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Cos'è Che Mi Rende Speciale ?

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con Norita, Tomie

21:07 Tomie:
  [Monte dei Volti, Quarto Hokage] Non si sa cosa abbia spinto la giovane Nara ad allontanarsi così tanto dalla propria dimora, specialmente quando ormai il buio e la notte sembrano aver conquistato con impeto il cielo, infatti questo si mostra scuro e costellato occasionalmente da piccole entità luminose distanti da loro un'infinità, una luna non più piena, ma calante, illumina in tutta la sua eleganza tutto ciò che si staglia sotto di essa. Una brezza delicata non manca di soffiare e spostare occasionalmente qualche nuvola sporadica nel vasto urano, scuotendo con una lentezza esasperante le fronde degli alberi ed i sottili fili di erba, di un bel colore smeraldino che sotto la luce solare paiono risplendere. Non ha impiegato molto tempo nel salire le scale, nonostante le rampe si mostrano essere infinite per chi non ha un fisico allenato, per la Nara non sembra essere tra quelle persone, infatti nonostante sia giunta in cima al monte con del fiatone, non è stata sfiancata del tutto da quel suo muoversi rapidamente. Se ne sta seduta sulla testa scolpita del Quarto Hokage, il busto è appena inarcato in avanti, in modo tale che le braccia, distese, possano congiungersi con le caviglie, afferrate in una morsa delicata, dato che ha approfittato della sporgenza per sistemarsi al meglio ed incrociare le gambe, assumendo dune una posizione decisamente comoda. L'abbigliamento, nonostante sia buio e dunque fresco e la presenza di insetti come zanzare aumenta esponenzialmente, è abbastanza leggero per via della giornata calda, estiva: una maglietta nera a maniche corte abbraccia per bene la figura della giovane, mentre un paio di pantaloncini di jeans azzurrini rimangono abbastanza larghi e morbidi intorno alle gambe e alla vita, lasciando così le gambe scoperte mentre, come al solito, ai piedi sfoggia delle vecchie scarpe da ginnastica, decisamente usate e di colore differente. La chioma bionda, lunga, è raccolta in una morbida treccia laterale che le ricade sulla spalla destra. Il mento viene sollevato appena, in modo tale che lo sguardo possa posarsi sulle stelle dinanzi a lei, su quel quadro blu scuro decorato in alcune occasioni con punte argentate.

21:28 Norita:
 il nostro giovane hyuga ha appena terminato una sessione pomeridiana di allenamenti ha spostato la sessione notturna al pomeriggio per oggi e decide tornando a casa di rilassarsi per un mìpò sul monte dei volti di pietra e vi si reca giunto sul posto e sale le scale in breve tempo raggiunge la cima e si avvia al testone di Hashirama avvicinandosi al Testone del primo hokage nota essere libero però nota una presenza 3 teste più avanti, in particolare su Minato Namikaze 4° Hokage curioso stranamente si avventura fino a li e in quella posizione vede una ragazza che così a guardarla da dietro e per di più seduta non rivela molti dettagli visivi ancora più incuriosito decide di avvicinarsi l'unico dettaglio che ha potuto vedere da vicino sono i capelli biondi a treccia laterale, e una volta a portata di voce dice <buona sera è libero ???> esordisce nella più classica delle maniere con educazione e una battutina perchè insomma chiedere se è libero quando su quel testone di starebbero comodamente in 5 e loro sono due è come minimo una battuta, e dice continuando indicando così un posto di fianco alla fanciulla non sa perchè ma in qualche modo qualla ragazza lo incuriosisce e adesso che è più vicino nota che potrebbero avere la stessa età o comunque molto vicina oltre al fatto che si tratti di una ragazza decisamente molto carina dotata anche di una prosperosa fisicità, quindi sta lì molto banalmente ad'attendere la risposta di lei

21:45 Tomie:
  [Monte dei Volti, Quarto Hokage] Le spalle inevitabilmente si abbassano nel mentre che il collo verrebbe teso in avanti, desiderosa di potersi protendere ad osservare quelle stelle, punti luminosi di un colore silvestre che da lontano risplendono in tutta la loro magnifica freddezza. La quiete che si è originata intorno alla propria figura dovrebbe darle la possibilità di potersi, in un certo modo, astrarre dalla realtà e proiettare la propria mente in una direzione assai lontana, quasi il tutto l'aiutasse nel raggiungere quelle stelle così lontane. Le iridi nocciola, socchiuse in una piccola fessura, sono indirizzate verso la vastità nera, costellata da stelle sparse. Non s'avvede della figura dello Hyuga in avvicinamento, dato che non solo gli dona le spalle, ma anche perché particolarmente concentrata nell'osservare la luna e le stelle. Sobbalza visibilmente nell'attimo in cui l'altro opta per farsi presente, per questo, voltandosi poi rapidamente verso di lui con una parziale torsione del busto, non manca di posare sul volto dell'altro lo sguardo. Le labbra rosate si dischiudono in un sorriso cordiale, grazioso nel complesso, soprattutto se l'espressione del volto è lasciata morbida e soggetta ad eventuale mutamenti. <Buonasera!> squillante la voce, non manca di esprimere tutto il suo buon umore con un solo e singolo saluto, <Oh, certamente.> in merito se il posto accanto a lei sia libero o meno e, posando la mano sulla roccia fredda, andrebbe a battere su di essa un paio di volte con movenze decisamente lente e attente, un chiaro invito silenzioso ad unirsi a lei. <Non sono bellissime?> lo sguardo torna poi a sollevarsi verso il cielo, alla ricerca di quelle stelle imperturbate dallo scorrere del tempo e occasionalmente celate dal passaggio di nubi. Un sospiro flebile è emesso da quelle labbra rosate, che non smettono di essere piegate in quella curva graziosa, in un sorriso gentile.

22:17 Norita:
 lui arriva e si palesa ma lei è talmente concentrataa sognare con lo sguardo alto verso le stelle che quando la saluta sussulta e ridacchiando brevemente dice <scusa non volevo spaventarti> sorride brevemente e la guarda mentre lei gli sorride guardandolo un sorriso morbido delicato quasi pacioccoso, simile a quello di una bambina, e a questo punto lei in risposta al fatto se il posto fosse libero o no replica <Grazie> ricambia il sorriso guardandola e adesso che lei lo ha a portata di visuale può notarne aspetto e abbigliamento non porta con se l'equipaggiamento ha solo 5 fuuda con Kunai sigillati nelle cui impugnature sono state arrotolate delle carte bomba sensore e tiene questi 5 Fuuda in tasca perchè non si sa mai, e indossa una tuta da allenamento bianco panna con pantaloni di maglia superiore con maniche lunghe e larghe in coordinato, dei sovragambe verde militare e sandali anch'essi sono dello stesso colore mentre i capelli sono molto lunghi poco oltre il sedere ben curati e di colore castano scuro tenuti sciolti escludendo il teminale a 30cm dalle punte legato con elastico verde militare e infine il coprifronte della foglia posto su fascia elastica che si trova sotto i capelli lasciando in bella vista la placchetta col Simbolo di Konoha e appena arriva quella domanda rivolge lo sguardo al cielo pure lui <ti confesso una cosa, io vengo qui non dico ogni giorno ma poco ci manca, e spesso mi fermo a riflettere sul villaggio, ma altre volte mi blocco a guardarle> parlando ovviamente delle stesse e continua <da piccolo credevo che allungando una mano avrei potuto afferrarle> dice guardandola negli occhi con le iridi perlacee e adesso si è reso conto di non essersi presentato e dice <perdona la mia sbadataggine> sorride brevemente guardandole e dice <io sono Norita> dice guardandola negli occhi adesso attendendo la replica di lei

22:24 Norita:
 [Edit][Equip: 5xfuuda con Kunai sigillati con arrotolate delle carte bomba sensore sull'impugnatura]

22:35 Tomie:
  [Monte dei Volti, Quarto Hokage] Si unisce anche lei a quella breve risata emessa dallo Hyuga, partecipando maggiormente per scacciare via quel lieve imbarazzo nell'essersi fatta cogliere di sorpresa piuttosto che per altri motivi. Il capo si abbassa per qualche frangente, portando le iridi nocciola a soffermarsi per un breve periodo ad osservare silenziosamente le luci artificiali provenienti dalla città, il loro movimento e quanto queste, se paragonate alla luna o alle stelle, sono incapaci di competere anche solo per bellezza, nonostante la città di Konoha, vista di notte, rimane comunque uno spettacolo mozzafiato. Lo lascia accomodare accanto a sé, non riuscendo però ad evitare di osservarlo con la coda dell'occhio, oltre le varie armi messe in mostra e pronte all'utilizzo, inevitabilmente si blocca nell'osservare il suo volto, principiante il copri-fronte, che viene sfoggiato con orgoglio nel luogo dove dovrebbe essere infatti messo. Un sopracciglio biondo si inarca debolmente verso di lui, ruotando con maggiore lentezza il busto in sua direzione, in modo tale che il capo possa voltarsi ad osservare il volto dello Hyuga, <Sei un Genin?> la voce è morbida, delicata, una carezza vellutata e in armonia con la quiete del paesaggio. <Davvero?> lievemente incredula all'udire quel racconto, ma non per questo meno interessata o felice nell'udire una simile apertura nei suoi confronti, <In effetti la loro bellezza è capace di ammaliare anche le menti più lucide.> sospira, sorridendo flebilmente. <Da piccola, ogni notte di Luna Piena, credevo che sarei stata capace di parlare con La Principessa della Luna, Kaguya-hime.> non manca dunque di far riferimento ad una vecchia favola che erano soliti raccontarle i nonni, una favola che l'ha sempre affascinata, sin da quando era decisamente piccola. <Piacere mio, Norita-kun!> seppur il suffisso donato sia abbastanza amichevole, solitamente utilizzato con amici, non manca di mostrarsi formale nella presentazione, tanto che esegue anche un piccolo inchino, <Sono Himawari, onorata di fare la tua conoscenza.> e solamente ora, tornerebbe dritta con il busto. <Sai...> proverebbe ad esordire lei, con un sorriso candido che le curva le labbra, <Hai degli occhi stupendi....> la voce è flebile, ma sincera, <Mi ricordano la Luna.> e data la loro unicità, non sarebbe per lei difficile comprendere a quale clan appartenga.

23:14 Norita:
 la guarda mentre i due si scambiano le primissime battute della loro conversazione e alla domanda sul proprio grado annuisce in conferma dicendo <sono genin da più di 3 anni ormai, tu invece frequenti l'accademia???> ice guardandola e lei reagisce con stupore alla storiella di quando era piccolo e dice riferito all'ammaliare <io invece mi concentro di più sul villaggio perchè è tutto ciò che ho tolti quei pochissimi amici, e ho promesso alla mia Sensei che avrei impiegato il Massimo Impegno per diventare più forte e poterlo proteggere> sente poi la storiella a cui lei credeva da bimba e dice <beh si conosco quel nome devo averlo sentito da qualche parte ma non ho mai collegato a cosa potesse riferirsi> poi lei continua a parlare che nel dichiarare il piacere di conoscerlo e lo chiama Norita-Kun, mai nessuno lo aveva chiamato così e lei può notare come Norita in quel momento sia arrossito, e non è una rosa che a lui capiti spesso anzi non capita praticamente MAI, e quando sente il nome di lei dice <Himawari è un picere> sorride lievemente imbarazzato dal suffisso appena ricevuto, coooosaaa Norita imbarazzato che arrossisce ??? ma che è sta novita ??? da quando ??? e continua verso di lei <però penso che lo accorcerò> dice guardandola e riflettendo qualche secondo dice <ecco si credo che ti chiamerò, Hima> sorride guardandola <sei d'accordo Hima-Chan> e poi lei spara una bomba emotiva a norita gli fa un complimento per i suoi occhi di solito elargisce attenzioni, ma questa è la prima volta concretamente che ne riceve, quel complimento lo coglie impreparato, il rossore aumenta e si agita, ma in senso positivo, e dice <beh Grazie> non sa che dire lui un logorroico cronico non sa che dire, lui stesso non capisce molto di cosa sta accadendo, ma la cosa non gli dispiace affatto anzi continua a sorridere in maniera molto aperta ed'espansiva verso la ragazza

23:33 Tomie:
  [Monte dei Volti, Quarto Hokage] I grandi occhi nocciola, per via delle palpebre che vengono socchiuse, sono rese un piccolo spiraglio che par brillare di luce propria, talmente scure che la luce lunare non può far altro che brillare debolmente riflessa, in contemporanea un'espressione decisamente affabile non mancherà di certo di addolcire i suoi tratti del volto, donandole un'aria affabile, pacata, tipica di chi sembra essere serafica per natura. Non proferisce parola alla risposta che giunge, compiendo il fine della sua domanda e, ricevendone un'altra come contro risposta, si trova costretta a scuotere lentamente il capo, movimenti quasi solenni i suoi, se solo non fosse una semplice conversazione tra due coetanei, <Non ancora... Mi piacerebbe molto, però... Dovrei iniziarla a breve.> non tarda dunque nel rispondere e già che c'è, la mancina verrebbe sollevata ed adagiata sulla nuca, quasi fosse imbarazzata fare una domanda simile, <Ma è davvero così difficile come dicono l'esame per divenire Genin?> nessuno in famiglia, a quanto pare, le da le informazioni che cerca, spingendola dunque ad indagare altrove e raccogliere da altre parte le informazioni necessarie. <Davvero nobile da parte tua.> sottolinea lei con vivo interesse, annuendo appena alle parole che vengono pronunciate, <Se posso chiedere...> tenterebbe negli istanti successivi, serrando per un breve momento le labbra, <Chi sarebbe la tua Sensei?> non è detto che sia curiosità, ma nemmeno interesse strategico, forse entrambi, forse nessuno dei due, in ogni caso non manca di palesare la sua sete di conoscenza. Sorride poi, delicatamente, <Un giorno te la racconterò, se vuoi.> in merito all'antica favola a cui sta facendo riferimento. Interdetta nel vederlo arrossire, non comprende, in un momento iniziale, come mai possa essere successa una cosa simile, infatti, nemmeno a concedere l'altro del tempo per spiegare, tenterebbe di protendere le dita della mancina, così come la mano, all'altezza della fronte altrui e, se non fosse stata precedentemente bloccata oppure ostacolata, con la massima delicatezza e premura proverà a sollevare appena l corpi-fronte dalla fronte stessa per adagiare le dita e parte del palmo, come a voler controllare che l'altro non si sia sentito improvvisamente male. Riuscita o meno nel suo intento, torna dritta con la schiena, sorridendo con cordialità, <Non c'è alcun problema, anzi, meglio così... Alcune volte mi stanco persino io a sentire il mio nome tutto per intero.> scrolla le spalle, decisamente tranquilla nel fare una simile ammissione. Questa volta il rossore sembra comprenderlo, infatti non fa altro che sorridere, delicata, <Di nulla, è la verità!> e detto ciò, non smetterà di mantenere lo sguardo fisso sul volto dello Hyuga, prestando maggior attenzione alle iridi di un colore tanto particolare. <Come mai da queste parti?> chiederebbe senza alcun pelo sulla lingua, come se fosse quella una conversazione tra due vecchie conoscenze, amici di vecchia data che si rincontrano dopo diverso tempo.

00:06 Norita:
 è ancora sotto l'effetto di quell'ondata emotiva di prima ma pian piano si riprende quando si riprendono i discorsi di accademia e dice <quando inizierai l'accademia chiedi di Yume-sensei, può sembrare strana, ma a modo suo è un ottima sensei puoi imparare molto da lei> sorride guardandola ancora visibilmente scosso da prima, ma in maniera piacevole non sa bene cosa gli stia capitando o cosa stia succedendo con questa ragazza, sa solo due cose la prima è che questa situazione lo confonde in parte, la seconda e che la stessa situazione che lo confonde lo rende anche felice e alla domanda sull'esame dice <beh tutto dipende da te quando hai studiato quanto ti sei allenata e ti sei impeganta e con che spirito affronti l'esame, e sopratutto c'è una cosa importante che devi capire prima di sostenere l'esame per genin perchè vuoi diventare Ninja, perchè essere ninja non è facile, e non tutti ci riescono> sorride ancora guardandola e dice <ma non so perchè ma ho il sospetto che tu lo supererai a occhi chiusi, magari possiamo allenarci assieme qualche volta prima dell'esame> dice guardandola e poi lei gli chiede della propria sensei gli chiede di rivelarle il suo nome, ma il realtà quel nome lei come l'intero villaggio e le 5 terre dei Ninja lo conoscono molto bene e risponde <beh la mia è una sensei molto particolare un pò strana se la conosci da vicino ma senza dubbio una persona straordinaria> dice guardandola <la mia sensei è Furaya Nara attuale Decimo Hokage> dice guardandola e pronuncia nome e carica della sua sensei con estremo orgoglio, poi lei acconsente all'accorciare il proprio nome e dice <bene allora che Hima-Chan sia> sorride guardandola ormai il rossore del volto è sparito ma quella sensazione di felicità rimane, lei conferma il complimento per gli occhi e dice <beh se è per questo non sono l'unico qui ad avere due occhi bellissimi> ridacchia brevemente ripetendo le stesse identiche parole di lei <anche i tuoi sono bellissimi anzi i tuoi lo sono ancora di più...e sai perchè, per i miei ricordano la luna io nei tuoi la luna la posso vedere direttamente perchè vi viene riflessa> sorride guardandola e questa volta elargisce lui un complimento in risposta al suo sempre istintivo e naturale anche perchè ricordiamoci sempre il suo nindo essere se stesso sempre e comunque non mentire mai e non nascondere mai i propri pensieri, e all'ultima domanda risponde <perchè ogni sera io vengo qui> indica la piana <ad'allenarmi e poi mi rilasso sul Primo Hokage di solito, ma sai anche il quarto è davvero comodo> ride adesso manco fosse seduti su qualcosa di morbido

00:26 Tomie:
  [Monte dei Volti, Quarto Hokage] Il busto della ragazza torna dritto per bene, nemmeno fosse una molla al massimo delle sue capacità, che impiegherà davvero poco tempo nel drizzarsi e nel rilassare le spalle, il tutto senza muovere le mani, che giacciono inermi sul suo stesso grembo, chiuse appena in due piccoli pugni. Composta e posata nel sedersi, non manca di ruotare parzialmente il busto verso l'altro, sorridendogli con anche fin troppa tranquillità e naturalezza, ma i tratti del volto tenuti così morbidi e delicati sono vessillo e simbolo di un buon umore frutto, probabilmente, di un carattere perennemente positivo e gioviale; <Lo farò, promesso.> datole il nome, annuisce con solennità a quel consiglio che riceve, anche perché la Hyuga è un suo superiore, in un certo senso, dato che anche lei ha intenzione di divenire una ninja il prima possibile, anche se non sarà così facile come pensa. Inclina di poco il capo all'udire di quel breve discorso che le viene fatto, motivante, certamente e nonostante non possa far a meno di apprezzare quelle parole, avrebbe comunque preferito qualche dettaglio in più, annunciato in modo velato dal suo sospiro, <Sarebbe un grande piacere e onore, Norita-kun!> voce melodiosa la sua, allegra, che non manca di sottolineare le sue emozioni e rendere noto come la sua emotività sia evidentemente chiara. Sgrana gli occhi e per poco non si strozza con la sua stessa saliva non appena viene nominata Furaya, non solo Hokage della città, nota per tutti i trascorsi e per le guerre combattute, ma anche per essere il capo clan dei Nara, clan a cui la stessa giovane biondina dovrebbe appartenere. Per un po' rimane ferma lì, incredula, almeno fino a che non riesce a connettere senza alcun problema, <L-La tua s-sensei è Furaya-sama?!> non da per scontato che l'altro la possa sta anche ingannando, fiduciosa nelle sue parole, da per scontato che il tutto sia vero, per questo, entusiasta e con gli occhi colmi di ammirazione e rispetto, aggiunge, <Devi essere davvero speciale, allora.> convintissima delle sue parole. <E-Eh?> ora sembra essere il suo turno divenire rosa in volto, infatti non appena quel complimento le viene rivolto, ecco che le gote avvamperanno e, spostando lo sguardo rapidamente verso Konoha sottostante, andrà a nascondersi parzialmente il volto con le mani, infatti entrambi i palmi si poseranno sulle sue gote, sperando che rapidamente il rossore svanisca, senza, però, smettere di sorridere; <G-Grazie mille, Norita-kun... Nessuno me lo aveva mai detto prima d'ora.> e qui si lascia sfuggire una breve risatina, imbarazzata, ma decisamente divertita dalla situazione. Si concede un'altra risata per via di quelle parole, <Sai un tipo davvero buffo, sai?> e con altrettanta naturalezza, senza pensarci, parla, affermando <Mi piaci.> amichevole, tanto che scrolla le spalle, per accentuare la disinvoltura in merito.

01:01 Norita:
 la guarda e annuisce nel momento in cui lei conferma che chiederà si Yume Sensei, nonostante si sia quasi addormentata un paio di volte a lezione e sia un pò troppo volgare per dei ragazzini in lei ha potuto trovare una guida per le prime conoscenze dell'essere Ninja e quando arriva la risposta sull'allenarsi assieme dice <allora pensa prima a farti le tue lezioncine in accademia compresa quella pratica e poi ne riparliamo d'accordo Hima-Chan???> e poi e poi vede la reazione di lei all'annuncio che l'hokage e capo del suo stesso clan sia la sensei di norita e dice <in realtà mi ha accettato come allievo da poco doobiamo ancora fare assieme il primo allenamento però, no non sono speciale> dice guardandole negli occhi <se avessi creduto di essere speciale l'onorevole Furaya-Sensei non mi avrebbe mai accettato come allievo, mi ha accettato solo perchè ho dimostrato una certà umiltà unita a una forte ambizione di diventare più forte e proteggere le persone a cui voglio bene i miei amici e per esteso tutto il villaggio, in altre parole lei in me ha rivisto la se stessa di un tempo piena di sogni e di ambizioni, ecco perchè mi ha accettano, non per una qualche caratteristica che mi rende speciale> dice guardadola negli occhi e quasi perdendosi in questi, si potrebbe quasi dire che si stia immergendo in quegli occhi e al suo complimento lei reagisce come farebbe una ragazzina e sorride guardandola e se lei glie lo permettesse allungerebbe una mano sinistra per farle una lieve carezza sulla guancia sinistra di lei sempre che lei non opponga resistenza, e dice <di nulla ho detto solo quello che penso> continua a sorridere e sente il fatto che lei lo trova buffo, e si fa una bella risata alla fine e una volta calmata la risata <tu invece non sei buffa> dice guardandola <sei molto> riflette cercando le parole adatte a descrivere quel poco che ha visto di lei e finalmente le trova <sei molto tenera e molto dolce> sorride guardandola e ma alla fine lei gli dice "mi piaci", cosa??? come ??? ma sta succedendo davvero ??? in una sola sera lei una ragazza quasi della sua stessa età lo ha così tanto sconvolto a livello emotivo trattandolo come mai è stato trattato in vita sua, ha arrosito ha ricevuto dei complimenti e inoltre lei vedendolo arrissire gli ha controllato la fronte per verificare se stesse bene e qui torna ad'arrossire vistosamente a quelle parole che non aveva mai sentito in vita sua e alla quale risponde <beh allora siamo in due> sorride guardandola <Mi Piaci molto pure tu> ma non ci stiamo dimenticando un piccolo dettaglio e Tenshi??? fino a poco tempo fa aveva detto di esserne innamorato però è anche vero che sa bene che quei sentimenti non hanno futuro, perchè lei non li ricambia affatto, ma in questo frangente in presenza di questa ragazza sembra che niente possa distrarlo da lei da Hima-chan

20:19 Tomie:
  [Monte dei Volti, Quarto Hokage] Le labbra carnose della ragazza non mancano di curvarsi un una graziosa piega allegra, indice di quel suo buon umore, principalmente causato non solo da quella sua naturale predisposizione ad essere cordiale e gioiosa con tutti, unita ad un ottima compagnia, infatti lo stesso Hyuga si sta rivelando molto più interessante di quanto la ragazza si aspettasse. Le iridi nocciola, fisse sul volto altrui, non sembrano accennare a smuoversi dall'altrui sagoma, anche perché è anche fin troppo presa e concentrata nella conversazione che sta avendo con Norita e annuendo dunque alla proposta che le viene fatta, non mana di concedersi poi un flebile sospiro, <E va bene, farò le mie lezioni... Anche se mi sarebbe decisamente piaciuto vedere come si allena un ninja.> perché lei non lo è, non ancora e le piacerebbe sapere quante più cose possibili prima di incominciare il percorso in accademia, anche perché potrebbe trovarsi non solo avvantaggiata, ma potrebbe far in modo di poter sviluppare ipotesi e strategia per conto proprio a cui potrebbe tentare di venire incontro. Silenziosamente ascolta quella spiegazione che le viene fornita, non emette alcun suono mentre Norita parla, tace e annuisce occasionalmente con alcuni cenni del capo, <Credo ancora che tu sia speciale, c'è qualcosa in te di diverso dagli altri.> non manca di esprimere ad alta voce il suo punto di vista, infatti, con un flebile sorrisetto che le curva le labbra, non manca di mostrare anche più che convinta nella gestualità. Con il busto dritto e con le gambe incrociate dinanzi a lei, giace immobile sul testone di pietra del Quarto Hokage senza pronunciare alcuna parola, anzi, si limita ad arrossire, a divenire di un rosso acceso, fortunatamente parzialmente nascosto dalle ombre della notte e dalla lontananza di fonti di luce come lampioni o altro; rossore che non svanirà, ma sembrerà accentuarsi quando percepisce le dita dell'altro sfiorarle la guancia sinistra, che nel frattempo era tornata allo scoperto dalle stesse mani della ragazza. Timidamente sorride, abbassando solamente ora lo sguardo verso la città che si staglia sotto i due. <D-Davvero?> sgrana appena gli occhi, non spettandosi chiaramente quella contro battuta al complimento fatto, <Grazie mille, Norita-kun.> colpita da quelle parole. Ridacchia divertita nello scorgere quel rossore, ma rimane, più che altro, colpita quando lo Hyuga ha la bella faccia tosta di ricambiare quell'affermazione, che le strappa un sorriso intenerito. <Non mi aspettavo di trovare una compagnia tanto piacevole nel buio...> commenta delicatamente, distendendo le gambe dinanzi a lei, <Quasi quasi mi conviene tornare qui più spesso, allora.> ci scherza su la stessa Nara.

20:52 Norita:
 ascolta le parole della ragazza diferite all'allenarsi assieme e dice <hey guarda che io non ho mai detto che non possiamo allenarci anche adesso, solo che sarebbe meglio farlo dopo le lezioni in modo da avere già le conoscenze di base,così avresti potuto allenarti con me e capire come applicarle, ma se vuoi posso provare a insegnarti io quelle poche cose che da genin in uesti 3 anni ho imparato, farebbe molto piacere pure a me> sorride guardandola apertamente un sorriso di quelli proprio grandi belli solari che ti fanno illuminare la faccia, perchè non nessuna persona che ha incontrato lui è mai stato così bene ed'è stato così felice, e di nuovo lei parte con un ennesimo Jutsu emotivo devastanza, lei crede ancora che sia speciale che abbia qualcosa di diverso e lui già era arrossito quando lei le ha detto mi piaci, rossore non ancora svanito ma il rossore aumenta ancora adesso col cuore che accelera le palpitazioni vistosamente tanto che guardando molto attentamente il petto si potrebbe vedere il battito accelerato, e appena lei chiede conferma su tenerezza e dolcezza un attimo cerca di riprendersi e dice <si Davvero, sei molto dolce e molto tenera> ci tiene a ribadirlo e aggiunge <e sai cosa in particolare mi fa impazzire, i tuoi occhi starei le ore a fissarli> sorride guardandola con un lieve imbarazzo <io tuoi occhi parlano Hima-chan> sorride guardandola e poi replica alle ultime parole di lei <nemmeno io credevo che avrei mai fatto una conoscenza tanto intrigante e piacevole raramente c'è qualche pazzo sveglio di notte che viene qui, ma evidentemente non sono l'unico pazzo e venire in un posto simile di notte>, e dice ridacchiando ovviamente parla di pazzia ironicamente e nel senso buono del termine non le sta certo dando della pazza <guarda personalmente non mi dispiacerebbe affatto trovare te qui ogni volta che salgo su questo monte, potrei persino farci l'abitudine pensa> sorride guardandola perso negll'immensita dei suoi occhi e le dice <mi duole dovertelo chiedere, hima-chan ma potresti un momento chiudere gli occhi???> le chiederebbe guardandola attendendo quindi una replica

20:59 Norita:
 [Edit] lei crede ancora che sia speciale che abbia qualcosa di diverso e a quella frase replica <davvero...???> la guarda sorridendo e chiede allora <e dimmi quale sarebbe questo qualcosa di diverso dagli altri ???> chiede curioso guardandola e lui già era arrossito quando lei le ha detto mi piaci.........

21:21 Tomie:
  [Monte dei Volti, Quarto Hokage] Socchiude di poco le palpebre e tornando a guardare dinanzi a sé quel meraviglioso paesaggio di sole luci che si staglia come un'imponente tela dipinta con colori scuri, non manca però di spostare appena il capo per poter posare le iridi nocciola con la coda dell'occhio sull'altrui figura, senza comunque smettere di sorridere, compiaciuta da quel dire che viene ascoltato con non poca attenzione ed interesse, <Allora accetto con molto piacere la tua offerta, Norita-sense'~> il tono utilizzato in quel frangente si presenta melodioso, quasi canticchiasse quella sua affermazione, che non mancherà comunque di decisione. L'aggiunta del suffisso onorifico è ovviamente dovuta per portare a termine lo scherzo, palesando dunque un animo giocoso e facile al divertimento, soprattutto se mira a scorgere ancora una volta del rossore vivo sulle guance dello Hyuga. Corruga debolmente la fronte, quasi non si aspettasse quella domanda, dando infatti per scontato che l'altro sia già a conoscenza di cosa possa renderlo speciale, diverso dagli altri ragazzi che è riuscita ad incontrare, <Davvero non lo sai?> nonostante il tutto non esita nemmeno un frangente a porgli quella domanda. Ricevuta una risposta o meno, non manca comunque di emettere un sospiro delicato, <Prima di tutto è evidente quanta dedizioni e passione ci metti negli allenamenti, altrimenti non saresti divenuto un Genin tre anni fa, anche perché ora sembri u mio coetaneo, quindi...> ed è una delle cose che l'avrebbe colpita principalmente, <Come seconda cosa, ti sei offerto immediatamente per aiutarmi, nonostante io non sia una ninja e voglia imparare.. Molti avrebbero rinunciato a priori o avrebbero inventato una scusa, ma tu no. Sei un ragazzo che ci tiene alla città, alle persone che la abitano.> infine, spostando nuovamente lo sguardo su quelle iridi perlacee, <E poi i tuoi occhi sono dello stesso colore della Luna, nessuno sarebbe stato benedetto con una cosa simile se solo non custodisse qualcosa di speciale all'interno del proprio cuore.> e la mancina si sposta, adagiandosi così al centro del proprio petto, distendendola in seguito all'altezza di dove dovrebbe trovarsi il muscolo. Con le gote rosse, per un breve momento distoglie lo sguardo, <Sono nocciola, non sono nulla di speciale, in verità...> scrolla dunque le spalle, ribadendo senza alcun timore il suo pensiero, seppur possa sembrare duro con la sua stessa persona. <M-Magari possiamo darci un appuntamento fisso... No?> seppur lievemente imbarazzata, proverebbe comunque a fare una proposta simile, anche perché potrebbe riuscire a passare del tempo con una nuova conoscenza, <Nel senso... Se ti va, ovviamente, capisco che la vita da Genin è diversa da quella di un allievo, quindi non ti biasimo se non puoi, anzi, non ci sarebbe alcun problema.> aggiunge rapidamente, schiarendosi infine la voce con un piccolo e rapido colpetto di tosse, nascosto dal dorso della mano destra che verrebbe accostato appena alle labbra rosate della giovane Nara. Sbatte le palpebre un paio di volte, lievemente confusa, infatti non manca di sollevare un sopracciglio, ma nonostante il tutto, queste andranno ad adagiarsi e celare così le iridi nocciola, <Non è che ora sparisci nel nulla, vero?> domanderebbe con lieve divertimento, <Oppure mi fai uno scherzo... No?> in caso non le piacerebbe molto.

22:13 Norita:
 la ascolta sente che lo chiama norita sensei in tono ironico e con le stesso tono lui replica <non esageriamo eh> ride guardandola ma proprio di gusto <sono genin non jonin> continua a ridere poi lei dice cosa lo rende speciale e lei gli dona parole dolci lo tratta con tenerezza, e ascolta quelle cose che lo rendono speciale agli occhi di lei non riesce a trattenere la bocca chiuso che si spalanca in un espressione di puro stupore in quell'allenamento, lei ci vede dedizione e passione la dovve qualcun altro aveva visto solo un esagerazione, dove lei vede un offerta di aiuto disinteressato qualcun altro ha visto sopraffazione costrizione e secondi fini, e pensa "avrei voluto conoscerti molto molto tempo fa" <G-Grazie Hima-chan non ho mai pensato, che qualcuno potesse vedere in me tutte queste qualità, che non vedo nemmeno io, credimi avrei tanto voluto conoscerti molto tempo fa davvero> sorride è la quinta essenza della gioia e della felicità e poi lei replica al suo commento riferito agli occhi limitandosi a parlare del colore e dice <ma infatti io non parlavo mica del colore lo vedo anche io che sono nocciola, quello che cambia è il modo in cui guardi, i tuo occhi ridono quando ridi si distolgono se ti imbarazzi, se io vedessi di te solo i tuoti occhi capirei comunque cosa provi, perchè loro parlano senza fiatare ma parlano> poi lei parla di darsi appuntamento fisso e la guarda si guarda attorno e dice <assolutamente si non mi farebbe altro che un immenso piacere Hima-chan> la guarda e ascolta quella precisazione che fa spiegando la sua proposta e dice <se mi va...??? è ovvio che mi va la vita da genin non è molto diversa da quella di un allievo tranne per qualche missioncina sparsa> fa una breve pausa guardandola negli occhi in cui si perde nuovamente <e ricordati una cosa non importa il grado, non importa dove sono, avrò sempre tempo per te e se non ce l'ho lo creo> la guarda sorridendo apertamente la guarda quindi chiudere gli occhietti e dice scherzando <si esatto ti sto preparando uno scherzone con fiocchi e contro fiocchi> ridacchia brevemente per poi silenziarsi completamente le si avvicina lentamente al visto viso a viso e punta prima il naso ma poi sale ancora e si avvicina ancora finchè non deposita un lieve bacio subito sopra l'attaccatura del naso precisamente in mezzo agli occhi e lei potrebbe sentire un lieve piacevole solletichino in quel punto per via dei micro pelini presenti e le sussurra adesso <non immagini come vorrei che questa notte non finisse mai> si distanzia continuando a guardarla

22:55 Tomie:
  [Monte dei Volti, Quarto Hokage] Un sorriso divertito irrompe sulle labbra della ragazza, costringendola non solo a dischiudere le labbra, per lasciarsi sfuggire una risatina effettivamente sorpresa da quel suo ammettere, ma anche a socchiudere appena le palpebre e nascondere parzialmente le iridi nocciola a causa degli zigomi che, per la grandezza del riso, vengono sollevati verso l'alto e fatti colorare di una tonalità particolare di cremisi. <Magari potresti essere un prodigio, no?> ci tiene comunque a farlo presente, sollevando un sopracciglio negli istanti successivi, sottolineando dunque la cosa con una sola movenza, <Genin o no, non dipende dal tuo grado effettivo, ma dalla tua abilità.> la voce è comunque carica di gentilezza e speranza, quasi sperasse di infondergli un minimo di sicurezza in se stesso e nelle sue abilità, che ce ne possa essere il bisogno oppure no. Scrolla le spalle al dire altrui, abbassando il capo per qualche frangente e, senza proferire parola, annuisce appena, lasciando che per un breve periodo possa essere il silenzio sovrano della conversazione, <Forse i Kami hanno voluto così... Magari eravamo destinati ad incontrarci solamente ora, qui, sul testone di Minato-sama.> per un qualche altro istante, la fronte viene corrugata debolmente, <Magari solamente ora abbiamo bisogno l'uno dell'altra> è ovviamente un ipotesi quella che pronuncia la ragazza, estremamente delicata ovviamente nell'esporre il suo pensiero senza battere ciglio e, sollevando solamente ora il mento, torna a sorridere con notevole gentilezza. Sgrana visibilmente gli occhi e le gote tornando ad essere di un rosso acceso, chiaro segno che la ragazza non si aspettava quelle parole, infatti nonostante abbia provato ad aprire bocca per dire qualcosa, il fiato le rimane fermo in gola, non riesce ad emettere nemmeno un suono. <A-Ah si?> non riesce a formulare un'altra frase, anche fin troppo rossa in volto e incapace di pronunciare una risposta coerente, borbotta appena una domanda corta, che comunque viene posta alla ricerca di una conferma. <Grazie, Norita-kun... Grazie davvero!> mpio il suo sorriso, luminoso come non mani ed incredula soprattutto di quelle parole che la colpiscono con estrema forza, si trova incapace nel dire o fare altro se non ringraziarlo con il cuore in mano e le gote ancora cremisi. Non impiega molto nel chiudere gli occhi e, per reazione involontaria, non manca nemmeno di distendere appena il volto, drizzando il collo, <Oh oh, allora ti aspetto.> e mai si sarebbe aspettata un simil gesto da parte dello Hyuga. Non appena quel bacio va a posarsi, immediatamente è possibile vederla sobbalzare, paralizzandosi per qualche istante e, solamente compreso cosa sia effettivamente accaduto, tremerà appena, simbolo che un fremito le abbia percorso tutto il corpo. Le iridi nocciola vengono sgranate e il volto, non solo le guance, divengono rosso scuro, borgogna quasi. Non riesce a parlare, sia fisicamente che mentalmente, ancora intenta a processare l'accaduto. Spinta da diversi fattori, esclamerebbe un colpito, <N-Norita-kun!> e slanciandosi, nonostante seduta, verso lo Hyuga, tenterebbe di eseguire un placcaggio degno di una delle migliori giocatrice di rugby. Infatti tenterebbe di abbassare il capo ad avvolgere poi le braccia intorno all'altezza della vita del ragazzo, se non a metà busto e se mai dovesse esserci riuscita, tenterebbe di stringerlo in un abbraccio, probabilmente facendo più forza del dovuto.

23:20 Norita:
 sorride guardandole mentre lei parla del fatto che lui potrebbe essere un prodigio e di come sapere o meno insegnare non dipende dal grado ma dalle abilità e dice <prodigio magari no ma mi impegno per diventarlo> sorride guardandola e dice ancora <poi sul fatto delle abilità hai ragione il grado cambia poco quello che conta è la fora di non arrendersi mai, e questa forza la puoi avere solo se hai qualcuno da proteggere> dice guardandola e quando lui afferma che avrebbe voluto inontrarla molto tempo fa lei dice <forse hai ragione, in questi 3 anni sono cambiato molto come Ninja e come persona, se per dire ti avessi incontrata 3 anni fa probabilmente adesso non saremmo qui> dice guardandola <o magari si> sorride guardandola andando così a insinuare un ironico dubbio, e lei alla fine lo ringrazie per fatto che dice che per lei lui avrà sempre tempo e lo avrebbe creato se non lo avesse avuto e qui si limita ad'annuire e dopo quel bacio che lui le da lei tremola quasi febbricitante e si lancia in un abbraccio lui ovviamente non si scansa anzi allaga le braccia così da facilitare il bersaglio e appena si chiude l'abbraccio va lui ad'abbracciare lei donandole un ulteriore bacio ma questa volta sulla testa, e le dice <Dimmi Hima-chan> sorride guardandola è la prima volta che è davvero felice in vita sua e lei con la testa a contatto col petto può sentire il battito cardiaco di lui accelerato, ma molto è quasi in tachicardia ma sta bene anzi non è mai stato meglio in vita sua

20:35 Tomie:
  [Monte dei Volti, Quarto Hokage] Voltato di poco il capo in direzione della figura di Norita, la lunga chioma biondo grano non manca di ondeggiare appena, tanto che la treccia, adagiata precedentemente sulla sua spalla, scivola con lentezza dietro la schiena della ragazza, lasciando solamente che alcune ciocche, mosse dalla debole azione del vento, possano incorniciarle quel volto niveo, colorato appena all'altezza delle gote. Le labbra, ancora una volta, si palesano in una curva delicata, mettendo in risalto quella tipica allegria che la caratterizza, senza ovviamente tralasciare la grazia che ne accompagna le movenze e la delicatezza che fa da supporto a quest'ultima. Non proferisce alcuna parola negli istanti successivi, infatti si limita a spostare lentamente le iridi nocciola sul volto dello Hyuga e a donargli la massima attenzione, annuendo occasionalmente al suo dire, senza mai distogliere da lui lo sguardo. <E tu...> tenterebbe di parlare, schiarendosi appena la voce con un flebile colpetto di tosse, <Hai già trovato qualcuno... Di speciale, intendo... Da proteggere?> la domanda, ovviamente, è abbastanza personale, tanto che, lievemente imbarazzata, lo sguardo rapidamente viene mosso in direzione della città sotto di loro illuminata dalla luce artificiale. Le gote infatti si sono colorate di una viva spolverata rossastra, timida, anche fin troppo, per fare una domanda del genere. <O-Oppure ti stavi riferendo in... In generale?> si affretterebbe ad aggiungere, ridacchiando sommessamente nel vano tentativo di sentirsi meno imbarazzata. Scrolla le spalle a quella considerazione, sospirando, <Potremmo esseri qui, secondo me... Non credo che ti avrei lasciato in pace, soprattutto tre anni fa.> ammette con schiettezza, sorridendo divertita al solo pensiero di come un lei, appena adolescente, possa andare dietro come un ombra. Ancora stretta in quel placcaggio da lei stessa donato, tenterebbe di nascondere il volto contro il petto del ragazzo, con il volto paonazzo. Ancora una volta, quando quel bacio le si posa sul capo, non si muove, ma un altro brivido le percorre la schiena. <T-Ti dispiace se rimanessi c-così... Per un po'?> abbracciata a lui, ovviamente.

21:04 Norita:
 ascolta quelle che in vero sono solo poche parole e la lascia parlare e quando chiede se ha trovato qualcuno di speciale da proteggere e mugugna leggermente <hmmm> riflettendo e nel riflettere ripercorre quei 3 anni, e pensa alle persone che ha conosciuto ma una in particolare gli salta in mente Tenshi, i loro trascorso sono stati burrascosi all'inizio pochi incontri tutti carichi di tensioni e facce scure, entrambi avevano mille problemi alle spalle, poi l'esame in cui hanno combattuto assieme contro Azrael in cui Norita fu Bocciato proprio per cercare di proteggerla commettendo un gesto avventato che in missione avrebbe potuto costrgli caro, poi l'impegno e l'allenamento durissimi solo per poterla proteggere al meglio la scoperta di un sentimento molto forte confuso con l'amore ma recentemente chiarito in una immensa inossidabile indistruttibile amicizia e infine una promessa la promessa di combattere assieme e proteggersi a vicenda, e dopo questi pensieri dice <si ho trovato una persona così ma non sono solo io a proteggerla ma anche lei protegge me ce lo siamo promessi di combattere assieme e proteggerci a vicenda> poi fa una breve pausa <tolta lei però il mio discorso era molto generico nel senso che ogni uno può trovare il suo qualcuno da proteggere, che può trattarsi di 1 persona 10 100 1000 o di tutto il villaggio> sorride guardandola e dice <ma se devo parlare nello specifico di me e dirti se ho trovato una persona che voglio proteggere io specificatamente> fa una breve pausa e sorride guardandole <ti posso dire che quella persona mi si è appena avvinghiata addosso come fosse un piccolo panda> sorride guardandola e quando lei dice che non l'avrebbe lasciato in pace 3 anni fa chiede <scusa che intendi col fatto che non mi avresti lasciato in pace> ridacchia brevemente e poi alla domanda di lei dice <no non mi dispiace affatto anzi> di corica tenendola abbracciata e dice portandola giù con se <per me possiamo pure stare così se tiva ???> sorride guardandola

21:52 Tomie:
 Immobile, quasi fosse divenuta rigida come il marmo, anche perché il pallore è quasi lo stesso, non oserebbe miniamene pronunciare alcuna parola, anche fin troppo intimorita di posare sull'altro lo sguardo e scorgere un'espressione decisamente non gradita e dunque, soffermandosi con particolare, ed improvviso, interesse in direzione della cittadina che si staglia sotto i due, illuminata appena da flebile luci artificiali, non parla, sembra quasi che non respirasse, persino. Improvvisamente silenziosa, tende appena il capo, lasciando che le iridi nocciola possano adagiarsi senza alcuna difficoltà sul buio sotto di lei. Quando finalmente giunge quella risposta, ecco che improvvisamente si lascia sfuggire dalle labbra un sospiro di sollievo che nemmeno si era accorta, poi, quasi fosse una reazione involontaria, rapidamente le labbra rosate si curvano in un sorriso grazioso ed effettivamente grato che l'altro le abbia risposto senza problema. Voltandosi dunque verso di lui, finalmente, con il volto ancora paonazzo, riprende ad annuire occasionalmente all'udire della spiegazione che giunge. <Ne sono felice.> commenta con un filo di voce e nonostante non le venga rivelata l'identità di quella persona, si accontenta, sospirando appena; anche perché sarebbe decisamente invasivo chiedere di chi stai parlando, esattamente. <Oh, capisco...> e annuisce, lasciando che la voce rimana comunque morbida nei suoi confronti. <Spero un giorno di trovare quella persona... Perché, per quanto il villaggio lo voglia difendere sopra ogni cosa, so che ci sarà sempre qualcuno a spingermi ad andare avanti, nonostante tutto.> il mento viene sollevato, poi, in modo tale che lo sguardo possa adagiarsi sulle stelle, che brillano di una luce particolarmente intensa. Norita, a quanto pare, sta riuscendo in qualsiasi cosa voglia fare, se il suo obiettivo è far divenire la Nara completamente paonazza e incapace di rispondere verbalmente. <M-Ma come!?> la voce è più uno squittio tremante, <C-Ci siamo appena conosci e-e... I-Io... N-Non...> vorrebbe dire molte cose, ma si trova incapacitata. Ancora stretto a lui, mantenendo le braccia avvolte intorno al busto del ragazzo, esita appena nel riprende a parlare, <In quel periodo litigavo costantemente per la mia famiglia... V-Volevo iniziare l'Accademia, ma mia madre insisteva che prima di incentrarmi lì, avessi una visione d'insieme del mondo che avrei potuto avere se solo avessi continuato gli studi. Passavo buona parte del tempo fuori casa, da sola e mi senti... Incredibilmente sola e per quanto mi allenassi, poi, con mio nonno, non ero mai sufficientemente brava come mio fratello minore.> sospira, socchiudendo appena gli occhi, <Mi avresti aiutata molto, in quel periodo.> e tace. Sobbalza appena quando si trova sdraiata improvvisamente sulla Testa del Quarto Hokage, eppure non si muove, sposta lo sguardo verso il cielo, <Sono sempre bellissime... Ogni volta che poso lo sguardo su di loro...> in riferimento alle stelle che, ben visibili per via dell'assenza delle nuvole, brillano in alto nel cielo.

22:22 Norita:
 la guarda mentre spiega e lei sembra irrigidita all'inizio ma poi si scoglie e si tranquillizza almeno finchè non lui non dice che la persona che vuole proteggere è lei ovviamente in modo ironico e velato lei si agita balbetta e stando disteso con lei addoso con la testa appoggiata sul petto le accarezza la testa e dice <hey calmati fai un respiro e tira fuori tutto quello che ti frulla in quel cervellino ok...???> ridacchia guardandla e poi lei racconta della sua famiglia e lì lui si rabbuia un poco riflettendo sulla sua di famiglia genitori traditi da un membro del clan anche se sotto genjutsu seviziati torturati usati come cavie da laboratorio e solo dopo uccisi, tutto per qualche strana fantasia fantasia sul sangue immacolato e sulla creazione di una stirpe di Hyuga puri, poi scaccia via quei pensieri non è il momento di pensare a queste cose un giorno glie ne parlarà di questa storia di questa tragica triste storia, la guarda e dice <anche tu avresti molto aiutato me in quel periodo non stato molto bello nemmeno per me dice guardandola> istintivamente gli viene di darle un piccolo bacino sulla fronte che ha così vicino che basta pochissimo per raggiungerla e continua riferendosi alle stelle <si sono belle questa sera ho visto molto di meglio che quei puntini lì> dice guardandola e facendo una breve pausa dicendo <e sono i tuoi occhi> la guarda ancora e continua terminando con <una notte ti conosco da neanche una notte ma più parli più scopro, e più mi piaci> sorride guardandola

22:55 Tomie:
 Chiude immediatamente le palpebre, celando dunque quelle iridi nocciola dalla vista di chiunque e stringendo il sottile strato con forza, esercitando infatti una forza ben precisa con i suddetti muscoli, si concentrerebbero, o meglio, tenterebbe di farlo. Prendendo poi di profondi respiri, come prima cosa fa in modo che venga immagazzinata una buona quantità d'aria all'interno della cassa toracica e, trattenendola poi, per far in modo che i battiti cardiaci diminuiscano, emette con estrema lentezza e solo appena l'anidride carbonica, un tempo ossigeno. Ancora una volta annuisce rapidamente alle parole di incoraggiamento che le vengono rivolte, sospira nuovamente e, riaprendo solamente dopo qualche istante le palpebre, sposta con estrema lentezza gli occhioni nocciola sul volto dello Hyuga, <D'accordo...> e nonostante sia visibilmente titubante, parla, <M-Mi domandavo... Su che base hai decretato che quella persona speciale sia io? I-Insomma, ci siamo appena conosciuti e potrei rivelarmi p-peggio di quanto tu possa immaginare.> lo sguardo si abbassa sul testo di pietra, accarezzandone i lineamenti con attenzione, <F-Forse è meglio quella persona... Quella che difendi e ti difende, è indubbiamente una certezza da tenere da conto, soprattutto in futuro.> logica anche qui, nonostante non sia affatto richiesto, <Comunque apprezzo davvero, le tue parole, il tuo pensiero.> ma comunque, alla fine, gli regala un dolce sorriso. Inutile dire che sembra aver trovato il miglior nascondiglio dell'intera Konoha, infatti, portando il volto all'altezza dell'incavo del collo dello Hyuga, dovrebbe uscire dall'altrui campo visivo, in modo tale che non possa notare il suo rossore. Nonostante i suoi piani, quel bacio lo riceve comunque e se continuasse di questo passo, probabilmente per l'imbarazzo e per il non esserlo aspettata rotolerà sino a valle (?). <S-Smettila.> borbotterebbe, stringendosi comunque all'altro, almeno in quell'abbraccio. <C-Che poi i-io... Io non so che dire.> è insolito come la Nara stia sfoggiando un'assortita e particolare gamma di sfumature rossastre. <Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il dio della morte prima dell’alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia.> e poi si sofferma, <Credi che sia questo che ci abbia fatti incontrare?> e tace, anche fin troppo imbarazzata.

23:47 Norita:
 dunque attende che lei parli la vede prende dei bei respironi profondi e dice ascolta ogni singola parola che le frullava per il cervellino che non è riuscita a dire prima emettendo solo dei balbettii incomprensibili, e appena lei finisce il suo pensiero sulla persona da proteggere scoppia istintivamente a ridere ma ri capisce che non la prende in giro solo l'ha fatto ridere ma si rende conto che potrebbe essere travisato e dice <scusa scusa ora mi calmo non volevo prenderti in giro scusa aspetta> ora è lui a ispirare profondamente riempiendo al massimo i polmoni ed'espirando quindi lentamente e dice <credo tu abbia frainteso le mie parole Hima-chan> sorride guardandola <Tenshi sarebbe meglio di te...???> ridacchia brevemente <lei è un amica una carissima amica con lei ho passato 3 anni di amicizia sincera e fiducia reciproca l'ho vista nelle condizioni peggiori senza trucco vestiti non curati, capelli scombinati, guarda un disastro, ma anche lei ha visto il peggio di me, e più come se fossimo fratelli> sorride a lei parlando di tenshi e dice <si senza dubbio è una certezza e combattiamo assieme per difendere Konoha, ma io combatto Con lei non per lei, ci proteggiamo a vicenda non sono io a proteggere lei, lei mi batte ogni volta che ci alleniamo, e abbiamo fatto molte missioni assieme, io l'ho accompagnata in ospedale e lei lo ha fatto con me> e la guarda facendo una pausa <ma questo non vuol dire che lei possa essere migliore di te, come Kunoichi ha un potere enorme, un giorno ha molte probabilità di diventare Hokage, ma ti assicuro che quello che stanotte è successo con te con lei non potrà mai succedere nemmeno fra 500 anni> la guarda ancora sorridendo <tu sei speciale davvero te lo vedo dagli occhi e no non mi piacciono così tanto solo perchè sono nocciola che se ho una predilezione per un colorito scuro in effetti> sorride guardandola <ma i tuoi occhi sono EMOTIVI> sottolinea verbalmente la parola, <se tu indossassi una maschera che ti copre tutto il viso solo dagli occhi capirei cosa provi, i tuoi parlano Hima> la guardanda ancora sorridendo e dice <poi è inutile che ci provi a passare per quello che non sei, ti ho capito Hima-chan ho capito come sei fatta, tu sei limpida trasparente come l'acqua di un fiume che scorre inesorabile ma che a lungo andare rende lisci i ciottoli che attraversa, i tuoi gesti sono Istintivi e sinceri le tue parole toccano il cuore> sorride guardandola e dice <ecco cosa ti rende speciale> semplicemente guardandola <e trovare una persona come te è una cosa più unica che rara, è un pò come trovare un oasi nel deserto, e quell'oasi per me sei tu, e il deserto il resto del mondo> la guarda stringendola a se in un abbraccio che pare con volerla fare andare via mai più e sente quel discorso sul destino e la tempesta di sabbia come metafora <be io non so cosa ci abbia fatto incontrare, so solo che non ho mai passato una notte così in tutta la mia vita certo 16 anni non sono tanti, ma tu sei la prima che riesce a farmi dire> breve pausa avvicinandosi all'orecchio di lei in un lieve sussurro <di essere veramente felice, tu non immagini quanto ho desiderato provare quello che sto provando stasera e tutto unicamente grazie a te> dice guardandola <io Voglio Proteggerti Hima e non voglio che ti accada mai nulla di brutto> le sorride apertamente in maniera solare ed'espansiva attendendo la replica di lei

00:06 Tomie:
 Improvvisamente si trova sommersa da un fiume infinito di parole, una forte corrente di discorsi che la travolge di punto in bianco, senza darle nemmeno la possibilità di prendere aria o riprendersi da quel gesto improvviso, non è capace, non riesce a fare altro se non serrare le labbra in una improvvisa linea retta e sgranare debolmente le iridi nocciola. Curiosità soddisfatta poi la sua, infatti non solo le viene rivelato il nome della persona che Norita aveva precedentemente citato, ma finalmente riceve una risposta ad una considerazione che mai si sarebbe aspettata. Dischiude rapidamente le labbra a quell'improvvisa schiettezza, colpita da come venga posta parola dopo parola in un dire tanto inaspettato da privarla del fiato, infatti si tira rapidamente sul con il busto e nonostante paia boccheggiare, nella speranza di prendere un po' d'aria, non sembra esserne affatto capace. Ogni parola, ogni singolo vocabolo pronunciato dallo Hyuga si presenza come uno schiaffo, non violento come si pensi, ma inaspettato, che ben presto muta in una carezza gentile, delicata. Gli occhi incominciano poi a pungerle e nonostante si sforzi di mantenerli aperti, sarà costretta rapidamente a serrarli, cosa che lascerà sfuggire delle lacrime, calde, saline, che le righeranno con estrema lentezza quelle gote ancora rosse. Rapidamente, posando il dorso della mancina sulla guancia sinistra, tenterebbe rapidamente di rimuovere quel segno del sentimento provato, stessa cosa che farà con il pollice della stessa mano per l'altra gota, il tutto con movenze rapide, con lo scopo di non farsi scorgere dall'altro. Si trova, ancora una volta, costretta a sciogliere quell'abbraccio per tornare seduta sul testone, ovviamente desiderosa di non bagnare gli indumenti altrui con le proprie lacrime e nonostante frettolosamente, ogni volta, si prodigherà di rimuoverle, torneranno sempre con insistenza, lasciando poi un flebile solco sulla pelle ancora rosata della fanciulla. Le iridi nocciola, protagoniste indiscusse del discorso, si posano finalmente, poi, con titubanza sulla sagoma di Norita. Il volto è arrossato, le gote anche, macchiate appena dalle lacrime, eppure sulle labbra di lei si staglia uno dei più grandi sorrisi mai visti dalla Nara. Puramente sincero e vessillo di quella gioia sprigionata a causa di quelle parole. <N-Non si dicono queste c-cose ad una ragazza...> tenterebbe di singhiozzare, per poi ridere flebilmente, <Che rischi d-di farla piangere.> la voce è resa un sussurro, probabilmente perché si è sforzata di non lasciarsi sfuggire alcun gemito durante quella brevissima sessione di pianto, commozione quasi. <Allora ti proteggerò anche io, Norit-kun... Potrai sempre contare su di me.> non riesce a dire altro, non è capace, sta ancora tentando di processare quello che le è stato detto e soprattutto con quale sentimento dietro ogni singola parola. Facendo poi forza sulle gambe, tenterebbe di tornare in piedi e, voltandosi, offrirebbe la destra all'altro, <Dai, sono sicuro che tu abbia fame...> delicata nel sorridere e nel muoversi, <Offro io!> tenterebbe di dire e, se le fosse concesso, tenterebbe di afferrare la mano altrui per condurlo, probabilmente, verso il Ramen di Ichiraku per offrirgli la cena, data l'ottima compagnia che lo Hyuga le ha donato. [exit]

00:41 Norita:
 mentre lui parla lei si dimena di nasconde si copre il viso finche proprio non si alza e continua a stropicciarsi e asciugarsi palesemente gli occhi e sente le pochissime parole che ha da rivolgergli o meglio che riesce a rivolgergli, la guarda e capisce che quelle lacrimen non sono perchè l'ha ferita offesa o altro sono lacrime di gioia e la conferma arriva quando vede un sorriso immenso aprirsi sulle labbra di lei sparato in direzione dello hyuga con quella semi ramanzina di cosa non si dice alle ragazze, con le realtive conseguenze e le si avvicina e spostata la manica della maglia sulla mano ad'avvolgere un dito l'indice della mano destra le si avvicina e dice <ma tu guarda cosa mi tocca fare> ridacchia brevemente ovviamente felice di farlo e va con la mano sinista a poggiarla sul viso di lei e col dito coperto dalla maglia va ad'asciugarle gli ultimi residui di lacrime e anche i segni residui sul viso poi la guarda e dice <ohhh ecco adesso va molto meglio> poi sente che lo proteggerà anche lei, ma qui lui sente una grossa differenza, percepisce che quel "Allora ti proteggero anche io", è drasticamente diverso da quello che Tenshi gli ha detto, finendo per promettersi di proteggersi a vicenda e il suo sorriso di allarga e dice <beh allora se è questo che vuoi vedi di sbrigarti a diventare una Genin Hima-Chan fino ad'allora sarò io a proteggere te> sorride guardandola negli occhi col sorriso più ampio e gioioso di cui lo hyuga è capace e che si sia mai visto su di lui e poi sente di quell'invito a cena, si beh cena per modo di dire è quasi l'alba ormai stann andando in pratica a far colazione COL RAMEN, e dice <va bene solo non pensavo ti piacesse il ramen> sorride guardandola mentre si lascia prendere per mano lasciando assieme a lei il monte dei volt di pietra [END]

Himawari e Norita si incontrano sul monte dei volti di pietra, per puro caso, i due legano praticamente subito, finendo con lo stare distesi sul testone del 4° hokage in un dolce abbraccio che li lega ancora di più, chiudendo il tutto con una colazione all'alba a Base di Ramen