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Jikan, Mirai

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con Jikan, Mirai

20:27 Jikan:
  [Secondo Cerchio - Strada principale] E' passato poco più di un mese dalla sua promozione pertanto molte abitudini si erano facilmente insediate nel regime della sua routine. Quella sera, tuttavia, si è recato nel Secondo Cerchio alla ricerca di un cambiamento. I vestiti sono sempre i soliti, con qualche variazione sui colori della felpa ma niente di ché. Per il resto rimangono sempre i suoi elementi caratteristici, tra cui i piedi scalzi e alcune cuciture, concentrate principalmente sulla zona delle mani e delle falangi. Pantaloni neri e scuri, arrotolati di poco per non ostacolare i movimenti della caviglia, e una felpa verde oliva. I capelli mossi sono tenuti naturali, così come piacevano a lui. E' orario di cena e aggirarsi per le strade di quel cerchio non è la migliore delle idee, perché tutti tornano dal lavoro e vogliono farlo di fretta. Per quale motivo, dunque, si trova lì? Molto semplicemente: è alla ricerca di una nuova abitazione. Ora che è diventato uno shinobi è in grado di sostenere, autonomamente, alcune spese, tra cui quelle di un affitto. La sua precedente casa è situata nel Quinto Cerchio e a dire il vero non è così male. E' piccola e offre tutto l'essenziale per qualcuno che abita da solo come lui, eppure cambiare aria non fa mai male. Non ha mai avuto la possibilità di avere dei veri e propri vicini e forse, spostandosi nel secondo cerchio, ha una chance maggiore. Il complesso abitativo da lui adocchiato non è di certo il più lussuoso, tantomeno quello più bello, ma il più modesto se vogliamo. Priam di rivolgersi a un'agenzia ha deciso di fare un sopralluogo in maniera autonoma, così da farsi qualche idea a freddo su quale casa gli può piacere di più. Abitare nel fulcro del paese ha le sue conseguenze, ovviamente, e di queste avrebbe dovuto tenere conto. Non è come abitare in un tempio isolato, dove il suono più rumoroso è quello dei grilli. Si trova sulla strada principale e tutti sembrano strattonarlo a destra e a manca per farsi strada, mentre lui è fermo a osservare gli edifici. < Scusate, permesso. > Dice, mentre si sposta da un lato all'altro. Impossibile evitare il contatto umano in quel fiume di persone, che talvolta possono anche essere violente per quella fretta. < Hmg.. AH. Ma le pare il caso? > Si volta e pare quasi impossibile inquadrare il volto che l'ha colpito, forse per tutte le altre persone che stanno attraversando. [ChkOff]

20:35 Mirai:
 Indossa un copricapo appariscente pieno di piume colorate, campanellini tintinnanti, e perline di vari colori; è posto sopra la sua testa come un cerchio, il quale affonda nei suoi lunghi capelli corvini che sono stati raccolti in uno chignon alto tenuto fermo da vari fermagli - decisamente troppi! - tutti conficcati in quella crocchia di capelli. Scendendo lungo quella piccola figura si incontra ora il viso di un pallore così accentuato da far invidia ai cadaveri, giusto per essere molto romantici. Su quel viso infantile e sorridente si possono notare i suoi grandi occhi gialli i quali hanno la peculiarità di avere le pupille verticali e strette a ricordare quelle di un serpente. I genitori le hanno insegnato a truccarsi in un determinato modo e infatti un delicato ombretto viola le segna le palpebre allungandosi leggermente verso l’interno, verso il naso, andando a ricopiare fedelmente il trucco usato dal sannin Orochimaru. L’espressione di questa bambina è allegra e sorridente, furbetta si potrebbe azzardare, vivace anche nel mondo di camminare: saltella. Scendendo ancora si può notare il collo sottile e gli indumenti composti da un kimono rosa e azzurro con le maniche lunghe, una fascia azzurra a stringerle la vita e una lunghezza - del kimono - che le arriva alle cosce a voler essere generosi! Sotto le gambe sono nude ma per fortuna indossa un paio di pantaloncini corti per evitare che l’intimo venga messo in mostra. Ai piedi infine dei semplici sandali ad infradito, il piede non è nudo ma avvolto da una calzina bianca, a stonare è proprio quel copricapo che non ha senso di esistere, eppure le piace un mondo! <Luna calante! O crescente?> borbotta tra sé e sé la bambina, statura ridotta di appena un metro e un tappo e una secchezza da venir da chiedersi se mangia a dovere! Eh, si, mangia, e tanto anche, ma a quanto pare ha un metabolismo che Lampo Giallo levati. Si destreggia nella folla approfittando della sua corporatura minuscola ed adocchia quasi per caso un ragazzo che invece sfida il flusso di persone rimanendo fermo ad osservare chissà cosa, lo vede mentre viene sballottato di qua e di là, e alla fine gli arriva proprio vicino in tempo per vedere quel bozzo che lo ha preso dentro per poi continuare a camminare. <Ah! L’ho visto, è stato proprio un maleducato!> esclama in direzione di Jikan indicando una direzione dove il fantomatico essere sembra essere andato, ormai inglobato dalla folla. Pone le mani ai fianchi e scuote la testa. <Se vuoi possiamo inseguirlo e rubargli le scarpe!> propone un piano che non sta né in cielo e né in terra, forse proprio perché ha visto la mancanza dei calzari di Jikan, andando a fissare il ragazzo sconosciuto negli occhi, esuberante e col suo solito sorriso. <Comunque perché te ne stai fermo come un beota nella folla?> una leggera frecciatina come per dire che è anche un po’ colpa sua se gli vengono addosso, non ha peli sulla lingua la bambina.

20:56 Jikan:
  [Secondo Cerchio - Strada principale] Dopo averlo perso di vista conviene che non è necessario impuntarsi per una sciocchezza del genere, son cose di tutti i giorni. Qualcuno, però, non sembra essere della stessa idea, giacché afferma di averlo visto e propone un piano folle, oltre che illegale. Non gli passa per l'idea di pensare che questa ragazzina, che pare più addobbata di alcuni negozi del terzo cerchio, abbia cattive intenzioni. < No, non fa niente. > Afferma con molta calma, mentre il suo sguardo si sposta in direzione di lei. E quel cappello? Il più brutto che abbia mai visto, come si fa ad andare in giro con quel coso in testa? Tutto, in realtà, appare esagerato di lei, dai campanellini al trucco. L'immagine del bambino puro e innocente sta sparendo sempre di più, per far spazio a bambole di porcellana. Non ha senso, tuttavia, scendere nel dettaglio: magari veste in quel modo perché le piace, o perché qualcuno l'ha costretta. < Perché sto cercando un posto in cui trasferirmi. > Afferma in maniera secca per rispondere alla sua domanda. Non vuole rimanere ulteriormente d'intralcio, quindi piuttosto preferisce andare in un posto che gli permette ugualmente di vedere le case. La mano destra viene portata verso il suo petto, iconico segno a indicare la procedura per richiamare il chakra. La sua concentrazione si amplifica e viene convogliata alla visione delle due energie presenti all'interno del suo corpo. Prima prende atto di quella spirituale, la cui origine si trova nella mente, successivamente di quella fisica, situata in ogni cellula del corpo. Queste, infine, vengono fatte fluire con lo scopo di incontrarsi e di unirsi, dando vita alla vitale energia chiamata Chakra. Si volta, piega di poco le gambe e si lancia in un salto verso la parete dell'edificio di fronte a lui. Una modica quantità di chakra viene portata alle gambe, le quali vengono appoggiate sulla superficie del muro permettendogli di camminare su di esso senza cadere. Guardò poi verso il basso, riuscendo facilmente a distinguere la ragazzina tra la confusione per via di quel copricapo sfarzoso. < Ecco, così non sarò più d'intralcio. > Iniziò a compiere alcuni passi, in particolare per capire in quali punti sono situate le finestre. Infine, una volta trovata una, si sarebbe chinato e avrebbe sbirciato nel tentativo di vedere cosa si cela all'interno di quella casa. < Tu, invece, perché ti trovi qui? > Domanda, mentre entrambe le mani vengono portate ai lati del suo volto, permettendogli di focalizzare la sua vista in alcuni punti dell'interno. [3/4 Richiamo Chakra][ChkOn]

21:05 Mirai:
 Il piano della bambina non viene preso sul serio ma lei non se la prende dato che stava scherzando. Scuote leggermente la testa facendo tintinnare i campanellini appesi al copricapo nel tentativo di farsi notare ancora di più probabilmente. Come se ne avesse bisogno! I suoi gusti sono discutibili del resto, a parte il trucco che le è stato imposto praticamente da sempre dai genitori, il resto lo ha scelto lei medesima. <Oh, peccato, avresti potuto guadagnarci delle scarpe!> continua lei scherzando palesemente, abbassa gli occhi verso i piedi nudi del ragazzo e li indica. <Hai perso le tue scarpe o ti piace andare in giro così?> lei non si fa problemi a domandare quando ha delle curiosità ed apprende quanto il ragazzo le dice riguardo al motivo che lo vede fermo e immobile in mezzo alla folla. Sorride e non dice nulla ma piuttosto lo osserva attentamente mentre compone un sigillo, quello dei ninja, e… per lei non accade nulla, dato che all’accademia ci deve ancora andare e non sa cosa l’altro abbia fatto. <Sei un ninja!> che acume! E brava la bimbetta che riesce ad arrivare all’ovvietà delle cose, eppure sembra brillare di chissà quale emozione. <Che grado hai?> continua a domandare mentre l’altro salta come un grillo sulla parete di una casa e va a sbirciarci dentro come il migliore dei guardoni. Lei si avvicina al muro e solleva la testa per poterlo osservare e stare il più vicino a lui possibile, così per ascoltarlo anche meglio. <Come la stai cercando questa casa? Ti do una mano?> continua a parlare petulante, senza lasciargli pace e poi tocca a lei rispondere ad una domanda. <Io mi sono appena comprata il mio regalo a me per il mio compleanno!> e si… si indica proprio quell’orrendo -non per lei- copricapo. Oggi è il suo compleanno, ha compiuto dieci anni, eppure non lo sta festeggiando in famiglia coi suoi genitori ad un orario come questo, di cena insomma.

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