Giocata del 20/12/2018 dalle 15:53 alle 18:14 nella chat "Dojo Senjuu"
[Dojo Senjuu (Giardino)] E iniziamo la giornata con un nervosissimo impasto del chakra, vai così, non ci smentiamo mai! Le mani della Senjuu si raccoglierebbero tremolanti per formare tra loro il sigillo della capra e le posizionerebbe al centro del suo petto. Ebbene ora chiude gli occhi e regolarizza il respiro, respiri profondi e sempre più lenti per cercare di far cadere la sua mente in uno stato di profonda concentrazione. Alla ricerca del suo io interiore. Il buio l’avvolgerebbe e sotto ai suoi piedi avvertirebbe la morbidezza di un verde prato e attorno a lei il profumo dei fiori, della vegetazione e delle piante. Immersa nella più totale pace. Cercherebbe di assorbire da quel suo stato mentale il colore giallo delle mimose e il loro odore pungente, tanti pallini piccoli batuffolosi e gialli che si riunirebbero nel suo addome e creerebbero una sfera di energia gialla che, come le mimose, simboleggerebbe la sua forza fisica e al contempo la femminilità di una donna. Nella sua mente, dal terzo occhio, invece fiorirebbe una viola del pensiero, un fiore dai colori bianco e viola mischiati insieme simbolo di quei sentimenti che serbiamo nella nostra mente e nei pensieri. Una mimosa nel ventre e una viola del pensiero nella testa, questi due fiori sarebbero destinati ad unirsi percorrendo l’unica via davanti a loro, seguirebbero una linea verticale che li porterebbe ad avvicinarsi sempre di più al cospetto del sigillo della capra e poi si unirebbero sempre più velocemente per creare una cosa sola. Un’unica entità. Completo, ora il chakra dovrebbe essere stato impastato e lei gli permetterebbe di scorrere libero all’interno del keirakukei come un fiume in piena che partirebbe dal plesso solare lì dove si sarebbe raccolto e formato il chakra, e che ora, come un fiume che irriga e nutre fiori e piante, così dovrebbe nutrire allo stesso modo il suo corpo. Il solito caro vecchio, mica tanto, impasto del chakra; spera davvero di riuscire a sentire l’energia scorrerle nel corpo, nel keirakukei, perché vorrebbe arrivare più che preparata al Dojo Senjuu dove è stata convocata. La sua prima convocazione! Non sta dentro di sé dall’entusiasmo e dall’ansia, mille domande sul perché sia stata chiamata ai piedi del Grande Albero, Hashikuccio e tutti i Kami potrebbero darle una risposta, dopo tutto sono onniscienti, forse, ma lei non è una veggente ne tanto meno una sacerdotessa, quindi mica riceve risposte reali! Ad ogni modo indossa dei pantaloni blu chiari che si stringono alle caviglie, scarpette nere, un piccolo kimono celeste a coprirle il busto insieme a una fascia blu che richiama i pantaloni, e sopra al kimono che altrimenti sarebbe senza maniche e sai che freddo, indossa un haori di un colore blu più scuro rispetto ai pantaloni, con dei fiori colorati ricamati sopra come al solito, suo marchio di fabbrica. Il copricollo, ormai lo chiamiamo così, è legato al collo così da mostrare il simbolo di Konoha che la riconosce come ninja agli occhi dei cittadini. I capelli neri come la notte senza stelle sono stati raccolti in un alto chignon ornato da un kanzashi floreale blu e celeste, colori che richiamano anche gli occhi di quel blu profondo pennellato di viola giusto appena. Giungerebbe al Grande Albero lasciando le scarpe al di fuori del giardino e camminando sull’erba scalza come quando è venuta con suo padre solo ieri, e saluterebbe eventuali presenti. <Buongiorno, sono stata convocata…! Sono Midori Senjuu.> esclama, ma non troppo, non vuole rovinare quel luogo con il suono squillante della sua voce, cerca di trattenere l’entusiasmo se possibile, mostrando un sorriso nervoso. [Tentativo impasto del chakra – Turno: 4/4 – Chakra 10/10]Ecco la giovane Midori nuovamente al Dojo Senjuu per la seconda volta in pochi giorni. Il grande albero, così tanto importante per il clan, la attende nuovamente al medesimo posto dei giorni precedenti. Sembra quasi guardarla, come fosse un ulteriore membro della casata di Hashirama. Ma è l’unico, al momento dell’arrivo della neo genin, ad attenderla in una prima battuta. Subito dopo, però, un fruscio s’ode dalle fronde dell’albero, un fruscio che sembra nascondere un qualcosa di davvero, davvero grande. Un fruscio che poi lascia cadere una grossa massa scura proprio ai piedi di Midori, con un grosso tonfo sordo ed un urletto piuttosto dolorante. < Ouch! > si lamenta la fonte di quel rumore così forte. Trattasi di un ragazzo sulla ventina, disteso al suolo ed intento ad osservare la ragazza dal basso. Indosso porta una maglietta a maniche corte color giallo fosforescente, il giubbotto da chuunin verde scuro contrasta con la stoffa color girasole. I pantaloni beige lasciano scoperti gli stinchi del ragazzo, fino ai sandali da shinobi color blu scuro. Decisamente un’accozzaglia di colori, eh? Ma adesso passiamo ai capelli: il crine è di un colore rosso sgargiante e gli occhi, invece, sono di un acceso verde smeraldo, della stessa tinta delle foglie in piena estate. Si alza goffamente ed in fretta in piedi, mostrando l’altezza di circa un metro e ottanta, il fisico asciutto, ma non eccessivamentemagro ed il sorriso radioso, che tenta di nascondere la pessima figura appena fatta. < Buongiorno a te! > La voce giovanile e gioviale, mentre il ragazzo si appoggia col gomito al tronco dell’albero, fingendo una nonchalance che non sembra proprio appartnergli < Io sono Minamo e… > E? E ha già esaurito le parole da dire. < E vorrei… insomma l’altro giorno ti ho visto qui che attivavi l’innata e… cioè io volevo chiederti se avessi qualche domanda sulla tua innata per cui potessi aiutarti. > [ Ambient per Midori ]
[Dojo Senjuu (Giardino)] C’è solo il Grande Albero ad attenderla, il suo saluto quindi è rivolto solo all’arbusto, ma non vedendo nessuno lì nei dintorni a filmare la figuraccia appena fatta, la nostra giovane Senjuu si avvicinerebbe all’Albero fingendo di star comunicando con lui. Cioè, lei ci crede! <Come stai, nh? Sempre forte e rigoglioso! Tu sai se-!> viene interrotta, e malissimo anche, da un fruscio dalla chioma dell’albero. La sua disinvoltura nel parlare con la pianta si trasforma ben presto in panico e nervosismo quando vede calare dall’alto un’enorme figura nera che si schianta in maniera poco elegante al suolo. <Aah!> esclama colpita di sorpresa, come solo un vero ninja saprebbe fare! Tra quello che casca dalla pianta e lei che salta sul posto in preda al terrore, direi che il Clan Senjuu è in ottime mani. Stupita e perplessa, ma per fortuna il nervosismo iniziale per la paura di essere stata colta a parlare da sola con una pianta, viene messo da parte sollevata nel notare lo stesso tipo di imbarazzo sul ragazzo appena piovuto dal cielo. Eh, magari i bei ragazzi piovessero dal cielo! <B-buongiorno!> la nonchalance che lui cerca di adottare, viene scioccamente imitata dalla giovane, sembrano due casi umani al momento, ma di sicuro con lei e lui si può quasi dire che i Senjuu siano gli hippie di Konoha per come a quanto pare si divertono ad andare in giro, come fiorellini! Le piace e sorride, ne è piacevolmente colpita e si sente a casa effettivamente, in mezzo a persone che possono capirla, che sono come lei, e quindi non si sente fuori posto. E’ un passo avanti. <Piacere Minamo! Uhm… penso tu abbia sentito il mio nome prima…> insomma quando si è presentata al nulla se non all’Albero. <Cosa stavi facendo lassù?> e solleva il nasino per cercare di carpire chissà quale segreto del giovane chuunin, a giudicare dal giubbino… dovrebbe quindi mostrare un minimo di rispetto per il grado, ma no no, siamo tutti in famiglia, tutti amiconi. <Mi… mi hai vista? Mio padre ha detto che sono andata bene… sono andata bene secondo te? Come parere esterno, oggettivo. Insomma, mio padre è pur sempre mio padre, magari per amor mio potrebbe non essere oggettivo! Ma magari tu, che non mi conosci, insomma, non abbiamo un qualche tipo di legame, potresti dirmi il tuo parere.> ritrova la sua energia, esclamando allegra e parlando a macchinetta come suo solito. <Oh, ma certo! Ne ho di domande… tipo…> ci pensa un attimo, ma proprio poco, e poi parte in quarta approfittando in maniera genuina della disponibilità del ragazzo. <Ci sono limiti? Se si, quali sono? So che bisogna comporre il sigillo del serpente e poi unire l’elemento suiton con quello doton per creare il mokuton, e poi irrora con il chakra il legno per modificarlo, plasmarlo… ma in che modo? Nel senso potrei creare qualsiasi cosa? Farlo muovere come mi pare? Farlo andare dove voglio? Quali potrebbero essere le applicazioni pratiche di questa innata? Posso creare del legno dal nulla oppure si parte da una fonte di vegetazione? E funziona solo sul legno o anche su cespugli o arbusti? Sui fiori? Si possono far crescere dei fiori? Se si, potrei decidere quale tipo di fiore in completa autonomia?> oh, no, il povero chuunin ha fatto questo errore: lasciarle la parola. E adesso chi la ferma più. <Uhm… aspetta… avevo altri dubbi…> e per fortuna si ferma per pensare, mano sotto al mento, espressione concentrata, è il momento di fuggire ora o mai più! [Chakra 25/25]Il ragazzo resta a fissarla come imbamboato per tutto il tempo in cui la ragazza parla. La ascolta con vivo interesse, gli occhi color smeraldo scintillanti di quella che sembra una sincera e profonda ammirazione, quasi esagerata a dirla tutta, se si vuol essere maliziosi sembra quasi una vaga e malcelata attrazione. < Ehm… sì, sì- ho sentito il tuo nome, Midori. Dopo ieri… dopo ieri mi sono documentato, insomma, volevo sapere chi fossi perché sì, sei stata davvero brava! > Il braccio viene fatto cadere piuttosto rigidamente lungo il fianco, mostrando tutta quella goffaggine che tentava di nascondere. La segue i religioso suilenzio per tutto il suo sproloquio, prima di riprendere vistosamente fiato per rispondere a tono < …allora: > e qui comincia quel che potremmo definire una frizzante gara di parlantina < Come hai detto tu il Mokuton è l’unione di acqua e terra, rappresenta l’arte del legno, quindi in effetti non è possibile controllare tutta la vegetazione, ma solo quella che ha una natura lignea. Inizialmente bisogna fare il sigillo del serpente per attivarla, ma durante l’utilizzo, per controllare il legno non avrai bisogno di fare il sigillo. > Si ferma per un attimo gonfiando il petto per poi riprendere a macchinetta < Inizialmente, sia al tuo livello che al mio, sarà possibile soltanto muovere il legno circostante, ma a livelli iù alti sanno anche creare il legno, quindi sono sicuro che ce la faremo anche noi. Per quanto riguarda i possibili utilizzi… usando soltanto l’innata puoi far cadere le persone dagli alberi, per esempio, oppure usare dei rami per fermare qualcuno, usare delle radici per far inciampare un avversario in corsa e cose del genere, ma ci sono tecniche molto utili che permettono di far muovere dei veri e propri rampicanti dal terreno, anche se non sono naturalmente presenti! > Si ferma per un istante, col fiatone per quanto velocemente ha parlato, usando la mano sinistra per tirare all’indietro i folti capelli color rosso rubino < …e comunque, ero qui perché ti ho convocato io, ecco. Sono tipo… il segretario del capoclan, o qualcosa del genere, quindi ho usato una missiva dalla sua scrivania per convocarti. > [ Ambient per Midori ]
[Dojo Senjuu (Giardino)] Che incredibile imbarazzo, si guarda intorno intanto che le gote arrossiscono un po’ troppo a dire il vero, sia per quella che sembra essere ammirazione… ma impossibile, chi mai potrebbe ammirarla! Sia perché a quanto pare lui ha fatto ricerche su di lei. Si è documentato, cioè, è imbarazzante e piacevole allo stesso tempo! <Nessuno si era mai documentato su di me! E come hai fatto? Cioè… ci sono dei documenti che mi riguardano? Che cosa c’è scritto? Chi li può leggere?> il panico, qualsiasi stalker potrebbe documentarsi su di lei, magari sapere dove abita e cosa fa, ma sta galoppando troppo con la fantasia. Divaghiamo ancora una volta, cerchiamo di rimanere focalizzati sull’obiettivo. <Comunque… grazie! Si…!> che vivo imbarazzo per quei complimenti, il viso ancora più rosso come il colore dei papaveri alti alti, al contrario di lei, e lo sguardo che vaga a terra, sulle radici del Grande Albero. Imbarazzo che vola via nel vento nel sentire l’altrui parlantina, si somigliano davvero tanto! Rimane ad osservarlo, estasiata, ascoltando con cura quelle spiegazioni sulla loro innata, osservando quegli occhi verde smeraldo che luccicano sotto al sole, i capelli rossi come il fuoco… eh-ehm, stavamo dicendo. Tornando a loro, la nostra piccola Senjuu cerca di focalizzarsi su quanto le viene detto mostrando una lieve delusione per quanto riguarda i fiori. <Uhm… peccato, niente fiori. Nemmeno se li facessi crescere da un tronco, quindi da una superficie lignea? Ah! Funziona sul legno vivo, o anche sul materiale? Quindi… tavoli in legno, porte, eccetera?> questa è una bella domanda, brava! Se la canta e se la suona, andiamo avanti. <Quindi non devo mantenere il sigillo? Lo creo quando attivo l’innata, ma una volta che il mio chakra è nel legno a controllarlo, posso scioglierlo? Quindi potrei… usare armi, ma potrei anche nel mentre fare altre tecniche? Sia che derivino dall’innata che altre?> ne ha il dubbio, perché in quel momento avrebbe il mokuton, quindi sarebbe plausibile fare tecniche che si basano su quell’elemento, ma farne altre che si basano solo sul suiton? Crede di no, perché dovrebbe smembrare il mokuton! Ma chiede per sicurezza. <Quindi a livelli alti il legno lo creano dal nulla? Ma tipo dalla pietra, per esempio, o deve comunque esserci una base di terreno? Lo stesso per i rampicanti che dici tu? E potrei cercare anche di bloccare una persona senza ferirla?> più le viene detto e più si sente incuriosita e affamata di conoscere ogni minima sfaccettatura di quella loro innata. <Tu sei già ad un livello alto, immagino…> mormora appena almeno così dovrebbe essere a giudicare dal giubbino, ma magari con l’innata potrebbe essere rimasto indietro? Non intacca comunque la sua bellezza, cioè… competenza in materia. <Oh! Il segretario? Ma… lui lo sa che mi hai convocata?> un sorriso nervoso, non vorrebbe ritrovarsi nei guai, ne lei, ne il giovane segretario. <Che tipo è il capoclan?> già che c’è si permette di fare qualche domanda di pura curiosità. [Chakra 25/25]Al notare il rossore della ragazza, il giovane Minamo sembra galvanizzato, il sorriso gli si allarga fino a mettere in mostra tutti i denti candidi, che coinvolge gli occhi verdi in un luccichio che potrebbe illuminare una stanza buia. Tale sorriso, però, si estingue nel suo movimento di scuotere energicamente la testa alle prime domande della giovane < No! Non ci sono tuoi documenti aperti a tutti! È solo che quando un genin risveglia l’innata viene stilato un piccolo fascicolo per tenere conto dei progressi e questi fascicoli vengono tenuti in un archivio a cura del capoclan e dei suoi più vicini. E quando hai richiamato l’innata, ecco… mi hanno mandato a prendere il tuo fascicolo per assegnarti qualcuno che ti aiutasse, ma io ho insistito per farlo di persona, ecco. > Abbassa il capo al terreno, ritenendo le punte dei propri sandali abbastanza interessanti da essere fissati dopo quella confessione. Subito però il capo viene rialzato e e smeraldine puntate nuovamente sulla ragazza che riprende con una sequela infinita di domande a cui Minamo sembra voler decisamente enere testa con lo stesso entusiasmo < Purtroppo no… non so se esistono delle specializzazioni particolari che consentono di far crescere fiori, ma per quanto ne sappia io ci è possibile solo controllare il legno. Non legno avorato, al nostro livello soltanto vegetazione, ma ecco-- > Guarda per qualche istante le fronde del grande albero, prima di riprendere per dire qualcosa di molto positivo < Ecco! Non devi per forza toccarlo. Una volta attivata la tua innata entro un certo raggio puoi controllare la vegetazione a distanza! E poi abbiamo un reparto tecnico che ci permette di creare dei costrutti di legno. Quelli vengono considerati come legno controllabile anche dall’innata! E sì, mentre la usi potrai usare tutte le tecniche che vuoi, io per esempio sfrutto la tecnica dei rampicanti per attaccare, mentre uso le tecniche doton per proteggermi da qualunque attacco. Noi Senjuu possiamo essere delle fortezze inespugnabili! > Concude questa parte di discorso, tornando con lo sguardo verso i rami dell’albero che, magicamente, comincerebbero a muoversi come avessero vita propria, abbassandosi fino ad arrivare a frapporsi fra i due clannati, rivelando un bellissimo fiore giallo dai grandii petali, sbocciato da poco. Minamo lo coglie con cura e perizia, per poi far tornare il grande albero nella sua posa originaria e porgere il fiore a Midori, tenendo lo sguardo basso e col volto della stessa tonalità rubino dei capelli. < Ecco… non possiamo far crescere i fiori, ma se sono sugli alberi possiamo raccoglierli. > Biascica, amorevolmente impacciato, salvo poi proseguire il discorso qualora la ragazza accettasse il suo dono < Io sono un chuunin, quindi il mio livello di innata èp poco superiore al tuo, ma—ai prossimi livelli potrò creare il legno. Non dalla roccia, certo, ma potrò farlo dalle mani. Pali, rami, radici, persino tronchi interi! > Le mani si allargano come per mostrare gli strumenti con cui potrà arrivare all’agognato traguarto di diventare un provetto fabbricatore di alber. Poi, accorgendosi di essere stato davvero tanto espansivo, riabbassa le braccia in favore di una posa più naturale < Oh—certo che sa che ti ho mandata a chiamare. Non avrei mai voluto metterti nei guai… anche se Merumeru > Chi ha letto almeno un po’ di storia attuale dei senjuu sa che il vero nome del capoclan è Merumaru < è un uomo molto gentile. Ha i capelli lunghi e scuri come Hashirama e ci tratta tutti come fossimo figli suoi. Mi tiene sempre al suo fianco perché il mio papà è morto in guerra e lui ci ha tenuto a crescermi come fossi figlio suo. Quando lo conoscerai gli vorrai un gran bene anche tu! > Non sembra affatto triste, anzi, al termine del suo dire mostra nuovamente il sorriso solare di chi è felicissimo di quel che sta vivendo < Hai altre domande? > [ Ambient per Midori ]
[Dojo Senjuu (Giardino)] Apre appena le labbra, rosse e carnose, piccole come un bocciolo, per creare un’espressione stupita e allo stesso tempo ingenua. <Oh.> commenta nel venire a conoscenza dei fascicoli che vengono aperti sui clannati, ma soprattutto su quella piccola confessione che le viene fatta. <Come mai hai insistito tanto… per me?> le sembra qualcosa fuori dal mondo, lei che è abituata a socializzare più facilmente con piante, fiori e animali, mentre con le persone risulta impacciata e si sente sempre fin troppo esplosiva, tanto da sentirsi nervosa o con la sua classica sindrome di bassa autostima. Ricevere complimenti dai genitori è okay, sono i tuoi genitori! Ma non si è ancora abituata a quell’interessamento nei suoi riguardi che anche i consiglieri hanno dimostrato. <Al nostro livello comunque… solo legno della vegetazione, quindi dici che a livelli più alti, si possano influenzare anche i lavorati? Comunque per il momento mi va bene partire dal mio livello, è che sono solo curiosa!> ammette imbarazzata, il dolce e luminoso sorriso a rendere tutto più brillante, con l’impressione di sembrare forse un po’ troppo esagerata nel suo voler sapere. <Quanto sarebbe questo raggio? Dunque posso usare anche tutte le altre tecniche… e a livello di chakra ed elementi come funziona? Insomma ho unito il suiton con il doton per creare il mokuton, e grazie a quello controllo il legno. Ma se utilizzassi una tecnica suiton, posso separare per un attimo tale elemento dal doton senza rischiare che il mokuton si sfaldi e perda il controllo sul legno?> questo è quello che più le preme sapere al momento, dato che il resto è decisamente cristallino. La nostra giovane Senjuu si trova poi protagonista di una scena che ha potuto leggere sono ne manga, una bellissima scena romantica dove lui manipola il ramo del Grande Albero, per portarlo dinnanzi a loro e coglierne un bellissimo fiore giallo da donarle. Il rosso del pomodoro non è nulla in confronto al rossore che ora si sviluppa sulla sua nivea pelle, tanto che potrebbe concorrere con il rosso fuoco dei capelli del ragazzo. Nonostante l’imbarazzo, così impacciato ed amorevole, così ingenuo e puro, la ragazza sorride dolcemente al ragazzo, accogliendo con entrambe le mani il fiore che le viene donato. <Grazie… è molto bello. E’ stato un bellissimo gesto.> ammette ricolma di gratitudine e sincerità, abbassando lo sguardo imbarazzata non sapendo proprio con esattezza come comportarsi di fronte a una scena così nuova per lei. Ma sono in due almeno! <Oh, dalle mani anche?> ritorna più o meno spensierata come prima, ricacciando indietro l’imbarazzo e osservando il modo espansivo di fare del ragazzo. <Sono sicura che sia un ottimo padre, gli vuoi davvero bene!> le piace quel clima, quel senso di famiglia e protezione, non che le sia mai mancato ma qui è a livelli molto ampi. <Hashikuccio! La sua reincarnazione!> e niente, è partita per la tangente e l’abbiamo persa con il solo paragone del capoclan al primo Hokage. Esclama con gli occhi sgranati, come se poi non avesse potuto rendersene conto prima, ma evidentemente solo ora ha collegato tale pensiero. <Ahm… comunque no, direi che al momento non ho più domande, grazie!> nel caso comunque continua a pensarci che non si sa mai. [Chakra 25/25]
Giocata del 21/12/2018 dalle 15:20 alle 15:55 nella chat "Dojo Senjuu"
Il giovane Minamo sembra leggermente pensieroso alle ulteriori domande della ragazza sull’innata che li accomuna, così come accomuna loro a tutti i presenti all’interno del dojo. < Uhm… ora che ci penso ho visto alcuni miei compagni muovere delle sedie, quindi sì, è possibile anche muiovere il legno lavorato! È solo che io non ci ho mai provato, ecco… > Abbassa lo sguardo, ravvivando ancora una volta il tono del suo volto di un rosso papavero molto intenso < Dieci metri, poi sale di dieci in dieci fino a quaranta metri. > Risponde a proposito della portata della loro innata, aprendo poi le mani davanti a sé per guardarne i palmi, assorto in qualche pensiero, come se non sapesse bene come far proseguire il discorso < Sì, il Mokuton è un nuiovo elemento, ma non è l’unico elemento che avrai a disposizione. Dal tuo centro del chakra ti basterà trarre la quantità che ti serve dell’elemento che ti serve, l’innata non si disattiverà. Per quanto riguarda il controllare il legno, dovrai semplicemete far scorrere il tuo chakra mokuton nella terra sino a quel che vuoi controllare, oppure farlo viaggiare nell’aria per impregnare l’elemento che vuoi manipolare ed il gioco è fatto. Niente sigilli, niente movimenti strani. Solo controllo del chakra. > Termina, abbassando le mani per tornare a guardarla in viso, lasciando che un piccolissimo sorriso gli sfiori le labbra rosate < Quel fiore è molto bello, sì, ma-- > Balbetta un po’, forzandosi evidentemente di mantenere lo sguardo limpido della genin < --ecco… non è il più bello qui. Sì, insomma… non finché ci sei anche tu… > Ed ecco che nuovamente lo sguardo si pianta (si pianta. Perché è un senju.) al suolo, la punta della scarpa scava nel terreno in un moto molto nervoso < E-ecco sì… insomma, se non hai altre domande abbiamo finito. Se poi vorrai allenarti… insomma, io vivo qui e possiamo allenarci insieme. > Termina, aspettado che sia la ragazza ad andarsene o comunque a decidere osa sarà del resto di quella imbarazzante giornata. [ Ambient per Midori ]
[Dojo Senjuu (Giardino)] Speriamo sia possibile, o quei movimenti delle sedie potrebbe voler dire che ci sono dei fantasmi al Dojo! Comunque sia bando alle battute, la nostra giovane Senjuu cerca di memorizzare ogni piccola informazione col sorriso, perché si, tutto è più bello se si sorride! <Quindi legno naturale e lavorato, e… caspita! Proprio una bella portata!> per lei almeno, sollevata di non doversi avvicinare più di tanto a un probabile nemico che voglia ucciderla o ferirla. Si sente proprio a suo agio in questo luogo, non c’è che dire, nel giardino, in mezzo a quella che è la sua famiglia, in compagnia di un ragazzo tanto gentile e simpatico, molto simile a lei nel comportamento. <Bisogna essere abili nel ninjutsu dunque e sul controllo, mi dovrò allenare molto!> ammette con una sincera e tranquilla risata, che lieve riempie quasi il luogo. Spera di non disturbare nessuno. E poi eccoli… guardate come due giovani si impappinano da soli con le parole gentili e dolci, lei per niente abituata a questa situazione, lui forse troppo timido, e allora eccoli piantarsi entrambi ad osservare il terreno del giardino. Guardate come è bello, che erba verde e morbida… tho, una coccinella! <Io… ti ringrazio…! Per il complimento, ecco… non sono abituata a riceverli quindi non so bene come rispondere! Se non ringraziando ecco…> dovrebbe dire qualcosa di intelligente, su avanti! Dai, che ce la fai. Il viso sempre più rosso, ci si potrebbe cuocere un uovo sopra. <Immagino… be, uhm…> e pigola. Perché si sa che quando è troppo emozionata è quello che finisce per fare, pigolare. Eppure man mano che va avanti con le parole e addirittura le fa quella proposta di allenarsi insieme… la nostra giovane Senjuu fa un passo indietro. Noi e i Kami sappiamo quanto ora stia ascoltando pensieri poco felici della sua mente. Dubbi e paure che nascono da qualche che è si avvenuto in passato, che di per sé non è nulla di terribile, ma che ha ancora un forte valore per lei. L’unica cosa in grado di adombrare quel suo volto solitamente sempre sorridente. Un segreto. <Ancora grazie!> cerca di riprendersi, esclama ad alta voce per nascondere imbarazzo e paura e un breve ma profondo inchino viene fatto. <Al momento non ho altre domande e… potrei venire qui per allenarci, si!> non ne è convinta nemmeno un po’, sta cercando di essere gentile e di fare la gnorry per quel suo improvviso cambiamento. Il sorriso divenuto nervoso ed impacciato e le gambe che si muovono veloci per permetterle di raggiungere l’uscita del giardino e quindi le sue scarpe. <Grazie Minamo… sei davvero carino e molto gentile, sai? Hai un cuore buono sicuramente.> ma? C’è un ma che non viene espresso, e dopo aver salutato per l’ennesima volta, se non ci fosse altro da dire, si volta per uscire dal Dojo. Ha bisogno di parlare con qualcuno, ma il problema è che non ha nessuno con cui parlare perché è sempre stata molto attenta ad essere lei la spugna intenta ad assorbire i problemi altrui. Poveri Kami! Cosa potranno mai fare? [end]