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con Hamisi, Yura

  [Centro di Konoha] A passo quasi incerto e leggermente innervosito Hamisi si apprestava a percorrere le strade del centro di Konoha, oramai le conosce tutte incluse le piccole via secondarie e i vicoli. Alza lievemente lo sguardo battendo nel mentre la punta di uno dei sandali a terra per sistemarsi la scarpa, di solito infatti passeggiare durante la tarda giornata quando i raggi del sole non sono così intensi come nel primo pomeriggio. Addosso porta un largo maglione di lana di color perlaceo che nasconde alla vista il suo corpo minuto e quasi fragile. Il giorno dopo avrebbe iniziato l'allenamento in accademia o comunque, abbastanza presto e l'anticipazione le aveva procurato una forte agitazione. Si porta una mano davanti alla bocca iniziando a mordersi le unghie in un suo abituale gesto per cercare di calmarsi, in quel momento, le passa per la mente l'immagine di un suo vecchio amico di infanzia. Non lo vedeva da molto ma l'idea che anche lui probabilmente l'avrebbe seguita nel suo percorso la stava riempiendo di gioia. Preme le labbra in una sottile linea e a passo veloce si muove per le strade di Konoha guardando con occhi colmi di determinazione la gente attorno a lei.
In qualche modo spera di incontrare qualcuno che conosce per confidarsi con lui del turbinio di emozioni che le sta mandando il cervello in tilt, infatti è così tanto spaesata che sbatte contro la schiena di qualche persona. Velocemente si allontana dalla folla tenendo le mani nelle tasche dei pantaloni larghi.

Yura  [Centro di Konoha] Camminava per le strade del centro di Konoha come era sua solito fare almeno una volta al giorno, la sua andatura era sicura e a tratti energica. Era consapevole del fatto che domani sarebbero iniziate le lezioni, e ciò lo rendeva molto felice. Mentre cammina il soffio del vento gli fa svolazzare la grande fascia di colore blu che porta legata alla vita, sopra la sua solita camicia bianca e il suo camice verde. Nel frattempo anche i suoi pantaloni a pinocchietto svolazzano leggermente e i suoi sandali marroncini producono un piacevole suono ad ogni suo passa. Avvolte, sempre mentre cammina, pulisce i suoi occhiali che tiene sempre sui capelli per evitare che essi gli vadano sugli occhi. Gira molto spesso la testa per cercare qualche volto famigliare con lo sguardo, fino a quando non vede Hamisi su cui si sofferma per più di qualche secondo. Come a sempre, alla visione della sua impacciataggine, fa un smorfia leggermente infastidita per poi ridere in modo beffardo.

  [Centro di Konoha] Sentendo una risata a lei familiare alza di colpo la testa puntando gli occhi celesti sul ragazzo davanti a lei. Un grande sorriso colmo di gioia si fa largo sul volto della ragazza mentre si mosse per avvicinarsi a lui, il suo rivale fin da quando erano solo dei bambini. Il ricordo di quando combattevano per avere lo stesso giocattolo o per arrivare primi alla fine strada le stava balenando nella mente.
Arrivata accanto al ragazzo gli avrebbe dato una leggera pacca sulla spalla usando il palmo della mano, chissà, forse avrebbero fatto le lezioni assieme. Chiude lentamente gli occhi e ride a sua volta sentendosi immediatamente più tranquilla ed in pace con se stessa.
<Anche te qua per scaricare il nervoso prima di iniziare le lezioni in accademia?> esclama intendendo la frase detta più come un dato di fatto che come una domanda.

Yura  [Centro di Konoha] Nel mentre che la ragazza si avvicina un sorriso simile a quello di Hamisi gli appare sul volto, sta ripensando a tutti i bei momenti passati con lei fino ad'oggi e al fatto che potrebbero partecipare alle lezioni insieme, ciò dava mota più sicurezza a Yura. Abbassa gli occhiali e li pulisce con estrema delicatezza tramite un fazzoletto che tiene solitamente dentro la tasca destra dei suoi pantaloni, dopodichè per indossarli tira di poco il laccio ,che permette a essi di restare sempre sulla testa di Yura, facendolo estendere e dopo qualche secondo lo rilascia, cosi che gli occhiali ritornino indietro velocemente posandosi subito sui suoi occhi. Con attenzione inizia a squadrare la sua amica.
Devo dire che anche oggi sei bassa. +Dice queste parole con un tono amichevole e affettuoso.
Comunque non sono per niente nervoso, anzi non sto più nella pelle. Attendevo questo giorno da molto tempo. +I suoi occhi verdi risplendono al pensiero delle lezioni, è come se fosse un'evento che aspettava da una vita, e effettivamente era cosi.