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con Yukio, Sango

14:46 Yukio:
  [Spiaggia] La nebbia, quel dannato clima che copre completamente il Paese dell'Acqua, non ama molto quel Paese, soprattutto in quel posto ove all'orizzonte, fra la fitta nebbia, un'isola si farebbe notare in quell'oscurità macabra da cui deriva il nome, l'Isola Nera. Li, dove è stato creato all'inizio per mano dell'ex Mizukage. Una sigaretta a nascondergli il viso con il fumo è accesa, la corona arde consumando il tabacco di cui ne è ricca, un silenzio tombale infranto di tanto in tanto dalle onde del mare. L'abbigliamento del Tessai è un semplice abbigliamento da ninja comunque ma decisamente più in ordine rispetto al suo standard. Tutto è stato stirato stranamente o quanto meno ben tenuto, non è stropicciato, fasciature nella zona delle caviglie dove i pantaloni neri shinobistici si chiudono, avvolti alla base da dei cinturini a clip del sandali. Una dolcevita nera con la base della maglietta lasciata libera di svolazzare spinta dalla brezza marina; capelli raccolti in una coda sulla propria nuca rendendo visibili le sue rasature laterali. Tatuaggi e piercing a ricoprirgli come in ordinario il proprio volto e lenti a contatto presenti come la maggior parte dei suoi giorni. La sinistra è alta,ha qualcosa fra le mani, un anello. La destra si poserebbe sul filtro della propria sigaretta, scrollando della cenere in avanti, trasportata dall'aria svanisce nel nulla come le vittime che vengono dimenticate in pochi attimi nei conflitti in Kiri. A cosa starà mai pensando il Kokketsu? È sicuramente cosa insolita vederlo in solitaria, senza un sorriso, senza una birra o della droga.[ck on]

14:58 Sango:
 Un'altro giorno è arrivato e con esso il sole è sorto insieme a quella nebbia perpetua. Sembra assurdo come il fato sembra voler giocare con l'Ishiba, la notte prima ha rincontrato il riduko sannin, quello dopo in un altro momento di serenità si troverà faccia a faccia con Yukio. Dopotutto non si immagina mica che i passi possano portarla verso quella stessa spiaggia frequentata dal kage, ne che la sua figura bizzarra possa apparire in mezzo alla nebbia, un altro fantasma spuntato dal nulla, come se fosse stato vomitato fuori proprio dalla terra. L'ennesimo giorno di noia e ansia che la tortura portando ad allontanarsi per l'ennesima volta dal campo kusano, ormai son poche le ore che vi trascorre, ancor meno quelle che passa a parlare con chicchessia. Non sa nemmeno che l'hasukage lo sappia, non che se ne preoccupi dopotutto in quei rari momenti ha potuto condividere qualcosa con un sannin di loro conoscenza. La sua pelle ne trasuda quasi l'odore, la sua anima pure. Le vesti sono le stesse di sempre, sempre in nero, un lutto perpetuo che si porta addosso. Semplici pantaloni ninja, attillati ad evidenziarne le forme, una maglia a collo alto e maniche lunghe, con il copri fronte legato al braccio sinistro, un simbolo che forse non ha più importanza per lei, ma sarà tutto da vedere. Come dicevamo? che il fato alcune volte può esser crudele? La donna infatti con passo cadenzato, lento ma elegante ormai è avviata verso la figura in lontananza di Yukio stesso. Le iridi azzurre sondano quella figura e prima di poterlo capire nei pensieri , il cuore parte e galoppa verso la sua fine, come a consumare quei ultimi battiti che le restano. Lo raggiunge con tranquillità quasi, almeno nel corpo, solo dentro di se sente qualcosa spezzarsi nuovamente. Ne osserva il volto da quella distanza di circa 5 metri, non ha fatto nulla che non potesse annunciarla anche prima, ne osserva le movenze e anche la serietà che mal si confà con quella personalità esuberante e particolare < non credo di averti mai visto tanto serio Yukio > non aggiunge nemmeno l'onorifico, non ne sente il bisogno. Lascia adesso che la lieve brezza marina possa scompigliarle quei lunghi capelli rossi come il fuoco, che possano andare di fronte al viso per occuparne la vista ancora per qualche momento prima di riportarli all'ordine. Si prodiga dunque a chiuder quelle distanze tra i due, ogni passo sempre più doloroso, pesante e sofferto, il respiro che quasi le mancherebbe, ma non può lasciarsi andare, non in quel momento. Sul suo volto andrebbe dunque a mostrarsi un espressione rilassata, quasi serena, appagata, attendendo il dire altrui. [chakra on]

15:06 Yukio:
  [Spiaggia] La destra riporta con una calma disarmante la sigaretta sulle proprie labbra, sembrerebbero violacee in qualche modo, non rosee come sempre, ma sono lievissimi dettagli di cui importanza è pressoché misera; sono lesionate quelle labbra, questi si, martoriate dai suoi stessi denti. Le proprie pupille, con la stessa calma del movimento della sigaretta, ondulerebbero contro Sango, donandola di una occhiata da quei due puntini rossi immersi nel nero della propria sclera. Sente il proprio commento, non risponde, ritorna a fissare il vuoto. Inserirebbe l'anello con cui stava giocando con la sinistra nella propria tasca dei pantaloni, al momento non riconoscibile da Sango, lasciando la mano mancina all'interno degli stessi come l'anello. Dalle narici fumo bianco che fuoriesce copioso, una densa coltre di bianco a graffiare le sue labbra distrutte, svanendo con l'aria sotto al suo mento. "Ogni volta la solita storia..." Sospira, un sospiro più di tristezza che di altro "Succedono dei casini... E che facciamo? La guerra..." Scuote la testa "Potevano far evacuare completamente Kiri, ma non l'hanno fatto..." Tacendo, subito dopo. La sigaretta verrebbe di nuovo presa, scrollata dalla cenere e riposta sulle sue labbra "Non credo di averti mai visto passeggiare in solitudine da queste parti... Qualcosa ti turba?" Anche se in fin dei conti è lui a scegliere posti decisamente strambi su cui riflettere e pensare ad un proprio piano, ad un proprio seguito. Non si sposterebbe di un millimetro dalla sua posizione, resterebbe li, ad osservare l'Isola Nera, ricordi che verrebbero riesumati come un defunto, ricordi che, seppur la fama e la forza del Tessai, fanno sempre male.[ck on]

15:19 Sango:
 Proverebbe ad andargli vicino, ad un passo di distanza cancellando qualsiasi privacy, sempre che l'altro la lasciasse fare ovviamente. Il viso che si volgerebbe non verso lui, ma verso l'acqua scura e densa del mare poco lontano lasciando che siano le parole altrui a raggiungerla, lo lascia dire, prendendosi tutto il tempo per rispondere a quelle affermazioni < credi che questa guerra avrà mai un vero inizio? > un inizio in grande stile insomma, come quella di Ame e di tutti i paesi ninja. Quei singoli attacchi non fanno altro che tenerli in completa tensione e mai che il nemico si palesi infine a loro e ne spieghi il perchè abbia scelto Kiri tra tutti i villaggi ninja, poteva scegliere Konoha ad esempio, almeno non ci sarebbe stato un problema di nebbia . < avevo bisogno solo di star lontana dall'accampamento .. ogni giorno diventa sempre più stressante vedere quei volti tesi e preoccupati. Per non parlare dei genin.. non sanno nemmeno a cosa stanno andando incontro > conclude lei con un lieve rammarico a sporcarle la voce , una lieve incrinatura che l'altro potrà senz'altro notare < mi ricorda Ame > confessa all'altro che probabilmente avrà vissuto quella guerra civile da un altro punto di vista, da combattente magari o da semplice spettatore lontano ed ignaro < ricordo tutto quel sangue mischiato alla pioggia > che quella situazione lo ricordi è vero, ma non tutto. Il volto andrebbe ad alzarsi per poterlo infine guardare negli occhi rossi . Dopotutto lo sta tradendo, anche in quel momento sente il peso di quella parola, e tutto per dare un significato alla propria vità. Che egoista . < e ricordo di non aver potuto far nulla per coloro che amavo > e adesso cosa potrebbe fare per quell'alleanza ninja che mal sopporta? Per un villaggio che per lei non vale nulla ? Sospira leggermente, forse intristita anche dallo stesso tono altrui, forse dai ricordi, forse da lui stesso. Questo rimarrebbe nei suoi pensieri ovviamente, comportarsi come sempre è il miglior modo per andare avanti,e dire quelle verità e celarne altre ancora di più per la propria sopravvivenza. Ma sa di esser più spaventata da una reazione delusa da parte del Kokketsu che invece di uno sfogo di rabbia e odio. Quelle ultime le avrebbe accettate sicuramente, la delusione no. [chakra on]

15:34 Yukio:
  [Spiaggia] Scuote la testa, abbozzando un sorriso "Siamo già alla fine..." Risponde alle sue parole, ruotando finalmente il capo verso di lei, espellendo fumo in quella lievissima rotazione. La squadra dalla testa ai piedi, ritornando a guardarle negli occhi, inflessibile, pensieroso più che altro. "I miei ninja non andranno mai a morire per una guerra, Sango" Serio, decisamente "Non farò passare a loro ciò che ho passato io. È stato un mio obiettivo sin dall'inizio, sin da quando sono Hasukage. Non permetterò, nemmeno ad un ninja di Kusa, di soccombere per una stupida ed insensata guerra contro chissà chi" La indicherebbe appena con la mano destra la quale racchiude la sigaretta tolta dalle proprie labbra, in tensione? C'è sempre da contare che sulle spalle ha un peso non indifferente. "Nessuno." La sinistra uscirebbe dalla tasca in cui aveva risposto un anello, indicando altrove, li, oltre la nebbia "Guardala" L'Isola Nera "Io ricordo che non ho avuto nessuno quando mi stavano torturando, quando mi hanno creato" Il braccio si abbasserebbe, morto, contro al proprio fianco "Tutto questo, per dirti di non preoccuparti... Perchè come dal più debole dei Genin al più forte dei Jonin che ci sono queste file, tu sarai sempre protetta da me. Nessuno ti farà mai del male e nessuno potrà far mai del male a Kusa, a costo di rimetterci io in prima persona" La mano sinistra con quell'ultima parola sbatterebbe contro al proprio petto, un rumore forte, si sente il ciok nel momento di impatto sul proprio pettorale, sul proprio cuore. La destra ritornerebbe seppur con qualche fatica sulle proprie labbra, estinguendola. Un forte tiro, guance che si cavano all'indentro per l'aria inspirata, lasciando il filtro cadere al suolo. "Inizierò a muovermi anche io per fronteggiare questo nemico, mi sono rotto di fare il Kage che resta dietro la linee di difesa ed essere protetto" Ruotando sulla propria postura precedente. Le mani si infilerebbero nelle proprie tasche, il corpo ad osservare di nuovo L'Isola Nera e le spalle che andrebbero a rilassarsi, in un silenzio ancora più tombale del precedente, interrotto da quella marea che di pietà per gli scogli non ne ha mai avuta.[ck on]

15:49 Sango:
 A quelle prime parole non può che sorprendersi, il corpo che lento si volta verso il suo, a guardarlo a sua volta dritto negli occhi. Strane quelle parole giungono al proprio udito, non aveva mai compreso realmente il volere di Yukio, nobile senz'altro , per nulla egoista, e questo che la porta a stare ancora più male dentro di se < sei un bravo Kage > sussurra nei suoi confronti quando l'altra la indica per poi passare a quell'isola lontana da loro ma ben visibile forse sulle punte più alte per via della nebbia . Segue il suo racconto, stupita da quelle parole , stupida nell'ascoltare un breve scorcio di quello che fu Yukio all'inizio < non ho paura della morte > non ne ha, anzi, quando le si è presentata vicina ne è rimasta affascinata, folgorata da quella potenza, e anche impaurita come poche altre volte. Una scossa elettrica che l'ha percossa, ma dopotutto lei non è il kage, lei non deve difendere altri ne essere un eroe. < ad Ame ho visto la guerra. Sento la stessa elettricità che passa adesso dentro il mio corpo, paura , ma con la differenza che adesso posso combattere. Non c'era nessuno ad aiutarci e poi.. mi portarono via Ren > confessa anche lei, il cuore in mano in quelle parole, di un dolore che pochi posson comprendere ma accettare è tutta un altra roba. Lei stessa per poterlo accettare ha rinunciato volontariamente in lui < proverò a proteggerti come posso > un sussurro che forse non vale molto , non con la sua mera forza fisica . Non ha mai promesso ad Akendo di non proteggerlo, solo di tradirlo .. che voglia solo provare a redimersi da quel gesto ? Segue quel rumore forte e secco, ne sente la forza di quelle parole, di quel desiderio che pulsa in quelle vene nere come la notte < Yukio > interrompe lei quel silenzio, la voce morbida ad accarezzarne il nome mentre la destra proverebbe a salire verso di lui, verso il suo braccio sinistro per poterlo stringere con la mano affusolata e candida < voglio vivere per prendermi gli Ishiba > confessa quello che sarebbe una parte del suo desiderio, ma c'è qualcosa di più , qualcosa si più profondo e recondito nella sua anima, qualcosa che forse se solo qualcuno l'avesse scoperto, ne avrebbe trovato gli intrecci macabri e orrorifici di un legame tra un demone e una donna. < portiamo a termine questa guerra > sussurra ancora più a bassa voce, nonostante la notte prima le stesse parole di Akendo l'avevano fatta tremare. Avrebbe provato ad annientare l'alleanza solo per la pura noia di un kami senza obiettivi, o almeno, questo è quello che avrebbe compreso la donna di quel figuro irraggiungibile. [chakra on]

16:03 Yukio:
  [Spiaggia] L'attenzione per ovvi motivi si porterebbe su Sango, le sue prime parole, il cuore batte, appena più forte. Mai nessuno gli aveva detto una cosa simile, che sia falsa o veritiera nella verità quella frase, mai nessuno ha mai detto una cosa simile a lui "Sei la prima... Ad avermelo detto" Confessa, una brutta confessione da parte di un Kage in fin dei conti. "Ho fatto il meglio che potevo per Kusa, farla risorgere dai suoi problemi, renderla una città ricca, la più ricca fra tutte, tutti i cittadini dell'Erba sono sereni, felici. Ogni tanto esco da solo sotto diverse spoglie ed è bello vedere quei visi sorridenti anche in giornate di pioggia" Ammette, anche lui ha delle sue piccole gioie nascoste. "Non bisogna mai avere paura della morta, bisogna avere paura delle persone" Ammette "Solo loro che fanno più male" Il suo riferimento potrebbe essere diretto a Kyuzo, ai vecchi consiglieri, a Kuugo, ma forse per Sango potrebbe aver altri significati. "Qui devi combattere per la vita altrui, Sango. Impedire che altre persone vengano portate via dalla morte, come il tuo Ren" Dura, ma è la verità "Non devi proteggermi" Sorride, scuotendo la testa "Non sono nemmeno una persona..." Fa spallucce "Ho fatto un patto con i Kami, sono un demone a tutti gli effetti, un demone che ha infettato altre persone, rendendole come me" ovvio riferimento ai Kokketsu di cui si sa realmente poco nella storia del mondo Ninja. Alla sua affermazione di volere gli Ishiba, sorride, di nuovo "È una bella ambizione, appoggio la tua intenzione" Un cenno di capo, sereno, meno sconfortato "Mi mette sempre di buon umore sentire le ambizioni di qualcuno, un po' come Kouki" Sospirando, pesantemente "Ha preso gli Yakushi, con una piccola spintarella, ma li ha avuti" Aiutata da Yukio, ma per ovvi motivi. Sarebbe stato letteralmente impossibile o semmai difficile convincere Kunimitsu a cedere il clan a Kusa sennò "Si, porteremo al termine questa guerra..." Un ennesimo sospiro, pesante, la testa andrebbe a chinarsi in avanti "Non ho più voglia di combattere..." Le mani uscirebbero dalle tasche, rivolgerebbe i palmi in avanti, da quella sua posizione potrebbe osservare i suoi palmi "Non ho più voglia" Ha fatto tanto, troppo, fin troppo con quelle mani. Ma ogni volta che c'è l'occasione è costretto a scendere in campo in mezzo agli altri Kage ed unire le forze, così del resto gira questo mondo, con la violenza, la forza e niente più. "Come sono messi gli Ishiba attualmente?" Ovvio, lei fa una affermazione, lui chiede, del resto Sango è sempre un membro della sua famiglia se così si potrebbe definire, un aiuto lo darebbe a priori. La mano di lei a toccare il suo braccio, un tocco estraneo. Gli occhi si poserebbero sulla mano di lei, stranito, preso di sorpresa da un simile tocco. Non arrossirebbe ma è da tanto, veramente tanto tempo che una persona non lo sfiora per rassicurarlo, per dirgli che va tutto bene. La sua destra si sposterebbe, sfiorando le nocche della mano di lei, un tocco gelido, di morte; non ha un sangue chissà quanto caldo e questo è sicuro.[ck on]

16:22 Sango:
 Ne osserva il cambiamento, quell'espressione sorpresa o forse solo in relazione al suo dire < davvero? > sorpresa anche lei di sentire quelle parole, di qualcosa che pensa sul serio, di come abbia realmente aiutato Kusa in momenti difficili, e di come sia lui stesso a scendere tra i comuni mortali. < è vero > sussurra anch'ella , parole che la colpiscono con un diverso significato per ovvi motivi, per come lei stessa gli stia facendo del male in un certo senso, anche se l'altro non ne è al corrente , ma arriverà forse il giorno in cui si troveranno faccia a faccia e non potrà più sentire e godere di quella vicinanza quasi intima. Che sciocca nell'indugiare in quei sentimenti che non hanno futuro. Ne ascolta le successive rivelazioni, tutto quello che le dice inserisce un ulteriore tassello nella grande immagine del tessai rendendola sempre più completa, quasi ad averne un quadro generale, fatto di colori vivaci per la sua euforia e di colori morti per quello che le sta rivelando < ci proverò > solo per lui, avrebbe combatutto solo per Ren , tutto alla fine si riconduce a lui . Quanto vale quell'appoggio se non un altro macigno sulla propria anima? < non desidero solo quello Yukio.. quello che voglio è pericoloso > non solo per voler il clan, ma anche Ame..e forse qualcun altro di altrettanto pericoloso . < Kouki > mormora riconoscendo quel nome, di qualcuno che non ha ancora avuto modo di conoscere appieno . Le suonano pure strane quelle parole < non desideri combattere? > lei che brama invece quella frenesia sul campo di battaglia. Ne osserva le mani segnate dal tempo e da chissà quali ricordi < il clan è ancora nel buio di Amegakure > confessa < sento che l'ombra e la luce di konan si stia sbiadendo con gli anni > difatti non conosce altri ninja a Kusa del suo stesso clan, isolata anche da quello ormai e Yukio dovrebbe saperlo molto meglio di lei < il desiderio del clan è che un giorno arrivi qualcuno infine che diventi il Leader del villaggio della pioggia...per portare a termine le idee di Nagato e di konan per poter risplendere ancora tra i villaggi > che questi siano segreti o meno all'Hasukage poco importa ormai < voglio esser io a portare in vita Konan come l'angelo che era > così pura e terribile, a differenza sua non avrebbe commesso sbagli . Le mani si incontrano in un leggero tocco che sa di neve , non se ne tira indietro , non dopo aver confessato quel desiderio recondito < voglio che non sia più il paese delle lacrime ..non voglio che ci siano più guerre .. voglio farlo per Ren > tace adesso, conscia di aver rivelato troppo a quel figuro strambo a cui ha imparato a voler bene. Com'è difficile recidere un legame così profondo lo scoprirà solo a sue spese, con il dolore e col sangue. [chakra on]

16:36 Yukio:
  [Spiaggia] Lascerebbe il tocco con la propria mano e quella di Sango, repentino cercherebbe nella propria tasca destra il suo pacchetto di sigarette con il relativo zippo a cui tiene tantissimo. Ne estrarrebbe una portandole alle proprie labbra "Fumi?" Non se lo ricorda, ma nel caso avanzerebbe il pacchetto anche verso di lei così che possa estrarne una se volesse, riponendolo subito dopo. Lo zippo non le verrebbe dato, accenderebbe lui lo stantuffo intriso di liquido infiammabile per generare quella fiamma proveniente dalla coroncina metallica di quell'arnese. Avvicinerebbe la fiamma alla corona della donna se avesse accettato, oppure soltanto sulla propria sigaretta, tirando un bel po' d'aria per accenderla. Riporrebbe tutto subito dopo eseguendo nel frattempo un altro tiro sperando che la fiamma abbia ben alimentato il suo tabacco "Allora non dovresti essere qui" Solleva le spalle "Perchè non me ne hai parlato prima?" Guardandola con la coda dell'occhio "Come se avessi mai imposto limiti ai ninja" - "Mha" scuote la testa "Un sacco di persone si sono allontanate da Kusa per rincorrere i propri sogni, le proprie ambizioni" Un attimo di pausa, prendendo fiato "Mai nessuno è stato trattato come disertore, perchè segnare la vita di una persona solo perchè vuole raggiungere degli obiettivi? Che siano positivi o negativi... Bisogna lasciar correre" Sollevando il proprio viso osservando in questo modo il cielo offuscato dalla nebbia "Basta che nessuno tocchi la mia famiglia, li si che inizierei a combattere" Una allusione a Kurako, il quale tocco sua moglie all'epoca, la fine si sa del resto e le voci in merito sono sicuramente uscite, forse, per arrivare anche alle orecchie o memorie di Sango "Una di queste sere ritorno a Kusa, ho bisogno di vedere i miei bimbi" Bimbi, che ormai si stanno facendo grandi, ma sempre bimbi! "Non stare qui Sango allora! Devi andare" Un sorriso, scuotendo la testa "Il villaggio è la tua seconda famiglia, prima di ciò che il tuo clan,in qualche modo quella è la tua reale famiglia, così come Ame" Ruotando lo sguardo verso di lei "Kusa ha raccolto unicamente tutte le culture dei Paesi ma non obbliga la permanenza. Io sono certo che riuscirai a ribaltare la situazione negli Ishiba e sono certo che con il tuo intervento non sarà più il Paese delle lacrime, della pioggia perenne si, ma delle lacrime non credo" Un sorriso... Diverso, accentuato dalla sua sinistra che si posizionerebbe sulla testa di Sango, un movimento con la mano come a volerle accarezzare la nuca, nuovamente spallucce al termine "Sei una brava persona, potresti riuscirci in questo compito, poi se ti servono informazioni puoi sempre contare su di me" La sigaretta ritornerebbe alle proprie labbra, inspirando ed espirando velocemente, brama di nicotina. "Non è che non desidero combattere, è che sono stanco di fare del male, tutto qui" Anche se non ha ancora capito che qui si sta combattendo contro degli esseri che persone non sono, la situazione si potrebbe ribaltare sicuramente se scoprisse al cento per cento quelle informazioni che ancora non sono arrivate dal trio mandato in missione per Kiri.[ck on]

16:52 Sango:
 Fa solo un cenno, le lunghe dita che andrebbero a prendere la sigaretta offertale, con eleganza la porta alle proprie labbra in attesa che l'altro possa accenderla. Lascia che il fumo le invada i polmoni e darle un certo senso di pace, insozzando l'aria salmastra e pulita con quella puzza. Lascia che sia l'altro a conversare, interdetta pure da quel dire che la coglie sorpresa, di qualcosa che forse non dovrebbe provare, non adesso che ha fatto la sua scelta col Seiun. L'espressione di pura ed innocente sorpresa di dipinge sul volto triste < perchè dici questo? > perchè vuole spezzarla ancora di più? < perchè non cerchi di fermarmi ?> quella pazzia che vuole compiere, prendere Ame direttamente, portare in gloria Konan e Nagato e le loro idee che distrussero quasi il mondo ninja molti anni prima . < sappiamo entrambi che è una pazzia riprendere Ame sotto il controllo di qualcuno che crede nelle idee di Konan > la voce si solleva da quel ton morbido, divenendo quasi più tagliente, forse disperata a tratti. Il corpo che si rivolge completamente nei suoi confronti per fronteggiarlo , per cercarne lo sguardo. Che rabbia che le sta montando adesso . E l'altro continua, come se sapesse dove andare a colpire, come se una lama la stesse trafiggendo di nuovo portandola verso la disperazione del proprio essere . < tu credi davvero che possa farlo ?> la voce che improvvisamente cala di colpo, un sussurro doloroso rivoltogli e non si scosterebbe di un millimetro se l'altro provasse a toccarla in qualche modo . L'ultimo colpo arriva. La stende in pieno. Una brava persona. Ecco come l'altro la considera, qualcuno di bravo, forse buono, tutto quello che ci sia più lontano adesso da lei e dalle sue scelte. Quanto odio e quanta rabbia che montano in lei a quelle parole, ma non verso Yukio, verso se stessa < e comunque..non posso adesso > direbbe spostando lo sguardo per qualche secondo prima di tornare a lui < non voglio lasciarvi qua > che si riferisca a lui e al Seiun è una cosa chiara solo a lei, divisa per metà tra lui e il sannin , divisa in quelle sue due vite diverse e contrapposte, tra due desideri. Il voler stare vicino a Yukio, un sentimento quasi puro, di un bene che le è cresciuto nel profondo, e quello di stare con Akendo, un desiderio malato e perverso, un kami a cui ha venduto l'anima < quando sarò più forte Yukio andrò a prendere ciò che desidero > una sfida quasi la sua, mentre il corpo lentamente e con molta calma si rilasserebbe da quella tensione accumulata. [chakra on]

17:02 Yukio:
  [Spiaggia] Aprirebbe di poco gli occhi, stupito da una reazione un po' più agitata rispetto a prima, non capirebbe di fatti, come potrebbe "Perchè dovrei fermarti, scusa?" Toccandosi la propria nuca con la mano sinistra, non riuscendo effettivamente a capire "Molte persone hanno fatto le loro scelte, ad alcuni è andata bene, ad altri male, perchè dovrei fermarti? Soffriresti soltanto nello stare rinchiusa in una gabbia, non credi?" Tiro di sigaretta, posandole gli occhi addosso "Potrebbe anche essere che la tua idea si stacchi in futuro e non diventi simile a quella di Konan, può essere che diventi come Kuugo, come me, come Hotsuma" Scuote la testa "Ci sono un sacco di possibilità che adesso non puoi prevedere, ecco perchè ti lascio carta bianca. Se poi ci sarà il bisogno di fermarti, sarò il primo che ti verrà contro" Sorride, assottigliando gli occhi "È una promessa" E che promessa... Ma dipende dalla situazione. Riporterebbe il proprio volto verso l'alto, osservando la nebbia ed il cielo "Non vuoi, ma puoi" Non la guarda più direttamente, ascoltandone ancora ed ancora le sue parole "E poi a chi lasceresti qui? Me ed i tuoi colleghi? Non ti preoccupare, in questo modo so per certo che sarai al sicuro fuori da Kiri, no?" Un sorriso, più sincero rispetto ai precedenti, sempre quella nota di preoccupazione verso di lei "Qui riusciremo a cavarcela e potresti diventare anche forte fuori da Kiri, ma come detto prima, se vuoi restare, nessuno ti dice di non farlo. Hai libero arbitrio sulle scelte che vuoi fare nella vita, non sono e non sarò mai nessuno per impedirtelo" Ormai dimezzata quella sigaretta verrebbe scossa da un gesto del pollice, cenere che scrollata cadrebbe disperdendosi e scomponendosi nell'aria diventando semplicemente polvere "È possibile che entro questa sera o in questi giorni a venire ti richiami per dei nuovi ordini se decidi di rimanere, dobbiamo organizzarci su qualche faccenda" Anticipa ma giusto così, provando a cambiare discorso, sperando vivamente che non esploda nella sincerità esposta nelle sue parole[ck on]

17:14 Sango:
 Sa bene che quella reazione non le sarà d'aiuto, non nella scelta che ha fatto e nel percorso che ha deciso di intraprendere. La calma è la virtù dei forti, respira portando il proprio cuore quasi ad un battito normale,il volto che fortunatamente al momento non sarebbe sotto lo sguardo attento di Yukio così da potersi ricomporre in quella stessa maschera indossata in una sfumatura di leggera apatia < non me lo aspettavo > sorpresa lo è decisamente in quel momento, da quelle parole che riconfermano il volere del' Hasukage stesso nei riguardi dei propri piani . Quella promessa la fa sorridere infine, di qualcosa che sa di meritare e forse un giorno la richiederebbe lei stessa, una punizione non divina, una punizione giusta < ci conto > commenta lei , gli angoli delle labbra che si tirano verso l'alto in un sorriso quasi inquietante da vedere su quel volto quasi angelico < non importa, ho deciso di rimanere > il fulcro della sua vita che scorre in quelle decisioni che sta prendendo una dopo l'altra , chissà quale strada le si parrà davanti e come lei l'avrebbe affrontata . L'ultima frase infine le accende la curiosità, avrebbero dovuto organizzarsi su qualcosa < bene, metterò i miei studi medici da parte per questi giorni allora > non sa se l'altro ne sia al corrente ma d'altra parte adesso si trova ad essere uno dei medici ninja in circolazione e i suoi richiami verso quei veleni e quegli studi è abbastanza forte . E ha fatto la sua scelta di rimanere a combattere quella guerra al fianco dell'Hasukage , in bilico tra quello che accadrà e quello che vorrà fare il riduko sannin in proposito < di cosa si tratta? > che sia per la guerra o altro al momento lo ignora, felice adesso di aggrapparsi ad un argomento diverso verso cui i sentimenti posson rimanere celati alla vista altrui . Le spalle si rilassano lasciando che la sigaretta torni infine alle proprie labbra per tirare un sospiro di sollievo . Adesso tocca a lui pronunciarsi sul da fare e la mente conscia andrebbe a richiamare tutti i possibili dettagli della loro discussione, di tutto quello che avrebbe un giorno consegnato ad Akendo. [chakra on]

17:26 Yukio:
  [Spiaggia] Ruoterebbe i tacchi, un gesto semplice, lascerebbe cadere la sigaretta e la cenere al suolo, iniziando a camminare via da quella zona, verso l'accampamento di Kusa. Non risponde a nessun'altra delle parole di Sango, inizierebbe a comunicare soltanto dopo che si fosse allontanato di qualche metro da lei, incitandola con un cenno della testa "Muovi il tuo culo" Sorride, ruotando gli occhi per guardarla da dietro "E andiamo a farci una birra, ne ho bisogno" Le mani si infilerebbero nuovamente nelle sue tasche, camminando delicatamente su quell'erbetta che ci si potrebbe trovare prima della stessa spiaggia, prima delle rocce. "Ti avviserò via lettera formale, bisognerà rispettare alcuni canoni, uno fra questi è la segretezza. Tutti i partecipanti dovranno essere interamente coperti, in volto una maschera, non ci deve essere nessun segno di riconoscimento, anche fra di noi" Spiega, porgendole un cenno di capo "Soltanto in quel modo possiamo discutere tutti quanti delle vicende, sicuramente ci saranno ninja anche particolari, provenienti forse da altri territori ninja. È una riunione... Particolare, per questo non vi conoscerete nemmeno fra di voi" Semplice e lineare come discorso, no? Ma in un certo senso Yukio conosce per ovvie ragioni i volti di tutti i partecipanti. "Parteciperai anche tu, allora?" Domanda, aspettando una sua risposta in merito, più per avere una conferma della sua presenza ad una simile riunione e ad esercitare un contrattacco per Kiri, adesso c'è la necessità di ribaltare la situazione e questo lo potrà fare Kusa in primis.[ck on]

17:37 Sango:
 Lo guarderebbe andare via con un espressione interrogativa, lei stessa rimane ferma per qualche momento non riuscendo a capire cosa stia facendo l'altro < ei! > riderebbe per un attimo di quel ritrovato buonumore , uno squarcio di luce in quella tempesta. Lo seguirebbe a breve distanza così da non perdere nessuna sua parola, il corpo che avanza come quella di un felino, elegante in ogni movimento fatto. < d'accordo > una birra, che succederà mai? Vederlo nuovamente nudo fuggire via a passi di danza? Ma infine arriva anche al succo della questione, a quella riunione che faranno. La cosa le suona strana, avrebbero dovuto indossare qualcosa per non farsi riconoscere, nemmeno tra loro membri. < intrigante > vocia tranquillamente con quel sorrisetto affettato < si tratta di qualcosa che conosco già? > o se ne sarebbe stupita durante l'incontro stesso? Ricorda bene come abbia deciso in primis di accompagnare Yukio stesso con i suoi clown, i pierrot, durante i suoi primi mesi da Chunin ma nulla la porterebbe al momento con la mente in quella direzione . Lo osserva, curiosa come non mai, avanzando anche il passo per prendere la sua sinistra, un simbolismo quello da far ridere. Come giuda, o il demonio, pronta a vendere la sua anima al miglior offerente. < te l'ho già detto > riprende il discorso antecedente < sono qui anche per proteggerti > e chi l'avrebbe protetto da lei? Le iridi che non si staccano dal volto del Kokketsu per leggerne le espressioni < dunque fammi capire.. sembra qualcosa di serio > sopratutto per non mostrare il proprio volto davanti a quella riunione, cerca di indagare di più su quello che accadrà di li a poco . Ovviamente sa che potrebbe non ricevere risposta alcuna, ma perchè trattenersi? [chakra on]

17:52 Yukio:
  [Spiaggia] "Pf, certo che si tratta di qualcosa che già sai" Scuote al testa "Che domande" riprendendo subito dopo il discorso continuando con i suoi passi svogliati e per nulla inclini ad un ritorno nella tendopoli di Kusa "Riguarderà l'organizzazione per eseguire una infiltrazione o un contrattacco per Kiri, a modo nostro" Spiega, donandole un'altra volta uno sguardo "Senza alcun limite, agiamo e rientriamo, prendiamo informazioni, agiamo e rientriamo. Dobbiamo comportarci così purtroppo e non possiamo rischiare di ferirci o morire in combattimento" Spiega semplicemente "Quindi dovremmo essere bravi nel giocarci questi piccoli ma fondamentali attacchi mirati verso i nemici e capire che cosa c'è in loro, che cosa li ha attirati a Kiri e che cosa vogliono realmente, il chakra? Questo stanno prendendo in fin dei conti leggendo gli ultimi rapporti delle missioni, ma non mi convince chissà quanto la situazione, stasera avrò un altro rapporto da dei ninja, servirà a rendermi le idee più chiare e capire come muovermi in merito" Schioccherebbe la propria lingua biforcuta sul palato, facendo fuoriuscire poco dopo le sue punte leccandosi le proprie labbra "Andiamo, forza... Questa sera ci scambieremo tutto quanti le informazioni in nostro possesso per poter andare avanti" Ultimo richiamo alla realtà, iniziando a saltellare allegramente "Birra! Birra!" I piedi che sbatterebbero fra di loro nei vari salti che verrebbero a crearsi, arrivando poi al suolo, e di nuovo un salto, e così via, per un bel po' di metri dovrà sopportarlo quel comportamento infantile, purtroppo.[SE END]

17:57 Sango:
 < capisco > annuisce ricordando quel primo ritrovo ma li lo fecero a viso aperto, il fatto che adesso chieda molta più discrezione è segno del fatto che la stia prendendo seriamente < forse avremo più fortuna in questo modo > una speranza la sua per far terminare finalmente la terribile guerra in corso e forse capirci qualcosa in più pure lei < attenderò allora il tuo messaggio > non si prende nemmeno più pena di dargli del lui(?), ormai il discorso con lui sa bene che sta per terminare quando inizia a saltellare allegramente come un leprotto. Lo osserva con un espressione scocciata ma anche divertita, avrebbe dovuto trascinarlo se fosse per lei, ma perchè togliergli anche divertimento? Lo seguirebbe cercando di rimanere ad una distanza tale da non farsi calpestare o chissà cosa, non si può mai dire cosa passi per la testa di quel kage. E' riuscita pure ad affrontarlo in un certo senso, con l'animo dilaniato in due, ma con quella sensazione di calore che ne rendi il ricordo più dolce. Chissà quanto ci metterà l'altro a capire che tra le sue spie..c'è una spia. [end]

Sango e Yukio si ritrovano in un luogo desolato, entrambi in cerca di spazio e pace per riflettere. Un piccolo dibattito sulle ambizioni di Sango ed un richiamo per lei di partecipare ad una riunione per muoversi nei confronti di Kiri