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Alla ricerca del Demone Rosso

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con Yukio, Yosai

17:52 Yukio:
 Stare sempre seduti dietro una scrivania non è una condizione che Yukio riesce a reggere per molto tempo, per questo motivo con degli abiti informali ha deciso di girovagare per la tendopoli di Kusa adatta per ospitare la maggior parte dei ninja per la situazione di guerriglia attuale. Si è presentato nella tenda dell'ospedale per verificare la situazione dei medici e pazienti, successivamente ha incontrato la maggior parte degli anbu della zona e solo dopo dei Pierrot, altri collaboratori di Kusa in questo prezioso momento. Le mani sono infilate nelle tasche dei propri pantaloni alla turca, neri con cavallo basso ed elastico sopra le proprie caviglie, un paio di sandali shinobistici di gomma con un clip che chiude l'estremità sulle sue caviglie; una maglia a maniche lunghe rigorosamente nera anch'essa è portata in modo blando, maniche tirate su fino a metà avambraccio e sigaretta fra le labbra. Svariati piercing rifletterebbero con la luce proveniente dalle torce e dalle varie illuminazioni di quella tendopoli. Saluterebbe tutti i suoi colleghi, così identifica anche i ninja di grado più passo, per lui non fanno distinzione più di tanto. Una cosa particolare del Tessai potrebbe attirare l'attenzione, forse, di ninja o persone di altri villaggi, ovvero la presenza di una sottospecie di sfera color viola scuro, tendente al nero; un'aura violacea sotto forma di chakra uscirebbe da quest'ultima la quale rimarrebbe a volteggiare attorno al Kokketsu compiendo delle rotazioni lente, una sottospecie di sentinella che coprirebbe il corpo del Tessai, ormai di questi tempi uscire senza protezione è veramente da incoscienti pure per una persona come lui del resto.[ck on]

18:19 Yosai:
 Ci sei arrivato finalmente. Ti ci è voluto del tempo, ma alla fine l’hai trovato, l’accampamento dell’erba. Devi ringraziare il coprifronte che indossi se sei riuscito a passare oltre l’ingresso. Essere all’interno dell’alleanza ha i suoi vantaggi tutto sommato e dentro la tendopoli kusana hai più gente a cui tieni rispetto a quella di Konoha. Ma questo non vuoi che si sappia troppo in giro. Ci passi già troppo poco tempo nel tuo accampamento, nella tua tenda. Il motivo che ti spinge a calcare il terreno degli ampi vialoni tra le tende, tuttavia, non nessuno dei tuoi affetti, per il momento. Cerchi qualcuno e di sicuro, per come sei stato abituato a Konoha, non ti aspetti di trovarlo in giro. Una figura quasi fuori scala la tua, mentre avanzi tra persone troppo piccole. Le leve inferiori, tornite e solide, sono nascoste dall’ampio pantalone d’un nero kimono, con la stoffa che s’infila in fasciature da combattimento che ti chiudono l’articolazione della caviglia dalle prime falangi dei piedi fino sotto il polpaccio squadrato. I calzari ninja sopra di queste graffiano il suolo attutendo il rumore dei tuoi passi. Il torso, più simile al tronco d’un albero che d’essere umano, è coperto da una semplice canotta in tessuto tecnico, del medesimo nero del kimono, aderente come una seconda pelle ai muscoli che scalpitano sotto di essa. Le spalle stondate e le braccia definite sono lasciate ad ondeggiare ai fianchi del corpo, distanziate dalla larghezza dei dorsali, si presentano decorate da ampi e sinuosi tratti nero-rossastri d’inchiostro che s’infilano sotto la canotta sulle spalle, celando il disegno. Gli avambracci sono coperti dalle stesse fasciature che stringono le caviglie, celando la pelle da sotto al gomito fino alla prima falange delle grosse dita. Il collo taurino sostiene un volto affilato, dai tratti definiti, dipinto in un’espressione che in realtà è atona, ma che l’intera figura contribuisce a percepire come scontrosa. A decorare i tratti del tuo viso le due cicatrici. La prima in verticale dalla fronte allo zigomo sinistro, salvando l’occhio, la seconda in orizzontale sulla fronte. Ai fianchi del viso i lunghi calli nero-rossicci lasciati sciolti ad incorniciare lo sguardo blu, profondo, pesante, che si sofferma solo quanto basta sulle figure che supera. Alla vita l’unico segno distintivo che porta, il coprifronte cucito su un drappo di stoffa rossa che fa da cintura. Non ti saresti mai permesso di uscire dall’accampamento senza il chakra attivato, avresti quindi portato la mandritta al plesso solare, nella forma del mezzo sigillo della capra, ti saresti poi concentrato su te stesso, immaginandoti etereo e andando a fondo dentro di te, concentrandoti prima sul richiamare ciò che da vita alle tue emozioni, ai tuoi sentimenti, ai tuoi pensieri, più a fondo nella tua mente fino a trovare l’energia psichica. Ti saresti poi concentrato sui tuoi muscoli, sul tuo corpo, a cercare ciò che permette al sangue di scorrere, al cuore di battere, in fondo ad esso avresti trovato l’energia fisica. avresti portato le due sfere all’altezza del plesso per innescare il movimento circolatorio delle due sfere l’una nell’altra, l’altra nell’una fino a fonderle nell’unica, violenta, irruenta energia che desideri. Il tuo chakra. Così faresti la sua comparsa al Kokketsu. Una figura che onestamente non riconosceresti da subito. Obbiettivamente di lui hai sentito solo parlare. Hai sentito le leggende che circolano su di lui, hai sentito le voci sulla sua stravaganza, sui suoi trascorsi su tante cose, ma non l’hai mai visto. È forse notare come la figura sia conosciuta e si muova nell’accampamento, che ti porta ad unire i puntini, ti fermi a più o meno cinque metri da lui, gli stai arrivando incontro. <Yukio… Kokketsu?> non sei sicuro, la voce esce scura e profonda, ma con tono curioso, interrogativo, <l’Hasukage?> chiedi quasi conferma.[tentativo di attivazione del chakra][se chakra: on]

18:38 Yukio:
 I propri passi continuerebbero indisturbati, del resto in quell'accampamento chi dovrebbe causargli problemi fra tutti quei ninja a cui impartisce ordini? Ovviamente nessuno se non la presenza di tanto in tanto di qualche figuro di Konoha, Sakir ogni tanto fa la sua comparsa, Furaya fuori da quell'accampamento ed oggi... Yosai. Non lo conosce per ovvi motivi ma comunque ha una buona memoria per i volti ed esso non rientra in uno di quelli conosciuti. Il sopracciglio sinistro si solleverebbe nel momento in cui quel ragazzo fermerebbe i propri passi ad una distanza ragionevole dal Kokketsu. Il Tessai sicuramente non è chissà quanto basso ma Yosai lo supera di gran lunga. Il volto verrebbe sollevato, la propria lingua biforcuta uscirebbe dalla custodia, un lembo di lingua andrebbe verso l'alto umettando la sua zona e l'altro pezzo verso il basso, due lembi di lingua che umetterebbero le proprie labbra. Le palpebre sbatterebbero per un attimo, a mostrarsi sono i suoi occhi modificati, una sclera nera che racchiude la perla della propria pupilla cremisi, due colori contrastanti ed in risalto sul volto dell'Hasukage "Non credo di aver mai dato permessi ad altri Genin di accedere alla mia tendopoli" Inclinerebbe la testa verso destra, un semplice gesto che farebbe scattare la sfera che girava attorno al Pierrot. La sfera si modificherebbe in una piccolissima lama che si fermerebbe ad un centimetro dal collo di Yosai, vicino al proprio pomo. I passi del Tessai continuerebbero ad avanzare mentre quell'oggettino modificato ad unica lama ruoterebbe su se stesso, sospeso. Cercherebbe di accorciare la distanza con Yosai, mantenendo il proprio volto verso l'alto intenzionato a scrutare gli occhi di quel Genin "Parola d'ordine" Semplice, incisivo, senza nessun sintomo di scherzo o di burla, è veramente serio in questo momento, forse non proprio come lo hanno descritto. Le mani resterebbero nelle sue tasche ed il fumo... Bhe espulso fuori, inutile dire che arriverebbe in faccia a Yosai data la differenza di stazza, potrebbe dare fastidio così come potrebbe mandare giù quel rospo in gola, da ponderare bene una risposta in merito, soprattutto alle sue parole.[ck on]

19:00 Yosai:
 Eccola li, la proverbiale capacità di metterti nei guai tradotta in pratica in un’istante. Hai a mala pena il tempo di accorgerti di quello che ti sta succedendo intorno, ti ritrovi ad indietreggiare appena quando ti ritrovi quella lama al collo. Se non altro quelle parole ti confermano che hai davanti esattamente chi stavi cercando. Certo, bella consolazione se adesso ti fai piantare un kunai in gola e saludos amigos… mh? Ma la sai la parola d’ordine? No che non la sai, e quindi? <mh?> inarchi un sopracciglio, mentre percepisci quella gocciolina di sudore scenderti lungo la tempia. Paura, eh? <non c’era quando sono venuto a trovare il Kamikatsu appena uscito dall’ospedale…> commenti con la voce che tradisce solo un pizzico della tensione che provi. <non ce l’ho la parola d’ordine> mormori infine. Che ironia. Non puoi certo cercare di difenderti.... daresti un pessimo esempio e probabilmente verresti immediatamente preso per ciò che non sei <il mio nome è Yosai Akimichi, sono un genin del villaggio della foglia> snoccioli la tua carta d’identità come se potesse importare qualcosa a qualcuno di quello che sei. Ci sono tanti di quei modi di ingannare che probabilmente non ne hai idea. Anzi, sicuramente non ne hai idea, visto che sei un Taijutser e non conosci niente dei ninjutsu. Non hai armi. Vuoi dirlo? Non serve. I veri ninja non hanno armi. Sono abbastanza letali anche senza e questo lo sanno tutti. Resti fermo però. Questo si, non indietreggi. Sei in buona fede dopotutto. Sta all’altro ficcarsi nei casini per un genin inoffensivo. Tieni lo sguardo blu su di lui. Sai che dovrà prendere una decisione. Sai che qualunque essa sia il tuo destino non è più nelle tue mani, ma in mani altrui.

19:18 Yukio:
 Lo sguardo rimarrebbe fisso con le pupille cremisi ad impattare contro quelle blu del Genin della foglia. Scambio di sguardi fra i due mentre le persone che si muoverebbero in quella zona fra le tendopoli inizierebbero ad arretrare e ad evitare un contatto anche solo visivo con i due generando una sottospecie di spazio vuoto di qualche metro. "Non sai la parola d'ordine. Eh eh eh, e come mai? L'ho trasmessa anche a Furaya" Parlando del suo kage, nominandola con il suo vero nome essendo colleghi e parigrado nel mondo ninja. "Vabbè, si vede che Konoha non ha bisogno di qualcuno che non si informa su queste sottigliezze, uno in meno" Si sposterebbe dal petto di Yosai, spostandosi sulla sua destra ed iniziando a camminare, la mano destra si solleverebbe prima di sparire dalla vista del ragazzo, un gesto della mano a sollevarsi e poi ad abbassarsi, in quel preciso istante la lama di sangue nero arretrerebbe, come a voler prendere la mira, scattando subito dopo contro il collo di Yosai. Arrivato alla distanza di prima, qualche centimetro dal collo, devierebbe la traiettoria, passando sotto l'orecchio sinistro del Genin ed il collo, riprendendo la forma di una sfera. Ma Yukio? Niente, semplicemente avrebbe compiuto uno scatto dietro il Taijutser, l'indice della mano destra sollevato, se fosse riuscito in ciò, premerebbe contro la guancia destra del ragazzone "PLOOOOOOOOOOOOOOOP, non hai fatto la pipì? Che peccato" Dipende ovviamente dalla reazione di Yosai, ma da un omaccione come lui e con il suo carattere sicuramente non si sarebbe fatto la pipì addosso. Si spera. Il polpastrello dell'indice premerebbe sulla sua guancia, un po' come a volerlo strapazzare "DAI FORZA, MUOVI IL CULO ARMADIO" Lasciando la sua guancia, incitandolo a seguirlo "Ponte Naruto. Se ti capita che un'altra persona ti faccia la domanda, la risposta è Ponte Naruto, tienilo bene a mente in quella zuccona" La sigaretta verrebbe fatta cadere al suolo e schiacciata mentre le mani andrebbero dietro la propria nuca, continuando a camminare nella sua prefissata direzione, il bar "E poi non è che me ne freghi più di tanto se sei venuto qui a trovare qualcuno all'ospedale, fai troppi giri di parole per dire che no sai la parola d'ordine, sii più conciso" Sbuffando appena quando alla fine dei conti è proprio lui che parla fin troppo, TROPPPO. "Bevi la birra?" Ma in tutto ciò... che c'entra?! NIENTE. [ck on]

19:38 Yosai:
 Ecco. Hai firmato la tua condanna a morte. Ogniuno di quegli “Eh” ridenti ti rimbalza in testa. E adesso? Come ne esci? Certo, Potresti dare la colpa al tuo kage, ma in fondo a che pro? È anche colpa tua se non leggi missive e scartoffie burocratiche e se all’accampamento non ci stai mai. Effettivamente a quelle sottigliezze non ci stai attento davvero. La frase successiva del Kokketsu ti gela il sangue, che fare? Sei ragionevolmente sicuro che una sostituzione potrebbe salvarti la pellaccia dal primo attacco ma gli istanti successivi saresti incapace di fare alcunche, e contro una leggenda vivente, un dio in terra questi dettagli sono fondamentali, oltre al fatto che tentare una reazione sarebbe visto come un… ok non hai tempo di riflettere, quella lama prede la rincorsa e ti trapassa il collo, indietreggi un attimo irrigidendoti e socchiudendo gli occhi, pronto a sentire quel dolore e lo senti, eccolo! È un bruciore intenso, lancinante.. ah non è così intenso? Ah e non stai spruzzando sangue come una fontana, ah, quindi ti brucia sotto l’orecchio sinistro? E perché? Istintivamente corri con la mano al collo, premi, distacchi, osservi. Sangue. Si, ma è un po' poco, è l’urlo del tessai a volatilizzare la miriade di domande che ti si erano affollate nel cervello <MA CHE KATTSO…> la voce esce storpiata del dito di lui che ti preme contro la faccia <co o moncoto poco> lo informi. Senti freddo alle gambe, e le senti molto meno sensibili effettivamente. È questo che provoca la paura? Buono a sapersi. Porti lo sguardo blu verso l’altro, osservandolo con la coda dell’occhio. È uno sguardo pesante il tuo, profondo, eppure lo senti piccolo negli occhi strani e modificati dell’altro. Qualcuno che non si preoccupa delle formalità a quanto pare. Ma di questo qualche voce ti era arrivata. Certo, non a questi livelli, sia mai. Non rispondi, semplicemente assecondi quel desiderio, che obbiettivamente è anche il tuo. Ti prendi la parola d’ordine, annuisci <farò del mio meglio> per ricordartela ovvio. Ma d’altronde è a prova di scemo, ha scelto solo il nome del posto più famoso di kiri… ma questo è meglio che non lo dici, mh? Non te lo spieghi, quella successiva frase di lui e quella domanda così inaspettata e fuori dal contesto, unite magari al bisogno che hai di sfogare la tensione che lo stesso kage ti ha messo addosso ti provocano una fragorosa risata che non esiti a spingere all’esterno, generata da un profondo ringhio <GRRRRAHAHAHAH, le voci che circolano su di te non ti rendono minimamente giustizia, devo ammetterlo> oh no che non lo fanno. Annuisci vigorosamente <bevo volentieri qualsiasi cosa in questo momento> voglia di brindare alla vita eh? Ci credo.

19:50 Yukio:
 Mani dietro la nuca come poco prima e gambe che vengono slanciate in avanti, gli occhi rimarrebbero comunque puntati in avanti, camminando non curante della presenza di Yosai "Si ma mica ti ho detto che puoi rivolgerti a me in modo informale, o meglio credo di non avertelo permesso" Si massaggerebbe la tempia con l'indice sinistro cercando di ricordare le parole che precedentemente ha detto "Non è che se una persona ti dice che sono un tipo alla mano ti devi comportare di conseguenza, sono io che devo darti il permesso. Anche se non sembra tengo molto al rispetto reciproco, quindi no non sono tuo fratello, attento che siamo già due punti a sfavore, la tua disattenzione sulla parola d'ordine e il modo irrispettoso con cui ti HAHAHAHAHAHAHHAHAAHHA no scusa non riesco ad essere così serio" Scuote la testa "Non mi rendono giustizia? Vuoi sul serio morire con un collasso cerebrale?" Inarcando il sopracciglio sinistro cercando di guardare il ragazzone di sottecchi. "Forza" Inclinando la testa verso destra, in una tenda decisamente più grande delle altre, non si sentirebbe alcun rumore fuori, se non quando quelle due tende verrebbero aperte dalle mani del Tessai. "RAGAZZI, BUONASERA!" Ed in quel preciso momento, una serie di ninja con e senza maschera, altri vestiti letteralmente da clown ed altri semplici innocenti che volevano soltanto prendersi la birra, iniziando ad urlare e a brindare tutti quanti. Una birra in un boccale verrebbe lanciata dal bancone a svariati metri di distanza, un semplice gesto della mano che si solleverebbe per afferrare quel boccale e fare subito un sorso "IL PRIMO GIRO LO OFFRO IO!" No ti prego... Non come l'ultima volta "Mangi carne umana Yosai?" Domanda, ruotando il corpo verso di lui una volta che entrambi avessero fatto l'accesso in quella tenda dove la serietà è andata a farsi fottere.[ck on]

20:16 Yosai:
 Lo osservi. Probabilmente il Tessai decide di giocarsi l’ultima carta per essere creduto prima di dover passare alle maniere forti. E riesce un’ultima volta a far aumentare i battiti del tuo cuore altrimenti decisamente più pigro del normale. Serri le labbra quel tanto che basta per arrivare alla grassa risata del tessai, effettivamente la faccia tesa l’avevi messa su, ti ha trollato di nuovo, ti limiti a piegare le labbra sottili in un ghigno divertito, ghigno che ovviamente mantieni anche a quella minaccia, ormai. Probabilmente è quella la propensione: far abbassare la guardia a chiunque con il proprio atteggiamento. Beh con te ci è riuscito <colpa tua che vieni poco a konoha a mantenerle vive e floride> le voci, che effettivamente lo dipingono come un tipo sui generis, sicuramente un combattente formidabile, come il carceriere di kusa, come il rivoluzionaro Yukio Kokketsu. Tutto bello, ma tralasciano sempre quella nota che solo di persona si avverte. Scuoti il capo per poi osservarlo scostare le pesanti tende. Socchiude gli occhi investito dall’urlo selvaggio di quel branco di folli. Ma anche perché l’aria li dentro è tanto densa da poter essere tagliata, e diciamo che non è nemmeno così tanto profumata. Se i clown sudassero aroma di pesco sarebbe un mondo migliore <…> schiudi le labbra inondando quel posto col blu oceanico dello sguardo. Singolare? Strano? Particolare <bellissimo> mormori piano. Mentre senti l’angolo sinistro delle labbra piegarsi ed infilarsi nello zigomo, distorcendo la cicatrice che su di esso si posa. Un ghigno strano, il tuo. <oh, grazie> mormori piano osservando la birra lanciata e prontamente afferrata. Poi quella domanda ti investe come un treno. <…come?> Mangiare carne umana, il dettaglio di essere umana, la carne, quasi ti sfugge, mangiare. Quel verbo ti riporta a neanche troppi secondi fa, perché tu è così che funzioni, sempre in ritardo, e improvvisamente la vena che porta sangue al cervello si restringe, aumentando la pressione all’interno della tua scatola cranica al punto da far emergere una vena sinuosa sulla tempia d’istinto, il quel casino che è il bar, alzi la manona per poggiarla pesante sulla spalla del kage, se ti fosse consentito, ti avvicineresti giusto quel tanto che basta per farti sentire <Mi chiedevo… quando mi hai invitato a seguirti… non mi stavi insultando giusto?> che per caso ti riferisci a quella parola “Armadio”? oh no non vorremo ricominciare con questa storia! Perché mai definirti un armadio dovrebbe essere un insulto? Se da piccolo ti prendevano in giro perché non entravi nelle sedie della scuola adesso devi venire a fare casino proprio dal Tessai dell’erba? Solo tanti armadi a quattro ante circolano per ora nel tuo cervelletto bacato. Mentre la vena sulla tempia pian piano s’ingrossa.[chakra: on]

20:45 Yukio:
 Vorrebbe compiere qualche movimento in avanti, ma una mano, o per meglio dire manona, andrebbe a riempirgli completamente la propria spalla, costringendolo a fermarsi per forza di cose "Carne umana. Credo di essermi espresso per bene, armadio" Sorride, ruotando la testa di qualche grado per poter veder meglio il profilo di Yosai e la mano che poggia su di lui "Sai, tecnicamente non sbagliano le voci sul sul mio conto" Il chakra in quel preciso istante uscirebbe, essendo Yosai praticamente attaccato a lui, andrebbe ad inglobare interamente il suo corpo senza focalizzarsi a pieno soltanto alla mente del Taijutser. Oltre alla percezione dell'equilibrio, intaccherebbe con i propri sensi l'udito, un'ovvia intenzione di farlo crollare in ginocchio simulando una situazione simile allo svenimento ma lasciandoli la vista libera, senza che si offuschi. A seguire Yosai dovrebbe provare felicità, una enorme felicità che dovrebbe farlo scoppiare in una risata, gioia, gioia eccessiva, un input che verrebbe dato al cervello contro la propria volontà, sigilli? Nessuno, è questo il problema. Ruoterebbe il proprio corpo completamente verso Yosai se fosse riuscito in ciò, nel caso in cui il corpo del ragazzone inizi a dare i primi segni del genjutsu andrebbe unicamente a fargli un cenno con la test "Diamo una piccola delucidazione alla mia fama, uhm?" Sorridendo, andando a portare la propria birra fra le labbra, sorseggiando. Yosai potrà avvertire come i restanti suoni siano praticamente assenti, quel casino che vede non gli viene trasmesso ma unicamente la voce dell'Hasukage rimbomberebbe nella sua mente "Sono una persona abbastanza instabile ecco, non amo avere delle contraddizioni su ciò che dico se non si parla di effettive strategie, in questo caso un soprannome potresti accettarlo come no, MA se ti da fastidio puoi benissimo dirlo" Schiarendosi la voce con un colpetto di tosse "Ecco, ho un problema con il contatto con altre persone. In base alle giornate, quando ho voglia di abbracciare lo faccio di mia spontanea volontà, ma anche una mano sulla spalla potrebbe turbarmi" Muovendo la mano libera sul proprio petto, immettendo più forza nel genjutsu che dovrebbe aver compiuto "Non ti ferire, è inutile" Per uscire dal genjutsu, intende "Sempre se non vuoi tagliarti la testa per uscire definitivamente dal tuo corpo, s'intende" Un sorriso non proprio rassicurante a comparire su quel volto sadico "E non fa ridere questa situazione" Ma lui stesso andrebbe ad immettere l'input della risata come emozione di gioia nel corpo del Taijutser. "Riassumendo il tutto, patti chiari amicizia lunga, che te ne pare?" Un altro sorso di birra, accompagnato successivamente da un avanzare del boccale verso il corpo dell'omaccione, come voler brindare alla sua. Nel resto della stanza tutti stanno facendo i fatti loro, un po' come se quelle reazioni di Yukio fossero nella routine, e così è realmente, ormai hanno fatto l'abitudine a ciò e non si curano delle sue vittime, meglio così del resto. "Un hamburger semplice?" [ck on][illusione completa dei sensi][Gen: 125][Mente: 125]

21:03 Yosai:
 Ti sta offrendo carne umana? Inarchi il sopracciglio sinistro mentre ogni forma di sorriso scompare. Sul serio? Ti ha chiamato di nuovo armadio? Serri la mascella, pronto a far cadere il discorso sulle voci sul conto del tessai, che ti importa? Quel maledetto ti ha insultato! Ne sono sicuro! Ti ha insultato! Ti ha chiamato armadio di nuovo e l’ha fatto con l’idea di insultarti. Istintivamente carichi indietro la testa pronto a sparare la tua fronte contro il naso di lui con tutta la rapidità e la forza di cui disponi, un lampo di rabbia tanto pura da far dubitare che tu sia un’umana figura e non l’incarnazione umanizzata di quel sentimento ti passa nello sguardo, ma è una cosa fugace, volatile <Grrrrrr> un ringhio profondo e sommesso, gorgogliante e oscuro, amplificato dall’immensa cassa di risonanza che è il tuo torace <GRRRRRRRRR> ancora di più mentre lo guardi li, dall’alto, con il volto tirato all’indietro pronto a colpire quando di colpo tutto ciò che si trova sul tuo campo visivo si sconvolge e le ginocchia ti cedono e finisci in ginocchio <GRRRRRRAHAHAHAHAHAHAHAH> una risata ampliata dal silenzio assordante che hai intorno e dalla potenza dei tuoi polmoni, una risata sguaiata e impossibile da contenere… anche se in realtà ridi sempre così. Ridi così forte che di solito qualsiasi altro suono scompare, ma la voce del kage no, quella non scompare, sembra che provenga direttamente dal tuo cervello. Ti finisce il fiato, gonfi di nuovo i polmoni al massimo <GRRRAHAHAHAHAHAHAH soprannome!> fa ridere? No, sei un’idiota. O meglio, ti comporti come un’idiota. O meglio, sei indotto a comportarti come un’idiota <GRRRRRAHAHAHAHAH hai un problema col contatto!!!!?!!!!!> apparte che potresti evitare di ripetere in maniera così sguaiata ogni cosa che ti fa ridere, ma ti sovviene quindi il motivo di quel genjutsu? No, no che non ti sovviene, e come fai. Esaurisci di nuovo il fiato, e di nuovo prendi rumorosamente aria. Per poi spararla di nuovo come un ventilatore contro il kage mentre ridi <GGGRRAAAHAHAHAHAHAH NO CHE NON FA RIDERE!! AHAHAHAHAH> quanto deve star soffrendo il tuo cervello? <AHAHAHAHAHAHAH SI PER FAVORE! AMICIZIA LUNGA!!!> non ce la farai mai a chiarire il motivo per cui sei sbucato dal nulla, vero? Probabilmente non è giornata. Due grossi lacrimoni ti scorrono lungo il viso sfregiato mentre inizi ad avvertire in crampi all’addome <GRRRR> ridi e soffri, soffri e ridi, senza motivo. Scuoti il capo <GGRAAHAHAAHAAHAAHA SE CI FOSSE DOPPIO O TRIPLO AHAHAHAHAH SAREBBE MAGNIFICO> qualcuno lo faccia rinsavire. È faticoso scrivere così.[chakra on]

21:11 Yukio:
 La manina libera si poserebbe sulla testa di Yosai, una semplicissima carezza ed un sorriso "Si in effetti non faceva ridere, però è divertente, hahahahaah" Saltella. S A L T E L L A verso il bancone, rilasciando velocemente il genjutsu. Tutto è ritornato come prima, tutto ok, quanto meno per il Tessai. Lascerebbe li Yosai, ancora vicino all'entrata, avrà tutto il tempo di ricomporsi, di sollevarsi, mettersi a posto e prendere il suo hamburger che presto gli verrà servito al bancone dove siederebbe lo stesso Yukio. Quest'ultimo solleverebbe la destra invitandolo ad accomodarsi affianco a lui "BASTA CHE NON MI TOCCHI PIU' EH! IO POI PIANGO E SBATTO I PIEDI PER TERRA!" Ecco. Imbronciando il proprio faccino verso il Taijutser. Se si fosse avvicinato, finalmente forse uscirebbe il discorso vero e proprio "Senti, ma perchè sei venuto qui?" Cioè, dopo che l'hai traumatizzato, offeso, tentavi di ucciderlo, manipolarlo, adesso ti sorge il dubbio che forse sia qui per qualcosa? Intuito ti chiamavano eh! Complimentoni "Non è carne umana comunque, mangia senza problemi" E come aveva chiesto Yosai, è proprio un triplo hamburger! Ogni desiderio qui può essere avverato, chissà in quale modo, ma può essere avverato. Il boccale che cingeva con la propria mano verrebbe posato sul bancone, aspettando che il ragazzone si accomodi ed inizi forse a parlargli.[ck on][end gen]

21:36 Yosai:
 Ti prendi quella carezza e sbatti le ciglia come una cerbiatta. Chissà che cosa ti avrà suggerito il tuo cervello bacato e genjutsato. Lo osservi saltellare via e ti prende l’istinto di seguirlo nello stesso modo. Zompettante, saltellante Yosai. E invece no, come lui si allontana, il baccano torna ad affollarti le orecchie. Ti avranno sentito ridere in quel modo? Chissà, non sei tipo così ridanciano in effetti. Vergogna quella che provi? No, non ancora, cerchi forse di capire cosa sia successo, non lo sai ancora che niente a senso in quella tenda. Ti asciughi le lacrime e salti in piedi come un grosso felino. Sei agile, e il chakra ti aiuta. Eppure gli ultimi residui del genjutsu si fanno sentire, privandoti leggermente dell’orientamento quando ti alzi con quella rapidità. Gli occhi s’offuscano un attimo, come la macchina quando cerca di rimettere a fuoco qualcosa finito fuori fuoco. Che ti sei perso? Sembra niente. ti dirigi verso il bancone con passo meno sicuro di quanto vorresti. Sbatti di colpo le palpebre <diavolo. Che benvenuti che dai> mormori. E t’ha detto culo. Ma questo non lo sai. Quando vedi quel triplo hamburger li davanti a te per un attimo ti si profila in testa Yukio che si diverte a disossare una coscia umana e un senso di repulsione ti assale. Lo guardi, chiedendo nella tua testa qualcosa che evidentemente lui ascolta, perché ti rassicura. Sgrani lo sguardo. Legge nel pensiero? Non hai tempo di chiedertelo e la fame ti attanaglia troppo per pensare se dice davvero oppure no. Strappi un mozzico senza colpo ferire. Probabilmente sei l’unico uomo al mondo che riesce a mordere un triplo amburger prendendo sia il pane sotto che il pane sopra. Sei abbastanza educato da aspettare di finire di masticare prima di parlare <in realtà… ti cercavo> ammetti piano. Torni a cercare il suo sguardo strano e modificato <vengo a titolo personale> specifici. L’obbiettivo che ti muove è il tuo. Tuo e di nessun altro. Hai ricevuto via libera per muoverti. Starai facendo la scelta giusta ad andare dal Tessai dell’erba? Non puoi saperlo, ma è sempre meglio partire dall’alto che dal basso <cerco informazioni> e chi non le cerca? C’è un baleno di speranza nei tuoi occhi che illumina il Kokketsu, mentre lo guardi. <c’è anche della birra per caso?> anche tu sai uscirtene a cazzo, bravo, ti sei adeguato subito.

21:54 Yukio:
 Un sorriso decisamente più sereno e rilassato andrebbe a comparire sulle labbra del Tessai, la mano destra andrebbe a dirigersi sul proprio collo, un gesto consueto come a volersi ricordare del proprio tatuaggio che percorre l'intera circonferenza del proprio collo "A titolo personale? Uao, deve essere una cosa veramente importante" Sgranerebbe gli occhi, eseguendo uno schicco di dita per far portare velocemente una birra al ragazzone da chi fosse dietro al bancone questa sera. Un boccale verrebbe subito riempito e poggiato sul bancone, birra fresca, schiuma non eccessiva, una bionda classica "Purtroppo non abbiamo molto qui, birra e panini" Giusto per fargli capire che le risorse in qualche modo non sono ottimali ma si riesce ad avere cibo e birra in quantità abbondanti, le basi per delle serate diverse "Informazioni? Da me? HAHAHAHAHA" Sbatterebbe la propria mano sulla coscia, scuotendo la testa "Sei veramente divertente Yosai, mi sei simpatico sul serio" L'indice destro ad asciugare una lacrimuccia per la sua risata "Ah..." Prendendo fiato "Hai idea di quanto costino le mie informazioni? Sei sicuro che io sia la persona più indicata per le tue domande?" Scuote la testa "Ma se insisti... Sappi che c'è un prezzo per ogni cosa, quanto meno io ragiono così, abbiamo due caratteri e modi di agire io dal tuo Kage, spero che questo tu l'abbia capito" Aprendo le proprie mani, gesticolando. Poco dopo andrebbe ad afferrare nuovamente il proprio boccale portandolo vicino a Yosai "Cin cin" Vorrebbe semplicemente uno scontro fra i due boccali, niente di più niente di meno "Sono a tutto orecchi, in base all'informazione che ti serve ti dirò prima il prezzo in merito e non si tratta di soldi ovviamente" Ruoterebbe il proprio corpo sullo sgabello,poggiando il gomito sinistro sul bancone, dando la propria attenzione interamente al taijutser[ck on]

22:16 Yosai:
 Stai per addentare di nuovo la tua preda a triplo strato quando ascolti le parole del Kage. Lo trovi canzonatorio, ma non hai voglia di farne una questione di principio e finire di nuovo a ridere a crepapelle mentre lui ti minaccia. Quindi ti limiti a fermare le fauci già spalancate. Tenendo il panino a mezz’aria <dipende> commenti la sua frase <considerando il quadro generale non la definirei una cosa veramente importante> ammetti <non sono un kage, ne un tessai, ne altro. Non mi occupo delle trame globali e nemmeno quelle del mio villaggio mi tangono poi tanto> non quanto dovrebbero, sicuramente. <se invece guardiamo il dettaglio del quadro… beh, è importante per me. Abbastanza importante da spingermi ai piedi di un semidio temuto in tutte le terre ninja> e non c’è risata questa volta nella tua voce. È un tono più grave, non certo triste o preoccupato, ma insomma, stai arrivando al nocciolo della questione. <beh, avete tutto l’indispensabile, direi> mentre addenti un altro mozzico del tuo hamburger, dimezzandolo. <è stupendo> certo, soprattutto con la fame che ti porti dietro. Quella risata quasi ti sorprende e quasi provi l’stinto di ricambiarla, ma dalle viscere ti viene il sospetto che, di nuovo, il kage non sia così serio nel ritenerti simpatico. Come biasimarti per questo dubbio. Ce l’hai davanti da due minuti e avrà cambiato umore cento volte. Meglio non rispondere <Questo mi è abbastanza chiaro> quanto è diverso rispetto a Furaya? Molto, assolutamente. Ma il tuo kage è stato inutile in merito a questa questione. Per reale ignoranza o per scelta… non ti è dato sapere, ma se sei li c’è un motivo. Effettivamente la questione del prezzo delle informazioni arriva con un retrogusto che sa di minaccia, ma non lo dai a vedere, limitandoti a sbattere forte il tuo boccale contro il suo. Irruento, come sempre <alla tua>. Eppure non bevi subito <mi sta bene> mormori. Ti fermi un attimo su quella birra, la cui schiuma addensatasi dal brindisi, lentamente si ammorbidisce, rivelando la superfice cristallina del liquido nel quale si riflette il tuo volto, ti osservi e di colpo il tuo riflesso cambia, si storpia, diventa il ringhio malefico del demone rosso che ti fissa. Serri forte il bicchiere e la mascella, tirandolo su e bevendo con avidità fino a dimezzare il bicchiere <Ho deciso di mettermi sulle tracce di una persona…>

22:29 Yukio:
 La destra andrebbe a portare di nuovo la birra alle proprie labbra lasciando un po' di schiuma al termine del proprio sorso. "Mh ogni tanto dovresti informarti su delle situazioni generali, più per la tua incolumità eh ovviamente, altri Kage non ti avrebbero lasciato manco avvicinarti o data la parola, poi fai come vuoi. Non informarti tanto sugli avvenimenti mondiali sennò fai la mia stessa fine, da un giorno all'altro Kage" Sgranando gli occhi "Pessimo errore. Potevo vagare per le terre per altri ottanta anni, ed invece pensa tu se alla mia età devo ancora combattere, rispetto per gli anziani è zero" Scuote la testa,ma ritorniamo al discorso fondamentale, Yosai e le informazioni "Si è buona effettivamente la carne, ci sono un sacco di bestie nei dintorni con della buona ciccia" YUKIO, CONCENTRATI PER FAVORE "Alla nostra" Correggendo il brindisi, scolandosi la sua birra e lasciando il boccale sul tavolo. La destra libera si infilerebbe nella propria tasca dei pantaloni estraendo il pacco di sigarette e lo zippo "Fumi?" Un taijutser che fuma? Bho, potrebbe anche essere, fatto sta che lui accenderebbe la propria sigaretta senza problemi, buttando però il fumo verso l'alto e non in faccia a Yosai come prima "Di chi si tratta?" Incuriosito, ovviamente, anche se potrebbe entrare nella mente del Taijutser ed estrapolare ogni singolo, misero ed insignificante ricordo per assorbirne le memorie. "Senza altri indizi non posso farti il prezzo per le informazioni" Sollevando le proprie sopracciglia , ruotando il corpo verso il barista "Mi porti qualcosa da stuzzicare? Anche dei semplici ravioli se riesci a farmeli, qualcosa di veloce, non mi va il panino" Ma non c'erano soltanto panini? Vabbè gli vai a dire di no? "Ah e un'altra birra" Senza contare che nel frattempo gli altri baristi stanno portando il precedente giro di birra offerto dal Tessai, ma sono altri dettagli questi. Lascerebbe quindi la parola al taijutser essendo che dovrebbe esporre lui la richiesta.[ck on]

22:47 Yosai:
 Ascolti il suo discorso e inarchi un sopracciglio quando ti accorgi che sostanzialmente il tessai è partito da una versione per arrivare poi all’opposto di quanto sostenuto all’inizio. Non può questo non provocarti un sorriso che stende le labbra sottili <Penso che per evitare di finire come te mi farei volentieri ammazzare per una parola d’ordine non detta> commenti. Ti rendi però conto da solo che detto così potresti essere stato parecchio offensivo. Tu che ti offendi se ti danno dell’armadio, così intervieni di nuovo <è che le catene mi danno *fastidio*> c’è una nota profondamente ribelle nell’ultima parola che spingi fuori dalle labbra, prima di tornare a guardarlo <e poi, penso lo avrai capito da te, la mia incolumità non è un problema> nel senso che ti reputi tutto sommato abile nel preservarla o nel senso che non è qualcosa che reputi abbastanza valido da arrivare prima dei tuoi obbiettivi? Lasci l’ambiguità, staccando un altro morso del panino e scuotendo il capo <no, grazie> no che non fumi, rispettiamo questo stereotipo del taijutser almeno. <Cosa sai del Demone Rosso?> chiedi senza stare a girarci intorno ancora, stacchi la mano sinistra dal tuo panino e la infili nella tasca del chimono, sullo stesso piano. La sbatti pesantemente sul tavolo davanti al Tessai, non per chissà quale rabbia repressa, quanto perché il tuo braccio ha un peso specifico non indifferente. Quando sottrai la mano, sul bancone davanti al Kage ci sarà una foto. <il primo da sinistra. Ti dicono niente un nome e un volto?> eccolo li, il tuo obbiettivo. Distogli lo sguardo da quella foto, da quello sguardo distaccato, da quei capelli rossi. Ti lasci avvolgere da un brivido d’odio che ti attraversa il corpo. Affondi le zanne nel bicchiere, trangugiando anche l’altra metà del boccale e svuotandolo. Ti passi la lingua sulle labbra, soddisfatto. Buona anche la birra. Approvato quel posto. Decisamente. Non tardi a tornare con lo sguardo blu dal kage, in attesa di ascoltare un prezzo.

23:09 Yukio:
 Resta in silenzio, osservando semplicemente il comportamento di Yosai e le risposte che gli da. Non risponde alle prime parole, andrebbe semplicemente a muovere la mano sinistra in aria per afferrare qualche raviolo di carne che verrebbe sfornato, un semplice gesto con i polpastrelli afferrerebbero quel cibo, portandolo dentro la propria bocca, soffiando poco prima. Sentirebbe quel nome, un nome decisamente vecchio e che è da un po' che non esce dalle bocche di qualcuno "Oh ma qui fi fta andanfo indiefto nel tempfo" Si, brucia il raviolo, aprirebbe la bocca agitando le mani espellendo del vapore all'esterno "ah ah ah" Masticando poi velocemente e buttando giù quel raviolo bollente, velocemente la birra ad essere afferrata dalla sinistra e tracannata di nuovo, ma senza dimezzarla per fortuna, un sorso necessario per raffreddare la propria bocca. "Il Demone Rosso da quel che ricordo cera un combattente, c'era una bella cricca ma è sempre stato una testa calda, ma era di Konoha" Sollevando le spalle "Non mi interessavo molto di fatti prettamente dei singoli villaggi ma più su ciò che succedeva nel mondo, rotoli proibiti, tecniche strane, qualche oggetto delle sei vie e cose simile" Si insomma, roba di poco conto "Comunque alla fine si è disperso da qualche parte, non ho mai ricevuto notizie rilevanti su di lui, un personaggio che non ha mai attirato il mio interesse" Adocchiando la foto che Yosai gli porge "Purtroppo no, non posso esserti più di così d'aiuto, è successo qualcosa in particolare?" Domanderebbe, inclinando la testa verso destra "E Furaya cosa ti ha detto in merito?" Domanderebbe, crucciando il proprio sguardo rendendo gli occhi più sottili nei suoi confronti, curioso di una risposta in merito alla sua ultima domanda "Del resto sicuramente lei dovrebbe saper qualcosa di più o altri personaggi della stessa cricca di cui faceva parte, no?" In riferimento ai combattenti ovviamente.[ck on]

23:32 Yosai:
 Lo ascolti, assottigliando lo sguardo quando t’accorgi che l’altro ha riconosciuto qualcosa. Ti prendi l’inizio di quel racconto. Sorridi amaro quando l’altro definisce il demone rosso una testa calda. Diciamo che vista dall’ottica del semidio la descrizione può più o meno coincidere con quella che tu hai dello stesso demone <come ti ho detto… non è qualcosa che riguarda le grandi trame del mondo> confermi il tuo dire precedente. Una fitta di delusione ti scuote l’anima nel sentire che probabilmente ti stai rivolgendo alla persona sbagliata. È un’opzione che avevi preso in considerazione. Non puoi negarlo. Ti prendi poi le sue domande, lo lasci parlare addentando per l’ultimo boccone il tuo panino. E non comincerai a parlare prima di aver deglutito tutto. Non sei un maleducato in fondo. Ti prendi anche qualche secondo in più. Sembri quasi tu ad essere quello più informato. E questo ti suona strano. <Facciamo così, ti dico dove sono arrivato> forse hai bisogno di scendere un po' nello specifico <Le informazioni principali che ho al riguardo sono che è stato uno dei membri dell’ultima generazione dei combattenti di strada e, e questo me l’hai confermato, che era una testa calda> ti inumidisci le labbra, mettendo in fila ciò che sai <So che ha seminato il panico a Konoha, visto l’interesse che nutriva per il mero scontro fisico fine a se stesso> torni su di lui con lo sguardo <e so che poi è sparito dai radar… di Konoha> ed è lì la chiave <So che sei stato comandante del carcere di Kusa, e mi chiedevo se magari ti erano giunte voci al riguardo> non distogli lo sguardo <so che un ninja del genere non farebbe mai distinzioni di coprifronte. il mondo è il suo ring e chi lo popola i suoi avversari> e lo sai con certezza perché tu hai lo stesso ragionamento nelle vene, tant’è che sei li. Da un uomo che bisogna temere più che degnare di fiducia. Eppure ne cerchi lo sguardo <Hai qualcosa da darmi?> chiedi, di nuovo. Altrimenti ti accontenterai di quel delizioso spuntino.

23:53 Yukio:
 Andrebbe ad afferrare un altro raviolo dalla ciotolina messa li, mangiandolo di nuovo in un boccone. Le spalle andrebbero a sollevarsi in un certo senso dispiaciuto per le informazioni che ha a disposizione, realmente poche. "Sono le stesse informazioni che ho io, c'è forse la possibilità che sia anche nella zona di Kiri no? Per com'è lui è probabile che sia qui per cercare di trovare un avversario più forte di lui. Quella la sua indole del resto da come hai detto anche tu" Ruotando il proprio corpo verso la bancone "Potresti iniziare a girovagare per l'esterno delle zone, no? Forse può esserci qualcuno. Dalle voci che ci sono in giro ci dovrebbe essere anche un membro dei combattenti che da Kumo è sceso alleandosi con Konoha, non sa niente nemmeno quella persona? Non so nemmeno come si chiami" Massaggiandosi la nuca con la mano destra. "Nel carcere di Kusa ci sono persona più... Pericolose ecco, così come ex kage che hanno perso la testa, persone relativamente pericolose ma che non si possono uccidere e molte altre cose, diciamo che non rientra per la sua fama nelle persone possibilmente pericolose o dannose al mondo" Schioccherebbe la lingua sul proprio palato "Favorisci" Porgendogli il cartoncino che ha di fronte con i ravioli, mettendolo fra lui e Yosai "Mi dispiace non esserti stato utile... Non posso nemmeno chiederti una cosa in cambio perchè non ti ho dato informazioni utili, mi dispiace sul serio sai" Mortificato di ciò, continuando a mangiare quei ravioli quasi per tristezza.

00:13 Yosai:
 Lo ascolti. Quelle domande e quelle proposte ti portano a rivivere il momento in cui l’hai conosciuto, il demone rosso, proprio lì, a qualche chilometro dall’accampamento nel quale alloggi. Ti limiti a fissare il piatto del tuo hamburger senza fiatare. Hai compreso l’importanza delle informazioni e, per quanto quella sia una questione che conta zero per il Kage, hai imparato presto che è meglio muoversi con attenzione. <mi prendo il consiglio> deglutisci prima di parlare, gli sorridi, potrebbe non essere sbagliata l’idea di andare in ricognizione in giro per Kiri, il problema è che non puoi ancora incontrarlo da solo. Sbatti le palpebre, interrompendo i tuoi ragionamenti per dedicarti alle parole del Tessai <ho avuto il piacere di conoscere Suime di Kumo> ammetti <chiederò anche a lei> annuisci <mi interessava intanto sapere se avesse fatto vedere la sua brutta faccia in giro anche nelle terre confinanti konoha> che magari è successo ma non è stato identificato, non puoi saperlo. Non te lo lasci ripetere due volte, quando te lo chiede <certo> allunghi la manona ma non fai l’ingordo. Ti prendi un solo raviolo. Che personcina a modo. Mai offrire del cibo ad un Akimichi… anche se finto. Scuoti il capo quando lo senti parlare <non penso sia per non essermi stato d’aiuto che ti dispiaccia> commenti sorridendo divertito fino a snudare i denti, <Non che avessi molto da offrire, a parte queste> alzi entrambe le mani per poi sbatterne una sulla foto e riprendertela. Le mani di un Taijutser? E ti sembra poco? Probabilmente si. Non sei mai stato bravo a riconoscere i tuoi meriti e le tue qualità <e le avrei messe volentieri a tua disposizione> riveli sorridendo. Certo, dipende per cosa. Ma probabilmente lo avresti fatto <è stato comunque un piacevolissimo quasi terribile pomeriggio> ammetti guardandolo negli occhi e sorridendo <Spero di venirlo a sapere in tempo utile, qualora dovesse cambiare la parola d’ordine…> sia mai. Potresti rimanerci secco davvero stavolta <…perché qui si mangia e si chiacchiera molto meglio che nel mio accampamento> questo è sicuro. Compi un passo indietro, rimanendo ancora voltato verso il bancone e frontale al Tessai. Non lo tocchi, hai imparato <magari la prossima volta avrai qualcosa di interessante da dirmi> alzerai il tiro prima o poi, ma non è questo il giorno chini il capo senza smettere di guardarlo, un gesto rapido che rivela rispetto e un qualche grado di immotivata complicità <buona serata, Hasukage> se un po' hai imparato a conoscerlo sai che è infastidito dall’etichetta ma soprattutto non si trova molto a suo agio con la carica che ricopre. Forse è proprio questo a fare di lui una persona tanto interessante ai tuoi occhi. Se lui te lo permettesse, volteresti le spalle potenti in direzione dell’ingresso e poco dopo ti lasceresti quel posto alle spalle, con la voglia di tornarci.[SE end]

Yosai arriva alla tendopoli di Kusa, cosa poteva aspettarsi da Yukio in un primo approccio se non finire sotto un'illusione a crepapelle? Chiede informazioni in merito al Demone Rosso