[Cure per Norita] - Rendila più Forte
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Giocata dal 15/03/2020 21:55 al 16/03/2020 01:54 nella chat "Alti Borghi"
[Alti Borghi - Ospedale] E’ successo qualcosa e per quel qualcosa i ninja medici disponibili sono stati richiesti per raggiungere l’ospedale dell’Isola. Qualche voce è già circolata, ma non sono chiare e più che altro mosse dal panico che via via si sta espandendo a macchia d’olio. Ha sentito parlare di un Dio, di un attacco… insomma non può certo dire di averci capito qualcosa. Indossa indumenti comodi, i primi che ha trovato, non poteva certo perdere tempo ad allacciarsi i kimono, quindi un paio di pinocchietti elasticizzati e attillati le coprono completamente le gambe, di colore nero, e si perdono verso il basso infilandosi nei suoi soliti sandali ninja anch’essi neri. Al di sopra ha messo al volo una maglia di colore blu con motivi azzurri fantasiosi stampati sopra, le maniche sono lunghe e larghe, come piacciono a lei. Non ha con sé il suo equipaggiamento ninja ma ha il chakra che già scorre in lei potente come un fiume. Si è ritrovata in ospedale in tutta fretta, con i lunghi capelli neri sciolti fino ad oltre le natiche, con alcune ciocche le ricadono in avanti sulle spalle e la frangia a delimitarle gli occhi magnetici e profondi, di quel colore dorato come l’ambra. Pelle pallida, quasi trasparente, come al solito insomma, e in quei vestiti nessuna cicatrice è visibile se non quelle sul sottile collo. Al di sopra del suo abbigliamento ha un camice bianco, pulito e ben tenuto indossato chiuso tramite dei bottoni. Una volta preso il corridoio del determinato piano dove sono stati portati i feriti, la ragazza prenderebbe un elastico dalla tasca del camice e andrebbe a raccogliersi i capelli in un’altra coda, che lascia nudo il collo e raccoglie ogni singola ciocca… nulla le deve dare fastidio. Non sa chi sia stato coinvolto, ma presto lo saprà. I pazienti sono stati smistati in camere singole, sono state prestate loro le prime cure in attesa di riceverne dai medici e lei di certo non perderebbe tempo. Chiederebbe a una infermiera di farsi dare il nominativo di un paziente e la sua camera, e molto probabilmente è così che verrebbe a conoscenza del fatto che Norita Hyuga si trova proprio lì. L’assale una lieve preoccupazione, per molte e varie motivazioni. Lui è quello che più si avvicina ad essere un amico, ma è anche colui che ha risvegliato Mirako, e ora la Yakushi teme che l’Altra possa prendere il controllo e fare dio solo sa cosa. Prende un profondo respiro, chiude gli occhi. Almeno non è morto, è ferito. Con questa convinzione aprirebbe finalmente la porta della stanza e vi entrerebbe… Norita probabilmente è stato steso sul letto, ma non sa esattamente in che condizioni sia. Ci sono troppe preoccupazioni per il momento, e lei deve tenerle a bada tutte, perchè essendo ligia al proprio dovere, non può farsi prendere dai sentimenti. Dunque quella che mostra è un'espressione seria, sebbene tesa, neutra, atta a nascondere ciò che in realtà dentro sta provando. Innanzitutto... Norita è vigile oppure no?[Chakra: On] Norita Viene Portato in braccio da un Ninja Medico è coscente ma completamente senza forze, è sfinito e ferito, il medico entra in ospedale e percorso un breve corridoio lo adagia su un lettino e usa quello che condurlo in una camera di lunga degenza, e una volta Lì il Ninja lo lascerebbe lì andando a via, proprio ora entrerebbe Kouki Norita è Riverso a pancia in su gli occhi chiusi, ma comunque respira regolarmente, in compenso però ha su di se gli effetti di un Onda D'Urto, scagliato dalle mani di un DIO che di sicuro non è per nulla piacevole l'abbigliamento da Ninja il suo solito abbigliamento e l'equipaggiamento al completo e sene rimane lì riverso sul letto quasi privo di conoscenza. [Chakra 18/35] [Alti Borghi - Ospedale] Il respiro è regolare, lo può vedere anche da lì, ad ogni modo non perde tempo e si avvicina al letto dove Norita si trova. Affiancato il ragazzo, rimane un attimo a fissarlo, cercando di analizzare quanto può vedere esternamente… ma a parte i vestiti logori e parzialmente strappati, non può in alcun modo avere una visuale completa e dettagliata di ciò che è successo. <Norita.> lo chiama. Il suo tono è sempre il solito sussurro, melodioso e basso, ma perfettamente udibile, soprattutto ora a quella distanza ravvicinata. Quasi sussurra il suo nome all’orecchio dell’altro e delicatamente poggerebbe le sue mani sulle spalle dello Hyuga. <Puoi sentirmi?> non sa se sia cosciente o meno, ma il respiro regolare e privo di rumori fa intendere che per lo meno i polmoni sembrano non aver subito danni. Ad ogni modo è lì presente la cartella medica compilata dal primo dottore che lo ha soccorso, dunque allungherebbe le mani per afferrarla e toglierla dal comodino per portarla all’attenzione dei suoi occhi. <Cosa è successo?> domanda anche se non sa se Norita può sentirla o meno, le sue sono riflessioni ad alta voce che potrebbero essere quindi udite lo stesso dal ragazzo nel caso abbia solamente gli occhi chiusi. Ha modo di leggere dalla cartella che ci sono presunte lesioni da contusioni alle costole, ed escoriazioni di braccia, fianchi e gamba sinistra. Ad ogni modo ripone la cartella sul comodino ed agisce come le è stato segnato: parlare al paziente anche se egli potrebbe essere svenuto o non dare segni di risposta. Bisogna sempre parlare, sempre spiegare ogni singolo passaggio che si intende portare avanti. Lo guarda, sospira. Apre e chiude più volte le mani. Non si è mai trovata in una situazione simile, davanti a lei non c’è un paziente qualsiasi ma un amico. <Ora prenderò delle forbici e ti taglierò i vestiti, devo scoprire il torace, le braccia e la gamba sinistra. Potrei sfilarteli ma rischierei di farti solo più male, quindi…> detto questo, ecco un altro sospiro, poi prenderebbe un paio di forbici dalla taschina del camice e si accingerebbe a fare quanto annunciato. Deve vedere coi suoi occhi l’entità dei danni. [Chakra: On] Sente una Voce familiare, "Chiha sei tu ???" questo il suo pensiero, e apre gli occhi e vede una sagoma e vede Kouki <Kouki> emette in un rantolo <Sono in Ospedale Vero ??? e Chiha Come Sta ???> quest la sua prima preoccupazione e sentendo kouki dice a fatica <Ci hanno attaccato a sorpresa> dice guardandola l'occhio stanco il viso affaticato e sofferente <un uomo Pallido capelli Bianchi ha il Byakugan pure lui ha analizzato i flussi del Chakra per poi attaccare su due fronti i civili> ha parlato troppo senza prendere fiato e ha un rantolo da ipoossia, respira a fatica, ma poi riprende <si è definito un Dio e dice che vuole riprendersi il Chakra, ha detto che lo abbiamo rubato ai suoi antenati, mentre gli altri aiutavano i civili io e un giovane Inuzuka di nome Sakir lo abbiamo tenuto occupato e lo abbiamo combattuto, era palese fin dall'inizio che non potessimo fare nulla nemmeno per scalfirlo, ma dovevamo agire subito per salvaguardare i civili e l'unica opzione in quel momento era fargli concentrare l'attenzione su un altro fronte, ovvero noi due> dice rantolando ancora e riprendendo nuovamente fiato e poi quando lei dice quello che sta per fare e dice <Fai pure tranquilla> si accascia nuovamente lascindola lavorare [Chakra 18/35] [Alti Borghi - Ospedale] È vivo! Ma certo che lo è. Si sente quasi stupida a quel pensiero… ovvio che sia vivo, sta respirando, eppure quando apre gli occhi e lo sente pronunciare il suo nome… sente di poter tirare un sospiro di sollievo. Strano, non le era mai capitato prima, addirittura quel sollievo le fa trapelare un leggerissimo sorriso, che va subito a soffocare. Professionale. <Si, sei in ospedale…> ma la frase le muore in gola quando sente la prima domanda che le viene fatta subito dopo. Chiha? Perché sta chiedendo di lei, era presente anche lei? Si sente strana, si sente mancare. Non sa cosa le sta succedendo, non sono emozioni che ha mai provato prima, non in maniera così forte. Impallidisce ancora di più, cosa assai dura visto che è già trasparente di suo, eppure è palese, stranamente. <Chiha? In che senso? Era con te?> è difficile da spiegare, è difficile comprendere come in poco tempo quella ragazza le sia rimasta così impressa. È la sua allieva. Si è presa la responsabilità di seguirla, anche se si è ripromessa più volte che non sarebbe mai andata oltre. Non si sarebbe messa in mezzo per proteggerla, perché secondo lei deve fare le sue esperienze, deve capire il dolore e come va il mondo, rompere la campana di vetro e trovarsi nel mezzo dei lupi. No! Non è quello che sta pensando ora. Le mani hanno un piccolo fremito, ora Chiha è qualcosa di prezioso, qualcosa di suo. <Perché mi chiedi come sta? Hai per caso visto che era ferita?> la preoccupazione sale nel tono di voce, ma involontariamente lascia che anche il volto sia leggermente stravolto da tale sentimento. I muscoli rigidi, gli occhi freddi e la bocca serrata. Tuttavia non può e non deve farsi prendere da tali emozioni, cerca quindi riprendere il controllo… respira una e più volte, chiude gli occhi e apre e chiude le mani. Ora Norita gli sta raccontando una storia, ora è lui il suo paziente e deve concentrarsi solo su di lui. <Un tipo che si è autoproclamato Dio e ha attaccato i civili?> riapre gli occhi e osserva Norita, mentre la mano ora afferra le forbici e così le tiene. <Chi era? Non ha detto il suo nome?> quello che vuole è chiaro, riprendersi il chakra. Un sacco di informazioni, sospira e inizia lentamente a tagliare i vestiti di Norita, la maglia innanzitutto con taglio centrale. <Calmati, respira lentamente anche se probabilmente potrebbe farti male, e cerca di spiegarti per bene dall’inizio. Vorrei sapere i particolari.> finisce di tagliare la maglia e cerca così di togliergliela mettendo a nudo il petto, zona delle costole contuse, le braccia segnate anch’esse da delle contusioni e i fianchi. Poi inizierebbe a tagliare la gamba del pantalone sinistro, dall’orlo fino alla cinta, per metterla completamente a nudo. <Questo tizi è comparso… da dove? Era uno Hyuga?> per via del Byakugan, ma ora la domanda più importante. <Hai analizzato col tuo Byakugan quanto chakra avesse in corpo? Per capirne la potenza.> almeno per avere un’idea del livello di questo nemico che o ha qualche problema di sanità mentale, o è qualcosa di molto più grande. <E quindi tu e questo Sakir avete cercato di attaccarlo… mettendovi volutamente in pericolo.> ahia, una cosa per lei senza senso, ma continua. <E gli altri che si sono occupati dei civili? Sono riusciti a far fronte agli attacchi di questo essere? Chiha dov’era?> troppe domande, troppa confusione… sta andando nel caos lei e rischia di fare la stessa cosa con Norita, quindi chiude ancora gli occhi e si prende un minuto. <Scusa… troppe domande, pensiamo prima a rimetterti in sesto, okay? Ora cercherò di guarire le tue ferite. All’inizio sentirai dolore, un pizzicore, ma man mano che andrò avanti sentirai sollievo. Va bene?> sempre chiara quando invece decide di concentrarsi sul suo lavoro, il tono si fa più morbido, dolce, e persino i suoi movimenti nel mentre che tagliava i vestiti del ragazzo, erano delicati e accurati, cosa che non ci si aspetterebbe da una persona come lei. Si assicura che Norita abbia capito tutto prima di procedere. [Chakra: On] <Chiha si è ferita aiutando 3 anziani a scappare, ma mi hanno portato via prima che potessi capire come sta> dice guardandola <io e chiha siamo partiti ieri assieme da Konoha e abbiamo saputo di questa festa volevamo solo divertirci un pò, e festeggiare il fatto di esserci fidanzati, non volevamo questo> inizia a piangere in maniera silenziosa, <Le ho detto io di andare ad'aiutarli, e per colpa mia si è ferita> le parole sono rotte da singhiozzi e rantoli di sofferenza, <il nome ??? No non l'ha detto ha solo detto che il chakra è sprecato con esseri inferiori come noi, è comparlo dal nulla> dice guardandola <una Specie di Portale credo non ho mai visto nulla di simile in tutta la mia vita, è comparso dall'aria e fluttuava, ha preso il presentatore dell'evento e lo ha prosciugato di chakra, lasciandolo quasi senza chakra, e no non era uno Hyuga non ho mai visto uno come lui sicuramente non era uno Hyuga> a questo punto tra singhiozzi lacrime e rantoli, gli manca l'aria e si accasscia nel letto non riiuscendo a proferire altra parola sentendo kouki annuisce facendo comprendere che ha capito [Alti Borghi - Ospedale] Deve fare uno sforzo enorme di autocontrollo ora. Lei che non è mai riuscita ad essere empatica, eppure fa questo lavoro, ora deve riuscire a dare tutta la sua attenzione a Norita, anche se vorrebbe urlargli contro per diverse cose. Rimane in silenzio ascoltando solamente. Chiha che si è ferita per aiutare dei vecchi, Norita che le ha detto di farlo, il fatto che erano lì per festeggiare il loro fidanzamento. Doveva essere un momento felice, e invece… la Yakushi deve riuscire a capire come si sente Norita ora. Si sono fidanzati, doveva essere un bel momento… vede le sue lacrime, le accoglie mentalmente. Si, vorrebbe dirgli. Si. Non doveva lasciarla andare ad aiutare delle persone che erano bersagliate da una tecnica partita da un uomo che nemmeno Norita, Genin, è riuscito a contrastare. Sente la rabbia, sente che la divora dall’interno, ma si trattiene. Stringe i denti con così tanta forza da sentire dolore alla mascella. Non è questo ciò di cui Norita ha bisogno. Lei deve essere professionale. Il cuore batte così tanto che le manca il respiro, sente la testa iniziare a farle male, sente ridere, sente Lei. La ignora. <Ci sono molte cose da capire in questa storia. Cose che al momento né io, né te possiamo comprendere da questi pochi elementi.> ha capito solo che è qualcuno di molto potente. Senza nome hanno ancora meno possibilità di avere informazioni. <Non ti sforzare.> deve entrare in azione, insomma… Norita deve stare bene se vuole avere una conversazione decente con lui. Si concentrerebbe dunque sul proprio flusso di chakra che dovrebbe scorrere veloce ed attivo all’interno del proprio corpo, esso è composto, come ben si sa, dalle energie fisiche e psichiche, ma quelle che servono a lei in questo momento sono le sole energie fisiche. Andrebbe quindi a concentrarsi su questi due elementi nel tentativo di smuovere la sola energia fisica… cercherebbe di estrapolala dal flusso di chakra per separarla dalla componente psichica e cercare di farla risalire in superficie. La smuoverebbe veloce lungo le braccia fino a cercare di farla accumulare nelle proprie mani, entrambe. Quindi se ci fosse riuscita cercherebbe di portare l’energia fisica verso i punti di fuga presenti sulle sue mani, per poter permettere a quello che dovrebbe essere il chakra medico, di venire in superficie, all’esterno. Un alone verde dovrebbe quindi ricoprire le mani della Yakushi, un alone caldo e rigenerante, e andrebbe a portare le mani al di sopra del petto di Norita, a livello della gabbia toracica e delle costole, stando alla giusta distanza, e non a contatto. In seguito cercherebbe di prolungare quell’alone verde affinchè si espanda dalle proprie mani verso il petto del ragazzo. Norita dovrebbe sentire una sensazione spiacevole di dolore e fastidio, man mano che il chakra medico andrebbe a stimolare le cellule e i tessuti ad autorigenerarsi. Rimarrebbe il dovuto sul petto di Norita, permettendo alle costole di guarire da quelle contusioni, tentando, attraverso il jutsu, di stimolarle e rigenerarsi. Dunque farebbe ora scorrere le mani prima sul braccio destro, poi il sinistro, seguendo lo stesso procedimento. Tenterebbe di stimolare i tessuti e la pelle a rigenerarsi per curarsi… e man mano Norita dovrebbe sentire sempre più senso di sollievo. La fatica a respirare sembra diminuire di molto, il dolore un lontano ricordo. Solo un leggero fastidio, un pizzicore. In seguito la Yakushi passerebbe con calma ai fianchi, lì dove quell’alone verde avvolgerebbe la pelle del ragazzo, ed entrerebbe in lui quel tanto che basta per raggiungere la profondità delle lesioni. Nel suo tentativo cercherebbe, come sempre, di stimolare i tessuti all’autoguarigione, e anche per questa zona il ragazzo dovrebbe sentire un netto miglioramento delle sue condizioni rispetto al dolore che provava prima. Infine discenderebbe fino alla gamba sinistra, e farebbe infiltrare l’alone verde del chakra medico all’interno della gamba in modo tale da permettere alle cellule di guarire la propria pelle. Si prenderebbe il tempo necessario per effettuare la tecnica, fortunatamente l’esperienza l’hanno resa molto più abile e veloce rispetto a prima, dunque Norita ora dovrebbe stare decisamente meglio. <Come ti senti ora?> domanda posta con cura, punterebbe il suo sguardo sul viso dello Hyuga. [Tentativo Mani Terapeutiche B – consumo 15 pc + 2 ai turni successivi][Ps ristabiliti: ninjutsu/3 = 120/3 = 40][Ps Norita: 67 -> 100][Chakra: 70/85] Norita sta lì ad'ascoltare Kouki, ha parlato di diverse cose ma a un certo punto non è più più riuscito a reggere la fatica e sentendo kouki di non sforzarsi, annuisce riprendendo fiato <Va ... Va B-Bene> ha il fiatone è affaticato e altre lacrime sgorgano silenziose e rantola <Chiha Sc-Scusami!!> quasi sottovoce ma poi Kouki agisce e un bagliore verde viene emesso dalle sue mani, il chakra medico viene emesso e una sensazione di dolore e fastidio e urla a Detti Stretti <NGHHHHHHH!!!!!!!> mentre lei rigenera le proprie ferite lentamente la sensazione svanirebbe così come il dolore e le ferite e alla fine è tutto sparito, rimane solamente un fiato corto e un viso segnato dalle lacrime e l'ultima domanda <una Merda Grazie> parla normalmente ora ma col fiatone, la sua risposta è riferita più allo stato d'animo che altro [Chakra 18/35] [Alti Borghi - Ospedale] C’è voluto davvero poco alla fine, ed è sollevata del fatto che Norita ora stia bene. Dunque disattiverebbe il chakra medico e permetterebbe così all’energia fisica di tornare nel normale flusso del chakra, senza più deviazioni. L’alone verde attorno alle sue mani svanirebbe, e ora rimarrebbe solo lei. Lavoro concluso. Norita sta meglio, ha sofferto, ma ora fisicamente sta bene… logicamente psicologicamente è provato. Gli rimane il fiatone, ma niente di pericoloso. <Dirò a una infermiera di portarti degli abiti di ricambio.> hanno armadi pieni di abiti che sono stati lasciati lì o in donazione o dimenticati negli armadietti nelle camere, tutti puliti, ovviamente, sono stati lavati, ad ogni modo servono a quello. <Puoi rimanere sdraiato o metterti seduto, come sei più comodo, non c’è alcuna fretta.> il tono calmo, ma di quella calma che serve a trattenere qualcosa di molto peggio. Lentamente andrebbe a sbottonarsi il camice bianco, se lo toglie e lo metterebbe piegato con cura su una sedia. A lungo rimane a guardare quella sedia, quel camice, con la testa abbassata e un ronzio assordante nella testa. Ancora sta cercando di respirare con calma, e solo dopo lunghi attimi si volta verso Norita. <Mi dispiace. Mi dispiace davvero che quel bel momento degno di essere festeggiato sia stato rovinato.> sono parole giuste, sono parole che sente. Si porta la mano destra al petto all’altezza del cuore, stringendo appena la stoffa della maglia. <Mi dispiace davvero, sono sincera.> poche volte lo è, oppure lo è ma a modo suo, in questo caso sta cercando di agire nel migliore dei modi. <Immagino che nessuno avrebbe voluto una fine simile della serata.> lei non è andata alla festa perché odia eventi simili… trovarsi in mezzo alle persone, sentirsi soffocare, la musica nelle orecchie. <Ma… Norita… la testa per riflettere ce l’hai.> ora non riesce a trattenere una leggera rabbia… non vorrebbe davvero, non sa perché si sente in quel modo e agisce in tal modo… ma se prova rabbia vuol dire che le interessa, giusto? E’ una cosa positiva, crede. <La questione era attirare la sua attenzione su di voi affinchè lasciasse perdere i civili. Penso ci siano molti modi diversi per farlo senza per forza andare al suicidio!> quella sua voce sibilante… per un attimo non c’è più. Si trasforma in un urlo finale dove incanala parte della rabbia e della preoccupazione, è così sorpresa da portare le sue stesse mani alla bocca. <…Un minimo di autoconservazione non ce l’hai?> ora abbassa nuovamente il tono, sente le mani tese. <Un pizzico di egoismo per pensare a se stessi anche.> abbassa le mani riportandole all’altezza del cuore. Ha perso entrambe le due amiche che aveva, non intendeva perdere anche lui. <Invece che curare il tuo corpo avrei potuto ritrovarmi a preparare una salma.> non ci vuole nemmeno pensare, e ha intenzione di argomentare tutto quanto. <Hai riconosciuto la potenza di quelle tecniche… hai capito che non avreste potuto scalfirlo, hai capito che era forte… insomma ha risucchiato il chakra a una persona… e quelle stesse tecniche così potenti che lui ha lanciato ai civili… tu le hai fatte affrontare a Chiha.> prende un profondo respiro, chiude gli occhi, sente uno strano dolore al cuore. <A Chiha.> lo osserva, lo sa che si sente in colpa per quello, lo sa benissimo. <Ha affrontato una sola lezione accademica. Sa impastare il chakra e basta praticamente, è solamente poco più forte di un civile. Tu sei stato ridotto così da una tecnica di quel tipo, tu che sei Genin, ma come pensi che possa essere ridotta Chiha invece?> la preoccupazione la sta assalendo e lei non ha il controllo. Non sa cosa si questo sentimento, non lo sa gestire… è così forte, eppure così piccola come una bambina. Non sa come sta Chiha, ma se si deve basare su quello che vede… se Norita è stato ridotto così essendo Genin, non osa immaginare la sua allieva. Si avvicinerebbe a Norita, è istintivo, è veloce, cercherebbe di afferrargli una mano con entrambe le sue. Una presa salda, forte, ma allo stesso tempo così dolce e preoccupata. <Tu sei molto più veloce di lei essendo un Genin, avresti avuto più possibilità. Ti prego Norita, dimmi che hai capito e che la prossima volta userai la testa per ragionare.> lo guarda, questo è il suo modo di relazionarsi con le persone, lei aveva avvisato Norita, del resto, che se l’avesse conosciuta meglio non sarebbe stato felice di essere amico suo. <Lei non ha ancora tutti gli strumenti necessari per una cosa simile. E tu… tu ti sei messo in pericolo senza pensarci due volte, devi ragionare prima di agire.> null’altro, è stata chiara, o almeno pensa di esserlo stata, tutto qui, gli terrebbe ancora la mano con un gesto e un modo di fare che non ha praticamente mai usato. [Chakra: 70/85] sente la prima parte e annuisce si vabene <si va bene> si mette seduto poggiando la schiena contro il muro e parte un cazziatone Gigantesco e lei ha ragione su ogni singolo Punto abbassa lo sguardo e dice <Lo so Benissimo....lo so> dice guardandola triste <ma mentre lei correva dagli anziani io l'ho Attaccato Scagliandogli contro uno dei miei colpi più potenti, dovevo distrarlo e ci sono riuscito lei infatti non è stata colpita in pieno, credo che il colpo sia arrivato a 1 metro da lei, ma è stata scagliata via dal'onda d'urto, successivamente ha tentato di soccorrere gli anziani mentre io e sakir impegnavamo in compattimento il sedicente DIO lo so ho sbagliato a mandare lei, non dovevo, ma non potevo affrontarlo da solo, e in quel momento eravamo in tre mi serviva aiuto per contrastarlo o quanto meno distrarlo, l'unica che poteva aiutare quelle persona era lei> in labbro inferiore trema e nuove lacrime vengono giù con le mani che si portano in viso <Kouki le cose erano due o noi attaccavamo distraendolo o qualcuno sarebbe morto invece ci sono stati solo due feriti, non mi pento di cosa ho fatto, mi pento invece di aver mandato la mia Piccola Chiha, ad'aiutare quelle persone> dice guardandola [Chakra 18/35] [Alti Borghi - Ospedale] Lo guarda. Lo guarda e vede qualcuno al quale lei ha finito per legarsi in poco tempo. Vede un amico, o almeno qualcuno che lei spera diventi suo amico. Lo guarda e prova paura, paura di potergli fare del male, paura che si faccia del male. La perdita, l’abbandono… è qualcosa che l’ha ferita molto e non ha mai imparato a sopportare. Norita riconosce la ragione del discorso della Serpe e questo basta per sollevarla, spera e ha fiducia, quindi, che la prossima volta ragionerà meglio. <Dimmi che la prossima volta ragionerai meglio sul da farsi. Io… mi impegno così tanto in accademia affinchè gli allievi siano preparati e non muoiano al primo scontro, non voglio che tu sia così impulsivo da gettarti all’attacco senza pensare.> solo questo, questo le basta, vuole sentirlo dalle sue labbra e lei gli crederà. Davvero? Gli crederà davvero? Lei che non ha fiducia nemmeno nella propria ombra. Si sente sollevata anche dal fatto che Chiha non è stata presa in pieno… oh, quanto sollievo. Sospira. <Te l’ho detto. Ci sono molti altri modi per tenere impegnato qualcuno. Anche senza rischiare la vita come hai fatto tu. E io vorrei… vorrei che tu ragionassi su questo, sia ora che la prossima volta.> si morde il labbro inferiore e gli lascia la mano, gli permette di coprirsi il volto. <Non tutto si risolve sempre con la forza. Si possono tenere impegnati i nemici in molti modi e credimi… lo so. Ho una certa esperienza, ascolta chi può consigliarti.> inizia a tormentarsi le mani, le dita… non lo faceva da tanto. Sente Mirako ridere, e lei si sente così debole. <Poi ovviamente sei libero di decidere tu, figurati… ma se almeno ci pensi seriamente, sarei più tranquilla.> perché si sta comportando così? Ma perché le interessa? Mirako le urla le stesse parole. Urla, urla, urla, e ride. Lo chiede a gran voce, ma che le interessa di lui? <Avreste potuto distrarlo in altro modo, lo ripeto. Salvare i civili e distrarlo. Ah…> si sente improvvisamente stanca. <Non importa, scusa.> indietreggia verso la sedia e su di essa si siede, sopra al camice, proprio senza pensarci. <Non so cosa mi sia preso, non so perché ho reagito in questo modo e ho parlato in questo modo. Sono stata pessima… ho visto e riconosciuto il tuo dolore e io ho infierito. Te lo avevo detto che ti saresti pentito di avermi conosciuta. Tuttavia anche io, come te, non mi pento di ciò che ti ho detto, e ritengo che sia necessario che tu ci rifletta.> cerca di essere il più diplomatica possibile. <Devo… trovare Chiha. Assicurarmi di come sta e allenarla. Se c’è in giro un essere del genere io voglio che lei sia pronta sotto ogni punto di vista.> stringe i pugni, lo sguardo si fa serio e tagliente. Non ha ancora realmente iniziato ad essere la sua sensei, e già sente una strana sensazione negativa… la sensazione del fallimento. Strano, non lo ha mai provato prima. [Chakra: 70/85] <si Tranquilla la prossima volta rifletterò di più, ora non mi importa di nient'altro Voglio sapere dov'è Chiha e come sta> dice guardandola mentre lei spiega <non doveva combattere solamente portarli via, ma lo so ho sbagliato, dovevamo andare io o Sakir lo so, nonserve continuare a ricordarmelo, la prossima volta fidati che tutto questo casino non ti ripeterà, non metterò più in pericolo nessuno> ascolta tutto il resto del discorso che annuisce man mano, e capisce che ha ragione è ancora immaturo su questo campo e dice alla l'ultima frase <Trovala Portala Con te E Addestrala Al Massimo delle Tue Forze Portala, Ti chiedo di Farla diventare Forte, molto più Forte di Me, Ti Prego Kouki, Deve Prepararsi Al Peggio perchè quello che Sta Per Arrivare, è qualcosa di Devastante per tutti quanti noi> dice serio in volto con ulteriori lacrime che vengono giù [Alti Borghi - Ospedale] Ha inferito, ha continuato a ricordargli. Sa che ha fatto la figura della infame, ma in realtà lo ha fatto solo per assicurarsi che lui abbia compreso. Lo ha fatto per lui, per essere sicura di non trovarselo morto la prossima volta. Ma è consapevole che questo suo modo di fare molto spesso e volentieri viene mal visto, travisato. Non le importa, ormai ci è abituata, non fa altro che annuire e non le resta che credere alle sue parole. La prossima volta sarà diverso, la prossima volta preserverà se stesso e ragionerà di più. Le sta bene, non le importa se lui crede o meno che a lei dispiaccia di aver agito in quel modo, è convinta delle sue parole e le ripeterebbe ancora e ancora se necessario. <Bene.> non ha altro da aggiungere, e non ha nemmeno idea se ora lui sia ancora convinto di essere suo amico. Stringe le mani, non importa, ci si farà l’abitudine. <Controllerò dove sia e ti farò sapere come sta, non temere.> spera davvero che stia meglio di Norita, che l’attacco l’abbia solo sfiorata, vuole crederci e a volte il pensiero positivo fa grandi cose… peccato che lei non è brava in questo. <Nessuno, okay, nemmeno te stesso.> vuole che sia chiaro anche questo punto, a costo di ripetersi. La Voce di Mirako è sempre più forte, la deride, deride lui, deride Chiha, una sequela di insulti e minacce che la portano a chiudere gli occhi e a sorreggersi la testa con la mano. Poi rimane un attimo basita quando sente le sue ultime parole… così determinate, così forti. Trovare Chiha, portarla con sé, allenarla fino a farla diventare più forte di lui. <Io preparo sempre al peggio. Lei dovrà essere preparata peggio, e questo lo sa bene, glie l’ho detto. Farò in modo che sia in grado di resistere, di contrattaccare.> si alza dalla sedia e si porterebbe di fronte a Norita. Lo vede piangere, ancora. Cosa si fa in questi casi? Delicatamente prendere il viso di Norita fra le sue mani, lo guarda dritto negli occhi come se volesse suggellare qualcosa d molto importante. <Te lo prometto. Fiorirà tra le mie mani.> di questo ne è certa, ed è quello che vuole portare a termina a tutti i costi. [Chakra: 70/85] ascolta le parole di Kouki che in parte lo rassicurano ma non lo sarà mai totalmente finche non sa come sta la sua piccola Chiha <Grazie Kouki, Ti Prego Fai Presto> sereno non lo è per nulla si sente in colpa, amareggiato, Frustrato, Ferito in tutti i sensi, Dilaniato nell'anima, e non si sa che altro, lui <va bene> riferito al non mettere mai più in pericolo nessuno, <questa volta è diverso Kouki, qui è in gioco la persistenza del Mondo Ninja, per come lo conosciamo, questo qui vuole riprendersi il Chakra dell'intero pianeta, non è solo il Peggio, questo è Ancora Peggio del Peggio, lui vuole portare l'apocalisse nel Mondo Ninja, e nel mondo in generale, ma non vincerà non può farlo, non finchè ci sarà gente che ancora ha qualcosa per cui Combattere e Morire, quindi io Pretendo che quando Torna da Me, Chiha sia una Donna Nuova, Potente, e in grado di Reggere a tutto quello che sta per arrivare, mentre io mi vedrò con Furaya devo chiederle esattamente la stessa cosa Devo diventa più forte Più Abile e più esperto, quell'essere Schifoso deve Meorire per Mano Nostra.> dice a Kouki Guardandola serio e risoluto in volto [Alti Borghi - Ospedale] Ora deve proprio andare, lasciare Norita e andare a cercare Chiha, vedere come sta e curarla. Ha bisogno di vederla e parlare con lei, sapere anche mentalmente come sta. Ha una responsabilità su di lei e deve metterci anima e corpo in questo, assicurarsi che fiorisca nei migliori dei modi e che diventi il fiore più bello di tutti. Vuole essere lì, vuole spronarla e darle tutti gli strumenti. Ha fatto questa promessa a Norita e intende mantenerla, così come spera lui mantenga la sua. La testa continua a pulsare dolorosamente e sente l’Altra molto più forte, vicina… ed è stanca, per quanto riuscirà a controllarla? Ascolta quello che dice Norita, per lo meno la distrae e le da’ la possibilità di resistere ancora. Quell’essere vuole tutto il chakra, lo rivuole indietro a quanto pare ed è in grado di farlo a quanto detto da Norita sull’uomo prosciugato. Giunto da un portale, sono altre informazioni. E’ sicuramente una situazione pericolosa, ma quanto ha promesso non muta di intensità e volontà. La promessa rimane la stessa, la determinazione anche. <Come ti ho detto la preparerò al peggio. La renderò forte in modo tale che possa combattere. Più forte di te. Ho capito quanto è pericoloso quel tipo, la mia promessa non muta.> parla con calma, sicurezza, quel suo gelo che accompagna le sue note gentili ora della voce e dello sguardo. <Io non scherzo mai. Io non perdo tempo.> gli lascia il volto e si allontana avvicinandosi alla sedia, lì riprenderebbe il camice e lo indosserebbe nuovamente, ma questa volta senza abbottonarlo. Dunque prenderebbe la cartella clinica di Norita e segnerebbe su di essa le cure eseguite e le condizioni attuali del ragazzo. <Ora vado a occuparmi di Chiha.> fa qualche passo verso la porta, ma si ferma. <Ah.> si volta nuovamente verso di lui, fissandolo dritto in volto. <Cerca di non sforzarti troppo per almeno tre giorni. Le ferite che hai riportato non erano semplici, avevano la loro gravità.> il chakra medico non fa miracoli, serve anche solo una minima convalescenza, che Norita può benissimo fare in ospedale oppure no. <Inoltre sono stata a Kusa a fare ricerche al mio clan. In un altro momento parleremo della bambina di cui mi hai accennato.> Kuriya ovviamente. Lei non perde tempo, mai. <Ciao, Norita.> detto questo e dopo averlo salutato, riprenderebbe il cammino e uscirebbe dalla stanza, diretta verso qualcuno che sappia indirizzarla a Chiha. [END] la guarda serio e risoluto in Volto Determinato come mai nella sua vita <Non ti preoccupare so bene che non fai promesse mute o vane, ti garantisco che quando tornerete mi troverete completamente diverso, e come sono sicuro che lei Sarà Diversa, come anche che non le farai Sconti, so bene tutto questo> dice guardandola in volto <si vai occupati di lei, in tutti i sensi> dice guardandola e con risolutezza ha deciso, Saranno lui e Chiha insieme che Dovranno Distruggere definitivamente quel mostro <si stai tranquilla me ne sto buono almeno per 3 giorni, intanto scriverò a Furaya> poi sente l'utima parte Kuriya chissà se era in mezzo alla folla e dice <d'accordo ne parleremo in un altro momento manda solo qualcuno a drmi come sta chiha ti prego.> la guarda allontanarsi <Ciao Kouki> estrae quindi un fuuda e un pennello con inchiostro. [END]