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Un Matrimonio da Leoni

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con Kioku, Ekazu, Yukio, Kurona, Kioshi, Koichi, Itsuki, Sango, Usagi, Yosai

20:13 Sango:
 Matrimonio. La parola chiave di quella notte..e dire che era tornata all'accampamento solo per prendere qualcosa che aveva dimenticato, nulla di troppo importante, ma almeno qualche vestito per potersi cambiare..e invece si è trovata invischiata in un matrimonio di cui non sa nemmeno chi siano i protagonisti di tale "scempio". Ma HEY, alcool gratis e di certo in quel momento le serve uno svago vero e proprio, qualcosa che faccia scordare tutti i giorni di ansia e dubbi. Ha tirato fuori un abito che non ha mai avuto occasione di indossare, cioè, in guerra vai col vestito e i tacchi a spillo? Magari servirebbe come distrazione certamente. Indossa un lungo abito rosso sangue, col collo alto e maniche corte. Questo scende fino ai piedi, in due spacchi vertiginosi che partono da entrambi i fianchi, così che la stoffa si divida in quelle piaghe. Al centro del petto il tessuto è tagliato a forma di goccia lasciando intravedere i seni abbondanti che si porta dietro. Ai piedi porta un bel paio di tacchi a spillo neri, un decoltè semplice e molto alto, tanto da portare la sua statura al metro e ottanta e poco più. Che fortuna essere una kunoichi e usare il chakra, così da poter stare tutta la notte su quelle trappole mortale e non rischiare l'osso del collo eh? Si presenta così, con quell'abito e i lunghissimi capelli lasciati sciolti sulle spalle, onde di sangue e fuoco che si muovono ad ogni suo passo, cadenzato, elegante, come gli Ishiba sanno fare. Il trucco c'è , lieve, con un pò di mascara e le labbra scarlatte, non ha bisogno di altro. Obiettivo della serata? Ovviamente poter dimenticare tutto anche per una sola notte, inconsapevole di quello che accadrà , inconsapevole sopratutto di chi vi sarà nel mezzo. Si ritrova rilassata, le palpebre lievemente calate mentre osserva intorno a se , ancora sobria sfortunatamente.. ma chi è il folle che ha deciso di invitare tutta l'alleanza ninja al loro matrimonio? Non che le importi, quel tipo di relazioni non hanno avuto effetto su di se, se non per una piccola parentesi, forse curiosa per quello che sarebbe potuto accadere . Porta seco un foglio, un invito col suo nome, Sango Ishiba. Si presenta così, camminando tranquilla verso quell'enorme magione affittata per il lieto e funesto evento. Si porterebbe con passo veloce e deciso verso quel cancello ancheggiando su quei trampoli, non avendo mai partecipato ad un matrimonio non sa bene cosa aspettarsi, ma il foglio è stretto nella mano destra. Se vi arrivasse rimarrebbe davanti a quel cancello cercando qualcuno o qualcosa che la faccia entrare. <dunque? > chiosa con la sua voce dolce e lieve, andando a sventolare un attimo l'invito. [chakra on]

20:15 Usagi:
 Tra l'isola, le sue insenature e i suoi magistrali orifizi, si fa largo la splendida luce lunare che trasuda dai meandri delle nuvole sparse; barlume malato di caldo che lentamente si nobilita verso la primavera, da quell'inverno freddo che attanaglia il mondo con la sua morsa gelata. Una giornata comunque mite, senza pioggia alcuna, per quanto quell’alone nebuloso circonda sempre quel posto. Tra le strade ben tenute e le ville di apogei signori incravattati e ricchi una figura molto singolare spicca come un raggio di luna nella notte, una ragazzina molto piccola ed anche il suo aspetto la farebbe collegare ad una fanciullesca età e allo spensierato tempo della giovinezza; ciò è chiaramente intuibile da quei saltelli enfatici che muove verso un grande palazzone. Si trova certamente in quel posto per divertirsi ed è esattamente quello che apparirebbe a coloro che posano il loro sguardo sulla fanciulla, l'aspetto infatti è quello di una figura molto minuta e fine, un panneggio che sembrerebbe curato ed elegante, indossa infatti un leggero kimono candido che si apre dietro la schiena e davanti al petto a mostrare un colore rosso sanguigno. Lo stesso colore che cinge, con quella lunga fasciatura, il ventre per più volte, un tessuto che stringe l'abito e lo tiene fermo e che, infine, si appunta dietro la schiena a formare una sorta di grande cuscinetto. Nel folto di lunghi codini biondi, che cadono ai lati della figura, si confondono ad appuntarli, su entrambi i lati, dei grandi campanellini dorati che, quando ella muove il capo, producono un suono sordo unendosi alla dolcezza delle note prodotte, quasi usasse un secondo strumento supplementare [Drin - Drin]. Infine, come coronamento dell'edificio, i piedini, avvolti da due calzari di seta leggera, calzano un paio di Geta alti, così da farla apparire una figura quasi trascendente e antica. Un lieve sorriso lambisce le sottili labbra della ragazza, con un lieve tocco di trucco che esalta le guancette rosse e le lunghe ciglia argentate. Scalciando le gambe cerca di raggiunge, il luogo che dovrebbe ospitare le nozze di cui ha sentito parlare, naturalmente è stata invitata, non si vuole imbucare alla festa la piccola monella, per quanto un pensierino l’ha colta. <Arrivataaaa!> Il tono acuto appare decisamente melodioso, come se le corde vocali fossero scambiate con quelle di un usignolo dal melodioso canto, un uccellino che espande la propria personalità dai gesti graziosi e dal tono soave che emerge dalle sottili labbra, adornate da un armonioso contorno di denti bianchi e perfetti. Le braccia si elevano verso l’alto in un chiaro segno di vittoria, come se avesse vinto una coppa o un trofeo tanto sentito, per quanto sia solo il raggiungimento di quell’appariscente tenuta, adesso si accinge a fermarsi. <Forse è meglio essere preparata a qualsiasi evenienza, non si può sapere il momento in cui quel falso dio si mostrerà. Si si si…> Poi inclina il capo verso destra. <Non vedo l’ora di divertirmi. Ihihihihih.> Comunque cerca di muovere le braccia velocemente davanti al corpo, piegate verso l’interno a circa trenta centimetri dal petto, proprio all’altezza del principiale organo palpitante, mentre le mani cercano un congiungimento estremamente preciso. Volendo emulare l’esatta posizione che l’è stata mostrata durante la prima lezione, andrebbe a dirigere le dita verso l’alto così da chiudere verso l’interno le ultime due della mandritta e appoggiando le opposte su queste; i polpastrelli dell’indice e del medio della prima verrebbero uniti all’altezza dell’intersezione tra la falangina e la falangetta della seconda, ed in pollici misti in quell’unione d’intenti che le permetterebbero, con minuzia, di simboleggiare il simbolo delle Capra. Non mancherebbe di riprodurlo fedelmente ed in modo del tutto impeccabile, essenziale principio di tutto quello che può fare. Se infatti tutto fosse andato alla perfezione, se il posizionamento non fosse fallito, cerca di passare alla successiva fase e cominciare a riprodurre quell’energia trascendente che unisce le due principali nel proprio organismo. Allora sarebbe la componente mentale la primaria forma di rappresentazione sulla quale ella cercherebbe di far perno, una concentrazione assoluta alla quale si aggiungerebbe, per il successo dell’esercitazione, l’immaginazione propria. Quest’ultima rappresenterebbe, cercando di non farsi distrarre dal alcun movimento esterno intorno a sé, in modo del tutto naturale, data la facoltà innata insita in ogni essere vivente, le due cose che rappresentano, per lei, l’energia fisica e psichica. Il suo mortale infermo, attristo e stanco, assoggettato dalle fatiche di tutti i giorni, richiama l’immagine del cibo e dei dolci che lei tanto ama, cioccolata, cannella e ogni altra cosa bella; intanto la sua parte migliore, che s’erge a cura dell’anima, affliggendo il corpo con crudeli pesti, richiamerebbe il gioco degli orsetti di peluche e dei cavallucci a dondolo che tanto le piacciono e le stimolano la fantasia. Dovrebbe quindi essere scontata l’unione così accesa tra le due forze in perenne scorrimento, come fiumi di diversi fluidi, nel proprio corpo che, sfociando per trovare pace all’altezza del ventre, inciderebbero in un’unione sintetica. Una chiara dialettica tra corpo e anima in quelle energie così enfatizzate che comincerebbero ed essere, in quel determinato posto, centrifugate in un vortice profondo, così come il panettiere unisce l’acqua e la farina per dar vita alla pasta, così ella cercherebbe di unire le due energie per far trasudare dal corpo e da tutti i pori di fuga della propria pelle. Per le sole persone che possano mirare quel sublime spettacolo, il chakra della piccola verrebbe rappresentato come fasci di rosata energia che defluirebbero dalla pelle, creando una bellissima opera d’arte della quale lei è la protagonista indiscussa. Solo allora cerca di insinuare la mandritta in uno dei risvolti del proprio kimono, proprio dove ha inserito la lettera d’invito. <Allora sono pronta. Ecco la vostra calamità naturale più carina del mondoooooo!> E comincia a saltellare verso il cancello d’ingresso per raggiungere quella donna adibita all’accoglienza. <Ecco a teeee! Su su su. Non vedo l’ora che cominci. Ihihihih.> Così le porge l’invito e attende che l’accompagni al tavolo. [Tentativo impasto del Chakra][Chahra 30/30].

20:32 Itsuki:
  [Ingresso] Probablilmente non avrebbe mai accettato, non si sarebbe mai prodigato a partecipare ad un'evento simile, un contesto così gioioso e festaiolo, che però, come concordato con Kimi il giorno prima, ha intenzione di intorbidire, di tingerlo dei colori del male, con assoluta discrezione, con un fare discreto come pochi, come se non avesse altri motivi per esser lì, se non il fatto che - probabilmente - anche se non avesse avuto quello scopo, sarebbe andato comunque, al seguito della Geisha, perchè, se vogliamo essere sdolcinati, al cuor non si comanda. Ma non ci soffermeremo su sentimenti e minuzie simili, piuttosto, osserviamo il loro avvicinarsi al luogo, quel loro scivolare tra la folla di persone, quel districarsi dalla massa di ignari verso i quali riveserà il suo bisogno di sofferenza, il suo voler ferire il prossimo e godere della cosa, seppur per ora si limita a mantenere lo sguardo dritto davanti a sè, senza perdersi con le ametiste tra la folla, l'innata è attiva, ma dato il voler trarre piacere dall'avvelenare e contagiare, non è la personalità di Eiji a reggere le redini, oramai capaci di accordarsi in quell'interscambiarsi, volendo godere lui stesso in prima linea di quello sfumare il tutto con le tinte del Caos, seppur è indubbio che si scambieranno se necessario, probabilmente più tardi, quando l'alcool avrà disinibito parte dei sensi e quindi sarà il caso di lasciare il passo a quello più abituato alle cerimonie, ai vizi dell'alcool, oppio e simili, insomma, più propenso ad un qualsiasi ambiente di festa. Quindi, i capelli sono candidi, bianchi da dar quasi fastidio, legati con un'alta coda per evitare impicci tra il numero di presenti tutto fuorchè esiguo, gli occhi violacei come detto prima, mentre in quel suo statuario e meccanico tener il viso in avanti, senza perdersi per ora sui presenti, prosegue con il proprio braccio intersecato a quello di Kurona, per quanto si scioglieranno prima di entrare effettivamente nella sala principale - in questo caso davanti al cancello - seppur ora come ora si arrende ad abbassare lo sguardo, osservando quella diversità dagli abiti di tutti i giorni, sprovvisto del solito completo anonimo - seppur per lui virile - indossando invece tutt'altro, un vestiario ben più nobile e distinto, qualcosa del quale lui non si sarebbe curato, se non fosse stato per lei stessa che glieli ha procurati, decantando come noioso il presentarsi con i soliti abiti ad un'evenienza simile < Sicura.. Che stia bene? > direbbe lui quindi guardandosi, andando con un cenno di velato nervosismo a sistemarsi il nodo della cravatta, oggi chiara a diffferenza del solito, domandando con quel tono appena titubante, in contrasto con i soliti colori, rovesciati, con una camicia bianca ed una giacca lunga anch'essa candida, che gli sfiora le ginocchia e va poco poltre, come i lunghi capelli raccolti, scarpe eleganti e guanti neri come la camicia che si contrappone all'altro chiaro colore, ed una sciarpa rossa lasciata lì a cadere ai lati, a voler donare colore in quelel tonalità neutre, spuntando di fianco ad un colletto di pelliccia folto, che gli cinge il collo e scende sino sotto le spalle, davanti <{ Ah, divino, mi mancanavano gli abili nobili di squisita fattura.. }> direbbe l'altro da dentro, Eiji, che con quel dire andrebbe a definire la bellezza di quel vestiario, roba più avvezza a lui che al Goryo, una quotidiniatà per quel fu Principe, che non si esprime sul non star male di Itsuki, seppur di certo non disdegna, visto che sarà lui stesso ad indossare quei precisi vestiti non appena avverrà il cambio di personalità, volutamente all'interno il Kagurakaza, come detto prima. Delle bende fasciano l'avambraccio destro, avvoltre sotto la camicia dalle lunghe maniche, dove ben disposta, in maniera accurata, vi sarebbe la fiala del veleno donatogli dalla Doku la sera prima, serrata all'altezza del polso dalle setose, ben stretta, lasciando solo il piccolo collo con il tappo libero, così da risultare parallela e ben dritta, in grado di esser stappata con dsinvoltura, per così, tra un fintamente distratto movimento ed un'altro, rovesciare il contenuto qua e là, che sia su cibi o bevande, non importa, a lui importa solo rovinare la festa, così come vorrebbe fare la bicroma che dovrebbe trovarsi nei dintorni, della quale ancora non si avvale, non degnandosi di nessun particolare sguardo, tornando con l'attenzione rivolta in avanti, concedendosi solo quale occhiata di sbieco, fugace, nei confronti di Kurona, sin troppo ben conciata, per tenergli gli occhi addosso più del solito, come se non fosse in grado di resistere, privandosene volutamente, mentre ad ogni suo sfiorare, ad ogni suo apparente innocuo prender dentro con le dita chiunque passi, potrebbe incominciare a drenare il chakra dei presenti, con un fare mesto e pacato, come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se nulla fosse, appropinquandosi all'entrata, sciogliendo quindi quellla loro vicinanza, arrendendosi al fatto di doversi avvicinare al bancone o simili quando sarà entrato per dover prendere qualcosa da bere, per dissimularsi tra la massa, per incominciare a far danni, continuando a ripromettersi di non perdere il controllo, di non lasciarsi trasportare dall'eccitazione quando potrà incominciare a vedere gente subire gli effetti del veleno o il debilitamento dovuto alla perdita del chakra, colpite dalle violacee macchie del sangue suo < Allora, ci vediamo dopo. > direbbe, guardandola ora in viso, con un'espressione che non vedrete mai rivolgere a nessun'altro, con quell'ammorbidirsi dei suoi lineamenti androgini che vanno ponendosi pericolosamente affettuosi nei suoi confronti, potendo osservare quella bellezza, seppur bendata, un'ultima volta, volendo avvicinarsi con il viso a lei per un sottile e rapido bacio, fugace, breve ma comunque quanto basta per potersi concedere un briciolo infinitesimale di piacere, nonostante il contatto con le bianche a coprirla, prima di tornare con un'espressione seria, ed attendere con il proprio invito in mano, davanti a quel cancello dorato, con Eiji che mugugna da dentro <{ Oh, sembra quasi casa mia, peccato sia grande la metà }> schifosamente ricco nella sua vita precedente, quasi da dare la nausea con quelle sue parole semplici, senza mai peccare di superbia. { Goryo On } { Outfit : http://yoh92.altervista.org/swag }

20:38 Yosai:
 E niente, senza farla troppo lunga, più frastornato che mai t’avvii. Perché? Perché si. Perché basta dover pensare. Hai bisogno, come chiunque si stia avviando verso la tua stessa meta, di una serata tranquilla, semplice. Senza conseguenze. Non ultima tra le cose che ti hanno da pensare il declino della Diva. Hai riletto il biglietto che ti è giunto più volte, ma hai deciso di non indagare. Però come fare? Hai rimediato qualcosa di carino per il matrimonio, ma ti sei trovato di fronte ad indumenti mai indossati prima. Le leve inferiori coperte dal pantalone d’un vestito. Son leve grosse, scolpite, e i pantaloni sono su misura al punto che appena si intravedono i muscoli al di sotto. Scarpe nere sotto al vestito grigio antracite. Una cintura elegante tiene su i pantaloni. Il torso è coperto da una camicia bianca che spunta sotto il gilet grigio del vestito e sotto la giacca. Muscoli e tatuaggi sono completamente introvabili. Ma si intuisce la classica forma V della parte superiore del corpo, dovuta alla larghezza dei muscoli della schiena. Una figura perfetta nel tuo abito, ti stagli sopra tutto e tutti. La natura è stata benevola con te. L’unico lembo di pelle visibile è del collo taurino che emerge dal colletto della camicia, sostenendo un volto affilato che stavolta incorniciato da un velo di barba accennata ad incorniciare le labbra sottili. I capelli son raccolti nella parte superiore in un codino che s’infila nei capelli della parte inferiore del capo, tue ciuffi son lasciati a danzare davanti agli occhi blu. L’unica pecca di quella figura? Il nodo della cravatta color rosso sangue che spunta dal colletto e s’infila nel gilet comprendo i bottoni sotto di essa. Non è perfetto, è un po' sgualcito. Andrebbe rifatto, ma se solo sapessero quante volte hai dovuto rifarlo per arrivare a quel risultato ci sarebbe da ridere. Ovviamente, come sempre non esci dall’accampamento senza chakra impastato, hai dunque concentrato le tue attenzioni sull’energia psichica per prima, motrice di pensieri, emozioni, sentimenti, per portarla al centro del plesso dopo aver compiuto il mezzo sigillo della capra con la mandritta. Successivamente ti saresti concentrato sulla tua energia fisica che permette ai tuoi muscoli di contrarsi, al tuo sangue di scorrere, al tuo cuore di battere. Trovate le due energie le avresti unite ottenendo il prezioso chakra anche tu ti stai muovendo. Dunque verso quei dorati cancelli, ma sei lontano. Hai una mano nella tasca del pantalone e l’unica cosa che riesci a fare per ora è infilare ogni tre per due l’indice nel colletto della camicia. Madonna santa che fastidio! Ti senti soffocare! Giungerai presto al cancello, ma per adesso puoi solo ammirare da lontano quell’immensa struttura. In tempo di guerra. Mica male porco demonio. [Outfit: https://cdn.discordapp.com/attachments/689364842406084649/702963740714336296/96c8e8404943cd11cd2fc601900913e1.png ] [Impasto del chakra][Se chakra on]

20:50 Kioku:
  [--->edificio] Notte ma non una come le tante, quest’oggi fuochi ed un roboante brusio di voci attrarranno attenzioni desiderate e non di quel di Kiri, una festa, per la precisione un matrimonio, al quale molti sono stati invitati e tra questi non poteva mancare Akendo. Peccato che non si tratti del Rikudo Sennin o meglio, quest’ultimo preferirebbe celare a qualsiasi occhio indiscreto la propria presenza, sia per evitare di notificare il suo ritorno in pompa magna proprio ad un evento del genere sia per poter avvantaggiarsi delle varie storie che ormai da anni circolano sul proprio conto, chi lo da per morto, chi per fantasma, chi pensa che mai sia esistito e chi semplicemente non ne rammenta più volto e presenza. Tutte interessanti spiegazioni ed in parte tutte verità ma che danno comunque un certo vantaggio e favore al Seiun stesso, intento ora a camminare in dirittura d’arrivo a quegli ampi cancelli, ove, di base da quanto detto dall’invito stesso, vi si dovrebbe parare d’innanzi ad esso l’edificio stesso adibito a tale occasione di cotanta gioia e contentezza…certo. Qualcuno sicuramente si divertirà questa notte, anche lo stesso Akendo ne è conscio auto trascinatosi in questa finta apparizione per puro gusto del gioco e della noia che ormai opprime le sue giornate, un nero kimono con fascia altrettanto scura in vita ad adornare il suo semplice vestiario così come sandali legnosi, in perfetto samurai, per quanto non si voglia far riconoscere tramite la tecnica della trasformazione, non vuole comunque abbandonare quel che per tanti anni è stata la sua indole da Samurai, ormai Ronin rinnegato, un vestiario tanto semplice da passare inosservato e questo è ovviamente il suo intento. Per tecnica della trasformazione stessa il suo volto ora apparirebbe molto più giovane, i lunghi e neri capelli ora diverrebbero corti e di un rosso spento quasi cenere, quell’occhio dalle mille figure concentriche e di un viola imponente lascerebbe posto ad un colore molto più comune, banale un po’ come la figura stessa di quello che passerebbe come un comune cittadino di Kiri. Cento metri o poco più ed una volta arrivato d’innanzi a quei cancelli presenterebbe il proprio vito, modificato all’occorrenza <Ashido Kanō> attimi di pausa <sono qui in veste di amico dello sposo> d’altronde si è sempre l’amico dello sposo no? Quando mai troverai lo soso in quel marasma di gente e qual ora tutto procedesse secondo piani lentamente si addentrerebbe all’interno dell’edificio se gli fosse concesso. Che si diano inizio alle danze signori e signori, questa notte sarà lunga e divertente…poco ma sicuro. [Chakra on] [Tecnica della trasformazione ON] [trasformazione Ashido Kanō: https://ibb.co/GxfZ3N3

20:51 Kurona:
  [Ingresso] Alla fine la serata è volta per il meglio; Itsuki indossa l'abito che lei gli ha consigliato, lei aveva qualcosa di decente da mettere per una festa di questo tipo. Eppure, per quanto fondamentalmente si riduca a passar del tempo con il corvino, calza con eleganza insindacabile un broncio adorabile. Ha avuto la decenza di bendarsi, dallo sterno, le braccia, le dita. Il collo. Occulta la pelle massacrata di tagli e taglietti rilegati alla sua casata e inevitabilmente, alla sua innata. E le bende si allungano, elastiche, nella parte inferiore del viso premendo sulle labbra e ridisegnandole bianche e pallide, invece che rosse e piene. Un matrimonio? Che osceno cabaret, sotto guerra, ma si sa che l'umano è un essere egoista e pagliaccio. Tende a fare il peggio di sé, sempre. I capelli, fili lattei, sono raccolti di lato ed adornati da gocce color rubino che si rifanno ai suoi occhi, vispi al di là delle ciglia basse, emettendo vibrazioni torbide. Sornione. Sono i tacchi a parlare per lei, la portano a varcare l'ingresso della sala al fianco di Itsuki, sfiorando a malapena in altezza la sua spalla. Una presenza sottile. Malevola. Eppure lì, come un tumore pronto ad entrare in metastasi. Il vestito carezza forse baciate dalla crescita di una donna, non proprio efebiche, non proprio giunoniche. Il seno che, bendato, fa solamente capolino dalla scollatura nera, precipitosa - ben più puerile di quello rivolto alla coscia che scopre in parte il fianco, pallido e pieno come marmo privo di costrizioni. Una collanina d'argento posata sulle clavicole che mostra la stella Kokketsu, così come la sua totale figura a dire il vero. < Divertitevi. E fate divertite tutti. > Seta, le labbra schiude al di là delle bende emettono poche parole rivolte a tre donne dietro di lei, tutte e tre vestite con degli yukata in una trilogia di rossi. Scuro, mattone, aranciato. Un piccolo tributo ad Ame, chiaramente. Tsuki è la prima tra le donne, bella come un gioiello, abbassa il capo sfilando al fianco di Itsuki e pungolandolo con il braccio. {TSUKI} "Itsu~ berrai?" La domanda, sebbene gentile, si veste di frivolo mentre Kurona avanza pigramente, cercando dove - e come prendere posto. Segnali riconducibili a lei, solamente per chi oramai la conosce già, è la cicatrice sull'occhio destro. Un misto tra il lancio "gioco" e il kanji "inferno". Chiaramente chi già l'ha conosciuta dal vivo, non può non riconoscerla - dato la singolarità, mentre chi ne ha sentito solo parlare no. La treccia che ricade sulla guancia bendata, alla sua sinistra, ciondola appena - lasciando che di liberi un profumo tenue. Un misto tra frutti di bosco e oppio. Lo stesso aroma zuccherino che le esce dalle labbra quando idea pigramente il kiseru in vetro, spento per ora. Ben quattro kunai sotto l'elastico di un porta oggetti da coscia, quella coperta e priva di spacco, chiaramente occultati. Il passo s'arresta pigro li dove devono esporre gli inviti, rigirandolo tra le dita della mancina. Un flettersi felino, delicato, lascia che la pipa s'incastri sotto le bende che stringono il seno, per esser libera di muoversi. Polpastrelli che sorvolano sul colletto dell'abito bianco di Itsuki, sistemandolo in modo fallace. < Perfetto. > Una replica sussurrata, per il vestiario, per i capelli, per lui. E le ciglia basse finiscono per issarsi su di lui, colando fiamme e sangue densi - ed un sorriso occultato in parte dalle bende bianche che le carezzano il muso. Un rivolo di capelli che le carezza la schiena andandogli incontro - un congedo sofferto - ma stabile. Alla fine quel soffio di bacio si porta un sussurro, un brusio ingollato dalla folla che si muove con smania alla volta del buffet. Il torpore delle labbra lo sevizia per solo qualche secondo, e quel sussurro come promessa, o minaccia. Dipende da come la si vede. E lo lascia andare, stringendosi nelle braccia e rivolgendosi a Nona, al suo fianco. < C'è anche Yukio? > Un rimando ad un sussurro. È inutile dire che tutto quello che i suoi uccellini sentiranno, verrano a dirglielo, vero?

[PNG MAIKO {Tsuki, Nona, Sumin} - chakra on - 4 kunai - ABITO: https://i.pinimg.com/236x/06/86/d0/0686d095db48dfdabf38f0fd6fa9726f--daily-inspiration-updo.jpg ]

20:52 Koichi:
  [Ingresso.] Inaspettato l'invito, ma pur sempre apprezzato, se questo si può considerare un modo semplice e legale per poter bere una grande quantità di alcol, senza il minimo consumo o l'impegno di dover versare un contributo, lasciando che la propria presenza possa essere facilmente notata, dalla ricchezza di quel vestiario ricercato ed ambito, probabilmente anche troppo egocentrico, se non fosse per quegli stimoli della controparte Goryo. Solleticato da quell'evento, sembra aver suggerito un abbigliamento quanto più ricercato ed ambito, anziché rinchiudersi nel totale anonimato. E questa volta sembra aver concordato la sua opinione, senza neanche piangersi troppo addosso. Crine celeste che discende morbidamente sulla propria schiena, accarezzandola appena, mentre il tessuto pregiato e candido, possa farsi effettivamente spazio. Un debole concetto di gotico che si instaura in quelle note, ignorando totalmente la presenza di altre figure, preferendo far scivolare le ambrate iridi altrove, nell'atto di accarezzare il foglio che detiene con la mancina mano, pronto a consegnarlo a chi si farà vece di tale compito, pronto ad addentrarsi fluidamente, provando ad immedesimarsi totalmente, come un festeggiato, assumendo un ruolo ed una postura consona a quanto indossato. Quasi nobiliare, un esponente che riecheggia in quell'area, provando a mantenersi quanto più composto possibile. Probabilmente riuscirà a poter invader un angolo e lasciarsi che la serata possa deliziarlo totalmente, o chissà altro. Soffia appena verso l'alto, notando come il cappello che rinchiude parzialmente la capigliatura scenda improvviso, a causa di una debole brezza d'aria. Si ricompone, rapidamente, prima di elargire l'invito, se possibile, ed accedere all'interno. Spazientito, quasi. Infastidito della moltitudine di persone così vicine a sé; almeno ritrovasse qualcuno di interessante dopotutto. Ovviamente il flusso di chakra è ben attinto, richiamato doverosamente, per poterlo adornare come un accessorio silenzioso, capace e meticoloso. [Chakra: On][Outfit: https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/71sMdaEZBvL._AC_SL1500_.jpg]

20:55 Yukio:
 In lontananza, alcune voci: "Hey, cazzo devi solo lanciarmi! Non ci vuole una scienza.. Ganbo, sentimi ben- NO! NON MI FAI MALE!- Ahhh... Ascoltami. Mi sollevi e mi lanci in quella direzione ok? Bene" Tre sagome sono quelle distanti un centinaio di metri che sono arrivate li a suon di trombette e fotografie totalmente casuali. Yukio è una fra queste; ovviamente. Ad un certo punto, in alto nel cielo, si potrebbe sentire semplicemente un urlo che partirebbe dal 'macrofono'. Esiste sul serio ragazzi il macrofono. "SCUSATECI PER IL RITARDO~" Anche se ormai è sera sarebbe veramente difficile notare quelle tre sagome che stanno spiccando il volo. Una abbiamo confermato che è Yukio, una nanerottola che ruota da sola in cielo perchè troppo leggera è Nana, l'altro invece che è un macigno ed è arrotolato come una palla è ovviamente... Ganbo. "[G] Capo gira tutto, capo tutto gira, tutto capo gira, gira capo tutto" Parole insensate che verrebbero dette da un energumeno insensato "PERCHE' NON TI HO ANCORA UCCISO?! ME LO DEVI RICORDARE OGNI VOLTA SAI?!" Ad un certo punto, vicino alla folla ma senza intaccare nessuno, dovrebbero atterrare in un modo elegante. La creazione di un piccolissimo fossato (dovuto più causa di Ganbo che per i due più snelli) annuncerebbe il loro arrivo. Nana è rimasta completamente illesa sulla trippa di Ganbo, steso di schiena al suolo dolorante, Yukio invece uscirebbe in piedi da un poco di fumo che si dovrebbe creare sotto vesti decisamente diverse "HEYLAAAAA~" Un frustino nero verrebbe sventolato come a volerlo utilizzare come scettro, oppure si è confuso nell'armadio fra un vero bastone ed il frustino, questi dati non sono spiegabili ai comuni mortali in fin dei conti. Una maschera diversa dal solito si alloggerebbe sul proprio volto, un semplicissimo sorriso in un buio infinito sopra la linea del naso a nasconderlo completamente, un paio di guanti color rosso come la sua camicia, una giacca ed un pantalone blu (strana combinazione ma mica male) ed un paio di scarpette eleganti e lucide, tutto cotto a puntino per l'occasione, cosa si vuole di più del resto? Ganbo e Nana sempre i soliti zoticoni vestiti da... Non si può definire il loro abbigliamento, sono nati semplicemente con quei vestiti addosso, punto. "È QUI LA FESTA?!" Come se non bastassero le urla di prima. "Oh, tieni il macrofono" Verso Nana, la quale già correrebbe contro Yukio per prendergli il macrofono con un pugno ben teso "Forza, sulle spalle!" Schiverebbe il pugno diretto alla sua schiena, compiendo un semplicissimo giro per afferrare le gambe della bambina (50 anni e rotti) e portarsela sulle proprie spalle come una vera e propria bimba. SI avvicinerebbe unicamente all'entrata, verso quella signorina "È PERMESSO?!" Tre fogliettini, anche se ne basterebbe soltanto uno, quello di Yukio Kokketsu. Non verrebbe ovviamente detto il suo nome, porgerebbe sopra gli altri due inviti quello proprio così da non dare ulteriori problematiche alla signorina all'ingresso. "Mi raccomando eh!" Sollevando il volto verso Nana che sarebbe sulle proprie spalle "Tante foto!" E poi, verso il "CICCIONE! VIENI QUI! DOBBIAMO FARCI UNA FOTO!" Ed ecco che Ganbo inizierebbe a correre verso di loro in modo... Pesante.[ck on][Nana+Ganbo][https://i.ytimg.com/vi/FPZoz2MOQq8/maxresdefault.jpg]

Una volta entrati dal cancello, la magione inizia a mostrare la sua bellezza. Un fantastico giardino si presenta all'esterno dell'edificio. Una volta consegnato l'invito alla donna però, quest'ultima vi porta all'interno della magione. Un portone vi da l'accesso e ai vostri occhi si presenta una sala enorme. Il soffitto è alto, adornato da mille luci che cadono sopra di voi unite da un singolo filo. Grandi archi si formano al primo piano che voi potete soltanto osservare. Un lungo tavolo si trova in fondo a questa sala e sarebbe da utilizzare soltanto per il buffet. Un paio di camerieri si presentano ai fianchi del mobile in legno, pronti per assistervi in qualsiasi vostra richiesta. Il tavolo è coperto da un velo bianco e sopra sono poggiati vassoi rotondi. All'interno di questi, sono presenti delizie di ogni tipo. Dal pesce alla carne, dal ramen per gli amici della Foglia fino a semplici contorni di verdure. Dolci, salati o, soprattutto, bevande di ogni tipo. Dalle più innocue fino al vino, birra e liquori pronti a inebriare le vostre brillanti menti. Attenti a non esagerare con l'alcol però. Sicuri di saper reggere in modo perfetto quel liquido che scende all'interno della vostra gola? Questa sala ha tutto quel necessita una semplice sala da ristorante. Le pareti sono dipinte rappresentando vecchi guerrieri della Nebbia. Dalla famiglia Oboro fino a Kyuzo Hosoi e via via tutti gli spadaccini della Nebbia, insieme ai vecchi Mizukage. Accanto a questa stanza, se ne presenta un'altra. Non c'è una parete a separarle ma soltanto dei pilastri spessi circa due metri. L'altra sala è adibito a chi vuol mostrare le sue doti ballerine o sonore. O per chi vorrebbe adescare una bella fanciulla invitandola ad un lento ballo. Luci di diversi colori si mostrano come fasci che tagliano l'area della stanza ed è presente anche qui un tavolino con un microfono. Il suono della musica arriva dai quattro angoli delle sala. Gli sposi sono arrivati nel frattempo, entrambi bellissimi. Sono all'interno della sala con voi e prendono l'applauso della folla. Volano i complimenti per la moglie, vola qualcos'altro di meno elegante per il marito da parte degli amici più stretti. Una melodia ritmata arriva dalla sala da ballo ma vi permette di poter parlare tranquillamente, senza essere disturbati. Ora è tempo che voi vi divertiate. Godetevi la festa! [Siete liberi ora, turni iniziali | Nel caso un personaggio verrà beccato ad esagerare con l'alcol, rischierà un lancio di dado che comprometterà l'esito della sua azione. Niente di pericoloso, solo effetti naturali che vi faranno divertire! Per correttezza, il lancio sarà di un dado 100 e il numero sarà maggiore di 50, il vostro personaggio subirà gli effetti graduali dell'alcol | Per richieste di musica, richieste di azioni particolari che coinvolgano tutti i presenti come esibizione sonore, per esempio, avvisate sempre tramite missiva o discord | DIVERTITEVI!]

21:20 Sango:
  [sala degli sposi] La prima voce che le giunge alle orecchie è quella di una ragazzina piccina coi capelli bianchi, Usagi, tutta eccitata dalla cosa. La osserva un attimo per poi tornare davanti a se. Ma quei piccoletti son davvero ninja? Non lo si crederebbe di certo, ma chi è lei per saperne qualcosa? Ma diversi altri figuri si vedrebbero, alcuni riconosciuti, altri no. Ma non se ne preoccupa..tranne per GAMBO E NANA. Li osserva arrivare. Li vede, e può solo supporre chi diamine sia quella figura allampanata e malata.. < ma doveva venire anche lui? > sbotterebbe la donna alla vista dei tre che conosce, bene, almeno è sicura dei primi due...purtroppo. Che brutta la vita da ninja con loro eh? Nota anche Yosai alla lontana ma adesso non si avvicinerebbe a lui, che senso avrebbe? Meglio rimanere per le sue..finchè non avrà modo di bere. E allora che si aprano le danze. L'invito viene dato ovviamente, facendosi trasportare verso la prima stanza..che belli gli sposi eh? Ma ancora meglio è il tavolo dove ci stanno le bevande.. andrebbe a prendere il suo calice di vino bianco fregandosene del loro matrimonio < che la morte giunga su di voi come la spada di Temocle > direbbe sollevando il bicchiere verso di loro, con un sorriso inquietante sul viso . Molto simpatica eh. Ma le labbra adesso vengono impegnate dal liquido dorato e frizzantino del vino, lo assaggia lentamente per poi proseguire con la sua camminata alla ricerca di qualche faccia riconosciuta..magari Nana e il ciccione stupido chi lo sa? Si porta al centro della sala muovendo lentamente i fianchi, troppo sobria al momento per lasciarsi alle danze, troppo incazzata con gli sposi per potersi divertire. Che quell'amore le dia allo stomaco è evidente. Ma crede di aver visto un Itsuki selvatico tra la gente, perchè non andare da lui ad offrirgli una tazza di the nero ? Meglio che star a sentire le vivaci urla degli sposini..mannaggia a loro, che morissero male. Ecco cosa attanaglia la sua testa adesso mentre cerca qualche viso conosciuto [chakra on]

21:38 Usagi:
  [Giardino->Sala] La piccola viene accompagnata dall'accoglienza all'interno del grande giardino interno della magione, cosa che lei apprezza enormemente, facendo passare quei grandi occhioni rossi su tutto ciò che la circonda sino a quando non giunge proprio all'interno della prima grande sala. <Ma WAOOOOOOOOOOOO! Sono in una favolaaaaa!> Ecco che solleva, come suo solito, le braccia verso il cielo notturno. <Questa è la mia sala giochi, adesso ci divertiamooooo. Ihihihihihih.> Non potrebbe essere altrimenti, lei è comunque una ragazzina che, adesso, si vuole soltanto divertire e sopprimere le personali fatiche quotidiane. Non manca naturalmente di dare uno sguardo a coloro che giungono in quel posto, alcuni li riconosce, tra i quali il suo compagno di ventura nell'ultima missione. <Yosai-CHIIIIIIIIIIN!> Alza il braccio destro e lo sventola nell'etere per richiamare la sua attenzione. Quindi cerca di fare segno di avvicinarsi, dato che sta camminando velocemente al buffet. Solo quando nota quei due sposini entrare che, tutta entusiasta, cerca di alzare le mani e batterle freneticamente. <VIVA GLI SPOSIIIIIIII!> Grida quel grande monito di piacevoli intenti, con quella vocina acuta che non sembra troppo elevata, almeno non come dovrebbe essere in realtà. <Alloraaa. Ma ma ma...> E sgrana gli occhi cercando di osservare l'altra sala. <Si può cantare? EVVIVAAAAAAAA! Voglio esibirmi, si si si.> Muove freneticamente il capo, mimando così diversi cenni d'assenso che scatenano, irrimediabilmente, anche il melodioso suono dei campanellini [Drin - Drin]. <Prima però mi dia quello!> E indica il punch, cosa che lei non reggerebbe di certo, anche perché ha solo dodici anni e quella è la prima volta che beve un alcolico, seppur leggero. Quando il cameriere le cede il bicchiere ecco che lei cerca di prenderlo con la mandritta e comincia a sorseggiarlo. <Ma che buono... Hich!> Ecco, per l'appunto, sarà un disastro. Le guance perlacee avvampano e arrossiscono, mentre gli occhi cominciano a diventare vitrei, chiaramente non è completamente ubriaca, ma già comincia a sentire la pesantezza dell'ebbrezza che le scivola nel corpo, che le stordisce i sensi. <Ora tocca alla vostra Usagi-Chan! Ihihihihih.> Senza farselo ripetere due volte, ovviamente da sé stessa, senza più pensare a nulla, la piccolissima idol dell'amore comincia a saltellare come una cavalletta cercando di raggiungere, in quel suo fare espansivo, la sala da ballo e portarsi proprio dietro al microfono, almeno se nessuno la fermasse. <Signori e signore avete il piacere di ascoltare la bellissima esibizione della Idol più carina e coccolosa del mondooooooo! Siiiiiiiiiii!> E alza le braccia in segno di vittoria, prima di mimare il simbolo della pace ai lati del volto. <Attacca banda!> Indica con entrambe le mani le persone che sono addette al ristoro. <Su cominciamooooo!> Ed ecco che con l'ardore di una furia, con la voce che inneggia storie colorate e dalle tonalità sopraniche, la piccola comincia a muovere le labbra in un profondo canto d'armore.[Chakra On]

21:49 Itsuki:
  [Ingresso] Piega la testa di lato, a destra ed a sinistra, sentendo la sciarpa alla quale non è abituato solleticargli il collo < Suppongoo mi tocchi. > dice a Tsuki in risposta, vedendo di abbandonarsi a quella disinvoltura necessaria per il proprio intento, non potendo far a meno di voltar lo sguardo in quel giungere dell'Hasukage impossibile da tralasciare, notando i figuri al seguito, lasciandosi percorre dal ricordo che lui, quel giorno, voleva soltanto un thè nero, senza soffermarsi su questioni relazionali ora messe da parte. Vi sarebbe quindi l'apertura del cancello, seguendo la signora incaricata di scortare gli invitati, sentendo Eiji da dentro che osservando un dipinto che tra tutti riconosce bene, o meglio, chi raffigura, abbandonandosi ai ricordi di un tempo, a quella nostalgia che quasi mai lo abbandona <{ Oh, Kyuzo.. Bei tempi. }> sospira, senza manco degnare di spiegazioni Itsuki, che ora come ora è costretto ad ignorarlo in quel suo rimaner silente, visto che non ha intenzione di chiedere chi fossero e chi non fossero quelli sulle pareti, lanciando vaghe occhiate qua e là senza smuovere il capo, oramai relativamente distante da Kurona, mischiatosi alla folla che si appresta verso la sala principale, scostandosi ora quando potrebbe notare no dei suoi obiettivi, o meglio, due obiettivi che si racchiudono in uno solo più grande: cibo e bevande. Non un'ulteriore occhiata in giro, un'imporsi di distanziarsi da tutto e da tutti, omettendo la musica che in fretta andrebbe investendolo come entrato nella stessa sala, giungendo dagli angoli sino in centro, volendo smuovere i propri passi, verso il buffet, andando a tenere la destra verso l'alto, simulando un volersi sistemare del guanto della dritta con la mancina, tirando il polso del guanto andando appena ad infilarsi nella manica, stappando quindi con un gesto disinvolto e rapido la fiala con il veleno, tenendo tutt'ora la manica con il veleno verso l'alto, andando con la sinistra ad afferrare una forchetta, o una qualsiasi posata, non gli importa effettivamente, perchè il suo scopo è quello di passarla nella destra per andare a reggere un piattino con la sinistra, e dunque ad ogni piccolo e rapido movimento, preciso, andrebbe a cercare di contaminare buona parte dei piatti, con il veleno Doku offertogli gentilmente da Kimi la sera prima, intento a far cadere poche gocce ogni dove, senza volersi soffermare tropppo, senza manco voler vuotare del tutto la propria piccola scorta, mantenendo il tappino tra indice e medio della sinista, intonando un'innocente motivetto nel mentre, fingendosi del tutto distratto ed assorto dalla festa in sè < Mhmhmhhhh ~ > quasi seguendo il ritmo della stessa musica, notando forse di aver riempito troppo quel piatto che non finirà mai, andando a prendere uno di tutto, sembrando solo un'ingordo che non sà cosa scegliere, passando poi alle bevande. Qui è un pò più complicato, seppur cercando di prendere una bottiglia, mantenendo la mano alta poco oltre il collo delle bottiglie, fingendo - anche qui - una certa indecisione nel non saper cosa prendere da bere, cercherebbe di descrivere una traiettoria relativamente rapida ma allo stesso tempo fintamente distratta, titubante, con un lungo mormorio che sembrerebbe dar manforte a quel recitato dubbio < Mh.... > e poi niente, raccoglie una bottiglia a caso che si rivela essere sakè, e lo versa in uno dei calici, chiaramente, una bottiglia non da lui contaminata. E niente voltandosi sentirebbe una voce lontana che riconduce ad Usagi, un'occhiata alla più piccola che si appropria del punto in questione per cantare, senza accorgersi di essere stato notato da Sango, volendo portarsi in disparte dai tavoli, ma non troppo, cercando uno di quei tavolini classici delle feste posti un pò qua e là, si insomma, una qualsiasi cosa dove appoggiare momentaneamente il tutto, volendo riattappare la boccetta, con forse dentro un quarto del veleno, preoccupandosi di scostare persone nel suo muoversi con cibo e bevande in mano, perlopiù con il dorso della mano con fintissimi < Permesso. > o tipo < Scusate. > o ancora < Ah, che sbadato. > quando il tocco suo potrebbe non sembrare tanto credibile, tanto sensato, permanendo ora lì nei dintorni del misfatto, volendo scorgere le vittime del piano suo e di Kimi, mentre Eiji da dentro <{ Mh.. Ad Oto, nelle cerimonie, quello che state facendo era all'ordine del giorno.. Una prassi direi. }> decantando la meravigliosa letalità e pericolosità del Suono. Che nostalgia. { Goryo on }

21:53 Ekazu:
  [Ingresso -> Salone] Non ha ancora capito perché è li. Non conosce i mittenti dell’invito. Non sa dove si trova, tantomeno chi troverà una volta giunto a destinazione. Ma, la notifica recapitatagli parlava chiaro; buffet, la creme della creme del mondo ninja, e intrattenimento d’alta qualità. E per quanto possa essere difficile da credere, gli piacciono situazioni del genere. L’opportunità di svago è di quelle rare, specialmente in un clima come quello dell’Alleanza in cui la tensione è tanta. Manca qualche decina di metri all’ingresso del palazzo. Da fuori, il suono ovattato della musica della sala si sente appena. Il calore delle luci all’interno fa scorgere, aldilà dell’enorme cancello dorato a cui oramai è giunto, un glorioso giardino. Anche l’abito è delle grandi occasioni, o meglio per i suoi standard lo è. Indossa un semplice maglioncino a collo alto nero; il colletto abbastanza alto da coprire il marchio maledetto e la cicatrice sulla giugulare. Un paio di pantaloni, anch’essi neri ed eleganti, scivolano sulla snella figura dell’Uchiha. Ai piedi, un paio di scarpe nere lucide. Una figura monocromatica spezzata solamente dal pallore della sua carnagione, dall’eterocromia forzata degli occhi e dal luccichio vario di anelli alle dita della mano destra. Proprio la destra, lentamente, avvicina una sigaretta accesa alla bocca; qualche secondo per aspirare e ritornerebbe a penzolare lungo i suoi fianchi. < … > è giunto dinnanzi alla donna, addetta a quanto pare al controllo degli inviti. Lei accennerebbe solo un sorriso cortese. <… > non capisce. Starebbero li, Dio solo sa per quanti minuti a fissarsi nel più totale silenzio. Ma il Fato ha voluto che proprio in quell’imbarazzante NON scambio di battute, altri invitati avrebbero accostato l’Uchiha, mostrando gli inviti e procedendo dunque verso la festa. <.. vero > lo sguardo, appena nascosto dai ciuffetti corvini, con fare lento e morboso, segue i movimenti degli altri invitati, accompagnandoli con i soli occhi all’entrata. < l’invito giusto.. > la signorina ad accennare un timido ‘’si’’ con il capo. La sinistra, ben nascosta nella tasca, si adopererebbe alla ricerca dell’invito.. Non c’è. Qualche attimo, totalmente immobile. Getta la sigaretta a terra. Ritorna a cercare nelle tasche, questa volta con entrambe le mani. Non c’è. < .. sono invitato alla festa, ho perso l’inv- > è lì, a terra. Abbassa gli occhi, chinando appena la testolina. Lo guarda per qualche secondo. Rialza lo sguardo verso di lei, per poi chinarsi lentamente, afferrarlo con il pollice e l’indice destro. < … si è sporcato > Non importa. Lo farà entrare comunque. Si incamminano lentamente verso la festa, arrivando dunque al salone. Brindisi a destra e a manca. Un’atmosfera gioiosa e accogliente. Ma a lui, non interessa. Gli occhi subito vanno a puntare il tavolo del buffet. Il tavolo delle bevande. Con passo lento, dannatamente lento ma regolare e preciso, si appresterebbe ad attraversare il salone per giungere infine al tavolo. Più ospiti verrebbero pigramente scansati. La testolina è appena abbassata. Lo sguardo vigile, circondato da occhiaie ben poco salutari, è ben puntato sull’obiettivo. Il vino bianco è lì, pronto a rendere l’indigestione che avrà ancor più letale. [Chakra: ON]

21:53 Yosai:
 Passo dopo passo ti muovi verso quella reggia lussuosa. Hai intenzioni battagliere? Beh in realtà si. È la prima volta che riduci il livello di tensione. Ma anche da prima a ben pensarci. Ovviamente non noti le figure che sono più avanti di te. Controluce non vedi un accidente di niente a dire il vero, ma quel cancello lo vedi, come la figura che ti chiede gentilmente il biglietto <mh?> mugugni come un muflone inarcando il sopracciglio destro. Si, solo adesso ti ricordi. Infili la mano nella tasca posteriore dei pantaloni, quella sul gluteo destro, tondo come un pallone. E ne estrai qualcosa di poco più distinguibile da un cencio di carta. Che ci hai fatto con quell’invito? Non interessa a nessuno saperlo <ecco> aggiungi abbozzando un sorriso che non convince nessuno. Non sei certo lì per fare convenevoli con gli usceri. Ti fai condurre fin dentro e ad una rapida occhiata qualcuno lo noti. L’udito non può soffermarsi sulle sonorità della piccola Usagi. La vista non può non essere catturata dal riconoscibilissimo rosso fuoco di Sango, del quale non ti sei accorto quando lei ti ha notato, ma alla quale dedichi una lunga, plateale occhiata e chi non glie la darebbe? Un’occhiata. S’intende. Ma non solo. Noti anche Yukio e i tre pierrot che si porta dietro, seppur non riconosci nessuno. Pieghi solo il capo di lato, come un cane, notando che c’è qualcuno che può rivaleggiare con te in quanto a gigantismo. Il sorriso affilato ti tende le labbra a quel pensiero. Si, ridi da solo dei tuoi pensieri. Triste. Ma noti tante altre bellezze maschili e femminili. Un altro sguardo contornato di sorriso ebete lo dedichi a Kurona, prima che una schicchera mentale ti ricordi quello che c’era scritto nel messaggio che hai ricevuto. Ma tanto chi vuoi che li noti i tuoi sguardi? Nessuno, se non consideriamo il fatto che quasi sicuramente, tolto Gambo, sei il più alto della festa. E sicuramente, sempre tolto gambo, il più grosso. Stiamo tutti cercando di dare il massimo eh? Come i pavoni con le loro code. E l’effetto nel complesso è soddisfacente alquanto. Anche la tua prima meta è il tavolo degli alcolici. Squadri il damerino addetto con la solita aria arcigna che involontariamente assumi. Non lo vuoi il vino. Vuoi altro <Vorrei la cosa più forte che hai> e ti fermi, prima di ricordare che non funziona così <per favore> sbuffi. Ci si può attendere che ti venga porto un bicchiere di qualcosa, no? Beh tu non esiteresti a lasciare al damerino il bicchiere per strappargli di mano direttamente la bottiglia. Non era meglio mangiar qualcosa? Che è, da pranzo che non mangi? Ti importa poco. Qualsiasi cosa permetta al tuo cervello di tacere. Qualsiasi. Ti avvicini dunque per il brindisi, ricevendo il “permesso” di Itsuki e il suo tocco su quella schiena più simile a una portaerei che a una schiena <scusami tu> mormori e tu in direzione del Goryo facendoti avanti di un piccolo passo e investendo il malcapitato davanti a te. Ben presto è la voce di Usagi che ti chiama <Usaghi-channnnn!!!> le regali un sorriso solare, chiamandola di rimando. Cerchi di avvicinarti a lei con delicatezza, ma siccome la delicatezza non ti appartiene neanche da sobrio, finisce che prendi tutti a spallate. Eppure non la raggiungi, perché dopo un po' lei si sposta <dannata piccoletta> mugugni per te, sarà stata colpa tua, l’avrai persa tra la folla. Decidi quindi di cercarti un cantuccio per te, al riparo da zie col rimprovero facile e nonne bigotte. Magari dietro una colonna, anche se ne devi trovare una bella larga per nasconderti. Qui finalmente t’attacchi alla bottiglia con tutta la passione e il sentimento che si merita, con tutta la bramosia di cui sei capace. Bevi. Alla faccia tua. Gli effetti? Li lasceremo decidere al master. VIVA GLI SPOSIII![Chakra On]

21:56 Kioku:
  [Sala degli Sposi] Ed ecco infine che le porte si aprono d’innanzi le iridi di Ashido Kano, gesti di cortesia e movimenti del capo pacifici mentre si farebbe scortare tramite l’ampio giardino fin alle sale principali, la più importante, situata all’interno dell’edificio stesso. Ora maestosi tavoli, ospiti e quant’altro diverrebbero sfondo e scenario di questa serata, i modi umili e pacifici di Ashido verrebbero letteralmente lanciati in un angolino per fare posto ad un insaziabile fame d’altronde è li per scroccare oltre che per ammazzare la noia, diversi piatti dunque si comporrebbero piano piano d’innanzi al Rikudo Sennin tramutato, ansioso di poter finalmente addentare qualcosa di diverso dai soliti pasti che riesce a trovare dove passa, tra bettole e bar di poco conto, qualcosa che lo ha sempre un po’ contraddistinto, forte e potente com’è potrebbe avere qualsiasi cosa e vivere nello sfarzo ma prima di tutto è un ninja ed il bene materiale per lui non è che un mero passatempo anelando a qualcosa di ben più importante. La sua attenzione però rimarrebbe su quella porta in attesa che entri lui…Yukio Kokketsu, proprio lui, la cui entrata ha catalizzato la maggior parte delle attenzioni ancor più dell’arrivo degli sposi stessi con vestiti sfarzosi e applausi ma in fin dei conti questo gli da modo di passare ancor più inosservato, lo attende mentre mani voraci porterebbero cibo a profusione venir fagocitato e divorato senza tregua, il solito Yukio del resto incurante di ogni cosa, nell’attesa però, del rosso acceso catturerebbe la sua attenzione, capelli di un fuoco intenso ardere d’innanzi alle proprie iridi per poi lentamente allontanarsi verso altre mete…un ghigno quasi, Sango Ishiba, d’altronde con tutte quelle presenze ninja, poteva mai mancare lei dall’altro del suo grado? Questo ovviamente lo sapeva benissimo quando si è presentato in tale loco eppure non è li per intrattenersi con lei, non adesso se non altro, per quanto il suo sguardo d’ora in poi si poserà sulla sua figura salvo mantenere una parvenza di discrezione. Mangiate o meno le prelibatezze, rimarrebbe scontento innanzitutto dell’assenza di Sakè o se non altro per adesso non riuscirebbe ad avvedersene, tirando al volo per la manica un povero cameriere mal capitato al quale velocemente si rivolgerebbe con un veloce <C’è per caso del Sakè su queste tavole? Ma soprattutto dove sono le paste?> nulla di più esigendo ovviamente una risposta, si pulirebbe da possibili lurdie derivate dal cibo ingurgitato e in attesa di ottenere risposta, riporterebbe fugacemente lo sguardo prima sulla figura della rossa Ishiba e successivamente su quella di Yukio qualora si decidesse ad entrare. Ottenute o meno le risposte sperate, si adeguerà con qualsiasi altro alcolico sotto tiro o con del prelibato sakè, mentre lenti passi lo porterebbero sempre più vicino alla figura del Tessai, ma senza ancora eccedere nello spazio limite, ci sarà tempo e la musica invoca una danza, ma vi sono danze e danze e Akendo detto Ashido Kano ne ha ben in mente una. [Chakra on] [Tecnica della trasformazione ON] [trasformazione Ashido Kanō: https://ibb.co/GxfZ3N3 ]

22:04 Koichi:
  [Tavolo] Una volta superata la soglia, sembrerebbero essere scortati e divisi in due ambientazioni totalmente differenti: il Chuunin si assicurerà semplicemente di seguire il flusso iniziale in cui è immischiato, permettendosi la garanzia di rientrare almeno nella sala interna, notando come la sala si mostri essere decisamente immensa, potendo constatare di varie ed artistiche preparazioni per l'evento attualmente in corso. Un matrimonio, nient'altro di particolarmente interessante, ma tenterebbe di accelerare il passo, con un susseguirsi rapido delle proprie gambe, per tentare di avvicinarsi quanto prima al tavolo immenso su cui sono disposte le bevande ed i vari cibi, con l'intento di avvicinarsi al reparto delle bevande, assicurandosi di trovarsi eccessivamente distante da [ITSUKI] al punto tale da non convergere la propria attenzione su di lui e su quanto stia compiendo; forse riuscirà a sorprendere una bottiglia di Sakè, prima che sia troppo tardi, aggrappandola con la mancina mano, in un gesto rapido quanto elegante, per potersi poi muovere furtivamente verso uno dei tavoli lì presenti, quelli a comporre eventualmente il perimetro della stanza, dove potersi accomodare e derubare un paio di calici vitrei, per se stesso e per chi vorrà raggiungerlo, ovviamente. Si addentra, in quella moltitudine, mentre proverebbe ad osservarsi attorno, lasciando che lo sguardo possa scivolare in maniera lesta su [SANGO], data la tonalità dell'abito utilizzato. La inquadra con attenzione, in un breve lasso di tempo, prima di spingere l'intero corpo su una poltrona, su una postazione. <Ricordiamoci di non esagerare.> Un borbottare leggero, più accentuato al proprio alter che a se stesso, in quanto cosciente che le proprie debolezze possono permettere all'altro di fuoriuscire e lo spettacolo potrebbe travolgersi, decisamente. Ancora non beve, aspettando qualche secondo nel farlo. [Chakra: On][Outfit: https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/71sMdaEZBvL._AC_SL1500_.jpg]

TURNAZIONE COME IL PRIMO GIRO!

22:23 Yukio:
 "Ragazzi, riunione!" Farebbe alla fine soltanto una rotazione del corpo per mettersi difronte a Ganbo "Allora, Ganbo, tu sei l'addetto al buffet, inizia a prendere i piatti per tutti e tre, BEI PIATTI ABBONDANTI" Osservandogli poi le mani "Vabbè che con quelle escono nove piatti- EHM senti, mi hai capito?! SORRIDI!" Ed in quel preciso istante Ganbo andrebbe a sorridere in maniera decisamente disgustosa, Nana gli farebbe una foto senza troppi problemi con quella camera dalla quale uscirebbe subito una foto in stile polaroid "Bellissimo il nostro ciccione!~" Sventolerebbe la foto appena fatta mostrandola a Ganbo "[N] SEI VENUTO BENE!" Direbbe Nana, riponendo quella foto in un borsellino che si porta con se. Ganbo... Niente, inizierebbe ad applaudire, dall'esterno fino all'ingresso nella sala "S-si Ganbo. Basta... Hanno capito che sei felice" - "Ma una volta, fammelo uccidere, solo una" Verso Nana, sollevando la testa verso di lei la quale dondolerebbe le gambe e scuoterebbe la testa non dandogli il permesso "Antipatica. Vabbè, tu invece sei l'addetta alle droghe, ok? Io intanto intrattengo il pubblico, dovrebbe andar tutto bene, voi... CHE CAZZO NE SO! Sh-sh-sh non urlate" Schiarendosi appena la voce "Voi... Fate del vostro meglio, ok? Ganbo, cibo, Nana, droga, tieni tieni" Velocemente andrebbe ad estrarre una bustina di qualche sbrilluccica fornita da Ryuuma, in polvere "L'ho fatta in polvere prima, poca poca eh, MI RACCOMANDO, questa fa collassare, fai la buona" E proprio in quel momento, Nana afferrerebbe la busta, staccandosi dalle spalle di Yukio per avvicinarsi a Ganbo prendendogli la manona iniziando ad avviarsi per il banchetto essendo ormai entrati definitivamente in quella magione. Uno sguardo intorno, non ha adocchiato nessuno o meglio, non è quello il suo obiettivo. Sango sicuramente l'avrà vista di sfuggita ma lei non avrà riconosciuto lui, come la maggior parte dei presenti d'altronde. "AMICO MIO SEI FANTASTICO!" Allargherebbe le braccia mostrando quel frustino che- Ecco, nasconderebbe subito dietro la propria schiena. Manterrebbe comunque la maschera in quel momento avvicinandosi agli sposti ma mantenendo una modica distanza comunque verso i due. Andrebbe a porgere un elegantissimo e raffinato inchino verso i due con la mano sinistra che premerebbe sul proprio petto, salutandoli "Madame, lei è incantevole questa sera, auguri vivissimi ad una brev- LUNGA, lunga vita! Vi si ama" Formando un cuore con entrambe le mani, MA ECCO che in quel momento il frustino dovrebbe ritornare visibile. Una occhiata verso destra e vedrebbe Ganbo che sta raccattando cibo, troppo cibo "Ehm- SI, VOLEVO FARE UN ANNUNCIO!" Alzerebbe la voce, sollevando il frustino che cinge nella mano destra "EH-EHM!" Sperando che la gente venga attirata dalla sua voce alta "BUONASERA A TUTTI, VOLEVO INIZIARE LA SERATA CON VOI RINGRAZIANDO I NEO SPOSINI PER AVERCI RIUNITI TUTTI QUANTI QUI, POSSO DIRE CON CERTEZZA CHE SONO DELLE PERSONE SQUISITE-" Yukio... Ma la gente con la maschera non ti riconosce... "-SONO STATO UN SACCO DI VOLTE A CASA LORO E... EHM.. INSOMMA, UNA COPPIA RISPETTATA, SOPRATTUTTO-" A bassa voce "c-m cazz s chiaman." Alzando subito dopo la voce "SOPRATTUTTO PER IL GIOVANOTTO CHE E' UN GRANDE LAVORATORE! E LA RAGAZZA, CHE, INDUBBIAMENTE, È UNA BELLISSIMA RAGAZZA" Ganbo, Nana, veloci. Per favore! "QUESTO POSTO È FAVOLOSO, NON TROVATE TUTTI VOI?! È GRAZIE A LORO SE SIAMO RIUSCITI A TROVARE- che faccia di merda..." Osservando il quadro con Kyuzo Hosoi proprio in bella vista "È GRAZIE A LORO SE SIAMO RIUSCITI A TROVARE UNO SPAZIO ED UN MOTIVO DI SVAGO DA QUESTO TERRIBILE PERIODO! CI RIPRENDEREMO TUTTI, KIRI SI RIPRENDERA', RIMANIAMO DISTANTI OGGI PER ABBRACCIARCI PIU' FORTE DOMANI! UN BRINDISI A TUTTI NOI, UN BRINDISI ALLA VITA-" Pausa, ovviamente "UN BRINDISI AGLI SPOSI!" Grande Ganbo che ha fatto i piatti... Nana, giù con quelle polverine, non farti vedere mi raccomando... "[N] BEL DISCORSO! GRANDE! UN APPLAUSO!" Fiu, grazie Nana. Una volta che avrebbe finito la propria piccola presentazione e un saluto agli sposi, come Usagi, andrebbe a dileguarsi fra la folla abbassando di poco la propria nuca avvicinandosi a Ganbo e Nana per come può in mezzo a quella gente. "Bene, la cantante della sere l'abbiamo, obiettivo della serata... Ehm non lo so" Si, sta parlando fra se e se E NON PUO' NEMMENO FUMARE CON QUELLA MASCHERA! Qualche cosa da bere? Non ancora, non è il momento, prima un po' di organizzazione generale e poi si potrà procedere. Nana potrà sicuramente sentire le parole di una persona, AKENDO. "[N] Paste? Le ho io" Una nanerottola vicino a te che attirerebbe la tua attenzione tirandoti un pezzo del tuo vestito "[N] VUOI?!" Si ma Nana... Non urlare per favore. Ganbo nel frattempo è in fase dispersione "[G] Capo preso pappa. Dove sei. Capo aiuto. Capo aiuto. Aiuto capo. Capo aiuto. Gente. Ammazzo tutti capo." Il problema è che Ganbo non urla e NESSUNO riuscirebbe a sentirlo se inizia a parlare fra se e se! Ciccione idiota. Akendo per Yukio risulterebbe completamente anonimo, impossibile riconoscerlo del resto ma per un semplice motivo, NON E' LUI. Ma comunque cercherebbe di raggiungere anche lui una postazione più o meno isolata, di norma questi posti si trovano in cielo (?) oppure negli angoli o bordi delle pareti della struttura, ecco perchè ha mandato Ganbo a prendere il cibo, lui passa, a prescindere, PASSA. "*fischio*" Un richiamo, per chi? Qualche animale? No, per Ganbo "[G] 'rrivo capo!" Iniziando a saltellare allegramente con quell'ammasso di ciccia e muscoli che si ritrova avendo come obiettivo unicamente la provenienza del fischio, stessa cosa per Nana che dovrebbe essere proprio nelle vicinanze, in attesa di una risposta di Akendo in merito alle PASTE. [ck on]

22:23 Kurona:
 Yukio - il solito eclettico. Lo sguardo come la signorina la lascia finalmente entrare, subito prima di Ekazu e il fantoccio di Akendo, tramonta sul profilo di Itsuki ingollato dalla gente e finisce per vagare sulla coltre di persone alla ricerca di un improbabile piano bar ? I passi si muovono pigri, flemmatici, finendo per sparger orecchie {png} quì e li per gli invitati che si offriranno di versar sakè agli uomini non accompagnati, prevalentemente. Ma anche le donne che lo richiedono, certamente. Qualche ciocca bianca ciondola sulla nuca, adorabile, facendo perno con gli avambracci al lato ove sembrerebbe fluire copioso l'alcol. L'indice solamente si leva, bendato, richiamando l'attenzione di qualcuno. Chiunque esso sia. < Posso avere del sakè? > Mansueta la richiesta, si spalma tra brusio e chaos, finendo inevitabilmente per cercare tra tante teste vuote, lo sposo e la sposa. Vorrebbe anche augurar ogni bene, lei che non è dispensatrice di morte questa notte, ma tutto sommato? Oh, non se la sentirebbe bene. E mentre il bagliore di un mezzo riso trattenuto le si incastra tra i denti, mentre inevitabilmente cerca Yukio tra i presenti, legandosi al suo esser caotico, incrocia lo sguardo di Yosai. Ed il suo sorriso ebete. Inevitabilmente si trova a guardarlo, piegando pigramente il capo in direzione della spalla. Come un gatto confuso. Perchè la guarda e sorride? Deve essersi sporcata mentre aiutava Itsuki a prepararsi? Un'occhiata fugace al vestito che - sembra esser tutto sommato apposto. Un occhiata alle mani, levandole sotto il mento, che non hanno neanche una macchia di sangue. Magari ha avuto una perdita dal naso? No, lo avrebbe sentito. Le bende bagnate sono tanto fastidiose quanto i vestiti dopo un acquazzone. E dunque, puntellando un gomito sul bordo del "bar", alzerebbe il palmo mancino, scuotendo leggermente il polso e rialzando indice, medio ed anulare a far una piccola ondina. Un saluto misero, contenuto.

[PNG MAIKO {Tsuki, Nona, Sumin} - chakra on - 4 kunai - ABITO: https://i.pinimg.com/236x/06/86/d0/0686d095db48dfdabf38f0fd6fa9726f--daily-inspiration-updo.jpg ]

La maggior parte della gente comincia a mangiare mentre Itsuki prova a rovinar lo stomaco di qualche malcapitato. Nel frattempo, Usagi inizia a dirigersi al karaoke e può prendere in mano la situazione riguardante la sala da ballo. Il microfono è tutto suo e la pista inizia a riempirsi. Il veleno di Itsuki è troppo debole per aver effetto su qualcuno dei presenti, sembra che tutti abbiano uno stomaco forte. Tutti ascoltano il discorso di Yukio, per poi girarsi dalla parte opposta una volta finito il suo discorso. Insomma, non ha avuto molto successo. [CONTINUATE! Turni di prima]

22:37 Sango:
  [sala degli sposi] L'unica cosa che sentirebbe inizialmente sarebbe il dire di Akendo travestito..di un uomo tanto bello che lo fisserebbe per qualche secondo prima di rispondere < eccolo li > indica con la mano leggiadra il sake, porgendolo all'uomo elegantemente ma senza versarlo, gli porta solo la bottiglia d'innanzi < prego > un gesto cortese il suo, da Ishiba, ma forse solo per il fatto che sia veramente bello. Lo sguardo si sposta catturato da altro li vicino notando qualcuno che conosce. OH che bello quando alla fine vedrebbe infine un infimo Itsuki da una parte della sala e cercherebbe di raggiungerlo in mezzo alla gente.. cerca di districarsi tra la gente e spingerli di qua e di la < ITSUKI > direbbe in lontananza cercando di farsi vedere proprio da lui e probabilmente anche dalla donna vicina..Kurona, che non riconoscerebbe..non adesso, non con quel bicchiere in mano ovviamente < ma anche stasera vuoi il the? > una battuta la sua che si riduce all'ultima volta che si sono incontrati. Yukio ovviamente arriva con il suo discorso...lo fissa dal suo metro e ottanta grazie ai tacchi < almeno stavolta non sei costretti a bere > gli regala un occhiolino prima di sentire qualcosa di forte e strano < ma che diamine sta combinando? > direbbe voltandosi verso la sua di voce, la sua ma soprattutto su Nana e il Bonzo. Riconosce i due, ma che possa importarne a lei al momento non è chiaro, meglio evitarli come la peste < ma chi diamine inviterebbe dei ninja al proprio matrimonio? >domanda lecita la sua mentre finirebbe il suo primo bicchiere prima di appiopparsi un cameriere li vicini < senti carino > il volto distorto in un sorriso malizioso e inquietante < portami il vino migliore.. Bianco ovviamente...> direbbe per poi lasciarlo li e muoversi intorno alla sala, solo per vedere chi diamine siano i protagonisti della serata, gli sposi . Magari moriranno prima di tutti gli altri..inconsapevole che lo stesso Akendo sia li. Dannato demonio. Inoltre le iridi verrebbero catturate dalla presenza ingombrante di Yosai, ma non osa avvicinarsi, non ora almeno. [chakra on]

22:38 Usagi:
  [Palco] Eccola che comincia, non può certamente trattenersi ormai. Il microfono è suo e il palco anche. Comincia ad essere persa in quel mare di suoni che la trasportano via da quel luogo, è lì ovviamente, ma completamente rapita dalla melodia che si alza nell'etere. Figura minuta che non manca di mettere alla prova le proprie facoltà, non per coloro che possono ascoltarla, ma solo per sé stessa, esclusivamente per una pace interiore e uno sfogo dell'animo che, d'improvviso, sembra prendere il volo sognante, spiando il ritratto che pare essere immortalato ove lei, nella scena centrale, è immortalata mentre muove le dita e i polpastrelli sulla tastiera dello strumento e tutto ciò che la circonda sembra unire, in un connubio perfetto l'arte della musica, in un impulso dionisiaco la vita con l'arte. <Pe pe pe pe pe pe...> Un ritmo di samba comincia ad espandersi nell'aria, proprio per ritmare quella serata e far ballare tutti gli invitati, perché nessuno può resistere al richiamo. <SUUUUU Facciamo un treninooooo! Ihihihihih.> Eccola la canzone più famosa ai matrimoni, che tutti ballano, non può mai mancare. <Upa neguinho na estrada comencando a andar. A-E-I-O-U IPSILON...> Ma da dove venga quella canzone è molto difficile a dirsi, sicuramente è un pezzo di sua personale invenzione. <Ay Ay Caramba, Ay Ay Caramba, Ay Ay Caramba, Ay Ay Caramba. A E I O U IPSILON!> Chiunque dovrebbe conoscerla [Chakra On].

22:58 Itsuki:
  [Ingresso] Passa qualche istante, passano dei secondi lunghi, qualche minuto, ma a parte l'incontro ravvicinato con Yosai dove avrebbe dovuto teoricamente andare a rubargli del Chakra, o meglio, meno teoricamente e piu praticamente, sembra che nulla accada di particolare, eppure lui è lì, ha fatto tutto nella maniera migliore possibile, ma... Unlucky. Insomma, la cosa lo infastidisce, non capisce, probabilmente ha trattato in maniera errata il veleno nella boccetta, o la bocetta si è aperta nel mentre lasciando evaporare la componente tossica, non lo sà, ma la cosa inizierebbe a dargli fastidio in breve tempo, tanto fastidio, il non vedere nemmeno una faccia contorta da un sapore strano, il non vedere colpi di tosse di cose avvelenate mandate già di fretta, il non vedere nemmeno un minimo di scompiglio, negativo, non positivo < Maledizione.. > sibila tra i denti, stringendo con forza quel bicchiere con dentro il sakè versatosi poco fà, senza curarsene, notando soltanto ora l'avvicinarsi di Sango, destandosi da quel suo fissare soltanto il banchetto, le vettovaglio varie, quasi preso male in quel suo infastidirsi, girandosi con un filo, d'astio, pronto a inveire contro un qualsiasi sconosciuto, seppur fortunatamente non è uno sconosciuto quel qualcuno, e lentamente il suo nervosismo sfocia, mentre sotto vi sarebbe l'annuncio di Yukio, che fa ridere più chi scrive che quello che vien descritto < Ah, Sango.. Mh, thè o non thè.. Non funziona.. > direbbe semplicemente, senza puntare a nulla di preciso, tornando con gli occhi sui tavoli con cibo e bevande, lasciando quel bicchiere che rischiava di incrinarsi a breve sotto il suo nervosismo.

23:03 Ekazu:
 Afferra il bicchiere di vino bianco, lentamente lo porterebbe alle labbra e ne assaggerebbe il sapore. Un sospiro, monotono e piatto, a lasciarsi sfuggire un attimo di piacere. <… aaaah > la secchezza delle fauci (cit.). Il bicchiere vuoto, ancora bagnato dalle poche gocce di vino, viene posato li dov’era. Nel mentre, la voce rimbombante di Yukio risuona nella sala. Il brindisi era qualcosa che andava fatto, tantomeglio sia stato lui a far partire il tutto. Il viso dunque si sposta in sua direzione, accompagnandolo nelle parole. Le parole terminano, ma la quasi totale impassibilità della folla asseconda il mood dell’Uchiha. Anche lui si volta, scambiando qualche occhiata con i presenti. < ma chi li capisce…> borbotta tra se e se, mentre si incammina al tavolo più vicino, che risulterebbe relativamente vicino all’ingresso. La destra a spostare la sedia. Proprio questa, struscerebbe a terra causando forse non poco fastidio. Lentamante, poggerebbe il sedere sulla sedia. < ei > tenta di richiamare l’attenzione del cameriere vicino. Ma vuoi la canzone che intanto copre il chiacchiericcio, vuoi la debole voce del giovane, ma l’ignaro cameriere lo ignorerebbe completamente. < oh > ci riprova. Niente. < …… > non si arrende < ei ei ei ei ei ei ei ei ei .. > e continuerebbe a tentar di farlo girare. Solo dopo svariati tentativi, ci riuscirebbe. < cosa avete da mangiare > una domanda che suona come un’affermazione. Rapidamente, il giovane inizierebbe ad elencare per filo e per segno tutte le prelibatezze culinarie messe a disposizione dalla coppia di sposi. Nel mentre, l’Uchiha lo fisserebbe. In silenzio. Non sta capendo assolutamente nulla. Una cosa vuole, e sono i suoi gamberetti. Non gli interessa null’altro. < senti > lo interromperebbe < i gamberetti li avete si > di nuovo, una domanda che non sa di domanda. Il cameriere lo guarda, perplesso. LI HANNO. < portami un piattino con dei gamberetti, e del vino. Bianco. > continua a fissarlo. E attende lì, che l’altro gli riporti la sua tanto agoniata richiesta. Per ingannare l’attesa, lo sguardo apparentemente assonnato vagherebbe sul resto della sala.

23:08 Yosai:
 “Gluglugluglu” è questo il tuo modo di cercare di far tacere il cervello. Il tuo pomo d’adamo, grosso quanto una mela, s’alza e s’abbassa con velocità impressionante. Sei convinto d’esser resistente, dopo tutto. No? Oh uno che spacca i due metri d’altezza e il quintale di peso un minimo di resistenza ce l’avrà. Si ma da quant’è che non bevi? Ah ti sei fatto giusto una birra nella tenda di Yukio più di una settimana fa? Ah e di solito bevi zero? Ah interessante la tua resistenza, quindi. Povero te. Ti stacchi dalla bottiglia solo per riprendere fiato, ansimando. Su, forza, fai effetto, fai effetto! Hai il braccio piegato per tenera la bottiglia e ti rendi presto conto che la camicia e la giacca del vestito ti ingabbiano il bicipite al punto da costringerlo a tirare gli indumenti. Maledizione. Non era meglio una camicia e una giacca senza le maniche? Probabilmente non avresti lo stesso charme che invece questo outfit ti concede. Continui a tenere sott’occhio la situazione. Non perché tu sia un bodyguard, anche se effettivamente questo sembri. Hai più che altro paura di eventuali parenti molesti, ma è lo sguardo incuriosito di Kurona che cogli. E d’improvviso ti rendi conto d’essere stato molesto. Contorci gli angoli bassi delle labbra verso il basso in un’espressione colpevole. Merda. Così fai per avvicinarti a lei. Un passo davanti all’altro, facendo letteralmente come se la gente non ci fosse. D’altronde sembri più uno scoglio in mezzo al mare che altro. Tu e Ganbo spuntate, li in mezzo. Solo qualora ti fosse concesso di avvicinarti a lei, schiudi le labbra <no, giuro. Non sono uno sguardatore seriale> con quella voce naturalmente profonda, ma spinta verso Kurona con un’accezione decisamente… allegra. Ma che hai detto? Vabbè, forse è il caso di poggiare quella bottiglia, mh? <sono Yosai> intanto le presentazioni. Non puoi non soffermarti, poi su quell’outfit da lei sfoggiato. E chi non lo farebbe? <bel…> attento, scegli la parola con attenzione <vestito.> bene, bene. Hai evitato la morte <Amica della sposa?> perché tu lo sei? Si, bravo, annega le tue domande mentale in un mare di alcool. Ti attacchi di nuovo alla bottiglia, senza remore, senza ritegno. La finirai presto di questo passo.

Yosai, dado 100.

Yosai tira un D100 e fa 3

Yosai, l'alcol non fa effetto su di te per ora. Attento a continuare!

23:20 Kioku:
  [Sala degli Sposi] Purtroppo di Yukio neanche l’ombra e tutto quel trambusto iniziale, risulterebbe in due figure, seppur bizzarre, ben distanti dalla figura del Tessai a cui Akendo, seppur celato anch’esso dalla sua trasformazione, mirerebbe. Un attesa quasi fine a se stessa mentre una voce ben conosciuta irromperebbe nel suo colloquio poco pacifico con il cameriere, lo sguardo così come il volto si porterebbero sulla rossa figura della kunoichi di Kusagakure, uno scambio di sguardi il loro al quale, una volta ottenuta risposta dalla Ishiba stessa, risponderebbe semplicemente con un <oh bene> breve pausa prima di concludere <allora non è poi così triste questa festa> nulla di più accogliendo piacevolmente il di lei gesto ed afferrando la bottiglia di sakè, accompagnerebbe con il proprio sguardo le movenze di Sango, lasciando che altra gente ne catturi l’attenzione e si allontani senza che nulla al trattenga a quel tavolo, lo sguardo di Ashido Kano si porterebbe un po’ tutta intorno alla sala, alla ricerca di volti noti ma del resto le sue memorie appartengono ad un passato, un passato dimenticato, un passato a cui pochi appartengono. Intento dunque a prendersi finalmente il primo bicchierino di sakè, il primo di una lunga serie, il proprio kimono verrebbe strattonata da quella che si presenterebbe come una nana figura malefica, parlando di paste e probabilmente nemmeno le stesse a cui alludeva Akendo sotto mentite spoglie del banalissimo e normalissimo uomo dal kimono scuro <ah si? E di che tipologia di paste sarebbero?> ispirerebbe prima di vociare nuovamente <ci sono le paste delle terre dei fuochi di Konoha, ci sono quelle di Napogakure per non parlare di quelle di Casertagakure che assieme a Iwagakure e Kumogakure formano il famoso quartetto delle paste> Ashido Kano nuovo pasticciere delle cinque terre ninja, questo è il suo destino e mentre disquisirebbe con il nano malefico dalle sembianze femminil infantili il suo sguardo si volgerebbe una ultima volta verso la rossa di Kusa ed il suo vestiario ah che ironia la sorte, ah che simpatico questo Ashido. Le danze ancora una volta attendono i partecipanti ma bisognerà vedere chi compirà il primo passo. [Chakra on] [Tecnica della trasformazione ON] [trasformazione Ashido Kanō: https://ibb.co/GxfZ3N3 ]

23:22 Kurona:
 E mentre le dita avvolgono il bicchierino di sakè, posando il centro della schiena al bordo del bando - le rubine scivolano su Sango. E' la prima volta? No, l'ha già vista da qualche parte. Come un puntino tra i ricordi che finisce per ricercare con malavoglia, al fine d'associare una persona ad un ricordo ben specifico. Un solchetto tra i seni mostra l'apice e la conclusione del kiseru in vetro, da cui viene un odore tipicamente melenso. <...> Le labbra si schiudono, aspettando che lei si prenda da bere, per poi scivolare con i gomiti sul bordo rialzato del banco, al suo fianco. Lenta. Silenziosa. Nell'angolo buio della festa e non di certo perchè non sa godersela quanto più, perché si sta annoiando. E' sola. Ha sparso il seme dell'amore quì e lì, dove le sue ragazze origliano e offrono arte sotto forma di corpi acerbi di geishe. Una di queste, Tsuki, s'avvicina a Ekazu con un flute di bianco, fermo. "Posso darle il mio calice?" Tsuki ha i capelli color nocciola, ed un paio d'occhi color dell'ambra, appena più aranciati. Un sorriso tendenzialmente gentile e vesti che riportano l'effige di ame, un semplice yukata. Ha occhi farfallini, marpioni quel che basta per vendersi e spacciarsi come un opera d'arte su un paio di gambe affusolate. Kurona, dal canto suo, issa il primo bicchiere di sakè bagnandoci solamente le labbra. <Qualcuno che vuole mostrarlo a tutti.> La risposta verso Sango è come seta, sfilata finemente dal bicchiere di sakè che ora abbassa appena sotto il mento. Pungente. Ironica. Il capo si gira piano da Yosai, ancora distante, verso la rossa che le sta accanto per poter chiudere uno scambio di battute tendenzialmente ciniche. <A me sembra una presa per il culo a quello che sta succedendo. Ma del resto, chi se ne fotte. Giusto, tesoro?> E mentre di sbieco la guarda, rimarcando bellezza e tratti con gli occhi, issa il suo bicchierino di sakè a brindare all'esser fetido del mondo. Una base su cui non potremmo mai lavorare, neanche con il migliore dei governatori. Ed è mentre quel cinismo che screma sulla bocca di Kurona ad esser avvicinata da un pirata degli sguardi; inevitabile che lo insegua con gli occhi, mentre questo cerca il coraggio e le parole adeguate per scusarsi. Allora lascia andare il bicchiere di sakè sul bordo del banco, accanto a Sango, issando appena la schiena ed alzando il mento per guardarlo. Dall'alto del suo uno e cinquantasette centimetri. < Guardare non è un crimine. > Quando le pallide bendate si chiudono, nonostante Kurona sia tutto fuorchè bellissima - ne esce un nugolo di densità. Calda. Tenderebbe la mano verso di lui, rivolgendogli una pacca con l'indice sulla spalla. < Ed io amo, esser guardata. > Non si sa come, ne quando, gli occhi si volgono ad Itsuki. Che boh, dov'è? Però lo cerca, per qualche frangente. Abbassa piano le ciglia sull'uomo della foglia, cala il sipario mantenendo un silenzio che rimesta le domande rivoltole. < Non direi. Ma lo sarò dopo questo adorabile invito... Poverina. > Poverina per essersi sposata e, Kurona, falsa come una kitsune - sorride proprio alla sposa, facendo un brindisi a bicchiere vuoto. [ non mi ricordo i tag ma sono gli stessi]

23:23 Koichi:
 La mancina mano si avvicina al bicchiere, semplice mentre lo osserva delicatamente, notando come la festa sembrerebbe prendere vita dinanzi a sé, dinanzi a quel fare probabilmente annoiato, mentre la destra cattura l'intera bottiglia che rinchiude il Sakè. <Attento, non esageriamo.> Si ripeterebbe come un piccolo mantra, cercando di versare una discreta quantità, neanche eccessiva, ma da superare metà del bicchiere. <E che noia.> Per ora si limiterà a sorseggiare quello, lentamente e con una facilità disarmante. Dopotutto è solito legarsi direttamente alla bottiglia, non a quel minuscolo assaggio. Dunque la schiena si ripiegherebbe all'indietro, a far saggiare la schiena il confortevole schienale, mentre le braccia conserte si dispongono appena dinanzi al petto, in quell'aria decisamente infastidita, di chi potrebbe non sopportare quella sensazione provata. Si guarderebbe attorno, vagamente, cercando di incrociare lo sguardo, provando a ritrovare qualche compagnia più adatta. Un silenzio tombale, in quell'attenta analisi, così applicato nell'ispezionare i vari volti, i profili di chi è lì attorno, da non accorgersi di come la labbra si legano nuovamente al bicchiere, nuovamente ricolmo, per un secondo bicchierino di sakè. Come se stesse cercando di intrattenersi in tutto ciò, dovendo riscontrare la presenza di [ITSUKI], poco distante da sé, alla propria sinistra. <Uh?> Aguzzerebbe lo sguardo, per cercare di porre maggiore concentrazione in quella direzione. Se solo avesse avuto la sicurezza di tutto ciò, lascerebbe che il proprio corpo si mobiliti lentamente verso di lui, trascinando con sé l'intero occorrente: bottiglia di sakè ed i vari calici, tra cui anche il proprio. <Ehilà?> Sussurra appena, provando ad accomodarsi in una delle postazioni libere di quel tavolo, se ne trovasse o nel caso rubare qualcuna per aggiungerla al tavolo. Non sembra legarsi a quei dettagli. [Chakra: On][Outfit: https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/71sMdaEZBvL._AC_SL1500_.jpg]

Soltanto per un breve lasso di tempo precedente le persone si sono tutte girate con i propri calici tesi in alto in direzione degli sposi a fare un complessivo "AUGURI AGLI SPOSI!" Qualche attimo di applausi per poi lasciar scemare tutto e darsi alla pazza gioia con il buffet e gli alcolici, ovviamente immancabili in quella situazione. L'unica persona che coinvolge il gruppo è proprio Usagi, la quale inizia a coinvolgere le persone nella zona a cantare assieme a lei, inevitabile è l'arrivo di moltissime persone, una fra queste si distinguerebbe, un energumeno di nome Ganbo che mollerebbe il vassoio al suolo pieno di prelibatezze e si metterebbe a ballare assieme ad Usagi. Yosai non accusa della birra (per ora, fortuna tua) quindi puoi continuare a tuo rischio e pericolo. Le luci muterebbero nuovamente, sono più accese in determinati punti causa fasci colorati mentre le zone non coperte risultano completamente buie, la musica cambierebbe nuovamente, un poco più movimentata ma non impedirebbe comunque una normale comunicazione fra tutti i presenti. Yukio sparisce dalla zona.
Quando il PG beve, inseritelo nei tag alla fine dell'azione, GO!

23:41 Sango:
  [sala degli sposi] La serata ingrana grazie all'alcool, meno male che riesce nel suo obiettivo nel prender il proprio calice < rendiamola divertente.. tutta questa gioia per un matrimonio mi da alla testa > direbbe con un sorriso sornione sul volto indirizzato ad un Akendo trasformato, che incontro nuovo che ha con lui senza rendersene conto .. si sposta infine mentre ancheggia lieve verso Itsuki stesso ascoltando il suo dire, assaporando le sue parole. Lascia che qualche momento passi prima che il cameriere stesso vada a riempirle di nuovo il bicchiere così che possa finire anche questo in un solo sorso < porta la bottiglia ti ho detto, non un bicchiere> tuona lei, avida, le manca solo il frustino per farlo inginocchiare davanti. Avida di dimenticare anche grazie a quello che beve < Non ci troviamo da troppo tempo.. l'ultima volta che ci siamo visti..beh non ricordo benissimo l'ultima parte > direbbe direttamente a lui, così da attirarne l'attenzione, rimembra ancora quello che fu, quello che fece a quel genin di Konoha incidendo il suo nome sulle sue chiappe solo perch+è non l'avevo ascoltata < ma la mia tenda è sempre libera > che sia un doppio senso lo direbbe solo il caso, o lui. Ma le iridi si spostano immediatamente su KURONA. Sembra qualcosa di già incontrato ma non saprebbe dire quando, la ascolta la osserva fino a dire, lenta e femminile nei suoi modi , nei suoi toni < Ci conosciamo ?> interessata a lei ora in quanto donna, in quanto dispensatrice di consigli malati nel sentirla.. ma le sue iridi sono su di lei < penso di averti già vista .. non ricordo bene.. > direbbe inoltre col bicchiere che infine finirebbe, di nuovo. Per adesso, godendosi la lingua che vibra tra le proprie labbra ossevandola. Forse la reputa bella per essere un Ishiba, ma non la ricorda, nulla di nulla < beh direi che possiamo bere stasera Itsuki, o hai voglia di qualcosa di analcolico vecchietto? > le labbra si sollevano ridendo adesso di lui, come se lo vedesse più come una palla la piede.. ma sta a lui decidere il senso della propria frase. Eh si, ignora totalmente gli sposi, occupata dal proprio dire e dalle bevande offertale quella notte, magari la testa le gira già.. [chakra on]

23:42 Sango:
  [sala degli sposi] EDIT [SANGO BEVE ]

Sango tira un D100 e fa 16

23:53 Usagi:
  [Palco] Lei intanto, ignara di molti di quei ninja che si muovono e parlano, cerca invece di divertirsi, animando la serata al ritmo di samba. <Brigitte Bardot Bardot! Na fila do cinema todo mundo se afogou! Seguitemiiiiii!> E mettendosi davanti a tutti comincia a fare il giro della sala in un'affascinante trenino umano, muovendosi a ritmo di musica, ancora con in mano stretto il microfono e ancheggiando sinuosamente, mostrando anche le sue doti artistiche nel ballo, oltre che nel canto, cerca di girare per i tavoli, seguita da quel mare di persone che si uniscono alla causa. <Ay Ay Caramba, Ay Ay Caramba, Ay Ay Caramba, Ay Ay Caramba. Moro num país tropical, sou tropical, sou tropical. Sou Flamengo e tenho uma nega chamada Tereza. Su tutti insiemeeeee! Ihihihihih.> La reginetta della festa non c'è che dire. Intanto non manca di passare davanti agli invitati, penetrando di prepotenza anche nella prima stanza, seguita da quelle persone che ballano a ritmo di musica, sin'anche a passare davanti al banco del buffet, travolgendo le persone che stanno prendendo da bere solo per farle unire alla causa. <Brasil. Pa pa pa pa pa pa pa pa. Zum zum zum zum!> Solo quando ha terminato il trenino, essere quindi tornata nella sala da ballo che riprende il posto che le spetta al centro del palco. <ADESSO! A gran richiesta, un classico delle canzoni per ballare. Su su su, formate un cerchio al centro della sala!> Aspetta che gli invitati si siano posti in quella sequela così da sistemarsi al centro del cerchio. <Allora è semplice, seguite i miei movimenti, anche se tutti sapeste come si balla. SIIIIII. "Il ballo del qua qua".> Quindi la musica dovrebbe partire e lei. <Questo è il ballo del qua qua. E di un papero che sa fare solo qua qua qua, più qua qua qua. Mamma papera e papà, con le mani fan qua qua. E una piuma vola già, di qua e di là.> Così comincia nuovamente a ballare quel bellissimo ballo di gruppo per movimentare la serata [Chakra On].

00:03 Itsuki:
  [Lì] Niente, sembra non ci sia motivo per osservare il tavolo ulteriormente, anche se, nonostante il nervosismo di Itsuki, sarebbe Eiji a farsi sentire da dentro, almeno nella ment di Itsuki, in quel notare di un ragazzo pallido, amorfe, che si pone in maniera spenta in confronto di un cameriere, è cresciuto, ma non potrebbe confonderlo manco volendo <{ Oh..? Ma quello.. }> e se la nostalgia l'aveva preso prima, ora è solo peggio. Segue con il proprio poter guardare da dentro, distaccato dal mondo reale, intangibile ma in grado di guardare ovunque, oltre a dove sarebbero puntate quelle di Itsuki, seguendolo in quel suo sederis più in là. in disparte, come solo lui sà fare <{ Ah, che crudele casuale coincidenza.. }> sì, è chiaro, quel vedere la sua faccia spenta nei confronti di tutti e di niente allo stesso tempo, è inconfondibile ma... Una cosa alla volta. Il fatto è che innanzi tutto Tsuki andrebbe avvicinandosi proprio ad Ekazu, lasciando come ora in sospeso l'intenione di Eiji di avvicinarsi, che non si impone nel sentire montare una rabbia fottutamente dettata dalla gelosia di Itsuki <{ Cosa.. ?! }> sono gli occhi del Goryo ad essersi puntati in quel vagare via dai tavoli con il cibo e le bevande, incrociando Kurona, o meglio, Kurona e Yosai, più lontano ma manco troppo, e farebbe un respiro profondo, profondissimo, rispondendo prima a Sango < Lasciamo perdere l'ultima volta, e non capisco cosa ci troviate tutti in questo maledetto bere. > il tono è relativamente acido, ma non a causa di lei, non si controlla così come non può controllare le proprie emozioni, ed al giungere di Koichi volge giusto ditrattamente lo sguardo verso di lei, visto che sino ad ora era rimasto su Kurona, andando a sollevare il bicchiere per vuotarlo tutto d'un fiato, senza pensarci due volte, come a voler sfogare quel fastidio. Prima il piano del veleno andato in fumo, poi Yosai che chiacchera con Kurona stessa, ci prova, veramente, sta facendo di tutto per resistere e forse ora come ora ci riesce pure, ma le scintille di quell'infervorarsi si fanno sempre più concitate, più arzille, seppur rivolge quindi un saluto a Koichi stesso < Buonasera, ti lascio un'attimo con la Rossa, divertitevi. > sarebbe il suo dire rapido e diretto, tralasciando ora l'intenzione non comunicata di Eiji nel volersi avvicinare ad Ekazu, che magari, in un volerlo coinvolgere ulteriormente, Tsuki potrebbe anche avvicinarlo a loro, insomma, per un'interagire sarebbe sicuramente più comodo. Il fattoè che lui non resiste, ed al termine stesso delle proprie parole scatta in avanti con un passo più rapido del solito, poche falcate, quelle che bastano per porsi perpendicolarmente alla montagna di muscoli e alla Geisha seduta, con il calore nel petto ancora di quel bicchiere gettato giu di botto ed un'altro alimentato dalla gelosia, si ferma, ondeggia la coda di neve soffermandosi dietro di lui, che fa saettare le ametiste tra lui e lei, in silenzio, non dice nulla, rimane li in quei venticinque centimetri circa sotto all'energumeno, con lo sguardo in tralice, spostandole a brevi intervalli da uno all'altra incapace però di porre un qualsiasi gesto di gelosia, comprendendo solo in parte quel suo sentimento opprimente < Ohi. > è un richiamare secco e deciso il suo, riferito a nessuno dei due in particolare come allo stesso tempo, e per lui sarebbe lecito chiedersi cosa stracazzo voglia dal nulla il tizio contro il quale è finito prima addosso per sbaglio, mentre per lei.. Beh, lei potrebbe forse immaginare avendo vagamente presente l'instabilità emotiva di lui, che senza un fiato schiocca le dita due volte al veder con la coda dell'occhio un cameriere passare di là, agguantando un bicchiere sul vassoio di nonsisacosa, senza distogliere lo sguardo da entrambi, che continua a saettare, vuotando per metà il il vetro dal proprio contenuto. Suvvia, è una festa, dovrebbero essere tutti pacifici, ma ora anche il suo semplice poter infettare chiunque con un tocco gl passa di mente, stringe saldamente il biccchiere che ritorna all'altezza del petto, e rimane lì, zitto, volendo ma non sapendo come fare cosa di preciso, mentre Eiji da dentro <{ Aaah, la gelosia, quale bizzarro, ironico sentimento. }> ma un'occhiata verso l'alto, verso la propria fronte che comunque è impossibile da guardarsi, sarebbe quel suo ammonimento solito nei confronti del Kagurakaza all'interno, come a fargli capire che non è il momento. { Goryo on }

00:17 Yosai:
 Neanche te ne sei accorto, alla fine i corsi e ricorsi storici t’anno portato proprio vicino a Sango, dalla quale volevi stare alla larga giusto il tempo minimo di prender coraggio. Ma sai che c’è? Lo prendi a grandi dosi, il coraggio. Liquido, ovviamente, a scorrere giù nella tua anima per gonfiarla e renderla invincibile. Questo sei no? Invinsibile. SSi. Ma soprattutto, di lei ancora non t’avvedi. Concentrato su quel felino travestito da serpe, o su quella serpe travestita da felino che è Kurona. Che senza problemi ti molla un uno due al volto che ti costringe a sbattere le palpebre, pulendo gli occhi blu. Ama essere guardata? E per l’amor di dio perché negarle questo piacere! Te la godi con gli occhi finchè non senti che dal collo della bottiglia non arriva più niente. così abbassi la bottiglia, posandola con la tua solita irruenza li affianco al bar <e ci credo> che ami essere guardata? Beh dai ti sei complimentato abbastanza, no? Ovviamente lei non si presenta, ma decidi che ti va bene così. Di Itsuki? Non ti accorgi, o meglio, ti accorgi come degli altri, quindi come di un estrano senza arte ne parte, ma molto ben vestito. <credo che si pentiranno di parecchie cose> ridacchi all’indirizzo di Kurona soprattutto di aver invitato parecchie delle persone presenti. È la schioccata di frustino di Sango e sentendone la voce nell’ordine impartito che ti porta a scostare il capo di lato, come un grosso cane, andando poco oltre la figura di Kurona. Per ora la adocchi solo, decidendo di agire. Decidi di approfittare di quel momento di distrazione del barista, ma quell’”ohi” proferito da Itsuki ti arresta, <mh?> lo guardi storto, non hai tempo di sentire che vuole <aspetta un attimo stecchino> commenti mentre gli hai già dato le spalle stondate sotto il vestito, intento a sporgerti con le lunghe braccia e parte del busto oltre il bancone per arraffare ben quattro bottiglie di Sake. Perché mai rischiare che l’alcol non basti. Qualora vi fossi riuscito semplicemente faresti un passo ina vanti per poi voltarti in modo da esser grosso modo frontale tanto a Kurona quanto a Sango e, almeno in parte, a Itsuki. <offre la sposa> mormori allungando la mano sinistra, dalle dita lunghe e grosse, che stringe due bottiglie, una tra indice e medio, tenuta per il collo, l’altra incastrata tra mignolo e anulare, le porgi a loro, una per ciascuno. La terza per te. Uno sguardo sornione e un sorriso a Kurona, un altro a Sango, uguale, al quale affianchi solo una strizzata d’occhio. Null’altro. Il coraggio liquido t’ha dato la forza alla fine. L’altra mano, la mandritta, contiene parimenti due bottiglie, ma la porgi verso Itsuki stesso, voltandoti infine su di lui <forza fiocco di neve, te la fai una bevuta?> sempre irruento, sempre violento, sempre indisponente. Che palle che sei. Non gli rivolgi lo stesso sorriso sornione, però. Perché? Perché non ha le poppe. Qualora le due donne e il niveo avessero preso le bottiglie… beh visto le due serpi e il gelosone che hai pescato potresti girare i tacchi e andartene! Ma non lo farai, vero? <Agli incontri?> ovviamente no. Stupido Yosai. Porgi, on un gesto che in realtà in se è breve, il collo della bottiglia in direzione dei tre. Attenderai così l’incontro con le altre bottiglie, e se questo non arriverà? Sempremente, continuativamente e incontrastatamente berrai per te stesso. Gli sposi? Solo una eco lontana ti giunge. [https://cdn.discordapp.com/attachments/689364842406084649/702963740714336296/96c8e8404943cd11cd2fc601900913e1.png ][mai tag fu più benedetto: YOSAI BEVE]

Yosai tira un D100 e fa 98

Un applauso a Yosai, BRAVO

00:21 Ekazu:
 Mentre gli occhi discostano distrattamente le figure presenti in sala, ecco che gli si avvicina Tsuki. Lo sguardo tagliato dal ciondolare disordinato dei ciuffi neri del capo, si posa sull’abito di lei, per poi soffermarsi sul flute di vino bianco <..> punta adesso al viso gentile di lei. Qualche secondo per fare mente locale. Non crede di conoscerla; non crede neanche di averla mai vista < uuh .. > schiude appena le labbra sottili, ci pensa qualche secondo e lentamente le dita sottili della destra, adornate da brillanti e massicci anelli, andrebbero ad afferrare delicatamente il bicchiere offertogli da lei < grazie > si lascia scappare sempre mantenendo, senza volerlo, un tono di voce completamente atono e privo di qualsivoglia sfumatura. E proprio mentre il bicchiere verrebbe avvicinato alla bocca così da poter bagnare le labbra. Il mento si solleverebbe appena, gli occhietti si serrano e il vino scenderebbe giu lungo la gola dell’Uchiha. Si aggiunge, alla scena, il cameriere con le pietanze ordinate poco prima. Viene notato con la punta dell’occhio. Farebbe un piccolo cenno con il capo, e mentre ancora il flute di vino bianco sarebbe appoggiato alle sue labbra, con la mano libera afferrerebbe quello appena arrivato, e lo porgerebbe a Tsuki. < tieni > e se l’altra lo prenderebbe, immediatemente riporterebbe la mano lì, nascosta nella tasca. Si prenderebbe qualche attimo, per poi alzarsi. La libera afferrerebbe una manciata di gamberetti, e modo molto poco fine si ingozzerebbe. Tutti insieme, giù. Non erano pochi. Le guanciotte si gonfiano. Su quel viso appare quasi comico il contrasto tra quegli occhi quasi privi di vita e quel masticare cosi goffo e poco elegante. Non bada più di tanto all’altra, e inizierebbe ad allontanarsi dal tavolo per avvicinarsi al palco, riducendo la distanza da Itsuki e, a sua insaputa, da Eiji < è divertente > dice poco dopo, se l’altra l’avesse seguito in quel suo incedere verso il palco. La testolina si alzerebbe adesso verso la cantante, Usegi, che tuttavia non susciterebbe l’attenzione del giovane che intanto rimane li, con entrambe le mani in tasca, a qualche metro dal cerchio degli invitati. // BEVE

Ekazu tira un D100 e fa 35

00:31 Kioku:
  [Sala degli Sposi] A quanto pare la nanerottola malefica intenta a parlare con Akendo scomparirebbe così come è apparsa, lasciando ora al Seiun camuffato il tempo di godersi cibo e sakè senza essere disturbato, d’altronde lui era li per incontrare Yukio, scroccare cibo e smorzare un po’ quella monotonia e quella noia che ormai avvolgono le sue giornate. Nel mentre che i bicchieri si susseguono, si darebbe modo di osservare la sala e le persone attorno a se, non ne riconosce neanche una, il tempo è passato e pensare che questa sia una festa di due sposi fatta in un momento dove terrore e guerra ne fanno da scenario beh è a dir poco ironico se non divertente, pensarla in questi termini pone sul suo viso un sorriso che con quelle fattezze risulterebbe un sorriso gioviale, puro quasi, incredibile come basti cambiare semplicemente un volto per divenire quasi tutt’altra persona agli occhi degli altri, d'altronde se fosse giunto li in tutt’altre vesti, senza anche solo provare a celare un minimo la sua presenza, quel matrimonio sarebbe diventato tutt’altro che momento di festa, tra terrore, sicuramente qualche dissidio con qualcuno ed il fatto che sinceramente non ha idea di come sia rimasto in rapporti con Kiri dopo la loro ultima avvenuta con l’akatsuki. Beve in un angolo ed osserva, nulla di più godendosi come può questo fittizio momento di pace e…divertimento. [Chakra on] [Tecnica della trasformazione ON] [trasformazione Ashido Kanō: https://ibb.co/GxfZ3N3 ] [AKENDO/ASHIDO BEVE]

tira un D100 e fa 68

00:38 Kurona:
 L'attenzione precipita da Yosai, ad Itsuki, a Yosai, a Sango. Alla fine si cristallizza su di lei, abbandonando il bicchiere oramai smorto sul bordo del tavolo. E gli attimi che seguono sono di raccolta per ricordare qualcosa nei meandri della mente. Quando il ritmo della serata cambia, i fianchi si muovono leggermente - seguendo un battere flebile delle dita garzate contro la superficie. < Alla magione. > Le prime parole scansionano una situazione, una missione? Eppure ricorda sprazzi di quella situazione - come se bene o male, dovesse rimetterla assieme. <Dovevi andare in missione con qualcuno, questo me lo ricordo.> Le ciglia s'abbassano, a guardar di sbieco Itsuki. Lo segue in quello che fa, rimanendo immersa in una dimensione parallela dove pensa prevalentemente a socializzare. Uno zippo ferreo tintinna sotto le dita, carezzando con il pollice solamente la parte esteriore per aprirlo e dar fuoco al fondo del kiseru. Fiele. Vaniglia. Frutti di bosco. Una vampata densa come uno spettro le esce dalle labbra bendate rivelando un bordo rossastro delle labbra, e la linguetta che sfila avida a carpir il retrogusto. <Di fatto non ci conosciamo.> Lo sguardo voltato sulla gente che si ammassa, mentre incassando appena le spalle - fa si che quei promontori che disegnano curve sul petto s'avvicinino uno all'altro, stretti. La pipa gorgoglia. Le disegna sfumature rossastre sul viso. <Ma avremo modo di conoscerci, ne sono sicura.> E-- *plik* un occhiolino verso Sango, un soffio di ciglia bianco latte che la vogliono redarguire sul rifuggire la sua figura. Si sa' che il fato è inopinabile. E piano si spalma sul circondario, le scarlatte pizzicano la pelle di Itsuki come un avvoltoio sul suo amabile cadavere, guardandolo muoversi, parlare, agire. Si issano appena di più, preoccupate, quando questo butta giù un bicchiere senza neanche pensarci due volte. <...> E nonostante le parole di Yosai, rimane per qualche frangente corrucciata. Distante. Abbassa solamente per un attimo il mento, sfilando le cosce che come seta nuda, portano i piedi ad adagiarsi a terra e percorrere un solo passo. Palpabile il fastidio d'Itsuki. <Mhn, tanto vale pentirsene. Che aver rimorsi. > Alla fine, per quanto disastroso sia stato il suo matrimonio, non può mentire dicendo di non aver amato Yukio tanto da impazzire. Ed infatti, per qualche secondo, si scopre cercarlo nella massa - mentre mesta come un gatto, s'affianca ad Itsuki. E' a Yosai lo scettro della situazione, lei allunga il braccio verso le sue spalle, ovviamente da sotto il costato essendo più bassa, adagiando il proprio sterno contro il fianco del riflesso pallido del suo corvetto. Bocca garzata che gli sfiorerebbe la guancia, se solo non fuggisse, schioccando un bacio atono. Puritano. Un bacio che non le si addice per niente. < Beviamo. Ma poi voglio ballare. > Frivola per qualche istante, sorvolerebbe la linea della mandibola del compagno con la punta del naso, abbassando le palpebre tanto da guardarlo tramite un taglio sofisticato d'occhi. E via - anche lei prenderebbe la bottiglia, portandosela alle labbra. Tsuki nel mentre - bellamente appesa da Ekazu - si prodiga a versar da bere ad altre persone, molto semplicemente. E' un po' che questa serata va' avanti, giusto? E da sopra la spalla di Itsuki, Kurona guarda le sue ragazze scoccando un occhiolino. Un occhiolino che potrebbe esser rivolto ad Ekazu ma che invece, è rivolto proprio alle Maiko. Queste iniziano a sfilar il fiocco dell'obi, facendolo cadere a terra, accompagnato dall'Haori. <Mhn, finalmente si scalda la serata.> Un sussurro rivolto all'orecchio del pallido fiore che stringe tra le braccia, ammansisce con le labbra, ma ben udibile da tutti. [BEVOOO][TSUKI - NONA - SUMIN SI SPOGLIANOO]

Kurona tira un D100 e fa 33

00:38 Koichi:
 Neanche il tempo di poter giungere in quel tavolo, in compagnia di [ITSUKI], che quest'ultimo sembra limitarsi ad un blando saluto, qualcosa di essenziale e minimo, prima di congedarsi in direzione di chissà quale visione, come se qualche scia l'avesse catturato ed improvvisamente trascinato, al fine di fargli muovere addirittura passo. Cosciente vagamente delle attitudini opposti, non si sarebbe mai immaginato che vi possa essere qualcosa capace di destarlo in questo modo, da fargli sforzare quell'intercedere. Lo sguardo d'ambra dunque scivolerebbe verso la figura di [SANGO], poco distante da loro, la stessa che verrebbe affidata al Chuunin. <Ehi.> Non graffiante, ma un paio di note di quello spartito verbale che viene pronunciato in direzione della donna, lasciando che possa affondare su d'ella, studiandola in maniera decisamente più incisiva rispetto a prima. <Credo che possa essere una malsana idea terminare questo Sakè perfettamente da solo.> Labbra che si serrano, si socchiudono e premono appena, quasi come se soppesasse effettivamente l'idea che quanto espresso corrisponda a verità. Lo sguardo scivolerebbe in maniera lesta all'intera sala, ai suoi partecipanti e sulla serie di persone che continuano a sfilare, in un banale trenino. <Ti andrebbe di sederti...?> Un tono interrogativo che viene enunciato con chiarezza, allungando e sfumando la stessa voce, in quanto non conoscitore del nome altrui. <Il mio nome è Koichi.> Decanta, come una sommaria prassi, almeno per identificarsi, mentre cercherebbe di rivalutare l'idea di fare conoscenza. Non abbandona totalmente l'intento, provando a riempire nuovamente il proprio bicchiere, ma questa volta superando la metà, arrivando quasi al limite del calice. E' un movimento oramai blando, quasi non autorizzato dalla stessa coscienza ma spinto da una lenta inerzia. La mano destra è colei che s'aggrappa, con i propri polpastrelli al fragile materiale, spingendo appena verso l'alto, come ad offrire un silenzioso e mite brindisi alla controparte, la quale si è ritrovata praticamente uno sconosciuto, all'interno di un abito piuttosto sfarzoso ed egocentrico. Lineamenti facciali rilassati, appena stuzzicati da un'apparente noia, che potrà essere ribaltata, una volta che la propria bocca ospiterà il contenuto alcolico, provando a dimenticarsi qualche semplice freno inibitore, nel caso in cui l'alcol volgesse fin troppo rapidamente. A volte essere abituati non significa niente, non è un vincolo per poter osare. Lui, intanto, beve! [Chakra: On][Outfit: https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/71sMdaEZBvL._AC_SL1500_.jpg][Koichi beve Sakè]

Koichi tira un D100 e fa 95

Sango come primo calice va alla grande, nessun problema dopo i primi sorsi, va a vedere che ha beccato una annata dalla gradazione bassa, chi lo sa. A Yosai le cose vanno letteralmente in modo diverso, forse hai beccato proprio la bottiglia con una gradazione elevata seppur uguale forse alle altre dei tuoi compagni. Certamente la tua massa aiuta ma la prima l'hai tracannata, la seconda un po' meno ma si vedono ora gli effetti, forse quel caos ti ha dato un poco alla testa e, non dico che vedi sfocato, ma un po' a quel paese stai andando, sei sulla retta via, vai così. Usagi raggruppa un bel po' di persone che si sono affidate a te, ormai i tuoi ballettini hanno invogliato le persone in quella sala a partecipare al tuo ritmo, E VAI ALLA GRANDE! Gente che inizia a muoversi al ballo del qua qua, Ganbo l'energumeno che muove le braccia in alto e in basso imitando delle ali. Ad un certo punto uno Yukio selvatico sbucherebbe fra la folla muovendo la testa avanti e indietro e sbattendo le ali (?) forse sicuramente giù impasticcato. Nana spaccia. Sango rimprovera il cameriere che, giustamente, gli lascia solo un bicchiere; e che siamo all'Inghilterra?! Itsuki ha i complessi interni, ogni tanto parla Eiji, altre volte Itsuki stesso, ma per il resto tutto ok eh! Ekazu beve, molto easy, nessun problema se non fosse che il tuo corpicino e gracilino gracilino, ma del resto tutto ok. AKENDO beve. Non male, ma partendo dal fatto che non hai toccato un goccino da chissà quanto tempo accusi decisamente ed in modo veloce il primo sorso, non sei ubriaco e nemmeno brillo, sei in procinto di andartene a quel paese assieme a Yosai. Kurona beve, sciallissima anche lei, ma non si potrebbe dire lo stesso di Koichi, ragazzino, un po' fragilino il tuo corpo? T'azzoppa proprio dietro al cozzetto, sotto la nuca, una stangata soltanto con un bicchiere. Usagi nel frattempo continuerebbe nei propri balletti ma una persona si affiancherebbe a quel Yukio selvatico che sta facendo il ballo del qua qua, NANA. Dimenticata? Proprio lei aveva iniziando ad inserire delle piccole sostanze stupefacenti nel cibo, negli alcolici etc, ciò che era aperto ha ricevuto una bella spolverata della sostanza data prima di entrare, ed ora... A voi:
-1 Nessun effetto
-2 Nessun effetto, strano sapore
-3 Basso effetto, minima dilatazione delle pupille
-4 Basso effetto, minima dilatazione delle pupille e odori amplificati
-5 Basso effetto, minima dilatazione delle pupille, odori amplificati, udito amplificato
-6 Medio effetto, dilatazione media delle pupille, si iniziano a percepire strani odori
-7 Medio effetto, dilatazione media delle pupille, si iniziano a percepire strani odori, alcune volte si può sentire che si viene chiamati
-8 Medio effetto, dilatazione media delle pupille, si iniziano a percepire odori diversi da quelli presenti nell'ambiente, il proprio udito è amplificato e confuso e la vista diventa sfocata
-9 Alto effetto, dilatazione elevata delle pupille, si percepiscono unicamente odori diversi da quelli presenti nell'ambiente, i neuroni iniziano a rincorrersi, la vista è sfocata e ti senti "allappato"
-10 staj fatt uagliò
RICHIESTO TIRO DI DADI D10 PER TUTTI COLORO CHE HANNO BEVUTO/MANGIATO
P.S. Non è obbligatorio giocarsi il risultato del dado, a discrezione vostra. Continuate da soli, BUONA ROLE GUYZ <3 [GO!]

Ekazu tira un D10 e fa 7

Kurona tira un D10 e fa 7

Yosai tira un D10 e fa 7

tira un D10 e fa 4

Koichi tira un D10 e fa 6

Nana tira un D10 e fa 8

Yukio tira un D10 e fa 9

Itsuki tira un D10 e fa 8

Sango tira un D10 e fa 8

Giocatevi l'effetto relativo al vostro numero! Chi ha tirato un dado maggiore o uguale a 8, lanci un altro dado 20. Maggiore di 10, il veleno vi farà effetto causandovi problemi per questa notte. Questo sarà l'ultimo fato, buon divertimento!

Sango tira un D20 e fa 5

01:03 Sango:
  [sala degli sposi] [itsuki] si avvicina fortunatamente, non venendo investita da nessuno <mh > direbbe inizialmente per poi essere catapultata tra le braccia ignare di KOICHI. Non lo conosce, non sa chi sai e lo fissa ovviamente < piacere > direbbe in un tono imbarazzato . Si osserva intorno lei,non sapendo di Akendo e lui nemmeno di lei,dannato ridduko sannin .. ma ormai la propria completa attenzione è per [Kurona]. < mh non mi saresti dispiaciuta sussurra lei , consapevole della propria bellezza , del proprio lignaggio,, e li osserva nel loro di fare,< beviamo ma non voglio ballare > risponderebbe lei, calma nel suo fare prima di andare a disturbare l'ennesimo cameriere < un altro bicchiere grazie > direbbe verso uno dei tanti, il corpo che si muove provocante verso di esso < sono sicura che non dirai di no > il sorriso sicuro, quello che sta dicendo, nelle proprie corde, come se fosse un ordine. Lo è in effetti. Ma ha dimeticato [Koichi ] < mh , si non è una brutta idea > direbbe ella senza staccarsi dalla figura femminile se non dopo qualche secondo per poter notare il nuovo ragazzo < davvero? > direbbe indirizzata al sakè, il bicchiere che viene lasciato per prenderne uno basso e tozzo < allora condividi > un occhiolino gli viene regalato < sedermi? mai > il sorriso che si allarga mentre si solleva in tuttala sua altezza < il mio è Sango > le presentazioni son state fatte ovviamente . Ma sente che qualcosa nel bicchiere non va, che sia alcool o altro non saprebbe dirlo ma insomma sente caldo.. La donna andrebbe di nuovo verso il tavolo degli alcolici per rifornirsi..lasciando il vino per il sakè freddo < mh > sussurra ase stessa anche se inizia an sentire i suoni quasi più forti, qualcosa che le darebbe fastidio ..ma gli occhi cercano intorno a se risultando fermi verso Yosai. NOn si avvicina, non dice nulla. Ma lo osserva, quasi incantata da quella visione, ma forse è il vino.. e un disturbo intestinale, chi losa ? Con ciò prova ad avvicinarvisi < hei > direbbe all'omone, semplice, quasi come un amica, quasi..... lo guarda dalla sua bassezza < va tutto bene? > che domanda del cazz.... ma rimane li, quasi brilla ma ancora consapevole di quel che dice [chakra on]

Sango tira un D100 e fa 50

01:22 Koichi:
 Ecco come scende un debole imbarazzo, che bagna entrambi, in quel semplice gioco di sguardi, con [SANGO], quasi come se entrambi avessero un breve momento di difficoltà, nel relazionarsi con dei perfetti sconosciuti. Ma almeno riescono a sfilarsi il nome, da una parte e dall'altra. Eppure il dopo è un rapido susseguirsi di azioni, in cui il sakè andrebbe a colpire, a ledere, quella mente, annebbiandola pericolosamente. Sente la testa decisamente pesante, tanto da doversi sorreggere con la mano destra, mentre l'ambiente attorno inizia a roteare vorticosamente. <Sarà meglio...> Stringerebbe i denti, dato che qualcuno sta cercando di abusare di quel momento per prendere il controllo, per lasciarsi divertire. <...andare.> Proverebbe dunque ad alzarsi, sorreggendosi alla poltrona in cui era stanziato, per raggiungere quanto prima le porte dell'uscita, una finestra, qualsiasi foro che possa portarlo ad una nuova folata di vento, pronto a smuoversi, prima che possa compiere delle idiozie. Respira affanosamente, cercando di attingere ad ogni barlume di razionalità, a quel sangue freddo che ogni esponente ospedaliero potrebbe avere, per consumarlo in quell'attimo e permettere una facile scappatoia. Controllo non è la cosa che gli riuscirà meglio, ma farà il possibile per non cedere prima, lungo la strada di ritorno.[Chakra: On][Outfit: https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/71sMdaEZBvL._AC_SL1500_.jpg][Exit?]

01:23 Itsuki:
  [Lì > Sappiamo dove] Ok, non può fare così, non può cedere alle emozioni che lui stesso aveva represso anni orsono involontariamente, lasciandosi sopraffarre. No, deve riprendere il controllo di se stesse, non può contrapporsi anche solo a chi starebbe semplicemente parlando cona la sua Dea, quindi, facendo un profondo respiro, sentendosi chiamare stecchino e di lì a poco fiocco di neve, ma quel respiro, insolitamente,, forse sciolto dall'alcool trangugiato in fretta, andrebbe quindi a resistere, sibilando semplicemente di rimando < Fiocco di.. neve.. > ma sembra che il liquore di riso fermentato abbia la meglio, incominciando a dilatargli le pupille, a far percepire odori, rumori e strane voci che probabilmente non esistono, e no, non è Eiji che dal suo posto andrebbe a dire semplicemente < Ah, ragazzo, quanto diavolo era fermentato quel Sakè? Lo sto sentendo anche io... > e allora apposto siamo, veramente apposto, tanto che in quel vedere le quattro bottiglie arraffate senza remora da Yosai, va a domandare, impavido, nonostante la fatica di mettere assieme le parole ,sforzandosi di non sbiascicare < È una sfida?! > ora non solo abbandonato alle emozioni che non sà controllare ma anche all'ebrezza, e sentirebbe l'odore del mare, senza motivo alcuno, anzi forse è quello di patatine fritte, e poi perchèè improvvisamente suonano delle campane? Non lo sà, non lo sà e non vuole farci caso, mentre tutto sembra più sfocato e chiaramente meno nitido, affererebbe una delle quattro bottiglie < Da qua. > e quindi tipo rovesciandosi sul tavolo con i gomiti a sorreggerlo andrebbe riempiendo il primo bicchiere < Uuuh... > concentrato da morire in quel rovesciare metà dentro e metà fuori, e il primo bicchiere va giu come l'acqua, o più o meno, sente grattare la gola, e poi gli lascerebbe tempo per fare la sua mossa, a lui. Esistono solo loro due, per ora, e la sua dolce Kurona che gli si affianca, l'intento di Eiji di aver a che fare con Ekazu, rapito da Tsuki, viene sopresso del tutto dalla volontà ferrea di prevalere di Itsuki, che riempi il secondo, dopo il fare presunto della montagna di muscoli, e giù un secondo, sfogando il fiato, danogli di nuovo qualche attimo per far lo stesso al suo rivale di bevuta. Non si sarebbe mai immaginato di finire a sfidarsi a colpi di Sakè, lui così ligio e piatto, seppur oramai è disinibito, disinibito nelle emozioni e travolto dal più delle cose, mentre anche il terzo bicchiere viene riempito, ed il liquido trasparente finisce più fuori che dentro al vetro, sollevando quel bicchiere dondolante, volendo farfugliare un qualcosa che sarebbe un brindare agli incontri come da lui proposto, passando dal detestarlo per assurda ed ingiustificata gelosia, ad una bizzarra simpatia, come quando ci si guarda in tralice e poi a causa dell'alcool si diventa tutti amici, vuotanto anch quel bicchiere mezzopieno, per poi sentire Kurona che lo tiracchia appena per una manica, lo stuzzica, andando di lì a poco a volergli cingere il braccio, più per sorreggerlo probabilmnente che per altro, visto che i suoi passi si fanno più barcollanti e chiaramente imprecisi, andando lui a guardarla con le goti rosse, rossissime, guardandola in quei suo occhi rossi, pensando un qualcosa che però, nel risultare più di là che di qua, viene traslitterato a voce < Teso *hic* ro, non hai detto che volevi ballare? Andiamo a ballare altrove all- > eh vabbè, strabuzza gli occhi sgranandoli in un'istante di brevissima lucidità, portando la mano libera davanti al viso, coprendosi la bocca, con un'aria fintamente innocene, puramente colpevole < Oh.. Ops- > e dunque, andando a muovere la mano in maniera confusionale ed allo stesso tempo molto concitata, con confusione in tutto se stesso, verrebbe portato via di lì a poco da Kurona, seguendola lui con tutto se stesso, senza riuscire ad opporsi in una qualsiasi cosa, esclamando semplicemente < Non è finità qui spilungone! Alla prossima! > e niente, meno male è andata così, perchè veramente, non è il caso di rovinare in maniera tragicomica la serata più di quanto già non sia successo. { End per Itsuki e kurona <3 }

01:32 Yosai:
 Oh beh, che dire. Abbiamo vinto alla lotteria, caro il mio bestione. E mentre la donna appena conosciuta ammicca prima alla rossa che ben conosci, e poi s’appolipa al fiocco di neve che invece non conosci, tu bevi, mandi giù come se non ci fosse un domani e. BOOOM BABY. Appena abbassi la bottiglia ti scopri in un mondo immerso nell’acqua, fluttuante e galleggiante. Tutto si muove, ondeggia, e di colpo trovi tremendamente curioso interessarti di ciò che la rossa e uno a caso, Koichi per l’appunto, hanno da dirsi <oh ooo è uaa malsaaa idea!> esclami a quella figura eterea che è Koichi. Ti sei reso conto che hai PERSO LA CAPACITà DI PRONUNCIARE LA ENNE? No, immagino. E di colpo t’avvicini, prima ancora che a rossa ti parli, la affianchi e, senza il permesso, tenteresti di passare un braccione intorno al collo di Sango, storpiando il disegno della giacca che è costretta a seguirti nei movimenti <dovresti preddere quel sakè in compaggia!> commenti lasciando ciondolare il capo, incapace di controllarlo come si deve, sembra che tu stia ripetutamente annuendo al niente <coddividi!> Urli eccitato, come se avessero detto chissà che cosa. poi di colpo scuoti il capo tanto vigorosamente che l’elastico che li teneva in quella meravigliosa acconciatura parte finendo nell’occhio di una povera ignara vecchietta. Liberando la capigliatura <AAII SEDERSI!> ora ANCHE LA EMME??? Oh finisce male <Si, lei è SAAGO> come? Vabbè, la osservi, Sango. Qualora non ti abbia ucciso prima per quel tentativo di passarle il braccio la osserveresti fin troppo da vicino, <oh. BEEEIISSSIMO!!> urli, anche se ce l’hai vicinissima. Le lasci un sorriso da stupido con tutti i denti che trovi, anche in giro. <però fa caldo!> bravo, trova parole senza la N e la M mi raccomando! Srotoleresti in ogni caso il braccio da lei, qualora non fosse stato precedentemente amputato <Devo…> cacchio no, qualcuno ti sta impiccando! Cos’è quel cappio intorno al collo <Aspetta, Tieiii uuu attioo> tieni un attimo? Forse, ma non osservi se lei ti sta porgendo la mano o meno, e deliberatamente, tenteresti di appoggiare la boccetta di Sake… beh probabilmente la tua testa deve averti detto che Sango si è trasformata in un tavolo, ma non esiteresti a tentare di infilare la bottiglia di sakè… nel suo decoltè. Tanto sei più che sicuro che sia al sicuro li. Qualora non riuscisse l’operazione ovviamente lasceresti comunque cadere il sakè per terra, e tutti contenti. <FA CALO> oh no! Anche la DI se ne sta andando! Dannazione! Con un gesto rapido delle braccia ti sfili la giacca e la lasci cadere per terra. Rimanendo in camicia e gilet. Senza remore afferri dunque i lembi del gilet e tiri con violenza strappando i bottoni, via anche il gilet. Ti stai spogliando in pubblico davanti a una donna alla quale hai tentato di incastrare una bottiglia di sakè tra le poppe. Ottimo andazzo direi. Infili due dita nel collo della camicia, tirando tanto forte da staccar il primo bottone, oltre che allentare la cravatta. Ora inizi a respirare. Ora che sei rimasto in camicia. Un altro sguardo a Sango. Un sorriso sornione, poi… di scatto ti volti facendo ondeggiare i capelli <CHE VUOI!!! HO CAPITO! ADESSO ESCO! CHEPPALLE!> ma con chi ce l’hai??? Eh non lo so ma se smettessero di chiamarti sarebbe meglio, mannaggia agli dei!! E così di nuovo verso i due <devo.. uscire> da dove? Non lo sai, ma se non verrai fermato, ti avvierai verso una delle ampie vetrate al margine della stanza. Chi incontrerai? Chi può dirlo? E la bottiglia? Beh, in frantumi per terra o in possesso della rossa caliente, ovvio.

01:56 Kioku:
  [Sala degli Sposi] Ormai intento a bere da solo, il Rikudo Sennin in tutta la sua massima espressione di trasformazione, comincerebbe a dubitare della propria resistenza all’alcool o presumibilmente l’alta qualità del sakè stesso, poiché comincerebbe a percepire quel sapore di…niente esatto, quasi anestetizzato nella parte del labbro in primis poi verso il mento e per uno della sua esperienza ciò vuol dire semplicemente che sta piano piano raggiungendo alti gradi di compiacimento alcolico, nonostante non abbia bevuto come ai vecchi tempi, forse l’allenamento meno inusuale che un ninja potrebbe fare gli avrebbe fatto comodo, ma sta di fatto che accuserebbe seppur non così tanto percependo comunque qualcosa di strano, ciò non toglie che porterebbe nuovamente la propria mano attorno al bicchierino di sakè ed una volta versato lo berrebbe, o almeno così farebbe prima che una scena molto interessante catturerebbe la sua attenzione, li…proprio vicino alla figura di Sango intenta ora ad avere un uomo addosso, incuriosito ed interessato in un secondo luogo quando questi si inizierebbe a spogliare totalmente, non farebbe ancora nulla, d’altronde perché fermare quel che agli occhi di Akendo parrebbe più un simpatico giullare pronto a sollazzare gli invitati e lui stesso, del resto non capita tutti i giorni di poter vedere simili scene, di certo questo lo divertirà alquanto assister al dimenarsi altrui in particolar modo nelle reazioni degli altri presenti, una in particolare, giammai perché intervenire quando tutto diviene più interessante. Il sakè si verrebbe portato alle proprie labbra ma con moderati sorsi, arriverà il momento anche per lui di andare Ko ma non è questo il momento, non permetterebbe all’alcool ora di intromettersi. [Chakra on] [Tecnica della trasformazione ON] [trasformazione Ashido Kanō: https://ibb.co/GxfZ3N3 ]

02:18 Sango:
  [sala degli sposi] Yosai alla fine metterebbe il suo braccio sulle spalle stringendola < ma cosa fai..? > probabile che la frase venga persa in quel momento di euforia dalla parte altrui < si condivido> direbbe la donna liberatasi del suo abbraccio spontaneo e poco prevenuto, qualcosa che la porta ad esser sola di nuovo ma quasi.. allontanandosi dalla presenza ingombrante dell'uomo per rivolgersi al fake Anendo < io non posso > chiosa lieve < ho già un uomo a cui ho dato tutto.. ho dato la mia anima > ovvio che la donna non si presenti sana, ma almeno ubriaca nel modo in cui lo dice . Dalla sua voce però ci sarebbe la voce isterica, dai suoi comportamenti quasi scostati dalla normal evia del ninja < mi manca lui...> direbbe stendendosi su un tavolo a caso a tirar giù tutto quanto, bicchieri,cibo, tutto .. le lacrime scostanti che lascia adesso scorrono lungo i suoi zigomi < A....ke....do > un sussurro il suo che tutti i ninja potranno sentire mentre la osservano mentre sta li, piegata a metà su quel tavolo di cibi. Le lacrime agl occhi e l'atteggiamento da bambina..ma dopo qualche secondo sverrebbe sul tavolo degli alcolici, non capendo più nulla, solo sussurrando il nome delk riduko sannin, solo per sentire la sua vicinanza..qualcuno la salvi per favore [end]

03:18 Kioku:
  [Sala degli Sposi] L’alcool continuerebbe a fluire, freddo sakè nella gola del Rikudo Sennin, seppur camuffato la resistenza ovviamente non è più quella di una volta a quanto pare e ciò lo porterebbe in quello stato tra il brillo e quello che lentamente si lascerebbe andare. La scena seguente però catturerebbe la sua attenzione, intento ancora a bere un ultimo goccio arresterebbe il suo moto, vedendo Sango lentamente poggiarsi su di un tavolo vicino, lacrime sgorgare e rigarle il viso, quelle poche parole espresse, non solo ne attirerebbe l’attenzione ma anche il moto stesso, portandolo nelle vicinanze di quello stesso tavolo, la destrosa portarsi velocemente al suo zigomo rigato dai fiumi, un sospiro, nel suo volto, seppur non suo una espressione quasi rasserenata per un istante, prima di sedersi e come un guardiano vegliare su di lei, lasciandola infine al suo risveglio senza presentarsi ne farsi vedere. [END]

La serata termina nei peggiori dei modi. La maggior parte dei presenti finisce sotto l'effetto di una strana sostanza che droga le loro menti.

Usagi continuerà a cantare fino alla chiusura della magione, trascinata fuori di forza.

Ekazu, visibilmente provato dalla serata, rimarrà fermo con le mani in tasca anche oltre la chiusura della magione e il termine della festa. Talmente immobile e di cera che tutti penseranno essere una statua di ottima qualità.

Yukio sognerà di cavalcare draghi per tutta la notte.

Koichi cerca una finestra per prendere aria e, giunto su di una, inciampa finendo dentro un cespuglio in cui passerà la notte.

Kurona e Itsuki tornano insieme e, nel tragitto di ritorno, immaginano di incontrare lo Stregatto che li accompagna in un Paese delle Meraviglie.

Yosai, uscendo dalla magione, affronterà in un combattimento all'ultimo sangue contro un albero dalle foglie e frutti rossi. Dopo una buona mezz'ora, sfinito, si butterà tra i suoi rami immaginando di amoreggiare con esso. Dormirà lì, comodo tra le braccia di Cupido.

Sango si addormenterà sul tavolo e il giorno dopo subirà i postumi della sbornia depressa, la più pesante delle tipologie.

Akendo, invece, si pone al suo fianco come un guardiano pronto a difendere a spada tratta la sua amata. Non passano molti secondi prima che il sonno prenda il sopravvento. La sua mente viaggerà veloce immaginando di camminare su quelle che sembrano esser le ceneri di un mondo in totale distruzione. Percorre un sentiero dove può notare i cadaveri delle persone che han combattuto al suo fianco in tutta questa vita. Ogni membro dell'Akatsuki con i loro mantelli strappati e consumati da quel che sembra esser stata una guerra infinita. Per ultimo, il corpo di Hitomu disteso per terra. Ti avvicini a lui per capire la sua anima è perduta, ormai. E lui, come un fulmine, alza il capo quel che basta per essere a pochi centimetri dal tuo viso. <Avresti potuto salvare tutti. Perché non hai fatto di più?> le sue pupille si perdono e il suo ultimo respiro viene esalato. Ti risvegli, tutto sudato, sempre al tavolo. Da grandi poteri derivano grandi sbornie.

Grazie a tutti per la partecipazione, siete stati bravissimi tutti! Al prossimo evento!