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'Mi stai cambiando la vita, in meglio'

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con Onosuke, Tenshi

12:58 Tenshi:
 Chiude la porta di casa e si gira verso la strada, portandosi le mani ai fianchi e facendo un sorriso. Mentre è ancora ferma lì, alza il volto e guarda il cielo: oggi fa meno caldo rispetto al giorno precedente ed il sole è parzialmente coperto. “Mah, meglio così”, pensa, continuando a sorridere. Non sopporta proprio il caldo e i raggi roventi del sole che sbattono sulla sua pelle, decisamente troppo chiara per abbronzarsi. Lascia la presa sui fianchi, facendo scivolare le braccia. Oggi ha proprio voglia di una bella passeggiata: dopo il caldo asfissiante del giorno prima, ha bisogno di prendere un po’ d’aria fresca. Inizia a camminare lungo la strada: i capelli rosei ondeggiano fluenti, a passo con i suoi movimenti. Ha deciso di lasciarli sciolti, perché tenerli sempre raccolti le faceva venire il mal di testa. Indossa dei pantaloni neri a vita alta, stretti alle caviglie, ed un top altrettanto nero, con dietro il simbolo della Foglia in rosso. Al polso ha legato il suo solito nastro rosso; ai piedi dei sandali neri. Decide di andare verso i volti di pietra: da sempre l’avevano affascinata e per questo era uno dei posti nei quali le piaceva andare nel tempo libero. Avanza velocemente tra la gente, con la quale preferisce non incrociare lo sguardo. Finalmente arriva alla base dei volti di pietra e si siede su un muretto, facendo una piccola pausa prima di salire. Alza lo sguardo verso i volti degli Hokage, che adesso appaiono immensi alla sua vista.

13:13 Onosuke:
 Ha appena finito di mangiare e decide di uscire per fare una passeggiata. In quei giorni il caldo era quasi stato insopportabile e quindi era da un po' che non usce tanto per fare due passi. Si lava e si rende un attimo presentabile dato che era stato tutta la mattina in casa. Decide di mettersi una maglietta bianca a maniche corte con il simbolo del suo clan sulla schiena a livello delle scapole e uno più piccolo sul petto spostato sulla sinistra all'altezza del pettorale entrambi di colore verde scuro, un paio di pantaloni dì pantaloni corti che superano di poco il ginocchio dello stesso colore dei simboli impressi nella maglietta, un paio di sandali ninja di colore nero e in faccia come al solito la mascherina che copre bocca e naso di colore nero. "Io esco" urla chiudendo la porta per avvisare sua madre e si avvia verso il centro. Dopo poco si ricorda che l'ultima volta aveva pensato di andare verso i volti di pietra e di salire per vedere il paesaggio e il villaggio da là in alto e quindi si dirige verso questi. A pochi metri dall'inizio delle scale però, alzando lo sguardo, nota la presenza di una persona che non vedeva da un po'. Si tratta di Tenshi. La ragazza sta guardando i volti e così decide di avvicinarsi. Avvicinato fino ad arrivare a un paio di metri da lei dice "Belli vero?"

13:30 Tenshi:
 Sobbalza quando sente quella voce familiare proprio accanto a lei. Era talmente persa nel guardare i volti, che non si era resa nemmeno conto che qualcuno si fosse avvicinato. Si gira di scatto e a pochi metri da lei, vede una figura maschile, di altezza maggiore rispetto a lei e con una mascherina nera che copre parzialmente il volto. E' proprio Onosuke. < E già. Starei a guardarli per ore > dice, guardando i volti degli Hokage. Dopo un paio di secondi riporta lo sguardo sul ragazzo e, alzandosi dal muretto, gli si avvicina sorridente. Adesso la distanza fra loro è di pochi centimetri. < E' da un po' che non ci si vede > dice, continuando a sorridere. < Come mai da queste parti? >. Porta la mano destra al fianco, spostando il peso del corpo sulla gamba destra. Adesso non ha più l'imbarazzo che aveva provato nei loro primi incontri e riesce ad essere più se stessa.

13:39 Onosuke:
 Alle prima risposta della ragazza comincia a guardare anche lui gli imponenti volti degli Hogake. Li fissa per qualche secondo fino quando Tenshi non si alza. "Eh si è veramente molto tempo che non ci si vede.." pensa grattandosi la nuca con la mano destra con uno sguardo pensieroso rivolto verso il niente. Dopo poco abbassa lo sguardo verso la ragazza e si presta a rispondere alla domanda che gli era appena stata fatta "Passeggiata.. Ero stufo di stare a casa e il paesaggio da là sopra" indica la vetta del monte "è molto bello". "Tu invece? Che ci fai qua? Ti stavi riposando per intraprendere la salita o a causa della discesa?" le chiede sorridendo e dimostrandolo sempre con gli occhi.

13:55 Tenshi:
 < Mi stavo preparando per la salita > ridacchia, portandosi il dorso della mano sinistra in direzione delle labbra. < Io adoro questo posto > dice, portando su lo sguardo e abbassando la mano, portandola sull'altro fianco < vengo spesso qui, per rilassarmi >. Si perde per un attimo nei propri pensieri, mentre continua a guardare i volti. Non le era mai piaciuto stare con le persone e, in fondo, nessuno sapeva chi fosse Tenshi, nemmeno i suoi nonni materni, che, quando lei aveva 11 anni, non si opposero alla sua decisione di andare a vivere da sola. Eppure, il destino volle che quella ragazza minuta e dai capelli rosa, chiusa in se stessa e spaventata da tutto e da tutti, incontrasse quel ragazzo, per puro caso. In quel momento, non trova una spiegazione a questi pensieri. E non sa nemmeno perché si sia messa a pensare a queste cose. Sbatte le palpebre, ritornando alla realtà, e si gira verso Onosuke. < Saliamo insieme? > propone, guardandolo dritto negli occhi e ricambiando il sorriso, che può intravedere attraverso lo sguardo del ragazzo.

14:03 Onosuke:
 Ascolta attentamente. Da quelle parole e dalla voce della ragazza capisce quanto sia legata a quel posto. "Certo va benissimo." risponde alla ragazza. Non era nei suoi piani stare in compagnia però questa compagnia gli piace. Si è sempre trovato bene con lei quindi perchè non accettare? Lo sguardo di lei e la sua timidezza gli piacevano molto. Comincia a camminare e fa il primo scalino. Nel caso lei lo seguisse le chiede "Comunque.. Come va? Le lezioni all'accademia come stanno andando?". Sapeva che anche lei aveva intrapreso quella strada.

22:59 Tenshi:
 Lo segue sulle scale, guardandosi i piedi mentre sale il primo scalino. < Va tutto bene > fa una pausa, guardando le scale davanti a lei e salendo un altro scalino con la gamba sinistra < Ho solo avuto qualche problemino durante l'ultima lezione con un Genjutsu >. Fa un mezzo sorriso forzato e porta lo sguardo sui suoi piedi. Ripensa al giorno prima, all'illusione nella quale era stata intrappolata dalla sensei; un brivido le corre lungo la schiena. Le torna in mente il sogno che aveva fatto quella notte: lei, impotente, circondata da quelle maledette dune di sabbia; non riesce a muoversi, non riesce a chiamare aiuto. Ancora non è riuscita a liberarsi del tutto dall'incubo in cui si era trovata. Prende a mordersi le labbra inferiori con gli incisivi, continuando a guardare i propri piedi. Basta solo il pensiero per farla stare male. Prende una ciocca di capelli tra l'indice e il pollice della mano sinistra e comincia a lisciarla, come è solita fare quando è agitata. E' rimasta ferma sul secondo scalino, poiché il panico la sta invadendo, di nuovo. Le dita rigirano velocemente la ciocca rosa, mentre la mano destra comincia a sudarle. Non capisce perché quei pensieri dovessero ritornarle in mente proprio in quel momento, proprio adesso che sta bene. Proprio adesso che si trova con l’unica persona che attualmente le rivolge la parola. Cosa avrebbe pensato adesso Onosuke? Che sia una debole? Che non sia in grado di reggere il panico e gestire l’ansia? Oppure che voglia solo attirare la sua attenzione con un simile teatrino? Una lacrima le riga il volto e subito la asciuga con la mano destra. Di una cosa è sicura: non avrebbe mai voluto essere vista in quello stato, da nessuno.

23:15 Onosuke:
 Fa il primo gradino con lo stesso piede di Tenshi. Questa cosa che per molti poteva essere banale o addirittura scema o da pazzi per lui era qualcosa di quasi importante. Crede che la giornata o il tempo passato con l'altra persona possa andare meglio con questo piccolo rituale. Ormai lo fa spontaneamente, senza pensarci. Però, dopo un paio di scalini, vede Tenshi fermarsi. Incuriosito si gira, ma avendo appena sentito che la ragazza stava bene non si preoccupa. "Hai fatto la terza lezione? Si anche io sono stato mandato nel deserto, quanta fanta.." ma non riesce a finire la frase che vede che Tenshi non sta bene come aveva detto. "Ehi che succede? Se è per il Genjutsu penso non sia un problema se non ci sei riuscita al primo colpo." le dice cercando di abbassarsi un po' in modo tale da cercare di vederle la faccia. Subito dopo vede un gesto con la mano che poteva indicare solo una cosa: si era asciugata una lacrima. Le mette la mano destra sulla spalla sinistra di riflesso "Ehi ehi cosa succede?"

23:32 Tenshi:
 Abbassa ancora di più il capo, quando una seconda lacrima scende veloce sulla guancia rosea. Sì, lei è veramente una debole. Le dita della mano sinistra continuano a torturare la ciocca, mentre con l'altra mano cerca di bloccare la lacrima, ma invano. Fa un lungo respiro, cercando di calmarsi. Non riesce ad alzare lo sguardo, che è ancora ai piedi, per la vergogna. Forse, questa è la prima volta in vita sua in cui prova questo sentimento, la vergogna, appunto. E' sempre stata sola, di chi avrebbe dovuto vergognarsi? < E' che > si ferma, cercando di formulare una frase < anche io sono stata mandata nel deserto > dice, riprendendo le parole di Onosuke. Un'altra lacrima scende sulla guancia e, sbuffando, riesce ad asciugarla. < Perdonami, non volevo che mi vedessi così >. Piega leggermente il volto verso destra, continuando a tenere lo sguardo basso, per evitare di incrociare quello del ragazzo. < Scusami, sono proprio un'idiota >. Lascia finalmente andare la ciocca rosea che aveva tenuto tra le dita fino ad adesso. Porta entrambe le mani lungo i fianchi, stringendole in due pugni. < Il deserto mi spaventa > dice alla fine < mi spaventa a morte >. Fa un altro lungo respiro e, con quest'ultimo, riesce a calmare le lacrime.

23:42 Onosuke:
 Sembra essersi calmata. "Perchè ti stai scusando? Da quando piangere è da stupidi? Ascoltami bene. Piangere non è ne da deboli ne da stupidi. Piangere ogni tanto può essere l'unica cosa da fare per stare bene. Per arrivare alla pace dopo la tempesta. Ognuno ha le proprie paure. Ognuno è fatto a modo suo ed è giusto così altrimenti il mondo sarebbe una noia se fossimo tutti uguali e perfetti, senza paure, senza difetti. Quindi non ti preoccupare. Ok?". Si sente un po' in colpa per come è andata a finire quella domanda riguardo l'accademia. Vederla così triste non gli piace. Non sa che altro dire e non sa soprattutto se quello che ha detto può essere stato d'aiuto. Si sono visti solo tre volte nella loro vita però il fatto che lei abbia avuto questa reazione con lui vuol dire che non c'entra il numero di volte. La abbraccia delicatamente. Non sa come potrebbe reagire. Non sa se a lei va bene.

00:06 Tenshi:
 Continua a tenere lo sguardo basso, mentre Onosuke parla. Quelle parole le scaldano il cuore. Nessuno le aveva mai parlato in quel modo, quel modo così gentile e amichevole. Neanche i suoi nonni, che l'avevano accudita sin dalla nascita. Lei aveva in qualche modo accettato quella loro freddezza, per lei era normale... in fondo, è proprio per colpa sua che la loro unica figlia è morta. < G-grazie > sussurra, balbettando. Di nuovo. Lo ha ringraziato di nuovo. Ha già ringraziato più di due volte questo ragazzo, conosciuto da poco, ma in quel poco tempo in cui si erano visti, lui aveva già fatto così tanto per lei. Dopo aver pronunciato quella parola, fa per alzare lo sguardo e si vede avvolgere in un abbraccio delicato, quasi come se anche Onosuke non sapesse se quel gesto andasse veramente bene. Sconvolta, spalanca gli occhi, ancora lucidi per le lacrime. Non se lo aspettava, non adesso, non in quel momento. Ma, senza pensarci, si abbandona a quell'abbraccio. Fa un piccolo passo in avanti, per ridurre la poca distanza che li separa e appoggia il volto sul petto del ragazzo. Anche le mani sono poggiate sul suo petto. E' caldo e la sua maglietta profuma di pulito. Non sa perché si sia abbandonata completamente tra le braccia di Onosuke. Probabilmente ne ha bisogno. Ha bisogno di sentire qualcuno accanto a lei, qualcuno che la sostenga, qualcuno che ci sia sempre. E in quel momento, sente di potersi fidare di quel ragazzo, che già a poco a poco era riuscito a creare una breccia nel suo cuore.

00:20 Onosuke:
 Dopo averla abbracciata la reazione della ragazza è chiara. Lei voleva quell'abbraccio, o comunque le è piaciuto. Il profumo che sentiva era molto delicato, come d'altronde era delicata lei. Passa un po' di tempo con lei tra le sue braccia. Dopo circa una quindicina di secondi la stacca sempre delicatamente. Sarebbe stato così ancora per un po', ma voleva assicurarsi che Tenshi stesse bene. "Andiamo? Lassù c'è un paesaggio che ci aspetta." dice abbassando lo sguardo e le sorride. Quella volta la mascherina forse era di troppo, ma nessuno lo aveva mai visto senza fuori da casa e sarà ancora così. "Se vuoi parlare di quello che è successo comunque io ci sono. Non farti problemi. Quando ce la farai ti ascolterò". Ha capito che lei aveva bisogno di qualcuno che la tirasse su, qualcuno con cui parlare. Più che altro al suo posto avrebbe voluto qualcuno con cui parlare. Un amico, un coetaneo con cui sfogarsi.

00:36 Tenshi:
 Non appena Onosuke la allontana delicatamente, lei alza lo sguardo, guardandolo dritto negli occhi. Adesso sta meglio. Quell'abbraccio era esattamente ciò che desiderava, lo aveva capito. < Andiamo > dice, con gli occhi luccicanti, un po' per le lacrime che aveva versato, un po' per la leggerezza che adesso sente sul petto. Gli occhi di Onosuke sono sorridenti e da ciò intuisce che, sotto la mascherina si cela un sorriso. Ricambia quel sorriso, facendone un altro a sua volta, uno sincero e spontaneo, che le parte direttamente dal cuore. Fa un piccolo passetto all'indietro, per tornare alla distanza in cui si trovavano prima dell'abbraccio. Si prende le mani, congiungendole lungo le gambe. Annuisce alle ultime parole del ragazzo, inclinando il volto leggermente verso destra e continuando a sorridere. < Grazie > ripete ancora una volta. Decide di non continuare a parlare dei suoi problemi in quel momento, perché già tutto ciò che aveva fatto Onosuke le era bastato. Va bene così. Non vuole rovinare con i suoi piagnistei quell'atmosfera che si è creata adesso. La prossima volta si sarebbe aperta di più con lui, ne era certa, perché sente di poterlo fare. A questo punto, si volta verso la scalinata e, con il piede destro, sale un altro scalino.

23:18 Onosuke:
 La ragazza sta meglio quindi Onosuke si sente sollevato. Era riuscito a levare quel brutto stato d'animo dal cuore di Tenshi. Sa che deve rompere lui il ghiaccio perchè non vuole che la conversazione cada in un silenzio imbarazzante, soprattutto dopo quello che era appena accaduto. Deve cercare di non cadere all'interno dell'argomento Accademia. "Comunque.. Non ti ho mai chiesto. Qual'è il tuo cognome?". Si sente rilassato a questa domanda. Alla fine non ha mai visto simboli di clan nei suoi vestiti. Non vede l'ora di arrivare alla cime della scalinata per potersi sedere comodo, e soprattutto per vedere negli occhi Tenshi. Oggi non c'è riuscito molto come le altre volte e gli occhi della ragazza sono stati sempre una delle cose in cui rimaneva incantato.

23:43 Tenshi:
 Sale qualche scalino, cercando di mantenere il sorriso, senza ripensare di nuovo a ciò che era successo all'Accademia. Poi Onosuke le pone quella domanda. Per lei è una domanda molto personale, dato che fino a qualche mese fa neanche lei ne era a conoscenza. Ma in quel momento, sente di poter rivelare ad Onosuke la verità, anche solo in parte. Sente di potersi fidare ciecamente del ragazzo e sente che si sta legando a lui come mai fatto prima con qualcun altro. Quindi, va bene. Lo guarda, dritto negli occhi, continuando a sorridere, ma stavolta non forzatamente: è un sorriso spontaneo, riservato solo per il ragazzo che ha davanti. Un sorriso sincero, che nessuno prima di lui aveva mai visto. < Il cognome che portavo fino a qualche tempo fa è Yuuki > fa una pausa, continuando a guardarlo < E' il cognome di mia madre. Mio padre ha abbandonato mia madre poco prima che nascessi, per questo non ho il suo cognome. Ma... > distoglie per un attimo lo sguardo, guardando la scalinata e cercando di trovare le parole adatte, per poi riportarlo sugli occhi dorati di Onosuke < qualche mese fa ho ricevuto una lettera, da parte di mio padre >. Non ha mai raccontato a nessuno questa storia, neanche ai suoi nonni. E raccontarla, in quel momento, le dà sollievo. Si è tenuta tutto dentro per molto tempo e sente di dover condividere questa storia con qualcuno che la possa capire. < Beh, quella lettera ha cambiato la mia vita. E' proprio per quella lettera che ho deciso di iscrivermi all'Accademia > mentre parla, continua a sorridere, felice del fatto che possa parlare con qualcuno così apertamente < Mio padre fa parte del clan Senju >. I Senju furono i fondatori di Konoha, quindi è uno dei clan più importanti della Foglia. Questa notizia l'aveva scioccata a tal punto da decidere di cambiare il proprio cognome e cambiare vita, dedicandosi al bene del villaggio, proprio come il clan Senju aveva fatto da sempre. < Il mio cognome è Senju >, dice alla fine. Nei confronti di suo padre prova tanta rabbia, ma non per questo deve provarla anche nei confronti del suo clan. Avrebbe dato la vita, pur di avere in cambio il bene dei Senju e del villaggio, era questa la decisione che aveva preso dopo aver letto la lettera.

23:57 Onosuke:
 Alla rivelazione della ragazza si ferma un attimo e si gira verso la ragazza guardandola negli occhi sembra di vedere di un altro colore rispetto al solito. "Un Senju eh? Bene bene." e si rigira verso la cima ripartendo con i gradini. "Non avevo mai conosciuto un Senju prima.". Ripensa però alle parole della ragazza e ci riflette un secondo. "Sono contento del fatto che tu abbia ricevuto una missiva da tuo padre dopo tanto tempo e sono ancora più contento del fatto che hai scoperto le tue origini. Ma vorrei dirti una cosa.. Forse non sono affari miei, ma chi sei viene dal cuore, non da vecchie leggi. Secondo me non dovresti abbandonare il cognome di tua madre. Alla fine è stata lei a crescerti, a farti diventare quello che sei. Quello che voglio dire è che secondo me è giusto che tu tenga il cognome che hai sempre avuto perchè la tua famiglia è tua madre. Tuo padre non se lo merita.". Finito di parlare si sente un po' in imbarazzo. Si era spinto in cose troppo personali forse da diventare fastidioso e non voleva diventarlo. Non sa neanche se è riuscito a spiegare al meglio quello che intendeva per evitare equivoci. Spera solo che Tenshi non se la prenda. Può avere rovinato un momento di felicità della ragazza con quello che ha appena detto.

00:13 Tenshi:
 Continua a sorridere, salendo anche lei qualche scalino. Si prende una ciocca di capelli tra le dita della mano sinistra e comincia a rigirarla. < Io non avevo mai conosciuto un Aburame > risponde, sorridendo. E' ovvio che lei non conoscesse nessuno, dato che raramente parla con le persone. Poi il ragazzo continua a parlare. E' normale che Onosuke faccia quelle osservazioni, lei aveva omesso gran parte della storia. Non è per nulla infastidita dalle sue parole, chiunque, probabilmente, l'avrebbe pensata allo stesso modo. E poi, è felice del fatto che qualcuno parli così liberamente di lei e ne voglia sapere di più. Non le era mai capitata una cosa del genere. Nel frattempo, sale qualche altro gradino, tenendo la ciocca ancora tra le dita. Ci pensa un po' su. Ormai, aveva cominciato a raccontargli il suo passato, non può tornare indietro. E le considerazioni del ragazzo sono più che lecite. Decide quindi di raccontare ancora un po' le sue vicende passate. < In realtà sono stata cresciuta dai miei nonni materni > dice, con molta serenità in volto. Non ha problemi a raccontarle quelle cose, d'altronde lei è il tipo di persona che sputa subito il rospo e non riesce a tenersi le cose dentro. < Non ho avuto l'opportunità di conoscere mia madre > fa una pausa, continuando a torturare la ciocca rosea e guardando Onosuke negli occhi < ha avuto complicazioni durante il parto ed è morta non appena sono nata >. Non c'è tristezza né angoscia nelle sue parole, perché non ha nessun ricordo di sua madre e, quindi, nessun motivo per piangere.

10:25 Onosuke:
 Rimane in silenzio per qualche secondo. Non immaginava una risposta del genere. Ora non si sete molto tranquillo. Poteva aver tirato fuori un discorso di cui Tenshi non voleva parlare. Si gira e guarda quei bellissimi occhi. "Mi spiace tanto.. Non pensavo.. Scusami.". Non sa cosa dire riguardo la situazione. La curiosità non gli manca, ma evita di fare altre domande quindi continua a salire le scale ripensando a quello che gli era appena stato detto in silenzio. Forse spera che sia lei a chiedergli qualcosa, a cambiare discorso, o forse spera che lei gliene parli. Non sa neanche lui quello che vuole. Si sente tanto in imbarazzo. Più di tutte le altre volte.

10:47 Tenshi:
 La reazione di Onosuke alle di lei parole è palese: non sa che dire, non sa come comportarsi. Forse non avrebbe dovuto raccontargli quelle cose, forse quella storia è troppo pesante da digerire per lui. Lei, invece, si è abituata alla sua vita. < Ma no, non preoccuparti >. Lo guarda negli occhi, prima di salire qualche altro gradino. Silenzio. Tiene lo sguardo basso, verso le proprie scarpe, mentre sale le scale. Come dovrebbe rompere quel silenzio? Adesso ha paura. Paura che, se avesse aggiunto qualcos'altro, qualche altro dettaglio, avrebbe messo ancor di più il ragazzo in agitazione. Eppure, qualcosa deve dirla. Lui è sempre così premuroso... deve fare qualcosa per tirarlo su. Ma come? Come si fa a tirar su qualcuno? < Io ci ho fatto l'abitudine > dice, continuando a tenere lo sguardo basso. Lascia andare la ciocca di capelli che teneva tra le dita della mancina poco prima, mentre un soffio di vento le scompiglia leggermente i capelli. < Sono cresciuta così, quindi va bene >. Alza lo sguardo, notando che mancano ormai pochi gradini per la cima. < E poi, è come se i miei nonni fossero i miei genitori >. Nonostante tutto, vuole bene ai suoi nonni. Hanno cercato di proteggerla da tutto e da tutti, mentre suo padre era chissà dove. Si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Spera di non aver peggiorato la situazione con quelle parole. Spera di riuscire a tranquillizzare Onosuke, anche se non sa se ciò che ha detto sia adatto. E' così. Lei non ci sa fare con le persone.

11:01 Onosuke:
 La tranquillità nella voce di Tenshi gli fa capire che quel "Non preoccuparti." non sono le solite parole da copione. Può essere che sia stato lui troppo esagerato con la sua reazione. Forse per lei parlare di queste cose non le provoca un cattivo stato d'animo. Nota che manca veramente poco alla cima. "I nonni sono sempre disponibili per tutto vero? Secondo me ci ritengono i loro tesori." dice ripensando ai suoi nonni. "Quindi ora non abiti più con loro e abiti da sola?". Immagina se stesso a vivere da solo. Non pensa di potercela fare. "Io penso che non riuscirei a sopravvivere più di due giorni casa da solo" e facendo l'ultimo gradino si gira e sorride a Tenshi. "Sono abituato ad avere tutto pronto: pasti, vestiti lavati..". Si sente meglio. La tranquillità di Tenshi gli è entrata nell'animo. Si arruffa i capelli che si erano spostati a causa di una folata di vento e aspetta che la ragazza finisca di salire le scale.

11:23 Tenshi:
 Ci è riuscita. E' riuscita a tranquillizzarlo. Lo nota dal suo tono di voce, pacato e tranquillo. E' felice del fatto che sia riuscita a migliorare la situazione. < Hai ragione. Cercano sempre di difenderci e proteggerci >. E' vero. I suoi nonni l'avevano sempre difesa. L'avevano tenuta, però, lontana dal mondo ninja, ma lei è sicura che fosse soltanto una precauzione per evitare gli stessi fatti accaduti alla madre. < Sì, adesso abito da sola >. Non spiega il motivo, adesso non ce n'è bisogno. E poi, non vuole rovinare di nuovo il loro incontro. Ridacchia alle parole di Onosuke, salendo anche lei l'ultimo gradino. Poi alza lo sguardo verso il ragazzo: i suoi occhi color oro sono ridenti. Quegli occhi sanno parlare, fanno esattamente ciò che la mascherina nasconde: sorridono. Si perde per un attimo nello sguardo di lui e il cuore comincia a batterle più velocemente. Guarda la mano di lui, mentre con un movimento naturale si arruffa i capelli. Non sa perché, ma quel gesto le fa battere il cuore ancora di più. Si porta la mano destra, stretta in un pugno, sul petto e sente rimbalzare freneticamente il cuore nella gabbia toracica. Non appena sente le proprie guance infuocarsi, distoglie lo sguardo, volgendolo verso i volti di pietra, ormai di fronte a loro. Cos'è quella strana sensazione che prova nel petto? Perché non riesce a controllare i battiti veloci del proprio cuore? Pensando a queste cose, si dirige verso il volto del primo hokage, continuando a guardare di fronte a sé, senza voltarsi per l'imbarazzo che prova in quel momento.

11:44 Onosuke:
 Arrivati finalmente in cima tutti e due, ascolta le ultime parole della ragazza. Nota però una reazione strana della ragazza. Vede che qualcosa sta succedendo. Dopo che i suoi occhi e quelli della ragazza si sono incrociati per qualche secondo lei si volta come se volesse nascondere qualcosa. Poco prima lei ha portato la sua mano chiusa a pugno sul petto. "Cosa è successo? Non ho fatto nulla.." si dice nella sua testa pensando a cosa poteva aver fatto di sbagliato. Aveva solo sorriso in fin dei conti. Capisce che è meglio chiederlo a lei. Si avvicina a Tenshi mentre lei gli da le spalle. "Cosa succede? Ho fatto qualcosa che non va? Mi scuso nel caso io abbia fatto qualcosa.. Non me ne sono reso conto." dice arrivando fino a lei. Appoggia la mano destra sulla spalla destra di lei sperando ancora una volta di non aver fatto nulla di grave. Poco dopo gli viene in mente che può essere ancora riguardo il discorso dei suoi nonni . "Sei triste per il discorso di prima? Non ti devi vergognare con me. Te l'ho già detto.". Spera tanto di sentire che va tutto bene.

12:07 Tenshi:
 Guarda il volto di pietra di Hashirama, mentre le punte dei lunghi capelli rosa sono scostate leggermente dal vento. Cerca di calmarsi, ma quella strana emozione non la lascia andare. Poi sente la voce di Onosuke provenire da dietro di lei e, quando lui poggia la sua mano sulla spalla destra di lei, Tenshi fa un lieve sussulto. Non si aspettava quel contatto, che fa crescere ancora di più quella sensazione che ha nel petto. < No assolutamente! > Si gira verso di lui, prendendo la mano di lui tra le sue mani per qualche secondo, per facilitare il movimento. Quel contatto è strano e subito, non appena si è voltata del tutto verso di lui, lascia velocemente andare la sua mano, portando le proprie lungo i fianchi. Lo guarda con gli occhi leggermente più aperti del solito, quasi spalancati. Sulle guance di lei è visibile un lieve rossore. Quella sensazione che prova è strana... e piacevole, allo stesso tempo. Cerca di sorridere al ragazzo, anche se non sa se ci riesce del tutto. < Non hai fatto nulla di male, anzi... > si interrompe, lasciando la frase a metà. Vorrebbe dirgli "Mi stai migliorando la giornata" o, ancora, "Mi stai cambiando la vita, in meglio". Quelle parole, che le frullano in testa, la fanno stare bene. Lui la fa stare bene. Allarga il sorriso, che stavolta riesce bene. Ma come dirglielo? Come dirgli le sensazioni e le emozioni nuove che sta provando? Di certo non può farlo, non adesso. < No, non sono triste e... non mi vergogno di te. Anzi, sei l'unica persona con cui riesco a parlare in questo modo. Va tutto bene > dice, continuando a sorridere e guardandolo ancora negli occhi, con il cuore che non smette di battere all'impazzata.

12:19 Onosuke:
 Le parole di Tenshi sono ciò che voleva sentire. Meno male non ha fatto niente di male. Ha sempre questa paura di aver fatto qualcosa di sbagliato. Lui è fatto così. Poi lei gli prende la mano e questa cosa gli piace molto. La sua pelle è così delicata, proprio come lei nel suo insieme. Gli occhi di lei lo fissano e lui non riesce a fare nient'altro che guardarli come si guarda la luna nei giorni di luna piena: senza parole. Nota un rossore nelle sue guance. Si sarà imbarazzata? Le ultime parole di Tenshi infine lo colpiscono come un'onda anomala. "Sono veramente tanto felice che tu riesca a dirmi queste cose che ad altri non riesci a dire." le dice e indicando la testa del primo Hokage continua "Ti va di sederti e guardare il paesaggio lasciando i piedi a penzoloni?" e sorride. Nel caso lei dicesse ce va bene e partisse per andare verso il posto indicato, lui la ferma pendendola per il braccio che lei tiene lungo i fianchi per poi portarsela verso di lui e abbracciarla. Vuole risentire il suo profumo.

12:45 Tenshi:
 Sorride alle sue parole. Gli è veramente grata per ciò che sta facendo per lei. Sente di poter condividere tutto con lui. < Anche io sono felice > sussurra piano, quasi fra sé e sé, abbassando leggermente lo sguardo. Poi segue il movimento della mano di lui, che adesso indica il volto del primo hokage. < Per me, va benissimo > sorride, mostrando leggermente i denti candidi e assottigliando gli occhi, felice. Accetta dunque la proposta e fa qualche passo verso il testone di Hashirama. Di colpo, però, Onosuke le afferra il braccio e la trascina a sé. Si ritrova fra le sue braccia. Il volto poggiato sul petto di lui, per la differenza di altezza tra i due, e le mani sul suo busto. Chiude gli occhi e, di nuovo, quel profumo di pulito le inonda le narici. Non si sarebbe mai aspettata quell'abbraccio, così spontaneo, così voluto. Assapora quel momento, senza staccarsi dal suo petto, forte al tatto. Non dice nulla. E' completamente persa fra le sue braccia. Stringe la mano sinistra in un pugno, trattenendo una parte della maglietta di lui tra le dita. Vorrebbe che quel momento durasse per sempre. Non è mai stata così felice prima d'ora. E quell'emozione cresce, ancora e ancora. Alla fine, alza lievemente il capo, senza allontanarsi e senza fare resistenza a quella stretta così delicata e piacevole. Guarda i suoi occhi brillanti e fa un gesto spontaneo e inaspettato, poiché lo fa senza pensarci, senza pensare alle conseguenze che potrebbe avere: porta la mano destra sulla guancia sinistra di lui, senza però spostare la mascherina. La pelle non coperta è morbida e delicata. Guarda la mascherina per qualche secondo, per poi tornare sugli occhi dorati di lui.

18:08 Onosuke:
 L'abbraccio è andato a buon fine. Sembra che Tenshi non sia contraria a quel gesto. Ancora non sa come mai ha deciso di farlo, però quella sensazione gli piace. Il fatto di stringerla tra le braccia lo fa sentire bene. Ad un certo punto vede la ragazza avvicinare la mano destra sulla sua guancia sinistra. Non sapendo cosa volesse fare si preoccupa un attimo per la mascherina. Non è ancora il momento, se mai ci dovrà essere, di levare la mascherina e se nel caso ci sarà dovrà essere lui a farlo. Cerca di non far vedere la sua preoccupazione, ma nel caso volesse spostargliela sarebbe pronto a fermarla. Ma appena vede che lei ha solo buon intenzioni e lo accarezza, arrossisce. Quel gesto non se lo aspettava. Abbassa lo sguardo e la guarda negli occhi. Quegli occhi chiari che gli piacciono tanto. Decide di scambiare il gesto e, dopo aver alzato la sua mano destra, gliela appoggia sulla testa accarezzandola. "Andiamo? Il paesaggio ci aspetta" dice sorridendo aspettando una risposta da Tenshi e continuando a guardarla negli occhi.

18:36 Tenshi:
 Non nota le preoccupazione del ragazzo a quel gesto, poiché è completamente presa dal momento. Poi Onosuke abbassa lo sguardo su di lei, guardandola dritto negli occhi. Il cuore le sale in gola per un istante, quando quegli occhi dorati incrociano gli occhi cerulei di lei. Ancora non riesce a capire cos'è quella strana sensazione e quella nuova emozione che prova. Non riesce a capire cos'è che la spinge ad essere così spontanea ed aperta con lui. Poi Onosuke alza la mano destra, poggiandogliela sulla testa. Abbassa lievemente il capo verso sinistra, continuando a guardarlo negli occhi e non facendo resistenza al gesto di lui. Forse è proprio questo che lei vuole: stare bene, stare in pace con se stessa e con gli altri e avere qualcuno accanto che la faccia sentire speciale. Abbassa la mano destra, lentamente, portandola di nuovo sul ventre di lui. < Sì, andiamo > dice. Il tono delle di lei parole è tranquillo e felice. Sorride, quindi, ad Onosuke, restando per qualche altro secondo fra le sue braccia: non vuole che quell'abbraccio finisca, ma purtroppo non possono stare in quella posizione in eterno. Magari, un'altra volta, si sarebbero abbracciati nuovamente. E magari, chissà, avrebbe potuto prendere lei l'iniziativa. Si stacca piano dal petto del ragazzo, allontanando entrambe le mani dal suo torace, portandole di nuovo lungo i fianchi. Qualora Onosuke allentasse la stretta del braccio sinistro, ancora attorno a lei, Tenshi farebbe un passo all'indietro, per poi dirigersi in prossimità dei volti di pietra, seguendo con la coda dell'occhio il ragazzo, qualora la seguisse.

18:48 Onosuke:
 Vede la ragazza staccarsi e non pone resistenza a nessun gesto di lei. Quel momento di pace è stato bellissimo. La vede allontanarsi e dirigersi verso la sporgenza, quini decide di avviarsi anche lui. Lei lo tiene sott'occhio e lui se ne è accorto. "Arrivo arrivo. Tu stai attenta che è pericoloso." le dice con tono ironico, ma comunque serio. Si trovano tanto in alto. Raggiunta la sporgenza, facendo molta molta attenzione, si siede tenendo i piedi a penzoloni e successivamente alza lo sguardo per guardare Tenshi e con un ceno le fa capire di sedersi di fianco a lui. Nel caso lei si sia seduta, dopo qualche secondo di silenzio fa un sospiro e dice "Che bellezza..". Quel paesaggio gli era sempre piaciuto e con la compagnia che ha in questo momento gli piace ancora di più. "..vero?" dice girandosi verso Tenshi. Appena dette queste parole una folata di vento lo spettina, come se non lo fosse già stato, e come movimento naturale, li arruffa con la mano destra.

19:08 Tenshi:
 "Tu stai attenta che è pericoloso": Onosuke le rivolge queste parole, mentre si dirige verso la sporgenza. Probabilmente, lo fa con naturalezza, senza pensarci due volte; ma per lei quelle parole valgono molto. Le fanno capire che qualcuno tiene a lei. E non si tratta di una persona qualunque, ma di una alla quale, in poco tempo, si era già affezionata tanto. Pensando a queste cose e a quelle parole, si porta una mano al petto, fermandosi un attimo: si sente felice come una bambina quando le hanno appena regalato una bambola nuova. Sorride, per poi seguire il ragazzo, che si è appena seduto sulla sporgenza. Onosuke le fa segno di sedersi accanto a lui e così lei fa, sedendosi alla destra del ragazzo, tenendo anche lei i piedi penzoloni. Le mani, invece, sono portate ai lati e poggiate a terra. Lo guarda, mentre lui pronuncia quelle parole. < Già > dice, guardando l'orizzonte < è bellissimo da qui >. Il vento le scosta i capelli, facendole distogliere lo sguardo dal paesaggio. Per cui si volta verso Onosuke, che adesso si sta arruffando i capelli con la mano destra, come è solito fare. E' un movimento spontaneo ed estremamente naturale, ma lei, non sa per quale motivo, ne è completamente affascinata. Lo guarda per qualche altro secondo, per poi girarsi di nuovo verso il paesaggio, per evitare di farlo sentire a disagio, fissandolo. Cerca di sistemarsi anche lei i capelli, e, con la mano sinistra, si porta una ciocca dietro l'orecchio. < Questo, è uno dei miei posti preferiti >

19:21 Onosuke:
 "Veramente speciale come posto. Si vede tutto il villaggio, ma non è questo quello che mi affascina di più. Quello che mi affascina di più è ciò che c'è oltre il villaggio, oltre le mura, oltre i boschi che lo circondano." dice rispondendo alle parole di lei. Le sue mani, dopo essersi arruffato i capelli, sono tornate per terra ai lati del bacino, con la mano destra di fianco alla mano sinistra di Tenshi. Le gambe si muovono avanti e indietro come riflesso spontaneo. "Allora cosa mi racconti?". Si ricorda cosa è successo poco fa con la domanda riguardante l'accademia e vuole evitare di tirare fuori quel discorso. Lascia che sia lei a decidere di cosa parlare. Effettivamente si rende conto solo dopo che ormai lei oggi ha raccontato moltissime cose su di lei e invece di lui non si è molto parlato, ma la domanda è già stata fatta. Si interessa molto a lei. Gli piacerebbe sapere tutto su di lei. Spera di conoscerla sempre meglio. Questa voglia ce l'ha sempre avuta, è sempre stato un ragazzo curioso, ma sente che con lei questa curiosità è ancora più forte.

19:40 Tenshi:
 Ascolta le parole di Onosuke, mentre continua a guardare l'orizzonte, con i lati delle labbra allargati a formare un lieve sorriso. Non risponde a quelle parole, meditandole dentro di sé. Quello che c'è oltre. Lei vuole vederlo. I suoi pensieri vagano veloci: vuole vedere oltre, oltre la persona che ha davanti: vuole conoscere il cuore di Onosuke. Mentre è persa nei suoi pensieri, Onosuke ne interrompe il filo, facendole una domanda. Solitamente, non avrebbe saputo cosa rispondere, perché, nella sua vita, non era mai successo nulla di eclatante. Ma questa volta ha qualcosa da raccontare. < Sai, ho ricevuto una lettera > non sa bene perché glielo sta raccontando. Non sa nemmeno se l'argomento possa interessare al ragazzo. Ma decide di dirglielo ugualmente, perché ormai sente di aver raggiunto una certa confidenza con lui, nonostante si conoscano da poco tempo. < Un ragazzo, Norita Hyuga, mi ha invitata a cena da lui >. Continua a guardare l'orizzonte, per poi riprendere a parlare. < Io sinceramente non so cosa rispondere. Lo conosco poco, ci siamo visti solo due volte >. Prende a dondolare i piedi, assecondando il movimento oscillatorio delle gambe di Onosuke. < Tu cosa faresti al posto mio? > dice, voltandosi a guardare il volto di Onosuke. Cerca semplicemente un consiglio, poiché questa faccenda la mette in difficoltà.

19:51 Onosuke:
 Vede Tenshi pensierosa. Evidentemente anche lei è interessata a quello che c'è oltre. Nota che la sua domanda l'ha riportata al mondo reale e ascolta le parole della ragazza. Sente un qualcosa dentro di lui, una sensazione che non sa spiegare perchè è la prima volta che succede. Pensa un attimo a cosa rispondere. Lei ha bisogno di un consiglio. "Mmm.. Beh lui come ti sembra? Simpatico? Ti trovi bene con lui?". Le avrebbe fatto altre mille domande al momento ma decide di tenersele. Quella sensazione non lo abbandona. Al momento le avrebbe risposto di non andare, ma non sa come mai e non lo trova giusto. "Nel caso ti trovassi bene con lui perchè non accettare?". Sente che quelle parole non arrivano dal cuore. Non è il consiglio che le avrebbe voluto dare, ma appunto è giusto che assecondi la ragazza e la aiuti a decidere.

20:14 Tenshi:
 Onosuke non risponde subito alle parole di lei, probabilmente perché sta cercando di trovare le parole esatte da dire. < Beh, io... non saprei. La prima volta in cui ci siamo visti, mi ha dato fin troppe attenzioni. E questo, mi ha infastidita molto > si volta verso il paesaggio, facendo una piccola smorfia con le labbra. Le fa male parlare in quel modo di qualcuno, ma è la verità. Nel tempo che lei e Norita avevano trascorso insieme, lei non aveva sentito nient'altro che ansia. < Cioè, voglio dire... > fa una pausa, pensando alle giuste parole da dire < lui non mi ha fatto niente di male, anzi... è stato molto amichevole con me > si mette a gesticolare con la mano destra, mentre pronuncia queste parole < però... c'era qualcosa di lui che mi ha messa in agitazione > fa un'altra smorfia, continuando a guardare l'orizzonte. Non è colpa di Norita. E' colpa di lei, che non essendo mai stata a contatto con altre persone, non sa bene cosa significhi instaurare dei legami. < Alla fine di quell'incontro, lui mi ha invitata a fare una passeggiata, ma io ho rifiutato, lasciandolo lì > è un po' amareggiata per come sia andato quel loro incontro, ma non si è pentita della scelta che ha fatto. < Non mi sentivo a mio agio >. Si gira verso Onosuke, cercando il suo sguardo. La verità è che il suo cuore è stato già aperto ad un'altra persona, anche se lei ancora non se n'è del tutto resa conto. < E' che ho paura della reazione che Norita potrebbe avere se rifiutassi il suo invito, capisci? Ho già rifiutato una volta. Non voglio farlo stare male >. E' vero. Non vuole che qualcuno stia male a causa sua. Sa benissimo cosa voglia dire struggersi dal dolore per essere stati rifiutati, allontanati. Ci si sente estremamente... soli. La mano destra smette di volteggiare per aria e viene finalmente portata al punto di partenza, vicino al fianco destro. < Non so veramente come comportarmi > dice alla fine, continuandolo a guardare negli occhi mentre aspetta una risposta.

14:56 Onosuke:
 "Capisco.." risponde guardandola e si ferma a pensare girandosi verso il paesaggio. Il fatto che questo ragazzo l'abbia invitata a cena ha suscitato in lui questa sensazione nuova, ma il fatto di vedere Tenshi insicura sul da farsi e di aver sentito quali sono i trascorsi tra lei e lo Hyuga lo hanno un po' reso felice. Si sente quasi in colpa per questo, ma non così tanto in fin dei conti. Però decide comunque di aiutare la ragazza. Continuando a guardare l'orizzonte continua "Hai provato a dirgli quello che hai detto a me? Per esempio digli che hai un po' bisogno dei tuoi spazi e che non sei abituata? Forse lui non ti ha ancora capita per bene e quindi si comporta pensando di fare la cosa giusta.". Si ferma e e continua a pensare. La brezza è delicata e riesce a mitigare bene il caldo della giornata. "Ma prima di tutto questo.. A te interessa approfondire la vostra conoscenza? Perchè è evidente che lui vorrebbe arrivare a qualcosa di più di una semplice amicizia e se te non sei interessata è giusto che tu glielo dica..No?". Appoggia le mani a terra dietro la schiena quindi ruota un po' il collo verso destra per guardarla dato che ora si trova più indietro di Tenshi con il capo.

15:15 Tenshi:
 Mentre il ragazzo si gira a guardare l'orizzonte, gli occhi di lei seguono i lineamenti del suo volto, in parte nascosti dalla mascherina nera. < Beh io... non ne ho avuto l'occasione in realtà. La prima volta sono praticamente scappata senza dargli nessuna spiegazione. La seconda volta non ho avuto modo di parlargli come si deve, dato che davanti c'era la consigliera dell'hokage in persona > Si gira anche lei verso il paesaggio. < E poi, non so se riuscirei a dirgli queste cose. Ho paura di ferirlo >. Onosuke fa una pausa, e così fa anche lei. Quel silenzio non non la imbarazza, anzi... la fa sentire serena. Si gira di scatto verso Onosuke, che adesso la sta guardando, non appena finisce di pronunciare quelle parole. Norita... vuole di più? < Io non credevo che... insomma... > continua a guardarlo, con uno sguardo confuso. < Tu... pensi che voglia di più? > Non aveva considerato questa possibilità. Non è facile capire ciò che la gente vuole, almeno non lo è per lei. Abbassa lo sguardo, continuando a tenere il capo girato verso sinistra, in direzione del ragazzo. < Beh io... non credo di voler andare oltre l'amicizia >. Alza nuovamente lo sguardo, verso i suoi occhi dorati, cominciando a mordersi il labbro inferiore con gli incisivi. < Dovrei dirglielo quindi... > sussurra, quasi fra sé e sé. Ma come si fa? Come si fa a rifiutare qualcuno senza fargli del male? Senza farlo stare male? Riprende a mordersi il labbro, in preda alla confusione.

15:33 Onosuke:
 Ascolta le parole della ragazza. Il fatto che non gli abbia detto ancora quello che sente è capibile viste le situazioni. Se lo avesse detto davanti a Furaya sensei avrebbe fatto fare a lui una figuraccia. "Beh potresti accettare la cena e parlargliene in quel momento." risponde a Tenshi guardandola. Poi prende una pausa di qualche secondo, girandosi verso il paesaggio, per pensare al resto del discorso. Non vorrebbe dire una stupidaggine, ma secondo lui lo Hyuga vuole di più. Perchè invitare una ragazza a cena a casa sua da soli? Con che scopo oltre a quello di fare colpo? Si rigira verso la ragazza la quale sembra molto pensierosa. "Secondo me si vuole qualcosa di più, ma non vorrei darti consigli sbagliati. Io se mi trovassi al suo posto inviterei qualcuno a casa mia a cena solo per fare colpo, anche se comunque non lo farei perchè non solo il tipo." e fa una mezza risata sotto la mascherina. "Nel caso la pensassi come me ora io ti consiglio di dirglielo. Per lui non sarà bello, ma se poi pensa che tu ci stia e poi non è così ci sta ancora più male. Questo è quello che penso.". Concludendo la frase riprende a guardare l'orizzonte. Sarà stato d'aiuto? Spera tanto di non aver dato consigli sbagliati per evitare di rovinare i rapporti con lei.

15:54 Tenshi:
 < Mmh > mormora, facendo 'sì' con il capo. Gira il volto verso il paesaggio. Accettare la cena e parlargliene in quel momento. Sì, non è una cattiva idea. Avrebbe avuto tempo per riflettere bene sulle parole da dire prima di allora, cercando quelle giuste per non ferirlo. I piedi, che avevano continuato a dondolare per tutto quel tempo, finalmente arrestano il loro movimento. E' pensierosa, persa nel filo veloce dei suoi pensieri. < Per fare colpo..? > ripete a pappagallo le parole di lui, con un tono leggermente stranito, per poi voltarsi verso Onosuke. Davvero Norita vorrebbe fare colpo su di lei? < Hai ragione... > dice alla fine. < Allora credo che risponderò alla sua lettera e accetterò l'invito. Sarà l'occasione giusta per fargli capire come stanno le cose > dice carica e sicura di sé. Quella sicurezza è tutto merito della persona che in quel momento ha accanto. Non era mai stata così sicura prima d'ora: non sa mai come comportarsi, cosa dire, cosa scegliere. Eppure, quando è con Onosuke, sente crescere dentro di lei quella sicurezza. Sorride, guardando il ragazzo. < Scusa se ti ho raccontato queste cose > fa una pausa < e grazie per avermi ascoltata, anche se tu non avevi niente da guadagnarci in tutto ciò >.

16:14 Onosuke:
 "Ottimo allora." risponde alla decisione di Tenshi e sorride. "E scusa di cosa? Ahah figurati. Sono contento di averti dato una mano e ci ho guadagnato in questo. Ci ho ho guadagnato che ti ho aiutato.". Si sente in pace con se stesso. "Pensaci bene e vai avanti con la tua idea. Decisa come lo sei adesso." Le gambe penzolano ormai da quando si è seduto e ora ha deciso di distendersi mettendo le mani sotto la nuca. Il cielo è azzurro, non è presente neanche una nuvola. Uccelli volano in cielo e chiudendo gli occhi si sentono moltissimi rumori della natura come cinguettii o le foglie degli alberi che si muovono con il passaggio del vento tra di loro. "Stenditi, chiudi gli occhi e ascolta.".

16:33 Tenshi:
 Continua a sorridere, mentre ascolta le parole di Onosuke. Lui è così carino con lei. Non è assillante e neanche menefreghista. E'... perfetto. Allarga ancor di più il sorriso, mostrando una parte dei denti e abbassando il volto verso la spalla sinistra. < Lo farò, promesso >. Lo guarda distendersi e gli occhi cerulei di lei, seguono i movimenti di lui, scivolando velocemente su tutto il suo corpo. Non si era mai soffermata a guardarlo bene. In realtà, non ne aveva avuto mai motivo. Ma in quel momento, lo fa. Non sa perché. Senza riflettere, non pensa neanche al fatto di poter essere indiscreta. La maglietta di lui, adesso incollata al torace, ne mostra lievemente i lineamenti ben scolpiti. La sua figura è slanciata e non vi trova difetti. Lo guarda per una manciata di secondi, per poi assecondare le parole di lui. < Va bene > dice, sorridendogli. SCon la mano destra, sposta i lunghi capelli rosa sopra la spalla e li osserva ricadere sopra il petto. Quindi riporta la mano al suolo e, facendo leva su di essa e sulla mancina, si abbassa, distendendosi al fianco di Onosuke, lasciando le mani nella posizione in cui si trovano, proprio ai lati delle sue gambe. Il volto di lui è a pochi centimetri dal suo e per qualche secondo lo guarda, per poi voltare gli occhi verso il cielo di un azzurro limpido, che in quel momento riflette esattamente il colore degli occhi di lei. Poi li chiude e si mette in ascolto: il cinguettio degli uccelli; il fruscio delle foglie; le voci lontane. Acuendo l'olfatto, può sentire un lieve profumo di gelsomino, probabilmente proveniente da una pianta nata tra quelle rocce. < E' bellissimo > dice, continuando a tenere gli occhi chiusi.

16:50 Onosuke:
 Aspetta un pochino prima di sentire una risposta da parte di Tenshi, ma quando arriva la sente provenire da molto vicino a lui. Non apre gli occhi ma ha capito che si trovano veramente a poca distanza dalla testa di lei. "Vero.. Proprio bellissimo.." dice quasi sussurrando per non rovinare i rumori che si sentono. Ora, dato che si è avvicinata e grazie al vento, riesce a sentire il profumo della ragazza. Lo stesso profumo che sente quando la abbraccia. Ad un certo punto si alza mettendosi sui gomiti "Pensa siamo distesi sopra le teste degli Hokage ahah" non sa perchè ma questa cosa lo fa divertire e l'ha condivisa con lei anche se probabilmente era una cavolata. "E ne stiamo prendendo uno letteralmente a calci ahah".

17:07 Tenshi:
 Tiene ancora gli occhi chiusi e li riapre solamente quando sente Onosuke sollevarsi leggermente da terra e mettersi sui gomiti. Lei, invece, resta distesa, con gli occhi ed il volto rivolti verso il cielo. Scoppia a ridere quando Onosuke pronuncia quelle parole. Non riesce a fermare le risa e, sollevandosi sul gomito sinistro, posizionandosi così in una posiziona laterale, con il corpo rivolto leggermente verso il ragazzo, si porta davanti alla bocca la mano destra, cercando di soffocare la risata, ma invano. Le punte dei capelli, che prima erano proprio sopra il torace di lei, adesso sono ricadute in avanti, toccando il suolo. < Non è da tutti prendere a calci un Hokage > dice con fierezza, asciugandosi le lacrime, che intanto le erano scivolate lungo il volto per le risa, con l'indice della mano destra. < Signori e Signore, ecco a voi Onosuke e Tenshi, i due ragazzi che hanno avuto il coraggio di prendere a calci un Hokage > dice con aria da presentatrice di un circo, facendo volteggiare in aria la mano destra, per poi continuare a ridere.

00:19 Onosuke:
 Vedendo Tenshi fare così decide di stare al gioco. Facendo finta di avere un microfono sulla mano destra,porta questa alla bocca della ragazza avvicinandosi con tutto il corpo. "Signorina Tenshi, mi racconti com'è stata questa spettacolare esperienza.". Fa finta di essere un intervistatore. Si sta sta divertendo molto. Stanno giocando come dei bambini e questo non lo fa sentire in imbarazzo. Anzi. Le risate della ragazza gli scaldano il cuore e questo non è mai successo prima. Ha trovato una persona davvero speciale e ogni minuto che passa con lei, se ne convince sempre di più. Vorrebbe far durare questo momento giornate intere.

00:39 Tenshi:
 E' strano come dei semplici incontri possano cambiare la vita di una persona. Si incontra una persona, per puro caso, e ci si rende conto che con quella si vorrebbe fare di tutto. Passeggiare, ridere, parlare, scherzare. E' questo ciò che è capitato ai due deshi. Si sono incontrati, per un semplice volere della fortuna, e, adesso, sembrano non volersi dividere più. Sono felici, l'uno con l'altra, e scherzano e giocano come due normalissimi adolescenti, che stanno vivendo il momento più bello della vita. La giovane Senjuu coglie al balzo il gioco del ragazzo. < Beh, che dire > volge gli occhi al cielo con fare altezzoso, per poi riportarli sul ragazzo < è stata emozionante. Nessun ragazzo prima d'ora c'era riuscito, quindi abbiamo avuto l'onore di essere i primi >. Ridacchia, mentre nel frattempo la mano destra ha continuato a volteggiare in aria. E' un momento magico. Un momento in cui la ragazzina può assaporare un po' di pace. Un po' di tranquillità. Un po' di felicità. Quella felicità che ultimamente le viene difficile trovare. Onosuke è riuscito a scovarla per lei. E' riuscito a tirare fuori il meglio di quella ragazza, timida ed impacciata. Lei non ci sa fare con le persone, ma quando si trova con il giovane Aburame, è come se questo problema venisse superato. Tra i due non sembrano esserci barriere: tutto appare così sincero, così naturale, così reale. Per la prima volta lei riesce ad esprimere un lato di sé, che era rimasto sopito e che neanche lei stessa conosceva. E' grazie a lui che, adesso, lei può sorridere e scherzare in questo modo. E non sa il perché, non capisce il motivo per cui quel ragazzo sia riuscito a scavare così in fondo nell'animo di lei e perché qualsiasi barriera sia stata abbattuta. Sa solo che, in quel momento, sta bene. E si sente viva, come non lo era mai stata prima.

00:52 Onosuke:
 Ride alla risposta di Tenshi. Il gioco sembrava quasi realtà. I pensieri del ragazzo sono concentrati su quello che sta provando in questo momento: felicità, spensieratezza, allegria. E tutto grazie a lei, la ragazza dai capelli rosa che tanto l'hanno colpito il primo giorno che si sono conosciuti. Poco dopo Onosuke incrocia le gambe e si siede dritto guardando la ragazza e subito dopo girandosi verso le teste dei primi due Hokage con sguardo quasi serio. "Beh potresti essere tu colei che riporterà il clan Senju agli albori come all'inizio di tutto, ridare al tuo clan l'onore di avere un Hokage tra le fila del tuo clan, no? Hokahe Tenshi suona bene secondo me.". Questo cambio di discorso è solito da parte sua. Lo fa spesso e la maggior parte delle volte rovina l'atmosfera che si è venuta a creare precedentemente, ma non lo fa apposta. I suoi genitori hanno sempre detto che ha una mente sempre attiva.

01:25 Tenshi:
 Le conversazioni possono cambiare da un momento all'altro. Un momento prima si può ridere e scherzare, un momento dopo si può diventare seri di colpo. Onosuke sembra infatti assumere una posizione più composta ed uno sguardo più serio rispetto a prima. Lei, incuriosita, si mette nella sua stessa posizione. Facendo leva sul braccio sinistro, sul quale era rimasta appoggiata fino a quel momento, prende una posizione dritta, per poi incrociare le gambe le une sulle altre e ruotare tutto il corpo di 45 gradi, ritrovandosi esattamente di fronte al ragazzo. Lo guarda, mentre gli occhi dorati di lui sono rivolti verso le teste degli hokage, e lei analizza l'espressione del volto di lui, cercando di capire a cosa stia pensando. Poggia i gomiti sulle proprie cosce, per poi sistemare la testa fra i palmi delle mani. E' interessata, segue i suoi lineamenti ed i suoi movimenti, quasi divertita. E lo ascolta. Ascolta quelle parole, stranamente serie. Onosuke sembra davvero credere in ciò che sta dicendo, o, almeno, così lei pensa. < Sai, io... non credo di poterlo fare. Non credo di avere il giusto carattere > ammette, con un mezzo sorriso sulle labbra. Il tono della voce di lei appare pacato e tranquillo. Lei è sicura di non essere la persona giusta per ricoprire quel ruolo. Magari, sarebbe stata in grado di aiutare molte persone e, in fondo, è questo il suo sogno: salvare la gente, salvare il proprio villaggio. Ma lo avrebbe fatto in un altro modo, anche se ancora non sa quale sia la strada giusta per lei. Ci ha pensato a fondo e sapere con certezza chi voler essere in futuro, le viene abbastanza difficile. Ancora, quei due deshi, seduti lì, a scherzare e a parlare di sogni, devono affrontare tantissime difficoltà. La loro vita è appena iniziata. < Io non credo di avere la giusta forza > risposta più adeguata, questa, rispetto a quella precedente. Perché, in fondo, lei è debole. Non conosce la forza. Si è chiusa nel proprio riccio, da sempre, e non ne è più uscita. Sì, è una debole che ha paura. Paura del futuro. Paura di ciò che potrebbe succederle, paura della sfida lanciatale da suo padre, paura del proprio clan. E lei, non ha nemmeno la minima idea di come affrontare queste paure. Può solo stare lì, a guardare, mentre la propria vita le passa davanti. Come una spettatrice. Lo sguardo di lei si fa serio. Questa serietà è certamente causata dalla materia del discorso che Onosuke ha appena intrapreso. E lei non ne conosce il motivo. Non sa perché Onosuke abbia appena fatto quell'affermazione. Ma, comunque, ne è felice. Nonostante lei sappia benissimo di non essere in grado di ricoprire una causa così alta come l'hokage, neanche in un lontano futuro, è felice che quel ragazzo nutra, nei confronti di lei, una speranza.

01:42 Onosuke:
 Ascolta le parole della ragazza che, come lui, aveva cambiato sguardo in uno più serio. Alla fine il discorso iniziato è molto serio. "Se il problema è solamente che non ti senti all'altezza, ti dico che secondo me puoi farcela. Sei una ragazza che ne ha passate tante, ha dovuto arrangiarsi fin da piccola e che quindi ha la testa sulle spalle. Se invece non sei interessata è tutta un'altra storia.". Lui la conosce da poco ma vede in lei del vero potenziale. Sente di essere entrato troppo nel personale e torna con i piedi per terra. Sono passate molte ore da quando è uscito di casa e ormai è ora di rientrare. La cosa gli dispiace moltissimo perchè sta proprio bene con lei. Così gli viene in mente un'idea. "Hai già la cena pronta a casa? Perchè se non fosse così potresti venire a cena da me. Mia mamma sarà contenta quando scoprirà che ho fatto amicizia con qualcuno di nuovo e aggiungere un posto a tavola non è mai un problema.". Aspettando la risposta di Tenshi continua sorridendo "e poi non puoi andare a mangiare a casa di Norita prima di venire a mangiare da me". Si alza e in base a cosa decide di fare Tenshi, si avvia verso le scale da solo o in compagnia. Nel caso lei non dovesse accettare l'invito, la saluta con la mano sperando di rivederla prima possibile.

02:18 Tenshi:
 'Sei una ragazza che ne ha passate tante, ha dovuto arrangiarsi fin da piccola e che quindi ha la testa sulle spalle'. Quelle parole, per lei, significano tanto. Qualcuno, finalmente l'ha notata. Qualcuno, finalmente, ha accettato ciò che lei è. E quel qualcuno crede in lei, Più di quanto lei stessa non faccia. Ed è... un sollievo. Finalmente, si sente... pensata. E non messa da parte. < Io voglio proteggere il mio villaggio. E se tu credi che la strada migliore per me, sia diventare Hokage, allora ci proverò. Mi basta solamente che tu continui a credere in me, proprio come stai facendo adesso >. E' proprio di questo che ha bisogno. Di qualcuno che creda in lei, fortemente, e che la sproni a dare il massimo di se stessa. Perché vuole migliorarsi. Vuole diventare più forte. E sente che può riuscirsi solo se lui l'accompagnerà lungo quel viaggio tortuoso. Ha bisogno di averlo al proprio fianco. Ha bisogno di ridere con lui. Ma anche di piangere e di sfogarsi. Perché solo con lui ci riesce e solo con lui sa essere se stessa. La se stessa che mai era venuta fuori prima d'ora. < No, io non ho ancora preparato niente da mangiare > risponde alla domanda del ragazzo. Ma cosa rispondere al resto? Cosa fare? Si era lamentata con lui riguardo all'invito a cena di Norita, ed un invito da parte dell'Aburame, proprio non se lo aspettava. Ma sente che quell'invito è diverso. Per lei, lo è. E' come se fosse quasi... desiderato. Come se quasi ci avesse sperato. E che importa? Che importerebbe se lo accettasse? E' ciò che si sente di fare in quel momento. Non vuole rifiutare. Non vuole che quelle parole non vengano più pronunciate un giorno, perché lei ha declinato l'invito. Vuole stare al suo fianco. Vorrebbe starci sempre. Non vuole separarsi da lui. Mai. E che male ci sarebbe, se per un giorno solo, provasse a stare in mezzo ad una vera famiglia? < D'accordo > sorride, guardandolo negli occhi < Accetto il tuo invito >. Si alza anche lei e lo affianca, mentre si dirige verso le scale. Non è da lei gettarsi così a capofitto in certe situazioni. E non è da lei decidere così in fretta, senza nemmeno pensarci due volte. Sta cambiando, lentamente. Ed è solo grazie a lui. 'Sì, è proprio così.Mi stai cambiando la vita, in meglio'. Sorride, mentre pensa a queste parole e segue Onosuke. Forse, sta proprio nascendo qualcosa. [ END ]

I due deshi si incontrano per caso sul Monte dei volti di pietra. Vengono affrontati vari discorsi: la difficoltà delle lezioni all'Accademia, parte del passato di Tenshi e alcuni problemi adolescenziali. Tra scambi di abbracci e di parole, sembra nascere, nel frattempo, un sentimento nuovo.