Disagio.
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Giocata dal 23/04/2020 21:24 al 24/04/2020 01:28 nella chat "Foresta di Mangrovie"
[Foresta] Ed è una nuova serata in quel di Kiri e il giovane Yakuza è da poco ritornato tra i comuni mortali. Dopo anni passati fuori dai giri normali ora è tornato a vestire i simboli kusani. Il giovane ragazzo passeggia per la foresta di Kiri, con il solito passo lento e strafottente, ma elegantissimo. Una salamandra che si muove tra i gli alti alberi seguita da una nuvoletta di fumo. Una sigaretta viva, accesa e fumante è dolcemente stretta dalle pallide labbra del Doku. L’abbigliamento è il solito, dei vestiti neri, eleganti e aderenti. Il tutto è completato da un lungo cappotto nero che gli arriva fino alle caviglie e un paio di guanti neri coprono le mani. Sulla testa una fedora, tipico cappello mafioso, di pelle nera. Avanza tranquillo, al suo fianco il collega. La mano destra stringe il manico di un ombrello ninja, aperto e molto semplice, nero. Esso ha al suo interno una discreta quantità di aghi, pronto ad essere utilizzato qualora fosse necessario. Gli occhi sono coperti da un paio di occhiali scuri che nascondono gli occhi celesti, colore ghiaccio. Il braccio mancino è nella tasca sinistra del pantalone, a riposo per ora. Cerca di muoversi con attenzione, destreggiandosi nella paludosa foresta. Al suo fianco come dicevamo prima il suo collega e verso di lui sono rivolte le prime parole, silenti e fredde <Per che cazzo siamo qui?> domanda curioso e poi prosegue <Sappi che se mi sporco più del dovuto ti meno> lo dice chiaramente, senza troppi giri di parole. Si presenta con il classico vestiario da non-ninja in quel parco dei divertimenti ch'è diventata per lui la Foresta delle Mangrovie. Pantalone e camicia neri, le cui maniche son piegate sin ad altezza dei gomiti. Son in bella vista sia gli avambracci pallidi che le cicatrici sparse sul polso, usate principalmente per attivare l'innata Kokketsu al momento del bisogno. Il cinturone attorno alla vita, dentro al quale son infilati i lembi della camicia, sostiene anche una tasca Porta Oggetti nei cui vari scomparti vi ha sistemato: fumogeni, tonici coagulanti e tonici di recupero chakra. Dal momento che può sfruttare tecniche a lungo raggio e dalla distanza, opta per portarsi dietro soltanto pillole e tonici che potrebbero tornargli utili. Non è avvezzo all'uso di NESSUNA arma, pertanto se ne priva. La Sbrilluccica non manca mai, anzi è posta nelle rispettive due tasche anteriori del pantalone. Può sembrare un'idea malsana, ma queste ultime sono concepite al tempo stesso per aiutare il Ninja che l'assume, oltre a favorire un discreto aumento dell'euforia. Se poi teniamo conto che potrebbe assumerle il Demone in questione, beh, son problemi vostri. I capelli rossicci son spettinati e corti, arrivanti alla base del collo. Sul naso, ha sol un paio d'occhialini dalla montatura cremisi. Fortunatamente, non v'è neppur la classica nebbia di Kiri ad infastidire il suo lento peregrinare. Abituato alle tenebre dalle quali reputa d'esser nato, vaga privo di meta alcuna ma in compagnia del suo fedele braccio destro. < Zash... > Mugugna, lanciandogli una rapida occhiata di sottecchi. < ...hai trovato clienti? > Le mani son infilate nelle tasche, intento a giocherellare con una delle bustine contenenti le pillole da lui stesso creato. Fa roteare gli occhi verso il cielo notturno e le fronde degli alberi al sol sentir delle sue parole. < Io - qui - faccio affari. > Se trova qualcuno, sia chiaro. Solitamente gli è sempre andata bene. Assume un'espressione a metà tra lo stizzito e la risata. < Nya... ahah... > La schiena è lievemente curva innanzi, continuando a pressar sul suolo per poter proseguire nel proprio incedere. < SHHH. > Lo zittisce in men che non si dica perché ha captato una voce non molto distante, femminea per giunta. < Hai sentito? > Anche i due Yakuza, di per sé, non è che han fatto molta attenzione alla voce o ai rumori da loro prodotti. [ Chk ON ] [Foresta] Passo dopo passo ella avanza alla ricerca della strada giusta, manco avesse perso un qualche tesoro da queste parti! Eppure non riesce a tornare proprio per niente sulla retta via e spera tanto che qualcuno possa aiutarla ma così non sembra. <Aaaahh!> le mani si accompagnano ai capelli ponendosi una ad una tempia ed una ad un'altra, scuotendo velocemente a destra e manca in modi alternati tra di loro. Inizia a non capirci proprio niente la ragazzina, e si chiede se potrà mai fare ritorno a casa di questo passo. Dove sono i Ninja affermati quando servono? Un pensiero fisso nella mente della donna. E proprio quando tutto sembra essere perduto ecco che percepisce la presenza di qualcuno nei paraggi. Il ché la rende contenta, ma non c'è fine agli allarmismi per una come lei che ancora deve fare la sua comparsa nel mondo Ninja come si immagina. <Eeeeeiii?> riprende ad urlare sperando di arrivare l'attenzione nel sentire ancora quelle voci che per quanto non sono forti sono comunque udibili. Edd eccola che come una pazza scatenata andrebbe a [Frrruuush!] tuffarsi nel bel mezzo di un cespuglio provando tutto sommato a prendere una scorciatoia che potrebbe condurla a dirimpetto in direzione di quelle voci. Insomma, tra un arbusto ed un altro alla fine capitombola al di fuori del cespuglio pancia a terra e dinnanzi ai piedi di Ryuuma e Zashiki. Un ottimo modo per presentarsi, ma ancora non ha alzato la testa per realizzare la figuraccia fatta. Cosa penseranno nel vedersela arrivare in tale modo? Questione di pochi attimi! [Foresta] Prosegue il moto dei due Yakuza e la mancina lascia la tasca per andare a prendere in consegna la sigaretta, dalla bocca una nuvola di fumo e va a rispondere <Non ti preoccupare, lo sai che quelli non sono mai un problema per me> prosegue il giovane <Beato te, io preferisco un bel bar a sto posto di merda> commenta in maniera secca e fredda, leggermente stizzito. Ma nulla di personale, però sapete, un giovane figo come lui non ama sporcarsi più del dovuto. Si ferma quando Ryuuma gli fa notare qualcosa <Mmm?> no, il giovane non ha sentito nulla, forse troppo pensieroso al momento. Del resto si parla di affari e quando si fa ciò, bisogna dedicarsi completamente. Eppure, tempo pochi istanti e si ritrovano dinnanzi una giovane ragazza, appena apparsa. Una ragazza che carambola a terra e finisce ai piedi dei due. Zashiki la osserva, con una certa freddezza a dire il vero <mmm?> forse era a questo che Ryuuma si riferiva? La squadra ben bene e mai che provasse ad aiutarla, la mano sinistra porta di nuovo la sigaretta alla bocca e fa di nuovo un tiro. Poi guarda il suo collega <Ti riferivi a questo?> domanda secco, freddo e a bassa voce. Pochi istanti e tornerebbe di nuovo sulla donzella e schioccherebbe la lingua sul palato, producendo un suono secco e ben udibile. Si rivolge a lei in ultimo <Cosa stai facendo?> gli domanda, mantenendo le stesse modalità di prima. Un tono basso, secco e decisamente altezzoso. Continua dunque a fissarla dall’alto verso il basso e attende, con la sua sigaretta accesa ancora tra le pallide labbra. Oh, lei cerca dei salvatori, dei ninja che possano aiutarla ad uscire da quell'incresciosa situazione. Si ingarbuglia tra i cespugli, non sapendo bene che strada prendere per tornare indietro. Il Rosso vi passa talmente tanto tempo che potrebbe conoscere quella dannata foresta a memoria. < Eh, lo so che non sono un problema per te... > Distende l'arto mancino col palmo vuoto rivolto in sua direzione. < ...vuol dire che mi tocca il gruzzolo che hai ricavato. > Può mica lasciarsi sfuggire un'opportunità tanto ghiotta? D'altro canto, le pasticche che gli aveva affidato dovevano essere soltanto vendute ai miglior offerenti. < Potevi anche restartene al bar anziché seguirmi, allora. > Bofonchia con evidente fastidio, mostrando le lunghe zanne bianche in una mezzaluna al contrario. Odia tutte queste lamentele per quanto il Doku sia il suo compagno di bevute, di creazioni e quant'altro. Son proprio dei perfetti amiconi, oltre che colleghi in primis. E mentre è ancor lì a ciarlare con Zashiki, la voce acuta della ragazzina si fa più vicina. Talmente vicina da trovarsela poi riversa a terra, non molto distante dai piedi del duo mafioso. < ... > La fissa senza capire, in un primo momento, con molteplici punti interrogativi immaginari a formarsi sul testone del Demone. < NYAHAHAHAHAHAH! > E di botto, perché sì, privo di motivazione se non forse la figuraccia compiuta dalla ragazza, scoppia a ridere in maniera sguaiata e fastidiosa. Potrebbero sentirlo fino all'accampamento di Kusa per quanto lo riguarda. < La ragazza è proprio finita nella tana del lupo, eh? > Vuole soltanto incuterle timore come fa con TUTTI, è persino inutile prenderlo sul serio. Forse. La faccia da brava persona non ce l'ha di certo. Ci manca solo che li scambino per una coppietta, poi. Chiaramente, a ben vedere, nessuno dei due la sta aiutando. E' come quando il tuo migliore amico si fa male e tu, anziché aiutarlo, ti sganasci dalle risate e lo perculi. Uguale. [ Chk On ] [Foresta] Realizza in un istante di essere caduta ai piedi dei ragazzi, di solito è il contrario e sono loro a cadere ai suoi piedi, che disdetta. Insomma, farebbe in modo svelto e poco teatrale di provare a fare presa sul terreno e rialzarsi senza nemmeno pensare di accettare eventuali aiuti - non si abbasserebbe mica a tanto - ed andare a portarsi frontalmente al duo dinnanzi alla propria figura. Che dire? Si sente maledettamente fuori posto, arrivata come un fulmine a ciel sereno con il rischio che quel fulmine alla fine non era nient'altro che una minuscola ed insignificante scintilla, e lei si sente in questo modo. Prova dunque ad alternare lo sguardo prima su di uno e poi su di un altro, facendo caso alla loro fisionomia e provando a capire se sono individui conosciuti o meno. Non le sembra ad un primo impatto, ed alla fine sicuramente amici e parenti li si trovano in casa o per il villaggio non di certo in una foresta desolata come questa. Lo sguardo dapprima va a precipitarsi verso di Zashiki da cui arriva una domanda che non si sarebbe mai aspettata - per scherzo ovviamente - a cui già ha una risposta pronta. <Sono stata avvisata di una squadra Ninja sotto attacco da queste parti e volevo accorrere a vedere e magari aiutarli.> Una bugia, probabilmente è stata mandata da qualcuno a raccogliere funghi per la cena e si è persa, e sta girovagando già da qualche ora.. e pure senza aver trovato nemmeno un fungo, una disdetta, non c'è che dire. Se non ci si mettesse anche Ryuuma che pare incuterle timore o almeno provarci. Ci riuscirebbe visto che le gambe tremano un minimo <E..e..e guarda che sono amica dei pezzi grossi del villaggio, se mi tocchi non ti conviene eh!> Ci prova lei ad incutere altrettanto timore, sapendo di fallire miseramente e le sue gambe confermano l'opposto di quanto dice. E qualche passetto indietro ci proverebbe pure a farlo pensando di essere davvero vittima di lupi anziché di qualcuno che possa aiutarla. <L..lasciatemi!> Li intima di farsi da parte. E con.. con un niente in mano, nemmeno un tronchetto di legno. Ah, la sfortuna. [Foresta] Di nuovo un bel tiro di sigaretta a tutti polmoni prima di rispondere al demone <Certo, ma sappi che poi voglio la mia parte> senza troppi problemi, alla fine la loro è tutta una questione di soldi. Si vogliono bene, anche se non lo dimostrano, ma ancora di più vogliono bene ai soldi <E lasciarti andare in giro da solo?> domanda fissando ancora la ragazza, ora sta a lui incutere un po’ di paura alla giovane <Saresti capace di qualsiasi cosa> sentenzia freddo, non spostando lo sguardo oscurato dalla giovane e aggiunge a quanto detto dal compare <E della salamandra> e fa un mezzo ghigno. Ascolta quello che la ragazzina ha da dire con un certo interesse e non può fare a meno che presentare un ghigno ben visibile <Ah si?> è curioso e non può che farlo notare. Pochi istanti e si rivolgerebbe al suo collega <Hai sentito? Conosce tutti i pezzi grossi> la sta prendendo in giro e lo sta facendo al suo solito modo, con una discreta straffotenza. La mancina riprende in mano la sigaretta ed esce di nuovo una nuvola di fumo dalla bocca. Aspetta pochi istanti e continua a fissare la giovane <Ripeto di nuovo, cosa ci fai qui? E’ pericoloso> afferma il giovane Doku e conclude <A dire il vero, nessuno ti sta trattenendo> e continua a fumare tranquillo, senza troppi problemi. Apparentemente divertito a dire il vero, forse una serata normale si è trasformata in qualcosa di interessante. E alla fine conclude <Per caso, cerchi qualcosa di particolare?> a cosa si riferisce? E’ chiaro cerca di piazzare la droga anche in questa situazione ovviamente. Tamaki cerca d'alzarsi e i due gentiluomini non le tendono la mano neppur per scherzo. Perché ci si dovrebbe sforzare così tanto? Il Demone poi è soggettivo: aiuta soltanto chi può aiutare lui successivamente. Ad esempio, non lascerebbe mai perdere Zashiki, Kouki od altri membri della Yakuza per lui fondamentali. Continua a fissarla, piegando or le braccia sul petto e senza spostar gli occhi neppur sbaglio. Iridi verdognole che si focalizzano sul viso e lungo il corpo della giovane, cercando di intuire se possa trattarsi d'un problema o e sia davvero soltanto una ragazzina senza arte né parte. < Qui, non c'è proprio nessuna squadra ninja. E, sicuramente, non siamo noi due quelli che hanno mandato. > Anche perché lui è stato incaricato di tutt'altra missione. Spalleggia l'amico, ghignante e tronfio. Mostra le lunghe zanne in quella mostruosa mezzaluna che non promette affatto niente di buono. E' quel classico individuo che la società teme e lui si bea proprio della paura, del distacco delle altre persone da lui. Talvolta, s'è spesso rilevata soltanto una coerenza con ciò che reputa essere: un Mostro. Lo hanno cresciuto ed abituato così. Torna sul suo compagno di merende, il quale è sì conscio che gli deve dei quattrini, ma al tempo stesso vuole la sua parte. < Tu e quell'altro stronzo... > Riferendosi a Jinto, il loro diretto capo. < ...mi succhiate più soldi di quanto potrebbe fare una prostituta. > Delicatissimo. < Vuol dire che ne parleremo al bar. > Sancisce con un lento sbuffo, mentre si sistema qualche ciocca di capelli sul capo, scostandola con un cenno lieve della manca. < ...Dai cazzo, non sono una bambina che ha bisogno della balia. > Non a caso, sono le bambine che ne hanno bisogno per evitare che finiscano nelle SUE luride manacce. La fama da pedofilo ormai gli appartiene tanto quanto quella di idiota. Gli occhi, infine, sorvolando Zashiki che gli ha appena rovinato la serata chiedendogli il vile denaro, si riportano sulla fanciulla. < E sentiamo... > Si china lievemente in avanti, poiché più alto di lei. < ...quali pezzi grossi conosci? > La vuole mettere alla prova e indirettamente la sta bullizzando. Tutti e due la stanno bullizzando. E non sanno neppure che si tratta d'una konohana, altrimenti avrebbero iniziato da ben prima a far i grossi. < Io non ti sto toccando e non ho nessuna intenzione di farlo. Sono qui per affari. O compri o smammi. > Agita la manca nell'aria come un fazzoletto sgualcito, poiché per lui la questione è quella: stop. Involontariamente, come se fosse del tutto normale, poggerebbe un braccio sulla spalla di Zashiki. Che bella coppia formano, eh? < Sei libera d'andare via quando vuoi. > Ammette, umettandosi le labbra con la punta della lingua. Ancor ghignante, non le toglie gli occhi di dosso. Tutto sommato, non sono cattivi, ma lo possono sembrare. Gli affari... son affari. [ Chk ON ] [Foresta] Domanda su domande anche quando lei crede di essere molto brava a mentire, ma così alla fine non sembra essere. Che fare? Non lo sa nemmeno lei, potrebbe davvero essere la vittima della serata di un gruppo di ragazzacci. Cerca dunque una volta fatto qualche passo indietro di andar a mantenere le gambe a terra in modo solido, non volendo dimostrare cenni di terrore o quanto di altro. Non è il caso di continuare in questo modo. Le braccia invece vanno dinnanzi alla zona bassa della veste stringendosi a formare un pugno e la schiena inarcata un minimo in avanti, e di conseguenza anche il capo in segno di rispetto probabilmente. <Certo che li conosco! Cioè no, forse ci scambiamo il " Buongiorno " per strada, ma è già un ottimo passo verso la conoscenza? Non credete anche voi eh?> Sta farneticando e se ne rende conto anche da sola, ma il ché è abbastanza imbarazzante. Non capita tutti i giorni una con il suo temperamento, di questo potrebbe esserne anche certa! E poi un'altra domanda che ha già sentito in precedenza a cui non può svincolarsi ancora una volta con una menzogna. <Ero alla ricerca di qualcosa per la cena, e mi sono persa, niente di ché.> Rispondendo in modo sereno a questa domanda per quanto l'agitazione possa essere ancora tanta in lei, non si sa mai se sta parlando davvero con degli assalitori o chissà che altro. <No, niente di particolare. Anzi, che si intende per particolare?> Stranita da questa domanda, alla fine si sta parlando di un girone che non le appartiene e non ha mai approfondito. Chissà che non possa esserci una prima volta però, la palla è stata lasciata in mano a Zashiki. E lo sguardo meticoloso torna su di Ryuuma sentendone ciascuna parola e memorizzandone il succo. <Uhm ho un vuoto di memoria. Sono così tanti che faccio fatica a memorizzarli!> Una banale scusa per aggirare la domanda altrui, ci cascherà? certo che no, non sa rendersi affatto credibile la ragazzina. Però ha ragione non la stanno toccando e nessuno le impedisce di andarsene da lì a tutti gli effetti. Una nota positiva l'ha trovata. <Beh ma il punto è che non so quale sia la strada per fare ritorno.> Sperava che potessero aiutarla ma così non è stato o meglio sembra che non sarà alla fine. <Però prima di rimettermi in cammino, cosa dovrei comprare? Fazzoletti, detergenti per le mani o orologi che quando arriverò a casa ormai avranno smesso di funzionare e dirò " cazzo una truffa! " maledicendovi?> Sì, lo sta domandando con estrema serietà. E' quella la cosa grave in tutto ciò. [Foresta] Borbotta verso il suo collega <Non provare a paragonarmi a quello stronzo> non l’ha presa proprio bene il ragazzo, ma si sa, le vere coppie ogni tanto litigano ed è questo il caso. Soprattutto se dentro al discorso ci sono i soldi, in quel caso allora la situazione diviene scottante <Se non vuoi darmeli puoi fare anche a meno di me, nessuno ti obbliga> borbotta di nuovo prima di fare l’ultimo tiro di sigaretta e lanciarla via, con la mancina, nella paludosa foresta. Poi torna a fissare la ragazza e si andrebbe ad umettare le labbra <Ah sì?> è curioso, non capisce bene dove la ragazza sta andando a parere ma si sta divertendo, alla fine, vederla arrampicare così sugli specchi, per un sadico come lui fa sempre piacere. Ed ecco che forse esce la verità <La cena in questi posti, direi che siamo svegli> serio e coinciso, senza troppi giri di parole. Non la conosce e probabilmente non ha intenzione di conoscerla. Del resto, peccato per lei che si è imbattuto nel gatto e nella volpe della Yakuza. Ryuuma, gli si poggia sulla spalla e il giovane Doku lo guarderebbe un po male <Tsk> non ama il contatto fisico, lo ha sempre detto ma questa volta lo lascia correre, sta al gioco. I due finti cattivi si stanno divertendo e continueranno a farlo probabilmente. Ascolta quello che la ragazzina ha da dire sulla compravendita e il giovane scoppierebbe in una fragorosa risata, cosa abbastanza rara <Ragazza, ma tu hai capito con chi stai parlando?> forse non se ne rende conto e quindi il giovane con la mancina andrebbe a prendere un’altra sigaretta e la porterebbe alla bocca, prima di riporre il pacchetto lo porrebbe alla giovane <Ne vuoi una, fumi?> domanda secco, tornando serio e pacato. Non appena la giovane abbia deciso se prendere una sigaretta o no, si accenderebbe la sua e prenderebbe una bella boccata di fumo <Vuoi trovare la strada di casa? Potrei avere qualcosa in grado di aiutarti se vuoi, è una polvere magica> si sta riferendo alla droga ovviamente, l’avrà convinta, chi sa? Lui, dalla posizione assunta, non si muove. Anzi, resta perfettamente dritto con la schiena a scandagliar per un attimo la zona. Torna serio il giusto sol per accertarsi che nessun problema si metta in mezzo al trio. Tutto sommato, si sta persino divertendo. < NYAAHAHAHAH! > Scoppia a ridere nuovamente, gettando il capo all'indietro ed incapace d'arrestare il fiume in piena ch'è diventata la sua risata. < Anch'io conosco dei pezzi grossi, ma non sto lì a salutarli con rispetto e reverenza chiamandoli poi amici. > Beh, in fin dei conti, l'Hasukage è addirittura suo cognato. Rasetsu - sì - che potrebbe dire di conoscere dei pezzi grossi. Ce li ha in famiglia! Pensate quant'è fortunato. < Per la cena? In mezzo alla foresta? A quest'ora, qui, puoi trovare animali feroci, noi due... > Indicandosi e puntando il dito anche sul Doku di fianco, includendolo nei vari pericoli che si potrebbero incontrare. < ...altri due come noi... > Kouki o Sosachi, in effetti. < ...o gli Anbu di Kiri che non si fanno i cazzi loro. > Per inciso, scurrile e privo di peli sulla lingua i quali gli lasciano dir tutto quel che passa per la testa, quando e se lo ritiene opportuno. Zashiki s'offende... due volte. Aveva dimenticato quanto potesse essere un palo nel retto delle volte. E, da brava coppietta quale sono, non possono certo andar sempre d'accordo. Giusto? Giusto. < Mi fai eccitare quando lo insulti. > RASETSU. A cuccia. Indecente con chiunque abbia affianco o davanti. Sempre. Quando non c'è Kouki, fa esattamente l'opposto: rude, scurrile e stronzo. Con lei sarebbe molto mansueto, probabilmente attratto dalla Yakushi abbastanza da dover far il cane da caccia nei confronti di chi la circonda. Sogghignante, gli ride letteralmente nell'orecchio poiché non osa spostarsi neanche sotto tortura dall'appoggio che ha trovato. Esibisce il suo ghigno a trentadue denti, soddisfatto. < Non dire stronzate, tesoro mio grande... > Aiuto, la situazione sta degenerando. E pensare che quella sponda l'aveva abbandonata in virtù del suo braccio sinist--- no, così risulta essere veramente scandalosa come frase. < ...non posso fare a meno di te! > E sia mai che non osi far lo stronzo in qualsiasi situazione lo richieda. Povero Zashiki. Cerca di dargli un altro ennesimo e casto bacio sulla guancia più vicina. Che triste figura. < Senti, dai, smettiamola con questa farsa... > Parla lui che sta cercando di appiccicarsi e appoliparsi al povero Doku, pur CONSCIO del rischio di essere avvelenato qualora a quell'altro girino le scatole. < ...tu non conosci nessuno che possa venirti a salvare... > S'è stancato di scherzare, solito sbalzo d'umore improvviso. < ...e noi siamo i lupi cattivi e feroci che non ti faranno andare via. > Se la metti su questo piano... < Compra qualcosa da noi, sono caramelle. > Sembrano il gatto e la volpe. Che coppia affiatata! < Giuro che non te ne pentirai. > Grazie al cazzo. Ci guadagni tu. [ Chk On ] [Foresta] Ancora una volta in mezzo a due fuochi, rischia di bruciarsi e lo sa bene! Tuttavia non può fare a meno di drizzare le orecchie quando sente parlare di una polverina magica in grado di aiutarla a tornare a casa, vorrebbe anche cascarci ma ormai si sta facendo tardi per i suoi gusti ed è lontana da casa di un bel po' ormai. Di questo passo finirà con il essere divorata dai lupo o da chi la sta gentilmente ospitando, e non immagina quale sia lo scenario migliore fra i due. Forse meglio gli animali alla fine, almeno sarebbe morta per sfamare qualcuno. Tuttavia non può proprio fare a meno di rispondere a quelle domande <Con due venditori ambulanti? Anche se non credo che la foresta possa essere il tratto migliore per vendere qualcosa. Cioè a chi potreste venderla? Agli animali? Non se ne fanno niente dei fazzoletti etcetc.> Spiega il proprio punto di vista, ancora incosciente di chi possa avere realmente dinnanzi a sé, ma alla fine perdonatela non si interessa di queste cose tutto sommato. <Oh no, anzi sì, ne prendo una e la conservo. Magari un giorno la fumerò pensandoti!> Provando ad allungare la mano, e se l'altro lo permette, di agguantarne una e infilarla tra i capelli e l'orecchio destro senza rischiare di farla cadere. Come una sorta di ricordo dell'altro e di questo fantastico incontro che hanno fatto, per quanto sia iniziato con il piede sbagliato e potrebbe terminare con l'altro nella fossa, chi lo sa mai. <Ah mi piacerebbe restare ancora qui e usufruire della polverina magica, ma credo proprio di doverne fare a meno. Però ecco tieni..> frugando nella tasca andrebbe ad afferrare una banalissima caramella alla menta, provando a lanciarla a Zashiki. <Prendila, dicono che se la mangi non ti puzzerà più l'alito. O semplicemente conservala! Anche questa è roba daa sbaaalloooh!> mangiandone proprio una al momento, tanto per dare di più la sensazione di sbaallooh. E subito dopo gli occhi catapultano in direzione di Ryuuma provando a sentirne il dire. Da terrorizzata a logorroica il passo è breve, bisogna dirlo questo. <La vegetazione offre anche cibo eh!> Non va contraddetta su questo eh! E poi quella lieve e sottile minaccia, deve comprare qualcosa caramelle? <Ma che me ne faccio? Le ho appena date a lui, ne ho tante in tasca ancora!> E la cena della serata non sarà di certo a base di caramelle, poco ma sicuro. <Senti.. la prossima volta magari comprerò le tue caramelle, magari avrò finito le mie. Ciaoooh!> E proverebbe a filarsela a gambe levate nella direzione opposta. Ninjutsu del camaleonte fifone in azione! Osserva con attenzione tutta la scena leggermente spazientito anche perché Ryuuma sta giocando veramente con il veleno ed è sempre pericoloso ciò. Regge la sceneggiata solo perché si sta divertendo, in altre situazione gli avrebbe sfracassato l’ombrello sulla testa, come già successo del resto. Due animali feroci si, ma soprattutto due grandi coglioni come loro è difficile trovarli al di fuori da queste situazioni così particolari. Ma quando pronuncia la parola eccitare, ecco, quello no <Rasetsu> lo fulmina con uno sguardo, atroce, assurdo e veramente feroce <Se volete vedere qualcosa di feroce sarò io tra poco> lo minaccia, perché va bene scherzare ma non troppo, ha una certa dignità e la difende <Sei il mio grande tesoro?> borbotta il giovane sbalordito. Forse la situazione sta degenerando e lo sta facendo rapidamente <La caramella dalla a lui, che ha un alito tremendo e nonostante questo vuole pure baciarmi> continua a borbottare restando serio, e sempre rigido. Di certo la salamandra non è l’essere più socievole <Senti tesoro mio, se non ti stacchi fra poco ti taglio la mano> gli dichiara fissando la ragazza che decide di allontanarsi senza neanche aver comprato nulla <Che tipa strana> e via a fumare di nuovo. Una nuova nuvoletta si alza dal duo e il giovane si rivolge al capo <Vedi, è colpa tua> continua <Fossi stato da solo gli avrei venduto di tutto, è la tua presenza, sei poco presentabile> lo critica <Non sei bello quanto me, devi saperci fare per vendere> disse il maestro della vendita, mr. Ego narcisista. <Giuro che non ti pentirai> scuote la testa <Ti mancano capacità di vendita, sei vecchio Rasetsu> lo scimmiotta un po’, si sta divertendo a prenderlo in giro ora <Che ne dici se ci muoviamo, mi sono rotto il cazzo di stare qui fermo> continua a borbottare <Su dai, portami al bar, beviamo qualcosa, mi devi un bourbon> continua, cercando di staccarsi dal compago continuando a fumare La ragazzina ha fegato, deve riconoscerglielo. Per non parlare del fatto che praticamente stia dicendo che lì è impossibile vendere. < Io qui ho venduto a un sacco di persone. > Appare imbronciato e infastidito da tanta mancanza di fiducia. La Foresta delle Mangrovie è il suo parco dei divertimenti, laddove ha venduto ad un sacco di persone perché è proprio il miglior luogo isolato in cui incontrarsi. Per non parlare del fatto che lì ha anche trasformato il suo primo progetto, il primo Kokketsu in assoluto generato dal sangue del Rosso. Ancora freme al sol pensiero. < N-non vendo fazzoletti. > Ancor punto nell'orgoglio, appare oltremodo infastidito da tanta insolenza in un'unica ragazzina. < Cioè fammi capire. Le sigarette sì, le caramelle no. Ma che educazione ti hanno dato i genitori? > La situazione sta diventando leggermente stupida. Leggermente è un parolone, ovviamente, considerando con chi stiamo avendo a che fare. E non ha neppur assunto la Sbrilluccica di recente, vuol dire che talvolta è proprio così e basta. Non sa se scoppiare a ridere o mettersi a frignare in un angolo. Vede lei poggiare una caramellina alla menta sulla mano del Doku. < NYAHAHAHAHHA! Non ci voglio credere. > Sceglie la prima, per quanto scuota il capo con evidente e ormai consolidato disappunto. Sembra che sia lei quella a prendere in giro i due, i quali non riescono comunque a concludere alcun accordo con tutta la buona volontà messa. < Ma queste son part-- ASPETTA! > Non c'è niente da fare, la fanciulla decide di lasciare la Foresta... Ma ritroverà la mia? Beh, non è un problema del Rosso il quale si concentra sull'amico imbestialito. < EDDAI, perché non togli quel palo che hai lì sotto e ti diverti? > Con uno come il Rosso, che farebbe perdere la pazienza pure ai Kami, sfido io a reggere e a non volergli piantare un coltello nella trachea. Lo farebbero tutti. Persino i suoi genit--- ah no, a quelli ha dato il benservito lui. < MI STACCO, VA BENE! > S'allontana davvero d'un paio di passi, muovendo le mani da un lato all'altro sia per accertarsi che ci siano ancora e sia per far vedere all'altro che lo ha ascoltato e capito. < Senza queste mani, io non produco e tu non fai soldi. > Lo sanno tutti, no? Sbuffando, quindi, cerca di riassestare la serata con qualcosa d'utile... Estrae una bustina dalla tasca che contiene la Sbrilluccica Rossa, la sua preferita e della quale è dipendente. Con un agile scatto, la butta giù senz'acqua e senza masticare. Preparatevi ai fuochi d'artificio! < EHI, anch'io riesco a vendere BENISSIMO quando sono da SOLO! Vuol dire che il vero problema SEI TU. > E gli spiattella l'indice sul petto. < A questa le hanno insegnato a non prendere caramelle dagli sconosciuti, per forza! > Biascica con fastidio alla volta del compare, scuotendo il capo e lasciando che lei possa allontanarsi. Ora è colpa dei genitori, capito? Dell'eccessiva educazione. < No, ora sono OFFESO. Tornatene da solo a quel cazzo di bar. > E fa davvero l'offeso. Si gira dall'altro lato dandogli le spalle, incrocia le braccia al petto e... niente, sta. Col broncio, persino. [ Chk On ] La ragazzina ha coraggio, questo è innegabile e a vedere la reazione di Ryuuma, direi che ha colpito nel segno, o meglio nell’orgoglio <Deve far male, vero Rasetsu?> gli tira una bella frecciatina e sorride quando la ragazzina gli prende una sigaretta e sentendo le parole del Demone il sorriso si tramuta in risata <Eh, evidentemente è un’educazione diversa dalla nostra> e farebbe spallucce. Dopo di che lancerebbe via la caramella e riprenderebbe tra le dita la sigaretta <Una caramella, a me? Tsk> palesemente scoglionato, come al solito. Di nuovo una bella boccata di fumo prima di rispondere al Demone <ah ah ah> mima in maniera scabrosa quella che dovrebbe essere una risata. Un palo in culo. Effettivamente è una cosa abbastanza comprensibili, del resto i geni Doku quelli sono, scoglionati di natura. Ha finalmente riguadagnato un po’ di spazio di libertà <Grazie, ora posso respirare> borbotta il giovane <E poi, mica sono la tua ragazza, o sbaglio?> o sbaglio? Cosa vuole dire esattamente? Restiamo sul vago e con il beneficio del dubbio, così come giusto che sia. Ma vabbè, questo non è importante, forse. Un’altra boccata di fumo a spezzare il dialogo con il suo capo <Ah beh, allora scusami mr. Spacciatore numero uno> lo scimmiotta di nuovo, che vogliano fare a gara per chi dei due vende più droga? Seriamente? <Voglio proprio vedere chi è capace a vendere più polvere, vogliamo scommettere?> la butta lì, in maniera seriosa come al suo solito, glaciale, ma palesemente divertito <E su, adesso non frignare, offeso?> continua <Perché una ragazzina è stata educata male? Cosa ci vuoi fare? Non tutti sono fortunati come noi?> ok, fermi tuti, veramente si sta parlando di educazione e si sta facendo una sorta di discorso rovesciato? Certo che questi matti della yakuza sono veramente matti a quanto pare <E ora, non mi va di andare da solo, ci avviamo verso il cazzo di bar? Ti porto una fiala di veleno se non rompi i coglioni ora> cerca di dargli il contentino, così da poter andare a bere. E' una stilettata al cuore, non è che fa male. Però, da qui ad ammettere che ne ha risentito, ne passerà d'acqua sotto i ponti. Continua a restare offeso, volgendogli le spalle e tenendo le braccia incrociate sul petto. Espira, ticchettando or con la suola della scarpa sul suolo. < Non saresti la mia ragazza neppure se fossi donna. > Specifica e sottolinea, burbero come al solito poiché infastidito dal modo di fare altrui. Sì, s'è davvero offeso e capita veramente di rado. Di solito, il tutto sfocia in rabbia incontrollata oppure lascia che tutto scivoli via. < E' OVVIO che sono lo spacciatore NUMERO UNO. > E lo grida ai quattro venti come se niente fosse. Probabilmente è davvero fortunato che lì, in questo momento, non ci sia nessuno oltre a loro due e possibili bestie feroci notturne. < Non osare sfidarmi sul MIO territorio. > Certo, ma è pur vero che il Rosso viene aiutato da Sakir a trovare dei clienti. A differenza di Zashiki che ha comunque il suo modo per trovarli, oltre alle proprie effettive fonti. Però, c'è qualcosa che lo frena dall'accettare. Vero? Lui, del resto, ha davvero molto altro di cui occuparsi che mettersi a cercare dei clienti. E' quello uno dei motivi che lo ha spinto ad usare Sakir per questi lavoretti. < Sono offeso da te! > Ed eccolo di nuovo imbronciato, pronto a dare fastidio con ogni mezzo a disposizione. < Noi siamo stati educati meglio di quella lì! > Per forza, non siete stati educati affatto, altrimenti mica finivate a vendere droga, no? < Una fiala di veleno? > E' dubbioso in merito, però potrebbe essere il miglior stratagemma per far tranquillizzare un bambino come lui. Si gira, però, per poterlo adocchiare e tenerlo sotto tiro, seppur in tralice. < Per tutti i Kami, Zashiki dietro di te! > Esclama impaurito, anche se appare perlopiù sorpreso. Stende l'arto per poter indicare una zona nel folto della foresta proprio dietro le spalle del povero mafioso. < Sta venendo addosso a te! > ...è l'effetto della Sbrilluccica, ragazzi, non dategli neanche troppo peso. Non a caso, sarà soltanto il povero Rosso a vedere qualcosa di totalmente inesistente. Però, dall'espressione sembra veramente sorpreso di veder ciò che... beh, lui soltanto vede. [ Chk On ]
Giocata del 25/04/2020 dalle 18:17 alle 20:19 nella chat "Foresta di Mangrovie"
Si è offeso veramente, questa volta, il giovane demone e Zashiki non può fare altro che guardarlo un po’ strano. Effettivamente, nonostante i tanti anni di conoscenza non lo aveva mai visto così, forse è proprio il segno che ci tiene al rapporto con il giovane Doku o forse semplicemente tiene alla droga più di qualsiasi altra cosa, chissà. Il giovane genin resta li in piedi, fermo, a distanza. L’ombrello è ancora aperto, dolcemente appoggiato sulla spalla destra del giovane e la destrorsa risulterebbe occupata quindi a sorreggere l’ormai inseparabile arnese. Lo osserva mentre la mancina manda avanti il moto fumatorio. Non aggiunge nulla, ma di certo se la battaglia è una battaglia di orgoglio, Zash non è disposto a perderla. Una cosa è certa, oltre ad essere matti sono pure testardi <Si, tu dici così, ma nessun essere al mondo potrebbe resistermi> sentite come il dio sceso tra gli uomini se la crede. Di certo non ha mai avuto un problema di ego o narcisismo, anzi, ne ha in abbondanza per tutti. Però oltre a questi bei pregi ne ha anche altri ed uno è quello di essere pragmatico e per questo cerca di far calmare Ryuuma, anche mentendo spudoratamente <Si Rasetsu, è vero, sei il numero uno> detto con freddezza e con un tono basso alla Zashiki, chiaramente solo per sfar sbollentire il Demone. Che piaccia o no è forte e potente, Zash conosce le sue svalvolate e vuole di certo evitarle ora. Poi risulta esplicitamente offeso e per provare a placare la situazione il giovane tenta di fare qualche passo in avanti, in avvicinamento del Demone, avvicinamento che non inizia nemmeno. Un grido di allarme viene lanciato dal compare mafioso <mmm> non subito recepito da Zashiki, che dopo diversi secondi gira il collo prima a destra e poi a sinistra per scrutare le sue spalle, ciò che vi è dietro. Mentre Rasetsu grida al pericolo, Zashiki questo pericolo non lo vede, anzi, risulta sorpreso <Ma che cazzo stai dicendo?> sempre con belle paroline. La giovane salamandra quindi riposa gli occhi sul demone cercando di capire cosa stia effettivamente succedendo. Oh, il Rosso è noto per gli sbalzi d'umore. Voltatosi in sua direzione prima che possa aggiungere qualcos'altro, la droga inizia a dargli le allucinazioni che cerca proprio da esse. < Io riesco a resisterti ECCOME. > Sottolinea col proprio timbro vocale, contraddicendosi quasi, iniziando lentamente il suo declino verso la fine. La Sbrilluccica è ormai in corpo, un tutt'uno col proprio essere. < LO SO! > Sbraita subito dopo, allargando le braccia verso l'esterno con far del tutto teatrale. CERTO che lo sa. Sa bene che lui è il numero uno, ma non per questo si farà allisciare in questo modo dalla salamandra. < Lo sapevo che eri ancora tu sotto quella scorza che ti porti addosso! > Mentivo, ovviamente. Non gli s'avvicina, però, probabilmente conscio del pericolo che soltanto lui riesce a vedere. < DIETRO DI TE! DAI, CAZZO! > S'agita sul posto, saltando a pié pari un paio di volte. Glielo indica... il nulla. Tra le fronde, lui riesce a vedere soltanto un ipotetico mostro. Un drago. < Ti sta sputando fuoco! AIUT- > Il Rosso, dal canto proprio, si vedrà genuflesso su se stesso. Accartocciato come una carta d'una caramella buttata per strada da dei rozzi cittadini. Le braccia sarebbero incrociate sulle sua testa, il corpo arcuato in avanti e dando esclusivamente le spalle sia a Zashiki che all'ipotetico drago invisibile. Trascinatelo a casa, per piacere. Fategli fare una doccia fredda per farlo riprendere. Tremolante come una foglia, lui resta là in attesa del cavaliere salvatore che possa salvarlo. In questo caso, proprio il Doku è stato eletto come tale. [ Chk ON ] Un ghigno si palesa sul volto del giovane Doku che sicuramente non prende per vero le parole del Demone <Ah si? E l’altra sera al bar?> dice leggermente scocciato, non che abbiamo amato particolarmente quella dimostrazione di affetto, quel caloroso, forse troppo, bentornato. Il doku lo osserva da dietro le oscure lenti e nota il cambiamento di Rasetsu, lo conosce bene, sa cosa ciò comporti e di solito non è un bene <Oh merda> del resto sono famose le sfuriate del suo compare e subirne una, in mezzo a una sperduta foresta, forse non sarebbe una cosa troppo piacevole. Si preoccupa dunque il Doku, o almeno fino a quando non vede Rasetsu accartocciarsi sul terreno paludoso <MmM?> osserva curioso. Non ci vuole troppo a fare due più due e di fatto il giovane Yakuza dovrebbe poter ricondurre i comportamenti del Demone all’abuso delle pillole, alla droga che i due producono. Una piccola smorfia sul volto della salamandra, un qualcosa che non promette nulla di buono. Ascolterebbe quindi le urla del collega e si volterebbe di scatto lasciando cadere l’ombrello sul terreno paludoso, come se mimasse un gesto teatrale. E’ chiara la situazione? Vuole approfittare della situazione, sfruttando le allucinazioni, per fare uno scherzo al collega. Nessuno può resistergli, ecco, il giovane yakuza ne è convinto. Dunque cercherebbe di simulare l’impatto con le fiamme <COSA STA SUCCEDENDO?> un tono quasi sorpreso prima di gettarsi a terra <ODDIO, SONO STATO COLP-> interromperebbe la frase non appena il suo longilineo corpo avrebbe toccato terra. Si, sta recitando, si è un grande stronzo. Ma del resto il loro rapporto si basa anche su questo. Non direbbe più nulla, resterebbe immobile sperando di essere riuscito a fregare il collega. Come reagirà ora il Demone? Non si osi negare che Zashiki è uno stronzo, signori. Però, uno stronzo che sa assolutamente il fatto suo. < Io non so di quale sera al bar stai parlando. > Sta solamente facendo ancora l'offeso, poiché la ricorda benissimo. Come scordarla? Non era sotto l'effetto di NIENTE. Proprio NULLA. Non aveva neanche bevuto poi molto. Mentre lui è ancora piegato, accucciato per la paura di essere colpito da qualcosa d'irreale, quel bastardo di Zashiki finge d'essere stato colpito. Cade riverso a terra, steso completamente. La visione distorta gli farà immaginare anche delle ipotetiche ed ASSURDE ferite sul corpo del ragazzo che, CHIARAMENTE, non hanno proprio senso d'esistere. < PER TUTTI I KAMI. > Prorompe subito dopo, scostando appena le braccia per poter avere sotto controllo il tutto, per assicurarsi che possa spostarsi dalla sua attuale posizione. Si precipita sul Doku teoricamente svenuto, ferito e malmesso. < Ti porto alla tenda, miniera d'oro! DEVO CURARTI! PRESTO. > Impaurito di perdere il suo braccio destro e tutto ciò che concerne ad esso, pur non avendo grande forza vorrebbe trascinarselo a tutti i costi nella propria TENDA, nella tana del LUPO. Ammesso non venga fermato prima. Lacrimoni sotto gli occhi del Demone. PANICO PAURA. [ END ] Ed eccoci qua, pronti a testimoniare la facilità con cui una tragedia può mutare in commedia e viceversa. Ma anche di quanto il punto di vista influenzi la percezione delle cose. Sembra proprio che lo scherzo del giovane Doku abbia funzionato, anzi, forse pure troppo. La salamandra resta distesa a terra, immobile, con gli occhi semichiusi, vuol comunque capire cosa succede. Oh povero Zash, non sai nemmeno tu cosa hai combinato. Sta di fatto che l’improvvisato attore cerca in tutti i modi di portare avanti la recita, del resto vuole dimostrare che anche il Demone, nonostante tutto non può resistergli, anzi, che in fondo ci tiene al povero yakuzano velenoso. La situazione sembra sotto controllo, tanto che Zashiki riapre gli occhi per svestire i panni di attore e tornare ad essere il solito rompi coglioni di ghiaccio. Vuole farlo, ci proverebbe ma… Rasetsu a quanto pare casca nel siparietto di Zash, anzi che dico, sprofonda dentro. Forse il giovane doku ha sottovalutato la portata di quelle allucinazioni e ora ne paga le conseguenze. Sta per essere trascinato da Rasetsu in chissà quale oscuro posto <Asp> vorrebbe fermarlo, dirgli che è vivo e che sta tutto bene, ma non riesce a fare in tempo, viene trascinato via a forza dal collega. Unico suo tentativo è quello di riuscire a prendere l’ombrello nero caduto vicino al corpo del giovane, ci tiene e se lo vorrebbe portare con se. Anche perché siamo sinceri, vista la situazione, potrebbe anche tornare utile. Sta di fatto che dalla tragedia, quando la coppia che scoppia sono gli attori protagonisti, diviene una tragedia. Era una semplice passeggiata, un semplice incontro con una ragazza pessimamente educata e un semplice scherzo. Ora per Zashiki, inizia il viaggio verso l’inferno. [End]