Un genin sfruttato (?)
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Giocata del 26/08/2019 dalle 18:12 alle 19:46 nella chat "Mura Esterne [Konoha]"
Dalle mura esterne di Konoha si vedrebbe arrivare quella che sembra essere una semplice donna. Prima si vedrebbero di certo quei lunghi capelli rosso fiamma che scendono come arti e si separano sulla schiena e sulle natiche. Il corpo prorompente andrebbe forse solo per secondo , seno prosperoso così come i fianchi, il tutto abilmente mostrato con il vestiario. Indossa un paio di pantaloncini aderenti , molto corti, da sotto la quale escono delle calze a rete che avvolgono per intero le gambe della donna. Da un lato dei pantaloncini, il sinistro precisamente, svetta il suo coprifronte con l'effige di Kusa, il suo passepartout insomma all'interno del paese stesso. Il petto è semicoperto da una maglia a rete sovrastata da una maglia blu elettrico in netto contrasto col colore dei propri capelli. Non si vede granchè in effetti, ma ciò mette in risalto il punto forse della chunin, la bellezza. Potrebbe passare per una donna qualunque, non per bellezza ovviamente, ma perchè un occhio attento potrebbe vedere il marchio di kusa scalfito nell'oggetto portato seco che dondola, e dondola, e dondola grazie ai formosi fianchi, ad ogni suo passo. Sotto consiglio di Yukio stesso ha deciso di partire alla visita turistica di ogni paese del mondo ninja, il primo non poteva non essere che ovviamente Konoha stessa. Dopotutto la volpe a nove code risiede li. La donna avanza elegantemente senza alcuna fretta, persa con la mente ai due incontri avvenuti il giorno prima stesso. Akendo e Yukio. Due leggende, uno più dell'altro, ma entrambi da prendere a cazzotti per quanto la riguarda. Il potere fa impazzire la gente? I pensieri si sposterebbero ulteriormente, ormai le mura son visibilissime, così come le guardie davanti il cancello, e vanno a tergiversare su quella specie di setta a cui ha accettato di aderire. Non ha un nome da dargli, Pierrot come li ha definiti Yukio le sembra ridicolo. Dunque andrebbe a ripassare mentalmente il da farsi, andare alla magione di Yukio, non parlare con nessuno altro di quel gruppo strettamente segreto e strettamente legato a yukio stesso, andare ad indagare sulla Yakuza, non rivelare nulla o sarà la sua morte o peggio.. e così via.. la morte ormai le passa davanti gli occhi a risentire quello che l'hasukage stesso le ha raccontato la notte precedente. Ormai in prossimità dei cancelli andrebbe a mostrare alle guardie il proprio simbolo di Kusa < Sango Ishiba, sono qui col consenso dell'Hasukage stesso. Se non ci credete, chiedeteglielo > sbrigativa e per nulla interessata ai due Jonin, andrebbe solo a fare il suo dovere, giusto per non essere attaccata all'istante. [chakra on] Oggi è stata una giornata molto calda quindi prima di ora il giovane Aburame non è voluto uscire. Chi lo conosce bene sa che uscire di casa non fa molto per lui tanto meno in giorni di afa come quello che sta per finire. Di solito esce per trovarsi con Tenshi, ma oggi per suo dispiacere non è stato così. Decide allora di fare una passeggiata prima di cena e si dirige verso il cancello principale del villaggio in modo tale da farsi una camminata in pace tra i boschi che circondano Konoha. Così si veste in modo molto tranquillo, con una maglietta a maniche corte di colore grigio scuro con stampato all'altezza del pettorale sinistro il simbolo del suo clan in verde scuro, un paio di pantaloni corti di colore nero che arrivano poco sotto il ginocchio e un paio di sandali ninja molto anonimi di colore nero. Attorno alla coscia destra ha deciso di legarsi il porta kunai e a coprire bocca e naso porta la solita mascherina di colore nero appena lavata. Legato attorno al bicipite sinistro porta il coprifronte della foglia. Stranamente oggi non se lo è dimenticato. Sarà che per una volta non è di fretta? Si dirige quini verso le mura esterne con passo molto tranquillo. La brezza che spesso accompagna il tramonto gli muove i capelli che come al solito sono spettinati e il sole crea una luce particolare in cielo che lo affascina sempre. Arrivato al cancello nota la presenza di una donna che sta parlando con i Jonin a guardia dell'entrata. Tale stranezza gli fa capire che evidentemente non è un abitante di Konoha e così si avvicina per poter capire meglio di chi si tratta. < su signori, fatevi da parte adesso > un sorriso malizioso andrebbe fatto ai due jonin, e se ci riuscisse proverebbe a sfiorare la gancia di uno di questi con la punta delle dita < non ci si comporta così con una signora > difatti i due jonin potrebbe anche pensar di perquisirla, anche se la donna non porta con se nient'altro che coprifronte e chakra attivo. I due dopo altri momenti andrebbero alla fine a lasciarla stare , lasciandole libero il passaggio per poter entrare al villaggio. Si muoverebbe verso l'entrata dunque, notando che un ragazzo la stia fissando, forse incuriosito da quello scambio tra lei e le guardie. Gli dedicherebbe uno dei suoi sorrisi più seducenti, le anche si muoverebbero portando la chunin nella direzione dello sconosciuto coperto da un insolita maschera, dopotutto non conosce quasi nessun clan di konoha, eccetto i Senju e gli Hyuga, entrambi clan che hanno fatto la storia, e poi chi non conosce Hashirama Senju? Il dio degli shinobi è ricordato anche dalle formiche stesse < ciao > la voce calda giungerebbe senza difficoltà all'Aburame, suadente come sempre < cosa stai guardando ?. > la voce rimane la stessa, cercando di avvolgere il ninja con le parole, anche se dentro vi si potrebbe notare a malapena un segno di stizza. Non ci prova di certo con i piccoletti, ma ciò non toglie che la diverta molto nel vedere le reazioni di piccoli uomini in piena fase puberale . Proverebbe ad avvicinarsi ulteriormente al ragazzo, fino a fermare il passo a circa mezzo metro di distanza, se concesso ovviamente. Le mani andrebbero a posarsi sui fianchi morbidi , il corpo si inclinerebbe in avanti, il seno che si tende di più verso il ragazzo < hai bisogno di qualcosa? > sardonica nel modo di dire e di fare. Si sta iniziando a divertire soltanto adesso. Chissà come procederà l'incontro, ed ella rimarrebbe così , in attesa di una reazione da parte del konohano. [ chakra on] Riesce ad ascoltare ciò che i due Jonin e la signora sconosciuta si dicono e tutto sembra terminare in un semplice lasciapassare da parte dei due compaesani. Subito dopo la donna si gira verso Onosuke, il quale era rimasto ad osservare curioso ciò che stava succedendo, per poi sorridergli e salutarlo. Questa cosa il giovane Aburame non se l'aspettava. Evidentemente è stata troppo palese la sua curiosità e la conferma di ciò è arrivata subito con la domanda da parte della donna. Così la vede avvicinarsi, mentre lui rimane zitto. Inclina un attimo la testa verso destra per vedere il simbolo nel coprifronte di lei: Kusa. Neanche il tempo di mettere in chiaro le idee, se la trova davanti. Più precisamente si trova davanti il seno di lei, quasi messo davanti ai suoi occhi volontariamente. "Mi scusi Signora. Non volevo farmi gli affari vostri, solo che ho visto che l'avevano fermata e volevo sapere come mai. Comunque lei è di Kusa vero?" dice indicando il coprifronte con l'indice della mano destra dopo essersi piegato leggermente verso lo stesso lato con il busto per poi continuare "Come mai da queste parti? Se posso sapere ovviamente. Sa.. Raramente ho visto persone di altri villaggi.". Dopo la prima domanda si è reso conto di essere andato troppo in là, di avere superato il limite. Forse ha fatto domande troppo personali e questo lui lo sa, ma è fatto così. Lo fa sempre. In più lui non ha mai visto persone dii altri villaggi all'interno delle mura di Konoha.
Giocata dal 28/08/2019 22:35 al 29/08/2019 00:16 nella chat "Mura Esterne [Konoha]"
[Davanti le porte] Invadente la donna come poche altre, si diverte a invadere gli spazi intimi altrui,difatti si troverebbe senza problemi di sorta davanti all'Aburame un pò spaesato forse (?) . Un sorrisetto arriva a crescere sul volto della donna, non più malizioso, ma più divertito. Lo ascolta mentre il sorriso scompare,un senso di gelo si irradierebbe all'interno della GIOVANE chunin . Questa raddrizza la schiena violentemente, inarcandola leggermente indietro, così come il viso. La mano destra andrebbe ad alzarsi al cielo, l'indice è l'unico dito sollevato verso l'alto e il pollice fa da accompagnamento. La mano sinistra andrebbe a posizionarsi sui fianchi burrosi, le gambe si divaricherebbero mentre il viso inizia a trasformarsi, le labbra si incattiviscono mostrando un sorriso spezzante, lo guarderebbe negli occhi fulminandolo dal suo metro e settanta di altezza < caro mio > la voce mielosa che mostra un intento molto poco amichevole < chi ti ha insegnato l'eduzione ..> e qui la mano destra della chunin scenderebbe posizionandosi , o almeno provandoci, al centro del petto altrui < signora a chi? > ecco, mai dare della signora ad una ragazza, regole basi della sopravvivenza < i ninja di altri paesi devono fermare altri ninja per assicurarsi che quello non sia qualcuno di...violento > e lei al momento rasenta la violenza femminile per eccellenza. La mano verrebbe portata giù , sull'altro fianco < io sono di Ame. > stizzita come non mai non può non sbuffare . Il problema del ragazzo non sono le domande, ma il fatto di averle dato della signora. < ho ben 26 anni caro mio , non sono mica una signora > il capo che si muove lentamente a destra e poi a sinistra < sono venuta per vedere questo villaggio.. e chiamarlo così direi che è un eufemismo > cosa voglia dire toccherà al ragazzo indagare. In tutto ciò non si muoverebbe di un centimetro dalla propria posizione, emanando un gelo e una rabbia fredda che impatterebbe sullo sfortunato Onosuke. Povero. [chakra on] Ascolta le parole della nuova arrivata e solo dopo un po' capisce cosa ha sbagliato. Onosuke non si è mai trovato in una situazione del genere. Il suo errore è stato un errore di inesperienza, ma è cosciente di aver sbagliato. Ha solo 26 anni e le ha dato della signora. Del tutto normale e giusta la reazione della signorina appena conosciuta. "Mi scusi tanto veramente. Non volevo offenderla assolutamente. L'imbarazzo mi ha portato a sbagliare." dice facendo un passo indietro e portando la mano sinistra sui capelli come sempre fa quando si sente in imbarazzo e l'altra davanti a se muovendola a destra e a sinistra. Ora come fa a rimediare all'errore appena commesso? Poi capisce che la ninja è venuta per visitare Konoha e quindi gli viene in mente un'idea, anche per capire cosa intendesse lei con l'ultima frase riguardo la Foglia. "Per sdebitarmi potrei accompagnarla a vedere il villaggio. Accetta?". Ora sta a lei rispondere. Nel caso accettasse le indicherebbe la strada da cui è arrivato che porta direttamente al centro della città e continuerebbe "Da questa parte allora...". Poco dopo, si rivolgerebbe di nuovo a lei "Cosa intendeva prima quando ha detto che chiamare questo 'villaggio' è un eufemismo?". Decide di domandare subito per levarsi subito la curiosità. Finalmente il ragazzo comprende il grave errore commesso con la Ishiba. Colei che fa della propria bellezza la sua arma, e darle della signora significherebbe che la propria bellezza comincerebbe a sfiorire. Lo fissa arrogante, ascoltando le sue parole < l'imbarazzo e dai della signora > sbuffa nuovamente, le mani che si portano verso i propri capelli muovendoli sulle spalle, un gesto istintivo il suo . Lo vede allontanarsi con l'aria apparentemente imbarazzata. Gli occhi si socchiudono mentre lo osserva , le iridi rosso fuoco che si celano leggermente. Le braccia si incrociano sotto i seni, sollevandoli leggermente < bene > andrebbe a porsi al fianco del ragazzo lasciando che almeno mezzo metro li possa distanziare. Segue la strada inidicata dal passo altrui, osservando tutto quanto intorno a se < è un villaggio > inizia lei, la voce meno adirata di prima ma con una punta di gelo < non sei mai stato a Kusa presumo > il viso che si muove in direzione di quello dell'altro per poterne leggere le emozioni < questo è un villaggio alla vecchia maniera, è pure molto diverso da Ame stessa. > Ame, paese della pioggia nella quale i palazzi vecchi svettano verso l'alto, oscuri , dove un tempo vi si stabilirino Konan stessa insieme a Nagato < Kusa si basa sulla tecnologia, costruita dall'Hasukage stesso su diversi livelli. controllata sempre non solo dai ninja sensitivi ma anche dalla tecnologia > gli insegnamenti di Yukio stesso le sono utili almeno in questo < Significa che è una fortezza. Niente entra niente esce senza che Yukio lo sappia insomma > i passi continuano a portarla avanti, modulandoli a quelli del ragazzo < qua sembra tutto così.. scoperto > il villaggio sembra spoglio, con case basse , tutto scoperto aperto le mura ma che possono essere scavalcate da qualcuno con un minimo di abilità. Lei stessa potrebbe farlo < sei un ninja > che ossrvazione acuta < sei un genin? > tira ad indovinare, giusto per sapere qualcosa di più del ragazzo < io sono Sango, Sango Ishiba > alla fine si ricorda pure di presentarsi, non sia mai che nessuno sappia chi sia! Anche se le parole di Yukio le tornano in mente, condurre una vita "normale" e tranquilla.. altrimenti, la morte. La situazione imbarazzante sembra essere passata. Lei ha deciso di seguirlo verso questa visita guidata all'interno delle mura di Konoha. Ascolta le parole della signorina Sango e riflette. Tutto quello che ha detto riguardo il suo villaggio. Effettivamente è tutto molto scoperto, chiunque con un po' di abilità potrebbe entrare e uscire scavalcando le mura. "No. Non sono mai stato da nessuna parte oltre che qua." dice ed è vero. Mai stato da nessuna parte. La sua vita si è svolta solo all'interno del suo villaggio natale e gli è sempre andato bene così. Ma ora sembra diverso. La descrizione della ninja l'ha interessato parecchio. "Quindi a Kusa regna la tecnologia?" le domanda con occhi interessati e continua finendo con una mezza risata "Molto figo. Ora mi hai incuriosito. Verrò allora e ci porterò anche mia morosa. Secondo me anche lei sarà piuttosto curiosa quando le racconterò. O forse lo sa già." Continua ad ascoltare le parole della donna "Mi sono un Genin ancora e mi chiamo Onosuke Aburame. Molto piacere di conoscerla SIGNORINA Sango.". Questa importanza al termine 'Signorina' non è per prendere in giro, ma per farle capire che non sbaglierà più. Almeno spera di essersi fatto capire con il tono di voce. "Lei invece di che grado è se posso sapere". Continua a camminare verso il centro a passo tranquillo. Le chicchere lo stanno prendendo molto quindi non gli interessa correre. < a kusa la tecnologia è come se fosse il suo polmone, mentre i ninja sono gli arti che la sorreggono.. l'Hasukage rappresenta il cuore, che mantiene l'ordine al suo interno > dopoutto è stato lo stesso Yukio a creare kusa come meglio credeva . Lascia che l'altro parli mentre si fa accompagnare all'interno del paese della foglia < non c'è qualcosa di ..interessante? > sembra di vedere lo stesso paesaggio di passo in passo , sempre uguale. Potrebbe anche sembrare bello per alcuni, non per lei che ama la sua Ame con le lacrime che sempre la bagnano < hai già la morosa? > scettica andrebbe ad inarcare il sopracciglio sinistro prima di scoppiare in una breve risata < chi te lo fa fare? Meglio vivere la vita senza nessun freno > una filosofia di vita che può apparire scialba per chi la ascolta, ma non per lei che della bellezza e dell'inganno ha costruita sia la sua vita che il suo credo ninja < già lo sa? > cosa vuole dire il ragazzo? Che la fidanzata lo stia stalkerando già?< si finisce sempre così alla fine, uno dei due inizia ad attaccarsi troppo all'altro e diventa un ossessione. Fu lo stesso con la mia unica storia seria > lo sguardo perso in ricordi lontani mentre sul viso si dipinge l'ennesimo sorriso < alla fine lo mollai , e me ne andai via con tutto quello che aveva, lascialo senza nulla , non aveva nemmeno più un paio di mutande > se la canta e se la ride tranquillamente < lascia perdere le relazioni serie e datti al divertimento > che bei consigli che da eh? Apprezza che l'altro metta enfasi nel chiamarla signorina , apprendendo nome e grado altrui < io sono una chunin > ancora per poco spera, la promozione sembra essere dietro l'angolo < ma qua sembra tutto uguale, come fate a orientarvi voi? > quasi come se stesse parlando con degli alieni , non riesce a comprendere appieno il funzionamento di quel posto < sai dirmi qualcosa di Konoha? Conosco solo Hitomu che ha la volpe a nove code, qualche altro ninja e solo due clan, Senju e Hyuga > ovvio che non conosca nemmeno il clan del suo interlocutore. [chakra on]
Giocata dal 06/09/2019 22:44 al 07/09/2019 02:08 nella chat "Mura Esterne [Konoha]"
Cammina verso il centro del villaggio stando sempre accanto a Sango in modo tale da non affrettare il passo di lei. "Con questa similitudine mi hai fatto capire in pieno cosa succede a Kusa. Qui l'interessante è il centro. Sicuramente da come me ne hai parlato, qui è tutto più semplice. DI molto bello, almeno secondo me, c'è il Monte dove sono scolpiti i volti degli Hokage. Da là il paesaggio è magnifico.". A lui il paesaggio da quel posto ha sempre piaciuto. Si ricorda di quella volta che con Tenshi è stato seduto ora sopra i testoni degli Hokage. Al discorso riguardante l'amore rimane ad ascoltare la Signorina con faccia interessata. Ascoltare le opinioni di altre persone riguardo a qualsiasi argomento gli interessa. Non è uno di quelli che pensa che solo la sua opinione è quella giusta. Scambiarsi idee è ciò che porta avanti il genere umano. "No. Forse mi sono spiegato male. Volevo dire che forse sa già del fatto Che a Kusa è tutto così tecnologico. Comunque interessante il suo punto di vista. Io penso che comunque dipende da persona a persona. Io sono più uno da queste cose. Pensare di andare con una donna diverso ogni volta non mi piace. Anche perchè mi sembra di prendere in giro chi ho davanti.". Le sue parole sono sincere. Uno come lui, legato alla famiglia, non farebbe mai una cosa del genere. Tutti gli insegnamenti derivanti dai suoi genitori portano a una cosa sola: la famiglia. "Per noi non è tutto uguale" dice facendo una sorriso visibile dagli occhi "è come se io venissi a Kusa. Mi ritroverei nella tua stessa situazione. Comunque a Konoha ci sono molti clan. Il mio appunto è l'Aburame. Ognuno di noi possiede all'interno del corpo una colonia di insetti che si cibano del nostro chakra e in cambio svolgono dei 'lavori' per noi, dal combattimento a portarci un biscotto. Poi i Nara, il clan del decimo Hokage e del famosissimo ninja Azrael Nara. Gli Akimichi che riescono ad espandere il loro corpo parzialmente o interamente e gli Inuzuka che hanno un'empatia con i cani e insieme a loro hanno tecniche molto particolari.". Spera di essere stato esaustivo. < eh già, è una grande macchina.. un corpo umano in dimensioni gigantesche che si muove sempre e bene... se qualcosa dovesse andar male andrebbe a ridurre i benefici dell'intero corpo > un discorso strambo per la donna, ma adesso che sente ancor più nell'aria la presenza di qualcosa, che poi scoprirà essere una delle sue peggior paure, va a portarla i uno stato di costante ansia e irrequietezza. Come si può vivere tranquillamente con la coscienza che dietro ad ogni mossa di qualcuno , questo porterebbe alla caduta intera non solo di kusa ma dell'intera alleanza ninja? Ma non va a continuare, non vuole instillare il dubbio in altra gente, non di certo con dei konohani. < scolpite i volti degli hokage, uh, questa cosa la sapevo > uno a zero per lei (?) < possiamo avviarci nella direzione no? > infatti andrebbe direttamente a prendere una delle viuzze della città, senza sapere dove andare ovviamente, ma con una sicurezza da far paura. Probabile che vada a cacciarsi nei guai< oh scusa, penso sempre che uno dei due vada a prevaricale sull'altro, o ci prova > va le spallucce con nonchalance, portando le iridi verdi di nuovo sul viso giovane dell'Aburame < oh caro, non intendevo andare a letto solo per piacere.. fosse quello il problema avremmo già risolto > una lieve risata va a smuovere il volto della giovane < parlo solo di..poter usare le proprie .. attitudini naturali > lasciva andrebbe a provare ad avvicinarsi molto di più al giovane, provando a far poggiare il proprio corpo al suo < tutti hanno un prezzo, e tutti cedono sotto diversi punti di vista > andrebbe a dire nel caso in cui riuscisse nel suo intendo, provando a sussurrare queste parole alle orecchie del giovane.. il tono si mantiene basso, caldo, avvolgente < non è prender in giro > direbbe per poi rimettersi al proprio posto, ferma davanti a lui se possibile, con i corpo distanziato da nemmeno qualche centimetro < è prender quello che si desidera > egoista, meschina, calcolatrice, le si posson affibbiare tanti epiteti < su questo potrei anche darti ragione, konoha è così..semplice. Ai miei occhi è molto semplice, anche più di Ame > la voce si addolcisce, avvolgendo il nome del suo villaggio con amore quasi materno, una donna che accudisce il proprio bambino e gli sussurra cose dolci all'orecchio < uh capisco > prende nota mentalmente di tutti quei clan che le vengono nominate < Azrael Nara, ho sentito parlar di lui qualche tempo fa > durante i tre anni il nara si era fatto valere ancor di più, inutile negar la sua conoscenza < non dovresti andar a dire così troppo però . E' come se io ti parlassi dei clan che ho conosciuto a kusa e oltre, ciò potrebbe rivelarsi un informazione preziosa > il corpo andrebbe ad allontanarsi un pò , le iridi a scandagliare le vicinanze del loco nuovo e sconosciuto < beh , son sicura che però conosci Konan Ishiba > una delle ninja più famose della storia, colei che formò con Nagato l'attuale Akatsuki < sono una delle sue discendenti > non andrebbe troppo a soffermarsi sulla propria innata, preferisce che rimanga segreta a lei e coloro che hanno potuto vedere la bellezza della propria arte < quindi > andrebbe a muovere i passi in una direzione a caso < parlami di questa... > andrebbe a muovere le iridi sul volto del giovane genin < .. donzella. Ne vale la pena? > [chakra on] Ascolta le prime parole della signorina, la quale va a ribadire quanto il suo villaggio sia una macchina quasi perfetta. Questo discorso agli occhi del giovane è molto affascinante, ma Sango decide di tagliare corto e a lui va bene così. "Certo." risponde "ma il Monte è per di qua" indicando la strada più grande che porta esattamente prima alla piazza e poi ai piedi del monte. Subito dopo vede avvicinarsi la Ninja. Avvicinarsi fino ad arrivare a contatto con il corpo di lui. Subito dopo lei va a parlargli all'orecchio con una voce calda e avvolgente. Durante ciò il ragazzo non fa nulla. Rimane quasi impietrito ad ascoltare le parole di lei sbalordito forse dalla poca timidezza dimostrata dalla Chunin. Appena si distanzia, Onosuke risponde "Si. Non posso negare che è semplice come villaggio. Nulla da dire in contrario. Comunque si, diciamo che non le ho detto molto altro di quello che potrebbe trovare in qualsiasi libro riguardante Konoha. Anzi, informandosi su libri e documenti probabilmente riuscirebbe a trovare molte più informazioni.". Effettivamente ciò che ha detto è veramente la base dei clan di Konoha. "Si ho presente di Konan Ishiba. Ho letto da qualche parte che era veramente molto in gamba.". Poi arriva una domanda che sinceramente lo lascia spiazzato. Chi avrebbe mai pensato che Sango si potesse interessare di ciò? "Si. Ne vale la pena. Anche lei è un ninja. Potrebbe pensare che sono di parte, ma è veramente bellissima. Quello che mi ha colpito dal primo momento sono stati gli occhi cerulei. Ha i capelli rosa, come un ciliegio. Caratterialmente può sembrare timida, indifesa, ma non è assolutamente così.". Mentre parla di lei si può notare nei suoi occhi gialli una luce ce fino ad ora non si era vista, come se fosse emozionato. "Il primo incontro lo abbiamo avuto proprio tra queste strade e uno di quelli dopo proprio al Monte dei Volti degli Hokage". A lei probabilmente non interessa questa cosa, ma lui è così. Se comincia a parlare raramente si ferma. < ah si > andrebbe subito a muovere il corpo verso la direzione indicata dal giovane, ovviamente stava per slittare verso qualche bettola clandestina (?) Il ragazzo non fa nulla , riesce comodamente ad aderire al corpo altrui senza alcuna resistenza, il corpo altrui si contrae, potrà notarlo dalle braccia, i muscoli che si tendono in modo molto diverso da un possibile attacco da parte di lui. < mh peccato > sussurra , le lunghe ciglia che sbattono verso la sua direzione < non ti andrebbe di dirmi qualcosa di più? > lasciva andrebbe a puntar su quello che sa meglio fare, adulare, rigirare la propria preda. Povero Onosuke. Lascia che l'altro parli, mentre i piedi andrebbero a spostarsi nuovamente verso una nuova direzione sconosciuta, che si voglia perdere? andrebbe dunque a muoversi verso una delle possibili vie, magari una piccola, più oscurata delle altre , facendo finta ovviamente di perdersi nuovamente, ma precedendo il passo altrui così a costringerlo a seguirla. Ascolta con cura le parole altrui, il volto che va a trasformarsi in una specie di sorriso strano, lascivo e malefico che l'altro non potrebbe comunque vedere < oh che caruccio > ovvio che non ci trovi niente di caruccio in tutto questo, per lei è un gioco, dove può testare le proprie 'abilità' < quindi ne sei .. invaghito ? > non nomina mai la parola amore. Per lei non esiste. Tanto meno quello tra un uomo e una donna. Son solo degli istinti che vengono traslati su qualcosa che non esiste, il sentimento. Andrebbe a fermarsi dunque sulla via, a metà precisamente, lasciando che l'altr, sempre che ne abbia voglia, di raggiungerla . Allora andrebbe a voltarsi verso di lui, lasciando che si avvicini, almeno così spera che accada < e se lei un giorno scegliesse qualcun altro, qualcuno che le piaccia di più.. come reagiresti? > i lunghi capelli andrebbero a coprire l'occhio destro, mentre il sinistro andrebbe comunque ad osservar ogni suo movimento. Chissà cosa accadrà adesso? [chakra on] Ascolta tutte le parole di Sangoe segue i suoi movimenti per evitare che rischi di perdersi di nuovo. Infatti proprio poco dopo vede la Signorina dirigersi verso una via piccolina e buia laterale alla strada che stavano percorrendo e di proseguire fino a fermarsi a metà di questa. Il ragazzo, che si è proposto di farle da guida per la città, alla vista della donna che ha sbagliato strada di nuovo, alza gli occhi al cielo e allarga le braccia. "Ci risiamo" pensa. Decide di seguirla. I motivi sono due: il primo è perchè deve avvisarla del fatto che la strada che ha preso non è quella corretta e non ha voglia di urlare, e il secondo perchè stanno parlando di qualcosa che a lui interessa. "Beh. Si chiama Tenshi e ha un anno in meno di me." continua a dirle. Non ha molto da dire. Anzi avrebbe da dire, ma è la prima volta che vede quella donna. "Diciamo che sono innamorato più che invaghito." puntualizza per poi continuare "e se dovesse arrivare qualcuno che le piace più di me lotterei per non farmela scappare. Se proprio non ci fosse possibilità di restare con lei, la lascerò andare. Amare significa anche questo. Lasciarla nel caso non fosse contenta con me.". Questo è quello che pensa e che dice alla ninja continuando a camminare fino ad arrivare a un metro da lei. "Comunque ho capito che qua sembra tutto uguale, ma la strada da seguire è quella grande." dice indicando con il pollice dietro di lui, per poi girarsi e incamminarsi verso la strada che ha appena percorso. "Se mi segue non avremmo altri problemi." continua girandosi solo con la testa. Il suo tono rimane comunque pacato e rispettoso verso la straniera. Il ragazzo andrebbe a far quello che ella desidera, venire in posto più appartato, nascosto agli occhi dei passanti . Lascia che si avvicina, con quei commenti che comunque ode e a cui non risponde se non con un lieve sorriso, nascosto dalla penombra regalatale dalle due fila di muri delle case che circondano la viuzza . Lascia che l'altro parli, cosicché non debba realmente muoversi nella sua direzione. < Tenshi > sussurra lievemente, un mugolio soffocato che potrebbe non udire l'altro, oppure si, non che le importi alla fine. Il suo fine adesso è proprio un altro. < innamorato, che gran parola >commenta senza aggiungere altro, senza dar alcuna sfumatura a quelle parole. Non ci crede, questo è vero , questo lo ha già detto, o comunque l'altro potrà notarlo dal proprio tono di voce . Lascia che l'altro le parli di come la salverebbe fermerebbe, o qualunque cosa voglia intendere ella non lo capirebbe. Non ha mai provato nulla di tutto ciò se non il contrario . Lo vede avvicinarsi , lo osserva mentre le labbra altrui formano altre parole . Si prende qualche momento, lascia che i minuti scorrano nel completo silenzio < ne son consapevole > ammette alla fine con un sorriso adesso completamente esposto. Le gambe si piegano leggermente , e la forza fa muovere i muscoli contraendoli. Adesso andrebbe a provare a muoversi così velocemente nella sua direzione che il ragazzo non la vedrebbe o quasi, una macchia che scomparirebbe nell'ombra. Andrebbe a muovere le gambe così da poter aggirarlo e trovarsi alle sue spalle , solo allora andrebbe a parlare, a sussurrare, lasciva, il corpo che andrebbe ad poggiarsi nuovamente sul suo, i seni che premono prepotenti sulla sua schiena, le mani che andrebbe a sollevar quella che sia la maglia solo per poterne carezzare la pelle con le unghie, delicate solo per provocargli dei brividi < ne sei sicuro di esserne innamorato? > a questo punto aspetterebbe solo e soltanto che l'altro possa accorgersi di lei, che possa voltarsi come farebbe qualunque persona alla presenza di qualcosa di estraneo alle proprie spalle. Adesso tocca a lui e lei lo osserva, come un serpente davanti la propria preda . [chakra on] Ascolta le parole della donna forse un po' scocciato di essere dovuto arrivare fino a quel punto della vietta solo per recuperarla. Tutto d'un tratto però, grazie a un sorriso spudorato della ninja, capisce che è stato preso in una trappola. Neanche il tempo di collegare le cose che la Signorina sparisce. I capelli di Onosuke si muovono come se fosse arrivata una folata di vento. Sango compare alle spalle del giovane premendogli sulla schiena il seno abbondante. Successivamente si sente alzare la maglietta e poi sente sente le unghie di lei accarezzargli la pelle. Il giovane si trova in una situazione alquanto assurda, che mai avrebbe immaginato. Presa coscienza di ciò l'Aburame andrebbe a tirarsi giù la maglietta e poi andrebbe a girarsi. "Cosa stai facendo scusa?" direbbe alzando ora la voce, quindi modificando il tono per la prima volta da quando si sono incontrati. La calma però, tratto del carattere del giovane, riprende il sopravvento. Ovviamente non ha il chakra attivo, ma con le sue sole forse proverebbe a spingere più distante il corpo della Ninja dalle spalle per evitare di toccare il seno e contemporaneamente proverebbe a fare un passo verso dietro in modo tale da distanziarsi di un paio di metri. "Si che ne sono innamorato. E vorrei veramente sapere quali sono le sue intenzioni. Non nego che sia una bella Signorina e da quanto ho capito è anche molto esperta, ma ha sbagliato persona. Non ho intenzione di stare in sua compagnia più a lungo di così quindi se ha altro da dirmi come delle scuse me lo dica che voglio andare.". La voce di lui è decisa. Gli occhi sono fermi a guardare gli occhi verdi di lei oscurati dalle mura che circondano in due lati la via. Si ritrova tranquillamente dietro le spalle del genin, il corpo che si adagia sul suo , si modella tranquillamente sulla giovane schiena . Le mani vanno tranquillamente a trovare la pelle del giovane genin, la tocca, le unghie affondano leggere su di essa lasciando dei leggeri segni rossi del proprio passaggio . Le dita scivolano sulla schiena, poggiandosi sul fondo schiena, le dita andrebbero ad ancorare i pantaloni < come prego? > andrebbe a sorridere sentendo quella domanda parecchio stupida, per lei almeno . Lo lascia andare tranquillamente , ma senza farsi spingere, ovviamente < non si tocca così una donna > sussurra dopo aver fatto un passo indietro da lui al massimo del proprio potenziale , nemmeno lo vedrebbe quello spostamento, come un ombra andrebbe a spingersi più verso il muro. Le iridi che non si staccano dalle sue, dal suo viso e dal suo modo di fare < comprensibile > sussurra come un serpente , la lingua che va a passare sulle labbra morbide, lentamente. Pregusta quello sta per accadere, o almeno, quello che lei prevede che accadrà. Il povero Onosuke non sa a cosa sta andando incontro quel giorno. Lascia che l'altro vada a parlare, ascolta con estrema attenzione tutte le parole < mh > mugugna leggermente, udibile anche all'Aburame stesso . Il chakra è in circolo , la mente va alla ricerca di quella sua essenza che ormai ha avuto ampliamente modo di conoscere, va alla ricerca del proprio chakra e grazie alla concentrazione andrebbe ad incanalarlo in tutto il corpo , intingendolo di quella antica e dolce essenza del proprio clan. A questo punto la propria innata si attiverebbe . Il chakra modificato dall'innata andrebbe dunque a muoversi velocemente attraverso le membra della donna, inondandola con la tecnica che ella vorrebbe utilizzare. Se tutto andasse come di dovere, Onosuke vedrebbe come il volto della donna andrebbe a dividersi, linee solcherebbero immediatamente questo e l'intero corpo. Segni sempre più marcati mentre di questo alla fine non rimarrebbe quasi nulla di riconoscibile, migliaia di fogli cartacei impregnati di chakra si separerebbero .. e con il controllo del corpo ormai diventato carta, il ragazzo andrebbe a vedere la donna iniziare a separarsi i migliaia di fogli di un rosso sangue, gli occhi andrebbero a fissarlo mentre l'altro verrebbe come un corpo separarsi in parti di sangue . [chakra on][nnata on][2/4 innata, 2/4 disgregazione][ chakra 80 - 8 ] I corpi dei due si sono separati, proprio come voleva il giovane. Poco dopo però vede qualcosa di particolare, qualcosa di singolare, qualcosa che alla Foglia non ha mai visto. La donna sembra dividersi in tantissimi foglietti di carta di colore rosso sangue, a partire dalla faccia per poi trasformare tutto il corpo. Onosuke immagina, non riuscendo ad abbinare questa tecnica con alcun elemento, che si tratti della tecnica che identifica il clan della Ninja: Ishiba. Ma lei non sa che lui è difficilmente impressionabile. Giusto qualche giorno prima è entrato all'interno dell'ufficio del suo Generale Anbu Yami, dove all'interno, attaccati alle pareti, sono presenti i disegni delle torture svolte all'interno del Quartier Generale degli Anbu. Interiora, cervelli, non proprio un bello spettacolo. Questo, però, lei non lo sa ovviamente e non può saperlo. Mentre gli occhi verdi lo fissano, lui rimane a guardarla. "Pensi che questo possa impressionarmi? Si sbaglia. So che non può farmi nulla. Non penso che lei voglia essere ciò che andrebbe a ridurre i benefici del'intero corpo, del suo villaggio. Quindi per favore non perdiamo tempo, anche se questa sua tecnica mi affascina parecchio.". Voce sicura. Occhi fissi. Con calma e razionalità si porta la mano destra ai capelli come è solito fare. Sta giocando con il fuoco e ora spera solo di non bruciarsi. Ora sta a lei. Il ragazzo andrebbe a parlare , a dire cose assurde per lei < pensi che voglia farti del male? > sussurra tranquilla < se volessi, nessuno ti troverebbe > probabile quanto no, ma questo il ragazzo non lo sa per certo. Instillare il dubbio è la mossa migliore da fare adesso < non ti impressiona ma ti affascina.. quindi ti stai contraddicendo > il corpo diviso andrebbe ad ondeggiare davanti a lui, i fogli che svolazzano intorno a lei, il corpo che si disgrega in continuazione , sangue ovunque che si mischia al colore vivo dei propri capelli . < cosa pensi che possa fare con te..adesso? >Si, si sta per bruciare il ragazzo. lo osserva intensamente, il viso che si ricompone dei pezzi ma non totalmente, rimangono delle linee ancora a dividerlo, ma gli occhi verdi sono li, in quel marasma di rosso fuoco che svettano prepotenti < mh, cosa posso fare con te adesso? > sorride sadica, le mani che svolazzano in fogli ormai , questi che si muovono tranquillamente intorno a lei. Decide il da farsi.< ucciderti? > sussurra interrogativa più a se stessa che all'altro < no, non ne vale la pena. Potrei fare molto di più.. > Il corpo andrebbe a muoversi velocemente, i fogli che si sposterebbero velocemente in avanti per sua volontà, il proprio corpo diviso ma unito da un filo di chakra che comanda tutto ciò. Si troverebbe davanti il ragazzo ..il corpo che adesso andrebbe a muoversi al massimo del proprio ninjutsu, cosa che l'altro non potrebbe nemmeno vedere, il corpo di fogli color sangue che andrebbe ormai a provare a toccarlo palesemente, e il volto più in alto della propria posizione normale. Le dita andrebbero ad alzare la mascherina che indossa il ragazzo, proverebbe solo a far uscire le labbra così da far poggiare le proprie. Desiderose e violente queste si modellerebbero sulle sue, la lingue che andrebbe a cercare un varco nelle sue per un attimo prima di uscire per leccargli le labbra per poi separarsi < mh con te potrei anche divertirmi > sussurra lussuriosa < ma con calma, non mi piace bruciare le tappe > e detto ciò si allontanerebbe leggermente < ci rivedremo senz'altro Onosuke Aburame > e detto ciò andrebbe a muoversi nuovamente, veloce come il vento lei scomparirebbe dietro uno degli altri vicoli della città . Il ragazzo non vedrebbe altro che una lieve macchia rossastra nell'aria, senza sapere dove ella sia andata a finire veramente. [end] Ascolta le parole della Ninja, la quale tra una cosa e l'altra pensa a cosa farsene di lui. Tra tutte le cose, Sango pensa inizialmente di ucciderlo, idea che poi fortunatamente viene accantonata. Ad un certo punto però, lei scompare di nuovo. Solo che, a differenza di prima, gli compare davanti agli occhi. Succede qualcosa di bruttissimo, si sente alzare la mascherina. Quella bocca che nessuno, a parte tre persone, ha mai visto, è stata scoperta da una quarta persona. Una persona che ha deciso di fare ciò che voleva senza chiedere il permesso. Sente le labbra di lei toccare le sue, la lingua di lei cercare un varco tra queste per poi, con un tocco, leccargliele. Tutto questo a una velocità che non ha permesso al giovane di reagire. Lei sentirebbe un qualcosa al centro del labbro superiore, come una vecchia cicatrice. Finito ciò vede volare in cielo la ninja. Più correttamente vede una macchia rossa alzarsi in cielo, la stessa macchia rossa che prima svolazzava davanti i suoi occhi. Subito si abbassa la mascherina per evitare che qualcun'altro potesse vederlo. Non gli interessa sapere dov'è potuta andare lei. Lo sguardo è quasi scandalizzato. La mano destra va a raggiungere la mascherina all'altezza della bocca. Ha una cosa sola in testa ora "Come lo dico a Tenshi?". Certamente glielo vuole dire. Già il segreto degli Anbu gli pesa. [end]