Yukio dice cose. Yukio fa cose
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Giocata del 30/08/2019 dalle 21:20 alle 23:23 nella chat "Luogo Sconosciuto"
E' passato solo qualche giorno da quando la rossa ha avuto il primo incontro scoppiettante con l'Hasukage in persona, è andata sotto suggerimento a Konoha stessa, visitando quello che per lei non è più di un villaggio di pescatori. Ritornata dal breve, brevissimo viaggio, Ella si presenta diversa dall'ultima volta, indossa una tutina rossa aderente corta, con le maniche corte, con i pantaloncini che giungono a metà coscia. Ad uno dei fianchi, precisamente il sinistra, scende lenta il simbolo che mostra la sua appartenenza ai ninja di Kusa. I capelli rosso fuoco che scivolano come lingue di fiamme sulla schiena quasi nuda, giungendo fino alle natiche. Indossa delle scarpette col tacco di colore nero, un piccolo contrasto in tutto quel rosso che la caratterizza, e non solo nel vestiario.. Avanza lentamente verso quella che è la magione dell'hasukage che vedrebbe da lontano < Vistosa > sussurra e non c'è dubbio sul fatto che la struttura sia enorme, messa a confronto col proprio appartamento. Andrebbe a muoversi con calma, osservando tutto ciò che la circonda ovviamente, non è mai stata nella magione del signorino strano e dopo l'ultima volta non è molto sicura della sanità mentale sua e dei suoi bambini. Ma dopotutto è li per lavoro, il viso difatti rimane serioso , teso quasi lasciando che per qualche minuto ancora i suoi soliti sorrisi non si vedano. Avanzerebbe fino ad una certa distanza dalla magione stessa prima di fermar il proprio moto. < c'è nessuuunooo??> alza leggermente la voce, non sa come agire, entrare? Bussare? Rimane ferma al proprio posto, cercando di toglier dalla mente le avventure sessuali dell'Hasukage costellato di sangue e morti.. ciò non dovrebbe esser punito? Ma chi punirebbe un kage? Le braccia si incrociano sotto il seno , sollevandolo leggermente, il piedino destro che batterebbe a ritmo in attesa di qualcuno che venga ad aprirle. Il chakra ovviamente è stato attivato ben prima di giungere nel loco. [chakra on] [Salotto] Una missiva portata da un corvo nero è stata recapitata a tutti i partecipanti a cui ha richiesto presenza nella serata odierna, essa riportava la seguente dicitura: 'Chiedo scusa per il poco preavviso, prego di avere la tua presenza all'interno della mia magione, all'esterno le guardie vi faranno passare unicamente se riconosciuti, è una situazione delicata, i miei più cordiali saluti." Alla fine il foglio è firmato da Yukio con annesso, sopra, un timbro in cera recante una stella pentagonale, la cera è di colore viola. All'interno della magione (descrizione della magione in BG, nella sezione Location), praticamente al piano interrato dove si può raggiungere anche una piscina coperta, v'è un salotto di gradi dimensioni con divani e poltrone che circondano un tavolino completamente nero, un parallelepipedo senza gambe, il materiale è di marmo o comunque di una roccia dura, trattata a tal punto da risultare lucida. La piscina raggiungibile con un'altra scalinata in vetro è divisa da una serie di pannelli in vetro opacizzati che lasciano relativa privacy per chi si fionda all'interno, una di queste persona nella vasca è proprio Kurona, che si sta facendo al momento i fatti propri in beata solitudine, non si ricorda unicamente se ha con se Joji e Hime o meno. Fatto sta che Yukio è poggiato su di una poltrona a capo tavola, fumando liberamente una sigaretta non artigianale ma una classica da pacchetto, dato il fumo che si è condensato nella zona si può ben percepire che la miriade di sigarette presenti nel posacenere sono di questa sera, agitato? Probabile. Anche Yukio stesso ha il chakra attivo, pur essendo nella sua magione. All'esterno c'è proprio il braccio destro di Yukio, Totoro, conosciuto per ovvie ragione sia agli appartenenti di Kusa che non. Esso si prenderebbe la briga di accompagnare le persone dall'esterno della Magione fino all'interno, percorrendo una serie di stanze e di scale prima di arrivare al piano interrato dove sosterebbe Yukio. Nella sala in cui è presente si possono notare varie cose strane. Una fra le tante è una presenza intangibile che si erge a bordo della stanza in un angolo con le braccia serrate, non si possono notare i lineamenti, soltanto una persona con una lunga tunica, cappuccio e una maschera da classico clown che nasconderebbe il proprio volto (Ambient), in piedi ci sono anche svariate persone che possiedono o meno la maschera dei Pierrot, altri possiedono addirittura la maschera da anbu ed altri sono privi di maschere. Si può ben percepire un certo grado di chakra fra tutte quelle persone che risiedono all'interno della sala. Sul tavolino non potevano mancare bevande e cibo per tutti, ovviamente. Una sfilza di bottiglie già aperte o meno e stuzzichini di qualsiasi entità. "...E niente, la maggior parte di voi era in missione, mi dispiace immensamente di aver chiesto un immediato rientro, la situazione è un poco delicata, tanto da dovervi far smuovere, non era mia volontà farvi uscire" Spiega fra uno sbuffo di fumo bianco e denso di sigaretta ed un sorso di un liquore marrone decisamente forte dato l'odore. Il tessai ha delle vesti decisamente strambe rispetto a come possano riconoscerlo, di fatti ha in dosso una canotta dagli spacchi delle braccia profondi e larghi, tanto da far vedere agli altri le proprie costole tatuate, un paio di pantaloni all'harem di colore nero larghi e piedi nudi. Non possiede le lenti a contatto, di fatti i suoi occhi cerulei sono nettamente visibili, non ha nemmeno i capelli intrecciati, essi di fatti sono portati sotto forma di ciuffo laterale più lunghi del previsto. Sulla sua sinistra, sopra ad un manichino, la sua vecchia corazza che utilizzò unicamente una volta nella guerra mondiale, poi riposta e rinchiusa in quel sotterrato luminoso.[ck on] Avrebbe quasi dimenticato quello che Yukio le ha scritto in quella lettera, farsi riconoscere .. ma come non riconoscerla? < Sango Ishiba > una veloce presentazione andrebbe fatta alle guardie li all'esterno , chiamare Yukio gridando contro la sua casa.. non è la cosa più professionale da fare. Si muoverebbe in avanti dopo che le guardie l'avrebbero lasciata passare andando verso l'uomo che la prima volta vide con Yukio, Totoro. Questo andrebbe ad accompagnarla tra l'intricato labirinto della magione di Yukio < mh.. lussuosa > sussurra amabile con l'ombra di un sorrisetto sul volto, ma questo andrebbe a spegnersi ad ogni passo verso l'Hasukage. Scendono verso un altro piano fino ad arrivare a lui.. gli occhi rossi come fiamme saettano ispezionando il loco. Le presenze sono diverse, qualcuno di questi indossa una maschera da clown, altri hanno il volto scoperto e altri son vestiti da ambu .. i livelli di chakra son diversi e sono tanti, cosa che farebbe scorrere una certa energia all'interno della stanza, una vibrazione tra quei corpi ammassati , o se o sta immaginando solo lei. Andrebbe a fermarsi qualche metro avanti a Yukio < buonasera > la voce carezzevole avvolge le parole, dedicate esclusivamente all'Hasukage stesso. Ignora completamente gli alcolici e gli stuzzichini, interessata alle figure intorno a lei e a quella del moro stesso. Questi difatti non si perderebbe troppo in parole andando al succo della situazione stessa. Qualcosa sta accadendo per pronunziare quelle parole, qualcosa che lo ha costretto a riunirli tutti li? < cosa succede? > azzarda lei, la voce ferma che rivela un pò del nervosismo insito in lei. Odia non sapere, e odia il fatto di non poter vedere il volto di tutti..specialmente di colui che indossa quel lungo mantello. I piedi si piantano sul pavimento, le gambe quasi incrociate tra loro e resta li, in silenzio, in attesa di tutto quello che avverrà. [chakra on] Jikan si trova lì, è strano, certo, però, giusto per contestualizzare la cosa, un motivo c'è ed è ben specifico. Non è uno stupido, non si recherebbe in un luogo come quello senza una ragione. E' stato convocato, sì, da Yukio stesso, e la missiva l'ha sicuramente colto alla sprovvista dato che è stato intercettato nel paese del fuoco, dove si è recentemente recato per incontrare il gruppo di cacciatori. Non appena l'ha letta, tuttavia, non ha esitato a tornare. Quell'uomo, con il suo insolito modo di fare, gli aveva promesso di poter contare su di lui in caso di necessità, pertanto non ci pensa nemmeno di mancare a un incontro fissato con lui. Dopotutto, dettaglio che l'altro probabilmente non apprezzerebbe sottolineare, lui è l'Hasukage. Quanto al suo vestiario non si può dire molto, è il solito e non si è nemmeno impegnato a curarlo. Indossa dei pantaloni neri, strappati verso l'estremità bassa, di tonalità uguale a quella dei capelli. Non indossa calzature, non ama portarle e preferisce un contatto diretto con il terreno. Infine porta una maglia in acciaio, su cui viene riposto una t-shirt verde, viste le temperature estive non ci pensa nemmeno di indossare la felpa. Con sé non ha oggetti, ha già anticipato che la perquisizione per entrare in un posto come quello è il minimo, ergo glieli avrebbero sicuramente sequestrati. Il clima che trova, una volta giunto all'ubicazione prestabilita, è molto teso. < Jikan Kakuzu. > Risponde alla domanda che avrebbe dovuto identificare la sua identità. Poi prosegue, e più cammina, ovviamente scortato, più si accorge del clima teso in cui è capitato. La sola complessità dei corridoi e delle scale in cui è stato condotto basta a fargli venire ansia, per non parlare delle figure che avrebbe trovato una volta arrivato al piano interrato. Lì non ci è mai stato, è la prima volta, e ammette a sé stesso che un luogo come quello non si può trovare da nessuna parte. E'come se Yukio avesse voluto costruire una città sotterranea, come se avesse voluto creare una seconda società. Già, una società popolata da persone di un certo calibro: anbu e guardie. Ovunque si guardi non si può fare a meno di notare una maschera di porcellana le cui linee e caratteristiche continuano a variare, da persona a persona. Non li ha mai visti da così vicino, di solito può vedere giusto la loro ombra, mentre scavalcano i tetti e abbandonano il villaggio, ma nulla di più. Un tale livello di sorveglianza potrebbe denotare una paranoia, questo ammesso che sia stato l'Hasukage stesso a volerla. In tal caso, però, quello sembra più un luogo di ritrovo per il dipartimento speciale. Jikan, durante tutto il tragitto, bada bene a dove guarda e non osa fiatare. Insomma, è un Genin ed è un ragazzino, che si senta suggestionato è il minimo. < Eccomi. > Direbbe, senza neanche salutare. Vede Yukio, lo trova diverso, sia per quanto riguarda il vestiario che i suoi capelli. Si posiziona un po' più dietro a Sango, stando di lato, in quel momento si accorge, rammentando i dettagli della missiva, che non è il solo a essere stato convocato. Tutto è strano, non lo si può descrivere altrimenti. Non può fare a meno di notare una figura con la maschera da clown: a dir poco agghiacciante. Decide di concentrarsi sull'Hasukage, quel momento, il volto più familiare e rassicurante di tutti, in quel gruppo di veterani e specializzati nel portare a termine missioni speciali. [Chk Off] [Piscina] Immersa, con il capo posato sul bordo ed i capelli aperti in una raggiera bianca in cui [JOJI] è immerso con entrambe le mani. Probabilmente quello dei due che più assomiglia a Kurona, caratterialmente. Ha un occhio chiuso ed uno aperto, serafica come ri-incasa dopo un periodo faticoso. S'è lasciata scivolar addosso i vestiti e s'è immersa, fino alla gola, nella piscina, ascoltando la voce ovattata di Yukio che vibra - severa - in tutta l'area. < Basta tesoro - > Spiffera, come vino speziato una voce che sebbene l'aspetto la contraddica, sembra cantar maturità e tempo oramai passato a calpestare la terra. La man destra allontana le mani di Joji, oramai in età ninja, dai suoi capelli. Lo rimbecca bonariamente. < Vai ad ascoltare tuo padre, sei grande oramai. > Hime? Hime probabilmente sarà appiccicata a suo padre, per ora, come sempre. Innamorata follemente. S'erge piano, solo con le spalle, che s'incordano - mostrando tra i lembi muscolari il tatuaggio che al matrimonio ha condiviso con Yukio, i due serpenti intrecciati. Le prende buona parte della schiena; S'erge, fino al bicchiere di soju lasciato lì, a bordo. Lo arraffa tra le mani ed una volta alle labbra, lo fa sparire. Come fiamme lungo la gola. La voce modulata prima ad esser un sussurro si spegne mentre s'alza - e il sangue, come una placca setosa, scivola via da ferite verticali, oramai incapace di coagularsi, pulsando dannato in puro petrolio nero attraverso il petto. Tra l'orribile e l'opera d'arte, per chi è affezionato al macabro. L'avvolge in filamenti neri, fino a lasciarle addosso un tubino - fatto interamente di sangue - dal collo alto ed uno spacco che risale la coscia destra fino alla cresta illiaca. Lo sguardo si sposta mansueto, mentre i piedi si muovono migi sul bordo della vasca, tenendo per mano Joji. [ck on][innata descrittiva: Qipao nero corto] [Salotto] Sorseggia ancora un po' di quel liquido marroncino per poi farsi in avanti e poggiare delicatamente il bicchiere sul tavolo in marmo nero, schiarendosi la voce "Jikan, Sango" Rivolgendo ad entrambi un salto con un cenno di capo "Spero non ci siano altre persone, odio i ritardatari" Come odia anche moltissime altre cose. A differenza delle altre volte si può anche notare come la classica smorfia sulle sue labbra sia svanita, non è di lena nello scherzo e lo si può notare senza alcun tipo di problematica. "Sango, avevi ragione" Su un vecchio discorso in merito alla monotonia che avevano affrontato, ma come capire che si riferiva a ciò in così poche parole? Dettagli. "Ho una missione che unisce tutti voi, ecco cosa succede" Ribattendo immediatamente a Sango. Nel frattempo Joji raggiungerebbe il padre, il quale si alzerebbe e lui andrebbe a prendere il suo posto sulla poltrona. Hime invece, come da prima a quanto pare, stava ciondolando con le gambe sul bracciolo destro della poltrona del Tessai. "Come vi ho già accennato nel momento in cui ho deciso di affidarmi a voi, possono capitare alcune situazioni in cui richiedo la collaborazione delle persone che hanno rivolto fiducia nei miei confronti, che sia per interesse economico, politico, carriera, non mi interessa il vostro fine" Muovendo la mano sinistra nella quale risiede una sigaretta morta al filtro, essa viene lasciata cadere nel posacenere, accendendosene subito un'altra "Per prima cosa, la missione riguarda uscire dal villaggio" Schiarendosi nuovamente la voce e a seguire scuotendo la testa "...Non riesco a capire..." Fra se e se, udibile comunque da tutti "Bisogna perlustrare prima di tutto la zona del villaggio dell'Erba, non a pezzi, tutta." Ruotandosi verso uno dei tanti anbu presenti li "E se dico che una cosa deve essere fatta al cento per cento, non significa che puoi fare il cazzo che ti riguarda, intesi?!" Alzando appena i toni, senza ricevere parola dalla suddetta persona per ribattere "Dobbiamo mettere in sicurezza tutto il villaggio, ogni singolo appezzamento di terreno, ogni singola parte della volta celeste di questo paese, a partire dalle fogne, deve essere rivisto, messo sotto sopra" Difficile non vedere, comunque, le entità di cui ha il timore persino a parlarne "Anche tu, Jikan, ti farò avere tutte le autorizzazioni di questo mondo per farti spostare in tutti i villaggi dell'alleanza" Puntando per qualche secondo gli occhi su di lui, lasciando riflettere il ragazzo "Ci sono delle sottospecie di... Tesori, se così vogliamo identificarli, che, niente... Hanno deciso di uscire allo scoperto e... Viaggiare" Viaggiare?! "Amore, questa cosa interessa anche te" Il tono non è chissà quanto amoroso, ma comunque cercherebbe di farsi sentire da Kurona "Mi servono informazioni entro stanotte" Spiega a Kurona. "E devo avvertirvi di una cosa, soprattutto a voi due" Riferendosi a Sango e Jikan "Ci potrebbero essere dei rischi di ingaggio, prima di andare avanti, accettate?" Avvertendoli di possibili combattimenti "Preciso, inoltre. È una missione per me. Non riguarda ancora Kusa, ma riguarda sicuramente l'intero ecosistema che si è costruito in questi anni, identificandolo come alleanza" Chiudendo subito il proprio discorso, spompandosi quella sigaretta che pochi minuti fa era nuova.[ck on] Aveva ragione? Rimane confusa dalle parole dell'Hasukage.. la conversazione avuta qualche giorno prima riaffiora tra i pensieri della giovane rossa. Che qualcosa sia andato storto come lei presagiva? Deglutisce .. < Ame > sussurra lievemente, la paura inizia a farsi strada nel suo cuore. Che sia veramente la fine per il villaggio delle lacrime di dolore? Non riesce a formulare nessuna domanda, paonazza e irrigidita dal dire altrui. L'attenzione cresce , il battito del cuore accellera mentre le mani della chunin si stringono affondando le unghie sotto i palmi, pronta a sentire il peggio. < il villaggio dell'erba > un lieve sollievo si sparge nella donna ma che viene rimpiazzato da altri pensieri. Kusa, perchè Kusa? Devono mettere in sicurezza tutto il villaggio , tutto questo stona completamente col discorso fatto in precedenza dall'hasukage, ricorda bene come descrisse Kusa, un muro invalicabile, nessuno sarebbe potuto entrare o uscire da li senza che lui stesso non lo sapesse. Adesso perchè ha necessità del loro aiuto per compiere la normale routine di veglia? < tesori, che hanno deciso di uscire allo scoperto? > un lieve scetticismo pervade la propria voce. Un oggetto non prende, si alza e cammina così dal nulla. < di che tipo di tesori si tratta ? > almeno per avere un quadro dettagliato di cosa devono cercare ovviamente. La scenetta che si presenta dopo la fa quasi ridere, non per i due , ma per il sentire la parola amore detta da Yukio stessa. Va a squadrare la figura della donna, allora sarà lei l'ex moglie che aveva fatto una brutta fine? O qualcun'altra sua conquista? La distrazione dura soltanto qualche momento , prima di tornare alle parole altrui. < accettare? Certo che accetto > non ha bisogno di dire altro , il senso di protezione per la propria terra poco lontana da Kusa la sta dilaniando dentro < stai dicendo che questi tesori possono.. modificare l'intero ecosistema mondiale? > l'ansia che cresce nuovamente. Pensa solo una cosa. Ame. [chakra on] Uscire dal villaggio, a lui bastano queste parole. Seriamente, è ciò che vuole, l'aveva detto a Yukio, quella volta in cui si sono incontrati. A lui piace andare oltre, superare quello che si considera come ogni giorno, quello che viene accettato come quotidianità. E' un ragazzo così giovane ma ha voglia di scoprire, di indagare e, perché no, di rivoluzionare. Qualcuno potrebbe dargli dell'incauto, dello stolto, del perditempo ma lui è curioso: l'interesse per qualcosa, qualsiasi cosa nuova, è parte di lui. Tra il scegliere se vivere questa cosa in maniera viscerale o cercare di trarne dei vantaggi, lui ha indubbiamente scelto la seconda perché è l'unica che gli consente di vivere tranquillamente. Percepisce molta serietà nelle parole dell'uomo, sufficiente a fargli prestare attenzione anche al resto, oltre a quelle poche cose che gli interessano. Tra una frase e l'altra volano anche degli ordini, soprattutto rivolti alle squadre speciali, ma li stessi in parte avrebbero riguardato anche lui se avesse acconsentito a quanto richiesto. Viene colpito nel segno quando si parla di avere l'autorizzazione di viaggiare, ciò che desidera fare di più e che non può attuare per via di una serie di limiti imposti dalle regole. La sola idea di potersi spostare da una parte all'altra liberamente lo rende carico di eccitazione, ma quell'euforia verrebbe presto messa a freno dalle sue parole. Si parla di rischi, come se il fare serioso non bastasse a creare tensione, e soprattutto di una scelta. Scegliere se mettersi a disposizione dell'Hasukage oppure no. Qualcuno direbbe: Ma come, è l'Hasukage, certo che sì. C'è da considerare, tuttavia, che secondo quanto detto la missione non riguarda strettamente il villaggio e ha a che fare con dei "Tesori". Viene detto, però che quest'ultima non riguarda ancora Kusa, non ancora. Ciò vuol dire, presume il ragazzo, che questi tesori potrebbero diventare un problema se non venissero recuperati all'istante. Lui non è eccessivamente lungimirante ma quando si tratta di fare una scelta preferisce abbandonare i suoi modi di fare e concentrarsi su pensieri più importante. Vuole farlo, allora? Vuole mettersi a disposizione. Quello è un problema che, secondo quanto proferito, potrebbe minacciare l'ecosistema. E' una questione che merita attenzione, impegno e concentrazione. I rischi ci sono sempre, in qualsiasi cosa e la capacità di ognuno consiste proprio nel saperli superare. < Sì... io, sì. Accetto. > Ode, nel mentre, la domanda della donna a lui vicino e non può fare a meno che pensare di avere la stessa perplessità. Conviene, però, che i dettagli sono stati tralasciati proprio per permettere, eventualmente, a loro di tirarsi indietro se l'avessero voluto. [Chk Off] Kurona? Senza dubbio una presenza singolare. Le unghie prive di smalto scivolano piano a sistemarsi l'abito in modo che non incontri pieghe di sorta lungo il suo tragitto - e le gambe si muovono piano a raggiunger un punto ideale per poter osservare tutti quanti allo stesso modo. Da Jikan, Sango, i suoi figli e chiaramente anche Yukio che solo ora inizia ad entrar nel discorso in modo più succoso possibile. I capelli bianchi scivolano lungo la spalla mancina, fluidi, posando le antiche sulla prima poltrona disponibile. Si sofferma sui visi, uno per uno, cercando di carpir familiarità o episodi vissuti in un passato che proprio ora, sembra esser distante anni luce. Fidati? Sono questi, i nuovi fidati? Dov'è ora, l'Akatsuki? Le labbra disegnano un cuore delle colorazioni più scure del rosso, mentre le vene nere risalgono amabilmente la linea porcellana della giugolare. <Tesori?> Finalmente dalla porta principale del salotto entra Tsuki, la responsabile delle maiko al suo servizio. Porta i capelli color nocciola raccolti in un fermaglio tipico, dorato, mentre addosso ha un semplice yukata. [TSU]<Scusatemi il ritardo.>[/TSU] Sommessa, quasi con tutto l'intento di non coprire la voce di Yukio che sta esplicando la situazione. In un certo qual senso marziale, addirittura, s'avvicina a Kurona e si presta alle sue spalle. Tacita. Lei - Kurona - di tutta risposta sventola la mano come a rassicurarla, che hanno iniziato solamente adesso.Problematica OFF, pardon aziono subito
[Salotto] Andrebbe ad appoggiare la propria mano destra fra i capelli, sistemandoseli per quanto gli è possibile. "Bene, partiamo a dare dei ruoli" Ruotando gli occhi verso la figura incappucciata rimasta in silenzio per tutto il tempo con quell'essenza di intangibile "Il Ventaglio di Banano, la Zucca Rossa, la Fune D'oro, l'Orcio dell'ambra e la Spada delle Sette Stelle, devono essere nuovamente utilizzate, bisogna assicurarsi che tutti abbiano ancora tutti gli oggetti divini, prima di ogni altra cosa o sarà decisamente un pessimo inizio, anche avendo quegli oggetti, non so bene come riusciamo a sbrogliarci da questa situazione" Ponendogli un cenno di capo "Ho bisogno che venga avvisato immediatamente il Mizukage con la seguente richiesta: Yukio richiede che le spade vengano riassegnate e gli spadaccini debbano tornare ad eseguire i precedenti incarichi infossati, devono iniziare i movimenti, il Paese della Pioggia è il più isolato, ti prego di essere convincente con il Mizukage, il prima possibile chiederò una riunione organizzativa con tutti noi, sarà la seconda volta, una rottura di palle per convincere tutti ma dobbiamo riuscirsi, spero non prendano sotto gamba la situazione" Muovendo la mano destra, come a voler congedare quella figura che svanirebbe nel nulla "Tsuki, fai le veci di mia moglie?" Mugugna appena, inclinando la testa verso destra "Mi serve un rapporto dettagliato sulla posizione e lo stato di tutti i membri dell'Akatsuki, essi hanno una riunione di priorità più elevata rispetto alla riunione dei Kage, ho bisogno di incontrare il Seiun, fategli arrivare la mia voce all'orecchio in tutti i mezzi possibili" Ruotando gli occhi verso gli anbu "A voi le parole che ho detto prima, uscite prima voi dal villaggio, non dovete perlustrare le zone ma iniziate a presentarvi ai paesi più vicini quali Konoha, Oto, Suna e Iwa, verificate che la situazione nei confini è in ordine e non ci siano dei disastri" Ruotando subito dopo gli occhi verso Sango e Jikan "Per voi due, preferirei un lavoro di coppia, Jikan sei sotto le direttive di Sango, ma-" Alzando l'indice destro "Hai tua iniziativa, se una idea di organizzazione di Sango non ti quadra, fai di testa tua, impara sul campo di battaglia e comportati bene" Si ma... Di cosa si tratta la missione. Andrebbe a riempirsi un altro bicchiere di liquore, finendolo in pochi secondi, buttandolo giù per la propria gola "Io mi occuperò di perlustrare dall'alto la situazione, farà visita per prima cosa a Furaya, la nuova Hokage, devo aggiornarla su tutti questi fattori" Scrocchiandosi le ossa del collo, prima a destra e poi a sinistra. Sbatterebbe le mani fra di loro, per poi schiudere le labbra "I Bijuu sono a piede libero" Secco, accendendosi una ennesima sigaretta "Non so se i portatori sono vivi, se sono sotto il controllo dei demoni, non so niente ma... mi dovete spiegare, come cazzo è possibile questa situazione" Facendosi un bel tiro di sigaretta "Io vado a farmi una bella passeggiata per i monti ardenti, thò, c'è Kurama!" Facendo ciao ciao con la manina in un punto cieco avanti a se "..." Tacendo, prendendosi un bel respiro "Sango e Jikan, queste sono le informazioni che mi servono, dovete verificare che il territorio dell'erba non presenti danni dovuti da un Demone, qualsiasi cosa possa esserci di strano, fatemi rapporto, immediatamente" Ruotando poi bruscamente il volto verso Totoro, che è rimasto vicino alle scale "Due fuuda con il sigillo, valli a prendere nel mio ufficio" Secco e diretto, ritornando sui due "Serviranno, se non volete morire, credetemi" Altro tiro abbondante di sigaretta, tacendo definitivamente. Nel frattempo, Hime "[H] Papà! Un pugno a Kurama, in testa! Hahahaha, fa baboom, no?[/H]" Sorride appena Yukio, dandole una carezza sulla testa "Fosse solo uno, figlia mia... Fosse solo uno.[Ck on][Eventuale Freez a richiesta di Sango]
Giocata del 31/08/2019 dalle 13:31 alle 17:12 nella chat "Luogo Sconosciuto"
Ormai tutti hanno accettato, non torneranno più indietro. Yukio inizia a dare ordini, a coordinare ognuno di loro . Sente dei nomi strani.. < ventaglio di banano > un sorriso malizioso andrebbe fatto dalla chunin che cercherebbe però di non dare troppo dell'occhio con un colpettino di tosse. Vi è anche il Mizukage .. vorrebbe essere lei quella ad andare nuovamente al paese della pioggia, a parlare al Mizukage.. freme dal desiderio che a malapena contiene . Ci sarà un motivo per cui ha mandato quel figuro nascosto sotto il mantello e non lei, no? Altri ordini vengono impartiti a quella che apparentemente sembra essere la moglie stessa dell'Hasukage. Anche se propriamente non corrisponde con il racconto fattole giorni prima. Un lieve sospetto fa stringere le sopracciglia della chunin, ma adesso Yukio si rivolge proprio a lei e Jikan? Per la prima volta andrebbe infatti a spostare leggermente il busto verso destra, il viso che comincia a girarsi col corpo, così che le iridi possano quasi fulminare il viso altrui per identificarlo meglio. Passerebbero sol pochi secondi in modo che la donna possa ritornare al proprio posto e continuare ad ascoltare gli ordini impartiti. < cosa? > la voce della donna si farebbe più alta per via dello shock < non è possibile... uno di loro.. è dentro Ame senza una forza portante > sa bene come l'ultima forza portante morì con le insurrezioni popolari < se si sono liberati... allora ..tutto il villaggio della pioggia lo sa già.. e sarà distrutto.. > le ultime parole vengono quasi sussurrate , il dolore che si infonde in lei come una lama che affonda. Si era fidata di quello che Yukio che le aveva detto, si era fidata che nessuno avrebbe potuto fare più niente..è invece ecco una delle peggiori calamità scorrazzare in giro a distruggere cose < Kurama? E l'ex Hokage di Konoha che fine ha fatto? > non conosce direttamente Hitomu ma ne ha sentito parlare ovviamente < mh mh > annuisce energicamente < di certo.. si vedranno i passaggi di un demone .. abbiamo piena libertà di indagare ovunque allora > l'autorità si fa sentire finalmente, la paura che l'attanaglia viene soffocata momentaneamente , adesso deve guidare una squadra, non può farsi vedere debole . < eccolo infine > le iridi saettano lungo i volto dell'hasukage, lo fissa intensamente negli occhi ma non si oppone < cosa dovremmo fare con i cercoteri? Riprenderli e sigillarli? Utilizzare nuove forze portanti? Ma il dubbio è.. come hanno fatto a liberarsi tutti? Anche quelli con la propria forza portante? E poi si son liberati contemporaneamente o a distanza di tempo? > che qualcuno stia muovendo dei fili nell'ombra è chiaro come il sole, ma chi sia questo figuro non ne ha proprio idea . [chakra on] I suoi occhi si spalancano non appena sente nominare i tesori leggendari, si tratta di oggetti tanto potenti quanto rari. Non suda, non è agitato, però, anzi, è tranquillo nonostante lo stupore: significa che è convinto della decisione appena presa. Successivamente vengono dati i primi incarichi, che non riguardano lui direttamente ma coinvolgono gli altri presenti, dagli anbu alla strana figura. Si parla del Mizukage, delle spade, degli spadaccini e del Paese della Pioggia. Di solito questi argomenti si possono solo leggere nei libri e non vengono trattati con molta leggerezza, si fa riferimento ai ninja d'elité noti come Spadaccini della Nebbia. Successivamente viene menzionata l'Akatsuki, un'organizzazione di cui ha già sentito parlare, almeno una volta, dallo stesso Yukio. Finalmente, poi, dopo l'ennesimo ordine, vengono date direttive dirette a lui e all'altra donna. Gli viene comunicato che avrebbe dovuto lavorare con lei, in coppia. A lui questa cosa sta bene, più che bene, perché così non sarà da solo e potrà contare su qualcuno. Annuisce e dice:< Sì. Va bene. > Non commenta, non si oppone, non aggiunge altro: non ne avrebbe comunque il motivo. Quanto al fare di testa sua, è poco probabile, dato che tendenzialmente rispetta i ranghi. Tuttavia comprende perfettamente il tipo di situazione in cui si potrebbe trovare, dove la capacità di giudizio della compagna potrebbe calare e quindi sarebbe necessaria più iniziativa da parte sua. In due avrebbero dovuto assicurare la sicurezza del territorio di Kusa, tutto sommato semplice come incarico, no? No. Almeno non dopo aver ascoltato la prossima notizia. "I Bijuu sono a piede libero" Eccola, agghiacciante, improvvisa, viene sparata come un dardo da una cerbottana. I le palpebre dei suoi occhi si aprono nuovamente, la pupilla è in direzione di Yukio. Le sue mani, che in precedenza erano state messe nelle tasche, vengono ora portate fuori, con le loro cuciture, e si congiungono in prossimità della vita, stringendosi tra loro di loro. Le dita, tese, si massacrano a vicenda continuando ad apportare una forte pressione sulle stesse dell'altra mano. E' difficile prendere alla leggera una notizia come quella. Ora capisce la gravità della situazione e sì, è comunque intento a portare a termine la missione, ma lo fa con la coscienza di poter essere in pericolo da un momento all'altro. L'Hasukage non si sbagliava, i rischi ci sono. Pur essendo piuttosto scioccato, trova la forza emotiva di porre comunque una domanda, sulla stessa linea di quelle fatte da Sango. < Esatto, se... se ne incontriamo uno... cosa facciamo? > La sua voce è a tratti tremolante ma, accorgendosi di ciò, cercherebbe di assumere un tono che rasenta più sicurezza. [Chk Off] [Salotto] La parte sulle informazioni poi l'ha recepita, e tant'è che Tsuki è presente per non far poi inutilmente da tramite. Se ne sta zitta, il passerotto, appollaiata dietro la spalla destra di Kurona. Composta e silente, sfila le cosce ad accavallarsi l'un all'altra rimanendo ritta con la schiena per qualche istante prima di spostarsi in avanti, a puntellar il gomito sulla punta del ginocchio. <Kurama non può esser a piede libero.> La voce, arrochita dal tempo ma egualmente femminile, si spalma come miele nell'area, mentra abbassa le ciglia pallide in direzione di JIKAN; Lo guarda per qualche istante - quasi convinta di quel che potrebbe voler dire. Kurama è il demone compagno del Nono, quindi - se è a piede libero, può voler dire solamente una cosa: <Il Kibou non può esser morto.> E lo dice, passivamente, portandosi la mancina a regredire una ciocca bianca dietro l'orecchio, mostrando le venature nere che risalgono il marmo come se fosse la corrente d'un fiume. Solo ora, saltando via da Sango - prendendosi solo qualche attimo per inquadrare che tipo di persona sia - e come mai le ricordi così tanto la sua vecchia compagna di missioni, quando ancora poteva definirsi una kunoichi vera e propria - ritorna su Yukio con lo sguardo. <Nessun problema.> Sulla missione a lei affibiata - per quel che riguarda il ritrovamento di Akendo e l'Akatsuki tutta. [TSU]<Sarà fatto, Hasukage.>[/TSU] Migia anche Tsuki risponde, abbassando il capo rispettosa nei confronti d'una figura di cotanto spicco. E detto questo, si rivolge a Kurona, congedandosi. Certo, ora come ora, dopo così tanto tempo, trovare l'Akatsuki non è di certo facile. Chissa quanti son in vita, e quanti invece dispersi nel nulla. Per un attimo, mentre Tsuki esce dalla porta principale per radunare le Maiko, la donnina pallida si rigira l'anello di Enma, tramutato ad esser solo un orpello oramai, posto sul rispettivo posto di quel che fu' la sua posizione nell'Akatsuki. Lo lascia roteare intorno al dito, pigramente. <Cercherò io stessa, il Seiun.> ... Si prende un attimo di pausa per non sovrastare nessuno. <Ma sei sicuro, che risponderà alla tua chiamata?> [CK on][Innata on: Descrittiva] [Salotto] Lascia che i suoi due bimbi giochino fra di loro, quasi incoscienti del racconto che sta esponendo Yukio, anche se forse ci sarà qualcosa anche per loro, sono abbastanza gradi da poter gestire delle perlustrazioni interne, o almeno per Yukio sono grandi. Si vedrà con Kurona che cosa decide. Ritornerebbe su Sango, ascoltandone le parole "Ti fa ridere?" Inclinando la testa verso destra "I nomi di quegli oggetti sono i cinque tesori dell'eremita delle sei vie, essi sono forse gli unici oggetti a poter contenere delle forze portanti, poi oltre a questi oggetti che sono capaci tutti ad utilizzarli, dobbiamo avvisare anche i gran custodi delle tecniche di confinamento, non è una cosa da prendere troppo sotto gamba, ah-!" Ruotando subito gli occhi verso un ragazzo magrolino, sembra decisamente anoressico con una maschera da clown sul volto, apatica, senza naso, solo con un foro per la bocca, due guance infossate e due foretti per gli occhi, maschera completamente bianca "A te un altro compito, vai alla ricerca di tutti i maboroshi, avvisali che l'alto elitario ha deciso di mettere in gioco anche loro, puoi subito andare ad avvisarli tu" Inclinando la testa in avanti, lasciando che il soggetto passi attraverso il muro alle sue spalle, svanendo nel nulla "Comunque, ritornando alla situazione, da Ame non ho ricevuto ancora nessun rapporto, non credo che sia distrutta, sarebbe comunque arrivata voce per ovvi motivi, è qui vicino, avremmo visto qualche cosa, vi pare? Voi che ne pensate?" Mordendosi appena il labbro inferiore "Nel dubbio..." Allontanandosi da quel posto per avvicinarsi ad una vetrata che darebbe al giardino in profondità da cui è possibile uscire dal seminterrato. Una volta fuori andrebbe a mettere le mani vicino alle proprie labbra, emanando un unico urlo per richiamare chissà chi "CORAX!" Borbottando subito dopo "Fa sempre i fatti suoi quello..." Scuotendo appena la testa, ritornando nel salotto con un passo leggero, nuca verso il basso massaggiata dalla mano sinistra, libera; sigaretta portata alle labbra ed ecco che inizia lo sclero, inizierebbe a muoversi avanti e indietro "EH questa è una bellissima domanda, Hitomu non ha mai avuto il sigillo con se" Sbattendo un piede per terra, il sinistro "Oh santa pazienza" Altri tiri di sigaretta "L'unico modo è sigillarli o, fino a che non si trova una soluzione, contenere i danni" Sospirando pesantemente "Alcune forze portanti sono più difficili rispetto ad altre. La terza coda se la teletrasportiamo nel deserto sicuramente avrà difficoltà ad uscirne, dobbiamo per forza allontanarla dall'acqua, tutte le altre forze portanti possono essere spostate nelle zone estreme del mondo, una fra le tante può essere l'isola nera, possiamo lasciare li anche Kurama in qualche modo, poi? Altri posti utili?" Cercando consiglio "Per ora l'unica soluzione fino a che non si muovono tutte le persone è spostarli dai loro ambienti preferiti, quanto meno non hanno il cento per cento della loro forza" Che come idea non è sbagliata, forse "Non sappiamo niente, come si sono liberati, dove sono le forze portanti, se si sono liberti insieme o a distanza di tempo, niente..." Un attimo di pausa, finendo la sigaretta e gettandola nuovamente nel posacenere "Se liberati contemporaneamente c'è qualche anomalia, questo è sicuro, se a distanza di tempo si può pensare ad una terza figura che vuole rompere le palle e non poco" Ruotando ora gli occhi cristallini verso Jikan "Mi avvisate, semplice" Sospira "Una ricetrasmittente ed un mio sottoposto saranno con voi, tutti faranno da tramite a tutti, la notizia arriverà immediatamente a me e cercheremo di bloccarlo, ma solo noi la vedo dura a finire nel migliore dei modi una battaglia con un demone, ecco perchè l'unica cosa che mi è venuta in mente è spostarlo da una zona per spedirlo in un altro punto, oppure... Farli scontrare tra di loro in qualche modo... Che forse forse... Distruggerebbero parte di una regione" Già, idea bocciata. Kurona prenderebbe la parola e su di lei gli occhi verrebbero puntati "Eh, lo so, io credo e spero proprio di no, mal che vada basta che ritrovate il corpo e me lo portate, mi inventerò qualcosa" Versandosi altro liquore nel suo precedente bicchiere, prendendo anche una specie di panzerottino, bisbigliando sotto voce 'questi panzerottini sono proprio buoni...' "Bhe, ne abbiamo passate tante, spero proprio che faccia presenza" Sempre su Kurona "Bene, adesso a voi la parola ragazzi... Idee, prospetti di organizzazione e quant'altro, tirate fuori tutta la merda che avete nel cervello e ditemi tutto" Aprendo appena entrambe le braccia "Joji, Hime, anche voi siete inclusi eh" Sorridendo appena ai suoi piccoli, restando in piedi fra il tavolino e la poltrona dove sostano i suoi piccoli[ck on] Ops. < un poco, solo per il nome > taglia corto ella , lasciando che il discorso vada a girare sul da farsi. Lascia che l'altro parli e parli, così da poter contenere domande e dubbi. Son li per trovare delle soluzioni dopotutto no? Alla fine del discorso la parola viene passata direttamente a loro. La destra salirebbe sotto il mento, le gambe la porterebbero a muoversi se possibile, avanti e indietro nella stanza < mi sembra impossibile > comincia lei, il tono della voce serioso < penso che ci sia qualcosa sotto. Se la bestia è stata liberata, e Ame non è caduta.. non credi che sia stata spostata? > gli occhi salirebbero sul volto di Yukio < non ho mai visto uno di loro muoversi nel mondo ma so bene quanto possano essere distruttivi > i racconti ovviamente son arrivati anche alle sue orecchie. Uno di questi demoni distruggerebbe completamente un villaggio in un giorno solo < allora mi chiedo se fosse possibile che qualcuno abbia trovato il demone e lo abbia liberato altrove e non nel villaggio.. magari per evitare un immediato intervento dei villaggi? O per far perdere le tracce dei demoni stessi? Oppure Ame non ha fatto rapporto, che la cosa sia rimasta chiusa al suo interno.. con tutti morti > anche quella è una possibilità, una tremenda possibilità < spostarli.. isolarli, ovviamente questo ci farebbe guadagnare del tempo > annuisce a se stessa < il sei code, si narra che possa assorbire la magia, così gli anziani dicono.. o che sia corrosiva.. non so bene da quali fonti vengano queste superstizioni, magari pu esser utile.. > non è molto convinta della cosa < so che alcune voci sono giunte anche al nostro paese, queste parlerebbero del demone con una coda.. un demone di sabbia e in effetti a Suna sarebbe perfetto, quindi il mare sarebbe una buona idea? sostituire il tre code col demone da una coda? O farli scontrare tra loro ? > anche questa è una possibilità che ladonna vede < non credi che in entrambi i casi, i demoni che si liberano a distanza di tempo o contemporaneamente sia sospetto? Se si fossero liberati a distanza di tempo l'uno dall'altro qualcuno avrebbe potuto viaggiare e liberarli uno alla volta? > ma chi avrebbe potuto fare tutto ciò? Ripensa inoltre all'akatsuki, a come questa fu fondata da Nagato e Konan stessa e a quel cognome familiare ma sconosciuto allo stesso tempo.. Seiun.. < Akendo? > un lievissimo sussurro il suo, nel ricordo di quell'incontro avvenuto non molto tempo prima . Il silenzio calerebbe da lei, i pensieri che si scontrano ma acui non riesce a dar veramente voce e forma. [chakra on] Lui proprio non se ne intende. Non gli viene da fare particolari congetture sui demoni codati, soprattutto perché quelle che ha sentito sono solo le voci, le leggende e nulla di più. Poi si parla di Ame, la sua città natale, dove presumibilmente ancora i suoi genitori vivono. Cerca di seguire tutti quei discorsi, in silenzio, con l'intendo di coglierne il più possibile ma la verità è che sono tante le cose che non sa. Non ha mai visto un Biju, la possibilità che riesca a fare qualcosa di utile in un incontro pericoloso come quello è minima. Certo, non è solo, ma basterà la presenza di qualcun'altro? < Ok, d'accordo. > Risponde all'Hasukage, dopo aver ricevuto un'esaustiva risposta alla sua domanda. Si accorge di quanto sia complicata la situazione quando si inizia a parlare di strategia. Come si può avere la meglio su un demone? Farli spostare sembra la soluzione proposta da tutti, con una certa facilità, anche, eppure lui non vede come ciò possa avvenire nell'immediato. Cercherebbe di prendere la parola nel momento giusto, facendo attenzione a non interrompere nessuno. < Spostarli... in che modo? Se sono stati liberati si può pensare che vogliano portare morte e distruzione, ma se così non fosse? > Farebbe una pausa, per poi cercare di rammentare quel poco che potrebbe sapere su di loro. < Non sono tutti uguali, da quel che so. Credo che, recuperando tutte le informazioni per ciascun demone, si possa identificare il suo modo di agire, di attaccare e di muoversi. Chi entrerà a contatto con loro, per spostarli, anche se ancora non saprei come, dovrà sapere il più possibile. Sarebbe possibile specializzare ogni squadra per il Biju con cui si dovrà interfacciare? > Domanda, preferisce chiedere, perché non è sicuro di quanti uomini sono a disposizione per una missione particolare come quella. < Non è detto che mettendosi a correre da una parte loro si mettano a inseguirci. Però... però potremmo agire su quello che sta attorno a loro. > Con questo vuole tentare di suggerire un modo per effettivamente farli spostare, dato che fino a quel momento è stato dato per scontato che sia facile forzarli al movimento. < Possiamo identificare l'ambiente in cui si trovano attualmente e alterarlo. Per esempio, parlando del tre code, se riuscissimo a scoprire la sua precisa posizione nell'acqua, potremmo trovare un modo per modificare quest'ultima. Scaldarla potrebbe funzionare. Lui, a quel punto, se ne accorgerebbe e sarebbe costretto a muoversi. In questo modo potremmo farlo andare dove vogliamo, ma credo che non succederà senza un contrattacco da parte sua. > Un Genin che parla di strategie su come arginare un Biju, questa si che è bella. In ogni caso lui, nel suo piccolo, ha provato, attraverso un ragionamento più concreto di quelli fatti dagli altri, a suggerire come agire. In particolare, se vogliamo, la parte più importante da tenere in considerazione è lo studio. Nel mentre che parla, tuttavia, si accorge di un nome preciso che non si può non conoscere: Akendo, questo è. La prima volta che ha sentito parlare di lui è da bambino, nelle solite storie con una morale. Non avrebbe mai pensato di udirlo così tanti anni dopo. Gli ordini sono piuttosto chiari, e piuttosto sensati per un uomo caotico come sarebbe Yukio; Kurona dal suo canto sosta con lo sguardo sui loro figli, seduti entrambi sulla stessa poltrona - sebbene schiacciati l'uno contro l'altro. Non replica alle parole del padre, ma si sofferma a pensarci - come per cercar dentro a tutti i pro ed i contro della situazione se sarebbe il caso di farli andare o meno, assieme agli altri. Sono missioni sott'ala, dopo tutto, non sarebbero esposti troppo. Quindi abbassa il mento, piano, a dar corda al Kokketsu e star dalla sua parte nelle sue decisioni. Un tacito cenno per fargli capire che è dalla sua parte, come sempre. La mano destra finalmente si solleva, scivola sul tavolino dove il suo kiseru dovrebbe esser ancora in esposizione. Una lunga pipetta in ebano con il boccaccio decorato in oro. Si solleva dalla sua poltrona, silenziosa, diretta ad uno degli armadietti sotto la cattedra di Yukio, dove i bambini ora sono seduti. Apre uno dei cassetti, rigirandosi il kiseru tra le dita. Lascia parlare gli altri, per prima, ritenendo corretto ascoltar prima le due "nuove" figure, per i suoi occhi. Fuori dall'ultimo cassetto scivola un haori nero, il suo, il cui simbolo kokketsu svetta imperiale su tutto lo schienale. Un pentacolo rovesciato, viola, cerchiato. Se lo pone sulle spalle, a ripararsi dalla frescura serale che scivola all'interno dalle finestre. Sembra distratta, poggiata con il fianco destro alla cattedra mentre preme con l'anulare del tabacco sul bracere pulito della pipetta. Un aroma dolciastro sale, di sicuro la nota di tabacco e sporcata con altro. Forse proprio quello che le dona un aspetto tanto alienato, quanto vigile. Nel suo mondo e, amaramente, anche nel nostro. Akendo? Quando sente il suo nome gli occhi, come fiammelle vive, saettano su Sango. <...> Vorrebbe dire qualcosa, ma ingolla amaro - tirando avida un fiato d'amarezza. Un viaggio di sola andata per un altro mondo, tutto chiuso nella pipetta. Allora, invece che ribattere, scocca la lingua sul palato. Scocciata. Potesse cancellare Akendo, con uno schioccar di dita, lo farebbe. Lo farebbe ora. <Lui.> Ribatte seccata, solo per farle capire che si, si parla di /quel/ Seiun. Il pollice destro. Le natiche scivolano piano sulla scrivania, stringendo il bracerino tra le dita. Lascia che sia anche Jikan a prender la parola, con le sue tattiche. Ed allora Kurona si sposterebbe con lo sguardo su di lui, zitta. Le labbra color ciliegia strette attorno al boccaccio tirano un altra zaffata mielosa, solo per poi espellerla. Taurina. <A dire il vero.> Accennerebbe appena, verso Jiken tanto quanto verso gli altri. < Da quel che ricordo. > E dovrebbe ricordar bene. < La posizione è piuttosto relativa, dei Biju.> Le labbra si muovono a stento, serafica. Gli occhi socchiusi nella foschia del suo stesso bracere si accendono piano con lo stezzo zampillare della brace che sta fumando. <Simbolica, diciamo.> Effettivamente. <I biju, o i demoni codati che dir si voglia, sono null'altro che un immane forma di chakra incontenibile. Infatti, registrati, son pochi i contenitoni nelle ultime ere. Uno di questi è stato Kibou Hitomu, Nono Hokage. E l'altro, il due code, di cui non ricordo il nome.> Preme le labbra, sfilando via la pipetta da esse per ritrovare la libertà nel movimento mimico. Le labbra piatte si storcono, distruggendo un immagine d'un Biju come un dannato animaletto. <Hanno certo forme singolari, rilegate al loro territorio, ma dubito che abbiano necessità di tipo atmosferico. Se non la comodità di conoscere, appunto, il territorio a cui appartengono.> ... <Come dice Sango, di sicuro, non si son spostati da soli. A meno che a Konoha non ci sia qualcosa che gli interessa particolarmente.> ... < Ed altrettanto sicuro è-- che non stanno rispondendo a comandi.> Scuote appena il capo. < Non sarebbe normale. > Ronza attorno alle labbra, alzando il mento verso il soffitto per pensarci su. E' una situazione ostica, ma alla fine, hanno tutti passato di peggio. O quasi. < Sarebbe conveniente spostarli verso Otogakure. E' distrutta, ancora, no Yukio?> Chiede in sua direzione, spostando verso di lui la coda dell'occhio. < La cosa più astuta da fare, prima di far passi falsi, sarebbe mandare i ragazzi - > Facendo un cenno verso Sango e Jikan. <Ad adunare i migliori tra i nostri OMM, i paesi non lasciano andare facilmente informazioni sui Bijuu. Sono troppo preziosi, persino adesso che son delle mine vaganti.> ... < E si, cercar il modo di farli migrare verso un terreno di battaglia più arido. Ma come?> [ck on][innata on] [Salotto] Sorseggerebbe appena quel dannato liquore marroncino, senza esagerare questa volta, lo poggerebbe delicatamente sul tavolo in marmo nero per poi infilare la stessa mano utilizzata nella propria tasca dei pantaloni nel momento in cui Sango cita il nome di Akendo, non le rivolge tanta attenzione, cosa che invece fa Kurona, saettando i propri occhi su di lei "E questo soggetto è riuscito a varcare tutte le difese di tutti i villaggi? Io proprio per questo motivo abolirei la presenza di una terza persona che è riuscita poco alla volta ad infiltrarsi nei villaggi, ciò dovrei passare le mura, se volessi usare una tecnica devo avere il chakra attivo, le sentinelle non si accorgono della presenze di chakra che trapassa un muro? O anche se fosse sotto terra, stesso principio no? Ma una cosa che mi ha ricordato Kurona è anche vero, i demoni sono sempre stati vincolati nei territori dei vari paesi in qualche modo, chi sotto giara, chi sotto statua etc" Rivolgendo un attimo lo sguardo su propria moglie "Eiji" Si, si riferiva sicuramente a lui molto probabilmente "E si, Akendo" Ritornando su Sango, estraendo dalla tasca dei propri pantaloni l'anello del mignolo sinistro dell'ex Orochimaru "Se Ame viene distrutta, pure da casa mia vedo la città in fumo, in merito a ciò, comunque..." Proprio in quel momento Corax scenderebbe, mettendosi nel giardino. Un corvo di dimensioni appena appena differenti dalla norma, un corpo di lunghezza pari a quattro metri con una apertura alare di otto metri. Esso si poggerebbe con l'ultimo battito di ali nel giardino, avanzando con il becco verso la vetrata, insinuandosi con la punta di esso, osservando tutti i presenti. Yukio andrebbe unicamente a guardarlo, mentre corax comunicherebbe con lui tramite una specie di telepatia senza far sentire niente ai presenti, resterebbe li. "Li spostiamo a modo nostro, abbiamo tre possibilità" Alzando l'indice "La prima è prendere degli oggetti specifici o dei corpi abbastanza resistenti che possono sopportare in parte un Demone, bisognerebbe trovare delle persone in grado di sacrificarsi, forse qualcuno già possiamo reclutarlo" Pensando immediatamente al carcere, ruotando gli occhi verso Kurona "Nei bassi fondi ci sono sempre quei soggetti dietro le sbarre anti chakra, e abbiamo ancora qualche ex reggente, se non erro" Borbottando appena. Solleverebbe poi il medio "Possiamo dislocarli dalla loro posizione, ma ho bisogno di tempo se sarò da solo, devo imprimere il sigillo e poi attaccarmi ad esso, oppure, come dice Jikan, disturbarli, però in questo modo il tempo di ingaggio sarà più lungo, ovvero dovremmo affrontare nove battaglie per allontanarli e poi, nel caso si muovano, di nuovo e di nuovo" Scuotendo la testa "No, dobbiamo fare meno combattimenti possibili, bisogna confinarli, e sicuramente attaccheranno, se sono liberi credete che essi vogliano giocare con noi? Mha, vi dirò" Sollevando le spallucce "Bisogna far ritornare Akendo a tutti i costi, abbiamo bisogno del suo aiuto e bisognerebbe trovare anche Hitomu, vedere se è vivo e se sa qualcosa in merito, se possiede o meno Kurama ancora o anch'essa è uscita, se così fosse lui non sarà conciato per niente bene" Scuotendo il capo "In ogni caso, dobbiamo prima assicurarci della loro presenza nei vari territori, questo è il primo punto. NON ingaggiamo se siamo soli" Specifica "Ritirata, basta, ci aggiorniamo tutti e aggiorneremo gli altri reggenti se abbiamo ottenuto informazioni rilevanti anche per loro" Ritornerebbe su Kurona subito dopo "Oto da qualche anno se non erro è rinata con la-" Tettona? "Reggente, ecco" Si, la tettona "Come posto isolato c'è l'ex tempio dei samurai, se ti ricordi bene..." [ck on] < non saprei .. e di solito questi oggetti non si romperebbero per mera fortuna no? > troppi dubbi e troppe cose a cui pensare. La ragazza le rivolgerebbe la parola solo quando pronunzia il nome di Akendo. La fissa senza scomporsi < l'ho incontrato.. non troppo tempo fa, nelle .. vicinanze di kusa > che poi il resto sia continuato in una vecchia magione distrutta son solo dettagli ovviamente. Però come pensava entrambi conoscono il portatore degli occhi viola, quella leggenda vivente. Avere lui come alleato sarebbe come avere un dio dalla propria parte. Ame non è in fumo, una notizia che la fa sospirare e fermare quel moto continuo ossessivo, trovandosi più vicina a Jikan questa volta, suo compagno di squadra < vuoi sacrificare loro? > una domanda banale la sua. Delle vite di chi non conta nulla per un bene superiore? Bene. Rimane in ascolto.. continuare delle battaglie, nove battaglie contemporaneamente su diversi campi, sembra una strategia impossibile < se l'alleanza ninja è valida.. allora magari i Senju? Ho sentito che il primo era veramente forte con le tecniche del suo clan > uno dei più forti sicuramente < la loro collaborazione andrebbe ad aiutare molto no? > sussurra infine. Gli occhi scorrono sulle figure rimaste all'interno della stanza , fissa Jikan qualche secondo. Non ha mai avuto modo di conoscerlo appieno, di averlo in missione con se. Adesso la possibilità che possa morirle davanti agli occhi le fa scuotere leggermente il viso < Oto ormai è rinata, non possiamo spostarli li > decisamente no. < non conosco molti posti isolati.. dove ammassare 9 cercoteri > sbuffa leggermente. Le mani delicate andrebbero a metter apposto i capelli di fronte al viso cosicchè i due occhi vadano a mostrarsi interamente. Ritirarsi, non ingaggiare, comprende bene le parole dell'Hasukage. In una situazione delicata come quella riesce infine a vedere in lui un barlume di genio (?). < OMM > Si rivolgerebbe direttamente a Kurona in questo caso < noi siamo pronti a partire, diteci cosa fare e noi lo faremo > inutile perdersi in altre chiacchiere, probabile che se la vedano i kage direttamente tra loro. A lei non resta che organizzare la partenza insieme al genin stesso. Il corpo viene scosso da una piacevole elettricità, quella che si ha prima di una battaglia < di certo non mi annoierò più > scocca un piccolo occhiolino direttamente a Yukio, dopotutto è sempre Sango. [chakraon] [Salotto] Più le indicazioni sono precise e più si può agire correttamente, senza fare sbagli. Per questo il Kakuzu ha preferito intavolare il discorso sotto un punto di vista perlopiù pragmatico piuttosto che dare per scontato. Viene menzionata la necessità di radunare gli OMM, specificando che la coppia dei due ragazzi avrebbe potuto occuparsene. Tuttavia, come è stato specificato di recente, la priorità è di controllare che i territori dell'Erba siano sicuri. Viene successivamente ribadito nel discorso da parte dell'Hasukage. Quanto alla strategia Yukio sembra avere ben chiaro tre possibili via, una delle quali combacia con l'idea del ragazzo dai piedi nudi. Secondo quanto viene detto, la presenza di più ninja leggendari è fondamentale. Ergo a prescindere dal piano, tutto sembra ancora essere in standby. Riconosce che le sue conoscenze sono molto limitate, pertanto dopo quell'incontro si sarebbe sicuramente impegnato a studiare per recuperare tutto ciò che non sa. < Sì, capito. Controlleremo ovunque, nessun posto escluso e non ingaggeremo. > Vuole ripetere, parzialmente, quanto detto per tentare di assicurare l'Hasukage. In ogni caso sa perfettamente che se dovesse ingaggiare morirebbe, ergo la ritirata e il raduno è la cosa migliore da fare. Si affianca a Sango ancora di più, conscio del fatto che nei prossimi giorni dovrà viaggiare molto con quella donna. < Se il setaccio del Paese ha la priorità, sarà meglio iniziare con quello. Dopodiché possiamo concentrarci con l'OMM. > Ha già qualche idea su come inziare, o meglio, da che parte andare a parare. Pur essendo un Genin e pur avendo delle limitazioni, lui è uno che si è spostato parecchio di paese in paese, per altre necessità chiaramente. Non è nuovo, tuttavia, ai rapidi spostamenti e alla ricerca. Dopotutto lui è un cacciatore, ha ricevuto insegnamenti su come rintracciare le persone, con un Biju potrebbe essere più facile. Quel che si augura è di non trovare intere distese di alberi abbattuti piuttosto che enormi crateri all'interno delle montagne. [Chk Off] [Salotto] Come dimenticare il dojo dei kami kashin quando lei stessa ne ha fatto parte, per un breve periodo. Chissà - ora si saranno estinti, dopo la dipartita del falso Mifune. Muove piano il mento verticalmente, a dargli un cenno d'assenso a quella domanda che richiama se' una risposta abbastanza scontata. A differenza di prima, tiene la bocca chiusa. Ha già detto il necessario, o quello che sa a riguardo dei Bijuu. Le spalle s'abbassano, morbide, scivola via la natica dall'angolo della cattedra, andando ad accarezzare i capelli di Joji e poi quelli di Hime che chiaramente - ancora non conoscono ne Akendo, ne Hitomu e quindi - rimangono insofferenti se non alla notizia di potersi metter in gioco, senza sapere realmente quanto è alta la posta in palio. Quando Corax fa capolino dalla finestra, lei volge lo sguardo verso il suo becco mentre si sposta in direzione di Yukio, cercherebbe di posargli una mano sulla spalla, premere appena con il pollice sotto la cervicale, a metà tra una coccola e un massaggio. < Il dojo distrutto dei Kami Kashin è perfetto. Isolato. > Risponde sia a Sango che a Yukio, che l'ha proposto. Sposta lo sguardo dalla rossa a suo marito, guardandolo di sbieco. Cercandone le emozioni sotto lo strato di cera che ha sempre addosso quando ci sono gli abitanti del villaggio. S'infila, infima, sotto pelle, abbracciandolo con un flusso costante di chakra. Si ricollega dal terzo occhio, direttamente ai suoi timpani, plasmando note e parole. [G]"Abbiamo solo un colpo, se vuoi portarli al dojo dei samurai. E' vicino a noi. Fallisse la battaglia, sarebbe rasa al suolo Ame, e con lei Kusa."[G] Il genjutsu diretto a Yukio è un sussurro mansueto, non di sicuro un ammonimento, ma confida nel fatto che lo stesso tessai c'aveva già pensato. Non lo dice pubblicamente per non far preoccupare nessuno, niente di segreto, ma almeno - questo brio della battaglia, li porti da qualche parte. Lascia andare la sua spalla lentamente, infilandosi di nuovo il kiseru tra le labbra e pensando a quel che ha detto Sango, su Akendo. Qui nei dintorni? Scivola, luciferino, l'angolo delle labbra verso l'alto, guardandola attentamente. Scandendo piano, impudica, l'apparenza della donna. L'eremita così vicino? Non le dice niente, non ribatte alle sue parole, piuttosto stringe le labbra e lascia uscire anellini di fumo in pochi, piccoli, scatti. <Mhn.> Dopo le parole di Jikan, possiam dire che tutto è stato detto e spartito. Indi Kurona si solleva, pigramente. <Bene allora. Buon lavoro a tutti.> Tiepida la voce, mentre si china appena a congedarsi a Jikan stesso e Sango. <Rimanete sotto vento.> Non troppo esposti, appunto. Si raccomanda, materna, mentre volgerebbe le spalle ai due per ritornare da Tsuki che, appunto, l'aspetta fuori dalla porta. Passo lento, nessuna fretta d'andar via, così che se qualcosa vuol trattenerla, può farlo tranquillamente [ s e - end] [Salotto] [edit] [genjutsu descrittivo: Yukio - solo udito] Tutte le informazioni sono state date, eventuali domande pure. Non tutte con una risposta ma almeno parlarne le fa sgorgare via una piccola parte dell'agitazione insita in lei. Che caos. Le spalle si rilassano leggermente, le iridi che vengon celate per qualche secondo a tutti nel tentativo di visualizzare il proprio loco d'origine. E pensare che solo qualche giorno prima la donna aveva esposto i propri dubbi all'Hasukage stesso , e le proprie paure adesso hanno preso piena forma. Le iridi si riaprono incontrando il volto di Kurona. La fissa , calma e tranquilla, sostiene il suo sguardo per tutto il tempo necessario, come esser davanti ad un serpente. Non conosce quella donna, non sa chi sia in realtà. Tutto è stato deciso, le loro posizioni e il da farsi. Non rimane altro che muovere le chiappe per il paese dell'erba < Jikan > il corpo volterebbe automaticamente verso il compagno di squadra < conta pure su di me > un lieve sussurro nel tentativo di farlo sentire solo al genin < andrà tutto bene > prosegue con quel conforto che tanto vorrebbe per se. Il corpo la porterebbe a dar le spalle a tutti, un cenno della mano va fatto a mò di saluto < Vieni con me Jikan, organizziamo la partenza.. > la voce alta e autoritaria adesso < prepariamoci a partire > e con questo si congederebbe da tutti quanti. Non ha più nulla da dire, e perciò tornerebbe alla propria casa insieme ad un eventuale Jikan < ho molti giocattolini se ti interessa > un sorriso ambiguo andrebbe fatto al giovane, e di cosa stia parlando.. lo scoprirà solo se la seguisse. [end]