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Una (non) normale giornata al bar

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con Rasetsu, Toshi, Kouki

14:52 Rasetsu:
 Una nuova giornata, un pomeriggio appena cominciato che potrebbe portare i suoi frutti. < Sai... > E ghigna nel dirlo, non riuscendo a trattenersi. < ...ieri, ho trasformato un ragazzo. > Trasformare può voler dire tante cose, ma non riesce a trattenere la sua tipica risata. Dapprima appare gutturale, come se appunto non volesse farla uscire. Dopodiché... < Nyahahah! > ...contenuta, certo, ma pur sempre incapace di tenerla soltanto per sé. E' contento dei risvolti del giorno prima, anzi, non potrebbe proprio lamentarsi di nulla. < Che è anche un nostro nuovo cliente. > Aggiunge, facendo quasi sembrare la notizia secondaria all'avvento di un terzo Kokketsu. Stende il braccio, giunto all'ingresso del bar, incurante della presenza di qualcun altro all'interno, per aprire l'uscio. Ciò dovrebbe permettere alla fanciulla che l'accompagna di entrare prima di lui. Che GALANTE, signori. Che UOMO! Veste con una camicia bianca, la quale ha le maniche piegate sin ad altezza dei rispettivi gomiti mostrando la pelle nivea e le venuzze tendenti quasi al nero su quella pelle tanto chiara. I polsi sono ricolmi di cicatrici, non del tutto visibili poiché terrebbe le braccia incrociate sul petto. Inoltre, le mani son coperte da un paio di guanti di cuoio a mezze dita. I pantaloni neri son sorretti da un cinturone dello stesso colore, al quale è agganciata una tasca Porta Oggetti con tutto il necessario: droghe, altre droghe, tonici e ancora droghe. Non ha davvero molto altro da doversi portare dietro, usufruendo della propria testa e delle arti magiche. O, per meglio dire, dell'innata Kokketsu. Sul naso, son per altro sistemati un bel paio di occhialini dalla montatura rossa e la catenina, sparita dietro i capelli che, seppur tenuti corti, sono una zazzera cremisi. Non porta con sé lo spolverino sol perché rischierebbe d'aver caldo, anche se l'aria umida dell'isola è perlopiù dovuta alla nebbia ch'è solita alzarsi. [ Chk ON ]

15:06 Kouki:
 Cammina al fianco del suo Demone, non potrebbe stare meglio in questa giornata durante la quale hanno deciso di ritagliarsi un momento per rilassarsi... o meglio, così è stato deciso ma è qualcosa di assolutamente nuovo per la Yakushi, poco avezza a questo genere di cose. <Nh?> il dire del Rosso attira la sua attenzione e la porta ad alzare la testa e volgere lo sguardo verso di lui per poterlo osservare con cura. <Trasformato?> certo quella parola potrebbe voler dire molte cose e la curiosità della ragazza è ormai stata stuzzicata, e dunque lo lascerebbe sfogare in quella risata prima di domandare. <In che senso trasformato?> non sa come funziona esattamente l'innata del Demone e non si fa problemi a chiedere. Gli occhi gialli, dorati, come ambra antica, vengono trattenuti sul volto dell'altro, lo sguardo che si assottiglia appena e quel mezzo sogghigno che va a piegare le pallide labbra. Assapora la sua risata, la mette di buon umore, e quando egli ha concluso di parlare lei riprende la parola. <Mmh. Ne sono felice, i nuovi clienti sono sempre ben accetti del resto. Come si chiama? Com'è fatto?> non ferma la sua voglia di sapere, tutto pur di farsi un'idea mentale di chi si potrebbe trovare davanti la prossima volta... non vuole certo farsi trovare impreparata. Dunque si lascia aprire la porta, ovviamente, ed entra nel locale con una leggera titubanza però, guardandosi intorno. Non è mai stata in un locale. Mai. Solo per lavoro e mai per... svago. La minuta Serpe indossa una semplice maglia bianca dalla scollatura ampia e le maniche larghe e corte fino al gomito, tale indumento si infila nell'elastico dei pantaloni, anch'essi bianchi, che scendono morbidi lungo le gambe esili e si stringono alle caviglie. Al di sotto di quella maglia ne indossa una nera ed attillata che copre la scollatura, avendo il colletto alto, e anche le braccia dato le maniche lunghe fino ai polsi sottili. In definitiva non lascia alla vista nessuna delle sue cicatrici che le ricoprono l'intera pelle. Una fascia azzurra è legata in vita come una cintura e su di essa spicca la placca in metallo del coprifronte di Kusa, mentre alla coscia destra è stretto il porta kunai e shuriken e in vita, dietro alla schiena, il porta oggetti. I lunghi capelli neri sono tenuti sciolti e le ricoprono la schiena arrivando fin oltre al sedere, alcune ciocche le ricadono in avanti sulle spalle e la frangia delinea il suo sguardo profondo e magnetico. Dopo essersi guardata intorno osserva nuovamente il suo Demone. <Perchè mi sono lasciata convincere a venire?> non è abituata a questo genere di cose, non sa come gestirle... ma dovrà imparare anche lei a rilassarsi prima o poi... no? [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale (1 di 3) – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale (1 di 3)]

15:14 Toshi:
 Che bel momento per non avere una casa, il mondo intero a quanto pare è in guerra con qualche entità che afferma di essere come tutti i cattivi fin ora, più forte di tutti. Perchè è un bel momento per non avere casa? Semplicemente perchè così non sarà fatta esplodere insieme a tutte le altre, per quanto riguarda queste cose Toshi è senza dubbio un passo davanti tutti gli altri. Oggi il nostro amico barbone è riuscito a vagabondare fin agli accampamenti delle persone arrivate da Kusa, entrando subito all'interno del bar dell'accampamento in cui ormai si troverà da ore. É possibile individuare subito un uomo solo ad un tavolo, la faccia appoggiata sul legno con gli occhi rivolti verso l'ingresso del bar, se non respirasse probabilmente potrebbe essere scambiato per un cadavere. Sbava copiosamente dalla bocca che si inarca in un sorrisetto nel momento in cui essa si apre rivelando dei nuovi clienti: Nuove persone da cui scroccare altro sakè! Nulla dovrebbe suggerire che si tratta di qualche Shinobi, soprattutto il suo abbigliamento, considerando che questa volta non dovrebbero essere presenti persone in grado di vedere il chakra scorrere dentro di lui.Indossa una felpa logora e grigia, di cui ha il cappuccio alzato a coprire i capelli e da cui si possono scorgere i suoi lineamenti duri, i suoi occhi piccoli e la sua lunga barba. Sopra di essa indossa un giaccone lungo lasciato aperto, che permette di intravedere oltre alla felpa un paio di pantaloni marroni tenuti su da una corda a cui è legato un portaoggetti, con i rotoli per le sue marionette ed un Kunai, infine, ai piedi indossa un paio di infradito. Da quando ha saputo della guerra, comunque, ha deciso che è il caso di proteggersi ulteriormente. Sotto il giaccone ed i pantaloni ha indossato un paio di schinieri e vambracci, oltre ad un ninjato legato dietro la schiena. Dentro le maniche ha pure due porta-kunai. Scruta con i suoi piccoli occhi per qualche secondo la coppia in ingresso prima di rialzare il viso riaddrizzando la schiena ed allargando le braccia, tutti di scatto, come se fosse appena risorto da un profondo coma < Oh, Ragazzi! > Si assicura di avere richiamato l'attenzione dei due appena entrati < Venite qua a bere con un vecchio amico, venghino! > Dal suo sorriso si possono vedere entrambi i suoi denti mancanti, spera che i due non riescono a sentire il suo aroma di alcolici e sigarette prima di essere troppo vicini per scappare [Chk On][Indossati: Guanti ninja, Schinieri, Vambracci, Porta Kunai - Cintura: portaoggetti - ninjato]

15:23 Rasetsu:
 Muove la testolina, annuendo un paio di volte e sottolineando quanto detto. < Si tratta di un Konohano... > Così, lo dice apertamente. < ...non pensavo avessero le palle. Conoscendo Sakir, pensavo di dover trattare con un ennesimo moccioso oppure direttamente con le Forze Speciali del Villaggio. > Con gli ANBU, dopo quanto successo nella Missione di Livello A, vorrebbe averci a che fare il meno possibile anche se si tratta di altri Villaggi e non necessariamente di Kiri. < Il mio Sangue può essere trasmesso ad altre persone in... uhm... due modi. > Ci pensa bene a dire quali, essendo abbastanza pignolo da questo punto di vista. < Trasmissione a livello genetico, quindi riproduzione sessuale con un membro del Clan che possa generare dei figli col Sangue Nero... > Solleva subito la mancina per bloccarla, qualora avesse da ridire o accusarlo d'aver dato al mondo un figlio con un'altra donna(?). < ...e non è questo il caso! > Sia mai. < L'altro modo è di immettere il mio sangue nel corpo altrui, tramite una ferita, che possa poi andare a sostituire il sangue in circolo nel suo sistema circolatorio. Ti spiego meglio... > Gesticola convulsamente, non riuscendo a star fermo. E' troppo eccitato all'idea d'aver convertito il suo PRIMO Kokketsu. Non l'aveva mai fatto prima. In un certo senso, Rio è stato un esperimento dello scienziato pazzo ch'è pesino riuscito senza ucciderlo. < ...soffre le pene dell'inferno perché è come se un virus o un batterio entrassero nel tuo corpo per attaccarlo. Quindi, il suo sistema immunitario occupa immediatamente il ruolo di difensore. > Nozioni basilari della medicina che la ragazza sicuramente già conosce. < E poi... BOOM! > Allarga le braccia verso l'esterno, mentre inizierebbe ad entrare nel loco subito dopo la Yakushi, neppur fosse il patrigno che deve tenerla d'occhio per qualche oscuro motivo. < Se il suo corpo lotta e l'accetta, il Sangue viene completamente sostituito. Non è una figata? > Non lo vedete troppo euforico? Avrà già assunto qualcosa? Probabile, non impossibile. < Si chiama Rio. La prossima volta, voglio che ci sia anche tu. Ho chiesto al moccioso di portarmi un altro cliente. Non è male come sembra, anche se... > Ringhia al sol pensiero. < ...non dà il giusto RISPETTO! > Non a caso, gli ha minacciato il cane. Una volta entrati, un vecchio barbone al tavolo che è probabilmente alla quinta sbronza della giornata con un fegato inesistente. < E io che volevo cercare acquirenti. Sei già ubriaco! > Biascica in sua direzione, compiendo qualche passo all'interno del Bar. < Un goccetto però me lo farei... > E rifila un'occhiata innocente a Kouki, come se le stesse chiedendo "Posso?". Non sono adorabili? [ Chk ON ]

15:42 Kouki:
 Konoha. Ah, che bellezza! Quindi anche lei inizialmente si aspetta di trovarsi di fronte alla descrizione di chissà quale moccioso depresso, ma in realtà a quanto sembra il cliente è migliore del ragazzino dai rossi capelli munito di cane. Meglio, sorride mostrando una certa soddisfazione. <Meglio così, apprezzo di gran lunga le persone di quel tipo.> che abbiano gli attributi insomma, in seguito non può che rimanere in silenzio ad ascoltare tutto quello che le viene raccontato che riguarda l’innata del suo Demone, soprattutto come si trasmette. Come fosse un virus. La Yakushi in maniera totalmente tranquilla ascolta e fortunatamente per il Rosso non le passa nemmeno per l’anticamera del cervello il fatto che egli abbia un figlio con chissà chi. Questo amplia il suo sogghigno, divertita da come egli metta le mani avanti. <Hai detto di averlo trasformato, dunque avevo escluso a priori che ci fosse nato.> lo tranquillizza in un certo modo, non riuscendo però a nascondere una piccola risata. Il resto della spiegazione attiva la sua attenzione e curiosità, riceve informazioni molto utili e particolari, non tanto perché lei ci debba fare qualcosa, ma proprio per pura conoscenza personale. <Una specie di trasfusione.> mettere il sangue nero del Demone al posto del sangue normale, effettivamente si… come un’infezione inesorabile, o sopravvivi e muti o muori. <Ti vedo parecchio emozionato per questo, ne sono felice!> è sempre bello vedere qualcuno che ami di buon umore ed è sinceramente contenta di quella sua sperimentazione. <Bisogna esserci in un qualche modo portato allora… dico per resistere al processo. Va a favore di questo Rio.> ammette dopo averne saputo il nome e volgendo lo sguardo verso il locale, osservando l’interno e i presenti, compiendo qualche passo al suo interno. Storce appena il nasino e non si sa per l’odore che le arriva o per aver sentito quanto segue su Sakir. <Quel ragazzino avrebbe bisogno di una bella lezione. Mi da’ sui nervi, non so perché.> stringe persino i pugni e assottiglia lo sguardo sibilando, come suo solito, quelle parole. Il ghigno tuttavia non viene perso e anzi, si accentua, come se il solo pensiero di punire qualcuno possa renderla felice. È da tanto che non si diverte. Volge infine lo sguardo verso l’uomo che attira la loro attenzione… ubriaco, si vede… e non ha nemmeno un bell’aspetto, piuttosto trasandato. <Oh, cielo.> sussurra in un sibilo a se stessa più che altro prossimo, a quella visuale ma segue comunque il Rosso che si avvicina a lui. Sta ancora osservando l’ubriaco, occhi sottili e in fase di analisi del soggetto, quando si rende conto dell’occhiata del Demone… confusa lo osserva, non riuscendo a capire cosa le stia chiedendo. <Si, certo, fai pure.> gli da il permesso non appena comprende il significato di quell’occhiata, muovendo anche una manina come a dire: “vai, vai pure.” <Non chiedermi il permesso per queste cose, sei un uomo libero. Basta che non finisci come quello.> e indicherebbe senza mezze misure l’uomo bavoso che li ha invitati. Dunque che ci pensi il Demone a regolarsi, lei avanzerebbe di qualche passo mordicchiandosi il labbro inferiore, segno di tensione… si sente una serpentella fuori dal proprio habitat. <Potrei avere un thè, secondo te?> delicata lei, preferisce quel tipo di bevande ad altre che annebbiano la mente. [Chakra: On][Equipaggiamento: lo stesso]

16:00 Toshi:
 Non è propriamente corretto il fatto che Toshi sia alla quinta sbronza del giorno, sarebbe più corretto dire che è ancora alla stessa sbronza del mese scorso, e di quello prima ancora, e così via. Proprio ciò che tiene a precisare alla frase detta da parte del rosso < Sono ANCOOORA ubriaco > Sbiascica, accompagnando le sue parole con l'oscillare della testa che non sembra essere particolarmente ferma sul collo al momento e portando davanti al suo la mano destro, chiusa in un pugno ad esclusione dell'indice, tenuto ben teso nell'aiutarsi nella negazione < Le cose vanno dette correttamente, per favore. > Sarà pure un barbone trasandato, ma le cose vanno dette per bene. Esce la lingua verso Kouki, al sentirsi chiamare "quello", come a volerla sbeffeggiare un po' prima di iniziare a ridere parecchio rumorosamente alla domanda della Yakushi < Perchè volere un thè quando si può avere decisamente di meglio? > Distende ora la destra verso l'alto per richiamare l'attenzione del barista < Ehy! Tre bicchieri di Sakè qua! > Alterna lo sguardo tra le due persone che ha davanti a sè per qualche secondo < Anzi, facciamo quattro! Due per me e due per loro! > Adesso entrambe le sue mani si portano al cappotto per rimetterlo in ordine < Se avessi immaginato di condividere una bevuta con due bell- > Si sofferma un attimo adesso su Ryuuma, lo squadra dalla testa ai piedi prima di continuare < una bella signorina mi sarei fatto almeno una doccia. > Ha capito che non è una ragazza nonostante i capelli lunghi, oppure non lo ritiene una bella signorina? Non lo saprebbe dire nemmeno lui con precisione, ma una sua frase ne attira l'attenzione, tant'è che si avvicina con il volto verso di lui, ovunque egli si sia seduto, prima di chiedergli a bassa voce < Nuovi acquirenti per cosa? > Non che sia realmente interessato, mica è un tossico lui! Però beh, la noia lo rende curioso riguardo ciò che lo circonda. Nonostante sia visibilmente ubriaco sembra comunque in grado di capire ciò che lo circonda, ormai anni ed anni di alcolismo lo hanno reso parecchio resistente al liquido miracoloso [Chk ON][Equip precedente]

16:22 Rasetsu:
 Rasetsu è abbastanza eccitato da probabilmente neanche rendersi conto di quel che sta dicendo. Parla ad aria compressa come se fosse un palloncino bucato dal quale l'aria esce senza potersi fermare. Che abbia assunto qualcosa è quasi palese, ma potrebbe anche trattarsi del suo solito carattere euforico e privo di freni. < Il moccioso va istruito... > Si morde il labbro inferiore con evidente turbamento. < ...non posso continuare a minacciarlo all'infinito perché, dopo un certo punto, dovrei davvero tenere fede a quello che dico. > E non vorrebbe farlo, pur trattandosi d'un membro della Yakuza e consapevole che Jinto potrebbe addirittura istigarlo. < Oh, giusto. > In effetti, lui stesso ha detto che aveva trasformato il Genin, pertanto s'è fatto fuori - o s'è aiutato - con le sue stesse parole. Come anticipato, è fin troppo contento, fuori di sé, estasiato per quanto fatto. < Sono soddisfatto, invero! > Alza l'indice della manca da bravo saccente qual è. < E' la prima volta che tento una trasformazione simile. > E non lo ha ancora notificato a Yukio, anche se crede che mandargli una missiva sarebbe sicuramente una risoluzione al problema più corretta, valutando gli inghippi nei quali si trovano e il poco tempo a disposizione. < Sì, la predisposizione all'elemento dell'acqua, in base ai miei studi, potrebbe aiutare considerevolmente. > Lascia però decadere il discorso, poiché non sono più gli unici partecipanti anche se... beh, Toshi sembra essere piuttosto alticcio da quel che attesta a sua volta. < Ancora, mi piace. > Annuisce al suo stesso dire, mentre s'avvierebbe al tavolo assieme alla Serpentella. La guarda di sottecchi, di tanto in tanto, quasi accertandosi che stia bene. La conosce abbastanza da SAPERE che non è un posto che fa per lei. E sa altrettanto BENE quanto protettivo sia lui stesso. Cerca di contenersi. < Non è questione di permesso. > Fa roteare gli occhi in tutt'altra direzione, pur di mascherare l'imbarazzo. < L'ultima volta che sono stato qui dentro non è finita bene, ecco. > E potrebbe non finir bene neppure stavolta. < Per il thé, prova a chiedere. Anche per quello... > Si stringe nelle spalle come se non sapesse niente ma, al tempo stesso, sia a conoscenza di tutto. < ...non è finita bene. Tuttavia, oggi dovrebbero riuscire a fartelo senza problemi. > Non perché sta già tastando il terreno e, al pari d'un lupo, prendere atto del proprio territorio minacciando chiunque altro. No, eh. Non lo farebbe mai. Brutta bestia la gelosia, vero Rasetsu? Specialmente ora che sta iniziando a scoprirla. < Puoi portare anche la bottiglia e vedere chi dei due se la scola prima. NYAHAHAHAH! > Meno male che non voleva finire come l'ultima volta... Cambia idea come cambia le mutande, fantastico. Il Chikamatsu pare sfidarlo, probabilmente è proprio per quello che agisce in questo modo. Un'altra fastidiosa e malevola occhiata viene lanciata ancor verso l'ubriacone di turno. Per molteplici motivi, in aggiunta, pur non spiegandoli espressamente. < Sballo. Meglio del sakè. Vuoi provare? > Mica si tira indietro. Ha il permesso di vendere lì dentro direttamente da Yukio. [ Chk ON ]

16:42 Kouki:
 Annuisce alle parole di Rasetsu, standosene un po’ sovrapensiero. <Istruito, mh.> borbotta qualcosa, sibila e intanto si morde il labbro inferiore facendo vagare lo sguardo. <Io vorrei solo fargli tanto male.> ammette con un debole sospiro… è come con Tenshi, ci sono certe persone che istigano in lei lato di Mirako. Non ci può fare nulla, è più forte della Yakushi. <E perché non farlo? Se viene avvisato e minacciato più volte, se vede che comunque non ci sono conseguenze, è ovvio che continuerà in quel modo prendendosi anche gioco di noi. O di te.> sibila alle sue orecchie, con una occhiata fredda che mal sopporta quel pensiero. Dunque cerca di far cadere quel discorso a una risposta probabile del Rosso, senza la voglia, da parte della Serpe, di continuarlo. Perché farsi il sangue marcio in quel modo? Non ha voglia di parlare del moccioso pulcioso. Dunque ritrova il sorriso solo nell’ascoltare quanto dice, e nel vederlo così raggiante. <Lo conoscerò.> insomma prima o poi dovrà pur vederlo, incontrarlo, ad ogni modo segue il suo Demone in quell’ambiente così ostico per lei e le sue parole non promettono nulla di buono. Solleva gli occhi al cielo e sospira, solo quello riesce a fare. <Proverò a chiedere.> non se la sente di chiedere a gran voce del contegno da parte del Rosso, insomma non lo vuole controllare o tarpare le ali, si fida… sul fatto che sa perfettamente che sono in guerra e che quindi si deve contenere da solo. Posa di nuovo lo sguardo sull’uomo. Favoloso… un ubriacone fiero di esserlo, la domanda sorge spontanea nel chiedersi se sarebbe in grado di reggersi in piedi o di schivare un probabile pericolo. E se i nemici attaccassero adesso? Scuote appena la testa senza dire una parola, è troppo… stupita dalla situazione in cui si è messa per riuscire ad elaborare qualcosa di preciso da dire. <Perché il thè non annebbia la vista e non rallenta i miei riflessi. Ecco perché sarebbe meglio del… sakè.> una risposta logica come suo solito, non si schioda dall’impostazione che si è data, dettata per lo più da una perenne paranoia che ogni cosa possa succedere in qualsiasi momento. Non trascorre nemmeno un secondo che l’uomo ha già ordinato da bere per tutti, tre bicchierini e poi li corregge in quattro, perché lui da buon bevitore deve berne di più. Elegante nei movimenti ed educata nel modo del parlare, anche se va a dire cose non propriamente gentili con le sole parole… insomma le dice bene. Solleva un sopracciglio e guarda dalla testa ai piedi l’uomo dal nome ancora sconosciuto mentre attende che finisca di parlare. <Credimi, la doccia è l’ultimo dei tuoi problemi al momento. E se il nemico attaccasse in questo momento? Saresti almeno in grado di correre via sulle tue stesse gambe?> sorride, garbata e quasi con premura, nonostante dietro ci sia una specie di rimprovero verso di lui… ma poi a lei che le importa? <I riflessi rallentati, la mente poco lucida… non sono cose che stanno bene in un momento simili e in un luogo simile.> è da apprezzare però lo sforzo che fa per far valere le sue ragioni e il suo pensiero contro l’alcool… fa quasi tenerezza. Soprattutto perché arriva a malapena al bancone. <Vorrei un thè, per favore.> imperterrita nella sua scelta è ciò che chiede al barista, nonostante questo porterebbe comunque il sakè ordinato dall’uomo sconosciuto. Per il momento non si concentra molto sui tentativi di vendita del Rosso… è troppo concentrata ad annusare l’alcool. Qualcosa di nuovo per lei. [Chakra: On][Equipaggiamento: lo stesso]

17:03 Toshi:
 Fissa i due beatamente, quasi come fossero una comune coppietta che non parla di omicidi e torture, che carini questi giovini d'oggi. Sembra quasi averli interrotti in qualche discorso, chissà quale, avrebbe potuto farsi gli affari loro per passare il tempo, potrebbe allontanarsi, ma invece no. Nel suo volto si allarga ancora un sorriso che ne mostra tutti i denti, escludendo ovviamente i due mancanti, saltati ormai chissà quanti anni fa e mai più sostituiti quando il rosso propone di portare un'intera bottiglia di sakè < Così mi piaci! > Esclama adesso quasi saltellando con il sedere sulla sedia dall'eccitazione, cosciente di aver trovato qualcuno che berrà insieme a lui. Subito dopo però si volta verso la Yakushi, ha corrucciato lo sguardo, quasi come fosse infastidito < Non bestemmiare così! > L'ha presa sul personale probabilmente < Solo il sakè è meglio del sakè, chiaro? > Intima verso la ragazza afferrando bottiglia e bicchiere che intanto sono stati portati, il suo volto è tornato nuovamente neutro, ha già dimenticato il momento precedente. La destra afferra la bottiglia che tenterebbe di portare in modo fluido sopra al primo bicchiere per riempirlo dell'alcolico, per poi passarlo a Ryuuma, ripeterebbe ancora una volta il gesto, tenendo questo bicchiere per sè, ed infine lo farebbe una terza volta lasciandolo comunque davanti alla ragazza, nel caso in cui decidesse di cambiare idea < Beh, se il nemico attaccasse ora, c'è poco che un barbone possa fare, non credi? > Risponde mentre ora la mano che regge la bottiglia si porterebbe sul suo volto, appoggiandola sul suo naso, nel tentativo di tenerla in equilibrio < E tu saresti in grado di fare questo? EH? > Si limita a rispondere con tono di sfida, cerca in tutti i modi di non far cadere la bottiglia tenuta in equilibrio, anche perchè contiene ancora prezioso, se non preziosissimo sakè < Comunque, nah, non si sa mai che effetti possono avere queste robacce, mi piace di più il mio caro vecchio sakè, per ora > Anche perchè vorrebbe evitare di distruggere il bar con qualche jutsu sotto effetto di qualche droga, probabilmente.[chk on][Stesso Equip]

17:24 Rasetsu:
 Un brividino d'eccitazione gli percorre la schiena per via d'una frase pronunciata dalla Serpentella. Una sensazione nuova, divertente. Abbastanza da farlo piegare in sua direzione per giungere all'altezza del proprio orecchio, tanto da arrivare a sussurrarle un invito che soltanto a KOUKI sarà udibile: < Puoi sempre provare a farne a me ~ > L'affermazione è VOLUTAMENTE lasciva, lo stesso tono non nasconde un bel niente e glielo serve s'un piatto d'argento. I repentini cambi d'umore del Demone non dovrebbero essere una novità per la Yakushi. L'è abbastanza vicino da poter sentir il fiato sul collo niveo altrui. < Perché ci serve qualcuno che continui a commerciare anche fuori dalle nostre mura. E' difficile trovarne e dovrei macchiarmi le mani nel caso in cui dovesse tradirmi. > E Jinto ne riderebbe, anzi potrebbe addirittura infastidirsi. Nonostante tutti gli anni in cui ha lavorato per lui, non riesce ancora a capire appieno quell'uomo. Probabilmente, l'unico che davvero ci riusciva era Kurako - pace all'anima sua. < Sì, ma devi anche pensare al fatto che il sakè rilassa i tuoi nervi, Lingua Biforcuta. > Si stravacca sulla sedia dove ha preso posto, allargando le braccia verso l'esterno con far teatrale, sottolineando il proprio dire. Non a caso, la manca afferrerebbe velocemente il bicchierino con il sakè, gettandolo giù come fosse acqua prima di sospirare. < AHHH! E' buono, diamine! > E chi l'avrebbe mai detto, vero? Con poca grazia, poggia di nuovo il bicchiere - ormai svuotato - sul tavolo nello spazio tra lui e Toshi. Con che agilità si sono trovati a bere con uno zotico ubriacone ad un tavolo nel bar gestito dall'Hasukage? Succedono sempre avvenimenti magici in quel bar, non può assolutamente crederci. < Intende dire che se il nemico ti attaccasse, personalmente, non ti salverei il culo e credo neanche lei. > Lanciandole una breve occhiata d'assenso. O d'assenzio, visto che siamo in tema? < Spero vivamente che non vengano ora e non vengano qui. Questo bar mi fa dimenticare la nostalgia del Tanzaku Gai. Tutte quelle nottate passate lì... > Sognante, rimembra le nottate assieme alle prostitute, chili di droghe tra cui le sue, litri e litri d'alcol. < ...non vedo l'ora che tutto questo sia finito. > L'abbiam già detto che i cambi d'umore del Rosso sono imprevedibili e... ingestibili? E infatti, poggia la guancia con una mano con un sorriso da ebete stampato sul volto. < Se fai cadere quel sakè, la bottiglia te la ficco so io dove. VERSA! > E sbatte con poca grazia il bicchierino vuoto - pur essendocene degli altri - sulla superficie lignea. Insomma, non vuol perdere neanche lui il prezioso nettare pur preferendo altri alcolici. [ Chk ON ]

17:41 Kouki:
 Quella frase che le viene pronunciata… fa scorrere più che un brivido lungo la sua schiena, e rivolge lo sguardo verso di lui con un sorriso malizioso ed occhi divertiti. Se vuole provare dolore, perché negarglielo? Insomma, se è consenziente, perché no? Potrebbe davvero rilassarsi, ritrovare un po’ di quello che provava Mirako, e forse evitare di andare in giro a mordere o leccare altre persone. <Dunque vuoi essere morso?> non è una frase gettata lì a caso, è palese che si colleghi a quanto è successo con Sakir e alla sua gelosia… e lei ci sguazza in questo, ci gioca. <Mh… chissà che sapore hai.> si umetta le labbra con la lingua, passandosi la punta sul labbro superiore e poi inferiore, lasciando poi che il suo Demone passi oltre con il suo dire. <E Rio non va bene? E’ Konohano, no? E mi sembra molto più decente del moccioso.> insomma, farne fuori uno in virtù dell’altro, o per lo meno rendere consapevole Sakir della cosa. Nella zona paludosa delle mangrovie chi mai potrebbe più trovarli due cadaveri? Si, insomma, mica si vorrà lasciar da solo un povero cagnolino senza padrone, sarebbe una crudeltà. Lei preferisce i gatti. Ascolta ancora il dire sui nervi e non può che sospirare mentre prende posto anche lei, sempre composta ovviamente. Osserva l’uomo e lo ascolta anche, certo, e non replica in alcun modo. Cosa potrebbe dire ad un uomo ubriaco fermamente convinto in quello che dice? Solleva gli occhi al cielo e gonfia appena le guance assumendo suo malgrado un’espressione ancora una volta buffa. Non sa come reagire in simili circostanze, manco fosse un automa al quale mancano le istruzioni. <Puzzi.> solo questo viene detto, senza una reale motivazione, o meglio si, puzza in realtà, ma non aveva alcun motivo di farglielo notare, soprattutto non ha un senso logico con il discorso. Poco male, rimane lì con loro e osserva come venga distribuito quel sakè fino a quando il bicchierino finisce anche davanti a lei. Abbassa lo sguardo e fissa quel liquido, annusa, storce il naso. <Potresti provare a correre, come ho detto. Però è vero, moriresti subito. E come ha detto lui, io di certo non ti paro il fondoschiena.> ovvio dato che per lei è solo un barbone le pare logico che abbia poche chance contro un attacco nemico, non ha mica capito che è un ninja anche lui. Però non riesce a distogliere lo sguardo da quel bicchierino, non è un segreto che lei voglia conoscere ogni cosa, fare tutte le esperienze che le capitano… per quanto riguarda le droghe, le ha già provate e dunque può dire di rifiutarle benissimo… ma il bere? Non ha mai assaggiato il sapore dell’alcool… come sarà? L’odore è pungente, ma il sapore potrebbe anche essere buono. E sul suo organismo che effetti potrebbe avere? Fino a quanti bicchiere la sua mente potrebbe rimanere lucida? Domande, domande e domande… sente il bisogno di mettersi alla prova, sperimentare, sente il bisogno di provare di persona per farsi un’idea precisa. Come per tutte le cose. La Yakushi rimane quindi lì ad osservare il bicchiere come se al suo interno potesse leggerci il futuro. Ebbene afferrerebbe il bicchierino con entrambe le mani, con le dita, i polpastrelli bene adesi alla superficie e lo solleverebbe fin sotto al naso, annusandolo ancora una volta. Mugugna e storce il naso. La tentazione di sapere che sapore abbia è forte… lei deve sapere tutto, deve avere anche quella conoscenza, ogni minima cosa. Abbasserebbe appena il bicchierino per portarlo poco sotto le labbra, il bordo attaccato al labbro inferiore e la bocca si chiude per far uscire appena la punta della lingua che andrebbe ad essere immersa appena nel liquido. E che si sente così? Proprio nulla infatti. Solo un leggero pizzicorino, ma non ne sente il sapore. Sospira. Dischiude le labbra e finalmente assaggia, un piccolo sorso però, davvero minuscolo. Sente il liquore scendere e bruciare come fuoco la sua gola e lo sente persino raggiungere lo stomaco e li stanziare come acido. <Gnah…!> le sfugge un versetto mentre una smorfia le nasce in volto. [Chakra: On][Equipaggiamento: lo stesso]

18:01 Toshi:
 Fissa i due, separati dalla bottiglia di Sakè sopra il suo naso mentre flirtano tra di loro, resta quasi immobile per via dell'imbarazzo, in attesa che tra i due finiscano le provocazioni, prima di muovore di scatto il collo per portare la testa verso l'alto cercando di alzare la bottiglia facendola saltare, per poi prenderla al volo, senza versare a terra quasi nulla. Non dovrebbe essere una cosa da tutti i giorni vedere un ubriaco così abile nel fare giochetti simili con una bottiglia in ceramica. Una volta presa al volo la bottiglia prenderebbe anche lui il suo bicchierino, non ancora svuotato, lo avvicinerebbe alla bocca poggiandola alle labbra, facendo scorrere tutto il sakè nella sua bocca e subito dopo farlo scendere per la sua gola < Ahh! > Li osserva entrambi, dopo averne ascoltato la risposta e le idee sul loro non parargli il culo < Maleducati, non avete neppure detto salute prima di bere. > Commenta semplicemente, sa di non avere quasi per nulla bisogno del loro aiuto per salvarsi da eventuali combattimenti, sa il fatto suo, ed ormai è più abituato ad aver bevuto rispetto all'essere totalmente sobrio, dovrebbe riuscire a fare quasi tutto ciò che fa normalmente < Però sappiate che è un vero peccato, il mio fondoschiena è parecchio bello > Avvicina la bottiglia per prima al suo bicchiere < Volete vederlo? > Continua sporgendosi sul tavolo per riempire anche il bicchiere di Ryuuma prima di portarsi con sguardo malizioso verso la ragazza < Lo sapevo! > Avvicina la bottiglia anche al suo bicchiere prima di versare altro sakè < Del buon alcol piace a tutti, senza dubbio! > Continua mentre nel suo volto si mantiene un sorriso fiero, è fiero di aver iniziato un'altra persona a qualcosa di così bello e piacevole, è pure merito suo [Chk ON][Stesso Equip]

18:24 Rasetsu:
 Gli occhi verde dorato di Rasetsu restano focalizzati in quelli attrattivi della piccola serpe. < Soltanto io posso esserlo... > Morso, riferendosi espressamente alla volta in cui ha osato avvicinarsi troppo a Sakir. Sa bene che lei si sta divertendo, ma anche lui non è da meno. Resta chinato in sua direzione, vicino ma neanche eccessivamente. Non è il luogo né il momento, eppure si diverte a provocare e ad essere provocato. < ...lo sai bene. O vuoi che anch'io testi qualcun'altra? > Soddisfatto, sottolinea il femminile per ovvi motivi che non bisogna star qui a spiegare in maniera eccessiva. < Non credo sia interessato a smerciare tanto quanto lo sia l'altro moccioso. Tuttavia, dovrà per forza cercarmi una seconda volta. > L'innata Kokketsu è stata attivata con successo, senza dubbio. Ma c'è da considerare che il suo effettivo utilizzo non gli è stato ancora spiegato. Per questo motivo, n'è quasi certo. Non sa tra quanti giorni, non sa se di mattina o di sera. E' certo, però, che prima o poi dovrà tornare per concludere la metamorfosi e il patto con il demonio così come l'ha iniziata. Aspetterà soltanto che arrivi il momento giusto prima di far qualsiasi cosa, non osando neppur provare a cercarlo. Se è riuscito a sopravvivere alla notte, avendone comunque ottime probabilità, camminerà sulle sue gambe. Si riprende dal suo eterno pensare quando Kouki sembra essere convinta che prendere quel bicchierino e assaggiarlo sia una scelta saggia. < Eh? > Il versetto che ne viene la rende così tenera e indifesa che vorrebbe quasi stringersela contro(?), venendo fermato dal buonsenso e dalla risata che ne consegue: < NYAHAHAHAH! > Non fa male assaggiare, anzi, cerca di propinarle un secondo bicchieruccio di vetro. Alché... Beh, non aspetta poi molto per riassaggiarlo. < Butta giù! > La incita pure. E' abbastanza grande da poter decidere e provare anche vie alternative. Peccato che non lo regga e crolli a dormire - probabilmente svenuta - sul tavolo di fianco a loro due. Labbra schiuse, biascicante qualcosa di poco comprensivo e sonnolenta. < Oh, cazzo. > A sua volta getta giù il terzo bicchierino del pomeriggio in compagnia di Toshi, scoppiando nuovamente in una fragorosa risata. < ADORO! > Quando si sveglierà non sarai più così contento. < Non aspetto niente e nessuno né per bere né per drogarmi! > Beh, quando sei tu a crearti le tue stesse sostanze è difficile dover chiedere il permesso a qualcuno. Lo fa pure gratuitamente. < Sono finiti i tempi in cui preferivo quelli. > ...i sederi. Sì, è pessimo. < Quindi, pensa a versarmi un altro goccio che qui c'è da finire la bottiglia! > Con la Yakushi fuori dai giochi, i due maschietti al tavolo potranno senza dubbio divertirsi come si deve. [ END PER KOUKI || Chk ON ]

18:50 Toshi:
 I due continuano a punzecchiarsi davanti al barbone, se oggi non finirà con le solite risse da bar, potrebbe finire con una deliziosa orgia da bar, almeno questo è ciò che pensa il Chikamatsu, secondo la sua contorta mentalità, chissà da dove arrivano alcune idee. Probabilmente prima o poi lo porteranno a cacciarsi in altri guai, come è possibile nel futuro più prossimo. Avvicina ancora una volta il bicchiere alla bocca prima di lasciare scendere il sakè al suo interno, rendendolo un uomo sempre più felice, ed ubriaco < Giu! Tutto giu! > Esclama osservando la ragazza continuare a bere un altro bicchiere, che la fa crollare davanti ai suoi occhi facendolo scoppiare in una fragorosa risata < Ohohoho, mi sa che qualcuno si risveglierà non in grado di correre parecchio domani! > Prende in giro? Esatto, sarà un ubriacone, ma è ancora in grado di rispondere come si deve alle battute, quando ne ha voglia e necessità ovviamente < Le chiappe non passano mai di moda, mai! > Esclama avvicinando ancora una volta la bottiglia al bicchiere del kokketsu per riempirlo < Grandi, piccole, a mandolino, le chiappe sono la parte migliore di ogni donna, ed anche di alcuni uomini, dovrei dire > Fa una piccola pausa per riempire anche il proprio bicchiere < Vorresti confrontare un paio di chiappe a mandolino ed un paio di fianchi stretti con due tette grosse? > Porta il bicchiere alla bocca, bevendone tutto il contenuto in una botta < Le prime indicano che oltre alla genetica si è svolto dell'esercizio, le altre sono là e basta > Porge la bottiglia verso il rosso difronte a se, prima di smettere di parlare. Il suo sguardo in questo momento è verso il tetto, sta immaginando le sue chiappe ideali, un po' come i flashback dei reduci di guerra, ma al posto di esplosioni e cadaveri, lui vede fianchi e chiappe, fianchi e chiappe fin dove arriva la sua immaginazione [chk on][stesso equip]

19:12 Rasetsu:
 Lascia che la Serpentella possa dormire e riprendersi dalla sbornia. Non è solita bere ed è per questo che l'effetto è stato attivato nel minor tempo possibile e con pochi bicchierini. La porterà in braccio fino alla tenda, sperando che non sia costretto lui stesso a crollare ubriaco fradicio su quel tavolo sudicio. < L'importante... > Il terzo bicchiere dovrebbe venir riempito e, quindi, buttato giù dal Demone dal crine rossastro. < ...è che ci sia io con lei. > Sicuramente non le farà finire delle manacce luride come le sue addosso alla piccola Serpente. < Non è questo il punto. > Gesticola fin troppo, un nuovo segnale di come il caldo liquido stia lentamente facendosi spazio nello stomaco altrui sin a raggiungere gli impulsi del cervello. < Prima, spesso andavo anche con gli uomini... > Lo rivela senza peli sulla lingua. < ...sai, si prova tutto nella vita prima di dire se ti piace o ti fa schifo! > Non è sbagliato come ragionamento, ma andiamo avanti e cerchiamo di superare insieme questo difficile conflitto interiore. < Però... > E qui alza di nuovo l'indice come a voler sottolineare qualcosa d'ovvio o fare il saccente, che molto lontano dal suo essere reale non lo porta. < ...quel che posso dirti è che preferisco di gran lunga le donne! E non mi interessa molto cosa abbiano in più o in meno. Sei fortunato che io possa fare questo discorso adesso, tra l'altro. > Indica la Yakushi con un ghignetto mefistofelico stampato in viso. < Ma sono sempre affascinato dai fondoschiena femminili! Nyahahahahah! > Due ubriaconi si incontrano al bar... e questo è il susseguirsi d'argomenti delicati e di reale SPESSORE, signori. [ Chk ON ]

19:28 Toshi:
 La mano afferra ancora una volta il bicchiere per portarlo ancora una volta sulle sue labbra, lasciando scolare il sakè nella sua bocca ancora una volta, ancora tutto in un unico colpo. Guarda la Yakushi mentre Ryuuma dice che l'importante è che ci sia lui con lei < Beh, così non può scappare, giusto? > Assottiglia gli occhi nel guardare lui adesso, come se volesse metterlo in soggezione < Sicuro che lei sia d'accordo? > Socchiude ulteriormente le palpebre dell'occhio sinistro, come se iniziassero a tremare in un tic nervoso < Questi pervertiti! > Esclama adesso scoppiando ancora in un'altra risata prima di portare la bottiglia sul suo bicchiere per versare in esso il sakè, e, successivamente nel bicchiere del Kokketsu con un abile gesto del polso per evitare di versare il miracoloso liquido sopra il tavolo al posto del bicchiere. < Oh beh, se ci stai provando con me, mi dispiace informarti che non sono interessato > Adesso porta la mano ad accarezzare la barba che fuoriesce dal cappuccio < Però... > Alterna lo sguardo tra lui e la Yakushi, potrebbe anche provare con una cosa di gruppo, tra barboni di solito queste cose non sono parecchio divertenti, principalmente perchè ha sempre la necessità di assicurarsi che nessuno provi a fregargli il pane mentre è impegnato. Ascolta il resto delle affermazioni del rosso prima di continuare a parlare anche lui < Secondo me anche le ragazze amano parlare di chiappe, sono quasi certo! > Tutti dovrebbero parlare di chiappe < Secondo me non è del tutto svenuta > Avvicina il suo viso a quello del ragazzo, abbassando la voce fino a sussurrare < Vorrà spiarci, prova a punzecchiarla > Le donne fanno tante cose per essere sicure di non essere tradite, e questa potrebbe essere una strategia applicata dalla ragazza < Non troppo, oppure potresti svegliarla tu. > Conclude distanziandosi nuovamente dall'altro ragazzo, pronto a vedere la yakushi venire disturbata nel sonno [chk on][equip]

19:49 Rasetsu:
 Fa schioccare la lingua contro il palato, agitando poi la mano davanti al volto. < Io dico basta... > La testa inizia a girargli e non intende esagerare ulteriormente con l'alcol. < ...perché devo tornare alla tenda con le mie gambe e assieme alle sue. Cioè... > Ci pensa un attimo a quello che ha detto, già biascicando fin troppo. < ...assieme alle sue chiappe-- ah no. Vabbe! > Alza le braccia con far teatrale, rischiando quasi di far volare un bicchierino. Per fortuna, Kouki mugugna soltanto nel sonno senza dir nient'altro e non rendendosi conto del resto. < Non ci sto provando con te! > Replica alzando troppo la voce che gli diviene stridula. < Ho detto che non faccio più quelle cose coi maschi. > Invero, si sta astenendo a priori. In più, squadrandolo dalla testa ai piedi, gli riesce veramente difficile immaginare di poter anche solo allungare la mano per sfiorare il corpo viscido e puzzolente del barbone che ha davanti. < Lasciala stare, altrimenti ti Genjutso. > Piega anche lui le braccia sul tavolo, poggiandoci la testa sopra per cercare di far fermare il mondo che gli gira attorno a causa del saké buttato giù senza ritegno. Agita la mano come a volerlo scacciare e non ci vuole molto prima che anche Toshi sia costretto a svuotare la propria vescica dopo tutto l'alcol ingollato. Beh, ragazzi, che dire. Al bar non ci si annoia mai! [ END PER ENTRAMBI ]

L'incontro avviene nel bar gestito da Yukio nell'accampamento di Kusa. Ryuuma aggiorna Kouki delle ultime novità mentre fanno la conoscenza diretta con un barbone, con il quale si fermano a farsi un goccio(?).