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con Yumiko, Midori

10:31 Midori:
  [Centro (Strada)] E’ una bella giornata! Il sole splende alto nel cielo, limpido e placido con delle batuffolose nuvole bianche… e invece no. Piove. Il sole marrano si nasconde dietro a dei nuvoloni plumbei mentre questi ultimi riversano sul suolo konohiano litri e litri di pioggia. Quanto drammatica, ma sicuramente è colpa dei Kami. Dopo quest’ampia panoramica del tempo atmosferico manco fossimo dei meteorologi, concentriamoci sulla piccola ed esile figura che cammina per le strade del villaggio, dirigendosi verso il centro, zona più viva del villaggio. E’ alta un metro e un tappo, e quasi mai dimostra i suoi 17 anni di età, sia per il fisico, data l’altezza, che per i comportamenti a volte piuttosto infantili. Nonostante il fisico minuto almeno può dire di avere le curve giuste al posto giusto che rendono la figura elegante e tutto sommato carina, dai. La pelle nivea ricopre il suo corpo, abbracciando lineamenti in viso che sono dolci e gentili, mettendo in risalto gli occhi grandi e blu, come il mare, che presentano pennellate lievi di viola. A incorniciare il viso ci sono i capelli, i quali hanno rubato al cielo della notte il colore nero, ricadono morbidi come un manto a ricoprirle la schiena e le spalle, quest’oggi tenuti sciolti. Sul capo svettano due orecchie nere da gatto, foderate di rosa, oggettistica con la base di un nero cerchietto che si mimetizza tra i capelli. E che ci fanno lì due orecchie da gatto? Ancora una volta si è dimenticata di togliersele dopo aver fatto divertire qualche bambino. Senza speranza. Un vestito blu le ricopre il fisico, deliziose maniche corte a sbuffo, scollatura così detta a barca leggermente arricciata, cintura nera a stringerle la vita e la gonna che cade morbida a sfiorarle le cosce. Delle calze nere le ricoprono le gambe e ai piedi ha inforcate un paio di scarpette nere belle lucide, un fiocchetto morbido e piccolo è cucito al petto; con la destra regge inevitabilmente un ombrello blu, con tante simpatiche stelline gialle disegnate sopra. Borsa a tracolla e sacchetto di plastica che tiene appeso al braccio sinistro piegato, all’incavo del gomito, bella pronta per fare le commissioni del mattino. Sorridente come pochi nonostante la giornata uggiosa.

10:54 Yumiko:
 Ecco che comincia una nuova giornata. Il cielo quando si era svegliata era tinto di un azzurro tetro, essendo le cinque del mattino, cominciando a macchiarsi di nubi scure portatrici di nefande novelle. La giovane Tetsuana si era preparata, come ogni mattina, con lo scopo di andar al mercato di Konohagakure no Sato, così da poter aprire il piccolo negozietto di armi e armature del bestione...il fabbro. Il corpo verrebbe, dopo una attenta toelettatura, ricoperto con vestiti leggermente più pesanti del solito,aspettandosi un abbassamento delle temperature: un paio di jeans andrebbero a fasciare le leve inferiori, dal tessuto azzurro chiaro, macchiato sulle cosce e sulle tibie da un decoro marrone somigliante a dei flebili e delicati petali di rosa...o chiazze muccate, dipende dalla poesia dell'osservatore. Il petto verrebbe coperto con un reggiseno nero, di raso, ma al contrario del solito su questi verrebbe posta una maglietta nera, dal tessuto sintetico, smanicata e a collo alto. Scarpe classiche di stampo maschile, a punta e fatturate in cuoio, e un lungo trench nero, aperto sul davanti, avente una enorme chiazza bordeaux scuro sul lato destro, a causa delle ferita riportata durante l'ultima, e prima, missione svolta dalla genin, la quale non ha ancora avuto modo di pulire a dovere l'indumento. Ultimo particolare sarebbe quel cappellino di lana bianca dove, subito sopra la piccola visiera, la stessa fantasia dei pantaloni farebbe nuovamente la sua comparsa, questa volta in una tonalità chiara di giallo-ocra. Null'altro sarebbe indossato, nemmeno la sua arma, la sua wakizashi, in quanto non ha alcuna intenzione di dover dire ai compratori che quest'ultima non è in vendita..."tra tante armi vogliono proprio la mia?" Andrebbe a pensare ogni volta. Capelli a caschetto corvini andrebbero a fuoriuscire dal cappello, incorniciando quegli occhi gialli, i quali dimostrano tutto il sonno perso per questo ca...polavoro di lavoro. I passi si sarebbero mossi lungo le strade della città, fino a giungere, poco dopo le 6, al chiosco, non avendo nemmeno il tempo di aprire prima che il cielo decidesse di voler lavare la povera houjutser, la cui risposta sarebbe già nota, essendo adoperata nei più disparati momenti della sua vita...<cazzo!>. La corsa sarebbe obbligatoria, in modo che possa trovare riparo all'interno del chiosco stesso, andando ad aprire le due ante dall'interno e cominciando con la solita frase, ripetuta come un matra...il gomito destro andrebbe ad esser poggiato sul "davanzale" dell'apertura del chiosco, portando il viso sulla corrispondente mano aperta, con occhi vitrei e la voce atona...<prego signori, qui le armi migliori di Konoha...> "E grazie al kunai, siamo gli unici a venderle!".

11:08 Midori:
  [Centro (Strada)] Non le dispiace la pioggia, il suono almeno, quello è divino, perché non le piace finire zuppa e bagnata, quello no! La sensazione dei vestiti appiccicati al corpo e dei capelli bagnati che la fanno sentire infreddolita anche no, diciamo che le piace la pioggia solo quando se ne sta al caldo sotto il suo bel piumone, magari bevendo una cioccolata calda. Hashikuccio questa mattina ha deciso di annaffiare un po’ queste belle foglioline, per farle crescere sane e forti! Bello, eh, ma poteva farsi anche un po’ di fatti suoi. Ennesimo sospiro che libera dalle labbra, carnose e rosee come un piccolo bocciolo di rosa. La sua camminata si arresta dinnanzi a un negozio di stoffe, lì entra e dopo un’attenta analisi della merce decide di comprare quel tessuto viola-morte che serve tanto a sua madre per addobbare la casa/ufficio. Qualche soldo che viene lasciato e lei ne esce vittoriosa con la sua stoffa. <Commissioni finite!> esclama verso il nulla, perché è da sola e i Kami solo sanno con chi diamine sta parlando. In marcia mentre ora pensa a comprarsi qualcosa di sfizioso e buono da mangiare, magari qualche dolce o della carne da potersi cucinare. Se la sta prendendo comoda lei, che ancora non ha finito le lezioni in accademia ma a quanto pare non sembra struggersi dalla fretta di legarsi in fronte un coprifronte. <Bisognerebbe chiamarlo in altro modo… insomma non tutti i ninja se lo legano alla fronte, alcuni lo mettono sui vestiti o al braccio, ma mica lo chiamano copribraccio.> e niente, mormora per conto suo come una piccola pazza mentre ora passa davanti ad un altro chiosco, come dire, inusuale per lei. Non si era mai fermata ad osservare le armi in vendita perché non aveva mai sentito un’attrazione particolare per le stesse, però è stata attratta dalla giovane annoiata che pare ripetere una frase come un mantra. <Sembra un lavoro noioso!> così senza farsi gli affaracci suoi esclama in direzione della ragazza dagli occhi gialli, tono squillante e solare, così come il volto che sembra brillare con quel sorriso gentile e amichevole. <Non ti piacciono le armi?> perché è quello il messaggio che passa per la nostra giovane Senjuu impertinente ed invasiva.

11:21 Yumiko:
 Le ore passano...giungono le sette di mattina, le otto, le...non sa nemmeno che ore siano, sa solo di aver ripetuto così tante volte quel mantra che sarebbe più facile contare quanti kunai sono stati utilizzati dall'albore dei tempi. Il cielo continua a piangere...come se avesse qualcosa di cui lamentarsi. È lì, fermo, riscaldato dal Sole e deliziato dalla Luna. Ogni tanto viene coperto da nuvole che poi vanno via... perché diamine piangi!? Le dita della mancina andrebbero anch'esse al davanzale, tanburellando con le unghie sulla lignea superficie, mostrando la nera cromatura dello smalto e i tatuaggi sulle falangi che, una per ogni dito, andrebbero a scrivere la parola D-E-A-T-H, così come anche sulla gemella, ora impegnata a sorreggere il di lei capo, per evitar si schiantare la fronte sul l'asse di legno e morire di colpo. Il tempo passa, mentre le gambe andrebbero ad accavallarsi, la destra sulla sinistra, essendo seduta su uno sgabello...o data la comodità, una sedia per le torture. "Ma già non c'è nessuno che compra di solito, perché devo aprire quando piove?" Si chiederebbe retoricamente in mente, mentre, all'improvviso, una voce femminile le scuote la mente, le fa spalancare gli occhi e la fa scattare in piedi..<no signorina, le armi sono la mia vota, e qui vendiamo le armi migliori, di cosa ha bisogno?> Chiederebbe, osservando la ragazzina da capo a pied...busto, a causa dell'occultamento fornito dalla struttura edile del chiosco, andando a notare quel frontino con orecchie di gatto, ma passando oltre...lei ha chiazze di mucca sui pantaloni. <Lei è un tipo da shuriken, quanti ne vuole? 1?2?10?50?> Chiederebbe infine, sperando che la ragazzina sia un'acquirente, attendendo, ivi, una replica dalla...quattordicenne?

11:35 Midori:
  [Centro (Strada)] Rimane affascinata dalle mani della signorina, dalle unghie smaltate e i tatuaggi presenti sulle falangi che formano la parola DEATH… hanno qualcosa in comune! Ma a parte emozionarsi per ogni minima sciocchezza, la giovane Senjuu osserva come l’altra vada a raddrizzarsi, attivandosi di colpo e facendo intuire che forse la noia era data dal fatto che ha pochi clienti. <La tua vita? Quindi ne sei pratica!> che acume, che intelligenza dimostrata. Al contrario la nostra eroina è già tanto che sa lanciare qualche arma, ma non si può dire che ne sia esperta. La venditrice prende il via e inizia a vendere i suoi prodotti, come è giusto che sia, alludendo a shuriken e a quantità esorbitanti. Si sente quasi in imbarazzo nel dover rifiutare e magari dare una delusione alla ragazza, però è quello che deve fare sollevando la mano sinistra, palmo aperto verso di lei, e ampliando un sorriso gentile e imbarazzato. <Io non me ne intendo molto di armi, mi spiace…! E’ già tanto se so lanciare qualche kunai o shuriken appunto… o impugnarlo senza ferirmi.> ridacchia appena anche se non ha fatto nessuna battuta se non sottolineare la sua incapacità. Cioè, lei vende fiori, totalmente all’opposto con le armi! <Come mai quei tatuaggi?> allude ovviamente alla scritta DEATH, ma noi tutti chi stiamo chiedendo: come mai non ti fai gli affari tuoi? E rimane così, adesso è lei in attesa di una risposta salvo poi scuotersi appena per aggiungere celermente una presentazione. <Scusami, mi chiamo Midori Senjuu! Stai lavorando e non vorrei disturbarti, ma fin quando non arriva qualche altro cliente spero di non infastidire troppo.> ammette candida e genuina, con la sola voglia di fare amicizia e niente più. Perché proprio una ragazza che sta lavorando, non si sa, ma semplicemente perché l’ha attratta con i modi di fare, gli occhi, le unghie e i tatuaggi. C’è da dire che non sarebbe una sorpresa se ricevesse insulti e venisse cacciata via, lo si potrebbe anche capire!

11:55 Yumiko:
 La faccia, l'espressione, la mimica...tutto va a pu...lirsi. il viso della genin andrebbe a riprender una forma consona, e non la maschera di un venditore che ti venderebbe anche sua madre. Le parole della giovane la fanno rilassare, portandola a sedersi nuovamente su quello sgabello della morte e andar, solo ora, a replicar verso la giovane le desiderate risposte. Occhi che vanno a fissare la propria mano destra, per poi andar a rialzare lo sguardo in direzione della giovane, chiosando<questi? Mmmh...li ho fatti a quattordici anni tra un allenamento e l'altro...o meglio, me li ha fatti il tatuatore della fortezza...> Andando a nominare cose che la giovane probabilmente non ha idea a cosa associare, continuando in seguito<...gli altri cinque poi li ho fatti dopo> andando ad alzarsi le maniche del trench e facendo comparire i due soli stilizzati sui dorsi delle mani, aventi soli quattro raggi, come se fossero delle rose dei venti, mentre sugli avambracci sarebbero presenti altri soli, sempre in nero, rinchiusi in dei cerchi di cromatura uguale, mentre gli altri non andrebbe a mostrarli, in quanto dovrebbe spogliarsi. Fatto ciò le maniche andrebbero riportate distese, andando a riprendere a parlare, così presentarsi a sua volta...<Yumiko Kamakura, piacere. Comunque puoi rimanere quanto vuoi, tanto non arriverà nessuno finché piove> ed ecco la sentenza! Il cielo smette di piangere, il tintinnio delle goccioline che collidono con le pozzanghere va a placarsi, lasciando solo l'odore della priolina, cosa più bella della pioggia. Lo sguardo andrebbe a portarsi verso il cielo, aggrottando le spalle innalzando le braccia, quasi fosse crocifissa e andrebbe a lamentarsi sonoramente...<davvero?sei serio?bastava così poco?>. Chiederebbe ai numi, per poi andar a riportare attenzione alla giovane, andando a chiedere verso ella informazioni a lei non dovute...<sei una shinobi o...?> Terminando così il suo dire, attendendo una di lei replica.

12:08 Midori:
  [Centro (Strada)] E lei rimane lì, di fronte alla ragazza con espressione sorridente e sinceramente speranzosa che l’altra abbia voglia di parlare un po’. Queste cose qui, no? Amicizia, essere sociali, lei adora esserlo. Amplia il sorriso solare quando ella le risponde e non con un insulto, ma con una effettiva risposta che lascia la nostra giovane fogliolina un po’ interdetta, perché appunto non ha idea di che fortezza si stia parlando. <Oh, vivi in un castello?> domanda abbastanza scioccamente per poi far seguire altre domande, perché lei ha la parlantina facile. <Come mai te li ha fatti? Li hai voluti tu, era tipo… l’età ribelle? Io non ho mai avuto un’età ribelle, o forse si, ed è per questo che mi sono impuntata a vendere fiori anziché preparare cadaveri!> ammette con leggerezza disarmante, andando a ridere giusto appena divertita dalle sue stesse parole, divagando come suo solito. E segue un sommesso <Oooh…> man mano che osserva ogni tatuaggio che la ragazza vuole farle vedere. <Hanno un significato preciso?> ogni tatuaggio solitamente ha un significato per chi se li fa, ed è curiosa di sapere se è effettivamente così anche per la ragazza che va a presentarsi, quindi prende il nome di Yumiko. <Piacere, Yumiko!> e i Kami ascoltano il lamento delle giovani scacciando la pioggia e facendo brillare il sole. Brillare non in senso di esplodere o saremmo tutti morti, ma risplendere, ecco. Solleva anche lei il naso all’insù, osservando il cielo mentre le nuvole svaniscono e si affretta a chiudere l’ombrello, scrollandolo verso il terreno. <Oh, i Kami sanno essere dispettosi a volte. Mi sono lamentata con Hashikuccio tutta la mattina, ma a quanto pare solo ora ha deciso che ha annaffiato abbastanza le sue foglioline!> poi osserva Yumiko. <O forse per farmi un dispetto ha dato retta e te, piuttosto che a me.> birbone il caro e buon vecchio Hashirama. <Comunque no, non sono ancora una kunoichi! Sono allieva per il momento, credo mi manchi una lezione? O un paio… tu invece?> fin quando non arriva nessun altro se la prende comoda, ben intenzionata a parlare se non si fosse capito.

12:25 Yumiko:
 La genin andrebbe a seguire tutto il fiume di parole della giovane, avendo un brivido riguardo alla preparazione funebre...NO, ASPETTATE...una Senjuu figlia di becchini? Legno uguale bare, fiori uguale corone onorarie...la sua famiglia possiede delle capacità industriali illimitate con il minimo costo! Forse sarebbe meglio averla come amica...insomma, deve essere ricchissima! Ma non pensiamo a questo ora, e per l'amor di Dio, Yumiko basta pensare a nuotare nei Ryo. Le parole della ragazzina andrebbero a continuar a catturare l'attenzione della houjutser, per poi ritrovarsi nella condizione di dover rispondere all'ultima domanda postale. Le rosee verrebbero umettate rapidamente prima di prender a parlare, andando a deglutire e chiosando...<io sono una genin. Provengo da Tetsu no Kuni> poi vi sarebbe la domanda riguardo i tatuaggi, alla quale andrebbe a replicare un po' confusamente...<i soli erano tipo ricerca di libertà e felicità...il cerchio nero è tipo la condizione di non raggiungere la felicità, quasi fosse chiusa in un vaso di Pandora...> Andrebbe a spiegare, per poi continuar con altri argomenti...<essendo una futura kunoichi saprai dei cultisti che hanno fatto un po' di casino in giro,no?> Chiederebbe, quasi a volerla mettere in guardia, senza dare, in caso di risposta negativa, troppi dettagli ad una... temporaneamente civile.

12:37 Midori:
  [Centro (Strada)] Che la sua vita forse una barzelletta lo sapeva già, e meno male che non le ha detto quando è il suo compleanno, perché potrebbe risultare ancora più divertente. No, non è il giorno dei morti/santi, ma halloween. Però a voler fare una panoramica piuttosto generale sulla vita della Senjuu si potrebbe affermare che di famiglia sta bene, molto bene. Insomma non ci sono tante imprese di pompe funebri come la loro, sono i migliori. Oltre al negozio di fiori annesso che non solo esiste per le corone onorarie, ma anche per essere un semplice negozio di fiori. <Tetsu no Kuni… mmm… e come mai sei qui? Ti sei trasferita?> ovviamente dato che lavora qui, ma a quanto pare lei ha il primato delle domande più stupide. Meno male che si frena dal dire che invece lei è nata e cresciuta a Konoha, e grazie tante essendo Senjuu. <Oh… se le armi sono la tua vita e sei genin, vuol dire che… uhm… sei specializzata nella armi una…> non le viene il termine e dire che studia così tanto in questi giorni, ah, si! <Houjutser?> che bello cercare di mettere in pratica le proprie conoscenze. Ma bando alle distrazioni, lei ascolta con cura tutta la spiegazione sui tatuaggi, ricollegandoli a questa famosa fortezza e iniziando a farsi un’idea tutta sua. <Ti sentivi un po’ incatenata?> è quello che balza all’occhio, una ricerca di una libertà e felicità a volte troppo lontana o nascosta perché chiusa da qualche parte. <Ma ora? Hai trovato la tua libertà e la tua felicità?> domanda con un tono più dolce, persino i lineamenti e il sorriso diventano più caldi, osservando occhi negli occhi Yumiko. <Cultisti?> ah, già, i cultisti. <Quelli strani ammantati con le maschere, vero? Sono… pericolosi?> sembra vivere in un mondo tutto suo, o forse è solo tarda di comprendognolo. Bisogna avere pazienza perchè il suo cervello si deve ricordare dettagli e notizie per poterle poi elaborare e cercare di seguire un discorso come si deve con la ragazza.

12:55 Yumiko:
 Fortunatamente la giovane non conosce la data di nascita della Senjuu...potrebbe essere un argomento di cui ridere per ore, ma non come sfottò, ma come esempio di quanto Kami possa essere spiritoso. Per quello che invece sa è che la giovane sta studiando, essendo a conoscenza del termine "houjutser" andando ad annuire con il capo e continuando con poche parole...< Si, sono una combattente armata, ma prediligo le spade e poco le armi a distanza...> Direbbe, per poi andar ad ascoltare il continuo chiosar dell'altra sui suoi tatuaggi e sui cultisti. Ancora una volta andrebbe ad umettarai le labbra, per poi replicare in ordine...<non so se l'ho trovata, ma almeno non sono più prigioniera di mio padre, che è morto essendo un nemico di Konoha...per continuar a parlare di nemici di Konoha, i cultisti sono degli individui che cercano di reclutare persone per la loro setta religiosa devota a Tsuku...yomi? Vabbhe, una cosa del genere comunque. Dalla magione è stata divulgata la notizia che vanno uccisi a vista, ma voi deshi se ne vedete uno allontanatevi e avvisate ninja presenti o autorità competenti, in quanto potreste essere in pericolo contro di loro.> Andrebbe a spiegare la houjutser, continuando nella spiegazione... evitando dettagli<sono stati anche partecipi di un tentato furto ai danni del villaggio, ma sono stati prontamente fermati> dalla sottoscritta < quindi ogni loro buon intento di apparire innocenti agli occhi dei cittadini è da considerarsi nullo. Sono pericolosi e vanno fermati per il benessere del villaggio> direbbe, infine, pensando, inoltre "e in caso, proteggiti i fianchi"...ma quello non è un consiglio utile...uno utile sarebbe "impara a schivare" ma probabilmente è un consiglio più per se stessa che per gli altri.

13:07 Midori:
  [Centro (Strada)] Figurarsi se lei riesca ad immaginarsi a tenere in mano una spada, ma può scommettere che la ragazza sia invece una danzatrice provetta con la spada, da come ne parla e come si pone, conosce ciò che maneggia e sa di cosa sta parlando. <Deve essere un’arte molto raffinata, vero?> così sembra, almeno fino a quando non si feriscono a morte le persone, su quello ci deve ancora lavorare in effetti. Di sicuro rabbrividisce di colpo nel sentire la mezza e veloce storia di Yumiko, prigioniera del padre poi morto in quanto nemico di Konoha. Le si stringono stomaco e cuore ma non sa esattamente per cosa. <Mi spiace molto.> il tono grave e l’espressione cupa, la sua felicità le sembra un po’ fuori luogo rispetto al vissuto di Yumiko. Lei non può comprendere nemmeno una briciola di quanto detto, essendo letteralmente cresciuta bene, a parte la preparazione dei cadaveri, ma quello non conta. Rimane in silenzio e quasi non si rende conto che la giovane sta andando avanti a raccontare ma questa volta alludendo al culto, ai membri, a quello che hanno fatto, un tentativo di furto e alla dea alla quale sono devoti. Tsukuyomi, appunto, che fa parte della cerchia dei Kami che ogni tanto nomina. Non capisce però, solleva un sopracciglio. <Mi sembra… esagerato. Insomma, uccidere a vista dei semplici religiosi? Hanno tentato di rubare qualcosa, mica di sterminare il villaggio!> esclama con un leggero e nervoso sorriso sulle labbra, la sua è una battuta ma le sembra davvero esagerato uccidere a vista dei cultisti. <Perché vengono ritenuti tanto pericolosi? Sono devoti a una dea e hanno tentato di rubare qualcosa, ma… insomma, perché così tanta tensione?> vuole capire bene, perché non vuole trovarsi nella situazione di essere troppo ingenua per capire se sono o no pericolosi per lei, ma soprattutto per il villaggio. Un ladro non è certo un pericolo di vita per il prossimo, e nemmeno un religioso, certo se sfociano in sette sataniche dove fanno sacrifici umani, allora è un altro conto! Ma spera i Kami che non sia così, sarebbe alquanto orribile.

13:23 Yumiko:
 Le parole di 'Crisantemo' giungono alle orecchie della houjutser, la quale andrebbe a non replicare riguardo il proprio passato, non volendo spiegare più di quanto sia dovuto del rapporto del padre e della di lui dipartita, ma invece andrebbe a concentrarsi sull'argomento cultisti, il quale andrebbe sottovalutato dalla piccola avanti a lei e quindi, andando a fare un respiro profondo, che vedrebbe i propri polmoni riempirsi al massimo della loro capacità, per poi svuotarsi come un palloncino bucato, andrebbe a prendere nuovamente la parola per dare nuove informazioni, per quanto non dettagliate, per far entrare nella mente della Senjuu la pericolosità di tale setta. <quando hanno provato a fare quel furto diciamo che non sono stati troppo gentili con i ninja che li hanno fermati, ma comunque sia devi capire una cosa che ti servirà per il resto della tua vita da kunoichi...se un ordine arriva dall'ufficio dell'Hokage, quell'ordine è legge assoluta. Si può non rispettare la decisione, si può pensare che sia esagerata, ma comunque bisogna fare quello che bisogna fare. Non ho il grado per saperlo, ma non sono sicurissima che il loro crimine più efferato sia stato un tentato furto....ma siamo militari e da tali dobbiamo comportarci> direbbe, ripetendo perfettamente le parole sentite lungo tutta la sua infanzia da padre e dai suoi più stretti collaboratori. Sarà per la sua infanzia che per quanto riguarda gli ordini lei è così attaccata al ruolo di mandante, vedendo il Kage come il suo Daymio, e quindi andrebbe a seguire ogni suo ordine senza batter ciglio, pena il seppuku o l'arakiri. Le dita tornerebbero a tamburellare sulla lastra lignea, per poi andar a riprendere un argomento un po' meno macchiavellico, quale il codice ninja, andando a domandare alla giovine...<bhe, il tuo percorsi di studi come prosegue? argomenti più scoccianti, lezioni più semplici? insegnanti più rompipalle?> chiederebbe, non per vera curiosità, ma solo perchè quella visita mattutina le ha riempito del tempo in cui avrebbe continuato a ripetere quel mantra all'infinito, e comunque parlare con un'altra ragazza ogni tanto non dovrebbe essere male...giusto?è così che funziona la socializzazione?

13:35 Midori:
  [Centro (Strada)] Oh, comprende perfettamente quello che le viene detto, e non sottovaluta la situazione, solo che da quanto sa le sembra esagerata, tutto qui. I Kami lo sanno quanto lei debba andare contro corrente, se una cosa non le va lo dice, arriverebbe persino a non farla se non la ritiene idonea ai suoi principi morali. L’espressione si fa seria ma dolce allo stesso tempo, annuendo alla spiegazione molto dettagliata che la ragazza va a farle, la prende davvero in considerazione in quando Yumiko è avanti a lei come esperienza sul campo, di vita e di grado anche. Non si sognerebbe dunque di darle torto, ma questo non vuol dire che non dovrebbe dire la sua in merito. Una civile conversazione. <Comprendo quanto hai detto, ma penso anche che bisogna ragionare con la propria testa senza essere ciechi. L’ordine può anche essere quello di eliminare a vista dei religiosi, ma se ho modo di fermare il nemico senza ucciderlo o se mi si arrende, non vedo perché seguire comunque l’ordine. Bisogna anche saper valutare caso per caso, persona per persona, almeno io credo!> sorride ma non in maniera svampita o superficiale, è un concetto che abbraccia e che ritiene molto importante. Lungi da lei predicare per far cambiare idea all’altra, sia chiaro! <Io voglio essere una kunoichi per difendere il villaggio, le persone che amo e le persone innocenti che non si possono difendere da sole. Per difendere Konoha, e tutto ciò che la riguarda, ma anche per difendere chiunque si trovi in difficoltà. Se posso farlo anche risparmiando la vita a un nemico sconfitto, perché non dovrei?> pur combattendo con tutte le sue forze, se ne ha la possibilità, SE, allora perché aggiudicarsi il diritto di togliere una vita? <Ci sono già gli anbu che devono seguire letteralmente gli ordini dell’Hokage, io voglio ragionare di testa mia senza mettere in pericolo chi devo e voglio proteggere!> abbastanza contro corrente, dicevamo. Esclama quanto detto e torna a brillare col suo sorriso. <Ovviamente è solo una mia idea, ma rispetto il tuo punto di vista.> ammette serena, per poi passare alla domanda sull’accademia. <Il mio percorso… procede bene! Le lezioni sono tutte interessanti, la prima è stata lunghissima e sono stata quasi sempre in piedi. Nell’ultima ho imparato i metodi per sostituirmi e il sensei era un pazzo scatenato!> esclama esterrefatta, finalmente può parlarne con qualcuno che non siano i suoi genitori, e i genitori ringraziano. <Ha messo una carta bomba sul banco per stimolarci, disse lui, che paura! Alla fine erano solo coriandoli, ma ha comunque lanciato dei kunai con l’intenzione di trafiggerci, ti rendi conto? Sempre per stimolarci, disse lui, ma era un nano pazzo.> trascinato via da un altro sensei poi. <Gli altri sensei sono stati spettacolari… ho conosciuto Kaori Hyuga e Azrael Nara, cioè sono leggende qui, sai che tensione!> e fermatela se no andrebbe avanti a parlare all’infinito!

14:10 Yumiko:
 Con argomentazioni giuste, anche la piccola Senjju, che in realtà è coetanea di Yumiko, andrebbe a fare la propria analisi sull'argomento trattato, esprimendo il suo dissenso per ordini che non sono oggettivamente e comunemente accettabili da tutti, ma almeno, a differenza di altre persone, non è dotata della presunzione di voler, ad ogni costo, convincere il proprio interlocutore con la propria idea. In seguito si andrebbe a trattare l'argomento accademia, edificio che lei, se non per lo svolgimento dell'esame genin, non ha vissuto minimamente, avendo acquisito tutte le proprie conoscenze e nozioni attraverso insegnamenti alla roccaforte samurai nella propria città d'origine. Fortunatamente sa di cosa stia parlando la ragazza che ha di fronte, soprattutto quando parla dei due consiglieri, permettendosi un piccolo inciso al completamento delle parole dell'altra...<ah i consiglieri, si sono stati loro a portarmi al Villaggio e Kaori Hyuuga si è messa a disposizione anche per una mia ferita, essendo un medico dell'ospedale, consigliera, capoclan, shinobi...ma ce l'ha una vita privata quella poveretta?> andrebbe a domandarsi, notando quanto elevato sia il numero di incarichi ad essa assegnati. Qualche rumore proverrebbe dalla fucina, alle spalle del negozietto...un continuo e acutissimo tintinnio di martello che batte su un'incudine. Ogni tintinnio è una pulsazione alla tempia della giovane houjutser, la quale, alla decima, andrebbe a sussurrare...<io quel martello glielo nascondo...puoi mai lavorare due ore al giorno, sempre a quest'ora e sempre così rumorosamente?> chiederebbe retorica, riferendosi al proprietario del chiosco e suo datore di lavoro, per poi riprendere a dare attenzione alla Senjuu, continuando a dire <senti, dato che tra poco commetto un omicidio, se qualche volta ci si prende qualcosa insieme, magari quando abbiamo qualche altro pettegolezzo, così magari quando sarai genin ci assegnassero ad una missione in comune potremmo avere già un feeling di base con il quale saper cosa aspettarci dall'altra!?> chiederebbe, semplice, concisa e schietta...non che la prima missione l'abbia vissuta con una compagna incapace o altro, ma nessuna delle due sapeva cosa l'altra fosse in grado di fare...anche se è una cretinata: se vedi una ragazza con una wakizashi in mano e che si lancia con un kunai verso il nemico non puoi aspettarti che faccia un genjutsu!

14:31 Midori:
  [Centro (Strada)] Uno scambio di idee civile e sereno, le è piaciuto! Ognuna delle due ha detto quello che pensava senza aver la presunzione di far cambiare mentalità all’altra e il tutto si è concluso in modo molto normale e tranquillo. Sposta il peso da una gamba all’altra, tenendo il sacchetto ora con una mano e poi con l’altra, non c’è segno di impazienza, giammai! Ma stando sempre in piedi un po’ di fatica l’avverte. <I consiglieri esatto!> esclama mentre le si illuminano gli occhi blu. <Hai ragione, non sembra avere un attimo di respiro, o un attimo da dedicare a se stessa, sempre dietro alle lezioni, al villaggio, all’ospedale, al clan…! E’ una persona importante, ma non c’è solo la fama, ci sono anche i doveri che magari non ti fanno dormire la notte dallo stess.> per questo si era offerta di passare una giornata così per rilassarsi. <Tu invece? Lavori qui e sei una kunoichi, hai altri interessi?> come sempre trova il modo di interessarsi alle altre persona, curiosa come un gatto. <Io lavoro al negozio di fiori dei miei, ma l’ho già detto, scusa! Loro invece si occupano delle salme… ma ho già detto anche questo… uhm… ho un cane e un gatto!> esclama gioiosa per aver trovato qualcos’altro che potrebbe interessarle, ci sarebbero molte altre cose, ma si limita, per la gioia dei Kami. E poi ecco che il tempo viene scandito dal ritmo di un poderoso e fastidiosissimo martello. Sgrana gli occhi osservando la ragazza, immaginandosi come lei possa lavorare con quel frastuono nelle orecchie. <Ti aiuto a nasconderlo? Non sembra per niente il massimo per le tue orecchie!> e nemmeno per quelle del fabbro, ma magari lui si protegge. <O vuoi dei tappi per le orecchie?> che gioia sentire tutto ovattato! Ed ecco che Yumiko va a proporre qualcosa che fa letteralmente schizzare la giovane Senjuu verso il cielo… metaforicamente parlando. Sorride da orecchio a orecchio, ancora un po’ e le viene un crampo, mentre gli occhi si illuminano di immenso proprio come la poesia. <Oh, ma mi piacerebbe! A me piace il ramen, potremmo andare a prenderci del ramen! Oppure… se preferisci altro, quali sono i tuoi gusti? O potresti venire a casa mia, ti cucino qualcosa! O al negozio, così ti mostro i miei fiori… tu mi hai mostrato le tue armi!> circa, ma l’entusiasmo e troppo e lei prende a pigolare come suo solito. <Sicuro, il feeling tra i compagni di squadra deve essere forte, e necessario.> annuisce, sicura di sé. <So già che utilizzi le armi e preferisci le spade nel corpo a corpo! Io… uhm… ancora non so, devo ancora finire, ma credo di predilire il ninjutsu. Quindi…> la guarda senza fermarsi. <Una volta genin saremo compagne di squadra? Posso già considerarti mia amica? Cosa ne pensi dei soprannomi?> mettetele una patata in bocca per l’amor di Kami! Troppo emozionata, troppo tutto, le parole le scorrono veloci dalle labbra senza sosta.

14:43 Yumiko:
 Ecco che Yumiko ha scatenato la più grande delle catastrofi, peggio di una guerra ninja, peggio dell'attacco di tutti i cercoteri, assolutamente peggio della tragica morte del nostro Kage e la conseguente liberazione della volpe...aver dato via libera alla lingua di Midori. Un fiume in parole che vendono offerte alle orecchie della giovane, la quale andrebbe, passivamente, investita da tale getto di fonemi rimanendone incastrata, prigioniera...vittima. Solo alla fine, in un secondo di pausa, ne approfitterebbe per andar a chiosar qualcosa anche lei, risolutivamente...<allora...facciamo da Ichiraku o da te, dimmi tu, mi è uguale, semplicemente non vorrei disturbare i tuoi genitori con la presenza di un'estranea> viva < in casa loro...per quanto riguarda fare team, bhè, non sono certa che potremmo scegliere noi, ma in caso non ho nulla in contrario e per i soprannomi, nulla in contrario Ciclaminno> andrebbe a dire, arricciando le rosee in un sorriso e facendo un occhiolino con l'occhio destro, per poi, infine, andar a dire alla sua nuova amica...<ora, non vorrei sembrare sgarbata, ma devo andare sul retro ad aiutare il bestione...a quest'ora forgia gli shuriken e ha le dita troppo grosse> direbbe, mentre un 'HEY!!!' andrebbe ad elevarsi dal retrobottega, attendendo la replica della Senjuu, prima di andar, effettivamente, fuori dalla portata visiva della piazza, ma non senza aver chiuso le ante della 'finestra' del chiosco, così che nessuno possa rubarne il contenuto.[end]

14:51 Midori:
  [Centro (Strada)] Esattamente quello che non bisognerebbe mai fare, ovvero darle via libera di esprimersi senza limiti. Non sa tenere a freno la lingua se ha qualcosa da dire e a volte pur di parlare tira fuori discorsi che non c’entrano un accidente. Forse è per il fatto che gran parte della sua infanzia l’ha passata coi cadaveri, il silenzio rispettoso che bisogna avere e tutto il resto… e poi, ammettiamolo, non ha mai avuto amici all’infuori del cane e del gatto, quindi diciamo una preghiera per le orecchie e la pazienza di quegli animali. <Oh, non è un problema per me o i miei genitori, possiamo decidere un giorno in cui sono fuori, che ne dici? Ma forse ti senti più a tuo agio da Ichiraku, quindi facciamo lì!> meglio non stressarla troppo buttandola già in mezzo a una famiglia non proprio normale, amorevole eh, ma non normale. Ed eccola illuminarsi di nuovo quando Yumiko le da il via libera per i soprannomi, anzi, chiamandola anche con uno di essi, le labbra si aprono in un sorriso e una piccola risata. <Ahah! Perfetto.> non è detto che Yumiko avrà un soprannome, ma nel caso le venga in mente qualcosa, nella maniera più spontanea che esista, almeno sa che non le dispiace. <Oh, ma certo, ti lascio al tuo lavoro! E io devo tornare a casa… uhm… okay, mi ha fatto davvero piacere!> e si avvia, ma a rilento, senza distogliere lo sguardo da lei. <Allora vado… ciao!> e finalmente si allontana dal chiosco riprendendo la sua strada, molto più felice, molto più soddisfatta ed allegra, canticchiando e pigolando qua e la per la nuova e fresca amicizia! [END]

Le due giovane si incontrano alla piazza di Konoha, Midori per fare commissioni e Yumiko per il suo lavoro da fabbro al chiosco di armi ed armature. Dopo un primo incontro, le due ragazze si perdono in chiacchiere, dalla scuola, ai tatuaggi di Yumiko, alla vita privata di entrambe, fino a toccare argomenti quali il culto di Tsukuyomi e la possibilità di far parte di uno stesso team in un futuro, lasciandosi con l'accordo di un pasto insieme da Ichiraku