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Riflessioni in riva al mare.

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con Itsuki, Meijii

18:39 Itsuki:
  [Spiaggia] Semplice il ragazzo con quel suo dire apparentemente spensierato, incomprensibile però quell'apparente preoccuparsi per qualcun,'altro ,che in questo caso sarebbe Itsuki stesso, sepur più volte ha potuto constatare che un presunto preoccuparsi per qualcuno può essere un buon modo per andar a far sì che una conversazioni si avii nella giusta maniera, procedendo su dei binari relativamente stabili che non potrebbero far alluntro che dilungarsi, se non fosse che le parole che giungono dal Goryo sono sempre poche, precise, mai più del dovuto, come al solito, come se facesse fatica. Piega il collo di lato una volta, a destra, e poi un'altra a sinistra, distendendo quelle fasce muscolari che servono a sorreger la testa, seppur nulla sarebbe rispetto al diligente fare dell'altro, con il proprio riscaldamento, vedendo poi di rispondergli < Suppongo debba ringrazarti.. > già, il suo è un supporre sempre e comunque, quasi non ci fosse mai qualcosa di diretto da parte sua, una convinzione ferrea nei propri gesti che possano essere rivolti a qualsiasi altro essere che non sia se stesso, fumando nuovamente, espirando il fumo in direzione del mare, lasciando che si infranga tra la nebbia sottile così come la spuma delle onde a meno di mezzo metro da loro, data la bassa marea che pare non voler far avanzare più di tanto le suddette onde < Esatto, potrò tornare alla mia tenda, senza nessun percorso obbligato. > annuirebbe quasi a voler rafforzare il proprio dire ad allo stesso esprimere una certa gioia nei confronti di quell'affermazione, riguardo il non doversi bagnare per forza con la pioggia, per quanto sia appunto più una leggera brezza a smuovere la giacca che poggia sulla spalla piuttosto che una qualsivoglia emozione riconducibile alla gioia. Lo osserva in quel piegarsi in avanti in maniera diligente, seppur le iridi non permangono mai in maniera insistente sulla sua figura, alternandosi con l'orizzonte marino, sollevando appena le spalle per poi andar a rispondere in tutta sincerità, quasi incapace di mentire, almeno nei propri confronti si intende, se è necessario per altri fini, di certo non si fa scrupoli < Concordo, ma per quanto potrà suonare presuntuoso, io credo di essere all'apice delle mie attuali capacità, avrei piuttosto bisogno di apprendere qualcosa di nuovo. > considerando il fatto che non dovrebbe poi essere così lontano dalle capacità che sanciscono quella linea più o meno sotiile che vi sarebbe tra il suo attuale grado ed il successivo, sentendosi in un qualche senso arrivato ad un punto morto, realizzando il fatto che dovrebbe applicarsi appunto su qualcosa di nuovo, magari dovrebbe scoprire qualcosa di più sulla propria innata, tanto per dirne una.

19:08 Meijii:
  [Spiaggia] ecco che quindi, un volta finito di allungare i muscoli, mentre si trova ad ascoltare quello che il ragazzo gli va a dire <nah, non serve in realtà, credo.> direbbe solamente alla volta del ragazzo, per poi potere aggiungere solamente poco dopo, quando Itsuki torna a parlare, andando a fare dirgli facendo seguito alle proprie parole <cosi, potrai usare il tempo che ti rimane, per fare quello che ti piace o di cui hai bisogno.> direbbe solamente alla volta di Itsuki, aggiungendo quasi immediatamente <anche chi si trova all'apice delle proprie attuali capacità, può sempre migliorarsi, ponendo basi stabili, per le capacità future.> direbbe lento al ragazzo, aggiungendo subitaneamente <o perlmeno io la vedo cosi, poi magari non funziona cosi per tutti, quello non posso saperlo.> [ck on]

19:35 Itsuki:
  [Spiaggia] Dopotutto, lui è Genin da diverso tempo, anni, se non fosse per il fatto che non gli interessi salir di grado come non gli interessa della carriera da Ninja in sè, visto che è soltanto un'espediente per raccoogliere le forze e far sì che la sua vendetta possa compiersi. Un lieve scrollar delle spalle al suo dirr, visto che il suo era un supporre di ringraziare di circostanza, un pò come se dovesse essere un tentar di appellarsi a delle buone maniere, non che sia ineducato o sia stato maleducato in passato, è che semplicemente non è avvezzo ne propenso alle interazioni sociali, quindi un semplice < Sarà.. > basta e avanza per lui, che andrebbe dando un lieve tocco alla sigaretta per far si che la genere scenda inesorabilmente vinta dalla gravità, sino ad impattare delicatamente sulla sabbia, infrangendosi tra i granelli beige, ritrovandosi poi a fumar di nuovo per poi soffermarsi riguardo al suo dire che sussegue, puntanto le rosse sul viso del ragazzo dai capelli scuri smeraldini, con i suoi di rubino ad osservarne il viso parzialmente coperto < Mh.. Leggere. > una breve pausa, prima di andar a poggiare lo sguardo sull'orizzonte, di nuovo, con quella sua voce che mai si scompone e sempre andrebbe, con il proprio tono, a risultar la trasposizione del suo essere androgino, sottolineando il fatto facendolo sempre risultare a metà tra i sessi, per quanto ad un'occhio attento propenda poco di più verso alla virilità, nonostante i lunghi capelli d'ebano che sfiorano le ginocchia, sempre perfettamente curati, a parte la dannata umidità < Direi che mi piace leggere. > e sì, sin da quando ne ha memoria, il suo interesse vero i libri e qualsiasi forma di informazione scritta è stata l'unica cosa che gli ha permesso di sopportare la sua vita, rifugiandosi tra le righe di caratteri tra una tortura e l'altra della madre degenere, che agli occhi di ella risultava solo come severe punizioni atte a far crescere la propria figlia in maniera più diligente. Si serrano i denti, la mandibola si contrae al sol pensare per un singolo, flebile istante, ad uno scorcio del passato, che ricaccerebbe a forza nei reconditi meandri della propria mente, quasi andando a risvegliare un Eiji sopito che dunque andrebbe palesandosi nuovamente, accorgendosi ora della presenza di Meijii <{ Ah, il Deshi dell'altra volta, certo che è dedito all'allenamento.. }> un semplice commento pigro, quasi come un'espressione o un gesto che potrebbe fare un felino svegliatosi da un sonno improvviso, uno di quei tanti momenti che riempiono le giornate di quei particolari animali, per quanto i suoi modi di fare non derivino da un semplice ispirarsi ai gatti, quanto piùttosto alla convivenza di anni con un Demone ben conosciuto nelle terre Ninja. Nulla di particolare per concedere una possiblità di rispondere al Goryo, il quale si ritrova piuttosto ad appoggiar nuovamente il dire dell'altro, fumando nuovamente dalla sigaretta che ora mai è poco oltre la metà, facendo cader di nuovo la cenere per poi quindi rispondergli in tutta onestà < È un punto di vista corretto, ma sono Genin da tanti anni, non penso di poter affinare ulteriormente le mie misere conoscenze, ma dopotutto... > la messa in prova effettiva arriverà a giorni, quando avrà effettuato tutti i possibli preparativi per il viaggio verso il suo piccolo villaggio natio, con l'intento di sterminare ognuon, senza risparmiare neanche i bambini, impossibile da smuovere da quella sua convinzione e dal proprio odio represso, con l'intenzione di lasciar quella cagna della madre per ultima, per permettergli di osservare quello che lei stessa ha causato, il male che ha generato, per poi finirla accogliendo il dolce oblio della vendetta, della cruda soddisfazione personale < C'è sempre spazio per l'errore. > considerando il fatto che sì, probabilmente non si finisce mai di allenarsi e di migliorarsi, seppur, pur non essendo peccante di zelo, a lui sembra che non ci sia più nulla da affilare nel suo modesto arsenale d'armi metaforico < Suppongo tu voglia specializzarti nell'arte delle armi... > direbbe poi quindi cambiando il discorso senza voler però andare in una direzione troppo dissonante rispetto quella lungo la quale si trovano, spostando le rosse dall'orizzonte al ragazzo, andando a dedurre il fatto dalla Wakizashi e il suo modesto equipaggiamento, non visibile, ma comunque percepibile e presente ad un'occhio attento, per quanto non abbia modo di decifrarlo con esatezza, spada a parte. Lui invece, nemmeno indossa il coprifronte ed eventuali utili strumenti li porta dietro solo se strettamente necessario, altrimenti non se ne curerebbe nemmeno, così di quel fatto come di molte altre cose o persone esistenti, per quanto comunque la conversazione con quello che sarebbe poco più di uno sconosciuto, sembra procedere senza troppi intoppi.

20:23 Meijii:
  [Spiaggia] ecco che quindi, guardando alla volta del ragazzo, direbbe solamente <leggere è una cosa particolarmente utile.> direbbe solamente alla volta del giovane, aggiungendo subito dopo, <si può leggere per imparare, migliorarsi, studiare nuove cose e ampliare le proprie conoscenze, ma anche per altro, come rilassarsi, divertirsi e non pensare al mondo attuale, per qualche ora.> direbbe solamente alla volta del ragazzo, per poi potere aggiungere lentamente <quello c'è sempre e in chiunque, sapere che esiste sempre spazion per quello, permette di vederlo anche quando occultato alla vista, ed è il primo passo per non cadere facilmente nei suoi tranelli, c'è sempre spazio per migliorarsi, o buttare le basi per i futuri miglioramenti, cosi come c'è sempre pericoli nascosti quando si è in giro, magari oggi non sono li per noi, ma sapere dove si trovano, renderà le loro armi spuntate e arrugginite quando proveranno a volgerle contro di noi.> borbotta solamente aggiungendo sopo avere ascoltato quella ultima sua frase, <esattamente, intendo specializzarmi in quello.> [Ck on]

20:45 Itsuki:
  [Spiaggia] Continua fumando pigramente, come se ogni gesto o cosa che possa concernere il ragazzo dai capelli d'ebano avrebbe un fondamento di noia al quale non possa sfuggire, tanto che il più delle volte lo attesta verbalmente, seppur non ve ne sia particolar bisogno dato che la sua piatta inespressione è un testamento fisico più che sufficiente. Non è colpa sua, non è la conversazione o l'incontro in sè ad annoiarlo, quanto il fatto che non è in grado di esprimere il proprio essere, incapace dopo anni di soppressione dovuti ai comportamenti folli della genitrice, dalla quale sfuggiva tra un libro e un'altro, tra una lettura ed uno studiare che gli permetteva di scoprire il mondo all'esterno grazia alle trascrizioni altrui < Già, qualche ora di libertà dall'opprimerci della vita.. > direbbe lui che è incapace di godere della felicità, della spensieratezza, perennemente convinto del fatto che la vita è sofferenza e nient'altro, nessuna gioia, solo dolore, quasi incapace di sottostare al fatto che come esistono infanzie rovinate ne esistono di normali, capace di guardare solo al peggio < Bisogna pur dire che a volte la conoscenza non basta, davanti ad un potere irraggiungibile. > lui che dentro di sè ha quel volere indomito impostogli dal sigillo applicato da Eiji stesso anni orsono, non potendo ricordare nulla a riguardo a causa dell'effetto di quel marchio stesso, nemmeno sforzandosi, come avrebbe provato a fare più volte < Per questo, devo diventare più forte. > un desiderio indomito dal quale non può sfuggire, un bisogno costante che non si spiega ma che accetta, senza sapere di essere un contenitore ambulante di un'entità che brama il potere più di chiunque altro, e che un giorno probabilmente proverà a prendere il sopravvento, convinto di potersi avvalere di quel corpo come se fosse suo sin dal principio, come se gli spettasse di diritto <{ Il potere... Che affascinante arma a doppio taglio... }> andrebbe a dir da dentro il fu Jinchuuriki sogghignando, conscio e consapevole di quel desiderio imposto al Genin tempo fà, considerando il fatto che presto sarebbe giunto il momento per rivelargli la verità, per sbilanciarlo del tutto verso una sete inimmaginabile di potere, possibilmente, sperando di evitare di incorrere in un conflitto, per quanto quel ragazzo pare il vettore perfetto per il Principe, data la mancanza di uno scopo al di là della vendetta personale. Un'altro tiro, e ne rimangono solo un paio, ritrovandosi poi a parlare riguardo il percorso che si vuole intraprendere, rivelando il fatto che lui non ha mai provato una partiolar passione per le armi, a differenza dell'altro che tutt'ora brama di ritrovare la propria preziosa ed inestimabile katana, Yukianesa, seppur vi sarebbe la certezza di non usarla a dovere con quel corpo inesperto nell'arte della spada < Mh, io sono più da arti magiche, sai.. Tutte quelle cose abbastanza appariscenti. > e farebbe un gesto vago con la mano che regge la sigaretta, descrivendo un paio di forme imprecise con quel gesto, ritrovandosi poi dunque costretto a gettar il mozzicone per terra e seppellirlo sotto la morbida sabbia, senza alcun particolare sforzo, mediante un leggera pressione della punta della scarpa sinistra.

21:10 Meijii:
  [Spiaggia] mentre ascolta il dire del ragazzo, andrebbe a muovere la testa con movimenti circolari sul collo, andando a cercare di scioglierne i muscoli, ora raffreddati lasciandolo parlare e parlare, <la conoscenza non basta davati a qualunque potere o richieste che non sia puramente accademica. su questo hai ragione.> direbbe solamente alla volta del Goryo, aggiungendo subitaneamente <Ma ogni cosa più difficile di respirare o fare battere il proprio cuore, necessita di un appropriata conoscenza, che ci siano conoscenze più pratiche imparate sul campo, o cose che ne richiedono varianti più raffinati, tutto nasce e parte dalla conoscenza e da li si evolve, cresce e muta sino ad inglobare tutto il necessario.> direbbe solamente alla volta di Itsuki, con un sorriso, andando quindi a smettere di muovere la testa per sgranchire il collo, ascoltando <la strada per il potere e la forza fini a se stessi il più velocemente possibile, seppure lastricati di buone intenzioni spesso mancano di fondamente, se pensi di non potere lavorare al diventare più forte nell'immediato, pensa a migliorare il tuo credo, e tutto quello che ti tiene in piedi e ti spinge a combattere per un miglioramento, cosi queste cosa che sono le fondamenta di chi sei, potranno reggere il maggiore carico che arriverà con il maggiore potere, più potere ottieni più cose dovrai essere pronto a sostenere, se non sarai pronto a sostenere il costo del potere rischierai di soccombere tra le macerie di quello che credevi il vecchio e giusto te stesso.> borbotterebbe sul finire, quasi non volesse dire quel genere di cose, con la voce che contemporaneamente si abbasa di volume. e quindi su quella ultima frase del ragazzo, aggiungerebbe solamente <Ogni persona sceglie lo stile di combattimento, che reputa migliore per se.>

21:37 Itsuki:
  [Spiaggia] Indomito il vociare dell'altro, un qualcosa che agli occhi, o meglio alle orecchie, di Itsuki potrebbe risuonare come ridondante, se non fosse che il discorso di bae risulta comunque assennato ed interessante, ma per lui che parla sin troppo poco, sentire sin troppo potrebbe risultare faticoso tanto quanto tentare di esprimersi allo stesso modo delle persone più loquaci, tanto che sospira appena, come se fosse stato costretto a far qualcosa che non gli riesce, impossibilitato dal nascondere l'evidente pesantezza di un protrarsi verbale, lui che è sempre secco e conciso, elitario persino nelle parole che decide di porre al prossimo < Dopotutto, la conoscenza è potere così come il potere è derivato dalla propria conoscenza, un circolo vizioso, insomma.. > e la mano che prima reggeva la sigaretta, la mancina, andrebbe a posarsi in tasca ai pantaloni del completo nero, adagiandosi a differenza della gemella che tutt'ora regge la giacca in quello stesso modo di prima, per quanto una leggera brezza andrebbe ad annnunciare lo scorrere del tempo e dunque il volgere verso un clima meno mite, appena più fresco < Il mio credo eh.. > direbbe semplicemente, conoscendo più il termine stesso, il significato, piuttosto che un qualcosa di personale che possa ricondurre a quella specifica parola, con le iridi scarlatte che si erano posate su Meijii che ora tornano llungo l'orizzonte < Deduco che debba ancora trovarne uno. > già, lungimirante ma incapace di vedere oltre al compiersi del proprio destino, lasciando decadere il discorso per sentire un sospirar malinconico ed affranto dell'altro al suo interno <{ Le sue parole, sono sin troppo vere, per quanto giovane sia, non è privo di senno.. }> lo sa bene lui, che è caduto quasi rovinandosi con la sua stessa forza, lasciando che l'odio e il desiderio di perseguire il suo scopo lo accecasse a tal punto da ferire persino la sua amata, quell'Uchiha della quale mantiene un doloroso ricordo indelebile, lasciando trascorrere qualche istante prima di cercar di sdrammatizzare quella sua stessa nostalgia infinita dicendo in maniera amramente sarcastica al Goryo <{ Comunque, con solo questo discorso, questo Deshi ha detto più parole di quante tu ne dica in un giorno.. Buffo.. }> e questa volta il silente ed inamovibile, atarassico Genin, non potrebbe far altro che rispondere a sua volta tramite il legame mentale, chiudendo gli occhi per un paio di istanti <{ Tsk, non sono tizio da monologhi, lo sai.. }> e quindi riaprendo gli occhi si volterebbe verso l'allievo per andar dunque a constatare con un semplice < Ognuno ha i suoi punti di forza, dopotutto. > e quindi andrebbe ad osservare la volta offuscata del cielo, decretando l'orario in maniera aprossimativa, rimettendosi addosso la giacca con un'unico fluido movimento, quasi facendo udire appena il fruscio del tessuto e nient'altro, nessun movimento lasciato al caso, sistemandosi poi la cravatta di conseguenza, come ad appuntare l'essere di nuovo proprietario della totalità della sua figura, lasciando che i capelli si adagino dopo quel fluido e morbido movimento che avrebbe sempre e comunque un sottofondo di meccanico.

22:04 Meijii:
  [Spiaggia] ecco che quindi guardando alla volta di Itsuki, andrebbe a piegare la testa verso destra, facendo aderire l'orecchio alla spalla destra, guardandolo come guarderebbe un buffo animaletto, andando a fare una risata piccolola e contenuta, per poi rispondergli serio, con la testa ancora posata alla spalla, <il potere, dovrebbe derivare dalla propria conoscenza, non sempre è cosi, non ti lamentare che sia un circolo vizioso, quasi tutta la vita è un insieme di circoli viziosi alla fine, e questo vale per tutti, se capisci i circolo vizosi, puoi migliore le tue possibilità di capirne i limiti e sfruttarli a tuo vantaggio, senza lasciarti sfruttare.> direbbe solamente alla volta del ragazzo, con un sorrriso andando <se non hai un credo, un qualcosa che ti spinga a dare il massimo e a migliorarti, rischi di trovarti ad un certo punto dentro un palazzo tremolante che al primo attacco, cada giù. facendoti finire nelle mani di chi ti vuole usare come suo strumento o arma.> e quindi stacca la testa dalla spalla destra, andando a metterla al contrario posando ora l'orecchio sinistro alla spalla sinistra. [Chakra on]

22:27 Itsuki:
  [Spiaggia] Dunque, concedendosi quelle ultime parole da parte del Deshi, lui non farebbe nient'altro che stare a sentirlo portando entrambe le mani in tasca, come di suo solito, puntando brevemente lo sguuardo sulla riva che vien bagnata dalle onde in maniera incessante, lasciandosi qualche attimo per riflette, spesso con la risposta pronta ma altrettando spesso pronto a riflettere effetivamente nei confronti di quello che gli viene detto, per quanto non sia avvezzo a conversare, è un buon ascoltatore, seppur non sia in grado di dare consigli effettivi in maniera volontaria, non preoccupandosi per nessuno < Mh.. > un semplice mugolio sommesso in quel continuar a riflettere per tutto il suo dire,, sin dal piegamento sulla sinistra a quello sulla destra, prendendosi qualche istante per riflettere, senza concedere a Meijii la possibilità di dirgli che in certo senso ci ha azzeccato più che mai nel suo caso, non sapendo propriamente a sua volta la totalità delle intenzioni del Kagurakaza, per quanto sia certo che un giorno, salvo un'eventuale ribellarsi che genererebbe un conflitto interno probabilmente infinito, si ritroverà ad essere uno strumento alla mercè del Caos, volente o nolente, seppur non abbia tutt'ora espresso un volere contrario. Forse, se sarà in grado di dispensare sofferenza a piacimento, diventando parte del dolore che contamina il pianeta, allora quela punto diventerà lui stesso immune alla sofferenza della vita, divetando un carnefice, semttendo di essere una vittima. Può darsi, ma il suo pensiero è quello, mentre allo stesso tempo un mugolio di dissenso da parte di Eiji è quello che potrebbe sentire, come quello che si fà quando qualcuno starebbe dicendo qualcosa che non và a genio, senza volerlo interrompere nel mentre, come se stesse dicendo più del dovuto, per quanto Itsuki sia abbastanza maturo ed intelligente da poter ragionare per conto suo, finendo appunto semplicemente per dire al ragazzo dai capelli verdastri < Mi sforzerò per trovare un credo, allora, seppur la Vendetta non è un'opzione poi tanto spiacevole... > e dunque socchiuderebbe gli occhi, un filo di teatralità in più, seppur il suo intento è quello di risultar più serio nel mentre che andrebbe come incidendo tutto il dire trascorso in quei minuti su disco, in un qualche archivio mentale, così da rifletterci anche in futuro, come farebbe con ogni preziosa ed allo stesso tempo faticosa conversazione che terrebbe < Mi chiedo solo cosa verrà una volta che l'avrò compiuta... > un mormorare, un tono sommesso rivolto più a se stesso che ad altri, per quanto anche Meijii stesso potrà sentirlo,e poi nient'altro.

22:54 Meijii:
  [Spiaggia] Ecco che quindi, guardando alla volta di ITsuki, direbbe solo, lentamente <MH?> ripeterebbe curioso alla volta del giovane Goryo, <bene, si sta facendo l'ora che io faccia ritorno alla tendopoli, cosi da mettere qualcosa sotto i denti, e poi mettermi a studiare.> direbbe solamente alla volta del ragazzo, per poi potere andare dare una passata con la mancina su gran parte del completo, come a volerlo lisciare, aggiungendo solamente al quel punto, dopo avere sentito quella frase <un credo, uno scopo, un motivo per vivere non tremendamente... chiamalo come vuoi, qualcosa che ti aiuti nei momenti grigi e gratifichi in quelli di successo, la vendett è come un grande fuoco, ma se non limitato e controllato, quando ti sarai vendicato ti rimmarrà solo cenere, e tutto sarà bruciato attorno a te.> e quindi andando a salutare Itsuki, riporta la testa diritta, e gli va a dire <non è facile trovarlo, ma ti potrebbe permettere di vivere una vita migliore, forse, perlomeno è quello che credo io.> [Ck on ]

23:02 Itsuki:
  [Spiaggia] Effettivamente l'ora si starebbe attardando, tanto che un vago appetito sarebbe percepito pure dallo stesso Goryo, il quale annuirebbe a riguardo per poi andar a far si che lui sistemi il proprio vestiario con la mancina, accogliendo tutte le parole che ne seguono in silenzio, sentendo la certezza in quel non saper cosa potrebbe esserci dopo la stessa vendetta che tanto cerca, rimanendo perplesso con se stesso, seppur nonostante se lo sia domandato più volte, lui tutt'ora non sà, non ha tutte le tessere di un mosaico che non può appunto completare, e dunque riguardo al dire del ragazzo non potrebbe far altro che dire < Son parole sagge, per un'allievo, vedrò di rifletterci sopra, ma per ora... > direbbe quindi appurando l'orario dato il tingersi delle luci del tramonto di quel cielo annebbiato < ritengo che debba tornare anche io. > e dunque voltandosi e tirando fuori la dritta per porre un bago cenno di saluto, andrebbe congedandosi da quella conversazione, allontanadosi verso la propria tenda con un vago < Allora, buon proseguimento.. > e nulla di più, ne nulla di meno, mentre Eiji da dentro non risulterebbe mai più preoccupato del dovuto, visto che quelli sono concetti ai quali il goryo sarebbe potuto arrivare da un giorno all'altro, sà bene che quel ragazzo non è stupido, ma allo stesso modo sà bene di poter plasmare quella sua mancata forma in ista del futuro in qualcosa a sè vantaggioso. Staremo a vedere lo svolgersi degli eventi, per ora, sarà soltanto un'altra serata come tante. { END }

Un semplice incontrarsi in riva al mare, casualmente, da parte di Meijii ed Itsuki, dove il primo andrebbe a far riflettere il Goryo nei confronti di quello che si potrebbe definire un proprio personale Credo.