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con Furaya, Kaori, Norita

16:02 Kaori:
 Il sole arde parzialmente nascosto da nubi grigiastre. Nonostante sia primo pomeriggio par essere giornata inoltrata a giudicare dalla scarsa luce che filtra dai banchi di nuvole lassù: chissà che d'improvviso non inizi a piovere? L'aria, in effetti, par essere carica dell'odore tipico della pioggia e la brezza par essere più fresca di quella dei giorni precedenti. L'estate sta ormai volgendo al suo termine andando ad incontrar l'autunno con i suoi colori. La donna, al momento, si trova all'interno del Dojo Hyuga, più precisamente nella sala d'allenamento sulla destra del corridoio d'ingresso dove i membri del clan son soliti allenarsi o studiare i jutsu segreti tramandati dai loro avi di generazione in generazione. La donna ha abbandonato le sue vesti informali quali l'haori raffigurante l'effige del clan ed il suo yukata, in favore di un pratico pantalone da allenamento elasticizzato ed una canotta nera che le fascia il corpo, infilata nei pantaloni. I capelli sono raccolti in un'alta coda di cavallo, il Byakugan giace sopito in lei, pronto per essere richiamato in qualsiasi momento all'occorrenza. All'interno della grande sala, non è sola. Alcuni membri del clan si trovano di fronte a lei nella stessa identica posizione: gambe flesse verso il basso, divaricate, busto dritto, man destra tesa in avanti col palmo in vista e le dita tese verso l'alto -ad unica eccezione del pollice ripiegato verso l'interno della mano e braccio sinistro piegato all'altezza del relativo fianco anch'esso col palmo verso l'esterno e le dita tenute ben dritte e strette fra loro ad unica eccezione del pollice. La classica posa Hyuga. < Ricordate. I vostri movimenti non devono ferire l'avversario. Non devono essere violenti né aggressivi. Le vostre dita devono solamente sfiorare punti precisi del loro corpo. Basta un contatto rapido, fugace, per danneggiare in maniera sostanziale il loro apparato circolatorio del chakra. > spiega la donna andando a dar prova di un paio di mosse: le braccia ad allungarsi a sfiorare con le dita il nulla davanti a sé in movimenti sicuri, precisi ed aggraziati. < Per questo viene chiamato Pugno gentile. Danneggia senza realmente ferire. > riprende fermandosi e rimettendosi in posizione eretta, le braccia ad incrociarsi ora sotto il seno mentre, a testa alta, osserva i membri più giovani del suo clan. < Provate di nuovo. > aggiunge, pacatamente, lasciando che i cinque shinobi presenti riprendano con il loro allenamento. [ Chakra: on ]

16:18 Furaya:
 È riuscita ad ottenere un incontro con la Capo Clan degli Hyuuga, dunque non si è fatta attendere ed è giunta in perfetto orario. Ovviamente da sola, giacché non necessita di alcuna scorta, attende soltanto che possa venir ricevuta dalla donna dagli occhi perlacei. Indossa uno yukata corto, stretto in vita tramite una fascia cremisi, e dal resto del tessuto totalmente nero. Tuttavia, la monotonia del colore è spezzata da innumerevoli fiori di ciliegio disegnati dall'alto al basso. Lo scollo forma una V, non facendo risultare troppo il seno, ma riuscendo ad intravedere le due collane che ha sempre portato con sé: fascia rossa attorno alla gola di Kurako e ciondolo degli Uchiha di Hanabi. Quanti anni son passati? Troppi. Non riesce a tenerne il conto. I capelli rosei son più lunghi del normale, arrivanti però a metà schiena e non hanno più lo stesso taglio d'un tempo. Il ciuffo è rivolto a sinistra e il taglio è omogeneo, scalato. Rispetto a molti anni prima, dove il trucco era malvisto e mai utilizzato, ora si può notare un filo di nero sugli occhi per far risaltare l'azzurro ed un filo di rosso sulle labbra, in contrapposizione alla pelle nivea. Il coprifronte è sulla sommità del capo, agganciato ad un laccio nero. Sulle spalle, inoltre, v'è l'haori da Hokage con il simbolo del Villaggio e la scritta adeguata al suo ruolo: Judai Hokage. Ai piedi, ha un paio di calzari semplici, dei sandali il cui fronte è alto sin ad altezza del ginocchio, rinforzati metallicamente e dipinti di nero. Sul di lei gluteo manco, ha una tasca porta oggetti contenente vari tonici, di diverso genere, con altrettanti Fuda. Ulteriori Fuda sono dislocati sul petto, nascosti dall'abito che è ben allacciato in vita. Con sé, non ha portato alcuna katana o arma in generale, poiché non reputa che ce ne sia bisogno. La Santa Barbara, quantomeno, la fa in missione o nel momento in cui i Bijuu si faranno vedere. Al momento, quindi, oltre a trovarsi nei pressi del Dojo, è in compagnia del suo unico allievo per conto del quale ha chiesto questo incontro. Conoscendo Kaori, reputa che il tutto finirà con una stretta di mano, ma date le ultime novità, non sa bene come le cose possano andare. < Okay, ci siamo. > Mormora a mezza voce e rifilando una piccola occhiata alla di lui volta. E con egli, in caso, si avvierebbe. [ Chk On ]

16:19 Norita:
 il Dojo hyuga è un posto di calma e relax con un giardino Zen che crea un atmosfera appositamente studiata per massimizzare la concentrazione, il rumore dell'acqua della Fontana Zen e il ritmico rumore del serbatorio di bamboo che si svuota e ricade contribuiscono a generare un senso di grande solennità e pace in quell'ambiente, è proprio in questo ambiente frequetanto molto spesso da Norita che il nostro giovane Shinobi si reca, ma non è solo ad'accompagnarlo c'è la Sua Sensei, Furaya Nara attuale Decimo Hokage, i due si sono recati lì per parlare con Lady Kaori, e arrivati quindi alle porte del Dojo che in questo momento sono Chiuse andrebbe a spingerne una mentre si può notare in cima sull'architrave della Porta che siano Presenti due Kanji recanti la scritta -Dojo Hyuga- una volta aperta completamente una delle due porte di legno si rivolgerebbe a Furaya dicendole <Dopo di Lei Furaya Sensei> sorride brevemente guardandola e continua <immagino che non sia la prima volta che viene qui vero?> chiede guardandola mentre attende ch'ella entri prima di fare lui stesso ingresso richiudendo la porta alle proprie spalle, ritrovandosi quindi in questo ampio giardino che li introdurrà poi al Dojo, dove è possibile notare alcuni giovani hyuga in allenamento, e Lady Kaori che impartisce lezioni, ed'è proprio in questo frangente che giungono Norita e Furaya, chi lo guarda può notare un abbigliamento molto minimal tuta color panna pantaloni e maglia a maniche large e ampie in coordinato dei sovragambe colore verde militare, sandali ninja anch'essi verde militare e un elastico dello stesso colore a legare il terminale dei lunghissimi capelli che arrivano poco oltre il sedere e ultimo ma non per importanza una fascia elastica posizionata sotto i capelli con la placchetta metallica col simbolo della foglia proprio sulla fronte portata con orgolio lucida e perfettamente curata [Chakra OFF]

16:49 Kaori:
 I ragazzi proseguono nel loro fare portando Kaori a sorvegliarne l'operato in totale silenzio. In piedi al culmine ultimo della stanza scruta i movimenti dei vari ragazzi presenti assottigliando di poco lo sguardo. Vede la loro determinazione, goccioline di sudore che dalla fronte scivolano fino a rigar loro il volto e morire lungo la linea della mascella distaccandosi dalla forma dei loro visi, precipitando. Stanchi, probabilmente doloranti: si allenano da un po', ormai, sotto lo sguardo autorevole della donna e ben pochi sono stati gli attimi di pausa concessi lungo tutto il loro esercitarsi. D'un tratto, dalla porta della sala, giunge una giovane Hyuga dal folto crine nero che, inchinandosi alla superiore, le comunica qualcosa. "Furaya-sama è giunta, Kaori-sama. E' in giardino che attende accompagnata da un giovane Hyuga." rivela la ragazza con la consueta e pacata grazia dei membri del clan. La Dainin l'osserva silente andando solo successivamente ad annuire lenta col capo in un chiaro segno d'assenso. < Grazie per avermi avvisata, Maki. Arrivo subito. > congeda la ragazza con misurata calma andando quindi a volgere sul resto dei presenti lo sguardo e l'attenzione. Un unico battito di mani e tutti si placano nella stanza, immobili. < Per oggi può bastare. Ricordate di puntare agli tsubo e non al far male. Dovete sfiorare, non colpire. > rimembra loro con voce incalzante ma chiara e sicura, prima di espirare piano e concedere loro un lieve sorriso. < Ottimo lavoro, ragazzi. > conclude successivamente con orgoglio, prima di voltarsi e dirigersi cadenzata verso il giardino. Attraversa il corridoio per poi percorrerlo fino alle porte d'ingresso dell'edificio. Aperte queste si ritrova sulla veranda esterna che circonda l'intera struttura, limitata da una ringhiera non troppo alta di legno rosso. < Furaya, benvenuta al Dojo Hyuga. > sorride la donna portando sulla figura della fu Gran Consigliera lo sguardo. Le sembra ancora strano pensare che Hitomu non sia più il Kage in carica, ma si era sempre aspettata di veder giungere il giorno in cui la Nara ne avrebbe preso il posto. A quel punto abbassa lo sguardo sulla figura del giovane Norita, un genin cui ha insegnato qualche tempo prima i segreti del Byakugan e che poi non ha più avuto modo di vedere al Dojo fino a quel momento. Anche a lui volge un sorriso accomodante, cortese, formale. < Bentornato Norita. Lieta di rivederti qui. > saluta con la consueta pacatezza prima di farsi da parte. < Prego, accomodiamoci pure. La giornata purtroppo non è delle migliori per sostare in giardino. > chiosa con una sfumatura rammaricata della voce prima di lasciar modo a Furaya ed al genin di superarla per entrare all'interno dell'edificio. Solo a quel punto li avrebbe seguiti richiudendo la porta e facendo loro strada fino alla sala posta sulla sinistra del corridoio centrale. Fatta scorrere la porta di riso avanza all'interno della camera andando a prender posto al tavolino posizionato al centro dell'accogliente sala indicando successivamente ai due di accomodarsi assieme a lei tramite un aggraziato cenno della mano. < Perdonate l'abbigliamento un po' formale. > si scusa alla volta della Kage prima di porre le mani sulle ginocchia al di sotto del basso tavolino e quindi portar su entrambi lo sguardo. < Dunque. A cosa devo l'onore? > domanda, con voce misurata, passando le iridi di perla dapprima sulla figura della maggiore in grado e poi su quella del genin al suo fianco. [ Chakra: on ]

17:11 Furaya:
 Scuote il capo alla domanda di Norita, piegandola poi un po' di lato per scrutare il tutto. < No, direi di no. > Anche se, probabilmente, c'è qualcosa di diverso rispetto a qualche anno prima. Non che sia sbagliato o fuori luogo, anzi. Anche lei ha adottato dei cambiamenti alla Magione Nara quando è stata insidiata come Capo Clan; oltre ad alcune regole, si intende. Al momento, quindi, stanno aspettando l'arrivo della Capo Clan degli Hyuuga e lei affianca il suo allievo, tenendosi sulla di lui sinistra. Giunta la donna, non può che chinar lievemente capo e busto, con le braccia incrociate ad altezza del petto. Il suo altro non è che un mero saluto di cortesia, così come è abituata a compiere. Nonostante l'assenza dei genitori, l'educazione se l'è data da sola, in un certo qual senso. Forse anche troppa, essendo sempre stata piuttosto diligente. < Buon pomeriggio, Kaori-San. > Un candido quanto amichevole sorriso le si dipinge sul volto, pronta a seguirla lungo la via che condurrà il trio in una stanza adibita proprio per queste occasioni. Gli occhi azzurri scrutano tutto quel che possono vedere, incuriosita dal luogo e dalla presenza d'una figura divenuta, a sua volta, così importante. < Non è un problema, anzi.. > Fa spallucce, accomodandosi poi con calma e mantenendosi sempre al fianco del diretto interessato, il quale quest'oggi sarà probabilmente protagonista della faccenda. < Innanzitutto, come stai? > Anticipa, cordiale ed educata come al solito. < Voglio sincerarmi che tutto prosegua nel migliore dei modi, nonostante quanto avvenuto qualche giorno fa. > Il tono si fa poco più serio e non distoglie l'attenzione dalla donna, al momento. < Tuttavia, non sono qui per questo motivo. Ci sarà tutt'altra occasione per discutere di quell'evento. > Giacché vuol indire una riunione dapprima coi consiglieri e, infine, con le Alleanze. < Quest'oggi, sono qui perché Norita mi ha fatto una proposta. > Gli lancia un'occhiata di sottecchi ed un altro sorrisetto di incoraggiamento, invitandolo a parlare. Non farà certo tutto lei! [ Chk ON]

17:28 Norita:
 i due Allievo e Sensei stanno nel giardino venendo poco dopo ricevuti da lady kaori che saluta Furaya-sensei in maniera informale, in modo amichevole d'altronde si può notare come le due siano amiche da molto tempo, per non parlare del fatto che sono letteralmente due legende, e le gesta compiute da loro sue assieme, e non solo, sono parte dei libri di storia ormai e lascia che sia Furaya a spiegare il motivo di quella visita, poi la Hyuga si rivolge a lui direttamente, e dice puntando le iridi perlacee in quelle di lei <Grazie Lady Kaori-sama> fa un breve inchino formale e continua <il piacere è mio, ho esercitato molto il mio Byakugan da l'ultima volta che ci siamo visti sa???> lancia un ampio sorriso alla volta di Kaori per poi seguirla quando lei li invita all'interno e una volta giunti all'interno entrerebbe nell'ufficio e si mette comodamente seduto alla destra della sua Sensei, ascoltando per un pò la conversazione della Nara e della Capo Clan e sedutisi tutti al tavolino Lady Furaya esrdisce spiegando alla donna o quanto meno accennando alla donna che il nostro giovane Genin le ha fatto una proposta ma come giusto che sia lascia a lui l'onere di spiegare la proposta in questione si può notare come in quel frangente possa essere al quanto teso e anche nervoso ma comunque l'incoraggiamento della sensei pare funzionare e dice rivolgendosi a Lady Kaori direttamente ora <Vede Lady Kaori, qualche giorno fa, ormai 2 settimane, mi recai nell'ufficio di Lady Furaya-sama, dopo naturalmente averne richiesto udienza, dopo alcuni convenevoli iniziali spiegai il motivo della mia visita, domandandole infine in maniera Formale, di accettarmi quale suo Allievo Diretto> fa una Breve Pausa <lei fu inizialmente scossa dalla mia proposta iniziando a spiegarmi cosa avrebbe comportato diventare suo allievo e quali sarebbero stati in miei oneri in quel caso> ride guardando Furaya per qualche secondo per poi tornare su Kaori e continua <le dissi che avrei accettato qualsiasi condizione e che ero pronto, a tutto ciò che avrebbe comportato l'avere lei Come Sensei, e infine ricevetti un si come risposta> dice guardandola <la settimana scorsa abbiamo avuto il nostro primo incontro di addestramento, un incontro volto principalmente a valutare il mio punto di partenza per capire su cosa si sarebbe dovuto andare a lavorare> spiega in maniera Chiara ed'esaustiva riassumendo brevemente quello che è avvenuto in questi incontri con lady Furaya e conclude dicendo <quindi per me da quel giorno della scorsa settimana è divenuta Fuaya-Sensei> dice guardando Kaori attendendo una sua reazione e replica in merito a quanto spiegato

17:35 Norita:
 [edit] sorride lievemente guardando furaya per poi tornare su Kaori

17:42 Kaori:
 Al saluto della donna, la Dainin si ritrova, confusa, ad aggrottar delicata le sopracciglia in una chiara espressione interrogativa. Mantiene tuttavia sulle labbra un riso leggero, cordiale, atto a mostrarle alcun tipo di distanza ma, anzi, di accoglienza. < Suvvia. Non c'è bisogno di queste formalità. Abbiamo lavorato insieme alla Magione per sufficiente tempo da poter superare questo tipo di distinzioni. > le sorride, candida, rilassando il viso così da lisciare ogni piega venutasi a creare lungo la fronte nel suo leggero aggrottarla. < --o sbaglio? > aggiungerebbe poco dopo dubbiosa, chiedendosi se forse l'altra non avrebbe preferito altrimenti ed, in tal caso, avrebbe corretto immediatamente quel suo essere tanto colloquiale. Sorride al dire dell'altro, paziente, mostrando leggerezza nell'espressione. < Ne sono lieta. >. Accomodatisi tutti all'interno della sala adibita alle riunioni o gli incontri con gli ospiti, Kaori ode la domanda rivoltale dalla donna ritrovandosi a sorriderle con fare sereno, appena accennato. Sul suo volto è dopotutto onnipresente quel lieve incurvarsi delle estremità delle labbra che vanno ad offrire un'espressione disponibile e ben disposta a chiunque posi su di lei lo sguardo. < Oh non mi lamento. > chiosa la Hyuga con la voce straziata appena d'una vaga risata. < Direi di aver raggiunto quel breve attimo di pace che solitamente s'infila fra due tempeste. > continua la Dainin tenendo le iridi color perla fisse in quelle grandi e cerulee dell'altra, le labbra a schiudersi un'ultima volta per concludere la sua risposta. < In attesa del primo tuono, quindi. > termina quella sua breve metafora espirando piano quel soffio d'aria che l'era rimasto prigioniero lungo la gola. Lascia che Furaya continui nel suo dire, lo sguardo a soffermarsi vigile sulla di lei figura catturando ogni dettaglio del suo viso, della sua immagine. Non è cambiata molto, nel tempo. I lineamenti sono ancora freschi seppur maggiormente definiti, la pelle si mostra ancora priva di segni se non quelli lasciati dalle missioni affrontate in gioventù. Annuisce lenta al suo primo dire ed accoglie di buon grado la sua idea di lasciare discussioni d'un certo tipo ad altro tipo d'ambiente. < Concordo. > replica semplicemente con tono leggero, pratico, ritrovandosi poi, poco dopo, a sollevare lievemente le sopracciglia al suono di quelle ultime parole. < Una proposta? > chiosa sorpresa, la voce tenuta bassa e candida mentre lo sguardo scivola, in ultimo, sulla figura del genin. Il ragazzo parte quindi con il resoconto di alcuni incontri privati fra i due al termine del quale, la Hyuga, si ritrova a fissarlo sbattendo lenta le ciglia in totale silenzio. Attende che il giovane aggiunga qualcos'altro ma, alla fine, nessun'altra parola pare giungere dalle sue rosee portando la donna a sollevare di poco le sopracciglia in una espressione interdetta. < Okaaaay... > chiosa con un lieve dilungarsi di quella 'a' atto a mostrare la leggera perplessità che quel discorso ha portato con sé. < ...e quindi? > domanda sinceramente confusa lasciando vagare lo sguardo da lui a lei come alla ricerca di qualche ulteriore dettaglio che deve esserle sfuggito, qualche permesso che dovrebbe dare o qualche cerimonia cui avrebbe dovuto prendere parte per suggellare la cosa. < Cioè, voglio dire, congratulazioni. Ma non capisco perché scomodare l'Hokage per una comunicazione simile. > chiosa andando a pesar nuovamente con le sopracciglia sul viso, una linea profonda a scavare nella pelle altresì diafana del viso. [ Chakra: on ]

15:47 Furaya:
 A differenza dell'altra, la donna si mantiene sempre pacata nei toni, per non parlar del fatto che tratta chi di dovere col dovuto rispetto. Non fa nessuna eccezione la Dainin, sua Consigliera, alla quale si è rivolta con rispetto ed attenzione nell'uso delle parole. < Sì, sì.. > Quasi imbarazzata, smorza la tensione con una piccola risata. < ..non volevo mettere a disagio nessuna delle parti coinvolte. Se sono qui, è anche e soprattutto per parlare apertamente con te. > Sul di lei candido visetto, resta un piccolo sorriso atto a placare gli animi e a proseguire in una discussione tranquilla tra due persone che, appunto da anni, si conoscono. Resta, dunque, ben ritta sul posto con le gambe piegate sotto i glutei. Le braccia sono altresì rilassate e poggia i palmi sulle cosce, spostando lo sguardo dall'uno all'altra. Si sofferma sulle parole pronunciate da Norita, piegando però un sopracciglio verso l'alto, corrucciando la fronte. < Ciò che intende dire Norita è che mi ha chiesto di fargli da Sensei. Ho accettato, ma intendevo prima chiederti il permesso.. o quel che ne pensi. > Gesticola appena con la mandritta, tenendo or gli occhi fissi sulla donna dai capelli violacei. < Non intendo mancarti di rispetto e voglio essere sicura che tu acconsenta a lasciarmi un tuo clannato. > Non vuole, sommariamente, che ci siano delle ripercussioni spiacevoli. Pertanto, ha preferito essere chiara fin dall'inizio e presentarsi lì per quell'esatto motivo. < Volevo un permesso ufficiale da te che ti prendi cura degli Hyuuga: da capo clan a capo clan. > Sincera, gli occhi azzurri son fermi in quelli altrui e ne attende soltanto un papabile responso. < ... > Or resta, quindi, silente e scruta di sottecchi il ragazzo, il quale ha comunque esternato esattamente quel che aveva da dire. < Inoltre, non mi ha scomodato lui. È stata una mia prerogativa quella di incontrarti e parlartene di persona. > In breve, la Nara si è fatta abbondanti problemi come suo solito, anche laddove non ve ne era chissà quale necessità. [ Chk On ]

16:11 Norita:
 Ascolta le Parole della Sensei Scorrendo lo sguardo tra lady Kaori e Furaya e quando proprio la Sensei termina il proprio discorso rimane con lo sguardo basso per un pò sentendosi quasi in colpa per non essersi espresso nel modo corretto e dice <si ecco era quello che intendevo> riferendosi alle parole di furaya rivolgendosi a Kaori e dice <la verità è sono un pò Teso> sorride lievemente ma non è un sorriso naturale è palesemente imbarazzato e continua poi <Inoltre Lady Kaori-sama ci terrei a scusarmi per aver cercato una Guida> indicando Furaya-Sama con lo sguardo <al di fuori del Clan, ma è una scelta che rifarei senza pensarci 2 volte> dice guardandola negli occhi perle nelle perle <insomma questo è quanto> non sa che dire oltre adesso è davvero nervoso in realtà Kaori ha pure preso bene la notizia si è pure congratulata con lui per il fatto che furaya sia la sua sensei, ma in ogni modo lui crede che in realtà possa averla presa come una specie di affronto o quanto meno ne ha il timore, quindi adesso attende la risposta di Kaori con le mani poggiate sulla gambe e lo sguardo basso, sperando che il fatto di aver cercato una guida fuori dal clan possa in qualche modo averla offesa

16:34 Kaori:
 Le parole del genin incontrano, apparentemente, l'incertezza della sua insegnante, in quanto questa con una espressione vagamente perplessa va riformulando parte del discorso posto dal ragazzo. Kaori scosta ora lo sguardo dal volto del conclannato a quello della sua sensei andando a sbattere lenta le ciglia un paio di volte prima di inclinare di pochi gradi il capo verso la propria spalla con fare interrogativo. < Perdonami, ma non credo che abbia molto senso... > chiosa la donna con la voce appena sfumata di una risatina leggera. < Se ormai hai accettato la sua richiesta non ha senso chiedermi ora il permesso, no? > Raddrizza ora il capo con quel suo solito portamento leggero, elegante, figlio di anni ed anni di allenamenti nella nobile arte del pugno gentile. < Non che, personalmente, senta di dover autorizzare alcun ché in realtà. > aggiunge poco dopo Kaori stringendosi nelle spalle con espressione pacata e tranquilla, la voce a non alzarsi mai di tono né a scurirsi in alcun modo. Rilassata permane seduta a lato del tavolo con le mani candidamente raccolte sul grembo e la schiena ben dritta a sorreggere la figura aggraziata. < Se entrambi ritenete di avere un particolare tipo di intesa che lui non crede di poter trovare altrove, non è altro che un bene che sia tu a seguirlo e istruirlo. Soprattutto visto che pare così deciso a volere proprio te come unico insegnante. > Il capo va ruotando appena di modo tale da incontrare lo sguardo del genin nel momento in cui questo sottolinea la sua determinazione a volere solo e soltanto la Nara come guida. Ritorna solo a quel punto a ricercar lo sguardo della collega, il respiro lento a gonfiar il petto per una manciata d'istanti prima di ritrovarsi ad espirare e liberare così i polmoni dell'ossigeno precedentemente immagazzinato. < L'unica cosa che vorrei mettere in chiaro, però, è che all'interno del Dojo gradirei che si allenassero i soli membri del clan, senza eccezioni alcune. > Le parole sono, questa volta, dirette unicamente allo Hyuga. Lo sguardo di Kaori è fermo e privo di qualsiasi tipo d'incertezza mentre parla, il tono basso come quello utilizzato fino a quel momento eppure risulta al contempo quasi perentorio. < Le tecniche del clan verranno studiate qui e qui soltanto: nessun rotolo uscirà dalla relativa stanza per essere studiato al di fuori del Dojo. Per il resto sei libero di allenarti con chi preferisci, non sta a me limitarti in tal senso. > spiega la donna con voce calma, cadenzata. Solo a quel punto torna a porre su Furaya la propria attenzione ruotando verso lei il volto. < Capirai ciò che mi spinge a porre questo tipo di condizioni, da capo clan a capo clan. > sorriderebbe utilizzando le stesse parole dell'altra proprio per far leva sul fatto che entrambe condividono lo stesso tipo di responsabilità nei riguardi della loro famiglia. [ Chakra: on ]

17:07 Furaya:
 Lo sguardo azzurro or si sofferma sulla figura di Norita, il quale sembra essere abbastanza teso. È naturale considerando che sta parlando con due ninja leggendari, tra cui la sua Capo Clan e lo stesso Hokage. Ed è verso la prima che or confluisce tutta la propria attenzione, giacché ella pare non capire il perché di quella visita. < Gliel'ho proposto io, come ti dissi, di vederci qui e parlare a tu per tu con te. > Inizia a spiegare, mordendosi lievemente l'interno della guancia, trovando le giuste parole da usare. Come al solito, non riesce mai ad esprimersi come vuole. A volte, fa giri assurdi soltanto per dire qualcosa di semplice e lineare che, magari, con poche e semplici parole avrebbe già concluso e reso chiaro. < Pur iniziando gli allenamenti, tra l'altro solo uno, pensavo fosse giusto nei tuoi confronti avvisarti della cosa. Ho ragionato dal punto di vista opposto, quindi nel caso fossi io lì. > Indicando il posto in cui è seduta la donna. A patti inverse, quindi, con la Hyuuga ad aver un allievo Nara. < Io stessa avrei preferito saperlo, quindi.. > Si stringe nelle spalle. < ..eccomi qui. > Dopo aver esternato il tutto, non può che tirar un piccolo sospiro, il quale sancisce l'essersi tolta un peso dallo stomaco ed essere ben più libera, tranquilla, qualsiasi sia la risposta della Dainin. A giudicare da quel che vien poi detto, dunque, non si può dire che sia contraria alla cosa. Anzi, a quanto pare, ne è d'accordo mettendo ovviamente sul piatto della bilancia ciò che è giusto. Ella muove il capo dall'alto al basso per annuire man mano a quanto asserito dall'altra. < Sì, questo era abbastanza ovvio. > Lo ammette, restando pur sempre ferma nella posizione precedente. < Posso capire benissimo e... Accetto, se questi sono gli accordi. > Piega il capo in avanti, in un tacito ringraziamento. [ Chk On]

17:26 Norita:
 Ascolta Kaori e solleva il capo nel sentire le sue parole e nel frattempo è sollevato dalla sua reazione, ma comunque le sue ultime parole in qualche modo lo scuotono lei crede che ci sia il rischio ch'egli possa allenarsi con Furaya nel Dojo o peggio ancora che tenti di portar Fuori i Rotoli delle Tecniche Segrete conosciute dal Clan e Mantenute sotto strettissimo Segreto, con Particolari protocolli che disciplinano in maniera FERREA l'accesso a quelle informazioni, quindi quasta volta con fermezza e decisione la guarda occhi negli occhi e una volta ascoltato tutto il discosco di furaya annuisce e dice a Kaori <ci terrei però ad aggiungere una Cosa Lady Kaori-sama> la guarda con un espressione molto seria ma quello che sta perdire è pronunciato con un tono calmo per nulla alterato ma comunque deciso <io sono uno Shinobi si alle prime armi ma lo sono, ma prima di questo io sono uno Hyuga, Mio Fratello Maggiore è uno Hyuga, i miei Genitori, i miei nonni, e così via andando indietro> dice guardandola <esattamente come vivo nel villaggio e voglio combattere per proteggerlo, sono un membro del clan e non farò mai nulla che possa andare contro il Clan perchè il villaggio è la mia patria e la mia Casa, ma il Clan è la mia FAMIGLIA> sottolinea famiglia con la voce <non potrei fare mai nulla che possa andar contro la mia famiglia e il fatto di avere una guida esterna> guarda per un attimo furaya per tornare poi su Kaori <non cambierà mai questo fatto, quindi non ha nulla da temere i rotoli segreti del clan non usciranno mai dal luogo in cui sono custoditi, furono messi lì generazioni orsono, e lì rimarranno fintanto che esisterà il Clan Hyuga> dice guardandola negli occhi fa adesso un sorrisino lieve ma stavolta naturale non imbarazzato o nervoso e continua <io voglio combattere per difendere la mia famiglia, non minacciarla> dice guardandola sereno in volto adesso attendendo dunque la risposta di Kaori [END]

17:47 Kaori:
 Un lieve riso sfugge candido dalle rosee della Dainin quando l'ospite va proseguendo in quel suo voler donare spiegazioni. Trova quasi tenera la reazione della compagna al timore di una sua possibile reazione negativa, non comprendendo davvero perché avrebbe dovuto infervorarsi. Il genin potrebbe essere più intenzionato all'arte delle armi che a quelle tipiche del clan e per questo aver ricercato nell'altra una guida che possa guidarlo; potrebbe non trovare piacevole o stimolante la stessa capo clan e per questo desiderare di starle alla larga. Oppure preferire allenarsi in arti che non prevedano le tecniche Hyuuga che la donna avrebbe potuto insegnargli: mille sono le ragioni che possono spingere il genin ad agire in tal modo e la donna dal crine violaceo non sente di avere il diritto di metterci voce. Tutto ciò che sente di dover fare in qualità di capo clan è mettere in chiaro ciò che, in quanto Hyuga, egli possa o non possa fare onde evitare di ledere al clan nella sua interezza. < Davvero, Furaya, non mi devi altre spiegazioni. > La tranquillizza, candidamente, sollevando appena la destrorsa così da voler quasi fermare quel suo ulteriore dire in merito a ciò che i due hanno o non hanno già proceduto a fare in quella settimana trascorsa come Sensei e allievo. < Apprezzo che tu abbia voluto mettermene a parte, è un pensiero gradito. > chiosa chinando lemme lemme il capo in un cenno di riconoscenza. Rialza quindi il viso distendendo ancor di più le rosee quando ella accetta le limitazioni avanzate dalla Dainin e quindi scosta su Norita lo sguardo quando questi prende la parola. Ode il suo dire in religioso silenzio, attenta, il solo canto di alcune cicale a giungere dall'esterno ed accompagnare la voce del ragazzo nel suo discorso. Kaori non smuove un solo muscolo per il tempo da questi sfruttato, non libera una sola parola. Attende, pacata, che la voce altrui si spenga e solo allora, incalzata dal silenzio calato nella sala, spezza la linea formata dall'incontro di quei petali rosati. < Se questo è ciò che pensi non posso che esserne contenta, Norita. Ma come si suol dire--ah, le parole se le porta via il vento. > sorride la donna con fare leggero, nessuna durezza ad appesantire quel suo dire. < La stima e la venerazione che proclami verso il clan non hanno trovato ancora riscontro nelle tue azioni. Ti ho visto raramente qui, stai indirizzando la tua strada su binari distanti dalle arti figlie del Byakugan e come ho detto prima non devi spiegazioni a nessuno per questo. E' una tua liberissima scelta. > sottolinea la donna onde prevenire una possibile polemica da parte dell'altro, avendo avuto modo già in passato di scoprire alcuni lati -sicuramente superficiali, del suo carattere. < Tuttavia io devo basarmi su quello che posso vedere di te. E per questo ho sentito il bisogno di mettere in chiaro, una volta ancora, i limiti che questo dojo impone a chiunque ne abbia accesso. > Desidera solamente fargli capire che per parte sua, la donna ha messo solo le mani avanti in prevenzione di possibili futuri disguidi. < Sono comunque sicura che non ci sarà da preoccuparsi. Sotto la guida dell'Hokage sarebbe impossibile perdere la retta via. > Il sorriso si schiude appena in una espressione di sincera convinzione. < Dunque... siamo d'accordo. > conclude alla fine, la donna, tornando a portare su Furaya lo sguardo, alzandosi dal suo posto tramite un sinuoso movimento delle leve inferiori fino a tornare in posizione eretta. < Passate pure una buona serata. > saluta, serena, congedando infine i due ospiti. [END]

Furaya e Norita si recano al Dojo Hyuga per informare Kaori del loro legame "Sensei-allievo".

La chiacchierata si rivela breve e pacata e si conclude con le felicitazioni della Hyuga per i due ospiti.



La role non raggiunge le sei azioni quindi è inutile valutarla.