Il nerd e la principessa
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Giocata del 08/10/2018 dalle 14:54 alle 17:16 nella chat "Centro di Konoha Saccheggiato"
Si dice che i due giorni più importanti della vita sono il giorno in cui si nasce e il giorno in cui se ne comprende il motivo e quest’oggi la piccola Principessa della Luna arrovella le di lei cellule grigie per capire la veridicità di tale detto. Svegliata di buon’ora e dopo aver pranzato, ha scelto dei vestiti comodi per uscire dalla casa di Kaori e muovere i di lei passi per il mero gusto di passeggiare. Indossa un semplice vestitino candido che richiama il colore albino del suo lungo crine, accuratamente raccolto in una treccia bassa che riposa sulla sua spalla destra. La frangia troppo lunga le cela in parte gli occhi bianchi e perlacei come sempre privi di qualsiasi emozione, distaccati dalla realtà che la circonda impregnati insieme ai lineamenti del viso in un asettico volto atto al nulla. Oltre il candido vestito a mezze maniche, la piccola si protegge da un eventuale freddo grazie a una leggera felpa indossata, la quale le copre le braccia ma viene tenuta aperta sul davanti. La lunga cicatrice che le percorre lo sterno in lunghezza è appena visibile grazie alla scollatura del vestito, ma non visibile nella sua interezza; il coprifronte di Konoha è infine allacciato attorno al braccio destro però con sé non porta armi ne equipaggiamento, ma sceglie -prima di uscire di casa- di richiamare al di lei corpo il chakra. Andrebbe a ricercare nei cassetti della sua memoria il sigillo della capra e le manine e le dita libere della bambina andrebbero a comporsi cercando di produrlo in maniera ottimale e fedele. Dovrebbe ritrovarsi nel buio della di lei mente e del suo mondo perduto nel quale galleggia priva di ogni legge di gravità, figurerebbe il suo corpo in quel nero pece e proverebbe tranquillità e pace tornando allo stato che per lei rappresenta l’utero della madre. Nero intorno a lei se non fosse per quei due colori che sono rimasti all’interno del suo corpo dalla prima volta che ci ha provato, ovvero il colore blu e il colore bianco che ora andrebbero a raffigurare le due energie che sono presenti nel di lei corpo. La scia blu percorrerebbe la creaturina dall’interno andando a riversarsi nella sua testa in una danza elegante che vedrebbe il colore aggrovigliarsi su se stesso formando una mezza luna di colore blu scuro, espressione dei suoi pensieri e della sua energia psichica. Invece la scia di colore bianco pervaderebbe tutto il suo corpo essendo espressione dell’energia fisica del suo essere ma si concentrerebbe all’addome in linee di bianco che danzerebbero e si attorciglierebbero in tale punto formando una seconda mezza luna. Le due mezze lune se ben ricorda ora dovrebbe essere sospinte entrambe verso il plesso solare dove permanerebbe il sigillo effettuato con le mani, in due movimenti speculari che vedrebbero le due mezze lune vorticare verso il punto prestabilito. Lì la bambina cercherebbe di portarle ad unirsi e miscelarsi ruotando come se si volessero mangiare l’una con l’altra ma alla fine dovrebbero unirsi armoniosamente in un’unica luna piena azzurra, frutto di un blu slavato col bianco. Quella luna piena non dovrebbe essere altro che il chakra che dovrebbe essere quindi stato richiamato con questo processo appena effettuato, per poter brillare e divampare nel piccolo corpo e renderla capace di effettuare cose altrimenti impossibili. Eseguito tale compito -oramai meccanico- va ad uscire di casa e a macinare lenti e cadenzati passi lungo la strada, estranea anche alla sua stessa identità. [Tentativo per l’impasto del chakra | 4/4][Chk: on] Giornata tranquilla e soleggiata, giornata per molti di shopping in quel di Konoha, chi intento a fare spese si direbbe per la maggiore evitare un ragazzino che per lo più se ne sta sulle sue, rileggendo un vecchio quaderno d'appunti risalente fino ai tempi dell'accademia e su cui riportato la scritta "appunti n°13" in caratteri cubitali. Il verde decisamente isolato per propria volontà, non si direbbe mancare studi su studi continui nonostante il coprifronte per evitare di trovarsi indietro a clannati e strateghi, un insieme di coetanei non mancante di sottovalutare come si dovrebbe lui e le sue incapacità nell'ambito di arti magiche ed illusorie. Seppur mancante di sigilli od altro la mente è al momento concentrata < uh, mi converrebbe trovare un sensei, .... non sarebbe forse un male mettere roba più seria in pratica > scritte su scritte verrebbero infatti da lui rette e rilette in un continuo mormogliare, un basso parlare tra se e se riguardo lezioni o ripassi. Il genin basso sul metro e cinquanta e dal fisico magro abbastanza in forma, non manca nonostante i tratti da sbarbatello di una modica muscolatura da taijutsuser che si può forse in fondo comparare al suo stesso grado, camicia bianca, pantaloni verdi classici, cravatta verde ed un paio di sandali ninja color rosso, andrebbero ad alternarsi ad un coprifronte verde sulla sua fronte. Tanto simile è la tinta di coprifronte e capelli che non si potrebbe capire dove inizia l'una e finisce l'altra < uh, ... a-ah, maledizione, mi sono dimenticato i pesi a casa > imbranato quanto impacciato, anche solo durante monologhi interiori e dubbi di sorta, l'attenzione non si direbbe tuttavia dirigersi verso la Hyuga nei paraggi. Sarà forse per la sua perenne timidezza o l'incapacità assoluta di socializzare tranquillamente? Beh forse potrebbe essere per un motivo e l'altro in contemporanea (?). [chk off] [equip: coprifronte] Una camminata senza meta atta solamente a farla riflettere sul quesito che da questa mattina ronza nella sua testa, inerente ai due giorni più importanti della vita di ogni essere umano. Non troverà risposte nei vari chioschi o locali, nemmeno fra i volti di vari passanti, oramai tutto è privo di colore intorno a lei dato che quelle scie sono scomparse per andare ad abitare cose e persone. I cittadini di Konoha però quest’oggi non hanno espressione e nemmeno volti, sono maschere di pelle completamente prove di occhi, naso e bocca. Persino il ragazzino che riesce a intravedere non ha volto, ma solo dei capelli verdi e indumenti molto eleganti, un coprifronte che si mimetizza con la smeraldina capigliatura e un quaderno che pare intento a leggere. La bambina si troverebbe nei suoi pressi e lentamente arresta il passo mentre le di lei orecchie vengono raggiunte dal favellare imbranato e timido del ragazzino più alto di lei. Gli occhi bianchi e perlacei non ne scovano i lineamenti donando alla bambina un’ancora più acuta incapacità di esprimere quel che prova nel di lei animo. Si è ormai fermata a pochi metri dal ragazzino rimanendo immobile e silente ad osservare con il suo sguardo spento e amorfo il fare dell’altro senza nemmeno preoccuparsi di apparire invadente o inquietante. <Mi piace.> le labbra si dischiudono appena per emanare quelle poche parole delicate che vorrebbe far giungere alle altrui orecchie senza un reale motivo e forse senza nemmeno rendersene totalmente conto. [Chk: on] Nah, probabilmente non si è reso conto della presenza della coetanea, non nell'avvicinarsi o nel fermarsi nei suoi paraggi quantomeno < potrei andare a chiedere in accademia, ma se vado potrei diventere il genin che esamina i deshi, e non ho nemmeno una tecnica per poterlo fare, .... e se non capita questo dovrei comunque aspettare in pubbl- ... uh> ma quando sentirebbe una ragazza parlare da sola a sua volta il verde inizierebbe a voltarsi, distogliere lo sguardo dal libro, abbassare gli appunti e le sue pagine insomma. Con sguardo un po rilassato ed allo stesso tempo un po fifone per una persona a lui poco distante e nei paraggi < u-uh, s-stava parlando con me? .... o f-forse, mi sono imaginato tutto? > il verde tirerebbe da subito fuori un discorso fin troppo cortese ed allo stesso carico di balbuzie, un riflesso di un se timido e fifone che porterebbe fin da subito ad un volto gradualmente rosso come un peperone o un pomodoro in piena stagione. Il motivo? Sta ponendo una domanda ad una ragazza in questo momento, e senza inchini esagerati o simili già si vede come un pervertito o poco più a rivolgerne la parola, ... o forse è semplicemente l'unica persona a cui al momento pone una domanda, una persona che non sia sua madre per l'appunto (?). In quel del centro di Konoha, il tempo per lui si ferma in un istante chiaramente, da dirsi fifa la sua del resto è il nerd della foglia. [chk off] [equip: coprifronte] Il ragazzino sembra essere poco più grande di lei, la Principessa della Luna lo osserva con curiosità e ne ascolta le di lui parole borbottate riguardo all’Accademia e ai Deshi, non riuscendo però a comprendere quanto lui stia intendendo. L’interesse della piccola albina non viene trasfigurato in un’espressione facciale, la quale rimane sempre apatica e senza alcuna emozione da donare a quel piccolo sconosciuto. Eppure in cuor suo sa di sentirsi sollevata nel vedere, sentire e conoscere un ninja -non sa se Genin o più esperto- che ad occhio pare avere più o meno la sua età. Quando lui le rivolge la parola in risposta a quel commento forse fuori luogo, la piccola Principesse compie un inchino educato e gentile, donando l’impressione di essere etera in quel candore che l’avvolge. Un inchino leggero ricolmo di educazione e rispetto altrui, eleganza femminile e tenera in modo infantile. Quando si pone nuovamente in posizione eretta finalmente i lineamenti del giovane sembrano ricomparire al loro posto, conferendo espressioni e identità al giovane ninja. <Cosa leggi?> non risponde direttamente al quesito che le è stato posto da lui, ma lascia intendere -con questa sua domanda- che stava parlando proprio con lui. Tacita risposta affermativa camuffata da domanda curiosa riguardo al quaderno che l’altro tiene in mano. Di poche parole come sempre quando si tratta di iniziare una conversazione dal nulla con uno sconosciuto, mentre nella di lei mente stanno passando a rassegna diversi pensieri e ricordi dei giorni scorsi, di missioni precedenti e del suo mutevole carattere che forse appartiene a lei e solo a lei. <Studi qualche nuova tecnica o è solo una lettura per passare il tempo?> azzarda ipotesi, dato che l’altro è un palese ninja, per quel che ne sa lei potrebbe benissimo star ripassando qualcosa, come potrebbe leggere qualche lettura leggera. [Chk: on] Il verde da rosso passerebbe ad una tonalità più scura dello stesso colore quando gli verrebbe risposto in un certo senso positivamente, si forse è timido oltre ogni limite ma forse proprio come nerd la cosa viene ben presto presa come antifona < o-oh, .... è s-solo per passare il tempo, ... io, io beh sono rimasto agli appunti accademici del corso full tai perchè sono diventato Genin di recente, quindi davo qualche ulteriore occhiata .... m-magari trovavo indicazioni per rendere l'allenamento più duro senza per forza chiedere a un chunin > e ben presto, sia come ingenuità generale, che come educazone un qualcosa sul suo motivo di lettura verrebbe rivelato: si è effettivamente lo shinobi che appare, e nonostante la differenza apparente di età dovuta al fisico il verde è quel che effettivamente quel che sembra, un neo-genin fresco di corso. Da preoccupazioni impresse in volto, dovuta alla pratica a lui insolita di parlar con una persona il verde si farebbe ben presto più strano di espressione, voltatosi per non sembrare più strano con una espressione più compiaciuta, infatti il verdino cercherebbe di trattenere a stento una espressone più compiaciuta < h-ho, parlato con una ragazza, ... WHOOO > quanto possa forse pensare non è difficile forse, se si considera un parlare con se man mano sempre meno discreto e riflettendo esaltazioni, esagerazioni ed esagerazioni esaltate dovute a chissà quanto tempo di mancate uscite di casa. [chk off] [equip: coprifronte] <Full tai.> mormora leggera nell’ascoltare parole che vengono donate alle di lei orecchie stuzzicando la sua curiosità e facendole compiere un paio di passi in direzione del ragazzino dalla verde capigliatura. Dalle nozioni appena apprese è conscia ora che il ragazzino sia appena diventato Genin e predilige le arti marziali però non riesce a comprendere altro da lui se non che sia molto timido ed impacciato, come ne conviene dal colorito della pelle che si arrossa e da quel suo balbettare. <Di solito come ti alleni? Posso provare ad esserti di aiuto, ma solo se ti va.> lei non è Chunin e non è nemmeno esperta di arti marziali tuttavia vuole provare a rendersi utile perché quello è il suo modo per tentare di socializzare con un ragazzino che è quasi suo coetaneo. Un’amicizia che non sia adulta rispetto a lei, un normale desiderio di ricerca di un amico che magari potrebbe anche aiutarla a conoscere se stessa in quanto ragazzina e non solo come ninja. <Io… mi chiamo Harumi, sono la Principessa della Luna.> la sua consueta presentazione, la voce che vorrebbe raggiungere le orecchie altrui non appare più atona, ma delicata e più infantile, macchiata di una certa esitazione forse dovuta alla non comprensione dell’ultimo agire altrui e delle sue parole, sospinta dall’insano desiderio -per lei nuovo- di fare amicizia. <Non sei abituato a parlare con le ragazze.> semplice deduzione per le di lei celluline grigie visto che egli pare sorpreso o compiaciuto per averle rivolto qualche parola. [Chk: on] Rivelata una capacità rivolta per prevalenza verso le arti marziali, il verde andrebbe man mano perdendo il colorito rosso. Il perchè, nonostante un imbarazzo in parte ancora evidente ed un'espressione in volto da vero timidone < Di solito, b-beh ..... faccio esercizi fisici con i pesi, corro in giro, aiuto a trasportare roba pesante > si direbbe un discutere di altro in materia di allenamenti, in particolare il suo allenamento quotidiano al momento, che l'altra si direbbe aver chiesto per far amicizia < E-ecco, hai qualcosa di pesante con te che possa essere d'aiuto? .... il mio nome è Narita, Narita Tasuku, ... ho dimenticato i pesi a casa credo > e che porterebbe nuovamente il verdino a voltaresi verso la hyuga per fare presentazione. Prima da timido diventerebbe più calmo nell'atto seppur balbuzie non manchino, e poi di ritorno si farebbe presente una educazione esagerata ovviamente < Una principess-? .... AH chiedo scusa per la maleducazione, suimasen > che per mancanza di galateo porterebbe ad un inchino verso la coetanea di almeno 90°, complice il vanto che la stessa abbia fatto del titolo di principessa. Chissà magari sarà la parente di un daymio, magari sarà il membro di un qualche clan, magari avrà parentele potenti da non provocare, stia di fatto che per mantenere una vita tranquilla, anche solo all'accennare un titolo mai sentito il verde cercherebbe di anticipare scuse piuttosto che di farsele chiedere. Potrebbe sempre essere una tendenza esagerata di dare scuse random eh, ma la cosa comunque non durerebbe troppo, il busto tornerebbe infatti dritto alla sua posizione per evidenziare riguardo il rapporto con le ragazze la sua mediocrità < B-beh, non ho mai avuto successi a socializare in effetti > rapporto uguale a zero, per una mancanza attuale di carisma sembrerebbe che nemmeno abbia compagni di cui vantarsi, se delle combricole dovessero venire con lui si farebbe vedere una balla di fieno (?). [chk off] [equip: coprifronte]