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con Hitomu, Onosuke

21:13 Onosuke:
 In questa sera nebbiosa di inizio primavera, o quasi, Onosuke ha deciso di fare altro. Infatti, dopo aver salutato Tenshi a casa, si sta dirigendo verso l'arena del torneo, famosa per la sua incredibile bellezza, per allenarsi. Giusto qualche giorno prima, e questo è il motivo della sua decisione, ha risvegliato il chakra raiton che si trovava assopito all'interno del suo corpo. La sua idea è quindi di arrivare al luogo e allenarsi su una tecnica nuova e, in più ripetere la tecnica del clone di roccia che, qualche giorno prima in una missione di livello C, aveva fatto cilecca. Per stare comodo, ha deciso di indossare un paio di pantaloni della tuta di colore nero, una maglietta girocollo a maniche corte dello stesso colore con il simbolo del clan Aburame all'altezza del pettorale sinistro che si può notare a causa del suo colore bianco e una felpa sopra a questa con la cerniera di colore grigio scuro. Ai piedi porta un paio di scarpe da ginnastica nere rovinate, che usa sempre per fare allenamento, e a coprire naso e bocca porta la solita mascherina nera appena lavata e pronta a essere sporcata. Allacciato alla coscia sinistra si può notare il porta kunai e shuriken mentre al fianco dentro porta il suo ninjato, datogli nel momento del suo ingresso negli anbu, all'interno del fodero. Allacciato intorno al bicipite sinistro, invece, porta il coprifronte e sotto ad esso, più vicino al gomito, porta il nastro rosso regalatogli dalla Senjuu. Il cappuccio della felpa è tirato su e gli copre abbondantemente tutto il capo. Il passo è deciso e non vede l'ora di sfogarsi un po'. Infatti in quei giorni la tensione è stata tanta. Prima l'attacco avvenuto alla festa, poi la missione che, anche se è andata bene, poteva finire diversamente a causa di un suo banale errore e, infine, l'attacco alla sua dolce metà. Perchè non è successo a lui? Perchè si trovava lei in quel posto? Queste domande gli riempiono la te sta da quando è successo. Sapere che poteva perderla lo fa sentire male. Lo fa sentire arrabbiato perchè non avrebbe fatto ciò che si era promesso di fare cioè proteggerla. Tra mille pensieri, continua a camminare e non si rende conto di essere arrivato ai limiti della pizza. Questa sarebbe stata la strada più veloce per arrivare a destinazione, ma a causa di ciò che gli gira per la testa, si era dimenticato del fatto che questa fosse stata chiusa. Così si trova davanti alle staccionate di separazione, a guardare il luogo in cui si è visto per la prima volta quell'essere. [equipaggiamento: 6xshuriken, 3xkunai, ninjato]

21:24 Hitomu:
 Il cielo si è inscurito dopo la discesa del Sole oltre l’orizzonte. La Luna ha preso il suo posto in alto nel cielo ed è circondata da miriadi di stelle. Alcune piccole nuvole passeggiano solitarie e veloci diventando solo delle comparse nella volta celeste in questa notte mite. Tutto questo sarebbe però coperto da un velo di nebbia sceso sulla città che lascerebbe solo intravedere il cielo sopra di esso. L’isola di Chumoku è più silenziosa del solito. Gli uccellini cinguettano facendo ritorno ai loro nidi dove passeranno la nottata, il vento soffia lieve sugli alberi portando i rami a danzare tra di loro e il mare attorno rimane piatto battendo cautamente sulle scogliere. La comparsa di questo essere definitosi un dio ha scosso particolarmente il popolo dell’isola. Le voci, che si sono susseguite in queste lunghe giornate, sono arrivate anche al jinchuuriki della Foglia che passeggia ora nel parco nella zona dove è accaduto il fatto. Il passo dell’uomo è lento, cadenzato. Le iridi azzurre si muovono intorno davanti a lui cercando un dettaglio che possa colpirlo. Un essere spunta dal cielo attraverso un portale e ferisce più persone. Già il primo passo della precedente frase è surreale. Qualcuno che può viaggiare attraverso varchi spazio-temporali. Sono davvero cambiati tempi da quando il biondo era solamente un allievo seduto sui banchi dell’Accademia. L’haori di colore rosso scuro viene fatto sventolare dalla brezza che tira. Aprendosi, lascia intravedere il resto del vestiario composto da una maglia a maniche lunghe di colore blu, un giubbotto smanicato di color verde tipico del Villaggio della Foglia, un paio di pantaloni di color nero con una fasciatura di bande bianche sulla coscia destra e, infine, un paio di sandali da ninja del medesimo colore sopra. La zona dell’accaduto sembra essere stata chiusa al pubblico tramite delle transenne in legno sulle quali c’è scritto chiaramente di non oltrepassare le barriere poste. Il volto del jinchuuriki è coperto da un cappuccio del medesimo colore del mantello che copre la sua chioma bionda e parte del suo capo. Si avvicina al luogo dell’incidente e i suoi occhi notano una figura immobile dietro una delle barriere. <Sai cos’è successo qui?> quel che è accaduto lo sanno quasi tutti ormai. Il biondo vorrebbe capire se quella figura ha anche visto tutta la scena. Rimane qualche metro distante da lui attendendo una risposta. [chk on]

21:46 Onosuke:
 Sta fermo a pensare. "Ma se gli anbu ci avessero messo di più ad arrivare, cosa sarebbe successo?" si domanda in quel momento. Effettivamente questo nessuno può saperlo. Quel 'Dio' ha ferito due genin: Norita e Sakir, ma chi dice che dopo non sarebbe toccato a lui? I pensieri di questa notte non sono belli e l'atmosfera non aiuta. La nebbia, infatti, ricopre completamente la piazza della città rendendo il tutto molto macabro. Da lontano, ad un certo punto, un'ombra attira l'attenzione del ninja degli insetti. Una persona infatti sembrerebbe camminare all'interno della zona che è stata proibita ai cittadini. Questa sembra dirigersi verso di lui. Ovviamente non sa se lo stia facendo di proposito o sta seguendo un percorso casuale o diverso. Per questo si presta ad avvicinare la mano destra verso la sua coscia dello stesso lato dove si trova il porta shuriken. Fatto sta che poco dopo questa figura si trova a pochi metri distante da lui e gli porge una domanda. L'uomo è irriconoscibile, ma capisce subito che non si tratta dell'essere che ha attaccato la popolazione dalla voce decisamente diversa. Vuole sapere se il ragazzo ha visto quello che è successo. Inizialmente Onosuke si insospettisce della cosa. Cosa ci fa una persona all'interno della piazza? Solamente qualche istante dopo, grazie alla brezza, vedrebbe ciò che indossa la figura. Il cappotto verde smanicato viene subito ricondotto, all'interno della testa dell'Aburame, ai ninja della foglia. Si tratta quindi di un suo superiore. In quel momento porta entrambe le braccia lungo i fianchi, abbandonando la postura più difensiva di prima. "Si signore!" risponderebbe con tono serio e deciso. "Ero tra i genin che si trovavano nel posto quando è avvenuto l'attacco." continuerebbe per spiegare meglio la situazione. Ma chissà chi è quella persona, il quale viso è nascosto dal cappuccio dell'haori rosso scuro. Sicuramente non si immagina di avere davanti il nono Hokage in persona.[equipaggiamento: 6xshuriken, 3xkunai, ninjato]

22:44 Hitomu:
 Solo qualche attimo di silenzio prima che la risposta altrui arrivi all’udito del biondo. Attimi che permettono al Nono uno sguardo più attento verso la figura davanti a lui. L’uomo si avvicina ancora di qualche passo arrivando direttamente alle spalle di quello che sembra, dall’aspetto e dalla voce, essere un ragazzo e si ferma un metro alla sua destra, appena dietro le barriere. Quest’ultimo riconosce in Hitomu l’appartenenza al villaggio della foglia e dal suo atteggiamento sembra portare rispetto a lui dimostrando di essere anch’egli uno shinobi. Gli occhi azzurri di Hitomu cercano di scrutare il viso del ragazzo, coperto in parte da un cappuccio, e una scocca scintillante attira lo sguardo del jinchuuriki notando il coprifronte della Foglia. Il ragazzo svela di essere stato presente nel momento dell’incidente ed l’attenzione del Nono verrebbe immediatamente catturata. In questo momento, l’uomo vuole sapere tutti i particolari accaduti altro giorno in modo da poter analizzare nel migliore dei modi la situazione. <Mi servirebbe conoscere ogni singolo dettaglio> esordisce il jinchuuriki mantenendo un tono serio <Spero non sia un problema per te rivivere quei momenti> aggiunge mentre le mani vengono alzate sopra gli occhi con le dita che stringono il cappuccio dandogli uno slancio che lo lascia appoggiare sulle spalle del Nono. Dalle voci che sono giunte all’orecchio dell’uomo, la scena che ha interrotto una gran festa non è stata bella da vedere. Chiedere, dunque, ad un ragazzo di rivivere quei momenti non deve essere semplice e questo Hitomu lo sa. <Come ti chiami, ragazzo?> domanda l’uomo per mettere più a suo agio il genin e conoscerlo fondamentalmente. Per sapere cosa il mondo deve affrontare, però, è necessario che il Nono sappia ogni secondo di quei momenti e in questo modo, l’uomo può cercare qualche indizio sulla figura divina apparsa. <Forse ti starò chiedendo troppo.. ma è importante per noi tutti, altrimenti non lo farei> spiega infine il jinchuuriki di Kurama aspettando ora in silenzio una risposta attenta da parte dell’Aburame. [chk on]

23:15 Onosuke:
 L'uomo incappucciato che si trovava dietro di lui lontano circa un metro, ora si trova di fianco a lui mantenendo comunque lo stesso spazio di distanza. Fermatosi quindi davanti alla staccionata, continuerebbe a parlare. Il ragazzo, dato comunque la differenza di grado, cerca di tenere una postura del corpo adeguata al momento: le braccia sempre lungo i fianchi e il petto rivolto verso quello che da lì a poco avrebbe scoperto essere il nono hokage. Per lui non ci sono problemi a ricordare i momenti passati. Ciò che è successo lo turba sicuramente come ha turbato tutti, ma parlarne non è un problema. Ciò che l'ha portato ad accettare il ruolo di anbu è anche questo. I momenti in cui una persona può rischiare di perdere la testa sono tanti durante l'intero arco della vita. Solo pochi lo riescono a sopportare e lui sa di riuscirci. Ciò che succede, però, dopo le prime parole lo lascia un attimo senza parole. Non tanto per vedere la figura in sè del jinchuuriki di Kurama, ma di trovarselo davanti senza preavviso. Ecco. Un po' come è successo qualche giorno prima con il Dio comparso tra le nuvole. Come quel giorno, però, l'Aburame non si lascia perdere alla sprovvista e dopo la fine del discorso del Nono prende la parola. "Buonasera Nono Hokage. Mi spiace non averla riconosciuta subito. Mi presento. Il mio nome è Onosuke Aburame." dice abbassandosi il cappuccio facendo vedere al Dainin dei capelli neri non tanto lunghi ma, come al solito, poco curati e spettinati. "Nessun problema si figuri. Le spiego subito. L'essere è comparso proprio lì sopra.." comincia a spiegare indicando il cielo circa al centro della piazza " dando il benvenuto con una saetta che ha colpito proprio dietro il palco." continuerebbe. Ciò che è successo ce l'ha proprio stampato in mente. "Successivamente ha cominciato a parlare dicendo che noi esseri umani abbiamo giocato fin troppo con il chakra e che è tornato a prenderselo e subito dopo ha cominciato ad attaccare. Ha usato una tecnica raiton e una katon, una per mano. Ho fatto caso che non ha formato sigilli, ma le tecniche sono partite dai palmi delle sue mani. In quel momento io con altri miei colleghi ci siamo fiondati a salvare i civili in traiettoria mentre altri hanno provato a contrattaccare.". Pensa ancora che questa sia stata una mossa stupida, ma meglio evitare in questa situazione i parei personali. "Infine è sceso sul palco e ha preso in mano il presentatore della festa, il quale si è accasciato a terra qualche istante dopo. Da lì a poco sono arrivate le squadre speciali anbu e lui è scappato riuscendo a ferire due genin.". L'avvenuto è stato raccontato. Spera di essere stato d'aiuto mentre guarda in faccia il ninja conosciuto in tutto il mondo.[equipaggiamento: 6xshuriken, 3xkunai, ninjato]

23:35 Hitomu:
 Conoscere i fatti, analizzare il luogo e scoprire dettagli fino ad ora rimasti sconosciuti. Questo è l'obiettivo che si è prefissato il Nono per questa sera e il giovane sta dando una mano in questa situazione. Hitomu può ritenersi fortunato ad averlo incontrato, in modo da avere tutto il racconto da chi l'ha vissuto in prima persona. Il genin, di nome Onosuke, riconosce il viso del jinchuuriki passando alle solite formalità dell'occasione. <Tranquillo, Onosuke. Avevo appunto un cappuccio per non farmi riconoscere..> cerca con una battuta di smorzare subito i toni formali, in modo da poter parlare apertamente. <Ma quel coprifronte lì, mi fa sentire come a casa e so di potermi fidare..> spiega l'uomo con le iridi che si direzionano verso l'oggetto legato al braccio dell'Aburame. La forza portante ascolta le parole del genin prestando a loro la sua totale attenzione senza perdere neanche una lettera che esce dalle labbra di lui. Un fulmine, una dichiarazione ed un attacco. Questi i tre passi che hanno contraddistinto quella giornata. <Ti ricordi le lezioni in accademia? Dissimula la tua presenza e seguimi> spiega il Nono mentre aggira di qualche metro il fronte del palco camminando sulla destra di questo. Si muove in modo lento celando la sua presenza allo sguardo delle persone lontane dal palco o chi si trovi da quelle parti. Arrivato a lato del palco, poggia una mano sulla barriera davanti a lui e con un piccolo balzo la supera entrando nella zona vietata. <Cerchiamo di non farci scoprire..> consiglia al genin. Cammina con passo lento guardandosi attorno e i suoi occhi possono notare il terreno devastato da alcuni jutsu, proprio come dichiarato dal giovane. Le iridi azzurre si muovono veloci e attente, in cerca di qualche indizio. <Eravate in tanti, voi genin della Foglia?> domanda il jinchuuriki, sempre preoccupato delle condizioni dei suoi abitanti. <Come stanno gli altri?> è sempre negli interessi del Nono stare informato sugli shinobi, soprattutto i più giovani. <E come stai tu? Qual è stata la tua reazione?> chiede infine mentre continua a camminare avvicinandosi ora al palco. [chk on]

00:02 Onosuke:
 Lo sguardo del Nono durante il discorso del giovane hanno dimostrato a pieno la sua attenzione. "Spero di avere soddisfatto la sua curiosità Signore, e di essermi guadagnato la sua fiducia anche con l'aiuto oltre che per il coprifronte.". Sentirsi dire che si ha la fiducia di un ninja di questo livello fa un enorme piacere al ragazzo, ma avercela per ciò che si è fatto vale molto di più e ci terrebbe veramente il ninja degli insetti. Poi ascolta le intenzioni del portatore della Volpe. "Come mai deve nascondersi? Mi fa strano che lui non possa entrare qua dentro. In fin dei conti è un Kage." si domanda perplesso senza però dire niente a riguardo. "Certo si. Mi ricordo." risponderebbe poi alla domanda. Così porterebbe le mani al petto congiungendole provando a formare il sigillo della capra. Successivamente proverebbe ad immaginare le due sfere: quella della forza spirituale a livello della testa che presenta un moto a spirale e quella della forza fisica a livello della pancia che presenta lo stesso movimento della prima. Infine proverebbe a immaginare di unirle proprio all'altezza del sigillo e mescolarle per formare quella che sarebbe la terza sfera: quella del chakra. Questo, nel caso tutto fosse andato per il verso giusto, si spargerebbe all'interno di tutto il corpo in modo tale da rinvigorire tutti i tessuti. Pronto ad andare si tirerebbe su il cappuccio, in modo tale da ricoprire la testa, e seguirebbe il Dainin cercando di fare ciò che fa lui. Seguirebbe quindi la forma del palco aggirandolo da dietro camminando con calma per non farsi notare da qualcuno che, come lui, passa per caso in zona.successivamente, con un balzo, supererebbe la staccionata entrando così nella zona vietata. Cercando quello che potrebbe essere un indizio, il Kage ricomincerebbe a fare domande al ragazzo. Questa volta meno riguardanti a colui che ha attaccato, ma riguardanti lui e i suoi colleghi che si sono trovati al centro dell'accaduto. "Eravamo in quattro ninja e due che frequentavano l'accademia. Due di noi sono stati feriti abbastanza gravemente prima della fuga e una allieva è caduta a causa dell'impatto di una tecnica col suolo. I due genin sono stati portati subito via e sono stati curati prontamente da medici dell'alleanza. Io avevo provato a dire loro di non attaccare e di aspettare l'arrivo dei rinforzi, ma non mi hanno ascoltato.. o semplicemente sentito. L'adrenalina in alcuni casi fa brutti scherzi non crede?" risponderebbe seguendo il Nono. "Si sono ripresi comunque.".[tentativo di richiamo del chakra][chakra=25/25][equipaggiamento: 6xshuriken, 3xkunai, ninjato]

00:28 Hitomu:
 Il giovane vorrebbe avere la fiducia del jinchuuriki anche per quel che sta facendo in questo momento e non solo per avere il coprifronte della Foglia. Il viso del Nono ruota in direzione dell'Aburame. Hitomu posa su di lui uno sguardo attento, premuroso accompagnato da un piccolo sorriso che si disegna sulle sue labbra. <A volte non c'è bisogno di altro. Non ho mai chiesto dimostrazioni ai miei shinobi.. Mi bastava la loro presenza per essere sicuro che mi avrebbero appoggiato in qualsiasi momento> dice il jinchuuriki del Kyuubi spiegando il suo concetto di fiducia. <Apprezzo, comunque, che tu stia contribuendo questa sera. Davvero..> aggiunge infine cercando di lasciare un piccolo piacere personale al giovane che si trova insieme a lui questa sera. Camminando verso il palco, prima di scavalcare, si gira notando l'Aburame fermo immobile con il sigillo della capra formato dalle mani. <Ahh, che bella la gioventù> sussurra continuando il suo passo mentre rievoca il periodo della sua giovinezza. La ricerca di indizi inizia e Onosuke raggiunge il Nono. Le parole del genin vengono udite dal biondo che rimane infastidito dal venire a conoscenza che erano presenti sul posto anche degli allievi dell'accademia. <Un ninja deve valutare sempre attentamente la situazione. Quando non si conosce il proprio nemico, sarebbe meglio studiarlo prima> e questo essere non sapevano neanche cosa potesse fare a loro. I due genin non dovevano attaccare, come suggerito dal genin. <L'importante è che si siano ripresi> dice sincero e felice che nessuno abbia riportato gravi danni. <Se tornerà, bisognerà fare più attenzione. Cercare di capire i suoi punti forti, i suoi punti deboli. Analizzare il proprio avversario è fondamentale per un ninja> lascia dei piccoli consigli all'Aburame sperando che possano essergli utili. Il jinchuuriki sale sopra il palco continuando la sua ricerca <Vieni. Fai attenzione però> Hitomu gli porge la mano, in modo che lui possa afferrarla ed essere aiutato a salire sopra. <L'adrenalina cosa ha provocato in te, invece?> domanda il Nono cercando di capire cosa lui abbia fatto nel momento in cui ha capito che la sua vita era in pericolo. Sono quei momenti che dimostrano chi tu sei davvero. Quando la tua vita è in pericolo, esce fuori la tua persona. [chk on]

21:45 Onosuke:
 Le parole del Nono, anche se semplici, fanno molto piacere all'Aburame. Sentire che, appunto, era di aiuto a un ninja di quel calibro gli ha fatto capire di avere la sua fiducia. Ormai dietro al Dainin, lo osserva. Cerca di capirne i movimenti per, come può sempre succedere, imparare qualcosa di nuovo. Anche il semplice posizionamento dei piedi per prepararsi ad un salto può insegnargli come utilizzare meno energie. Arrivati ai piedi del palco, il Kage sale e allunga una mano verso Onosuke per dargli una mano, il quale la afferra con forza e, con uno slancio lieve, lo raggiunge. Ciò che ha detto il biondo è verissimo. I suoi pensieri sono completamente d'accordo con quello che pensa il ninja degli insetti. Prima capire chi si ha di fronte e poi, in caso, attaccare. Poi il giovane riceve una domanda riguardante ciò che proprio lui ha affermato qualche istante prima. "In me? Io con l'arrivo della prima saetta mi sono lanciato verso la persona più cara a me che proprio in quel momento si trovava davanti i miei occhi. Poi, sopo aver capito cosa stava succedendo, ho provato a prendere in mano la situazione cercando di spiegare agli altri miei colleghi cosa, per me, era meglio fare. Ho urlato loro di non attaccare e ai due giovani allievi di allontanare più civili possibili dalla zona mentre quelli con il coprifronte di difenderli. Poi ho cercato di difendere chi, con le arti mediche, stava curando il civile che a causa del secondo attacco è stato ferito." spiega. "Questa per me era la migliore cosa da fare. Non saremmo mai riusciti a sconfiggerlo. Perchè rischiare le nostre vite così inutilmente invece di usarle per lo scopo che ci siamo prefissati di perseguire quando ci siamo iscritti in accademia?" continuerebbe dopo una pausa di un paio di secondi. Questo è quello che avrebbe voluto dire a Norita sul letto di ospedale. Forse, anche dopo aver sentito lo Hyuga aver detto di non volerlo sentirselo dire, avrebbe dovuto farlo. "Bisogna mantenere la calma. Agire per sentimenti non è sempre la cosa giusta. Bisogna ponderare le scelte e secondo me bisognava aspettare." conclude guardando fisso negli occhi il Nono. Per lui è quasi stata una liberazione. Il gesto sciocco dei due Genin avrebbe potuto portarli via per sempre e questo suo pensiero è la prima volta che esce da quelle labbra nascoste dalla mascherina.[chakra=25/25][equipaggiamento: 6xshuriken, 3xkunai, ninjato]

22:49 Hitomu:
 Onosuke afferra la mano del jinchuuriki e sale sopra il palco insieme a lui. Il biondo continua a camminare mantenendo sempre la stessa cadenza dei passi. Lento, prima il destro e poi il sinistro, si sposta a zig zag cercando qualcosa che possa catturare la sua attenzione. È difficile che un essere divino possa lasciare traccia disperse che riportino a lui, soprattutto se usa portali spazio-temporali per spostarsi. L’Aburame spiega ciò che ha provato lui in quel momento e quale reazione l’avvento dell’essere ha portato in lui. Difendere ciò che più ama, la persona che porta nel cuore. In fondo, è questo ciò che siamo. Persone che combattono per proteggere la vita della gente che amiamo. Shinobi è solo un nomignolo che non spiega completamente il significato che c’è dietro una persona. Onosuke racconta passo per passo ciò che lui avrebbe fatto in quei momenti e in lui si può notare l’amarezza nel constatare che i suoi compagni non abbiano ascoltato le sue parole. <Urla più forte la prossima volta. Se credi che sia la cosa giusta, fatti sentire> dice il jinchuuriki guardando fisso negli occhi il genin, dimenticandosi per un attimo della ricerca. <Per essere un leader, la tua voce deve risuonare nei cuori delle altre persone. Conquista la loro fiducia e sentiranno in te una voce da seguire> spiega il Kyudaime mantenendo i suoi occhi azzurri fissi sul ragazzo. Essere un leader non è semplice. Per Hitomu, non è stato semplice essere un Hokage e ha dovuto imparare sin da subito a farsi ascoltare dai suoi abitanti. Pian piano, la sua voce è entrata nei cuori della gente che hanno imparato a vedere in lui una persona che poteva portare avanti il Villaggio della Foglia. <Immagina di aver davanti una folla ora. Voltati verso di la> indica con la mano sotto il palco. <Riusciresti a convincerli tutti che le tue parole sono giuste. Vuoi provare?> domanda curioso il Nono. Non sa davvero cosa potrà rispondere il ragazzo. La prova del jinchuuriki potrebbe essere difficile, quanto anche un po’ imbarazzante. La scelta sta nell’Aburame. Non è obbligato a farlo ovviamente. [chk on]

23:12 Onosuke:
 Lo sguardo tra i due è fisso e il ragazzo ascolta i consigli del Dainin. Riguardo all'essere leader, nessuno può insegnarti meglio di un Kage, colui che è stato a capo di un intero villaggio. Per questo le orecchie sono ben aperte per essere come una spugna, pronto a catturare ogni singola indicazione per migliorare come fosse una goccia d'acqua. Urlare più forte. Questo è quello che spiega in poche parole il jinchuuriki, in modo tale da arrivare anche alle persone più lontane. Certo. Dire è sempre più facile di fare. Farsi ascoltare porta anche a tantissima responsabilità. Avere la fiducia delle persone, o nel caso del Nono un'intero villaggio, vuol dire che se succede qualcosa la responsabilità è del leader. Onosuke non è sicuro di voler avere tutta questa responsabilità e forse è questo ce lo blocca, che non gli permette di alzare la voce e farsi sentire da tutti. Forse è anche per questo che ha deciso di diventare Anbu. Per, forse in un futuro, essere il leader di una piccola cerchia di persone. Come ha detto già in passato, a lui non interessa essere riconosciuto come eroe da tutti. A lui interessa esserlo e basta. Forse questo è il prezzo da pagare per chi non vuole essere leader: morire in qualsiasi caso da sconosciuto. "Lei, quando era in carica, non ha mai dato un incarico sbagliato che ha portato pericoli a qualcuno? Se si,come si è sentito e come è andato avanti?" chiede forse superando di troppo la linea del privato. Questo gli serve per capire. Per capire se può essere che si stia sbagliando. Poi arriva la proposta del Nono. Onosuke, a causa di tutto questo, non è in grado. Non se la sente, ma non può dirlo al Nono. Pensa di deluderlo. Così risponde "Signore. Non penso sia il momento. Nel caso ci scoprissero poi dovremmo allontanarci dalla zona. No?". Sa benissimo che si tratta di una scusa. Giusto prima si è domandato come mai il Kage avesse dovuto nascondersi per entrare qua. Cosa potrebbero dirgli se dovessero scoprirlo? [chakra=25/25][equipaggiamento: 6xshuriken, 3xkunai, ninjato]

23:40 Hitomu:
 Da alcuni secondi i loro sguardi rimangono fissi tra loro. Il silenzio intorno permette a loro di concentrarsi solamente sul loro discorso che sta andando avanti da alcuni minuti ormai. Onosuke pone una domanda al jinchuuriki. Una domanda difficile ma, in casi come questi, il Kyudaime non si è mai tirato indietro nel dare una risposta alla persona davanti che possa essergli d'aiuto. Una domanda che deve far aprire il biondo in direzione dell'Aburame. <Certo> risponde secco inizialmente tornando indietro nel tempo con i ricordi. <Incarichi, scelte, azioni.. Ho sbagliato nella mia vita, come tutti> il titolo di Hokage non esenta nella vita dagli errori. L'espressione del Nono si fa leggermente più cupa <Ho perso anche persone a cui tenevo davvero dandomi colpe che forse non erano mie..> ma il carattere delle persone porta a recepire il dolore ognuno a modo suo. La vita ti porta a fare scelte diverse da quelle che qualcuno si aspetta da te. E, in alcuni casi, il jinchuuriki si aspettava diverse strada da intraprendere per delle persone che ha dovuto perdere nel corso degli anni. <Come mi sono sentito? Male, sicuramente. Passi la maggior parte del tempo a pensare di poter proteggere tutti dai pericoli e in un attimo, tutto svanisce e accade quel che non volevi> inizia a mostrare il suo punto di vista al genin. <Si va avanti con la consapevolezza che gli errori saranno sempre presenti nella tua vita e da questi si può sempre imparare. Vai avanti sapendo che non è sempre troppo tardi per porre rimedio ai tuoi sbagli e impedire alle persone che ami di mettersi in pericolo> il discorso del jinchuuriki inizia ad allungarsi. Le iridi sono concentrate su quelle del genin, senza staccarsi un attimo da loro. <Vai avanti perchè la vita va avanti. Rimpiangersi è inutile. Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare più duramente, in modo da evitare sbagli. Quando ero Hokage, avevo più responsabilità certo. Ma quando si tratta di proteggere le persone che ami, non c'è carica che tenga. Da Hokage o da mendicante per le terre ninja, l'amore che provi per i tuoi cari è sempre lo stesso. E questo deve spingerci a non sbagliare più> conclude il Kyudaime il suo lungo monologo. Onosuke si rifiuta di provare quel che il Nono ha richiesto spiegando che potrebbero essere scoperti. Il jinchuuriki sorride voltandosi verso l'altra parte e continua la ricerca <Erano più importanti le parole della forza della tua voce. Urlare non significa alzare la voce, vuol dire entrare dentro le persone> spiega il significato della sua richiesta precedente mantenendo sempre il sorriso sulle labbra. Non è deluso, era solo curioso. [chk on]

00:05 Onosuke:
 Il tempo sembra essersi fermato. Ormai ci sono solo loro e il discorso che ha preso una via particolare. Anche lo sguardo del Nono diventa più cupa ad un tratto. La motivazione è chiara. Parlare di cari scomparsi fa male. Parlare di cari scomparsi per una brutta scelta ancora di più. In questo caso stanno proprio parlando dell'ultimo esempio. Le parole del Dainin sono profonde. La sua concezione di vita dimostra tutta la forza del suo animo. Solo chi è forte riesce ad imparare da ciò che ha sbagliato ed andare avanti senza avere rimpianti. Poi sente qualcosa che lo prende dentro. Difendere chi si ama è una cosa che si può trovare dentro l'anima di chiunque. Onosuke lo sa. Da quando conosce Tenshi lo sente dentro in continuazione. Ancora prima forse dell'arrivo della Senjuu con i suoi genitori e la sua famiglia. L'amore è quella forza che fa andare avanti il mondo e il ragazzo ne è consapevole. Subito dopo la fine del discorso, l'Aburame vede il jinchuuriki sorridere e girarsi e in quel preciso istante si sente dare un'ultima spiegazione, un ultimo consiglio, che chiude tutta questa profonda conversazione. Non ha capito nulla. Ha fallito la prova del Kage. Solo ora capisce veramente quello che precedentemente voleva dirgli. Solo ora ha capito il vero significato di 'urlare'. Deve imparare a farlo. Deve cercare di entrare dentro le persone. Un cerchio che si chiude. Il loro incontro è nato con la parola fiducia e ora questa parola è ritornata alla luce perchè entrare all'interno di una persona vuol dire guadagnarsi la sua fiducia. Il suo sguardo si abbassa, quasi triste per quello che è successo. Per non aver capito ciò che voleva intendere il Senjuu. Ora, però è ora di cercare indizi. Indizi che possono salvare questo mondo bellissimo e non lasciarlo nelle mani di un folle che si fa chiamare Dio. "Per caso si è fatto qualche idea del tipo che ci ha attaccato?" chiede per rompere il momento di silenzio venutosi a creare dopo l'ultima parole del nono. [chakra=25/25][equipaggiamento: 6xshuriken, 3xkunai, ninjato]

00:31 Hitomu:
 Con la coda dell'occhio, il jinchuuriki si accorge che il genin è rimasto deluso dal non aver compreso la 'prova' che gli era stata messa davanti. Non ci sarebbe motivo per abbattersi in una situazione simile però. Il Nono sente un po' di nostalgia, quando si trovava nel suo ufficio e passava le serate a dare consigli agli shinobi che passavano di volta in volta all'interno. <Hai tutto il tempo del mondo davanti, ragazzo. Credimi> Onosuke è ancora giovane per pensare di aver perso un'occasione. Il tempo è dalla sua parte. Ci saranno mille prove da affrontare e mille missioni da portare a termine. La vita è davvero ancora troppo lunga per mettere il broncio ora. Onosuke domanda, infine, se lui si è fatto un'idea dell'essere divino che ha attaccato la folla nei giorni scorsi. Il jinchuuriki una risposta ancora non ce l'ha. Dovrebbe conoscerlo di persona per capire davvero qualcosa. Per ora, può solo attenersi alle parole raccontate dal genin e dalle voci che gli sono arrivate. <Sembra essere davvero un tipo pericoloso. Non ho mai visto nessuno viaggiare tra varchi spazio-temporali. Abbiamo davanti un nemico di cui potremmo davvero conoscere poco. Non per questo ci arrenderemo però, giusto?> domanda quasi retoricamente al giovane davanti a lui. Ci sarà da studiarlo dunque. Capire i suoi punti deboli, i suoi punti di forza. Bisogna analizzarlo per bene. <Lui sembra essere davvero determinato. Attaccare così una folla senza pensarci due volte la dice lunga. Ti do un consiglio e fai da portavoce ai tuoi compagni: se doveste incontrarlo nuovamente, non attaccatelo per nessun motivo. Cercate, invece, di scoprire qualcosa su di lui. Fatelo parlare, in modo che possa dire qualcosa che risulti utile a noi> spiega nuovamente il jinchuuriki sperando che questa soluzione porti ad un risultato. <Sono sicuro che se voi tutti starete uniti, se combatterete come una squadra, potrete riuscire a sconfiggerlo nel momento in cui avremo capito chi abbiamo davanti> termina il suo dire sull'essere divino. <Vai a controllare il punto di caduta del fulmine di cui mi hai parlato. Cerca qualche traccia che possa essere utile, io intanto termino di guardare qui intorno> aggiunge indicandogli l'apertura dal quale è possibile scendere dal palco senza attirare troppe attenzioni. [chk on]

17:33 Onosuke:
 Il nono continua a guardare sopra il palco, con meticolosa attenzione, se c'è traccia anche del minimo indizio. Nel frattempo risponde alla domanda del giovane dicendo che si tratta di un tipo veramente pericoloso. In più dice al ragazzo di comunicare a tutti i suoi compagni, come portavoce, di non attaccare in caso di comparsa del Dio, ma di cercare di capire i suoi punti deboli o, comunque, farlo parlare per cercare di venire a conoscenza di qualcosa che può risultare utile. Anche per Onosuke questa è la strategia migliore. Solo dopo aver capito chi si ha davanti si può pensare di sconfiggerlo. "Certo. Lo dirò a più persone possibili signore." risponde. Il Dainin, intanto, ordina al Chunin di andare a cercare tracce ai piedi del palco, dove si è scagliata la prima saetta, quella che ha interrotto la musica con il suo rumore. Così, dirigendosi verso l'uscita consigliata dal Senjuu, arriva ai limiti del palco il quale presenta delle protezioni in ferro in modo tale da non rischiare che qualcuno possa cadere. Andrebbe ad abbassarsi ed appoggiare le ginocchia per terra per poi, aiutandosi con la mano destra, mettersi in posizione seduta. Da qui, scivolando giù attraverso l'apertura, ad appoggiare i piedi al suolo. Ai suoi piedi vede un grande buco, quel buco provocato dal Dio che li ha attaccati. Concentrato, comincia a cercare con i suoi occhi di colore giallo anceh il minimo dettaglio che potrebbe aiutare il Nono. Si muove verso il segno che ormai si trova sotto i suoi piedi e, abbassandosi con la schiena, proverebbe a notare anche il minimo indizio. "Signore. Qua per ora vedo solo il buco provocato dalla saetta. Continuo a cercare. Alla prima cosa particolare la chiamo." dice al suo superiore con tono abbastanza basso per evitare che qualcuno lo senta al di fuori della piazza. Orami il suo allenamento è saltato, ma non può dire sicuramente che come serata è noiosa. Ha conosciuto il Nono Hokage e lo sta aiutando con delle indagini. Meglio di così non poteva andargli.[chakra=25/25][equipaggiamento: 6xshuriken, 3xkunai, ninjato]

17:56 Hitomu:
 Il ragazzo segue le sue parole scendendo dal palco e dirigendosi dove il fulmine si è schiantato. La zona sarebbe facilmente individuabile dal terreno distrutto e bruciato dalla potenza elettrica scaturita. Nel frattempo, il jinchuuriki finisce di perlustrare il palco senza trovare qualcosa di veramente utile alle sue ricerche. <Non c'è nessuna traccia. Con chi diavolo abbiamo a che fare?> sussurrerebbe tra lui e Kurama che intanto se la dorme indisturbato. <Grazie per la compagnia, eh. Meno male che ho incontrato quel ragazzo> dice verso l'animale spostando ora lo sguardo verso Onosuke in lontananza. Lo guarda con orgoglio, come se l'Aburame rappresentasse in questo momento la nuova generazione della Foglia che, pian piano, sta crescendo. Ha incontrato diversi genin giovani di Konohagakure da quando viaggia per le terre ninja e tutti gli hanno fatto una buona impressione. <Speriamo sia pronti quando arriverà il momento..> quando si dovrà combattere di nuovo per la vita e tutto sarà messo a rischio. La pace non dura per sempre. Questa è una lezione che ha imparato nella sua vita. Per quanto la puoi preservare, prima o poi arriva una casuale che sposta gli equilibri che si erano creati. I piedi del Kyudaime si spostano lentamente in direzione del punto indicato prima a Onosuke per scendere dal palco. Il suo corpo si muove fino a coordinarsi per poter andare giù dalla costruzione in ferro e atterrare in piedi sull'erba del parco. <Onosuke, qui ho finito.. Niente di particolare> la sua voce viene leggermente alzata per poter arrivare all'udito del genin. Dietro di lui, sente qualcuno che si sta avvicinando. Una ronda notturna che si sta portando in vicinanza del palco, dove loro erano in precedenza. In questo momento, entrambi non possono essere visti per fortuna. Il jinchuuriki si avvicina ancor di più all'Aburame, attento a non far nessun rumore. A tre metri di distanza, si ferma accovacciandosi sulle ginocchia e guardando dritto negli occhi il giovane <Bene Onosuke.. è ora di andare. C'è una ronda che sta per controllare il palco. Cerca di non farti trovare qui, ok?> spiega il Nono velocemente al ragazzo, prima di salutarlo. <Ti ringrazio per l'aiuto.. è stato davvero un piacere fare la tua conoscenza. Quando avrete bisogno di una mano, sappiate che io sono nelle vicinanze. Non perdete la speranza anche se questo essere sembra imbattibile. Uniti abbiamo sconfitto qualsiasi nemico. Riunitevi tutti insieme, mettete ciò che state scoprendo a disposizione di tutti, scambiatevi le vostre idee. Lui è da solo. Noi non lo saremo mai> un ultimo consiglio da lasciare al genin con la speranza che possa seguirlo. <Ci vediamo presto.. Ciao ragazzo> socchiude la palpebra destra facendo un occhiolino ad Onosuke, prima di scomparire con velocità estrema lasciando una scia di color giallo fiammante dietro di lui. [end]

18:31 Onosuke:
 Onosuke si trova ai piedi del palco, proprio dove il Nono gli ha detto di andare. Anche se ci sta mettendo tutto l'impegno possibile non riesce a trovare alcuna traccia di quell'essere, nessun indizio utile per capire qualcosa in più riguardo il Dio. Poco dopo anche il Kage lo raggiunge dicendo che sopra non ha trovato nulla di particolare. "Anche io non ho trovato nulla Signore." dice girandosi per guardarlo. Questa è veramente una brutta notizia. Il giovane ci credeva davvero. Sperava veramente di trovare qualcosa che potesse essere d'aiuto. Il pericolo ora è un altro però, infatti una ronda si aggira vicino alla zona in cui si trovano i due ninja e nel caso in cui lo avessero visto sarebbe finito nei guai. "Grazie a lei Signore. Per me è stato un vero piacere conoscerla." risponde finendo di ascoltare tutto ciò che il superiore ha da dirgli. Fino all'ultimo gli ha dato consigli e le ultime parole sono state veramente incoraggianti. Lui si che sa entrare nelle persone. Non per niente ha fatto la storia del villaggio. "Certo Signore. Se dovessi trovare qualsiasi cosa, verrò a cercarla e mi ricorderò di avvisare più gente possibile di ciò che mi ha detto di fare prima nel caso lo dovessimo incontrare ancora. Arrivederci e grazie ancora." finirebbe ricambiando l'occhiolino del Nono prima che lui, come una saetta, scompaia nel nulla. Ora deve andarsene. Cercando di camminare più silenziosamente possibile, Cercherebbe di capire in che direzione si trova la ronda per poi dirigersi verso il lato opposto provando sempre a nascondere la sua presenza. Decide di tornare a casa. Ha delle cose da raccontare a Tenshi. Altro che serata di allenamento. Questa si che è stata una serata interessante.[chakra=25/25][equipaggiamento: 6xshuriken, 3xkunai, ninjato][end]

Onosuke, mentre andava ad allenarsi, si imbatte nel Nono Hokage che gli chiede informazioni sull'attacco del Dio alla piazza e gli chiede di aiutarlo a trovare indizi. Per il giovane, però, solo tanti consigli su come maturare.