Giocata del 14/04/2020 dalle 10:45 alle 20:31 nella chat "Luogo Sconosciuto"
[Spiaggia] Le umide volute di vapore della nebbia ti accarezzano il corpo scostandosi al tuo passaggio come le gelide mani d’una donna impalpabile, come se stessi attraversando un infinito, grigio lenzuolo. La odi la nebbia, ma non sei certo lì per lamentarti. Sei uscito presto dall’accampamento, ti sei allenato e poi hai aspettato l’amico, il compagno, il tuo opposto così uguale. E adesso siete insieme. Sei al suo fianco, avete scelto come terreno del vostro scontro la cosa più simile ad un’arena che avete trovato, una lunga spiaggia sabbiosa e pianeggiante. Hai il volto di tre quarti, in modo tale da non perdere la direzione ma da poter donare almeno il profilo del tuo volto affilato al tuo compagno. Le leve inferiori sono coperte dall’ampio, nero pantalone d’un kimono la cui stoffa s’immerge nelle fasciature da combattimento rosse che ti fasciano le caviglie dal polpaccio squadrato fino alle dita. Non hai le calzature da ninja, le tieni in mano. Il torso, più simile al tronco di un albero che ad altro, è coperto solo dalla solita canotta bianca in tessuto tecnico aderente come una seconda pelle alle forme dei muscoli che guizzano sotto di essa. Hai bisogno della massima mobilità e con i kimono non ti trovi bene. Le braccia definite e le spalle stondate sono libere dal tessuto e ondeggiano, separate dal resto del corpo dall’ampiezza dei tuoi dorsali. L’avambraccio è stretto da sotto al gomito fino alla prima falange delle grosse dita nelle medesime fasce da combattimento che hai usato per le caviglie. Il collo taurino ti sostiene il viso, decorato dalle solite cicatrici e impreziosito da quello sguardo blu. I capelli sono tenuti in un codino alto, per evitare che ti disturbino la visuale. Stretto alla vita, a mo’ di cintura, il coprifronte cucito su un drappo rosso. Ti serve per essere riconosciuto fuori dall’accampamento. Appeso alla cintura dietro la schiena, tra il gluteo e i lombari, c’è il portaoggetti. Non ci tieni gran che dentro. Le tue armi ce le hai appese alle spalle e alle anche, e ti bastano quelle, vero? Arrivato al centro di quella distesa getti via le calzature che tenevi nella mano sinistra per dare completamente la frontalità al tuo amico. Al tuo avversario. Lo guardi duro. E ti aspetti di ricevere lo stesso sguardo. Nessuno farà sconti. È il patto che si son dati. Allunghi la mano destra, chiusa in pugno, e la lasci a mezza altezza tra te e lui. Aspetti che l’altro la tocchi con il suo pugno. Il saluto dei combattenti. Il loro saluto. Un cenno del capo in segno del rispetto che gli porti. Nient’altro. Ti volti e cammini fino ad aver guadagnato una distanza di circa 5 metri da lui. Qui ti feri e di nuovo ti volti a guardarlo frontale. Alzi la mano sinistra, chiusa in pugno con indice e medio congiunti a spiccare verso il cielo, compi il mezzo sigillo della capra. Chiudi gli occhi, ti immagini come silhouette. Ti concentri su ciò che dà vita alle tue emozioni, ai tuoi sentimenti, ai tuoi pensieri, su ciò che ti permette di essere pensante, la tua energia psichica, solo una volta individuata sposti la tua attenzione su ciò che permette ai tuoi muscoli di funzionare, al tuo sangue di scorrere, al tuo cuore di battere, giù nel profondo scavi finchè non trovi la tua energia fisica. Porti queste due sfere di colori diversi fino al plesso solare, innescando un movimento rotatorio dell’una nell’altra e dell’altra nell’una, fondendole in un’unica energia, irruenta, prepotente come te. La spingi a scorrere senza freno nel suo sistema circolatorio mentre torni di nuovo a guardare di fronte a te. <che vinca il migliore, Katsu> indirizzi al tuo avversario. Te lo auguri, mentre sulla sabbia disegni un semicerchio indietro con la destra, che si porta dietro la rotazione delle anche, della spina dorsale tutta e delle spalle, con le braccia attaccate. Gamba destra indietro, gamba sinistra avanti, entrambe flesse, braccio destro piegato a protezione del petto, avambraccio alzato a protezione del volto, mani aperte con le dita piegate come fossero artigli. Rapido controllo. Sei riposato. Le medicine di Kaori-sama ti hanno aiutato a dormire. Ti sei allenato blandamente stamane, i muscoli sono sciolti e caldi, le articolazioni funzionano, forgiate da allenamenti continui. Niente potrebbe andare meglio. Il brivido è perché stai entrando nella tua dimensione preferita. Quella del combattimento. Dello scontro, della caccia. Caccia al punto debole dell’avversario ovviamente. Ed eccole. Note lontane d’una musica che ti coinvolge, come ogni volta che ti trovi in quella dimensione tutta tua. Stendi le labbra in un ghigno che ti snuda la dentatura. Adesso si che si ragiona [3/4 tentativo di impasto del chakra][SE chakra on] [Equip: 5 Fumogeni, 9 tonici del chakra, 1 tonico speciale del chakra, 1 tonico curativo, 1 tonico speciale curativo] [Spiaggia] [EDIT][https://www.youtube.com/watch?v=GXFSK0ogeg4][La musica] [Spiaggia] La spiaggia, il campo di battaglia scelto dai due. Una promessa da onorare. Una promessa a cui non ha mancato. Ed ecco che per la prima volta dopo giorni si ritrova già immerso in quella familiare sensazione di ansia ed adrenalina, che normalmente porterebbe chiunque ad un blocco allo stomaco. Ma non lui. Lui se ne bea, la accetta, col cuore tambureggiante. Un po’ masochista, un po’ sadico, ma senza dubbio determinato. E’ un ragazzo alto un metro e ottanta, il fisico longilineo ed atletico, i capelli biondi platino, lisci ma spettinati sulla testa. Il viso affilato è sempre permeato da una maschera di neutralità naturale sotto i tratti affilati. Gli occhi sono del colore del cielo terso e la carnagione è nivea, da albino. Indossa un paio di sandali ninja, seguiti a ruota dai soliti pantaloni neri e morbidi che ne continuano la monocromia. Anche la t-shirt che gli fascia la parte superiore è di colore nero e contribuisce ad un effetto di luci ed ombre, paragonato con la carnagione e con i capelli. Il coprifronte di Kusa giace sulla testa, annodato dietro la nuca saldamente, mentre sul fianco sinsitro vi si trova un portaoggetti con relativo equipaggiamento. Sulla coscia sinistra, inoltre, è presente un portakunai con kunai e shuriken all’interno. Alle mani sono presenti un paio di guanti ninja, indossati e ben stretti, che fasciano i palmi e lasciano libere le dita di comporre i sigilli. Le orecchie percepiscono il mare, i piedi sono affondati nella sabbia e lui è lì, dritto davanti all’amico. Lo sguardo azzurro è fiamma ardente. Fiamma ardente di passione, di rispetto per l’amico, oggi anche avversario, fiamma che li ha sempre uniti fin dal primo loro incontro. Ed allora cade l’ora. Le mani vanno ad intrecciarsi come fili, a comporre il sigillo della capra, proprio al centro del petto, mentre un moto della propria concentrazione vorrebbe portare l’occhio interiore a visualizzare due sfere: la spirituale situata proprio al centro della fronte, idealmente di colore blu, mentre la fisica situata al centro del ventre, di colore rosso. Con un ennesimo sforzo della propria volontà tenterebbe comandare a queste due sfere un moto che vorrebbe portarle a virare sul loro stesso asse in perfetta contemporanea e sempre con maggior vigore, fino a raggiungere una velocità che idealmente dev’essere massima. Solamente effettuato questo passaggio, proverebbe a comandare le due sfere contemporaneamente e con lo stesso obiettivo: il centro del proprio petto. Ad ogni modo le due compagini seguirebbero due percorsi opposti. Alla sfera spirituale sarebbe comandato, tramite la propria volontà, un moto discensionale che vorrebbe guidarla attraverso gli occhi, il naso e la bocca; vorrebbe poi riversarsi nella gola per poi riversarsi nello sterno e riverersarsi così al centro del petto, dove vorrebbe incontrare la controparte fisica. Essa, invece, vorrebbe muovere in maniera ascensionale dal centro del ventre attraverso esso stesso e quindi nello stomaco e nel costato, per riversarsi anch’essa al centro del petto. La propria volontà, quindi, vorrebbe comandare alle due sfere un ennesimo movimento atto a portar le due compagini a vorticare e mescolarsi, per accendere la scintilla a cui è ormai abituato, il proprio chakra. Osserva il corrispettivo. Enorme, almeno trenta centimetri più di lui. La man dritta che pian piano va a sollevarsi ed in perfetta contemporanea il sorriso va ad allargare le proprie labbra, mitigando quei tratti affilati. Un sorriso particolare, colmo delle sensazioni che gli baluginano negli occhi. Un sorriso che Yosai e pochi altri hanno potuto scorgere sul suo volto, che impatta contro il ghigno di Yosai. La destrosa che converge a pugno in quella altrui in un ricambio. Un ricambio di rispetto, un saluto da guerrieri. Il loro. <Che vinca il migliore> E quindi, per ora, sia la guerra. Sia la promessa onorata. Finalmente. [Tentativo attivazione chakra][Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 bomba luce, 2 fumogeni, 1 sigillo pot. Ninjutsu, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale, 1 tonico recupero chakra, 3 tonici recupero chakra speciale]La spiaggia è, come al solito, avvolta in una coltre di nebbia, che per fortuna non grava sulla vista né di Yosai né di Katsu. La sabbia è chiara e fine sotto i loro piedi ed entrambi impastano il loro chakra correttamente, si scambiano un rispettoso saluto del guerriero. Si trovano alla distanza che Yosai ha instaurato tra i due, cinque metri, di fronte l'uno all'altro. La spiaggia non è particolarmente frequentata, specie in questo periodo di guerra e conflitto, tuttavia non è assolutamente deserta, qualche ninja la usa per allenarsi o evitare di stare nel proprio accampamento, tutti però sempre all'erta ed quipaggiati per ogni evenienza. E che lo scontro abbia iizio. [ Distanza: 5 metri frontali - Chakra impastato per entrambi - Turni: tirate un d10 (il comando è $dadi 10) e chi fa il punteggio più alto inizia ]
Katsu tira un D10 e fa 3
Yosai tira un D10 e fa 10
Danzano le tue sinapsi spinte da quella musica, e con esse danza imperioso il tuo chakra nel suo sistema circolatorio. Viaggia lo sguardo sulla figura dell’altro. Colpiscilo, che aspetti? Si ma dove? Come? È un tuo compagno di missione ma non ne conosci le caratteristiche. Vi siete separati in quell’occasione. Eppure ti balena in testa la conversazione nella tenda, quando vi siete scambiati informazioni sui vostri punti di forza. Tu a lui non hai mentito. Lui ti avrà mentito? Forse no, forse si. In ogni caso due cose sono fondamentali per un ninja, la possibilità di eseguire tecniche e la possibilità di spostarsi. E sei sicuro che l’altro non sia veloce al punto da impensierirti la sua capacità di spostarsi. Quindi? Quindi hai deciso. Dividi il chakra dentro di te in due porzioni che spedisci in due direzioni diversi, la prima la spingi verso le leve inferiori, passando dal plesso solare giù per le anche fino ad innervare ognuna delle grosse fibre muscolari che compongono glutei, quadricipiti, femorali e polpacci delle gambe flesse, cariche come molle. La seconda porzione la invii agli arti superiori, tramite le spalle stondate, giù per le braccia, su per gli avambracci fasciati, fino ai palmi e alle dita. Nulla è visibile di questo, ma hai sfoderato le tue armi. Non dai nessun preavviso, semplicemente tenti di scattare in avanti lasciando esplodere il chakra e i muscoli delle gambe, a bruciare quei cinque metri che vi separano, non ti risparmi, usi tutta l’agilità di cui disponi. Glie l’hai promesso. Tenti quindi di piantare la gamba destra sul terreno quando sei a distanza d’ingaggio, nel frattempo tenti di caricare indietro il braccio sinistro, piegandolo all’altezza del gomito in modo che il pugno chiuso quasi tocchi la tua spalla. Ti rimane solo da mirare. Punti alla spalla di lui speculare al tuo braccio sinistro, quindi la destra di lui. Precisamente punti a quel punto di congiunzione tra il pettorale, la spalla e la clavicola, dove comincia la cuffia dei rotatori, l’unica articolazione che non ha cartilagini ma solo muscoli e nervi. Lì miri e tenti di sparare con tutta la forza di cui disponi il tuo colpo. Punti a indebolire o slogare l’articolazione della spalla, in modo da rallentare o impedire l’utilizzo del braccio destro di lui. Una volta sparato il colpo tenti semplicemente di far leva sulla tua gamba destra, che adesso sostiene tutto il peso del corpo, per uno scatto di nuovo alla massima velocità che vorrebbe riportarti distante da lui, a circa 8 metri, ma non frontale, bensì alla destra di Katsu. Proprio il lato che hai cercato di colpire. Il resto è attesa.[2/4 Tentativo Totsukegi + Combattimento senza armi (+10 Danni)][1/4 Tentativo di scatto (8 metri a destra di Katsu)][1/4 libero][SE chakra 13/15][Equip: lo stesso] [Spiaggia] Nebbia, mare e spiaggia. Ninja che si allenano, contorni di una battaglia infuocata. Un fuoco che arde nei due ninja, colmi di un rispetto bestiale, ancestrale. Due guerrieri che misurano le loro forze. E dunque via alla battaglia vera e propria. Yosai sceglie di attaccare per primo, ma è cosa che il Seiun s’aspettava, tenendo conto del temperamento del fratello. Adrenalinico, il cuore tambureggia e le mani, quasi in automatico, andrebbero ad effettuare una danza che vorrebbe portarle ad eseguire due semplici sigilli: scimmia e cinghiale. Dei sigilli che dovrebbero fungere da indicazione al proprio chakra. Un chakra che verrebbe spinto, idealmente, di nuovo in maniera ascensionale, così che possa invadere lo sterno e dunque la propria gola, fino a transitare di un flusso costante nella bocca e dunque ancora su attraverso il naso e gli occhi. Ma non si fermerebbe perché vorrebbe esser guidato ancor più su, attraverso la propria scatola cranica, ma in superficie, con l’obiettivo preciso di riversarsi in ogni singolo bulbo pilifero che compone i propri capelli e da lì in essi direttamente, la propria mente che lavora in una sola direzione: è ben chiaro l’obiettivo, ovvero far sì che i propri capelli prendano lunghezza, che si allunghino fin prima dei piedi e vadano a proteggere le proprie spalle, le proprie braccia, le proprie mani e le proprie gambe in un fascio unico che lasci liberi solamente i propri piedi e la propria faccia. Il flusso tenterebbe di esser costante e di infondere forza ai propri capelli, che vorrebbero diventare, idealmente ferro puro e far da scudo all’attacco che Yosai sta per portare. Non muove, conscio delle difficoltà che questa tecnica potrebbe portare. Batte sulla difensiva, il Seiun. Una difesa che vorrebbe esser studiata e di ferro, letteralmente e farlo resistere a quel colpo dell’Akimichi, suo fratello. Ma non è finita, no. Perché se Yosai metterà tutto sé stesso nel combattimento, anche lui non può esser da meno. Ecco perché tenterebbe di focalizzare il proprio chakra al centro del petto, ancora una volta e di comandare un flusso che vada a dirigersi attraverso il petto e quindi a riversarsi lungo lo sterno ed in maniera ascensionale attraverso la propria gola, per poi trasitare nella bocca e nel naso, nel tentativo di riversarsi dunque negli occhi. Chiama le ombre a protezione, chiama quelle ombre abbracciate più e più volte, le chiama in aiuto, oscure amiche che vorrebbero dipingersi negli occhi spazzando via ogni forma di luce nei suoi occhi. Le pupille in primis dovrebbero andare a dipingersi di nero. Un nero che vorrebbe spazzar via l’azzurro, poi, delle iridi e il bianco della sclera, nell’attivazione dell’innata del proprio clan, il Kayosei. [Tentativo di attivazione Kayosei Lvl 1][Tentativo di simulacro di spine][Chakra 26/30][Tentativo Simulacro di Spine 2/4 – Tentativo attivazione Innata 2/4] [Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 bomba luce, 2 fumogeni, 1 sigillo pot. Ninjutsu, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale, 1 tonico recupero chakra, 3 tonici recupero chakra speciale]Lo scontro inizia senza esclusione si colpi, Yosai parte immediatamente all'attacco sfruttando la sua agilità, certamente superiore alla media, tramite l'utilizzo di una tecnica che non si basa sull'arte del Taijutsu, ma che fa del proprio vanto il mettere in mostra gli attributi fisici dell'utilizzatore. La sua corsa parte ed è tutto ciò che Katsu sarà in grado di vedere. Il gigante sparisce alla sua vista, ne riesce ad intravedere a malapena la scia, dandogli un indizio su quanto il combattente non abbia alcun problema di rapidità di movimento dovuta alla sua stazza. Il Seiun, conoscendo lo stile del compagno Akimichi, sceglie di adottare una tecnica difensiva che sfrutta a pieno la sua arte primaria, ma non basta. La velocità di Yosai non gli consente di trovare il empismo giusto, di essere sicuro sul dove e quando egli colpirà. Il pugno del più grosso fra i due si abbatte sulla spalla del più gracile, in un punto preciso che avrebbe portato, se avesse fatto un danno maggiore, all'inabilitazione dell'arto destro del Seiun, ma lo svantaggio del Totsukegi è proprio quello di non utilizzare la piena potenza nel rapidissimo colpo. L'impatto causa a Katsu u dolore fastidioso, più che lancinante, i nervi compressi dal pugno dell'Akimichi gli danno una vaga sensazione di tortore, ma nulla che gli impedisca di portare a termine il suo piano. Il simulacro di spine si attiva, seppur senza proteggerlo da quel colpo, tuttavia si tratta di una tecnica che ha la possibilità di essere mantenuta nel tempo e, quindi, di avere un'utilità anche in futuro nello scontro, se Katsu deciderà di mantenerla attiva. Anche la sua innata, permettendo anche di restare immobili durante l'attivazione, viene portata a termine, i suoi occhi diventano neri, spiccano dal simulacro che lascia scoperto sia il volto del ragazzo sa i suoi piedi. Al momento in cui tali procedure verranno concluse, Katsu potrà accorgersi che Yosai non è più dinanzi a lui, dalla posizione in cui lo aveva attaccato, ma si trova alla sua destra, difficile non notare le sue dimensioni anche senza perlustrare bene e con attenzione la zona. Si trova alla sua destra, a circa 8 metri e non sembra affatto che dalla sua mimica si evinca che quella lontananza sia un intento di cessare l'offensiva. [ OFF: scusate il ritardo, volevo mandare un avviso di pausa pranzo, ma non lo avevo inviato senza accorgermene. Per qualunque dubbio in merito ai fati o a qualunque altra cosa contattaemi in privato e vi risponderà il prima possibile. | Distanze: Yosai si trova a 8 metri alla destra di Katsu. | Katsu può mantenere attivo il Simulacro di spine o disattivarlo (specifico che le seguenti azioni vanno chiaramente descritte nell'azione, ma non consumano quarti di turno), Innata attiva per Katsu | -11 pv Katsu ]
[TURNI: KATSU-YOSAI]
[Spiaggia] Lo scontro comincia e Yosai parte all’attacco. E lui ci prova ad erigere le sue difese, ma un’insana consapevolezza si abbatte sul Seiun quando esso muove. Yosai è infinitamente veloce. Ed infatti non lo vede arrivare. Sente i capelli allungarsi e fortificarsi, sì, ma il pugno di Yosai arriva senza neanche averlo visto partire. Digrigna i denti e perde il fiato per qualche attimo, mentre la mente, per istinto va a lavorare sul rendere costante il flusso di chakra atto al mantenimento dello scudo di capelli dinanzi a sé. <… Maledizione…> digrigna i denti, istintivamente, sentendo quello scudo avvolgerlo. Sente comunque le ombre abbracciare i suoi occhi, abbracciare il suo chakra, un favore che genera fiducia. Non si risparmia, il Seiun e non si dà per vinto, motivo per il quale andrebbe nuovamente a prendere la concentrazione giusta per continuare lo scontro. E se quello scudo fatto di capelli lo avvolge, tenta di sfruttare un vantaggio sostanziale: le mani sono nascoste dietro di esso e quindi forniscono un certo tasso di imprevedibilità. I piedi dovrebbero affondare nel terreno ed è con un colpo di frusta delle caviglie verso il basso che il proprio peso tenterebbe di convergere nei piedi in un moto dei propri quadricipiti, aiutati da addominali e dorsali. Non uno spostamento, ma un voler fronteggiare Yosai. Le ginocchia comanderebbero la direzione di tale giro, verso la propria destra. Non muove un metro, ma tenta solo di fronteggiare il compagno. In perfetta contemporanea, tuttavia, tenterebbe di intrecciare le proprie mani nascoste, non avendo perso alcuna mobilità all’arto destro. Sono infatti esse stesse vanno a comporre i sigilli del bue, del drago, del cane, del cinghiale repentinamente. Il proprio chakra andrebbe ad esser ritrovato al centro del petto. Il flusso tenterebbe di essere direzionato attraverso due correnti: la prima, in maniera ascensionale, tenterebbe di portare il proprio flusso in maniera ascensionale, attraverso lo sterno, per dirigersi lungo le spalle, il volto, ma anche giù attraverso le braccia, gli avambracci, i polsi e le mani. Contemporaneamente vorrebbe esser portato anche attraverso il costato ed il ventre e quindi giù attraverso il bacino, le anche, i quadricipiti e le ginocchia, fino ad irradiare le caviglie ed i piedi, mentre la propria mente proietta internamente una riproduzione esatta della propria figura dagli occhi neri e la carnagione nivea, i capelli disordinati color platino e il volto affilato. Il vestiario composto dai sandali ninja, i pantaloni e le pieghe che essi creato e la t-shirt, il proprio fisico longilineo, così da rendere le copie che andrà a creare identiche a lui. “GETTATEVI CONTRO DI LUI” è l’indicazione che nella propria testa andrebbe a prender piede. Solamente dopo tenterebbe di direzionare il chakra attraverso tutti gli tsubo per creare DUE copie di sé stesso, che dovrebbero apparirgli ai lati. Non perderebbe altro tempo, però, perché, che abbia successo o meno, le mani andrebbero nuovamente a districarsi in altri sigilli: drago, serpente, tigre, scimmia. Sigilli che dovrebbero, virtualmente, essere invisibili e quindi non fornire alcuna indicazione di tempistica. La bocca va a prendere una boccata repentina, che vorrebbe far gonfiare i polmoni d’aria. Il proprio chakra vorrebbe quindi esser di nuovo sollecitato attraverso il costato e di lì raggiungere i polmoni stessi. Deviato verso l’alterazione Katon, vorrebbe permearli e riempirli come il fuoco di un vulcano, come il fuoco di quello stesso scontro. Ed ecco che la testa direzionerebbe la mira, il centro del corpo di Yosai, la bocca dello stomaco. SOLO ALLORA il ragazzo va ad allenare il flusso di chakra al proprio cuoio capelluto in un moto che dovrebbe portare i capelli a tornare normali. Ed ecco quindi che la propria mano mancina unirebbe il pollice e l’indice, che verrebbero portati alla bocca come un mirino, lo sguardo fermo e fisso. L’aria accumulata nei polmoni, dunque, vorrebbe esser soffiata fuori con la violenza di un’eruzione vulcanica in una palla di fuoco, nera, visto il colore del suo chakra ombroso, di considerevoli dimensioni, che dovrebbe scagliarsi contro Yosai stesso e coprire un’ampia porzione di spazio circostante. [Chakra 17/30[Kayosei lvl 1 ON][Tentativo moltiplicazione del corpo 2/4 – Tentativo palla di fuoco 2/4] [Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 bomba luce, 2 fumogeni, 1 sigillo pot. Ninjutsu, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale, 1 tonico recupero chakra, 3 tonici recupero chakra speciale] [Spiaggia] Edit: [chakra 15/30] Anche questa volta stavi per finire nella bocca del leone. Ti ha salvato la tua velocità, ma d’altronde la coltivi per questo. Sembri un grosso felino alle movenze, perdi la rocciosità che il tuo corpo sembra trasmettere quando non è irrorato dal chakra. E in questo modo hai schivato quegli aculei e ti sei riportato a distanza, e l’hai osservato, il tuo avversario. I tuoi occhi blu colgono Katsu girarsi verso di te. Cosa noti da quel movimento? Noti che gli riesce complicato. Più complicato del previsto. Per quanto semplice sia quel movimento, evidentemente quella tecnica ha degli svantaggi. Non è finita, cos’altro noti? Noti che il volto e i piedi restano scoperti da quel tappeto di chiodi. Eccoli i suoi punti deboli, Ne vai a caccia spinto da quella musica incalzante di archi e percussioni orchestrali. Poi? Poi d’improvviso due nuvolette ai fianchi di Katsu. Due copie. Serri i denti. Evidentemente nascosto da quel mantello il tuo nemico si sta dando da fare. Non perdi di vista nessuno dei tre, ma i due nemici appena apparsi si scagliano contro di te. E tu? Tu sei veloce. No, devi essere più veloce. i due partono dai lati, tu attaccherai al centro. Fletti le gambe, irrorandole di chakra, ma ne riservi di nuovo una porzione per il tuo braccio sinistro, per il tuo pugno sinistro. La tua arma nella quale tenti di concentrare una modesta quantità di chakra. Tenti semplicemente di irrorare ogni fibra muscolare delle tue leve inferiori. Perché? Perché subito le lasci esplodere e con tutta l’agilità di cui disponi ti scagli contro il tuo nemico centrale. No, non sei un pazzo e non hai intenzione di scagliarti contro quel mare di spine. Hai trovato i suoi punti deboli, e se li hai capiti, sai dove colpire, no? Llui ti ha fatto anche il favore di porgerti il suo viso. Tenteresti così, arrivato a distanza d’ingaggio, di piantare la gamba destra in terra, aprendo l’anca verso sinistra e caricando in questo modo schiena, spalla, braccio e avambraccio all’indietro, di nuovo con il pugno a toccar quasi la spalla. Tenteresti quindi di mirare all’unico punto non coperto da quegli aculei, il più doloroso: il naso di Katsu. Verso quell’obbiettivo tenti di esplodere la tua arma, con tutta la forza che hai. Sfrutteresti tra l’altro la propensione in avanti di quel pugno per flettere di nuovo la gamba destra, coadiuvata dalla sinistra che richiami al suo fianco, per rilasciare l’energia contenuta nelle leve ed esibirti in un salto che dovrebbe avere la lunghezza necessaria a scavalcare il tuo avversario e finirgli alle spalle. Non puoi sapere che lui sotto a quel lenzuolo di chiodi è intento in altro. Puoi solo sperare che il tuo attacco sia arrivato prima. Puoi solo sperare che la tua strategia sia stata vincente. [1/4 osservazione][2/4 Tentativo di Totsukegi (pugno al VOLTO) + combattimento senza armi (+10 danni)][1/4 tentativo di salto alle spalle di Katsu][SE chakra: 11/15][Equip: lo stesso]La battaglia continua e si nota la differenza di approccio tra i due, c'è chi predilige la difesa e chi l'attacco ad ogni costo. Yosai attende che le copie di Katsu si formino, perfette e precise nel rispecchiare il loro utilizzatore. [ Avendo specificato che l'osservazione avviene quando le copie di formano essa prenderà 2/4 e non 1/4 ]. Le copie, come da ordini del Seiun, si avventano contro Yosai per disorientarlo, ma all'Akimichi non sembra importare molto, si lancia in direzione del Seiun per piantargli il pugno sul naso, parte lasciata scoperta dal simulacro di spine, che comunque si dissolve nel momento in cui il pugno sta per impattare ed è in quel momento che il Seiun potrà percepire il èericolo. Rapidissimo, dai contorni neanche ben definiti, ma ne percepisce la presenza incombere su di sé. Potrebbe continuare con la sua offensiva, senza sapere ch'essa abbia successo o meno, sapendo che però potrebbe giungere un'offensiva di Yosai, oppure sfruttare quel brevissimo atto di attimo precedente al contrattacco, interrompendo la sua palla di fuoco per tentare di allontanarsi dalla distanza di ingaggio o comunque evitare eventuali colpi, senza sapere bene se questo lo porterà o meno ad un vantaggio strategico. [ KATSU: Hai una difesa extra di 1/4 di turno. Ciò vuol dire che puoi scegliere di interrompere il tuo jutsu palla di fuoco ed effettuare un'azione di DIFESA da 1/4, quindi una parata o una schivata, senza ledere all'avversario. In alternativa puoi anche scegliere di proseguire la tua offensiva, in questo caso semplicemente descrivi l'attuazione della tecnica. Azionerai soltanto tu e, a seconda della decisione che avrai preso, vi darò il fato e riprenderemo con il normale andamento dei turni. ]
Yosai è agile. Ed ogni tentativo di limitare la sua esplosività sembra effettivamente vano. Architetta quell’attacco, ma l’amico è ancor più veloce a reagire. Ed eccolo che se lo ritrova a diretto contatto, a sigilli composti. Il pugno che sta quasi per impattare se lo vede quasi dinanzi gli occhi, ma ormai il fiato è nei polmoni, il fuoco arde. In difficoltà, senza dubbio, ma non rinuncia a combattere. Non rinuncia a farlo nemmeno quando dovrebbe difendersi ancora, ad oltranza. E sebbene la sconfitta comincia già a delinearsi nella mente del Seiun, la voglia di combattere arde viva negli occhi ombrosi. E’ per questo motivo che andrebbe a gonfiare repentinamente d’aria i polmoni, a guidar il proprio chakra attraverso il petto e il costato, così che possa riversarsi in essi e modificarsi secondo l’alterazione che è più propria al Seiun, il Katon, il fuoco primordiale che brucia fiero in ogni atteggiamento, ogni singola cellula e perfino in quelle ombre che ha lì negli occhi. Il fuoco dovrebbe cominciare a riempirgli i polmoni ed è con altrettanta rapidità che le dita pollice ed indice della mano mancina, unitesi, vorrebbero andar ad unirsi come un mirino davanti alla bocca. Un mirino che, proprio come gli occhi, è puntato proprio sul pugno che Yosai si appresta ad assestargli. Tenterebbe dunque di soffiar fuori quell’eruzione lavica in maniera copiosa e repentina. Ha come bersaglio la mano di Yosai, ha come bersaglio il non permettergli più di usarla, il privarlo delle sue armi. [Chakra 15/30[Kayosei lvl 1 ON][Tentativo palla di fuoco – extra 1/4] [Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 bomba luce, 2 fumogeni, 1 sigillo pot. Ninjutsu, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale, 1 tonico recupero chakra, 3 tonici recupero chakra speciale]Lo svolgimento della scena è il seguente: Yosai nota il crearsi delle copie di Katsu, che hanno l'ordine di avventarsi contro l'Akimichi. Le copie si formano ed avviano la loro corsa proprio quando Yosai sceglie di attuare il totsukegi. La prima parte di tale tecnica è un rapido scatto verso l'avversario e le copie, essendo non solo più lente, ma anche assolutamente intangibili, vengono travolte e si disperdono in fumo. La folle corsa di Yosai termina a distanza di ingaggio da Katsu che sta preparando la sua palla di fuoco, che dovrebbe partire nel momento stesso in cui il pugno di Yosai vorrebbe impattare contro il naso del Seiun. E' proprio quel che accade, data l'agilità dell'Akimichi che, nuovamente, anticipa il compagno nella sua offensiva, inflliggendogli un danno simile a quello precedetemente inferto alla spalla del kusano. Tale impatto non gli impedisce di far uscire il soffio di fuoco dalle sue labbra, ma ne altera in maniera assolutamente decisiva la traiettoria. Tutto ciò che sentirà Yosai è un calore intenso al braccio che ha portato il pugno, lungo tutto l'esterno dell'arto. Esso brucia soltanto l'epidermide superficiale, causando un danno lieve ed un arrossamento localizzato all'esterno di quella specifica parte del corpo. Il salto che l'Akimichi avrebbe voluto far seguire al totsukegi non avviene, per via dello scontro tra i due attacchi e della distrazione dovuta alla presenza delle copie, ma il colpo viene comunque portato a segno con successo, in pieno volto di un Katsu che sentirà la rottura dei capillari nasali, sebbene non fratture gravi delle ossa, con l'unica conseguenza che il sangue comincia a scendere copioso sulla parte bassa del viso, sporcandogli labbra e denti e colando sul mento. [ -10 pv Yosai, -11 pv Katsu (per un totale di 22 totali), Distanza: corpo a corpo (frontale) - TURNI: YOSAI-KATSU ]
È come se avessi colpito un tizzone ardente, maledizione, senti la pelle delle nocche e di tutto il braccio bruciare. Però osservi quella palla di fuoco morire sul nascere. Le labbra ti si distendono in un ghigno surreale. L’esplosione di adrenalina ti acuisce i sensi, ti senti vivo come non mai e quell’orrenda, melodiosa sinfonia sprigiona il massimo di se, cullandoti in un idillio di sensazioni che si muovono all’unisono, insieme al dolore, che ormai conosci come un caro amico e hai imparato ad ignorare. Sei lì, esattamente davanti a lui, a distanza ravvicinata. È li che volevi arrivare, da sempre. Hai voluto testarlo, e adesso sei al tuo posto. Come deve essere avere te di fronte con quel ghigno sulla faccia? Non puoi saperlo. Non ti interessa. Suona la tua musica mentre di nuovo ti muovi con tutta la velocità di cui disponi. Carichi di nuovo indietro la mano sinistra. Ma perché usi sempre lo stesso braccio, quello appena colpito dal morente jutsu katon? Perché si. Perché mostrerai a quel nemico, a quel fratello, che tu non hai punti deboli. È così che dovrà percepirti. Il suo Jutsu non ti ha fatto nulla e tu sopporterai il dolore del colpo che gli infliggerai. Perché farà male anche a te oltre che a lui, e questo vi unisce. Ma soprattutto perché mai permetterai che i tuoi punti deboli influiscano in combattimento. Pieghi quindi indietro l’avambraccio, il braccio e insieme alla spalla. Arrotoli la colonna vertebrale e apri l’anca sempre verso sinistra, hai caricato il grilletto della tua arma che adesso ti premuri di irrorare di chakra, spingendo l’energia fino al palmo della mano. Devi mirare, e dove miri? Al mento stavolta. Ma la mano carica non è all’altezza della tua spalla, stavolta, non parti dall’alto, frontale, no. Tenti di sparare il tuo colpo partendo dal fianco, con l’idea di colpire Katsu con un montante a mano aperta dal basso verso l’alto. Imprimendo tutta la forza che hai nel palmo con il quale intendi colpirlo sul mento tentando così di sbalzarlo in aria. No, non è poi tanto meglio ricevere un pugno con il palmo piuttosto che con le nocche, ma vorresti almeno evitargli di rompergli qualcosa. E quindi? Niente, se fossi riuscito a sbalzarlo via, semplicemente aspetteresti guardingo, riprendendo la posizione di guardia. Non vuoi infierire, ma non per questo sarai meno attento e pronto a continuare a combattere. [2/4 Tentativo di colpo diretto (montante a palmo aperto sul mento) + Combattimento senza armi (+10 danni)][2/4 Attesa][SE chakra 10/15] [Equip: lo stesso][Conoscenza del dolore] Continua la danza che porta i due amici a sfidarsi all’ultimo colpo, come in ricordo di quei Naruto e Sasuke di tanto, tantissimo tempo fa, per chi ne ha memoria. In difficoltà ed oggettivamente inferiore, consapevole, è vero, ma non se ne cura. Non adesso, non quando in ballo c’è una promessa fatta a suo fratello. Fratelli sì, non di sangue, ma di spirito. Ben consapevole che quel pugno arriverà forte e chiaro, tenta di fare in modo che anche l’Akimichi possa ricevere il suo. Sente il Katon partire, lo vede impattare e poi sente quelle nocche infrangersi sul proprio naso. Dolore, felicità ed adrenalina si mischiano repentine nel corpo del ragazzo, che tuttavia si trova in un testa a testa con il corrispettivo, fronte a fronte. E lui corrisponde a quel ghigno, oh sì. Un ghigno sadico e divertito, malgrado tutto. Sorrisi che parlano e dicono più di mille parole. Ecco perché non aspetterebbe neanche di vedere il moto di Yosai, ma ben in anticipo tenterebbe di trovare ancora il proprio chakra, a chiedergli aiuto, Ed infatti vorrebbe muoverne una considerevole quantità in un moto discendente che vorrebbe portarlo verso il proprio stomaco e quindi a transitar giù attraverso il ventre: l’obiettivo è che esso passi a permeare le anche, i quadricipiti e gli adduttori, i polpacci, le caviglie e piedi, così da rinforzarli, da renderli più reattivi. La propria adrenalina vorrebbe, quindi, fare il resto, venendo in aiuto del Seiun, spargendosi a frotte come un vulcano lungo i suoi arti inferiori in primis, ma anche verso i muscoli addominali, dorsali. E’ infatti contando su di essi che tenterebbe di premere verso il terreno, le caviglie che si fanno da tramite perché la potenza delle proprie gambe, del proprio addome e del proprio dorso converga verso la sabbia, perché quel connubio insano di adrenalina e chakra triplichino istantaneamente la propria velocità in uno scatto mosso dai piedi verso la propria destra, uno scatto che vorrebbe portarlo a sostituirsi di circa due metri, così da portarlo a distanza di sicurezza. E se fosse riuscito a fare ciò, la mano andrebbe, rapida, al proprio portaoggetti, incurante persino della sensazione di confusione, a trovare due pastiglie. Due pastiglie che sa, poter essere assunte anche una dopo l’altra, grazie alle conoscenze mediche. Si tratta di due tonici: uno tonico curativo per il proprio dolore e uno per il ripristino del proprio chakra. Non ha perso contatti con sé stesso, si è accorto benissimo che quelle riserve di energia si stanno man mano esaurendo. [Chakra 11/30][Tentativo sostituzione 2/4 – Uso oggetto “Tonico curativo” 1/4 – Uso oggetto “Tonico recupero chakra 1/4][Kayosei lvl 1 ON] [Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 bomba luce, 2 fumogeni, 1 sigillo pot. Ninjutsu, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale, 1 tonico recupero chakra, 3 tonici recupero chakra speciale]Freeze
Giocata del 15/04/2020 dalle 10:45 alle 12:52 nella chat "Spiaggia"
La battaglia imperversa inmaniera così tanto infuocata da car sembrare i due compagni comenemici giurati. Yosai è giunto asd una distanza di corpo a corpo dopo una battaglia passata a girare attorno al fratello non di sangue come fosse legato adun elastico che si carica all'indietro per poi colpire il punto designato con tutta la carica accumulata e respingersi nuovamente per ripetere l'operazione. Katsu sa che da quella distanza l'Akimichi è a dir poco letale, non sa né come né perché, ma il Seiun decide di fare la cosa più saggia, fuggire il più veocemente possibile. Sceglie di adotare la sostituzione di secondo tipo per allontanarsi di due metri, evitando per un soffio un colpo che gli arebbe di certo reso inutilizzable l'articolazione della mascella o rotto qualche dente. Yosai potrà vedere Katsu ingerire un tonico rosso ed uno blu, certamente saprò riconoscerli come curativo e recupero chakra, e noterà il sangue cessare la sua copiosa discesa dal naso del Seiun, che si sentirà rinvigorito nel suo poter sopportare altre ferite ed adottare ulteriori jutsu,ma estremamente stanco nel fisico. I muscoli bruciano ed il fiato è corto. Non può continuare ancora a lungo, non sente di poter effettuare sforzi ancora a lungo, è quasi allo stremo. D'altrocanto Yosai si erge fiero, non sembra accusare dolore e fatica, semb ra evidente potercontinuare ancora per un po', certamente più del compagno. Lo scontro è giunto al termine? [ TURNI: KATSU-YOSAI | Distanza: 2 metri frontale | Katsu +15 pv, +12 chakra | Se volete terminare qui il combattimento avvisatemi e fate la vostra end, così chiudo la registrazione e eventualmente vogliate continuare ne aprite una nova catalogatacome free ]
Battaglia, guerra che appaga i sensi del ragazzo Seiun, uno scontro promesso, una promessa rispettata ed onorata da guerriero. E quella fiamma che balugina negli occhi del ragazzo. Una fiamma ardente e viva che si riversa in ogni singolo muscolo. Il fiato è corto, ma lo spirito non è domo. Lucido, adrenalinico, sta chiedendo moltissimo al suo corpo. Ha ormai compreso i punti forti di Yosai, ha ormai compreso la sua velocità e la sua forza. Ha ormai compreso il punto debole di Yosai. Si trasla alla velocità del suono, o quasi, chiedendo lo sforzo delle proprie leve inferiori, che rispondono portandolo fuori portata. Ha chiesto quell’abbraccio delle ombre che lo hanno coccolato per tutto il duello. Vede il colpo di Yosai andare a vuoto e un ghigno divertito, estremamente divertito, gli esplode sul volto. Assume quei due tonici, rosso e blu e sente immediatamente il sanguinamento terminare, sente il proprio chakra rinvigorirsi in maniera istantanea. L’istinto di boccheggiare viene sentito, tuttavia, ma vien represso dalla propria mente, anche a costo di esplodere. Il corpo duole, indolenzito dai colpi e dallo scontro. E toccherebbe pure a lui, attaccare, se non fosse che non piega sulle gambe. Non muove le braccia, i sigilli non si compongono nelle mani. Anzi, il flusso di chakra agli occhi verrebbe interrotto, come a ringraziare le ombre di averlo protetto come delle amiche fedeli. Le lascia andare e i suoi occhi dovrebbero tornare ad assumere quelle contornazioni color del cielo che Yosai conosce molto bene. Tira un sospiro, prima che la bocca si schiuda, gli occhi che incontrano quelli del corrispettivo. <… Molto bene, molto bene> c’è fierezza nella fiamma che gli continua a bruciare negli occhi. La fierezza di una promessa onorata fino in fondo, il fuoco della battaglia che ancora arde dentro, insieme a quei sentimenti che ora inizia a provare. Sentimenti di sconfitta. Ma una sconfitta a suo modo dolce. Una sconfitta resa meno amara da quella fratellanza che li accomuna. Non parla subito, se lo guarda, il ghigno che va ad assumere contorni meno affilati, fino a trasformarsi in un sorriso aperto e sincero. Quel sorriso che solo Yosai potrà riconoscere. Un sorriso colmo d’affetto. <… Mi dichiaro sconfitto> completa. Lo spettacolo è finito, giù il sipario, è tempo degli applausi. [END] Edit: [Chakra 26/30][Equip – Portakunai: 5 shuriken, 5 kunai – Portaoggetti: 1 bomba luce, 2 fumogeni, 1 sigillo pot. Ninjutsu, 1 tonico curativo speciale, 3 tonici recupero chakra speciale] Non pensavi qualcuno potesse sorprenderti vero? E invece è successo. Lo vedi scomparire e riapparire poco distante ed ingerire i suoi due tonici. Non ti piacciono quei mezzucci ma effettivamente, tutto sommato, anche tu combatteresti meglio se riuscissi ad alleviare il bruciore alla mano sinistra. Pieghi l’avambraccio all’indietro infilando la mano nel portaoggetti dietro la schiena, ne estrai un tonico della salute. Solo quello ti serve e lo addenti con voracità. Ancora corre la musica nella tua testa. Fletti le gambe, sei pronto a scattare ma… lo osservi. Quelle tre parole spezzano i violini, piegano l’ottone delle trombe, lacerano le corde vocali delle voci. L’orchestra si spezza. Allarghi lo sguardo e istintivamente rilassi i muscoli della mascella, le labbra sottili ti si schiudono <…> non parli, semplicemente ti raddrizzi, abbassando le braccia e sciogliendo la posizione di guardia. Lo osservi il tuo avversario. Tuo fratello. Si era appena rigenerato, nel corpo e nell’energia. Perché non continuare? Avrebbe potuto continuare fino a trovare i tuoi punti deboli. E invece ha preferito non farlo. Annuisci. Non ti piace chi abbandona la lotta pur potendo continuare. Come ogni cosa, per te anche lo scontro fisico è estremo, senza vie di mezzo. Eppure davanti a te c’è un ragazzo che ha preferito smettere piuttosto che non darti il suo massimo. E per questo lo puoi solo rispettare. Ti si disegna un sorriso dolce sul volto. Stona quasi vedertelo addosso, ma d’altronde hai solo quello, e glie lo regali <Yo!> annuisci, porgendogli di nuovo il pugno. Non per far male stavolta, ma per salutarlo. Il loro saluto. Lo scontro è concluso. Ti riprenderai le scarpe e insieme tornerete all’accampamento. Stanchi si, ma più legati di prima. Ringhi, si, sei contento, perché? Perché hai capito che c’è qualcun altro in grado di sostenerti. Prima o poi sarai in grado di sopportare tutto il suo potenziale, e allora ci sarà da divertirsi, Katsu.[END]Yosai usa Tonico Curativo!