi alla storiella che non hai forze?? Ti sei autoindotto a dimenticare credendo che non avresti fatto più danni... ihihih ma sai di cosa sei capace. Avanti. TIRA FUORI IL VERO SAISASHI. UCCIDILA. SAI QUANTO SARA' DIVERTENTE?!!? IHIAHIHAIHIAH" scoppierebbe in una folle e macabra risata, che innescherebbe in Saisashi qualcosa che non ricordava di poter usare. <AAAAAAARHG BASTAAAA!!> un ultimo urlo di aiuto, ed ecco che il suo chakra, bollente e sgorgante di rabbia, in modo del tutto involontario, verrebbe fatto fluire e concentrare in diversi punti, uno alla volta. Si accumulerebbe all'interno del lobo sinistro, per poi rilasciarsi con forza, come a sbloccare qualche cosa dentro di lui. Si sposterebbe poi di tutta forza nel lobo destro, accumulandosi e rilasciando di colpo anch'esso una nuova energia...procederebbe poi in direzione del midollo, dove concluderebbe la sua strada, sbloccando una terza parte remota di Saisashi. <WAAAA!> ormai è fuori controllo. La sua pelle comincerebbe a diventare rossa, accesa, lasciando spazio a due occhi bianchi privi di controllo. L'ossigenazione nei muscoli e tutti i vincoli annessi ai diversi punti della mente sarebbero stati sbloccati. Tenterebbe quindi di sollevarsi di scatto, con una forza di cui non ricordava minimamente l'esistenza. Se fosse riuscito a scagliarla via e liberarsi, si ritroverebbe li, di fronte alla donna, fissandola con aria di morte, occhi privi di emozioni, ansimante. [tentativo apertura 3 porte - vita - apertura - riposo ][ch on]

23:57 Mekura:
 La forza sprigionata lo libera, Mekura verrebbe scagliata via dalla forza generata dalla apertura delle porte del ragazzo, L'unico motivo per la quale non cadrebbe a terra sarebbe le sue competenze a la sua agilità. Arrivando a terra con i piedi incasserebbe la forza del colpo andando a piegarsi e rotolare a terra usando la stessa forza sprigionata dal genin per rimettersi in piedi con il ginocchio destro che "gratta" sul terreno mentre il sinistro viene portato indietro a bilanciare le mani stesse vengono portate a terra per non cadere. Prende un lungo respiro e solleva la testa affrontando lo sguardo assente dello stesso Saisashi. Quante volte si è trovata così? a affrontare delle persone che avevano bisogno di lei e che non riusciva ad aiutare: erano li e non sapeva mai dire la parola giusta, o fare la cosa giusta. Ognuno di questi le sfugge come acqua nelle sue mani. non ha capito Daiko e lui l'ha abbandonata a se stessa, non ha capito Kurako e questo l'ha portato quasi a ucciderla ed a farsi sfruttare da questo, non ha capito Azrael, non ha capito Yukio,non ha capito Akendo, non ha capito Katsumi, ne Kimi non ha capito mai in cazzo di nessuno, non ha mai capito nulla nella vita e Saisashi stava soffrendo perché non capisce un cazzo della gente. Chiude gli occhi, cercando di non pensare ai suoi errori, ha ancora una scelta, può ancora fare la cosa giusta. Cerca di pensare al passato a quella fatidica notte, cerca di focalizzare le sue parole, quello che ha detto. Quel momento è un maledetto dejavù. Mekura si solleva in piedi, lo fissa seriamente diretto verso gli occhi assenti di Saisashi e poi sollevando il mento, stringe i denti e allarga le braccia. < stai tranquillo Saisa io non ti abbandono...sono pronta> Quante volte lo ha fatto questa mossa? con Raido, con Azrael, ogni volta voleva morire, voleva che quella fosse la sua fine con il disprezzo da parte degli altri due, non le importava. Questa volta invece le importa: va bene morire nel tentativo, ma lo scopo non è morire, ma dimostrare a fatti quello che ha detto a parole. <tu!> afferma la donna esclamando con rabbia <io non lo abbandono, mi hai sentito? IO NON LO ABBANDONO> stringe i denti rimanendo con le braccia aperte <e non lo abbandonerà Furaya e non lo abbandonerà il villaggio, Lui NON é NESSUNO e di certo NON é UN BURATTINO da muovere a piacere> A quel punto la voce di Mekura è alta e sta gridando < SONO DISPOSTA A FARMI COLPIRE, SONO DISPOSTA A MORIRE, MA IO SONO QUI, SONO IN CONTROLLO, E TU SAISA? SEI IN CONTROLLO? SEI DAVVERO TU CHE VUOI FARMI DEL MALE?> afferma la donna seriamente <allora se è davvero così colpiscimi> a questo punta fa un passo in avanti < colpiscimi!> un'altro ancora, si avvicinerebbe di più a questo fino a quando non raggiungerebbe pochi centimentri <colpiscimi> ripete questa volta quasi sibilando <colpiscimi o dammi la mano> gliela tende verso questo, la mano destra senza toccarlo, ma è li perché potesse prenderla. <tu sei il sublime! te lo ricordi? ti ricordi il tempo passato a casa? gli allenamenti, il compleanno che ti abbiamo fatto, i regali, le notti in cui venivi a dormire con me, il viaggio a Kumo, la prima volta che ci siamo conosciuti? te lo ricordi?> a quel punto sente gli occhi che le pungono e improvvisamente sente qualcosa bagnarle le guance e scendere. <stavi facendo casino in un locale, sono arrivata a fermarti sbattendoti la testa contro il bancone...e poi ti ho preso in casa> sente un groppo alla gola con il peso sul petto mentre parla <io...sono pronta, sono felice che tu sia qui, io sono felice che tu sia qui> lo ripete scandendolo con dolcezza menre continua a fissarlo senza quasi ma sbattere le ciglia. <mi sei mancato, mi sei mancato terribilmente, qualasisi cosa tu voglia fare, io voglio che tu sappia che ti voglio bene, te ne vorrò sempre> detto ciò lo lascia fare, non reagisce aspetta la morte o qualasisi altra cosa le stia arrivando addosso, reggerà il dolore se serve, è il minimo come masetro [ch on]

00:25 Saisashi:
 Mekura viene sbalzata via, ma si rimette in piedi in men che non si dica. La situazione è tragica, è come esser tornati indietro nel tempo, un perfetto Dejavù: è la stessa identica scena vissuta tre anni fa, prima che Saisashi dopo aver creato un cratere nel centro di Konoha, scappo letteralmente via, evitando lo scontro con la Hyuga. Ed ora si ritrovano qui, a rivivere lo stesso episodio, aggravato dal peggioramento di Saisashi che oggi non ricorda nulla, ed ha accumulato con se 3 anni di rancore, seppur non ne sia coscente. <grrrr...> emetterebbe dei suoni ringhiosi dalla bocca, come se in questo momento, rimanendo a denti serrati, tremante, non riuscisse a parlare. Qualcosa glielo impedisce, ha perso completamente il controllo. Dai suoi occhi bianchi ed assenti, non sembrano tuttavia cessare le lacrime, che a contatto con quella pelle rossa, brillano mentre vengono versate. Le parole della Hyuga non sembrano avere particolare effetto, o almeno all'esterno. Dentro di se, il genin è come incatenato da una forza nella sua testa, da quella stessa voce che non gli concede di prendere possesso del suo corpo. E' privo di qualsivoglia possibilità di reazione, ma completamente vigile. Sente e comprende tutto ciò che gli viene detto, ma allo stesso tempo, quella vocina bastarda continua il suo lavoro. La ninja sembra aver inteso che qualcosa stia comunicando dentro la testa del corvino, manipolandolo in qualche modo, ed è proprio a questo che si rivolge. "hihih bastarda...crede di poterti fregare? Non sarai così stupido da soffrire ancora no..?HIHIH..guarda...guarda che sciocca...vuole farsi colpire..coraggio. VENDICATI. COLPISCILA. UCCIDI. Paaaarti da lei, per poi passare a tutto il resto di quei traditori..e per ultima lascerai Furaya..anche lei ti sta prendendo in giro dopo tutto...non dirmi che non lo hai capito hihi. TI USA! Vuol sentirsi meno in difetto per il suo passato. Fa la carità fingendo di starti accanto...così crede di eliminare i suoi rimorsi facendo questa buona azione hihihi...e poi.. ti getterà. Proprio come han fatto tutti. CORAGGIO...BASTA PRENDERSI IN GIRO. E' la tua occasione per la resa dei conti...colpiscila...colpisci.COLPISCI COLPISCI COLPISCI COLPISCI COLPISCI" continuerebbe così, incessante, rimbombando nel cranio all'infinito, spingendolo a compiere quel gesto, proprio nel momnto in cui Mekura sta avanzando verso di lui tendendogli la mano. Il corvino, con tutta la forza indomita ed incontrollabile che gli scorre nel corpo, andrebbe quindi a ruotare il tronco verso destra, portando all'indietro il gomito e piegando il medesimo braccio, come a voler preparare un colpo che potrebbe partire da un momento all'altro. Scosterebbe il piede sinistro, compiendo un passo in avanti, come a cercare la posizine che possa imprimere più forza possibile al colpo. Nell'esatto istante in cui la Hyuga sarebbe a portata di ingaccio, il tronco andrebbe a ruotare in senso antiorario, lasciando che il braccio sfrutti la forza motoria per slanciarsi in avanti, in cerca di un diretto destro, in direzione del suo volto. Questi istanti sembrano quasi viversi a rallentatore nella testa di Saisashi, che in questo momento è come se si vedesse in terza persona, senza possibilità di fermarsi. "basta....sigh....basta...." questo ciò che pensa. Proprio nell'ultimo istante, quando il colpo sarebbeprossimo ad impattare, lei pronuncia quelle parole. Ti voglio bene "ti...voglio...bene..." ed in quel momento, una serie di ricordi persi si susseguirebbero uno dietro all'altro alla velocità della luce, come se stesse rivivendo per un secondo tutta la vita che aveva dimenticato, di cui Mekura era l'unico punto di riferimento. L'ultima immagine a scorrergli nella mente sarebbe quella di Mekura, che gli sorride, facendogli i complimenti per i suoi progressi. "BASTA!! NON VOGLIO!!" E qui il corvino, si placherebbe di colpo. Il corpo si bloccherebbe , il suo pugno sarebbe a pochi centimetri dal volto della Hyuga. Immobile , pochi istanti e poi, come se venisse improvvisamente privato di tutte le forze, compierebbe un passo in avanti, allargando le braccia, verso di lei...le porte si disattiverebbero, facendo si che lui si ritrovasse in pochi istanti a caderein avanti , privo di conoscenza. Che sia stato lo sforzo esagerato per l'attvazione delle porte dopo così tanto tempo? Che sia riuscito a ricordare e fermarsi? Che sia svenuto per la lotta interiore con quella voce maligna? Nessuno lo sa, ma ora il suo volto sembra quello di un angelo che riposa [END]

00:45 Mekura:
 Qualcuno direbbe: Mekura, ma perché lo fai? non è neppure la prima volta che usi questa tattica e 2 volte su 3 l'ha messa in una situazione orrenda, l'altra era un pazzo criminale che non ragionava normalmente ma davvero, dovrebbe smetterla: ha una famiglia perché lo fa? semplice, anche Saisa fa parte della sua famiglia. Avrebbe dato l'oro per qualcuno che si fosse messo in questa situazione per lei e probabilmente è un sentimento che tutti provano prima o poi: qualcuno che è disposto a dare tutto a costo di morire. Anche questo è essere un ninja: liberarsi dalla paura della morte e affrontare la vita in modo indomito come se non ci fosse nulla da perdere ma solo da guadagnare, molto romantico ma lui la sta per picchiare, in testa. SI prepara a subire il colpo e improvvisamente si ferma. Non riesce a non ansimare un secondo per la tensione accumulata, lo fissa con gli occhi sgranati quello che ripete le sue parole e il grido, le forze che lo abbandonano e questo che crolla. <OH!> cercherebbe di prenderlo al volto allargando le braccia all'ultimo e spignendo con il petto verso l'alto mentre s'aggrappa con gli arti sotto le ascelle di questo piegando le ginocchia in modo da ammortizzare il peso di Saisashi. Una volta essersi assicurata la presa su questo porterebbe il braccio destro dietro la schiena e il sinistro sotto le gambe di questo per poi sollevarlo, un compito non troppo semplice ma, grazie alla sua forza, dovrebbe essere in grado di portare a termine. Così, Mekura tenendo Saisashi come se fosse una bellissima principessa, lo porterebbe all'interno della tenda lasciandolo sopra il suo letto per riposare. GLi toglierebbe le scarpe e scostando le coperte gliele mette sopra, fatto ciò esce di nuovo all'esterno della tenda. Spiazzata e ancora con le lacrime agli occhi. Il thè abbandonato dalla Hyuga è ancora miracolosamente dentro la tazza, una parte almeno. Lo afferra e inizia a sorseggiare il freddo intruglio rimanendo a sedere per terra, in stato confusionale. Dopo un paio di minuti si massaggia la faccia, cerca di riprendersi e reagire.Si concentrerebbe e rapidamente portando il chakra alle mani comporrebbe i seguenti sigilli unendole al livello dello sterno: Bue, cane, drago e cinghiale. la Hyuga focalizzandosi, cerca di entrare in dettaglio così da focalizzare la base della sua figura andando sempre più nel dettaglio come uno scultore estrae la figura dalla roccia: l'altezza, la corporatura, la sua figura atletica ma sottile, il viso ovale, le sue forme più esplicite, poi passerebbe al dettaglio inserendo nella sua immagine mentale le dita lunghe ed affusolate, i capelli che si stanno allungando , gli occhi grandi ma con il byakugan disattivato, la forma delle labbra, delle orecchie e la loro posizione, la lunghezza delle ciglia e delle sopracciglia e di conseguenza la loro posizione, la forma del mento e della mandibola, gli zigomi alti, le labbra sottili ed il collo lungo. Passa ai dettagli, alle piccole o grandi imperfezioni, quali delle leggere cicatrici ai pollici la cui pelle è diventata più spessa per tutte le volte nella quale si è accanita per frustrazione strappando pezzi con i denti. Quindi passando per i suoi vestiti cercherebbe di focalizzare l'attenzione sulle cuciture e sulle forme che cadrebbero lungo il suo corpo ed infine vi aggiungerebbe il colore della pelle, dei capelli, il violetto degli occhi la leggera tonalità più scura delle labbra, i colori degli abiti che indossa e insomma cercherebbe di focalizzare la sua attenzione su tutto. Una volta fatto ciò, la giovane comprimerebbe una certa quantità di chakra dalla bocca dello stomaco e lo spingerebbe lungo tutto il corpo andando a toccare i punti di fuga. Comprimerebbe e sprigionerebbe il chakra all'esterno e se fosse andato tutto bene a questo punto la ragazza dovrebbe essere in grado di far apparire di fronte a se, ad un metro di distanza una copia di se stessa. <vai a chiamare Furaya, di che Saisashi è qui ed ha usato le porte...credo che avrà bisogno di rivedere lei come prima persona appena si sveglierà...> ma la copia fa un breve cenno e detto questo si dirige a passo lesto verso la tenda di Furaya per poter recapitare il messaggio [end]

un discorso vecchio di anni, una scazzottata schivata, un ragazzo in preda alle sue voci interne e una Hyuga che non si arrende.

Iniziamo la terapia d'urto.