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Artisti di strada

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con Saneatsu, Toro

15:08 Saneatsu:
  [strada] Sfila tra le bancarelle del mercato sinuosa, indosso oggi un corto kimono rosso dal motivo damascato, il colore cangiante a sottolineare la luminosità della sua chiara pelle o la forza dei suoi occhi. L’abito le arriva solo a metà coscia, così da permetterle agili movimenti in qualsiasi situazione, a coprirle le gambe, invece, un paio di aderenti pantaloni neri che cingono la pelle fino a giungere alle caviglie sotto alle quali troviamo un paio di sandali da ninja chiusi in punta. Il Kimono viene tenuto chiuso dalla sovrapposizione prima di un obi nero con foglie dorate ricamate lungo tutto il suo percorso ed un semplice nastrino nero che, a prima vista, potrebbe anche apparire come seta. L’abito sottolinea il suo fisico asciutto e ben formato, nulla viene accentuato in maniera esagerata se non la sua vita sottile. Oggi porta i lunghi capelli neri sicolti, liberi di ondeggiare sulla sua schiena ad ogni singolo passo. Una figura elegante la sua ma ad uno sguardo poco attenta anche molto anonima, se solo non fosse per il solito girocollo dorato che indossa, chiuso al suo posto a sottolinearne la linea esile ed elegante. Si muove tra le persone con grazia e delicatezza, quasi volesse solo danzare tra la folla. I suoi occhi verdi esitano sulle esposizioni dei venditori senza fare distinzione alcuna tra i diversi prodotti, li osserva, quasi li ammira e poi semplicemente passa al successivo al passo di un incantamento alla volta. Pare vivere nel suo personale mondo, distaccata da ciò che accade in realtà. Le mani sono al momento nascoste, unite in vita entrambe nella manica del braccio gemello, non ci sono altri dettagli in lei se non quella netta percezione di distacco che può trasmettere guardarla, non che sia completamente assente, solo poco interessata a ciò che le scorre attorno, a ciò che non incontra il suo sguardo in maniera diretta

15:14 Toro:
  [Strada] Flebile e trascinato si palesa il di lui passo mentre incede tra i dedali composti dalle bancarelle del mercato. Mani in tasca avanza distratto, gettando annoiato lo sguardo a destra e a manca, in cerca di una non ben precisata mercanzia.. Sbadiglia, non curandosi manco di apporre una mano a celar quel maleducato gesto. Apatico, potrebbe qualche astante descriverlo ad una rapida occhiata. Il grigio tenue del suo vestiario é simbiontico col colore del cielo, ricordando vagamente le sue sfumature.Capelli bianchi e lunghi oltremodo lambiscono e superano il suo posteriore, assomigliando piú ad un velo da sposa che ad una chioma , gli stessi ondeggiano lievemente al suo incedere, scandendo e rimarcando la sua flemmatica andatura. Ad un occhio piú attento, nella tasca posteriore del suo pantalone, qualcuno potrebbe accorgersi di un cilindro di legno, qualcosa di simile ad un bastoncino, lungo una trentina di centimentri. Ma i capelli, a mó di manto, non lascerebbero modo ad una cosi rapida occhiata di poter scoprire altro. Si trova anch'egli sulla strada , camminando in maniera opposta e raggiungente la donna dal Kimono rosso, che manco a dirlo, nel turbinio del mercato, non ha per nulla attirato la sua attenzione, anzi, probabilmente se non prestasse attenzione al suo incedere, potrebbe addirittura sbattergli addosso.

15:22 Saneatsu:
  [strada] Continua lei con quel suo solitario giro, allunga appena la mano destra verso una collana argentata, non è tanto il materiare ad attrarla quanto il ciondolo, un piccolo pezzo di legno, forse acero a giudicare dal colore, sormontato da resina verde, finemente lavorata. Andrebbe quindi a sciogliere la presa delle due mani così da liberare ed esporre le affusolate dita della mano destra, l’indice è cinto da anello d’oro poco sotto la terza falange, una piccola goccia il disegno formato da quel singolo filamento che le abbraccia la candida carne. Forse solo grazie a quel gesto, a quell’interesse più forte risveglia appena lo sguardo così da comprendere il chiaro rischio di scontro che stava per correre. Qualche istante di esitazione prima di avvicinare i suoi fianchi alla bancarella così da essere, quasi, sicura di mettersi al sicuro. Eppure, non presta troppo attenzione all’altra figura, non la osserva con la dovuta attenzione, si limita ai dettagli più palesi ed evidenti <stia più attenta signora> ed eccola alzare appena la voce così da sovrastare la folla e giungere alle orecchie dell’interessato che a lei, nella sua superficialità, è parsa come interessata. Sorride gentile ed elegante in sua direzione <rischia di farsi male così> aggiunge quindi con la stessa cortesia che ha accompagnato la prima frase e il sorriso che irradia il suo volto elegante

15:34 Toro:
  [Strada] Assorto nell'inedia del suo incedere, ovviamente goffo e distratto com'é non s' accorge neanche lontanamente della donna dinnanzi a lui, che farebbe di tutto per evitare la tanto prevista collisione; tuttavia siamo spiacenti di comunicare che il tanto atteso tonfo non si avrá poiché le perentorie quanto gentili affermazioni della rosso vestista lo raggiungono giusto in tempo. Ferma il suo incedere, rimanendo a fissarla per qualche secondo, prima di aprire la bocca.. che tuttavia non emette fiato, quasi come se avesse abortito i suoi pensieri e questi non si fossere condensati in parole. Effettivamente la sua chioma potrebbe farlo apparire come una donna, e il colore dei suddetti potrebbe fargli dare anhe qualche anno in piú, ma ora che é dinnanzi a lei, parrá chiaro a tutti che altro non é che un ragazzo di circa 14, 15 anni. <Gomené> infine aggiunge, rimanendo con le mani in tasca, fissando goffamente la donna. La quale potrá accorgersi che i suoi capelli gli coprono completamente gli occhi.

15:42 Saneatsu:
 Il ciondolo la attrae molto più dello sconosciuto al momento per cui non fa altro che donargli uno sguardo appena, senza nemmeno stare a soffermarsi troppo a lungo. Ne ode le parole rendendosi conto solo a quel punto d’aver semplicemente sbagliato <oh no> calma, tranquilla, non pare certo imbarazzato il suo tono mentre lei continua a guardare il ciondolo, senza nemmeno voltarsi in direzione dell’altro <devo essere io a scusarmi>continua quindi mentre l’indice destro indica al commerciante l’oggetto del suo interesse. Solo a questo punto mentre il terzo interlocutore sarà probabilmente preso ad attrarre nuovamente la sua intenzione, sfumata alla lettura del prezzo, si permette di tornare a guardare il ragazzo <perché copri i tuoi occhi?> passa abilmente al tu trovandosi davanti di qualcuno sicuramente più piccolo di lei <c’è qualcosa che nascondi a te stesso o al noi?> domanda quindi curiosa, si approccia a lui esattamente come aveva fatto qualche istante prima con l’oggetto. Lo osserva, lo studia, cerca di comprendere se è davvero di sua interessa, solo che adesso usa anche la voce, non solo gli occhi. Sul volto un sorriso affabile, gentile, si atteggia come una donna adulta per quanto anche lei si abbastanza giovane, sicuramente inferiore ai vent’anni ma altro non è facile stabilirlo dal suo aspetto, i movimenti, il tono, è tutto così preciso e studiato da poter difficilmente essere ricollegato ad una ragazzina

15:50 Toro:
  [Strada] Ascolta le sue parole con sguardo perso nel vuoto, mentre ora la mancina dalla tasca andrebbe a toccare il di lui capo, grattandolo. Inclina leggermente la testa, squadrandola, non si sa come, con i suoi occhi dal colore ignoto agli astanti. Non si sa bene come faccia a vedere sotto quella massa di cheratina . <Capita spesso che mi si scambi per una donna, ma non per questo me ne faccio un problema. Sono una persona che difficilmente si distacca dalle cose, fossero anche capelli... non mi va di tagliargli.> dice serio, ma con tono calmo e distaccato. Poi sorride anch' egli di rimando alla sua domanda sugli occhi.. < chi a questo mondo non ha nulla da nascondere?> andando poi ad aggiungere <Mi chiamo Toro, e non amo i barbieri>

15:58 Saneatsu:
 Ascolta la risposta del ragazzo, la ascolta con attenzione senza ancora una volta manifestare alcun giudizio sul suo volto, rimanendo semplicemente gentile e sorridente <non hai comunque risposto> puntualizza infine <nascondi qualcosa a te stesso o a noi?> replica pacata <infondo hai ammesso di nascondere qualcosa> il discorso non sembra certo finito ma per ora si limita ad attendere. Andrebbe quindi a far un semplice cenno con la mano verso il venditore, a sottolineare il suo disinteresse completo verso la sua merce <mi accompagni?> andrebbe quindi a domandare al ragazzino indicando la via davanti a lei prima di azzardare qualche lento passo nella direzione che stava seguendo prima, in attesa di una sua replica ma comunque già in moto, difficilmente la si vede ferma, immobile. Lascia che i suoi occhi ora vaghino tra la folla, verso le nuvole alla ricerca di un solo che ha deciso di poltrire o di nascondersi, chissà poi quale interpretazione si fa più simile alla realtà delle cose. Il sorriso scompare dal volto, salvo lasciare un’espressione pacata al suo posto, pare così tranquilla che nulla potrebbe mai sconvolgerla, una di quelle persone che sembrano aver trovato la pace interiore e che per questo fanno tanto arrabbiare

16:09 Toro:
  [Strada] "Ma quanta confidenza..." andrebbe a pensare fra se e se mentre la donna palesa una certa curiositá per lui. Di certo il nostro Toro non potrebbe definirsi come un ragazzo del tutto "convenzionale", quindi qualche curiositá é naturale che l'attragga... <Se vuoi sentire che la mia mente percepisce i capelli come uno scudo verso i mondo che mi circonda, e che il mio sguardo attraverso di essi é come guardare ció che mi circonda da una stanza chiusa... beh non avrai mai quel tipo di soddisfazione> Ma se l'hai appena detto! Accenna dunque ad un timido sorriso, mentre osserva il suo interagire con il mercante, sicuramente una donna che sa ció che vuole... <Andiamo> risponde al palesar della di lei richiesta aggiungendo <Dove stiamo andando? Sai dove posso trovare un armaiolo che non mi spenni del tutto... ?> direbbe toccando con la destra il portamonete che ha nella tasca sullo stesso lato, quasi a voler sincerarsi che fosse ancora li.

16:15 Saneatsu:
 Ridacchia a quella sua risposta, divertendosi forse in maniera sincera. Lascia quindi cadere il discorso, lasciando la sua sete venga colmata da quell’affermazione, senza aggiungere altro. Riprendono quindi il passo, cammina lenta lei, senza alcuna fretta e con quella che pare essere tutta l’intenzione di godersi quell’uggiosa giornata <proseguiamo> replica quindi a quella prima domanda <nulla di più, nulla di meno> aggiunge cercando forse d’essere più chiara ma sicuramente risultando più misteriosa. Continua a lasciare che i suoi occhi verdi si posino su un mercante e poi sul successivo, senza mai farsi catturare, senza mai venir imprigionata <non ne ho la minima idea> ride ora, cristallina e nemmeno sa perché quella semplice amissione di ignoranza la diverta a tal punto <ma posso accompagnarti per un pezzo della tua ricerca> aggiunge quindi, offrendosi disponibile, badando bene a non promettere aiuto ma solo compagnia

16:25 Toro:
  [Strada] Chissá per quale motivo quella ragazza vuole accompagnarlo per il mercato, forse perché alle donne piace fare compere o forse perché non ha nulla da fare... o forse é stata inviata dalla gilda dei suonatori di flauto per condurlo in un vicolo buio e pestarlo di brutto... <Non ti hanno mandato gli altri artisti di strada per pestarmi vero?> Direbbe con tono inquisitorio verso di lei, portando la mancina a quel cilindro di legno riposto nella di lui tasca posteriore. Non un arma, ma un semplice flauto... <Stamattina ho suonato nella parte nord del mercato, non sapevo che fosse giá sotto il controllo di un flautista, ti prego non uccidermi> Si é proprio strano sto ragazzo..

16:31 Saneatsu:
 Per la prima volta dopo tanto tempo a quelle esternazioni del ragazzo nasce sul suo volto una faccia perplessa, arresta persino il passo per osservarlo meglio, indecisa seriamente, che sia solo un modo per raggirarla? Prenderla in giro? I suoi occhi verdi si fissano sul ragazzo, qualche istante, lunghi secondi scorrono mentre la sua mente va a realizzare ciò che le viene detto, un sorriso spontaneo ma nemmeno troppo rassicurante prende il posto di quella piccola “o” che le sue labbra stavano disegnando fin a poco prima <oh> si lascia sfuggire, un tono basso, quasi un sussurro il suo <se avessi voluto ucciderti o farti del mano te ne saresti già accorto> replica quindi a sua volta, nascondendo in un istante solo il maligno sorriso che le era spuntato al passare di chissà quale pensiero <non temere, non ho nulla di importante da fare> scuote appena le spalle riprendendo quindi il passo <è per difenderti che cerchi un’arma?> domanda quindi a sua volta, curiosa nuovamente, verso quello strano ragazzino che rappresenta per lei un difficile enigma a differenza delle persone incontrate fin ora su quell’isola

16:39 Toro:
 Ascolta le di lei parole, quasi pronto ad affrontare il suo terribile fato. Riprende fiato , dopo aver udito quello che aveva da dire, per poi controbbattere <Proprio quello che direbbe un assassino ingaggiato dalla gilda dei flautisti> É serio? , chissa', ridacchia sommessamente a quella di lui ultima affermazione, riprendendo e arrestando il moto, in armonia con quello della donna. <E' Proprio per questo che cerco un arma... pensavo ad una Wakizashi, non troppo lunga, ma neanche troppo corta, facile da nascondere e che non dia troppo impiccio quando mi esibisco...> direbbe portandosi poi il flauto alla bocca, aggiungendo ... <Mi ricordi un tramonto... un intenso rosso, prima di una terribile oscuritá', conosco una canzone ispirata a questa sensazione... vuoi ascoltarla?>

16:45 Saneatsu:
 Lo sguardo resta fisso su quell’enigma quella strana creatura, o almeno che strana risulta ai suoi occhi. Si muove in maniera armoniosa, lenta, le gambe che vanno una davanti all’altra con ritmo, non guarda dove mette i piedi, si muove come chi ha la convinzione di sapere perfettamente dove lo condurrà il prossimo passo. Le mani tornano a riunirsi dentro le maniche, al sicuro, protette e comoda <sapresti però utilizzarla un’arma?> aggiunge quindi ben conscia di quanto sia facile farsi male se non si possiedono le adatte conoscenze <ma rispondimi pure dopo la tua esibizione> aggiunge quindi arrestando nuovamente il passo e arretrando di qualche centimetro, così da lasciargli spazio. Mentre si allontana la destra torna a sbucare e con il palmo rivolto verso l’alto lo indica, chinando appena il capo e flettendo velocemente le ginocchia, quasi un inchino, come se lo avesse appena presentato al grande pubblico e stesse quindi lasciando a lui il palcoscenico <se non hai paura di provocare altri dissensi con i suonatori di strada ovvio> un sorriso divertito viene abbozzato sul suo viso gentile, gli occhi si socchiudono appena in una pura espressione di felicità, inspira come per vivere di quel momento e poi lo lascia prepararsi e suonare, pronta a fingere approvazione anche in caso di una pessima esecuzione

16:54 Toro:
 Il flauto ormai e'prossimo alla sua bocca, e come farebbe un amante segreto andrebbe ad appoggiare le sue labbra sull' oncia. Non si cura di rispondere al di lei verbo, lo fará dopo essersi esibito, dopotutto non capita spesso di essere ispirati, non ultimamente quantomeno. Inizia a suonare, una melodia graffiante, piena di arpeggi e di variazioni di scala, quasi a voler mostrare il colore rosso, dato da note squillanti il suo variare verso il nero della notte espresso da note piú gravi. Non sará'di certo un Kage, ma Kami, il flauto lo suona bene. Che venga o no dal villaggio del suono ha poca importanza. Forse per questo ha paura dei suonatori di flauto assassini, non una terra facile quella da cui proviene. Il motivetto dura un minuto o poco piu' nel qual frangente i suoi occhi sono rimasti chiusi per tutto il tempo, quasi a voler carezzare quelle note. Forse goffo ed enigmatico comé quella é la sua maniera piú naturale di comunicare. Finita l' esibizione andrebbe poi a rispodere alla donna ... <Da dove vengo io, qualchecosa la devi pur sapere sulle armi, altrimenti ..> Lascia il discorso in sospeso, dando facile spunto a terminarla.

17:03 Saneatsu:
 Lo fissa, intensamente, durante tutta l’esibizione come a voler comprendere cosa c’è sotto quella melodia, a voler intuire qualcosa oltre, i sentimenti che esprime, cercare quindi di comprendere meglio chi ha davanti, perché è vero che la musica ti mette a nudo, lascia che tutti riescano a comprendere qualcosa in più di te, basta solo essere un ascoltatore predisposto, ed è proprio ciò che lei si sta sforzando di fare ora. Lascia che il suo danzi intorno a lei, la colpisca in quelle sue note più graffianti, socchiude appena le palpebre immersa in quell’ascolto, in quello studio. Le mani vanno infine a mostrarsi nuovamente e i palmi a toccarsi leggermente <molto bravo> replica quindi lei, concludendo così quel singolo applauso usato per manifestare il suo gradimento, non si espone oltre, non mostra altro <basta che non ti tagli da solo> alza quindi le spalle <da dove provieni?> domanda quindi di rimando, avvicinandosi nuovamente al ragazzo per poi riprendere la loro passeggiata, alla ricerca dell’armaiolo o forse semplicemente solo per strada lasciando che due anime per qualche minuto possano godere di tranquillità e parlare come se passato e futuro non esistessero. I capelli si muovono sinuoso ad ogni suo passo, così come i fianchi. Studia con attenzione il ragazzo che ha accanto, per quel poco che i capelli e l’atteggiamento le permettano ovvio e comunque se ci tieni dovresti curarli meglio> se ne esce così, all’improvviso durante la loro discussione, durante la passeggiata seguendo semplicemente il flusso dei suoi pensiero <ai capelli intendo, se tieni ai capelli> aggiunge poi per spiegarsi <se tieni a qualcosa dovresti sempre dare il meglio per renderla al meglio> ammette come chiudendo il discorso, passando nuovamente oltre insieme al flusso dei suoi pensieri

17:13 Toro:
 Mette il flauto nuovamente nella tasca posteriore, e le bianche e ossute mani nuovamente libere dall' ingombro andrebbero a trovar riparo a loro volta nelle tasche. <In effetti so che forse sono troppo grande, ma vorrei iscrivermi all'accademia> direbbe palesando le sue intenzioni <Sapresti indicrmi come e dove?> domanda andando poi ad aggiungere <Oh vengo dal villaggio del suono, ma quel posto non mi piaceva troppo, diciamo che la mia musica era troppo gentile per quelle parti: non era particolamente apprezzata.> Conclude la frase annuendo un paio di volte, quasi a volersi convincere, e forse a convincere anche l'interlocutrice, che fosse solo quello il motivo per il quale ha abbandonato il suo villaggio natale. < L'ultima volta che li ho lavati ci ho messo un giorno interno ad asciugarli e mi é venuto il raffreddore...> Sorride andando poi a dire <Sono cinque Ryo, non mi esibisco gratis> Sta scherzando?! chissa' Il suo tono e' serio, ma il suo volto tradisce il contrario, forse si sta prendendo gioco di lei, forse vuole solo vedere come reagisce... fatto sta che sta chiedendo soldi ad una ragazza appena trovata per strada... quantomeno irrispettoso..

17:26 Saneatsu:
 Quasi distratta si guarda intorno mentre il ragazzo parla, ascoltandone però le parole con attenzione. Lascia finire il discorso ridendo alla richiesta finale <mi spiace ma il prezzo va concordato prima, altrimenti è una truffa> ammette lei arrestando il passo e guardandolo seria <per come la vedo io non devo nulla ad un truffatore> scuote le spalle. Con le informazioni avete fino a poco prima quindi decide semplicemente la sua mossa successiva, un sorriso gentile le spunta sul volto mentre andrebbe lentamente a concentrarsi e le mani a formare il sigillo della capra. A questo punto lei andrebbe a concentrarsi così da cercare di trovare le sue energie fisiche e quelle mentali, per le prima usa tutte le sensazioni che la pelle le trasmette, il tessuto che le sfiora le spalle e le braccia, la differenza che percepisce invece sulle cosce ed infine i piedi, riporta alla sua mente vecchi dolori e il piacere, li unisce ricordando a sé stessa quanto può sopportare così da andare a richiamare a sé le sue forze fisiche che andrebbero a formare una sfera vorticante nel basso ventre. Ugualmente andrebbe a concentrarsi sulle sensazioni, sul disgusto provato ad essere sfiorata o toccata, sulla frustrazione per essere incatenata, sull’attrazione che prova per la libertà e chiunque lo sia ma soprattutto l’odio che prova verso una particolare persona, la gratitudine per il clan, tutto questo andrebbe ad unirsi in una seconda sfera vorticante all’interno però del suo cranio. Si immaginerebbe quindi le due forze avvicinarsi l’un l’altra mentre andrebbe a controllarne la velocità di rotazione così da uniformarle. Solo all’altezza del plesso solare andrebbe a farle incontrare così che le due possano unirsi diventando una sola, trasformandosi nel chakra che verrebbe ora inviato a tutti i suoi punti di fuga così da entrare effettivamente in circolazione <per come la vedo io> il sigillo della capra verrebbe quindi sciolto <abbiamo due modi di procedere ora> continua quindi seria <puoi insistere…> lascia cadere il resto della frase come a voler sottintendere qualcosa <oppure posso dirti dove trovare i sensei dell’accademia al modico prezzo di 5 ryo> la palpebra destra si chiude in sua direzione andando così a fargli l’occhiolino, effettivamente accettando la seconda opzione nessuno dei due dovrebbe del denaro all’altro, no? [chk:30]

17:37 Toro:
 <Ehehehe, ci ho provato> direbbe portandosi la mancian dalla tasca alla nuca, inclinando il capo verso sinistra, continuando a ridacchiare <Dopotutto noi artisti di strada abbiamo i nostri metodi > continurebbe per poi scusarsi goffamente < Gomené> ultima, andando poi a soffermarsi sulla di lei figura, che ad un certo punto pare estraniarsi dal contesto, quasi meditando... "Forse deve fare la cacca" Penserebbe ad un certo punto non capendo bene cosa stia succedendo. <Vedo, che hai il senso degli affari, una dote non comune in una giovane donna... > direbbe andando a concludere <ci sto, quindi siamo pari no? > Ovviamente non ha alcuna conoscenza adeguata per comprendere quello Joruri sta facendo con il suo chakra.

17:49 Saneatsu:
 Lei non è cattiva alla fine, ha offerto una scappatoia al ragazzo che si è rivelato abbastanza furbo da coglierla, annuisce quindi di rimando <qui vicino hanno allestito delle tende così che i denshi possano far lezione anche su quest’isola> ammette lei semplicemente <posso farti vedere dove si trovano> aggiunge quindi andando a riprendere il suo cammino. Come se nulla fosse successo si muove per la folla diretta in realtà un po’ a caso, non avendo un’idea precisa di dove siano state allestite, anche perché non avendone usufruito dal suo arrivo ne ha solo sentito parlare, poco male comunque in un modo o nell’altro lo troverà, se la caverà come ha sempre fatto. Il chakra resta però forte e attivo nel suo corpo, che scorre donandole nuova forza e anche semplicemente togliendole un po’ di quella stanchezza che aveva accumulato fino a quel punto, rinvigorendola quel giusto che le serve per muoversi a casaccio per quel posto a lei ancora non abbastanza conosciuto. Non lo abbandonerà nel mezzo della ricerca avendo stilato un patto, per quanto non ci sia una vera costrizione, non si sente legata e questo le permetterà di condurlo dove deve, anche se probabilmente con una strada più lunga del necessario. Una volta averlo condotto dove pattuito si limiterà a voltarsi ed andarsene lasciando il ragazzo al suo destino e al suo futuro [end]

Quattro chiacchiere, un tentativo di estorsione.
Alla fine però Joruri conduce Toro alle tende per l'accademia, così da permettergli di iniziare il suo percorso