Tra saggi discorsi e umorismo sadico
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Giocata del 04/08/2019 dalle 15:02 alle 17:01 nella chat "Tanzaku Gai - Vicoli"
[Vicoli] È da un po' di tempo che l'Hasukage non usciva dal proprio villaggio, ormai rifiorito da anni e anni di lavoro e ricostruito secondo i propri dettami. Al proprio fianco c'è una guardia del corpo, classico SJ in stile Tai con vestiti comuni senza indossare il corpetto da Ninja, l'abbigliamento della guardia è composto da un pantalone nero lungo solo dal lato sinistro della gamba, la medesima opposta è invece tirata su fino a metà polpaccio ove è possibile vedere una intera fasciatura che copre la parte della gamba visibile sotto all'elastico del pantalone elasticizzato. Yukio, a differenza, è nella sua classica tenuta 'casalinga' se così si potrebbe identificare: Canotta bianca da una scollatura vistosa, pantaloni all'harem, un paio di zoccoli di legno che lo rialzano quei centimetri dal suolo in pietra ed una katana stranamente nera che rilascia un'onda violacea che evapora lentamente dall'elsa vero l'alto, fino a svanire. I propri occhi dalla pupilla rossa e sclera nera ondeggiano in tutti i vicoli che sorpassa per verificare la presenza o meno di persona. Ha saputo degli ultimi avvenimenti, della Yakuza che ha preso il sopravvento, ha dato troppo polso ad essi e forse è anche ora di mettere le cose in chiaro. "Sai, Madamune..." rivolgendosi alla propria guardia "Hai voglia di cercare chi dirige questo posto e questa gentaglia? Devo parlarci un poco" Le proprie pupille rosse si posano su di lui, quasi a pietrificarlo. Da poco presta servizio a Yukio dato l'ultimo licenziamento di un'altra guardia, dovrà ancora abituarsi al carattere lunatico e strambo dell'Hasukage. Come ogni volta accade, la sua presenza è subito dichiarata fra le persone che vivono nella zona, basterebbero pochi minuti per far si che tutti nella zona sappiano che è li, aggirandosi fra i vicoli. "[Madamune] Con permesso, Hasukage[/Madamune]" Salutandolo, rivolgendo un piccolo inchino, atto a compiere un balzo verso l'alto, svanendo fra i tetti in cerca della persona richiesta da Yukio. Oltre alla spada alquanto strana, si può osservare una piccola sferetta di due centimetri che ondeggia fra le dita della mano destra, senza che le dita la sfiorino essa ondeggia fra tutte le falangi, ritornando al mignolo quando termina il giro.[Innata ON SOLO DESCRITTIVA][CK OFF] [Vicoli] Sono passati tanti anni da quando si fa vedere, il tempo non è stato gentile con il Kakuzu che non se la passa bene. La pelle è pallida nonostante la sua carnagione scura, indossa una maglietta bianca che gli va larga, ma la cosa peggiore è che la maglietta è sporca di sangue. Ha uno squarcio sulla macchia di sangue, ha cucito la ferita grazie alla sua abilità ma il dolore rimane. Lo sguardo è quasi vuoto, la bocca mostra un mezzo sorriso. La barba non è fatta, quindi ha un filo di barba, le mano sono nelle tasche del pantalone che ha un cavallo basso, è completamente sfatto. Le cicatrici sul volto sono aumentate, ha delle cuciture dopo la fine della bocca, e sulla guancia destra. Le braccia sono scoperte, si vedono solo tante cuciture e i tatuaggi ora mani sono quasi spariti nel nulla. Ai piedi del Chunin ci sono dei comodi sandali, e il passo è molto blando, lo sguardo puntato verso il basso. Cerca di passare inosservato tra le persone di quel posto che è una zona neutrale. [Vicoli] Giunge, per tutti, un momento in cui staccare dalla ferrea routine prevista per gli shinobi non può far altro che giovare a sé stessi e alla propria salute. La mente viene sempre adoperata, eppure l'unico momento in cui può riposarsi è durante la notte. E invece no, nemmeno durante essa può tranquillizzarsi per davvero: eh sì, perché quest'ultima è sempre attiva, pronta a fornire la giusta razionalità per affrontare il quotidiano: dalle missioni ai turni di guardia, dagli allenamenti alle giornate in biblioteca. Se da una parte si cerca sempre di migliorare sé stessi, le proprie capacità fisiche e mentali, dall'altra si è sufficientemente coscienti per capire quando è giusto prendersi una pausa. Questo, purtroppo, non è il caso di Jikan: lui è lì perché avrebbe dovuto incontrare qualcuno. Il problema è che nessuno gli ha specificato chi l'avrebbe accolto. Tutto ciò riguarda il suo mestiere da cacciatore di taglie, che, proprio come aveva pensato, lo costringe a mettersi in viaggio verso località remote o a cercare personalità ignote. Tutto ciò che sa, rispetto a quanto gli è stato detto dal gruppo di cacciatori, è che il suo uomo avrebbe risposto al seguente richiamo: Testa dura non si mozza. Un linguaggio in codice un po' strano e sicuramente fraintendibile, che tuttavia è sufficiente a fornire il giusto contesto. Quanto a vestiario, anche questa volta, non si può dire che abbia integrato particolari novità: una t-shirt verde, i suoi tipici pantaloni strappati verso l'estremità inferiore, e i classici pezzi di equipaggiamento leggero tra cui i vambracci, i guanti e gli schinieri. I suoi occhi, dipinti da un cerchio di carboncino, continuano a saltellare da una parte all'altra. Si vede che è agitato per via del sudore e del lesto passo con cui si aggira per quei vicoli che, almeno all'apparenza, suggeriscono a un luogo ideale per riposarsi. Non può che sentirsi fuori luogo in mezzo a quella gente. Possibile che come zona d'incontro dovessero scegliere proprio quella? Lui, però, non aveva di che temere. Per quanto ne sapeva il mestiere di cacciatore non andava contro particolari regolamenti, anzi, spesso le taglie venivano estrapolate proprio dai villaggi ninja. Alla luce di ciò può iniziare a sentirsi più tranquillo. Dopo minuti interminabile di ricerca, decide di provare con uno di quei vicoli, magari la fortuna gioca dalla sua parte e trova il suo uomo. < Testa dura non si mozza. > Afferma, anzitutto, a bassa voce, così che nessuno lo possa sentire. Poi, però, ritenta alzando la voce. < Testa dura non si mozza! > Se il soggetto deve scegliere un momento per uscire allo scoperto, quello è il momento giusto. [ChkOff] [Vicoli] Dopo molti metri macinati in uno dei vicoli più grandi, forse il così detto principale, si ferma, immobile ad un incrocio, o prosegue dritto, o va a destra oppure a sinistra. Soltanto una cosa attira al propria attenzione, una specie di riflesso di un qualche oggetto in alto, sulla sua sinistra ed in cima ad una palazzina. "Mh?" Inclina la testa verso sinistra continuando ad osservare quel bagliore "Sul serio?" Borbotta sotto voce, all'improvviso Madamune ricompare, esegue un balzo dalla palazzina di destra, coprendo il profilo frontale dell'hasukage con pugni serrati sui quali sono inseriti guanti ninja con relativa placca metallica, due colpi vengono sferrati da quest'ultimo ed un rumore metallico in segno di risposta viene emanato da quei stessi pugni "[Madamune] Hasukage, state bene?![/]" Decisamente agitato rispetto a... Bhe Yukio, che schiocca la propria lingua biforcuta sul proprio palato, facendo un suono secco e ben chiaro "Tutto bene" Risponde, scocciato da quell'avvenimento "Bisogna riempire il carcere in qualche modo no? Sono usciti troppi buoni ragazzi da li, è ora di fare un altro ciclo di istruzione... Cafoni" In quel preciso istante, la mano destra che giocava con la sferetta nera si solleva dal proprio fianco, mettendosi in una posa a schiocco di dita vicino al proprio volto. La sfera viene assorbita da una piccola ferita che aveva sotto l'unghia del dito medio, rimarginandosi al rientro di quella sostanza nera. Lo schiocco viene emanato dal dito medio e dal pollice destro, in quel preciso istante le due forse al proprio interno si uniscono in una routine ormai classica e consueta che non ha più bisogno d'essere descritta, se non quello che accade ogni volta. Dato il massiccio quantitativo di chakra, esso genera un'onda d'urto di lieve entità che fa smuovere i vari fogli al suolo e oggetti di leggera struttura, il tutto solo scenico senza recare danni a persone o cose. "O vieni a chiedermi scusa, oppure vengo io li" Il proprio sguardo è direzionato verso la finestra da cui emanava quella luce. La sua guardia del corpo rimane ancora sotto forma offensiva. "Credo di averti dato un ordine, prima... O mi sbaglio?" Verso Madamune, congedandolo nuovamente con una pacca sulla spalla "Ti ringrazio comunque, me la vedo io qui, cercami quella persona" Esso sparisce nuovamente, saltando su di un'altra palazzina con lo sguardo però sempre puntato su Yukio, ponendo attenzione alla sua incolumità. "Forza forza, uscite, no?" Ondeggiando i propri palmi verso il suo viso, un affronto verso questi mafiosetti. [CK on][Innata descrittiva] [Vicoli] Yakumo ha il passo tranquillo, come sperato la gente non lo calcola non indossa nemmeno il cappuccio per coprire i suoi capelli castani arruffati. Nella mente del ragazzo girano tanti pensieri, il dolore per quella ferita che ha chiuso, le mani rimangono nella tasca quando cammina. Alza la testa ogni tanto, i suoi occhi gialli sono evidenti infatti molti ne rimangono sorpresi, appena se ne accorge abbassa lo sguardo. Non apprezza troppo l'attenzione, ha lo sguardo di chi si sente braccato di chi non vuole farsi notare per nessun motivo al mondo. Mentre continua la sua camminata avverte una voce che ricorda, non sa nemmeno il suo nome ma è incuriosito, alza la testa mentre con passo tranquillo si avvicina verso Yukio, cercando di ricordare chi è. Ha tanti vecchi amici che ha abbandonato dopo un brutto periodo, ed ora non spera nemmeno che ricordano il suo nome non è il ragazzo del passato ora è solo un uomo corrotto dal dolore. Inseguito da qualcuno che ha lasciato dietro, ma non sa nemmeno la sua identità . Si avvicina con fare tranquillo, senza nessuna intenzione minacciosa, si avverte dal passo e della mani in tasca cerca solo dice capire cosa sta succedendo. Usa un tono pacato e dice con tono preoccupato <Cosa sta succedendo> ha la schiena dritta ora si nota la sua altezza, è un ragazzo alto e nonostante si nota che è malconcio ha sempre una bella presenza anche solo per la sua altezza. I muscoli sono rilassati come la sua espressione sul volto, la voce è profonda ma tranquilla allo stesso tempo. Si avverte una punta di tensione, ogni tanto con lo sguardo si osserva intorno come se temesse di essere inseguito. [Ck ON] [Vicoli] Purtroppo, pur avendo ripetuto più volte la parola in codice, nessuno si è fatto vedere. Possibile che abbia sbagliato zona? Forse ha frainteso le indicazioni, il che non sarebbe impossibile data la poca specificità di esse. Ormai sta perdendo la voglia di cercare chi gli avrebbe affidato un incarico in termine di taglie, o così almeno lui crede, perché non sempre si ha a che fare con qualcuno da catturare a volte. Il mestiere del cacciatore comprende anche una ricerca d'informazioni, una fase di rintracciamento e di localizzazione. Insomma, non è raro che venga avvicinato agli Anbu vista la somiglianza in termini operativi. Ciò che cambia, ovviamente, è l'intento, lo scopo, l'obiettivo ultimo. Quindi è questo, direbbe qualcuno, a Jikan servono soldi? Non esattamente, forse nemmeno lui è sicuro di ciò che sta cercando. Però è entrato a far parte di un gruppo di cacciatori per dare una mano al suo clan. La provvigione di cuori scarseggia di anno in anno, ergo perfino un Genin come lui ha presto a cuore la cosa, letteralmente, e si è messo alla caccia di quell'organo. Quell'apparente silenzio, spezzato in precedenza dalla sua voce, viene presto interrotto da uno strano tremolio del terreno. Esce dal vicolo, ne imbocca un altro, per un attimo pensa di potersi perdersi da un momento all'altro in quel labirinto di vie. Ecco però che, dopo aver imboccato un piccolo sentiero verso una via più grande, si accorge della presenza di una persona fin troppo importante per il villaggio di cui fa parte. L'Hasukage in persona che si aggira per quei vicoli. Esita a mostrarsi, si tiene dietro all'angolo, ancora non capisce bene il perché un uomo così importante si trovi lì. Eppure è solo, che strano, pensa. Come minimo doveva avere cinque o sei guardie, forse nascoste, che stavano dietro alla sua ombra, pronte ad agire in qualsiasi momento. Possibile che sia lui il cacciatore che sta cercando? Sarebbe strano, non ha mai sentito nulla riguardo l'Hasukage che abbia a che fare con quel mestiere. Tuttavia, decide comunque di provare. Esce allo scoperto e con tono dubbioso dice: < Testa dura non si mozza? > Nello stesso momento in cui pronuncia quelle parole si accorge dell'enorme errore che ha fatto. Le mani vengono scoperte dai guanti, finendo per tradire, in parte, la sua vera natura per via delle cuciture. Dopodiché si lascia in un inchino informale, il cui obiettivo è quello di sviare da quanto precedente pronunciato. < Hasugake-Sama? > Domanda, nuovamente, divaricando gli occhi per far capire quanto sia sorpreso di una sua visita in quel luogo. [Chk Off] [Vicoli] La sua guardia del corpo continua la propria ricerca, perdendo il contatto visivo definitivamente con Yukio, svanendo fra i tetti delle palazzina della zona Tanzaku. Ultimo sguardo d'intesa fra i due con un cenno di capo per poi lasciarsi visivamente. Yukio riporta lo sguardo alla palazzina dove hanno sferrato un attacco con due kunai, visibili a due metri dai piedi del Tessai. Nella traiettoria frontale a quella dell'Hasukage fino alla palazzina a circa dieci metri da lui, alcune persone che tentano di spostarsi dalla zona ed altre che invece possiedono ancora delle bancarelle avvertono una sottospecie di calo di pressione fisico, inizierebbe a far male la testa a questi civili. Palpebre che sbattono lentamente, all'ennesima apertura un'onda di chakra viene espulsa nella propria direzione frontale, intaccando un'altra fonte di chakra che è ancora situata sulla palazzina. Un crollo di sensi che andrebbe a far cadere come un sacco di patate una persona incappucciata al suolo, compiendo un volo di svariati metri, cadendo di schiena su di una bancarella, attutendo il colpo "Basta?" Borbotta, scattando con la testa verso destra da cui viene Yakumo che rivolge la parola, una occhiata veloce dai piedi a capo osservando i vari dettagli che ha indosso il ragazzo, alzando il proprio volto per poterlo guardare negli occhi "Tutto nella norma, solite storie" A risposta del chunin della foglia; sono passati parecchi anni ma il volto del ragazzo rientra nelle persone già viste una o più volte "Non sei della zona, vero?" Non riconosce il suo volto fra le persone di Kusagakure e limitrofe, che sia della foglia? Ha da poco ricevuto notizia della sottospecie di promozione di Hitomu, era ora che quel ragazzo si stacchi dalla vita di Hokage e si dedichi più a se, un relax per lui sicuramente. Adesso c'è Furaya al suo posto, anche li quanti bei ricordi, quante morti e quanta lava in quell'epoca, forse è una delle poche che ancora la controlla. Ad attirare la propria attenzione ora v'è anche Jikan, Genin di Kusa e per ovvi motivi conosciuto soltanto di nome, sapendo a memoria il registro delle persone che possiedono un grado all'interno del villaggio. Le proprie labbra si muovono a formare una specie di ghigno quando posa i propri occhi cremisi catturati da un nero attorno sul ragazzo "Credo che qui ci debbano essere molte persone da far fuori, ragazzo" Muovendo la mano destra su e giù, non approvando l'inchino formale "Nessuna formalità per favore, io sono Yukio, e tu?" Socchiudendo gli occhi per osservare nel dettaglio il ragazzo "Oh... Capisco" Posandosi sulle sue mani "Pensavo di non trovare molte persone di un grado nei dintorni" Rivolgendosi a Jikan, per poi posare lo sguardo su Yakumo "Mentre tu sei di...?" Cercando di far continuare la frase all'altro ragazzo della foglia provando a ricordare il suo volto "Quanto meno non mi dispiacerebbe una spiegazione del perchè la tua maglia è imbrattata di sangue, qualcosa non è andato bene?" Inclinando la testa verso sinistra, restando con le dita della propria mano sinistra a formare lo schiocco, come precedentemente fatto per il chakra, che sia in offensiva? [ck on][innata descrittiva] [Vicoli] Lui sente lo sguardo addosso dell'uomo che sembra essere intimidatorio, la paura si vede nel suo sguardo nonostante cerca di celarla per bene con fare molto attento, mentre gli dice che lui non è della zona. Non sa nemmeno più lui quale è la sua zona, ha una casa a Konoha e una ad Ame avendo entrambi i copri fronte non capisce nemmeno lui. Ma si trova nella zona neutrale di un altro villaggio e gli dice con tono tranquillo <No, è un problema?> chiede con tono preoccupato mentre si guarda intorno per un attimo e torna ad osservare l'altro <So che questa è una zona neutrale, dove non conta la provenienza> il tono è chiaro e tranquillo mentre aspetta una risposta da parte dell'altro. Sotto lo squarcio si vede il petto pieno di cuciture come il braccio quel corpo ora mai è distrutto da quelle cuciture. Sente che è un Kage e si spaventa per un attimo lui ha usato un tono troppo diretto, è un pezzo grosso, alla sua domanda da dove viene lui gli dice <Sono un Ninja che non ha un villaggio da un paio di anni ma vengo da Ame e Konoha> il tono fa capire che è non mente. Mentre cerca di trattenere un colpo di tosse. Poi si tocca la ferita e gli dice <Sono stato attaccato sta mattina, e non ho abiti di ricambio> poi fa un inchino <Sono Yakumo Kakuzu, e sono un Chunin> dopo l'inchino lui non dice altro mentre è elegante. Parte un colpo di tosse, sente salire qualcosa dalla gola, la mano destra copre la bocca per educazione ma la mano si sporca di sangue lui non sa come nasconderlo, non può nasconderlo. Ha il terrore negli occhi, anche se cerca di dissimulare tranquillità. [Chakra On] [Vicoli] Non è la prima volta che lo vede, no di certo, ma forse è la prima occasione per farsi riconoscere, dato che la brutta figura fatta al Palazzo di Kusa, in veste di cameriere per una cena importante, non è stata menzionata, per sua fortuna si direbbe. C'è da dire che per essere un Kage è molto particolare, a dimostrarlo, per esempio, vi è la preferenza a un approccio più concreto, più umano, e quindi privo di formalità. < Jikan Kakuzu, signore. > Prima di dirlo, naturalmente, ritorna in posizione eretta. Presto, tuttavia, gli viene detto che nei dintorni ci sarebbe stato qualcuno da... far fuori? Di certo non si sarebbe aspettato di prendere parte a uno scontro per quei vicoli, però non può farci nulla. Alla luce di quanto detto, decide di avviare la procedura per richiamare il chakra. E' da molto che la pratica, ma non per questo necessita di meno attenzione per eseguirla. Ha ancora bisogno di molta concentrazione. Così non perde tempo e avvicina una mano verso il petto. Visualizza, mentalmente, le due preziose energie che scorrono all'interno del suo corpo. Sa che presto le avrebbe fatte congiungere. Prima, però, si focalizza su quella che risiede in ogni cellula del suo corpo. La vede bianca, lucente, pura, e inizia a farla fluire. In contemporanea si concentra sullo Yin, il cui origine avviene nella mente, e prende il nome di energia spirituale. Questa la vede nera, ma di un nero puro, incontaminato. Anch'essa verrebbe fatta fluire all'interno dei tenketsu. In poco tempo le due si sarebbero incrociate, con la conseguenza di mischiarsi. Questo processo dalla complessa esecuzione da origine al chakra. Ora lo percepisce, mentre scorre dentro il suo corpo e i suoi muscoli vengono rinforzati. E' pronto ad agire, qualora sia necessario. Viene distratto, per un momento, dalle parole di un'altra figura lì presente. Ode chiaramente le parole: Yakumo Kakuzu. Un altro del suo stesso clan, in quel luogo? Certo, sa che sono dispersi per tutte le terre ninja, ma non si aspetta di trovarne uno per strada vista la tendenza di quel clan a rimanere in occulto. A quanto pare è un Chunin ed è pure stato attaccato. Il giovane Genin si domanda perché, ma al contempo si sorprende, quel tipo affronterà una vita difficile senza un villaggio, immagina. Lui, in quella sola volta che si è allontanato per un eremitaggio, si è imbattuto in tre uomini che in pochi secondi gli avrebbero potuto tagliare la gola. Per fortuna è andata diversamente, infatti loro stessi gli hanno insegnato il suo mestiere. [Chk On] [Vicoli] Il corpo caduto e privo di sensi della persona che aveva tentato di attaccare Yukio viene presto rimosso grazie ad un cenno della mano sinistra del Tessai che dallo schiocco di dita si trasmuta in un movimento rigido della mano, dita distese e movimento di novanta gradi dall'alto verso il punto in cui l'uomo è caduto, si possono vedere altre persone che sbucano dai tetti dei palazzi che si recano sul corpo, sollevando e portandolo via "Al carcere, farò di persona un interrogatorio" Un attimo di silenzio "Privato" Sollevando gli occhi al cielo, stufo, riportandoli su Yakumo "Assolutamente nessun problema, sarà pure un territorio neutro ma è sempre sotto le mie leggi" Identificandosi dato il suo grado nella stessa Kusagakure "Del resto ho creato io questo posto" Mantiene lo sguardo alto sul ragazzo della foglia, lasciandolo parlare "E allora credo sia ora di cambiare vestiti, non trovi? Essendo un territorio neutro e pacifico viene sempre concessa la possibilità di risanarsi e mettersi in condizioni ottimali" Rivolgendo poi lo sguardo su Jikan "Se vuoi farci compagnia, sempre se il kakuzu vuole sistemarsi, sei il benvenuto" Un occhiolino in sua direzione "Sei qui, senza un compagno e all'avventura?" Verso il Kusano "Complimentoni, non è un territorio facile questo, ma credo che tu lo sappia per essere un ninja... Veeero?" Inclinando la testa verso il basso e guardando di sottecchi il ragazzo, sperando in una sua conferma "Conoscono un posto dove fanno terme, è frequentato dalla Yakuza ma non ci sono problemi in merito" Facendo un cenno di capo verso un vicolo alla sua sinistra, come a volerli invitare "E c'è anche una tavola calda se non l'hanno rimossa, si mangia bene" Ruotando sui propri zoccoli in legno per avviarsi lentamente verso quel vicolo riponendo le proprie mani all'interno delle tasche dei propri pantaloni larghi. All'improvviso ecco che ritorna di scatto il suo sottoposto, sollevando la mano destra "Trovato, ho fissato un appuntamento con voi , Hasukage" Un cenno da parte del Tessai, congedandolo nuovamente con la testa "Stai nei dintorni, non è la Yakuza il problema qui a quanto pare" Aspettando il dire dei due ragazzi.[ck on][innata descrittiva] [Vicoli] Ascolta il Kage, sembra che lo vuole aiutare. Lo sguardo si mostra sorpreso per un attimo, anche se teme di essere di peso visto che mentre l'altro parla lui si guarda sempre intorno e si avverte il suo nervosismo, il suo disaggio nel stare li di essere al centro dell'attenzione. Ascolta quello che ha da dire sulla zona, ha creato quel posto che è lo stesso sotto le leggi del suo villaggio è una zona neutrale a meta per lui insomma. Fa un sorriso mentre osserva l'altro e gli dice con tono gentile mentre mostra per sbaglio la mano sporca di sangue per poi coprirla <Grazie ma sto bene cosi, sono partito senza nulla di mia volontà... anche se l'attacco a complicato il piano> poi ascolta le sue parole. Ha prenotato un posto per loro, magari ha anche un posto letto con i pochi soldi che si è portato, lui gli dice <A me basta un posto letto per sta notte, tanto sento che non rimarrò qui a lungo> un altro colpo di tosse, per sua fortuna niente sangue anche se si nota lo spavento mentre sta tossendo. Guarda come parla al ragazzo e gli dice <Se posso permettermi penso che siete un ottimo Kage per come parlate ai più piccoli. Poi non dice altro, mentre torna a guardarsi intorno, sempre con più frequenza, sente lo sguardo addosso di qualcosa o qualcuno, che lo segue da almeno una settimana. [Vicoli] Tutto pare così organizzato, l'Hasukage sembra conoscere quel luogo perfettamente, d'altronde gli appartiene, in un certo senso. Jikan è lì senza un compagno, questo è vero, ma non si può dire che sia all'avventura, piuttosto era alla ricerca di qualcuno che non si è presentato. Conviene, tuttavia, che dirlo non è saggio, peraltro preferisce assecondare la sua supposizione. < Sì. Oh... volentieri. > Fare compagnia all'Hasukage? Non è un'opportunità che tutti hanno, men che meno i Genin. D'altronde non ha altro da fare, diversamente a quel punto sarebbe ritornato al suo villaggio. Un bagno alle terme e un pasto alla tavola calda, non si può chiedere di meglio. Tutto offerto da Yukio, peraltro. Quindi si avvicina a lui, ma non troppo, teme che anche solo andando a fianco della sua spalla possa incorrere in qualche pericolo da parte delle guardie che lo proteggono. Lo segue, standogli dietro, fino a che un suo collaboratore, a quanto pare, lo intercetta per avvisargli dell'appuntamento. Quell'uomo dev'essere parecchio impegnato se, pur essendo fuori sede, viene interrotto e richiesto dai suoi sottoposti. < La ringrazio, Hasukage. > Un ringraziamento sincero, in qualche modo si sente in debito, pur essendo un servitore del paese che quell'uomo Governa - con ciò intendo che è uno shinobi ergo è al suo servizio. Yakumo sottolinea un dettaglio che lo riguarda, circa la gentilezza del kage verso di lui. In effetti è vero, di norma ci si aspetta un atteggiamento diverso dal capo militare di un paese. Lui invece, come ha già potuto notare, sembra prediligere un altro approccio. Forse disgusta i modi di fare troppo formali e solenni che dipingono il Daimyo medio. [Chk On] [Vicoli] Solleva le proprie spalle alla risposta di Yakumo "Come vuoi, c'è anche quello" intendendo il posto letto "Ma avendo una certa età io ho bisogno di rilassarmi" Bhe in effetti "Dopo il primo secolo diventa difficile mantenere la pelle tonica, sono in costante allenamento per questo, pf costretto a fare Yoga, che rottura di palle" In effetti sta parlando proprio a ruota libera come se tutto fosse ok per lui, tralasciando i gradi, la fama, chi può essere più o meno forte etc "Quanto meno ti converrebbe togliere il sangue e darti una pulita onestamente" Verso Yakumo "Potresti essere frainteso dai miei bambini" Già, i suoi mastini da guardia vengono identificati come bambini, era una cosa che si è sempre sentita questa in effetti, che veniva identificato come il Papà delle persone che entravano nella propria magione, compresi quelli dell'Akazuki "Come procede il mondo fuori dalle mura di Kusa? Sapete darmi qualche notizia in più? È da un po' che non esco allo scoperto, avevo proprio voglia di prendermi del ramen fuori dal Paese" Tutto sto viaggio per... Un ramen? "Poi sono uscite fuori delle notizie che qui si ammazzano e fanno cose strane, e allora ho deciso di occuparmi di questo" Già, il suo primo obiettivo era il Ramen, l'ha appena confermato... Poveri ragazzi che l'hanno incrociato "Yukio, non Hasukage, se poi vuoi proprio fare l'educato dovresti iniziare con: Sig. Kokketsu, Arufa, componente dell'altissima Akatsuki, Alto comandate del carcere di massima sicurezza di Kusagakure, Alto elitario e maestro di Genjutsu." Ruota lo sguardo suJikan "Che palle eh? Yukio va bene, siamo amici no? Tu sei una persona, io un'altra, anche Yakumo è una persona, è tutto ok" Da una pacca sulla spalla a Jikan che, stranamente, può avvertire un tocco gelido che trapassa i propri abiti seppur ha il chakra in circolo il quale dovrebbe lasciare un certo tepore. Gelido, come il ghiaccio che penetra nella propria pelle, solo con un tocco. "Tanto la strada è un po' lunga per arrivare al posto che vi ho detto, possiamo comunque scambiare due chiacchiere" [stessi tag][freez]
Giocata del 04/08/2019 dalle 17:02 alle 17:22 nella chat "Tanzaku Gai - Vicoli"
[Vicoli] Lui ascolta le parole dell'altro che gli dice dopo il primo secolo e scambia un attimo lo sguardo, è serio cosa cavolo sta dicendo è impazzito. Non è cosi vecchio almeno che non conosce tecniche precise non può essere cosi vecchio e gli dice <E io che ti davo massimo 30 anni, cavolo te li porti bene> è un complimento sincero, e poi gli dice <Per le terme va bene, mi posso rilassare anche se essendo fuori allenamento ho un pessimo fisico> pensa la suo fisico nonostante tutto. Si accorge di averlo detto e guarda le sue braccia <Ora non ci devo pensare più anzi dopo queste cuciture posso stare tranquillo> arriva una domanda a cui non sa rispondere <Posso dirti che sono sparito dai radar per tanto tempo, quindi non ho tante novità da dire so solo che nulla è cambiato> almeno per lui. Ascolta il nome completo e gli dice <Yukio va bene, quello è troppo lungo e praticamente faccio prima morire che dirlo tutto> lo dice con fare sarcastico ovviamente. Poi gli dice <Quello si al massimo mi cambio la maglietta e il resto ma devo cercare roba a poco prezzo, per il resto tranquillo ci so fare con i bambini ho un figlio anzi avevo> lo dice con fare triste. Ma poi torna a sorridere. [Chakra On]
Giocata del 04/08/2019 dalle 20:48 alle 23:18 nella chat "Tanzaku Gai - Vicoli"
[Vicoli] Ridacchia appena alle prime parole di Yakumo "Trent'anni?" Sgranando di poco gli occhi, puntando le proprie pupille cremisi su quelle di Yakumo "Magari, sono arrivato oltre ad un secolo di primavere, e devo dire che si sta meglio ora di prima tralasciando tutto. Ci sono nuovi perfezionamenti, nuove tecniche, nuovo modo di vivere, nuova tecnologia. Se si vede bene Kusa è l'unica città che sfrutta dei pass per muoversi nei quartieri, controlli particolari, strutture moderne. Prima era tutto statico così com'era stato lasciato dai grandi creatori dei villaggi" Fa spallucce "Ma del resto dovevano essere rimpiazzati i classici standard no?" Giusto un argomento aperto così a caso "Io ho bisogno di far uscire un po' di melma nera dal mio corpo" Così, la butta li, e sicuramente non si sta riferendo a qualche sostanza solida del proprio corpo, s'intende "Nulla è cambiato? Che seccatura... Allora possiamo anche far noi qualcosa, giusto per rallegrarci la serata" Joji e Hime? Li lasciamo a Kusa da soli? Totoro sicuramente starà pensando a loro, tralasciando il fatto che Hime si è perdutamente innamorata di lui, figuriamoci "Non c'è problema, è un piacere aiutare un'altra persona, ti procuro tutto ciò di cui hai bisogno" Un cenno di capo verso Yakumo, lasciandogli la possibilità di farsi aiutare senza alcun tipo di problema dal Tessai "Così in che senso?" Rivolgendo a sua volta lo sguardo verso Jikan mentre continua a camminare in quel vicolo in direzione di questa struttura che ha un po' di tutto, dalle terme, ad una tavola calda a delle camere, una specie di hotel insomma che veniva utilizzato molto frequentemente nel periodo fiorito della zona, non si può dire lo stesso di ora "Quando sono a Palazzo al massimo mi drogo, nulla di grave" Massaggiandosi la tempia "Un po' come quando ho sigillato la volpe a nove code, avevo appena finito di fumare" (?) Chissà cosa "Ma comunque, la vita è bella perchè dura poco" Citazione che proprio lui non doveva fare "Insomma, le tue fibre? Che ne dici di farmi vedere un po' la tua innata? Sai padroneggiarla?" Una specie di prova, ma quale sarebbe la prova in merito? La dimostrazione o la domanda in se del chiedergli di mostrare l'innata? "Ah, e visto che sei di Kusa, non ricordo molto bene come sono andati i tuoi esami" Borbotta, insomma abbastanza incuriosito nel sapere le loro vite per così dire, la portinaia dell'Erba [ck on] [Vicoli] Osserva l'altro mentre parla con lui, spiega troppe cose infatti l'altro non segue bene quello che dice. Sente la stanchezza che sale nonostante questo cerca di rimanere almeno vigile, non vuole svenire proprio ora. L'ultima volta è stato attaccato, non gli piace rimanere troppo vulnerabile. Cerca di rimanere vigile, mentre risponde all'altro che osservando il Kage gli dice <Sicuramente, ma il problema rimane sempre la gente... il male non è cambiato con il tempo suppongo> si ferma un attimo per trattenere la tosse, per qualche istante ci vede sfocato ma torna tutto chiaro <Ma per il resto si tutto è andato avanti> quel tono di rassegnazione è evidente, non sa nemmeno se ha accettato che gli altri sono andati avanti per questo si è separato da tutti per non essere un ancora per il prossimo. Arriva qualcuno ad aiutarlo e si cambia la maglietta, si allontana di due metri per cambiarsi solo la maglietta gettando l'altra per terra. Il suo corpo ora si vede meglio ci sono segni di tatuaggi ma sono sconnessi per colpa delle cuciture che si è fatto. si notano le maschere che porta dietro la schiena , si mette la maglietta mentre ascolta le parole di loro due ma prima risponde al ragazzo che dice il suo cognome <SI sono un Kakuzu, non ahi sbagliato> e sorride con fare gentile nonostante si nota che non sta bene. Appena sente parlare di fibre lui si avvicina e osserva il ragazzo e gli dice <Se ti serve qualche consiglio per l'innata dimmelo perché penso che tu hai la mia stessa innata?> si mette di nuovo le mani sugli occhi, vede sfocato di nuovo per un attimo. Fa un grosso respiro e cerca di controllarsi per non farlo notare. Si mostra tranquillo, nonostante si vede che non sta bene. [CHakra On] [Vicoli] Nel parlare Yukio sembra un vecchietto di ottant'anni che non abbandona la sua poltrona da decenni e vede il mondo cambiare. Ma d'altronde, che altro ci si può aspettare da un uomo che ha fatto la storia? Lui ha visto Kusa in tutte le sue sfaccettature, bella e brutta, distrutta e intatta. Probabilmente in quella testa ci sarebbero molte storie da raccontare, ma sarebbe stato necessario troppo tempo. Quanto alla sua domanda: si accorge che è necessario specificare. < Diretto, senza filtri. Ti rivolgi a tutti in questo modo? > Poco dopo, rivela un dettaglio che avrebbe preferito non sapere. Forse è solo uno scherzo, o almeno spera che sia così. Non vorrebbe vedere il suo Kage sotto l'effetto di sostanze. Non vuole credere alla diceria che tutte le persone famose facciano uso di droghe per rimanere sane con la propria mente. Un argomento a lui molto personale e dolente, viene toccato, quello delle fibre. Non può dimenticarsene con facilità, affatto, visto il modo di fare invadente che hanno esse sotto la pelle. Difficile tenerle ferme dato che sostituiscono in toto l'apparato muscolare del corpo. Durante la crescita esse, partendo dalla schiena, finiscono per intaccare l'intero organismo. < Sì, le so controllare, però preferisco tenerle dentro. Insomma, non per tutti sono un bel vedere. > Gliele deve fare vedere, non è la prima volta che le utilizza, quindi non sarà un problema anche far fare loro capolino dalle dita. Piano piano e lentamente, inizia a farle muovere all'interno del suo corpo, per poi fare in modo che esse spingano lungo le dita, rompendo le cuciture, e fuoriuscendo dalle giunture che intercorrono tra le falangi. Queste, non appena fuoriescono, iniziano a dimenarsi continuamente in maniera casuale, quasi fossero contente di essere liberate da quelle gabbia di carne che è il suo corpo. Dei buoni 15 centimetri di fibre vengono fatti uscire. Alza la sua mano e la mostra in direzione di Yukio, così che lui la riesca a vedere. < Consiglio... uhm. Onestamente vorrei sapere di più. Sono andato in fondo alla questione solo per curiosità altrimenti non mi avrebbero mai piantato il cuore del vento nella schiena. > La tendenza, altrui, a parlare e a raccontare di sé, fa si che anche lui sia più propenso a rompere le classiche barriere sociali raccontando anche lui, qualcosa che lo riguarda. Poi salta fuori il discorso del suo esame, come non dimenticarlo quel giorno. < Bene, sono andati bene. > Gli viene da sorridere per un attimo, vista l'azione interessante compiuta nel pratico. < Ho combattuto con una chunin abile nell'utilizzo di una frusta. Però sono riuscito a conficcarle un Kunai sul piede, e le avrei anche lussuato il gomito se non fosse che il suo corpo era in grado di snodarsi come un serpente. > Si riferisce a una Yakushi, chiaramente. [Chk On][Innata Kakuzu descrittiva] [Vicoli] Arrivati alla fine a questa sottospecie di Hotel, il trio avanzerebbe senza problemi all'interno lasciando a Yukio le varie faccende economiche "Ci fermiamo questa notte, tre stanze matrimoniali, includi tutto per piacere" Verso chi dovrebbe stare alla reception di norma. Un locale classico, interamente di legno e di pannelli scorrevoli classici del Giappone, i sandali vengono gettati all'entrata ribassata lasciando al suolo assieme a molti altri che già sono li. Scalzo, con tatuaggi che arrivano fino ai dorsi dei piedi si avvicina nuovamente alla signorina nella hall "Il pagamento lo gestirà un mio collega" Bhe, insomma è anche da immaginare la faccia della ragazza che s'è vista arrivare senza preavviso un Kage, vabbè tutto nella normalità "Il male non cambierà mai, per questo motivo ci siamo noi anche, proteggiamo il mondo dal male, per quel che possiamo fare ovviamente" Sospira, un po' rattristito "Ma non siamo divinità scese in terra che possiamo anticipare tutte le idee malate delle persone che vivono su questo pianeta" O forse si. Compie qualche passo oltre l'entrata della struttura lasciando che un'altra persona possa condurli in una sala grande delle terme "Ah, potete provvedere ad un nuovo cambio per il ragazzo qui? Vi ringrazio" Rivolge più educazione lui agli altri che viceversa, le cose strane della vita "Comunque era giusto tanto per, se volete parlare della vostra innata e farla vedere a chiunque soprattutto in un territorio non tanto amichevole fate pure" Muovendo la mano destra su e giù con scioltezza come se la cosa non gli importasse. Già, domanda a trabocchetto la precedete "All'interno della stanza possiamo parlare senza problemi, attendete ancora qualche metro, che ne dite?" Sogghigna, seguendo quella donna fra i vari corridoi fino a che non dovrebbero incappare in una stanza già preparata con vasche e sedute e qualsiasi tipo di confort nei limiti della zona che non è sicuramente a cinque stelle. "Grazie" Verso la ragazza che li ha accompagnati fino a li. Ascoltando le precedenti parole di Jikan gli rivolge uno sguardo, rispondendogli "Se si usano troppe parole inutili per arrivare al nocciolo della situazione ritengo che sia una perdita di tempo. Essere più diretti e parlare tu per tu con un'altra persona è il modo più facile per capire com'è, senza troppi formalismi" Muove la sua lingua biforcuta al termine di quella frase sul labbro inferiore e superiore, un pezzo per le due labbra, un po' inquietante in effetti. Finalmente entrano nella loro stanza, se tutti avrebbero accettato "Adesso possiamo parlare senza intoppi" Ruotando gli occhi nuvamente su Yakumo "Com'è farsi trapiantare un cuore?" Bhe, lui non ha mai provato questa bellissima sensazione "Bhe, i miei complimenti allora, sei bravo" E no, non è ironico come può sembrare. Con nonchalance si toglie velocemente i propri vestiti da dosso, rimanendo annebbiato proprio nei punti più critici del corpo umano, senza trascendere in dettagli, si getta letteralmente nella vasca bollente.[ck on] [Vicoli] Lui lo ha seguito, perché non ha un posto dove andare un altra opzione era quella di dormire per strada ma per ora ha un posto dove stare quindi può passare un altra notte senza problemi. Guarda il posto è abbastanza buono per i suoi standard nei suoi ultimi anni quindi appena arriva il cambio lui lo mette subito per essere presentabile. Alle sue parole sul male lui sorride, lui ha toccato il male è stato per un attimo il male. Ha perso il controllo di tutta la sua vita cosi tante volte che ha perso il conto, i suoi crolli sono finiti con aggressività incontrollata verso un genere preciso. Guarda il Kage e lui sorride <Il male è presente in ogni persona, basta solo saperlo gestire e controllare> fa una pausa mentre pensa a tutto quello che ha passato. La sua vista si sta sfocando di nuovo e mette la mano destra sui suoi occhi per fare un altro grande respiro e continuare a parlare <Sono dell'idea spesso il male nasce per azioni esterne, persino i più buoni passano al lato oscuro per un azione altrui> lo dice con fare molto triste, ricorda come è stato in passato. Ascolta le parole del ragazzo e lui gli dice sorridendo <Posso dirti che a me non hanno nemmeno chiesto, mio zio mi ha portato li e fatto tutto contro la mia volontà> cerca di raccontare tutto con la calma più totale mentre guarda la stanza <Posso solo dirti che il nostro corpo è nato predisposto per quello che mi hanno detto, e siamo destinati ad ammazzare per avere più potere> quel tono di rassegnazione è chiaro <Possiamo solo essere sicuri di questo> e cerca un posto dove sedersi. Alla domanda del Kage lui fa una piccola risata, ricorda il dolore, ricorda tutto quello che è venuto dopo <Nulla di speciale, il problema arriva dopo quando devi fare taglia e cuci con il tuo corpo> fa una pausa e si guarda intorno <Per il resto, un intervento doloroso, sopratutto se te lo fanno contro la tua volontà> non ha altro da dire infatti si siede su una sedia e di nuovo lo stesso problema che lo sta perseguitando. [Chakra On] [Hotel] Giungono finalmente all'hotel che gli avrebbe ospitati. In men che non si dica l'Hasukage, con la sua sola presenza, sbriga celermente le faccende di check-in e fa in modo che loro tre abbiano delle stanze per il pernottamento. I discorsi sul bene e sul male non li sopporta, perciò preferisce ignorare e non darci troppo peso quando questi vengono toccati. Crede che parole come vengano raccontate ai bambini per farli stare tranquilli, per creare l'idea nella loro testa che se esiste un bene esiste anche un male, che un elemento negativo esiste solo in presenza di un positivo, che in qualche modo lo controbilancia. Poi non comprende il senso di quanto detto, non gli aveva appena chiesto informazioni sulle fibre? L'idea che sia stato un banale inganno non gli passa per la testa, ma non esita a far rientrare le fibre nella mano. Questa, lentamente, iniziano a ripiegarsi su loro stesse, per poi cucire la pelle e rientrare nel corpo. < Capito. > Risponde alla sua teoria sul parlare in maniera diretta. Certo, da una parte ha un senso, ma dall'altra rischia di annullare del tutto la classica forma mentis del rispetto. Ecco, forse nel suo caso non è un problema perché basta la sua carica e le imprese compiute a farlo rispettare, ma si applica a chi deve ancora affermare il suo posto nella gerarchia come i chunin o i jonin. < Non mi basta. > Afferma con molta sicurezza. Egli non si accontenta di quello che viene raccontato, di ciò che viene detto, così per dire, per far stare buona la persona di turno. < Io vorrei scoprire di più, vorrei andare oltre a quello che è stato detto, a quello che si sa. > Eppure è perfettamente cosciente di non essere nella posizione di farlo. < Confermo. > Dice, guardando in una posizione fissa di fronte a lui, segno che sta rammentando le agghiaccianti sensazioni che ha provato quel giorno. < Le fibre non chiedono permesso, non bussano. Dopo che il cuore è innestato iniziano a prendere posto, rimpiazzando completamente i muscoli. > Ricorda perfettamente come è andata, ed è proprio grazie al suo desiderio di approfondire che sa con così tanta precisione come avviene il procedimento. Decide, però, di dedicare un meritato momento di tranquillità. Anche lui, quindi, si spoglia dei suoi vestiti e si immerge in acqua calda. [Chk On] [Vicoli] Un cenno di conferma alle parole di Yakumo "Hai perfettamente ragione" Ricordandosi dei vecchi momenti passati in cui Yukio perse la testa, non per colpa sua ma per colpa di terzi purtroppo "Anche io passai, per così dire, al lato oscuro per periodo della mia vita. Mi portarono via tutto, qualsiasi cosa che tu possa immaginare, svanita nel nulla" Sospira, socchiudendo gli occhi. Lentamente l'avambraccio sinistro viene portato verso la propria dentatura, prima di morderlo "Ma recuperai velocemente il mio controllo, stranamente" Stranamente si, è sempre stata una persona instabile del resto ma da quando si è dedicato notte e giorno a Kusa è come se avesse ottenuto una pace interiore. Al termine di quelle parole i propri denti afferrano la zona muscolare dell'avambraccio, sbranandosi da solo soltanto con un morso veloce e forte, tirando a se i lembi di muscoli e pelle lasciando fuoriuscire... Liquido nero intriso di chakra. Esso inizia a sgorgare in men che non si dica nell'acqua della vasca, ma accade qualcosa di strano "Non preoccuparti, non intacco l'acqua" Verso chi si è immerso assieme a lui. Di fatti la sostanza nera rimane attorno al proprio corpo anche sott'acqua senza diffondersi come se fosse inchiostro. Come se nulla fosse successo, rivolge l'attenzione a Yakumo "Carino come trapianto, in effetti fatto senza approvazione è molto fastidiosa come cosa, esperienze della vita di ognuno di noi che ci fanno maturare in qualche modo" Jikan adesso ha l'attenzione "Non ti trovi d'accordo con quanto ho detto?" In merito al suo portamento verso le altre persone, lasciando a lui la parola e ascoltando con attenzione che cosa avrebbe da dire "Bhe bastava chiedere, dovrebbero esserci dei rotoli abbandonati da qualche parte in merito al tuo clan, dovresti soltanto informarti meglio, ogni clan ha qualcosa di segreto e sempre custodito in rotoli, giare o qualsiasi altra cosa, parla con chi abita dentro la magione, rivolgi sempre l'attenzione ai più anziani e ai sacerdoti del Paese, sono quelli che sanno di più... Potrei esserti d'aiuto in merito ma è un periodo un po' incasinato con tutto al Palazzo, molto lavoro e pochi giorni liberi a cui posso dedicarmi" Schiocca la lingua sul palato "Però se hai bisogno di qualcosa basta che mi contatti, cercherò di aiutarti per quel che posso fare" Si immerge fino al collo, lasciando la testa fuori dall'acqua. Il sangue nero avvolge completamente il proprio corpo creandogli una specie di divisa nera, come se fosse la propria pelle, visibile il morso che si è dato prima con i lembi di pelle ancora appesi che lentamente si ricompongono, ritornando al loro posto ma intrisi di nero. [ck on][se innata: on] [Vicoli] Sente quelle parole e lui mostra un sorriso, è felice per l'altro che ha recuperato tutto in tempo. Lui al contrario ha allontanato tutti senza pensarci, non è stato cosi difficile farlo ha capito che sparire è più facile che affrontare le cose che gli portano il dolore che lo attanagliava giorno per giorno. Si concentra per fare in modo di non sembrare troppo stanco anche se è evidente <Io ho perso tutto per colpa del mio lato oscuro> fa una lista mentre la mano destra va ancora sul volto, un altro volta ha la vista offuscata <Mio figlio, gli amici la carriera da Ninja... ho perso tutto per seguire il mio lato oscuro> fa un grosso respiro mentre cerca di non sembrare troppo patetico. Ascolta le parole del Kage che dice una cosa ovvia, quell'intervento ha reso il suo corpo più forte ma la sua mente più debole <Giustamente, possono donare un corpo più flessibile anzi un corpo quasi indistruttibile> fa una pausa mentre gli scappa una risata <Pensate che durante una missione mi sono riattaccato il braccio cosi senza problemi, gli sguardi degli altri erano sorpresi e preoccupati> dopo quelle parole si fa scappare una risata. Parla dei rotoli, e lui dice con tono serio <Purtroppo non si sa dove è la base effettiva del clan, siamo troppo sparsi nessuno sa chi ha questo rotoli> lo dice con fare rassegnato. Guarda il Genin e con sguardo gentile <La parte peggiore e il post operazione, affronti il cambiamenti del corpo che sono troppo invasivi... tutto senza che te lo dicono> il tono fa capire che lui ha passato una cosa simile. [Hotel] Tutto tranquillo, è immerso in acqua e non può che giovare dalla sensazione di quel fluido bollente che avvolge il suo corpo a mo' di coperta. Sfiderebbe chiunque a trovare qualcosa di più rilassante delle terme o dell'acqua calda in generale. In molti professano che essa sia in qualche modo rigenerativa per il corpo e che faccia bene alla salute, di entrambe non si può esserne certi, ma sicuramente è un toccasana soprattutto per chi non la prova spesso. Si immagina, difatti, che Yukio visiti spesso le terme, o luoghi simili per riposarsi. Non ne è sicuro, ma sospetta che abbia una struttura simile vicino a dove il Kage dorme. Dovranno pur viziarlo in qualche modo. Le stranezze, che per un attimo si erano fermate, ora riemergono. In un gesto, ai suoi occhi inspiegabile, l'uomo dalla scura capigliatura affonda i propri denti sul suo stesso braccio, provocando una fuoriuscita di sangue nero come il carbone. Istintivamente gli viene da alzarsi e uscire dalla vasca, ma presto viene rassicurato della presenza di quel liquido, che si ritira in una pozza attorno al Kokketsu. < Credo che si possa applicare solo con te. > E poi, prosegue, rivelando il suo ragionamento. < La tua reputazione, ormai, si è affermata e le formalità la mantengono solo in minia parte. Tuttavia, se un Chunin trattasse i suoi studenti come suoi amici otterrebbe un altro risultato. Non godrebbe più di rispetto da parte della sua classe. > In sostanza con ciò vuole dire una sola parola: dipende. Segue poi con molta attenzione le parole di Yukio e Yakumo in merito ai rotoli e ai segreti del clan. Ascolta con altrettanto interessa ciò che quest'ultimo ha da dire sulle sue esperienze. < Ecco, però a me così non basta. E' una delle prime cose che mi è stata spiegata, questa, la possibilità di ricollegare ogni parte del proprio corpo e di cucire le ferite. Tutti, però, sanno di un ninja, un Kakuzu, che ha saputo trovare un utilizzo superiore per i suoi cuori, ottenendo di fatto, più vite. > Già, perché loro, gli attuali membri di quel clan, sfruttano quegli organi solo per l'impiego di nature del chakra alternativo, attraverso i mostri di fibre. Eppure non si sa altro, e questo a Jikan non sta bene. Lui vorrebbe sapere di più, andare oltre a quel che si conosce, superare il limite insomma. < Io... Grazie. > Non riesce a dire altro, sentendo le parole dell'uomo allora ricoperto del suo stesso sangue. Gli ha garantito di poter contare su di lui per qualsiasi cosa, in sostanza. [Chk On] [Hotel] Rivolge un debole sguardo a Yakumo, ascoltandone le parole. In effetti la cosa più facile è girarsi e voltare le spalle a tutto e tutti, troppo facile però così "Scelta sbagliata ma in fase di instabilità è l'unica cosa che ti viene in mente alla fine" Schiocca forte la lingua sul palato "Oh... Che palle" Sbuffa, non è rivolto a nessuno dei due questa affermazione, ma forse presto capiranno. Yukio sembra esser intenzionato già ad alzarsi dalla vasca, lasciando fuoriuscire il liquido da essa facendogli prendere una forma di sfera alle proprie spalle dalle dimensioni media di un metro e mezzo di diametro. "Ah bhe, se vedessi pure io una cosa simile rimarrei per un attimo scioccato" In risposta al braccio riattaccato di Yakumo in missione "Però deve essere proprio una gran figata!" Occhi sgranati, già gasato di ciò "Posso tagliarti un braccio allora?!" Già euforico di provare, ridacchiando subito dopo con un tono... Bhe non proprio rassicurante "Sai Jikan, ho anche insegnato all'epoca dove nessuno sapeva della mia fama, mantenevo sempre il mio nome celato, nessuno conosceva il mio volto all'epoca, quando mi scontrai con la vecchia Akatsuki e quindi con il tuo amico appena citato, il Kakuzu, quello che dovrebbe aver fondato il vostro clan di appartenenza, e devo dirti che anche all'epoca non adoravo molto troppi formalismi, ma del resto sono uscite fuori delle ottime persone conosciute a livello mondiale" Scrolla le spalle "Dipende tutto da come ti poni e da cosa puoi insegnare. Se iniziassi a darti del tu e nel mentre catturo la tua attenzione, istruendoti ed insegnandoti qualcosa che possa essere utile alla tua sopravvivenza, non credi che quella persona acquisti un punto in più di rispetto contro una persona che si siede alla cattedra, fa quello che deve fare e se ne va? Senza metterci effettivamente cuore nelle cose? Infondo infondo le persone apprezzano sempre questo" Sospirando "Ma come ben dici, anche gli altri Kage sono contro il mio modo di ragionare, vai a capire, età differenti, menti differenti... Meglio così" Rivolge bruscamente lo sguardo alla porta di ingresso "Totoro?" Inclinando la testa verso sinistra, di fatto appena pronuncia quel nome la porta viene aperta di scatto da una persona in divisa Anbu "[Totoro] C'è un problema nella vostra Magione[/]" Che si tratti dei sue due figli?! "Ragazzi, con permesso, è stato un piacere fare la vostra conoscenza, se avete bisogno di me sapete dove trovarmi,mal che vada vi troverò io" Alternando lo sguardo fra Jikan e Yakumo "A presto" Il chakra andrebbe a fondersi velocemente nel proprio corpo iniziando a comprimersi in maniera eccessiva, come se volesse far implodere il proprio corpo "Totoro!" Lo richiama. Quest'ultimo con un balzo arriva a toccare la spalla del Tessai, proprio in quel preciso momento, frazione di millisecondi, ecco che i due svaniscono nel nulla, come se un fulmine dentro quella stanza irrompesse senza autorizzazione. Ne un rumore, ne un odore strano, soltanto l'acqua della vasca che, agitata, genera dei piccolissimi e per niente fastidiosi cerchi.[END][Dislocazione Istantanea] [Vicoli] Sente le parole dell'altro e lui capisce di aver sbagliato ma sono passati tre anni si sono dimenticati di lui, infatti non ci pensa più meglio una vita vuota girando i villaggi senza nessun legame cosi almeno nessuno sa come è fatto fino in fondo. Cerca una risposta meno brutta possibile, ma sente che non ha più tempo di fare ammenda non ne sente il bisogno, nessuno di loro si è chiesto dove è finito quindi ora lui sta li a vivere di stenti <Lo so, ma è tardi per me quindi posso solo sperare che mio figlio non fa i miei stessi errori> il tono fa capire che lo spera davvero. Alla sua domanda gli dice <Quando sono in forma ti lascio staccare un arto, promesso da vedere e divertente e viscido> lo dice con tono quasi divertito. Parla del famoso Kakuzu, quell'uomo che ha ottenuto ben cinque cuori una cosa che apprezza tantissimo anche se ora si sta lasciando andare <Una cosa interessante, quella storia se è vera si può diventare più forti e delle vere armi da battaglia niente male> quella parole sono brutte da dire lui cerca di correggersi <Si può diventare degli ottimi Ninja, se voi ti posso aiutare se scopriamo qualcosa lascio fare a te io alla fine ho già dato sono uno dei pochi che ha due copri fronte ufficiali> lo dice con fare fiero. Poi lo vede andare tranquillo e gli dice <E' stato un piacere conoscerti, spero di rivederti in giro> e si dirige verso il suo posto letto. Ma prima guarda il Genin <Non perdere mai te stesse, possiamo riattaccarci le bracci, ma non la testa quella se parte siamo finiti> lui dopo quella parole fa un inchino <E' stato un piacere conoscere anche te, non ho mai conosciuto con la mia innata tranne mio padre ma lui non fa testo> lo dice sorridendo. [Exit] [Hotel] Una mentalità come la sua, rivoluzionaria, aperta, moderna, non è facile da capire, nemmeno da chi è giovane e dovrebbe essere preparato a un certo modo di pensare. Ma non c'è molto da fare, ormai gli insegnamenti vengono tramandati seguendo la tradizione, all'accademia gli hanno parlato dei Kage in maniera diversa da quella che sta vedendo. Non è pronto a un approccio come quello, diverso e senza dubbio innovativo. Tuttavia tutte quelle parole, così come il ragionamento, sicuramente non lo dimenticherà. Discorsi come quelli, incisivi e in qualche modo provocanti, restano per anni e non vengono dimenticati. Anche il suo umorismo è un po' strano, ma piano piano il ragazzo lo sta iniziando a capire. Può essere che sia legato alla sua innata, al fare sadico che essa presuppone, che al contempo modifica il suo carattere. Non può che notare delle somiglianze, con il rosso, il mostro, così come lui amava farsi chiamare, meglio conosciuto come Ryuuma. < Sarà così... ci viene insegnato diversamente, però. > E con ciò non ha altro da aggiungere. Una riforma dell'accademia è tanto complessa quanto difficile da attuare e di certo non si aspetta che succeda. Tuttavia rivedere quel che viene insegnato, aggiornarlo, modificarlo, non sarebbe una cattiva idea, anche solo per farlo combaciare con un nuovo modo di pensare. Proprio quando si è abituato alla presenza di Yukio, al suo umorismo e al suo modo di fare, quest'ultimo sembra dover andare via. Se lo doveva aspettare, impossibile che un Kage possa godere di troppo tempo lontano dai suoi doveri. La figura di un anbu, difatti, si fa presente annunciando un evento, non specificato, che richiede la sua presenza alla ragione. < Va bene, Yukio. > Vuole sottolineare quel nome per fargli vedere, ancora una volta, che non lo tratta più in maniera formale. < A presto. > Poi, non può fare a meno di stare attento alle parole che l'altro Kakuzu gli dedica. Una frase saggia che non si può commentare in altro modo. < Grazie, lo terrò a mente. > Si lascia andare in un mezzo sorriso, che poi muta in uno sguardo serio, fisso su un punto impreciso di fronte a lui. E' immerso nei suoi pensieri, ed è meglio che per quella sera stia così. Sarebbe rimasto una buona mezz'ora immerso in acqua calda, poi, si sarebbe congedato ritirandosi nella camera prenotata. [END]