L'ondata di freddo che negli ultimi tempi ha portato le temperature a scendere persino sotto lo 0 sembra essersi allontanata. Il clima comunque freddo è particolarmente piacevole quest'oggi; un sole brillante rischiara i cieli che sovrastano la Foglia, coperto solo di tanto in tanto da qualche nube grigia che sembra promettere pioggia. Se nell'arco di qualche minuto o di ore, questo non è certo. Non c'è vento, non c'è umidità: al sole si sta abbastanza bene se opportunamente coperti mentre all'ombra il freddo è pungente e fastidioso. Una giornata perfetta per accompagnare quanto i nostri giovani eroi stanno per fare quest'oggi. A seguito degli infruttuosi studi da parte degli ANBU sulla reliquia recuperata dal Tempio del Fuoco, è stato deciso di spostare il suddetto oggetto -uno specchio di pregiata e antica fattura- dalla sede segreta delle Forze Speciali alla sezione scientifico-tecnologica di Konoha. Dato l'interesse apparentemente profondo dimostrato dal Culto di Tsukuyomi nei riguardi dell'oggetto, questo viene trasportato da una squadra ANBU assai ben assortita composta da niente di meno che il generale Gekido ed il Luogotenente ed ex Generale Yami -ai più noto come personalità severa e sadica-. Oltre loro -disposti in prima fila come apripista della “processione”- sono presenti svariati altri ninja mascherati; due trasportano lo specchio dai lati superiori, alle spalle di Generale e Luogotenente, due ai lati -uno a destra ed uno a sinistra- e altri due ai lati inferiori. Fra questi possiamo riconoscere Tsukiko intenta a reggere lo specchio sul lato destro dello stesso. I giornali hanno parlato dell'evento sotto ordine del Consiglio. Kaori e Mekura Hyuga hanno dato disposizioni di sfruttare lo spostamento della reliquia come una trappola per attirare altri cultisti a tentare per la terza volta il furto dell'oggetto: quale migliore occasione di uno spostamento, in mezzo al Villaggio, fra civili e innocenti a frenare la potenza di fuoco delle squadre konohane? La squadra perciò si aspetta certamente un attacco ma al momento, al principio della loro missione, nulla sembra ancora destare la loro attenzione. [ Quest ANBU ] [ Turni: ? ] [ Tempo: n.n. ] [ Ore: 15.32 ]
Nessun risultato. Quell’oggetto è diventato lo specchio più famoso di Konoha e quel che hanno ottenuto è nessun risultato. Nulla che lasci intendere le sue proprietà o l sua utilità. Un semplice specchio. Il Nara, tuttavia, sa perfettamente che quello non è solo un semplice pezzo di vetro ijncorniciato, l’ultima volta che lo ha guardato non ha riflesso la sua immagine, bensì l’immagine di una persona a lui cara, seppur nel male, e defunta ormai da molto tempo. si trova in questo momento per le strade del Villaggio, strade che sono leggermente meno popolate del solito e che dovrebbero condurli alla sezione scientifica e tecnologica della Foglia. Indosso indossa la sua consueta camicia nera, i pantaloni del medesimok colore ed il mantello scuro che lo ricopre interamente, lasciando scoperto soltanto il volto ed i piedi, alloggiati in un paio di comode ed eleganti scarpe in cuoio nero. Il viso, non coperto dal mantello, è comunque occultato alla altrui vista dalla presenza della maschera che lo ha reso famoso tra le Forze Speciali. Gesso bianco, due spesse linee di vernice nera che dalla fronte attraversano l’alloggio per gli occhi sino a terminare ad altezza degli zigomi ed il sorriso – inciso dente aguzzo per dente aguzzo – che gli percorre in orizzontale tutta la parte visibile, andando da orecchio ad orecchio. Il sorriso di Yami. Il sorriso del Sadico. Il suo equipaggiamento, oltre che dal coprifronte della foglia legato al collo la cui placca metallica protegge la gola, è compsto da una coppia di nijato che si trovano infoderate una sul fianco destro ed una sul sinistro. Alla coscia sinistra è alloggiato un porta kunai che contiene proprio gli strumenti da cui prende il nome, nove in tutto. Una tasca portaoggetti, poi, è sistemata alla cintola, recante diversi fuuda vuoti, un set di fumogeni, due tonici per tipo ed i loro corrispettivi speciali, oltre che un veleno per ogni tipologia, del massimo grado che il Nara è in grado di utilizzare. Indosso, al di sotto del vestiti, sono posti il fuuda che lo collega telepaticamente con Kaori, sempre acceso in caso di evenienza, un fuuda potenziante per il ninjutsu speciale sul petto, al centro dello sterno ed un fuuda contenente la grossa zanbato sulla scapola sinistra, in caso dovesse aver bisogno di un aiuto extra oltre alle spade. < Probabilmente verremo attaccati. > Chiosa in direzione di Gekido, senza accennare ad una vera e propria preoccupazione, ma mostrando altresì un lieve piglio divertito, quasi di sfida. < Cioè, se sono abbastanza stupidi da non capire che questo è il peggior momento per attaccarci, ecco. > Si volterebbe alle proprie spalle, notando come sono ben guarniti ed in buon numero, alcuni per trasportare lo specchio ed altri per sorvegliare il tutto. Sono stati persino scomodati Generale e Luogotenente, i quali sono lì per assicurarsi che quell’esca non venga raccolta dal culto o per assicurarsi, in caso contrario, che nessuno metta le mani su ciò che è loro. < Guidali tu, io vado alla coda del gruppo, così da evitare un eventuale attacco alle spalle. > Si limiterebbe a dire e, se non avesse in alcun modo trovato remore da parte della donna mascherata, virerebbe in direzione della fiancata del gruppo, rivolgendosi distrattamente allo specchio in maniera quasi involontaria, estremamente attratto e curioso di sapere cosa mai possa nascondere quello specchio che, settimane prima, gli mostrò il volto di Kuricha. Si aspetta di vederlo nuovamente, è pronto, persino volenteroso di affrontare nuovamente quel ricordo, per dimostrare a se stesso di non essere impreparato. Proseguendo la propria lenta camminata, contraria a quella che stanno facendo tutti gli altri, raggiungerebbe la coda del gruppo, puntando le iridi nere da dietro la maschera su Tsukiko. < Potrebbero servirci i tuoi occhi. > Le drebbe, non tanto come un ordine, sebbene la sua non sia neanche una vera e propria richiesta, ma comunque in tono più gentile del solito. Sa chi si nasconde dietro quella maschera, sa cosa la piccola Harumi deve star passando al pensiero di ritrovarsi faccia a faccia con i membri del culto, il cui capo le ha dato la vita. Se ne avesse bisogno, comunque, il Luogotenente sarebbe addirittura disposto ad allungare le braccia per reggere egli stesso lo specchio o, comunque, prendere il posto di Tsukiko mentre ella, seguendo le sue direttive, si prepara all’attivazione del Byakugan. [ C on | Equip: 2 Ninjato – 9 Kunai – 2 tonico curativo – 1 toinico curativo speciale – 2 tonico recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 zanbato (chiusa in fuuda su scapola sinistra) – 1 set di fumogeni – 5 fuuda vuoti con penna e inchiostro – 1 veleno tossico S – 1 Veleno allucinogeno S – 1 Veleno stordente S – 1 Veleno Debilitante S – 1 Veleno composito speciale – 1 Veleno inibente – Vesti ANBU ] E' il fatidico giorno e la Squadra Anbu, formata da alcuni membri della èlite, è altresì pronta al possibile contrattacco o difesa che susciterà quella missione. Invero, spera che tutto prosegua per il verso giusto, ma il rischio è veramente così alto che non potevano organizzar una missione differente. Si ha bisogno del giusto controllo, cosicché della conclusione della missione nel modo migliore possibile. < Yami, chiudifila. > Intima a quest'ultimo che dovrebbe esserle stato finora di fianco, come un braccio destro - uno dei migliori - dovrebbe fare. La disposizione degli altri Anbu è nella norma, per cui non ha nulla da recriminare loro. Gli ordini li conoscono alla perfezione, poiché il piano è stato precedentemente spiegato, prima di esser messo in atto. Il breafing dovrebbe esser stato più che esauriente. Lo stesso piano dovrebbe funzionare adeguatamente, proprio per com'è stato stabilito. La donna ha un paio di pantaloni neri aderenti alle gambe esili, ma allenate. A coprire l'addome, oltre ad una t-shirt del medesimo colore che copre sol le spalle e l'addome; a discapito della solita pettorina, porta un'armatura che la difende per intero. Diversa da quella che solitamente usa da civile, quest'ultima ha il simbolo degli Anbu in bella mostra sul pettorale sinistro, qualora la maschera non bastasse per riconoscerli in quanto tale. Sul volto della donna, per ovvietà, compare una maschera simile ad una Volpe, un Segugio, con striature violacee molto scure, non totalmente rosse, ma tendenti al colore stesso sopracitato. E' visibile il tatuaggio sul bicipite destro, tipico degli Anbu al contempo. Sugli avambracci, vi sono anche protezioni metalliche; ai piedi, un paio di sandali neri con le protezioni a ridosso dello stinco. Contro il fianco mancino, vi è soltanto una Katana e una Tasca Porta Kunai e Shuriken è attorno alla coscia mancina con 9 Kunai con Carta Bomba ed avvelenati; medesima sorte tocca alla leva opposta con la stessa disposizione. Sul gluteo manco, v'è anche un'altra tasca, la quale contiene tonici di recupero chakra e tonici coagulanti, fumogeni ed altri piccoli oggetti utili. Una ricetrasmittente è coperta dai capelli e dalla maschera sull'orecchio sinistro, utile in qualsiasi circostanza. Una decina di Fuda sono disseminati sul corpo della donna, in particolar modo sul petto e sull'addome, nel caso in cui ci sia la necessità d'utilizzarli. Sui rispettivi polsi, vi son altri due contenenti ( a sinistra ) una Falce avvelenata e ( a destra ) una Zanbato con altrettanto veleno, idem per la Katana che porta al di lei fianco. Or come ora, ella si preoccupa d'osservar i dintorni con attenzione, mantenendo tutti i sensi all'erta per captar qualsiasi movimento circospetto o che possa dar loro fastidio in qualche modo.La squadra sembra ben assortita e tutti sembrano piuttosto pronti a procedere nella missione. Tutti indossano le loro tenute ANBU e sono armati di tutto punto ma solo Gekido, in testa alla squadra, veste di un'armatura pesante che la ricopre dalla gola ai piedi rendendole di fatto impossibile l'indossare, al di sopra di questa, altre paia di vambracci e schinieri. [ //OFF: puoi togliere vambracci e schinieri dai tag. ] Lo specchio trasportato dagli ANBU è di ottima fattura, solo appena imbrunito dal tempo, dalla cornice in argento estremamente elegante, con una trama di ali d'angelo ad abbracciare il vetro mantenutosi perfettamente pulito, lungo all'incirca un metro e ottanta essendo uno specchio a tutto corpo. Nel passarvi accanto per arrivare a chiudere la piccola parata, Yami lancia uno sguardo al riflesso nella quasi speranza d'incontrar il riflesso di Kuricha ma quel che vede giunge decisamente inaspettato; non lunghi capelli azzurri, nessun sorriso spiritato, nessuna cicatrice scavata nella pelle. Non vede neppure la propria maschera riflessa sul vetro lucido della reliquia. Quel che le sue iridi d'ombra scorgono sono i lineamenti di una donna. Una donna dalla pelle chiara, immacolata e dai lunghi capelli corvini. Neri, lisci, lucidi come seta e labbra carnose e rosse distese in un sorriso sfacciato, provocatore. Le sue iridi nere come la notte sembrano osservare il Luogotenente con la stessa folle malizia con cui l'hanno guardato la notte in cui egli la vide per l'ultima volta, poco prima di trafiggerle il petto con la propria mano avvolta ed irradiata di un concentrato fatale di chakra raiton. Nel momento in cui le iridi nere di Azrael incontrano la figura della donna, nello specchio, un suono acuto e distante risuona nella sua testa, come di uno stormo di falchi che grida vendetta direttamente nel suo cervello mentre ella si volta a guardarlo leccandosi lascivamente le rosee, l'espressione divertita di chi sa quale effetto quel gesto può scatenare nell'altro. Ma l'apparizione dura giusto il tempo di uno sguardo; non appena Yami si apposta dietro i suoi sottoposti, la lastra di vetro torna ad esser vuota. Tsukiko, dal canto suo, col chakra precedentemente impastato, va ad ascoltare il dire del suo superiore e, scostandosi per lasciargli modo di afferrar l'angolo della reliquia, si fa da parte per prepararsi al successivo fare. Nel mentre la squadra continua ad avanzare notando attorno a loro le strade poco affollate. Solo qualcuno è presente sui bordi della via che chiacchiera sorpreso osservando il convoglio muoversi in silenzio. Dai balconi e dai negozi, qualcuno s'affaccia curioso ma nessuno sembra voler ostacolare la via. L'unica figura che s'avvicina al gruppo è quella di un altro ANBU che viene dalla direzione opposta con passo rapido e sicuro. < Generale. > saluta fermandosi dinnanzi alla parata e chinando appena il capo in segno di rispetto, la maschera che non lascia bene intendere a chi stia rivolgendo la propria attenzione coprendo il suo sguardo. < La strada fino alla struttura è stata controllata e liberata. Sembra che nessuno sia presente nei dintorni, il passaggio dovrebbe essere sicuro. > afferma la figura ammantata di nero, la maschera bianca dai lineamenti canini verde scuro a coprirgli il volto. [ Quest ANBU ] [ Turni: Azrael, Furaya, Harumi | Per cambi avvisatemi ♥ ] [ Tempo: n.n. ] [ Ore: 16.36 ]
Credeva non sarebbe mai arrivatok questo momento, dopo la notte in cui Kuricha è stata portata via da Yukio per morire fuori dalla propria cella. Il momento in cui avrebbe voluto vedere le sue trecce blu e lo sguardo folle della Yakushi più di qualunque altro. È per quello che ha guardato lo specchio, per vedere lei. Quel che gli appare, però, gli molla un ceffone in pienok viso, portandolo a fermarsi per un attimok a rimirare la figura comparsa in quello specchio. I capelli corvini, morbidi e lucidi, leiridi scure, così tantok simili alle proprie, la pelle diafana e priva di segni a screziarla, il portamento fine ed elegante, le labbra rosse e piene. Gliocchi del Luogotenente la scrutano per quel breve istante, i suoi occhi seguono il tragitto che la lingua della donna compie sulle sue stesse labbra, provocandolo, ricordandogli di aver condiviso una notte di passione con lui, quando – inconsapevole che quella donna fosse sua madre – aveva apprezzato quello stesso gesto malizioso, cedendo all’istinto senza rifletterci troppo su. La mano sinistra, la stessa con cui le lacerò le carni, si stringe a pugno con forza, quasi rimembrando la sensazione del sangue della donna che gli ha dato la vita tra le dita, contro il palmo e sulle nocche. Lei gli diede la vita, lui gliela tolse. < Jun… > Sibila contro la maschera di gesso, incurante delle parole che gli vengono rivolte da Tsukiko, raccogliendo meccanicamente quello angono dello specchio senza accusarne minimamente il peso. Lo sguardo vitreo fisso dinanzi a sé, le leve inferiori che si muovono per inerzia, accelerando e rallentando allo stesso ritmo di quel convoglio di persone mascherate. La mente, invece, si trova in tutt’altro posto. In quella casa a Suna, dove ritrovò sua madre, dove si aspettava una piacevole riunione di famiglia, ma dove scoprì la più amara delle verità. Non tanto quella riguardante il di lei ruolo nella morte di suo padre, non tanto l’averlo abbandonato in quanto peso – invece che per proteggerlo, come credeva lui - , neanche tanto il fatto che – per qualche assurda e folle ragione – aveva avuto un rapporto sessuale con lui, senza che il Nara sapesse della sua vera identità, quanto più il fatto che quel rapporto, del tutto simile ad un vero e proprio stupro, avesse dato vita a quello che adesso è a tutti gli effetti suo figlio, il piccolo Ken. E non solo, dalla sua espressione, dalle di lei parole e da quella risata sarcastica e provocatrice capì in pochi istanti che non solo andava fiera di tutto quel che ha fatto in vita, ma che lo avrebbe fatto ancora ed ancora, tormentando il Dainin finché egli avesse avuto vita, forseaddirittura nuocendo al piccolo, frutto di una violenza senza eguali. < Lurida puttana. > I denti stretti lasciando fuoriuscire a fiotti svariate imprecazioni, perlopiù insulti rivolti alla donna, oltre che l’irrazionale speranza che qualcuno si presenti ad interromperli, così che vi si possa sfogare contro. [ C on – stessi tag ] Tutto par proseguire liscio e non s'azzarda a guardar dietro le spalle, consapevole ch'è ben protetta e che il convoglio può proseguire spedito e tranquillo, nonostante le continue accortezze. Non s'accorge di quanto accade ad Azrael, poiché preoccupatasi del rapporto che l'Anbu le viene a fare. Dal momento che deve occuparsi di qualsiasi predisposizione e piano, nonché contromisure da prendere e piani secondari, è bene che stia attenta a qualsiasi avvisaglia. Inoltre, Tsukiko dovrebbe attivare il Byakugan, per cui sarà per tutti più utile e facile comprendere se ci sono forme in avvicinamento. Difatti, rivolge ad ella un ordine chiaro e preciso: < Tsukiko, sai cosa fare. Scandaglia la zona fin quanto ti è possibile. Rendimi partecipe di qualsiasi movimento errato o ambiguo. > Conclude alla di lei volta, senza alzar troppo la voce, ma chiara e concisa come al solito. Venendo all'Anbu, rivolge un'occhiata attenta a quest'ultimo. < Identificati. > Un ordine imperativo che indica semplicemente il presentarsi con il nome in grado. Seppur possa riconoscerlo in qualche modo, bisogna andarci coi piedi di piombo. Non sarebbe innaturale una infiltrazione al momento, così come la presa d'una maschera da un Anbu morto. < Avete controllato anche la strada secondaria del Piano B? > Glielo sussurra, in modo tale che nessuno degli altri possa sentirla e venir meno a questa "mezza verità". Del resto, non v'è nessun piano B se non quello che stanno seguendo, per cui non dovrebbe esserci alcuna strada secondaria. Dunque, in base alla risposta dell'altro, potrà capire s'è effettivamente un membro della squadra odierna degli Anbu oppure no. Non vuole correre nessun rischio, com'è naturale che sia, per cui adotta qualsiasi sotterfugio per assicurarsi che sia tutto in ordine. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Per quanto siano suoi sottoposti, or come ora non può che esser titubante verso CHIUNQUE. Prevenire è meglio che curare. [ Chakra ON: 120/120 ][ Resistenza: 110 ( Base ) + 15 ( Armatura Pesante ) ][ Equip: Armatura Pesante (Resistenza +15), Guanti Ninja • Porta Kunai e Shuriken (Coscia DX): Tre Kunai per scomparto (9) con Carta Bomba (9) e Avvelenati (9, Veleno Allucinogeno S) • Porta Kunai e Shuriken (Coscia SX): Tre Kunai per scomparto (9) con Carta Bomba (9) e Avvelenati (9, Veleno Tossico S) • Tasca Porta Oggetti (Gluteo DX): Tonico Coagulante (2), Tonico Recupero Chakra (2), Fumogeni (5), Sigillo Potenziante Houjutsu Speciale (1), Bomba Luce (5), Carta Bomba Sensore (8) • Polso DX: Fuda con Zanbato (Veleno Stordente S) • Polso SX: Fuda con Falce (Veleno Composto Speciale) • Petto: Fuda Potenzianti (10) • Ricetrasmittente Orecchio SX • Fianco SX: Katana con Veleno Tossico S ] La Principessa della Luna Lascerebbe per qualche attimo la presa sullo specchio solo se sicura che esso venga preso e saldamente tenuto delle abili mani di Yami, il quale si offre come momentaneo appoggio per garantire alla piccola figura dell’Anbu di procedere con la sua prossima fase sollecitata dal Generale in persona. <Si, Generale.> risponde lasciando che il tono sfugga dalle di lei labbra, secco e deciso, affinchè possa raggiungere le orecchie del Generale, il quale potrà accoglierle. Alla memoria dunque richiamerebbe il sigillo della tigre e cercherebbe di effettuarlo con le mani nel miglior modo possibile pe riprodurlo fedelmente così che ogni dito della bambina dovrebbe essere al giusto posto. Tenterebbe di avvertire il chakra dentro di sé e visualizzarlo come un fiume che scorre nel di lei corpo, per poter tentare di muoverlo lungo il sistema circolatorio e gli farebbe raggiungere la zona della testa della piccola albina. Il chakra lì concentrato verrebbe fatto scorrere verso i nervi ottici e i muscoli che risiedono attorno all’organo della vista e cercherebbe di dosare la giusta quantità da poter immettere nei bulbi oculari. Ormai dovrebbe saper riconoscere e dosare la giusta quantità di chakra che potrebbe andare bene ai propri occhi quindi quanto di esso basterebbe per ricreare due sfere che possano essere uguali per volume al di lei organo della vista, così da poterci stare tranquillamente in essi senza eccedere. I suoi occhi sarebbero dei contenitori mentre il chakra in essi sarebbero la linfa vitale che servirebbe a loro per risplendere in tutta la loro gloria. Cercherebbe dunque di irrorare i propri occhi col chakra per risvegliare ed attivare il Byakugan, operazione che se fosse stata svolta con successo dovrebbe andare a mettere in risalto le vene attorno ai di lei occhi, ingrossandole quasi a dismisura e donandole un’espressione che potrebbe apparire perennemente arrabbiata o minacciosa se solo si potesse vedere oltre la maschera Anbu che indossa. La di lei vista inoltre dovrebbe modificarsi a dismisura consentendole un’ampia visuale alla quale ormai si è abituata. Dovrebbe ricevere il dono di una visuale frontale di circa 200 metri attraverso oggetti e persone, e una laterale di circa 30 metri con un angolo di visuale risalente ai 200°. Con quel nuovo modo di vedere il mondo muoverebbe testa e occhi per poter cercare di accogliere nella sua visuale la maggior parte dell’ambiente intorno alle loro figure in movimento. La fanciulla albina non può in nessun modo accorgersi della reazione di Yami alla vista dello specchio per via delle maschere Anbu che tutti portano sul loro volto, non si accorge del riflesso nello specchio in quanto la Principessa non ha concentrato il di lei sguardo su quella superficie, preferendo ora osservare intorno a loro nello sporadico caso ci sia qualche inconveniente da riferire al Generale occupato con l’Anbu che si è loro avvicinato. [Tentativo per l’attivazione del Byakugan | 2/4][Chk: 24/25, meno 1 per l’attivazione][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x5 | fuuda tronchetti x4 | Filo di nylon x8 | Tonico Recupero Chakra Speciale x3][Equipaggiamento e maschera Anbu]Sebbene le imprecazioni sfuggite dalle labbra del Nara siano udibili ai compagni immediatamente vicini, nessuno sembra prestargli particolare attenzione: forse perché quando si tratta di Yami, a meno che non si tratti di ordini, è sempre meglio farsi i fatti propri. Harumi si occupa di richiamare a sé il proprio Byakugan mentre Furaya si rivolge all'ANBU venuto loro incontro chiedendo informazioni. Questi si fa subito rigido, in posa militare, con il petto in fuori e la testa alta, il mantello a coprirne i tratti. < Sì Generale. Sono-- > ma la sua voce si interrompe d'un tratto. La maschera ruota appena a guardare verso le spalle della donna di fronte a sé, lungo la via dietro il convoglio. < --Sono qui! > esclama subito la maschera proprio mentre Tsukiko attiva il Byakugan. Grazie alla sua vista la ragazzina può notare il chakra presente nei suoi compagni rimanendo sicuramente sbalordita dalla quantità posseduta da Gekido e Yami e, non di meno, da quella del nuovo venuto. Sembra possedere una riserva non indifferente, sicuramente minore di quella dei suoi superiori, ma comunque preoccupante per un buon numero di loro compagni. I cinque ANBU che, oltre a Yami, reggono lo specchio, sembrano avere invece una riserva simile a quella della stessa Tsukiko. Oltre questo, gli occhi della ragazzina le mostrano la presenza di una ventina di civili totali fra i negozi subito ai loro lati -fra proprietari e clienti- e... varie fiammelle di chakra alle proprie spalle a circa 50 metri di distanza. Nel voltarsi col capo per coprire una maggior distanza, Harumi nota grazie al proprio Byakugan la presenza di una grande fonte di chakra in mezzo ad un gruppetto di 10 elementi con riserve varie e disparate. Qualcuno sembra averne davvero poco, qualcun altro abbastanza da superarla in forza avvicinandosi all'ANBU appena sopraggiunto. La fonte di chakra più massiccia si trova all'incirca alle spalle del gruppetto e, gli occhi di Harumi possono vedere, si tratta di una donna dai lunghi capelli ondulati, un auricolare alimentato a chakra all'orecchio. I capelli sono nascosti da un mantello di velluto bordeaux che la ricopre elegantemente, il cappuccio tirato sul viso a mostrare solo una pelle diafana e perfetta, labbra rosa come le guance d'un infante e null'altro che questo. Davanti a lei, le sei figure, si mostrano vestite di una tunica nera mentre il viso è coperto per metà da una mezza luna bianca. Il dettaglio più inquietante, però, è che tutti loro -donna esclusa- sono ricoperti di carte bomba sotto gli abiti, tutte contenenti delle piccole stille di chakra al loro interno. "Dateci lo specchio. E a nessuno verrà fatto del male." La voce della donna si eleva alta, chiara e potente mentre cinque delle dieci figure vanno disperdendosi dal gruppetto per andare a fermarsi sulle soglie dei vicini negozi, il mezzo sigillo della capra composto, pronti a compiere la terribile minaccia. [ Quest ANBU ] [ Turni: Azrael, Furaya, Harumi | Per cambi avvisatemi ♥ ] [ Distanza gruppo – donna: 50 metri ] [ Tempo: n.n. ] [ Ore: 18.02 ] [FREEZE]
Harumi si appresta ad informare nell'immediato i suoi compagni di quanto i suoi specialissimi occhi sono in grado di vedere. Rimanendo accanto ad Azrael fronteggia il gruppo avversario tentando un approccio diplomatico atto solo a guadagnar tempo esattamente come fa anche Furaya. La donna, accortasi dell'emergenza, ordina ai suoi ANBU di liberare la zona portando questo a rimanere per un attimo immobile sul posto, lo specchio retto fra le mani senza nessuno cui poterlo lasciare. < Vai, prendo io il tuo posto. > si offre l'ANBU corso ad informare Gekido allungando le mani fuori dal mantello. < Il Generale mi ha chiesto di non lasciare il suo fianco, perciò è l'unica cosa che posso fare al momento. > lo avvisa con voce seria sostituendosi quindi all'ANBU più vicino alla Yoton nel reggere la pesante reliquia. L'ANBU ora libero accorre invece alla propria destra verso il bordo della strada -ad un paio di metri scarsi da lui, per incitare i presenti affacciatisi dai negozi non minacciati ad allontanarsi. "Allontanatevi. La zona non è sicura, lasciate la strada, correte verso la Magione." indica ai civili presenti spingendo anche qualcuno di loro verso la parte di strada libera, quella verso cui il convoglio si stava dirigendo. "Ah sì? La dialettica?" replica la donna ammantata con tono quasi di sbeffeggiamento. "Ci avete mai ascoltati? Le nostre parole sono gettate al vento! Abbiamo tentato più e più volte di illustrarvi il nostro credo, il progetto della nostra Dea, ed ogni volta siamo stati braccati e attaccati." chiosa la donna con fare tagliente. "Adesso improvvisamente, vi interessa sapere cosa abbiamo da dire?" domanda, con rancore, ed una punta di acido sarcasmo, schioccando la lingua contro il palato voltando poi il capo in direzione di Furaya. "A dire il vero è unicamente a voi che non conviene. Se questa gente muore, la colpa è vostra. Se la nostra morte può servire a permettere alla Dea di ripulire questo mondo da infedeli e malvagi come voi, allora abbiamo ugualmente vinto." chiosa con ferma convinzione prima di dare in una risatina provocatrice. "Se non ci state attaccando è solo perché sapete che ci basta un solo istante per mandare a fuoco l'intera via. Non è 'collaborazione' la vostra. Nè diplomazia. A dire il vero questa è..." sorride mostrando canini candidi e labbra scarlatte. "Sana paura." Mentre tutto questo accade, Furaya va inoltre ad attivare la sua innata secondaria, trapiantata in lei da suo padre, accedendo al controllo della lava grazie alla fusione del chakra katon e doton dentro di sé. [//OFF: chakra: 116/120] Azrael, invece, ben lungi dal desiderare un qualunque tipo di discussione con i cultisti, decide di cercare un approccio totalmente diverso; avvisando i presenti di aver bisogno di qualcuno che regga lo specchio anche per lui, va ad attivare la propria innata fondendo il proprio chakra alla propria ombra. < Ci penso io, signore. Lo reggo da questa parte, voi se non ce la fate spostatevi verso la base, prendete il posto del Luogotenente. > dice l'ANBU praticamente ad un passo da Furaya rivolto ai compagni che, assieme a lui stanno reggendo l'artefatto. L'ANBU posto sul lato destro dello specchio rispetto a Furaya -ed alla sinistra quindi di Azrael se lo si considera rivolto frontalmente al gruppo sopraggiunto- si sposta andando a prendere il posto che fu di Yami riequilibrando il peso dell'oggetto dalle due estremità. Nel mentre, Azrael attiva uno dei suoi jutsu prediletti del clan svanendo alla vista generale [//OFF: chakra: 114/130] mentre l'ANBU incaricato da Gekido ancora si occupa di allontanare la gente dalla strada. "Cosa?!" esclama d'un tratto la donna quasi sbiancando, fissando il punto ove Yami è scomparso alla vista. "Dov'è andato?! E' questa la vostra diplomazia, vero?" sibila lei stringendo i denti in una espressione turbata prima di rilassare i tratti per mostrare un sorriso sprezzante. "Padre! Tendi la tua mano su di noi, dacci la tua forza per sostenere questa sfida!" esclama quasi con teatralità. "Avete ancora una sola possibilità prima che i miei ragazzi procedano. Al minimo passo falso, la strada salta in aria. E la colpa sarà vostra, che avrete preferito sacrificare le vite dei presenti piuttosto che consegnare un banalissimo specchio." [ Quest ANBU ] [ Turni: Harumi, Furaya, Azrael | Per cambi avvisatemi ♥ ] [ Distanza gruppo – donna: 50 metri ] [ Tempo: n.n. ] [ Ore: 16.18 ]
La bambina sente del sano risentimento ci ha provato, ha tentato di comprendere a cosa serva lo specchio, nella missione precedente lo aveva chiesto e non le fu data risposta e ora lo stesso, nessuna domanda trova risposta. La pazienza che già potrebbe essere labile nella mente di una persona adulta non è da dare scontata in quella che è a tutti gli effetti una bambina; per quanto la Principessa possa risultare immune ad ogni espressione facciale nulla le vieta di portare poca e sana pazienza. Tuttavia non ha paura e non è quello il sentimento che prova in codesto istante e un lungo respiro viene raccolto nei di lei polmoni per auto imporsi la dovuta calma e ancora andar a ribattere con parole forti e chiare alle altrui orecchie. <Mia cara signora.> nuovamente dalle di lei labbra escono parole atte a tenere i toni tranquilli, voce infantile ma ferma che rimane convinta di quello che sta per dire. <Ho chiesto a cosa vi serve lo specchio. Se non sappiamo a cosa serva, come possiamo decidere che sia solo un banale specchio e quindi consegnarvelo? Se è davvero così banale, smettetela di perdervi in esclamazioni teatrali e drammi da fanatismo religioso, e rispondete ad una semplice domanda. Questo avevo chiesto.> la di lei voce non trema è alta è chiara e v’è la pretesa di dettar ordine alla donna per ricevere risposta. <Hai replicato dicendo che non vi abbiamo mai ascoltato, ma come potremmo averlo fatto se mai avete risposto alla domanda che vi poniamo: a cosa serve lo specchio?> questa è logica secondo la di lei mente, non avendo mai essi risposto alla domanda non possono affermare che nessuno li abbia ascoltati. <Non è la paura che ci muove ora, mi creda. Ma un semplice calcolo di pro e di contro. Voi siete disposti a morire per una causa che nemmeno comprendete del tutto, è invece compito di noi anbu fare scelte. Se sacrificare pochi civili servirà a fermare un disastro mondiale ben peggiore non consegnandovi questo specchio, allora lo faremo.> il di lei dialogo è serio e non v’è traccia di recita nella piccola Principessa. <Ma se la cosa potrebbe interessarvi potremmo fare anche di più.> idea malata ma che forse potrebbe servire anche solo a guadagnare un po’ più di tempo. <Vi offro Harumi Hyuga, la Principessa, al posto dello specchio. E se vi fate saltare in aria non saprete mai dove viene tenuta nascosta.> con i di lei occhi tiene sempre e comunque sotto controllo ogni cosa che accade intorno a lei cercando di aver cura ti tenere sott’occhio lo specchio in primis e poi tutto il perimetro fin dove può giungere il suo sguardo. Offre un diversivo ovvero se stessa per cercare di guadagnare più tempo possibile e cerca al medesimo modo di non creare vittime attraverso le esplosioni facendo leva sul fatto che sanno dove sé stessa venga tenuta. Certo è che se sapessero chi si nasconde dietro la di lei maschera forse ci sarebbero più probabilità che non facciano esplodere nessuno per evitare spiacevoli inconvenienti alla sua persona; come all’esplosione del macchinario, dei fedeli le avevano fatto da scudo. [Chk: 22/25, meno 1 per Byakugan][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x5 | fuuda tronchetti x4 | Filo di nylon x8 | Tonico Recupero Chakra Speciale x3][Equipaggiamento e maschera Anbu] Or che la situazione è più o meno in stallo, può preoccuparsi dei nemici da affrontare. I suoi Anbu s'occupano dello specchio e di evacuare la zona per quanto possibile, considerati i luoghi vicino ai quali i nemici si trovano. Attende che Azrael faccia la sua mossa e, nel frattempo, lancia un'occhiata a coloro i quali ancor le son vicini. < Avvicinatevi a me, seguitemi. Non restatemi troppo attaccati, ma neppure distanti. Se fanno qualche mossa azzardata, vi copro io. > Sentenzia alla loro volta e, data la distanza, manterrebbe per loro un tono non eccessivamente alto, ma udibile esclusivamente a chi le sta nelle immediate vicinanze come i suoi sottoposti. Questi ultimi, infatti, devono soltanto occuparsi della salvaguardia del "Prodotto", poiché non possono certo lasciarlo incustodito. Ella inizierebbe a muover i primi passi verso il fronte, precisamente verso le dieci figure per ridurre la distanza. Qualora nessuno vada a fermarla o attaccarla, proseguirebbe per circa quindici metri dovendo, per ovvietà di cose, superare anche Harumi ch'è rimasta lì ferma a dialogare coi presenti. < ... > Non obietta sulla richiesta che quest'ultima rivolge agli astanti, poiché potrebbe effettivamente essere un ottimo compromesso per prendere tempo. < Noi Anbu faremo quel ch'è giusto fare per la nostra missione. > Son queste le regole, del resto. La salvaguardia dei cittadini è importante, ma ciò non toglie che l'esito finale - positivo - della missione deve sempre essere al primo posto. La tattica prevede che sia Azrael il primo a darsi da fare, come ha già dimostrato mettendo gli altri in guardia nei suoi confronti, per poi permettere alla Nara d'adottare strategie diverse. Sol dopo che Azrael sarà partito all'attacco, condurrebbe ambedue le mani verso le rispettive tasche Porta Kunai e Shuriken. Estrarrebbe un totale di OTTO Kunai, quattro per mano i quali sarebbero incastrati nelle falangi di indice, medio, anulare e mignolo. Sol al momento propizio, sfrutterebbe ogni suo sapere nell'ambito delle armi per attaccare. Indossando la maschera, nessuno dovrebbe veder il suo sguardo e nessuno dovrebbe esser in grado di prevedere verso chi dirigerà i primi Kunai seguiti a ruota dalla seconda scarica. Solleverebbe e piegherebbe gli arti verso il petto, così da formar una sorta di X la quale dovrebbe dar soltanto una carica per l'attacco imminente. La schiena resterebbe irrigidita, flessa lievemente in avanti. Le inferior leve si troverebbero divaricate, con un solido equilibrio. Le mani, dati gli allenamenti intensivi a cui s'è sottoposta per raggiungere il grado di Jonin, sarebbero ferme, adatte all'utilizzo di quelle specifiche armi, le quali sarebbero oltretutto avvelenate. Nella totale distensione degli arti superiori, lascerebbe partire anche i Kunai verso destra - per via d'alcuni membri spostatisi più avanti - e altri verso il fronte, proprio per via della posizione assunta d'apparente protezione della donna dalla pelle diafana. In totale, dovrebbe mirarne otto precisamente ad altezza del petto/giugulare, in base all'altezza delle vittime prefissate. Queste ultime, grazie all'intervento del Dainin, dovrebbero essere bloccate dalla Kagemane. < Adesso basta. > E quando dice basta... (?). [ Chakra: 112/120 | Hijutsu Yoton lv.4 ON ][ Resistenza: 110 ( Base ) + 15 ( Armatura Pesante ) ][ Equip: Armatura Pesante (Resistenza +15), Guanti Ninja • Porta Kunai e Shuriken (Coscia DX): Tre Kunai per scomparto (9) con Carta Bomba (9) e Avvelenati (9, Veleno Allucinogeno S) • Porta Kunai e Shuriken (Coscia SX): Tre Kunai per scomparto (9) con Carta Bomba (9) e Avvelenati (9, Veleno Tossico S) • Tasca Porta Oggetti (Gluteo DX): Tonico Coagulante (2), Tonico Recupero Chakra (2), Fumogeni (5), Sigillo Potenziante Houjutsu Speciale (1), Bomba Luce (5), Carta Bomba Sensore (8) • Polso DX: Fuda con Zanbato (Veleno Stordente S) • Polso SX: Fuda con Falce (Veleno Composto Speciale) • Petto: Fuda Potenzianti (10) • Ricetrasmittente Orecchio SX • Fianco SX: Katana con Veleno Tossico S • Equipaggiamento & Maschera Anbu ][ 1/4 Avvicinamento di 15m + 1/4 Attesa + 2/4 Lancio di 8 Kunai ]Furaya usa 8 Kunai!
Quel che accade tra gli ANBU rimasti a mantenere quell’oggetto non gli riguarda. È l’unico oggetto che hanno per attrarli e per questo non lo ha ancora distrutto, ma non è che gli importa più di tanto quel che gli accadrà. Non dopo aver visto in esso sia l’immagine di Kuricha che di Jun. Si sono accorti della sua sparizione, ma questo non importa, perché la sua intenzione sarebbe quella di scattare immediatamente avanti per evitare qualunque tipo di ritardo. Ora, non può avvertire vocalmente il generale, ma sa che sotto la di lei maschera si nasconde la capoclan dei Nara. Il Dainin è sparito alla vista di tutti, ergo dovrebbe poter presumere che stia usando la tecnica del mantello d’ombra, quindi tenersi pronta ad un qualunque tipo di attacco. Per favorirla la cosa migliore da fare è bloccare quelli che sono più pericoloso, quelli vicini alle soglie del negozi, dove stanno i civili.le leve inferiori avanzerebbero in rapida successone dritto davanti a sé, facendo la dovuta attenzione ad evitare di impattare contro oggtti o persone che possano frapporsi tra lui e l’obiettivo da raggiungere. Il busto sarebbe leggermente chino in avanti, lo sguardo puntato su qualunque cosa sia nel di lui campo visivo e che potrebbe fargli da ostacolo, per variare di rotta e poter evitare di essere scoperto. Rapidamente cercherebbe di raggiugere u punto che sia ad una decina di metri di distanza dalla donna che sta parlando, quindi percorrendo all’incirca una quarantina di metri frontali. Lì le mani andrebbero a congiungersi al petto nel sigillo del ratto per – godendo della sua totale invisibilità a chiunque non sia dotato di byakugan – connettere nuiovamente la propria mente all’ombra pregna di chakra che sta sotto di sé. La dividerebbe in cinque grossi tronchi, tentacoli scuri pronti a scattare verso il bersaglio, o meglio, i bersagli. Visualizzerebbe mentakmente le posizioni degli avversari, apprese in precedenza, per poi far scattare la propria ombra verso di loro alla massima velocità, curvando laddove dovesse essere necessario per evitare di incappare anche questa volta in ostacoli e per raggiungere correttamente e col corretto angolo i piedi dei cinque uomini pronti a farsi saltare in aria. Se tutto si fosse svolto correttamente ora dovrebbe avere il controllo dei loro movimenti, dovrebbero seguirlo specularmente e, quindi, dovrebbero mettersi tutti nella stessa posa attuale del Dainin: in piedi e con le braccia distese lungo i fianchi, un beffardo sorrisetto a fior di labbra. A questo punto scioglierebbe il mantello dell’ombra, giacché le lingue scure che partono da lui renderebbero la sua invisibilità deò tutto inutile, per poter dare un po’ di spettacolo e, al tempo stesso, aggiustare diplomaticamente la situazione che vede gli ANBU come i cattivi ed i fanatici come paladini della giustizia. < Temo di doverti tacciare di disinformazione. > Enuncia a gran voce, lo sguardo puntato in direzione della donna priva di maschera. < Voi siete l’ultimo spauracchio di un culto di omicidi vissuto anni fa, di cui i civili più anziani si ricorderanno. Bambini squartati a cui sono stati rubati gli organi, persone soggiogate da una droga di cui non è possibile fare a meno. E Kuricha Yakushi… > Il tono, nel pronuhnciare quel nome, si fa più velenoso e tagliente, quasi come se lo stesse sputando ai propri piedi < …la cui ultima azione in vita è stata proprio quella di uccidere un povero Konohano in nome di questo innocente e puro culto della Luna. Quel che volete non è un banale specchio, ma riportare in auge quel credo. > Un’altra teatrale pausa, presa giustappunto per far rendere conto a chiunque stia ascoltando di come stanno effettivamente le cose, civili ed adepti compresi. < Voi avete tentato di usare Harumi Hyuga, una bambina senza colpe, per i vostri biechi scopi, torturandola e sottoponendola all’elettroshock. Volete Azrael Nara… e perché? Scommetto che non ne avete idea neanche voi. > Lo sguardo e l’espressione sij fanno mortarlmente seri nel parlare di sé in quel particolare frangente, ma è solo un fugace attimo, mentre il politico e l’ex Generale che è in lui, cerca di mettere una pezza al buon nome del corpo speciale, per quanto anch’egli creda che la missione sia sempre al primo posto e che la salvezza di tutti sia maggiore della salvezza di qualcuno. < Quel che hanno detto le mie colleghe sino ad ora, riguardo il sacrificio di vite innocenti, era solo un diversivo. Insomma, guardate in che condizioni siete ora, mh? Un po’ di spettacolo per il popolo che amiamo e proteggiamo, a differenza di quanto voi fate con i vostri adepti. Avanti, adesso… falli saltare in aria se ci riescono. > E così, terminerebbe la sua filippica. [ C 96/130 – Hijutsu Nara 4 , Mantello d’ombra (disattivato al ¾ di turno) , Controllo dell’ombra (5 bersagli) | ¼ spostamento di 40 m , 2/4 controllo dell’ombra ]HARUMI: nonostante la giovanissima età e l'ancor minore esperienza di vita, Harumi tira fuori un discorso decisamente arguto. Inaspettato considerata quella che dovrebbe essere una scarsa maturità da parte di una vita così fresca ed ignara del mondo circostante, ma anche basato sostanzialmente su una logica molto fredda, frutto di insegnamenti che ancora non hanno avuto modo di essere personalmente interpretati dalla ragazza. Le sue parole sono lapidarie, un fiume in piena di rancore e determinazione. Cerca di capire, temporeggiare, evitare azioni brusche da parte degli avversari che, dal canto loro, non si muovono d'un passo. "Hai la lingua lunga, per essere... cosa? Una bambina?" commenta la donna col mento alzato, il petto all'infuori e la posa regale ed elegante d'una regina mentre scruta i lineamenti fini della Hyuga. "Ebbene, vi dirò che non ho una risposta da offrirvi. Non sappiamo a cosa serva questo specchio. Il Padre ci ha chiesto di recuperarlo per adempiere al volere divino e noi obbediamo in nome della Dea." rivela la figura con semplicità, quasi con fare di scherno, facendo loro intuire di non avere una risposta ai loro quesiti. Ma sono le successive parole di Harumi a scatenare in ella una gran risata, un verso sgomento e basito da parte dei civili presenti e non ancora evacuati. "Certo. Perché per voi *ANBU* è facile scegliere fra uno specchio e la vita di... cosa? Trenta? Quaranta persone?" incalza la donna sollevando le braccia ai propri lati, teatralmente, indicando i presenti sparsi per strada, dentro i negozi sorvegliati dai suoi uomini in maschera. E tuttavia la sua espressione passa da divertita a quasi trionfante quando le ultime parole della ragazzina vengono percepite. "Harumi Hyuga?" domanda sorridendo, felina. "Tenetevela pure. Non è più nei nostri interessi ormai da un po'."
FURAYA: [//OFF: Chakra: 114/120.] Al suo comando, gli ANBU presenti annuiscono in un unico movimento, andando a seguire i suoi passi per non starle mai troppo distanti. Lei li aggira, si pone dal lato opposto quasi a fungere da barriera fra loro ed il pericolo, avvicinandosi poi di una quindicina di metri. Gli ANBU si tengono a distanza di circa cinque metri mentre le cinque figure mascherate davanti alla Cultista si armano di kunai in evidente assetto difensivo. Alla conferma da parte di Gekido sui sacrifici che sarebbero disposti a compiere, poi per il bene della missione, un'altra ondata di stupore percorre i civili, come un velo di amarezza che -più della presenza dei cultisti- fa dilagare un freddo panico. Niente urla, nessuno che smatta, ma poco a poco la gente arretra cercando di allontanarsi, come se non si sentisse più al sicuro come fino a poco prima. A questo punto, la donna -armata di pugnali ninja- notando i rami d'ombra che da un punto preciso davanti a lei si diramano verso i cinque cultisti ai propri lati, parte all'attacco lanciando le otto armi a destra -dove vi sono tre uomini mascherati- e le restanti cinque di fronte a sé.
AZRAEL: Invisibile, perfettamente inudibile, Azrael si muove libero dagli sguardi altrui dritto davanti a sé macinando metri su metri fino a porsi praticamente nel bel mezzo della mischia. A soli dieci metri dalla donna e dai cinque adepti alla sua guardia, si ferma per adoperare un jutsu celebre del suo clan: dai suoi piedi, cinque fasci neri partirebbero -tre alla sua destra e due alla sua sinistra- per andare a collegarsi alle ombre degli avversari. Questi, improvvisamente, andrebbero a cambiar -allo stesso esatto istante- posizione, seguendo la postura di Yami adesso visibile a tutti. Ritto in piedi, mani lungo i fianchi. I mezzi sigilli vengono sciolti, le gambe da divaricate s'uniscono e ben dritti, i cultisti vanno a far ricadere le braccia lungo il corpo. "Che state facendo?" chiosa la donna nell'accorgersi della situazione, guardandosi attorno. "Tornate ai piani!" esclama sorpresa, mentre sui mezzi volti visibili dei suoi seguaci compare un'espressione atterrita. "Non possiamo, signora. Non-- riusciamo a muoverci..." chiosano un po' tutti, i volti arrossati dall'evidente sforzo di liberarsi da quella invisibile morsa. Ma sono le parole di Yami a catturare l'attenzione della cultista: le informazioni in suo possesso distorcono per un istante l'espressione sicura ed elegante della giovane facendole sgranare gli azzurri occhi profondi. "Osi pronunciare il nome della Madre?" quasi oltraggiata sibila quelle parole digrignando i denti bianchi prima che le armi del Generale arrivino ad interrompere il suo dire.
I kunai, infatti, vanno a dirigersi: tre contro i petti dei cultisti alla destra degli ANBU, liberando schizzi di sangue cremisi e versi soffocati appena trattenuti dalle labbra rigide dei corpi imprigionati, cinque verso le figure ammantate a protezione della donna. Quattro di questi arrivano a destinazione conficcandosi praticamente nel petto dei ragazzi -troppo lenti per tentare una schivata, ma uno va a colpire proprio Yami in mezzo alle scapole essendo questi nella traiettoria fra Gekido e i cultisti. Il kunai arriva sulla sua schiena dove, inaspettatamente, invece di conficcarcisi, rimbalza cadendo al suolo in un clangore metallico. [ PV: -5 ] Yami avvertirà un bruciore fastidioso ove la punta dell'arma ha lacerato il tessuto e graffiato la pelle, ma niente di invalidante o anche solo lontanamente preoccupante per lui. [//OFF: Quando miri a qualcuno sarebbe il caso di scrivere chi sono i bersagli. Dire "alcuni kunai vanno di qua" e "altri di là" non è una buona descrizione.] I civili nei dintorni, al vedere il sangue, finiscono di disperdersi -quelli non bloccati nei negozi sulle cui soglie sono ancora bloccati i cultisti imprigionati da Azrael- e al sentire le parole del Nara non sembrano nemmeno troppo sollevati. Forse spaventati da una simile carneficina, forse delusi dalle -a quanto pare- bugie del Generale e dell'altro ANBU, chissà? Ad ogni modo la situazione sembra essere salva. Le minacce sono neutralizzate, la donna è rimasta sola con due seguaci immobilizzati ed uno davanti a lei tremante di paura ma non intenzionato a fuggire. Tuttavia, invece di apparir furiosa, sorride. "Se è lo spettacolo che cerchi..." mormora d'un tratto lei ed Harumi potrà vedere, in quell'esatto istante, del chakra addensarsi dietro la sua spalla destra e da lì avvolgerla da capo a piedi. Allo stesso modo, da dietro la nuca dell'ANBU sopraggiunto, avviene lo stesso fenomeno: un velo di energia cerulea lo avvolge come un velo, una patina che, tuttavia, non si limita ai soli lineamenti dell'uomo mascherato, ma si allunga come un'onda a circondare l'intero specchio. L'ANBU inclina appena il capo, un ciuffo dorato scivola oltre il cappuccio del mantello e, in un istante... puff. Donna, ANBU e specchio svaniscono alla vista senza lasciare la minima traccia. [ Quest ANBU ] [ Turni: Harumi, Furaya, Azrael | Per cambi avvisatemi ♥ ] [ Distanza Azrael – cultista frontale: 10 metri | Distanza Azrael - cultisti a sinistra: 2 metri] [ Distanza Furaya - Harumi: 15 metri ] [ Distanza Furaya - Azrael: 25 metri ] [ Tempo: n.n. ] [ Ore: 18.22 ]
Mentre Harumi si avvia a legare i polsi dei cultisti rimasti dopo aver spiegato ai suoi compagni quanto visto grazie al suo Byakugan, gli ANBU si ritrovano a stringere i pugni lungo i fianchi incassando impotenti il rimprovero del Generale che, dal canto suo, cerca di riparare come può al discorso precedentemente fatto richiamando l'attenzione dei konohani presenti. I civili sono scossi, turbati e sebbene non sia accaduto assolutamente nulla ai negozi e alle abitazioni vicine, si fanno scortare dagli shinobi presenti senza lamentarsi, con espressioni decisamente cupe in volto, stringendo al proprio fianco amici, compagni, figli e familiari se presenti. Restano solamente gli ANBU sulla strada in questione e gli adepti catturati, nonché i corpi di quelli uccisi a macchiare la terra sottostante di sangue cremisi. Harumi col suo Byakugan non nota nulla di fuori dal normale nei dintorni, la donna e l'uomo mascherato non sembrano essere presenti nel suo raggio visivo né, tanto meno, lo specchio. Svaniti nel nulla non hanno lasciato dietro tracce di sé se non i poveri cultisti rimasti ancora in vita e alla mercé delle Forze Speciali. Gli ANBU rimasti legano i polsi di tutti, anche dell'ultimo rimasto libero sotto indicazione di Yami mentre questi riflette sulle informazioni fornite da Tsukiko. Lascia fluire i propri pensieri mentre assieme al resto dei presenti, s'incammina verso la loro successiva meta. [END]