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E tu a chi si figlio?

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con Furaya, Tenshi, Norita

15:48 Furaya:
 Risale le scale che conducono al Monte dei Volti, lasciando che lo zefiro ne investa il volto, le spalle e ne sventoli oltre la schiena i rosei ciuffi. Man mano che sale, fortunatamente, per quanto si faccia sentire il caldo, v'è anche un venticello fresco che riesce a calmare la calura prettamente estiva. Socchiude per un attimo le palpebre e resta in tal posizione, senza sbilanciarsi in avanti né indietro, ferma s'uno degli ultimi scalini. Sta cercando di trovare un posto all'ombra per poter meditare, per quanto difficile sia dato il posto in cui si trova. Non che sia la prima volta che lo fa, ovviamente. E' quasi diventata una bizzarra abitudine, volendo isolarsi da tutto e da tutti. La Magione in cui vive è collegata al Dojo dei Nara e a troppi uffici, per cui spesso e volentieri non è sola neppure nel suo appartamento. Veste con un pantaloncino di colore nero, arrivante sino a metà cosce, con un paio di sandali ninja del medesimo colore, rinforzati metallicamente e raggiungenti la base delle ginocchia. A coprire l'addome, v'è una canotta nera aderente, la quale lascia scoperte le spalle, sulle quali è poggiata anche la giacca nera tipica dei Jonin, con il simbolo relativo dietro la schiena. I simboli principali, quali quello Anbu, son nascosti da una fascia, così come qualsiasi cicatrice sia relativa a Ryota, specialmente il marchio a fuoco tra le scapole. I capelli della giovane son raccolti in una coda di cavallo non molto alta, con il coprifronte posato sulla sommità del capo e legato tramite una cinghia in tessuto di colore grigio scuro. Attorno al collo, porta una fascia rossa, aderente allo stesso, memore d'una storia passata, assieme ad un altro pendaglio con il simbolo del Clan Uchiha. Contro il rispettivo fianco mancino, sorrette tramite una cintura nera attorno alla vita, son presenti due Katane: la prima ha un'elsa bianca e nera e pare in ottimo stato, nel proprio fodero; la seconda, invece, ha l'elsa sfilacciata ed è difficile interpretare di che colore realmente sia il tessuto che la compone. Agganciata attorno alla coscia destra, quindi dal lato opposto delle due Katane, vi è anche una Tasca Porta Kunai e Shuriken con un totale di nove Kunai avvelenati e con carta bomba. Sul gluteo dal medesimo lato, quasi fosse un'armeria vivente, v'è anche una Tasca Porta Oggetti con Tonici di Recupero Chakra, Coagulanti, Fili di Nylon e Fuda. Ulteriori Fuda sono sparsi per il corpo della giovane: due si trovano sui rispettivi polsi, nei quali ha sigillato la Falce e la Zanbato ( rispettivamente, destra e sinistra ed entrambe avvelenate ). Sul petto, infine, ve ne sono almeno un'altra decina, ovviamente nascosti dagli abiti in più parti. La cicatrice attorno al collo è invece coperta dalla fascia rossa di proposito. Ha già fin troppe cicatrici. E' visibile solo quella sulla coscia destra, per circa un paio di centimetri in base al totale e alcune sparse per i bicipiti e gli avambracci. Il di lei Chakra è ovviamente già attivo. Per il momento, sta sol salendo, dunque, senza neanche rendersi conto della presenza di qualcun altro nei pressi. [ Chk On ]

15:58 Norita:
  [Testa di Hashirama - cima] è arrivato lì da qualche decina di minuti e sta li seduto a gambe incrociate e con la mani a sostegno posteriore in posizione semi distesa in cima al testone del patriarca del villaggio della Foglia, il Primo Hokage il solo e unico Hashirama Senju, e lui sta lì a godersi la magnifica giornata e la vista di tutto quanto il villaggio dalla cima o quasi di quel monte, chi risale dalle scale ha una visual seminascosta e potrebbe non riuscire a vederlo, ma una volta in cima diventa impossibile non notarlo, con uno sguardo emblematico disperso nello sconfinato orizzonte si può notare il giovane hyuga seduto sulla nuda roccia, come è anche possibile notare che indossa qualcosa di diverso dalla solita tenuta da accademia, infossa infatti dei Sandali neri quelli non cambiano, pantaloni Blu Scuro stretti alla caviglia e al ginocchio con un portakunai doppio sulla coscia destra una Magia Rossa col logo del Clan sulla schiena e un porta oggetti pieno di cose tra cui soldi documenti e strumenti di vario genere, e la solita immancabile fascia per i capelli che blocca parte degli stessi mentre si agitano mossi dalla corrente

16:08 Tenshi:
 Si trova in cima alla scalinata che conduce ai volti di pietra degli Hokage, le mancano ormai pochi scalini per arrivare alla fine. La giornata è calda, ma sicuramente meno dei giorni precedenti, poiché nell'aria c'era un leggero vento fresco. Si ferma un po' per riprendere fiato. Il vento le scompiglia leggermente i lunghi capelli rosa, che quest'oggi ha deciso di tenere slegati. Indossa una gonna blu corta fino a metà coscia e un top verde, con delle piccole libellule in blu e rosso. Da nessuna parte è stampato il logo del proprio clan, dato che ancora non si è del tutto unita ad esso. Ai piedi ha dei sandali neri, perfetti per la stagione estiva, mentre, al polso destro, tiene legato il solito nastro rosso con cui spesso lega i capelli quando il caldo è insopportabile. Quel giorno, ha bisogno di prendere un po' d'aria fresca. Ha bisogno di meditare riguardo tutto ciò che sta succedendo nella propria vita, per questo si è recata in quel posto. E' uno dei suoi posti preferiti, perfetto per staccare un po' dalla vita di ogni giorno. Guarda pensierosa verso il paesaggio, che già inizia a scorgersi. Poi si volta verso le scale che aveva già percorso. Da lontano, nota una nuca familiare. E' rosea, proprio come la sua. Non ci sono dubbi. E' Furaya Nara. Indecisa su ciò che deve fare, resta lì, ferma sulla scalinata, a pochi gradini dalla cima. Non vuole disturbare la Nara, che sembra persa nei suoi pensieri.

16:27 Furaya:
 S'avvicina alla testa di Hashirama, sulla quale è solita mettersi per meditare. Il problema unico è ch'è già occupata, la qual cosa sembra essere piuttosto strana. Data l'ora pomeridiana, solitamente la più calda, è difficile che vi trovi qualcuno. Contrariamente, quest'oggi, sembra che qualcun altro si sia quivi avventurato per poter prendere il sole. O meditare, esattamente come vorrebbe fare lei. Sbatacchia le palpebre un paio di volte, senz'ancor neppure rendersi conto della presenza d'una seconda figura dietro le spalle che risale le scale come ha fatto lei poc'anzi. Ha abbassato la guardia, poiché convinta che Konoha si sia meritata quel periodo di pace e che non finirà mai d'essere così. Scontato come, invece, nei recessi della sua mente, vi siano sempre i pericoli più impensabili, i quali attendono soltanto una scintilla per poter uscire allo scoperto. Non vi rimugina al momento, poiché nascosti, separati dal suo attuale modo di vedere le cose. Lo stesso Hyuuga che ha davanti le fa ricordare qualcuno che, a conti fatti, dovrebbe essere morto ormai da tanto, troppo tempo. < Hiashi- > S'interrompe subito, mordendo il labbro inferiore dall'interno con moderata forza. Tenta di non alzare troppo la voce, poiché conscia - in un secondo momento - di quanto invero si stia sbagliando. E' impossibile che si tratti del fedele compagno di missione, il suo braccio destro negli Anbu. Impossibile. E' morto in missione, esattamente come qualsiasi ninja della sua risma merita: ha servito il suo paese ed è morto nel farlo. < Ahm- > Si schiarisce la voce, volgendo il di lei sguardo verso l'orizzonte, prima di riportarlo su quegli. < Mi hai rubato il posto. > Dal tono, si capisce BENISSIMO che sta ironizzando, non sarebbe mai seria e non obbligherebbe mai nessuno a cederle il posto soltanto perché è lei. Cerca d'attaccar bottone in una maniera differente dal chiamarlo con il nome d'uno Hyuuga morto che gli somiglia tantissimo. Sol quando Tenshi giungerà agli ultimi scalini, si volterà di scatto per potersela trovare di fronte. < Ciao! > Gli occhi azzurri vengon focalizzati sul viso altrui e, in particolar modo, sui capelli rosei che, come la Nara, anche la fanciulla possiede. [ Chk On ]

16:43 Norita:
  [Testa di Hashirama - Cima] sta ancora lì sul Testone del Primo Hokage quando sente dei passi avvicinarsi e quando gli vengono rivolte le prime parole e piegando la testa indietro fino a scorgere la persona in questione da quella posizione intravede dei capelli rosa ricollegandola a Tenshi ma ovviamente si ricrede poco dopo non riconoscendone i lineamenti e capendo l'ironia della sua frase risponde altrettanto scherzosamente <oh chiedo scusa non sapevo fosse prenotato> sorride lievemente mentre si risolleva mettendosi in piedi si spolvera il sedere dalla polvere e dal terriccio e continua <prego> le indica il testone come a invitarla a sedersi mentre lui balza sul bordo della montagna sedendosi con le gambe a penzoloni nel vuoto <stavo così da più di mezz'ora mi farà bene cambiare posizione per un pò> sorride alla fanciulla di fronte di cui al momento ignora il nome nel frattempo giungerà dalle scale Tenshi che può vederlo parlare con la signorina che almeno per ora gli sta di fianco e che per ora occupa in parte la visuale ma può benissimo vedere e riconoscere Tenshi e guardandola dice <buon pomeriggio Tenshi> sorriso molto ampio per lei che ha già avuto modo di incontrare cosa alquanto palese

16:51 Tenshi:
 Sta per qualche secondo ancora ferma, volgendo lo sguardo verso il villaggio. Alla fine decide di salire gli ultimi scalini, perché stare ancora ferma lì non avrebbe avuto senso. Nel frattempo continua a rimuginare sulle vicende che le erano accadute. Ha mille domande in testa e vorrebbe trovarne le risposte. Senza nemmeno rendersene conto, si è, nel frattempo, avvicinata alla testa del primo Hokage, dove si trova la Nara, che aveva scorto in lontananza poco prima. Ella si volta di scatto, salutandola e puntandole lo sguardo sul viso e sui capelli. Non si aspettava che la donna si accorgesse della sua presenza, e, per un attimo resta ferma, pietrificata davanti a quegli occhi azzurri. Abbassa poi lo sguardo e congiunge le mani, tenendo le braccia in posizione rilassata lungo le gambe. Confusa, stringe ancor di più le mani e abbassa il capo, in segno di saluto. < S-salve > balbetta. Non sa come reagire a quel saluto, trovandosi davanti al consigliere di Konoha in persona. Fa quindi la prima cosa che le viene in mente, pur di portarle il rispetto che merita. L'aveva già conosciuta in precedenza, durante la prima lezione all'Accademia, ma non per questo può salutarla come se fosse una persona qualunque. Mentre ha ancora il capo chino, sente un'altra voce provenire da dietro la Nara. E' una voce che ha già sentito da qualche parte. Alza, perciò lo sguardo, e con esso anche il capo. Sposta leggermente il viso ed il busto verso destra, per vedere chi fosse l'altra persona che l'ha salutata. < Ciao Norita > rivolge un sorriso gentile al ragazzo, per poi tornare in una posizione eretta.

17:00 Furaya:
 Sfortunatamente, come spesso succede, non si riesce a far capire come vorrebbe quando scherza. Ha passato la sua intera esistenza a non provare emozione alcuna che non fosse il freddo gelo, dunque è naturale che le risulti difficile anche scherzare o far sì che il proprio tono risulti ironico. Come in questo caso. Sarà anche dovuto al fatto che ricopre un ruolo piuttosto importante, secondo soltanto all'Hokage. Sbatacchia un paio di volte le palpebre innanzi alla reazione avuta dal ragazzino, al quale presta nuovamente attenzione. Gli occhi si soffermano sugli occhi perlacei altrui, gli stessi che ormai conosce sin troppo bene. Il suo ex marito, sua cognata - se tale la vogliamo definire - e alcuni dei suoi migliori amici erano Hyuuga. Erano. Perché, appunto, come ogni ninja, perdono la vita o lasciano il Villaggio per lidi sconosciuti, magari attirati da qualcosa d'oscuro e scabroso del quale non si potrebbe neanche parlare. In ogni caso, quegli occhi le ricordano troppo il passato, quello stesso arco temporale che, spesso e volentieri, si chiede perché non sia possibile cancellarlo e rimuoverlo dalla memoria. Dovrebbe staccarsi la pelle di dosso per disintegrarlo, poiché le cicatrici, reali o meno che siano, non si possono rimuovere con altrettanta facilità. < N-No.. > Balbetta anche lei, sollevando ambedue le mani davanti al petto e agitandole da un lato all'altro. < ..la mia era solo una battuta. > Che, ahimé, non sa fare! Cerca di ridacchiare, per quanto quest'ultima le fuoriesca nervosamente. < Vi conoscete, eh? > Si sposta, così da far in modo che tutti e tre possano guardarsi gli uni con gli altri. < E, data l'assenza del coprifronte, deduco che stiate ancora frequentando l'Accademia. > La sua è una domanda indiretta, s'interessa sempre dell'istruzione accademica aperta a chiunque, specialmente quando si tratta di nuove leve come i due che ha di fronte in questo momento. [ Chk ON ]

17:15 Norita:
  [Testa di Hashirama - Cima] sente la donna sconosciuta e le sue giustificazioni in merito alla battuta che lei ha fatto e sorridendo replica <che fosse una battuta era chiaro come il sole, non occorre giustificarsi> indica il testone <se quel posto ti piace tanto accomodati, avrei cambiato posizione di mio tra poco era davverò più di mezz'ora che stavo in quella posizione iniziavo a far fatica sulle braccia> sorride poi continua riferito al fatto che lui e Tenshi si conoscano dice <in ogni caso si ci siamo incontrati due giorni fa fra i negozi e le bancarelle del centro> sorride ancora si può capire che è davvero sereno ed'è felice di quella Piacevolissima compagnia poi si riferisce alla domanda sull'accademia <per quanto mi riguarda si frequento l'accademia e sono un aspirante Genin fin ora sta andando bene, ma devo limare ancora qualche dettaglio, devo superarlo a pieni voti l'esame, il mio clan è molto esigente quanto al livello di preparazione e istruzione> sorride guardandola <quindi darò il 150% di impegno per riuscirci> dice con determinazione e risolutezza poi osserva Tenshi lasciandole il tempo di rispondere per la parte di domanda che le compete alternando lo sguardo perlaceo tra le due

17:22 Tenshi:
 Si rilassa un po' quando la Nara ridacchia verso Norita, anche se nervosamente. La verità è che, nonostante lei fosse il consigliere dell'Hokage, è una persona come tutti gli altri, con sentimenti ed emozioni. Quindi, rivolge un sorriso anche alla donna. Non conosce tutta la sua storia, perché non si era mai interessata delle vite altrui... la sua è già un grande fardello da portare sulle spalle. Però, sa benissimo cosa voglia dire non essere capiti dagli altri. Nessuno, infatti, aveva capito che tipo di persona fosse Tenshi veramente. Ma, nell'ultimo periodo, ha incontrato una persona speciale; un ragazzo, che le parla in modo amichevole e non la tratti come uno straccio. Ripensando ad Onosuke, che in quelle poche volte in cui si erano visti aveva fatto davvero tanto per lei, come mai nessuno fin'ora, ha un tuffo al cuore. E il sorriso le si allarga in volto. E' strano come, qualunque cosa le succeda, i suoi pensieri confluiscano tutti in quel ragazzo. E' questo ciò che significa voler veramente bene a qualcuno? In quel momento spera vivamente che quella semplice donna, impacciata e un po' nervosa, che ha davanti, possa avere qualcuno su cui poter contare. La domanda della Nara, poi, interrompe il filo dei suoi pensieri. Ascolta Norita rispondere, annuendo alle sue parole e, successivamente, il ragazzo la guarda, aspettando la risposta di Tenshi. < Sì, frequento anche io l'Accademia e, tra non molto, affronterò l'esame per diventare genin > dice, guardando la donna, con quegli occhi che, grazie alla luce solare, hanno le sfumature dell'azzurro e del verde. Le mani, che erano rimaste congiunte fino a quel momento, ritornano in una posizione normale, lungo le gambe, mentre continua a tenere in volto il sorriso.

17:38 Furaya:
 Una piccola goccia inizia lentamente a scendere lungo la nuca della Gran Consigliera, la quale si martoria le pellicine attorno al pollice della dritta. L'unghia dell'indice e del medio, alternandosi, la tirano man mano. Fortunatamente, ha il buonsenso di fermarsi prima che le esca del sangue. < Solitamente, è lì che mi siedo per meditare. > Non nasconde la pratica che utilizza, in particolar modo a seguito degli eventi che l'hanno vista coinvolta con Ryota Nara, il compianto - MA ANCHE NO - papino, seppellito nel cimitero dei traditori, molto distante e poco ben tenuto da quello principale. < Ad ogni modo, se non ti spiace.. > S'avvicina d'un passo al testone di Hashirama Senjuu. < ..ne approfitto e ti ringrazio. > Un sorriso solare e giovale va a distendersi da orecchio ad orecchio, mostrando la bianca dentatura. Fletterebbe le ginocchia, caricando lungo le inferiori leve l'energia - seppur in maniera equilibrata e contenuta - della quale dispone per poter effettuare un mero balzo, il quale la conduca direttamente sulla sommità del capo. Le ginocchia si distenderebbe in toto durante la fase iniziale, dettata anche dallo staccarsi dei piedi dal suolo roccioso, tramite i quali scaricherebbe fuori l'energia precedentemente accumulata. Durante la fase di discesa, avendo precedentemente piegato di nuovo le gambe per darsi la giunta spinta, esse verrebbero nuovamente distese per poter dar direzione al di lei corpo. Molleggerebbe su queste ultime, così da atterrare facilmente e in piedi in maniera impeccabile. Non dà sfoggio alcuno di potenza o velocità, mantenendosi come sempre umile. < Quindi.. > Ascoltando le parole d'entrambi. < ..siete entrambi degli aspiranti Genin. > Muove la testolina in un cenno affermativo. < E tu sei anche uno Hyuuga, da quel che posso intuire. > Riferendosi, ovviamente, a Norita. < Tu, invece? Fai parte di qualche Clan? > Incuriosita, le rivolge questa domanda senza - magari - neanche pensarci. Potrebbe darle fastidio, ma questa rivelazione non le passa per l'anfiteatro del cervello neanche per scherzo. < L'importante è andare preparati all'esame.. > Specialmente il pratico. < ..ed avere tutto l'armamentario del quale si può disporre; parlo per la prova pratica di combattimento. Per quello teorico, invece, basta che stiate attenti durante le lezioni. Sono nozioni piuttosto semplici.. > Gesticola con la dritta nell'etere, districando le dita dall'intreccio col quale si tortura le pellicine vicino le unghie. < ..che potete sicuramente apprendere con facilità. > Non intende dire che loro non si impegnino abbastanza, bensì che vede in loro la giusta volontà, soprattutto in Norita, per poter far grandi cose. [ Chk ON ]

18:00 Norita:
  [Testa di Hashirama - Bordo Montaglia] ascolta Furaya quando dice che approfitta per sedersi nel proprio posto preferito per meditare e dice scherzando mentre indica il testone di Hashirama <vorrà dire che la prossima volta mi andrò a mette su sua nipote il quinto Hokage> la indica sul fondo a circa metà monte poi sentendo che parla dell'essere entrambi aspiranti Genin annuisce a conferma delle sue parole e riferito a Tenshi dice <non vale sei più avanti di me, io devo ancora fare 2 lezioni e solo dopo l'esame> sorride guardandola e sentendo che la nara ha intuito il proprio clan di appartenenza dice <esatto sono uno Hyuga, Norita Hyuga per la precisione, Norita per gli amici> sorride e quando dice la parte per gli amici si rivolge a Tenshi ammiccando notevolmente, come a farle capire che era per quello che aveva omesso il nome del clan quando si presendo al loro incontro, e poi sente Furaya sentendo che parla dell'esame Genin e cerca di ascoltare con attenzione mentre la sua spiegazione avanza e dice in conclusione <per quanto mi riguarda io prendo ogni cosa col massimo impegno come se da questo dipendesse la mia vita, un errore o un risultato mediocre, sarebbe un disonore per il Clan> dice guardandola con un lieve sorriso in volto

18:11 Tenshi:
 Segue con gli occhi la Nara, che, con un salto, arriva proprio sulla testa del primo Hokage. Lei, invece, decide di non salire, per paura di fare qualche movimento sbagliato e una successiva brutta figura davanti ad una persona così importante, che in quel momento appare come una ragazza qualunque. La donna inizia a parlare con Norita, e Tenshi sorride quando il ragazzo le rivolge quelle parole scherzose, per poi ammiccare verso di lei alla fine. Poi la Nara le rivolge quella domanda. Una domanda un po' pesante per lei, dato il suo passato. < Beh > fa una pausa, prendendosi tra le dita della mano destra una ciocca rosea. E' difficile dare una risposta a quella domanda e, sicuramente, non ha voglia di raccontare tutta la storia. Perciò pensa un attimo alle parole da usare e riprende a parlare < Mio padre è un Senju, ma io non ho mai avuto contatti con il suo clan, perché sono stata cresciuta dai miei nonni materni. La famiglia di mia madre, invece, non è una famiglia ninja > Spera che queste parole bastino per soddisfare la domanda della Nara. E' chiaro che gran parte della storia è stata omessa, ma in quel momento non se la sente di rivelare proprio tutto, un po' per imbarazzo, un po' perché, nella sua vita, non era mai riuscita ad aprirsi completamente con qualcuno, se non con Onosuke. Continua a torturarsi la ciocca di capelli, guardando la donna con un sorriso, un po' forzato stavolta. Poi la Nara riprende a parlare e lei annuisce alle sue parole e alle conseguenti parole di Norita. < Anche io sto cercando di impegnarmi al massimo >. Sta cercando di farlo, è così. Non essendo cresciuta in una famiglia nella quale ci fossero dei ninja, purtroppo non aveva mai potuto apprendere nemmeno le basi. E non aveva nemmeno qualcuno che la invogliasse e la incoraggiasse a percorrere quella strada, forse un po' troppo pericolosa per una ragazzina così esile. Per lei, quello è, quindi, un mondo tutto nuovo e sta cercando di mettere il cuore in ciò che apprende in Accademia, anche se, a primo impatto, possa sembrare l'estremo contrario.

23:59 Furaya:
 Il di lei sguardo glissa sulle teste poste di fianco ad Hashirama, scrutando facilmente - trovandosi proprio sulla testa di quest'ultimo - il faccione dedicato a Tsunade. Un piccolo sorriso le si dipinge sul volto, al sol pensiero che, in futuro, magari, potrebbe riuscire a farci incidere anche il suo di volto lì sopra. E' una promessa che s'è fatta nel momento in cui Ryota tentò di prendersi quel ruolo. Vuol strappargli tutto ciò che avrebbe voluto essere, diventandolo al posto suo e riuscendo, così facendo, ad essere migliore di suo padre in tutto. Egli non ha mai raggiunto il ruolo di Hokage e, in faccia, gli promise che lo sarebbe diventato lei. Torna a fissar l'interlocutore, strappatasi a forza da pensieri che, al momento, non son degni d'uscir dalla sua testa, poiché frutto d'angherie passate e d'un orgoglio che non avrà mai fine, per quanto venga opportunamente mascherato dalla consueta bontà. < Qual è il vostro Hokage preferito? > Una domanda banale la propria, seppur sotto vi sia qualche significato particolare che non è incline a rivelare fin da subito. Si passa, poi, alle presentazioni ufficiali, laddove Norita fa presente d'essere uno Hyuuga. < Conoscevo molti membri del tuo Clan. Erano persone formidabili. > Non può negarlo, anzi, è bene che dimostri questa sincerità nei confronti di chi ha fatto tanto per il Villaggio. < Senjuu, eh? Posso chiederti perché non hai mai avuto contatti con loro? Alla fin fine, sono la tua famiglia e nessuno dovrebbe restare senza. > Lei, d'altro canto, c'è stata per gran parte della sua vita e, ahimé, quando l'ha ritrovata, non è stato un incontro felice e fortuito. Anzi, al sol pensiero, ha ancora i brividi e gli incubi la notte. < Fate bene. > Si sente solo in dovere d'aggiungere, senza proferire nient'altro a tal riguardo, convinta che possano farcela tranquillamente. Pensierosa al momento, sarà probabilmente per il suddetto motivo. [ Chk On ]

00:14 Norita:
  [Testa di Hashirama - Bordo Montagna] sta seduto sul bordo con le gambe a penzoloni nel vuoto e sentendo la domanda sui kage e fa scorrere gli occhi perlacei sulle restanti 8 facce di pietra e si ferma sul 4° <beh personalmente il 4° Hokage potrebbe sembrare banale, ma la sua freddezza e capacità analitica lo hanno portato in pochissimi secondi a capire che se non sigillava il demone in suo figlio Konoha e non soltando il villaggio probabilmente l'intero paese del fuoco sarebbe andato perso> dice guardandola per poi guardare Tenshi Scoprendo che ha sangue senjuu nelle vene lo stesso sangue che versato per fondare il villaggio e quello stesso sangue che è stato versato per difenderla e che ora è nelle vene di questa Ragazzina dai capelli rosa e guardando Tenshi dice <e così sei una Senjuu almeno in parte, ho la vaga sensazione che ti vedremo produrre meraviglie> dice guardandola poi sente l'ultima frase di Furaya di cui ancora ignora il nome e annuisce in assenso alle sue parole

00:30 Tenshi:
 Guarda la Nara e, nel frattempo, con n le dita della mano destra, continua a torturarsi la ciocca di capelli. Per un momento la donna appare pensierosa, mentre osserva i volti degli Hokage. Effettivamente, lei ricopre il ruolo più vicino a quello di kage e potrebbe essere semplice, per lei raggiungere quella nomina, almeno pensa. Ascolta Norita rispondere alla domanda posta. < Anche io credo che il mio preferito sia il Quarto > risponde alla domanda, senza pensarci due volte. < Ha dato la vita per difendere il villaggio > si volta, guardando il volto del Quarto, scolpito nella pietra. Quell'uomo ha dato tutto. Ha, in un certo senso, sacrificato anche il suo stesso figlio per il bene del villaggio. E, infondo, è questo ciò che un ninja fa ogni giorno: rischiare la propria vita con un obiettivo nel cuore. Ed è proprio questo ciò che lei vuole diventare. Nonostante abbia tanti motivi per odiare la gente, lei vuole difenderla. Non vuole che quella gente soffra così come ha sofferto lei in passato. Con questi pensieri, riporta lo sguardo sulla Nara, che adesso le pone un'altra domanda. Una domanda che la colpisce dritta nello stomaco, quasi fosse un pugno. Il sorriso che si era imposta di tenere, scompare dal volto. Abbassa lo sguardo verso i propri piedi, muovendo velocemente le dita della mano destra attorno alla ciocca rosea. Inizia ad agitarsi e il cuore comincia a batterle più forte nel petto. Come dovrebbe rispondere a quella domanda? A lei piace essere sincera, ma non riesce mai a dire tutta la verità, raccontandone sempre e solo una parte. Omettendo i dati principali. Tagliando quei piccoli pezzetti di storia che non le sono mai piaciuti. < Io... > fa un respiro, continuando a tenere lo sguardo basso < non ho mai conosciuto mio padre. Si è fatto vivo soltanto qualche mese fa, con una lettera. Prima non conoscevo neanche il suo nome >. Alza infine lo sguardo, con gli occhi leggermente lucidi. < Spero di fare meraviglie, davvero > dice, rivolgendosi a Norita. Spera di fare di meglio. Di meglio rispetto a ciò che suo padre aveva fatto nei suoi confronti. Sì, magari avrebbe fatto meraviglie. Meraviglie per la gente più debole e bisognosa di aiuto, proprio come lei.

00:46 Furaya:
 Ascolta con attenzione ed interesse la risposta che le dà Norita, in merito alla domanda che ha loro precedentemente posto. Muove il capo in un cenno affermativo, formulando poi una risposta adeguata. < Suo figlio, inizialmente, non ha accettato di buon grado l'aver un demone dentro di sé, così come nessuno al Villaggio. Tuttavia, anche possedendo un simile essere nel suo corpo, ha sempre combattuto e difeso Konoha. E' morto per il nostro Villaggio, così come suo padre prima di lui. > Parlano, ovviamente del Quarto Hokage, la cui testa è stata indicata dallo Hyuuga e dall'Uzukami, suo figlio. Discorsi del genere le stuzzicano sempre un certo interesse ed è sol per questo che s'è spinta a fare una domanda simile, magari tanto banale. Si rende conto sol dopo di come, in effetti, non si sia presentata. Abituata ad essere riconosciuta in men che non si dica, in quanto Ninja Leggendario a tutti gli effetti, presuppone ormai che non vi sia la necessità. Anzi, la maggior parte delle volte, neppure le lasciano pronunciare il suo nome. < Che sbadata, non mi sono presentata! > Si morde il labbro inferiore dall'interno, chinando il capo verso la spalla destrorsa, facendo scivolar qualche ciocca di capelli lungo quest'ultima. < Il mio nome è Furaya Nara. > Omette titoli onorifici vari, poiché la lista sarebbe lunga, a partire dal ruolo di Gran Consigliere e finendo al grado ninja attualmente ricoperto. Il discorso relativo al Quarto Hokage si rifà anche alle parole pronunciate in merito da Tenshi, glissando or gli occhi azzurro - cielo proprio sulla fanciulla. Specialmente quando tira in mezzo la storia della sua famiglia e del Clan d'appartenenza. Si rende conto d'averla fatta fuori dal vaso, pertanto s'accovaccia al suolo facendo penzolare le gambe verso la pavimentazione interna, ponendosi esattamente frontale ai due. < Mi dispiace.. > Ammette, abbassando le spalle. < ..non volevo farti rivivere qualcosa di brutto. Però.. > Torna ad osservarla. < ..anch'io ho vissuto senza la mia famiglia e conoscere la verità è stato uno dei miei obiettivi per molti anni. > Non è neanche tanto sconosciuta la sua storia all'interno del Villaggio di Konoha, ma magari, essendo loro più piccoli ed avendo iniziato da poco l'Accademia, potrebbero anche non conoscerla. E, da un certo punto di vista, forse è proprio meglio così. < Ad ogni modo, credo che il Capo Clan dei Senjuu ti darebbe una mano senz'alcun problema. > Lo conosce abbastanza da poterlo affermare con sicurezza. [ Chk On ]

01:05 Norita:
 ascolta la storia di Tanshi si intristisce un pò per lei e sentendo Furaya replica <si conosco bene la storia mio fratello maggiore mi ha insegnato la storia di Konoha agli albori dopo il sacrificio del 4° Naruto Uzumaki venne ucciso combattendo contro Pain un Ninja potentissimo capace di controllare fino a sei corpi e nonostante stesse usando l'arte eremitica non è comunque stato in grado di sconfiggere Pain> poi sente il nome di Furaya che finalmente si presenta e dice <molto piacere signorina nara> poi si parla di storie tragiche delle rispettive famiglie e dice <a questo punto dat che siamo in vena di confessioni, io da quando ho 5 anni sono cresciuto solo con mio fratello maggiore a farmi da fratello da padre e pure da madre> breve pausa guardando entrambe le donne <io vengo da una famiglia con una linea di sangue hyuga pura> breve pausa intristendosi nuovamente più di prima...<uno hyuga tale Cappuccio rosso così si faceva chiamare, non accettava i matrimoni combinati tra hyuga e altri clan diceva che diluiva il sangue e lo rendeva impuro indebolendo pure il Byakugan> indica gli occhi sul finale <decise di avviare un progetto malato e segreto chiamato Hyuga Puri, che aveva lo scopo di creare geneticamente lo hyuga perfetto che non avesse contaminazioni di sangue e la compatibilità massima col Byakugan, molti giovani e promettenti hyuga di sangue puro come i miei genitori sparirono per non fare ritorno mai più per 9 anni chiesi a mio fratello notizie dei nostri genitori fino a che l'anno scorso non li scoprirono in uno dei laboratori di cappuccio rosso morti da molto tempo> mentre parla gli occhi si fanno lucidi sta quasi per piangere ma si trattiene guardando le due donne si asciuga gli occhi <quindi vedete possiamo benissimo darci una mano a vicenda siamo tutti e 3 quasi sulla stessa barca> in particolare lui e Tenshi ovviamente attendendo la replica di quest'ultima a cui rivolge un ultima frase <tranquilla da quello che ne so chiunque abbia avuto anche un minimo di sangue senju nelle vene ha sempre fatto grandi cose, tu sono assolutamente certo che non sarai da meno, anzi magari un giorno supererai persino il Primo Hokage> cerca di sorridere adesso guardandole ma si capisce che è pò forzato

01:23 Tenshi:
 Ascolta le considerazioni della Nara riguardo al primo Hokage e al figlio. Quei due sono stati dei modelli per tutta Konoha e lei li ammira molto. Le sarebbe proprio piaciuto conoscerli. Guarda adesso la donna, che si sta presentando. E' chiaro che ha omesso di proposito le cariche che ricopre: tutti, lì a Konoha, la conoscono, quindi non dovrebbero esservi dubbi sulla sua identità. Poi la donna porta lo sguardo su di lei, parlandole. Non conosce la sua storia, nonostante ricoprisse delle cariche così importanti alla Foglia; probabilmente il motivo è che non si è mai interessata ai fatti altrui. Si è chiusa in sé stessa, estraniandosi dal mondo che la circonda. Da sola, in quella casa vuota, sentiva di poter stare al sicuro, lontano da tutto e da tutti. Ma quella pace apparente, era stata in qualche modo disturbata ugualmente. La Nara, quindi, afferma che uno dei suoi obiettivi era proprio quello di conoscere la verità riguardo la sua famiglia. E' ciò che anche lei vuol fare: trovare la verità, trovare una spiegazione alle azioni del padre. Sente di potersi legare alla donna che ha davanti. Certamente si tratterebbe di un rapporto di rispetto, non vuole certo sminuire la carica che la Nara ricopre. Capisce, a quel punto, che proprio quella donna, potrebbe essere, in qualche modo, una guida per lei. < Speriamo bene allora > risponde, riferendosi all'ultima osservazione della donna. Poi, Norita prende a parlare. Racconta la sua storia, il suo passato. Ciò che lei non era riuscita a fare prima, fa lui adesso: si sta aprendo con loro, liberamente, senza freni. Forse è proprio questo che manca a Tenshi. Sapersi liberare dal fardello. Smette quindi di torturare la ciocca di capelli e porta la mano lungo il fianco destro. Il ragazzo è visibilmente scosso mentre racconta quelle cose, ma, nonostante tutto, alla fine, rivolge l'attenzione verso di lei, trattenendo le lacrime. < Mi dispiace tanto, davvero >, risponde alle sue parole, guardandolo dritto negli occhi perlacei. < Grazie per queste parole >, dice riferendosi all'ultima frase pronunciata. Sorride. E' felice che qualcuno riponga delle speranze in lei, nonostante non abbiano uno stretto rapporto. < Coraggio > è tutto ciò che riesce a dire infine. Purtroppo non ci sa fare con le persone. Non sa come ci si debba comportare in questi casi. Né tanto meno sa come si consoli una persona.

01:56 Furaya:
 I di lei occhi azzurri or rivolgono in quelli perlacei dello Hyuuga, mantenendo il contatto visivo fintantoché espone tutta la sua storia nonché accenni di ciò che la stessa Nara già conosce. La storia degli Hyuuga, grazie alla conoscenza di Daiko, di Mekura, di Kaori e molte altre figure di spicco, l'è ben nota. Anche perché, dato il ruolo ricoperto ormai da anni, è impensabile che non conosca a menadito la storia del proprio Villaggio. Invero, anche durante le lezioni in Accademia, si dimostrò una vera e propria secchiona, tanto da studiare in maniera approfondita sia la Storia che l'Arte del Ninjutsu. Anche la faccenda relativa a Cappuccio Rosso l'è ben nota, non avendovi preso parte, poiché non la riguardava direttamente, però. Alla fin fine, si limita a muovere il capo un paio di volte, dall'alto al basso, annuendo man mano che questi spiega loro tutta la faccenda relativa al Clan, agli Hyuuga puri e a coloro che vi hanno preso parte. Un brivido le percorre la colonna vertebrale, poiché rimembra di come il suo stesso ex marito venne rapito, rinchiuso, maltrattato ed usato come un esperimento, per poi morire proprio per via delle loro mani. Socchiude per un attimo gli occhi, cercando di non rivivere niente di tutto ciò. In qualsiasi maniera la si veda, c'è sempre stato qualcosa che gli ha strappato via una parte di sé. Per quanto si fossero lasciati, ciò non vuol dire che l'avessero fatto in malo modo. Anzi, si presupponeva fossero rimasti in buoni rapporti prima che l'altro sparisse. Si pensava avesse abbandonato il Villaggio per allenarsi, per dedicarvisi anima e corpo. E sol dopo giunse la rivelazione. < Se tuo fratello ti ha raccontato la storia del Villaggio, allora dovresti aver ben noto il nome di.. > Inspira profondamente. Non deve più essere un terrore, non deve più assoggettare quel nome al significato vero e proprio di paura. Deve riuscire a pronunciarlo, poiché s'è sempre dimostrata forte e non ha mai piegato la testa davanti a suo padre, neanche quando quest'ultimo cercò di farlo con le sue stesse mani. < ... > Si ravviva i capelli con la dritta, spostando qualche piccola ciocca di capelli sulla fronte, così da scoprire del tutto il viso e gli occhi azzurri sottostanti, i quali or riversano dabbasso, mentre i denti si mordono il labbro inferiore. < ..Ryota Nara. > Al sol pensiero, la cicatrice - il marchio a fuoco - che ha tra le scapole, recante proprio il nome di quest'ultimo, prende a bruciare. Un mero miraggio dell'inconscio, una risposta indiretta di quanto ancora, nonostante siano passati anni, quel nome le faccia male. Fisicamente e mentalmente. < Cappuccio Rosso, in confronto, è stato una becera imitazione di cosa vuol dire essere malvagi. > Volge lo sguardo verso l'orizzonte, distogliendolo dai due. La mandritta trema lievemente, ma cerca di non darlo a vedere, nascondendola dietro la propria coscia, giacché sedutasi sul monte. < Con ciò non voglio mettere in dubbio che il tuo dolore sia minore del mio, anzi.. > Scuote mestamente il capo. < ..credo tu possa capirmi, eccome. > Perché se Cappuccio Rosso è stato un incubo, per lui è senza dubbio un miracolo non aver conosciuto il peggior Traditore che la Foglia abbia mai avuto. [ Chk On ]

16:52 Norita:
  [Faccione Ashirama - sul bordo] sente le parole di Tenshi che gli sta di fianco e che dopo il suo racconto di come ha perso i genitori lei gli dice di essere dispiaciuta, lui la guarda sorride lievemente alza la mano andandola a mettere proprio in cima alla testolina di Tenshi e scompigliandole leggermente i capelli dice <non ti devi dispiacere quell'infame ha pagato con la vita anche se mi dispiace solo di non essere stato io a privarlo di quest'ultima> cerca di tirarla su cercando di non farla intristire ancor di più, poi sente Furaya che inizia a parlare e rivolgendosi proprio a lui chiede se conosce Ryota Nara, beh lui quel nome lo conosce bene, non si dimentica tanto facilmente un Infame Traditore come lui non si scorda così facilmente e replica <Ryota Nara, il Traditore colui che si alleò con Otogakure per distruggere Konoha ???> breve pausa guardandola <quel Ryota Nara ???> chiede retorico guardando la donna e al commento di Furaya sulle differenze di marlvagità tra cappuccio rosso e Ruota Nara, risponde semplicemente annuendo e aggiungendo poche parole <beh non c'era nemmeno da dirlo si Cappuccio rosso era Malato e Mentalmente instabile e Deviato ma Ryota ha fatto quello che ha fatto consapevole di farlo, senza contare che voci non meglio confermate lo vedrebbero coinvolto in strani e Deviati Esperimenti Genetici, ma di questo non è mai stata trovata conferma o smentita ufficiale> dice ora molto serio Furaya <ma non sarete mica imparentati???> chiede sperando in una risposta negativa della donna

17:05 Tenshi:
 Sorride, socchiudendo gli occhi, quando Norita le dà una pacca sulla testa. Un gesto tenero, che le ricorda vagamente la propria infanzia. Ascolta poi le parole della Nara, guardandola , con il volto rivolto leggermente verso l’alto, data la posizione in cui di trova. La donna sembra scossa dopo aver udito le parole di Norita. Sicuramente, conosce bene quella storia. Tenshi, invece, la ignora quasi del tutto. Non si era mai interessata a ciò che accadeva nel villaggio, era stata abituata a quel modo dai nonni materni e la sua personalità, molto chiusa, non l'aveva mai spinta a saperne di più. "Non ficcare il naso nelle faccende degli altri, soprattutto in quelle che riguardano i ninja!", la intimavano loro. E così lei aveva fatto. Probabilmente, lo avevano fatto solo per proteggerla, o, almeno, così pensa. La Nara, poi, prende a parlare di un'altra figura: Ryota Nara. I suoi nonni ne parlavano, quando lei viveva ancora con loro. I ricordi di lei sono, però, offuscati, forse perché era ancora troppo piccola per cogliere il vero significato di quelle parole. Ricorda solamente che quel tale è uno dei più grandi traditori di Konoha. Si gira poi verso Norita, ascoltando ciò che ha da dire. Lei si limita solo ad ascoltare le loro parole, poiché si sente estranea ai fatti di cui stanno discutendo i due. Crede, peerò, che quella sia una buona occasione per saperne di più riguardo al proprio villaggio, al quale, fino a poco tempo fa, non sentiva di appartenere. Adesso invece, grazie all'Accademia ninja, ha una visione completamente diversa delle cose: vuole sapere e conoscere tutti quei fatti da cui era stata tenuta all'oscuro, per proteggere il villaggio come un vero ninja sa fare.

17:27 Furaya:
 Si rivolge a Norita, in primo luogo, essendosi espresso direttamente nei riguardi d'una frase pronunciata dalla Consigliera. < Oh no, hai frainteso.. > Scuote la testolina da un lato all'altro. < ..non mi sto dispiacendo per lui.. > Nella maniera più assoluta, non potrebbe mai dispiacersi per qualcuno che ha fatto tanto male ad un Clan, soltanto per degli stupidi esperimenti. < ..perché sono consapevole di quanto abbia fatto soffrire e non tollero che ciò avvenga. Prima dell'ultima guerra, pensavo che i criminali potessero venir rinchiusi nel carcere di massima sicurezza.. > Coordinato da Yukio nei pressi di Kusagakure. < ..ma non è sempre così. > Non lo è mai. < Molti criminali meritano che facciano la stessa fine delle loro vittime, per poter togliere il marcio dal mondo intero. Per quanto si possa essere contrari ad una possibile ed eventuale pena di morte.. > Abbassa per un attimo lo sguardo verso le proprie mani, osservandosi le unghie curate e ben trattate. < ..spesso, non c'è nessun'altra soluzione. > Socchiude per un attimo le palpebre, traendo un profondo respiro dalle nari che vien rilasciato dalle labbra socchiuse. La Gran Consigliera ha macchiato le proprie mani di sangue, ma mai d'innocenti. Quanto ha compiuto è sempre stato per mettere in sicurezza il Villaggio ed i suoi abitanti, per fare modo che nessuno potesse fuggire una seconda volta di prigione, per quanto di massima sicurezza sia. < Mi premetto di correggerti su alcuni aspetti da te elencati a proposito del Traditore. > Finalmente, riesce a trovare un modo per pronunciarne il nome pur non dicendolo davvero. Traditore, in effetti, con la T maiuscola è perfetto e rispecchia l'esatta realtà dei fatti. < Non si alleò con Otogakure, nella fattispecie. Considera che le Cinque Terre Ninja sono Alleate e lui si schierò contro tutt'e e cinque. Recuperò, nei dieci anni in cui visse nascosto quando tutti lo pensavamo morto, molteplici sudditi e seguaci. Formò un esercito che riuscì a rivaleggiare con quello di Konoha stessa. Attaccò anche gli altri Villaggi, ma era Konoha l'obiettivo ultimo del suo folle piano. > Non sta rivelando niente di confidenziale, quindi può sbilanciarsi un pochino nell'esporre la veridicità dei fatti. Essendo stata quasi sempre in prima fila nella battaglia contro il padre, sa benissimo cos'ha fatto, come e quando. < ... > Un brivido le percorre la schiena e il marchio a fuoco tra le scapole prende a bruciare, quando Norita nomina di alcuni esperimenti genetici compiuti dal genitore defunto. Cercando di tenere i nervi saldi, facendo affidamento a quel gelido sguardo e all'analogo temperamento, fa affiorare anche quella parte di sé perlopiù relativa a Gekido, Generale delle Forze Anbu di Konoha. < Non so risponderti per quanto concerne questi esperimenti. > O, per meglio dire, non vuole. < Imparentati? > La domanda la coglie lievemente di sorpresa, poiché crede che ormai tutti sappiano del loro legame di parentela e tutti son lungi da farne menzione. < Lui è.. > La voce le cede per un attimo, gli occhi restano lievemente sgranati ed un ciuffetto roseo di capelli le ricade sulla fronte e sul setto nasale. < ..era.. > Si corregge. < ..mio padre. > Un fulmine a ciel sereno, per quanto bello sia il panorama lì in alto. Pur di sviare da quell'insensato discorso, al quale non ricorda neppure come ci siano arrivati, inspira profondamente e rivolge un sorriso incoraggiante verso Tenshi. < Che mi dici di te? Cosa vuoi fare dopo l'Accademia? > Specializzazioni, eccetera. Vuol cambiare discorso. Il suo tempo, tra l'altro, scadrà a breve. [ Chk On ]

17:48 Norita:
 ritrae la mano dalla testolina di tenshi e Ascolta le parole della Nara ascoltando con attenzione tutta la storia lui sapeva solo quel poco appena accennato che gli aveva raccontato il fratello, ma quest'ultimo gli aveva detto anche che presto avrebbe trovato chi gli avrebbe raccontato tutta la Storia al completo, che si stesse riferendo proprio a lei? possibile d'altronde suo fratello conosceva tanti ninja di Konoha, ma non si aspetta, lui guardando la donna con gli occhi perlacei che contraddistinguono il proprio clan intuisce che il momento in cui ha tirato in ballo gli ipotetici esperimenti effettuati da Ryota si mostra scossa ma rimane fortemente sorpreso nell'apprendere che Ryota Nara è il Padre di questa Donna così Affabile e Gentile che pur avendo in ruolo così importante e una posizione sociale molto elevata, sta lì seduta sulla testa di Hashirama a incoraggiare 2 umili allievi, e a fare confessioni sul passato, poi lei si rivolge a Tenshi chiedendole di cosa abbia in mente per il futuro è chiaro che viglia dissimulare per cambiare discorso e replica anch'egli verso Tenshi <Già è vero l'altro giorno non ne abbiamo parlato, che progetti hai per il futuro> dice guardandola con gli occhi perlacei dritto nei suoi occhi azzurrissimi

18:00 Tenshi:
 Guarda la Nara, visibilmente agitata mentre pronuncia quelle parole. Fa molte pause durante il racconto e prende molti respiri. Quando la conobbe, durante la prima lezione all'Accademia, non avrebbe mai detto che Furaya Nara, consigliera dell'Hokage, avesse un lato così profondamente umano... e fragile. Segue con gli occhi cerulei i movimenti della donna, per poi continuare ad ascoltarla. Con poche frasi, la Nara riesce a riassumere ciò che Ryota Nara aveva compiuto contro il villaggio: sentire quelle storie la affascina, ed è completamente presa da quelle parole. Sì, vuole saperne di più. Di colpo, la risposta della donna alla domanda posta da Norita, la fa irrigidire. Stringe le mani in due pugni e distoglie lo sguardo, portandolo verso il pavimento. E' confusa. Possibile che quella donna, così umile ed umana, sia veramente figlia di un mostro? Quindi, è proprio per questo che appariva così agitata nel raccontare quei fatti. Si morde il labbro inferiore con gli incisivi, pensando a tutto ciò che la Nara ha dovuto attraversare sulla sua stessa pelle. Tira un lungo sospiro, dispiaciuta per tutto ciò che in quell'istante ha appreso. Nel sentire poi la donna, rivolgersi verso di lei, alza finalmente lo sguardo. Le sta rivolgendo un sorriso. Nonostante ciò che ha appena raccontato, le sta sorridendo. Ricambia il sorriso, tranquillizzandosi. < Beh ... > si volta, guardando il bellissimo paesaggio visibile da lì sopra. < Mi piacerebbe diventare un ninja medico > continua a sorridere e a guardare l'orizzonte, mentre un leggero vento le scosta i capelli. Quell'ambizione l'aveva tenuta per sé fino a quel momento. Non lo aveva mai detto a nessuno prima, ma sente di poterlo dire adesso, a quelle persone che tanto si erano aperte con lei prima. Con la mano destra, si porta una ciocca rosea dietro l'orecchio, per poi voltarsi di nuovo, guardando prima Norita e poi la Nara.

18:17 Furaya:
 Norita stesso rimane privo di parole. Non commenta oltre nei riguardi d'un discorso che non è facile per nessuno dei presenti, specialmente per la Gran Consigliera. Lo sguardo azzurro della donna viene rivolto in direzione del panorama, mordendosi l'interno della guancia destra per via di quanto commesso e pronunciato. Ha detto troppo? Non sembra esserci nessuna reazione da parte dello Hyuuga, tanto da eludere il discorso agganciandosi alla domanda che lei ha posto a Tenshi. Inspira profondamente, anche perché ascolta e non ascolta al tempo stesso. Rimugina sui discorsi che ha avuto modo di fare quest'oggi con due baldi giovani, sentendo le spalle diventare pesanti assieme al proprio petto. Quivi, porta la mandritta ad altezza del cuore, mentre sceglie saggiamente di rimettersi in piedi per poter tornare alla sua dimora. Balza giù dalla testa del primo Hokage, fermandosi a non molta distanza dai due Deshi. < Il mio tempo, oggi, è terminato. > Non che sia una reclusa, ma ha dei doveri da svolgere. Ricopre ruoli importanti, specialmente quando si tratta d'essere anche un Generale delle Forze Speciali - e segrete - del Villaggio. < Divertitevi.. > Passerebbe loro di fianco, lasciando al passaggio un gradevole profumo di rose. < ..e non pensate a coloro i quali hanno rovinato il Villaggio in questi anni. Pensate al futuro, pensate al presente.. > Non necessariamente a chi ha condotto il Villaggio a ciò ch'è adesso. < ..buona serata! ~ > Salutandoli, quindi, inizia a scendere lungo le scalinate, sparendo ben presto alla vista dei presenti. Non si può dir che sia stata una giornata priva di curiosi risvolti. Tutto sommato, se ne va contenta d'averli conosciuti. [ END ]

18:28 Norita:
 Sente le ambizioni e i sogni della Giovanissima Tenshi,e inizia a riflettere, cosa voglia lui per il futuro quali sono le proprie ambizioni, però deve prima farsene lui un idea precisa perchè nel suo clan diventare Ninja è una Cosa normali, anzi è anomalo non diventarlo, e lui lo ha sempre dato per scontato ma non ha mai realmente pensato a un futuro a cosa avrebbe fatto dopo l'accademia, lo sguardo è dubbioso emblematico, quasi disperso nel vuoto per qualche attimo ripensando a tutto ciò poi si riprende come dopo una scossa elettrica e commenta verso Tenshi <Beh allora possiamo davvero aspettarci grandi cose da te, il Ninja medico migliore al mondo nonchè il più famoso> indica il testone del 5° Hokage Tsunade Senju <fu una Senju, e tu hai quello stesso sangue e Chakra in te, sono sicuro che diventerai un eccellente ninja Medico> sorride mentre la guarda ora che gli animi si sono rasserenati poi sente Furaya dicendo di non preoccuparsi di chi ha cospirato e causato molto dolore al villaggio e sopratutto ai suoi abitati, e dice <non c'è da preoccuparsi, buona serata> dice guardando la Nara che lentamente si allontana fino a sparire dalla vista dei due, poi si alza e dice e Tenshi <beh purtroppo devo andare anche io, rimarrei davvero molto volentieri ma devo studiare per l'esame> sorride guardandola torna di nuovo a scompigliarle lievemente i capelli e allontanandosi le dice <ci vediamo Testolina> dice in tono affettuoso sorridendo mentre puntando gli occhi perlacei verso Tenshi e allontanandosi pure lui per scendere poco dopo sulle scale sparendo ben presto dalla vista della fanciulla [END]

18:39 Tenshi:
 E' Norita a parlare per primo, mentre la consigliera sembra persa nei propri pensieri. < Lo spero > sorride, rivolgendosi ora al ragazzo. E' così amichevole con lei. Lo è stato sin dal loro primo incontro. Mentre lei, a differenza sua, proprio non riesce ad esserlo. Segue poi con gli occhi la Nara mentre salta giù dal volto del primo Hokage e mentre atterra vicino a lei e Norita. La donna, quindi, annuncia di dover andare via. Probabilmente ha cose molto più importanti da fare, che chiacchierare con due ragazzini. Abbassa quindi il capo, in segno di saluto. < Arrivederci > dice, continuando a tenere il capo abbassato. "Pensate al futuro, pensate al presente", è ciò che la donna dice prima di lasciarli. Quella frase risuona nella sua mente. Cogliere l'attimo. E' questo ciò che vuole fare. Alza poi il capo, guardando Norita dritto negli occhi. < Allora, ciao e buono studio > sorride, mentre il ragazzo le arruffa i capelli. Lo guarda poi allontanarsi lungo le scale. Lei invece, resta lì. Si volta verso l'orizzonte, sistemandosi i capelli con la mano destra. Sorride. Testolina. Che soprannome buffo. [ END ]

Nobita, Tenshi e Furaya s'incontrano sul Monte dei Volti ed iniziano a parlare del più e del meno. Affrontano discorsi inerenti all'Accademia e alla storia del Villaggio, passando per argomenti spinosi e delicati quali Cappuccio Rosso e Ryota Nara.