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con Hitomu, Hoshiko

22:24 Hitomu:
 Un giorno è ancora trascorso in quel Villaggio della Nebbia. Il Dio sembra non voler mostrarsi dopo la sconfitta di Hotsuma e quel tempo trascorre lento, in attesa di un evento che possa smuovere quelle acque piatte. Lo scorrere delle ore è inesorabilmente lungo, il biondo è quasi annoiato dall'assenza delle sue abitudini quotidiane. Per fortuna, la presenza di Fumie riesce a rendere quel tempo più piacevole. I due si dilettano in discorsi intriganti, discussioni accese e provocanti giochi. Le ore sembrano esser più leggere quando la figura della donna è presente nei giorni attuali di Hitomu. Il jinchuuriki vorrebbe porre fine alla storia di questo essere divino ma da solo può ben poco attualmente. Non riguarda solo una questione di forza in cui il Nono potrebbe avere la meglio, forse. Si tratta di scovare il nascondiglio di questo Dio e colpirlo al centro del cuore. In questo modo, tutti quei cloni che si stanno mostrando all'esterno smetterebbero di esistere. Hitomu alloggia in una piccola magione nascosta all'esterne delle mura del Villaggio della Nebbia, un luogo sconosciuti ai meno vezzi del posto. In un sala dalle grandi dimensioni, il jinchuuriki è sdraiato sul pavimento mentre osserva il soffitto. I suoi capelli biondi sono posati morbidi sopra quei tatami posti uno accanto all'altro. La nuda schiena segue la linea del pavimento mentre il petto e l'addome dell'uomo si mostrano nella loro tonicità. Il biondo indossa soltanto un paio di pantaloni neri che lasciano intravedere le caviglie. I talloni fanno da appoggio in quella posizione che mostra la nudità dei suoi piedi, inoltre. Le braccia sono allargate formando un angolo retto con il resto del corpo. Sbuffa dalle narici l'uomo mentre ruota la testa a destra e sinistra alla ricerca della figura della donna. La vuole lì, vicino a lui. <Fumie> cerca di richiamare l'attenzione altrui tramite il suono della sua voce. <Facciamo qualcosa, dai> una chiara richiesta da parte del jinchuuriki verso di lei. Attende in silenzio una risposta mentre continua ad osservare quel soffitto. Non ci trova nulla di interessante in realtà ma finchè lei non sarà lì con lui, non ha niente di meglio da fare. [chk off]

22:53 Hoshiko:
 Tornati dal Villaggio della Foglia, e nei giorni successivi ai festeggiamenti nuziali, non è molto il tempo passato con il Nono poichè la necessità di rimaner sola con i suoi pensieri ha superato in parte il piacere della sua compagnia. Confusa forse per questo pseudo rapporto venutosi a creare, in presenza di Hitomu, parrebbe svanire ogni traccia di perplessità, come se fosse un raggio di sole pronto a fendere l'oscurità che la circonda <sai...ho incontrato Furaya in foresta l'altra sera...> imbastisce un discorso nell'udir il richiamo alla sua attenzione, la mancina ghermisce un semplice bicchiere d'acqua dove, immersi, vi sarebbero dei cubetti di ghiaccio che tintinnano contro il vetro dove si imbattono <abbiamo parlato della vostra missione e di come, Hotsuma, fosse semplicemente un burattino> omette le domande sulla relazione svelata durante la famosa serata, troppo imbarazzante seppur, al momento, sarebbe dolcezza quella trasmessa attraverso un semplice sguardo. Ne osserva i lineamenti del profilo con flemma, forse uno spettacolo migliore della vista panoramica dei monti Hokage. Leggero il sorriso imbastito sulle labbra carnose, lento è l'intercedere verso l'altrui corpo ancor sdraiato sul pavimento, sbuffa come fosse una caffettiera sul fuoco, ma cerca di non dar molto peso alla sua noia cercando di portar un'argomento abbastanza attuale, che le suscita preoccupazione per l'incolumità non della propria vita, ma quella dell'uomo entrato nell'animo come una tempesta, e che cerca un posto nel quale collocarsi. Tenta di posizionarsi a cavalcioni sul suo ventre, trattenendo il busto eretto affinchè possa incrociar i zaffiri senza troppa difficoltà <cosa vuoi fare?> sfarfallano le ciglia nel mentre, il sopracciglio si solleva. Posa il contenitore poco più lontano della sua tempia, entrambi i palmi vorrebbero trovar agio sul petto per donar placide carezze attraverso i polpastrelli <ammetto di aver trascurato un po l'allenamento> gonfia le guance per sfociar in una smorfietta infantile, scomparsa poco dopo. Il contatto tra l'epidermide di entrambi è diretto, poichè ella indossa una semplice camicetta da notte in seta, la gonna s'arresta a metà coscia o poco più su, semplici i calzini rosa a coprirle i piedi, priva di maniche, vi sarebbero solo delle sottili spalline a trattener su la scollatura pronunciata che svela in parte il seno prospero. Lunghi e setosi i capelli corvini rilegati in un'alta coda che lascia libere alcune ciocche ondulate a sporcar il perfetto viso angelico, esaltato da occhi color del ghiaccio, penetranti seppur paiano vitrei e privi di sentimento.

23:25 Hitomu:
 La voce di Fumie arriva rapida al suo udito. Lei parla dell'incontro con Furaya in una delle sere precedenti. La frase altrui si riferisce alla missione in cui Hotsuma ha perso la vita. Hitomu riflette su quella parole tornando con il pensiero indietro a quel giorno. <In effetti sei stata un po' assente in questi giorni..> ci pensa adesso il jinchuuriki girando le sue pupille in direzione della donna. Di certo non vuole che stia chiusa in casa con lui ma quell'assenza ha solo portato più noia all'interno delle sue giornate. Parlare di quella missione non è semplice, però. Vedere un uomo come Hotsuma essere stato corrotto da quell'essere è stato un bel colpo per il jinchuuriki. Lui ha passato un paio di giorni a riflettere sulla questione cercando di trovare risposte che per ora non sono giunte alla sua mente. <Ho conosciuto il vero Hotsuma, tanti anni fa. Non era quella persona che ho affrontato durante quella missione..> afferma lasciando che l'aria si liberi dai suoi polmoni. <Cosa ne pensi tu?> vuole capire di più su cosa hanno parlato e quale sia il suo pensiero. Se ha tirato fuori questo argomento, di sicuro vorrà dire qualcosa di personale. La figura di lei si dipinge sopra il corpo del biondo adesso. Le gambe di Fumie si aprono portando i suoi glutei a poggiar sopra le cosce di lui. Le iridi azzurre osservano quei lineamenti nascosti dalla camicia di seta indossata. I bianchi occhi di lei si riflettono in quelli di lui e ogni volta comporta al jinchuuriki lo sbalzo di qualche battito cardiaco. <Potremmo fare tante cose, in effetti..> sente la pelle della donna entrar in contatto con la sua, con la sola presenza di quel tessuto setoso a dividerli. Hitomu osserva i suoi lunghi capelli, raccolti in quella coda alta. <Ti stanno bene i capelli così..> le sussurra avvicinando il suo viso all'altro mentre le mani dell'uomo sfiorano le spalle della donna scendendo, in un lento danzar delle dita, verso la zona lombare. Si ferma lì però, senza andare oltre. <Penso che sia tempo di allenarsi, sì> il viso di Hitomu, serio e attratto totalmente dal fare di lei, mostra adesso un sorriso disteso sulle labbra. Il suo busto si tira su trascinando con se quello della donna. Le mani di Hitomu tengono lei per la schiena mentre il viso di Hitomu sfiora ora il seno altrui. La stringe quel che basta per lasciar impresso il profumo di Fumie nella sua mente. <Prendo la maglietta e iniziamo. Alziamoci..> un altro sussurro che cerca di smuovere i due da quella posizione, forse un po' pericolosa per entrambi se dovessero continuare a rimanere così per qualche altro minuto. La maglia dista mezzo metro alla sinistra di lui. Tenta di afferrarla e indossarla con dei semplici movimenti. Se la donna si alzerà, toccherà a lui farlo successivamente. <Attiva il chakra, allieva> dice guardando divertito la ragazza per come l'ha chiamata. Gli piace scherzare e non perde occasione per darle fastidio. [chk on]

00:09 Hoshiko:
 Spalanca impercettibilmente le palpebre per poi lasciar scivolare le iridi bianche verso il pavimento, ne interrompe voltariamente il contatto visivo lasciando che l'epidermide delle gote vada a colorarsi di un leggero rossore <perdonami...ma avevo bisogno di riflettere> inspira profondamente, il naso viene pervaso dal suo profumo che le inebria ogni senso, combattuta nell'elargire con sincertà i sentimenti provati. Ma come spiegare un qualcosa di così tanto confuso e carnale <insomma..non mi è mai capitato..>non termina la frase, si limita ad indicare entrambi con l'ausilio della mancina, un gesto fugace e terminato con lo scacciar l'aria. Rimane silenziosa nell'ascoltar ciò che lui ha da raccontare riguardo la missione, sembrano scossi entrambi, eppure non la sorprende questo stato d'animo, in fin dei conti, c'è da aspettarselo, il Male t'accarezza come un Diavolo pronto a trascinarti all'inferno <Hitomu...prima di incontrarti ho conosciuto un ragazzo, Itsuki Goryo> ed ecco che immagini iniziano a stagliarsi nella sua mente, quelle parole, iridi cremisi colme d'odio e sangue pronte ad inglobare i suoi innevati, innocenti in parte <il Male, purtroppo, riesce a toccar corde che risiedono nelle radici più profonde dell'animo umano> un velo di malinconia per quella perversione riesumata dal solo contatto con il sangue, lingua che, famelica, ha raccolto quel nettare del quale s'è nutrita < mi sta aspettando, vuole insegnarmi il piacere del caos...ho rifiutato> una leggera smorfia compare sulle labbra carnose, infastidita <ha detto di farmi trovar pronta...non so per cosa> solleva le spalle con sufficenza <tuttavia, ho voluto dirtelo per farti comprendere che non è poi così difficile donare una visione distorta dalla realtà facendo leva sulle insicurezze> comprendete il modo d'agire del nemico, illusionista bastardo che s'aggira nell'ombra, una furbizia probabilmente senza eguali <è una partita a scacchi, ma non aspettate che ne paghi il popolo con la morte per iniziar ad avanzare verso un possibile vantaggio> termina il discorso con quell'abbraccio, avverte il viso di lui tra il seno morbido nel quale s'adagia, mani pronte ad infilarsi tra la chioma bionda, un calore che supera l'attrazione fisica vigente, un senso d'appartenenza che cancella la solitudine provata fino al giorno del loro incontro sulla spiaggia. Termina quel contatto tornando ad ereggersi in piedi permettendo dunque al Nono di recuperar la maglietta <a me non di dispiace se quella> indica l'indumento con un cenno del mento <rimanga li, senza coprirti> punta della lingua svelata per una mera boccaccia, tuttavia, nel sentire quell'appellativo odioso, tenterebbe d'avvicinarsi nuovamente con nonchalanche prima di racchiudere l'arto superiorie in un pugno saldo, fronteggia la sua schiena godendo in parte dell'effetto sorpresa e, a distanza di ingaggio, tenterebbe - dopo di aver flesso il braccio - di scagliar le nocche sulla sua scapola <Cretino!> ironica? Palese, ma abbandonerebbe lo scherzo per recuperar il bicchiere posato sul pavimento precedentemente andando a sorseggiar l'acqua fresca <e allenamento sia..> sussurra a fil di voce non contestando nulla, fingerebbe disinteresse però proprio per ammirar cosa essa possa scaturire nel cuore del nono. <procedo con il sigillo allora> non ha intenzione d'uscir all'aperto, per questo replicherebbe la pecora affinchè, l'energia del Chakra, inizi a scorrere inesorabile negli tsubo. [Chakra On]

00:49 Hitomu:
 Gli occhi di Hitomu osservano quel comportamento tenuto da lei. L'imbarazzo si disegna sulle gote altrui, quel rossore vien notato dall'attenzione del Nono. La mano destra si innalza e il palmo di essa accarezza quei lineamenti dolci del viso di Fumie. In un moto lento, Hitomu lascia che ogni dito sfiori la guancia sinistra di lei nel tentativo di far passare quell'imbarazzo. <Se avevi bisogno di parlare, sai che sarei stato qui ad ascoltarti> dice lui cercando di infondere nell'altra un po' di sicurezza in quel legame appena sbocciato e dunque così fragile. <Cosa ha portato questa riflessione?> domanda ancora il jinchuuriki cercando di capire di più su cosa passi per i pensieri di lei. Successivamente, Fumie racconta dell'incontro avvenuto con un certo Itsuki. Il nome non dice nulla all'uomo. Lei parla del caos, del Male, di insicurezze. Tutto ciò che è opposto al jinchuuriki, d'altronde. Hitomu ascolta il pensiero di Fumie e il motivo per cui sta raccontando di questo incontro. Gli occhi del biondo cercano quelle iridi pure sul viso di lei. Hitomu prova ad entrare all'interno della sua testa e capire cosa si annida in quei pensieri. <Il male è sempre pronto a prendere vita in questo mondo. In ogni angolo, puoi rischiare di incontrarlo> dice lui verso la donna mentre inizia ad accarezzare il suo seno, coperto in parte da quella camicia in seta. La stringe più forte adesso, con le mani che spingono sotto le scapole di lei. <Per questo è importante che tu rimanga coerente con i tuoi principi. Non lasciarti trascinare da belle parole.. Segui quel che il cuore ti consiglia> bene o male, luce o oscurità. Se lei vedrà sempre all'interno della sua anima, capirà quel che deve fare in ogni occasione. Non vuole approfondire la conoscenza di quel Itsuki, non da molta importanza alla volontà di prendere Fumie dalla sua parte. <Mi fido di te, Fumie> le sussurra soltanto queste parole sperando che bastino a lei per farle capire quanto il jinchuuriki ci tenga ad averla sempre al suo fianco. <L'ultima cosa che voglio è che sia il popolo a pagare. Non è mai stato nei miei piani..> sincero, continua il suo discorso con un tono di voce sempre basso. Purtroppo, una guerra porta anche vittime innocenti. Se Hitomu potesse far qualcosa per evitare tutto questo, lo avrebbe fatto da tantissimi anni. L'olfatto di Hitomu si inebria del profumo della donna. <Quanto mi piace> le sussurra prima che lei possa alzarsi e indicare la maglietta di Hitomu con il mento. Le mani tengono quella maglia tra le dita e lui ascolta il dire della donna ora dietro di lui. In seguito, i sensi di Hitomu avvertono qualcosa in arrivo. Un pugno della donna arriva alle spalle di lui. Il busto del biondo si china leggermente in avanti. <Questa me la paghi, stupida> a tempo debito, ovviamente. Hitomu decide di non indossare la maglietta che viene lanciata nuovamente sul pavimento. <Ok. Devi concentrarti però> un avvertimento quello del biondo. L'espressione diventa più seria, tutto d'un tratto <Ho notato che ti cade l'occhio, a volte. Come alla festa..> ironico? Forse. Infastidito per quell'occhiata donata ad un altro? Certo. Le labbra si allungano leggermente in un sorriso molto intrigante. <Vero?> domanda a lei. Si alza in piedi il jinchuuriki iniziando a porsi davanti a lei con un paio di metri di distanza. <Allora, iniziamo con la spiegazione delle tecniche di base. La prima è la tecnica della moltiplicazione del corpo> inizia la lezione soffermando il suo sguardo sul corpo di lei. Le mani vengono unite e compie i seguenti sigilli <Bue, Cane, Drago, Cinghiale> dice in rapida successione. <Concentra il tuo chakra per farlo uscire all'esterno e nella tua mente plasmalo donando tutte le caratteristiche del tuo corpo> il Nono spiega e intanto fa anche pratica. Il chakra viene spinto negli tsubo per raggiungere i punti di fuoriuscita. Il chakra che esce inizia a formare una nube bianca davanti a lui e qui il Nono modifica la forma dell'energia a sua immagine. Biondi capelli, occhi azzurri, la sua altezza, i muscoli del suo petto e addome, i pantaloni neri e i piedi scalzi. Una volta che il fumo si dirada, una copia identica a Hitomu appare davanti a lei. La mano destra del jinchuuriki passa attraverso questa che scompare subito. <Ricordati che al momento queste copie saranno puramente un riflesso della luce. Non possono tenere nessun oggetto fisico e al semplice tocco scompaiono> termina il primo insegnamento. <Mostrami se hai capito> si avvicina a lei fermandosi al suo fianco. Muove la testa verso il collo altrui, sulla parte sinistra, lasciando che le labbra si fermino per due secondi sotto l'orecchio di lei. Le lascia un bacio, in modo dolce e delicato, sperando non la distragga troppo. Va bene far lezione ma chi ha detto che non possono divertirsi un po'? [chk on][Moltiplicazione del Corpo]

16:26 Hoshiko:
 La malvagità è infima, come una larva si nutre delle anime affinchè possa crescere a divenir padrone nel corpo ospitante, parassita pronto ad offuscar la mente distorcendo la realtà per richiamare desideri reconditi, insani, quelli che non guardano negli occhi gli innocenti sacrificati per brandir la spada del potere. Dolci sono le carezze donatele al viso, quella gota permane colorata seppur ora, le bianche, cercherebbero nuovamente quelle di Hitomu in un lento ripercorrere il suo corpo, ne ammira la bellezza sita sulle sue labbra, in quella pelle così chiara ed esaltata dal biondo dorato del crine <forse...proprio la paura di perderti. L'incertezza costante di un futuro oscurato dall'egoismo di individui spietati> l'impossibilità di poter proteggere ciò che a Lei è caro, non esser all'altezza di poter camminare al suo fianco, ma questi ultimi pensieri, rimarrano celati nel cuore, lontano dalla conoscenza altrui poichè troppo intimi, privati, come un tesoro da custodire fin quando verrano dissipati, un ghiaccio pronto a sciogliersi sotto il sole. Ma se quella fiducia c'è, perchè allora sul ponte ha ceduto, il canto del Diavolo, a volte, può risultar irresistibile seppur, nonostante il breve barcollo, ha saputo voltar le spalle ad Itsuki e le sue promesse mescolate all'amor del Caos, ma non replica, limitandosi a formar un sorriso sulle labbra carnose terminato in un abbraccio che unisce i battiti pulsanti sotto le casse toraciche. Cala le palpebre privandosi della vista, sprofonda nell'incavo del suo collo per inebriarsi a sua volta non solo del calore emanato, ma di quel profumo che imprime maggiormente quel sentimento in continua crescita, sbocciato tra le avversità di un deserto arido ed alimentano da piccole gocce di rugiada, rappresentazione del tempo passato in sua compagnia e del quale non riesce più a far a meno. Mani che grazie all'ausilio dei polpastrelli tracciano dei piccoli cerchi sulle scapole, vorrebbe far nascere brividi, ma non vi è malizia in alcun gesto attuato seppur, la bramosia della sua essenza, sia ardente come il più bello dei focolai <ed allora...non rispondete con violenza alla violenza. L'odio non può che generar altro odio, ed alla fine, il popolo verrà centrato nel loro mirino> catturarli, fargli comprendere le menzogne sussurrate nei loro orecchi da quel burattinaio. Un canto pacato è il suono della voce di una Sirena Antartica, dovrebbe terminar quel contatto, eppur esita ancora un'istanta lasciando che i nasi si sfiorino senza sfociar però in un bacio <Ti piace?> riferendosi al proprio odore <perchè se solo tu potessi vederti con i miei occhi, riusciresti a capire più di quanto possa esprimere a parole> velata è quella dichiarazione fin troppo smielosa, ma esternare è sempre meglio d'attendere, potrebbero non averne la possibilità, ma rimarrà un mistero, il Domani. Tornata in posizione eretta, rotea le orbite dopo aver assegnato il meravigloso pugno <immagino...> scaccia l'aria dalle narici affinchè divenga rumoroso lo sbuffo canzonatorio pronto a ricambiare l'ironia, ma viene spezzato dall'affermazione della festa coadiuviando il copracciglio alzato con lo schiocco di lingua <ma si, è palese che per me l'unica cosa che conta adesso, sei solo tu> ruota il corpo per allontanarsi quanto basta a fronteggiarlo <ma perdonami se ho avuto atteggiamenti che possono averti infastidito> conclude ricercando i zaffiri meravigliosi del quale si è assuefatta sin dalla prima sera in spiaggia, divenuti sempre più profondi ad ogni giorno passato al suo fianco. Annuisce blandamente nell'apprendere la nuova lezione, per questo, nonostante l'affettuosità di un bacio sul proprio collo, richiama la concentrazione per far si che negli tsubo inizi a scorrer quell'energia da poco masticata. Eleganza in quel replicare i sigilli, prima Bue, poi Cane, Drago ed infine Cinghiale, impressi nella sua memoria tantp da ricordar esattamente come incastrar gli arti superiori, difficoltoso quel plasmare il fumo che ora la circonda, avverte una pressione riversata all'esterno, ed il modellare a sua immagine e somiglianza la porterebbe a contrarre la mascella. Ci sarà riuscita? Lo scopriremo a breve [Chakra On 8/10]

17:17 Hitomu:
 Quei dubbi celati in lei fanno nascere dei dubbi all'interno della mente dell'uomo. La contrapposizione tra bene e male è un arduo argomento su cui discutere. Hitomu spera di regalare a lei quella sicurezza necessaria per poter seguire i propri ideali in qualsiasi momento, senza farsi condizionare dalle parole di altri. Per questo le dona dolci gesti e preziosi consigli che spera lei possa apprezzare. Il jinchuuriki ascolta quel pensiero di Fumie relativo al loro rapporto. Il viso di lei è ancora leggermente imbarazzato. <Perdermi?> si domanda riprendendo quella paura della donna. Le mani di Hitomu si muovono danzando sui fianchi di ella seguendo quelle curve che una divinità le ha donato. <Come posso donarti più sicurezza?> le domanda essendo consapevole che qualunque parola sarebbe inutile in questo momento. Lui potrebbe dirle che non gli succederà nulla ma la donna sarebbe pronta a ribattere. Cerca dunque un consiglio nel pensieri di lei sperando in un punto di incontro in cui trovare l'equilibrio necessario per vivere. Gli occhi azzurri continuano ad intrecciarsi in quelli bianchi di lei in un'unione di colori che fa nascere quel sentimento alimentato dentro i loro cuori. Il viso di lei si posa sulla spalla e Hitomu ascolta le parole scandite dalla voce di Fumie. Non rispondere alla violenza con la violenza. Niente di più difficile. Per anni, Hitomu ha cercato di porre fine alle guerre. Una pace che sia eterna sulla terra quanto nelle anime di ognuno. <Ci sono situazioni in cui credo che lo scontro sia necessario..> sussurra all'orecchio dell'altro mentre i loro corpi si trovano in quell'abbraccio. <Ho sempre perdonato molti nemici della Foglia lasciando loro la possibilità di redimersi. Un'altra occasione per la loro vita..> è capitato spesso durante la sua carica di Hokage. <A volte, però, il nemico non voleva altro che guerra e violenza. Cosa avrei dovuto fare? Ci sono situazioni in cui non può esserci dialogo per la volontà altrui. Avrei dovuto lasciare che il suo desiderio portasse via altre vite innocenti?> domanda alla donna cercando di comprendere quelle sue parole e ragionarci sopra insieme. Un colloquio da cui potrebbe nascere qualcosa di interessante per entrambi. In fondo, non si può smettere mai di imparare. Forse questa nuova generazione di giovani ha un'ideale su cui il sogno di Hitomu può rinascere. E poi ecco che i loro sguardi si avvicinano e le labbra di lei sarebbero a pochi millimetri dalle sue. Il Nono si perde in quelle iridi disegnate davanti a lui. <Sì..> risponde d'istinto mentre il cuore inizia ad accellerare i suoi battiti. <Tu mi piaci> le sussurra nuovamente queste parole dettate da un ritmo lento. Vorrebbe prenderla e baciarla. Ruotare il suo corpo e trovarsi sopra di lei. Slacciare quella camicia setosa e denudarle le forme. Il cuore pompa sempre più sangue e Hitomu può capirlo dal ritmo del suo battito. <Se non posso vedermi tramite i tuoi occhi, prova con le parole allora..> la voce si abbassa ulteriormente mentre la sua bocca si avvicina alle labbra morbide di lei. Le sfiora soltanto, delicatamente, e ne può sentire già il sapore. In seguito, i due si alzano e si trovano uno di fronte all'altra. Quella battuta lanciata verso Fumie trova risposta nella donna. Una frase che colpisce il jinchuuriki come potrebbe mostrare il suo viso sorridente adesso. <Conto solo io?> le domanda cercando di farle ripetere quel concetto. Gli piace sentirselo dire ed aspetta dunque la risposta di lei. La tecnica della donna non esce come lei vorrebbe. La copia svanisce in un millesimo di secondo e i suoi tratti non assomigliavano per niente a quelli di lei. <Te l'ho detto che non ti saresti concentrata abbastanza. Prendo la maglietta, dai..> si trova vicino al suo orecchio, dopo quel bacio. Entrambi possono osservare come quella tecnica non sia riuscita. Si allontana, dunque, per recuperare la maglietta e la osserva. <O puoi riprovare> cerca di stuzzicarla per provocare in lei una reazione. Si ferma e lascia che gli occhi azzurri si fermino su quelli di Fumie. [chk on]

18:09 Hoshiko:
 Inutile differenziare due sentimenti che, come il giorno e la notte, scandiscono la danza della vita dai tempi più primitivi. Fronte premuta su quella altrui affinchè gli sguardi si perdino nel rispecchiarsi tra colori così contrastanti quanto meravigliosamente in sintonia, oceano ancora da scoprire in una giornata di calda estate, come puoi aver stregato colei che dell'apatia ne era la rappresentazione? <Non c'è nulla che tu possa fare, ma...posso solo rimanerti accanto fin quando mi permetterai di farlo> non andrà mai contro il suo volere, ed attenzione, non è sottomissione, ma mera voglia di vivere una persona senza incatenarla a se, lasciandolo Libero di scegliere tanto quanto lei nel voler camminare seguendo le sue orme. Ammirazione, devozione, sentimenti mescolati all'Amore che inizia a sbocciare come il più flebile degli arcobaleni dopo un'intemperia, così pallido da non poter ancora essere definito come tale, solo il tempo riuscirà ad esaltarne la miriade di sfaccettature che esso comporta. Una culla nel quale sentirsi al sicuro è quella spalla sul quale ora è posata, delicata quanto un petalo fiorito ricaduto dallo stelo, espressione più triste in quel modo di visionare una guerra, le torna in mente quanto elargito a Furaya, cambiare prospettiva può modificare davvero le sorti di un Regno intero <Non è così..> dura ora diviene la voce, termina il contatto per poter fronteggiare il suo viso trattenendo però le mani attorno la sua nuca <quando si litiga, ed uno dei due inizia a gridare...potresti giustificare il tuo tono dando la colpa all'altro perchè eclissa la tua voce. Eppure...continuando entrambi ad urlare non riuscirete ad ascoltarvi poichè si tenterà sempre di sopraffare l'altro> una gara da bestie che non porta alcun risultato <ma cosa accadrebbe se, invece, si rimanesse zitti ed aperti alla comprensione senza pregiudizi?> rispondere ad uno schiaffo con una carezza, esaltare ciò che contraddistingue il male dal bene <noi per loro siamo il nemico, perchè dovremmo sbagliare anche noi uccidendoli se loro tentano di far questo? Ci portiamo ad un livello di parità che non lascia pienamente comprendere chi sia dalla parte del giusto e chi dalla parte del torto> trovare quell'ago che bilancia i piatti, un peso equo, l'equilibrio, l'accettazione del nero nel bianco e viceversa. Yin e Yang, ricordi? <punirli con la vita stessa e le conseguenze che le loro azioni portano a ripercuotere su se stessi. Accompagnarli verso la vera redenzione, e non false promesse che non lasciano spazio all'insegnamento costante, alla rieducazione degli ideali, senza puntar il dito, senza mai abbandonarli> e se lui s'avvicina alle proprie labbra per un bacio, Lei indietreggia con il capo affinchè mai le bianche perdano la visuale di quelle dell'uomo, una connessione di animi, più profonda di quella carnalità scatenata dalle sue carezze <Sei un'uomo forte, sei senza paura...ma nonostante tu riesca a sopportar il peso di un Villaggio, riesco a notare quella debolezza che ti spinge a ricercare un punto d'appoggio> difficile spiegare ciò che le emozioni dettano, ma il tentativo è sempre ben accetto, no? Una volta in piedi, e dopo aver terminato la prova con un riluttante essere divenuto fumo in pochi secondi, rotea le orbite notando il narcisismo del Nono <si...sei l'unica persona per il quale rischierei la vita> seppur sia passato relativamente poco tempo, ma chi detta i metodi di misurazione? <non riuscirei a sopportare che il Mondo perda un'Altra stella che illumina l'Oscurità> un sospiro lascerebbe cessare il discorso, più che altro diviene uno sbuffo riferito a quella maglia che desidererebbe incendiare. Senza rimbeccare, chiude le palpebre chiamando a se nuovamente la concentrazione <Bue, Cane, Drago, Cinghiale!> sussurra determinata coadiuviando i sigilli formati con gli arti superiori, ed ancora il chakra troverebbe le vie degli Tsubo affinchè possa espellere l'energia all'esterno, coltre di fitta nebbia ne ricaverebbe una copia identica, lunghi e setosi capelli corvini, epidermide diafana come il pallore lunare, iridi bianche come la neve sulle montagne, persino le forme riuscirebbero ad essere replicate, rivestite dalla camicetta in seta indossata quella sera. Due copie, come gemelle siamesi seppur semi trasparente la seconda, una bellezza giovanile replicata come i migliori effetti d'un app per cellulare, dicevi sulla distrazione? [Chakra On 6/10] [Moltiplicazione del Corpo]

18:55 Hitomu:
 Fronte contro fronte, l'anima di lui si riflette nelle iridi di lei. La sua voce esce rassegnata, priva di una speranza che quella paura possa scomparire. Quell'abbraccio sembra durare un'eternità e lui rimarebbe volentieri lì. Lei sopra il suo ventre e quelle braccia che la stringono forte, senza lasciarla andare via. <E allora rimani qui fino a quando vuoi> un altro sussurro lasciato arrivare all'udito della donna, da quella distanza ravvicinata. Fumie sembra avere una chiara visione di come il mondo dovrebbe comportarsi per evitare la guerra. La voce di lei diviene più decisa e il jinchuuriki può accorgersi della determinazione altrui da come il suo capo viene spostato per affrontare gli occhi della donna. Le mani di lei si trattengono tra i capelli biondi. Le iridi azzurre rispondono a quella richiesta di contatto per affrontare il discorso con ancora più serietà. Inspira aria nei polmoni svuotando successivamente la cassa toracica in un caldo respiro. <Fumie> pronuncia il suo nome con dolcezza perchè non vuole che quella discussione si tramuti in un possibile litigio. Lei ha la sua idea e Hitomu ha vissuto sulla pelle quelle circostanze di cui la donna parla. <Per quanto uccidere una persona sia sbagliato..> premette perchè è giustamente quel che pensa. <Io non ho mai ucciso qualcuno soltanto perchè stesse attaccando il Villaggio. Ho sempre affrontato ogni nemico per garantire la protezione delle persone che non potevano farlo da sole> spiega alla donna ritrovando le sue azioni dettate dall'amore per ogni persona che non poteva garantire la propria incolumità. <Ogni mio gesto è compiuto per proteggere la vita, non per toglierla. Non sono mai partito per una guerra con l'intenzione di uccidere qualcuno> non perde quello sguardo bianco davanti ai suoi occhi. Vuole donarle tutta la sua sincerità e per questo non abbassa gli occhi neanche per un attimo. <Esistono esseri che vogliono soltanto portare distruzione in questo mondo..> il caos, Fumie. <Se potessi ragionar soltanto con le parole, sarei la persona più felice di questa terra. Non credere che combattere sia qualcosa di facile..> il suo tono si abbassa adesso, come se sentisse tutti i colpi subiti nelle battaglie e il sangue dei suoi nemici scivolar sulla sua pelle. <Anche per uno come me> ecco la sincerità che viene offerta a lei. Per quanto sia un uomo pieno di abilità, uccidere non è qualcosa di semplice. Rimane nella tua testa, a volte non ti fa dormire la notte. Proprio come successo con Hotsuma. Le parole della donna provano sempre a colpire il jinchuuriki e a volte funzionano. <Ora sei tu il mio punto d'appoggio, Fumie> le parole escono senza freno adesso. Il biondo si sta aprendo verso di lei e in quelle frasi lei potrà capirlo. E le ultime parole di Fumie lasciano in silenzio l'uomo. Si mostra soltanto un sorriso sul suo viso. Disteso, rilassato. E lei potrebbe notare la felicità che nasce in quell'espressione. <Continuo a ripetermi che è stata una buona idea quella di lasciarti venire con me, quel giorno..> glielo ricorda spesso di quel momento sulla spiaggia. D'altronde, tutto è iniziato proprio lì. La tecnica ora riesce perfettamente alla donna. Due copie, meravigliose quanto la donna stessa, si figurano davanti gli occhi di Hitomu. Le osserva attentamente notando quanto esse siano perfette. <Bellissime..> dovrebbe dare un giudizio sulla tecnica ma questo è un altro discorso. Prova a ritrovare la concentrazione per continuare la lezione. Ferma i suoi occhi sulla Fumie originale, però. Conosce bene quale sia lei <Andiamo avanti?> domanda cercando una risposta convincente in lei. Hitomu compone il sigillo della capra <Questa è la tecnica della trasformazione. Usa il tuo chakra per ricoprire il tuo corpo e plasmalo donandogli la forma di qualcosa in cui vuoi trasformarti> le dice mentre il chakra esce dal suo corpo avvolgendo ogni centimetro di esso. I suoi occhi osservano il corpo di Fumie ricercandone i dettagli. Dalla coda alta al viso dolce, dalle forme sinuose alle nude gambe. Occhi bianchi e gote arrossate. Ogni dettaglio di lei viene preso. Una nuvola bianca circonda il corpo di Hitomu. Una volta dissolta, il jinchuuriki si mostra uguale alla donna. Fumie potrebbe osservare se stessa nel corpo di lui. <Visto?> dice mentre in un attimo la tecnica scompare in un fumo bianco e il biondo torna alle sue normali forme. [Trasformazione][Chk on]

21:29 Hoshiko:
 Leggero il sorriso comparso sulle labbra carnose, rosee come boccioli spuntati in primavera, parole che rindondano nella sua mente come uno dei matra più belli mai uditi, eppure, il tutto si riduce alla guerra ed il significato che essa racchiude <non è facile uccidere...e se idolatri la vita, perchè continui a sottrarla?> scuote lentamente il capo in segno di dissenso <io non trovo sbagliata la morte, la reputo solo un regalo donato a chi dovrebbe vivere giorno dopo giorno la pena per gli errori commessi> ed è questo che andrebbe a concludere l'argomento, segnato da ricercar quel tenero bacio evitato pochi minuti prima. Morbidi sono i fili dorati nel quale le dita si intrecciano, potrebbe permanere in quella posizione per molto tempo ancora, ma il dovere chiama se non fosse il cuore a palpitare come il galoppo d'un Mastang <...> Lei il suo supporto, quanto desidera sentirti realmente tale, ma non replica, lasciando il lascito di dolcezza da sempre utilizzato nei suoi riguardi <io sono felice che il destino abbia intrecciato i nostri cammini..> un sussurro flebile precede la tecnica riuscita e scomparsa in quella coltre di nebbia biancastra. E' stanca, queste apprenzioni richiedono concentrazione, forza ed abilità, tuttavia, nulla viene espresso sul viso se non l'attrazione avvertita nei suoi riguardi, spalanca impercettibilmente le palpebre nel sincerarsi della trasformazione collegata a quel sigillo, meditabonda sulla decisione però d'assumere le proprie sembianze <inquietante...davvero> scoppia in una risata sommessa,coadiuviata ad un singolo schiocco di lingua contro il palato. E dunque procede a formar la capra attraverso le mani, mai l'eleganza e la femminilità viene abbandonata in tutte le movenze attuate, scorre nuovamente inesorabile il chakra negli tsubo, sospingendolo all'esterno sottoforma di vapore che andrà a rivestire ogni centimentro del suo corpo, iridi bianche lentamente mutate in un azzurro oceano, e che dire del crine corvino, ora corto e biondo esattamente come quello di Hitomu, forme che hanno lasciato spazio ad una muscolatura più mascolina, temprata dalle battaglie affrontate dal Nono Hokage. Com'è guardarsi allo specchio? Non perdura molto, infatti tornerebbe alle origini pochi istanti dopo. [Chakra On] [Trasformazione]

21:46 Hitomu:
 Il loro discorso continua arrivando alle battute finali. Quell'argomento non è semplice da trattare, soprattutto con una persona giovane come la ragazza. Hitomu ascolta nuovamente il suo dire cercando di replicare per un'ultima volta. <Perchè se no mi porterebbero via ciò che più mi sta a cuore> l'indice della mano destra va a spingere contro il seno di lei. Nulla di malizioso, ma solo un gesto per farle capire qualcosa. Un bacio nasce alla fine di quel discorso lasciando che le loro labbra si sfiorino assaporando il gusto della bocca altrui. Il biondo è felice quando Fumie riempie le sue giornate e questo non lo può mettere in dubbio. Le parole della donna distendono nuovamente il sorriso di Hitomu. <Bene, allora. Perchè io ti voglio al mio fianco, Fumie> le sussurra anch'egli prima che lei esegua la tecnica. Gli azzurri occhi ricercano le bianche sfere che disegnano il suo sguardo. La osserva mentre esegue quella tecnica in cui crea due copie e, successivamente, quando si trasforma in lui stesso. Ride anche il biondo nel guardare lei nelle sue vesti. <Ti preferivo prima..> mostra nuovamente un sorriso mentre si avvicina a lei adesso. La distanza viene azzerata e le braccia circondano il corpo di Fumie, sopra le curve che disegnano i suoi glutei. <Per oggi abbiamo finito. Sei stata brava> le dice mentre il viso si avvicina a quello di lei. Le braccia sollevano il corpo della donna e con una rapida rotazione, Hitomu finisce per distendere la donna sul pavimento. Tutto fatto in modo delicato, atto per non recare nessun danno alla donna. Forse solo un piccolo spavento. Fumie si ritroverebbe Hitomu sopra di lui, appena sollevato grazie all'appoggio di un braccio. Gli occhi azzurri si specchiano proprio sopra quelli di lei. <Ti avevo detto che avresti pagato quel pugno..> le sussurra mentre il naso si avvicina sfiorando quello altrui. Il cuore inizia a battere ad un ritmo accelerato. Il petto di lui tocca il seno della donna lasciando che i suoi muscoli sfiorino l'epidermide di lei. Secondi interminabili in cui il biondo rimane incantato sulla bellezza altrui. Bacialo, dai. [chk on]

22:17 Hoshiko:
 Un brivido le percorre la schiena nel sentir il suo indice indicarle il petto, canino affondato nel labbro inferiore per dar sfogo all'ammirazione provata nei riguardi del compagno. Avanza di qualche passo affinchè possa fronteggiar l'altrui figura dopo il termine dell'allenamento, sensuali le sue movenze, accentuati da quel vestito che altro non è che un semplice velo sottile a coprir le grazie. Ad ogni falcata la gonna danza, scoprendo in parte la curva dei glutei sodi, carnosi, mozzafiato per chiunque abbia la fortuna di intravederli <ed io rimarrò al tuo fianco> una promessa, un'affermazione elargita con convizione lampante nello sguardo innevato. Ed ecco che le bianche inizierebbero a scivolar lungo il torso nudo di Hitomu, irresistibile richiamo al quale, fin ora, ha resistito ma che adesso le fa fremere l'animo dal desiderio. Finalmente le sue mani la avvolgono, ma certamente quel ricadere a terra non era contemplato, lo si evince dalle palpebre spalancate susseguito dall'inspirar rumorosamente per lo spavento <tutto qui?> schiena aderita al pavimento, s'allargano le cosce per abbracciar i fianchi in una calda conca, tessuto scivolato lungo la coscia tanto da svelar l'intimo rosa in pizzo che lascia davvero ben poco all'immaginazione. E' un bacio che vuoi? Eppure l'atteggiamento dimostrato diviene più malizioso, punte dei seni, ora, induriti tanto da sfiorar l'epidermide altrui, perchè l'amore, all'inizio, divampa in quel conoscersi affondo, carnale mirato ad aumentare la complicità di una coppia novizia <credevo sarebbe stata più crudele...> ironia colora il suo tono, tenta di risalir con le mani sulla nuca affinchè possa avvicinarlo al suo capo e sfociar in un bacio acceso. Punta della lingua che, prima di lasciar poggiare le labbra carnose, traccerebbe lentamente l'arco di cupito di Lui, eccitante, travolgende, stuzzicante a tal punto da farle smuovere le anche come un'onda, un contatto con quelle del biondo, là dove si nasconde il Leone dormiente <avanti...credo di aver fatto davvero la cattiva> sussurra tra un gioco e l'altro, incisivi che vorrebbero acchiappar la sua carne con delicatezza, terminando con il cessar di quel contatto per poter ammirare gli zaffiri. Braccia, ora, rilasciate sul suolo, unisce i polsi e coadiuvia la gamba sinistra che si flette per accarezzare quella altrui con la punta del piede. Gli intenti sono ben chiari, no?

22:45 Hitomu:
 Le rimarrà al suo fianco. Questo Hitomu voleva sentirsi dire. Queste parole dipingono l'ennesima parentesi sulle sue labbra, con l'estremità che si allungano all'insù. L'occhio di Hitomu osserva quelle lunghe gambe che si avvicinano a grandi passi e le curve più morbide vengono scoperte dalla camicia che si alza. I due corpi finiscono sul pavimento in pochi secondi. Il respiro di Hitomu si adagia sulla pelle della donna. Le gambe di lei si allargano per permettere al ventre di Hitomu di trovare una posizione più comoda su di esse. Lo sguardo di Hitomu percorre il corpo della donna osservando ogni piccolo dettaglio di lei. Da quel seno eccitato dal contatto con la pelle di lui al colore del suo intimo. L'avambraccio destro è disteso al pavimento per rimanere leggermente sollevato. La mano sinistra si allunga verso il viso di lei. Con un lento movimento, il polpastrello dell'indice sfiora la pelle di Fumie iniziando un lungo viaggio che parte dalla sua gota scendendo sul collo. Poi passa al suo seno sfiorando solo per un attimo il capezzolo altrui. Il dito scende per l'addome mentre il gomito si piega e la mano salta sul polpaccio altrui. Ora la direzione cambia. L'indice inizia a salir verso l'alto toccando la parte esterna del ginocchio e della coscia. La mano si ferma su quella morbida carne che forma il gluteo di lei. Le dita vengono affossate su di essa lasciando che l'epidermide si deformi alla loro stretta. La lingua di Fumie contorno la bocca dell'uomo. Quest'ultima vien fatta schiudere lasciando che la punta esca dall'interno e cerchi il contatto con quella altrui. Un movimento sinuoso che finisce per far avvolgere il labbro inferiore di lei tra le labbra di lui. Le mani di lei si uniscono sul pavimento e allungano il corpo di Fumie rendendo ogni sua curva ancor più eccitante. <Sarebbe una lezione più dura di quelle precedenti. Credi di essere pronta?> giocano entrambi con le parole in quel movimento infuocato. Le anche di lei si muovon danzando sul ventro dell'uomo. La mano destra dell'uomo scatta veloce afferrando i polsi di lei. Il bacino del biondo vien spinto con più veemenza tra i due inguini della donna. Ricerca un leggero movimento che porti le due parti più intime dei loro corpi ad entrare in contatto. <O sei stanca? Prima ti ho visto affaticata..> la istiga ancora cercando nella donna una reazione mentre il viso si avvicina all'orecchio di lei. Le labbra iniziano a sfiorar la pelle di lei donandole spinti baci in una discesa sul collo di lei. L'ultimo bacio vien dato appena sopra il seno di Fumie e qui il biondo attende una risposta da parte della donna. Quanto durano queste lezioni?

Hitomu insegna a Fumie la tecnica della Moltiplicazione del Corpo e la tecnica della Trasformazione.