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Shuntsu...Tsuryu...TSURYOKU...Va beh LUI

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con Norita, Shutsunryoku

21:56 Shutsunryoku:
 Non ha problemi a saltellare in mezzo alle pozzanghere che sono rimaste a terra della pioggia del pomeriggio, il problema è che se ne va in giro in pantofole rosse e sono già zuppe fradice d’acqua a questo punto. La bambina anche se tale si mostra come un maschio: camicetta azzurra a mezze maniche e un paio di pantaloncini neri tenuti su con delle bretelle che si adagiano sulle spalle. Il taglio corto dei capelli albini, il petto piatto dato la giovanissima età e la voce neutra dei bambini le permettono si spacciarsi tranquillamente per un maschietto, in più lei parla di sé con il maschile, dunque il dubbio non passa nemmeno mai per il cervello di nessuno, al massimo potrebbe sembrare un bambino un po’ effemminato. Sotto l’occhio destro ha delle cuciture fatto con un filo di sutura rosso, lo stesso si presenta anche sotto al labbro inferiore della bocca. Questa sutura parte anche da appena sotto al mento e percorre il collo lungo la trachea fino a immergersi ben oltre la camicia, queste cuciture rosse avvolgono anche il braccio destro fino al polso e sul dorso della mano, e altre tre, come anelli, sono state cucite intorno al dito medio. Queste sono le suture che si vedono ad occhio nudo e spiccano sulla sua pelle candida, inoltre quel rosso richiama il colore vermiglio dei suoi grandi e sgranati occhi che raramente ora sbattono le palpebre. Il sorriso sempre stampato, molto ampio, che le dona un’espressione molto stralunata. Saltella tra una pozzanghera e l’altra stando al fianco di Norita, Hyuga conosciuto solo qualche giorno prima grazie al fratello maggiore di lui, che l’ha trovata e portata a casa sua, impietosito probabilmente dalla sua vita da stracciona per strada. Non potendo però occuparsi di questa lei creduta un Lui, ha deciso da pochissimo di lasciarla nelle mani del fratello minore, appunto Norita. Non lo conosce per niente e non sa che intenzioni abbia per questa sera, glie lo avrà anche detto, la bambina non ha prestato attenzione, continua a ridacchiare e saltellare in giro tra una pozzanghera e l’altra. <Devo saltare più in alto! Sempre più in alto!!> urla fregandosene del giudizio altrui considerando la strada, la sua strada. <Come la Carpa Koi!> al creduto bambino non interessa che le sue parole non siano comprese, lui parla come se tutto fosse chiaro e chiunque.

22:43 Norita:
 da poco usciti di Casa norita Compone il sigillo della Capra a questo punto pone le mani per comporre il sigillo della capra in corrispondenza del plesso solare, a questo punto andrebbe ad'attivare il chakra, infatti nella sua mente raffigurerebbe la sua energia suddivisa in due sfere una rossa che rappresenta l'energia psichica e spirituale in corrispondenza della fronte e una azzurra che rappresenta l'energia fisica in corrispondenza dello stomaco, a questo punto farebbe in modo di farle confluire una nell'altra formando così il Chakra che andrebbe a formare una sfera in corrispondenza del plesso solare lo farebbe ruotare fino a pervadere ogni parte del proprio corpo e iniziare a scorrere lungo il sistema circolatorio, questo gli serve perchè deve essere sempre pronto a ogni evenienza ha pursempre con se qualcosa di vitale importanza per il villaggio il rotolo affidatogli da hitomi Nono Hokage, sta camminando per il centro assieme a un Ragazzino 10 forse 11 anni, chi lo guarda può notare che indossa un completo Bianco panna da allenamento pantalone e maglia a maniche larghe e lunghe in coordinato con una chiusura anteriore in diagonale, dei sovragambe lasciati ampi a svolazzare mentre si muove di colore verde militare e dei sandali ninja dello stesso colore, sulla fronte sempre ben lucido e ben curato il coprifronte della foglia su una fascia elastica posta al disotto dei capelli con solo la placcetta metallica visibile, e in questi anni sono cambiati pure i capelli che ora sono più lunghi e arrivano poco oltre il sedere e non li lega se non per la parte finale a circa 30cm dalle punte tramite un elastico anche lui verde militare, pochi giorni fa dopo 1 mese di totale silezio Atsumori Hyuga, il fratello maggiore di Norita appunto Bussò alla porta di Norita presentandogli un ragazzino di nome Shuntsu...Tsuryu...T S U R Y O K U...Va beh LUI, appunto questo ragazzino che gli cammina accanto, anche se camminare non è proprio il termine corretto sarebbe più corretto dire che Saltella di pozzanghera in pozzanghera lo guarda dicendo <senti non puoi continuare ad'andare in giro in pantofole, domani andiamo a fare un po di spese a cominciare dalle Scarpe che adesso comincia a fare freddo e devi coprirti bene altrimenti rischi di ammalarti ok...???> dice guardandolo tutto questo lo dice prima e che lui parli del suo saltare come le Carpe e lo guarda dicedo <scusa ma mi spieghi come mai sei tanto fissato con le Carpe eh Tsun ???> chiede curioso al ragazzino quando finalmente arrivano da ichiraku e dice <Buonasera!!> lo dice a voce alta superando le tende il ragazzino sempre di fianco a lui e Ichiraku dice "Ohhh Ciao Norita non ti fai vedere da un Pò come va" poi nota il ragazzino e dice "e tu sei bel bambino ???" sorride apertamente guardando il ragazzino <eh lo so ma tra una cosa e l'altra gli allenamenti e le missioni non ho poi così tanto tempo da dedicare al buon cibo, dunque per me una porzione extralarge con Miso Maiale arrosto e Naruto roll> si rivolge poi al ragazzino e dice <tu come lo vuoi ??> chiede guardandolo attendendo la reazione di lui

23:03 Shutsunryoku:
 Nemmeno lui pronuncia sempre correttamente il suo nome, anche se non si sa se lo abbia scelto lui o se gli sia stato dato, l’unica cosa sicura è che si è scelto il cognome, in onore alle Carpe che tanto ama. Saltella dappertutto ma senza allontanarsi troppo da Norita con il quale non ha ancora instaurato un vero e proprio rapporto, non ha parlato troppo con lui è forse per questo che stanno uscendo insieme stasera. <EH!?> esclama a gran voce ascoltando la proposta del ragazzo. <Cos’hai contro le mie pantofole??> guarda il ragazzo sbalordito, veramente esterrefatto da quanto ha sentito. <Come farò a sapere quali scarpe sono adatte a me? Queste pantofole mi hanno scelto, loro mi capiscono!> gli è stato fatto un grave torno che disturba la quiete del suo ordine mentale, l’idea di separarsi dalle sue pantofole infatti getta il bambino in uno stato di confusione facendolo sentire perduto, gli manca un grande appoggio. <Secondo te potrei trovare delle scarpe come le mie pantofole?> ancora si impunta su quell’argomento che gli sta tanto a cuore e cerca di afferrare la mano di Norita con entrambe le sue manine. <Ascolta! E se… se le rendo delle pantofole sicure? Posso tenerle?> gli tira il braccio se possibile, scongiurandolo di accettare quel compromesso. Guarda poi le pozzanghere e torna a sorridere eccitato dall’idea delle Carpe. <Le Carpe Koi sono bellissime! Hanno dei colori particolari e possono risalire al contrario la corrente dei fiumi! E sai cosa succede quando raggiungono la cima dove sta la Porta del Drago? Si trasformano in Dragoni Immortali!> lascia la sua mano ed allarga le esili braccia osservando Norita con gli occhi scarlatti spalancati e la bocca aperta in un enorme sorriso. <Capisci cosa c’è dietro?> qualcosa di evidentemente molto emozionante per il bambino che riprende a camminare saltellando fino all’Ichiraku. <MAGIAMO QUI??> esclama ancora una volta e inizia a saltellare sul posto in preda alla felicità, ridendo per lasciar scorrere tutta la gioia che gli da’ questa piega della serata. <Io mi chiamo Tsunkoku.> afferma convinto e contento verso il proprietario e velocemente si sceglie il posto migliore, che altro non è che al bancone, proprio di fronte a chi cucina e serve i piatti. Salta sulle punte cercando di raggiungere lo sgabello e si da la spinta con una mano sul bancone e l’altra sullo sgabello, sgambettando un po’ in aria mentre con foga arranca sulla seduta. <Non sono mai riuscito a mangiare qui, per me è qualcosa di nuovo ed elettrizzante! Direi che… prendo quello che prendi tu, si!> si fida e ha l’aria di essere qualcosa di buonissimo. Si guarda intorno mentre aspetta passando la lingua sul labbro inferiore per stuzzicare le suture rosse che sono lì presenti.

23:40 Norita:
 ascolta le parole del ragazzino e dice <beh cosa ho contro le tue patofole> dice mentre si siede su uno sgabello di ichiraku il quale sentiti i due ordini dice "Arrivano subito" mentre norita continua vero Tsun <innanzi tutto non sono adatte per affrontare l'inverno e poi in questo preciso istante sono bagnate fradice appena torniamo a casa le metti ad'asciugare e domani facciamo spese e non si discute, queste le potrai usare in casa> indica le pantofole per poi sentire la domanda sul poter trovare scarpe come le sue pantofole <certo esistono tantissimi tipi diversi di scarpe devi solo trovare quelli che fanno per te e che come dici tu ti Capiscono> sorride guardandolo quando poi gli afferrà la mano scongiurandolo di poter tenere le pantofole se le rende più sicure , e replica <Tsun non per andare in giro ne abbiamo già parlato non va bene che vai in giro con le pantofole d'accordo ??? quindi queste le usi in casa per andare in giro andiamo domani a cercare qualche bel paio di scarpe nuove e poi anche qualche vestito nuovo> e poi parte il discorso sulle ca e dice <interessante questa storia delle carpe e io che credevo che si limitassero a nuotare nei laghetti> sorride guardandolo e quando lui conferma che prende la stessa cosa di norita ichiraku inizia a prepararlo [Chakra On]

00:04 Shutsunryoku:
 Irremovibile riguardo alle pantofole, Norita non vuole sentire ragioni e afferma che esse possono essere usate solo in casa, una volta asciugate, mentre per uscire delle scarpe. Il bambino si imbroncia sporgendo il labbro inferiore e gonfiando le guance, mentre le braccia vengono incrociate al petto. <Mi ospiti da pochi giorni e già ti permetti di darmi tutti questi ordini??> sbotta incavolato nero per la perdita futura delle sue pantofole. <Non siamo nemmeno parenti!> la felicità e l’entusiasmo di prima lascia facile posto alla rabbia e alla tristezza che velocemente prendono possesso di lui portandolo a incupirsi fino a mutarsi. Stringe i pugni ed attende che la sua cena gli venga data. <Non credo che altre scarpe mi capirebbero così bene.> abbassa lo sguardo sulle sue pantofole provando un forte e profondo senso di malessere, come un buco nero e vuoto che si allarga dentro di lui. <No… molti pensano che siano solo Pesci, ma in realtà hanno molta forza e loro lottano ogni giorno contro ostacolo sempre più grandi e si impegnano mille volte di più rispetto agli altri pesci, perché loro devono risalire la corrente. E alla fine vengono premiate! Loro riescono a superare tutti i loro ostacoli ed evolvono allo stadio superiore di Dragone.> mentre parla si tortura il braccio destro con le dita della mano sinistra, tirando e tirando le suture che entrano nella pelle del braccio destrorso. <Le Carpe… le Carpe sono…> alza il braccio destro passandoselo sugli occhi per asciugare piccole lacrime. <Non importa, non capiresti. Nessuno capisce.> quindi scatta, solleva le braccia e sbatte con forza le mani aperte sul bancone davanti a lei. <Allora questa cena?! Ti muovi??> sbotta contro il povero cuoco con uno scatto d’ira decisamente esagerato.

00:22 Norita:
 lo guarda nelle sue reazioni tipiche da bimbo a cui non vengono esaudite e sorride per un attimo alle sue parole e replica <non siamo parenti è vero ma Atsumori mi ha chiesto di occuparmi di te il che include anche l'evitare che di ammali, lo dico solo per il tuo bene ok ??? anche perchè so cosa significa crescere senza genitori avere la febbre alta e non poter nemmeno mostrare il minimo segno che stai male> dice guardandolo e gli mette una mano sulla testa facendo un singolo Pat e dice <tranquillo troverai delle scarpe perfette e poi non sei iscritto all'accademia ninja come fai a fare il Ninja con le pantofole> ridacchia brevemente guardandolo <e le tue amate pantofole le troverai sempre a casa d'accordo ???> gli sorride guardandolo cercando un compromesso poi sente poi sente tutto il discorso delle carpe e annuisce interessato e poi continua lui con non importa non capiresti e replica <no continua mi stava interessando davvero> ma poi quasi subito dopo Norita si ritrova in una difficile situazione lui si mostra irrispettoso del lavoro altrui e gli dice <ma allora che modi sono questi??? il Signor ichiraku e sua figlia si stanno facendo in 4 per servirci il più rapidamente possibile e con la migliore qualità possibile, non penso che tu voglia mangiare del Ramen scondito o crudo o con la carne troppo cotta o addirittura scotta, quindi bisogna solamente aspettare nel rispetto del loro lavoro, non vuol dire che perchè dopo li paghi devi trattarli come servi, quello è solo il giusto compenso per le loro innumerevoli fatiche> lo guarda serio in volto <avanti chiedi Scusa al signor Ichiraku e a sua figlia> in tutto ciò arriva manco il tempo di finire la frase Ichiraku con le due portate [Chakra on]

20:39 Shutsunryoku:
 Il bambino imbroncia il viso e osserva malissimo Norita, scoccandogli un’occhiata che lascia trapelare tutto il suo desiderio di volerlo affogare in una ciotola di ramen. <Ci conosciamo da poco. All’effettivo sono a casa tua da pochi giorni, fino ad adesso me la sono cavata benissimo da solo quindi ora non puoi spuntare tu a dirmi come vivere.> in realtà si, ma spiegarlo a un ragazzino che fino ad ora ha sempre fatto tutto da solo e se l’è sempre cavata senza l’aiuto di nessuno, è davvero difficile. <Meglio crescere da soli a volte.> commenta pacato abbassando ancora gli occhi vermigli sulle pantofole zuppe, provando per loro un sentimento pari all’affetto e sgambetta un poco permettendo al ragazzo di fargli quella piccola patta in testa. <Sarò il ninja pantofolaio. Che c’è di male??> si imbroncia ancora una volta decisamente non contento dell’accordo che hanno raggiunto, ma come gli ha detto Ninfea, anziché programmare chissà quale omicidio, è meglio andare da lei e sfogarsi con lei. Prende un respiro rumoroso gonfiando il petto e osservando il cuoco mentre lavora. <Ti interessa?> espira altrettanto rumorosamente picchiettando la manina destra suturata col filo rosso sul bancone. <Le Carpe sono magiche e io evolverò come loro e diventerò un Dragone. Da Carpa a Dragone, e poi vedremo chi riderà ancora.> ammette iniziando a ridacchiare con forza e voce acuta, un ultimo attimo di buon umore prima di quella crisi nevrotica alla ricerca di un pasto subito pronto. Norita fa bene a riprendere un simile comportamento, anche se non è esattamente il modo giusto per approcciarsi all’albino che al momento non riconosce alcuna figura autoritaria, soprattutto se ha avuto quello scatto senza alcuna ragione. <No che non chiedo scusa. Io non devo chiedere scusa a nessuno!> sbotta irritato stringendo i denti dalla rabbia, ma poi torna a sorridere all’improvviso in un modo che sembra quasi gentile e rivolgendosi al proprietario pronto con le due portate, allungherebbe le mani verso la ciotola che ha designato come sua. <Posso averla ora? Muoio di fame!> il tono infantile e divertito, quello scatto d’ira di poco prima è solo un ricordo lontano, scacciato dalla vista della sua porzione pronta.

21:31 Norita:
 lo ascolta, sente tutto il suo ragionamento e dice <io non do ordini a nessuno sto solo dicendo che hai addosso gli stessi vestiti da quando sei arrivata a casa mia e con quelle ciabatte hai fatto di tutto dal giardino alle pozzanghere e anche loro non ne possono più, menomale che il bucato lo faccio io altrimenti chissà come sarebbero messi quei vestiti> poi sente il discorso del crescere soli e dice <mi dispiace Tsun ma ti renderai conto presto che non è vero, tu pensi che sia meglio crescere da soli perchè lo sei stato per tanto tempo e ci sei abituato> sorvola poi sul discorso del ninja pantofolaio e tralascia il discorso delle carpe gli importa di più affrontare il discorso dell'educazione e mentre ichiraku sta servendo entrambi Norita lo Ferma <No aspetta> prende il proprio piatto e guarda Ichiraku <non devi darglielo fino a quando non vi chiede scusa, non preoccuparti per lo spreco me ne occupo io> dice guardandolo ichiraku ritira il Piatto quello scatti d'ira potrà essere un ricordo per Tsun ma no per Norita che ora ne ha la piena responsabilità deve fargli capire per bene cosa significa stare al mondo <Tsun, tu hai offeso un onesto lavoratore, che ha iniziato a fare questo lavoro, perchè è stato il suo sogno fin da quando aveva la tua età, e ha combattutto, studiato molto, fatto molta pratica, e subito fallimenti, si è ferito con i coltelli, ma è sempre andato avanti, ha sempre continuato a combattere per il suo sogno, e finalmente eccolo realizzato> indica il chiosco e dice <questo chiosco non è solo un posto dove mangiare, ma è l'apice di un percorso che è nato da bambino si è sviluppato ed'è cresciuto fino a diventare quello che è adesso, vengono addirittura dalle altre terre Ninja per mangiare il Suo Ramen persino l'ex Kazekage Gaara è venuto a mangiare qui, il vecchio terzo Tsuchikage il Legendario Oonoki lo ha definito come recita quel cartello> indica un cartello alle spalle di Ichiraku <il Ramen più Buono del Mondo Ninja> fa una breve pausa guardandolo <e il signor Ichiraku che credo ancora non lo sappia fuoi da Konoha è chiamato L'Hokage del Ramen> lo guarda intensamente e dice <e tu Caro Tsun, un marmocchietto che non ha ancora imparato a vivere, hai mancato di rispetto e hai offeso tutto questo, con poche semplici parole, Ordinando, nemmeno fosse il tuo servo peronale, al signor Ichiraku di Sbrigarsi a preparare la cena> dice guardandolo estremamente serio in volto e dice <quindi Tu ADESSO> sollinea adesso con la voce <Chiedi Scusa a lui e a sua Figlia che si sono molto impegnati per farti quella ciotola di ramen fumante, in Caso Contrario non potrai avere quella ciotola di Ramen> e fa una faccia come a dire "Oh Come Mi Dispiace" poi torna serio e continua <Forza avanti> indica il signor Ichiraku come monito verso Tsun di chiedere scusa in caso contrario andrà a casa digiuno <ahhh e dimenticavo, cena o non cena l'allenamento di domani non si salta questo mi sembra ovvio e mi aspetto risultati migliori di stamattina in ogni caso siamo intesi ???> dice guardandolo è Severo molto severo ma visto il suo atteggiamento la terapia d'urto può essere l'unica che funziona e vediamo ora come la questione si evolve [Chakra ON]

22:02 Shutsunryoku:
 Meno male che ci pensa Norita al bucato, per davvero, perché il ragazzino laverebbe solo una volta a settimana quegli unici vestiti che ha. Possiede solo un altro ricambio che intervalla a questo, e qualche altro piccolo accessorio carino come dei cravattini o dei papillon. Scarpe zero, solo ciabatte o al massimo va in giro scalzo. <Se ti scoccia me lo posso fare anche da solo il bucato, come ho sempre fatto!> così spera di sollevarlo da quell’incarico che ha deciso di assumersi con il bambino. <Ti sbagli.> afferma tranquillo all’affermazione successiva. <Non sono sempre stato da solo e non lo sono stato per tanto tempo.> si volta a guardarlo e gli sorride ciondolando la testa e sgambettando, incapace di stare fermo. <Il fatto che io abbia sempre fatto le cose da solo o che sia sempre stato costretto a cavarmela da solo non vuol dire che fossi effettivamente solo.> si tiene al bordo del bancone e ondeggia avanti e indietro. <Non potevi saperlo, ecco perché hai sbagliato a dare per scontato che io fossi abituato. Spari sempre sentenze a caso?> ridacchia divertito e non sembra nemmeno arrabbiato, triste o risentito, sta solo giocando. <Non sai niente di me e non sai perché io preferisco crescere da solo. Quindi non parlare come se tu avessi l’unica verità assoluta in mano!> fa spallucce continuando a sgambettare, anche lui tralascia il discorso sulle pantofole e le Carpe per il momento, interessato molto di più a questo discorso. <Se tu preferisci crescere con qualcuno buon per te, avrai le tue ragioni. Io le mie.> esperienze diverse e a sconosciute l’uno all’altro. Il discorso si divide in due e ora verte sul chiedere scusa al cuoco e a sua figlia, di certo Norita fa un lungo discorso e prima il bambino si imbroncia indispettito perché vede la sua ciotola allontanarsi da lui e poi ascolta interessato tutte le parole che gli vengono dette. Torna a sorridere mostrando i denti bianchi ed è ampio quel sorriso, come al solito, mantenendo i scarlatti occhi fissi e sgranati su di lui senza battere le palpebre, o almeno poche volte, dandogli un’espressione che sembra allegra e spensierata ma a tratti inquietante perché è come se si fosse bloccato lì così per una paresi. <Oh, io so già benissimo come si vive, grazie, ma non mi servi tu. Non farti ingannare e non crederti superiore solo perché sei più grande.> tutto il resto del discorso è interessante ma nemmeno poi tanto, infatti torna a ondeggiare sullo sgabello senza prestare la dovuta attenzione a Norita. <E’ così che fate tutti quanti. Vi credete superiori solo perché siete più grandi. Solo perché siete adulti e vi permettete di manovrarmi come una marionetta. Ma no. Esistono anche bambini che ormai ne sanno molto più di voi adulti. Siete così ciechi e sordi.> tranne Ninfea, lei no, lei non si è mai dimostrata in quel modo, non ha mai preteso di avere la verità assoluta in tasca, per questo condivideranno tutto. <Posso fare a meno del tuo ramen.> sbotta di colpo senza più traccia di sorriso e il suo volto diventa ormai freddo e distaccato con una punta di oscurità e profonda tristezza, troppa per un bambino. <Tanto sono abituato a mangiare poco e a fare molti sforzi.> si impunta ma è anche qualcosa che tutti possono notare data la sua grave magrezza, ad ogni modo non darà questa soddisfazione a Norita o a Ichiraku o a sua figlia. Ora cerca di mettere i piedi sulla seduta dello sgabello per assumere una posizione accovacciata ad uovo sopra di esso, sempre tenendosi con le mani sul bordo del bancone e canticchiando. <Complimenti per il locale signore, ma non credo che tutti i tuoi sforzi andranno distrutti solo perché io non chiedo scusa!> esclama dopo un po’ di silenzio cercando adesso di mettersi in piedi sullo sgabello.

22:59 Norita:
 Lo guarda fisso, tralascia tutto gli altri discorsi per i quali sarà solo il tempo a potergli darre le risposte che cerca, e riprende il discorso sull'educazione <io non mi credo superiore perchè sono più grande o vhe cerco di manipolarti, chedere scusa non è un umiliazione o una sconfitta, ma il primo passo per compendere, come approcciarsi alle persone, e cerco di farti capire che...> si interrompe guardandolo ondeggiare sulla Sedia senza calcolarlo e dice <noi non ascoltiamo ehhh e tu che ti sei messo a ondeggiare sulla sedia ignorandomi invece ascolti benissimo vero???> chiede serio in volto <nessuno qui cerca di manipolarti Tsun Renditene conto una buona volta, come farai a diventare un Ninja se già da Deshi inizi a trattare Male gli abitanti del Villaggio, eh???> lo guarda serio <per essere ninja e proteggere il proprio villaggio devi iniziare dai suoi abitanti nella maniera più semplice ovvero dando loro una mano, Non puoi diventare un vero ninja con questo atteggiamento> lo guarda serio in volto <non è da escludere che diventerai bravo, e molto forte visti i rulultati degli allenamenti che stiamo facendo come Deshi sono già molto buoni, potresti davvero diventare molto forte, ma se continui a trattare male gli abitanti del villaggio, così a caso, presto sarai Genin, un giorno sarai Chunin, e magari crescerai ancora> dice serio in volto guardandolo prende quindi un paio di bacchiette aprendole e inizia a mangiare il priprio ramen iniziando dagli spaghetti e dopo aver deglutito continua <ma sappilo che con questo atteggiamento era partito pure l'ottavo Hokage, Kuugo se vuoi diventare come lui prego continua pure a comportarti male e trattare come servi i cittadini dei tuo stesso villaggio che hai giurato di proteggere entrando in accademia, e così un giorno sarai esattamente come Kuugo l'Hokage Traditore, o l'Hokage Falso, o l'Hokage Ipocrita, scegli tu l'aggettivo, e tu sarai esattamente uguale e un giorno potrebbe essere che verrò mandato io in missione per Catturare un Mukenin, e l'obbiettivo quel giorno sarai tu, se è questa la fine che vuoi fare prego accomodati pure> fa una breve pausa guardandolo mentre prende ora dei pezzi di maiale mangiandoli e dopo aver mandato giù dice <se invece vuoi diventare un ninja Onorevole che protegge il prossimo sta attento ai bisogni del proprio popolo e dei propri concittadini, e conoscerai l'umiltà, nonchè la forza vera di un Ninja che deriva dal proteggere gli altri, e allora diventerai come Furaya-sama una donna dal potere sconfinato con un chakra immenso, ma che ha un cuore gigantesco, e una dolcezza, da fare invidia a una zolletta di zucchero, è talmente umile che quando la chiamai Hokage-sama si imbarazzo al punto che divenne completamente rossa in viso, lei però sfodererebbe tutto il suo potere per proteggere il villaggio, e lei sa capire quando ha commesso un errore, quindi se vuoi diventare un Ninja Onorevole degno di questo nome riesamina quanto accaduto poco fa, e decidi il tipo di ninja che vuoi essere, se Vuoi Essere Come Kuugo, allora hai fatto benissimo a trattare così il signor Ichiraku, ma se vuoi diventare come Furaya-Sama o come Hitomu Kibou Prima di lei, allora ti renderai conto di dove sta l'errore che hai commesso> dice guardandolo stavolta più sereno in volto non lo sta manipolando gli sta solo sbattendo sul grugno la triste realtà dei fatti e termina dicendo <da parte mia ho fatto quello che potevo per farti capire il tuo errore, ma continui a non volerlo capire, quindi adesso tocca a te> si gira guardando la ciotola continuando a mangiare fino a finire gli spaghetti e il manzo poggia quindi le bacchette afferra la ciotola e l'avvicina alla bocca bevendone il brodo e dice verso ichiraku <grazie Buonissimo come sempre> guarda ora Tsun attendendo la risposta di lui

23:19 Norita:
 [Edit] [Chakra ON]

23:29 Shutsunryoku:
 <Ah, non mi riferivo a questo! Ma al fatto che parli come se sapessi tutto solo perché sei più grande! Al fatto che sembra che solo tu sai come si vive e queste cose qua… quanto non è vero.> sbotta in sua direzione continuando ad ondeggiare e a giocare con lo sgabello. <Di certo non te l’ho detto solo perché mi hai detto di chiedere scusa.> non sta fermo nemmeno un attimo, è incapace di farlo e non intende stare tranquillo proprio ora che ha bisogno del costante movimento per non impazzire. Per quello bastano già le parole di Norita. <Chi ti dice che ti ignoro? Credi che io non sia capace di ascoltare e ondeggiarmi allo stesso tempo? Hai finito di lanciare sentenze sulla base di nulla?> sbuffa, è veramente stanca di sentirlo parlare con tanta sicurezza di cose che di cui non ha prove che siano vere, forse dovrebbe lasciare perdere quel ragazzo e cercarsi un’altra casa. Magari Ninfea sarebbe ben disposta ad ospitarla, o comunque potrebbe tornare a vivere per strada, non è una pessima idea. <Oddio… sul serio?> si ferma e lo guarda, adesso davvero sorpreso e stanco. <Ho risposto male a una persona, sai quanti bambini lo fanno? Sai quante persone lo fanno? Sai quante persone hanno un carattere un po’ strano e spigoloso? Sai quante persone non sono sempre gentili col prossimo? Eppure non sono tutte dei mostri, sai?> lei lo è, okay, ma per motivi davvero molto diversi. Salta giù dallo sgabello tenendosi sempre al bordo del bancone per non cadere. <Gli ho solo risposto male, a lui. Non ho trattato male ogni singola persona di questo villaggio mi pare! Stai esagerando davvero la cosa.> lo fissa serio in volto, perché anche se Norita non sembra più arrabbiato, il bambino si è invece stancato di giocare con lui. <Potrei anche essere il ninja più antipatico di tutti, ma salvare comunque le persone quando sono in pericolo. Ci hai mai pensato? O per te è tutto o bianco o nero? Non esistono le sfumature del grigio? O sei un Mostro o sei un Angelo, basta? Fine?> stringe i pugni lungo i fianchi e il viso viene travolto dalla rabbia e dalla tristezza. <Ancora una volta credi che quello che pensi tu sia la sola e unica verità. Ma ognuno ha le sue motivazioni per essere un ninja e ognuno trova la forza da qualcosa di diverso, perché siamo tutti diversi! E tu non puoi giudicare le scelte degli altri e le loro motivazioni!> tirerebbe un calcio al suo ed sgabello per farlo cadere a terra, spinto da un attacco di rabbia, uno sfogo dettato dalla sua psiche corrotta. <Secondo te un ninja trova la forza nel proteggere gli altri, e va bene. Ma non tutti la pensano come te, ognuno ha i suoi pensieri, ognuno ha il suo nindo e il tuo non è superiore a quello di nessuno, carino!> o è l’assoluta verità, e insomma Norita lo sta facendo proprio arrabbiare, tanto che si dimostra per quello che è, o non è a seconda dei punti di vista. Non è un bambino, non è normale e non è spensierato e carino come dovrebbero essere i bambini, scherza, gioca, è allegro e se ne frega di tutto, senza regole, ma è capace di discorsi molto maturi per la sua età. <Non chiedere scusa non mi farà diventare un mukenin, no di certo, ci vuole ben altro… e chi cavolo ti dice che tratto tutti come miei servi? Mi hai invece chiesto perché ho detto quelle cose a Ichiraku? No! Non te n’è fregato niente! Non te ne frega se ho qualche problema o meno, a te interessa solo fare la predica per mantenere la facciata del bravo ragazzo, ma non sei un bravo ragazzo!> vorrebbe spaccare ogni cosa, vorrebbe solamente urlare, correre, piangere, distruggere. Vorrebbe solamente fare qualcosa, qualsiasi cosa per sfogarsi e mostrare quanto quella situazione sia snervante per una mente già malata come la sua. Così lo fa, inizia ad urlare, ed è un urlo straziante e carico di disperazione, non ha nulla a che vedere con una normale rabbia, solo esplode e si accuccia a terra piegando le ginocchia e portandosi le mani ai capelli, stringendo le ciocche albine con forza e le tira. Chiude gli occhi e continua ad urlare, non glie ne frega di cosa penseranno gli altri, ha bisogno di questo.

00:34 Norita:
 lo guarda e ascolta ogni singola parola e replica man mano tra lascia la prima parte e dice <credevo che avessi iniziato a ondessaggiare ignorandomi> fa il primo passo per far capire <però ho sbagliato e mi dispiace se ho detto una cosa del genere, scusami> dice guardandolo, visto non è coì difficile, basta solo capire l'errore commesso e poi scusarsi con la persona continua poi parlando sul fatto che ha risposto male a una persona e dice <è vero io non ti ho accusato di nulla volevo solo spronarti ad'analizzare cosa è successo e poter capire il tuo errore tutto qui> dice guardandola <e per farlo ti ho portato l'esempio di uno che è partito trattando male una sola persona, poi sono di ventate due tre e così via, ma ti ho anche portato due enormi esempi di persone che hanno sempre aiutato il prossimo> lo guarda e continua <e non credo affatto che il mondo sia divido in bianco o nero so benissimo che ci sono moltissime sfumature e alcune di queste molto scure le ho incontrate di recente> spiega e lui continua parlando del Nindo e dice <so bene che ogni ninja è a se e che ogni nindo è diverso perchè diversi sono gli obbietivi, io non mi sento affatto superiore ne credo che il mio nindo lo sia> lo guarda sereno in volto <se mi ritenessi superiore mi allenerei con te tutti i giorni ??? e da solo ogni sera ??? no non lo farei perchè mi sentirei già il più forte di tutti, ma non lo sono anzi in confronto a tanta gente scono anche scarso> dice guardandolo poi nell'ultima parte replica <io non ho detto che li tratti tutti come servi ne che il fatto di nonchiedere scusa ti farà diventare un Mukenin con certezza assoluta, ho solo portato un esempio per evitare di farti entrare in una spirale che conosco e dal quale è quasi impossibile uscire, ho parlato del signor ichiraku come esempio per gli abitanti del villaggio ma non ho mai detto che li tratti tutti come servi, ho solo detto che sia nel bene che nel male, si comincia sempre sa una sola persona, io oggi desidero proteggere L'intero villaggio ma anche nel mio caso ho cominciato da una sola singola persona> ha preso a calci lo sgabello lo ha lanciato a terra e alla fine sente quelle cose che lui avrebbe dovuto fare ma che non ha fatto, chiedergli perchè è vero il suo interesse principale è stato quello di inculcargli la propria educazione senza preoccuparsi di chiedere perchè lo avesse fatto ma poi Urla di rannicchia ed'emette quell'urlo così acuto, in fin dei conti norita ha solo 16 anni e suo fratllo ha assegnato a lui un compito molto gravoso e molto delicato, e l'urlo non si arresta, quindi si alza si avvicina e lo guarda urlare per qualche secondo si rannicchia arrivando alla sua altezza e dice una sola parola con un fiato corto, era da molto che non succedeva ma norita ha il volto segnato ora da diverse lacrime, non avrebbe mai voluto arrivare a quel punto e dice una sola parola ma con la voce tremolante <Scusami> sente un nodo alla gola e continua <facciamo così tu ora vai a cenare te ne faccio preparare un altro bello caldo, e dopo torniamo a casa va bene ??? è una situazione nuova pure per me e non so quale sarebbe il giusto modo di comportarsi in questi casi, facciamoci una promessa tutti e due ti va ??? cerchiamo di conoscerci prima di qualsiasi altra cosa> fa una breve pausa continuando <ho fatto io un errore dietro l'altro e molte cose che avrei dovuto fare non le ho fatte, oggi sei stato tu a insegnare qualcosa a me> lo guarda con altre lacrime che scendono e altri nodi alla gola che vengono repressi dallo hyuga e continua <e come premio domani niente allenamento domani sarai tu a decidere cosa fare va bene...???> chiede guardandolo con la voce tremolante poi fa un gesto chiaro a ichiraku la ciotola di ramen freddo ormai la deve mettere al suo posto mentre deve prepararne un altra per Tsun

00:58 Shutsunryoku:
 Lui ha capito male alcune cose, e anche il bambino ha compreso in maniera errata gli intenti di Norita. C’è stata fra loro un’incomprensione dietro l’altra che solo ora stanno per essere spiegate. Lui chiede scusa ed effettivamente il bambino inizia a sentirsi bene, che forse riesca a capire qualcosa. Mettersi nei panni di chi insulta e che non riceve scuse, fa male, fa arrabbiare, mentre invece se si ricevono delle scuse tutto sembra appianarsi. Ma è ancora presto per il bambino di comprendere questo profondo aspetto della vita. Le parole di Norita servono molto a calmare il bollente spirito del bambino che si ritrova sballottato a destra e a manca dalle sue stesse emozioni fuori controllo. Non risponde a quello che Norita gli dice, ma ascolta e recepisce, il suo silenzio vuol dire che sta pensando e che ha compreso, è solo troppo orgoglioso per ammetterlo e chiedere scusa. E’ un silenzio che vale molto più di qualsiasi sua parola, ma non avrebbe nemmeno il tempo ne la mente lucida per elaborare chissà quali frasi, perché si ritrova ad urlare accucciandosi per terra, dopo aver calciato via il suo stesso sgabello e inizia a tirarsi i capelli. Per la prima volta questo ragazzino ha urlato in faccia quello che desidera, ha espresso il desiderio di cosa avrebbe tanto voluto ricevere da Norita al posto di un rimprovero. Non lo aveva mai fatto con nessuno, anche questo è in realtà un grido di aiuto, tutto il suo corpo lo urla in mille forme e parole diverse, incapace di chiederlo con semplicità. Sente Norita avvicinarsi e con rabbia rialza il viso, la bocca si apre e i denti bianchi vengono snudati, pronto a scattare per morderlo così come ha fatto con la Ninfea. Vuole sfogare tutto quello che sento e procurargli dolore, farlo sanguinare, urlare, ma si blocca non appena vede quel volto rigato dalle lacrime. Sgrana gli occhi e ascolta quella parola. Di colpo Norita sembra cambiare direzione con il bambino, sembra ritornare sui suoi passi in un disperato tentativo di correggersi e per la prima volta il ragazzino sente di essere stato ascoltato per davvero. Non ha la capacità di pensare che l’altro ha solo 16 anni e che sia poco più di un ragazzino al quale è stato mollato un bambino, non ci arriva, perché per lui quel ragazzo rientra negli adulti. Non piace l’esserino, ma si sente avvolto da strane sensazioni e sentimenti che come al solito nella sua testa sono portati all’estremo. Sgrana gli occhi vermigli e la bocca si allarga in un ampio sorriso, le mani lasciano la presa dai capelli e le braccia si allungano verso Norita sentendo uno strano impulso. Desidera toccarlo, abbracciarlo, non sa perché ma sente che quell’immensa gioia e commozione lo spinge a quel gesto, ma si ferma a metà dell’opera. Rinuncia ad abbracciarlo e fa decadere le braccia, impaurito da qualche cosa ma non svanisce il sorriso. <Va bene… prometto.> si alza rimettendosi dritto e continua a guardarlo. <Perché… perché piangi?> alla fine glie lo domanda, perché non ha ancora capito il motivo nonostante sia stato pervaso da quelle sensazioni positive. <Si dovrebbe solo ridere e divertirsi!> ha cambiato di nuovo umore. <E domani potremmo… uhm… comprare dei vestiti?> piega la testa di lato contro la spalla destra, non sapendo se stia facendo la cosa giusta. <Quello che è successo prima, non voglio più ricordarlo, va bene?> è così che fa, seleziona determinate cose e decide se accantonarle o meno.

11:21 Norita:
 una volta che si è alzato e si è avvicinato a Tsun iniziando il suo discorso si accorge del suo meccanismo di "difesa" assume atteggiamenti come quelli di uno squalo mostra i denti per intimidire e apre la bocca pronto a parire all'attacco, ma si blocca, in qualche modo le sue parole lo hanno scosso come una sberla emotiva gli hanno fatto arrivare le sensazioni e il punto di vista dello Hyuga e ha abbandonato ogni intenzione ostile protende le braccia sottili e magre in un timido tentativo di abbracciarlo, ma si ferma a metà e gli chiede per quale motivo stia piangendo asserendo che si dovrebbe sempre ridere e divertirsi, quando lui stesso ha appena fatto l'esatto opposto rannicchiandosi e urlando in maniera quasi malata e adesso è norita ad'allungare le braccia lo afferra per le spalle e poi lo abbraccia lui stringendolo a se e dice all'orecchio al bambino <si chiama senso di colpa Tsun> stacca una mano asciugandosi le lacrime che ora smettono di venire fuori e dice <tu dovresti sempre ridere e divertirti, perchè tu sei un bambino ed'è giusto che sia così, noi persone grandi non sempre possiamo permettercelo> dice guardandolo e continua <sopra tutto quando sei un Ninja e ti viene conferito questo> indica il coprifronte <questo coprifronte non è solo una placchetta metallica col simbolo del tuo villaggio, ma rappresenta un Legame una spece di contratto non scritto, tra il Ninja e il proprio villaggio e i suoi abitanti, io come ninja ho dedicato ogni fibra di me a proteggere ogni singolo membro di questo villaggio, ma non solo questa placchetta ti lega anche agli altri shinobi e Kunoichi che popolano questo villaggio e che ogni singolo giorno rischiano la vita per difenderlo, è per questo che prima ho reagito in quel modo, esagerato, non rendendomi conto che tu sei ancora solo un bambino, e che devi solo Giocare divertirti e studiare per diventare Genin, ti ho anche forzato con allenamenti giornalieri, da oggi riduciamo la cadenza degli allenamenti almeno i tuoi> fa una breve pausa si distacca e in volto gli si apre un grande sorriso quando lui dice che il giorno dopo avrebbero potuto andare a fare spese e comprare vestiti, segno inequivocabile che ha capito le sue motivazioni e dice <allora va behe, ma prendiamo anche almeno 2 paia di scarpe va bene così eviti di uscire in pantofole e queste le usi in casa d'accordo???> chiede ormai capendo che si è raggiunto in inizio di intesa con quel bambino, in effetti quanto accaduto oggi è solo l'apice l'esplosione di un attrito che dura da quando Tsun gli è stato assegnato, e quando lui dice che non vuole ricordare cosa è successo prima lo Hyuga fa un gesto semplice un gesto che ha ricevuto lui stesso da bambino con la mano destra si avvicina agli occhi del bambino ponendo il palmo su di essi che andrebbero istintivamente a chiudersi in teoria come meccanismo di difesa fisiologico, e li copre completamente finge di sforzarsi come se stesse immettendo chakra in realtà non facendo nulla e dice togliendo la mano <Ecco Cancellato> sorride guardandolo ovviamente non l'ha cancellato e rifacendo quel gesto capisce cosa provava Atsumori quando lo faceva a lui da piccolo, è solo un modo come un altro per dire non pensarci più[Chakra ON]

11:46 Shutsunryoku:
 Il bambino rimane davanti a Norita senza fare niente se non tornare a sorridergli intanto che lentamente cancella quanto è appena avvenuto. Non vuole ricordare una simile esperienza soprattutto se dettata da un’esplosione di emozioni negative come quella, e non se la sente alla fine nemmeno di abbracciarlo nonostante ne abbia sentito il bisogno. E’ Norita invece ad allungare un braccio, afferrare la spalla del bambino e abbracciarlo. Un gesto che, come il ragazzino stesso aveva immaginato, lo immobilizza. Fermo come una statua di pietra e coi muscoli tesi, ascolta la spiegazione di Norita mettendo in campo il senso di colpa, sentimento al quale il bambino si sente estraneo. Si scosta da lui e l’albino lo fissa con espressione che sembra sorpresa e il sorriso che ormai sta lentamente ritornando, solleva le mani e con gli indici va ad indicare la propria bocca sorridente che si amplia sempre di più. <Non tutti i bambini ridono sempre.> eppure lui si impone questo sorriso ogni volta che riesce. <Quando avrò una placchetta anche io, sentirò quello che senti tu?> domanda cercando di capire se tutto quel discorso, prima o poi, gli sarà molto più chiaro. <Gli allenamenti vanno bene, ma solo quando ne ho voglia!> esclama con una risata, almeno per il momento sarà così, del resto Norita avrà sicuramente notato quanto il bambino sia non solo iperattivo, incapace di stare fermo, zitto e buono, ma anche con una soglia dell’attenzione molto labile, per questo gli allenamenti fino ad ora non sono stati un granchè. Persino le lezioni sono difficili. <Le scarpe.> a quanto pare non può ancora averla vinta su quelle e infatti non dice altro e lascia che Norita creda pure di averla vinta per questa volta, potrebbe magari trovare delle scarpe a forma di pantofole. Annuisce e poi osserva quello che fa Norita con le mani, si copre gli occhi e sembra concentrarsi molto per poter cancellare quanto successo. Il bambino ride, allarga il suo sorriso e anche lui si porta le mani a coprire gli occhi e si concentra. <Cancellato!> ridacchia e saltella sul posto, pronto a rimettere a posto lo sgabello per poterci risalire e alla fine di tutto godersi la sua ciotola di ramen con un grande e smagliante sorriso. Come prima serata fuori tutto sommato non è andata male e l’albino può tornare a quella finta spensieratezza di sempre. [END]

12:26 Norita:
 quando lo abbraccia lo sente rigido come sorpreso dal gesto dello Hyuga, e lui dice che non tutti i bambini ridono sempre,e norita lo sa benissimo, e il suo pensiero da a Kizuko una Hyuga come lui, una bambina con una storia tragica che solamente Lady Kaori conosce appieno, pensa a Kanako una bambina che invece di ridere scherzare e giocare dorme in un fienile e lavora nei campi, e ripensa a un piccolissimo Norita alla tenera età di 3 massimo 4 anni, vide Ninja di Konoha dello Stesso Clan Hyuga che entrando devastando la porta d'ingresso mettono sottosopra tutta casa, i Genitori combattono fino allo stremo andando anche a finire nel giardino, ma Norita non ricorda più nulla, fosse solo perchè terrorizzato com'era scappò in camera sua stando nascosto sotto il letto, poteva sentire solo le urla dei ninja e l'emanazione dei fari Jutsu, e alla fine stremati Mamma e papà furono Rapiti per poi venire uccisi molti anni dopo, sucessivamente a quell'evento Norita impiegò anni prima di tornare a sorridere, e il primo sorriso dopo anni lo dedico proprio a Tenshi una Tredicenne che requentava l'accademia con lui a questo punto replica alla sua affermazione <Purtroppo lo so benissimo, anche io un tempo ero come te, un giorno ti racconterò questa storia, ma meglio quando siamo a casa d'accordo ???> lo guarda poi lui chiede se proverà le stesse cose quando avrà quella placchetta e replica <a dire il vero inizialmente nemmeno io la pensavo così, ma ho sviluppato questo pensiero col tempo con le missioni e affrontando avversari molto più forti di me, un giorno ti parlerò anche di quando provai sulla mia pelle il potere di un Dio e questo mi ha cambiato profondamente, non so se anche tu proverai queste cose, ma oggi io la penso così anche perchè di recente un mix tra la volotà del fuoco, 3 persone speciali, e un incontro illuminante, mi hanno fatto rinascere come ninja e sono diventato un portavoce della volontà della Volontà del fuoco> breve pausa <e ora ci sei anche tu> gli mette una mano sulla testa gli compiglia i capelli e dice <non Temere Proteggerò pure te> sorride rialzandosi e sentendo degli allenamenti dice <va benissimo basterà che me lo chiedi quando ne hai voglia> torna a sorridere e lo segue allo sgabello che rimette apposto e ride sentendo delle scarpe per poi mangiare la ciotola ormai fredda di Ramen che sarebbe dovuta andare a Tsun mentre a lui tocca una ciotola Bella abbondante ancora ben tiepida, e quindi Godibile, e finito di cenare Norita estrae un porta monete paga il locandiere lasciando molto più di quanto dovuto e dice a Ichiraku <Mi dispiace per l'inconveniente a presto> poi si rivolge a Tsun e dice <Forza Torniamo a Casa> si avvia per le strade di Konoha col bambino al seguito [Chakra On] [END]

Norita e Shutsunryoku, Tsun per semplificare, si recano da Ichiraku per una cena a base di buon ramen, ma la serata prende una piega inattesa, nel momento in cui Tsun si dimostra irrispettoso nei confronti del locandiere, e Norita in qualità di Tutore, deve riprenderlo, ma qualcosa non va si lascia prendere la mano, e porta il bambino a una crisi di nervi, che viene prontamente affrontata dallo Hyuga, e il tutto si conclude con un legame più forte tra i due, e con un simbolico nuovo inizio.