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[ Ricerca ] - Miti e leggende, storia e ninjutsu

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con Azrael, Kaori

09:46 Kaori:
 Inizia a divenire una familiare compagna, la nebbia. Non è nuova Kaori al clima kiriano, già in passato è stata lì in visita in tempi decisamente più sereni ma, per certi versi, meno felici, ed ora è sicura che sarebbe rimasta lì per molto tempo ancora. Inizia ad orientarsi con facilità nella capitale del Villaggio, si è ambientata quasi subito da quando è arrivata ma per la prima volta, oggi, si trova a visitare la biblioteca del luogo. Ha promesso a Sakir, Chiha e Norita che avrebbe indagato sulle leggende relative alla Dea Coniglio Kaguya e sul possibile legame fra il Dio e gli Otsutsuki e, per questo, ha ritenuto giusto partire da lì. A Konoha aveva già cercato informazioni circa la stirpe Otsutsuki ai tempi di Cappuccio Rosso e tutte le informazioni che ha in possesso non sembrano aiutarla ad identificare il Mostro come un loro membro. Oltretutto, per accelerare le ricerche, ha chiesto ad Azrael di incontrarla lì per cercare, assieme a lei, ben altra informazione; ha bisogno di scoprire se esiste un qualche tipo di jutsu capace di scindere l'essere, una sorta di moltiplicazione che crea esseri a sé stanti. Le copie del mostro non sono svanite una volta distrutte ma si son dissolte in cenere: qualcosa di nuovo e mai visto prima. Così, finito un lungo turno in ospedale, stanca del lavoro svolto ma decisa a proseguire nelle ricerche, Kaori si dirige davanti la biblioteca ad attendere l'arrivo del marito. Ha i capelli legati in un'alta coda di cavallo, il viso leggermente stanco per la notte trascorsa insonne, e indossa un kimono nero corto che le abbraccia le ginocchia. Un motivo floreale lilla risale le maniche e circonda i bordi della veste mentre la vita sottile è circondata di un obi viola che aiuta a tenere ben dritta la schiena. Le gambe sono scoperte, nude, ed i piedi calzano dei sandali ninja assai comodi abbinati al vestito. Il coprifronte di Konoha è onnipresente attorno alla gola ad identificarla all'istante come kunoichi della Foglia sebbene, ad onor del vero, basti semplicemente guardarla in volto per riconoscerla e catalogarla come tale. Si ferma dinnanzi l'ingresso, composta, espirando ampiamente e massaggiandosi il lato destro del collo indolenzito. Cerca di svegliarsi, di sgranchirsi in attesa dell'arrivo del marito al suo fianco. [ Chakra: on ]

10:07 Azrael:
 L’aria è elettrica, il pesante banco di nebbia che pare avvolgere Kiri ad ogni ora del giorno e della notte da al luogo un’aria quasi spettrale, soprattutto di questi tempi. Ha passato diverso tempo in quella regione, un po’ meno all’interno della capitale, non si è mai interessato realmente a cosa vi fosse all’interno del Villaggio, ma ha potuto scoprire come attorno ad esso vi siano delle meraviglie naturali inesplorate, meravigliose, di cui ha ancora i disegni attaccati alle pareti di casa sua. Oggi, però, si aggira per le vie del Villaggio per incontrare la sua Kaori, che gli ha chiesto aiuto per una ricerca alla biblioteca del posto. Indosso porta una maglietta nera, aderente a maniche corte, ha scelto di non indossare una delle sue solite camicie perché il tessuto di cui sono composte non si sposa particolarmente bee con l’umidità. I pantaloni sono in tessuto jeans, di un forte grigio antracite e le scarpe sono costituite da un paio di sandali nija, neri. Non è vestito come al solito, parzialmente per la situazione che stanno vivendo ed il resto lo fa il clima uggioso. I capelli sono tirati all’indietro, a lasciar scoperto il viso diafano che ruota alla ricerca della struttura che ha da raggiungere. La individua, vi si dirige a passo svelto e sicuro, ignorando qualunque altro paesano che possa poggiare lo sguardo su di lui, magari addirittura riconoscerlo, ma non ha assolutamente il tempo di fermarsi a parlare o anche solo a farsi rimirare per ualche istante. Pochi minuti ed eccolo far capolino all’entrata della biblioteca, lo sguardo cupo puntato immediatamente sulla Hyuga, che vedrebbe anche nella più fitta delle nebbie. Le si avvicina, si ferma a pochi passi di distanza e la esamina, come ha esaminato il corpo di Yosai il giorno prima. Un occhio clinico, il suio, atto ad individuare eventuali ferite o, in questo caso, la stanchezza piuttosto palese dul volto della donna che ama. Sembra quasi far fatica a stare in piedi e vederla in quello stato lo abbatte, le labbra si schiudono appena in un sorriso condito da apprensione pura e semplice. < Non dovresti torturarti così. > Queste sono le prime parole che le rivolge, prima di allungare le braccia in sua direzione e tirarla verso il proprio petto, anche forzatamente se lei dovesse opporsi. Un abbraccio, quello, che viene prima di ogni cosa, dij ogni minaccia, di ogni morte. è lei la persona a cui tiene di più al ondo, sua moglie e la madre dei suoi figli, e se anche dovessero giungere uniti il sedicente Dio e tutti i Demoni codati al seguito, non smetterebbe di abbracciarla. < Andrà tutto bene, Kaori. > Le mormora all’orecchio, la voce bassa, calda e rassicurante, almeno nelle intenzioni. E attenderebbe che sia l’altra a dargli cenno di essere finalmente pronta ad entrare, altrimenti – per quel che lo riguarda – potrebbero restare in quella posizione finché il mondo non finisse e l’universo non finisse per implodere attorno a loro. [ C on ]

10:22 Kaori:
 Cerca di riposare in quei pochi minuti d'attesa; essendo una kunoichi piuttosto esperta ha imparato a farsi bastare anche quei pochi momenti di quiete per dar pace al corpo prima di una nuova missione, un nuovo incarico. Un nuovo combattimento. Sa che non dovrà affrontare alcun tipo di reale fatica fisica -almeno così sarebbe nei suoi programmi- ma la concentrazione che dovrà dedicare alla lettura dei tomi che -eventualmente- troverà, le porterà ugualmente affanno. Cerca quindi di prepararsi mentalmente il più possibile a quel compito andando a respirare a fondo l'umidità del luogo e massaggiando -scomoda- le zone più tese che riesce a raggiungere con le proprie mani. I lati del collo, le spalle, la nuca. E' mentre si dedica a questa attività che scorge, in avvicinamento, la figura del Nara; lo vede divenire sempre più nitido e definito man mano che avanza e le labbra vanno allungandosi istintivamente in un sorriso alla sua vista. Lo trova bellissimo anche con quegli abiti per lui inusuali, con i capelli pettinati all'indietro che solo raramente è solito sfoggiare. Osserva la forma definita della sua muscolatura sotto la maglietta aderente, le braccia scolpite che molleggiano ad ogni passo lungo i suoi fianchi. Lo vede avvicinarsi e si abbandona al suo abbraccio avvolgendo le sue spalle in una stretta dolce, premurosa. < Ahhh > espira stancamente chiudendo gli occhi nel sentire quelle parole carezzarle l'udito. < Finché non scopriamo chi è e perché ha il Byakugan, devo. > mormora con voce tesa e rassegnata risollevando lentamente le palpebre, il viso poggiato contro la spalla altrui. < Se è uno Hyuga tutto quello che sta succedendo è praticamente mia responsabilità. > ammette con difficoltà ad alta voce andando poi a sospirare come per liberarsi di parte del peso che le grava addosso in quello sbuffo d'aria. < Ma sì. Andrà tutto bene. > concede alla fine annuendo lieve col capo, contro il suo corpo, scostandosi poi appena per guardarlo negli occhi. < Insieme possiamo fare qualunque cosa. > gli sorride, un po' più decisa, prima di lasciargli un rapido bacio sulle labbra e distaccarsi con dolcezza dal suo abbraccio. Andrebbe a quel punto ad entrare nella biblioteca, silenziosa come solo un posto simile sa essere; lascerebbe scivolare lo sguardo lungo le scaffalature alla ricerca della sezione adatta alla propria ricerca: miti e leggende. Andrebbe a muoversi a passo lento per un paio di minuti prima di individuare la zona di suo interesse. Volgendosi verso Azrael andrebbe ad indicargli con un cenno l'insegna in questione lasciandogli intuire che l'avrebbe trovata lì. Avanza dunque fino all'area sopracitata iniziando a far scorrere lo sguardo sulle mensole di fronte a lei. [ Chakra: on ]

11:05 Azrael:
 il sorriso che si apre sul volto di Kaori basta per dissipare tutta la nebbia di Kiri. Il loro abbraccio ura il tempo necessario per sciogliere i nervi di entrambi, almeno in apparenza. Un rapido bacio che viene assolutamente ricambiato dal Nara ed ecco che i due si immergono nell'ampia biblioteca. < Nessuno gli ha visto utilizzare tecniche Hyuga, ha soltanto il byakugan, ma per quel che mi riguarda potrebbe esere tanto un'illusione quanto l'ennesimo furto di occhi. Non è una tua responsabilità, Kaori, non dannarti così tanto. > Sa che l'altra ha avuto diveri problemi con il clan, prolemi che l'hanno messa in dubbio come guida, sa anche che le vicende di Cappuccio Rosso sono ancora incise nel suo animo e vivere eventi che glielo ricordano soltanto marginalmente le fa molti più danni di qualunque jutsu. Quando la donna indica la sezione miti e leggende il Tessai n on si separa da lei, anzi la segue, i passi dei sandali ninja sul legno del pvimento quasi n on si sentono e la voce viene tenuta bassa proprio per recare il giusto rispetto a quel luogo, sebbene non vi sia quasi nessuno oltre a loro. Prima di mettersi a cercare ha bisogno di un ragguaglio, d parlarleper mettere in ordine quel che c'è nella sua testa. < Mi semb ra strano, fin troppo, che sia un così palese richiamo alla dea coniglio. È come se tentasse di distogliere l'attenzione da qualcosa di molto più importante. > Ci pensa da un po', specie dopo lachiacchierata del giorno prima con Yosai e Tenshi. < Ieri quel ragazzo, l'Akimichi, era in condizioni molto gravi, la schiena completamente ustionata da carte bomba che erano attaccate ad una delle copie del Dio. È fin tropo strano, potenzialmente ha le capacità di una divinità eppure si fa esplodere con una decina di carte bomba... > Non sa neanche dove vuole andare a parare con quel discorso, sta semplicemente vomitando idee sue, per renderla partecipe. Il moivo per cui gli ha chiesto di raggiungerla è una ricerca sulla creazione di jutsu particolari, qualche caso documentato di altri individui che hanno utilizzato capacità simili non soo per ledere agli altri. Si tratta di una porzione enorme di storia, fino all'origine del mondo o poco più e gli sembra quasi ovvio fare quell'ultima riflessione. < Sono un avido lettore,ma forse dovremmo affidarci a delle copie. > Non vuole che l'altra si stressi più del dovuto e, non meno importante, non vuole egli stesso faticare troppo. [ C on
]

11:36 Kaori:
 Azrael tenta di confortarla e Kaori apprezza genuinamente il suo gesto. Sa che non è realmente una sua colpa, che come guida non può avere il controllo su ogni singolo individuo per quanto vorrebbe, così come i Kage non sono direttamente responsabili per ogni mukenin che porta l'effige sfregiata del loro Villaggio. Tuttavia non riesce a togliersi di dosso quella sensazione finendo con il vivere quella condizione ancora peggio di quanto non dovrebbe. < Beh, hanno detto che assorbe chakra e questa è in parte una nostra prerogativa. > chiosa la donna stringendosi nelle spalle, sorridendo poi timidamente al marito. < Comunque cercherò di non darci troppo peso. Ci proverò. > è il massimo che può promettergli per farlo stare più tranquillo. I due entrano alla fine nell'ampio locale lasciandosi finalmente alle spalle la nebbia umidiccia dell'esterno. Si era quasi dimenticata come fosse il vedere nitidamente senza quell'alone biancastro ad offuscare i contorni di ogni cosa. Si muovono silenziosamente, quasi sfiorando il terreno, e le parole sussurrate del Nara portano Kaori a riflettere. Ha ragione, è una possibilità. Indizi così evidenti potrebbero essere rivelatori quanto depistanti. < Più ci penso più dubbi sorgono e meno risposte trovo. E' frustrante. > confessa a voce bassa scuotendo leggermente il capo mentre raggiunge la sezione miti e leggende. < Sakir, un ragazzo Inuzuka, mi ha detto che da quello che ha notato ogni copia che fa è più debole dell'originale. Inoltre gli sembra che ogni copia possa usare un solo elemento per volta. > rivela quanto ha saputo tenendo la voce appena udibile. < Non so se sia effettivamente così o se, semplicemente, sia capitato che abbia usato solo jutsu di un unico elemento per caso. > sussurra osservando la scaffalatura con sguardo attento. Lascia scivolare le iridi lungo la prima fila di volumi scorgendo i titoli incisi sulla costa in mostra e trattiene malamente uno sbuffo. < Ma hanno qualcosa che non riguardi gli Spadaccini della Nebbia? > E sì che sono la principale attrattiva locale ma quante storie diverse possono trattare in decine di volumi incentrati su di loro? Solo a quel punto, mentre scarta l'ennesimo titolo riguardante leggende kiriane ode l'ultimo dire di Azrael che cattura la sua attenzione. < Mh.. sì, forse faremmo prima. > conviene Kaori annuendo, andando quindi, a quel punto, a comporre all'altezza del plesso solare i sigilli del bue, cane, drago e cinghiale così da concentrarsi poi sul chakra in circolo nel suo corpo. Andrebbe a percepirne lo scorrere rapido sotto pelle, a sentirne l'essenza più profonda mentre dentro la sua mente visualizzerebbe l'immagine di se stessa così come appare quest'oggi. Una figura longilinea, elegante, alta all'incirca un metro e settanta dalla pelle pallida ed un'alta coda di cavallo. La chioma è liscia, appiattita dall'umidità pesante e di color ametista, mentre gli occhi grandi ed espressivi sono bianchi e privi di pupilla. Visualizzerebbe il kimono nero che copre la sua pelle e la fantasia floreale lilla che ripercorre i bordi dello stesso così come andrebbe a concentrarsi sull'obi che cinge i suoi fianchi. Le maniche dell'abito sono ampie, larghe e la gonna a balze arriva fino alle ginocchia. Gli stinchi sarebbero magri ma compatti, codi, con polpacci visibilmente tonici e dalla muscolatura evidente ma non eccessivamente spigolosa. I sandali sarebbero bassi, comodi, di fattura ninja mentre il coprifronte attorno alla gola sarebbe composto della tipica placca metallica e di un nastro viola. A quel punto, visualizzata per bene la propria immagine, andrebbe a concentrarsi sul chakra presente in se stessa fino a spingerlo verso le estremità del corpo. L'energia cerulea verrebbe fatta uscire dagli tsubo che ripercorrono la sua figura e verrebbe portata attorno ai propri fianchi: una a destra ed una a sinistra. Plasmerebbe l'energia secondo le forme visualizzate nella sua mente andando a modellarla come fosse fragile creta. Disegnerebbe la propria figura con ambo le masse d'energia fino a completamento. A quel punto rilascerebbe il chakra e, se tutto fosse andato come previsto, altre due perfette Kaori sarebbero apparse ai suoi fianchi. < Cercate tutto quello che riuscite a trovare sulla Dea Coniglio Kaguya, sugli Otsutsuki ed eventualmente su gente dai capelli bianchi e piccole corna sulla fronte > le informa in un sussurro basso ma ben chiaro notando le due copie annuire e dividersi poi nella biblioteca circostante. Solo allora, Kaori, espirando, tornerebbe a portare lo sguardo sullo scaffale notando qualche volume relativo a leggende konohane e kiriane. < Okay, forse inizio a trovare qualcosa di utile... > mormora rivolgendosi ad Azrael scorrendo con lo sguardo su quei titoli. < La storia dell'attacco di Kurama... > mormora riferendosi al Kyuubi sigillato dentro Hitomu < Storia di Sasuke Uchiha e Madara Uchiha a confronto... > [ Moltiplicazione superiore del corpo estrema (2 copie) - 2/4 ] [ Chakra: -20 ]

12:14 Azrael:
 Asclta il dire di Kaori, annuendo debolmente, < E' lo stesso che mi hanno riferito Yosai e Tenshi. Forse devo complimentarmi di più con loro, sono bravi allievi. > Una battuta che ci sta sempre, tanto per sdrammatizzare una situazione che di comico con ha nulla. Gli ndizi sono sul piatto e sono assolutamente concordanti tra di loro. Dato che il suo input di creare delle copie è stato ascoltato anche lui si premura di fare lo stesso,anche se in maniera un po' diversa. Portale mani al petto compiendo i sigilli di bue, cane, drago ecinghiale, per poi attingere a piene mani alla fonte primaria del suo chakra, al lesso solare. Ne trarrebbe una grande quantita. La dividerebbe in tante piccole stille ce in fila si dirigerebbero alle mani, portate verso l'esterno del corpo. Gi tsubo dei palmi verrebbero aperti per lasciar uscire una decina di globi cerulei. Si concentrerebbe ora per plasmarli come farebbe un vasaio con la creta viva. Un'altezza di un metro e ottanta, la corporatura agile e definita da anni di allenamento. Il vlto finemente disegnato, dal lineamenti marcati, ma non eccessivamente evidenti, il crine corvino tirato all'indietro e gli occhi d'onice. il vestiario similare all'originale, un paio di sandali ninja neri, lamaglietta a maniche corte del medesimo colore e i pantaloni grigi. Dopo aver immaginato tale conformazione il chakra seguirebbe quel disegno mentale per prendere la forma desiderata e creare cinque copie alla sua destra e cinque alla sua sinistra. Volta il capo nelle direzioni appena citate, per dare un ordine abbastanza preciso < Andate nella sezione di storia e scandagliate tutti i testi alla ricerca di informazioni su jutsu simili alla moltipliazione, con le copie fisiche e che diventano cenere alla morte e che sono in grado di dividersi il poere e di riunirsi per tornare alla potenza oribginale. > Informazioni brevi e concise, che portano le copie a dividersi per le corsie della biblioteca, raccogliendo libri di ogni sorta, risalendo fino al più antico, cercando le informazioni richieste dall'originale. Si siederebbero tutti, ognuno con una pila di libri fra le mani ed inizierebbero a leggere. Il Nara, come per molti membri del suo clan, è un lettore vorace e così dovrebbero essere anche le sue copie che inizierebbero a sfogliare i tomi per concentrarsi su jutsu così particlari da non poter essere non documentati. Il Tessai, intanto, si siede su una delle panche disponibili, accanto alla posizione occupata dalla Hyuga. < Ehi, io c'ero lì! > Si volta in sua direzione, con un largo sorriso sul volto, enfatizzando quanto sia rilassato, metre le sue copie sgobbano aql posto suo. [ C on -10 (1 per copia) Moltiplicazione superiore del corpo ]

12:20 Azrael:
 Edit tag: [ mltiplicazione superiore del corpo estrema: -40 chakra (4 a copia)]

15:51 Kaori:
 Sorride la Dainin al sentire l'iniziale dire del Nara annuendo piano col capo. < Sì, sono davvero bravi. Tenshi sta anche facendo un ottimo lavoro come aiuto medico da quanto ho potuto notare. > chiosa la donna con tono calmo, rilassato, mentre con lo sguardo va a superare "Rinnegan: leggende o verità?" per andare poi a scovare un volume sottile intitolato "Ricette facili e veloci di Jun Hoara." < Ma che-- > borbotta a mezza voce estraendo il sottile tomo dallo scaffale per espirare stancamente. Lascia che anche Azrael crei le sue copie e rimane sorpresa quando nota il numero a cui è ricorso. Non una, non due, non tre. Dieci. D i e c i copie di Azrael Nara a spasso per la biblioteca a leggere e cercare informazioni su antiche tecniche di ninjutsu ormai perdute nel tempo. Kaori sbatte semplicemente le palpebre nel vederle dividersi per il posto e poi torna a fissare l'originale scuotendo il capo. < Esibizionista. > mormorerebbe, soltanto, prima di tornare a cercare fra i libri davanti a sé qualcosa di utile alla sua ricerca. Scarta tutti i titoli relativi alla storia kiriana ed esclude anche quanto concerne Kumo e Iwa. Suna è una regione borderline: teoricamente non dovrebbe avere nulla a che fare con gli Otsutsuki ma uno dei più importanti laboratori di Cappuccio Rosso era situato lì, nel deserto. Non riesce a non pensare che possa esserci un collegamento. Trova, alla fine, un libro che narra di religione e relative credenze andando a recuperarlo così da iniziare da quello la sua ricerca. Non va subito a leggere, però, continuando a far scorrere lungo le mensole lo sguardo alla ricerca di almeno un altro paio di volumi che potrebbero contenere un qualche indizio utile alla sua ricerca. < Non sono convinta che sia un Otsutsuki sai…? > sussurra, seria, mentre continua a scorrere con lo sguardo le mensole, senza voltarsi a cercare lo sguardo del marito che-sente, è ben fisso su di lei. < Cappuccio Rosso ha dedicato la sua vita a cercare di ricrearne praticamente uno, se ne fosse esistito anche solo uno penso che lui l’avrebbe saputo e non avrebbe tentato di ricrearlo in laboratorio… > sospira, piano, dando voce ai propri pensieri sperando in un qualsiasi tipo di parere da parte del Nara che possa far luce nell’intricata matassa di riflessioni bloccata nella sua testa. [ Chakra: -20 | 2 copie (10 chakra a testa) ]

16:46 Azrael:
 Il Nara è comodamente appollaiato su una panca di legno della biblioteca, mentre le sue copie fanno incetta di varie pile di libri. Quelli sulla storia di Kiri sono, chiaramente, tra i più numerosi e, a differenza di Kaori e delle sue copie, questi non vengono scartati. Di fatti qualunque figura abbia mai utilizzato o ideato jutsu di questo tipo potrebbe essere persino nella storia della Nebbia. Oltre a quelli, però, vi sono anche le storie di tutti gli altri Villaggi, Konoha compresa, ed è su questo che in prima battuta si concentrano le dieci copie del Tessai. In qelle storie potrebbe anche esserci qualche informazione sugli Otsutsuki e le copie leggerebbero avidamente anche quei paragrafi, ma senza fermarsi. L’unico momento in cui hanno l’ordine di farlo è una volta esaurito le ricerche o aver trovato il loro obiettivo. E così passerebbero miriadi di informazioni sulle origini dei Villaggi, i loro fondatori e quel che hanno visto e affrontato, le varie guerre tra popoli e la lotta di potere. Richiede un enorme dispendio di tempo esaminare tutta quela mole di informazioni ed è proprio per questo motivo che il Nara ha impiegato così tante copie per la riuscita. Lo sguardo dell’originale, invece, si sofferma su Kaori, intenta a scandagliare con lo sguardo i tomi, senza prenderli raffazzonatamente come hanno fatto le copie dell’uomo, ma esaminandone i titoli uno ad uno. Quando lo sguardo si ferma perplesso su un libro di ricette un sorrisetto trova spazio sul volto di Azrael < Non credo che quello sia al posto giusto. > Le iridi scivolano sul corpo della Hyuga, in maniera anche un po’ inappropirata al luogo in cui si trovano, ma d’altronde chi conosce l Nara sa perfettamente che non è quasi mai appropriato alle situazioni o ai posti in cui si trova. Torna a guardarla in viso solo quando la donna gli da dell’esibizionista, strappandogli un’espressione beffarda e superba. < No, sono soltanto pigro. Posso riempire questa biblioteca di mie copie, ma mi sono addirittura limitato! > Battute a parte, il volto gli torna serio non appena l’argomento lo necessita. Ha detto che non crede all’’appartenenza di quest’uomo al clan Otsutsuki ed anche Azrael è assolutamente d’accordo con questa idea. < Lo penso anche io, non l’ho mai visto in prima persona, ma non credo sia davvero la dea coniglio o qualcosa di simile. Stiamo parlando di divinità, questo tipo si fa esplodere in piazza come un attentatore, arriva per fare un discorso e va via. Non ha alcun tipo di senso. Se sta facendo tutto questo per perdere tempo è perché non è ancora in grado di batterci. > E se non ne è ancora in grado, allora non può essere una divinità. Una creatura mitologica, forse, come ha detto a Yosai e Tenshi la rispsta potrebbe essere nei libri di storia o in quelli che parlano di creature di cui si ipotizzava soltanto l’esistenza. [ C on ]

17:08 Kaori:
 Le due copie della Hyuga sono in giro per la biblioteca alla ricerca di volumi di storia che possano riguardare Konoha o Kusa, luoghi dove Kaori sa esserci dei collegamenti alla leggenda degli Otsutsuki. Le copie recuperano i vari volumi presenti riguardanti la storia del Villaggio della Foglia e dell'Erba e si mettono a sfogliarne le pagine cercando di scorgere a colpo d'occhio qualunque tipo di riferimento all'argomento in questione sulle righe stampate. La Dainin originale, nel mentre, sorride alle parole del marito mentre toglie il libro di ricette dallo scaffale andando, subito dopo, a gettarglielo addosso. Non un lancio brusco o violento: non ha intenzione di far male al Tessai né tanto meno di rovinare una proprietà non sua, semplicemente gli fa saltare il volume sulle gambe con divertita premura. < Toh. Magari trovi qualcosa di divertente da fare mentre le tue copie fanno il lavoro sporco al posto tuo > lo punzecchia tornando alla sua ricerca andando a scorgere i titoli fra gli scaffali. Salta a piè pari vari libri prima di trovarne qualche altro che potrebbe fare al caso suo. "Leggende della Foglia" e "Kusa: il mito della Cattedrale ed i suoi templi". La parola "templi" fa scattare qualcosa nella sua mente portandola a ricordare il luogo dove anni prima ha fermato, definitivamente, i piani di Cappuccio Rosso ed i suoi uomini. Era un luogo nascosto e abbastanza segreto ma magari un tempo era stato visitato e famoso. Magari ci sarebbe stato qualche indizio, fra quelle pagine, circa il famoso Tempio della Luna che ancora oggi popola spesso i suoi incubi. Ascolta le parole di Azrael mentre recupera quei libri e quindi si volta ad osservarlo con espressione seria. < Lo so. Credo che sia un folle al pari di Cappuccio Rosso. Un qualche visionario che crede di poter davvero recuperare tutto il chakra del mondo... Forse... > si ferma un istante andando a prender posto sulla panca dove siede il Nara. < Forse Sakir ha ragione. Forse questa persona sta puntando ai Demoni codati? > ipotizza la donna cercando lo sguardo di Azrael, la voce ancora bassa in rispetto del luogo dove si trovano. < Se potesse davvero assorbire il loro chakra... > non conclude nemmeno la frase lasciandola cadere nel vuoto. Sa che lui potrebbe perfettamente intuire la direzione verso cui stanno correndo al momento i suoi pensieri. Si ritrova quindi a sbuffare stanca, le palpebre pesanti per la nottata di lavoro sulle sue spalle, e ad aprire il primo volume riguardante i credi religiosi. Chissà che non trovi qualcosa di utile circa la Dea Coniglio? [ Chakra: -20 | 2 copie (10 chakra a testa) ]

17:39 Azrael:
 Le storie riguardanti il decorso e la nascita di ogni Villaggio dovrebbero essere finite, ma le copie non hanno esaurito il loro compito. Due di loro raccolgono un tomo che narra della storia delle arti ninja, dal ninjutsu, al genjutsu, a quelle su arti marziali e delle armi, altre invece raccolgono un tomo sulle arti segrete, quelle dell’evocazione e quelle uniche create da singoli maestri ninja. Riprendono la lettura, senza prendere appunti poiché una volta riassorbite passeranno direttamente la loro conoscenza all’originale. Per quanto riguarda le altre sei, invece, tornano alla sezione miti e leggende e l’originale le osserva, comprendendo che non hanno nulla di meglio da fare che attendere altri ordini. < In questa sezione, cercate tutte le creature e gli idividui considerati leggendari e legati a qualunque tipo di jutsu. > La voce è forte e chiara, viene tenuta anche leggermente più alta del limite consentito in una biblioteca, ma d’altronde non pensa sia un problema in questo momento. Le sei copie rimanenti si dirigono verso gli scaffali su cui si concentrano anche le copie della Hyuga e due di loro si fermano proprio accanto a quelle fatte dalla donna, poggiando un gomito sugli scaffali ed iniziando a… flirtare? < Ehi! Lontani dalle copie di mia moglie! > La voce proviene, naturalmente, dal Nara e le copie si rimettono subito all’opera. Raccolgono diversi tomi, storie su creature leggendarie formate da altri corpi, chimere, esperimenti di cui non è certa l’esistenza, volumi che trattano di jutsu che hanno creato il mondo stesso. Insomma, tutto quello che può esser fatto risalire a qualcuno che ha intenzione di tornare all’origine delle cose, dell’universo. Tutte quelle sciocchezze di cui blaterava l’individuo che, orami, nessuno più considera un Otsutsuki. Mentre le copie si riappoggiano ai banchi per proseguire la loro lettura forsennata, sulle gambe del Tessai viene lanciato il libro di ricette e lo sguardo d’onice si dirige verso le perlacee di Kaori. < Non vedo cosa dovrei farci, sono sicuro che mia madre farebbe ognuna di queste ricette cento volte meglio. > Le sorride, aprendo poi davvero il libro di cucina, senza però prestarvi minimamente attenzione. < I Demoni, dici? È possibile, ma perché concentrarsi su di noi? Perché perdere tempo e energie per far saltare in aria i nostri genin? > Domande che potrebbero trovare risposta in un semplice sistema di diversivo, ma allora che possibilità hanno di fermarlo? Non hanno idea di come intercettarlo, fermarlo o impedirgli di trovare i demoni codati. Avrebbero soltanto la possibilità di contrastarlo a fatto compiuto. < Potrebbe essere collegato agli spadaccini della nebbia? Yosai mi ha detto che il suo compagno di team è stato salvato dalla detentrice della Shibuki. > Un dubbio piuttosto casuale, che però potrebbe non rivelarsi del tutto infondato. < Magari nelle leggende che interessano gli spadaccini c’è qualcosa. > Termina, tornando con gli occhi sul libbro di ricette, improvvisamente interessato. < Ramen di pesce! Da Ichiraku non lo fanno! > [ C on ]

18:10 Kaori:
 Le copie della Hyuga raggiunte dalle copie di Azrael arrossiscono divertite del loro evidente intento malizioso tornando ligie al dovere nel momento in cui il Nara spedisce i propri duplicati a lavorare. La Kaori originale trattiene una risata fra le labbra scuotendo divertita la testa mentre sfoglia attenta le pagine di quel tomo. Legge rapidamente i titoli dei capitoli e scorre con lo sguardo i paragrafi alla ricerca di parole ben specifiche che possano catturare il suo interesse: Dea, Coniglio, Kaguya, Chakra. A quanto pare, dopotutto, il chakra è ciò che ha spinto questo sedicente Dio a mostrarsi ed attaccare, perciò, magari, potrebbe essere un altro spunto di riflessione su cui porre attenzione. Legge di divinità dedite alla giustizia, all'equilibrio, al caos. Legge di Divinità buone, cattive e solleverebbe il capo al sentire le parole di Azrael circa il libro di ricette. < Sono felice che tu credi nelle abilità culinarie di tua moglie. > fingerebbe stizza, Kaori, perdendo rapidamente il sorriso quando la voce del marito va a replicare circa il suo dire in merito ai Demoni. < Perché se ci tiene impegnati qui potrà agire indisturbato.. non lo so, a Suna? > replica lei, ma sa perfettamente che lo stesso Nara ha pensato alla stessa cosa. E' una partita impossibile finché non sanno almeno chi hanno contro e lo sanno entrambi. Per ora possono solo rispondere alle sue offensive in attesa di capire come contrattaccare. < Gli spadaccini? Ma perché? > domanda la ragazza, a bassa voce, assottigliando lo sguardo. < Non ne capirei il senso... forse è intervenuta solo perché voleva aiutare nella protezione di Kiri? > azzarda la Hyuga l'ipotesi per lei più probabile. < Ma... in ogni caso cercare non farà male. Chiederesti ad un paio di copie di dare un'occhiata, per favore? Qui ci sono diversi volumi sugli spadaccini. > aggiunge indicando al marito gli scaffali in questioni con un cenno della mano: è troppo stanca per creare altre copie, ha bisogno del suo aiuto. E solo a quel punto tornerebbe a sfogliare il resto delle pagine soffermandosi solo alla menzione delle parole sopra citate. Nel mentre le sue copie si sarebbero sistemate a leggere altri libri relativi alla storia dei Villaggi dell'Erba e della Foglia, nonché la storia dei Demoni: fino a che punto si possa considerare storia e non leggenda a Kaori non è chiaro ma, decisamente è una lettura utile a scartare eventuali ipotesi o confermarne delle altre. Solo una volta finito di sfogliare il libro relativo ai vari credi religiosi la Hyuga andrebbe a riporlo sulla panca al proprio fianco per passare poi a quello relativo alla storia dei templi di Kusa: è piuttosto sicura di conoscere quasi tutte le leggende di Konoha e preferisce quindi dare la precedenza al libro che sicuramente l'avrebbe istruita di più. Ne sfoglierebbe le pagine ricercando anche in questo caso parole chiave quali Chakra, Luna, Otsutsuki, Dea, Kaguya e Hamura. Scorrerebbe con le iridi perlacee ogni rigo passando rapidamente oltre sui passi privi di tali riferimenti, soffermandosi solo qualora leggesse tali termini per capire di cosa si tratti e, quindi, ricavare eventualmente qualcosa di utile ai fini della sua ricerca. [ Chakra: -20 | 2 copie (10 chakra a testa) ]

18:49 Azrael:
 le copie del Nara si stanno occupando di effettuare una sorta di localizzazione crociata, adesso. in qualunque parte dei libri che stanno esaminando vi sia qualche riferimento a capacità particolari o jutsu che consetano di dividersi in più parti, cercano se si parla anche di capacità che consentano una tale libertà spaziale, altre dimensioni da cui entrare ed uscire, persino qualcosa di collegabile alla dislocazione qualora ve ne fosse e, se dovessero trovare qualcosa di sikmile, cercherebbero riferimenti al chakra e al suo assorbimento. Sono informazioni tutte piuttosto precise, che dovrebbero portare alla scoperta di qualche individuo in grado di compiere queste cose tutte assieme e, se vi fosse stato nella storia un racconto o un evento legato a tale creatura, come abbiano fatto gli abitanti dell’epoca a sconfiggerlo o liberarsene in qualunque modo. Da una parte ci sono copie che si occupano di questa ricerca sui libri legati alla storia, ad avvenimenti accaduti realmente, dall’altra vi sono le altre copi che si occupano del lato più mitologico della questione. Kaori e le sue copie, invece, stanno battendo sul versante religioso, legato alla dea coniglio e agli Otsutsuki, altra possibile via di indagine. Nel frattempo ij due ridono e scherzano, cercando di alleggerire quell’atmosfera pesante come la nebbia che avvolge l’isola su cui sorge Kiri, riuscendo in maniera piuttosto discreta nell’evento. Il discorso dei demoni nascode un vicolo cieco su cui nessuno dei due ninja della foglia vuole poggiare la propria attenzione, nessuno vuole dire ad alta voce che non avrebbero possibilità di fermarlo e che dovrebbero affrontare una creatura molto più potente di loro, forse l’unica che davvero potrebbe metterli in difficoltà. E il Nara la butta come sempre sull’ironia < Ci sono certe cose che mia moglie fa meglio e certe cose che invece deve far meglio mia madre. È l’equilibrio universale. > Le rispode, scorrendo distrattamente gli occhi sul libro di ricette, finché non si ritorna al discorso degli spadaccini della nebbia < Non so, magari punta alle spade. > Fa spallucce, a quell’idea, prima di poggiare il libro di ricette sul banco ed attirare l’attenzione di una copia tra le sei addette alle leggende per darle un altro ordine < Portami il libro che parla della storia degli spadaccini dela nebbia e delle spade, sia leggenda che realtà > Ed ecco che la copia si dirige ad adempiere il suo ruolo, portando poco dopo i due tomi e poggiandoli davanti all’originale, che li sistema aperti dinanzi a sé, pronto a leggerli. < Forse avrei dovuto portarmi gli occhiali da lettura. > Termina, osservando la Hyuga prima di immergersi nella lettura. [ C on ]

19:05 Kaori:
 C'è un sacco di storia dietro l'esistenza stessa della grande Cattedrale che si staglia nella capitale Kusana. Kaori non ci aveva mai prestato troppa attenzione ma adesso apprende anche qualcosa circa le sue origini e le persone legate ad essa trovando persino, verso la fine del tomo, il nome di Yukio citato varie volte come Sacerdote del posto. Non avrebbe mai pensato al Tessai calato in tale ruolo ma ehi, quando mai Yukio è stato prevedibile? Arriva quindi a terminare la lettura memorizzando eventualmente le informazioni importanti e tralasciando i dettagli relativi a qualunque altra cosa non c'entri con il tempio della Luna e gli Otsutsuki. Il tempo scorre rapido in questo modo, nel silenzio della biblioteca screziato solo, di tanto in tanto, dalla voce dei due ninja che cercano di riflettere assieme e, al tempo stesso, incoraggiarsi. Azrael scherza con lei facendola sorridere e poi decide di aiutare attivamente a sua volta facendosi passare da una copia un paio di volumi circa gli spadaccini della nebbia. < Forse. Effettivamente Raido aveva la Samehada e quella spada ha il potere di assorbire il chakra di chi veniva colpito. > ricorda la Hyuga ritrovandosi a pensare per la prima volta all'Oboro dopo molto tempo. La sensazione è strana, quasi un fastidio di sottofondo, ma totalmente trascurabile. A quel punto la Hyuga recupera l'ultimo libro rimasto della sua selezione, quello relativo alle leggende della Foglia. Lo legge con la stessa attenzione che ha prestato ai volumi precedenti ponendosi come obiettivo di soffermarsi su qualunque concetto relativo al Byakugan, al Chakra, a Kaguya e agli Otsutsuki. C'è molto di più da leggere in questo volume data la quantità di riferimenti presenti sul suo stesso clan e si ritrova a perdere quasi due ore dietro la lettura di questo singolo libro. Segnerebbe nella propria mente i punti più importanti e, a suo parere, più utili ad identificare la figura del Dio come un Otsutsuki o, all'opposto, smentirla. Solo giunta al termine della lettura, gli occhi pesanti a bruciare fastidiosamente in viso, tirerebbe un sospiro di sollievo andando a richiudere il volume stancamente. Le sue copie, terminato il loro compito, svanirebbero così da riportare alla Hyuga le informazioni ricavate lasciandola intontita per un lungo momento da quell'eccesso di novità profuse nella propria testa. < Mhhhn. > mugugnerebbe stringendo le palpebre, un senso di vertigine a farla reggere alla panchina per non farla cadere. < Credo di aver raggiunto il mio limite. > ammetterebbe con un timido sorriso riaprendo alla fine gli occhi. Non vuole che Azrael si preoccupi per lei e perciò cerca di mostrargli il suo lato più positivo e leggero. < Non credo ci sia altro che possiamo trovare utile qui... > direbbe alla fine, stanca, riponendo a posto i libri precedentemente estratti. < ...vogliamo parlarne meglio davanti ad un po' di ramen? > proporrebbe, guardandolo, aspettando quindi che anche il marito sia pronto ad andare prima di unirsi a lui nella strada verso casa. [ END ] [ Chakra: -20 | 2 copie (10 chakra a testa) ]

19:54 Azrael:
 Con il libro davanti si mette a ricercare notizie riguardo l’origine delle spade, se c’è qualche essere che le ha generate o che possa, in qualche modo, rivoerle. Cercherebbe poi varie notizie riguardo tutti i vari possessori delle medesime, se qualcuno avesse qualche collegamento interessante e che possa essere utile alla risoluzione degli attuali eventi. Le notizie sulla Samehada e su Raido, di cui legge anche una menzione nel libro lo fanno sorridere. < Mr Matrimonio mancato, mh? > Mormora in direzione della donna, sapendo he l’avrebbe fatta sorridere, prima di ripiantare gli occhi sulle pagine, alternando tra miti e leggende. Certamente la reale origine delle spade non sarà la medesima di quelle della leggenda, ma in entrambe potrebbe celarsi una verità più o meno utile. Le copie, intanto, dovrebbero essere in dirittura d’arrivo riguardo le loro ricerche sia sul piano storico che sul piano mitologico. Le ultime ore passano abbastanza tranquille, la lettura del Tessai è rapida, veloce, è abituato allo studio, gli è sempre piaciuto leggere ed assimilare informazioni perché la conoscenza è potenza, ancor più del chakra. Ad un certo punto, però, le copie si riuniscono attorno a loro ed anche l’originale arriva al limite. < Eff, anche io. > Confessa a Kaori, donandole una lunga occhiata carica di puro affetto. Riassorbirebbe le copie, assimilandone le conoscenze ottenute in tal modo. Anche le sue percezioni vengono confuse per un attimo, quando in missione una copia svanisce è un piccolo trauma, che può portare a distrazioni. La conoscenza acquisita, forse, è anche peggio. Non vacilla, però, semplicemente si inebria di tutte le nozioni ottenute, cercando di catalogarle nel proprio cervello nella maniera più ordinata possibile. < Va bene, andiamo via. Magari passiamo a casa stasera, voglio provare a prepararti del ramen di pesce. > Le sorride, prima di comporre il sigillo della scimmia, far fluire il proprio chakra e farlo fuoriuscire da ogni tsubo per ricoprirsene completamente, poggiando una mano sulla spalla della donna per avvolgere con la cerulea energia anche lei. Visualizzerebbe poi casa propria, il loro spazio vitale, con i loro figli, il parquet, le stanze che ogni giorno sono abituati a vedere oramai da anni e, quindi, dislocarsi lì assieme a Kaori. [ End | Dislocazione ]

Kaori e Azrael passano la giornata nella biblioteca di Kiri alla ricerca di qualsiasi tipo di informazione relativa agli Otsutsuki, la Dea Coniglio, leggende relative al chakra e a jutsu capaci di duplicare l'esecutore in maniera differente rispetto la moltiplicazione.