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con Rasetsu, Jikan

11:58 Jikan:
  [Tempio - Entrata] Oggi, per una necessità che presto verrà definita, il ragazzo dalla moltitudine di cuori si trova nei pressi del Tempo di Kusa. Quella struttura è piuttosto isolata dal resto del villaggio, tant'è che si trova fuori, probabilmente nel rispetto del concetto di eremitaggio o di estraniazione dalla società. Una rocciosa deformazione lo sorregge, la controparte più piccola delle elevate montagne che lo avvolgono quasi in una mezzaluna, un piccolo anfratto di silenzio e tranquillità. Ovviamente se si trova lì un motivo c'è, vuole andare nella tana del leone a risvegliare la bestia. Per quanto ne sa quel posto potrebbe anche essere pericoloso, già per il semplice fatto che non si trova dentro al villaggio. Jikan, memore del primo incontro con Ryuuma, si trova lì proprio per parlare con quest'ultimo e convincerlo ad aiutarlo quella che venne chiamata missione segreta. Già questo basterebbe a far sorgere alcune domande, per esempio: come fa a convincerlo? Come può sperare di farlo partecipare se non può nemmeno parlare dell'incarico? In verità qualche strategia la può attuare. La prima, che gli è venuta in mente, avrebbe a che fare con la finta volontà di diventare un mostro. Il Rosso gli aveva parlato di questo "servizio" esclusivo, che lui offriva a chiunque. Per un certo verso Jikan è già un mostro e l'uomo dai denti affilati l'aveva potuto notare durante la missione C in cui avevano lavorato insieme. Il Kakuzu, però, sa bene che conversare con il mostro non è affatto facile, sopratutto per via del sadico umorismo che copre sempre tutta la verità.Forse, prima di pensare a come giustificare la sua presenza lì, è meglio cercare di capire se effettivamente Rasetsu si trovasse lì. Quindi inizia a fare alcuni passi in avanti, portandosi vicino all'entrata del tempio. Indossa dei pantaloni da ninja, strappati verso la caviglia, e una felpa color nocciola. Come sempre i suoi piedi erano scalzi. A quel punto picchietta tre volte sulla parete dell'edificio nella speranza che qualcuno lo senta. Non proferisce parola perché non vuole disturbare, probabilmente si è fatto ingannare dal semplice nome di quel posto e si aspetta di trovare eremiti in meditazione al suo interno.

12:14 Rasetsu:
 Il tempio ha assunto differente significato. Dapprima, era una cattedrale dalle fattezze imponenti, or divenuta un tempio e perlopiù vissuta e popolata da alcuni Kokketsu rimasti. In particolar modo, chi se ne prende perlopiù cura è proprio Rasetsu. Egli, al suo interno, ha sistemato parte delle pareti e della navata principale. Le finestre hanno delle allegorie demoniache, di chissà quali entità passate o immaginate dallo stesso rosso demone. I colori, al suo interno, sono un alternando di viola dalla differente cromia e di nero. C'è ben poca luce, la quale è comunque dettata da altre finestre in alto che, a differenza delle altre, son soltanto coperte da drappi bianchi che permettono alla luce di filtrare quel poco che basta. Per il resto, candelabri, per dargli un aspetto ancor più tenebroso, son disseminati sul soffitto e sulle pareti laterali ad altezza uomo. Le panche son ben fisse, sistemate a dovere e permettono ad un corridoio centrale di essere percorso. Un tappeto d'una tonalità molto scura di viola l'attraversa per intero. La navata, invece, è uno spazio molto più aperto con il consueto bancone. Difficile, però, trovarci il reverendo al suo interno a svolgere una veglia o una semplice messa oscura. Sta pensando lui stesso di prenderne il posto, ma sarebbe come oscurare ciò che Yukio ha fatto in passato con la sua sporca presenza. Gli avventori che osano avvicinarsi al tempio di rado entrano all'interno e, se lo fanno, spesso e volentieri, preferiscono allontanarsi dopo aver lasciato delle offerte. Non vogliono far arrabbiare il demone al suo interno - ha sempre pensato Rasetsu - oppure si tratta di cieca fedeltà al sovrano, un po' come lui stesso. Il demone, al momento, sosta all'interno della struttura all'organo posto sull'estrema destra. È visibile per via della zazzera di capelli rossi spettinati, non più lunghi come una volta, ma pur sempre contraddistinguibili. Tace, non vola una mosca. Sente la porta aprirsi, affacciando appena il faccione per capir chi sia il neo giunto.

12:30 Jikan:
  [Tempio - Interno] Una volta aperta la porta si può subito intravedere lo zampillo del Rosso sull'atmosfera data dalle decorazioni e dalle scelte in merito all'arredamento. Immagina che, per essere così curato, quel luogo non riceva spesso ospiti. < Permesso. > Dice, non appena la porta, ormai alle sue spalle, si chiude. Si guarda attorno alla ricerca di un essere umano, già, è buffo dire questo dal momento che è perfettamente conscio di esser lì per trovare un mostro. < Disturbo? > Anche se qualcuno gli avesse risposto di sì lui se ne sarebbe fregato. Si trova in quel luogo per un impegno di considerevole importanza, a dir la verità è preferibile perdere il meno tempo possibile. < Ryuuma? > Si accorge ora, finalmente, della sua presenza. E se un po' di tempo prima, in contesti come la missione, si rassegnava di non riuscire a intendersi con lui, questa volta non accadrà. Dei demoni codati, che potenzialmente potrebbero radere al suolo intere catene montuose, si aggirano per i continenti. E' necessario iniziare a sorvegliare il territorio dell'erba il prima possibile. Però c'è un problema, tecnicamente Jikan non può dire niente. La missione è segreta. Presume, tuttavia, che Rasetsu abbia ricevuto informazioni circa il summit, il motivo per cui è avvenuto e gli argomenti trattati. Quindi probabilmente non è nemmeno una novità, per lui, che i Bijuu siano stati liberati. Però può giocare sul personale, parlargli di questi demoni e sottoponendogli una sfida. < Si aggirano mostri ben più grandi e forti di te. > Forse, dicendo così, riuscirà ad attirare la sua attenzione e creare un minimo di interesse in lui. [Chk Off]

12:57 Rasetsu:
 Non è ancora in grado di utilizzare quello strumento, ma anche in questo caso crede sia il momento adatto per imparare. Si tiene impegnato quando non è fuori a spacciare e a svolgere il suo reale lavoro. Al locale, non può metterci piede se non vuole incorrere nelle ire della piccola Yakushi. Ironico, vero? Piega un sopracciglio verso l'alto nel notare la presenza del ragazzino. Non si alza, sia mai che si scomodi dalla propria seduta. Piuttosto, vi si gira al di sopra per poter volgere il fronte alla di lui volta. Come detto, non capita spesso e volentieri di avere qualcuno nel tempio che vi fa visita. Tuttavia, c'è qualcosa che stona in tutto ciò che il ragazzo pronuncia appena entrato. In questi anni, son cambiate molte cose ma non l'avversione per il suo vecchio nome. < Non osare pronunciare quel nome qui dentro. > È stato rinnegato tempo fa, quindi non lo ha più utilizzato e, al tempo stesso, vuole che nessuno ne faccia utilizzo. Diciamo che se Jikan voleva le attenzioni di Rasetsu, in un certo senso, è riuscito ad ottenerle. Se poi abbia sbagliato approccio iniziale o meno, non fa granché differenza(?). < Io e te abbiamo collaborato una volta, sbaglio? > Ha una buona memoria quando non vuol far il finto tonto, così come è anche piuttosto intelligente. Peccato che gli piaccia fare il buzzurro ed il rozzo con le altre persone, tenendole distanti. < Ci sono sempre stati mostri più grandi e forti di me. Non è certo una novità quella che sento dalle tue labbra. > Si stringe nelle spalle, chinando il corpo in avanti e poggiando gli avambracci sulle rispettive cosce. < Quindi? > Agita la manca come a farlo proseguire nel discorso. < Non sei venuto qui per farmi ricordare che non sono ancora al gradino più alto e temibile della catena alimentare. No? > Attende, dunque, solo un'altra parola dall'altro. Apparentemente, è calmissimo.

13:17 Jikan:
  [Tempio - Interno] Rimane fermo, all'entrata. Solitamente quando qualcuno entra a casa tua gli dici prego, accomodati, ma in quel caso l'aria è molto tesa. < Sì, in una missione. > Quando avevano teso un agguato a un'organizzazione di clandestini. Ora che il discorso è stato intavolato il Kakuzu ha tempo di spiegare e di persuadere l'altro ad aiutarlo. Non è facile, teme che prima o poi dovrà rivelare quel che sa. Così facendo, tuttavia, verrebbe meno a un patto con l'Hasukage in persona. < No. > Si tira subito indietro, evidentemente l'affermazione che aveva fatto era solo volta a stuzzicare. < Hai saputo dell'emergenza? Dei demoni? Del summit? > Avrà anche lui le sue fonti. Dopotutto il suo grado è abbastanza alto e la sua potenza è innegabile, probabilmente sarebbe uno dei primi shinobi impiegati sotto il simbolo di Kusa. < Non possiamo stare qui fermi ad attendere che una bestia colossale trovi il villaggio e lo distrugga in una manciata di secondi. > Prova con il patriottismo. < Questo tempio verrebbe distrutto. > Ora prova a toccare sul personale, vedendo che quel luogo era stato arredato con lo stile del Rosso ha sospettato che per lui fosse, in qualche modo, significativo. < Io non sono tanto forte, ho molto da imparare. Ma tu sì. > Avrebbe più probabilità di sopravvivere all'incontro con un Bijuu avendo al suo fianco uno Special Jonin, questo è certo. < Mi serve aiuto per controllare il territorio dell'erba. Niente di mastodontico deve poter avvicinarsi al villaggio. > Si è giocato una buona serie di carte, se Rasetsu dovesse rifiutare ne avrebbe della altre, ancora più persuasive. Queste, però, si avvicinano molto a rivelare l'incarico segreto. [Chk Off]

13:35 Rasetsu:
 Cerca di proiettare la propria rabbia altrove, sperando che questo sia un metodo idoneo ad evitare di prendersela costantemente col prossimo. È pur vero che il rosso è oltremodo lunatico, se non proprio bipolare, quindi non è mai detto che riesca a tenere fede a quanto si promette nei suoi sprazzi di lucidità lontano dalla Sbrilluccica. Sistema il colletto bianco della camicia, privo della giacca cremisi che indossa di consueto. I pantaloni son d'una tonalità di rosso non troppo dissimile dalla suddetta appena citata, poggiata su d'una panca lì vicino. In ogni tasca, che sia dell'uno o dell'altra, vi son differenti tonici e i tre tipi di pillole. < Chi è che non l'ha saputo, del resto? > È decisamente più lucido del solito. Assai probabile non abbia ancor ingerito alcuna droga per oggi. < La gente viene qui a fare offerte affinché non succeda niente di male ai loro cari. Voi mortali siete ridicoli. > Scuote mestamente il capo, stringendosi poi nelle spalle. < Nyahahah! > Lasciandosi andare ad uno sprazzo di risata. È stato fin troppo serio finora, quindi è naturale che abbia tirato fuori quel lato di sé così fastidioso. < Finora, però, non c'è un vero e proprio stato d'emergenza. Non per me, quanto meno. Non so neppure che sembianze abbiano questi demoni. > Tuttavia, se il patriottismo non funziona, al quale replica con una risata ben più altisonante.. < NYAHAHAHAH! > ..gettando persino il capo all'indietro, essa sparisce non appena il ragazzino nomina il tempio. < Se voglio difendere il tempio, mi basta tenere sotto controllo la zona circostante affinché non compaia alcunché. Se sono enormi, così come dicono le leggende, dovremmo sentirli arrivare anche da lontano. > Fa spallucce, come se stesse sottovalutando la faccenda in sé. Diciamo che, se Jikan cerca di convincere Rasetsu, al momento c'è riuscito al 20% e soltanto perché ha parlato del tempio in questione. Spalanca gli occhi ad un certo punto. < Lingua Biforcuta. > Kouki, intende. < Lei è solita bazzicare tra Kusa e Konoha. > E di questi tempi potrebbe essere veramente un problema. Vero, Rasetsu? Non sei mica preoccupato, no? E perché il piede manco sbatte ripetutamente al suolo, spinto dal nervosismo di non averla ORA vicino né capace di porle un sigillo per sapere dov'è in ogni momento? Maniaco.

14:04 Jikan:
  [Tempio - Interno] E' difficile capire quando si sta parlando seriamente con Rasetsu e quando invece si sta scherzando. Il fatto di poter conversare seriamente è positivo, però spesso si ha l'impressione che l'importanza del tema trattato venga sottovalutata. < Se questo li fa sentire più sicuri... > Commenta in merito al discorso delle offerte, totalmente nuovo a lui. Successivamente rimane ad ascoltare, aspetta di sentire cos'ha da dire in merito a tutto ciò. Sentendo nominare una persona, per mezzo di una metafore, il Kakuzu si insospettisce. Forse quello è un punto debole, un tasto dolente. < Chi? > Domanda, senza nemmeno preoccuparsi di risultare maleducato. Perché cercare di essere educati con qualcuno che non lo è a prescindere? E' venuto il momento di giocarsi un'altra carta, anche se ciò prevede di rivelare alcuni dettagli. <Yukio, l'Hasukage, vuole evitare una catastrofe. Se li sentissimo arrivare da lontano sarebbe già troppo tardi. > In quel momento rammenta le sensazioni provate in quella tarda notte, dove era stato convocato al palazzo, nella loggia sotterranea del Kage, completamente occupata da Anbu. < E' molto nervoso. Vuole che i demoni siano intercettati molto prima di essere visti da qualsiasi potenziale vittima. > Con ciò Jikan sta contemporaneamente dicendo che se lui si trova lì, in quel tempo, a reclutare Ryuuma, è anche per il volere del personaggio con il massimo potere politico e militare all'interno dello stato di Kusa. < Per quel che ne so questo tempio potrebbe essere spazzato da chilometri da qua, con una concentrazione di chakra talmente potente da non concedere nemmeno il tempo di fare un ultimo respiro. > La verità è che ne sa poco, proprio per questo l'entità dei danni è imprevedibile. Pensare al peggio, in questo caso, non è una cattiva idea. Bisogna trattare questi demoni ignorando le normali regole del chakra, delle tecniche e quant'altro, perché non hanno limiti. < Forse non ti tocca sul personale ma... Yukio ESIGE sapere informazioni sulla posizione esatta dei demoni giorni prima di una possibile catastrofe. > Questa è la verità. La Chunin che avrebbe dovuto aiutare il Kakuzu non si è più fatta vedere, quindi ora spetta a lui trovare un rimpiazzamento. Jikan vorrebbe iniziare già ad elencare i dettagli e le informazioni di cui è a conoscenza, ma prima di fare ciò ha bisogno di una conferma da parte del Rosso. [Chk Off]

14:24 Rasetsu:
 Sorvola sul discorso relativo alle offerte, avendone già parlato e non avendo suscitato poi chissà quale clamore tale da continuare il discorso. < Nessuno che possa riguardarti. > Geloso delle sue "proprietà". E pensare che, inizialmente, doveva soltanto essere qualcuno da cui estrarre veleno. Gli rifila persino un'occhiataccia, non vuol certo che l'argomento lo riguardi più di tanto. < L'Hasukage, quindi, ha bisogno dei suoi migliori Ninja per poter controllare i dintorni del villaggio. Al tempo stesso, non bisogna neppure attirare troppo l'attenzione. Non si sa bene come si siano liberati né conosco i metodi di confinamento di un demone. > Le dita tamburellano sul proprio ginocchio corrispondente, ragionando bene su quanto professato finora. Gli occhi verdognoli guizzano nei dintorni del proprio posto a sedere, soffermandosi poi sul Kakuzu subito dopo. < Tutto sommato è naturale che Yukio-sama sia preoccupato per il villaggio che ha scelto di comandare. > Avrebbe sicuramente troppo da perdere, quindi lo reputa giusto. < Inoltre, quel che lui dice è legge anche per ognuno di noi Kokketsu che ha generato. > Il potere del sangue nero, infatti, glielo ha consegnato nient'altro che l'Arufa. Esternamente, il rosso appare molto pensieroso e le dita non smettono di tamburellare neppure per un istante. Lo aiutano a mantenere la concentrazione, anche se ha sempre più la necessità di avere tra le fauci qualche pillolina. < Senti, io non sono molto avvezzo ad aiutare il villaggio. Anzi, non me ne è mai fregato nulla se devo farlo gratis. > Per le missioni, invece, lo hanno sempre pagato. Pertanto, non le ha mai rifiutate. < Ma, solo per completezza.. > Tira su col naso, mostrando le lunghe zanne bianche in un bieco ghigno. < ..perché hai scelto proprio me? Tutti ti direbbero che sono il meno indicato per lavorare in un gruppo. > Autocritica costruttiva. È proprio ovvio che non è attualmente impasticcato. È persino calmo!

14:48 Jikan:
  [Tempio - Interno] Quello che stava dicendo è giusto, ci sono ancora tante incognite sull'intera situazione dei demoni codati. Non si sa com'è successo, perché sia successo e dove sia successo. < Non saremo noi a confinarli. > Di li a poco avrebbe detto per filo e per segno tutti i dettagli riguardo all'incarico. Il mostro termina la sua frase con una domanda curiosa, a renderla tale è la serietà con cui viene posta. < Sì, ho già lavorato con te nella missione C. Ce la siamo cavate anche senza troppo gioco di squadra. > Prende una pausa per decidere quali parole usare, in relazione con i pensieri che l'hanno fatto recare lì al principio, a reclutare Ryuuma. < Credo che non aiuti molto il lavoro di gruppo in questo caso. Serve qualcuno che non si blocchi di fronte a demone con la capacità di ucciderlo in un attimo, qualcuno che non abbia paura, che sappia reagire a una situazione come quella. > Si ferma un attimo e concentra il suo sguardo sul Rosso. < Solo chi ha perso parte della sua umanità può essere così, chi è diventato disumano. > Con ciò sta descrivendo sia Rasetsu che sé stesso. < Dovremmo controllare il territorio e, se ne vedessimo uno, informare subito Yukio. Tu sei uno Special Jonin e un Kokketsu, quindi avremmo una possibilità di sopravvivere all'incontro con un demone. > A quel punto prende un'altra pausa e, mentre pensa a cos'altro dire, gli viene in mente una curiosità da domandare. < Ti affascina rischiare di morire? > Praticamente gli sta chiedendo se è masochista, tuttavia se a lui interessasse provare questo brivido di rischio allora avrebbe una motivazione personale. Ergo un motivo in più per partire che non abbia a che fare con il villaggio, dato che non gli importa. [Chk Off]

11:54 Rasetsu:
 Non ha affatto alzato le regali chiappe dal piccolo sgabello, permanendo comodo nella sua posizione. Gli occhi non si spostano dalla di lui fisionomia, cosicché possa tenerlo sott'occhio. < Oh, beh, certo. Non potremmo comunque farlo. > Si riferisce a confinare i demoni, sicché nessuno tra loro due ne sarebbe in grado. Forse Yukio. Ed è giusto che quest'ultimo svolga il proprio incarico di Hasukage. Ascoltando le di lui parole, muove di tanto in tanto il capo. Lo sguardo si sposta verso il pavimento, glissando lungo le panche e, sol quando egli termina di parlare, si sofferma nuovamente sul di lui viso. < Quindi, ricapitoliamo.. > Si sfila gli occhiali dal volto, traendo una pezza viola dalla tasca del pantalone scuro. < ..ti serve qualcuno di sacrificabile che, innanzi alla morte certa verso la quale sta andando in contro, non si pietrifichi e sappia cosa fare. Mi stai invitando a morire, non è così? Perché, sai, nella migliore delle ipotesi, se ci troviamo uno di quei cosi davanti, è esattamente così che va a finire. > Aggrotta le sopracciglia, mentre gesti veloci e rotatori puliscono le lenti degli occhiali. Il gesto è stato fatto talmente tante volte da essere reiterato, pertanto neppur guarda il movimento che compie né si accerta che siano puliti o meno: lo saranno di sicuro. Li spinge con l'ausilio del medio verso la fronte, or riuscendo a veder in maniera più nitida anche il ragazzo. < Nyahahah! > Ride innanzi alla domanda altrui, scuotendo mesto il capo. < Sono nato per uccidere, Jikan.. > Il ghigno si estende, mostrando le lunghe zanne affilate. < ..morirò venendo ucciso. È questo il destino che hanno scritto per me. > Mancano persino pochi anni alla fine di tutto, secondo la leggenda che vede Bahaa, una volta maggiorenne, capace di tornare indietro e pugnalarlo con le proprie mani. E non morirà triste, affranto, no.. Ma contento, tronfio di essere stata lei la sua assassina. < Potrei accettare se ciò servisse a proteggere. > Non aggiunge chi, cosa o perché. In realtà, è abbastanza ovvio che voglia difendere Kouki da qualunque demone osi avvicinarsi a lei. Eppure lui, dei demoni, non sa alcunché e non saprebbe neppure dove andare a parare in un possibile combattimento. < Però, insomma. Un Genin ed uno Special Jonin quanto vuoi che resistano contro un demone? Dovremmo essere abili corridori e, beh, io non lo sono. > Fa spallucce, ridendo delle sue stesse disgrazie. < Da dove vuoi partire? E come vuoi agire? > Non ha accettato al cento percento, tuttavia si sente al pari d'un cavaliere che deve difendere la sua bella. In soldoni, se lo fa, è solo per star certo che la Yakushi sia salva, tranquilla e lontana dai pericoli. Non è così carino?

12:20 Jikan:
  [Tempio - Interno] Per un certo verso, forse, Ryuuma era ancora più azzeccato rispetto a Sango; la noncuranza della morte e lo strano sadismo che dimostrava di avere in ogni situazione lo rendono praticamente una macchina da guerra, qualcuno che non ha timore di nulla. Rimane in silenzio, nell'attesa che il Rosso sviluppi il suo discorso fino alla fine. Presto avrebbe rivelato tutti i dettagli di cui è a conoscenza, oltre a consegnare qualche utile strumento. < Non per forza. > Porta la mano destra all'interno della tasca centrale della sua felpa, estraendo quindi una piccola teca dal colore viola, con alcuni parti marroncine in legno. < Yukio ha pensato a tutto. > Porta la teca verso l'alto e la scuote un paio di volte, per farla notare all'altro. < Qui dentro ci sono due rotoli, uno per ciascuno, contenenti un sigillo particolare. Sono per le emergenze. > In un secondo momento l'avrebbe aperta e avrebbe anche spartito il contenuto con Rasetsu. < L'ordine è di non ingaggiare. Dobbiamo verificare la presenza di danni o dei demoni stessi. Però lì dobbiamo conoscere... > Le sue pupille si spostano verso l'alto, segno volto a indicare che sta pensando a qualcosa. < Dovrei poter avere accesso agli archivi segreti del palazzo. > All'interno della più grande struttura di Kusa avrebbe potuto trovare moltissime informazioni riguardo i demoni codati. < Con noi ci sarà un collaboratore dell'Hasukage, munito di ricetrasmittente, pronto ad avvisare chiunque di un potenziale avvistamento. > Notare come, fino ad allora, Jikan è stato molto freddo e professionale nel comunicare tutte quelle informazioni, non si è fatto minimamente contagiare dalle emozioni. Questo perché lui, ancor prima di chiunque altro, ha digerito la notizia della liberazione dei Bijuu. Ha già dovuto combattere con sé stesso, internamente, per superare lo shock. < Se ne incontrassimo uno dovremmo ritirarci, questo è l'ordine. Però... però se siamo noi la preda, allora bisogna procedere in altro modo. La strategia è quella di portarli in luoghi ostili, che li mettano in svantaggio. > Da questo si evince quanto sia importante conoscerli tutti e nove, meno Kurama che è già sigillata. < Il Tre code, per esempio, trae beneficio dall'acqua, quindi l'ideale sarebbe condurlo nel deserto. > Ora che ha svelato tutti i dettagli, può anche iniziare a parlare di come muoversi. < Ci informiamo su di loro e poi decidiamo il percorso da fare per controllare tutto, ah... a quanto pare dobbiamo anche andare ad Ame, non sono giunte notizie e questo ha suscitato preoccupazioni. > Ricorda perfettamente i discorsi dell'Hasukage e, per quanto questo non sia un ordine, crede che recandosi ad Ame gli farebbe nient'altro che un favore. In quel luogo aveva visto per l'ultima volta i suoi genitori, forse questa decisione è anche condizionata dalla loro mancanza.

12:38 Rasetsu:
 Piega un sopracciglio, assieme al capo che pende verso manca. < Cos'è? > Fissa la teca come se non ne avesse mai vista una prima d'ora. Vuol capire cosa vi è al suo interno, pur riuscendo a farsene un'idea grazie alle parole altrui. Non sono, però, abbastanza e la curiosità del rosso è decisamente vasta. < Cosa si intende per sigillo particolare? > Per le emergenze, tra l'altro. Le sue migliori abilità si basano sulle arti magiche e quelle illusorie, pertanto molte altre cose non le conosce e non vi si è mai interessato sino a questo momento. Anzi, è sempre stato molto focalizzato sui propri lavori, sulla creazione delle pasticche. < In breve, dovremmo studiarli prima di iniziare una ricerca basata sugli stessi alla cieca. Devo ammettere che di demoni e affini, differentemente da come si possa pensare, non ne so molto. > Certo, lui stesso si definisce demone, ma non è in alcun modo la stessa osa. Di conseguenza, deve mettere la testa sui libri ed in maniera possibilmente lucida. < Collaboratore? > La domanda sorge spontanea, non conoscendo di cui si tratti. < Fuggire o cercare di far fuggire loro in luoghi differenti, sulla base di ciò che sono le loro capacità. Poco male, come tattica. Mortale nella seconda opzione, di certo. > Muove il capo per annuire, di nuovo, alle proprie parole. < Dovrei avere all'incirca ancora una decina di anni di vita, forse anche di meno. > Ragiona su quel che sa sarà la sua fine. < Quindi, non dovrei morire adesso tanto meno arrivarci vicino. Però, chi può saperlo? > Poggia le mani sulle cosce, spingendo verso queste per alzarsi in piedi e porsi frontalmente all'altro. < Scopri se sono immuni o se possono essere colpiti dalle arti illusorie. > Perché parla al plurale? Deve sempre fare l'antipatico, d'altronde finora si è comportato anche piuttosto bene. < Ed io li studio. > Rasetsu, diamine, non sarebbe meglio far le cose assieme? Non deve certo dar ordini all'altro, giacché è proprio lui che lo ha cercato per quest'opera. < Quindi, siamo in tre. > Ragiona ancora a mezza voce. < Ed in cambio non me ne viene niente se non una protezione ai danni di Lingua Biforcuta. > Annuisce, ha quasi senso. < Non rischio la morte vera e propria. > Secondo lui, eh. < E seppur fosse, è comunque quella la fine che farò. > È bene esserne consci. Stende la manca, sia mai che usi quella buona, per sigillare l'accordo. < Sì fa così, no? > Di solito, beh, sì.

13:01 Jikan:
  [Tempio - Interno] In verità Yukio non gli aveva esattamente spiegato come funzionassero quei sigilli, forse perché aveva delegato il compito al suo sottoposto, lo stesso che avrebbe accompagnato i due alla ricerca. < Non me ne intendo. Non ne sono sicuro ma credo che riescano a inibire i demoni per poco tempo, quel che basta per permettere ai custodi delle tecniche di confinamento di agire. Yukio ha parlato anche di loro. > E' sicuro del fatto che si trattasse di un'organizzazione, ma non ha mai visto nessuno appartenente a quest'ultima. Raggela per un attimo, quando ode l'altro parlare degli anni di vita rimanenti. Possibile che una persona calcoli quanto tempo resta a sé stessa da vivere? < Va bene. > Non ha nulla incontrario all'idea di dividersi i compiti, così facendo però lui si sarebbe comunque informato riguardo i demoni. Sentendo nominare, ancora una volta, Lingua Biforcuta, la sua mente viaggia e immagina che possa trattarsi di qualcosa o qualcuno importante per lui. Può essere una metafora o, per quel che ne sa, letteralmente un pezzo di lingua tagliata in due. Raccapricciante ma non impossibile da immaginare. < Oltre a studiarli forse sarebbe meglio capire anche come funziona questo sigillo. Potrei domandare a Yukio, però al momento si trova a Chumoku... lui parlava anche di Hitomu, la forza portante. Possibile che questo sigillo permetta di sigillare un demone in un'essere umano? > Sarebbe assurdo, il tutto all'interno di un Fuuda? No, impossibile. A quel punto s'accorge del cordiale gesto emulato da Rasetsu. Strano vedere un mostro come lui arrivare a così tanto. Immagina che per lui sia uno sforzo quindi, senza esitare, ricambia. < Sì. > Allunga la mano e la stringe, dopodiché la riporta al suo posto e la infila nella tasca.

14:03 Rasetsu:
 Tutto ciò che Rasetsu pensa, di solito e rispetto ad altre persone, è fondamentalmente strano e catalogato come diverso. Per lui, contrariamente, è tutto normale e, anzi, ne parla con una facilità assoluta. Conviene, ancor una volta, con quel che esterna Jikan, non avendo niente da recriminare in merito alla faccenda appena trattata. < Ci parli tu o vuoi che lo vada a cercare io? Al momento, però, sì. Si trova a Chumoku, ma presumo che nulla vieti di tornare a Kusa per estrema urgenza. Non che questo lo sia, ma credo che sia meglio iniziare le ricerche e, dopodiché, chiedere delucidazioni in merito al sigillo. Non potevi farlo quando te l'ha consegnato? > Piega un sopracciglio, dubbioso. Lui l'avrebbe fatto, spinto dalla curiosità e necessità di sapere cosa avrebbe tra le mani. < Un sigillo del genere che sigilla un bestione come quello? > Non lo reputa assolutamente normale, tanto meno duraturo. < Forse, serve ad inibirli momentaneamente. > Ragiona su quanto scoperto quest'oggi, memorizzando il tutto. Nel frattempo, la mano scivola verso la tasca sinistra del pantalone, tirando fuori una personale scorta di pillole. Una di queste, scivolando sul palmo, rivela una forma ellittica e con una S posta al centro. La butta tra le fauci e la inghiotte senza bisogno d'acqua o di masticarla. < Ci teniamo aggiornati, se mi cerchi prova qui o al Tanzaku Gai, al locale Kukoku. > Semplice e lineare, chiuderebbe così la questione odierna. Ammesso non abbia altro da dire, si intende. [END]

Jikan si reca al tempio, non per pregare, ma per trovare il noto Rasetsu. Il primo, con uno scambio di battute, cerca di convincere il secondo a partire assieme a lui, per la segreta missione alla ricerca delle tracce dei Demoni nel territorio di Kusa. Dopo un'iniziale titubanza, Ryuuma, riesce finalmente a trovare un motivo, molto personale, per mettere in pericolo la sua vita così tanto e acconsente. L'incontro si conclude con un prezioso scambio di informazioni e accordi e il duo che funge da contromisura all'apparizione dei demoni codati si è formato.