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la volontà del fuoco

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con Mekura, Norita

18:21 Mekura:
 Mekura osserva senza curiosità la strada del centro che stava percorrendo in quel momento in compagnia della tata e dei suoi figli: Kurako, il neonato di due mesi che al momento si trova tra le sue braccia trattenuto da una fascia sapientemente legata attorno al proprio corpo in modo da creare una sorta di tasca e Hiashi il bambino di 3 anni che tiene ben stretto la mano della madre camminando al meglio che potesse ormai stanco. I bambini avevano molto in comune con la madre: gli stessi occhi da Hyuga perlati con una sfumatura leggermente violacea ed i capelli neri e lucidi, tra i tre, Hiashi era quello che possiede una tonalità più intensa, tipica dei capelli del padre.Tuttavia è lo sguardo che è completamente differente: Mekura ha un taglio degli occhi più allungato e che lei stessa cerca sempre di valorizzare con il trucco, per niente dolce ma fine e freddo. Hiashi, invece, già alla sua età ha (seppure segnato dalla stanchezza), uno sguardo deciso e disincantanto guardando tutti direttamente negli occhi. "mamma, ho sonno" chiede questo con un tono imperatorio attirando l'attenzione del genitore. Mekura è una figura non troppo alta, atletica ma con una muscolatura non troppo improntata a gonfiarsi. I capelli sono tenuti corti e il suo aspetto in generale rispetta la canonicità delle caratteristiche degli Hyuga quindi indubbiamente elegante, ma come potrebbe essere elegante un serpente. I suoi stessi abiti sembrano ispirati alla pelle di un serpente. Il kimono bianco che indossa non è stretto ma utilizzato come un soprabito leggerissimo di seta bianca con i bordi e l'interno rosso e le maniche che coprono le mani, chiuso alla vita da una cintura damascata. Tale kimono ha dei tagli lungo i fianchi e scende per tutta la lunghezza in modo da mostrare cosa c'è al di sotto ovvero una intera copertura nera con delle decorazioni lucide a forma di scaglie che si ricollega arrivando fin sotto i piedi in quello che è una sorta di pantalone/scarpa, la cui suola è nera.
Il collo è coperto da una collana rigirata più volte attorno al collo che si conclude con un pendente a goccia sopra il seno. Con lentezza in modo da non svegliare il fratello si mette in ginocchio di fronte al figlio dandogli una carezza <abbiamo camminato molto oggi hum?> gli dona un bacio sulla fronte insieme ad una spettinata di capelli <vuoi che Nana ti porti?> Nana è la tata prima descritta. Rimane li quindi, vicino all'entrata di un negozio d'armi aspettando che Hiashi le dica qualcosa.

18:48 Norita:
 il giovane hyuga si trovava pocansi in un localino di quelli sperduti, quelli nei vicoli non frequentati uno di quelli che non trovi nemmeno a pagarli se non sai il posto esatto, e ripercorre la strada fatta prima con Reykas e seguendo i vicoletti ritorna sul viale principale con i negozi e si guarda attorno cercando di tornare a camminare per tornare verso casa, e incrocia una mamma con un bimbo di pochi mesi messo in grembo con un foulard a fare da tasca e un bambino piccolo gli vengono di fronte e lui manco a dirlo nota i piccoli occhi bianchi del bimbo come quelli della madre come quelli propri chi lo guarda può notare che indossa un completo Bianco panna da allenamento pantalone e maglia a maniche larghe e lunghe in coordinato con una chiusura anteriore in diagonale, dei sovragambe lasciati ampi a svolazzare mentre si muove di colore verde militare e dei sandali ninja dello stesso colore, sulla fronte sempre ben lucido e ben curato il coprifronte della foglia su una fascia elastica posta al disotto dei capelli con solo la placcetta metallica visibile, e in questi anni sono cambiati pure i capelli che ora sono più lunghi e arrivano poco oltre il sedere e non li lega se non per la parte finale a circa 30cm dalle punte tramite un elastico anche lui verde militare,ed'è equipaggiato di tutto punto con un Porta Kunai e Shuriken con equipaggiati 9 Kunai Semplici sulla coscia destra, mentre sul gluteo sinistro è presente una borsa porta oggetti con 4 seti da 25 makibishi, 5 rotoli di pergamenta piccoli, del filo di nilon sia conduttore che non, dei Fuuda, sigilli e tonici di vario tipo, nota che con la mamma e i bimbi c'è un altra donna non sa che ruolo abbia ma non vede Byakugan nei suoi occhi certamente non fa parte del clan si avvicina quindi al gruppetto e esordisce presentandosi <salve scusate il mio Nome è norita> dice guardando la donna parla ovviamente a bassa voce per non sveggliare il piccino addormentato e dice <posso esservi d'aiuto in qualche modo ???> chiede guardando la madre perle nelle perle ogni negli occhi e quel viso però è familiare ricorda di averlo già visto sicuramente in giro o al dojo hyuga ma per il momento sorvola sul dettaglio attendendo risposta [Cakra OFF][9xKunai - 4xMakibishi - 5xRotolo Piccolo - 1xPennello e Inchiostro - 1xFilo Nylon Conduttore 5m - 1xFilo di Nilon 5m - 24x Fuuda (5xTronchetto da Sostituzione Sigillato - 4xKunai con incollate sull'impugnatura 1 Carte Bomba Sensore - 5xFuuda Bianchi Predisposti alla Creazione di Carte Ninja - 5xFuuda Torcia Senza Immissione di Chakra - 5xFuuda di Bloccaggio Senza Immissione di Chakra) - 2xSigillo Potenziante Houjutsu Speciale - 1xSigillo Potenziante Fisico Speciale - 2xSigillo Potenziante Ninjutsu Speciale - 5xTonico Recupero Chakra Speciale - 4xTonico Curativo Speciale]

19:04 Mekura:
 Hiashi fa un distintivo segno con la testa e non aggiunge altro. Mekura, pazientemente, trattiene un lungo sospiro e assottiglia lo sguardo <cosa si dice quando vuoi essere portato in braccio?> lo dice con dolcezza prima di continuare <mamma, o Nina o Ai, o Ken, mi potete portare in braccio?, perfavo...?> non conclude, lo guarda fecendo un leggero cenno con il capo, in modo che prendesse la parola il figlio, che batte i piedi "Mamma, mi puoi portare in braccio ora?" Mekura rimane impassibile ed immobile ferma fino a quando il figlio non impara la lezione. <no, è mamma mi puoi portare in braccio perfavore, se vuoi farti portare devi essere gentile e non devi guardare me per compiacermi, devi guardare chi vuoi che ti porti in braccio> gli da un colpetto con la mano sulla schiena facendolo girare verso Nina che sorride al bambino. Nina è una ragazza giovane dai capelli biondi e gli occhi chiari che tendono ad essere gialli se colpiti con la giusta luce altrimenti bruni. Ma il bambino si rigira sul posto guardando la madre serio e ripete "mamma portami in braccio, ora....perfavore" non chiedendo di più al figlio la donna si solleva in piedi, mentre Hiashi legge l'azione come un no da parte del genitore iniziando a mugugnare infastidito in procinto di una crisi di pianto. <Hiashi, dammi il tempo di dare Kurako a Nina> In quel momento arriva Norita, non rivolge subito la sua attenzione al ragazzo accennando solo un sorriso di circostanza senza fissarlo <piacere Norita, no grazie, dacci solo un momento> Nina sorride a Norita per un secondo prima di aiutare Mekura a sciogliere il nodo della fascia che tiene Kurako e nel frattempo reggerlo, così che continuasse a dormire tranquillo ma questa volta legato al petto della badante. Una volta assicuratesi che l'infante fosse al sicuro la donna si inginocchia di nuovo e abbraccia Hiashi in modo da sollevarlo e coccolarlo in modo da tranquilizzarlo...ma è in quel momento che solleva lo sguardo verso Norita e lo sguardo che mostra è quello di una persona che ha appena visto un morto davanti a lei. Rimane a fissarlo per molto tempo, senza dire nulla, con gli occhi sgranati senza sbatterli e senza dire nulla, come se le stesse passando davanti a se in quel momento una serie di immagini. Sembra quasi in procinto di una crisi quando si riprende, con una scrollata, un brivido che le attraversa la schiena e le fa assumere una espressione che finge di essere gentile, è impostata, di facciata in realtà sembra una statua di sale. <Piacere Norita> in quel momento stringe un poco la presa attorno alle spalle di Hiashi. <Mi chiamo Mekura Hyuga, molto piacere, sei molto gentile è bello che ci siano giovani così ben educati tra gli Hyuga, anche se devo dire che è da diverso tempo che non frequento il Dojo> [ch off]

19:38 Norita:
 attende che la situazione si sia normalizzata vedendo il sorriso della tata lo ricambia con gentilezza e replica alle poche parole che la donna gli rivolge inizialmente senza nemmeno guardarlo presa com'è dalla situazione col figlio <tranquilla faccia con comodo> attende quindi che la situazione sia sotto controllo e appena la donna infine lo guarda già è pallida di suo e sbianca è come in preda a una paralisi momentanea lo fissa e a lungo anche quasi incredula come se lui in qualche modo le ricordasse qualcuno ma non non è evidentemente un ricordo piacevole anzi si direbbe a dir poco traumatico e lui lo capisce al volo solo guardando nelle perle della donna non indaga anche se vorrebbe in fin dei conti quella donna ha la sua vita e i suoi trascorsi cosa può saperne lui, e alla fine lei si sblocca e si presenta ma la sua espressione tradisce l'ansia, e replica <la ringrazio> sorride e dice <ma ho fatto solo il mio dovere, come faccio a proteggere il villaggio se prima non accorro in aiuto di una madre con i suoi figli???> chiede retorico guardandola e poi riflette qualche secondo Mekura Hyuga quel nome è un nome molto conosciuto e solo adesso ha un Flash di memoria ecco chi è lei ha contribuito a linerare Konoha dall'hokage traditore Kuugo assieme alla sua Sensei Furaya-Sama-Sensei Azrael e la capo clan Kaori, sorride guardandola <Mekura Hyuga> ripete riflessivo il suo nome <finalmente faccio la sua conoscenza ne sono onorato, noi tutti qui le dobbiamo molto grazie infinite per tutto quello che ha fatto> o contribuito a fare sorride facendo un lieve inchino, <giusto qualche giorno fa qualcuno mi ha chiesto proprio di lei sa???> chiede retorico e dice ancora riferito al non frequestare il Dojo <posso ben immaginarne il motivo> poi si rivolge al piccolo che ha in braccio <ciao piccolo ma che belle perline che hai> sorride al bimbo facendogli un complimento e dice <posso sapere il tuo nome ??? io mi chiamo norita> sorride verso il bimbo guardandolo

15:07 Mekura:
 Mekura sogghigna sentendo le parole di Norita, è un cenno leggero con l'angolo delle labbra che si solleva veloce insieme ad un piccolo accompagno con la testa. Non si sorprende troppo che venga riconosciuta, anzi, per certi versi ne sembra amareggiata, ma sono le parole successive del genin che la lasciano basita <onorato> ripete la donna a bassa voce con gli occhi spenti rivolgendo lo sguardo verso il basso, in silenzio mentre Norita continua con quello che è un complimento importante concluso anche con un inchino, lieve si, ma un inchino. Socchiude gli occhi, si umetta le labbra e rimane così senza aggiungere niente, non risponde subito neppure alla domanda retorica e rimane reclusa in se stessa fino a quando non è Hiashi a prendere l'iniziativa rispondendo a Norita con un "ciao" ma senza dare il suo nome, rimane a fissarlo dritto in faccia, con quello sguardo duro reso ancora più gelido dagli occhi Hyuga. Mekura prende un lungo respiro aprendo gli occhi e guarda Hiashi, in un modo amorevole e materno eppure rigoroso, come se fosse oltre ad essere una madre fosse prima di tutto una maestra. <questo giovane signorino è molto diffidente e anche molto timido hum? stiamo cercando di affrontare questo problema> spiega a Norita continuando a guardare il bambino facendogli un sorriso aperto e vivo nel tentativo di farlo sorridere almeno un poco e renderlo partecipe <io mi chiamo Hi....> si ferma sbattendo gli occhi e lasciando che il bambino continui la frase <Hiiii...> continuerebbe con Hiashi che ripete il suono delle parole e così va avanti fino a quando Hiashi stesso non dice il suo stesso nome. <bravo!> si congratula con il bambino e le fa eco anche la tata alle spalle, nel mentre cerca di fargli vedere Norita <ora, cosa si dice quando un'altro tato dice il tuo nome?> Il bambino lo guarderebbe un'altra volta, l'espressione da felice tornerebbe sul diffidente, da giusto un'ultima occhiata a Mekura prima di, quasi con reticenza, prima di salutarlo "ciao, il mio nome è Hiashi". La Hyuga annuisce in tutta risposta, felice che il bambino si sia aperto un poco. Solo allora si occupa di Norita direttamente <e chi era la persona che mi cercava?> [ch off]

15:25 Norita:
 vede la reazione la reazione di mekura quando lui professa di essere onorato di conocerla ma per adesso sposta l'attenzione sul piccolo che con molta fatica gli risponde e sentendo la spiegazione della madre replica <beh in un certo senso lo capisco alla sua età con tutto quello che è accaduto con cappuccio rosso ho sviluppato anche io una certa diffidenza e superarla non è stato facile sicuramente col tempo gli passa> ne parla normalmente adesso segno che ormai ha superato il trauma e lei una Hyuga si alto rango ha vissuto appieno quel periodo e potrebbe aver persino combattuto contro cappuccio rosso e finalmente il bimbo dice il nome Hiashi e dice <ma sai che uno dei vecchi capi del nostro clan portava il tuo stesso nome...???> chiede sorridendo al bambino <sai che sei proprio un bel bambino ???> ridacchia brevemente guardandolo e dice a lui <dimmi ti piacerebbe imparare a suonare uno strumento ???> sorride verso di lui guardandolo tornando poi a volgere l'attenzione su sua madre che gli chiede chi abbia chiesto di lei e lui replica <si tratta di un giovane ninja un genin pallido capelli bianchi e occhi dorati, si chiama Nejo lo conoscete per caso ???> chiede guardando la donna

15:51 Mekura:
 Mekura non commenta la relazione di quel ragazzo con il cappuccio rosso, il fatto che stia uscendo fuori che moltissimi giovani si sono ritrovati ad avere a che fare con quel criminale e con chi ne faceva le voci al tempo...<no, lui è solo un mammone> afferma la donna facendo una mezza battuta sulla reazione del figlio <non è niente di così...grave> afferma la donna seria mentre Norita continua a parlare a Hiashi, il quale fa un sorriso timido, ripagando la perseveranza del genin. "mi piace il tamburo" risponde così all'ultima domanda agitando le manine e sventolandole davanti alla faccia della donna scuotendole furiosamente "bom bom bom!!" Mekura è costretta a sollevare la testa in modo tale che le piccole mani non le arrivassero in faccia. <Hiashi piano> chiede al bambino con pazienza, rimettendolo a posto tra le sue braccia e al contempo rispondere al ragazzo. <Nejo?> non sembra riconoscerlo da subito, quel nome e quella descrizione non le diceva nulla, poi la mente vaga e alla fine si ricorda di quel personaggio. Sbatte gli occhi un paio di volte e dischiude le labbra facendo schioccare la lingua <ah> guarda verso l'alto e poi rimane in silenzio per qualche secondo in una pensierosa contemplazione. <si lo conosco, ma non lo sentivo da molto tempo> sospira piegando la testa di lato, dispiaciuta prima di mordersi il labbro inferiore e in qualche modo spiegarsi a Norita, anche se non era necessario. <vedi...Hiashi è anche il nome di un mio vecchio compagno in arme. Fu importante al tempo per il cappuccio rosso e in generale era uno tra gli Hyuga più abili e forti della nostra generazione> il tono con la quale ne parla è sofferente, apertamente appesantita dal suo ricordo <muori in una missione s, Hiashi> suo figlio <porta il nome di questo ninja straordinario, Nejo al tempo dell'accaduto voleva diventare mio allievo, ma dopo la morte di Hiashi, diciamo che sono accadute cose ed ho preferito non prendere altri allievi e Nejo...bhe, Nejo non lo è mai venuto a sapere in ogni caso perché non ci incontrammo più dopo quel fatto> La Hyuga mugugna appena tra se e se <e credevo di sapere il perché, ma a questo punto è strano che voglia parlarmi dopo tutto questo tempo di latitanza> scuote il capo ritornando con una espressione tranquilla, solleva le spalle e sente Hiashi agitarsi di nuovo con la testa contro la sua spalla sinistra <giovane Norita, vi andrebbe di accompagnarmi alla mia abitazione? i miei figli sono stanchi e sarebbe il caso di riportarli a casa e farli riposare> chiede la donna aggiungendo <e riguardo a Nejo, ha aggiunto qualcosa o sai solo che voleva cercarmi?> [ch off ]

16:16 Norita:
 ascolta la spiegazione di Mekura annuendo e le risponde e <si capisco beh può succedere a quell'età> ridacchia brevemente e sente la risposta del bimbo e dedica a lui la propria attenzione e dice <purtroppo non ho per le mani un tanburo sarebbe difficile da portare in giro...ma> lascia un attimo in sospeso la frase mentre sfibia un bottone sulla giacca color panna e infilando una mano che tira fuori un Ocarina e dice <Ho con me questa è un ocarina se soffi qui> indica la bocchetta <e metti le tue dita in questi forellini, potrai creare della bellissima musica> lo porge al bimbo e dice <tieni Prendi da questo momento è tuo> sorride guardandolo poi sua madre Mekura spiega il motivo di quel nome lui ha parlato dell'ex capo clan ma non immaginava una storia così intricata e dice <beh sicuramente un gesto che lui avrebbe molto apprezzato, e credo che sarebbe orgoglioso del fatto che un altro hyuga possa portare il suo nome come una specie di lascito una sorta di eredità> dice guardandola negli occhi perle nelle perle occhi hyuga in altri occhi hyuga e lei continua spiegando di Nejo <ahhh ecco ora capisco come mai volesse incontrare lei con tanta insistenza> sorride guardandola <la prego mi chiami solamente Norita e mi dia del tu sono solo un Genin di 16 anni> ridacchia brevemente dicendo <comunque vi accompagno molto volentieri faccia pure strada> poi sente l'ultima aggiunta su nejo e dice <no solo che voleva incontrarla ho detto che non sapevo dove potesere essere, e ha insistito rispondendo nuovamente che non sapevo dove potesse trovarsi> la guardanattendendo che parta per poi seguirla

16:37 Mekura:
 Hiashi lo guarda come se Norita lo avesse tradito in quel preciso momento facendogli vedere l'ocarina "no, tamburo" Mekura interviene come al solito <hum, si, ma un tamburo ce l'hai già a casa, a me piacerebbe molto se tu suonassi una ocarina> spiega la donna con un mezzo sorriso. <e anche a papà> la parola magica e alla fine il bambino la prende portandosela alla bocca dalla parte dei tasti e soffia...non era stato attento alla spiegazione. <lo spero> commenta la donna senza aggiungere altro riguardo alla scelta di chiamare suo figlio Hiashi. Sospira e fissa Norita e lo ripete a bassa voce <lo spero> Fa un cenno alla tata in modo che la seguisse, controllando che Kurako stesse ancora dormendo. <capisco> commenta riguardo a Nejo sollevando le spalle <allora ti chiedo un favore Norita, se, caso mai lo vedessi, digli che gli faccio i miei saluti e che se vuole incontrarmi deve raggiungermi nella mia casa e riguardo a questa la vedrai a breve quindi ti sarà più semplice dare le giuste indicazioni> spiega l'ex ninja iniziando ad incamminarsi continuando a pensare tra se e se <deve essere cresciuto, dopo tre anni> si lascia andare a questa esternazione ritornando in silenzio prima di dare una scrollata di spalle <Norita, fai molte missioni? se posso chiederlo ovviamente> domanda all'improvviso la donna interessata al genin mentre continua a procedere con passo marziale, un tipo di camminata che ormai le è difficile dimenticare. [ch off]

17:05 Norita:
 quando il bimbo prende l'ocarina dice <mi raccomando allenati così puoi farmi sentire come sei diventato bravo> lo guarda cominciare a tentare emettendo un suono confusionario perchè non ha capito come si usa ma magari presto capirà sente poi la donna chiederle quel favore e dice <non c'è problema riferirò il messaggio devo riferire qualcosa l'altro ???> chiede sorridendo lieve nel vedere il bimbo che continua a emettere sempre lo stesso suono ripetutamente in loop è ovvio ha 3 anni e non ha mai avuto un ocarina in mano non può mica sapere come si fa, poi lei commenta ul fatto che Nejo sarà cresciuto e non replica fa solo spallucce, e lei fa quella domanda sulle missioni <beh si negli ultimi 3 anni ho fatto diverse missioni, ma tutte cose piccole come recuperare un pappagallino che mentre la mia compagna di squadra nonchè migliore amica cercava di afferrarlo in mille modi diversi lui scappando si rintana su un ramo io lo ragiungo mi guarda per un pò e mi vola dritto sulla spalla e da lì non si è mosso più finchè non lo abbiamo riportato dalla sua padroncina> ride di gusto ora mentre segue la donna a ricordo di quell'evento particolare di diverso tempo prima

17:26 Mekura:
 Insomma, missioni normali per genin, aiutare anziani, salvare animali, sono più lavori per il sociale a sostegno dei civili del villaggio, non in vere e proprie guerriglie o missioni di infiltrazione. Mekura socchiude gli occhi in qualche modo confortata. Solleva la testa verso il cielo e continua a procedere guardando poi il bambino tra le braccia. <gli sei piaciuto insomma, sai, Hiashi, il mio vecchio compagno d'arme, era bravo con gli animali, era un allevatore, piuttosto bravo a dire il vero> faceva male quante analogie trovasse con questo genin. <comunque, come ti sembra la vita da ninja? cosa ambisci a diventare oltre che ad un soltato del villaggio si intende> chiede la donna interssata, genuinamente interessata per una volta. <le mie prime missioni sono state turbolente> sorride amaramente <si, in effetti...turbolento è il termine giusto> si sgranchisce la gola e guarda Norita <mi hanno fatto, hum...una certa impressione. In particolare avevo sempre la sensazione..no, il dovere di dover dimostrare qualcosa a qualcuno, in particolare ai miei compagni. Non volevo sentirmi un peso, ne che dovessi essere salvata, ma sopratutto volevo dimostrare di essere degna di essere una ninja, di essere adeguata> si zittisce di nuovo non aggiungendo altro, anche se sembrava un discorso interrotto a metà. [ch off]

17:55 Norita:
 la guarda ascoltandola e riferito al pappagallino sorride e dice <effettivamente si> sorride guardandola <è andato via solo quando è arrivata la padroncina> poi lei gli chiede com'è la vita del ninja e ripensa a quanto Dura possa essere mamma e papà erano Jonin il Fratello è uno special Jonin e per colpa delle missioni o del fratello o proprio sue lo non vede da mesi e dice <beh la vita da Ninja è dura, anche con le missioni semplici sopratutto se nasci nel clan hyuga i nostri standard per i ninja novizi sono estremamente alti, non è un caso che veniamo definiti il clan più Potente di Konoha, ma io non sono diventato genin per soddisfare gli standard del Clan o per soddisfare qualcuno, ma perchè dovevo essere Forte per proteggere una persona speciale> la guarda <ma poi quella persona speciale sono diventate 2 poi 5, arrivando al punto di dire di voler proteggere l'intero villaggio, io non voglio essere un soldato della Foglia, io Voglio essere tanto forte un giorno di poter respingere ogni possibile minaccia per questo villaggio, preservandone la Vita e la pace che vi regna> fa una breve pausa e qui pensa in particolare a due ragazze giovani una coi capelli rosa e gli occhi azzurri forte e di carattere una Genin, e l'altra Biondissima bella dolce e tenera nei modi ancora in accademia le due in questione sono Tenshi a cui ha promesso che si sarebbero protetti a vicenda e Himawari, una ragazza che in una sola notte gli ha regalato mille emozioni e per la quale Combatterebbe senza fermarsi un secondo fino all'ultimo grammo di Chakra, per non parlare poi del trio di amiche allieve Rin Kanako e Minihyuga ovvero Kizuko, che ha promesso di proteggere finchè non sarebbero state abbastanza forti da farlo da sole, e continua <io voglio diventare un ninja di alto rango o Sannin o Dainin, con un enorme forza ed'esperienza specializzarmi nei ninjutsu elementali ma posso già manipolare 2 elementi di chakra, anche se ancora non conosco Jutsu Katon ma li apprenderò presto sto cercando di perfezionarne uno e finchè non lo avrò fatto non potro dire di conoscerla davvero> dice guardandola <questo villaggio non è fatto solo di Ninja è fatto di persone che ogni giorno vivono le loro vite in pace e tranquillità, ignorando o dimenticandosi delle centinaia di ninja che lottano e muoiono per la loro difesa> eccola che ritorna a manifestarsi la cosiddetta volontà del fuoco tocca il coprifronte <questo crea un legame indissolubile, tra il Ninja e il Villaggio, ma non come istituzione di Ninja ma come patria di migliaia di persone e questo coprifronte che si ottiene da genin ti lega a tutti quanti loro, ti lega agli altri ninja e ti da la responsabilità di proteggerli tutti dal primo all'ultimo> parla come parlerebbe un Hokage, ma ironicamente non è interessato alla carica, poi sente le parole dice circa le sue prime missioni e di cosa voleva dimostrare e dice <il clan può imporre certi standard la famiglia può imporre certi standard, ma l'unica persona a cui davvero si deve dimostrare quello che si vale, è se stessi> poi capisce che la frase è ferma come se avesse voluto lei troncarla e continua <continui pure voglio capire di più si significato dell'essere ninja davvero, e chi meglio di una veterana come lei> dice sereno in volto attendendo la sua replica

18:50 Mekura:
 Norita le parla, dimostrando il suo legame con il villaggio, in qualche modo poteva immaginarlo, molti genin partono con queste idee e con questi sogni, persino lei, in un certo modo. La donna sorride, amichevolmente ma distante come al solito <sei già molto bravo vedo, non tutti da genin riescono a controllare due alterazioni del chakra, io, ad esempio, per molto tempo avevo solo l'alterazione del vento> sogghigna scuotendo il capo <ma del resto le mie ambizioni nel combattimento erano altre> lo guarda di nuovo esprimentosi con un tono abbastanza gioviale <quando ho iniziato io non sapevo neppure di appartenere al clan: ero stata adottata da due genitori anziani e quando sono morti mi hanno lasciato delle informazioni riguardo a dove vengo e del fatto che la mia vera famiglia nel caso avessi voluto cercarla si trovava al villaggio della foglia> prende un lungo respiro e scuote il capo <da allora, da quando ho scoperto la mia appartenenza al clan mi sono specializzata sia nel taijutsu che nel ninjutsu, la mia presunzione era di diventare la massima esperta delle tecniche Hyuga, nonchè la più forte> sorride <il tempo ha raccontato una storia differente> c'è una nota di amarezza profonda quando parla del clan e del suo passato che entra in contrasto con l'espressione vagamente gioviale della veterana. Ride, di gusto quando questo fa una lezione sul fatto che bisogna dimostrare quello che si vale a se stessi <Norita, se alla tua età l'avessi pensata allo stesso modo sicuramente avrei vissuto certe delusioni con maggiore filosofia> piega la testa di lato sollevando le spalle e rimettendo a posto Hiashi che intanto le sta soffiando l'ocarina nelle orecchie. <no, ai miei tempi volevo dimostrare al mio stesso clan, ai miei compagni ed ai miei stessi parenti che ero abbastanza forte per tutto, che avrei superato ogni cosa, mi sembrava un mio dovere farlo, sentivo delle responsabilità crescendo sempre di più che alla fine non sono riuscita più a sostenere> continua a sorridere sollevando un sopracciglio quando Norita chiede una sua considerazione <Norita, l'età e l'esperienza non fanno di una persona un saggio, ma solo un vecchio> commenta la donna schioccando la lingua <ho imparato a mie spese che non possiedo la verità universale, quello che ti posso dare è solo quello che per me è essere un ninja> diventa seria tutto d'un tratto, gli occhi si assottigliano fino a diventare un filo sottile. <ad esempio, sono abbastanza critica su quello che hai detto, la relazione tra ninja e civili...ti pare che quello che hai detto sia una cosa giusta?> domanda la donna a questo punto <abbiamo il culto attorno all'hokage, all'onore del villaggio ninja, della volontà del fuoco, del proteggere le nuove generazioni, questo villaggio è sorretto alle fondamenta da molti di quei ninja che hanno combattuto per una targa commemorativa, tutto molto romantico, ma a conti fatti queste persone vivono nella ignoranza pretendendo che ci sia qualcuno che possa sacrificarsi per loro perché è il loro compito. Ci sono traumi Norita che non possono essere capiti, essere un ninja comporta prendersi carico di uccidere un disgraziato nella tua stessa situazione in guerra, oppure dare la caccia a Mukenin con delle storie alle spalle e non tutti sono dei psicopatici alla quale piace fare del male alle persone per il semplice gusto di farlo, non è sempre così moralmente facile uccidere. Poi c'è la non trascurabile possibilità che le persone attorno a te muoiano perché hai fatto un errore o loro lo hanno fatto oppure perché la potenza del nemico è tale che non è contrastabile. Sarai costretto alcune volte a fare delle scelte crudeli e criticabili e potresti essere odiato da qualcuno. Ti direi di fregartene di quello che pensa la gente, ma non è un consiglio che tutti lo possono applicare, sopratutto se chi ti odia è una persona che rispetti o ami. Alcune volte potresti semplicemente non reggere o essere costretto a fare del male e per pagare i tuoi crimini accettare di finire in prigione fino al completamento della pena..e in tutto questo, per il villaggio, non sarai che un numero nella maggior parte dei casi> sospira concludendo la prima parte del discorso e continuare <non è da tutti diventare famosi come Furaya, Kaori, Hitomu, o Azrael...o me nel mio piccolo, c'è una incredibile quantità di sofferenza nella salita che non augurerei a nessuno. Siamo destinati a morire, siamo addestrati per morire al posto di un ragazzino che magari esaltato da questo atto eroico diventerà un ninja per salvare tutto e tutti e la ruota continua a girare. Non ti sembra un po' ipocrita?> Prende un lungo respiro rallentando il passo guardando Norita per capire la sua reazione e continuare <la volontà del fuoco ha senso solo nella misura tale in cui si arrivi ad un punto in cui non c'è più bisogno di villaggi ninja e si viva in una unica nazione unita ed in pace non 5 potenze legate da una alleanza, dove non c'è bisogno di eroi e martiri... ma questo è il nostro mondo ed ho smesso di volerlo cambiare, perciò, se questo è il mondo in cui viviamo, tanto vale diventare forti per quello che vuoi: per gli altri, per se stessi, per quello in cui vuoi credere> Scuote il capo proseguendo <io, ad esempio lo faccevo per tornare a casa dai miei figli, nessuno scopo nobile. Andavo in missione, uccidevo, prendevo la quota della missione per portare a casa il pane e perché infondo non sapevo fare altro, non avevo fatto altro da quando ero ragazzina> sospira <diventa naturale, come un serpente a caccia, diventa naturale sentire il sollievo del nemico che muore> sono frasi dure, molto dure anche nel tono <ma, come ho detto non detengo nessun tipo di verità universale...anzi, è chiaro che io ho sbagliato su molti punti considerando la mia storia...forse è una domanda che dovresti fare ad altri...per quello che mi riguarda il ninja è un guerriero corvo, un'arma del villaggio, una bestia che protegge il suo gruppo, un agente della morte, un predatore> [ch off]

19:53 Norita:
 lei inizia un lunghissimo discorso, lei gli racconta del suo modo in cui ha sviluppato gli elementi di chakra e dice <beh in effetti pure io sono stato con la Sola Arte Fuuton per molto tempo l'affinità Katon è una scoperta recente> sorride guardandola e sente poi delle ambizioni della donna e dice <beh personalmente ritengo che diventare bravi solo in una cosa sia alquanto riduttivo, per questo voglio specializzarmi con i Jutsu elementali ma contemporaneamente studio le tecniche di clan con i maestri hyuga> dice guardandola mentre ascolta il resto e dice <infatti non sono convinto che l'eta sommata alle esperienze faccia necessariamente una persona saggia> fa una breve pausa guardandola e dice <credo soltanto che una persona saggia sia una persona che ha vissuto molte esperienze di diversa natura, consapevole che non tutto è bello e che non tutto è brutto come non tutto è pericoloso, ma che la vita è fatta di sfumature di questi fattori di difficile interpretazione, e la persona saggia sa distinguere quelle sfumature, anche se comunque per credere di possedere una conoscenza universale bisogna davvero essere molto presuntuosi, mi rendo conto che non sia il suo caso, ma le due cose di solito si accompagnano a vicenda> continua quindi ad'ascoltare camminare e lei inizia a controbbattere al suo voler proteggere il villaggio e alla manifestazione di quella volontà del fuoco e quasi denigra quelle credenze in cui norita ha messo tutto se stesso quelle convinzioni e stavolta non è per nulla calmo o sorridente, è quasi incazzato <i civili hanno già troppe cose da fare per gestire la loro vita per pensare pure a noi, noi siamo il braccio armato che li difende e che difende gli altri ninja allo stesso modo, quindi si credo che sia giusto in nostro rapprto nei loro confronti perchè se non li difendiamo noi non possono difendersi da soli quando qualcuno minaccia un attacco al villaggio> ma poi arriva a mettere in discussione Hokage l'onore del villaggio e la stessa volontà del fuoco tramandata di generazione in generazione da ninja a ninja da Hokage a Hokage, e insieme a essa anche la volontà del defunto che si riversa come uno Tsunami si colui che la riceve in eredità, e a questo punto norita è furioso davvero, non bisogna MAI fare 3 cose davanti a Norita Toccare o parlar male di Tenshi, Toccare o parlar Male di Himawari, e Denigrare il Villaggio la volontà del fuoco e tutto ciò che essi rappresentano e parte in una replica <quindi mi stai dicendo che la volontà del fuoco è una menzogna che non bisogna difendere il villaggio corpo mente e anima perchè ci sono traumi che non si possono capire, o perchè non tutti sono psicopatici, o perchè rischi di perdere i compagni in battaglia o di morire tu stesso, cosa credi che non lo sappia???> chiede furente <ma è proprio per queste cose che si diventa più forti è per questo che voglio crescere e diventare potente abbastanza da Reggere a ogni crisi e respingere ogni minaccia, qualsiasi essa sia e non importa la potenza del mio Nemico, se minaccia il Mio Villaggio Tenshi o Himawari, dovrà prima vedersela con me e ti assicuro che non sarà una cosa piacevole> è la prima volta che le nomina a lei, e continua <l'hokage non viene venerato in quanto divinità, ma l'hokage è colui che sta davanti a tutti in prima fila per proteggere tutti quanti ninja e non l'hokage è il primo difensore del Villaggio dei suoi valori e dei suoi abitanti e per quanto tu possa aver passato esperienze negative nessuno ti da il diritto di sputare su quei Kage che> indica il monte dei volti <Sono MORTI in difesa del villaggio e Furaya nuovo decimo Hokage non è da meno, in lei la volontà del fuoco è Potente, e lo è anche in me> dice guardandola negli occhi <perchè quando provi sulla tua pelle il potere i un DIO e provi un terrore così grande che non esiste parola per definirlo allora hai sconfitto la paura per sempre, e qualsiasi cosa sarà sempre Meno di quel Terrore> qui parla di qualcosa che lei non può sapere <sono Genin ma ne ho già passate molto anche io, e in Vurtù di queste cose che ho passato riconfermo che la mia Volontà è più forte di quanto la gente possa immaginare e che io diventerò estremamente forte talmente tanto da proteggere questo villagio anche da solo, ma ironicamente senza diventare Hokage, perchè a me i titoli non interessano le cariche non mi interessano, voglio solo garantire una vita Sicura e tranquilla alle persone che vivono in questo villagio> termina la sua discussione quasi facendole un cazziatone infinito, <tutti prima o poi dobbiamo morire quello che fa la differenza è come moriamo e io intendo farlo proteggendo questo villaggio e le due persone più importanti della mia vita e finchè ho un briciolo di forze o chakra continuerò a farlo la volontà del Fuoco scorre nelle mie Vene e con la guida di Lady Furaya-Sensei diventerò forte abbastanza da proteggere questo intero villaggio anche da solo> la guarda adesso attendendo una sua replica con lo sguardo irremovibilmente furente

22:12 Mekura:
 Eddai, ci risiamo con il carosello. Mekura lo lascia parlare con un sopracciglio sollevato senza dire nulla. Norita continua a parlare ed a difendere la volontà del fuoco come se esistesse soltanto questa, tipico. Mekura lascia che questo si sfoghi e prendendo un lungo sospiro prende parola. <sei soddisfatto?> ha un tono calmo come se il discorso ascoltato fosse qualcosa che aveva già sentito allo sfinimento. <perché mi sembra che nel tuo tentativo di dirmi quanto sia sbagliato il mio pensiero tu abbia sviato molte cose> commenta la donna seriamente ma senza nessuna emozione dirompante. <partiamo dai civili: avere una vita pacifica non significa che hai il diritto di ignorare il fatto che quella vita pacifica si basa sulla morte di un tuo connazionale, magari un amico e che un giorno scompare nel nulla. Da quando è incomprensibile che muoiano 30 persone e invece è assolutamente accettabile che 30 ninja muoiano per una questione di contesto? non sarebbe giusto che non morissero ammazzati e basta?> domanda a Norita aspettandosi una risposta ma intando continua <e scusa, la volontà del fuoco non è qualcosa che esiste ovunque, quindi pensi che tu hai ragione e gli altri torto perché hanno una opinione differente, magari con dei motivi validi per poterli dire?> continua a tenere un tono serio ma paziente estremamente a suo agio sulla questione. <no Norita, io sto dicendo che non ci dobbiamo nascondere dietro una ideologia: siamo un paese in pace, non un paese pacifico. Se vogliamo davvero basarci sulle future generazioni dobbiamo iniziare a pensare che il sistema dei ninja, il mondo ninja che porta la distruzione del territorio, favorisce l'omicidio e che da il potere a dei dittatori di scatenare letteralmente una apocalisse se è abbastanza potente è sbagliato e che deve essere riformato, altrimenti quello che hanno cercato di fermare gli stessi Hokage continuerà. La volontà del fuoco può funzionare, ma è chi la applica che non raggiunge lo scopo per la quale è nata> poi questo continua parla dei suoi compagni e del fatto che diventerà forte per proteggere tutti. Ancora una volta Mekura prende un lungo respiro: ha sempre sentito che qualcuno voleva diventare più forte per i propri scopi e quelli che trovava più insofferenti erano quelli che lo facevano per "proteggere gli altri". Ne ha visti troppi di quelli che a quel grido si sono fatti contaminare con sigilli maledetti e per poco non ammazzavano qualcuno. Ma poi parla degli Hokage e lei corruga la fronte: no questa volta non la capisce questa critica. <scusami Norita ma non capisco il collegamento che hai appena fatto. Non ho mai sputato sugli Hokage e mai lo farò, sono comunque i capi del mio villaggio e meritano il mio rispetto, li tratto come quelli che decidono della vita di tutti noi, un lavoro difficile e che richiede il doppio di quei rischi che ti ho elencato, quello che sembra che tu non capisca è che non sono convinta che sia più necessario morire per una idea: vuoi servire e proteggere? ottimo, hai le tue buone ragioni per credere nella volontà del fuoco, io l'ho vissuto, ci credevo anche io e mi sono sentita tradita, con me non ha funzionato. Questo non significa che non compierò il mio dovere se dovessi, io metto solo in discussione quello che vedo, per quello che conosco, non oso di più e non voglio indottrinare nessuno o sentirmi dire che ho ragione o torto, solo la morte è infallibile Norita e se è così per me che posso sbagliare, lo è anche per gli altri e semmai vedessi qualcosa che mi facesse cambiare idea, lo farei.> commenta la donna continuando a sentire Hiashi che intanto le è crollato su una spalla. Sorride al bambino dandogli una carezza prima di continuare < Mi dici che non viene adorato come una divnità, ma tu stesso stai venerando Furaya come portavoce della volontà del fuoco, è una venerazione laica, ma una venerazione rimane e...> di che Dio sta parlando? lo guarda storto pensando per un attimo che abbia avuto a che fare con il culto della luna, ma in quel caso si trattava di una dea..avrà parlato con Akendo? impossibile, Yukio? entrambe le ultime opzioni non sa come farla sentire: avrebbe voglia di incontrare di nuovo Yukio le farebbe piacere, Akendo molto meno. In ogni caso, congetture a parte non ha idea di che cosa stesse parlando. <...di quale Dio stai parlando? ne ho conosciuti diversi ormai> domanda la donna seriamente, non stava facendo una battuta, anzi, sembrava preoccupata per Norita. POi da una affermazione finale che è sbagliata persino per la volontà del fuoco. <essere forte per difendere il villaggio da solo hum? si, qualcuno ci riesce, conosci la storia dei due costruttori?> domanda Mekura all'improvviso iniziando a parlarne. <c'erano due fratelli che un giorno il padre lascia andare per il mondo, per conoscerlo e imparare da questo. uno era abile e poderoso, l'altro era debole. Il primo fratello trovò un villaggio arido e con le sue abilità lo trasformò in un fiorente giardino. Il fratello debole a sua volta trovò un villaggio nelle stesse condizioni, non aveva le stesse abilità, ma condivise il suo sapere con gli altri e a loro volta si aprirono con lui, costruirno insieme un giardino che non era bello come quello del fratello ma era della comunità perché la comunità lo aveva curato e costruito. i fratelli un giorno se ne andarono, il primo giardino fece frutti meravigliosi e la gente mangiò, il secondo giardino fece frutti più brutti e la popolazione ne mangiò metà e seminò l'altra. Il primo giardino finì per consumarsi e seccare e la popolazione che non aveva nessuna conoscenza percurarlo si affamò e si uccisero per gli ultimi frutti. Il secondo giardino invece, si raddoppiò in grandezza ed i suoi frutti crearono ibridi più nutrienti e crescevano con la popolazione che cresceva in esperienza con loro> perché questa storia? semplice <la morale, Norita è che non si possono fare le cose da soli, non si può pretendere di essere forte per tutti e pensare che possa portare un vantaggio nel lungo termine, quello che hai appena detto lo hai detto nell'impeto della rabbia e della gioventù ma è completamente estraneo alla volontà del fuoco una delle argomentazioni che condivido e che mi ha insegnato l'Hokage Hitomu > [ch off]

23:11 Norita:
 Soddisfatto??? Norita è solo all'inizio quella sfuriata era solo un riscaldamento e le parole che la hyuga alimentano in lui ulteriore rabbia <i civili che tu dici ignorano che la loro vita si basa sul sacrificio di molti ninja non è vero che lo ignorano tutto il contrario lo sanno benissimo, è inammissibile che 30 persone muoiano perchè in quel caso i Ninja hanno fallito, mentre i 30 Ninja che sono morti per proteggere il villaggio lo hanno fatto non per un ideale non per la volontà del fuoco, non per l'hokage ma perchè erano ben coscenti che contro quel nemico se non si fossero messi in mezzo loro a contrastare quel nemico non lo avrebbe fatto nessuno e Diventare anche solo Genin significa accettare che da quel momento in qualsiasi momento può arrivare una minaccia talmente grande che devi fronteggiarla anche da solo e morire nell'ombra e nel silenzio ma magari in questo modo hai salvato decine di uomini donne e bambini innocenti> breve pausa guardandola e continua <e no non tutti i ragazzini o bambini che diventano Ninja lo fanno per idolatrare qualche ninja eroico che è morto, ma magari come il sottoscritto hanno visto la propria vita e famiglia Distrutta da dei Ninja e non solo erano tutti HYUGA> dice guardandola e lei sa benissimo Norita di Cosa sta parlando <crescendo vidi mio fratello che era forte era un Chunin all'epoca e gli chiesi perchè sei diventato ninja fratellone ??? e lui mi rispose che essere ninja non è una cosa che puoi fare se non ce l'hai nel cuore nel sangue nel chakra e in ogni fibra del tuo essere, devi sempre essere pronto a mille sfide e mille pericoli ogni giorno, ma tutto questo un VERO NINJA> marca le ultime due parole <lo sa e a maggior ragione resta al suo posto non indietreggia per il Ninja il vero ninja è colui che soffre ma lo supera, cade ma si rialza, la vera forza di un ninja sta nell'andare oltre le difficolta e superare ogni sfida col massimo impegno e non puoi farcela se non hai qualcuno da proteggere> poi lei ribatte alla sua critica dell'essere hokage e che ha sputato sui precedenti kage <ok ammetto di aver sbagliato su questo punto, mi rendo conto che porti rispetto agli Hokage come lo facciamo tutti, ma non credere che io Veneri Furaya come una Dea, non confondere Venerazione e Rispetto, si è una Degna erede e portavoce della volontà del fuoco, ma è anche una Donna Umile io l'ho conosciuta prima che diventasse hokage, ha un cuore giganteco molto più grande di quanto possano esserlo i suoi Jutsu, Furaya è la mia Sensei e la mia guida e non permetto a nessuno di parlare in questo modo di lei, o di tutti gli altri Kage, loro non sono venerati come divinità, tranne forse Hashirama Senjuu ma lì è un discorso apparte era davvero semi divino, ma gli altri sono solo Persone che hanno messo tutto il massimo impegno e la loro vita nel proteggere il Villaggio e gli abitanti perchè Cito le parole del Terzo Hokage, Hiruzen Sautobi, il Villaggio è la mia casa e gli abitanti del villaggio solo la mia famiglia e l'hokage è solo la colonna portante che tiene in piedi questa casa> termina la citazione <e ogni hokage prima e dopo di lui ha fatto esattamente questo, e così come adesso Lady Furaya sta ergendosi a colonna portante di questa casa che è il villaggio e in cui vive una enorme famiglia> chiede di quale dio parli e lui replica semplicemente <preferisco non fare nomi ma ti basti sapere che ho provato sulla mia pelle il potere di un Dio non importa chi sia> poi lei racconta la storia dei due costruttori e dice <ehhh si conosco bene quella storia> fa un mezzo sorrisetto e dice <quindi tu mi credi come il primo fratello che fa rinvigorire il villaggio dal nulla e gli abitanti poi si scannano tra loro giusto ???> la guarda ancora e dice <si vede che non hai capito davvero nulla del mio discorso, io ho detto ANCHE da solo> marca il Anche con la voce <io non farò mai le cose da solo se non Costretto dalle Circostante il lavoro di Squadra per un Ninja in generale è BASILARE> e marca quel basilare <e non potrei mai considerare il villaggio come una famiglia se non capissi che per difenderla non basto io ma Ci vuole un Lavoro congiunto di molte persone ma io voglio essere tra quelle persone talmente potenti da essere in prima linea con quelli che hanno il massimo potere e proteggere con loro il villaggio> poi termina facendo un appunto <ahh e per inciso, ogni villaggio ha la sua volonta del fuoco, lo chiamano in modi diversi ma il concetto di base è lo stesso considerare il villaggio come una famiglia estesa e volerlo proteggere a ogni costo> dice guardandola a quanto pare adesso la rabbia si è ridotta ma non passata del tutto

00:01 Mekura:
 Insomma è uno di quelli convinti fino al midollo, va bene, per il villaggio presume. <si, ma non tutti sono la volontà del fuoco, non tutti mettono sullo stesso piano gli stessi valori che ci metti tu, dai per scontato che sia così perché è bello, ma da altre parti la cosa è molto differente e dalla mia ho l'esperienza di una guerra ad Oto e parlando di guerre, ne abbiamo avute due in casa neppure troppo tempo fa, pensi che la volontà del fuoco ce l'avessero tutti quando hanno permesso a Kuugo di eliminare il consiglio?> afferma la donna sempre con estrema pazienza, non la prima volta che viene attaccata e non è la prima volta che una persona più giovane di lei le dice come va il mondo. Sospira, ancora mentre lo sente rimarcare certe parole quasi fossero un attacco alla sua persona, ma le va bene: lei non è più una ninja del resto, lo aveva capito allora e si era allontanata da quella vita. Quando poi parla degli Hyuga la donna sospira pesantemente, conosce troppo bene di cosa stesse parlando il ragazzo, era un'altra vittima di quel sistema.<si, come la mia Norita, come quella di molte persone, alcuni più di altri> si lascia scappare questa cosa con un certo fastidio: dal suo punto di vista, loro, gli Hyuga hanno dimenticato sua madre, una vittima forse la prima tra tutti ed i suoi figli <qualcuno ricordato di più di altri> afferma a denti stretti <consco Furaya Norita, ti credo: era la moglie di mio fratello anni fa e sono stata con lei nel consiglio per diverso tempo> quindi era anche consigliera, quindi anche peggio probabilmente dal punto di vista di Norita. Chiude gli occhi e scuote il capo <guarda, sei un ragazzo con uno scopo e dei valori e come si fa a non apprezzarlo? ma ci sono persone che non condividono lo stesso pensiero e servono anche loro in questa famiglia se vogliamo usare il paragone, a modo loro e non sono di meno dei Ninja. > intanto la cosa che le interessa di più è ancora quel Dio, magari era solo una metafora, un qualcosa, non era veramente un Dio ma Mekura sembrava preoccupata di come aveva usato quelle parole <...non cercerò di spingerti oltre su questa faccenda, ma se un giorno vorrai parlarmene la mia porta è aperta, avere a che fare con gli dei non è facile, posso dire di saperne qualcosa> ha una certa nota di nervosismo mentre ci pensa, poi continua il discorso principale. <va bene, point taken, pensi anche al gruppo e io non l'ho capito, ho sfruttato male una buona storia,. quindi vuoi diventare un punto di riferimento? una colonna portante anche senza avere una carica?> domanda seriamente iniziando a stancarsi con questo discorso. <bhe, Norita, spero che tu ce la faccia allora, spero che tu ce la faccia e non cambi nel percorso è molto più facile di quello che sembra> scuote il capo. <un tempo, mi piaceva pensare che avrei portato la pace, sognavo di diventare importante e rendere orgogliosi i miei antenati, i miei genitori, di far vedere a chiunque che ero degna di essere una Kunoichi> sorride <ed ho perso, me ne sono andata quando ho capito che non avrei fatto altro che danni, quando ho capito che mi sarei sempre sentita sola, che questo non faceva per me...alla fine avevano ragione, ho preso in mano la mia esistenza e finalmente sono riuscita a costruirmi una famiglia...i bambini che volevo e una vittoria rubata alla mia sconfitta come persona...perciò Norita, spero davvero che ci sia speranza per qualcun'altro, mi basta già vedere la persona che odio di più allo specchio, non vorrei vederne altre in giro per il villaggio> [ch off]

00:50 Norita:
 lei racconta i propri trascorsi di guerra e dice <inizio a capire il tuo punto di vista ma credo che non è determinante la volontà del fuoco ai fini di una guerra ma in guerra devi solo combattere e portare a casa la pellaccia il più integra possibile, ma se diventi ninja DEVI avere un obbiettivo uno scopo altrimenti sei destinato a venire sopraffatto e puoi impazzire, diventare un criminale, un peggio un Ninja Traditore come fu lo stesso Kuugo, il cui faccione di pietra sta ancora sul monte se governassi a pieno la tecnica del Cannone lo distruggerei personalmente> intende quel faccione di pietra <non ti ho detto del fatto che ho avuto la famiglia distrutta da ninja hyuga per farti pietà o intristirti, ma per farti capire che da quella esperienza avrei potuto avere mille ragioni per odiare il villaggio odiare il clan e andare via farmi addestrare da qualche mukenin e diventarlo pure io, invece no sono qui a difendere le persone prima il clan dopo e il villaggio per esteso, ma conosco chi ha sviluppato questo pensiero è una hyuga pure lei ma ha 10 anni più o meno non la so l'età esatta, non so cosa abbia subito di preciso ma ha finito per odiare se stessa il clan ed'è convinta che il clan odii lei, questa bambina è nata nel villaggio ma ha vissuto altrove subendo chissà quali atrocità> sorvola sul fatto che fosse membro del consiglia anche perchè famosa come è lo sapeva già che lei assieme a furaya fossero state membri del consiglio di Konoha e sulla questione del dio dice <d'accordo quando quando sarà saprò dove venire a cercarti> e prendenfo fiato continua <lo so che avere a che fare con questo potere non è facile nemmeno quando i miei furono rapiti davanti ai miei occhi alla sua età> indica Hyashi <provari una paura simile, era come se l'oscuruità fosse entratà in me, ero totalmente incapace di reagire in qualunque modo, ma in compenso tutto ciò mi ha permesso di guarire dalla paura se avesse voluto mi avrebbe ucciso ma mi ha solo voluto impartire una lezione e io l'ho appresa fino infondo> sorride lievemente guardandola segno che ormai la rabbia è passata o comunque se ne percepisce solo qualche lieve residuo, poi la sente che continua e incredibilmente gli da ragione e racconta la sua storia e replica <esatto io stesso non avrei saputo esprimerlo meglio questo è quello che voglio diventare una colonna portante senza necessariamente avere la carica da Kage un punto di riferimento, e chissà magari un giorno un giovane genin vorrà chiedermi di essere il suo sensei come fu per me con Lady furaya> sorride apertamente adesso la rabbia non c'è più si è calmato del tutto e dice <anzi mi dispiace per la sfuriata di prima ma su certe cose mi scaldo molto facilmente l'avrai sicuramente notato> ridacchia brevemente guardandola e continua <io non cambierò nel percorso e non userò scorciatoie per diventare più forte l'unica cosa che ti fortifica davvero è quello che non ti uccide, poi ci sono allenamento e l'esperienza, ma quello che non ti uccide ti fortifica e ti tempra> la guarda ascoltandola e improvvisamente si rattista la guarda e non sa perchè d'istinto le mette una mano al centro della schiena e dice <no non è così non hai fatto danni in un certo senso sei stata anche tu una colonna portante di questo villaggio e se non fosse stato per te e per gli altri a quest'ora la mia intera generazione sarebbe sparita e questo sarebbe un villaggio fantasma abbandonato a se stesso, tu hai salvato migliaia di vite non devi odiarti> dice guardandola negli occhi ora <hai due figli bellissimi di cui uno credo diventerà un ottimo musicista visto che inizia così giovane, e devi andarne fiera> dice guardandola <perchè quella colonna portate che tu sei stata in passato io voglio diventarlo in futuro e affiancare le legende del villagio in sua protezione, esattamente come hai fatto tu Mekura Hyuga Colonna di Konoha> dice guardandola negli occhi serio in volto ma totalmente calmo

01:17 Mekura:
 Lo sguardo diventa più grave quando sente parlare del lascito del cappuccio rosso, in un certo senso è come se stesse parlando della sua "dinastia" o meglio quello che ha lasciato indietro il cappuccio rosso con l'aiuto non volontario di sua madre. La faccenda passa anche ad un'altra giovane Hyuga che la fa sgranare gli occhi in un certo senso in allarme da primo avviso, per poi tranquillizzarsi di più. <dieci anni> si ripete tra se e se ma era evidente una certa ansia...fosse stata più piccola, bastava che avesse 6 anni forse poteva essere, ma no, non era possibile. <deve sentirsi perduta> commenta tra se e se dispiaciuta per quella bambina cosciente solo in parte di quali atrocità possa aver subito. <no, non pensavo questo, ma ripensare a quegli eventi mi fa pensare a cose come se avessimo fatto tutto bene, o se molte cose potessimo farle meglio, se potevamo salvarne di più o più in fretta, se certe tragedie fossero evitabili> scuote il capo tornando in silenzio per un po' prima di annuire per quanto riguarda il Dio. <non devi> ridacchia <ahh non devi: è giusto che tu dica quello che pensi ed è giusto che io incassi se non so ribattere, per madama morte, come ho detto sono ben distante dall'essere infallibile nei fatti e nelle parole> da un colpetto di tosse guardando verso l'alto <e poi sono abbastanza vecchia ormai, se non imparassi a prendere con calma un discorso significa che non ho davvero imparato nulla nella vita> continua a sorridere divertita prima di annuire riguardo alle scelte ed ai traguardi che si vuole prefissare Norita. e poi sente quella mano al centro della schiena e quelle parole. lo sguardo rimane fisso su quello della sosia del vecchio Hiashi e si perde per un attimo in quel conforto gratuito le viene mostrato. Si zittisce, ripensando ai vari tentativi di aiutarla, di sostenerla e inevitabilmente di tutte le volte che si è sentita da sola e abbandonata...era da tanto che non sentiva un contatto umano e si sentiva miserevole a farsi sollevare lo spirito da un ragazzino. Prende un lungo respiro e afferma <dai a questa serpe al seno troppo valore> ma l'espressione era di gratitudine, una silenziosa gratitudine. <mi piacerebbe parlare di più con te e sapere di più anche di questa giovane Hyuga, ma immagino che se ne stiano già occupando al dojo..deve sentirsi persa> ripete di nuovo quelle parole con una certa amarezza <non so se posso aiutare, non so se sono la persona migliore, ma non mi dispiacerebbe parlarci un giorno> parla più tra se e se che con Norita al quale tuttavia dona una veloce occhiata. Intanto il cammino proseguirebbe fino ad una casa a due piani, piena di fiori alla base e, in generale dall'aspetto ricco e benestante. <casa dolce casa, vuoi entrare per un thè?> domanda la donna aspettando che Norita le dica si o no <in caso, ti ringrazio per il tempo passato e per il tuo aiuto verso una madre in difficoltà> ironizza ringraziando velocemente la tata la quale entra all'interno della casa per portare Kurako nel lettino. <dovrebbero esserci anche i miei figli maggiori Ai e Ken, non sono proprio della tua età dato che Ai è maggiorenne e Ken è un poco più piccolo di te> insomma non è una casa è uno pseudo asilo. <ma se vuoi entrare fai come se fossi a casa tua> detto questo attende che lui entri oppure lo saluterebbe per entrare dentro la propria casa e dividere le loro strade, per ora. [end]

01:47 Norita:
 l'ascolta mentre parla della minihyuga come la chiama lui la situazione sua è tremenda peggiore di quanto lo stesso hyuga potrà mai immaginare e guarda la donna dicendo <come ho detto non ho minihyuga cosa abbia passato> dice guardandola intristendosi <la chiamo così perchè non ha voluto dirmi il suo nome quando l'ho incontrtata una notte sul monte dei volti a piedi nudi sulla nuda roccia, e piana di cicatrici> la guarda triste abbasando lo sguardo poi sente il discorso sull'infallibilità e dice <nessuno è infallibile come hai detto giustamente tu solo la morte lo è, persino la stessa vita è fallibile difatti è costretta ad'arrendersi alla morte> sente le poche parole sulla serpe che si tributa da sola e dice <non so cosa dico la gente di te e non mi interessa per me sarai sempre una Colonna Portante di questo villaggio, e questo non cambierà mai> e dice poi tornando su Minihyuga <da quel che ne so frequentando quasi ogni giorno il dojo so che si sia trasferita al dojo sotto lo sguardo attento e vigile di Lady Kaori, se vuoi parlarci però fai molta attenzione ai gesti, odia e ha il terrore del contatto fisico anche minimo quando la conobbi stava per cadere e istintivamente mi issai e la sorressi afferrandola si è chiusa a riccio iniziando a contare, credo sia un suo meccanismo di difesa la dovresti trovare al dojo> dice guardandola e poi lo invita dentro per un thè e dice <accetterei molto volentieri ma devo andare devo prima andare a parlare con una persona e poi andare ad'allenarmi col Chakra Katon> sorride guardandola e dice <ma sarà per la prossima volta> sorride ancora e dice <però ti confesso una cosa sarai anche una tipa un pò strana, ma ti trovo molto simpatica> sorride guardandola mentre poi lei lo ringrazia e dice <figurati è stato un piacere ripeto come faccio a difendere il villaggio se non accorro in aiuto di una madre in difficoltà> sorride guardandola e saluta <ci vediamo> poi si rivolge al piccolo hiashi <ciao piccolo allenati con l'ocarina così un giorno mi farai sentire i tuoi progressi> sorride guardandolo e si allontana [END]

Norita incontra per caso Mekura e famiglia, da li nasce una interessante conversazione riguardo la volontà del fuego.