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Quest: Decadenza

Quest

Missione di Livello C

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con Hanae, Itsuki

14:39 Itsuki:
  [Risaie - Villaggio Natio] Ordunque, è giunto il giorno fatidico, il momento propizio per il Goryo per potersi avvalere del proprio odio, concedengoli dunque la possibilità di compiere la propria vendetta. Per anni ha atteso questo momento, ed allo stesso tempo per diversi mesi si è allenato e migliorato, perseguendo la via dello Shinobi come fosse un semplice mezzo per giungere in questo specifico momento, in questo preciso evento. Inspira ed espira, nessun particolare nervosismo se non un'incomprensibile trepidazione, mantiene la calma ed il controllo, due dita della mancina guantata andrebbero a sollevarsi per posarsi sul collo, lì dove potrebbe andar per qualche istante a percepire la regolarità dei propri battiti, socchiudendo gli occhi per qualche istante, appurando dunque il suo essere pronto per dar inizio alle danze. Senza che il sipario si sollevi dalle scarlatte iridi, andrebbe dunque a far raggiungere la sinistra dalla destra, ponendo le dita nella maniera più consona per andar quindi a comporre il sigillio della Capra, un sigillo tanto basilare ma mai sottovalutabile, non ancora, concentrandosi per estranearsi dalla realtà e perdersi nel proprio piano astratto, quel nero totale senza dimensione, infinito, uno spazio nel quale inizierebeb il suo demandare di quelle specifihe energie. Per prima, sarebbe richiesta l'energia mentale, e si sforzerebbe, come al solito quanto basta, per tentar dunque di ritrovar quel placido globo bluastro, perfetto nell sua forma ma vibrante di un'energia sopita, raffigurato così all'interno del proprio essere, vedendo dunque di direzionarlo lungo un'immaginaria linea retta di un'orizzonte inviisbile che esiste solo nella sua testa, mettendolo verso la sinistra di un punto al centro di quella retta, puramente figurativo anch'esso, dedicandosi poi alla ricerca dell'altra energia. Quelll'altra forza interiore, dunque, dovrebbe teoricamente comparire senza troppe complicazioni, un rossastro globo che arde di una fiamma vivida, incapace di spegnersi, irregolare in quella vampa dirompente che lo circonda facendo percepire una cosiddetta irruenza da quello che rappresenterebbe il proprio fisico, cercando di afferrarlo in maniera figurativa per poi dunque posizionarlo in quel fulcro della retta astratta, sospingendolo verso destra per così disporlo equidistante dal gemello, tanto simile quanto allo stesso tempo diverso, opposti ma della stessa natura. A quel punto, se fosse riusciro nelle prime due parti del suo intento, vedrebbe di provare a sospingere quei due nel centro, al punto d'origine di quella retta inesistente, direzionando il tutto verso il ventre di un'ummaginario contorno che rappresenterebbe il proprio corpo, cercando quindi di far coadiuvare quelle due forze al centro del sistema circolatorio, così da iniziare un tentativo di impasto di quelle due stesse energie, facendole vorticare in un punto fisso, amalgamandole tra di loro per coosì comprimerle in un unico e singolo globo, pressando a forza quelle due energie, piegandole al suo volere sino a ridure ad una piccola sfera, inducendo quella che di lì a poco dovrebbe rivelarsi uan breve implosione, che agirà in maniera opposta nel caso di una corretta attivazione, suusseguendo quell'istante di vuoto con un'esplosione di energia azzurra che dovrebbe andare per qualche istante ad irrorare rapidamente tutto il Keirakukei, senza risparmiare nessuno degli tsubo, riassopendosi poi al centro di quello stesso complesso di capillari intrecciato lungo tutto il fisico, rivelandosi dunque toericamente pronto all'utilizzo <{ Dunque è giunto il grande giorno, sei pronto? }> domanderebbe il Kagurakaza da dentro con un truculento ridacchiare, ricevendo in tutta risposta un silenzioso nulla da parte di Itsuki < ... > che con quello stesso non proferir parola andrebbe a concedere all'altro l'idea della propria concentrazione, della propria determinazione, mentre dentro di sè i ricordi verrebbero soppressi a forza, spinti nel profondo come una medicina amara, con Eiji che proseguirebbe con poche precise parole <{ Proprio quello che mi aspettavo.. }> e poi nulla, il silenzio, mentre cercherebbe istantaneamente di provare ad utilizzare la propria conoscenza nella rivelazione delle presenze, una tecnica talmente basilare quanto allo stesso tempo potenzialmente efficace, in grado di conferirgli una maggiore conoscenza dei dintorni e dunque in maniera direttamente proporzionale una maggiore precisione nella pianificazione delle proprie mosse a venire. Si troverebbe al limitare del suo stesso Villaggio natio, sul vertice di un tetto, quanto più in disparte possibile per evitar di essere scorto, per quanto di lì a poco la furtività sarebbe una cosa della quale non si curerebbe più, pronto a dar sfogo ad una rabbia selvaggia che mai gli sarebbe appartenuta.


{ Tentativo Chakra On - Equip = Vambracci - Schinieri - Guanti ninja - 5 Kunai + 3 Kunai + Filo + C.Bomba attiva - 5 Fuda + Tronchi - Sigillo Tai SP - 1 Tonico Chk + 1 Salute - 1 Tonico Chk + 1 Salute SP }

Lentamente, il sole fa per abbassarsi. C'è ancora troppa luce perché le tenebre ti accompagnino nello sporco lavoro per cui hai ricevuto il permesso di agire, ma alla fine, non sei qua in quanto Shinobi. Sei qua in qualità di distruttore. Un giovane e patetico involucro di carne abusato ancora e ancora dalla figura materna. Sono stati duri anni, i tuoi. Ma fortunatamente hai incontrato il Principino, mh? Sentirai una rinnovata ansia immaginando il momento in cui le tue mani s'intingeranno del sangue degli abitanti di questo piccolo villaggetto. Attorno a te non c'è altro che una lunga distesa per lo più di pianura, campi di riso che si estendono per interi ettari. In questo momento ti trovi accovacciato sopra una capannina utilizzata per riporci all'interno strumenti da contadino: zappe, falci, guanti rovinati, cappelli di paglia intrecciata..insomma, ciò che serve. Ma non importa. Il tuo corpo ad ogni segnale sembra gonfiarsi e sgonfiarsi come fosse l'otro di una zampogna davanti a un fiato incostante. Sì, è ovvio, che la tua anima urli. Davanti a te hai il tuo passato, e dentro di te hai il tuo futuro. Come potresti mai elevarti tanto dal non sentire nulla? Ma descriviamo il luogo, e ancora di più cosa sai di dover fare. A circa 25 metri di distanza da te sono presenti degli scalini in vecchissima pietra quasi completamente coperta di fango e muschio, che saliti per 5 metri portano all'entrata del villaggetto. Non c'è una porta nè un cancello, ma semplicemente uno sgabello sul quale riposa con sguardo chino un vecchio con in testa un drappo di paglia intrecciata, dietro lo sgabello ha una vecchia falce da contadino. Attorno all'entrata son disposte assi di legno appuntite e probabilmente estremamente fragili, utili per tenere fuori gli animali selvaggi ma sicuramente non degli shinobi. All'interno del villaggio son disposte diverse piccole case dal tetto in paglia che avranno all'interno donne, bambini, e forse anziani. Gli uomini, i soli capaci di combattere in una realtà simile, sono riuniti all'interno per svolgere le loro quotidiane mansioni. Tra riparazioni, affilare semplici armi, allenamenti..insomma, non sono ninja e provano a fare il meglio col poco che hanno. Quella che ricordi essere la tua casa dovresti trovarla, secondi i tuoi ricordi, a circa 50 metri dall'entrata. { quest per itsuki } { per info chiedi }

15:09 Itsuki:
  [Risaie - Villaggio Natio] Inspira ed espira, tentando di mantenere quella sua più che corretta ansia al suo posto, vedendo dunque di scendere da quella capannina dove si troverebbe, intento a raggiungere quelle scale di pietra che determinano l'ingresso al villaggetto, potendosi avvalere della figura dell'anziano che sonnecchia ignaro, nel mentre della sua discesa. In fretta vedrebbe di smuovere il proprio corpo gettandosi in avanti, cercando di coprire quella distanza che lo separa dagli stessi scalini citati poc'anzi, cercando di compiere quei passi in maniera precisa e netta, ritrovandosi dunque teorciamente lì al limitare di quella scalinata, dove il suo sguardo si poserebbe su quella che dovrebbe essere la sua prima vittima, il suo ostacolo da superare senza porsi alcuna remora, puntando quindi le iridi rossastre verso l'alto, sulla figura dell'uomo con dietro la falce. Decide quindi di avantaggiarsi, concentrandosi di quel momento prima del Caos per così andar a veicolare il proprio Chakra nel centro della fenditura del cervello che divide i due emisferi, provando quindi ad attivare la sua innata, passando il controllo del corpo all'altro, seppur ogni sensazione e percezione potrebbe essere comunque sentita vivamente da lui che farebbe cambio di posto, passerebbe il timone al Principe che lo salvò anni fà, facendo in modo che i capelli d'ebano, legati come al solito a mo di coda alta, si tingano del colore della neve, e gli occhi diventito di un colore violaceo, sempre che il tutto vada liscio, si intende. Un'anziano, sembra una cosa da poco ma sottovalutare chiunque potrebbe costargli caro in quella solitaria missione autoimpostasi, e dunque, nonostante potrebbe farsi scoprire nel suo soffermarsi e dare un minimo di vantaggio al suo primo bersaglio, permane alla base delle scale, quasi volendogli concedere una possibiltà di reagire, per quanto dentro di lui non vi sarebbe spazio per l'errore. Non una parola, non un fiato, persino il Kagurakaza che dovrebbe prendere il controllo lascerebbe da parte il suo amaro sarcasmo per concedere ogni possibile decisione e scelta all'altro, che questa volta da dentro, come pattuito, avrebbe il pieno controllo sull'operazione, dirigendo quasi da una cabina di pilotaggio invisibile agli altri. { Chakra 19/20 se attivazione Hijutsu - 2/4 Movimento 25 metri + 2/4 attivazione Hijutsu - AGI 30 - Equip = Vambracci - Schinieri - Guanti ninja - 5 Kunai + 3 Kunai + Filo + C.Bomba attiva - 5 Fuda + Tronchi - Sigillo Tai SP - 1 Tonico Chk + 1 Salute - 1 Tonico Chk + 1 Salute SP }

Sei veloce, rispetto a un uomo normale. Forse non hai avuto tante occasioni precedentemente di renderti conto di questo fattore, ma adesso, davanti ad un fattore qualsiasi, vecchio e stanco a causa dei lunghi anni di sopravvivenza in un ambiente ostico quale è Oto...beh, non si accorge di te quando scatti. E lì si evidenzia come tutto il lavoro compiuto fino ad ora non sia stato invano, sicuramente non sei lontanamente vicino a ciò che Eiji cerca..o a ciò che vorresti essere, ma non è soddisfacente osservare l'impotenza? Il vecchio alza lo sguardo quando ormai i tuoi tratti estetici son cambiati, lo sguardo si fa affilato mentre le pupille si dilatano per mettere bene a fuoco la tua immagine. Abbassa lo sguardo sul tuo corpo e non nota nell'immediato alcuna effettiva arma, se non il rilievo causato da avambracci e schinieri. Fa leva sulla pianta dei piedi, poggiando entrambe le braccia sulle ginocchia per potersi conseguentemente alzare. La schiena è leggermente curvata in avanti, e la mano sinistra viene alzata sul drappo in paglia per mettere in risalto il suo viso. Probabilmente, lo avrai già visto, sicuramente in anni migliori, sicuramente da lontano. Eri sempre chiuso in casa alla fine, per cui è improbabile che tu conosca anche solo la metà dei nomi delle persone che han abitato questo luogo prima. Muove piccolissimi passi, portandosi al bordo dell'ultimo scalino presente. "...un viaggiatore..Non abbiamo niente per voi, avete già preso abbastanza." Le parole non son ben scandite, a causa di più di qualche dente mancante, ma potrai ben sentirlo accumulare saliva per sputarla ai suoi piedi. Entrare non sembra difficile. {Chakra e innata attiva} { prosegui, vogliamo un gran spettacolo }

15:30 Itsuki:
  [Risaie - Villaggio Natio] La sorte pare sorridergli, e l'anziano, giustamente ignaro di quello che starebbe per accadere, andrebbe con una boriosa scortesia a scendere quelle scale invitandolo ad allontanarsi dalla meta tanto agognata. Sente correttamente l'attivarsi dell'innata, e dunque, senza attendere un'altro istante, una volta che le sdentate parole del vecchio sarebbero giunte al termine, un respiro sarebbe ciò che sancisce l'inizio di tutto < Silenzio. > direbbe semplicemente cercando di flettere le gambe quanto basta per un breve scatto in avanti, per provare ad azzerare quella poca distanza che li separa, quell'unico monito che non avrebbe nulladi preciso da far comprendere all'anziano, quello stesso anziano che tenterebbe di afferrare per il viso, allargando quanto più possibile la mano destra in un protendersi per prima nel compiersi di quel breve scatto, imponendo al braccio un distendersi al massimo delle sue capacità, concedendogli a lui, in quel rapido analizzare della situazione, la possibilità di metterlo fuori con un colpo solo, o almeno così spererebbe. La dritta dovrebbe essere dunque la prima e l'unica ad impattare sul viso altrui, mentre il resto del corpo lo seguirebbe in quel repentino movimento, cercando non solo di sospingersi in avanti ma allo stesso modo di sollevarsi quanto basta per coprire quell'irrisoria altezza dello scalino, cercando di far sì che il proprio moto non si arresti a quell'afferrare, avendo voluto provare a spingere più del dovuto in quel muoversi irruento, vedendo quindi di tentare di spingere la figura dell'anziano, il quale dovrebbe sentire le proprie forze diminuire al contatto con il Goryo, che fregiandosi della sua innata dovrebbe rendere inagibile buona parte del poco Chakra che un non-ninja dovrebbe avere, cercando di sbilanciarlo e fargli perdere l'equilibrio, lì dove il suo intento sarebbe quello di tentar di far impattare la nuca altrui sul bordo di uno di queli scalini, coperti dalla natura ma comunque di natura rocciosa, solidi, e sicuramente l'ultimo dei luoghi dove vorrebbe sbattere la testa di un'anziano dall ossa fragili. Non risparmierà nessuno, non avrà remora ne per vecchi ne per bambini, nessuno ha mosso un dito quando lui veniva abusato da quella folle genitrice e dunque allo stesso modo nessuno verrà risparmiato. I muscoli del braccio destro si contraggono, la spinta vorrebbe essere quanto più sostenuta possibile ed accompagnata da tutto il resto del suo apparentemene esile corpo, così che tra la forza dell'impeto ed i suoi chili, tenta quanto descritto poc'anzi, fermandosi solo quando alle sue orecchie potrebbe giungere l'infrangersi del cranio altrui, quasi desideroso allo stesso tempo di vedere del sangue a confermare il suo operato. Non ha mai ucciso nessuno, non ne ha mai avuto bisogno, ma se questa apparentemente semplice azione riuscirà, oh, allora sarà l'inizio della fine per la sua psiche. { CK 19/20 - 99/100 PV se contatto riuscito - AGI 30 FOR 15 TAI 20 - Equip Stesso di prima }

Partiamo dalle formalità tecniche, è pur sempre un esame. L'azione di Itsuki è ben descritta e funzionale, si capisce l'intento, ma a livello tecnico essendo pur sempre una quest è necessario aggiungere i tecnicismi propizi al termine dell'azione, come nel tuo caso può essere uno scatto da 1/4 per i 5 metri ed un attacco da 2/4(per coprire la distanza e contemporaneamente attaccare ti servirebbe la tecnica del Totsugeki). Adesso il tuo 'nemico è non solo sorpreso, ma anche naturalmente debole, per cui non è un problema. Quando gli scatti addosso, debole di una mente troppo bassa, spalanca gli occhi e rimane confuso, ritrovandosi improvvisamente la tua mano di fronte al viso, con ben poca esperienza in combattimento per comprendere che se non vedi il nemico dovresti comunque spostarti. La tua mano gli giunge in viso repentinamente, buttandolo in terra e facendo battere il capo sul duro marmo. Il sangue inizia a scorrere e scivolare sugli scalini, venendo assorbito rapidamente dal muschio e da insetti che accorreranno per abbeverarsi e cibarsi. Un danno secondario, che non basterebbe a far svenire un uomo. Ma è diversa la storia se consideriamo nel processo l'utilizzo saggio dell'innata Goryo. Come ben si nota, son uomini normali, con energia naturale troppo bassa per poter resistere al [-4 chakra] infettato dal tuo gene. Il viso di lui diventa violaceo, una macchia sgradevole, e perde completamente i sensi per assenza d'energia. Potresti infierire ulteriormente, assicurandogli una sottrazione fatale di chakra, oppure ucciderlo fisicamente con ausilio di chissà quale scelta. Sta di fatto che puoi osservare meglio il villaggio che s'apre di fronte a te. Non esattamente allineate, si parano di fronte a te tre diverse strutture di fango e paglia. La prima sulla sinistra, rispetto al disegno e alla prospettiva di Itsuki, sembra un baracchino. La struttura centrale dovrebbe essere una casa, dalla quale non proviene però alcun lume di candela. La struttura a destra, dalla forma quadrata, sembra abitata. E' un giudizio naturale relativo al fumo che fuoriesce da una fumaria posta sul tetto. La distanza dalle varie entrate è tra i 10 ed i 20 metri, non dovresti per questo avere difficoltà a raggiungerle. Potresti anche andare avanti, qualora tu abbia fretta di raggiungere la tua antica residenza. Ma prima..c'è vita. A giudicare dalle voci, son presenti figure, dei ragazzi che giocano forse, di cui potrai vagamente comprendere la provenienza. { I tre puntini viola sono le voci sentite, circa 20 metri da te. Il cerchio vuoto è la fumaia } { go go go }

16:04 Itsuki:
  [Risaie - Villaggio Natio] Il suo corpo dovrebbe raccogliersi e chinarsi sulla figura dell'anziano, lì dove potrebbe vedere il sangue sgorgare, un brivido di adrenalina a smuovergli il corpo, l osguardo che di solito permane velato, semichiuso ed annoaito, ora è al pari di quello di un predatore davanti ad un'intera radura piena di prede, le iridi rosse serrate e le pupille ridotte da quell'accenno di follia che starebbe lentamente insinuandosi dentro di lui, il quale coontinua a respirare per cercare di mantenere un contegno, permanendo in quella usa posizione quanto basta per andare a drenare uteriormente l'energia dell'altro, teoricamente senza doversi spendere in ulteriori movimenti < Shhh.. > e per l'anziano dovrebbe sovraggiungere il beato oblio della morte, permettendogli di proseguire. Riergendosi e mettendosi dritto, cercherebbe quindi di andare a porsi all'ingresso del villaggio stesso, andando ad osservare un luogo nella quale ha trascorso si tanti anni, ma sconosciuto ai suoi occhi non avendolo mai potuto osservare in quella sua prigionia. Giunto quindi all'ingresso, cercherebbe di concentrarsi ritrovando quindi un'attenzione particolare in direzione di quello stesso vociare che potrebbe udire, cercando di azzerare la distanza tra lui e quell'abitazione posta più sulla sinistra rispetto all'ingresso, coprendo, tra l'ingresso e l'avvicinarsi al muro stesso, una distanza di si e no 25 metri, qualcosa che potrebbe bastargli per compiere un qualsiasi altro gesto, seppur la sua intenzione è quella di tentare di dare un'occhiata alla situazione lì dal bordo del muro, dal quale tenterebbe di sporgersi quanto basta per osservare le figure presenti, la causa di quelle voci. In tutto ciò, l'unica cosa che si permetterebbe di fare è quella di andar ad estrarre un Kunai dal porta oggeti, un semplice Kunai che vorrebbe reggere con la mano destra, potendo dunque armarsi senza avere alcun intento di lanciare, semplicemente cercando di analizzare la situazione per provare a volgere la situazione a proprio favore, visto che potrebbe ricorrere alla forza del vento, prima di ingaggiare su quelle tre figure. Saranno ragazzi, saranno uomini che si prendono una pausa dal lavoro alle risaie? Chissà, fattosta che gettarsi a capofitto sarebbe poco saggio, ha bisogno di informazioni, e le rosse andrebbero a cercare di offirgliene, voltando il capo anche in direzione della capanna dalla quale esce del fumo, volendo evitare di esser colto di sorpresa alle spalle da qualcuno che magari avrebbe potuto avvalersi delle spiacevoli condizioni dell'anziano di guardia. { CK 19/20 - 99/100 PV - 2/4 spostamento a bordo struttura CENTRALE su muro rivolto verso l'ingresso - AGI 30 - Equip Stesso di prima }

Il colore violaceo ricopre completamente quel vecchio viso e la pelle perde tutto il suo naturale colore, sotto la forza di un'influenza troppo grande. Profondissima può essere l'esaltazione destatasi nell'animo del Goryo e del suo subconscio, caratterizzato dal fascino soprannaturale che dal suo sepolcro ancora esercita sul mondo dei vivi. Appare un Itsuki decisamente meditativo, con un volto pieno di malinconia virile, a cui dava una strana penombra la caratteristica capigliatura. Per te esiste, un Dio? E' una domanda che prima o poi persino il fato vorrebbe soddisfare. Le tue azioni ed i tuoi pensieri sono alimentati da una giusta vendetta, ma il tuo sadismo e la tua crudeltà rendono ingiustificabile il tuo comportamento. Da che parte stai? In ogni caso, riesci a raggiungere rapidamente il bordo della struttura centrale, ti ci attacchi come se effettivamente ne andasse di tutto il tuo piano. E' rinomato, che in questo luogo non crescano ninja, ma forse leggere tutti quei libri ti ha reso abbastanza saggio da capire che raccogliere informazioni è una prerogativa generale. Lascia dunque che ti premi. "Ho sentito qualcosa.." Dice una voce, di un ragazzino. Si volta dove hai scattato poco prima ma non ti nota. Due delle voci le puoi associare a ragazzotti giovani e vigorosi, con addosso una sporca canottiera bianca e dei pantaloncini, scalzi nei piedi e intenti fondamentalmente ad ascoltare la terza figura presente, un uomo. Di corporatura più grosso e senza un capello in viso, anche lui sporco e forte di un vestiario da contadino. La voce è profonda. E' lui a fermare il giovane che stava per andare ad inquisire sulla scia di presenza da te lasciata. "Zitti tutti e due piccoli bastardi..tra 3 minuti vi voglio davanti ai cancelli a sostituire il vecchio. Se ci attaccano dei lupi quello manco se ne accorge." Bene, ecco cosa sai adesso. Hai del tempo per agire, decidere come comportarti, volendo..potresti proseguire. Ma a meno che tu non decida di eliminare immediatamente i tre presenti la tua esistenza potrebbe essere compromessa. { Prosegui, chiedi per qualsiasi cosa}

16:39 Itsuki:
  [Risaie - Villaggio Natio] È quasi ironico come quella spietatezza, quel voler portar la morte in un certo senso andrebbbe ad avvicinare di più le due figure presenti in quel corpo, il contenitore ed il contenuto, quasi in sicnronia perfetta in quell'agire in maniera unisonante, precisa e razionale. Già, data la sua fissazione inerente il leggere, ha sempre prediletto l'utilizzo della strategia e di ogni informazione reperibile, piuttosto che agire utilizzando la forza brutta, quasi fosse il suo destino diventare un meticoloso assassino. Da che parte stà, non lo sà, per ora è dalla propria parte e la mancanza di verità, delle nozioni basilari utili a capire il perchè dell'esistenza del Kagurakza, non gli permetto di ottenere il quadro totale della situazione, di quello che gli spetta, del perchè è stato salvato quel giorno dal Principe stesso, tutt'ora a sua insaputa, finendo in un certo senso per pagar con il proprio corpo quell'opportunità di fuga. Prima però, la sua personale vendetta. Dunque, potendosi avvalere della presenza delle tre figure, andrebbe ad etichettare quelli più giovanni come più fragili e dunque di conseguenza meno resistenti, optando qundi per una rapida elmininazione dei suddetti, mentre con quello fastidiosamente privo di peluria, vorrà averci a che fare direttamente. Dunque, il suo intento sarebbe quello di lasciar cadere il Kunai imbracciato poco fà, lo fa intenzionalmente senza porsi alcun problema nei confronti di quella stessa azione, proprio perchè vorrebbe attirare l'attenzione verso il punto in cui si trova, memorizzando la posizione e la distanza effettiva dei tre figuri, così da sperare che dopo la sua imminente azione, l'ultimo presuno sopravvisuto gli si avvicini. Non può permettersi di lasciarsi scoprire, non ora, non mentre quell'adrenalina e quell'eccitazione di uccidere lo pervadono, facendogli mantenere un'innaturale calma, una concentrazione invidiabile, mentre il respiro si lascia comunque sempre di più trasportare dall'eccitazione, dalla foga, lui che ha represso quelle emozioni a lungo a causa del suo essere del quale è stato privato. Buffo è il fatto che ad attaccarli sarebeb qualcosa di ben peggio di semplici lupi, un predatore con un conto in sospeso e che è cresicuto dedito a quella Vendetta e nient'altro. Dunque nel mentre della caduta stessa del Kunai, le sue mani andrebbero ad intersecarsi e a comporre due sigilli, quello del Gallo e quello della Tigre, mentre dentro di sè il proprio Chakra verrebbe alterato con il favore del vento, offrendogli la possibiltà di provar dunque a veicolare il proprio Chakra all'altezza delle spalle, lì dove proverebbe a farlo fuoriuscire dagli tsubo presenti, probabilmente in concomitanza con il sordo metallico tonfo dell'arma di prima, non importa la perfetta sincronia quanto la riuscita effettiva del suo intento, che sarebbe ora quello di plasmare quel Chakra Futon per dargli una forma assottigliata, la forma di un pugnale con una lama lievemente ricurva, delle lame atte a vorticare silenziosamente per aria, con l'intento di mirare ai più giovini. Si sporge nuovamente quanto basta per verificare un'eventuale spostamento da parte di quei due su tre, tentando quindi di rilasciare la tecnica e provare a far volare quelle silenziose e letali armi di vuoto, che come bersagglio hanno la carotide di quegli ignari ragazzi, desideroso di lacerarne le carni e di recidere una tra le più preziose vene che portano il sangue al cervello, cercando di far penetrare allo stesso tempo quelle taglienti armi nella carne, volendo risultare il più preciso e violento possibile allo stesso tempo, dandogli una traiettoria che ha un che d'effetto, seppur lieve. Non spererebbe di recidere le corde vocali, teoricamente il sangue dovrebbe bastare a strozzare ogni possibile tentativo di chiamare aiuto da parte delle vittime, ma non si sà mai, per quanto l'attenzione vorrebbe mantenersi sull'unico ancora tutto d'un pezzo, su quello più grande, mentre dentro di sè non potrebbe far altro che sentire quel forte ammontare di Chakra andarsene, ricorrendo rapidamente all'afferrare dal portaoggetti un tonico di chakra, portandolo duqnue in bocca per masticarlo ed andare quanto più in fretta possibile a ripristinare parte del proprio Chakra, senza voler mai rimanerne senza, per quanto non dovrebbero essere necessarie un'infinità di tecniche per sterminare gli abitanti di quel villaggio. { Se Armi Vuoto = Chakra 6/20 - NIN 30 - 2/4 Armi vuoto + 1/4 tonico - Se tonico Chakra +8 pt - Salute 99/100 - Stesso Equip meno tonico Chakra }

Itsuki usa Tonico recupero chakra!

Tutto suggerisce al superstite le memorie. Una moltitudine leggera di ricordi ambigui pervade la tua mente come farebbe un lampo nel mezzo d'una tempesta. E' etereo quel momento, ma permane forte l'eco causato dalla sua apparizione. E tu, ad ogni passo, vedi i ricordi affiorare. Ad ogni sigillo composto mentre il kunai viaggia per toccare il terreno. Affacciandoti dall'angolo di quella fragile struttura le lame partono ad una velocità incredibile dirette verso punti più che vitali di quei fragili corpi. La punta delle lame impatta e perfora, ed i danni base sono abbastanza dal permettere a quell'attacco appena effettuato di entrare dalla carotide ed uscire direttamente dalla nuca. E' istantanea la reazione negli occhi dei due più giovani, che s'allargano fino a diventare un minuscolo puntino sorpreso, abbassandosi per osservare la ferita causata prima di cadere inevitabilmente a terra, esanimi entrambi. Il terzo uomo ben s'accorge degli eventi ma è stato incapace di reagire o difenderli, non è neanche detto che c'avrebbe provato. E le sue pupille si spalancano alla cruda realizzazione di qualcosa di tanto brutale e improvviso. Il fango e la terra si mischiano al sangue diventando un composto vischioso. L'odore subito coprirà subito le narici di chiunque. Ma Itsuki, sei stato notato, almeno dal grosso tipo rimasto in vita. E con cieca furia corre in tua direzione. E' veloce, sì..non è evidentemente un full taijutser ed è palese che a livello di arti marziali è un paesano qualsiasi. Potrebbe però rivelare una forza capace di farti male, e sarebbe davvero un peccato se questo accadesse. Con un perfetto svolgimento, potresti essere persino capace di silenziarlo immediatamente e continuare il tuo assassinio, ma se così non fosse potrebbe urlare - cosa che ad ora non ha fatto - e attirare l'attenzione su di te. Attenzione, perché la vendetta è pericolosa. { al 2/4 l'uomo tenta di colpirti, il resto del turno è libero fai quello che vuoi } { go go go }

17:17 Itsuki:
  [Risaie - Villaggio Natio] Le armi colpiscono, il vuoto andrebbe rivelandosi distruttivo e senza alcuna esitazione riuscirebbe in quel duplice intento. i ricordi dentro di lui di un passato seppellito riaffiorano ad ogni istante, ma il tripudio ed il gaudio nle veder cadere i due più giovani, a terra, esanime, gli permetterebbe di affogare quelle memorie, con il sentore del sangue che giunge pungente al proprio olfatto. Non è certo di quanta gente ci potrà essere a reagire alle sue azioni, ma allo stesso tempo è sicuro che non potrebbero essere più di tanti, dato l'esiguo numero di effettivi abitanti del luogo. Il clangore metallico del Kunai ottiene il risultato desiderato, abbastanza prevedebile in un certo senso l'adirarsi del calvo, quello che ora si lancerebbe alla volta di Itsuki, il quale lo avrebbe segretamente invitato a danzare con il diavolo, quasi volendolo in un certo senso trarre in inganno sin dal principio. Parte una corsa forsennata verso di sè, può notare l'astio e l'intenzione dell'omaccione intento a colpirlo, a ferirlo, ma senza alcuna esitazione lui cercherebbe di fregiarsi della propria discreta mobilità, della sua agilità, cercando di compiere una traiettoria breve seppur ben circoscritta, volendo far sì che il suo moto segua la linea di un semicerchio, partendo dal punto d'origine, i pressi di dove si dovrebbe soffermare quello per tentare di colpirlo, flettendo le gambe per dunque far si che si susseguano in quel tentativo di portarsi dietro di lui, rapido e preciso, forse più della mente stessa dell'avversario che probablimente verrà colta da una vaga confusione, che dovrebbe permettergli di agire con non troppa fatica nel suo intento successivo. Voltandosi quindi verso di lui, facendo perno sul piede sinistro per andare ad accentuare la fine di quel proprio movimento, tenterebbe quindi di andare a smuovere una buona quantità di Chakra nel palmo destro, che vien mantenuto aperto, tutte le dita serrate tra di loro per dare forza alla fine dell'arto destro superiore, piegandolo quanto basta per andare a porre un'angolo ottuso, chinando appena il busto verso il basso riassestando il baricentro dopo quel tentato muoversi, ruotando il busto indietro quanto basta per imprimere una maggiore forza a quel movimento che vorrà compiere a breve. La coda della sua candida capigliatura vorrebbe seguirlo in quel suo fine, quanto allo stesso tempo brutale, caricare del colpo che sarebbe indirizzato al centro della spina dorsale dell'omaccione < Sono qui.. > mormorerebbe prima di tentare di far scattare come una molla il braccio in avanti, con il Chakra che avrebbe tentato di muovere verso il palmo permeandolo della azzurra energia, descrivendo dentro di sè quel veicolare attraverso il sistema circolatorio, per far scattare come una molla l'arto in avanti, seguendo quel gesto con il prorio busto che dovrebbe ruotare nell'accompagnare del colpo, così come il bacino e la gamba destra che dovrebbe poggiarsi più avanti rispetto la gemella, divaricate quanto basta per mantenersi saldo sul punto in quel tentare un palmo distruttivo proprio sulla spina dorsale di quello che almeno ci starebbe provando, a far qualcosa. L'eccitaizione è sempre più alta, le iridi rosse ridotte a due cerchi ben circoscritti, ristretti rispetto alla normale condizione nella quale potrebbero vertere, il desiderio di sentire la catena di vertebre altrui spezzarsi sotto la propria forza è alto, tanto da riuscire a soprassedere ai ricordi, permettendogli di concentrarsi del tutto sul momento e non sull'intero svolgersi della sua Vendetta. Un passo alla volta, un'accurato movimento dopo l'altro, ed infine giungerà anche da quella degenere madre, intento a lasciarla per ultima per mostrarle lo sfacelo da lei stessa causato in origine. Teoricamente parlando il contatto dovrebbe allo stesso tempo permettergli l'utilizzo della sua stessa innata, rendendo le cose ancor più problematiche per il tizio sul quale però non avrebbe intenzione di soffermarsi, qual'ora restasse per grazia divina in vita, lì dove tornerà più tardi a portare a termine il lavoro iniziato, se ce ne sarà bisogno. {Se Palmo Distruttivo Chakra 8/20 - FOR 15 TAI 20 AGI 30 - Movimento 1/4 di turno - Jutsu 3/4 - Stesso Equip . PV 98/100 ( - 1 per contatto ) }

Alla fine, tu capisci perché Dio non può aiutarti. Perché non l'ha mai fatto. Ad ogni umiliazione ed abuso. Pezzo dopo pezzo. Non potrebbe mai rovinare la grande tela del mondo concedendosi a delle richieste, non sarebbe estetico. E nei tuoi occhi si riflette la crudeltà delle tue azioni, si riflette dolore e ambizione, si riflette la metamorfosi che sta avvenendo. Guardiamoci negli occhi. Guarda cosa stai facendo. Sarebbe ilare cercare di metterti in difficoltà e basta, senza soffermarci sull'arte. Non è solo un test. Ti elevi a Dio e togli la vita, conscio che nessuno verrà a reclamare i tuoi peccati, non finché sarai vivo. E tramite il chakra, potrai sempre trovare un modo per sopravvivere. Come Eiji, cui seme è installato nelle profondità del tuo cuore ed adesso sta iniziando a germogliare sfruttando il sangue degli innocenti. Ah, che libertà! Ah, che massima ambizione, la tua. Che ripulisci questo mondo da ciò che ormai lo ha sporcato. Questa rappresentazione che la tua anima fa a sè stessa è libera da ogni confine e limite umano, ti elevi automaticamente a distruttore. Cosa c'è di più bello di te? Potrei andare avanti per troppo tempo, ma queste cose..non giovano alla realtà, no? ok. L'uomo ti va addosso e tu lo eviti senza alcuna reale difficoltà, e prepari la tecnica del palmo distruttivo. Un impatto violento, senza dubbio. Ma lascia che lo annoti per il futuro, che usare una tecnica da 3/4 di fronte a un nemico privo di alcun impedimento fisico è un suicidio. Se fosse stato più astuto, più forte, più veloce, avresti decisamente subito un colpo. Ma così non è, questa volta. E nonostante si muova per togliere ogni distanza viene colpito dov etu hai mirato, producendo un sonoro e melodico 'crack'. Cade col viso sul fango e si riempie di graffi e sporcizia. Sono deboli bastardi. Patetici, sì. " AAAH FIGLIO DI PUT*****!" però urla. Fallo fuori finché è a terra. Le cose stanno per peggiorare. { prosegui!}

17:57 Itsuki:
  [Risaie - Villaggio Natio] Ignaro nei confronti di sè stesso, ignaro riguardo quel farsi prendere la mano nell'uccidere. Non si soffermerebbe più del dovuto a crogiolarsi nei confronti di quello che starebbe succedendo, no, potrebbe risultar fatale distrarsi più del dovuto o comunque metterlo in svantaggio. Eppure non può far a meno di sentire il palpitto del proprio cuore, i brividi sulla pelle, l'odore del sangue dei più giovani che gli inebria i sensi, rendendolo un giovane artist di un'arte della quale non conosceva il fascino, un talento in erba di quella che dentro di lui diventerà un giorno ossessione. Quasi potrebbe ritenersi più che soddisfatto Eiji, che notato quel baluginio di odio e vendeta anni fà, sembra aver riposto correttamente la propria fiducia nei confronti di quel contenitore, di quel vettore, concedendosi ad ogni istante che passa, la certezza di quello squilibrio che avanza, il semplice bisogno di andare a porre una piccola spinta a quello che già sarebbe sbilanciato verso l'arrecare sofferenza, il voler distruggere le vite altrui, il voler mietere senza ritegno chiunque si ponga sul suo cammino, che lentamente prende forma, senza risparmiare chiunque non vorrà definire come alleato, semplicemente ponendosi appunto come un Dio egoista in quel sentenziar morte senza alcun ritegno. E la cosa, gli piace, oh sì, gli piace da morire. Quello spezzarsi è pura sinfonia, un fremito dentro di lui potrebbe paragonarsi all'eccitazione di quella di due amanti che si sfiorano nell'intimo, la mano cupa e nera della cruda Vendetta che va a stimolarne la psiche, i sensi, ed il labbro inferiore che vien afferrato dal canino sinistro di sopra, andando quasi a voler contenere quella sensazione che starebbe destando i suoi sentimenti, le sue emozioni, qualcosa che potremmo definire senza troppa vergogna, orgasmico. Ma allo stesso tempo l'urlo e l'insulto dell'altro lo portano rapidamente alla realtà, addirittura si concederebeb un ridacchiare quell'essere dai capelli candidi che quest'oggi è più un tutt'uno che due personalità separate, metaforicamente parlando, risultando quindi in dovere di avvicinarsi a quello più in là di un paio di metri, quello che effettivamente ha potuto colpire con tanta libertà solo per il divario delle proprie abilità, altrimenti con un ovimento tanto potente quanto però lento, avrebbe potuto rischiare, contro uno Shinobi di pari grado, già. Deve stare più attento, cerca di essere razionale, ma la truculenta emozione trabocca, come un se fosse un vaso riempitosi nel tempo sino all'orlo, ed ora un terremoto di violenza lo starebbe facendo muovere con veemenza, rovesciandone il contenuto in ordinate macchie distorte. Si chinerebbe sul corpo dell'attuale nemico, non dovrebbe riconoscerlo quasi nessuno ma poco gliene importa, il dire di quello non potrebbe essere più azzeccato, per quanto la sua idea sia ben lontano dal solo insultare la madre, che ignara risiede più in là, in quel luogo dove i ricordi potrebbero risultare più vivi che mai. Si china, e così come con l'anziano di prima vorrebbe andare a consumare l'ultima stilla di vita rimasta in quello, posando la mano destra lì sulla schiena altrui, probabilmente graziandolo donandogli il beneficio della morte dopo quel'ultimo rimarcare del dolore, ponendo fine alle sue sofferenze, per poi rialzarsi e guardarsi intorno, in attesa di eventuali rinforzi, di qualcuno che molto probabilmente giungerà sul posto, a verificare l'origine di quel doloroso esclamare. Lui permane con il braccio sinistro lungo il corpo, le rosse serrate a guardarsi nei dintorni, avide di nuove vite, desiderose di trovar nuove vittime, mentre la destra permane più avanti all'alteza del bacino, il braccio piegato a novanta gradi, le dita si muovono come se fosse un'onda progressiva, sgranchendosi per poi stringersi su se stesse, quasi potesse afferrare la morte nell'aria che starebbe dispensando. Un'unico monito, quello di dover risparmiare ora nei confronti del proprio Chakra, visto che gli rimane un solo tonico e non ha intenzione di usarlo salvo particolari esigenze o impellente necessità, ringraziando il sangue Goryo riversatogli dallo stesso Kagurakaza che mai si era potuto fregiare di quell'innata, dato il Chakra del demone. {Movimento 1/4 - Chakra 8/20 - 97/100 PV ( - 1 contatto ) - stesso equip}

Quando c'è da schivare, schivi. Quando c'è da uccidere, uccidi. Ed ecco che ti crogioli in uno spettacolo che presto verrà amplificato in brutalità. Stai diventando sempre più ciò che saresti sempre dovuto essere, ciò per cui sei nato. Ed il tuo estro artistico ti eleva alla massima forma di te stesso. E' forse per questo, che dopo questa missione potresti potenziarti. Non pensi che avverrà per caso? Torni da Oto e poof, sei più forte. Non sarà mai così facile. Accumulare potere sarà la condanna di Itsuki, cui corpo si connetterà sempre più alla traccia lasciata dall'antico retaggio di Eiji. Stai rivivendo come Itsuki le lunghe ore di silenzio ed Oblio. Solo, nella tua tiepida stanza dove non giungeva un rumore, dove suonava solo la musica dei massimi e prediletti maestri. Come era triste! In che stato di cattività eri tenuto, accompagnato da quei tristi libri giallastri. Non di rado, sei stato esposto a pubbliche umiliazioni. A muoverti in giro per quella sporca terra e mostrarti in vesti per le quali venivi preso in giro. E proprio perché preso in giro, venivi abusato ancora di più. Fino al diventare sempre più perfetto, sempre più donna. " Ibuki " Potrai essere richiamato da questa voce dopo aver fatto completamente fuori l'uomo a terra. E alzando lo sguardo vedrai che a circa 15 metri di distanza da te s'è formata una piccola folla, dalla quale ha fatto un passo avanti solo una donna. Anziana, dai lunghi capelli bianchi, nella quale puoi specchiarti come una versione più vecchia di te. La pelle è naturalmente rovinata dalle rughe ma è ben tenuta. come non riconoscerla? Come non essere riconosciuto? Servirà molto di più per rovinare il bellissimo viso perfetto preparato nel corso degli anni da una madre che ha dato tutto, in nome tuo. ogni singolo centimetro della tua pelle è stato abusato, sfiorato e curato da quella persona. Che ora si pone di fronte a te con grandi occhi palesemente ebbri di chissà quale desiderio. E' l'unica che non s'avvale di preoccuparsi del sangue a terra, mentre ti corre incontro. Ci sono altre 5 persone dietro, di cui un uomo che riconosci come il vecchio capovillaggio. Piccolo e rachitico, dalla pelle scura. Ha coltivato riso per tutta la sua vita. Sono tutti armati come potrebbero esserlo dei contadini. Ma non importa ora. " Oh Ibuki! Tesoro, vieni qua..Principessa" allarga le braccia, raggiungendo fino ad 8 metri di distanza. E ora? { prosegui. se vuoi più info, chiedi. } { a 2/4 si trova a 8 metri di distanza, lei. }

18:55 Itsuki:
  [Risaie - Villaggio Natio] Non chiedere ciò che non sei ancora pronto a sopportare. No, di tutte le figure, lei doveva essere specificamente l'ultima, ma non può di certo andare tutto come prevsito, anzi, il fato ed il caso sono sempre in continuo conflitto, cercando di prevalere l'uno sull'altro, dedicando dunque gioie e dolori alle sue vittime. Peccato che appunto, per il Goryo quelli sarebbero stati solo dolori, solo sofferenze e mai nulla di più. Di lì in poi, dopo quell'abbandonare momentaneo della deliziosa sensazione nell'aver incrinato le vertebre altrui, ecco che un gruppo di persone vedrebbe di avvicinarsi al luogo del misfatto, probabilmente tutti gli abitanti, probablmente no, non ha mai saputo quanti fossero effettivamente ma a giudicare dalla presenza di uomini, donne e bambini, dovrebbero essere più o meno tutti lì, a cercare di saggiare il pericolo con i propri occhi, per così poter decretare un modo per reagire. Ma il di lui voltarsi non potrebbe far altro che termminare in uno sguardo privo di senno, in uno sgranarsi ancor più evidente dello sguardo e quelle vermiglie iridi del color del sangue che andrebbero fessurizzandosi di più, quel viso segnato dall'età, quei capelli bianchi che potrebbero essere simili ai suoi durante l'uso delll'Innata, è sempre stata una bella donna e probabilmente allo stesso modo ha preso quei tratti femminei dalla genitrice, ma nò, non la tollera, freme sul posto e le braccia andrebbero irrigendosi, tremando in preda a microspasmi incontrollabili, la ragione va a farsi benedire, lasciando spazio solo ad un fiume di malevoli ricordi, ad un torrente di malessere, ad un cielo costellato di tristi e cupe luci. Per primo giunge il suo nome, quello che sarebbe il suo vero nome datogli da quell'essere immondo, e le mani verrebbero portare alla testa, le dita tra il candido crine, china appena il busto come se fosse stato schiacciato da un peso, mentre il cervello quasi gli sembrerebbe spaccarsi, bruciare, investito da quel flusso soppresso negli anni < Nngh.. No, no... Non è quello.. > direbbe lui scuotendo il capo, portando le mani verso il viso per così metter le braccia innnanzi a sè, cercando di rifugiarsi dietro a se stesso, dietro a quello che è diventato, dietro a quel completo che poco potrebbe significare per altri mentre per lui è un simbolismo più che importante, mentre le gambe tremolano appena e lui potrebbe sentire il tessuto dei guanti premere violento contro la propria pelle, sulla carnagione diafana. Lei farebbe avvicinandosi ma lui può solo sentirla ora come ora, sembra mormorare qualcosa ma è solo un sibilo il suo, mentre lei rincara la dose velenosa, andrebbe a premere su di un tasto più che dolente incrinando ancor di più quel poco che rimane della sanità mentale che aveva faitcosamente coltivato in questi anni, cercando di riprendersi il proprio essere, lei che lo ha riconosciuto sin da subito poichè sempre l'ha avuto sott'occhio, sotto controllo, per quanto lui avrebbe tentato di sfuggire da ognuna di quelle torture, da ogni sigaretta spentagli sul corpo, da ogni volta che veniva legato in qualche punto della casa per i polsi, da ogni frustata improvvista con chissà quale tessuto od oggetto a portata di mano < No.. No, basta basta.. > la voce è ridotta ad un'acuto affranto, di quelli che si fanno quando si è davanti alle più tristi delle evidenze, eppure, non può permettersi di cedere, non ora, o meglio, non ancora, tanto che il tono andrebbe a donargli una finta lucidità mentale, quel che basta per ridarlgi il coraggio prima di cedere del tutto ad una rabbia repressa nel tempo < NON È QUELLO IL MIO NOME!! IO NON SONO TUO!! MORITE, MORITE TUTTI, DOVETE SOFFRIRE E MORIRE COSI' COME HA FATTO IL MIO ANIMO E TU SARAI L'ULTIMA TESTIMONIANZA DELLA MORTE CHE HO PORTATO, LURIDA CAGNA IMMONDA! > raschiano le corde vocali, bruciano mentre le mani scendono e si riportano ai lati del corpo, stringendosi in dei pugni serrati, le nocche sbiancano sotto i guanti e lo sguardo è quello di una vittima che ha finalmente la possibilità di vendicarsi del suo carnefice, il fiato è spezzato ed i denti digrignano, la gola è arsa e smebra quasi possa rompersi visto quell'esclamare che mai sarebbe pervenuto dal pacato e calmo Itsuki, che alla fine di questa giornata abbandonerà quel suo essere un nulla per diventare la personificazione della soddisfazione nel portare dolore e morte nelle vite altrui. Di nuovo, vista la sua intenzione ed il poco Chakra rimastogli, andrebbe ad afferare un tonico, quello speciale, che seppur gli conferirà poco Chakra, sarà abbastanza per permettergli di andar a colpire in maniera quanto più vasta possibile con la propria tecnica, un gesto automatico quello di portare la pillola blu tra i denti, che rabbiosi la stritolano e la spezzano in un sol colpo impattando violentemente tra di loro, arcata superiore ed inferiore a stridere appena nel mentre che potrà riacquisire quel poco che gli basterà per evitare di svenire, permettendogli di sfoggiare quell'unica sua tecnica ad ampio raggio, andando in fretta a comporre i sigill Lepre, Cavallo, Cinghiale e Serpente, andando a stimolare dentro di sè il proprio Chakra per direzionarlo verso i palmi delle mani, protendendole in avanti per concentrare quella forza dirompente del Vento del quale vorrebbe adornare quella sua energia, così come prima, quasi quell'elemento tanto elegante ma potente possa in un certo modo essere lo specchio di lui cercando dunque di andare a scagliare davanti a sè un'Onda d'urto che dovrebbe avere il raggio di cinque metri date le sue competenze nelle arti magiche, intento a colpire lei iin quell'avvicinarsi a lui, in quel tentare di riavvicinarsi, sperando di investire anche chi dietro di ella < RRAAAAARGH! > è un'urlo di una rabbia mai appartenutagli, un far stridere delle corde vocali che bruciano come non mai e che grattano su di una gola arsa, non pronta a tutto ciò, ad anni di dolore repressi, oramai del tutto privo di senno, quasi fosse diventato un'automa atto ad uccidere e nient'altro, sempre con somma gioia di quel qualcuno che lo ha salvato concedendogli la vendetta. È tutto così perfetto per quel Principe da quasi sembrar finto, lì dove il Suono ha dato origine a tutto, il Suono darà ad entrambi la forza per andare avanti, per perseguire il portare il Caos. {Se Onda D'urto Chakra 2/20 - Tonico SP Chakra + 2 (...) - NIN 30 - Stesso Equip meno tonico SP chk - 1/4 tonico + 2/4 jutsu }

Itsuki usa Tonico Recupero Chakra Speciale! (1 Nel Portaoggetti)

Quante volte hai ripetuto una romanza di chissà quale autore, interpretando e muovendoti in ballate caratteristiche del ruolo di damigella che t'è stato imposto? Quante volte quella donna ti ha spinto a rivelare un te stesso che non esiste, modificando il fondo della tua anima e andando ad affliggere la parte più intima di quella sostanza, affliggendoti di conseguenza da una inconsolabile disperazione. Tutti gli abusi. Li vedi? Scorrono davanti agli occhi con un retrogusto dolce. Quante volte ha ripetuto una sonata, che pareva affettare la tua anima e trascinarla con rapidità quasi vertiginosa attraverso spazi infimi e contemporaneamente illimitati. Il dolce abuso, le stagioni che una dopo l'altra morivano sotto i tuoi occhi da prigioniero. E alla fine, tutto è stato fatto per prepararti al principe, dal quale hai ricevuto na vertiginosa rivolta al tuo intero mondo. Ah, ricordi tu, Itsuki? Quell'indimenticabile autunno e quello sguardo forte di malinconia e poesia, lo sguardo del principe, che neanche voleva essere lì di fronte. In un certo senso, è il tuo esser uomo ad aver colto la sua attenzione, altrimenti saresti stato dimenticato come tutte le altre. Doveva essere la tua fine, quella follia. Ed invece è stata l'inizio di tutto, è stata il violinista che privo di spartito inizia a improvvisare col pianista che lo accompagna forte di un'ansia insostenibile, cercando di seguirvi e indovinarvi a vicenda, temendo sempre di rompere il tempo o sbagliare il tono, mancare una nota..un accordo. Ed invece, guardati. Lei ti corre ancora addosso, e per questo la tua onda d'urto riuscirà a raggiungerla, così come sfiorerà altri tre dei figuri che son scattati per violenza verso di te. "IBUKI BAMBINA MIA..COSA TI HANNO FATTO AI CAPELLI?" Urla disperata, mentre tu completi i sigilli della tecnica. " Ibuki! Gioisci Ibuki-- Hai una sorel- " Son le ultime parole che senti, perdendo il senno e contemporaneamente rilasciando tutto il chakra accumulato. in un'onda d'urto che la stravolge. Assisti allo stomaco di lei che viene completamente deformato da quell'attacco, costringendola a piegare la schiena in avanti e a sollevarsi di qualche centimetro da terra. Son jutsu, e per dei civili, poveri e deboli, è troppo. "Mia bimba--" Cade a terra, spasmodica, così come accade ad altri tre dei presenti che stavano venendo ad attaccarti. Il capovillaggio, piccolo a rachitico com'è, è ora a 10 metri di distanza da te. Si getta a terra, ai tuoi piedi. "La prego..ci risparmi..abbiamo sempre vissuto di poco..abbiamo solo la vita" non sanno combattere. e tu sei un ninja. anche da genin, è abbastanza. {vai}

19:45 Itsuki:
  [Risaie - Villaggio Natio] Sembra un'opera, una commedia che nulla ha di comico o di ironico, quel susseguirsi di immagini e ricordi al quale non poteva sfuggire. Tutto è sovraggiunto troppo in fretta, senza porsi un freno nemmeno per un'istante e la colpa di quel venir travolto dalle emozioni così come della morte che avrebbe voluto portare in maniera inamovibile in quel posto, sarebbe tutta colpa della madre. La sente urlare, la sente disperarsi ed allo stesso tempo sentirebbe quel suo dire prima di travolgerla, un'istante, un baluginio di lucidità che si sovrappone alla follia che lo starebbe pervadendo. Una sorella. No, non importa, dovrebbe essere un motivo per il quale fermarsi, forse, ma no, il suo è quasi una sorta di pegno nei confronti di quella salvezza, del Principe che lo ha salvato dalla disperazione della vita condotta sino ai quindici anni, una vendetta alla quale non sarebbe stato in grado di resistere ancora per molto. E se dovrà stroncare la vita a due esseri in una sola volta ponendo fine all'esistenza della madre, allora così sarà, nessuno verrà risparmiato, tutti torneranno alle ceneri dell'inizio della loro esistenza. Tutti torneranno nel nulla. L'Odio lo acceca, incapace oramai di ragionare razionalmente come avrebbe sempre fatto, le emozioni lo scuotono nel profondo destandosi come una creatura ancestrale sopita da tempo, facendo vacillare la sua sanità mentale, scuote la testa come a voler scacciare le ultime parole di lei prima che è stata investita dal colpo, e dunque lentamente, con un passo incessante, vedrebbe di avvicinarsi a lei, sollevando un piede per posarlo sul lato del suo viso, preso in ostaggio dal dolore infertogli dall'Onda d'urto < Taci.. > è un'ordine o una richiesta? Questo non può saperlo, gli basta che stia zitta, gli basta non sentire più la sua voce, esistono soltanto lui ed il Kagurakaza, quelle due facce della stessa medaglia, e nient'altro. La supplica delll'anziano giungerebbe di li a poco alla sua attenzione, evitando dunque una pressione maggiore nei confronti del viso di ella, quasi salvando lei dalla sua fretta di porre fine alla vita della donna, concedendogli dunque la possibilità di andare proprio verso colui che chiede di risparmiarli. Lo sguardo si assottiglia, la follia è ancora presente in quegli occhi ed il gusto di uccidere non traspare, non svanisce, semplicemente permane in quel render i propri occhi una fessura orizzontale, un'unica linea di odio e astio, sollevando la mano destra per andar dunque ad afferrare il collo delll'anziano, potendosi oramai fregiare soltanto della sua Innata, che basterà ed avanzerà, visto che il Chakra oramai è ridotto al minimo e vuole ovviamente evitare di svenire < E tu.. Tu.. MI STARESTI PREGANDO? > si alza il tono andando a scuoterlo ancora in quell'esclamar di rabbia ed odio indicibili, e vorrebbe quindi sollevare quella persona da terra al massimo della distensione del proprio braccio destro, inibendo il poco Chakra dell'altro per poi continuare, stringendo sempre d più, volendolo privare del beneficio tanto scontato dell'aria, dell'ossigeno < Io ho pregato per anni, quindici luridi anni, e nessun Dio ha mai risposto alla mia preghiera, così come nessuno di voi... > eppure lui non sà ancora di preciso che un qualcuno, che proprio come un Dio della rovina voleva atteggiarsi, qualcuno di più vicino di quanto immagini, è l'unico che ha risposto a quelle sue diperate preghiere, ma la verità giungerà a tempo debito < Morirete tutti. Nessuno vedrà l'alba del nuovo giorno. > e dunque con disprezzo, così come si fà con una cartaccia, con un sacco d'immondizia, vedrebbe di dispiegare verso destra il proprio arto, intento a lanciare più in là il vecchio e stanco corpo del capo villaggio, puntando poi gli occhi sugli altri presenti, chi sarà ancora rimasto dopo quelle parole, sperando di poter far qualcosa, e chi starebbe tentando la fuga forse, non risparmierà nessuno, rapido abbastanza da permettersi con un sol tocco di rendere la salvezza una cosa più che vana a chiunque verrà contagiato da quell'Innata tanto apparentemente semplice quanto potente. Una lieve brezza notturna gli smuove le vesti, socchiude gli occhi, un sospiro quasi a voler sancire la ricerca di una calma che non troverebbe, quando il sipario vien nuovamente alzato dalle purpuree, rivelando uno sguardo placidamente privo di senno, concentrato e forte di una nuova necessità: quella di uccidere. Punterebbe una delle figure più vicine, che sia uomo donna o bambino, lui non distingue più nulla, l'unica cosa che è in grado di scindere è la vita dalla morte, nient'altro e dunque tenterebbe uno scatto in direzione di una di quelle stesse figure, avvicnandosi quanto basta probabilmente per sancire un vero e proprio inizio della fine, preparandosi di lì a poco ad un'ulteriore contatto, non potendosi più fregiare di attacchi ad ampio raggio, semplicemente indossando le vesti di un mietitore che andrebbe a spezzare e sradicare ogni spiga di grano che possa ancora ergersi sul proprio stelo. Sino a quando per ultima non rimarrà la Madre, ancora probabilmente in preda alla sofferenza. {Ck 2/20 - 1/4 movimento - 2/4 Presa - 1/4 movimento - Stesso Equip }

Un po' più pallido il tuo corpo, un po' più curvo, un po' danneggiato dalle scosse di adrenalina e passione che ti circondano con un fervore troppo forte. Non riuscirai a controllare quell'istinto, detto tra noi, lo sapevamo già. Ma vedere finalmente questo momento avvenire sotto i nostri occhi? Uno spettacolo di un altro livello. Poveri bastardi e contadini che cadono uno dopo l'altro come le formiche che si rivelano essere, forti di vizi e vergognosa omertà che nel tempo ti ha portato a questo. Alla fine di tutto, perché non ringraziarli? Sei il prodotto della loro merda, e scusa il francesismo. In qualche modo, sei nato tu. Forse sei la gemma più preziosa, il prodotto del sacrificio di tutte le vite qua presente. O forse, come loro, sei spazzatura. Tu cosa pensi di essere? L'hai mai chiesto a qualcuno, hai mai esposto la tua anima? Peccatore. Se il samsara esiste, cadrai nel punto più basso. La sofferenza non è una scusa per tutto ciò che stai per fare. Per tutto il dolore che arrecherai ad ognuno dei civili qua presente, svuotando l'ennesima risaia del paese del Suono. Nessuno se ne accorgerà, questo è un bene. Nessuno si renderà conto che qualcuno di tanto debole e insignificante è morto. Saranno sopravvissuti versando quasi la totalità del loro lavoro a qualche shinobi che s'assicura di mantenere rapporti con chi normalmente questi villaggi li distrugge. Un'angoscia estrema assalirà i superstiti, al tuo ricordo, alla tua visione. Dopo il passaggio dei ninjutsu, i tuoi gesti appaiono più gravi, vacui e violenti. La musica s'appiattisce per far spazio alle urla, al dolore. E non c'è dubbio, che nessuno possa salvarli. Neanche se improvvisamente il tuo allineamento morale avesse una completa rotazione..Son troppo fragili. Tua madre chiamerà il tuo nome, "Ibuki" fino alla fine. Fino all'ultimo respiro, non dirà altro. Ma nei suoi occhi vedrai la malata gioia di chi ha creato un prodotto perfetto, anche se rotto. Sì, tu hai raggiunto il Principe. Lo hai sfiorato e sei stato sfiorato. Cos'altro può desiderare per te? Eppure, non saprai nulla di questa sussurrata sorella. E' come se non le importasse più, troppo assorta nel morire pensando a te. li altri, formiche che cadranno sotto il tocco dell'innata, con troppo chakra per ribellarsi. Che sia il fuoco a testimoniare la tua rinascita. { end }

Itsuki si reca nelle risaie, dove trova il piccolo villaggetto dove è cresciuto ed è stato abusato.

Ucciderà tutti, senza lasciare sopravvissuti.

Era una quest che onestamente sa di ambient, perché hai fatto le scelte giuste quando dovevi farle ed hai sommariamente prevenuto situazioni che si sarebbero rivelate svantaggiose. Vuol dire che sei stato bravo, con giusto un paio di imprecisioni che ti ho segnalato nel fato.

Sapevamo delle tue capacità ruolistiche e hai confermato di saper usare la turnazione, nonché di avere abbastanza chiaro il fato ed i segnali dati.

Per me, può passare al grado chunin.