Allenamento innata {Aburame}
Quest
Giocata di Clan
Giocata del 30/08/2019 dalle 16:05 alle 18:14 nella chat "Dojo Aburame"
Il tempo è soleggiato, il clima è tutto sommato mite grazie ai venti, ma il tempo per prendere il sole ce lo si può scordare. Onosuke, che di recente è stato introdotto alla sua innata e alla vita all'interno del suo clan, è stato oggi convocato proprio nel dojo dello stesso. Attorno alla struttura sono collocate le tipiche abitazioni di Konoha, ma il pezzo forse è proprio essa stessa, la cui architettura richiama un coleottero che dovrebbe essere molto noto a tutti i membri del clan: il Crisomelide. [Ambient]
Il sole splende alto. Nel quartiere degli Aburame la vita va avanti tranquilla. Bambini corrono e giocano, mamme passeggiano con quelli più piccoli invece altre hanno borse della spesa. Onosuke oggi, però, è stato chiamato al Dojo del suo clan per un incontro. Così esce e si avvia verso la struttura a forma di coleottero che svetta al di sopra di tutte le altre strutture. Oggi ha deciso di vestirsi bene, o almeno meglio del solito: indossa una maglia a maniche corte di colore nero con il simbolo del clan stampato sulla schiena di colore bianco che ricopre completamente il retro di essa e un paio di pantaloni neri lunghi con un paio di tasche che vanno a stringersi alle caviglie. Ai piedi un paio di sandali ninja e a coprire naso e bocca indossa la solita mascherina nera appena lavata. I capelli sono come al solito spettinati, non per volere ma perchè non si riescono a pettinare. Segue le varie stradine che portano al Dojo e poco dopo si ritrova davanti all'enorme coleottero proprio come quando ha parlato con il Capoclan la prima volta. Chissà come mai è stato convocato là.Silenzio, inizialmente non si sente altro. Il Dojo all'interno è vuoto, e anche imboccandosi nel corridoio principale, che dovrebbe condurre alle singole stanze, non si può notare anima viva. In un luogo come quello, dove l'assoluta quiete regna, si può, ad un certo punto, udire qualcuno parlare. < Continua dritto. > Che lo stessero osservando? < La porta a destra. > Dice, a un certo punto, quella voce la cui provenienza è impossibile da stabilire. Quelle indicazioni sono così precise da apparire surreali. Guardandosi, dietro di lui, non avrebbe notato nulla. Continuando a camminare e seguendo quanto detto, si troverebbe in una stanza tutto sommato piccola e apparentemente vuota. Si può notare solo una massa nerastra e in apparente movimento al centro di essa. Un varco si apre dentro quel pilastro di insetti neri, mostrando degli occhialini neri e un volto bianco caratterizzato da un paio di nei vicino al labbro e una cicatrice ben visibile sul naso. < C'è molto lavoro da fare. > La voce è la stessa di prima, quanto al tono è quello di un ragazzo, forse avrà tre o quattro anni in più di Onosuke, ma è comunque giovane. Si tratta, indubbiamente di un Chunin. < Sai perché sei qui, Onosuke? > Conosce il suo nome. La massa di insetti torna a coprire interamente la figura, sono così tanti da apparire come milioni, impossibili da contare a occhio nudo. < Richiama il tuo chakra. > Dice, in maniera secca. < Su-bi-to.> Aggiunge, scandendo ogni gruppo di sillabe. Essendo un Chunin, ergo un caposquadra, altresì uno shinobi ben affermato, una tale fretta è più che comprensibile. [Ambient]
[Dojo Aburame] Entra all'interno del Dojo. Subito una voce proveniente dal nulla comincia a parlargli e con un tono deciso e ad indicargli la strada da seguire. Guardandosi attorno non nota nulla. Non riesce proprio a capire da chi o da dove possa provenire questa voce. Non avendo comunque altre alternative, segue le indicazioni le quali lo portano in una stanza abbastanza piccola e praticamente vuota. L'unica cosa che nota è un ammasso nerastro che si muove al centro di essa. Pochissimo dopo da questa nube, si apre un varco dal quale vede spuntare una figura che dall'aspetto sembra proprio essere un ragazzo appartenente al suo Clan poco più grande di lui. Non sa perchè si trova in quel posto, ma il tempo per rispondere sembra non esserci quindi decide di fare ciò che gli è stato ordinato di fare. Così proverebbe a formare il sigillo della capra al centro del petto per poi provare a concentrarsi, ad immaginare le due sfere: una all'altezza della fronte che indicherebbe la forza spirituale e un'altra all'altezza della pancia che indicherebbe la forza fisica. Successivamente proverebbe a farle roteare su se stesse per poi provare a indirizzarle entrambe verso il petto all'altezza del sigillo. Qui proverebbe a mescolare le due forze per formare la sfera del Chakra. Nel caso ci fosse riuscito cercherebbe di indirizzare questa nuova energia in tutto il corpo, dai capelli alla punta dei piedi. Il chunin sembra essere molto deciso e di fretta, meglio non farlo aspettare. Quindi nel caso tutto fosse andato a buon fine, alzerebbe lo sguardo per guardarlo negli occhi "Fatto!" [Tentativo di richiamo del Chakra]Onosuke richiama correttamente il chakra: ora può chiaramente percepire quell'energia mentre fluisce all'interno dei suoi tenketsu. Poi però non risponde... non risponde alla domanda del Chunin, che sia stato preso in contropiede dall'agitazione? < Ho detto, Sai perch-... DAH. Lasciamo perdere.> Lui che si era preparato tutto un discorso, viene colto di sorpresa da qualcuno che non risponde alle sue premeditate domande. < Sei qui perché mi è stato chiesto allenare la tua capacità di usare la tua innata. > Sapere come impiegare strategicamente le risorse a propria disposizione è fondamentale per un ninja. < Richiama gli insetti. > Ora si apre un varco ancora più grande e la massa nera, poco a poco, viene fatta rientrare nel corpo del Chunin. < Niente chakra, niente insetti. Sarà meglio per te avere sempre chakra a disposizione, altrimenti questi piccoletti non risponderanno ai tuoi comandi e non ti ascolteranno. > E' normale, di fatto i Kikaichu si nutrono di chakra. < Sai riconoscere i punti di forza e di debolezza della tua innata? > Essere consci di ciò è fondamentale, a prescindere delle proprie capacità: è un discorso, questo, che va affrontato con sé stessi in ogni situazione. < E in uno scontro, invece, come ti comporteresti? > Ora dalla manica del Chunin escono alcuni insetti che, volando, vanno a posizionarsi a ogni angolo della stanza. < Non so come sei abituato, in ogni caso ti chiedo di rispondere. > [Ambient][Note: segna i tag in caso di consumo del chakra piuttosto che di utilizzo dei turni.]
[Dojo Aburame] Si rende conto solo dopo di non aver risposto alla domanda. Tra agitazione e fretta gli è sfuggito di mente dopo aver tentato di richiamare il Chakra, cosa che però è andata a buon fine. Infatti sente il proprio corpo invaso da questa energia che ormai è abituato a sentire. Ed ora che ha risvegliato la sua colonia, questa energia è ancora più fondamentale. Ascolta le parole del suo maestro in modo tale di non dimenticarsi di rispondere a qualche domanda. "Mi scusi signore. Non volevo mancarle di rispetto non rispondendole." dice con voce decisa. Ha fatto subito un errore. Molto bene. Così fa quello che gli viene detto di fare, o almeno ci prova. Chiude gli occhi in modo tale da richiamare gli insetti, proprio come ha fatto la prima volta. Cercherebbe di portare il chakra in qualsiasi angolo del suo corpo. Gli insetti si cibano di questo e lui lo ha capito bene, anche grazie alla delucidazione da parte del Chunin. Dai capelli, alla faccia, per poi passare agli arti superiori fino alla mano. Successivamente al busto, anche all'interno degli organi che lo riempiono, per poi passare agli arti inferiori e concludere con i piedi. Nel caso ci fosse riuscito aprirebbe gli occhi per rispondere alle domande a lui poste. "So che la mia innata può essere usata in molti ambiti, dal combattimento alla ricerca. Posso utilizzare gli insetti come meglio preferisco, ma so che questi insetti si cibano del mio Chakra quindi non posso utilizzarli all'infinito e poi che sono molto deboli a tecniche Katon e SUiton quindi devo stare molto attento agli utilizzatori di questi due elementi. In uno scontro cercherei di usarli come diversivo, mai come attacco primario.". [Tentativo Konchu lv1][chakra=19/20]
Giocata del 09/09/2019 dalle 17:05 alle 18:37 nella chat "Dojo Aburame"
Il Genin riesce a risvegliare con successo gli insetti, che ora si trovano celati nei suoi vestiti, in attesa di essere impiegati. Le osservazioni strategiche da lui fatte non erano sbagliate, forse tuttavia il chunin avrebbe preferito sentirsi dire qualcosa di più concreto, una strategia ben precisa, così come un approccio studiato. Poco male, insomma, non ci si può aspettare che un nuovo praticante dell'innata sappia già tutto. < Non si tratta solo di questo. Noi Aburame dobbiamo essere a conoscenza della fragilità dei nostri insetti, soprattutto quando ne abbiamo pochi come nel tuo caso, pertanto l'approccio al combattimento è diverso. Lo scontro diretto e l'assalto sono manovre pericolose che personalmente sconsiglio. > Si osserva attorno per un attimo, mentre rammenta tutto ciò che ha imparato nei suoi anni di carriera. < Se possiamo nasconderci, ci nascondiamo, se possiamo confondere, confondiamo, se possiamo evitare uno scontro, lo evitiamo. > Questa tendenza ormai fa parte del clan da molto, perché il rispetto che questi ospiti hanno per i loro insetti è talmente alto da preferire la loro incolumità a scontri inutili in cui potrebbero venire minacciati. < Vorrei che tu tenga bene a mente di avere degli esseri viventi. Mi auguro che tu ci tenga a loro come loro tengono a te, perché se ti ascoltano e comunicano un motivo c'è. Certo, tu dai loro da mangiare, ma non è solo questo. > I più li potrebbero vedere come dei parassiti, ma gli Aburame non la pensano affatto in questo modo. < Non è un caso se ho parlato di nascondersi, perché in effetti possono essere molto utili. Vorrei testarti con una piccola prova: hai cinque minuti di tempo per trovare nascondiglio all'interno del Dojo, non preoccuparti non c'è nessuno, puoi andare in qualsiasi stanza, basta che sia all'interno. > Egli, dunque, verrebbe nuovamente avvolto in una massa nerastra che ricalca vagamente la sua figura. Ora tocca a Onosuke, che deve usare la sua creatività per identificare la zona migliore e la strategia migliore per nascondersi, ammesso che riesca a pensarne una.[Ambient]
[Dojo Aburame] Ascolta e annuisce. Ciò che il suo superiore gli ha detto lo aveva già sentito dai suoi genitori. Diciamo che loro hanno sempre sperato che un giorno il giovane Aburame riuscisse a risvegliare la colonia. Dopo aver ascoltato in cosa consiste la prova, pensa a come poter usare gli insetti. Deve nascondersi e ha solo 5 minuti per poterlo fare. Ancora nessuno, però, gli ha spiegato cosa può realmente dire ai piccoli animaletti che, in questo momento, sono all'interno del suo corpo pronti ad agire. "Capito. Grazie." direbbe per poi uscire dalla stanza, guardandosi le mani, pensando a come poter dare gli ordini alla colonia. Raggiungerebbe l'atrio del Dojo nel quale si fermerebbe per pensare. Non gli viene in mente nulla. I suoi genitori gli dissero che si possono dare solo ordini semplici. L'unica cosa che lo può aiutare, secondo lui, è la tecnica della trasformazione. Gli insetti, utilizzando questa tattica, non vengono utilizzati e lui ne è consapevole quindi decide di non tenere attiva l'innata. Così salirebbe al primo piano dirigendosi verso la seconda stanza che troverebbe nel suo percorso. Si fermerebbe davanti alla porta di questa per poi posizionarsi alla sua sinistra. La cosa più semplice e fattibile in cui trasformarsi che gli è venuta in mente è un vaso con all'interno una pianta. Così chiuderebbe gli occhi per immaginarsi meglio l'oggetto. Pensa a una pianta che ha a casa, proprio all'entrata di questa. Si tratta di una Hoya con le foglie verdi e formata da 5 piccoli 'tronchi' di colore marrone chiaro. La immaginerebbe alta un metro escludendo il vaso. Questo, infatti, sarebbe alto mezzo metro. Dato il posto in cui si trovano lo immaginerebbe a forma di formica sollevata sulle gambe posteriori. Il buco dal quale spunta la pianta sarebbe proprio sopra la testa. Il vaso andrebbe ad immaginarselo fatto di pietra grigia con le rifiniture e i disegni neri con un diametro di venti centimetri. Finito di immaginarsi ciò, andrebbe a formare il sigillo della capra e successivamente proverebbe a spingere fuori dagli tsubo presenti in tutto il suo corpo. Nel caso ci fosse riuscito, il suo corpo verrebbe avvolto da una patina che il giovane proverebbe a modellare ad immagine e somiglianza della forma poco prima immaginata. Nel caso ci fosse riuscito andrebbe a rilasciare la sua energia così da diventare ciò che aveva programmato. Se tutto questo fosse andato a buon fine, si ritroverebbe fermo di fianco alla porta. [tentativo tecnica della trasformazione][chakra=17/20]Piomba il silenzio all'interno del Dojo, giacché la piccola prova ha avuto inizio. Il giovane, nonostante i buoni propositi, non sembra trovare una strategia particolare per nascondersi: non usa nemmeno la dissimulazione. La sua trasformazione ha sì successo, ma a cosa può servire contro qualsiasi ninja? Perfino un deshi lo scoverebbe, perché in tal modo il suo chakra è facilmente percepibile con una tecnica basilare. Onosuke, similmente a quando era entrato prima, può ora sentire una voce, provenire da chissà dove, mentre commenta ciò che fa con giudizio. < Tutto qui? Mi aspettavo qualcosa di più. > Certo, è vero che non ha appreso alcuna tecnica e può indicare solo comandi semplici ai suoi insetti, ma proprio alla luce di ciò li avrebbe potuti sfruttare. Che sia mandarli verso la porta, piuttosto che tenerne alcuni fuori dalla stanza in cui si trova o chiuderli da qualche parte: tutte queste piccole azioni avrebbero disperso il suo chakra in giro per il Dojo. < Avresti potuto usare gli insetti, non ti è passato per la testa? > E dire che gli è anche stato suggerito di farlo. Nel giro di qualche secondo la porta della stanza in cui si trova viene aperta e la massa nerastra di insetti si avvicina a lui, che appare come un vaso. Una mano si allunga ed emerge da quel pilastro nero e lo afferra, mettendolo in piedi, annullando quindi la sua trasformazione. < Un po' scontato. Ma va bene così, forse ho preteso troppo. Domani vieni qui, ti verranno insegnate alcune tecniche importanti e ti verrà spiegato come utilizzarle. > Il Chunin richiamerebbe tutti gli insetti sotto le sue maniche, mentre osserva dal basso verso l'alto quel ragazzo. < Prima di lasciarti andare, però, voglio provare una cosa. > Indietreggia di poco, con giusto un paio di passi. < Attaccami. > I suoi occhi roteano su sé stessi. < Con i Kikaichu ovviamente. > [Ambient][Note: inserisci i consumi e la turnazioni anche in questo caso. Ti faccio presente che non hai contato il mantenimento dell'innata, attento, il tuo chakra sarebbe 16/20.]
Come immagina, la tecnica della Trasformazione non basta per nascondersi. Infatti viene scoperto subito dal Chunin, il quale, dopo essere sbucato dalla porta di fianco alla quale il giovane Aburame aveva deciso di posizionarsi, lo afferra facendo terminare la Trasformazione. Giustamente viene criticato per la scelta della tecnica usata. "Certo che mi era venuto in mente, però non avendo mai usato i Kikaichu non avevo idea di come poterli usare.". Sembrano scuse, ma ha voluto essere sincero con il suo maestro. Ascolta comunque i suggerimenti che gli vengono dati "Capito. Poteva essere un'idea più che valida. Mi scusi.". Pronto ad andare a casa, riceve un altro ordine: deve attaccare il Chunin utilizzando i suoi ospiti. Gli è appena stato detto di non utilizzarli in uno scontro diretto, ma decide comunque di farlo sperando non sia una prova. "Certo.". Così si prepara per risvegliare la colonia che poco prima ha deciso di non utilizzare. Quindi chiuderebbe gli occhi e come prima cercherebbe di far scorrere il suo chakra per tutti gli angoli del suo corpo, dalla testa ai piedi passando per il busto e gli arti soffermandosi anche all'interno degli organi cavi e non dato che i piccoli insetti sono ghiotti di chakra. Nel caso fosse riuscito a riattivare l'innata, andrebbe ad aprire gli occhi. "Usarli come diversivo" pensa. Così porterebbe le braccia lungo i fianchi. Le mani sono aperte con i palmi verso il basso. Lo sguardo è concentrato a fissare il suo 'avversario'. Ordinerebbe alla sua colonia di volare e attaccare il Chunin che si trova davanti a lui puntando agli occhi in modo tale da oscurargli la vista così che poi possa attaccarlo, in caso, con qualche altra tecnica più adatta al combattimento. [Tentativo Konchu lv1][attacco con innata][chakra=16/20] [2/4 attivazione innata + 2/4 attacco con innata]Onosuke riesce correttamente a richiamare i suoi insetti e non esita a utilizzarli per attaccare, tant'è che un gruppetto di essi partirebbe, timidamente, dal corpo ospitante e volerebbe in direzione del Chunin. Questi, tuttavia, si fermerebbero a qualche centimetro dal suo volto. Rimangono fermi, lo osservano, come se avessero dimenticato l'ordine del loro padrone. In realtà non è successo niente di strano, semplicemente l'altro Aburame sta comunicando con loro e gli ha detto di fermarsi. E' sempre strano quando due Aburame e i loro insetti s'incontrano, perché la capacità di comunicare con queste creaturine è comune a tutti i membri del clan, anche se ovviamente tendono ad ascoltare chi fornisce loro del chakra. < Bene, questo lo sai fare. E' tutto, puoi andare. > Viene congedato in questo modo. Il Chunin si volta, dandogli le spalle, e torna nella sua stanza. Onosuke, il nostro protagonista, riesce ora a comunicare sufficientemente con gli insetti e l'indomani avrebbe anche appreso le tecniche del suo clan. [END]
Vede i suoi insetti, che è riuscito a richiamare nuovamente con successo, uscire dal suo corpo e dirigersi verso l'altro Aburame che, qualche istante prima, gli aveva ordinato di attaccarlo. Questi, come era stato ordinato loro, puntano agli occhi del Chunin fermandosi però a pochi centimetri dal viso del loro bersaglio. Ovviamente questo perchè anche l'altro Ninja sta comunicando con loro. Finalmente la buona notizia: è riuscito a passare questo piccolo addestramento che gli serve per poter utilizzare i Kikaichu nei modi più utili possibili. "Grazie mille per il suo tempo." dice rivolgendosi al Chunin. Così si volta e si dirige verso l'uscita fiero e contento di poter imparare le prime tecniche che fin dall'inizio dei tempi del Clan Aburame vengono tramandate da generazione in generazione. Uscito dal Dojo decide di disattivare il Chakra dato che non gli serve più e guardando il cielo ancora illuminato dal sole, respira profondamente pensando già a ciò che può imparare ora. [chakra off] [END]