Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Perchè Vuoi Aiutarmi ?

Free

0
0
con Norita, Kizuko

21:23 Kizuko:
 Un’altra notte, la stessa luna e lo stesso cielo, persino le stelle sono uguali a quelle della notte precedente, niente muta e tutto resta com’è così come anche la mocciosa che si aggira sempre da queste parti a quest’ora della giornata che ormai è volta al termine. Un’altra notte, ma stessa routine: lei è lì piccola come lo è una bambina della sua età, i capelli corti e di un colore che mischia il blu al nero, una pelle candida e un paio di occhi bianchi, occhi Hyuga. L’infantile visino è solcato però da una cicatrice che le attraversa l’occhio sinistro senza comprometterle la vista per fortuna, e una seconda cicatrice le segna la guancia destra. Non sono però le uniche cicatrici del suo corpo, alcune si trovano sul collo, nascoste dal colletto alto della canotta scura che indossa, altre invece si trovano sulla sua schiena e sul petto, anch’esse nascoste dalla canotta. Sulle cosce le cicatrici sono invece solo parzialmente celate dai corti pantaloncini di jeans che indossa mentre altre sono visibili sui suoi avambracci. Uno stecchino di bambina a piedi nudi, coi capelli spettinati e qualche livido qua e là, pare un animaletto sbandato e sperduto, con lo sguardo duro e diffidente verso chiunque ma col ricordo vivido e tenero di una ragazza che solo la sera presa l’ha aiutata e l’ha fatta sentire bene. Si trova infatti ancora lì, sulla testa del primo Hokage, dritta in piedi come un suricata con lo sguardo disperso verso le luci del villaggio, lo stesso punto dove ha incontrato quella ragazza forse sperando di rivederla.

21:50 Norita:
 Ultima mente lo Hyuga a ques'ora sarebbe intento in estenuanti allenamenti per diventare più forte sempre più forte è quasi un ossessione la sua ma oggi è stata una giornata speciale, una giornata carica di emozione e di complicità, perchè questa mattina, L'onorevole decimo Hokage Furaya Nara, ha accettato di diventare ufficialmente la Sua Sensei, e quindi è con il cuore colmo di gioia che si appresta a salire sulla scalinata del monte dei volti saltando almeno per una sera la sessione di allenamento notturno lasciando a casa anche l'equipaggiamento eccezion fatta per un paio di fuuda con sigillati dei Kunai con Bombe Carta Sensore arrotolate sull'impugnatura ne porta 5 con se e li tiene in tasca arrivato in cima se qualcuno sta su e guarda in direzione sua noterebbe un abbigliamento coordinato una tuta da allenamento Bianco panna e dei sovragambe verde militare con dei sandali ninja dello stesso colore e l'immancabile coprifronte della foglia su fascia elastica posto al disotto dei capelli con la placchetta in bella vista lucida e ben curata, mentre questi ultimi sono talmente lunghi da superare di poco il sedere dello Hyuga e sono legati solo sul terminale a 30 cm dalle punte, e si avvia al suo posto preferito la testa di ashirama e ci trova una figua minuta e pallida e deducendo che si tratti di una bambina le si avvicina lentamente arrivando sul bordo e saltando giù sulla testa di ashirama appunto, e le dice così tanto per iniziare da qualche parte <Buonasera signorina aspetti qualcuno> sorride brevemente guardandola e ha detto questo poprio perchè a guardarla sembrerebbe essere in attesa e poi continuando dice inginocchiandosi per arrivare alla sua altezza <il mio nome è Norita il tuo???> chiede guardandola mentre lei voltandosi può notare altri occhi Bianco perla altri occhi Hyuga proprio come quelli di lei [Chakra off][5xFuuda con signillato 1 Kunai con carte bomba sensore]

22:05 Kizuko:
 Lascia che le ombre e l’oscurità penetrino dentro di lei come ogni sera portando sollievo ai suoi muscoli e alla sua mente, ma non chiude gli occhi preferendo osservare quel villaggio che sente tanto distante da sé. Un momento di relax che può assaporare solo la sera a quell’ora e che ha comunque vita breve dato che non può attardarsi troppo, e comunque non durerà perché qualcuno decide di punto in bianco di attaccar bottone con lei, esattamente come la sera precedente. Solo che questa volta non è una voce femminile e magari conosciuta di Kana, ma una maschile, sconosciuta, che per il suo essere maschile la mette ancor di più sull’attenti. Lascia che sia lui ad avvicinarsi e lo osserva seguendolo con lo sguardo intanto che si accovaccia accanto a lei per essere alla sua altezza, ed è qualcosa che apprezza il non essere costretta a spezzarsi collo per guardare verso l’alto. <Uno Hyuga.> emette un flebile suono con la voce ed è un sussurro che Norita può udire, troppo freddo per una bambina, e diffidente al limite dall’essere seccato. L’espressione rimane corrucciata come se si sentisse infastidita da qualcosa o qualcuno, e non si attarda però a rispondere senza distogliere lo sguardo dal ragazzo, lo tiene d’occhio. <Il nome è una cosa importante, di solito mi presento quando lo voglio io e non quando qualcuno pretende da me di saperlo.> per questo motivo non si presenta, tagliente e stizzita, con quell’aria sulla difensiva, perché avere a che fare con lei è come camminare su un pavimento disseminato di cocci taglienti. <Non aspetto nessuno comunque… forse speravo di incontrare qualcuno, ma intanto mi rilasso un po’.> non è ben tenuta come bambina, non sembra avere molta cura della sua igiene personale, i vestiti non sono lindi, i capelli non sono pettinati, non è esattamente profumata.

22:34 Norita:
 ascolta le parole taglienti della bimba e inizia a notare alcuni dettagli adesso che le è vicino e nota le cicatrici e poi vede quegli occhi altre 2 perle altri due occhi bianchi un altro Byakugan e non ha coprifronte improvvisamente norita viene colto da un senso di dispiacere nel notare una Hyuga che non fa parte del Clan e che lui non ha mai visto nel Dojo e che sopratutto è stata lasciata a sestessa trasandata e senza alcun sostegno da parte del Clan e la guarda con uno sguardo a metà tra il tenero e il dispiaciuto e dice tralasciando il discorso per il momento <in effetti hai proprio ragione> sorride guardandola <allora finchè non vorrai dirmi il tuo nome ti chiamerò> riflette qualche secondo <ecco ci sono ti chiamerò mini hyuga> sorride per quel nomignolo anche se quel sorriso nasconde un velo di preoccupazione perchè una bambina Hyuga si trova a vagare senza meta con i vestiti sporchi piena di cicatrici dovendo sopravvivere alla giornata decide che di questo parlerà a colei che è a capo del Clan ovvero Kaori Hyuga sarà poi lei a decidere come comportarsi poi la guarda e vorrebbe chiederle come mai non vive al dojo degli hyuga ma forse è meglio evitare la domanda quindi devia il discorso <bella Vista eh> si siede accanto a lei mentre commenta e continua <sai io vengo qui molto spesso, certo molto spesso sto lassù> indicando la piana <ad'allenarmi ma dopo mi rilasso qui almeno 1 ora buona mi piace vedere il villaggio dall'alto e cercare di scorgere tutte quelle persone che vanno in giro frenetiche come formichine> sorride guardandola attendendo ora la replica dalla bimba di fianco a lui

22:47 Kizuko:
 Lui profuma, la sua pelle non è segnata e sembra ben tenuto, ma è anche un ragazzo grande e probabilmente riesce a badare a se stesso anche da solo, lei non sembra avere quelle stesse possibilità. Non prova invidia e nemmeno rabbia, non prova chissà quale sentimento in questo momento perché troppo occupata ad essere diffidente nei confronti dello sconosciuto. <Chiamami come vuoi, non mi faccio problemi.> risponde ancora una volta in maniera secca e non sembra rilassarsi via di quei sorrisi che le vengono fatti, teneri e dispiaciuti, la sta compatendo e non è qualcosa che apprezza perché la fa sentire a disagio. Non riesce a togliere lo sguardo da lui perché non si sente al sicuro ma quando il ragazzo si siede allora la mocciosetta torna a guardare il villaggio sentendosi un po’ più rilassata per la posizione che entrambi hanno ora: lei in piedi e lui seduto, si sente in possesso di una possibilità in più per scappare e correre via in caso di pericolo, e il pericolo per lei è ancora quel ragazzo. Rimane in piedi in ascolto dei pensieri di Norita che si esprime con lei parlando un po’ di sé e lei segue anche tutto il discorso <Io vengo qui la sera per rilassarmi.> sfarfalla gli occhioni per qualche attimo nel quale la vista si affatica per la stanchezza dell’ora. <Ti piace guardare il villaggio dall’alto perché ti da’ un senso di onnipotenza? Non ti pare… è come se tu potessi schiacciare le persone con le dita da qui.> la prospettiva che le dona un passatempo macabro e discutibile, ma quel momento passa in fretta e un paio di passi vengono fatti per distanziarsi da Norita e prendere maggior sicurezza. <Allora cosa vuoi da me? Perché ti sei fermato a parlare con me? Le persone vogliono sempre qualcosa.> non ci crede che il ragazzo sia innocuo e voglia solo parlare, paranoica, per questo alla fine sbotta e si mette sull’attenti irrigidendo tutti i muscoli pronta a scattare.

23:12 Norita:
 quella bimba ne ha sicuramente viste molte anche se è piccola e dice <allora minihyuga sia> dice guardandola poi ascolta le sue parole su quella vista il potere che da, la prospetttiva di sentirsi in grado di schiacciare e sottomettere tutti è chiaro che questa bambina abbia sofferto molto, anzi molto più di quanto lui stesso abbia sofferto in infanzia ha ormai superato la morte dei genitori avvenuta nei primi anni d'infanzia e con suo fratello sempre in missione e la guarda dicendo <perchè stai lì in piedi siediti tranquilla non intendo farti nulla di male> sorride guardandola e ripensa al Norita bambino che si rintanò sotto il letto il giorno in cui mamma e papà furono portati via dagli uomini di cappuccio rosso chissà lei cosa ha subito per arrivare a volere schiacciare tutti e finalmente replica <no non mi piace guardarli per quel senso di onnipotenza di cui parli tu> fa una breve pausa <ma perchè loro non immaginano che in questo momento c'è un intero esercito di ninja che anche adesso sta proteggendo le loro vite mentre loro corrono indaffarati schiere di Shinobi rischiano la vita per loro e loro non lo sanno nemmeno> breve pausa per una piccola correzione <o quanto meno lo sanno ma hanno troppo da fare per pensarci> dice guardandola e arriva poi da lei quella domanda sul cosa voglia da lei e risponde <non voglio nulla da te mi sono fermato perchè mi è sembrato strano che una bambina come te andasse in giro a quest'ora da sola, e mi sono fermato a parlare con te solo per questo per parlare niente di più niente di meno> ride brevemente guardandola <fidati non hai nulla da temere da me sembro strano ma sono buono io> sorride guardandola mentre attende la sua replica

23:26 Kizuko:
 Non intende sedersi nemmeno se è il ragazzo ad offrirle l’idea, non intende perdere quella specie di vantaggio che si è guadagnata e continua a guardarlo con diffidenza, lo sguardo torvo e freddo tanto corrucciato che le sopracciglia sembrano volersi unire tra loro. <Sto bene qui in piedi, se voglio sedermi mi siedo.> Lui sembra tranquillo, sorridente, sembra stare bene e forse questo la infastidisce ma decide di non farne parola con lui e di tenersi tutto dentro, lasciando che sia la sua espressività a parlare per lei. <Gli shinobi non possono proteggere tutti, ci possono provare ma non tutti vengono sempre protetti e salvati.> cinica come suo solito, non riesce a vedere il buono in questo villaggio e non riesce a sentirsene parte. <La maggior parte di quella gente è debole e gli shinobi a volte non si fermano a pensare, uccidono e basta.> sbuffa. <Ma è il loro lavoro, il vostro, quindi…> scuote la testa ascoltandolo e non si azzarda a riavvicinarsi a lui per ora ne tanto meno a sedersi. <E perché dovrei fidarmi solo della tua parola? Sai quante persone dicono le tue stesse parole e poi te lo infilano proprio là?> un linguaggio non proprio corretto per una bambina che pare spigliata e schietta e non si fa problemi a porsi in un determinato modo. <Sai chi si ferma a parlare coi bambini, la notte, perché se ne vanno in giro da soli? I maniaci.> gli ha dato anche del maniaco e incrocia le braccia al petto sotto un seno che ancora non esiste, osservando Norita come se avesse scoperto la sua vera identità.

23:50 Norita:
 sente quelle parole la lascia parlare fino a che non ha finito tutto il discorso e solo allora replica ma ora non sorride più <è vero hai ragione ci sono ninja così gente ossessionata dal potere personale che non vede oltre a un palmo dal proprio naso senza scrupoli criminali, nemmeno il villaggio della foglia ne è esente> dice guardandola <ero piccolissimo quando un pazzo fece rapire i miei genitori mentre mio fratello era in missione avrò avuto 3 forse 4 anni non ricordo di preciso, sono entrati in casa hanno devastato tutto e rapito i miei genitori per portarli in un posto segreto> breve pausa <ero Terrorizzato tremavo sotto il letto quando mi trovò mio fratello> dice guardandola mentre la spiega tutte queste cose <e proprio come te ho sviluppato una diffidenza assurda verso il mondo non volevo nemmeno uscire di casa, mi iscrissi in accademia perchè volevo diventare invincibile come mio fratello, da bambino lo vedevo così> dice guardando il villaggio ora e continua <sono passati gli anni e ho conosciuto una persona importante, e allora ho capito perchè si diventa ninja, o almeno perchè io volevo diventarlo a tutti i costi> dice guardandola adesso perle nelle perle occhi negli occhi <io sono diventato Ninja per proteggere coloro che ne hanno bisogno, i deboli gli indifesi quelli in difficoltà le persona a cui voglio bene, in una parola il Villaggio, con tutte le persona che ci sono dentro> dice guardandola ancora <e ricordati che nel mondo ci sono milioni di Shinobi e per uno Criminale ce ne sono molti altri che seguono la retta via e che proteggono gli indifesi> dice guardandola tornando ad'abbozzare un sorriso e dice <tu puoi stare tranquilla io non alzerò mai un solo dito per darti del male io sono quello che vedi, sono sempre me stesso fino in fondo e non mento mai, non nascondo mai i miei pensieri, perchè questo è il mio Nindo e un ninja che non lo ha non è un vero ninja ma un soldato in cerca della gloria personale o un criminale, un vero ninja morirebbe per difendere gli innocenti o per seguire il suo nindo> dice guardandola attendendo la risposta di lei mentre ritorna sulla vallata illuminata e sospira mormorando <si è proprio una bella vista>

00:00 Kizuko:
 Parla tanto Norita e la mocciosa non è abituata a gente che parla così tanto, in più è una bambina che sicuramente si perde un po’ qua e un po’ nel discorso riuscendo a cogliere quello che per lei è il succo del discorso, forse dimostrando fin troppa concentrazione per una bambina della sua età. <Perché mi hai raccontato i tuoi drammi se non te li ho chiesti? Cosa volevi dimostrare?> questa è la prima cosa che dice perché non capisce il motivo che ha portato uno sconosciuto a confidarsi così con lei, un’altra sconosciuta per lui. <Non dovresti fidarti così tanto delle persone, non dovresti raccontare così a cuor leggere cose tue alla prima che capita.> soprattutto portando quel suo esempio personale l’ha resa ancora più cupa, imbronciata e forse triste, malinconica, tuttavia c’è qualcosa che il ragazzo non ha compreso in tutto quel discorso ma non per colpa sua, perché in fondo la bambina non gli aveva dato modo di capire altro. <Buon per te e per il tuo nindo, buon per te che hai incontrato questa incredibile persona. La tua vita sembra quella di un eroe, vero? Che diventa forte per difendere ciò che ama manco fossimo nei fumetti.> è un tripudio al cinismo questa bambina che non si fa problemi a dire quello che pensa. <Tu… secondo te chi è che merita di essere difeso e chi no? Come distingui un buono da un cattivo?> stringe i pugni mentre guarda il villaggio, i denti stretti e l’espressione contrita, sembra che stia soffocando chissà quale tipo di rabbia in questo momento. <Dimmi… cos’è ‘cattivo’ per te?> non lo guarda e non lo farà, preferisce rimanere fissa con gli occhi sul villaggio.

00:29 Norita:
 l'ascolta e sta in silenzio la lascia parlare e replica <io non ti ho raccontato quella storia almeno una parte estremamente ridotta per dimostrare qualcosa era un modo per farti capire che so come ci si sente quando tutto il mondo ti crolla addosso quando capisci che non puoi fidarti di nessuno se non di te stesso> dice guardandola negli occhi bianchi e continua <infatti non racconto questa storia a tutti nel dettaglio completo la sa solamente una persona esclusi i membri del clan naturalmente perchè questa cosa ha coinvolto tutto il clan> dice guardandola <ma oltre a te ho accennato a questa storia solo a un altra persona e basta> dice guardandola <io non mi fido per niente delle persone, ancora adesso a distanza di molti anni faccio fatica a fidarmi di quelle persone che non siano quella persona speciale di cui parlavo prima e poche altre, tra queste persone ci sei tu> dice guardandola e continua <una bambina Hyuga che non vive nel Dojo ma che da sola in qualche modo è riuscita a sopravvivere in un mondo duro e crudele come questo> dice serio in volto e continua ancora <e per questo provo per te grande rispetto e fiducia anche se ti ho appena conosciuto, perchè la tua diffidenza la conosco anche io, però tu adesso puoi cambiare il tuo destino, vieni con me andiamo da Kaori Hyuga la donna che è a capo del clan tu sei una di noi e il clan avrebbe dovuto darti assistenza avrebbe dovuto proteggerti> dice quasi esplodendo di rabbia non capendo il motivo per cui quella bambina del suo clan è stata lasciata così in balia degli eventi però nel suo esprimere ciò non urla è solo triste e dolente per lei e manifesta ciò tramite un espressione mista che risulta parzialmente rabbiosa <non so ancora come si distinguono i buoni dai cattivi lo ammetto senza problemi ci sono tante troppe sfumature in mezzo, un ladro può essere cattivo se lo fa per profitto personale, ma buono se lo fa per sfamare la famiglia, un assassino è cattivo, ma se ha ucciso per difendere degli innocenti allora è buono, ma so una cosa> dice guardandola <io Voglio proteggere gli innocenti e gli indifesi, e dal mio modo di vedere le cose i bambini sono quelli più innocenti e indifesi di tutti, non so a te cosa sia accaduto e non ti chiedo di dirmelo> e adesso prende una decisione <io voglio proteggerti se in questo momento arrivase per esempio qualcuno che volesse farti del male combatterei contro di lui all'ultimo colpo fino all'ultimo Jutsu, quindi permettimi di farlo permettimi di insegnarti quel poco che so e che ho imparato come Ninja> dice terminando adesso guardandola negli occhi <magari un giorno lo diventerai anche tu> dice attendendo la sua replica

00:57 Kizuko:
 Si stropiccia gli occhi con entrambe le mani con un gesto che è prettamente infantile e degno di ogni bambino che sente la stanchezza ma lei per una qualche ragione non intende ancora andare via, non vuole lasciare quel posto per tornare a casa. <Io… non posso sapere come ti senti tu, così come tu non puoi dire di sapere come mi sento io.> mugugna quelle parole e torna a rivolgersi a lui finalmente tornando a guardarlo negli occhi Hyuga. <Sai come ci si sente quanto tutto ti crolla addosso e come ci si sente a non fidarsi degli altri, puoi comprendere le emozioni e il concetto ma non me… perché… ognuno reagisce diversamente, ecco.> abbassa la testa e si guarda i piedi nudi. <Ecco… non basta mettersi nei panni degli altri o aver vissuto la stessa cosa… bisogna anche avere la stessa testa e il modo di pensare… capito?> sbuffa. <Quindi non puoi capirmi come io non posso capire te… possiamo immaginarci però a vicenda.> fa spallucce e compie qualche passo sul posto, saltella insomma per far circolare un po’ di sangue in quelle gambette secche. <Il Dojo Hyuga si trova nella periferia del villaggio, è solo una palestra dove ci si allena e ci sono le stanze solo per il capoclan, gli Hyuga possono vivere nelle case nel villaggio come tutti, sai? Quindi se io non vivo al Dojo non vuol dire che non vivo da qualche altra parte, anzi… nemmeno potrei viverci al Dojo, non sono certo la capoclan.> fa ancora spallucce guardandolo negli occhi, seria, scura. <Non vivo da sola, è un’idea che ti sei fatto tu di testa tua. Che poi il clan abbia dovuto o meno fare qualcosa… ma che ne sai?> sbotta infastidita per tutte quelle congetture che sono state fatte sul nulla o forse perché sta toccando tasti dolenti. <Per il clan non sono altro che una bambina che vive nel villaggio e basta. Forse uno scarto.> cede il ginocchio mentre saltella e incespica, ma riesce a tenersi in piedi anche se la caviglia si piega dolorosamente, tuttavia non emette alcun gemito ma solo un’espressione di dolore infastidita. <A volte qualcuno uccide perché costretto o fa cose cattive perché costretto, magari perché è cresciuto senza conoscere altro, l’ambiente intorno a lui era malato e lui è cresciuto malato.> solo ora accenna un sorriso che sa di vittoria. <Se come dici tu i bambini sono quelli più innocenti, allora da dove vengono le persone cattive?> una falla in quella sua deduzione e ci tiene a farla sapere a Norita per spiegargli quello che pensa lei. <Dunque ogni bambino nasce innocente, lo è, eppure ci sono i criminali e gli assassini, questo perché ad un certo punto il bambino viene corrotto.> si ammutolisce mordendosi le labbra e se le spella coi denti mangiucchiandosi la pelle. Che colpa ne ha il bambino se viene corrotto? <Il male è solo un punto di vista.> guarda il villaggio. <Ma non riesco ancora a capire se mi fa schifo o no.> al resto del discorso risponde con uno sbuffo e un’alzata di spalle, si mette la mano davanti alla bocca e sbadiglia grattandosi poi la testa. <Mi hanno già detto queste parole, di persone che vogliono proteggermi ce ne sono state ma mi hanno solo mentito. Mi spiace, ma non riesco a fidarmi così facilmente.> non è come Kana c’è una sostanziale differenza tra loro due, una è una ragazza e l’altro è un ragazzo, molto semplice. <Si, è quello che spero: diventare un ninja. Ma chissà se mi verrà permesso.> non replica più e rimane in silenzio.

01:35 Norita:
 stranamente non parla ascolta tutto il discorso della bimba e non replica fino alla fine è una lunga attesa in cui lei parla di molte cose e dice <lo so non era quello che intendevo, è logico che io non possa capire te, e che ogni uno reagisca a modo suo alle cose della vita ma, essendo passato da una situazione diciamo concettualmente simile, sento che voglio aiutarti a superarla, voglio essere per te come quel salvagente a cui quando una persona sta anneganndo in mare può aggrapparsi per essere tirati in salvo, e in questo momento vedo che tu stai annaspando voglio solo aiutarti a venire fuori dall'acqua e ricominciare a respirare normalmente> dice guardandola e lei parla del dojo e annuisce dicendo <si è vero funziona così spesso ma a volte di permette a qualche famiglia di vivere nel dojo come fu nel mio caso, ma nonostante ciò adesso anche io vivo separatamente dal Dojo ho preso un appartemento in affitto> annuisce e poi sente del fatto che lei è convinta che il clan la considera uno scarto ma non fa in tempo a rispondere che a lei cede il ginocchio e rischia di cadere e dalla testa di Hashirama il volo è notevole o sei un Ninja o attivi il chakra e fai qualcosa per evitare di schiantatti o col cavolo che ti salvi, quindi nonostante il chakra disattivato ha comunque i riflessi migliorati si alza di scatto e in una frazione di secondo raggiunge la bimba afferrandola per sorreggerla e riportarla in posizione stabile non sa se la cosa possa infastidirla in effetti non ci ha nemmeno pensato la sua è stata una reazione istintiva e le dice <hey tutto apposto???> chiede preoccupato <devi stare attenta a come ti muovi quassù e a piedi nudi richi di scivolare> le parla come fosse un fratello maggiore e si è davvero preoccupato per lei e lo si può notare nei suoi occhi una volta stabilizzata la minihyuga poi tornando sul discorso buoni e cattivi replica <nessuno sa di preciso perchè i cattivi diventino quello che sono, forse hai ragione tu qualcosa li corrompe o forse la spiegazione è un altra, credo che non lo sapremo mai, l'unica cosa che possiamo fare in questi casi però è diventare abbastanza forti da combatterle> dice guardandola poi arriva la replica alla sua proposta di insegnargli quel poco che sa <tranquilla lo posso capire che fatichi a fidarti, ma vedrai che ti farò ricredere, e capirai che sono sincero, non voglio farti del male in alcun modo solo e semplicemente aiutarti a superare delle difficoltà che all'età tua o quasi ho dovuto affrontare pure io, certo abbiamo due caratteri e modi di reagire diversi, ma le situazioni le difficoltà sono quelle, quindi voglio aiutarti a superarle> poi parla dell'accademia <nooooo in accademia DEVONO accettarti> dice partendo prevenuto <sono sicuro che ti accetteranno, ma ti giuro che se non dovessero per qualsiasi motivo accettarti in accademia vado a fare casino nell'ufficio dell'Hokage in persona, e vedi se dopo non ti prendono> dice guardandola negli occhi adesso ancora in piedi ma tornando a sedersi

02:00 Kizuko:
 Quel ragazzo sta parlando molto, Norita il suo nome e non se lo dimenticherà mai come non scorderà il nome di Kana, ma ora è lui a farle lunghissimi discorsi quasi incomprensibili a quest’ora della sera per una bambina, eppure per quanto lei ciondoli e i suoi occhi si chiudono, ce la mette tutta per prestare attenzione alla replica di Norita. <Magari io non voglio il tuo aiuto o magari non è vero che mi serve.> risponde in maniera stizzita, per orgoglio porta avanti la sua posizione piantando i piedi per terra e facendo la voce grosse, cosa ridicolo in bocca a una mocciosa. <Sei troppo… troppo soffocante. Vuoi essere un sacco di cose per me e io dovrei accettare così di punto in bianco.> fa un altro passo indietro ha bisogno di aria, ha bisogno di non sentirsi avvinghiata e messa in un angolo in quel modo, strana e orribile sensazione che purtroppo fa parte della pelle della bambina. Si sente un po’ a disagio ma mai quanto il momento in cui si sente afferrare dal ragazzo, lui lo ha fatto per non farla cadere, anche se la mocciosa aveva già ripreso l’equilibrio per conto suo, ma probabilmente un ragazzo come lui è più veloce di lei. Comunque la reazione che ottiene potrebbe sembrare comica ai suoi occhi ma è terribile vissuta dalla bambina: uno sconosciuto si è avvicinato troppo e l’ha afferrata di colpo, quando lei non se lo aspettava e in più è stato anche velocissimo, cogliendola di sorpresa. Il panico la irrigidisce sul posto e gli occhi vengono stretti stretti con forza, i denti stringono tra loro irrigidendo la mascella e i muscoli del volto e lei stessa si chiude a riccio lì dove si trova. Le braccia si alzano e le mani vanno a protezione della testa, solitamente la parte più esposta che viene colpita preferibilmente, i gomiti invece tentano di proteggere i fianchi, quelle zone più esposte anche se protette dalla gabbia toracica. <Uh.> si rende conto dopo qualche secondo che Norita non l’ha afferrata per farle del male e di tutta risposta lei cerca di scacciarlo e allontanarlo da sé. <Non c’era bisogno di afferrarmi, avevo tutto sotto controllo!> sbotta contro di lui, la rabbia e l’orgoglio ferito per aver avuto una reazione da debole e soprattutto esagerata. Non replica più e lascia parlare il ragazzo attendendo che finisca di parlare con tutta calma prima di dire qualsiasi cosa. <Ho ragione io.> non ammette nessuna replica al discorso e non intende più nemmeno soffermarsi su questo ancora scossa per quanto successo prima, e intanto il suo piede ancora le duole ma non se ne preoccupa, ha l’unguento magico di Kana con sé ed è certo che funzioni anche per le caviglie. <Quali difficoltà credi che io abbia, scusa?> lo guarda dritto negli occhi curiosa di sapere le sue risposte. <Non sono sola ti ho detto, è perché sono sporca e puzzo?> non ha mezzi termini ma se le cose stanno così allora per lei è chiaro perché anche Norita da’ per scontato che lei abbia bisogno di aiuto, sono tutti più grandi e più intelligenti di una bambina come lei. <Se lo dici tu… vedremo cosa mi diranno.> non ha molta fiducia nelle istituzioni, come non ce l’ha nel villaggio o nel clan o nella gente in generale e quindi mette un sacco di paletti e muri intorno a lei, fortificati dalla sua testardaggine. Ancora va a stropicciarsi gli occhi e sbadiglia, ormai fatica a tenere gli occhi aperti e lentamente si sposta dalla testa del primo Hokage per raggiungere una zona più stabile e vicina alle scale. <Deciderò io se fidarmi o meno di te, purtroppo hai quella caratteristica che non mi porta ad essere meno diffidente verso di te.>

02:49 Norita:
 ascolta quelle in vero poche parole dette dalla bimba e dice <beh si forse hai ragione non sei la prima che me lo dice ma non ci posso fare nulla sono fatto così mi preoccupo per gli altri e vorrei essere sempre d'aiuto, solo che a volte esagero, ti chiedo umilmente scusa se ho esagerato e ti sei sentita soffocata> dopo che l'ha presa per non farla cadere lei si è chiuda a riccio letteralmente si è accovacciata diventando una specie di pallina tremolante e rigida al solo contatto che lui apllica su di lei anche se solo per il suo bene lei reagisce sulla difensiva come uno scudo credendolo un aggressione, e lo strattona allontanandolo cosa che le lascia fare tranquillamente capisce che la sua diffidenza è decine di volte superiore a quella che provò lui tanti anni fa e che probabilmente anche la sofferenza che ha subito è altrettanto più grande e poi lei chiede se lui ritiene che abbia difficoltà dal fatto che sia sporca e puzza e dice <Puzza ??? io non sento nulla> dice guardandola e non mente davvero lui non sente quella puzza che la bimba si porta dietro <comunque io non parlavo di difficoltà in termini di vita, ho capito che non vivi da sola ma parlo di difficoltà di altro tipo, per esempio prima> dice guardandola <stavi cadendo ti ho afferrato per non farti cadere ma tu l'hai presa come fosse una specie di aggressione> breve pausa e precisa poi le proprie parole <non fraintendere non mi sto lamentando di ciò anzi non sto qui a discutere sul cosa sul come o sul perchè, ma qualcosa in tutto ciò che ti è successo, ti ha portato ad'avere un interpretazione diciamo come alterata di quello che stava succedendo, è di questo che parlavo prima parlando di difficoltà, ma tranquilla tu pensa a diventare più forte e questa cosa la supererai a occhi chiusi, e io in quel momento ne sarò molto contento> dice guardandola poi lei parla dell'accademia e dice <fammi sapere cosa ti dicono per favore che se non ti prendono vado davvero da a parlare con L'Hokage> e poi lei alla fine dice una frase strana che non capisce affondo e dice <quello lo davo per scontato voglio dire io posso tentare di rassicurarti quanto mi pare ma sei tu a decidere se fidarti o meno> la guarda però con aria interrogativa e dice <solo una cosa non capisco qual'è questa caratteristica che ti rende così diffidente ???> breve pausa continuando <o meglio che non ti fa essere meno diffidente??? per usare le tue stesse parole> dice curioso guardandola in viso

03:03 Kizuko:
 Una persona che si preoccupa per gli altri in maniera così genuina l’ha già incontrata ieri, e a fatica è riuscita a credere che non volesse nulla in cambio, quindi ora ripropone la stessa domanda. <Vuoi aiutarmi, eh… e cosa vorresti in cambio? Tutti vogliono qualcosa in cambio!> sbotta verso di lui con aria critica e sospettosa attendendo una sua replica di qualsiasi tipo prima che il peggio accada, e quel peggio è il crede che Norita la voglia aggredire. Leggermente rossa sulle guance per aver avuto una reazione così esagerata ma testarda da’ la colpa a Norita per questo ovviamente, lo lascia comunque parlare senza interromperlo. <Non mi piace.> mormora subito dopo quando ha finito di parlare il ragazzo. <Non mi piace quando mi si fanno notare queste cose.> le sue paure e debolezze, o le sue difficoltà così come le chiama Norita e ora va a comprendere meglio cosa intenda almeno. <Io diventerò più forte assolutamente, comunque prima è stata colpa tua, non dovevi toccarmi in quel modo.> ci tiene a precisare e fa di tutto per non sembrare lei quella che ha effettivamente esagerato, sono tutti bravi osservatori e lei non sa come reagire e come difendersi da degli sguardi attenti. Ormai troppo assonnata per seguire per bene tutto il discorso di Norita, sbadiglia ancora una volta e si rende conto che è davvero ora di tornare a casa purtroppo e inizia a ciondolare più vistosamente. <Sei un maschio. Questa caratteristica non mi porta ad essere meno diffidente… io mi fido molto meno dei maschi che delle femmine, quindi con te sarà più difficile rispetto che con Kana… ora devo andare, ciao.> risponde con molta semplicità e dopo aver ascoltato le repliche del ragazzo non perde altro tempo, lo saluta e si avvia velocemente verso casa perché sta crollando dal sonno e non vuole svenire in mezzo alla strada. //end

03:23 Norita:
 la guarda alzandosi in piedi perchè la stanchezza si sta facendo sentire anche in lui d'altronde guardando la luna e la sua posizione e ne deduce approssimativamente l'orario e poi arriva la domanda cosa vuole lui in cambio dell'aiuto già cosa potrebbe mai volere un Ninja votato all'aiutare il prossimo in cambio del suo aiuto e replica <tutti vogliono qualcosa in cambio eh???> sorride guardandola e dice <effittivamente c'è qualcosa che voglio in cambio del mio aiuto> fa una breve pausa e dice abbassandosi nuovamente al suo livello <un sorriso mi basta che mi fai un sorriso> sorride guardandola e dice <scherzi a parte non voglio nulla il mio volerti aiutare ha un solo scopo il tuo benessere e quando riuscirai a ottenerlo ti giuro che sarò la persona più felice del pianeta> sorride guardandola poi lei lo accusa di avere delle colpe che effettivamente non ha non voleva che cadesse e il volo da lassù non è piacevole, e gli dice che non doveva toccarla che è stata colpa sua e lui sa benissimo che in realtà è stata lei a travisare la situazione ma è una bambina e si limita ad'annuire e dire <Scusami non volevo spaventarti davvero> l'ascolta poi sul finale e lei spiega la caratteristica per cui fatica veramente tanto a fidarsi di lui ed'è perchè è un maschio limitandosi a dire <Si Capisco, beh immagino che dovrò faticare di più per farti capire che non sono cattivo> dice guardandola mentre si avvicina al bordo e per esteso anche a lei prende la rincorsa e con un salto arriva in piedi sul bordo del monte e dice alla bimba <Forza Minihyuga ora vai a nanna che domani devi andare a iscriverti in accademia> sorride guardandola mentre le indica la strada per le scale avviandosi pure lui lasciando prima il monte e recandosi poi a casa propria [END]

Norita e Kizuko si incontrano al monte dei volti, la Bambina si mostra subito molto diffidente col mondo, sopratutto con la parte maschile, e norita cerca in diversi modi di farla aprire cercando di rassicurarla in vari modi senza riuscirci, però un minimo spiraglio, si è aperto chissà che magari la Bambina non riesca a fidarsi del giovane Genin