{Le Ali della Fenice}
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Giocata del 17/04/2020 dalle 14:08 alle 21:04 nella chat "Luogo Sconosciuto"
Si trova all’accampamento dei ninja di Kusa, ovviamente quello che è stato tiratu su a Kiri, una tendopoli a tutti gli effetti con le sue suddivisioni interne. Nonostante lei condivida la tenda col suo Demone, ne ha anche una tutta sua che ha messo su per quanto riguarda la gestione degli affari che coinvolgono solamente il suo Clan. Dove poter leggere missive e prendere decisioni che ormai le spettano. Non ha problemi a gestire tali responsabilità, anzi, era quello che stava aspettando da anni… dunque si trova semplicemente lì, seduta ad una scrivania improvvisata e piccola a leggere varie comunicati che le sono arrivati da Kusa, dove ha sede il Clan. E’ seduta in maniera composta ed elegante, la gamba destra accavallata sulla sinistra e la schiena ben dritta, il viso è invece rivolto verso il basso dato che è immersa nella lettura. Le palpebre della ragazza sono truccate di un viola leggero, che dona una forma femminile e magnetica a quegli occhi dorati come l’ambra più preziosa e antica. Il pallore del volto la rende più somigliante a uno spirito errante, a uno yokai, che ad una persona viva e vegeta, un candore elegante simile alla porcellana, talmente pallido che sembra quasi mostrare la rete delle vene al di sotto della pelle. I neri capelli donano un netto e delizioso contrasto con quella pelle, filamenti d’onice che vengono raccolti in un alto chignon tramite un fermaglio floreale formato da rose rosse e nere, mentre altre ciocche ricadono intorno al viso posandosi in avanti sulle spalle, incorniciando, insieme alla frangia, quel viso fanciullesco e perfetto. Labbra pallide che sono piegate in un’espressione neutrale, priva di emozione alcuna per il momento, serietà che viene espressa anche dallo sguardo, vigile e attento a quello che sta facendo, ma orecchie sempre attente anche a quello che la circonda. La sua figura è piccola ed esile, nonostante abbia circa diciassette anni sembra infatti ancora una ragazzina con il suo appena un metro e mezzo di altezza e il fisico quasi secco, privo di forme troppo pronunciate ma non per questo è meno femminile. E’ avvolta in un kimono dal tessuto nero, sul quale sono intrecciate trame che vanno a creare finiture dorate, ovvero disegni floreali del color dell’oro, niente di eccessivo e pacchiano, qualcosa di semplice ed elegante invece. Ad altezza cuore e dietro la schiena tra le scapole, è cucito il simbolo del suo clan Yakushi, che sfoggia con orgoglio. Le maniche sono lunghe, larghe e morbide, tanto da nascondere addirittura le piccole mani, in vita l’abito è chiuso e stretto da un’alta fascia anch’essa dorata, sulla quale vi è cucina la placca in metallo del coprifronte di Kusa. Il collo esile e pallido è lasciato scoperto, lì sono incise parti delle sue cicatrici che costellano l’intero suo corpo, ogni centimetro di pelle, senza lasciare scampo alcuno se non al viso, intonso. Cicatrici che le deturpano l’intero corpo, la sfregiano senza lasciarle un attimo di respiro, dipanandosi come veleno… diverse forme e dimensioni, bruciature. Dietro al collo in particolare, grazie ai capelli raccolti, è visibile la scritta incisa col ferro e col fuoco che recita: “E-001”. Un marchio, come un animale. Un oggetto. Tutte quelle cicatrici che abbracciano il suo collo, proseguono dunque anche al di sotto dei vestiti, lungo il torso, le braccia, i polsi, ma sono visibili solamente sulle gambe, poiché lasciate nude, sul collo e in parte sul petto per via della scollatura del kimono. Sono orribili a vedersi eppure non sembrano intaccare la bellezza e l’eleganza che la giovane Yakushi è riuscita a fare sue. A concludere il vestiario ci sono i sandali ninja, il porta oggetti legato in vita dietro la schiena e il portai kunai e shuriken allacciato alla coscia destra, sopra ad un piccolo bendaggio atto a non irritarle la pelle. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale (1 di 3) – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale (1 di 3)] Un paio di notti sono trascorse da quel momento al porto, sotto il faro. Kioshi ha trovato un piano per poter seguire il suo sogno e ora sta iniziando a metterlo in atto. Cercare shinobi pronti, trovare persone capaci a farsi carico di una grande responsabilità per portare il Suono dove merita di stare. Per il jonin è una questione di sangue: lui vuole riportare il Clan agli antichi fasti. Se per farlo deve unire il suo interesse a quello del Villaggio, è pronto a mettere a rischio la sua vita pur di completare la sua missione. La visione di Kioshi è semplice. Non deve essere lui, la persona di nome Kioshi, a regnare e possedere un controllo sul territorio del Suono. Questa missione prevede che sia il Clan Uchiha a rinascere e tornare tra i poteri forti del mondo ninja. Se la morte è la condizione per raggiungere il suo scopo, il jonin è pronto ad accoglierla a braccia aperte. Tutto fa parte di un piano, anche la fine di una vita. E per cercare alleati, a volte, è più facile cercare in casa del tuo nemico. Possono nascere dissidi interni, diversi punti di vista che sfociano nell'intraprendere strade differenti che non trovano vie in comune. La notizia di un nuovo capo clan negli Yakushi è arrivata a tutti gli abitanti del Villaggio dell'Erba e del Suono. Il jonin sta cercando proprio questa persona. I suoi passi si addentrano all'interno dell'accampamento di Kusa, fuori dalle mura della Nebbia. Il mantello nero avvolge il suo corpo nascondendo i vestiti che porta. Una maglietta nera a maniche lunghe e un gilet grigio nella parte superiore, un paio di pantaloni elastici di color nero e un paio di stivali da ninja dello stesso colore nella parte inferiore. Le impronte delle suole rimangono impresse sul terreno che tracciano il suo percorso e si fermano all'ingresso di un tendone, dopo aver chiesto informazioni a chi poteva dargliene. <Sto cercando chi ha preso le redini del Clan Yakushi..> la mano destra sposta il tessuto della tenda per permettere la vista all'interno e le parole eccheggiano all'interno di essa. I capelli neri coprono parte del suo occhio sinistro lasciando l'altra iride nera libera di osservare tutto ciò che si presenta davanti a lui. Il tono è serio, tenuto basso. Il viso non presenta emozioni. Le labbra non si allungano in nessun sorriso. Si tratta di un uomo in missione, non è in cerca di legami sentimentali. [chk on] Non viene disturbata molto spesso nonostante lei si sia messa comunque a disposizione, non vuole certo fare lo stesso errore commesso da Kunimitsu, ma forse il clan si deve ancora abituare alla sua figura e ai suoi modi di fare… lascia il tempo che ci vuole, ma senza perderli di vista. La Serpe sta già cercando di fare cambiamenti all’interno e smuovere le dovute persone e agganci fino a Oto, dove tutt’ora pare essere latitante un uomo che lei stessa considera un traditore del Clan stesso. Oggi va così, una giornata dedicata interamente al lavoro, e per una persona ligia ai suoi doveri come lei non è nemmeno tanto male. Accanto a sé, sulla scrivania, esattamente alla sua destra, c’è del thè aromatizzato e tre tazzine, una delle quali è riempita di quel caldo liquido che ogni tanto sorseggia. Appoggia il gomito sinistro sulla scrivania e sul palmo aperto della mano posa la propria testolina… il viso permane serio e senza alcuna particolare espressione, placida e tranquilla nel suo silenzio. Non è difficile per Kioshi trovare la tenda dove al momento ella si trova, riesce a ricavare semplici e poche informazioni come quella che lo conducono esattamente dove voleva essere condotto. La voce del ragazzo giunge inaspettata alle orecchie della Yakushi, la quale solleva lentamente lo sguardo verso l’entrata della tenda posta esattamente frontalmente alla sua seduta. Non dona mai le spalle alle entrate e in questo modo può tenere tutto sotto controllo… ad ogni modo non passa tempo tra quella voce e il palesarsi del ragazzo. Lo osserva, lo analizza, inchioda i suoi gialli occhi su di lui in maniera attenta e inespressiva… pelle chiara, capelli neri e occhi neri, almeno uno dei due dato che l’altro è coperto dai capelli. <Lo hai trovato.> risponde semplicemente con il suo solito tono di voce, basso e sibilante ma melodioso per le orecchie altrui. Non sorride perché non sa chi si trova davanti e non sa cosa voglia da lei. <Kouki Yakushi.> si presenta rimettendosi dritta con la testa e lasciando che il braccio sinistro che prima la sorreggeva, torni ad appoggiarsi alla superficie lignea. <E tu sei? Perché mi stai cercando?> che novità per lei… recentemente sta vivendo un sacco di cose nuove che la sua mente sta catalogando e metabolizzando, tutta esperienza in più di cui fare tesoro. Nonostante l’eleganza e l’educazione che comunque traspare dal tono, non gli concede ancora il permesso di entrare e ne tanto meno di sedersi… non lo conosce, non sa cosa vuole, è pur sempre diffidente e paranoica. Certo… non lo conosce di vista, ma certamente il suo nome non le sarà nuovo se l’altro vorrà dirglielo, del resto le notizie corrono. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale (1 di 3) – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale (1 di 3)] Le iridi nere di Kioshi si posano sull'altra figura dalla carnagione pallida. Il giallo degli occhi di lei si riflette come un puntino lontano sulla pupilla scura dell'Uchiha. Pochi, brevi ma intensi, secondi separano le parole di lui dalla risposta della Yakushi. Kioshi l'ha trovata, ha di fronte chi comanda il Clan Yakushi che fino a poche settimane fa era in mano alla stessa Kunimitsu. Una mossa con cui la Kage ha perso parte del potere che aveva e Kioshi ha visto questo come un possibile terremoto nelle fondamenta del castello di lei. La ragazza si presenta in breve tempo, senza lasciare passare troppo tempo dal dare risposte al fare domande. <Kouki..> le labbra dell'Uchiha si schiudono lasciando che la sua voce sussurri quel nome ripetendolo appena dopo che la sua proprietaria lo abbia rivelato. La mano destra lascia cadere la tenda che manteneva e il jonin compie un passo in avanti, in modo che il tessuto si richiuda dietro di lui. <Io sono Kioshi..> le labbra si muovono in una piccola smorfia <.. Kioshi Uchiha> così vuole essere ricordato. Il nome degli Uchiha deve iniziare a risuonare in ogni luogo, senza paura e con forza. Il piede destro si muove ancora in avanti, con il mancino che sopraggiunge pochi attimi dopo mettendosi al suo fianco. <Volevo farti i complimenti. Sai, per il tuo nuovo ruolo all'interno del Clan> lo sguardo inizia a spostarsi attorno guardando bene cosa lo circonda. I complimenti esistono per essere fatti, non per essere realmente sentiti. <Kunimitsu sarà sicuramente felice di aver lasciato il posto a te> il jonin vuole iniziare a testare il terreno lanciando una provocazione alla ragazza. Kioshi non sa in quale rapporti siano le due e non può rischiare di mettere tutto il suo piano in pericolo qualora Kouki fosse dalla parte di Kunimitsu. Un passo per volta, quindi. Il jonin deve assaggiare il terreno e se questo si rivelerà fertile, potrà piantare il suo seme. Goccia dopo goccia, con il tempo, potrà nascere un albero dalle radici forte. Lo sguardo ritorna verso Kouki ora lasciando che le sue scure iridi si rivelino più vicine a quelle gialle altrui. <Ti cercavo per parlarti di una situazione che mi desta preoccupazione da tempo, ormai> le parole di Kioshi escono rapide in direzione di lei. <Ti cercavo per parlarti del Villaggio del Suono> chiude qui le sue parole aspettando di catturare l'attenzione della Yakushi. Rimane in silenzio adesso, senza muovere un muscolo. [chk on] Si alza in piedi la ragazza e ci rimane senza rimettersi comoda, rimanendo in tutta la sua piccolezza eretta e in attesa, immobile. Nota come l’altro compia quei piccoli movimenti per lasciarsi l’apertura della tenda alle spalle, e lei minuziosa e attenta controlla ogni suo passo, anche quel singolo che viene compiuto in avanti dal ragazzo. Un Uchiha. Un Uchiha nella sua tenda. Non ne ha paura, ma li odia e questo non è mai stato un segreto a chi la conosce bene… inoltre non è un Uchiha qualunque ma colui che si è sentito essere il nuovo capoclan. Deve far fronte ad ogni sua goccia di autocontrollo ed educazione formale per non cacciarlo dalla sua tenda… così, a prescindere per puro capriccio personale. Potrebbe, ma è una persona obiettiva e quindi mette le questioni personali in secondo piano. Il voltoe i movimenti più controllati, l’espressione che si fa però più fredda. <Kioshi Uchiha, bene.> sibila in sua direzione e ancora non lo invita ad avvicinarsi più di così, che quelle distanze vengano pure mantenute, non si fiderà mai di un Uchiha alla fin fine. <Dubito che tu sia venuto fin qui solo per farmi dei complimenti.> risponde lei in maniera secca e fredda, non ama perdere tempo e non ama chi gira intorno alle cose. Lei conosce le convenzioni sociali, non ricambia quei complimenti perché semplicemente ora non ha voglia di fingere sentimenti che non possiede. Parte prevenuta? Si, può darsi. <E’ ironia la tua?> solleva un sopracciglio osservandolo e cercando di cogliere ogni sua espressione facciali. <Kunimitsu è una donna che non cede ben volentieri il potere, non ne è stata felice ma ho usato le giuste argomentazioni.> niente di più, niente di meno, altro non viene aggiunto a quelle parole, e non una minima espressione lascia tradire ciò che la Serpe pensa di quella donna perché è troppo impegnata a mantenere l’attenzione su Kioshi. Ogni suo movimento è controllato apposta per non lasciar esprimere nessuna emozioni particolare. I due si studiano a vicenda a quanto pare, anche se per motivi diversi, e la ragazza vuole solamente che l’altro arrivi al nocciolo della questione. Di certo non si aspettava che tale nocciolo riguardasse Oto, questo provoca un leggero movimento del capo che la porta ad alzare appena il mento. Ora è interessata, ma non vuole lasciarsi troppo andare con lui. <Cosa ti desta così tanta preoccupazione del Villaggio del Suono? E come mai vuoi parlarne con me?> chiude così le sue domande, anche se ne avrebbe molte altre ma preferisce andarci con cautela… inoltre può farsi anche da sola un’idea di quello che potrebbe preoccupare di Oto, ma non sa se la sua idea e quella dell’Uchiha combaciano. Ebbene… mai si sarebbe aspettata un Uchiha nella sua tenda. Uno stramaledetto Uchiha. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale (1 di 3) – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale (1 di 3)] Si può dire che la scintilla non è scattata e non è amore a prima vista tra i due. Kioshi non si preoccupa della relazione interpersonale e Kouki si mostra fredda, distaccata e sugli attenti dopo aver sentito il nominare del Clan Uchiha. Cosa ci sia oltre questo distacco non è dato saperlo al momento al jonin che continua ad osservare il comportamento di lei, in attesa di una possibile apertura. Le parole di Kioshi non vengono creduto da lei, sin da subito. Può starci un po' di prevenzione da parte della ragazza ma, come non è negli interessi di Kioshi complimentarsi davvero con lei, non è nelle intenzioni del ragazzo prendersi gioco della persona che ha davanti. <Ironia? No, non verso di te..> dice con sincerità ora lasciando intendere che qualsiasi cosa volesse intendere, si riferiva sicuramente a Kunimitsu. Ascolta la frase di Kouki sulla donna e un'altra piccola smorfia si disegna sul suo volto <Le persone cambiano, però. Dico bene?> la Yakushi è stata capace di far cambiare idea alla Kage ed ora ha lei il potere nel Clan. Quando l'Uchiha svela il motivo per cui la stava cercando e menziona il Villaggio del Suono, Kouki si lascia andare ad un piccola apertura nei confronti di lui mostrando un leggero interesse. Tocca ora a Kioshi cercare di aumentare quell'interesse e trasformarlo in una convinzione dentro lei. <Sai dirmi da quanto tempo il Villaggio del Suono fa parte dell'Alleanza? Sin dall'inizio, vero?> inizia con qualche domande retorica, giusto per far capire a lei dove vuole andare a parare. <E sai dirmi quanto le scelte del Villaggio abbiano contato all'interno dell'Alleanza?> ora la voce si fa più dura, leggermente più alta inoltre. Il tono vuole mostrare quanta rabbia ci sia all'interno dell'Uchiha per le azioni di Kunimitsu che hanno ridotto il Suono ad essere solamente un simbolo senza potere. <Da quanto tempo ormai le scelte del nostro Villaggio non contano più niente? Perchè la Foglia sembra avere mantenuto il suo potere nonostante sia nell'Alleanza e invece noi sembriamo diventati i servi dell'Erba?! Da quando il Suono si fa comandare da Yukio?!> le ultime domande vengono caricate di odio. Non verso l'Erba, non verso l'Hasukage. Un odio verso chi Kioshi reputa colpevole di tutto questo. <Da quando il Suono non si fa più sentire, Kouki Yakushi?> gioca con le parole il jonin mettendo di fronte alla ragazza tutti i motivi che lo hanno spinto ad entrare in questa tenda per parlare con lei. Kouki voleva andare dritta al punto, Kioshi si era stancato di girarci intorno. Un primo punto in comune, no? Si inizia sempre da zero, in fondo. [chk on] Un po’? Lei ha molti pregiudizi. Lei parte sempre dal presupposto che le persone possano fregarla da un momento all’altro, lei è convinta che chiunque potrebbe fingersi amico o alleato per poi piantarti un kunai in mezzo alla schiena. E’ convinta di ciò, per questo tratta tutti come se fossero possibili nemici, e questo suo pregiudizio diventa semplicemente più marcato se si tratta di Uchiha. I suoi sentimenti personali sono solo suoi e non ha interesse a condividerli col ragazzo che è entrato nella sua tenda. Lei mantiene il suo atteggiamento freddo e chiuso, ma decisamente analitico nei confronti del capoclan Uchiha. Lo ascolta parlare e incrocia le braccia al petto, sotto al seno, simbolo di chiusura, mentre sposta il peso del corpo sulla gamba destra… ancora non ha capito cosa voglia da lei. <Le persone a volte si vedono costrette e rivedere i propri punti di vista se messe di fronte alla realtà.> risponde sempre parlando di Kunimitsu e del motivo che l’ha spinta a darle ragione e cederle il posto. <Kunimitsu…> si sofferma un attimo per ponderare bene le parole e si umetta le labbra con la punta della lingua. <Kunimitsu era senza dubbio divenuta inadatta a ricoprire tale ruolo, tutto qui. Io glie l’ho solo fatto notare con garbo e la migliore educazione di cui dispongo.> è stato molto difficili andare da lei e dirle chiaro e tondo quanto fosse incapace e inutile, ma ha saputo raggirarsela come voleva tramite logica e un po’ di aiuto. In seguito lascia che Kioshi parli, dritto al sodo e lei non lo interrompe e non risponde nemmeno a quelle domande retoriche, le quali, essendo tali, hanno solo lo scopo di portare il ragazzo verso il centro del suo argomento. Dunque la ragazza inizia a camminare, un passo lento e sinuoso come quello di una serpe, aggira la scrivania allungano ora un braccio affinchè le punte delle sue dita accarezzino la scrivania mentre cammina. Un normale muoversi suo, lento e che la porta inesorabilmente a fermarsi davanti alla scrivania, rivolta verso l’Uchiha. Si è avvicinata a lui riducendo le distanze ma mantenendo quelle che per lei sono d sicurezza, e nel frattempo ascolta… ogni singola parola. Ah… lo capisce dove vuole andare a parare, ed ecco che un piccolo ghigno solo accennato si rivela sulle pallide labbra della Yakushi. E’ divertita da quelle parole, divertita dal fatto che lui si sia lasciato andare all’odio e alla rabbia, divertita dal fatto che finalmente qualcun altro si rende conto dell’inadeguatezza di quella donna. Si sofferma su quell’ultima domanda che le viene posta. <E’ una domanda retorica?> lo fissa negli occhi. Ah, quanto male che le fa guardarlo in quei pozzi neri, risvegliano in lei ricordi poco piacevoli, ma lo fa perché non vuole mostrare debolezza. <Io ricordo poco di Oto. Sono stata creata là, ma non ho mai avuto modo di vivere quella realtà o anche solo di vedere come fosse il villaggio o il paese.> una piccola introduzione. <Però ho sempre sentito maggior appartenenza ad Oto e al mio Clan, che a Kusa.> espira leggermente. <Sono dunque consapevole della situazione, non sono cieca di fronte al fatto che Oto stia diventando una piccola macchiolina rispetto alle altre potenze… così come la stessa cosa è accaduta agli Yakushi.> è dunque palese, anche se non lo dice, di chi crede che sia la colpa. Se ha ritenuto il Clan indebolito e ne ha preso il controllo ritenendo Kunimitsu inadatta, è palese che se Oto è decaduto di importanza e a capo c’è la stessa identica persona… insomma, la colpa non può che essere solo sua. <Di chi pensi che sia la colpa, Kioshi? Ho tolto il mio Clan dalle mani di una persona che io non ritengo capace e degna per riportarlo alla gloria che merita.> incapace di guidare un Clan, figuriamoci un villaggio. <Tu cosa vorresti fare?> provoca, sibila e assottiglia lo sguardo mentre lo osserva… sogghigna e brama ora di sentire cosa ha da dire, brama quel divertimento che sente pian piano salirle dentro. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale (1 di 3) – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale (1 di 3)] Nessuno vuole un'amicizia. Nessuno vuole sentimenti in questa missione. Kioshi è l'ultima persona al mondo che vuole legare le sue emozioni con altri. In questo preciso momento della sua vita, il suo piano sta prendendo il sopravvento su tutto il resto e non c'è ancora persona che possa smuoverlo da questa situazione. Prima o poi, forse, succederà ma per ora non riesce a guardare oltre il suo scopo. Il braccio destro si strofina lungo il fianco alzandosi. Il gomito si piega ad un certo e il palmo della mano si stringe appena sopra il bacino. Il mancino invece rimane disteso lungo il corpo. Le parole di lei su Kunimitsu sono.. giuste. La parola inadatta è la giusta descrizione che la Kage si merita in un momento storico come questo. Durante il suo discorso, Kioshi fissa il corpo della Yakushi muoversi attorno alla scrivania avvicinandosi di qualche metro a lui. Le distanze rimangono ma si riducono, pian piano. L'ultima domanda di Kioshi può essere retorica, come aver mille risposte. Se si conosce la storia degli ultimi anni, si può ben essere consapevoli che ci sarebbe solo un'unica risposta però. La ragazza inizia a parlare del Villaggio del Suono e di cosa rappresenta per lei. Il suo punto di vista è lo stesso dell'Uchiha. Lei vuole far tornare il suo Clan alla glora che merita. Cosa ricorda questo a Kioshi? Ah, sì: il suo piano. Due punti in comune quindi, giusto? Le parole di Kouki vertono inesorabilmente a trovare una condanna sull'operato di Kunimitsu. Una situazione da cui la Kage non può fuggire, visto che è palese agli occhi di tutti. <Il Suono era il Villaggio più temuto dal mondo ninja. Sono il sentir pronunciare il suo nome incuteva timore negli altri territori..> questo era il Suono, ai tempi precedenti all'Alleanza. <La colpa è soltanto di una persona e tu la conosci bene, Kouki> diretti al punto, ancora. Niente più giri. Il piede destro si muove ancora in avanti. Un altro passo, accompagnato dal gemello con un paio di secondi di ritardo. Un metro in meno, ancora. Il corpo di Kioshi non presenta nessuna minaccia. I suoi occhi sono scuri come il buio e non sanguinano. Come potrebbe essere pericoloso? Le labbra si muovono leggermente, un piccolo movimento quasi impercettibile. <Abbiamo lo stesso scopo, io e te> afferma ora verso di lei. <Vogliamo far tornare i nostri Clan alla gloria che spetta loro. Siamo così diversi su tutto..> lo sguardo di Kioshi segue i lineamenti del corpo di lei, facendo ritorno infine sulle sue iridi gialle <.. ma così simili sotto questo punto di vista> si interrompe un attimo mentre i suoi stivali compiono un altro passo in avanti lasciando altre due impronte. Ancora un metro in meno, quindi. Gli occhi di lei possono riflettersi un po' più grandi ora in quelli dell'Uchiha. <Potrei mostrarti la mia visione tramite un'illusione. Potrei farti vedere il mio piano tramite il potere dei miei occhi..> sussurra queste parole in modo che arrivino a lei lasciandole intendere che sarebbe capace di farlo. <.. ma non lo farò. Non voglio farlo. Questo per dimostrarti il rispetto che voglio portare alla tua persona> una dimostrazione di forza non è sempre la migliore scelta. Dimostrare di essere intelligenti, a volte, conta di più. <Se una persona è inadatta a coprire un ruolo, tu cosa faresti?> ribatte verso di lei l'ultima domanda della ragazza. E in realtà, la risposta è stata già sentita da Kioshi poco prima, dalle stesse parole della Yakushi. <Voglio mettere insieme un team> dichiara ora verso di lei. <Questo è il motivo per cui ti ho cercato> ecco la verità. La conclusione di tutto il suo discorso. La prima parte del suo piano ha inizio. Una fenice deve avere due ali per risorgere e volare. Kioshi vuole che lei sia una di queste. [chk on] Senza sentimenti è tutto molto più facile per lei. La fredda logica è tutto quello di cui ha bisogno… e se non ci sono convenzioni sociali ancora meglio, lei non ci è portata e le costa molta fatica ogni volta pensare a come sarebbe giusto e conveniente comportarsi. Potrebbe anche trovarsi a suo agio con l’Uchiha… ma è un Uchiha, impossibile per lei rilassarsi. Vuole che quelle distanze rimangano, quelle che ha messo lei tra loro due e vuole essere lei ad avvicinarsi a lui, non il contrario. Hanno lo stesso punto di vista a quanto pare… gli stessi scopi, due persone quindi dovrebbero collaborare quando si trovano sulla stessa lunghezza d’onda, giusto? Non è detto. Chiude appena gli occhi quando sente parlare Kioshi sul villaggio del Suono, quelle prime parole… un villaggio forte che incuteva timore. Ah… come si sarebbe trovata bene probabilmente. Riapre gli occhi lasciando al suo posto l’immaginazione e torna a guardare Kioshi, notando quel piccolo movimento, quell’unico passo che viene compiuto per avvicinarsi a lei. Lo lascia fare, lo osserva. <Certo, conosciamo benissimo il suo nome.> ormai lo hanno appurato, Kunimitsu è quella persona incapace di svolgere il suo ruolo… lei l’ha valutata per quanto riguarda il suo clan e le cose non sono diverse per il villaggio. Lei quello che poteva fare lo ha fatto, ovvero andare per piccoli passi… prima il Clan, ora deve pensare a questo, intanto le ha tolto potere. Kioshi non si avvicina in maniera pericolosa, i suoi occhi rimangono scuri, ed è vero non pare minaccioso ma è sempre meglio non fidarsi. Non basterà certo l’incontro di una persona con obiettivi simili ai suoi che le farà dimenticare l’odio verso gli Uchiha e tutti coloro che manipolano la mente umana. <Abbiamo gli stessi scopi, è vero. Io voglio riportare il mio Clan in alto e tu lo stesso col tuo. Per questo dovremmo collaborare?> è chiaro che si stia parlando di questo ora. <Eppure ho la sensazione che non otterremmo le stesse cose.> cosa significa? Assottiglia lo sguardo e lo fissa… ora non sorride più, è tornata seria. Ed è ora, quando lui andrebbe a compiere un alto passo avanti, che la ragazza farebbe scattare il braccio destro portando in alto la mano ad altezza del petto e a lui mostrerebbe il palmo aperto. Un chiaro segno di fermarsi e rimanere lì dove si trova. Non ammette repliche in quella sua tacita richiesta… il volto serio e freddo, gli occhi taglienti. Non accetta un altro passo in più, ora sta osando troppo verso di lei. I denti vengono serrati e i muscoli si irrigidiscono quando egli le mostra a parole la forza delle sue illusioni… è vero, potrebbe e lo sa per certo, per questo si irrigidisce e il suo sguardo ora si colora di odio e tensione. È pronta a difendersi, pronta ad attaccare se lui facesse una cosa simile… ma è qualcosa che non intende fare alla fine. Dimostra il suo potere e si rifiuta di farlo mascherando quella scelta come una sorta di rispetto verso di lei… o almeno così la vede la Yakushi. <Rispetto?> non sa se fidarsi, a dirla tutta non molto. <Sei molto intelligente e molto bravo ad usare le tue parole. Mi dimostri a parole il tuo potere, conscio di essere forte coi tuoi occhi e poi scegli di non farlo solo per dimostrarti superiore anche dal punto di vista intellettivo e strategico.> questo è passato alle sue orecchie e alla sua analisi. <Non aveva alcun senso se no affermare quanto hai appena detto… se non per dimostrare la tua superiorità.> borioso. Così come lo era Sasuke Uchiha… tutti uguali. Può sempre sbagliare, per carità, ma sta all’altro dimostrarlo se ovviamente ne ha voglia. <Farei come ho fatto col mio Clan. L’ho ritenuta inadatta e me lo sono preso. Dunque vuoi fare questo? Spodestare Kunimitsu dal suo ruolo di Kage?> alza leggermente la voce, sempre un sibilo, ma è freddo e fermo. <Da solo non di certo per questo ti serve un team… ma la mia domanda è: e poi? Una volta tolta Kunimitsu… cosa intendi fare? Perché è facile dire faccio questo e faccio quello, ma se non si ha un piano ben preciso anche per il dopo… allora non si può che cadere, Oto cadrebbe nel caos e nell’anarchia.> a lui la parola dunque, e sono quelle che maggiormente incideranno per la Yakushi. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale (1 di 3) – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale (1 di 3)] Borioso, come Sasuke Uchiha. Non si può dare torto a lei se rivede in Kioshi tratti simili al defunto ex capo clan. Kioshi è un clone, dopotutto. Perfetto, inoltre. Qualcosa di Sasuke deve avere e i tratti simili a lui, se qualcuno ha conosciuto il traditore della Foglia, possono essere osservati limpidamente. Ecco che torna in gioco la fiducia. Allo stesso modo di come Kioshi si è fidato di Katsumi e di Arima, ora tocca a lui conquistare quella della ragazza. Che pare tutt'altro che facile da convincere. Anzi, un muro viene alzato dalla Yakushi verso il jonin. Ormai entrambi hanno capito che la persona in questione è Kunimitsu. Non aveva dubbi sin dall'inizio del discorso. La ragazza nutre poca fiducia nelle parole dell'Uchiha e, ad un certo punto, il movimento del jonin viene interrotto da quello di lei. Un semplice gesto, atto a fermare l'ulteriore passo di Kioshi. Il viso ora si distende e il labbro si inarca all'insù verso di un lato. Non replica, anzi segue le indicazioni altrui. Se vuole mantenere quella distanza, non ci saranno problemi. Stringe i denti tra loro lasciando che la mascella si smuovi lentamente. <Dimostrarmi superiore? Forse è vero.. Sotto certi aspetti, potrei sentirmi superiore a te> l'orgoglio di un Uchiha è sempre quello, in fondo. <Non stai tenendo conto, però, di quanto valuto il tuo valore intellettivo, strategico.. Non tieni conto di come io ti reputo> altrimenti, non sarebbe qui. Se si sentisse superiore in tutto, non cercherebbe di avere lei in una squadra. <Voglio affrontare Kunimitsu e tutti i pericoli che porteranno questo piano e la prima persona che vengo a cercare.. Sei tu, Kouki> le sue parole escono sincere, ora come prima. Le iridi scure rimangono a scrutare la figura minuta di lei. <Questo significa che ti reputo all'altezza di affrontare una persona con il più alto grado per uno shinobi. Credi sia poco? Credi che mi serva giocare con le parole e dimostrarti il mio potere così? Potresti sbagliarti..> vuole solamente farla ragionare. Il suo tono rimane serio, non scontroso o provocatorio. Il discorso, infine, si sposta su quello che riguardo il piano di Kioshi. La lingua bagna leggermente le labbra lasciando che le parole scorrano tra loro più rapidamente. <Esatto. Kunimitsu deve perdere quel ruolo> dice, come se non fosse già chiaro. <Un team perchè non è una mia vendetta personale. Un team perchè rappresenti il cuore del Suono e combatta per ciò che era e ciò che vogliamo sia> non avrebbe problemi a provarci da solo ma per quale fine? Non vuole imporre una dittatura. Non è il tipo. Vuole compiere ciò per cui è nato e diventare polvere, di nuovo. <Per questo, voglio un team formato da principalmente shinobi del Suono. La gente del Suono deve rispecchiarsi nella nostra volontà. Deve tornare a volere la mentalità di un tempo> spiega il jonin aspettando qualche secondo prima di concludere. <E poi tutti insieme sceglieremo una persona adatta a risollevare il Suono dalle ceneri. Una persona che rappresenti la volontà del Suono, quella volontà ormai perduta. La persona giusta..> se Kouki vuole un nome, non lo avrà. Se vuole un Clan, non lo avrà. Questo perchè non è fondamentale nella mente dell'Uchiha. Il suo Clan non ha bisogno di un titolo d'onore per tornare a splendere. <Non lo faccio per me. Il mio interesse personale non ha a che vedere con il nome che prenderà il posto di Kunimitsu. Sono sicuro che troveremo una persona adatta e, senza parlarci, capiremo che è quella giusta> afferma il jonin guardando sempre la ragazza. <Altrimenti formeremo un governo provvisorio, in attesa di trovare un degno successore> questa è un'ipotesi remota, che potrebbe portare ad un equilibrio che non faccia sfociare il Suono nel caos. <Per te, invece, pensavo ad un ruolo più preciso, mettendo da parte chi potrà sostuire quella lì. Tu dovrai essere la voce del Suono nell'Alleanza. Questo sta mancando in questo momento per il Villaggio> essere la rappresentante del Villaggio di Oto nelle scelte del governo di Kusagakure. E lei sembra avere le caratteristiche giuste. Una donna che è riuscita a spodestare Kunimitsu dal suo ruolo e prenderne il potere, deve essere capace di far ascoltare la propria voce. Quale migliore ruolo per Kouki? Questo è un pensiero personale dell'Uchiha. [chk on] La logica e la razionalità sono le cose che più le piacciono e sicuramente se si vuole arrivare a lei bisogna passare attraverso queste metodologie. Farla ragionare è molto semplice, metterla davanti all’evenienza delle cose… se lei non trova spifferi allora le basta poco per rivedere le sue posizioni. Questo è quello che fa Kioshi. Ferma il suo movimento e lascia quindi a lei il potere di decidere, qui dentro, le distanze che bisogna mantenere. Si sente nervosa, è ovvio, ma non lo palesa in alcun modo. Non è paura, è odio… questo si ripetere lei ed è questo che prova, ma quell’odio deriva, in fondo, da una paura presente nei suoi ricordi passati. Uchiha… che clan fastidioso. La Yakushi non tiene conto di come lui la veda, di come reputi la ragazza in questa questione… ed è questo che si prefigge di argomentare seguendo la logica delle sue parole. Non è spinto da egoismo, o andrebbe da solo a prendersi il villaggio, ci andrebbe col suo Clan… e invece no, chiedo aiuto a lei la prima persona dalla quale lui è venuto. Riflette la ragazza e lo fa con attenzione, cerca in lui il possibile tranello, cerca l’arma… dove stringe il pugnale che potrebbe affondare nella sua schiena? Chiude gli occhi per qualche istante ragionando sulle sue parole, ma non per troppo tempo, li riapre quindi quasi subito per evitare di perderlo di vista. <Diciamo pure che rivedrò il mio pensiero a riguardo. Potrei sbagliarmi, certo, quindi posso dirti che messe così le tue parole potrei crederti e addirittura sentirmi lusingata, ma mi riservo comunque il dubbio.> semplice, semplice. <Sono una persona prudente.> oh si, lo è eccome. In definitiva la sua logica funziona ma per lei è sempre meglio buttarsi un occhio alle spalle che non si sa mai. <Il tuo Clan non mi ha mai dato occasione di essere ritenuto ai miei occhi affidabile.> prende un profondo respiro. <Quindi spero che comprenderai questo mio atteggiamento sospettoso, nonostante io riconosca la tua logica, nonostante noi abbiamo gli stessi obiettivi e nonostante io potrei essere disposta ad aiutare te.> e ora giunge il silenzio da parte sua, perché deve ascoltare e comprendere, ponderare e trovare una risposta da dargli. Dunque è il villaggio che gli interessa, non brama di potere personale, per questo richiede aiuto a ninja originari del Suono. <Concordo col fatto che Oto debba ritornare a far sentire la sua voce, ma bisogna scegliere prima colui che dovrebbe prendere il posto di Kunimitsu, non dopo. Bisogna arrivare là già con un piano ben preciso e a lungo termine.> sicura e certa su questo, su come debba essere portato un colpo come quello. <Un nome, una figura adatta alla guida di Oto. Voglio sapere se hai un’idea, un nome, un Clan…> lo guarda dritto negli occhi, decisa ad ottenere quello che vuole. <Perché io non accetto di seguire piani a metà, se io accetto allora voglio sapere tutto. Non amo i punti oscuri, non amo le sorprese, sono una persona che vuole avere già tutto organizzato.> anche creare un consiglio potrebbe andare, ma non sembra un’opzione che vada molto a genio a nessuno dei due presenti, ma sono le ultime parole a farle accennare un leggero stupore sul volto. Sbatte un paio di volte le palpebre, ha bisogno di fare mente locale e cercare di riordinare gli eventi. <Intendi dopo aver spodestato Kunimitsu?> lo osserva, non riesce a capire il suo gioco e la sua mentalità. <Quindi un nuovo Kage che guidi il villaggio del Suono, e dici che io dovrei fare da portavoce? Non riesco a comprenderne la necessità, il nuovo e futuro Kage non potrebbe portare da solo la voce del Suono nell’Alleanza?> come fa Yukio, come fa Furaya. <O pensi che sia meglio che ci sia sempre qualcuno di fisico a Kusa che lo faccia?> ecco si, c’è arrivata… sarebbe meglio avere un rappresentante fisico a Kusa che porti la voce di un Kokage futuro. Eppure non si sente convinta appieno, c’è qualcosa che non le torna e non manca di esprimerlo tramite la sua espressione. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale (1 di 3) – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale (1 di 3)] Ci vuole pazienza per aprire qualcosa chiuso in maniera ermetica. Ci vuole costanza, impegno, sacrificio. Kioshi sta cercando di far capire le sue intenzioni a Kouki e ci sta mettendo più del previsto. Ogni persona ha i suoi tempi, dopotutto. L'Uchiha riesce a far ragionare la ragazza lasciando in lei qualche dubbio comunque. Kouki capisce però quale sia il pensiero del jonin ed è un passo molto importante. <Comprendo i tuoi sospetti. Non ci conosciamo e l'unica cosa che sai di me è il cognome che porto. Se dovessi ragionare così, dovrei paragonarti a Kunimitsu allora> afferma un po' ironicamente il jonin usando comunque un tono serio e distaccato. <Ma non faccio di tutta l'erba un fascio. Ogni persona è diversa dalle altre> per quanto sia il clone di Sasuke Uchiha, non è lui. Per quanto gli somigli, non sarà mai la stessa e identica persona. La Yakushi vuole trovare un nome prima. Vuole conoscere il successore che prenderà il posto di Kunimitsu. Il jonin attende qualche secondo rimanendo in silenzio. Ricambia lo sguardo deciso di lei lasciando che le sue iridi nere penetrino nelle altrui <Un nome..> Uchiha, Yakushi, Doku.. Cos'è un nome? Per quale motivo ce n'è bisogno ora? <Prima di entrare qua dentro avrei detto di essere pronto a prendere quel posto inizialmente, in attesa che uno shinobi del Suono migliore di me si faccia vivo. A volte, bisogna aspettare le persone. Bisogna dargli tempo di venir fuori..> assapora il momento in cui vedrà comparire un Kokage all'altezza del suo nome. <Ma il tuo modo di porti verso di me, mi ha fatto capire che potresti non avere fiducia nelle mie parole se per caso prendessi io quel posto> fa una smorfia con le labbra, lo fa ogni volta che è costretto a dire la verità. <Devo riuscire nel mio piano e non voglio correre il rischio che questo possa essere compromesso in qualche modo> conquistare la fiducia della Yakushi è più importante di ottenere una carica temporanea, in questo preciso momento. <Un nome non ce l'ho. Cerchiamolo insieme, se vuoi, mentre organizziamo i preparativi. Così avrai la totale fiducia in questo piano e in me> afferma infine il jonin guardando dritto negli occhi la donna. Il suono della sua voce è duro ma sincero. La ragazza rimane sorpreso per quanto riguarda la sua proposta. Sa bene di essere uscito un po' così, prendendo alla sprovvista lei. <Esatto. Penso che avere una persona fisica in più all'interno dell'Alleanza, possa garantire quel peso politico che il Villaggio del Suono deve avere> spiega quale sia il suo pensiero. <In questi anni è mancata una figura del genere. Se dovessimo riuscire in questo piano, avrai la mia totale fiducia. E quindi sapere che ci sia una persona come te all'interno dell'Alleanza che lavora per il Suono, mi renderebbe tranquillo> conclude di esporre la sua idea lasciando ora la possibilità a Kouki di riflettere bene sulle parole dell'Uchiha. Niente di tutto questo è semplice ma pian piano tutto può prendere forma. [chk on] Quel che dice lui è giusto e persino lei lo comprende. Non è completamente cieca e sorda, non è sciocca e nemmeno bigotta… sa perfettamente che ogni persona è diversa l’una dall’altra, ma quella mal sopportazione non riesce proprio a levarsela di torno. Chiude ancora gli occhi e compie dei profondi respiri… oggi Kioshi Uchiha sta mettendo alla prova l’animo della Yakushi. <Non mi fido di chi gioca con la mente altrui. Quello che muovono le mie parole e i miei sospetti non sono altro che strascichi di ricordi di Uchiha che mi hanno causato del dolore. Forse mi comprenderesti se qualche Yakushi ti avesse torturato da bambino.> ma non lo sa, magari è così e lui è riuscito a superare tutto, ma del resto ci sono un po’ di anni che li separano e lui ha senz’altro più esperienza di lei. <Ad ogni modo so benissimo che ogni persona è diversa e che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ma per attribuire a te questo pensiero ho solo bisogno di tempo e di conoscerti.> fa spallucce e torna a incrociare le braccia al petto. Si morde appena il labbro inferiore, giusto un attimo per trattenerlo tra i denti bianchi e poi riprendere la parola. <Ad ogni modo mi sento propensa a credere alle tue parole e quindi di conseguenza ad affiancarti per raggiungere questi obiettivi comuni.> affiancare, non seguire, anche lei sceglie con cura le sue parole. Se volesse continuare su questo pensiero non le importerebbe se anche lui dovesse prendere il posto di Kunimitsu… dopo tutto cosa sono i nomi? Orgoglio, questo la muove, ma vuole fare uno sforzo esattamente come lo sta facendo lui e aprire la sua mente. <E io ti dico che mi muove l’orgoglio del mio Clan. Il Villaggio del Suono è stato fondato da Orochimaru e questo mi porta a desiderare uno Yakushi al suo comando, come è giusto che sia. Questa mia idea è fortificata dal fatto che non nutro molta fiducia nei confronti degli Uchiha e mi porterebbe a pensare che mai vorrei vedere il villaggio sotto le vostre mani.> questo è un lungo preambolo. <Ma…> c’è un ma ora, perché ha deciso di fare uno sforzo e ha deciso di dare un’occasione a Kioshi. <Le tue parole mi hanno dato modo di pensare. Si parla del bene e della gloria di Oto, dunque non dovrebbe ridursi tutto a un nome o un cognome ma a una persona che sia capace e degna… di qualsiasi clan sia.> deglutisce perché è dura da mandare giù, che almeno l’Uchiha apprezzi questo suo sforzo. <Quindi… se nel corso di questa nostra collaborazione io riuscissi a cambiare idea su di te, allora non è detto che sarei contraria a una tua presa di posizione in merito. In definitiva… cercherò di essere il più aperta possibile, obiettiva e razionale.> a lei non interessa guidare Oto, questo non rientra nei suoi piani almeno per il momento e per l’imminente suo futuro, dunque di sicuro non parla per bramosia così come non sembra farlo nemmeno Kioshi. <Cercheremo insieme mentre faremo tutto.> e magari col tempo lei riuscirà anche comprendere meglio questo Uchiha. Dischiude le labbra ed emette un leggero sospiro annuendo un paio di volte. <Capisco. Dunque di questa… mia posizione se ne parlerà una volta spodestata Kunimitsu.> torna a guardare Kioshi negli occhi, ha riflettuto abbastanza. <Va bene, Kioshi Uchiha. Accetto.> spodestare Kunimitsu, toglierle tutto il potere che le è rimasto, insomma sarebbe una pacchia per lei, certo bisognerebbe ucciderla per evitare ritorsioni varie. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale (1 di 3) – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale (1 di 3)] Eppur si muove. Questo incontro sembra direzionarsi verso il punto giusto. Lentamente la distanza tra i due si riduce, anche se i loro corpi sarebbero fermi. Kioshi scopre il motivo della chiusura di Kouki verso gli Uchiha, causata da traumi subiti proprio da membri del clan dello Sharingan. E lei si trova d'accordo nell'evitare di generalizzare tutto il clan. <Se conoscessi la tua storia, forse sì..> comprende che potrebbe non darle torto se venisse a conoscenza di tutti i fatti. La ragazza chiede tempo e conoscenza, fattori che Kioshi non gli nega affatto. <Siamo soltanto all'inizio..> dice alzando anch'egli le spalle. Non si può pretendere troppo dopo il primo incontro. Kouki sembra aprirsi, però. Le sue parole portano Kioshi ha mostrare il suo volto più serio ancora con le sopracciglia che calano leggermente la loro posizione. Lei sta dando una possibilità all'Uchiha. Il jonin nota lo sforzo della Yakushi nel compiere questo gesto e le sue iridi nere seguono attentamente l'espressione della donna. Kioshi ascolta tutto il discorso di Kouki, rimanendo sempre impassibile nella posizione in cui si era bloccato pochi minuti prima. Nonostante il carattere freddo, il jonin si sente soddisfatto dello sforzo fatto da lei. <Cercherò di non far mancare mai la tua fiducia nei miei confronti> questo è il ringraziamento che l'Uchiha può fare per il tentativo della ragazza di concedere una possibilità a lui. Con il tempo, Kouki potrebbe essere anche in grado di vedere Kioshi nel ruolo di Kokage. Per quanto lui non rifiuterebbe il ruolo se non dovessero esserci candidati, non cambia ciò che ha detto precedentemente. <Nessuno vorrebbe vedere il Villaggio nelle mani di un altro Clan. Per quanto ho a cuore il mio Clan, sono conscio che un ruolo del genere debba essere occupato dalla persona giusta. Non esiste un clan 'giusto'> afferma ancora verso la donna. Per riportare gli Uchiha alla gloria, non servirà per forza un titolo. Basterà scrivere la storia con i fatti, con le azioni, con le battaglie. Kouki accetta di far parte del team e per la prima volta in questo incontro le labbra del jonin si allungano leggermente di più verso l'alto. <Bene..> sussurra in direzione di lei mantenendo il suo sguardo su quello altrui. <Quando vorrai, parleremo della tua posizione. Così avrai tutte le risposte che vuoi> concederà un'altra chiaccherata a lei, se le servirà. Kioshi e Kouki: il team inizia a prendere forma. Ma questo è soltanto l'inizio. <Se conosci qualcuno da proporre per seguirci in questa missione, sono disponibile a conoscerlo> apre la possibilità alla donna di scegliere un membro della squadra, in modo che possa sentirsi più sicura all'interno di esso. <Altrimenti, continuerò la mia ricerca ora..> conclude il suo dire, pronto per andare via da quella tenda. <Mi sembra un buon inizio.. questo> che tradotto significherebbe che è stato un piacere conoscerla oggi e trovare un accordo con lei. <Ci aggiorneremo molto presto..> la mano destra si alza rapida in segno di saluto per poi continuare il movimento aggrappando il mantello e girandosi verso l'uscita. Si incammina fuori e prosegue verso il suo accampamento. Kouki, invece, guarderà il jonin uscire e tornerà a sedere dietro la sua scrivania pensando all'incontro avvenuto. Infine, riprenderà quel che stava facendo prima che l'Uchiha entrasse. [end]