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con Kioshi

04:44 Kioshi:
 In un paesaggio come questo, tutto appare poco trasparente. Il velo di nebbia che avvolge queste terre copre l’immagine di ogni elemento. Le sue forme, i suoi dettagli, tutto viene mascherato da questa nebbia che regna incontrastata nel Villaggio e nei suoi dintorni. Anche il cielo appare poco limpido con le stelle che si nascondono e la Luna piena che, illuminata, prova a donare un po’ di luce oltre quella foschia. Un’ottima illuminazione è data dal faro che sorveglia il porto durante la notte. La sua luce splende verso il mare permettendo più visibilità a chi fosse su un’imbarcazione. Le onde si infrangono sulle coste rocciose lasciando quella schiuma salata che lentamente si ritira fino a sparire. Tra i luoghi del Villaggio della Nebbia, questo sembra avere un certo fascino per Kioshi che questa notte si trova qui a riflettere sui suoi pensieri. Questo porto non gli regala nessuna emozione ma, paragonata con il resto del paesaggio, il jonin riesce a trovare un pizzico di bellezza in questo faro che con la sua luce prova a illuminare il mare nonostante la potenza irrefrenabile della nebbia. Dunque, il ragazzo trova qui un luogo dove placare la sua rabbia e ampliare la sua mente cercando risposte definitive alle sue domande. I capelli neri coprono la parte sinistra del suo viso. Il ciuffo cade giù fin sotto l’occhio mancino lasciando libera visuale solamente all’altro. Il mantello nero, chiuso tramite dei bottoni all’altezza dello sterno, copre il resto del vestiario composto da una maglia a maniche lunghe di colore nero con sopra un gilet grigio. Un pantalone nero e uno stivale del medesimo colore completano il tutto. Kioshi si trova su una scogliera, nel suo punto più alto e sporgente. Sotto di lui, c’è il mare che non smette mai di muoversi e battere contro la parete rocciosa provocando un suono costante e quasi rilassante. Lo sguardo del jonin è posato sull’orizzonte, coperto in parte dalla nebbia. E, in silenzio, osserva attentamente lasciando che al momento questa immagine faccia da padrona. [chk on]

05:26 Kioshi:
 La sua anima si lascia cullare dal rumore del mare. Un continuo avanzare e indietreggiare, un moto perpetuo che non si ferma davanti a nulla. Un po’ lo specchio della sua vita: continuare a fare passi avanti per poi cadere nuovamente e ritrovarsi al punto di partenza. La vita ti mostra tanti aspetti di essa, a volte bisogna solamente guardare oltre l’apparenza delle immagini. All’anulare della mano destra del jonin, vi è un anello da qualche giorno. Un oggetto che rappresenta il grado massimo assoluto all’interno del Clan Uchiha. Un anello che dimostra la sua autorità all’interno di esso dal momento in cui gli è stato consegnato. L’incontro con Katsumi, atteso da tanto e forse troppo tempo, ha segnato la vita dell’Uchiha. Vivere e poi morire. Morire e rinascere dalle proprie ceneri. Proprio come una fenice. Dopo la morte, ecco che lei risorge dalla stessa polvere che era diventata. Kioshi era morto, inconsciamente, dentro da quando aveva appreso della scomparsa del suo migliore amico Arima. Nella sua vita non riusciva più a trovare una buona motivazione per andare avanti. Ogni volta che una nuova situazione gli si palesava davanti, ci voleva ben poco prima che il suo interesse svanisse ritornando a chiudersi in se stesso. Pian piano, Kioshi è diventato cenere che camminava da un Villaggio all’altro, da un luogo ad un altro senza una vera destinazione. Ecco perché l’incontro con Katsumi è così fondamentale nella sua vita. Quello scambio di parole è un passaggio fondamentale nella sua esistenza. Kioshi è passato dall’assenza di obiettivi al collocare al centro della propria vita un unico punto protagonista: il ritorno degli Uchiha ai vecchi fasti. Da quello che ormai era cenere, il jonin si è ricostruito pezzo dopo pezzo tornando a vivere per un motivo. Arima è ormai il passato. Un periodo di cui Kioshi ha ancora tante domande alle quali non trova risposte, soprattutto dopo quello che gli è stato mostrato dall’ex capo clan. Il futuro non è scritto e Kioshi non sa cosa scriveranno su di lui i libri di storia. Quel che è certo è il presente. E ora serve soltanto un piano per consegnare al nome degli Uchiha il posto che merita. [chk on]

07:22 Kioshi:
 Un piano: questo è ciò che serve. Un’idea che porti il mondo a riscoprire la forza dello Sharingan. Un pensiero che obblighi ogni persona a comprendere il potere del Clan. La visione di Katsumi ha lasciato qualcosa in Kioshi. Il jonin si è trovato davanti il Villaggio del Suono. Il vento soffiava sui suoi capelli muovendo i gigli rossi che nascevano sul terreno e spostando lo strato di acqua in superficie del lago. Nelle sue iridi nere su rifletteva il Villaggio. Una terra che un tempo, solamente a sentirla nominare, incuteva timore ad ogni persona. Dai tempi in cui Sasuke Uchiha era il Kage di Otogakure, il Suono era sintomo di potenza e paura nel resto delle terre ninja. Ora cosa è rimasto di questo? Nulla. Da quando è nata l’Alleanza, il Villaggio del Suono è caduto nel dimenticatoio costretto a sottostare ad ogni decisione dell’Alleanza. E Kunimitsu cosa ha fatto? Nulla. Non ha mosso un dito per permettere al Villaggio di aumentare il proprio potere decisionale all’interno di Kusagakure. Anzi, da quando Yukio è divenuto l’Hasukage dell’Erba sembra che sia lui a comandare su tutto. Otogakure che fine ha fatto in tutto ciò? Da essere una delle più forti potenze belliche del pianeta è passata ad essere un Villaggio come altri pronto ad eseguire gli ordini imposti. Kioshi, nella visione donata a lui da Katsumi, ha visto davanti a se stesso il proprio Villaggio e ha provato la sensazione di guardare casa propria. Non c’è nessun luogo che lo faccia sentire così come il Suono. Per questo, il suo Villaggio merita di più. Il Suono merita un ruolo diverso nell’Alleanza. Il Suono merita più potere all’interno di essa. Il Suono merita un nuovo Kage. Questo può essere il piano perfetto per portare nuovamente il Clan Uchiha ad avere il potere che gli spetta. Ridare linfa al Suono può ridare splendore al Ventaglio. Le due situazioni possono andare di pari passo ed essere collegate. Kioshi ha bisogno di un piano perfetto però e comprende bene che tentare all’improvviso un colpo di stato può essere controproducente. [chk on]

17:36 Kioshi:
 Il mare continua a muoversi arrivando a bagnare la costa, per poi ritirarsi indietro di qualche metro e tornare dirrompente ancora. Il vento soffia su quel luogo e Kioshi ne sarebbe travolto. Immobile, però, si lascia colpire dalle folate d'aria che arrivano. Le uniche cose che si muovono sono i suoi lunghi capelli di color nero corvino e il mantello scuro che svolazzerebbe alle sue spalle scoprendo il resto del suo corpo. Il jonin si trova ancora sul punto più sporgente di una scogliera. Ad un passo dal cadere giù sprofondando nel mare, le suole degli stivali restano ben ancorati al terreno roccioso su cui si trovano. I suoi pensieri continuano a moltiplicarsi fino a costruire vere e proprie idee per il suo futuro. Il piano a cui sta ragionando è qualcosa di folle, forse. Potrebbe bastare un minimo errore per essere etichettato come un traditore. La sua idea però è giusta, secondo lui. Otogakure non merita il ruolo secondario che fino ad ora ha tenuto o è stata costretta a tenere. Nella vita a volte bisogna correre dei rischi per ottenere ciò che si vuole. Kioshi, accettando di diventare il Capo Clan degli Uchiha, ha un solo e unico pensiero nella testa e per realizzarlo non guarderà in faccia nessuno piuttosto. Nei prossimi giorni, il jonin sta pensando anche di riunire tutto il Clan per potergli spiegare la sua idea. I più giovani forse non capiranno all'inizio, dato che non hanno mai vissuto il Villaggio del Suono al suo apice. Con il tempo, però, riusciranno a comprendere che la via intrapresa da Kioshi è unicamente dettata per il bene del Clan. Gli Uchiha, tornando ad avere il potere nel Villaggio di una volta, saranno capaci di esprimere tutto il proprio potenziale e saranno visti da tutto il mondo come meritano. Lo Sharingan tornerà a splendere, riflesso sulla Luna, e tutte le terra ninja dovranno trattarlo con il giusto rispetto. Kioshi è pronto a farsi carico di questa responsabilità. Da persona intelligente però, è conscio del fatto che da solo potrà fare ben poco. E ora è un'altra idea ad entrare nella sua testa. Un'idea semplice ma alquanto concreta ed efficace. Kioshi deve mettere insieme un team. Persone di Otogakure con la stessa volontà, come lui, di far tornare il Suono come una volta. Gente motivata, pronta a combattere per il suo stesso ideale. [chk on]

18:11 Kioshi:
 Poche persone, ottimi shinobi. Ognuno con abilità diverse, ognuno spinto, oltre all'obiettivo comune, da motivazioni personali. Il jonin sa che non sarà semplice trovare delle persone pronte a mettere a rischio la propria vita. L'Uchiha dovrà trovare ninja adatti a questa missione e spingere sui tasti giusti con loro. Un team formato da quattro teste, più o meno. Essere di più significherebbe avere troppe idee diverse e potrebbero crearsi facilmente crepe all'interno della squadra. In quattro invece, nonostante le idee contrastanti, si potrebbe giungere ad un compromesso in maniera più semplice ed efficace. Le iridi nere di Kioshi sono fisse sull'orizzonte. Le labbra si staccano leggermente tra loro per permettere ad un flebile filo di voce di uscire <Susano'o..> ogni lettera di questa parola viene donata al vento che la trascina fino a largo. In un attimo, il chakra viene direzionato nei canali e, come un fiume dirrompente che riempie il suo letto vuoto, si precipita fino agli tsubo oculari. Qui il chakra viene a contatto con il gene innato degli Uchiha. L'iride inizia a subire una trasformazione e all'interno di essa la pupilla inizia a roteare. L'iride diventa tutta rossa e dentro si forma un disegno tribale di color nero. Il Mangekyou Sharingan viene attivato ed ora il corpo dell'Uchiha viene avvolto da un aura nera che si fa sempre più grande. Il chakra fuoriesce da ogni parte del suo corpo e provoca una grande quantità di energia che spazza via parte della roccia sotto i suoi piedi. I capelli neri iniziano ad alzarsi verso l'alto seguendo il moto del chakra. Lentamente, l'aura nera diventa sempre più grande e parti di scheletro iniziano a comparire all'interno di essa. La spina dorsale, le costole, clavicole, omero, urna, radio, tutte le ossa delle mani, collo e il teschio. Tutto questo si erge al di sopra di Kioshi, che si trova all'interno di esso come protetto da questa creatura. Il chakra, che ha preso un colorito nero, continua ad avvolgere questo scheletro. Il Susano'o si completa nelle parti indicate e quando le osse del teschio finiscono per assimilarsi, il suo sguardo si posa sul mare e le iridi si illuminano di un giallo intenso. Il riflesso del Susano'o si rispecchia nel mare, donando una luce nera ora. Il corpo di Kioshi fatica nel mantenere questo stato e il jonin percepisce il dolore nell'attivare questa tecnica. <Che potere..> sussurra ancora al vento essendo la prima volta che usa questa tecnica da quando ha sbloccato il potere del Mangekyou. [Mangekyou Sharingan + Susano'o forma base][chk on]

18:55 Kioshi:
 La mano destra si porta all'altezza dell'occhio destro mentre questo inizia a perdere sangue. Un potere del genere non può avere zero conseguenze. Il chakra viene rilasciato e lo scheletro inizia a sfilacciarsi in ogni sua parte fino a diventare ancora puramente energia rappresentata da un'aura nera. Il corpo di Kioshi sembra molto provato ma lui ora è consapevole che ha un'altra arma a disposizione per raggiungere il suo scopo. Un piano, una squadra, un obiettivo. Questo è ciò che questa notte ha portato in frutto al jonin. Kioshi è consapevole che non sarà semplice mettere in pratica tutto questo in poco tempo. Il tempo è dalla sua parte, però. Più giorni, settimane, mesi passano in cui il Villaggio del Suono rimane nell'ombra, più la sua teoria si rafforza. Ciò che è fondamentale ora sarà trovare i giusti componeneti che possono prendere parte alla sua squadra. Essere nativo del Suono sarà importante, ma non fondamentale. Certo che un team formato da soli ninja del Suono può far capire che l'idea di Kioshi è comune a tutti loro. E, soprattutto, Kunimitsu dovrà capire i suoi errori quando un giorno se li troverà davanti. La mano destra del jonin si abbassa, sporca di sangue ancora. Lo Sharingan dimostra di avere un potere immenso ma possiede anche delle conseguenze che alla lunga potranno essere mortali per Kioshi. Per riportare il Clan al potere però avrà bisogno dell'utilizzo del suo Sharingan al massimo del potenziale. Se questo significherà rischiare la vita, il jonin affronterà questo pericolo. Il mare sembra essersi calmato leggermente e ora si muovi con più lentezza. Kioshi ora si volta dandogli le spalle mentre si incammina verso l'accampamento dell'Erba fuori dal Villaggio della Nebbia. L'Uchiha ha sentito di un nuovo capo clan all'interno del Clan Yakushi, lo stesso di Kunimitsu. Forse una chiaccherata con lui può essere un punto di partenza per il suo piano cercando di capire quale sia il suo pensiero sull'attuale Kage. Kioshi si metterà alla sua ricerca, quindi. Prima metterà insieme un team, prima riuscirà a mettere a punto tutti i dettagli di questa missione. La notte sta per terminare ma la vita di Kioshi è appena rinata. Non c'è tempo da perdere. [end]

Kioshi si ritrova tra i suoi pensieri e i suoi piani. Decide di mettere in atto un piano pericoloso per realizzare ciò che ha concordato con Katsumi e, per riuscire nella missione, prende la decisione di provare a mettere insieme una squadra speciale.