'Ma sei un Senju???'
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Giocata del 17/04/2020 dalle 15:26 alle 18:58 nella chat "Centro di Kiri"
[Centro] ~ La nebbia la fa da padrona in quel paese, per quanto possibile infatti non si è mai particolarmente abituato a tutto questo, Konoha era una cosa diversa. Gli occhi vanno lentamente a sollevarsi verso il cielo mentre le sagome tutt’attorno a lui vanno a scorrere, un bambino, niente più di un moccioso di undici anni vestito con le insegne di un famoso Clan di Konoha e disperso in mezzo alla nebbia di Kiri. I capelli rossissimi, umidi a causa delle nuvole a bassa quota, vengono accarezzati appena dalla manco manca ornata da un guantino di pelle senza dita che sosta anche sulla mano destra del Deshi, vestito con una pesante giacca verde su una t-shirt marrone e un paio di pantaloni con tasconi ornati da un paio di stivali neri abbastanza pesanti per uno della sua età. Assomiglia fin troppo ad un ninja ma, del resto, è quell’ l’abbigliamento che suo padre gli impone e quello deve rispettare alla lettera essendo soltanto un ragazzino senza possibilità di scegliere fino in fondo cosa mettersi. Non svetta nella folla, tutt’altro, avanzando in direzione di un giardino con un’ inferriata nera che viene superata a passi lenti e costanti, le braccia che continuano ad ondeggiare lentamente ai suoi fianchi, le iridi di fiamma che cercano tutt’attorno la eventuale presenza di qualche conterraneo o qualche altro figuro nascosto nella nebbia. Il perimetro è sicuro, non che con le sue scarse capacità sarebbe comunque in grado di far qualcosa se così non fosse. Alza il mento, verso la nebbia. < .. Ufffffff .. > uno sbuffo evidentissimo che fuoriesce dalle sue labbra andando a porre tutte e due le mani dietro la nuca. < .. Diventerò Genin e poi finirò dritto filato all’ospedale a sfebbrare come nonna Saku ! > previsione di sventura. Un’altra giornata ordinaria in quel di Kiri. L’ennesima turno di ronda per l’Akari, nella zona del centro. La nebbia come consuetudine permane ad aleggiare ed infastidire i presenti. Chi più, chi meno. Il Genin decisamente molto. Quest’ultimo si trova all’interno di un giardino nel centro di Kiri, appoggiato con le spalle ad u’ inferriata. Le braccia sono conserte in un incrocio abitudinario all’altezza del petto. La gamba sinistra è estesa al massimo delle sue possibilità e ben piantata al terreno essendo la deputata a sorreggere il peso del Kokketsu. La gamba destra, invece, è flessa a circa novanta gradi poggiando la suola del medesimo sandalo contro una di quelle sbarre. Se ne sta lì, immobile. Con la testa che si muove nel dare l’impressione che sia vigile ed attento a compiere i suoi doveri, seppur la sua testa è ben altrove. Ripensa agl’avvenimenti passati, precisamente a quello strano incontro nella foresta di Mangiovre. Continua a chiedersi se sia stato un sogno oppure pura realtà. < mh > La risposta è decisamente sul suo avambraccio destro reciso, realmente, e con una vistosa cicatrice ancora in fase di guarigione. Quest’ultima è comunque ben nascosta da una fasciatura di fortuna fatta di una stoffa rimediata da un qualche vestiario, di colore rosso. A coprirla la maglia bianca, abitudinaria ove vi alloggia superiormente il giacchetto blu a collo alto. I pantaloni, del medesimo blu avvolgono le leve inferiori. Le tre tasche porta oggetti sono nelle posizioni consone, una sulla coscia destra, una sulla sinistra, mentre l’altra si aggancia alla cinta di fronte al gluteo mancino. Il coprifonte penzola agganciato alla stessa cinta in un nodo di fortuna. Le iridi, tramite i vistosi occhiali e le sue lenti trasparenti si muovono ad osservare in giro. Silenzioso, come sempre. [Equip. coscia sx: Shuriken (x2); Kunai (x2); Fuuda (x2) con tronchetto da sostituzione(x2) su cui incollate 2 carte bomba (x4) già attive; Equip. coscia dx: Fumogeno (x2); Carta bomba(x4); Fuuda (x2) con sigillato (1|Veleno Inibente)(2| Veleno composto speciale) (Chakra per liberarli: 0,5) Tasca portaoggetti: Filo di Nylon conduttore (x1) con attaccata carta bomba (x1); Tonico recupero Chakra (x1); Tonico curativo (x1); Tonico recupero Chakra speciale (x2); Fuuda libero (x2); Pennello e inchiostro] [CEntro] ~ Slega appena le braccia andando dunque ad appoggiarle entrambe dietro la nuca mentre fissa dritto per dritto la nebbia. Teso, anche se non si direbbe dallo sguardo che va a perdersi nel vuoto per diversi secondi, evidentemente sa bene che cosa succederà quella sera. Sbuffa silenziosamente cercando disperatamente di aggiustarsi con entrambe le mani i capelli che l’umidità rovina costantemente rendendo decisamente insopportabile e inutile quel lavoro. < .. Maledizioneee > si lamenta brevemente, alla maniera dei ragazzini andando dunque a volgere uno sguardo di fronte a sè camminando con fare serio e sicuro in avanti. Scocciato, proprio quando la figura del Genin di Konoha rompe la nebbia per incrociare il suo passo. < Mh? > domanda con espressione vagamente stupita alzando lo sguardo per osservare il Genin venire verso di lui con tanto di coprifronte che pende alla sua cinta. Lo osserva, non lui naturalmente, il coprifronte, come se fosse una vera e propria preda ambita dal nostro piccolo Deshi del tutto dedito alla causa ma ancora sprovvisto di reclutamento e riconoscimenti ufficiali. < .. Urrrrrrca..!! > un’esclamazione di stupore, andando dunque ad indicare il coprifronte < .. non speravo certo di trovare qualcuno dei nostri a zonzo qui! > e perchè no? Beh, perchè non crede molto alla fortuna e in fondo nemmeno al caso, sa benissimo che le possibilità di incontrare un ragazzo di Kiri sono di base molto più alte. Il volto si apre in un sorriso ebete e sciocco di fronte alla faccia seriosa del suo interlocutore, per nulla toccato dal suo atteggiamento o dalla sua camminata. < .. Augurami buona fortuna!! > immaturo < .. Oggi tocca a me .. > si punta il petto con il pollice, come se a qualcuno importasse. Dietro la schiena, blando nel vento dolce di Kiri immersa nella nebbia, il chiarissimo simbolo del Clan Senju in bella mostra. Lo sguardo continua a vagare a destra e sinistra in un movimento concesso dalla mobilitazione del collo e della sua muscolatura. Le iridi scrutano i presenti con il tipico fare di chi esegue un qualcosa solo perché gli è stato imposto. Non è il tipo da eseguire queste stupide e noiose ronde. Ma essere un Genin è anche questo, purtroppo. < ffff > sbuffa, non visibilmente. Socchiude quanto basta le due labbra lasciando partire un lieve sibilo che tenta di mascherare . Noia, quest’ultima fin troppo conosciuta dall’Akari < tempo perso > bofonchia a tono basso, a voler sottolineare quel che gli passa nella testa. La mandritta nel frattempo si toglie dalla posizione di incrocio al petto con la gemella, portandosi dietro la nuca in un posizione di comfort per il capo, rimanendo però ancora appoggiato con le spalle all’inferriata circostante il giardino. < mh ? > mugugna, con un tono basso. La direzione di questo sarebbe verso uno gnappetto (?) dai colori rossi che inizierebbe ad importunarlo < …. > lo fissa mentre questo iniziare a parlargli. Un ghigno gli apparirebbe sul viso < ah no ? > replica < non credevi di trovare un membro dell’alleanza qui ? > proferisce innalzando ambedue le sopracciglia cercando di comprendere cosa dica quel ragazzo < in che senso oggi tocca a te? > non capisce cosa intenda quel ragazzino. D’altronde l’Akari è un tipo molto distaccato, ha bisogno di ulteriori informazioni. Nel frattempo, comunque, rimarrebbe lì appoggiato con la pianta del piede destro ed ambedue le spalle contro le sbarre dell’inferriata. [Equip: lo stesso] [Centro] ~ Scuote il capo un paio di volte andando velocemente a smentire la domanda dell’altro che evidentemente ha frainteso delle sue parole < .. Ho sempre trovato gente di Kiri, di Kusa .. soprattutto in Accademia .. > alza le spalle, rassegnato quasi al fatto di rimanere l’unico del paese del Fuoco da quelle parti, come se in fondo gli mancasse la compagnia di qualcuno con cui condividere i ricordi di una casa che si fa ogni giorno un po’ più lontana. Non sembra fare caso all’atteggiamento distaccato dell’Akari, tutt’altro, lo compensa con un giovanile fervore che viene trasformato in entusiasmo di tanto in tanto - soprattutto quando l’argomento si sposta in favore di qualcosa che ha in mente ormai h24 da almeno due giorni pieni. < Il mio esame Genin > sorride a trentadue denti, spalancando la bocca e chiudendo gli occhi quasi espandendosi come se fosse un pesce palla, quasi lievitando nella consapevolezza che prima di notte avrà la possibilità di entrare nelle grazie del suo Clan nonostante la sua giovanissima età. < Il nonno mi ha detto che se lo passo porterò un ENORME onore al Clan > vecchia mentalità guerriera, che si conferma nelle parole del ragazzino del tutto divertito da quello stimolo che la sua famiglia gli ha dato. < .. Tantissimi mi ritengono troppo piccolo ma sono SCIOCCHEZZE ..!! > quasi infervorato a quell’ultima parola, andando su tutte le furie da solo o quasi, accendendosi con un niente come a stoppare un’eventuale obiezione proveniente dall’altro. Uno gnappetto, certo, ma con un certo carattere. < Tu .. tu .. > lo sguardo circumnavigando o con lo sguardo velocemente prima di risalire verso di lui con lo sguardo < .. Chi sei? > non lo riconosce evidentemente. < Ryuka Senju .. piacere mio comunque ! > allunga la mano destra, entusiasta, la mano di un bambino vero e proprio, l’Ultima Generazione dei Senju. L’Akari non è un tipo socievole, per niente. Poi ovviamente dipende con quale dei due lati di se stesso si sveglia al mattino, ma questa è tutta un’altra storia. Il ragazzino si inoltra in quella chiacchierata senza farsi troppi problemi, ma il Genin non si infastidisce d’altronde si stava visibilmente annoiando < Ah quindi sei un Deshi .. > bofonchia portando le lenti degli occhiali a squadrarlo per bene dal basso all’alto e viceversa. Dubbioso. < ooh, l’esamee certo > replica andando a capire solo ora a cosa di riferisse prima < ricordo il mio .. > continua facendosi sfuggire una fugace risatina ripensando a quanto velocemente ha battuto il Genin che lo sfidafa < sei di Konoha, quindi farai sicuramente l’esame con Yume-sensei , ti sei preparato una buona strategia sì ? > chiede. D’altronde sa bene in che condizione si trovi l’altro, ansia. Probabilmente. E la ricorda bene anche lui e ricorda anche i consigli di Sakir e Onosuke che gli sono stati così utili il giorno dell’esame. < non stare ad ascoltare cosa dicono gli altri, conta quello che hai dentro di te > sibila portando il dito indice ad indicare, appunto verso di se. Nel tentativo di rafforzare ciò che sta dicendo < Rio… > allungando la mano destra verso il piccolo stringerebbe la sua. Data la differenza di altezza sarebbe inevitabile per l’Akari scostare le spalle dalla recisione, portando anche il piede destro a terra e chinandosi in avanti leggermente < Piacere > stringendo ulteriormente la presa, seppur stando attento a non forzarla eccesivamente < Senju eh, hai una grande famiglia alle tue spalle .. > conclude.[Equip: lo stesso] [Pressi Giardini] ~ La stretta si fa dinamica quando viene stretta visto che il ragazzino non riva meglio da fare che scuotere vigorosamente la mano che gli viene stretta. < .. L’esame .. esatto !! > ghigna felice, ovviamente entusiasmo a mille nel piccoletto che sembra arrivato alla svolta che cercava nella sua vita, una svolta che adesso dopo tanto tempo è finalmente giunta. E’ un giorno nuovo, del tutto nuovo, e la tensione si sente - palpabile - sulla sua pelle. Elettrica l’aria mentre il frugolo dai capelli rossi riprende dunque a parlare < Mi sono preparato una strategia ECC-CE-ZIO-NA-LE! > mai vero, ma tant’è, l’entusiasmo è qualcosa che non smette di scorrere a frotte nel suo corpo mentre rimane a fissare dritto per dritto il ragazzo che gli si presenta. < Yume sensei? E’ .. com’è? > non ne ha idea, vuole sapere qualcosa circa la difficoltà dell’esame, inclina appena il capo di lato lasciando andare solo adesso quella mano che veniva stretta con forza, continuando ad agitarla come un ossesso o come un deficiente - come se si fosse scordato di smettere, semplicemente. < Ah ma io dentro di me ho .. beh insomma io .. > una botta di patriottismo da poco giunta gli suggerisce cosa dire < .. io sono l’ultima generazione dei Senju, una speranza per il Fuoco in questi tempi bui ! > chiaro, battendosi la mano incriminata sul petto una volta con un’espressione estremamente determinata dipinta sul volto. < Esattamente, e intendo portare loro tutto l’onore che riuscirò a fare mio sul campo di battaglia > notare come gli insegnamenti del nonno e del padre lo abbiano condizionato, non si parla mai di VITTORIA quanto di ONORE, evidentemente addestrando il ragazzo a cercare e accettare la morte sul campo come il più grande onore che un Senju può richiedere alla vita al servizio della Foglia. La stretta viene sigillata e il Genin è chinato in avanti quando il piccoletto inizia a scuoterla vistosamente. Sorride l’Akari, divertito dall’euforia del piccoletto. Ripensa all’atteggiamento diametralmente opposto che lui ha avuto prima dell’esame. Vissuto con ansia, silenziosamente ed in solitaria. Ma ognuno è fatto a modo suo, si sa < Beh Yume-sensei è rigida e ti metterà alla prova … > si ferma un attimo notando che finalmente la mano viene lasciata. Si riporta con la schiena e la pianta del piede destro contro l’inferriata < sarà una sfida dentro una sorta di recinto da cui non potrai uscire > confessa. Non ha intenzione di dargli tutte le informazioni però. Così da evitare la rabbia dei suoi superiori < mh ? > ascolta incuriosito il dire dell’altro. Seppure non riesce a seguirlo a pieno e non sa se lo attrae maggiormente ciò che dice o come lo dice < Onore eh, sembri un ragazzo già sveglio e che già sa quello che vuoi, complimenti > replica, senza però trasparire alcuna emozione. Con tono freddo, quasi distaccato. D’altronde quella fiamma che ha il giovane è ben lontana da quella del Genin. Che a malapena sa cosa sia una famiglia e tantomeno cosa si provi ad avere dei nonni < e sentiamo, quale sarebbe questa fantomatica strategia di cui ti vanti tanto ? > curioso chiede, mentre ambedue le braccia si portano al petto ove si incrociano nella posizione che già prima avevano. Si mette comodo, con schiena e arti, in attesa di ascoltare la strategia annunciata così eccezionale. [Equip: lo stesso] [Pressi Giardini] ~ Chiaramente in una fase di Hype ben oltre il limite della logica si limita a stringere con forza gli occhi sorridendo in direzione del soggetto che ha di fronte del tutto IGNORANDO la sua natura fredda e riflessiva, è come se non lo toccasse proprio, è un ragazzino iperattivo talvolta - soprattutto in condizioni di forte stress emotivo, ed eccolo là, carico come il coniglietto della Duracell a saltellare metaforicamente a destra e a sinistra. < Rigida!? E allora la SPEZZEREMO!! > con una sicurezza che ovviamente non può avere per nessun motivo, annuisce alle modalità di quell’esame, come se la cosa non lo preoccupa minimamente < Ah beh .. > all’affermazione di lui sembra farsi pensoso per la prima volta in tutta la conversazione < .. io non potrei mai dare un dolore del genere a mio padre !! > sicuro di quel che dice < Il nonno sarà fiero di me anche lui! > sembra tenerci infinitamente, sorridendo come un pazzo e mantenendo un atteggiamento che più che positivo sembra essere di un soggetto sotto L’ influsso di qualche droga psicotropa. E’ il tipico modo di esagerare di chi non ha ancora raggiunto un vero e proprio equilibrio psichico. < Laaa .. la strategia? > momento di incertezza, il contropiede che parte inesorabile e lo sguardo che sale verso l’alto mentre la mano destra viene appoggiata sulla nuova < .. laaaa strategiaaa eeeeecco .. > ecco, lui non sembra avere la facoltà di organizzarne una senza bollarla automaticamente come “schifo” destinandola automaticamente < .. Io ho pensato di iniziare con una bella moltiplicazione del corpo e un .. > si blocca quasi < .. Credo un attacco con una carta bomba > batte violentemente contro uno dei suoi tasconi, evidentemente come strategia non è un granchè ma a lui sembra essere qualcosa di funzionale ad un esame Genin e alle sue limitate possibilità. < Quando verrà ad attaccarmi avrò ancora abbastanza Chakra per sostituirmi!! > assicura con energia, ha anche un piano B evidentemente. Due tipi così distanti a livello caratteriale, ma probabilmente è proprio questo che attira l’attenzione del Genin. E’ incuriosito dal suo opposto. Poi ha quel modo di parlare che non può che farti incollare gli occhi su lui. A proposito. L’Akari, si troverebbe lì a fare una ronda e dovrebbe svolgere quella mansione con ben più attenzione. Ma se ne frega. Tipico di lui < hahahah > scoppia in una piccola risata che viene immediatamente trattenuta. Yume-sensei? Spezzarla? Da quel piccoletto. Subito la mandritta verrebbe portata davanti la bocca a cercar di mascherare quell’insolita risata < sì la strategia > replica, curioso in attesa del suo dire. Non risponde, invece alle sue affermazioni riguardanti padre e nonno. Non ha voglia di intraprendere discorsi riguardo parentele e famiglia. E ne ha ben donde, visto il suo passato remoto e più prossimo. < mh > attende che l’altro esponga la sua strategia. La mandritta verrebbe portata sotto il mento, mentre lo sguardo si porterebbe alto, verso il cielo iniziando a ragionare su quanto dice il piccolo < mmm > mugugna, pensando. < molto simile alla mia strategia. Soltanto che io ho utilizzato anche un fumogeno > rimane con lo sguardo alto, ricordando l’esame < così il mio avversario una volta usciti dal fumo non sapeva chi dei due fosse quello vero > sibila, esponendola chiaramente all’altro. Non è geloso, d’altronde si tratta di strategie basilari. Non sarebbe stupito se infatti Ryuka ci avesse già pensato < quindi proprio oggi hai l’esame? > chiede, cercando di non far terminare la sopperire la conversazione e ritrovarsi avvolto dalla noia, come poco fa. [Equip: lo stesso] [Pressi Giardini] ~ Alza le spalle ascoltando quello che il ragazzo va a dirgli < .. Io non sono un granchè con le armi da lancio però .. > riflette ad alta voce come se non facesse mistero di quel suo punto debole enorme nel mondo Ninja < .. il nonno dice che a un Senju un Kunai non serve a niente, o quasi > scrolla le suddette spalle con la voce che va a salire di nuovo d’intensità ascoltando quello che l’interlocutore mette sul piatto < HEY, come sarebbe a dire che mi hai copiato la stra... > tace, rendendosi conto della stupidaggine che sta sparando solo a metà strada, prende un sospiro andando dunque a guardare verso il basso a riprendersi dallo strafalcione grattandosi la fronte e aggrottando la stessa sollevando entrambe le sopracciglia < Devo cambiarla, devo essere più imprevedibile.. > considerazione base, sbuffando lievemente dopo aver riempito i polmoni con un profondo inspirare mediante il naso < Ma i fumogeni costano un BOTTO Rio! Sei ricco? > allarmato quasi da quella notizia, andando ad arrivare a contatto con gli avambracci di lui con tutte e due le mani < .. Sei ricco di famiglia? > domanda, come se lui non lo fosse, il problema è che non vede il becco di un quattrino da quando è nato o qualcosa del genere. < Un FUMOGENO ! > riflette sussurrando e alzando la voce a quella parola, come se avesse capito che cosa gli serve per mettere in campo < .. Come faccio a cavarmela se continua a guardarmi di continuo e non ancora sono in grado di manipolare il Legno? > domanda a sè stesso grattandosi insistentemente il mento alzando gli occhi verso l’alto, riflette e si arrovella su quella specie di piccola questione per un momento ignorando la domanda di Rio < .. Ah? Eh? Ah , SI ! Oggi.. > risponde con forza chinando il capo verso di lui e annuendo dieci volte di fila a quel “si” convintissimo. < .. Aaaaaeh, dovrò cavarmela con gli Shuriken e i Kunai .. > riflette docilmente grattandosi la testa ripetutamente. < Maaaa .. tu vai in missione quindi, no? A me hanno fatto incartare il pesce, tagliare l’erba, pulire la cuccia del cane .. ma non mi sono divertito per NIENTE, dico per NIENTE! IO SONO UN SENJU!! > non uno spazzacamino, peccato che chi gli facesse fare quelle cose fosse a sua volta un Senju, cioè suo nonno che impartiva al nipote una profonda lezione sull’umiltà di uno Shinobi. Le sopracciglia vengono alzate al di sopra della montatura degli occhiali al proferire il dire del piccolo Ryuka. Ne rimane colpito, proprio perché è un qualcosa in comune con il Kokketsu. La scarsa capacità di utilizzare armi. Ricorda quando all’accademia veniva richiamato dai sensei. Ma ogni punto debole lascia spazio ad altri punti di forza e su questo non si esprime verso il piccolo. Si farà le ossa. Il pensare una strategia, essendo già conscio delle sue poche abilità in quel fondamentale, gli tornerà utile per cresce < mh > annuisce soltanto alla voce del Senju e il suo mangiarsi le parole rischiando di far alterare l’Akari. Che tuttavia rimane ben calmo < io ricco ? > sorride, vistosamente tralasciando quell’altra parola. Famiglia . < parli tu che sei un nobile ? Sei un Senjuu e non hai i soldi per comprarti un set di fumogeni ? > replica scuotendo la mandritta davanti al petto avanti indietro < e facendo tutti quei lavoretti non hai messo qualche soldo? O te li sei mangiati tutti ? Ehhh dimmelo> eccolo portare il dito indice verso la pancia di Ryuka e poggiarlo in maniera ripetuta su quest’ultima < li hai spesi tutti per mangiare .. magari dolci > sbotterebbe, quindi in una risata. Subito mascherata da altro proferire < comunque devi abituarti Ryuka, anche da Genin dovrai fare un sacco di missioni noiose. Ronde e tanto altro, pensa che io settimana prossima dovrò fare da badante a una vecchietta come missione > conclude iniziando a pensare a cosa gli spetterà fare. Ma d’altronde essere un genin vuol dire fare anche queste cose. [Equip: lo stesso] [Pressi Giardini] ~ Schiarisce la voce andando dunque ad alzare lentamente lo sguardo, non intende ovviamente far arrabbiare il suo interlocutore, ma l’entusiasmo e gli sbalzi d’umore in mezzo a tutto quel casino beh .. sono qualcosa di davvero frequente, e lui è confusionario quando parla il più delle volte. < Nobile? > domanda alzando le sopracciglia con calma < .. ciòè si, però .. ecco .. vedi .. io .. insomma .. io .. > ci gira attorno per venti minuti buoni senza avere il coraggio di dire la verità e guardando in basso con insistenza mantenendo la mano dietro la nuca a grattarsi la con insistenza. Alla domanda di lui, che vorrebbe essere una mera provocazione, la risposta giunge subito e inaspettata < Gelato > confermando l’impianto accusatorio in un colpo solo. Non dolci, gelato, e quella parola spiega tutto. < MA NON E’ COLPA MIA, LE MIE RADICI HANNO BISOGNO DI GELATO PER CRESCERE! > una crisi esistenziale, frase trita e ritrita che viene utilizzata con l’idrante a casa sua per giustificare la sua costante voglia di gelato. Sgrana gli occhi all’affermazione di lui < .. IL BADANTE A UNA VECCHIETTA!? > grida mettendosi le mani ai capelli < .. ma .. ma .. > terrorizzato quasi da quella prospettiva < .. cioè ma io non posso .. ma io posso mai .. ma io .. > ovviamente il seguito è chiarissimo < .. ma io sono un Senju!! Io sono la speranza dell’Ultima Generazione, il Prodigio che era stato promesso!! > disperato, come se lo mandassero in guerra al primo colpo a spezzarsi le reni contro qualche Mukenin. < Cosa vogliano che faccia, che le faccia una cannuccia col mio legno per succhiarsi il brodo? > ne sarebbe capace < Che le ripari gli spifferi nel tetto? > utile, per uno come lui, incredulo, evidentemente credeva ad un impiego sul fronte anche immediatamente. < Ma io .. > se dice di nuovo che è un Senju vi prego di abbatterlo. La schiena ormai discostata per toccare la pancia del piccolo, ora verrebbe eretta andando a creare ricreare la giusta distanza tra i due. Osserva la reazione del Senju che confessa < eh beh il gelato eh, hai il palato sopraffino > d’altronde è un nobile. Cos’altro si poteva aspettare l’Akari? La gamba destra verrebbe riportata a terra e muoverebbe qualche passetto giusto per sgranchire le leve inferiori < se vuoi crescere mangia meno gelato allora!! Altrimenti diventerai più largo che alto > bofonchia andando ad allargare le braccia ai suoi fianchi e gonfiando le guance d’aria come a voler far vedere come potrebbe diventare se esagererà con il gelato < puoi essere anche il figlio dell’Hokage ma dovrai fare anche queste cose, soprattutto all’inizio. Certo se supererai l’esame non farai solo quelle, ma ci saranno anche tante cose interessanti > cerca di recuperare, così da non buttarlo giù di morale proprio il giorno del suo esame < comunque ottima idea, se sta sera sarai promosso ti porterò con me dalla vecchietta così mi aiuterai a farla mangiare > insiste. Però effettivamente sarebbe un buon modo per svolgere la missione nel minor tempo possibile. < e comunque > tornerebbe immediamente serio < non ti scordare di questo dio che ci sta attaccando e facendo a pezzi > il tono ora è caldo e quasi preoccupato cercando di ricordargli che la gente sta morendo e che dovrà impegnarsi anche lui per sopravvivere. Soltanto ora si riporterebbe con la schiena appoggiata a quella ringhiera, piede destro su di essa e gamba sinistra ben distesa a sorreggerlo. Lo sguardo, tramite gli occhi, sempre fisso sul Senju. D’altronde il suo turno di guarda è ancora attivo, ma sembra tutto tranquillo nella zona. Quindi attenzione pienamente avvolta intorna al piccoletto. [Equip: lo stesso] [Pressi Giardini] ~ Non comprende benissimo la natura di quel turno di guardia, in fondo per com’è strutturato il suo pensiero il suo è costantemente un turno di guardia continuo, per quanto disseminato di disavventure e piccole scenette come quella che sta mettendo in atto - manco a dirlo - in quel preciso momento. < Gelato, si > conferma annuendo ancora un paio di volte come se non lo avesse fatto abbastanza. Ai passi del ragazzo fanno eco i suoi, come se volesse evitare di essere lasciato là come un idiota, cosa che i Senju con lui fanno costantemente quando attacca a parlare dell’Ultima Generazione e altre amenità vere, vere, ma fin troppo tirate in ballo dal ragazzino per giustificare la sua indolenza generale. < Taaante cose interessanti dici? > domanda enfatizzando quella “a” come a voler essere sicuro. Si massaggia dolcemente il mento. < Tipo si potrebbe fare la guard .. > ma non sapremo mai a cosa voleva far da guardia, perchè all’affermazione di lui apre gli occhi in un impeto di agitazione < .. No! No! No! Dalla vecchietta no! Io ODIO il rumore del brodo quando viene succhiato.. > dà quella fantastica motivazione che sa tanto di “non voglio andare a trovare la nonna” e niente più. < Lo so > diventa serio, di colpo, quando si parla del Nemico, almeno come lo intende la sua famiglia, gli occhi vanno appuntarsi in quelli del suo interlocutore mentre rimane fisso nella sua posizione di poco prima, annuendo solo una volta e smettendo di essere un bambino anche se per pochi secondi. < Conosco il periodo che stiamo passando e i suoi pericoli, l’Alleanza ha bisogno di soldati > afferma disteso e con una forza d’animo che a quell’età non ci si aspetterebbe,non sembrerebbe avere paura dello scontro quanto più delle cose banali che un Genin deve fare per dimostrarsi degno. Morire in battaglia è ok, la cannuccia alla vecchia molto meno. < HEY ! > torna subito un ragazzino < .. Come sarebbe a dire SE passerò l’esame? > domanda rendendosi conto a SCOPPIO RITARDATISSIMO di quel periodo ipotetico utilizzato dall’altro nella frase. < Se non lo passo disononerò il Clan che ha creato il VILLAGGIO, e la maledizione dei miei antenati ricadrà su di me, sul mio orticello, sulla mia gatta e su nonna Saku!! > convintissimo, le mani che si graffiano le guance e lo sguardo imbronciato e perso < .. NON CI DEVI NEMMENO PENSARE!! > ovviamente, la forza di volontà di suo padre non gli manca. Iniziano ad incamminarsi i due, giusto per sgranchire le gambe e non sostare nel stesso punto tutto il tempo. D’altronde il Genin non vorrebbe farsi vedere fermo nello lì per troppo, essendo di ronda. Meglio non rischiare con i superiori. Meno rogne ha e meglio è< Eh sì, tante cose interessanti … ma non ti anticipo niente devi concentrarti sull’esame > sorriderebbe velocemente in direzione del piccolo per poi portare la mano sinistra all’interno della tasca porta kunai shuriken < ricordati che non potrai rifiutare le missioni che ti verranno affidate da un superiore Ryuka-kun non fare il testardo !! > si sente un sorta di fratello maggiore nel proferire queste parole. Ecco che di colpo le leve inferiori si fermerebbe nella loro marcia ascoltando la sua convinzione nel voler passare l’esame. E la capacità del piccolo è proprio quella di trasparire sicurezza, lo fai per la sua famiglia, per non disonorarla e questa è una motivazione e si sa che in questo mondo più si è motivati e più si sopravvive. Si, spera (?) < Ryuka .. > richiama la sua attenzione voltandosi verso di lui < io lo so che lo passerai l’esame, rimani concentrato tutto il tempo e non sottovalutare mai il tuo sfidante . > dice, per poi estrarre la mano sinistra dalla tasca con al suo interno un set di fumogeni nella stretta < tieni, te li regalo, per ringraziarti della compagnia .. > e questo lato di Rio? Da quando esiste? Ryuka deve averlo risvegliato con la sua parlantina. Porterebbe, quindi la mano sinistra rivolta verso l’alto in direzione del piccolo . Attenderebbe che l’altro li afferri e qualora lo facesse il Genin inizierebbe a camminare verso l’uscita del giardino < Mi raccomando, fai del tuo meglio !! SEI UN SENJU!!! > ed agitando la mano in segno di saluto si allontanerebbe dal luogo divertito da quelle ultime parole. [Equip: lo stesso] [End] [???] ~ Effettivamente quello a voler ben vedere è un ottimo modo in cui prenderlo, il metodo che fa pressione su una potentissima leva che gli è stata messa nel cervello, pronta ad essere azionata, quello del DOVERE verso il Clan, il DOVERE verso il Fuoco, in generale. < Non potrei mai rifiutare una missione data da un superiore > come non ha potuto rinunciare ad incartare il pesce del nonno, che tecnicamente lo ha sempre vissuto come un suo superiore, ma ciò non toglie che sia un incarico da schifo. < Ah no no. Non lo sottovaluterò > un occhiolino che va verso Rio quando la mano viene tesa per tentare di STRINGERE la mano di lui, ma invece gli rimangono in mano dei .. dei .. < FUMOGENI!!!!? NANIIIIII!?! > esplode in un balzo di 20 cm da terra, guardando in direzione dei fumogeni e poi in direzione di Rio < .. Sei serio Rio-kun? > domanda LANCIANDOSI in avanti senza ritegno ad ABBRACCIARE il Genin, era evidentemente una vita che nessuno gli regalava niente, dalle sue parti le condizioni di vita e di educazione sono estremamente rigide, altro che regali. < SONO UN SENJU!!!! > alza il pugno destro, denso della presa sui fumogeni che gli sono stati appena regalati mentre un profondo INCHINO va dunque in direzione del ragazzo che adesso si allontana. Sorride a trentadue denti mentre raggiunge un angolo di circa 90° addirittura, tanta è la gratitudine nei confronti di colui che gli sta di fronte, genuino, come un bambino potrebbe essere. Inspira, espira. < .. Sono un Senju .. sono un senju .. > come un mantra, rialzando gli occhi verso Rio, con una gratitudine sincera che ancora batte nel suo piccolo cuore di soldato. < .. Calma e sangue freddo Ryuka, tu SEI la speranza dell’ultima generazione, l’astro del mattino che sorge, il prodigio del Legno che era stato Promesso .. > auto motivazione mode on mentre a grandi passi si dirigerebbe dritto dritto verso il suo destino, le mani che tremano leggermente, negli occhi tutta la Volontà della Foglia. [ END ]