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Ridammi i miei appunti!

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con Tobimasu, Eisuke

21:30 Tobimasu:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] Era una notte tranquilla come poche a Konoha, le luci delle abitazioni uscivano dalle finestre ed illuminavano assieme ai lampioni le piccole strade ed i vialetti, per Tobi era un'occasione d'oro per abbandonarsi un po' a stessa, era sulla via del Monte dei Volti che era il luogo adatto per il suo obiettivo, in cuor suo sperava un po' di ritrovare Shikami ma qualcosa le diceva che forse era meglio lasciar stare, infondo poteva essere un pazzoide come un altro nonostante le parole che avevano scavato a fondo, insomma, l'avevano colpita. Tobi scaccia via i pensieri scuotendo la testa, vista da lontano, magari dalla finestra di un'abitazione, sembrava una pazza in tutto e per tutto ma infondo chi può averla vista? Sia come sia, avrebbe potuto sfruttare il momento per ripetere gli appunti oppure, come le altre volte, semplicemente attendere la sera meditando sul vuoto.

21:39 Eisuke:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] Eisuke stava appena uscendo dal grande portone dell'Ospedale di Konoha, con un passo piuttosto calmo e pacato. Gettava ogni tanto degli sguardi attorno a sé, come se si sentisse osservato. Andante verso una delle panchine lì vicino, il giovane Senjuu si sarebbe riposato, dopo un'ennesima visita dallo psichiatra. Vestiva un comodo completo: pantaloni stretti dal colore vermiglio, una candida camicetta, con le maniche leggermente arrotolate, unita ad un gilet beige, rigorosamente aperto, che mostrava una cravatta dal colore scuro, slegata. Lo sguardo di Eisuke era palesemente stanco, ma si sforzava di mantenere la sua tipica gentilezza anche in un dolce sorriso, mentre in lontananza vedeva giungere una scura figura. Sembrava parlare da sola, visto che scuoteva la testa, e si guardava intorno.

21:58 Tobimasu:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] Tobi continua verso la propria destinazione, guardando solo ciò che le era davanti incurante. Porta la mano ai capelli cominciando ad arricciolarseli come ogni volta in cui era sovrappensiero o, semplicemente, volesse stare sola con sé stessa, anche se sola con sé stessa lo era davvero, non c'era un'anima fuori dalla propria abitazione e ciò la metteva ad agio. Stava indossando abiti meno scollati del solito, una mezza manica a tinta unita nera con scollatura a V e la solita gonna dalle decorazioni floreali con "sfondo" blu scuro. Pensandoci non sarebbe stato così strano trovare Shikami, anzi, sarebbe stato anche plausibile, anche se Tobi non poteva pensare cose del genere dal momento che ci ha "parlato" solo una volta ed oltre ad aver fatto TROPPE figuracce è stata una totale idiota, ha dimostrato di non essere alla sua altezza in un certo senso. Comincia ad arrossire e ad abbassare la testa come se quelle cose gliele stesse dicendo qualcuno sul serio. Proprio per via dell'abbassamento del capo riesce a scorgere le scarpe di una figura davanti a sè, seduta su una panchina, non riusciva a scorgerne i particolari per via dell'oscurità ma... sobbalza dallo spavento. Era troppo presa dai pensieri che si era accorta solo ora di una figura che le stava praticamente accanto, inoltre il sobbalzo era notabile nonostante il buio, Tobi, caduta per terra, poggia i palmi delle mani sul vialetto, dandosi una spinta per alzarsi e scrollandosi la polvere dagli abiti muovendole a casaccio su di essi, finito l' "intervento di rimozione" torna ad osservare la figura, notando gli abiti e altri particolari, tirando un colpetto di tosse ed accennando ed incurvando le labbra verso il basso, come ad assumere un'espressione dispiaciuta < Ahh... M-Mi scusi... > afferma, andando poi a riprendere il proprio cammino senza fermarsi ulteriormente, ma non si era accorta che i propri appunti le erano caduti da terra..!

22:13 Eisuke:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] Vedendola sobbalzare improvvisamente, esegue un movimento istintivo con la testa indietro, mantenendo uno sguardo addolcito, ma anche incuriosito dall'atteggiamento di quella che sembra una ragazza della sua età. Caduta per terra, Eisuke fa' per abbassarsi immediatamente come a volerla aiutare in modo molto cortese, porgendole la mano destra, per cercare di rialzarla delicatamente, ma non facendo in tempo a soccorrerla, visto che s'era già stabilizzata, si rialza, guardandola per mezzo istante negli occhi; occhi confusi, persi nei loro pensieri. Ad Eisuke non ci voleva molto a percepire i sentimenti delle persone attorno a sé, ma non aveva così tanta scioltezza con le parole. Spostando lo sguardo insieme ai movimenti della ragazza, la vede andar via a passo svelto, ma subito dopo, abbassando lo sguardo ai suoi piedi, nota che dei fogli erano rimasti incolti. Facendo dunque per chinarsi, va' per raccogliergli con ambo le mani, richiamando con una voce più alta ed impostata la frettolosa e distratta ragazza. < Oi, signorina! Le sono caduti questi...! >. Alza la mano destra, che ha adesso in pugno i fogli, mentre si gira, cercandola nel buio di quella pacata serata. Intanto, però, da' uno sguardo a quelli che sembrano degli appunti dell'Accademia Ninja. Difficile da notare da un ragazzo vestito in quel modo, ma forse anche Eisuke avrebbe capito quegli argomenti.

22:24 Tobimasu:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] < Ah?.. > Richiamata dal ragazzo che l'aveva appena fatta sobbalzare dallo spavento si volta, andando ad aguzzare la vista per vedere cos'avesse in mano, portando le mani agli occhi e strofinandoli, notando solo dopo un po' di secondi passati ad osservare ininterrottamente un punto fisso che il tipo avesse in mano fogli probabilmente caduti dalla sua tasca. Sorride, facendo per dirigersi verso il ragazzo in una corsetta < Ti ringrazio e... scusa ancora. > afferma, ricollegando i fogli ai propri appunti dell'Accademia solo dopo essersi avvicinata un po'. Allungherebbe la mano verso i fogli arrivata davanti all'uomo, facendo per prenderseli mentre lo sguardo cade inevitabilmente verso il ragazzo, accorgendosi solo ora dai tratti che poteva avere più o meno la sua età, rimarrebbe ferma ad osservarlo, notando come delle somiglianze con l'uomo incontrato sul Monte dei Volti. Solo dopo un po' si accorge di starlo guardando da diversi secondi in modo stupido, arrossendo di colpo e voltandosi, riprendendo la propria camminata < G-Grazie ancora... > afferma prima di voltarsi.

22:43 Eisuke:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] Non facendo notare di aver abbassato lo sguardo sui fogli della ragazza, resta a guardarla fino al momento in cui si avvicina per dargli la mano in direzione dei suoi appunti. Dunque, al posto di porle i fogli, le prende la mano con la sinistra, guardandola fisso negli occhi, con una calma disarmante. Era appena entrata in gioco la seconda personalità di Eisuke; il suo alter ego era esattamente l'opposto del ragazzo, un sociopatico iperattivo, pronto a sputare in faccia i propri pensieri, senza alcuna vergogna o senso di prudenza, dai pensieri sconnessi e quasi aggressivi. < Hai cambiato improvvisamente il modo in cui mi hai rivolto la parola... dal lei al tu. > Storce le labbra, socchiudendo gli occhi ed accennando ad un atteggiamento diretto. < Vedo che prendi subito confidenza, ingenua e distratta ragazza. Non avrei dovuto renderti i tuoi appunti, forse serviranno più a me che a te! Ma no, che dico... > Intanto porta l'altra mano verso il proprio capo, andando a sistemarsi i capelli dal castano chiaro all'indietro, mentre con l'altra mano terrebbe ferma Tobimasu. Poi rigira lo sguardo, sospirando < A me non servono... > Probabilmente Eisuke li aveva già registrati grazie alla sua eccellente memoria. Poi andrebbe per dare i fogli alla ragazza, che lo guardava da qualche momento in silenzio. Eisuke non comprendendo tale atteggiamento, essendo estremamente insensibile e di scarsissima empatia, ruota lateralmente la testa di qualche grado, e tale gesto è accompagnato da un'espressione sinceramente interrogativa ed incuriosita. < Ehm... tutto bene? >

22:58 Tobimasu:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] < Ah?! > non appena la mano le viene afferrata sente di essere in pericolo, non fa altro che rimanere ad osservare l'uomo dal basso verso l'alto, provando a dimenarsi senza successo. C'era qualcosa di strano nel suo comportamento, seppur l'avesse visto praticamente in quel frangente... non sembrava così arrogante, al contrario, le sembrava aperto e disponibile, quella strana espressione gentile, il modo in cui l'aveva aiutata a rialzarsi, magari se l'era presa per i problemi che gli stava causando, forse non avrebbe dovuto passare dal lei al tu in maniera così veloce ma... Tobi odiava più d'ogni altra cosa che qualcuno le mettesse le mani addosso, da bambina, anche se non si direbbe mai vedendola ora, era aggressiva come un Cane da Guardia che vede un ladro entrare diceva chi l'ha cresciuta, col passare del tempo però si è data una grossa calmata ma non è mai riuscita a risolvere questo problema. Non appena il ragazzo le porge i propri appunti li afferra, dalla rabbia strappa in parte i fogli andando poi, con la mano rimasta libera andrebbe a mollare un ceffone in piena faccia al ragazzo, presa dall'Ira.

23:02 Tobimasu:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] [EDIT] "andando poi, con la mano rimasta libera andrebbe a mollare un ceffone in piena faccia al ragazzo, presa dall'Ira" Non contare l'"andrebbe"

23:11 Eisuke:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] Si risveglia all'improvviso, scuotendo la testa dopo il ceffone ricevuto dalla ragazza. < Ugh...! Ma che- > Rialza lo sguardo, tenendosi con la mano sinistra la rispettiva guancia, guardando dispiaciutissimo Tobimasu, quasi piagnucolando. < Che ho fatto?! > Ma nel mentre, pensa: "Oh no... di nuovo." Vedendola con un'espressione irosa, riabbassa lo sguardo, dimostrandosi nuovamente dolente ed amareggiato. Poi rialzerebbe gli occhi, tenendoli fissi sulla coetanea, mantenendo un'atteggiamento rispettoso, educato ed estremamente gentile. < Per favore, dimentica quello che ho appena fatto, perdonami... sono davvero dispiaciuto. > Poi passa lo sguardo rammaricato verso i fogli di Tobimasu, che ormai erano stati strappati. < È che... quello... non ero io! Devi credermi! > Come al solito, si sarebbe ritrovato nella classica situazione fraintendibile, e come al solito non sarebbe stato compreso, aspettando la risposta della sua interlocutrice, mette le mani dietro la schiena, accompagnando tale gesto con una postura leggermente china e rammaricata.

23:22 Tobimasu:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] Dopo aver mollato il ceffone rimane con un'espressione corrucciata, allontanandosi dal ragazzo senza staccargli gli occhi di dosso tenendo in mano i propri fogli. < S-Sta' lontano da me! > afferma, sovrastando le scuse richieste. Va ad osservare i propri appunti in parte strappati, nonostante non fosse nulla d'irrecuperabile, anzi li ricordava praticamente a memoria, la fanno esplodere di rabbia in quel frangente, fulmina continuamente il ragazzo con lo sguardo, sembrava lo stesse maledicendo dal modo in cui lo guardava. < N-Non farti più vedere chiunque tu s- > si ferma non appena il ragazzo afferma di non essere l'artefice di quanto avvenuto, per quanto potesse sembrare una scusa bambinesca servì ad alleviare in parte la rabbia scaturita, infatti il "botto" si conclude con un sospiro da parte di Tobi, che va a chiedere senza distogliere lo sguardo dagli occhi del ragazzo : < Come sarebbe a dire che non sei stato tu?.. Stai prendendo in giro la persona sbagliata! > Afferma, venendo ripresa in parte dall'ira al pensiero che oltre ad averla toccata si stesse anche prendendo gioco di lei < N-Non scherzo, vattene! >

23:37 Eisuke:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] L'atteggiamento di Tobimasu era perfettamente comprensibile: del resto... chi sarebbe rimasto fermo a prendersi quelle parole, senza rispondere a tono? Dopodiché annuisce alla domanda della ragazza. < Non è la prima volta che accade. Io soffro di un particolare disturbo della personalità, che distacca il mio carattere e lo contrappone al suo esatto contrario. > Eisuke sembra estremamente serio nel suo discorso. Ma era strano... in pochi erano arrivati fino a quel momento, il momento in cui Eisuke avrebbe dovuto spiegarsi. < Davvero, sono molto desolato dalle parole che mi sono uscite di bocca, ma purtroppo non posso farci molto. Vivo tra casa e ospedale ormai da quasi diec'anni. > Parla come se ormai disperato dalla sua situazione. Nel mentre, il giovane Senjuu prenderebbe una strana pillola dalla tasca destra con la rispettiva mano, mettendosela in bocca. Che sarebbe servita ad un'eventuale cura? < Non pretendo di certo di essere compatito, sono profondamente rammaricato. N-non avrei dovuto rivolgerti la parola... > Poi rialzerebbe lo sguardo verso Tobimasu, come se adesso vorrebbe essere compatito. < Ecco...! Per farmi perdonare, vorrei regalarti questa. > Eisuke fa' per porre la mano sinistra dentro il gilet beige. E, poco dopo, facendola uscire, avrebbe reso fra le mani di Tobimasu una caramella, incartata nella propria confezione: a vedersi sembrerebbe dal sapore di fragola. < Non saprei... dati i tuoi capelli da questo splendido colore... ho pensato proprio ad una caramella alla fragola! > Adesso sorriderebbe ad occhi socchiusi, ritornando ad essere il gentile e dolce ragazzo dal carattere pacifico.

23:52 Tobimasu:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] Per quanto le parole del ragazzo fossero valide, Tobi non riusciva a non sprizzare furia da tutti i pori, continuava a guardare male Eisuke e sembrava sul punto di esplodere da un momento all'altro. In cuor suo credeva che le parole fossero vere, ma non era assolutamente il momento di compatirlo od altro, aveva osato toccarla! < Se dici di convivere con questa cosa, allora quello schiaffo farà da lezione a chi mi ha toccato! > sbotta di colpo non appena l'uomo pare ingerire la pillola. Purtroppo sia il ragazzo che Tobi stessa ci potevano fare poco, era così da sempre. Vede l'invasione dello spazio personale come la mancanza di rispetto più grande senza motivo, le da solo fastidio ed è più che lecito ma non lo è reagire in modo così esagerato, di sicuro. Appena vede l'uomo tirar fuori la caramella va su tutte le furie, di nuovo, per via della forza che sprigionava dalle mani avrebbe strappato in due i fogli che teneva in mano e probabilmente non se ne stava nemmeno rendendo conto. < Tu..! Stammi alla larga! > esclama, voltandosi e camminando verso la destinazione iniziale con fare minaccioso. Ora sembrava davvero una pazza. Beh, mai premere tasti dolenti. [END]

00:02 Eisuke:
  [Nei pressi dell'Ospedale di Konoha] Nota perfettamente la frustrazione esagerata della ragazza; non le aveva neanche chiesto il nome, e non si era nemmeno presentato. Ma purtroppo, ogni persona ha i suoi pensieri e i modi di risolvere i loro problemi come meglio crede. Eisuke si limita a fare spallucce, assumendo un'espressione triste ma sembrava che se lo sarebbe aspettato. Quindi fa' per riporre la caramella alla fragola di nuovo al suo posto, e con un movimento della mano destra, la rimette nel taschino interno del suo gilet slacciato. Segue i movimenti di Tobimasu con lo sguardo, sorridendo indistintamente, mentre si volta, incamminandosi per la sua strada; ma prima si ferma, enunciando: < Comunque il mio nome è Eisuke. > Assicurandosi che la ragazza lo senta. Subito dopo si incammina col suo passo sicuro e pacato, muovendosi verso casa sua. [END]

dotto