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con Kimi

15:19 Kimi:
  [Ingresso locale] Dove diamine è Yukio? Questa la domanda che l’ha spinta ad andare fino in quel bar, quella dannata tenda bar in cui ha sentito che bazzica ogni tanto suo padre, ammesso possa ancora considerarlo come tale. Tante le cose che stanno cambiando e a dimostrarlo c’è anche il suo look sempre più parte dell’armadio di Katsumi che del suo. Indossa una lunga e larga camicia bianca, una delle sue che se sulla figura dell’altro sono segno di eleganza su di lei potrebbero farla apparire più come una scappata di casa, visto che le spalle le cadono larghe. In vita un bi a farle da cintura così da trasformare quel capo in un semplice miniabito, ovviamente sotto continua da indossare la fascia nera e i pantaloncini, tanto che se la luce dovesse concedere strani giochi di trasparenze si potrebbero notare senza alcun problema. Sandali da ninja ai piedi e null’altro sul corpo, ad eccezione fatta per quel che riguarda la solita immancabile collata che spunta proprio dal colletto, due i ciondoli su di essa: una testa di lupo mozzata d’argento e un anello dalla pietra verde, il simbolo del mignolo destro dell’Akatsuki. Entra in quella tenda con la solita sicurezza, decisa e spietata eppure lei è lì solo per cercare Yukio, nemmeno per farsi coccolare o cose simili, vuole il confronto, lo scontro ed è per questo motivo che ad entrare è stata la cacciatrice di taglie, infatti l’innata Goryo è in questo momento quella richiamata e predominante, ciò significa che il suo aspetto fisico è profondamente mutato. Sulle gambe candide saranno visibili tutte le cicatrici di un passato da masochista combattente, tutti i colpi mai evitati per il solo gusto di provare dolore, vari quindi i segni dalle cosce in giù. I capelli sono mutati ed ora si mostrano azzurri/violacei, con quella strana sfumatura chiara che rende difficile identificare un solo colore, lasciati lisci ricadono lunghi sulla sua schiena mentre la frangia incornicia alla perfezione il viso candido, le labbra sono segnate dal suo passato, appaiono quindi completamente nere, come bruciate, si vede che non è opera di qualche trucco ma proprio il loro colore. L’ultimo e forse più inquietante dettaglio, sono gli occhi: l’occhio destro è rimasto immutato ed azzurro, il colore naturale e di nascita, il sinistro invece ora presenta, oltre all’iride rossa, la sclera completamente nera. Una figura che non si è mai mostrata in pubblico, lei quell’innata l’ha sempre tenuta nascosta non per vergogna ma come semplice vantaggio tattico ed ora, nel momento della sua rivolta, si mostra sotto quelle spoglie come a volersi allontanare da ciò che è stata fin ora senza però voler tranciare di netto con ciò che è. Insomma si sta imponendo anche in maniera figurata. Cammina verso il bancone, beandosi anche degli sguardi che cadono su di lei, si sente forte e potente proprio come quando caccia, grazie a quell’innata alcuni tratti del suo carattere si modificano appena, riportandola ad essere meno guardinga e più imprevedibile, detto di una che già normalmente uccide un secondo sì e l’altro pure. [chk on][innata goryo on]

15:31 Utente anonimo:
  [Ingresso Bar] Si era sve3gliato presto il giovane questa mattina, gli allenamenti che sosteneva erano sempre più pesanti, la cosa era autoimposta, non voleva sfigrare all'esame per diventare un Shinobi a tutti gli effetti, e poi se voleva raggiungere i propri obbiettivi doveva saper patire la fatica ed il dolore della salita più ardua che esista. Vestito con il suo solito abito maschile lungo, leggero senza maniche di color nero con bordini dorati, che ricopriva in aprte il suo petto nudo, perchè tenuto slacciato, scende giù paro fino alla vita e poi una coda dietro che arriva pare all'altezza delle caviglie. I pantaloni sono binachi e le estremità che arrivano a tre quarti di polpaccio sono di color nero con lacci altrettanto neri che si stringono delicatamente attorno alla gamba. Ai piedi dei simil sandali. al collo presenta solamente una sciarpa bianca, tenuta ben larga, mentre i capelli e gli occhi sono di color rosso cremesi. Entra dentro al bar, con fare tranquillo, si guarda un poco attorno, per poi dirigersi verso il bancone, non facendo caso a quella che è Kimi, sedendosi inavvertitamente vicino a lei, senza volerlo, in fondo lo si può notare essere tra i suoi pensieri, come sempre ultimamente <posso avere dell'acqua per favore?> Domanda poiverso il barista, ritornando ad essere silente, voltandosi ora verso la figura femminile, distrattamente, prima di tornare a guardare il locale, dove era stato solamente un altro paio di volte.

15:48 Kimi:
  [Bancone] Lei ancora si avvicina al bancone, il passo è sicuro e lento, proprietaria di quel luogo come del mondo intero, pronta ad uccidere chiunque osi imporsi nel suo regno dei morti, insomma diciamo che se già solito non ha un caratterino semplice in questi momenti per assurdo peggiora ulteriormente. Andrebbe quindi ad avvicinarsi al bancone, stando ancora in piedi e per caso ritrovandosi accanto al quel denshi sconosciuto che con parecchia illusione ordina dell’acqua <coraggioso> la voce suona distaccata e gelida, come se arrivasse direttamente dall’oltretomba <se conosco bene il proprietario qui nemmeno hanno dell’acqua> aggiunge quindi lei andando semplicemente ad osservare chiunque ci stia dietro il bancone, sperando quasi di vedere Totoro perché non e spiacerebbe vendicarsi di lui, non che le abbia mai fatto qualcosa eh, solo non le piace particolarmente <per del sakè grazie> non si è ancora voltata a guardare Shinjua lei, non ne ha bisogno, quando riesce a liberarsi di alcune paure e alcuni traumi del suo passato torna ad essere la sfacciata mietitrice che non teme nessuno, vivendo nella convinzione di non poter semplicemente essere uccisa. Il suo vestiario nasconde completamente ogni cicatrice, soprattutto le più grosse ma proprio come per i pantaloncini e la fascia nera anche i segni più rossi sul suo corpo potrebbero essere intravisti attraverso il candore della camicia, specie da aiutate dalle penombre. Nella fattispecie le cicatrici visibili dovrebbero essere due grossi segni seghettati in prossimità dei due reni, rosso fuoco come se la pelle fosse ancora vittima di infiammazione, sul petto in corrispondenza invece si potrebbe intravedere una scarnificazione bordeaux recitante “K-21” mentre proprio sotto alla collana dei cacciatori di taglie dovrebbe esserci una bruciatura con lo stesso identico simbolo. Come detto poco prima comunque non sarebbero facilmente visibili od identificabili, queste quelle dai clori più in contrasto con la candida pelle che si ritrova, il tutto sempre ammesso che le luci del luogo corrano in aiuto di occhi indiscreti, lei è comunque consapevole della loro presenza e del fatto che potrebbero essere tranquillamente viste. La cicatrice sul ventre invece, essendo di un bianco più chiaro della carnagione di porcellana che si ritrova, non potrebbe essere colto grazie alla camicia indossata, unico dettaglio del su passato quindi a non poter essere riconosciuto. Solo ora andrebbe a sedersi accanto allo sconosciuto <Totoro c’è?> domanda al barista, ci dovrebbe riflettere prima di svelarsi, prima di lasciare che diventi riconoscibile anche in quella forma, ma insomma quando mai riflette lei?[chk on][innata goryo on]

15:57 Utente anonimo:
  [Ingresso Bar] Si mette seduto comodoil giovane Deshi ora su uello sgabello, mentre aspetta che gli sia servita dell'acqua, sempre che ci sia. <Se nona vete dell'acqua, non fa niente> Afferma il giovane, andando poi a voltarsi verso quella che le sembra una vera e propria strana figura. Non tiene gli occhi puntata su di lei troppo, lo inquieta a dire la verità, non sa nemmeno il perchè. Tamburella con le dita della mano sul ligneo bancone, mentre ritorna con quegli occhi rosso a guardarsi attorno, domandandosi se non ha sbagliato a entrare dentro questo posto, ma subito si ravvede di quel pensiero, grazie anche alla sua sicurezza. <Mi scusa signorina, in verità sto cercando una shinobi di nome Kimi> Va a dire e nemmeno a voce troppo alta, in fondo a quelli dle tavolo dietro non deve interessare <Saprebbe dirmi dove posso trovarla?> Domanda, voltandosi ancora, e reggendo lo sguarod su di ella per qualche istante, fissandole i capelli neri ora, prima di ritornare a voltarsi verso il barista cercando di capire se glis erviranno mai quell'acqua oppure lo lasceranno a bocca asciutta.

16:11 Kimi:
  [Bancone] L’idea di infastidire Totoro diventa assolutamente secondaria adesso dato che sente il nome, o almeno quello che dovrebbe essere un semplice “Tu” ma che sa essere usato ormai per identificarla, specie quando si parla di ninja che si chiamano “tu” è lei. Il volto inizia a girarsi verso sinistra quel tanto che le basta per andare ad osservare, per la prima volta, il ragazzino e guardarlo, punta su di lui i suoi occhi rossi di cui uno solo con la sclera nera, un gene quindi non completo quello da Goryo. Fredda analizza chi ha davanti, in un certo senso dall’alto verso il basso senza mascherare quel sentimento di superiorità <Kimi eh?> domanda di rimanda come se la cosa non la toccasse in prima persona <forse non è saggio che un ragazzino come te le si avvicini, non lo sai che è il mignolo destro dell’Akatsuki?> certo lei ha l’anello legato al collo, ma insomma non ci assomiglia nemmeno per sbaglio fisicamente e poi nelle ultime settimane ha notato come tutti abbiano dimenticato cosa sia l’associazione alba, sottovalutandola ed ignorandola <si dice si diverta a mangiare i ragazzini sai?> sorride divertita ora, quel sorriso però sembra uno di quelli che rendono felici solo chi li sta compiendo, non è amichevole od altro, anzi si sta divertendo a mettere in giro altre voci su sé stessa, non la cosa più saggia da fare ma va bene. Torna a guardare davanti al bancone, scostando con la mano sinistra i lunghi capelli, risistemando i ciuffi che erano sfuggiti al suo controllo, mettendoli nuovamente dietro alle spalle ed attendendo l’ordine ma soprattutto un Totoro da prendere in giro, insomma mica può scagliarsi contro di lei in un luogo pubblico aperto con il nome del Kage stesso no? Dovrebbe essere abbastanza al sicuro per poterlo prendere in giro quel tanto che le serve per sfogarsi un po’, specie perché di suo padre neanche l’ombra [chk on][innata goryo on]

16:21 Utente anonimo:
  [Ingresso Bar] Attende inpaziente quel bicchiere di acqua che aveva ordinato, andando a voltarsi anche lui, ancora una volta verso quella figura, fissandola ora negli occhi inevitabilmente, rimanendo in silenzio, lasciandola poi parlare <Quello che è quella ragazza, sono affari suoi> Afferma con dovuto rispetto e tranquillità verso l'altra <non sarebbe una cattiva idea lo insegnasse pure me, potremmo fare a gara a chi ne mangia di più> scherzoso adesso, come è nella sua indole essere il giovane, che ritorna poi siente per qualche istante, nel guardare quella figura che gli mette inquietudine, ma si sforza di affrontare questa sensazione, deve essere lui il più forte, anche contro le sue stesse emozioni <Devo consegnarli una cosa, e poi non la disturberò più> Spiega <sapete dove posso trovarla signorina?> Altro nona ggiunge, toni sono sempre cortesi, non vuole fare brutte figure o passare per maleducato anzi, però quell'ambizione, quella voglio di potere, di fama, di essere il migliore c'è ed è presente, sempre, nei suoi occhi, e risplende come una scintilla, che non si nasconde, ma che nemmeno è facile da comprendere.<Va bene, non fa niete, grazie lo stesso> Va a dire verso il barista, quando gli ride in faccia andandogli a dire che non vi è dell'acqua. Lascia scorrere, non se la prende, ma si ricorderà un giorno chi lo sa, forse quel barista, la pagherà.

16:32 Kimi:
  [Bancone] La diverte l’idea che quel ragazzino possa dichiararsi pronto ad affrontarla, forse è solo ingenuo, forse non ha la minima idea di cosa significhi avere a che fare con lei, forse in quella lettera c’è un qualche meccanismo a certe bomba per farla fuori, se fosse più saggia probabilmente ora gli salterebbe addosso per accertarsi che non stia provando a farla fuori, certo ma la saggezza è una cosa che sta imparando a lasciare fuori dalla porta, a quanto pare non fare azioni avventate significa anche finire così: con un denshi qualsiasi che parla di lei senza il minimo timore. Sorride comunque mentre questi pensieri corrono nella sua mente. Il sakè viene poggiato davanti a lei, bicchierino e bottiglietta. Sospira appena mentre la mano destra si muove così da potersi versare il primo caldo sorso <senti di solito è lei che trova te, quindi se vuoi lasciami ciò che le devi e glielo consegnerò io> ammette quindi senza fissarlo, gli occhi sono sulla superficie liscia dell’alcolico davanti a lei. Si è offerta di fargli un favore, poco importa che sia solo una farsa, poco importa che si tratti semplicemente di non volersi ancora svelare come Goryo, è comunque stata molto più gentile di quanto ci sarebbe potuti aspettare <oppure tieniti ciò che le devi fino alla tua morte, perché solo allora la vedrai> la mietitrice, questi richiami continui non smettono mai, specie quando parla di sé stessa come si un’entità a parte. La mano destra va a sollevare quel bicchierino e portarlo davanti al suo naso, inspira lentamente gustandosi il momento mentre gli occhi si riflettono nel sakè, qualche istante in cui si perde e lascia che sia il momento prima del piacere a darle la scossa, se lo gode apprezzandone quasi la calma, quel fenomeno che avviene con prepotenza solo prima della tempesta. Tace portandosi alle labbra il caldo alcolico, se lo versa sulla lingua, lascia che il dolore del bruciore dato da calore e intensità della bevanda la pervada, che riempia le sue sensazioni dandole finalmente quella piacevole sensazione, una parte in lei, quella masochista, che mai verrà completamente repressa e che proprio grazie a quella seconda innata trova un modo per manifestarsi [chk on][innata goryo on]

16:40 Utente anonimo:
  [Ingresso Bar] <Io non sono ancora nessuno per essere trovato da quella signorina, e mi spiace ma non posso lascere a lei nulla> Va a dire alzandosi dallo sgabelloe tornando in piedi, con calma, rimettendo bene a posto lo sgabello <è qualcosa che solo la signorina Kimi deve ricevere, ed è da parte di Mekura <Afferma con calma e tono rispettoso> Quindi se vi posso chiedere un piacere, è quello di dire alla signorina Kimi, che vorrei consegnargli una lettera da parte di Mekura e che è molto importante> Va a dire, guardandosi poi attorno ancora prima di riportare lo sguardo verso ella, proprio quando alza il capo per versarsi il sakè dalla tazzina alla bocca <Per il resto, chiedo scusa del disturbo, e sembra che sia venuto qui a disturbarla per nulla, vi chiedo scusa> Altro non dice, inziando a sistemarsi la sciarpa, prima di riprendere la via per uscire dal locale, non volendo lasciare in consegna nulla a chi non è Kimi, è un fatto di principio, ed è il primo incarica e come quelli che gli verranno assegnati vuole portarlo ad un compimento perfetto.

16:53 Kimi:
  [Bancone] Ascolta tutte le parole del ragazzo, chissà perché Mekura ha preferito passare attraverso un ragazzino, non che sia un pensiero su cui decide di fissarsi ovviamente. Resta silente lei mentre si gode il Sakè che scende lungo la sua gola, in caso scriverà direttamente a Mekura, non è certo tipa da cedere a certi ricattino, non che quello del ragazzo voglia essere un ricatto, il punto non sta mai nelle intenzioni di chi parla con lei ma in come lei recepisce ed interpreta il mondo che le sta intorno, forse proprio questa totale assenza di empatia e comprensione verso il prossimo la rendono così spietata e pericolosa, non è solo il veleno che le scorre nelle vene. Il bicchierino resta ancora nella sua mano, davanti alle labbra socchiuse appena, lascia passare qualche secondo tra le parole di lui e quei movimenti, secondi in cui sembra non voler replicare<hai ragione non sei nessuno> Senza voltarsi per osservarlo risponde a quelle frasi, non che lo voglia trattenere, nella realtà dei fatti ora lei sta poggiando la porcellana sul bancone per cui nemmeno fa caso ai movimenti dell’altro <il che significa moriresti prima di consegnare qualsiasi cosa> ammette ancora, fredda e con il tono di chi si mostra decisamente disinteressato rispetto all’argomento. Ha il mondo in pugno e pensa di averlo ai suoi piedi in questo momento, come se le bastasse decidere di distruggerlo per riuscirci a tutti gli effetti. Non c’è molto altro da dire. Vive per riportare il suo nome ad essere associato alla paura e alla morte, come è stato un tempo come è giusto che sia, le persone devono smetterla di avvicinarla con tranquillità deve essere chiaro a tutti cosa si rischia, semplicemente studia di come le cose si siano evolute negli anni, di come il suo autocontrollo sia stato preso per debolezza <al contrario tuo io sono qualcuno e so che ne uscirei illesa. Ma non mi offrirò d’aiutarti una seconda volta> aggiunge quindi andando a reclinare il capo indietro, quel tanto che basta per intercettare con lo sguardo il ragazzo che si prepara ad uscire. Le mani si stringono sul bancone mentre la schiena viene buttata indietro, non cade dallo sgabello solo perché è un movimento di cui ha il pieno controllo e ha fatto con il giusto tempo, se si fosse mossa appena più avventatamente ora lei sarebbe riversa a terra e invece gli unici ad avvicinarsi al pavimento sono quei capelli violaceo/azzurri che sfiorano quasi lo schifo che han calpestato i piedi di chiunque sia stato in quel luogo[chk on][innata goryo on]

17:19 Utente anonimo:
  [Ingresso Bar] Sbuffa il giovane silenziosamente senza farsi vedere, fissando la porta d'entrata, rimanendo immobile, infastidito al quanto nel sentire che non è nessuno, ed è proprio quel fastidio che fa crescere in lui la voglia di diventare qualcuno, in modo che tuti possano conoscerlo e chissà magari tremare davanti a lui. <Non darò nulla a voi signorina, non è scortesia, è che deve essere consegnata alla signorina kimi e a nessun'altro> Afferma, con tono tranquillo, voltandosi ora verso l'altra, sorridendogli appena <Vi ringrazio per avermi offerto aiuto, ma non è un mio compito, non il vostro> Altro non aggiunge, ed il tutto è detto con tono rispettoso <Se la signorina kimi è così inavvicinabile, e sicuramente non si disturberà a riceveri, farò in modo da farlo sapere a Mekura, troverò un modo> altro non dice, forse questa frase è più un suo pensiero detto a se stesso, per motivarsi a svolgere con successo il suo piccolo compito, che gli è statoa ssegnato.

17:29 Kimi:
  [Bancone] Dire che si stia in qualche modo adirando sentendosi trattare così, sentendo come il ragazzino parla di lei sarebbe in qualche modo errato, in questo momento per sua fortuna sta solo giocando, ha altri compiti in mente, la sua rabbia non è mai nascosta ma ben direzionata motivo per cui si sta permettendo di perdere un po’ di tempo con quel ragazzo <e sia> replica sempre osservandolo da quella posizione <preferenze per le esequie funebri?> domanda rialzandosi solo ora da quella posizione e tornando a fissare davanti a sé. La destra torna alla piccola bottiglia in ceramica, le dita andrebbero quindi ad intrecciarsi su di essa, delicatamente e con decisione, non è ai stata avvezza all’alcool e si nota che beve lentamente per evitare di farsi annebbiare la mente, le piace solo la sensazione di bruciore mentre scende lungo il suo stomaco, come sempre non apprezza in sé la capacità di stordimento di quel liquido ma il dolore, seppur lieve e passeggero, che provoca <mi chiedo solo come tu possa trovarla non avendo idea di chi sia> aggiunge quindi <avresti potuto chiedere informazioni più dettagliate, ma qualcosa di dice che la tua fine giungerà prima di incontrarla> continua il discorso completamente inconsapevole dell’eventuale presenza altrui, potrebbe anche essersene andato, in ogni caso il tono di voce è abbastanza alto perché chiunque in quella tenda adibita a bar possa udire le parole dalla strana ed inquietante ragazza al bancone. Si versa un altro bicchierino restando quindi silente, tornando ad osservare il mvimento ondulatorio del liquido, aspetta con assoluta calma che si plachi, perdendosi in quelle piccole onde, lasciando che i suoi piani divengano sempre più chiari nella sua mente, passo dopo passo ha pensato a tutto. Il primo passo sarà proprio sbarazzarsi di quell’anello per poi forse prenderne un altro, non che abbia un vero valore la questione, con le nuvolette o senza lei tornerà a portare chaos e terrore, che tutti tornino a temere la morte, quel demone che cammina placidamente tra loro[chk on][innata goryo on]

17:36 Utente anonimo:
  [Ingresso Bar] Vorrebbe tanto rispondere a quella prima domanda, ma non sarebbe in grado di poter applicare quello che direbbe sul piano materiale, il che lo renderebbe oltre che ridicolo, molto prbabilmente anche morto e sarebbe stato tutto inutile. <Non è detto che sarò io a trovare lei, potrebbe anche essere Mekura, se non posso dare la lettere alla Signorina Kimi, la ridarò a Mekura> a mali estremi, estremi rimedi, non vede altre soluzioni il giovane, che ritorna a guardarla con calma in quello scambio di battute, che inzia a farsi oltre che strano anche inutile, e sa bene che non è propriamente un bene <quindi vi auguro buona giornata, arrivederci> ed è così che se uscirà il giovane, da quel bar, scostando la tenda, e muovendo i propri passi, verso l'accampamento dedicato a quelli di konoha, sperando di trovare e riuscire a parlare proprio con Mekura [END]

Uhm allora:
Shinuja deve effettuare una consegna a Kimi. Kimi finge di non essere lei e lo prende un po' in giro.

Io volevo insultare Totoro però