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{ A te, l'immortale. } 不滅のあなたへ

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Giocata di Clan

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con Hanae

01:07 Hanae:
 Sempre più spietato. Abbassa lo sguardo, vedendo sulle proprie ginocchia posate entrambe le mani deformi, completamente rosse nel ricordo di una ferita antica, di ciò che in un certo senso ha dato il via al processo mentale che oggi sta permettendo a Nemurimasen di vincere. Eppure, si meraviglia che queste son sue. Le osserva e gli paion contorte e morte, un paio di miserabili mostri incapaci di toccare senza destar ribrezzo, che non potevan fare altro se non farlo rabbrividire al pensiero che ha passato tanto tempo rinchiuso in una prigione. Sente il viso tirate, come se la pelle fosse ormai stanca d'esserci attaccata, e contemporaneamente avverte ogni piccolo difetto del proprio corpo, persino gli occhi che al minimo accenno di utilizzo lo stancano e feriscono. "Tutto di te, ti fa male." Alla pronuncia di quelle fatali parole, il mento s'alza ed i muscoli del collo vengono tesi, con gli occhi che s'impuntano verso il cielo aperto, verso una luna perfetta, per metà calante. Proprio come lui in questo momento. Sarà una cosa detta e ridetta, ma dove trovare il coraggio di chiamare tutte queste piccole cose delle semplici 'coincidenze'? Sarebbe meschino. Gli occhi sofferenti di eterocromia impallidiscono sotto i raggi flebili, e percepisce ogni fibra di freddo. Si sente fragile, fragile ad ogni elemento della natura che lo circonda. Fragile ad ogni alterazione, ad ogni suono, ad ogni sussurro della natura. E non può che esserne disgustato. Il mondo è penoso, a partire da sè. Eppure, come non sentirsi contemporaneamente cullato? Eccolo, il suo grande sogno. Ed eccolo che per l'ennesima volta alza lo sguardo alla luna, quel simbolo che tanto lo fa riflettere e sognare. Chi ci crederebbe, all'idea che un'entità tanto mostruosa e brutale..prega? Eppure è ciò che fa, ogni volta che lo vedete alzare così improvvisamente il mento. Sta in silenzio e prega. Non ringrazia nessuno, ma sfiora con mano nuda la divinità e ne percepisce il sapore. Come potrà non essere simile ad una divinità, ottenendo il segreto dell'immortalità? Divenendone unico custode? In lui scorre ogni cosa. Ed in ogni cosa scorre lui. Potrebbe essere tutto. E' questa la calda realizzazione dell'animo. E' seduto sulle ginocchia, in un'eleganza propria della dimensione a cui appartiene. E aprendo gli occhi, sboccia di virtù. Allarga le braccia e percepisce l'aria che s'infrange sul corpo, aiutandosi con essa a far cadere la camicia già sbottonata, rivelando il petto ignudo e completamente pallido, colmo da ogni qual punto di ferite antiche. Di cicatrici, nessuna delle quali dovute ad errori in missione, ognuna appartenente ad una tortura. Davanti alle ginocchia è aperto un gran rotolo: il rotolo proibito scritto da Orochimaru in persona. Ultimo testimone di grandiosità. La camicia indossata viene trascinata via dal vento, senza meta. E le braccia lentamente s'abbassano sui fianchi. "Consolati, da te inizierà tutto." Solo ora allunga la sinistra, ruotando il viso verso il terreno vicino per accarezzare in viso un corpo privo di sensi. Il corpo di un ragazzo giovane, dai capelli neri..attualmente inerme. Eccola, l'Alice a lungo ricercata. Uno dei due sacrifici di questa notte. { chakra on}{goryo on}

01:51 Hanae:
 Ancora una volta, come sempre sarà da adesso in poi, lo sguardo si riempe di un guizzo simile ed attribuile ad una folgora. Come sempre d'ora in poi, osservando il meraviglioso corpo ambito viene completamente inebriato dalla sensazione divina d'essere completamente immolato in un etere di passione, un'aura vibrante che pare isolarlo dal mondo e in un certo senso rapirlo. E' ovvio sottolineare che se chiunque avesse la sfortuna di passare qua, in questo momento, verrebbe certamente soppresso al massimo delle proprie forze e con effetto immediato. Nessuno deve assistere all'esposizione e transizione di quell'anima. Alla distruzione di qualcosa di tanto importante. Non è importante la propria identità, ma è geloso di quel momento. E' geloso della memoria che intimamente vuole creare, l'ultima occasione di vivere un momento di massimo splendore di questo corpo. L'ultima vera occasione. In preda a chissà quale scatto di vitalità s'alza repentinamente in piedi, quasi un salto il suo, ben più fanciullesco nell'atto di quel che il corpo dovrebbe essere. E affacciandosi sul lago nero osserva il proprio riflesso appena visibile, celato dall'oscurità. La mano destra si allunga, assieme al busto flesso in avanti, sfiorando l'acqua e letteralmente lanciandosela addosso al corpo, quasi come si stesse autonomamente battezzando. Sente il freddo penetrarlo da una parte all'altra, fortificato dal vento che si rivela estremamente gelido. E sarebbe naturale, per un corpo quale è il suo, soffrirne appena, rimanerne non indebolito ma almeno infastidito. Troppo fragile. Si volta lentamente, verso il corpo stesso a terra. E nuovamente si rigira verso il lago nero. E' come se stesse per un momento ponderando una scelta. "Forse, dovrei morire, ora." Sarebbe facile, avanzare d'un passo e affogare nelle profondità scure di quel lago. E sarebbe per Nemurimasen una delle più belle scene osservabili, la propria morte. Immaginare dall'alto Dio che incurante di tutti e tutto guarda la più grande tragedia giungere al termine. Guardandolo affogare, senza intervenire. Perché ancora una volta, l'insonne crede che I Kami siano troppo eleganti per intervenire. La morte è troppo bella, anche quando spietata e brutale, per essere interrotta. Alla fine, si volta verso il cadavere. Si siede appena dietro la sua testa, ed inspira profondamente. Lo sguardo scivola sul rotolo, lasciandosi guidare dal metodo proibito. E le mani, naturalmente, s'alzano all'altezza del petto. Ed inizia. Il sigillo del serpente. Un bel modo di iniziare, considerando il creatore. E subito dopo la tigre, la capra ed il bue. Il cuore batte forte ed il chakra inizia ad esser lasciato naturalmente dissipare da ogni singolo poro. Una massa di chakra enorme inizia ad esser sprigionata, una massa cui potere sarà di iniziare a trascinare con sè una parte dell'anima di Nemurimasen e Katsumi. Ed essendo lui dominante in questo processo, sarà coscienza dominante al termine di tutto. "Nh-" E' come sentre strappata la pelle. L'anima viene forzata pezzo dopo pezzo fuori dal corpo. Non sarebbe capace di alzarsi più in piedi, anche volendo. Che tutto inizi. { Tecnica dell'eterna giovinezza e dell'immortalità } { Goryo on }

02:07 Hanae:
 Composto l'ultimo sigillo, è troppo tardi per tornare indietro. E mentre la propria anima viene trasmutata temporaneamente in chakra per potersi spostare fisicamente, avverte il corpo non esser più proprio. Il corpo di Katsumi inizia a giacere, le funzioni vitali improvvisamente accolgono un arresto, con estrema pace, come se il corpo fosse completamente consapevole di star venendo abbandonato. La luna si mostra in pieno dalle nuvole, riflettendo gran luce sull'acqua. E Nemurimasen, fortemente ebbro di sè, schiude le labbra mentre gli occhi s'abbassano un'ultima volta per vedere il proprio stomaco scoperto. Quante cose, ha abbandonato. Quanti elementi lungo la sua strada s'è lasciato indietro pur di giungere a questo momento. Viene dalla solitudine, pieno e traboccante di essa. Il suo sguardo guarda il mondo anelando il momento nel quale tutto sfiorirà, versando un fiume di poesia nel già poetico lago. Sente l'estrema leggerezza delle braccia, mentre il chakra viaggia, percependosi trasparente e leggero, come se il suo corpo stesse prossimo al tramutarsi in una larva. L'essere fisico pare venir violentemente sfumato verso il nulla, ma l'inquietudine dimostrata occasionalmente non sussiste se non nell'impercettibile tremolio del labbro. Ecco l'ultima cosa da rompere, assieme a Katsumi: il loro corpo. La mano nuda a poco a poco si raffredda con le vene che quasi prendono il colore caratteristico dell'orlo marino. L'occhio rimane inerme, in questo processo che coinvolge tutta l'anima. Privo di vita dal principio: sapeva già quello sharingan, di ogni sofferenza. I ricordi della lotta e del patimento subiti per anni e anni sfiorano in lui irrigandolo di un caldo lutto. E' stato molto resistenze Katsumi, per gran parte delle prove poste davanti a lui dalla vita. Ha ottenuto la vittoria, al prezzo della fatica, contro qualsiasi brutale forza. E Nemurimasen è stato sempre lì, testimone di ogni sforzo 'eroico', di ogni momento di pietà, amore, orrore. Ed è testimone anche al limitare della sua morte. Le cose sarebbero state diverse, se l'Uchiha non avesse deciso di rifiutare sè stesso per prendere il ruolo di clone perfetto, puro..o qualsiasi cosa fosse. Avrebbero potuto raggiungere l'equilibrio assieme. Avrebbero potuto dominare in equilibrio. Eppure, L'Insonne sa cosa sia l'approssimarsi della notte. Sa cosa sia il crepuscolo, inevitabile il suo arrivo. Si trova confuso dall'estrema coerenza del proprio sogno, dal proprio desiderio di vivere contrapposto a quello di morte di Katsumi. Ed è là, in quella dolcezza per un momento trasmutata negli occhi, che tutto il chakra fuoriesce in una violenta nuvola informe. Non ha nulla. Non è più nulla, per un istante. E tutto viene proiettato violentemente dentro il corpo scelto, il corpo ospite. Spasmodico ed inerme, non ha alcuna scelta. E l'anima altrui sarà il primo dei morti, assieme a Katsumi, che testimonierà questo momento. Nemurimasen è l'entità. L'entità è dentro l'uovo. L'uovo è Katsumi. Per nascere, Nemurimasen ha finalmente rotto luovo. Privato d'ogni cosa, Katsumi vive il suo ultimo respiro, prima di morire. { Tecnica dell'eterna giovinezza e dell'immortalità } {goryo on > off }

02:28 Hanae:
 Nemurimasen trasale. Tutto il sangue di quel corpo improvvisamente sembra bollire e fa da velo agli occhi, accendendo contemporaneamente la fronte, mettendogli all'udito un fastidioso fischio, come se una vertigine l'avesse improvvisamente colto. L'anima s'insedia in quel corpo violentemente e ne assorbe ogni caratteristica, rendendola propria. Un'insurrezione di brutalità lo porta in vita: improvvisamente, in un lampo, tutte le oscene visioni della propria vita passata. Viene agitato da una rinnovata sete e da rinnovata fame. In quel completo turbamento causato dalla trasposizione dell'anima, risale dalle cieche profondità della morte l'anima, e con impeto istintivo per la prima volta provato apre di scatto gli occhi, assistendo a una scena meravigliosa. Il corpo fino a poc'anzi utilizzato cade a terra di lato, lentamente, il fantasma di un delitto che smette in qualsiasi modo di muoversi con un tonfo secco sull'erba circostante il lago. E' strano, che un'angoscia disperata lo assalga per un istante? Mai, avrebbe più posseduto quella carne. Non si sarebbe mai più concesso i lussi e le abilità di un tempo. Non c'è più alcun rumore nella propria testa, e per la prima volta l'Insonne assiste al reale e completo silenzio. L'eccitazione prodotta in lui non fa che inasprire la sofferenza, rinfocolando i malesseri che il corpo sta avvertendo in questa fase di ricomposizione. Un confuso susseguirsi di immagini del passato. Dov'è, la coscienza? Dov'è quel suono e borbottio sempre presente? Non è una cosa che appartiene a ogni corpo? Perché non sente altro che i propri pensieri? Per un momento, è sorpreso e preso da una paura superiore. Il Vero ignoto. E ci impiega diversi secondi a comprendere: non è più un Goryo, nè un Uchiha. Non c'è più il solito filo di chakra connesso al cervello che ha consentito a lui di esistere e agire attivamente, di uscire dalla sua gabbia. E' completamente libero, libero e solo. Nessuno cercherà mai più di prendere il controllo. Quasi ad ogni spasmo di dolore di quel piccolo nuovo corpo, Nemurimasen ride, di un riso irridente, con una strana facilità. " ..ahaha.." e la risata prosegue, appagante, maestosa. Tutte le fibre in lui tremano. E nel ridere, convulso e molle, alza il nuovo braccio, osservandolo. Così nuovo, così..bello. Fa leva al terreno e strappa ogni pezzo d'erba tirato. Le ginocchia sono in terra e come loro i gomiti, con il busto alzato e il capo chinato verso il basso. Ride, ride mentre una singola ed ultima lacrima cade al terreno, venendo immediatamente assorbita dal terreno. Ce l'ha fatta. Carico di ogni impurità e infamia, di ogni pregio e difetto, è sè stesso. Subito, nello spirito, ricorre il ricordo di tutti. Di tutto. Ogni persona incontrata, ogni promessa, ogni abbandono, ogni onore e ogni onore. Un dolore prende tutto il corpo, ma è fisico. Affaticato, vomita e sputa sangue, trattenendo le risate ogni qual volta il dolore gli ricorda d'esser vivo. Ed è così tranquillo. Così felice, così infantile mentre si crogiola nei minimi dettagli. Non serve che il chakra si muova. Non serve fare nulla per esistere. Non è mai stato così leggero. Si rotola da solo nell'erba, si sporca e graffia, completamente incurante. Disimpasta e rimpasta il chakra. Scopre quello che il mondo gli ha offerto con un corpo scelto accuratamente. E solo alla fine, userà quelle risorse per fare al suo vecchio corpo ciò che merita. { END }



Nemurimasen usa la tecnica dell'eterna giovinezza e dell'immortalità.

Sono 4 azioni, ma sembra giusto segnalare la role.

Disturberò qualcuno dallo staff per effettuare ogni modifica necessaria. Addio ♥