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La Serpe e il Demone

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con Rio, Hisuko

10:18 Hisuko:
 Si trova comoda seduta ai piedi di un grande albero in quella foresta di mangrovie che pare inghiottire chiunque si avventuri al suo interno, sembra invocare storie e leggende su demoniaci mostri forgiati dalla nebbia e dalla palude che fuoriescono dai loro antri per andare a caccia di prede. Si sistema meglio nel mezzo di due grandi radici e fa aderire perfettamente la schiena al tronco rugoso dell’albero prescelto, quello che in una più comune fantasia potrebbe essere sacro e dispensatore di protezione. Le sue gambe sono piegate e raccolte al petto circondate dalle sue braccia nude con la mano destra che afferra saldamente il polso sinistro, la testa è rivolta all’insù con lo sguardo perso tra le fronde degli alberi circostanti. I lunghi capelli neri e leggermente mossi vengono accarezzati da un sottile venticello che ogni tanto si alza e smuove più violentemente le chiome degli alberi più alte, per chi possa vedere la bambina si presenta come una piccola figura dalla candida pelle e vestiti scuri composti da una maglia nera senza maniche, lunga, con due spacchi laterali e attillata, con un piccolo fiocco rosso al centro, dei semplici corti pantaloncini di jeans e un paio di sandali neri. Il respiro è lento, profondo e regolare, il volto invece non è possibile vederlo in questo momento perchè rivolto verso l’alto in un’assorta contemplazione di quello che vede e ascolta ovvero la nebbia, la natura e i suoi suoni. Il ronzio degli insetti e il rumore dell’acqua che si sposta al passaggio di chissà quale grosso animale sembrano rendere quel posto ostile e davvero poco adatto a chi come lei è ancora ben lontana dall’essere un ninja.

10:24 Rio:
 In quale luogo si potrebbe trova se non la Foresta? Il suo posto preferito, il luogo più disparato e solitario in quella caotica Kiri. Se ne sta lì sotto una Mangrovia con le natiche ben poggiate ad una grossa radice. Le ginocchia sono completamente flesse lasciando le piante dei sandali sul terreno paludoso. La schiena dorsale e le spalle poggiano alla corteccia di quel tronco. Il capo leggermente esteso contatta l’albero con la nuca portando lo sguardo delle castane iridi verso l’alto. Nel vano tentativo di scorgere quei pochi raggi solari tra la fitta vegetazione lì presente. Indossa una tuta viola composta da un giacchetto disegnato al centro della schiena da dei dettagli lineari rossi, stessi dettagli son presenti sulla faccia laterale dei pantaloni. Su quest’ultimi si possono notare le due tasche porta kunai shuriken strette da un cinturino a livello della coscia. Una per lato. Sul gluteo sinistro, invece, si trova la tasca portaoggetti. Il coprifronte, come suo solito penzola davanti l’anca destra legato in semplice nodo alla cinta nera. S’adagia in quella posizione lasciando l’apparato uditivo ad ascoltare la soave cantilena dei volatiti lì presenti. Li ascolta ad occhi socchiusi ricercando quella musicalità dei cinguettii e delle foglie danzanti al soffiare del vento. Le mani vengono uniti al fronte del petto nell’abbraccio tipico che è il sigillo caprino. Andrebbe quindi a richiamare le sue energie fisiche spremendo i suoi muscoli di quel succo necessario ad ogni singola contrazione. Analizzerebbe mentalmente ogni singola miofibrilla e producendo una sempre progressiva quantità di quel succo. Nel mentre seguirebbe quella cantilena musicale della natura come ritmo di rotazione delle sue forze mentali convogliate in un fiume al centro della testa. Questo fiume sarebbe alimentato da tutta la sua forza di volontà, la sua voglia di raggiungere i suoi obiettivi. Formate tali fonti non resterebbe che portare il fiume mentale ed il succo muscolare al plesso solare ore verrebbero uniti per tentare la formazione del chakra. Qualora vi riuscisse porterebbe le labbra in una chiusura parziale permettendogli di lasciare andare un fischiettare. Ricerca la stessa tonalità della natura, qualora fosse possibile. [Equip: lo stesso] x [SE Chakra: ON]

10:49 Hisuko:
 La nebbia rende difficile vedere ma la conformità del luogo amplifica i vari suoni della natura e il vento porta odori con sé alcuni gradevoli e altri no, ora lei chiude gli occhi e appoggia la nuca contro il tronco, si sente così rilassata che potrebbe anche addormentarsi. Non sarebbe saggio lasciarsi andare a morfeo in un luogo simile però, rischia di non risvegliarsi più o di farlo ma in chissà quale altro luogo, riapre allora gli occhi e nel suo campo visivo rientra ancora quella nebbia e quelle fronde, di tanto in tanto riesce a vedere qualche volatile che si sposta di albero in albero. Il luogo incanala verso di lei un cinguettio davvero strano che sembra artificiale, lei ci mette un po’ a comprendere che non è il suono prodotto da qualche uccello ma il fischiettio di una persona. "Qualcuno è di buon umore." Sorride e mette le mani sul terreno sopra le radici, sporge il corpo in avanti e fa leva con le gambe per alzarsi tenendo una mano contro il tronco dell’albero per evitare di perdere l’equilibrio e cadere. Si guarda intorno con i suoi occhi gialli che ricordano quelli di un serpente a causa della pupilla stretta e verticale, tratto somatico che ha rubato al proprio antenato Orochimaru, rende i suoi occhi particolari soprattutto perché sono a questa maniera in modo del tutto naturale. Inizia a muovere i suoi passi stando attenta a dove mette i piedi perché il terreno paludoso e pieno di grosse radici rendono difficoltoso muoversi soprattutto per lei. Controlla dove deve mettere il piede e poi con calma e in totale sicurezza lo appoggia tenendo le braccia scostante dai fianchi per bilanciare il suo equilibrio e quando può si attacca a qualcosa. Ad ogni suo passo quei lunghi capelli che le arrivano fino alla zona lombare ondeggiano liberi e morbidi, con tutto il tempo che le ci vuole intende avvicinarsi a chi sta fischiettando solo per poterlo osservare. Quando arriva nei pressi di Rio si ferma a circa due metri da lui restando per metà nascosta da un albero, la sua intenzione non è quella di spaventare o attaccare ma solo osservare in santa pace senza essere vista e così senza dover interagire per forza con il ragazzo. Posa una mano sul tronco e si sporge per metà posando i suoi occhi da serpente su di lui, ancora sorride sentendosi di buon umore per la volta della mattinata, nota che lui è un ninja di Konoha proprio dal coprifronte che gli penzola al fianco dunque è possibile che venga scoperta a breve.

10:59 Rio:
 Le labbra tramite la contrazione della muscolatura intrinseca si posizionano circolarmente. Compare, inoltre, una lieve depressione su ambedue le guance. Il contatto labbiale sarebbe assente solo nella zona centrale. Qui, creando una pressione negativa tramite un semplice inspirare ed espirare cercherebbe di lasciare entrare ed uscire l’aria velocemente producendo quel suono. Fischia, insomma. Canticchia una di quelle canzoncine melodiche e basilari <….> al cinguettio ed il fruscio si aggiungerebbe, ora , anche il suono prodotto dall’Akari. Le mani vengono sciolte da quell’abbraccio che è il sigillo andandosi a posare sulle cosce. Ormai quella energia tipica di ogni ninja gli scorre in quell’apparato parallelo al circolatorio. Tramite questo i suoi sensi verrebbero notevolmente amplificati. La vista, l’udito più degli altri. Non c’è da stupirsi, infatti, se i passi della piccola Deshi vengano uditi dal Genin. Non si agita, d’altronde non è nuovo ad incontri in quel luogo, ma la prudenza non è mai troppo. Rimanendo in quella posizione, con la nuca posata al tronco e le natiche sulla grossa radice andrebbe a convogliare il proprio chakra al di fuori degli tsubo lasciandolo andare in un impulso rapido e circolare. Come fosse un’onda radar a 360°. L’obiettivo sarebbe percepire ogni presenza nel raggio di dieci metri. Inevitabilmente avrebbe la conferma della presenza altrui < mh ? > gli occhi si aprono e le labbra riprendono una forma orizzontale più fisiologica. Smette di fischiare lasciando che la lingua danzi all’interno del cavo orale formulando brevi parole < vuoi uccidermi ? > volteggia la sua voce in direzione del vento lasciando che sopraggiunga alla giovane nascosta < fatti avanti .. HIHIHI > sghignazza rimanendo fermo con busto e capo. Non si volge verso la percezione di quella presenza, proferisce quella parole lasciando che il vento le trasporti al suo apparato udibito. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON] x [Percezione della presenza: entro 10m]

11:22 Hisuko:
 Lui smette di fischiare e questo provoca dispiacere per la bambina che scioglie il sorriso in favore di un’espressione muta e neutrale, lo sguardo annoiato rimane comunque ad osservare il ninja facendosi un sacco di domande. Come era prevedibile dalla stessa ragazzina, lui la scopre e senza nemmeno scomporsi troppo in verità e questo fa nascere in lei l’idea che sia un ninja molto forte e con molta esperienza. Esce allo scoperto e senza dire niente si muove con attenzione verso di lui rendendosi visibile e palese ai suoi occhi, non ha un atteggiamento minaccioso ma solitamente il reale pericolo si cela dietro a chi non te lo aspetteresti mai. Lei si ferma a poca distanza da lui tenendo senza smettere di guardarlo e cerca una posizione stabile su quelle radici che possa mantenere a lungo. "Non sono così folle da gettarmi in un suicidio simile, sono solo una Deshi." Replica alla sua domanda continuando a fissarlo anche se viene considerato maleducazione dai più. "Se fossi un nemico che realmente volesse ucciderti, non credo te ne accorgeresti nemmeno." I ninja si muovono silenziosi e nell’ombra, celano i rumori dei loro movimenti e i loro odori, quando attaccano lo fanno senza che la loro preda se ne accorga. Fa spallucce e rimane in piedi cercando di stare ferma il più possibile e riesce a portare le mani dietro la schiena dove la destra afferra il polso sinistro. "Se vuoi saperlo mi sono avvicinata solo perché fischiavi." Abbassa lo sguardo sulle radici a terra e aggrotta appena la fronte. "Volevo solo osservarti, ma hai reso tutto noioso." Solleva ancora la testa e guarda il ragazzo squadrandolo per un altro po’ di tempo e poi scosta lo sguardo per guardare alla sua destra verso altri alberi con espressione annoiata e dispiaciuta per la piega che ha preso quella mattina.

11:30 Rio:
 Permanendo in quella posizione poc’anzi descritta va adesso a contrarre i quadricipiti sollevando le ginocchia ed estendendo le gambe. Il suo obietto è quello di portare ambedue le leve inferiori distese longitudinalmente su quella radice ove è seduto scostando i sandali dal terreno paludoso. Ultimamente sta incontrando gente stramba, quasi più di lui ed ognuno piuttosto interessato alle capacità del Kokketsu. Che sia l’ennesima persona con ambizioni su di lui ? Ambedue le braccia verrebbero alzate e portate con i gomiti in fuori e le mani dietro la nuca. Con i dorsi poggiati sulla lignea superficie di quella Mangrovia ove è poggiato. Comodo. L’occhio destro viene fessurizzato nel tentativo di scorgere quella figura che ora si palesa. Non più nascosta < non me ne accorgerei dici ? HIHI > tono caldo e basso stroncato da quella sua tipica risata acuta e stridente. Fastidiosa, ai più. La osserva avvicinarsi e nelle sue fattezze. Rimane comunque più fermo possibile in quella posizione presa poco fa < volevi osservare me? Nascosta? .. > curiosa come cosa. Ed alquanto inquietante anche. Ma ciò che colpisce il Kokketsu è che una ragazzina volesse osservarlo. Lui ? Lo strambo che tutti allontanano perché ritenuto pazzo ? < HIHI .. > divertito lascia andare una nuova risatina < fischio ancora allora .. vieni qui > la mandritta si snoda dalla gemella dietro la nuca portandosi avanti e facendo cenno alla deshi di avvicinarsi < siediti, qui .. HIHIHI> indica la radice al fianco a quella che lui utilizza. Le labbra nel frattempo riprendono quella forma circolare lasciando ricomparire quelle depressioni sulle guance e riprendendo a fischiettare in quella stessa melodia usata fino a poco fa . La mano nel frattempo si porterebbe di nuovo dietro la nuca riacquistando quella posizione rilassata e, per lui, comoda. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON]

11:51 Hisuko:
 Rio è uno sconosciuto per la bambina di Konoha ma non si sente spaventata nel trovarsi al suo cospetto, prima ne era interessata e ora si sente ancora annoiata pentendosi di aver lasciato il proprio posto dove a suo modo si stava divertendo a fantasticare. Lei che ha le fattezze del sannin nato e cresciuto a Konoha che poi tradì il suo stesso villaggio, è abituata in un certo senso ad essere tenuta da parte e osservata con sospetto per via di quei tratti uguali a Orochimaru, per questo motivo preferisce osservare stando nascosto piuttosto che interagire con le persone. "No." Risponde affermando le sue parole di poco prima. "I ninja si muovono silenziosi e sono addestrati per celare rumori e odori, quindi non te ne accorgeresti." Replica con una semplice spiegazione un po’ infantile che non prende in considerazione molti altri fattori dell’essere ninja, ma non c’è da stupirsi dato che è una bambina di dieci anni e molte cose le deve ancora ragionare. "Si, perché? Preferisco osservare le persone piuttosto che interagirci e se sto nascosta ho più possibilità di evitare sguardi indiscreti e sospettosi." Con molta facilità risponde alle domande senza mai peccare di menzogne essendo molto sincera con il ragazzo che ha appena incontrato. Non intende dire bugie e rimane ad osservare alla sua destra alla ricerca di chissà cosa, poi cambia ancora direzione dello sguardo e osserva alla sua sinistra trovandoci altri alberi e altra nebbia. "Com’è essere ninja?" chiede tornando a guardare il ragazzo con un certo interesse per la risposta in merito e lui invece propone di ricominciare a fischiare invitandola a sedersi di fianco a lei sulla radice. A lei sono state fatte quelle solite raccomandazioni che si fanno ai figli di non dare confidenza agli sconosciuti e di non accettare caramelle, la bambina però fa sempre di testa sua e accetta l’invito di Rio andando a sedersi accanto a lui per niente impaurita ma sentendosi invece al sicuro. Appoggia il sedere sulla radice e la schiena contro l’albero, piega ancora le ginocchia al petto e le abbraccia con le braccia chiudendo quel cerchio con la mano destra che afferra il polso sinistro, solleva infine la testa per poter osservare il volto del ragazzo. "Come ti chiami?" chiede dopo un po’ che lo sente fischiare preferendo ascoltarlo un altro po’ prima di interromperlo ancora una volta. "Mi insegni a fischiare?" il suo viso è ancora annoiato e inespressivo avendo abbandonato il sorriso di poco prima, continua a guardarlo in attesa di risposte.

12:07 Rio:
 Tramite regolazioni e spinte diaframmatiche lavora sull’utilizzo del suo stesso fiato e lasciando trapelare quei fischi. Il tentativo più difficile sarebbe intonarli e cercargli di dare un livello di intonazione tale da generare una melodia. Seppur basilare < e cosa ne sai tu dei Ninja? Se sei solo una deshi ? HIHI .. > divertito da quella conversazione. In realtà è divertito da qualsiasi cosa. E’ il suo tratto distintivo. < mmmmmmmm, capisco .. > replica alla spiegazione del suo nascondersi. Alquanto strambo, ma non giudica. D’altronde essendo giudicato così spesso per la sua stranezza è solito non fare lo stesso con gli altri. Nota, inoltre, che lei si avvicina e si posiziona senza troppa paura al suo fianco. Ne sorride, felice. Non è qualcosa che avviene così spesso. Tralascia anche le sue fattezze ‘serpentesche’ che le ricordano quelle del ninja leggendario studiato e nominato dai sensei in accademia. Non vuole sottolineare qualcosa di diverso dalla normalità . Non è il tipo, come detto. < com’è essere Ninja ? > replica stupito da quella domanda. Ruota leggermente il capo alla sua destra posando le gli occhi, e le lenti degl’occhiali, su di lei. Le mani rimangono dietro la nuca e i movimenti sono minimi. Non vuole spaventarla < è divertente .. HIHIHI > dice per poi continuare < ma a volte noioso… > criptico. Ma alla fin fine sincero < .. tu hai iniziato le lezioni all’accademia adibita nell’accampamento ? .. > domanda. < io sono Rio, tu? > Il fischiettare verrebbe stroncato per poter parlare, ma ripreso in poche e semplici note in ogni momento di silenzioso. < oh sisisisis > la testa si sposta dalle mani iniziando ad annuire celere durante quel proferire. Elettrizzato, visibilmente < vedi… devi mettere la bocca così .. > posiziona le labbra in modo circolare ed esternandole così da creare quella piccola fessura al centro. Come se dovesse dare un bacio … < e poi tiri dentro l’aria e la butti fuori .. prova dai dai dai .. HIHIHI > le braccia si portando sulle cosce mentre pare molto euforico in quella parlantina. Non è agitato, è semplicemente divertito. Un pazzo è, chiaro? [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON]

12:31 Hisuko:
 Il ragazzo fa un’ottima osservazione che non passa inascoltata dalla bambina, lo guarda con attenzione e cerca di riflettere su quello che ha detto lei e quello che le ha detto lui. "So quello che si dice." Non è una esperta di ninja e non ha esperienza ma ha ascoltato i racconti dei suoi genitori e ha stereotipato la figura del ninja come colui che uccide stando nell’ombra. "Ho detto qualcosa di tanto errato sui ninja?" chiede per conferma direttamente al ninja nella speranza di essere magari corretta e che la sua visuale sia raddrizzata verso queste figure. Fortunatamente lui non è una che fa notare l’ovvio e non mette il dito nella piaga sebbene abbia il coltello dalla parte del manico, quel silenzio da parte sua viene accolto positivamente dalla ragazzina che si sente sempre più a suo agio con lui. La sua risata non la spaventa e non sembra scomporsi a quel suo sghignazzare, lo ritiene normale o magari solo un modo di fare. Ormai seduta al suo fianco ha la percezione che lui non sia come la maggioranza delle altre persone perché non giudicata e si rivolge a lei come se fosse solo una ragazzina normale, anche questo viene apprezzato. "Come mai diverte? E come mai a volte è noioso?" ogni risposta fa nascere in lei un’altra domanda e non si vergogna di chiedere anche a costo di dimostrare la propria ignoranza. "Non ho ancora iniziato, ma spero di farlo a breve. Se voglio rimanere qui devo per forza diventare un ninja in breve tempo, o morirò giovane." Spiega con molta calma dimostrando che il pensiero della morte non la turba e non la spaventa apparendo disinteressata, lei accoglie quel concetto come parte di un viaggio. "Piacere… io mi chiamo Hisuko Kobura." Torna il sorriso sul suo volto dolce ma inquietante, trasforma il suo volto in quello di una ragazzina che sembra nascondere qualcosa nonostante la sincerità delle sue parole, quel sorriso si accentua quando lui accetta di insegnarle a fischiare. Mette la bocca come le ha detto cercando di formare un cerchio ma lasciando una piccola fessura per far entrare e uscire l’aria, come se dovesse dare un bacio per l’appunto ma lei sporge troppo le labbra goffamente. Prova poi a tirare dentro l’aria e a buttarla fuori poco dopo ma quello che riesce a fare è solo soffiare con molta veemenza, tanto che il viso inizia a diventare paonazzo dallo sforzo.

12:44 Rio:
 Adesso si trova con le gambe distese lungo la radice e la schiena poggiata alla corteccia. La testa invece è discostata da essa, ormai attratta dalla piccola serpe (?). Il suo volto palesa quel ghigno in continuazione lasciando trasparire ogni volta quel suo sghignazzare così distintivo < nono, non sbagli .. > fessurizza gli occhi come conseguenza di un grosso sorriso sul volto. Quella ragazza ha tratti strani, ma trova una connessione ad un qualche livello mentale con lei < be vediiiii … > il dito indice si porta sotto il mento facendole notare come stia ragionando sulla risposta che lo ha messo in difficoltà < a volte di diverti, fai combattimenti > le braccia si alzano al fronte del petto come a voler mettersi in posizione di guardia difensiva. Con una spalla avanti ed una indietro e, quindi con un’inevitabile torsione del tronco. E’ molto eccentrico nei movimenti il Kokketsu, artistico quasi < poi miiisionii .. ma poi arrivano giorni in cui fai solo ronde, ronde, ronde .. > fa spallucce facendole notare la sua rassegnazione e riposando le mani sulle cosce < HIHI .. sono sicuro che se adotterai questa strategia di stare nell’ombra e nascosta sopravvivrai più di quanto pensi … Hisuko .. sisisis HIHI .. > annuisce con un velocissimo movimento del capo rafforzando quanto detto < nonononono , aspetta aspetta aspetta .. > la mandritta si alza facendogli cenno di fermarsi così da riprendere fiato. La vede, infatti, paonazza < prova a fare così .. > l’indice si volge ad indicare le proprie labbra che si riposizionerebbe nel medesimo modo precedente pronte a fischiare < ed adesso .. > parla con le labbra in quel modo, alla ragazza arriverebbe un tono sussurrato quasi, e sicuramente buffo < prendi aria piano piano e cerca di produrre un piccoooooolo fischio , quando lo senti prova a buttarla fuori … > eseguirebbe questo dunque. Inspirerebbe lentamente una piccola quantità d’aria producendo un fischio flebile e poi invertendo la direzione (espirando, dunque) produrrebbe un fischio lungo e continuo . Le labbra ora tornerebbe normali < vai vai vai vai … prova provaaaa HIHI > elettrizzato ancora la incita.[Equip: lo stesso] x [Chakra: ON]

13:02 Hisuko:
 Se lei non si sbaglia allora può continuare ad essere felice e sicura di quello che pensa dei ninja e non ci sarà nulla a farla dubitare dato che ha ricevuto il consenso da parte di uno di loro. Ripone la sua fiducia in lui anche se non lo conosce per niente e potrebbe essere un nemico o un maniaco, sono pensieri di allarme che non le vengono in mente e continua a guardarlo sentendosi al sicuro e provando una certa affinità con lui. Osserva attirata dai suoi modi di fare e di parlare apprezzando la sua teatralità e il modo in cui allunga le vocali di alcune parole, apprezza il ghigno e la sua risata. "I combattimenti mi piacciono." Anche se lei non ne ha mai fatti ma solo visti e l’idea di farli l’attira parecchio, un modo per dimostrare la sua forza ma anche un modo per sfogarsi. È divertita dal mimare del ragazzo e di come le sta spiegando cosa ne pensa lui dell’essere ninja, di cosa è divertente e di cosa è noioso. "Nelle ronde non succede mai niente?" spronata dalla sua ignoranza e curiosità non fa altro che chiedere maggiori informazioni continuando ad osservare i suoi occhi attraverso le lenti dei suoi occhiali. Distende anche lei le gambe e posa le mani sulle cosce nude e intanto muove le punte dei piedi su e giù alternando il destro e il sinistro. "Oh, bene. Sarebbe un peccato morire giovane, non potrei dimostrare quello che posso fare e diventare." Se ne dispiace a un pensiero simile che nasconde tra le parole una grande ambizione che tutt’ora rimane celata, la bambina viene poi fermata nei suoi tentativi di fischiare dallo stesso Rio che le spiega ancora una volta come farlo dato che sta sbagliando. Allora lei riprova e apre e chiude la bocca per rilassare i muscoli intorno alle labbra poi le rimette nella stessa posizione di prima ma sporgendole di meno, osservando il ragazzo per avere conferma. Cattura l’aria inspirando e poi cerca di controllare l’espirazione provando a muovere anche la lingua, perché la punta si appoggia ai denti inferiori e dapprima soffia solamente, come appena fatto, ma poi sembra uscire un flebile e arrancato fischio che muore subito. "Oh, ecco! Cosa ne pensi?" si emoziona per quel piccolo risultato e riprova subito dopo inumidendosi le labbra e lentamente inizia a produrre un fischio sempre più forte anche se corto e di breve durata. Si ferma abbastanza soddisfatta e con le mani si massaggia le guance e la bocca. "Senti… come mai hai voluto fare il ninja?" chiede mentre si massaggia le guance quindi la voce ne esce un po’ buffa e distorta.

13:31 Rio:
 Le testa si muove a scorgere le labbra di lei e nel tentativo di controllare come lei provi a fischiare. Non è molto bravo il Kokketsu ad insegnare, ma almeno ci prova < nelle ronde succedono raramente cose interessanti … > ci pensa un attimo alzando velocemente lo sguardo per poi riportarlo giù < dipende , insomma … > inclina la testa a destra alzando le spalle < qualche volta sì .. > sposta il capo inclinandolo dall’altra parte enfatizzando la seconda opzione < .. qualche volta no > fa spallucce .. sogghignando lievemente ma senza tralasciare quella tipica risata. < sembri ambiziosa Hisuko .. non perdere tempo allora inizia le lezioni !! > la sprona a farsi avanti. Da come parla si intravede un’indole combattiva e soprattutto molto bramosa .. La osserva, quindi, tentare di nuovo il fischio ma con gl’accorgimenti nuovi dell’Akari. Gli occhi si spalancano avvicinando anche la testa a lei come a voler osservare più da vicino come esegua quel fare < mmmmmmm … > mugugna senza interferire troppo < SIIIIIIIIII Bravaaaaaa … HIHIHI .. hai visto ? > un urlo che riecheggia nella foresta e che potrebbe forare il timpano della giovane. Euforico all’udire quel fischietto uscire dalle sue labbra .. non ci sperava quasi. Non per la poca fiducia in lei, bensì per la poca fiducia in se stesso come Sensei. Il pugno destro si alza al cielo sottolineando quell’euforia .. < HIHIHI > sogghigna al notare il suo modo di parlare < beee l’ho sempre voluto . > eh già. Il Potere, il suo vero obiettivo. Fin da piccolo. E’ timido, e molto chiuso su tali argomenti. Non vorrebbe spaventarla con le sue manie di grandezza. Sempre escluso e sempre maltrattato per il suo modo di essere e di fare, ora non desidera altro che il potere per poter vendicare questo malefico mondo e di come lo tratta < tu perché vuoi farlo ? > .. domanda, così da cercare di scostare l’attenzione dalla risposta scarna del Kokketsu. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON]

13:49 Hisuko:
 Anche se lei non riesce subito a fischiare non perde la speranza si impunta nel voler riuscire per coprire quella lacuna nelle sue conoscenze, anche se sapere fischiare potrebbe sembrare non importante ma per lei invece ha una sua utilità. Da quello che capisce con le parole di Rio sulle ronde sembrano tutt’altro che noiose ma aspetta che finisca di parlare prima di dire la sua, nel frattempo si passa una mano tra i capelli per ravvivarli, e questi si muovono leggermente mossi e non lisci come fossero serpenti vivi. "Allora non sono noiose ma imprevedibili." Solleva il dito indice per correggerlo aumentando il sorriso dolce e inquietante fino ad assottigliarlo come un ghigno. "Potrebbe non succedere nulla ma potrebbe anche accadere qualcosa, fin quando qualcosa può accadere nulla è noioso e l’imprevedibilità ha il suo fascino. Eccitante, no?" Anche a lei quel sorriso causa il restringimento degli occhi serpentini e mentre parla cerca di trattenere l’euforia che quel pensiero le da al trovarsi nel mezzo a qualcosa di assolutamente non scontato dove potrebbe rischiare la vita ma allo stesso tempo dimostrare di potercela fare. "Non sembro, lo sono." per questo motivo vuole iniziare il prima possibile ma ora si sta allenando sul suo fischio e vuole imparare a farlo, quando ci riesce l’urlo euforico del ragazzo la coglie alla sprovvista e la mano viene alzata per coprirsi l’orecchio più vicino a lui. Non è infastidita e il viso si illumina di gioia per avercela fatta. "Ottimo! Sapevo che ci sarei riuscita, grazie." È stato un ottimo insegnante e merita il suo ringraziamento così lo osserva mentre si massaggia le guance e le labbra e ascolta la risposta molto semplice che le viene data, sono parole che le fanno perdere molto entusiasmo e tornano ad annoiarla. "Tutto qui? Noioso…" guarda davanti a sé la nebbia e gli alberi che la circondano, perde facilmente interesse anche per ogni minima cosa che non accende il suo divertimento anche se fino ad ora era stata molto attratta da Rio. "Io voglio dimostrare a tutti che valgo qualcosa. Voglio il potere, essere forte, prevalere sugli altri soprattutto su quelli che mi hanno sempre trattata come una pezza. Prevalere su chi mi sminuisce e chi mi guarda storto, io voglio essere implacabile e inarrestabile." Lei continua ad essere sincera senza preoccuparsi del giudizio altrui essere se stessa è importante per lei e mentre dice queste parole gli occhi si infiammano di determinazione, il ghigno è un chiaro segno di quanto sia eccitata alla sola idea e la voce è tagliente e carica di cieca rabbia.

14:02 Rio:
 Quell’euforico momento lo diverte così tanto. Il pugno alzato poc’anzi verrebbe abbassato aprendolo e volgendolo alla ragazza < batti il cinque !!! HIHI > rimarrebbe quindi lì appeso con il braccio finchè non verrebbe ricambiato con quella movenza < mmmmmmmm > ragiona su quanto dice, su quale sia per lei la concezione di noioso e divertente. Lo lascia perplesso perché obiettivamente lui non vi aveva mai pensato in quel modo. Anzi, non vi aveva mai pensato proprio < potresti aver ragione sai … > dice ragionando ancora su quei significati. D’altronde l’attesa che succede qualcosa non può essere noiosa, obiettivamente < eh lo vedo Hisuko, te lo vedo negl’occhi !!! Hai le fiamme di chi sa cosa vuole !! > bofonchia indicando quegl’occhi. Ma non con l’accezione alla loro particolarità bensì riferendosi a quanto dice. < mh ? > mugugna al notare che l’altra facilmente cambia il livello di attenzione e si annoia alla risposta criptica e scarna del Kokketsu < va bene .. > si fa serio ora. Quel ghigno scompare. La mandritta con l’indice già precedentemente disteso si va a posare nel mezzo della montatura degli occhiali spingendoli più indietro e riposizionandoli alla radice del naso < come te .. voglio il potere per vendicarmi su quelli che mi hanno trattato male .. > lo sguardo sarebbe diretto al suo fronte. Rabbioso, non lascerebbe guardarsi negl’occhi dall’altra. Ed è qui che quella connessione tra i due si palesa. Lei, infatti, da una spiegazione praticamente uguale alle motivazione del Kokketsu < ma Hisuko .. > il tono è caldo, basso, serissimo < stai attenta a fare questi discorsi con i sensei o con qualcuno di cui non ti fidi .. molti potrebbero non capire .. > la avvisa. D’altronde oggi gli va bene perché l’Akari ha le sue stesse motivazioni. Ma se avesse trovato qualcuno di quei perbenisti inutili? Che vogliono la pace e rispondono all’Hokage come se marionette? < stà attenta Hisuko .. > replica volgendo ora lo sguardo dritto nei suoi occhi < questa tua ambizione tienitela per te .. non essere ingenua .. ed attenta a parlarne con i Konohani .. > fottuti mangia ramen (?) pacifisti < . io sono un caso a parte .. per questo ci capiamo > conclude, stando ben attento che l’altra recepisce quel messaggio. E’ importante. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON]

14:21 Hisuko:
 E’ un gesto tanto semplice quello che le viene chiesto di fare ma che mai lo ha fatto fino ad adesso quindi solleva la mano destra aperta e la batte con forza contro quella del ragazzo scambiandosi il cinque. "Uhuhuh…" è la prima volta che lascia sfuggire una risata che si differenzia dalle solite sembrano più inquietante ma non tanto diversa da quella del ragazzo se non per tonalità. Solleva lo sguardo appoggiando la nuca al contro dell’albero come ha fatto con la schiena e osserva l’alto e le fronde come stava facendo qualche tempo fa prima di sentire il fischiettare di Rio. La nebbia non è ancora andata via ma forse è il velo necessario in quella foresta per nascondere i pericoli e i mostri che ci abitano e che escono dalle loro tane solamente per cibarsi. "Si, ho senz’altro ragione." Non perché la sua sia una verità assoluta ma perché è quello che pensa lei e dunque ovvio che abbia ragione per se stessa, si volta poi a guardare lui quando nomina i suoi occhi e per una volta tanto non per farle notare quanto siano somiglianti a un traditore ma per quello che emanano. "So quello che voglio e lo otterrò." Sorride nei confronti di Rio e poi si rimette a guarda il mondo davanti al suo sguardo, annoiata da quella risposta poco soddisfacente e perdendo quasi ogni interesse che si era creato per lui. Mantiene un atteggiamento annoiato e offeso fino a quando il ragazzo cede e si convince a dirle qualcosa di più e allora si che torna a guardarlo ma senza più sorriso, solo un lieve interesse. Rio guarda avanti ed è diventato serio mentre le dice quelle parole che però fanno nascere in lei un piccolo sorriso perché si riconosce in quelle parole, a dimostrazione che sono molto simili, ma a quell’avvertimento torna a farsi seria. Non aveva mai pensato a dover stare attenta a come parlare proprio perché è ancora molto giovane e solo ora riesce a comprendere che quelle parole, ad orecchie diverse, possano sembrare minacciose. "Si, noi ci capiamo. Seguirò il tuo esempio e farò attenzione con chi parlo." Lei ha imparato qualcosa di molto importante oltre al fischiare, ma è tempo per lei di andare e quindi si alza dalla sua posizione. "Mi dispiace lasciarti, sai? Mi piaci molto. Spero di rivederci ma ora devo andare, ho bisogno di mangiare qualcosa e poi cercherò di iniziare le lezioni." Lui le ha dato una bella spinta oltre ai consigli e all’insegnamento, lo saluta alzando una mano e poi lentamente si avvia dandogli le spalle. "Farò attenzione!" gli urla mentre avanza per uscire dalla foresta per dargli l’ulteriore conferma di aver capito quello che lui le ha detto. (end)

14:31 Rio:
 Il volto è palesemente serio. La fissa negl’occhi, ma solo nell’ultima parte del suo proferire come già detto. < ci capiamo, perché siamo simili HIHI > torna a sghignazzare seppure tenta di sopprimerla quanto prima possibile così da non interrompere quel momento di serietà < tranquilla Hisuko .. quando vorrai fare ancora qualche chiacchera .. e .. > riprende a fischiettare lasciando partire solo un breve motivetto < .. e quando mi vorrai far vedere quanto fischi bene sappi che mi troverai qui .. > allarga le braccia facendole intendere che quello è uno dei luoghi che frequenta maggiormente. Ogni giorno lo raggiunge, infatti . < stai attenta Hisuko-chan !!! > alza la mandritta per farle un cenno di saluto mentre lei si allontana dandogli le spalle. Una strano incontro quest’oggi ma alquanto produttivo. Il genin ha capito che non è un grande sensei e lei ha appreso come in questo mondo la verità non venga sempre apprezzata. Non farebbe molto il Kokketsu. Riposando la schiena e la nuca a quel tronco porterebbe lo sguardo alla vegetazione sopra di lui tornando ad ascoltare quei cinguettii e quei fruscii presenti. Non gli resterebbe che posizionare la bocca in quel modo circolare, portando l’aria a scorrere tra la fessura labiale e la lingua posta poco sopra l’arcata dentaria inferiore. In tal modo riprenderebbe a fischiettare quella stessa melodia che adora . Si rilassa, per adesso. Prima dei grandi avvenimenti futuri. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON] [End]

Nulla di particolare.
Semplice incontro tra due persone che si scoprono molto simili.
Hisuko impara a fischiare e a non dire sempre la verità, mentre Rio trova in lei qualcuno che lo capisce.