Un incontro inaspettato
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Giocata dal 19/08/2019 21:43 al 20/08/2019 03:39 nella chat "Centro di Kusa"
[Kusakagure | Quarto cerchio] Saltare le lezioni non è mai stato un pensiero costante nella mente della ragazza, ma oggi è tutta un’altra storia; forse spinta dalla noia della quotidianità o dal voler fare qualcosa di diverso dal solito, ha deciso di saltare le lezioni. L’emozione che si prova nello trasgredire per la prima volta una regola di quel tipo, per Asahi, è un’emozione che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita.
Il brivido di essere scoperta andare a zonzo per il centro di Kusa da un insegnante che si è preso una giornata libera, il rischio delle conseguenze e la paura che qualcosa di grave possa accadere dopo la sua bravata portano Asahi a volerlo fare sempre più spesso. E poi, francamente parlando, una volta passate le prime ore del pomeriggio, il centro di Kusa diventa più tranquillo… abbastanza noioso.
Escludendo il rischio di essere scoperta, il problema adesso è solo uno: cosa può fare, una studentessa che non è andata a scuola, oltre a tornare a casa ed oziare? Farsi un giro per i negozi? Provare a vedere se dei suoi compagni di classe hanno avuto la sua stessa idea?
L’onda di pensieri che ha preso il sopravvento della ragazza viene interrotto da un brontolio proveniente dal suo stomaco, ricordandole che questa mattina non ha fatto colazione.
A quanto pare l’accademia non è l’unica cosa che ha deciso di saltare.
Camminando lentamente per strada e buttando l’occhio dentro ai vari ristoranti e locali, per decidere cosa mangiare, un classico edificio giapponese cattura l’attenzione della giovane.
L’insegna “ramen 1+1” fa venire alla ragazza l’acquolina in bocca.
Prima di entrare Asahi conta rapidamente il denaro che si è portata dietro, assicurandosi di potersi permettere di mangiare in quel ristorante e, una volta finito, si dà una sistemata veloce, passandosi le dita tra i capelli, stando attenta a non slegarsi i chignon, e fa il suo ingresso varcando la porta in legno lucido.
L’esaltazione di Asahi però dura poco poichè, appena entrata, la prima cosa che nota è che non ci sono tavoli disponibili.
Decisa comunque a voler mangiare lì non demorde e si avvia verso un bancone dove, a quanto pare, le persone stanno facendo la fila. [Kusakagure | Quarto cerchio] Kaito quella mattina decide di marinare la scuola. Ormai ogni mese, arriva quel solito periodo in cui il giovane si sente strano e decide di trasgredire alle regole della vita quotidiana per una settimana. E' il periodo in cui nel giovane tornano alla mente i ricordi di lui che gioca da piccolo con i suoi genitori, scomparsi ormai da molti anni. Ormai neanche i professori lo rimproverano più per quel suo atteggiamento che non tutti possono comprendere. Come abitudine, Kaito si dirige verso il ristorante "ramen 1+1" dove ha intenzione di mettere qualcosa sotto i denti. La fila è lunghissima; è infatti il giorno in cui il proprietario sconta tutte le ordinazioni di ramen e ne da non uno, bensì due in omaggio. Nessun tavolo era disponibile; l'espressione di Kaito esprime tutto il suo disappunto al solo pensiero di dover mangiare una ciotola di Ramen in piedi. Tuttavia non può rinunciare a uno dei suoi piatti preferiti proprio durante un periodo abbastanza "buio" per lui quindi decide di mettersi comunque in fila, speranzoso di trovare un tavolo libero subito dopo aver ordinato. Poco più in avanti vede una ragazza, una giovane dal volto familiare. Non la riconosce subito, poi appena riesce a scorgere il suo volto per un momento la riconosce. E' Asahi, una sua compagna dell'Accademia Ninja. "Cosa ci faceva anche lei lì?" si domanda Kaito. Grazie ad una botta d'astuzia, ne approfitta per avvicinarsi verso la ragazza, molto più avanti in fila rispetto a lui, fingendo di stare già da prima in fila insieme. [Kusakagure | Quarto cerchio] L’odore di ramen che si diffonde per tutto il ristorante non fa altro che peggiorare l’attesa in quanto la fame si sta facendo sempre più sentire, e osservare come mangiano le altre persone di certo non aiuta. Scocciata dal dover aspettare così tanto, la ragazza sbuffa sonoramente, incrociando le proprie braccia e sbattendo leggermente il piede per terra. Asahi prova ad alzarsi in punta di piedi provando a vedere oltre al grosso signore davanti a lei, per capire cosa stanno facendo i vari camerieri e quante persone mancano fino al proprio turno.
Con la coda dell’occhio Asahi nota una figura avvicinarsi a lei e, incuriosita, gira subito il capo focalizzando lo sguardo sul volto di quella persona, riconoscendola al volo.
Cosa ci fa lui qui? Lo ha mandato qualcuno per tenerla d’occhio e riferire agli insegnanti cosa sta facendo?
Il cuore di Asahi inizia a battere sempre più forte mentre la ragazza continua a scrutare confusa il suo compagno di banco dell’accademia Ninja.
Facendosi prendere dall’ansia la ragazza inizia a mangiucchiarsi l’unghia del pollice destro, stando attenta a non distogliere il proprio sguardo dal volto del ragazzo per un secondo, cercando di capire le sue intenzioni.
Il loro incontro però, può essere completamente casuale e il ragazzo vuole semplicemente salutare la sua compagna, ma la ragazza fatica a crederci.
Dev’esserci per forza qualcosa dietro questo ‘incontro casuale’ e di certo lo confronterà, a costo di litigarci. Per Asahi l’accademia è importante e niente e nessuno si metterà tra lei e il suo futuro.
<Kaito,> mormora, una volta che si è avvicinato a lei, <che sorpresa vederti qui.> [Kusakagure | Quarto cerchio] Kaito nota subito che la ragazza è molto agitata e non se ne capacita del motivo. Forse, pensa, non sta tanto simpatico alla sua compagna di classe. Eppure ricorda di aver parlato varie volte con la giovane in modo anche abbastanza amichevole; non vede dunque il motivo per cui la sua presenza debba essere poco gradita. In mezzo a tutto quel trambusto Kaito si sta anche abbastanza innervosendo, non sopporta i luoghi troppo rumorosi. Appena sente a malapena la compagna nominare il suo nome, si deve chinare per sentire meglio ciò che l'amica gli sta sussurrando.
<La sorpresa è mia;> risponde il ragazzo che continua a scorgere nella ragazza parecchia preoccupazione, <ogni mese vengo qui e mi pare proprio strano vedere anche te.>. Il giovane è abbastanza infastidito sia dalla lunga attesa che dalle presone che dietro lo insultano per aver superato la fila; finalmente arriva il loro turno, ordinano e, dovo aver preso la colazione, per fortuna trovano un posto a sedere da una coppia che sta andando via proprio in quel momento. Si siedono uno di fronte all'altro e cominciano a mangiare le loro ciotole di ramen. Nessuno dei due osa dire mezza parola, l'unica cosa che si sente è il trambusto in sottofondo delle altre persone presenti nel locale. Nuovamente il ragazzo si rifece la paranoia che l'amica ce l'avesse con lui, passa un paio di minuti a pensare a qualcosa che l'abbia potuta infastidire ma, a parte qualche scherzo alla fine preso a ridere, non trova nessuna motivazione che possa giustificare tale comportamento nei suoi confronti.
Poi improvvisamente si rende conto che neanche lei, come lui, si trovava a scuola. <Asahi> cerca di dire in modo tale che lo possa sentire, <come mai sei qui? Oggi non ci sono le lezioni?>. [Kusakagure | Quarto cerchio] Asahi sobbalza, non aspettandosi questa domanda. Prima di rispondere continua a mangiare dalla propria ciotola di ramen, evitando il contatto visivo con il ragazzo. In questo momento deve riuscire a trovare un modo per non permettere al ragazzo di fare la spia con gli insegnanti e farsi scoprire. Rivolgendosi al ragazzo dopo essersi pulita la bocca con il fazzoletto, chiede: <come mai ti interessa, Kaito?> Deglutisce, e non resistendo alla pressione inizia a giocare con la bacchetta, picchiettandola contro la ciotola. La ragazza accavalla le gambe, appoggiandosi allo schienale della sedia, senza smettere di giocherellare con la bacchetta. Di tanto in tanto distoglie lo sguardo da Kaito, troppo nervosa per guardare negli occhi il ragazzo per troppo a lungo. Asahi prova a calmarsi, tanto adesso stanno solo conversando pacificamente, no? Bisogna solo tentare di scoprire i suoi piani, passarla liscia e non marinare mai più le lezioni. Riprendendo a parlare con calma, inizia a mescolare il ramen con la bacchetta. <Adesso che ci penso… non ti sembra un po’ strano esserci incontrati qui? Può essere stato il destino ad aver deciso di farci incontrare, o il fato… o magari altro, chissà! Tu che dici?> Mentre parla la ragazza posa la bacchetta sul tavolo, portandosi poi l’indice sul mento con fare innocente, sbattendo le palpebre più volte e mettendosi seduta in maniera più composta. Adesso Asahi, spera solo di essere riuscita ad evitare la domanda posta precedentemente da Kaito.