Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Koshirae, parte I

Quest

Giocata di Clan

0
0
con Yukio, Hanae

Le ombre della notte sono ormai da diverse ore state gettate sull'intero villaggio dell'Erba. La luna rimane nascosta dietro imponenti nuvoloni grigi, rivelando raramente il proprio quarto calante per illuminare ciò su cui sovrasta. Ci si trova all'interno del primo palazzo dell'Hasukage, forte di uno stile estetico che richiama ovviamente la classicità originale di Kusa. Son pochi, i presenti, per lo più shinobi che fanno parte della stretta sicurezza presente. Questa notte, doveva avvenire un incontro organizzato via lettera con l'hasukage. Un uomo dal nome di donna, Tamako Koshirae, ha richiesto esplicitamente di incontrarsi con Yukio per trattare una possibile collaborazione con i membri del suo clan. E l'incontro sarebbe dovuto iniziare qualche minuto fa ormai, in una stanza del sesto piano. "Hasukage, c'è stato un piccolo problema.." Dalla porta della stanza dove ti trovavi, si fa avanti uno shinobi avente in fronte il copri fronte del villaggio dell'erba. Indossa una tuta nera aderente al corpo: lo riconosci come una delle guardie che fa il turno di notte al primo piano. Abbassa lo sguardo e subito dopo la testa, un inchino formale prima di proseguire. "Il rispettabile capoclan Koshirae è al primo piano. Da protocollo ci è imposto di conservare gli oggetti di chi entra, però.. " il suo sguardo devia dal tuo, come fosse pervaso da una tensione mai provata. In effetti, è più unica che rara l'occasione che chiunque causi un problema tale dal disturbare le guardie all'entrata. "Si rifiuta di consegnare la spada. Chiede cortesemente di passare armato o che sia lei a scendere. Sono mortificato. " Alza il mento e mette lo sguardo dritto, attendendo che sia Yukio a prendere una decisione sul proseguo. { ambient per yukio }

23:16 Yukio:
  [Stanza dell'Hasukage] Nella propria stanza, in perfetto orario se non addirittura con qualche minuto di anticipo, giace l'Hasukage sulla propria poltrona, lo schienale non è bloccato della poltrona e per questo motivo si dondolerebbe su di essa; i piedi sono poggiati sullo spigolo destro della scrivania, piedi nudi e per nulla coperti, i sandali shinobistici sono lasciati sul pavimento vicino la propria poltrona. Fra le dita della mano sinistra giace una pipa di vecchia costruzione, si potrebbe solo immaginare all'epoca in cui risale, piena di decori con l'estremità che richiama una bocca aperta di un dragone, il tutto intagliato nel legno e decorato con oro e colori accesi come da vecchia prassi orientale. "Bussare" Sollevando quella pipa decorata, senza osservare direttamente la guardia "La prossima volta, s'intende" Non che gli fa rifare tutta la scena bussando prima alla porta, ovviamente "Oh, ma pensa tu, accedere ai palazzi governativi armati, una questione difficile da risolvere" Ridacchia, compiendo un ampio tiro alla estremità del beccuccio della pipa, tirando una notevole quantità di nicotina per poi rigettarla verso l'alto in una densa nube bianca "Sarebbe molto scorretto far smuovere l'Hasukage dopo che ha dato disponibilità e presenza per incontrarli, un punto a loro sfavore" Muoverebbe finalmente gli occhi verso il Ninja di guarda questa notte; in quel frangente andrebbe ad unire le proprie energie fisiche e psichiche per un richiamo del chakra, come di routine dovrebbe esplodere dentro al proprio corpo e manifestarsi unicamente per qualche attimo attorno alla propria figura prima che ne riprenda il completo controllo. "Falli pure salire" Schioccando la propria lingua biforcuta sul palato, tirando giù i piedi dalla scrivania e mettendosi composto sulla propria poltrona, bloccandone lo schienale e tirandosi appena più avanti. All'interno della stanza una scrivania tutta d'un pezzo di legno fa da padrona, interamente chiusa senza che lascia spazio alla visione delle gambe del Tessai, un piano in vetro sopra ed una miriade di scartoffie ad ornarla; una serie di armature sono visibili in quella sala, una fra queste è una corazza di un'epoca leggendaria, quella dell'ormai deceduto Kyuzo Hosoi, al quale è stata rubata dopo la sua morte come un trofeo da mostrare a chi si ricorderà di quell'armatura. "E non essere mortificato, ma la prossima volta, bussa. Potrei masturbarmi e non mi piacerebbe essere disturbato onestamente" Ridacchia appena, cercando di renderlo più a suo agio possibile, scherzando un poco in merito "Ah, che i sensitivi restino in contatto con voi nel caso altre fonti di chakra si attivassero" Piccola nota accentuata da un cenno delle proprie sopracciglia. Attenderebbe ora che il ninja in questione inviti le persone nella propria sala, sperando di aver avuto successo nella concessione appena effettuata. [se ck on]

Il tempo trascorso tra le ultime parole della guardia e le prime di Yukio caricano l'atmosfera di una tensione innaturale e quasi mistica. Puoi notare gli occhi del tuo sottoposto deviare dal loro normale fissare il vuoto quando s'abbassano per analizzare la postura da te assunta; ma si fa indietro rapidamente, attendendo il tuo giudizio. "Signore, non accadrà più." La mano sinistra dello shinobi si alza ed il palmo sfiora il proprio coprifronte, come se stesse effettuando chissà quale solenne giuramento. Attende che le direttive terminino, prima di congedarsi con un cenno del capo accompagnato da un suono di conferma: "En." E così, esce dalla porta, aprendola ed allontanandosi. Pochi secondi dopo, potrai notare, tornerà indietro con grande foga per chiudere la porta. Non c'è nulla di nuovo per qualche minuto, tutto ciò che ti circonda fa da testimone alla tua storia e ai tuoi obiettivi, come l'armatura del leggendario Kyuzo Hosoi. Eppure, per quanto meravigliosa, è probabile che non ti sorprende più. Chissà quanto prurito può causare, esser lì immobili a lasciare che la mente vaghi- quanto pericoloso può essere. Ma i pensieri perdono immediatamente forma quando, dopo qualche minuto, avverti due battiti sulla porta. Passano pochi secondi prima d'esser aperta, probabilmente per tuo comando. Si ripresenta la guardia di prima, che accoglie aprendo la porta il tuo ospite: Tamako Koshirae. La prima cosa che i tuoi occhi potranno osservare è l'innaturale carne pallida che caratterizza l'ospite, accompagnata da un capello corvino perfettamente calato ai lati della testa, lasciando libera la fronte. Quest'ultima, è profondamente segnata da cicatrici che a primo acchitto potrebbero parer d'ustione; la pelle è secca e raggrinzita, persino attorno alle palpebre. "Hasukage." Le sue labbra si schiudono rivelando una voce colma di un sentimento che tanto ricorda quello di chi si è arreso al proprio fato. La voce tradisce quell'orgoglioso portamento. Al fianco destro, potrai inoltre osservare una katana chiusa dentro un fodero; Forse sono i tuoi occhi, i tuoi sensi da Tessai, ma quell'oggetto pare quasi vibrare, circondato di un'energia mistica. Prima che tu possa introdurti, potrai ben notare come lo sguardo del Koshirae si sposti sull'armatura di Kyuzo. Le pupille sembrano spalancarsi ma immediatamente tornano ferme, come se avesse istantaneamente represso qualsiasi dimostrazione emotiva. "La sua fama la precede." Si introduce così. {ambient per yukio}

23:48 Yukio:
  [Stanza dell'Hasukage] Un cenno di capo per conferma verrebbe posto dal Tessai alle parole del Ninja, come a confermare che lui abbia capito, confidando in lui. Come inevitabile sorte, la solitudine lo porterebbe a ritornare indietro nel passato, qualche ventennio fa se non di più, recuperando i vecchi ricordi dell'ormai deceduto Kyuzo, fra tiri di pipa e sbuffi di fumo bianco si perderebbe per qualche minuto, fino ad un bussare alla porta che interromperebbe la propria riflessione "Avanti" Come dovrebbe essere, seppur cazzaro esige molto sulla privacy e sul rispetto se un posto è suo "Yukio, mi conosce come tale del resto, Tamako" Permettendosi di chiamarla per nome "Se la mia fama mi precede, sapete bene che odio i convenevoli e troppo distacco nel dialogo, preferisco un tu per tu" Esponendo un sorriso che per lui può essere naturale,ma dall'altra parte osservare un ninja ricolmo di piercing e tatuaggi non è propriamente il massimo, soprattutto se le primavere alle proprie spalle sono eccessive. Forse, a sorpresa della donna, Yukio effettuerebbe una mossa non consueta fra i Kage, una stretta di mano. Si solleverebbe senza alcun tipo di problema dalla propria poltrona allungando la mano destra nei confronti di lei, in cerca di un ricambio. Impossibile non notare quella strana sensazione che proverrebbe più dall'arma che dalla donna stessa, qualcosa che si nasconde all'interno di una semplice katana. La guarderebbe per qualche attimo, riportando l'attenzione sulla signora, ancora in attesa di un ricambio per la propria mano. Al suo tocco infonderebbe ma non danneggerebbe il corpo altrui, giusto per far notare che come lei porta un'arma in un luogo simile, anche lui si attrezzerebbe a modo per prevenzione. Un sorriso garbato se fosse accettata la propria stretta, senza stringere eccessivamente, lasciando che il proprio corpo crolli nuovamente sulla propria poltrona come un sacco di patate "Vi piace?" indicando l'armatura dell'ex Mizukage "Solo un mastro fabbro può fare un'armatura del genere" Indicandola con la propria pipa, alla quale farebbe un ennesimo tiro, riportando la totale attenzione sulla donna "È strano ricevere una richiesta di incontro, non sono una persona così tanto rilevante nel mondo del resto, posso chiederti senza troppi mezzi termini che cosa vi porta da me? Ovviamente se non dovete dirmi prima qualcosa di più importante" Tende a precisare, sbilanciandosi brutalmente all'indietro con una spinta di reni, tale movimento porterebbe le gambe a sollevarsi e lasciare che il tallone del piede destro poggi sulla propria scrivania mentre la gamba sinistra si accavallerebbe sulla precedente; il tutto non per scostumatezza ma per abitudine, è casa sua e si comporta in tal modo, quanto meno si può ringraziare del fatto che non sia in mutande. Se il ninja di guardia la notte fosse ancora sull'uscio della porta lo inviterebbe ad entrare "Puoi presenziare? Giusto per avere un intermediario per questa situazione, è la prima volta che mi capita, quindi ti autorizzo a rispondermi anche contro alle mie idee o pensieri in una eventuale discussione, il tutto non influenzerà il mio pensiero nei tuoi confronti, sei un bravo ragazzo" Come iniziare a far preoccupare una persona parte 1. [ck on]

Le labbra della nuova conoscenza si comprino tra loro, portando l'inferiore ad essere aspirata all'interno della bocca per inumidirla con la lingua. Lo sguardo rimane dritto di fronte a te, immergendosi mentre t'ascolta nei tratti che ti contraddistinguono fisicamente. Piercing, tatuaggi, occhi... Studia quel tuo portamento e alla fine sussulta, quando il suo nome viene pronunciato. "Abbracciando il mio credo ninja, devo rafforzare la mia persona..sia una mosca o un Dio.." Lo sguardo devia nuovamente dal tuo e s'abbassa sulla tua pipa; Pochi momenti, per poi rialzarsi lungo il braccio che viene teso in sua direzione. "Eppure, come essere umano, non posso che esprimere la mia sorpresa e gratitudine donandole parole formali." Sembra quasi che tutta la premessaa fosse una giustificazione; E subito dopo, un braccio s'alza e la mano sfiora la tua. Le vostre carnagioni, chiare come appaiono, sembrano quasi confondersi tra loro per quei pochi attimi. La presa è stretta, testimone di forza, ed avvolgente. Non tenta una sfida alla tua fisicità, e tenterebbe di sfiorare con la punta delle sue dita, ritraendosi, le tue unghie smaltate. Le braccia tornano lungo i fianchi ed il busto ruota appena, rivolgendosi all'armatura del Fu Mizukage. "E' un capolavoro. Peccato, sia carica di un odore insopportabile." Lo sguardo si sposta un'ultima volta dall'armatura e torna così su di te, attendendo che l'hasukage torni alla sua posizione predefinita. La guardia ascolta la tua richiesta e annuisce già quando sei a metà frase. "Hasukage..io..non..cioè.." Si porta a passi timidi e lenti al tuo fianco, come se stesse accettando una sorte inevitabile. Ed è affiancandosi, che piegherà il busto per avvicinarsi al tuo orecchio. La voce pare quasi tremante "Dovrebbe..signore..capisce..una posizione meno.. " il suo orecchio, vicino al tuo, emana il caratteristico calore di chi si trova in forte soggezione. Si silenzia poco dopo, tornando dritto. "Yukio, il Paese del Ferro è inquinato da anni dallo stesso odore dell'armatura nella sua stanza. " potrebbe trattarsi di un astio verso le azioni di Kyuzo? "Vogliamo stabilire a Kusa una sede per il Clan. I ninja giureranno fedeltà al villaggio, ci sono in realtà alcune condizioni.. " introduce l'argomento ma non si spinge oltre, attendendo d'analizzare le tue azioni.

00:24 Yukio:
  [Stanza dell'Hasukage] Non baderebbe molto alle prime parole della donna, più stranamente porterebbe la propria attenzione al ninja di guardia notturna "C-come?" ricordandosi solo ora della propria postura "Oh, hai ragione" E gli da pure retta! Per questo motivo si metterebbe ben composto con le gambe sotto la scrivania, bloccando nuovamente lo schienale così da non avere l'imput di stravaccarsi come un maialino "Odore insopportabile ma ormai scomparso" Gli occhi dall'armatura ruoterebbero verso la donna, inarcando il sopracciglio "Quell'armatura sapete da dove proviene... Non molte persone conoscono le origini" Un sorriso, per niente rassicurante, comparirebbe sulle labbra del Tessai "Oh guardi, sto iniziando ad avere la pelle d'oca" Muovendo il proprio corpo come se una sensazione di brivido inglobasse Yukio completamente "Qualche vecchio ricordo, mi perdoni" La lingua biforcuta uscirebbe dalla propria custodia, mostrandosi alla propria interlocutrice "Mi fa strano che una nuova persona alla mia presenza ponga una attenzione così rilevante a quell'armatura..." Il tono di voce andrebbe a scemare, poco alla volta, lasciandosi prendere fin troppo dalla situazione "E non avete idea di quanto abbia goduto nel momento della mia liberazione, portando nella mia reggia un tale simbolo" Un tiro della pipa, veloce, fin troppo "Se voi lo osservate, potete capire ciò a cui mi riferisco" Calmandosi, ritornando secondo dopo secondo un poco più composto e lucido. "Il tuo compito è sempre quello di richiamarmi nel caso esageri, sia ben chiaro" Puntualizzerebbe di punto in bianco al ninja di guarda, guardandolo di sottecchi. "Volete, un attimo, questa è una parolona, vorreste, semmai" Sollevando l'indice destro verso l'alto "Non per fare la persona pignola eh, ma come ben sa, ho rischiato anche la mia stessa vita" di trecento che ne può avere "Nel costruire tutto ciò che attualmente può vedere" Un attimino di pausa per il Tessai, rivolgendo il proprio sguardo verso la donna "Ma vi ascolto volentieri, mi fa piacere un dibattito con una persona estranea a Kusa e soprattutto a me" Indicandola con un cenno della pipa, un tragitto che quest'oggetto farebbe rilasciando un piccolo fiumiciattolo di fumo denso e bianco, il quale si disperderebbe secondo per secondo nell'aria circostante "Sentiamo queste... Restrizioni" Ruotando di scatto gli occhi verso il ninja di ronda "prendi nota, eh!" Come se l'ansia attuale non bastasse. [ck off]

Quando il Tessai decide di obbedire alle parole di uno shinobi che , per quanto lodevole, si trova più e più gradi sotto nella scala gerarchica..beh, il termine moderno è 'si rompe'. Batte le ciglia un paio di volte e alterna rapidamente lo sguardo dall'Hasukage all'ospite proveniente dalla lontana terra del Ferro. Le sue sopracciglia rimangono alzate e inizia a fissare anch'egli l'armatura di Kyuzo, tra l'esser sveglio e l'esser in chissà quale profondo stato di confusione. "Il Paese del Ferro è inevitabilmente marcato da quell'odore. Un tempo, l'avrei accolta calorosamente a osservarne la magnificenza.." Le palpebre superiori della capoclan s'abbassano appena, lasciando trapelare nello sguardo la dolcezza tipica di chi ripensa ad un passato glorioso. Eppure, per un momento, prima che torni a guardarti, percepisci una profonda e repressa ira. "Le azioni di Hosoi hanno...inevitabilmente..messo fine ad un'era.. " Nel pronunciare quelle parole, potrai ben notare la mano sinistra della capoclan alzarsi per sfiorarsi la fronte, completamente coperta dalle cicatrici da ustioni che tnato ne caratterizzano l'aspetto. Un indizio, forse. "Sissignore." Con riscoperta ansia, la guardia allarga le narici e impunta il suo sguardo su di te. Forse un po' troppo. Ma intanto, il discorso va avanti. "E' stato rude da parte mia. Il viaggio dal paese del Ferro mi ha fatto muovere con piede di guerra, ma le mie intenzioni son diverse." Dopo le scuse rivolte al tessai, che ne ha giustamente puntualizzato il discorso, segue a parlare. "Desideriamo, in molti, servire un villaggio. Alcuni shinobi la foglia, altri l'erba. Voglio chiedere di trattare i secondi come cittadini e ninja qualsiasi..Di dedicarci delle terre e un finanziamento iniziale per rialzarci dal fango. " Un investimento, quasi. Intanto, lo special jonin che oggi fa da controllore ad un tessai inizia ad utilizzare l'avanzata tecnica della scrittura del chakra per segnarsi sulle maniche dei vestiti...appunti. evidentemente non aveva fogli con sè e ha preferito conservare la vita, rispetto all'onore. "Saranno subordinati a voi, prima che a me. Ovviamente. " Fa una pausa e prosegue. "Ho studiato il suo aspetto, prima...Temevo di star sacrificando sconsideratamente i miei figli e fratelli... " Inizia a riflettere, cercando il tuo sguardo, provando a immergercisi per coglierne le sfumature più profonde. "..mi chiedo..perché la lama si fidi tanto.. perché lei appaia tanto inarrivabile." Si tende appena in avanti col bust, eppure, s'arresta una volta ancora. "L'ultima richiesta, è di rendere le lame del clan un tesoro da noi soltanto possedibile. nessuna perversa collezione." termina

01:54 Yukio:
  [Stanza dell'Hasukage] Gli occhi del Tessai punterebbero in questo momento unicamente alla donna. La schiena si porgerebbe in avanti, i gomiti sulla scrivania e le mani conserte sotto al mento le quali lo sorreggerebbero. Gli occhi con cui punta la donna non sono naturali, ma bensì alterati dalle proprie lenti composti da una sclera nera e l'iride d'un rosso cremisi. Qualche tiro di pipa di tanto in tanto ascoltando con attenzione le parole della stessa houjutser "Le azioni dell'ex Mizukage hanno avuto una fine, per fortuna" Un suono forte proverrebbe da Yukio, dovuto ad uno schiocco di lingua sul proprio palato "Sono certo che le tue intenzioni sono diverse, ma c'è da considerare anche il fatto che..." Sospira, giocando un poco con la propria pipa, lasciando un po' di suspense "State sempre parlando con una persona che gestisce l'intero carcere più sicuro nelle terre ninja, una persona che ha ricostruito un intero villaggio e che ha messo termine a due avvenimenti mondiali" Riferendosi a Kuugo e Kyuzo ovviamente "Quindi... La vostra proposta di fondare la propria famiglia a Kusa è sicuramente concessa, se è a questo a cui volete arrivare, concedo pure la libertà di essere presenti e raggiungibili anche a Konoha, ma in merito a ciò vorrei precisare una cosa" Sollevando la pipa "Qualsiasi cosa accada, Kusa avrà a prescindere la priorità. Vogliamo vederla come degli intrusi pacifici dentro Konoha? Bhe, forse, è possibile, ma del resto meglio prevenire che curare, vi pare?" Inarcando il sopraccigli destro, mantenendo un contatto visivo diretto con la donna "Non voglio di certo intimorirvi ma più scendere a patti" Spiega, portandosi un poco avanti con la schiena "Siete qui perchè il mio villaggio è più vicino rispetto a Konoha o perchè vedete un modo di esprimervi maggiormente nel paese?" Domanda, in cerca di una risposta più concreta che filosofica "Un aiuto economico non sarà di certo un problema, non ho mai toccato il deposito di Kusa per creare tutto ciò ma unicamente di tasca mia; proprio per questo la mia domanda andrò a modificarsi, prima di Kusa, prima di Konoha, se ci sarà un aiuto alle armi o di supporto, chiedo esplicitamente che ci sia un confronto diretto prima con me, Yukio" Specifica "Sarò io ad approvarvi e sarò io a finanziarvi, non avrete alcun tipo di problema e sarete protetti in tutto e per tutto, ma vi chiedo fedeltà e fiducia prima nei miei confronti, poi a Kusa ed infine a Konoha" Mette subito le cose in chiaro "I tesori sono vostri, non sono il tipo da mettere i bastoni fra le ruote, ma come cosa giusta devo pensare anche a qualche interesse, non credete?" Sollevando i propri occhi, compiendo un'enorme inspirazione dalla pipa "E voi la parola... E se ovviamente volete rendermi partecipe della vostra peculiarità, il mio collega sarà sicuramente felice di testare le vostre abilità, è un luogo sicuro questo, non dovete preoccuparvi" In un certo senso lascerebbe libera dimostrazione alla donna di mostrare le proprie potenzialità contro il ninja di guardia che è restato fino ad ora nella sala. Ovviamente il piede destro resterebbe quanto più vicino al ragazzo, in modo tale da dislocarlo immediatamente nel caso avvenisse un attacco improvviso, teletrasportandolo letteralmente nella parte opposta della stanza, toccandolo unicamente con il proprio piede se fossi così tanto vicino a lui. [ck on][se attacco dislocazione per PNG da ambient]

Le parole di Yukio affluiscono rapide e decise. Come una serpe, mira a ciò che più conviene; e come una tigre preda su tutto ciò che lo circonda. Quegli occhi, quella sclera nera e quelle lenti a contatto rosse: pensi di essere in grado di toglierle, se lo desiderassi? O forse lo smalto..i piercing... Tutto ciò che indossi veste te e la tua anima, forse è da lì che parte la tua notevole leadership. "Grandi miglioramenti richiedono discreti sacrifici." Annuisce con il capo, la figura a cui oggi hai dedicato tanto tempo. E così fa al termine di ogni tuo significativo periodo. "Sono qui, come sarò alla foglia, perché credo nei vostri valori." provati ormai innumerevoli volte dalle sue azioni. Il discorso del tessai s'avvicina al termine e la risposta finale della figura è un placido " Accetto le sue condizioni. " A seguire, Yukio offre quasi come sacrificio la povera guardia: la vera vittima e protagonista nascosto di tutto questo piccolo grande evento. Il ragazzo in tuta nera ti guarda negli occhi ed in un primo momento cerca pietà "signore.." ed in un secondo momento, sposta lo sguardo sul capoclan dei Koshirae. Sembra osservar la figura con una certa accettazione di qualsiasi cosa avvenga. "Osservate..cautamente.. " Passano degli istanti, e Yukio potrà ben notare l'occhio sinistro della figura irrigidirsi come fosse marmo e poi prender le stesse caratteristiche dell'oro. L'aura attorno al capoclan cambia, la sua mano destra si posa sul fodero e potria percepire un gran chakra accumularsi all'interno. L'azione che darà avvio a tutto, è il distendersi del pollice della donna, che alzandosi mostra appena qualche centimetro di lama. Ai tuoi occhi, saranno visibili tre fili allungarsi: uno verso di te, che raggrinzisce e sparisce prima di raggiungerti. Uno alla tua guardia, che dislochi prima d'esser sfiorata, ed un terzo che invece s'allunga fuori da una finestra, collegandosi ad un uccello che sfortunato passava di lì. La lama viene coperta nuovamente, ed è proprio con quel movimento che osserverai il volatile esser tagliato in due parti, destinate a precipitare alla base del palazzo. Accorreranno delle guardie, ma sicuramente verranno calmate dal fatto che questa era solo una dimostrazione. Kusa, adesso, ha una nuova forza dalla sua parte. { end }

Il capoclan Koshirae incontra Yukio e assieme trattano i termini di un accordo che vedrà parte del clan stabilirsi al villaggio dell'erba, ricevendo un finanziamento. Verrà approvata una legge che renderà illegale la possessione delle armi dei Koshirae per qualsiasi individuo non faccia parte del clan.

Bel lavoro; Yukio come Hasukage mantiene il suo fascino e le sue bizzarrie.

Prima parte delle due ambient di introduzione del clan Koshirae :)