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Indovina chi si sposa?

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con Azrael, Furaya

16:10 Azrael:
 È strano vedere, in casa propria, il nostro tanto caro Azrael Nara girare non mezzo nudo. Oggi, invece di avere indosso unicamente i pantaloni grigi della tuta, indossa anche una felpa nera, sdrucita e sgualcita in più punti. La motivazione di una scelta tanto atipica è che ha fatto recapitare una missiva a Furaya in cui le ha chiesto di presentarsi a casa propria quanto prima, per parlarle di qualcosa di informale, ma molto importante. Non ha la più pallida idea di cosa la Nara sa o meno di quel che è accaduto. Il giorno stesso, come prevedibile, la notizia era sui giornali, ma non sa se la Gran Consigliera sia un’avida lettrice del gossip che gira all’interno delle vie della Foglia. Ad ogni modo la sta aspettando nel salotto, Ai è uscita con delle amiche, mentre il piccolo Ken gira per la stanza correndo, reggendo un ninjato di legno ed indossando la maschera Anbu che il padre ha dipinto per lui. A rendere il tutto più tenero è buffo c’è il fatto che, invece dell’abbigliamento che converrebbe indossare ad un membro delle forze speciali, il piccolo Ken indossa un pigiamino a righe bianche e blu chiaro. Il degno figlio di un Luogotenente appartenente al clan più pigro di Konoha. La madre di Azrael, invece, è andata a fare la spesa per la cena, avendo deciso di preparare qualcosa di speciale per festeggiare il lieto evento, oltre che per farsi un giro di ricognizione per trovare l’abito giusto da indossare il grande giorno. Degna madre del Dainin meglio vestito – e più modesto – della Foglia. Egli se ne sta abbandonato sul divano di pelle nera, reggendo in mano una raccolta di poesie e con gli occhiali da vista dalla sottile montatura nero lucido poggiata sul naso. Non sa propriamente in che modo dovrebbe comuicarle la notizia, non sa neppure perché ci tiene così tanto a farlo di persona. Hitomu è il suo migliore amico, ma è convinto che lui leggerà la notizia, essendo portato a leggere il giornale per il ruolo che ricopre, a dirlo a Mekura ci penserà quando avrà la mente sgombra, ma Furaya… In fondo lui fu accanto a defunto marito in qualità di testimone e i due hanno sempre avuto un rapporto particolare. È questa la ragione per cui ci tiene a farle sapere della cosa di persona, sebbene sia stato costretto a distrarla dai propri doveri. Ad ogni modo non gli resta che attendere il di lei arrivo con le gambe incrociate ed il piccolo libricino poggiato sulle cosce, con lo sguardo putato tra le pagine alla ricerca di un po’ di ispirazione per un disegno, un dipinto, una canzone o – addirittura – la sua promessa nuziale. [ Chakra ON ]

16:27 Furaya:
 E' stata mandata a chiamare non di meno che dal Dainin della Foglia in persona. Presuppone di sapere la motivazione, poiché proprio quella mattina è riuscita a dare una letta veloce al giornale. Inoltre, le voci girano più velocemente di quel che si pensa, per cui è stato altresì facile sentir della lieta novella tra le mura della Magione dell'Hokage. In tutto ciò, non ha certo rifiutato l'invito da parte di uno dei suoi più cari amici, anche perché vi si sarebbe recata lei al più presto per congratularsi con la nuova coppietta. Veste con uno yukata corto di colore nero le cui estremità e la fascia in vita son d'un grigio scuro, d'egual colore del simbolo dei Nara che porta dietro la schiena ed in bella vista. Non è un abitino leggero, poiché è foderato con un materiale felpato, abbastanza da tenerla piuttosto al caldo nonostante le temperature invernali in quel di Konoha. Di sotto, vi son un paio di calze nere e dei sandali ninja chiusi sul davanti, alti sin alle ginocchia e rinforzati metallicamente per lenire possibili urti alle gambe durante il combattimento. Inoltre, ha anche un haori dalle maniche larghe, piuttosto lungo e arrivante sin dietro le ginocchia, il quale sventola dietro le proprie spalle, anch'esso recante il simbolo dei Nara di color grigio sul tessuto nero. I capelli rosei son ormai lunghi e raggiungono la metà schiena in piccoli e delicati boccoli. Contro il fianco mancino, sorrette da una cintura di cuoio marrone scuro, son sistemate ambo le Katane: una dall'elsa nera e rossa e l'altra bianca e nera. Attorno alla coscia destrorsa, invece, trova posto una Tasca Porta Kunai e Shuriken con tutto il necessario, compresi Fuda all'interno dei quali son sigillati altri oggetti. Attorno al collo, pende la collana con il simbolo del Clan Uchiha ed una fascia cremisi che copre, invece, la cicatrice che ha su di esso. Giunta all'ingresso, fa calar gli occhi azzurri sulla porta e sull'ipotetico campanello, verso il quale l'indice destro si posa per pigiare e suonare. [ Chk ON ]

16:48 Azrael:
 L’attesa del Dainin non dura molto, per quanto Furaya non sia in possesso della tecnica della Dislocazione è famosa per la diligenza e, quando ha un invito, è solita recarvisi in perfetto orario. Si nota che i suoi geni sono in parte screziati da un clan Kiriano. Un buon Nara non arriva quasi mai in orario, perché è troppo pigro. Quando il campanello porta il Dainin a levar la testa dal libricino che sta leggendo, ancor prima che possa alzarsi per aprire la porta, è il piccolo Ken ad accorrere all’uscio, apredo senza neanche chiedere chi vi sia dall’altra parte, con un lieve disappunto da parte del padre. Il piccolo, della statura media di un bambino di sei anni, fissa con gli occhietti scuri nascosti parzialmente dalla maschera Anbu le cui fattezze ricordano vagamente quelle di un lupo, l’appena arrivata Furaya. << Documenti!>> Esclama il bambino, cercando di fare la voce grossa dato che la maschera che il Dainin gli ha regalato è sprovvista di modulatore vocale. Abozzando un risolino il Dainin va alzandosi dalla propria seduta per affiancarsi al piccolo agente in miniatura, la cui divisa è nulla più che il pigiamino. < Riposo, soldato. È la Gran Consigliera, ha il permesso di entrare. > Lo rimbecca amorevolmente Azrael, mentre Ken si sistema sull’attenti di profilo rispetto alla porta, come per far spazio alla loro importante ospite. < Vieni pure Furaya, posso offrirti qualcosa? > Domanda cortesemente, sistemandosi gli occhiali da lettura sul naso per evitare che cadano e – se la Jonin fosse entrata – richiudendole la porta alle spalle per fare gli onori di casa. Ken, intanto, resterebbe semplicemente a fissarla, incantato dal modo in cui suo padre l’ha presentata, riconoscendola immediatamente come figura importante. < Come stai? Cosa mi racconti? > Le domanderebbe l’uomo, preso improvvisamente dalla timidezza e dalla mancanza di parole. Uno che per tutta la vita è sempre stato famoso per il cambiare partner più spesso di quanto indossi il proprio equipaggiamento non è proprio avvezzo al concetto di “comunicare ad una persona cara il matrimonio”, ecco. Si sarebbe dovuto tenere una copia del giornale aperta a caso in giro per l’abitazione per far cadere lì l’occhio della Nara. Ma, non essendosi preparato, si limiterebbe a ravviarsi i capelli corvini con la mancina, attendendo che sia la donna ad iniziare un qualunque discorso o che gli esterni qualche bisogno, un tè, qualche biscotto o addirittura del saké, così che possa tenersi impegnato per non sprofondare nel mare di imbarazzo che gli sferza il petto come un oceano in tempesta. [ Chakra ON ]

17:11 Furaya:
 Sull'uscio, v'è un bambino d'appena sei anni a tenerle la porta aperta. Resta un minimo spiazzata, consapevole di non saperci fare coi bambini. Fino a qualche anno fa, aveva addirittura problemi a relazionarsi con le persone della sua stessa età, motivo per il quale figurarsi se ci sappia fare con dei marmocchi! Or come ora, la di lei mente è focalizzata agli onori e agli oneri che deve portarsi sulle spalle nonostante la giovane età. Non che questo sia un problema per lei, ovviamente, poiché perlopiù è la Nara stessa a sobbarcarsi di lavoro pur di far arrivare tutto in tempo. Si vede proprio che, per metà, non è una Nara. Sarà forse il gene degli Uzumaki a renderla così austera, fiera e.. puntuale? E' atipica, probabilmente è soltanto questo il vero problema- che tanto problema non è. < Oh, accidenti. Penso di averli proprio dimenticati! > Sorride all'indirizzo di Ken, superando poi l'uscio quando le vien dato il via libera per farlo. < Però, che bella maschera! E' veramente molto realistica. > Qualora non venga fermata, poggerebbe la dritta sul capo del bambino in una piccola quanto fugace carezza, atta a scompigliargli i capelli non coperti dalla maschera a forma di lupo che ha sul volto. < Opera tua? > Si rivolge or al Nara, indicando ancor la maschera che il piccolo indossa. Lascia che chiuda la porta dietro di sé, accompagnandola anche con la sua mano se necessario. Lancia delle occhiate nei dintorni, con la dritta poggiata sull'avambraccio sinistro in un chiaro segno di.. disagio. Cerca di individuare i vari punti salienti della casa di Azrael, poiché è da un bel po' che non vi metteva piede. < A-Allora.. > Si schiarisce la voce, scostando una ciocca di capelli dal volto pallido e conducendolo dietro l'orecchio corrispondente. < Oh, se hai del thé caldo, volentieri. Inizia a far freddino, eh? > ..ebbene, ecco a voi come una Gran Consigliera, un Ninja leggendario e conosciuto in tutte le terre ninja, non sappia imbastire un discorso con un amico. < Oh, tutto bene, oberata di lavoro come sempre. Tu, invece? Cosa stavi leggendo? > E, indicando gli occhialini con un cenno del mento, aggiunge: < Sembri così buffo con quelli. > Non crede d'averlo mai visto indossarli e cerca - ADDIRITTURA - di far dello spirito. Sta crescendo. [ Chk ON ]

17:33 Azrael:
 La casa, a vederla dall’interno, si presenta molto più moderna rispetto all’esterno, dati i lavori di ritrutturazione di cui il Dainin stesso si è occupato. Le pareti sono bianche, solcate da rami di ciliegio dipinti in vernice nera, i cui fiori sulle estremità sfumano nel rosa. Il pavimento è interamente in parquet, dalla tinta scura si può comprendere che tutto il mobilio e la pavimentazione stessa sia in legno d’ebano. Il soffitto alto e decorato da lampade dalla luuce perlopiù bianca, oltre alle finestre che lasciano filtrare il sole rendono l’ambiente luminoso e curato nel dettaglio. Entrati nella dimora si apre immediatamente il salone principale, vari archi posti nelle pareti danno accesso alle altre stanze, tra cui anche la cucina, mentre un corridoio laterale, posto sul fondo della sala, dà su delle scale che portano al piano di sopra, con le varie camere da letto per abitanti ed ospiti, oltre che le sale in cui il Dainin è solito lavorare o tenere equipaggiamenti di ogni sorta. Il salone principale presenta una pesante scrivania in legno assiccio su cui sono posizionati vari plichi di fogli, una lampada e gli strumenti da tatuatore, dinanzi al divano scuro, posto sulla parete laterale alla destra dell’entrata è fronteggiato da un basso tavolino di vetro, retto da una struttura in quel che potrebbe sembrare osso verniciato di nero. Una fornitissima libreria costeggia la parete opposta, ricolma di libri di ogni genere ed argomento, oltre che da una poltrona a posto singolo, evidentemente per i momenti in cui il Nara spende del tempo per sé. Il piccolo Ken, praticamente identico a lui, non fosse per l’altezza e per i tratti infantili, osserva la donna, certo che la maschera stia nascondendo il rosso che, però, gli tinge di porpora anche la punta delle orecchie mentre lei gli elargisce quella fugace carezza. << N-non fa niente per i documenti S-Signora Gran Consigliera… >> Biascica il piccolo, evidentemente lusingato dai complimenti alla maschera che indossa. < Sì, gliel’ho fatta e regalata io. Il mio campione ammira molto gli ANBU e chissà che il Generale non lo noti fin dalla tenera età, con questa maschera indosso. > Il Dainin strizza l’occhio all’amica di una vita, per un motivo che entrambi conoscono benissimo, riguardo quest’ultimo argomento. Non appena l’attenzione viene spostata da lui, Ken ne approfitta per rompere le righe e riprendere a scorazzare per casa col suo fidato ninjato di legno, alternando momenti di silenzio a momenti in cui finge di star arrestando qualche mukenin. Ed ora eccoli lì. Due persone totalmente incapaci di socializzare, che stanno parlando del tempo atmosferico, invece che dell’argomento per cui entrambi sanno essere lì. Perfetto. < Certo, dovrei avere del tè nero. > Le risponde, attendendo di esaurire i convenevoli prima di rifugiarsi in cucina. < Non ho mai sofferto il freddo più di tanto, ma a giudicare da come tutti si imbottiscono prima di uscire di casa direi proprio di sì! > Sì, stanno davvero parlando del meteo. Due ninja leggendari, amici da una vita. < E’ una raccolta di poesie e… non è vero che sono buffo! Kaori dice che sono carino! > Solo dopo essersi reso conto di cosa abbia effettivamente detto e di quanto la cosa lo faccia sembrare ancora più buffo, se ne scappa tutto trafelato in cucina per mettere su l’acqua per il tè ed urlarle semplicemente < Siediti pure, torno subito! > [ Chakra ON ]

15:47 Furaya:
 Mostra ancor un sorrisetto gentile e affabile nei confronti del ragazzino, il quale si dimostra davvero un abile Anbu. < Oh, la ringrazio! Che sbadata, la prossima volta non mi farò trovare impreparata! > No, non ci sa fare coi bambini perché non ne ha mai avuto uno. Tuttavia, ci prova, ci prova davvero per quanto risulti goffa a sua volta. Le guance le si colorano di rosso, cercando di mascherarle in qualche modo, portandosi un ciuffo roseo da dietro l'orecchio al volto. Il bambino, fortunatamente, sceglie di allontanarsi dalla Gran Consigliera, la quale può or tirar un sospiro di sollievo e destreggiarsi in quella lussuosa abitazione. < Belli i rami di ciliegio disegnati sul muro. > D'altronde, ha un grosso albero di ciliegio proprio nel Quartiere Nara, nei pressi del Dojo apposito. Ci tiene particolarmente, tanto da curarlo e prendersene cura con le proprie mani, quando non ha qualcos'altro da fare o non venga interpellata per questioni importanti ed urgente. Nel lanciar delle piccole occhiate in giro per la casa, s'avvicina al divanetto presente nella stanza, cosicché possa sedervisi e prendere dunque posto. < Oh, sono sicura che verrà notato presto! Si sta già dimostrando un valido Anbu. > Strizza l'occhio al ragazzino, così come rivolge un sorrisetto di circostanza al padre di quest'ultimo, data la situazione ed il perché di tale frase. < Dunque.. > Bando alle ciance, no? O era ciancio alle bande? < ..ti ritiene carino, eh? > Stuzzica, è diventata persino a brava a velar le prese in giro. < Ed è per questo che-- insomma, ti ha scelto? > Vuole iniziare il discorso in qualche modo, ma a sua volta non è sicura di come farlo. Insomma, è stato Azrael ad invitarla- perché deve sempre essere così difficile per i due parlare di argomenti così.. carini? Non fanno altro che parlare di guerre, soldati, missioni. [ Chk ON ]

16:18 Azrael:
 L’acqua bolle, le tazze ed il vassoio sono pronte, così il padrone di casa ritiene opportuno versara immediatamente nei due contenitori ed immergere in essi le bustine di tè nero, da portare con entrambe le mani nella stanza, ove una Furaya poco a suo agio siede sul divanetto. < Oh. Li ho dipinti io stesso, se ti piacciono posso dipingere anche il Dojo. > Ringrazia per quel complimento di circostanza al riguardo dell’arredamento di casa sua. Ma sono complimenti atti soltanto a ritardare ilvero e proprio argomento. Fa qualche passo nella stanza, quando la Nara decide di stuzzicarlo con quella battuta che lo congela sul posto, facendo affluire tutto il sangue alle guance che si colorano istantaneamente di un color porpora talmente acceso da poter illuminare la stanza come fosse già Natale. < … > Resta interdetto, privo di parole, prima di poggiare il assoio con le due tazze di tè in infusione sul tavolino di vetro. < … > Apre la bocca come per dire qualcosa, salvo poi richiudere la bocca senza emettere suono, per sedersi accanto a lei nella posa più rigida ed innaturale possibile. Schiena dritta, gambe unite e mani sulle ginocchia. Lo sguardo fisso nel liquido scuro all’interno della tazza, che va via via colorandosi sempre più < Mh. > Mugugna, comprendendo che forse la Nara il giornale lo legge eccome. È evidente che sappia. Lo sa. E lo sta prendendo in giro. Bene. < Va bene. Lo hai letto, vero? > Domanda, retorico, tamburellando nervosamente sulla stoffa dei pantaloni grigi. < Ebbene sì. Le ho chiesto di sposarmi. > Ammette, infine, prendendo il tè dal vassoio e portandone un piccolo sorso alle labbra che sì, è ustioonante, ma pur sempre meno bollente delle sue ganciotte rosse in questo momento. [ Chakra ON ]

16:45 Furaya:
 Azrael torna nella stanza assieme a due tazze contenenti del thé nero ancor fumante. < Grazie. > Trae tra le mani la tazzina, la quale denota un certo calore per via del suo contenuto. Scorge il proprio riflesso nello scuro liquido, attendendo ch'egli possa parlare o anche solo anticiparle qualcosa. Contrariamente, non sembra esser proprio il momento giusto per qualcosa di simile poiché l'altro si siede, duro come il marmo- e resta immobile, rosso in volto. < Ah sì? Lo faresti? > Ridipingere il Dojo per far contenta la Nara, la quale par proprio sul punto di accettare una richiesta simile. Soffia leggiadra sulla tazzina, cercando di far riscaldar il suddetto thé prima di poterne bere anche sol un sorso. Non è proprio una lingua ustionata quella della quale ha bisogno in un momento come questo. < S-Senti.. > Borbotta, volgendo il capo dall'altro lato pur di non guardarlo direttamente in volto. Non saprebbe neanche lei come annunciar una cosa del genere. < I-Il giornale, dici? Beh, me lo consegnano ogni mattina in ufficio assieme alle scartoffie.. > Ammette, passando l'unghia lungo la tempia, come se ciò servisse a temporeggiare. Non che la situazione lo richieda, dal momento che stan temporeggiando anche TROPPO. < E-E.. > Borbotta, cercando di trovar giuste terminologie per ribattere a queste notizie. < ..quando ci sarà il lieve evento? C-Cioè, congratulazioni, davvero! > Due disadattati che probabilmente non hanno mai parlato apertamente di situazioni del genere. Provate a vederli quando discutono di piani e missioni e li ritroverete calmi come se stessero sroseggiando un thé, differente da questo. [ Chk ON ]

17:04 Azrael:
 Di certo preferirebbe imbiancare l’intero Dojo senza utilizzare alcuna copia e tinteggiare anche tutti gli altri Dojo di Konoha, invece di stare in questa situazione fortemente imbarazzante. Il Nara non è solito essere impacciato, goffo o quant’altro, ma in quella situazione, con Furaya accanto, trova piuttosto difficile star tranquillo. E, mentre lui è preso a sorseggiare un tè ancora troppo caldo per poter essere bevuto, la donna gli conferma di sapere già tutto e gli fa delle congratulazioni sicuramente sentite, ma assolutamente impacciato. Non sembra quasi di vedere i due Nara più forti ed influenti della Foglia che scherzano mentre sono impegnati nello smantellare una fortezza samurai, per dire. Posa la tazza nuovamente sul vassoio, passando la lingua biforcuta tra le labbra ancora umide per la bevanda appena assunta. < Non so quando sarà. Ci sono ancora molte cose da risolvere al Villaggio e né io né Kaori siamo attualmente pronti per goderci appieno il grande passo, ecco. > Concluderebbe, rispondendole a quanto chiesto. < Oh, a proposito, ho minacciato e forzato quattro ANBU per fare da guardia al Monte dei Volti mentre le facevo la proposta. Di questi tempi non si sa mai quale pazzo fanatico religioso sarebbe potuto arrivare per disturbarci. Quindi, ecco, pensavo di dirtelo per avvisarti. > Fa spallucce, confessando quella piccola marachella che non avrebbe sicuramente dovuto combinare, ma che comunque non pensa avrà particolari ripercussioni. < Per risponderti per quel che riguarda il Dojo… potrei ritinteggiarlo davvero… > Cosa c’entra ora tutto questo? Ci arriviamo presto. Intanto il Dainin si ritrova a voltare il capo per guardare una goffa Furaya in difficoltà almeno quanto lui. < …però solo se mi fai un gran favore. > Ecco, in effetti è per questo che l’ha invitata. È una cosa a cui ha pensato molto, che avrebbe voluto chiedere ad Hitomu, ma ritiene che forse lui dovrebbe celebrare le nozze o magari accompagnare Kaori, essendo loro stati estremamente legati, hanno coltivato un rapporto molto stretto nei suoi anni di assenza, quindi in ogni caso preferisce lasciare il nono alle cure e alle richieste della Hyuga. < Insomma, se tu mi facessi da testimone… potrei sdebitarmi dipingendo il Dojo, ecco. > Lo ha detto. E ora probabilmente i due esploderanno per l’imbarazzo. Quanto sono carini. [ Chakra ON ]

17:22 Furaya:
 Impacciati sembrano tutto fuorché due ninja d'altro rango nel Villaggio di Konohagakure. Son due comunissime persone, probabilmente appaiono esattamente come due civili che han dimenticato d'esser tali. Per sin troppo tempo, han confabulato per risolver i peggiori enigmi della storia o per questioni comunque estremamente importanti. Il Dainin le spiega circa le situazioni poco pacifiche che or attanagliano il Villaggio, poiché perlopiù interessanti ambedue le parti. Assottiglia lo sguardo, storcendo le labbra: < Perché devi per forza minacciare qualcuno per fargli fare qualcosa? > Piega il capo verso la spalla manca con un sopracciglio alzato e lo sguardo or rivolto in sua direzione. < Va bene, comunque, per una protezione dati gli ultimi avvenimenti. Inoltre, sicuro che tu non abbia minacciato anche Kaori? > Per tutti i Kami, ce ne vorrebbe per far una cosa del genere, ma crede fermamente che Azrael non ne sia capace o che- comunque - non ce ne sia stato affatto bisogno. Difatti, le sfugge una risatina a fior di labbra, tranquilla e non eccessivamente accesa. Sa contenersi anche quando deve ridere fortunatamente. Lascia andar il discorso precedentemente citato riguardante gli Anbu, poiché non ha necessità di richiamarlo o fargli ramanzina alcuna. E' stato pur sempre il Generale e si fida ciecamente di lui tanto di quanto si fidava di Hiashi, suo braccio destro. < C-Che favore? > Balbetta, non sapendo veramente cosa aspettarsi. Conduce il bordo della tazzina alle labbra, deglutendo un piccolo sorso del thé prima di rischiar di strozzarsi. "Coff~", si schiarisce la gola, fissandolo con occhi stralunati. < T-T-T-Testimone? Io? > E si auto indica non riuscendo ancora a capacitarsene come vorrebbe. < Sei sicuro che- beh, possa farlo? > Why not! [ Chk ON ]

15:52 Azrael:
 Per fortuna la conversazione, che aveva raggiunto livelli davvero imbarazzanti, viene smorzata da quella battutina piuttosto pungente da parte dell’attuale Generale Anbu. Sa fare le cose senza minacciare qualcuno? Anche Kaori glielo aveva chiesto, gli aveva detto – quella sera stessa – che non era necessario macchiare la propria fedina penale per ogni appuntamento a cui la invita. Le labbra del nara si incurvano in un piccolo sorriso quasi gemello di quello di Furaya, in quella risatina trattenuta, cosa comunque non troppo scontata da vedere sul volto di una donna come lei che trattiene sempre molto le di lei emozioni. < Ho avuto paura di doverla drogare per portarla incosciente all’altare, ma per fortuna mi ha detto di sì anche senza cloroformio. > Fa spallucce, inclinando la testa verso la spalla sinistra anche lui, specchiando perfettamente l’espressione dell’altra. Non è particolarmente sorpreso del fatto che la Nara non si trovi a proprio agio con quella richiesta, sapeva che l’avrebbe messa a disagio, ma in fondo è così che si è sentito di fare. < Sei la cosa più simile ad un’amica che ho. > Direbbe, semplicemente, voltandosi unicamente per prendere un piccolo sorso alla propria tazza, per umettarsi le labbra. < Seppur non al tuo fianco ho presenziato al tuo matrimonio. Ci siamo visti crescere a vicenda, abbiamo combattuto, sofferto, abbiamo rischiato di far saltare in aria il Tempio del Fuoco solo per paranoia… insomma, ne abbiamo passate abbastanza da giustificare la mia richiesta. > Esplicherebbe brevemente, tenendo sempre la tazza fumante tra le dita, battendo ritmicamente gli indici sulla ceramica. < Ho seriamente il dubbio che Kaori lo chiederà ad Hitomu, quindi… mi sa proprio che toccherà a te, se vuoi. > Ecco tutto, non c’è molto altro da dire, se non che deve avere un vestito meno bello del proprio ed i ci colori non facciano a cazzotti con lo sposo, ma per quello c’è sicuramente tempo. [ Chakra ON ]

16:10 Furaya:
 Continua a sorseggiare - di tanto in tanto - il thé nero offertole gentilmente da Azrael, vicino al quale è or seduta. Fortunatamente, il momento imbarazzante ( il primo, per ora ) vien meno quando l'altro replica con egual battuta alle di lei parole. < Meno male.. > Commenta, stringendosi nelle spalle. < ..spero solo non si penta! Altrimenti, il cloroformio dovrai usarlo per davvero. > Quest'oggi, è proprio in vena di fare spirito, la qual cosa è piuttosto singolare e fuori dal comune perlopiù. Soffia e sorseggia ancora una volta, preoccupandosi poi delle successive affermazioni dell'altro. < ... > Sbatte rapidamente le palpebre, non sapendo esattamente cosa rispondere al modo in cui egli la descrive. < Non posso negare che anch'io penso lo stesso di te. D'altronde, sei quello che maggiormente mi è stato vicino in questi anni di buio. > Negativi e veramente da dimenticare. Tuttavia, non è così facile farlo e le cicatrici ancor se le porta dietro, assieme a quelle fisiche. < Sono soltanto lusingata da una proposta simile, perché non pensavo mi venisse mai proposta. > Non ci avrebbe mai scommesso nemmeno mezzo ryo di quelli posseduti. < Oh, beh.. > Abbassa lo sguardo verso la tazzina, aggrottando lievemente le sopracciglia nel farlo. Non sa se ne sarà all'altezza e vuole farglielo capire. < ..potrei accettare..? > Dubbiosa nel dirlo, schiarendosi la voce. < Cioè, accetto, sì. Non ti darei mai un dispiacere, ma- > L'unghia dell'indice ne gratta la cute sulla tempia. < -beh, mi sentirò sicuramente a disagio. > Come non potrebbe, del resto? (?) [ Chk ON | Equip ON ]

16:25 Azrael:
 Sorvolando sulle battute che riguardano le centinaia di cose illegali che il nara sarebbe disposto a fare per raggiungere i propri scopi, nulla di pesante ovviamente, solo qualche piccola minaccia, sequestro di persona e cose simili, si passa alla parte più tenera e romatica di quei due disadattati incapaci di tenere una conversazione che non parli di persone che devono morire o di missioni che devono essere svolte per impedire alle persone buone, appunto, di morire. Molta allegria nel clan nara, insomma. Il modo in cui la donna si sente sempre così fuori luogo in questo genere di cose lo fa sorridere ed intristire al tempo stesso. In parte è felice perché aveva previsto la di lei reazone, dimostrandosi di conoscerla piuttosto bene, d’altra parte èreferirebbe vederla più felice, meno oberata e più realizzata anche nei rapporti sociali. < Sono certo che andrai benissimo. In fondo devi solo assicurarti che io non scappi all’ultimo momento e testimoniare il fatto che all’altare non ci siano solo delle copie, menre il vero Azrael è a Kiri, su una spiaggia con un succo d’ananas dall’ombrellino rosa. > Cerca di buttarla sul ridere, insomma. Non la fa così difficile, essere testimone di nozze non dovrebbe essere troppo un problema. < E poi i testimoni e le damigelle rimorchiano sempre ai matrimoni. > E a cosa poteva pensare, il nostro amato dongiovanni in pensione, se non all’abbordare invitati alla cerimonia? Prende un ennesimok sorso dalla tazza, stavolta certamente più lungo, prima di posarla sul tavolino praticamente ormai vuota, per poi abbandonarsi sullo schienale del divano, allargando leggermente le cosce ed assumere una posizione senz’altro più rilassata. < Anche io mi sento estremamente a disagio… > Le confesserebbe, abbandonando il capo all’indietro per fissare il soffitto intonacato di bianco < …insomma, nessuno mai si sarebbe mai aspettato che io potessi fare il marito. E invece non solo sono convinto di volerlo fare, ma anche di voler mettere su famiglia, un giorno. > Sbufferebbe dalla bocca sonoramente, scuotndo debolmente il capo al solo pensare quanto quella cosa potrebbe sembrare assurda agli occhi di chi lo conosce anche solo superficialmente < E sono preoccupato di come potrebbe prenderla Mekura, in tutta franchezza. Non che ci siano cose irrisolte, ma—non lo so. Fa così strano. È stata con me, è stata una grande amica di Kaori. Non so, come dovrei comportarmi al riguardo? > Domanderebbe, non propriamente sicuro che la donna al di lui fianco possa rispondergli, ma quantomeno dargli un parere utile, ritenendola comunque una persona dalla spiccata intelligenza e di cui si fida. [ Chakra ON ]

17:01 Furaya:
 Egli è certo che la situazione potrà esser tenuta sotto controllo dalla Nara, la quale in verità non sa come comportarsi. Invero, si trova quasi sempre in condizioni tali da esser al centro dell'attenzione, sol per la fama che la precede e per i ruoli che ricopre. In effetti, non è poi così strano. La cosa realmente strana è che deve far da testimone e che, nonostante sia sempre in mezzo alla gente e abbia dialoghi con questa, non sappia rapportarsi come farebbe qualunque essere umano. Nei rapporti, in effetti, non è esattamente quel genere di persona molto espansiva o calorosa, anzi involontariamente trattiene sempre un sacco le emozioni quasi non sapesse gestirle. < Spera per te che non sia necessario usare la Kagemane. Lo Strangolamento dell'Ombra è la mia tecnica preferita. > Perché abbraccia il nemico e lo accompagna delicatamente verso il sonno: che poi sia eterno o momentaneo, dipende esclusivamente dall'utilizzatore. < Dunque, cerca di non farmi consumare Chakra inutilmente. Anche perché, conoscendo Kaori, non te la farebbe certo passare liscia in ogni caso. > Decisamente no. Tutte e tre le Consigliere hanno discretamente forza, così come capacità belliche superiori alla norma per essersi meritate gradi e nomine di altro calibro come quelle raggiunte e tutt'ora occupate. < Rimorchiare? > Fa spallucce, perché non ha veramente pensato a nessuna relazione da quando Kurako è deceduto. Non ha mai avuto intenzione di cercare o di farsi accettare da qualcun altro, così come quando è finita la storia con Reykas. Dopo quel che ha combinato, sbattuto in cella, era palese che tutto andasse a rotoli. Non ha alcun senso continuare una storia del genere. < L'importante è che tu ne sia, innanzitutto, convinto; che tu ne sia certo. > Sentenzia, piegando il capo verso manca prima di riportarlo diritto e sorseggiar nuovamente il thé caldo, volgente ormai al termine. Gli sorride, sicura di quanto appena pronunciato nei di lui riguardi. < Se la situazione s'è risolta.. > Riguardando Mekura e facendosi poco più seria di quanto già non sia. < ..allora, non dovresti preoccuparti. Io penso che sia saggio invitarla, non potresti fare diversamente. Diversamente sarebbe stato chiedere a lei di farti da testimone. Però.. > Prende fiato. < ..alla fine, lei stessa deve accettare che è una storia finita. Purtroppo, le cose non vanno sempre come vogliamo noi. Da parte tua, sarebbe consono oltre che giusto invitarla. E, da parte sua, sarebbe altrettanto corretto prendervi parte e augurarti un buon matrimonio. > D'altronde, entrambi sono abbastanza grandi e maturi. [ Chk ON | Equip ON ]

17:34 Azrael:
 Ascolta silentemente le parole della donna, portando le braccia dietro la testa per sorreggersi la nuca coi palmi. < Uff… > Sbuffa, non tanto per noia quanto per rassegnazione. Rassegnazione al fatto che Furaya ha ragione, eccome se ha ragione. Per quanto riguarda Mekura, ovviamente, non tanto per quanto riguarda quelle scherzose minacce. < Pff. Un giorno, magari, potremo fare uno scontro di allenamento, sono curioso di provare il tuo strangolamento dell’ombra. È una delle mie tecniche preferite, mi trovo d’accordo. Silenzioso, pulito e letale. Anche se preferisco qualcosa di più scenico e cruento, ecco. La mia tecnica preferita in assoluto è il burattino d’ombra. Dà una sensazione di controllo inebriante. > Un piccolo excursus su come, a questi due baldi giovani, piaccia uccidere la gente con il proprio repertorio di clan. Un retaggio familiare che li rende gli assassini perfetti. Che teneroni, i due Consiglieri. Ad ogni modo il discorso pare essersi esaurito, non sembra esserci molto da aggiungere, perché chiedere consiglio alla Nara si è rivelata davvero la cosa giusta. Gli ha detto esattamente quel che gli pare essere la cosa giusta, per cui si ritroverebbe semplicemente ad annuire e ad alzarsi per stiracchiarsi con le braccia verso l’alto e la schiena che si incurverebbe appena all’indietro < Mi sa che dovrò proprio fare così. Volevo mandare qualche ANBU ad invitarla, ma magari per una volta farò le cose da solo. > Ridacchierebbe ancora una volta, per continuare sulla scia delle battutine che i due si stanno lanciando. < Allora suppongo civedremo al matrimonio. io sarò quello all’altare, penso mi riconoscerai. > Tali sarebbero le sue ultime parole, prima di dare un’occhiata fuori dalla finestra per notare come il cielo indichi che l’ora si stia attardado particolarmente < So che è estremamente maleducato, ma devo sbrigare alcune faccende. E tutte queste faccende hanno a che fare col fatto che non so cosa indossare! Magari possiamo andare a fare shopping insieme, che dici? > Le proporrebbe, tendendole la mancina per andare in giro al mercato per comprare vestiti – se lei accettasse – come due brave comare di quartiere. [ if end ]

18:47 Furaya:
 La Consigliera, nonostante resti dentro quattro mura la maggior parte delle volte, riesce ad avere una visione nitida delle cose. Viene informata quasi sempre di tutto quello che accade nel villaggio, dalle questioni serie a quelle di mero gossip. Ragiona su quanto appena asserito dal Nara, il quale pare proprio chiederle un presunto scontro di allenamento. È saggio accettare? Probabile. Perché dovrebbe sottrarsi? Ci rimugina su qualche istante, piegando il capo verso la spalla destra. < Potrei accettare, sì. > Ammette, facendo spallucce quasi volesse far intendere all'altro come stia prendendo sotto gamba la faccenda. Contrariamente, è ben consapevole di chi sta per andare a sfidare, per cui sa anche come deve stare attenta e quali possibili attacchi sarà costretta ad usare, ovviamente nei limiti. < Ma, ovviamente, dopo il matrimonio. Pensa prima a questo particolare evento e poi se ne parlerà. > Gliela pone a mo' di condizione poiché è giusto che si occupi principalmente di una faccenda così importante. Ovvio come, tra l'altro, lui stesso possa avere medesimo pensiero e avviso. Terminato il thè, poggia la tazzina sul tavolino presente nel salotto, così da avere le mani libere. < Il Burattino d'ombra è sicuramente un ottimo strumento per i maniaci dell'ordine e del controllo. > Ridacchia appena, come se stesse appunto insinuando che lui possa esserlo. < No, direi che usare così gli Anbu sia abbastanza fuori questione. È una cosa che devi fare tu. > È con l'indice preme sul suo petto come a voler sottolineare questa specifica. < Ad ogni modo, penso si faccia così in questi casi. > PENSA. Apre, infatti, le braccia e cerca un contatto diretto con il dongiovanni più conosciuto di Konoha. Molte donne invieranno contro la giovane fortunata, così come piangeranno per via del fatto che or si farà uomo.. Impegnato a tutti gli effetti. Lo abbraccia o, almeno, è ciò che vorrebbe fare. < Ahm, sì. Andiamo. > Qualora sia riuscita in quell'abbraccio che ha parecchio di goffo, andranno sicuramente altrove. < Auguri. > Un sussurro. [End]

Una casa. Due asociali e una proposta speciale, che riguarda il matrimonio, ma che di matrimonio non è. E C'E' UN BELLISSIMO ABBRACCIO FINALE, COME SIAMO CARINI.