Ryuuma
Free
Giocata del 03/10/2018 dalle 15:09 alle 18:21 nella chat "Centro di Konoha Saccheggiato"
Il sole brilla alto in quel di Konohagakure, rendendo l'aria mite piacevole e per niente fredda come potrebbe, invece, essere. Sta gironzolando ormai da un mese in quel di Konohagakure. Ha trovato soggiorno in un piccolo motel del Villaggio, il quale non chiede prezzi eccessivi, motivo per il quale può permetterselo benissimo. Non ha trovato ancora nessuno che possa in qualche modo essere collegato a Kouki, eccezion fatta per Azrael che, nonostante l'impacciato e tragico inizio, gli ha dato qualche informazione preziosa. Invero, non ha portato avanti nessuna vantaggiosa iniziativa, non essendo neppur riuscito a trovare un valido membro per il Clan Kokketsu. Veste con abiti totalmente atipici per un ninja: pantaloni neri, con righe verticali grigio scuro che li attraversano per intero; una camicia bianca ne copre l'addome, coi primi due bottoni aperti e le maniche arrotolate sin sopra i gomiti. Nella tasca destra dei pantaloni, invece, vi son svariati fuda, all'interno dei quali ha sigillato gran parte degli oggetti dei quali POTREBBE aver bisogno: boccette di veleno, pillole di Sbrilluccica di vario tipo e potenziale. I capelli cremisi discendono lungo la schiena, mentre sulla spalla destra vien tenuta la giacca cremisi, di tessuto leggero, sorretta sol dall'indice e medio della medesima mano. Sta camminando verso il centro della Piazza, con alcuni bimbi, usciti fuori in vista del bel tempo, che lo fissano straniti. Son poche le persone come lui in un Villaggio Ninja, poiché di "Ninjesco" egli non ha assolutamente niente. Sistema la montatura degli occhialini sul naso, spingendoli verso la fronte. E' or fermo, volgendo lo sguardo dubbioso ed interrogativo verso il Monte dei Volti quivi visibile. [ Chakra ON ] [centro] Quel buco non è stato ancora riparato. Ormai è un anno che si trova li...e sa perfettamente di chi è la colpa <eff> mugugna portando le mani nei capelli portandoli indietro prima di procedere per la sua strada con le borse della spesa in braccio. Aveva voglia di fare qualcosa di grandioso per la sua famiglia, se la meritavano. Non che non sia stata vicina ai suoi figli in questo periodo, anzi: si era presa una piccola vacanza dall'essere ninja, voleva riprendersi e ricostruire parte della sua vita, allenarsi, inventare nuove tecniche e costruire una sua personale armatura. Insomma, ha preferito lavorare su se stessa e fare la madre a tempo semi pieno se non si conta il suo lavoro come artigiana...e qualche interessante conversazione con massicci serpenti parlanti. Il perché voleva fare questa sorpresa era perché in generale, Ai, Ken, Andoss (il suo cane) e Sussurro (il suo gufo) si meritavano di essere coccolati. La donna indosso porta un abito a maglia con lo scollo a U leggero la cui parte superiore è bianca con dei tagli sulle spalle che tuttavia sono chiusi da leggere stringhe dello stesso materiale e colore lasciando intravvedere solo piccoli sprazzi di pelle in quel punto per poi coprirla completamente fino al polso. La parte della gonna invece che parte poco sotto il seno, ha una trama simile a quella della pelle di un serpente nero, la quale scende fin sopra al ginocchio mentre i piedi sono coperti da un paio di sandali ninja con un tacco leggero. Porta anche un Haori di lana verde spento con delle decorazioni geometriche dorate. Continua a camminare a passo marziale, i capelli corti che ondeggiano al vento ad ogni passo mentre la pelle pallida offre un netto contrasto con il trucco rosso sulle palpebre, che crea due lunghe code allungate attorno agli occhi.[ch on] Non conosce molti dei volti in quel di Konohagakure, anche perché lui si è interessato veramente poco di chiunque abbia un minimo d'importanza. In verità, conosce sol Yukio e Azrael, poiché gli ha permesso di entrare nel Villaggio nonostante i pochi requisiti idonei. Osserva, schermandosi gli occhi con la mano libera, i volti degli Hokage incisi nella pietra. Vorrebbe fare delle domande, ma non sa esattamente a chi. Si potrebbe anche affermar come sia buffo, per uno come lui, volersi interessare a quei volti. Tuttavia, deve altresì fingersi un turista lì per caso alla ricerca d'una ragazzina dai capelli neri. Nella poca folla pomeridiana, poiché è ancor un po' prestino, dovrebbe riuscir ad individuare una pulzella con una gonnellina e delle buste della spesa. Ciò che, però, ne attira maggiormente l'attenzione son gli occhi. < Quel rosso.. > Indicando il trucco che ha apposto alle palpebre. < ..fa risaltare maggiormente i tuoi occhi bianchi. > Non che sia proprio un'offesa, anzi potrebbe persino essere catalogato come un complimento. Ed è anche da segnare sul calendario, poco ma sicuro. < Posso farti delle domande? > Così, di punto in bianco, come un fulmine a ciel sereno. Distende le labbra in un sorrisetto convinto, anche troppo lugubre, poiché mette in mostra, come sempre, i denti affilati come rasoi e simili a quelli d'uno squalo famelico. [ Chakra ON ] [centro] Non ha nessun grande interesse a fermarsi da qualche parte, ha già tutto quello che le serve al momento è stato solo un leggero momento di vanità che l'ha costretta a fermarsi davanti ad un riflesso di una vetrina per controllare il proprio aspetto. Una azione che dura poco più di due secondi prima che la donna proceda a passo spedito come prima. Solo per incrociare la strada con un individuo (o individua) dai capelli rossi, con un curioso sorriso ferale. La donna lo guarda con u a curiosità distaccata, mostrando un sorriso a labbra strette mentre solleva il sopracciglio destro mentre risponde sarcasticamente. <grazie,fa sempre piacere avere conferme sul raggiungimento dei miei scopi> in effetti quel trucco non era solo un segno di vanità o un simbolo di avvicinamento ai serpenti, ma anche sottolineare la sua pericolosità e la sua appartenenza al clan in modo aggressivo. <per un bel sorriso come il tuo? dimmi tutto> afferma sempre con ironia mentre lascia che la voce scivoli morbidamente fuori dalle labbra, non sembra stordita da quello che effettivamente, è notevole. Fosse stata più giovane ed inesperta avrebbe sicuramente reagito in modo meno calmo, ma dava l'impressione dall'esterno che ne avesse viste troppe per farsi impressionare troppo lasciando spazio solo alla curiosità, malata o sana che sia. <basta che siano domande concise, come vedi, ho dei compiti da portare a termine> gli occhi le cadono istintivamente sulle buste della spesa, prima di guardare di nuovo Ryuuma cercando di studiarlo. [ch on] Riuscito ad aver l'attenzione della ragazza dalla propria, non può che lasciarsi sfuggir un'occhiata, la quale vaga dal di lei volto ( gli occhi in particolare ) sin al basso, dove terminata la gonnellina. Del resto, delle gambe se ne fa ben poco. E' meglio osservar laddove lo sguardo possa benissimo immaginare qualcosa di concreto. < I tuoi occhi.. > Riprende, risultando decisamente invasivo e fastidioso. Per quanto possa rendersene conto, non gli importa. Se ha qualcosa da dire, la dirà, per quanto irriverente quest'ultima possa risultare ai danni altrui. < ..hanno qualcosa di particolare. > Non ha mai visto uno Hyuuga da così vicino, motivo per il quale non conosce niente del suddetto Clan né di che portentoso potere oculare sia il loro. < Giusto? > E' innaturale un colore simile, lo sa perfettamente in quanto medico e genetista, per quanto sia più giusto dire che è un appassionato oltre che studioso. < Oh, suvvia, puoi passare del tempo con me, no? Non c'è niente che vada male lì dentro, spero. > Si stringe nelle spalle con ancor quel sorrisetto lugubre che si dipinge sul proprio visetto, palesando e ostentando la sua provocazione. < Volevo sapere perché incidete i volti dei vostri Kage sulla parete di quella montagna. > A Kusagakure, non si usa farlo, quindi la domanda è sicuramente mirata e concisa come vuole lei, ma anche calcolata. [ Chakra ON ] Il peso delle buste si fa sentire, ma non più di tanto: non ha molta forza rispetto ad altri taijutser, lei è sopratutto tecnica, tuttavia, la forza che ha è sicuramente superiore a quella di un normale essere umano e per ora, le buste della spesa sono un peso che riuscirebbe a mantenere senza grandi aggiustamenti della postura. Sorride verso questo quando nota i suoi occhi con maggiore attenzione <bhe, qualcuno direbbe che sono quelli di un cieco> sogghigna pensando alla associazione con il suo nome: Mekura, la cieca. <ma sarebbe improbabile tale circostanza, dato che ti sto guardando direttamente> quindi si, ha risposto, in modo evasivo. <chissà> afferma la donna sempre evasiva per puro gusto nei confronti del ninja di Kusa andando poi a guardare i volti degli Hokage: è una bella domanda. <quindi sei un turista> commenta la donna guardandolo di nuovo, prima di rivolgere di nuovo la sua attenzione verso i volti <ogni grande paese ha il suo modo di celebrare i suoi capi, è una pratica sopratutto delle cinque grandi potenze ninja, anche se si sviluppa in modi totalmente differenti> prende una leggera pausa prima di ritornare sulla sua spiegazione <la scelta di scolpire i volti dei Kage sul monte è associata alla stessa fondazione del villaggio oltre che alla sua posizione geografica: avrai notato che il villaggio è nascosto per 3/4 dalla foresta e protetto per l'ultima parte da quel altopiano creando sotto questo una piana dove si trova il cuore del villaggio. Da sopra questa si abbraccia con l'occhio il villaggio e qui il senso di costruire enormi volti di pietra: simbolicamente i kage presenti e del passato vigilano sul villaggio, lo preservano, osservano e proteggono chi è al di sotto di loro e al contempo, chi guarda i monti dal basso può trovare in quei volti l'ispirazione a raggiungere la grandezza e condividere i suoi valori..il Kage è, quindi, una figura innalzata quasi alla divinità ed è anche per questo> il suo sguardo cade su Kuugo <che non cancelliamo neppure i volti di chi invece ha portato disgrazia al villaggio...per non dimenticare che a capo di tutto ci può essere una persona assetata di potere> le sembra di fare lezione alla accademia in un certo senso. [ch on] Abbassa le braccia assieme alla giacca, la quale vien poi ripiegata su ambedue. < Esatto.. > Assottiglierebbe le palpebre. < ..solitamente, sarebbero definiti tali. > Paragonabili a quelli di un cieco. < Tuttavia, ci si accorge quando qualcuno è cieco e tu, ovviamente, non lo sei. Hai citato il mio sorriso. > La qual cosa potrebbe addirittura essere romantica, peccato non sia il momento adatto e che i due siano dei perfetti sconosciuti. < Mi incuriosisci, però.. > Sghignazza. < ..Nyahahah! > Senza trattenersi granché, poiché non ne ha motivo. Per lui, la risata che emette è normalissima seppur in molti l'abbiano reputata strana. D'altronde, anche il volto e le di lui fattezze scambiate spesso per femminili. In seguito, muovendo appena il capo dall'alto al basso per annuir al di lei racconto, alla spiegazione che dà a proposito della domanda posta dal Rosso, fa comprender come la stia seguendo. Invero, qualcosa resta nel di lui cerebro per il futuro, frattanto che gli occhi gironzolino dall'alto al basso del di lei corpo, curioso altresì di quel che potrebbe esservi al di sotto. < A Kusa, non sono soliti farlo, evidentemente. > Non si cura particolarmente dei motivi che spingerebbero la popolazione ad affidarsi al significato simbolico di quelle statue. O, quantomeno, è giusto dire che non lo capisce lui. < Di chi parli, nello specifico? > Riferendosi al tiranno, a Kuugo. Durante la guerra di Ryota, è stato particolarmente fuori dalle minacce, motivo per il quale non si è mai alleato né verso la fazione buona né quella cattiva. < Hai un bel modo di spiegare, però~ > Lascivo nel tono e nello sguardo, ignorando come lo dia a vedere. [ Chakra ON ]
Giocata del 13/10/2018 dalle 15:18 alle 17:53 nella chat "Centro di Konoha Saccheggiato"
Condividono entrambi che Mekura sia tutt'altro che cieca, ma la parte più importante sono le stesse domande che solleva Ryuuma. < bhe, vedila in questo modo: Kusa è solo di recente una potenza tra le nazioni ninja> afferma la donna andando a spiegare il problema con calma <in passato era un villaggio ninja relativamente debole, sicuramente più piccolo e più indifeso dei grandi 5> parla delle nazioni principali ovviamente. <ovviamente la struttura non differenziava troppo da quella attuata ovunque, ovvero un kage al comando, tuttavia è indubbio che la sua importanza fosse..> mugugna non sapendo trovare un termine che non sia troppo offensivo mentre continua a gesticolare. <marginale rispetto ad un Kage di Suna o Konoha e la costruzione di effigi della sua persona è ridimensionata: tieni conto che scolpire una cosa del genere> afferma guardando le teste ancora una volta <richiede denaro, manodopera manovale, artisti di prestigio, competenze e sopratutto una cultura che supporta tale pratica, se queste cose mancano è inevitabile che si sviluppino in altri modi o semplicemente non ci siano> sorride verso Ryuuma come se fosse una maestra ed effettivamente è così dato che sta facendo una lezione sociale sulle differenze tra Kusa e Konoha. <probabilmente ancestralmente vi erano altri metodi per serbare il ricordo dei grandi capi di Kusa, ma tornando alla tua affermazione volgendo la nostra attenzione sul presente: A Kusa fino a pochi anni fa c'era un consiglio, non un Kage, in più, Yukio Sama per quanto eccentrico ed esibizionista non si spreca in quello che considererebbe banale o già visto...> sospira pesantemente come se quel gesto fosse seguito da una consapevolezza. <se vorrà mai fare una cosa del genere la farà in grande e in modo spettacolare> come le sue guerre o le sue semplici entrate in scena <la teatralità...> il tono con la quale lo ha detto è morbido e melanconico prima di tornare a rispondere a Ryuuma. Lo guarda, fissa di nuovo il monte dei volti e con il braccio destro punta il volto di Kuugo. <di lui. I'ex Kage Kuugo. Il villaggio fu costretto ad un colpo di stato per detronizzarlo e portarlo in prigione. Non ci rimase per troppo tempo dato che, dopo anni è fuggito grazie all'aiuto di Ryota Nara, un traditore del villaggio della foglia...ex traditore del villaggio della foglia per essere specifica> non entra nel dettaglio, non c'è bisogno che uno sconosciuto sappia che è stato ucciso per mano della stessa figlia. <dici?> domanda curiosa guardandolo con la coda dell'occhio <ti ringrazio> un breve e sottile sorriso si palesa sul volto, mentre butta lo sguardo di nuovo verso i monti. [ch on] Della storia del villaggio, sia di Konoha che di Kusa, sa veramente ben poco. Non si è mai interessato a problematiche simili né è stato mai appassionato di storia in generale. Tuttavia, sentir parlare Mekura fa sì che possa conoscere altra gente in quel determinato Villaggio. Deve trovare qualcuno disposto a seguirlo nei meandri oscuri della Yakuza, dei Kokketsu o, semplicemente, nel circolo vizioso che è quello della droga. Inoltre, si tratta comunque d'una ragazza e, provolone com'è, non può rifiutare la compagnia di quest'ultima, specialmente se non gli sta dando contro né lo sta insultando in nessuna maniera. Anzi, gli sta dando anche troppa corda! E' quasi.. strano per uno come lui, abituato a sentirsi dar della donna o del Mostro ovunque girasse il capo e muovesse le gambe. < Mh, sarà come dici tu. Alla fin fine, non sono io che gestisco il Villaggio. Per questa ragione, il Kage può decidere di fare o dire quel che preferisce, fintantoché mi lascia in pace. > Fino ad ora, tra l'altro, non ha pagato neppure le tasse, ma non è giunto nessun reclamo. < Da come ne parli.. > Passando ad un discorso successivo, laddove la donna nomina l'Arufa dei Kokketsu in persona. < ..sembra che tu conosca molto bene Yukio-sama. > Sogghigna, distendendo l'angolo delle labbra verso l'alto, con le iridi giallo-verdi rivolti verso quelli perlacei altrui. E' strano che conosca tanto dell'eccentricità altrui, altrimenti. O, forse, è una sua grande fan. Le motivazioni potrebbero essere delle più disparate, però non può esserne certo. Inoltre, non ha alcun problema nel rivolgersi alla Hyuuga, poiché non prova vergogna né nessun altro sentimento d'avversione simile. Ha la faccia tosta, sempre. < Ryota Nara, eh? Lui penso d'averlo sentito nominare fino a Kusa. > Non se n'è impicciato, ma sicuramente è un nome che ha gettato terrore su tutte e cinque le terre ninja. [ Chk ON ] Già, perché dare così confidenza ad uno sconosciuto? perché far sentire bene uno sconosciuto così particolare trattandolo come se fosse qualsiasi altra persona? Chissà...forse voleva solo vedere con chi avesse a che fare, forse voleva semplicemente scoprire, per pura curiosità, per istinto. Parlando di sconosciuti, non ha paura di questi: non la conoscono, non sanno con chi hanno a che fare, le è più facile nascondere i veri motivi delle sue azioni, è con chi conosce che invece il problema sussiste e più conosce meno si scopre verso gli altri, una sorta di tecnica di difesa fatta non senza motivo, ma senza che se ne accorgesse. Invitava ad avvicinarsi, per poi chiudere la porta in faccia alle persone. Quando fa quella domanda, sul modo in cui conosce Yukio, la donna sorride, un sorriso distaccato <conoscerlo?> sorride, una risata quasi malvagia <nessuno lo conosce bene, mi limito a valutare quello che ha fatto di eclatante in pubblico in vita sua e faccio le mie somme, piuttosto....tu quanto lo conosci? perché non mi hai corretto, strano, di solito cittadino o ninja ha sempre qualche parola buona da dire in difesa del proprio Kage nei confronti di una straniera> anche se da un po' sembra essersi veramente calmato con la presenza dei suoi figli. <non sei qui da molto tempo vedo> afferma la donna osservando come Ryuuma sappia poco dei disastri che ha scatenato il Nara nel suo stesso villaggio <infatti Ryota è stato un problema anche per Kusa: in quella guerra si scontrò sia con Konoha che con il villaggio dell'erba e il consiglio> sospira gesticolando appena con la testa facendo un breve cenno. <il tuo tempo sta per scadere bel sorriso, pondera bene le tue prossime domande> [ch on] Poggia la mandritta a ridosso del fianco corrispondente, continuando a dar attenzione alla giovane. Solleva un sopracciglio al di lei dire, piegando altresì il capo cremisi sulla destra. Resta lievemente stranito dalla di lei risata, per quanto tenti di emularla subito dopo. < Nyahahaha! > Solleva il sopracciglio manco, con il sogghigno ancor presente sul di lui viso mentre ella spiega i propri motivi. < Lo conosco abbastanza da esser suo cognato. > Sghignazza, per quanto non sia esattamente così. Non ha granché voglia di spiegare eccessivamente il motivo per il quale conosca l'Hasukage, motivo per il quale si limita a spiegare il suo legame di parentela. < Kurona-sama è mia sorella. > La quale è, appunto, la signora dell'Hasukage stesso appena citato. Aspetta sol di veder la di lei reazione, dal momento che non conosce il vero legame che lega, invece, Mekura a Yukio. < Non sono molto patriottico. > Rivela, per niente preoccupato della di lei reazione. Si stringe, anzi, nelle spalle come se avesse detto la cosa più normale del mondo laddove, invece, un Ninja dovrebbe esserlo e anche tanto. Dovrebbe combattere e difendere il Villaggio. Contrariamente, il ragazzo pensa soltanto a se stesso e a guadagnar sulle missioni che gli vengono richieste. < Sono qui da un paio di settimane, ma ho perso tempo a cercare una persona in particolare. > Rivela, poiché non ha bisogno di nascondere una necessità del genere. Altrimenti, come farebbe a trovarla? < Mi chiedevo soltanto se conoscessi una ragazzina di piccola statura, pallida e coi capelli lunghi e scuri. > Tutto qui, veloce e indolore. [ Chk ON ] Il mondo è piccolo: il fratello di Kurona. Non mostra nessuna particolare emozione: l'ultima persona che rivuole nella sua vita è proprio Kurona o qualsiasi cosa le ricordi esattamente che nel mondo ci sono persone che preferirebbe far scomparire in un fosso, o ancora peggio vedere affossare nei loro stessi insuccessi come hanno fatto fare a lei mentre si mangia un pasticcino. Il fratello non c'entra nulla e lei dovrebbe smetterla di comportarsi così e biasimare gli altri...eppure sono colpevoli di averle tolto non solo la serenità ma anche la dignità. Il volto si scurisco solo un'attimo con una leggera furia omicida: non è neppure un sentimento per un amore perduto, è solo un desiderio ferale di prevaricazione e violenza. La odia, la odia con tutto il suo cuore e la vuole vedere soffrire. E tutte le volte che si ripete che deve andare avanti anche con questo sentimento, non fa che peggiorare...e peggiorare: perché? Perché tutti devono vivere raggiungendo i loro scopi ed essere felici e lei essere sempre infelice? sempre da sola? sempre abbandonata da chi dovrebbe esserle accanto? sempre ad offrirsi eppure...eppure fare tutto sbagliato, tanto da costringersi a chiudersi rendendo i rapporti con le altre persone, fittizi, malati...irreali. Alcune volte si domanda davvero cosa siano gli altri per lei e questo scatena un miscuglio confusionario di emozioni: Rabbia, risentimento, vergogna, paura, mancanza di fiducia, l'attesa costante che venga attaccata alle spalle, che venga messa alla prova, testata e trovata mancante di quello che gli altri vogliono da lei. Ed in tutto questo frangente la domanda, LA DOMANDA, che ha assalito la sua infanzia e la perseguita fin ora come tutti i fantasmi del suo passato: cosa vogliono tutti da lei? cosa vogliono davvero? il suo bene? forse, ma istintivamente dentro di lei che non era vero, che tutti volessero ferirla. Ecco perché non ha problemi con gli sconosciuti, non la possono ferire, non la conoscono e lei non li vedrà mai più. Chi la conosce invece è quella che più la spaventa, i legami con gli altri, il fatto di dover deludere qualcuno per quanti sforzi faccia, il fatto di risultare mancante agli occhi di una comunità, di persone, amici, di farsi scoprire in una nuova luce, debole, meschina, mentre disperandosi si attacca alle poche certezze che ha: i suoi figli, la sua luce, un lumino nella profondità e..ultimamente la Hyuga si sente circondata da strani e oscuri pensieri, di una stanchezza insolita, un ronzio continuo di idee dissonanti. "Urli" nella notte, di odio verso il mondo e verso la vita stessa, verso tutti e verso se stessa. Urli di una guerra contro tutti, motivata o meno che sia. Forza un sorriso che sembri quanto più sincero possibile, sicuramente sorpreso. <ahh buono a sapersi> il discorso va oltre e una domanda la far distogliere dai pensieri nefasti che l'hanno assalita. <ci sono molte ragazzine di piccola statura, pallide e cono capelli lunghi e scuri e tu sei un ragazzo un po' troppo grande per chiederlo senza una valida motivazione> ribatte, lapidaria, ma abbastanza gentile da non alludere apertamente che al momento rischia di finire nel lista dei possibili pedofili in giro per il villaggio. [ch on] La Hyuuga resta in silenzio un tempo che par infinito. Molteplici interrogativi si disegnano nel cerebro del Rosso, il quale assottiglia le palpebre da dietro gli occhiali. Solleva l'arto mancino, poiché il portante dal suo punto di vista, con il palmo ben aperto e rivolto al viso della giovane. Smuove la mano da un lato all'altro, per poi chiederle quanto segue: < Ci sei? > Ella si riprendo dopo poco, facendo sì che il braccio del Rosso vada ritirandosi e scender nuovamente lungo il fianco rispettivo. < La conosci, eh? > Una domanda che si racchiude in una semplice motivazione: come può non conoscerla? E' più un punzecchiar il proprio, continuando ad ascoltar quanto ella da dirgli a proposito della domanda appena posta. S'incupisce lievemente, digrignando i denti e mostrandoli per la loro lunghezza e lucentezza. < E' una mia collega all'ospedale di Kusa. Ho tutto il diritto di cercarla. Sicuramente, se avessi voluto stuprarmela, non te l'avrei chiesto. > E' sempre questo il problema, viene scambiato per il pedofilo che, in realtà, è. < A questo punto, io me ne vado. Stava nascendo una bella discussione, ma sei riuscita a rovinare tutto con quell'insinuazione. > Sbuffa sonoramente dalle labbra, iniziando, appunto, ad andarsene con chiaro disappunto disegnato in volto. [ Chk ON ] La donna sospira pesantemente lasciando perdere le domande di Ryuuma riguardo a Kurona e concentrandosi su questo quando, sbuffando sonoramente se la prende a male per quello che ha appena detto. Kouki non la vede da un po'...ma non è grave, tutti hanno la loro vita, lei non fa parte di quella della otina anche se ha piacere a sentirla tutte le volte che vuole, in più è la figlia di Kaori. Non vuole essere aggressiva, ma finisce per esserlo, come un cane quando protegge qualcuno. <...in effetti ho i miei dubbi che saresti ancora vivo...ma per morire c'è sempre tempo> non è una minaccia, ma un avvertimento considerando chi c'è attorno alla bambina: Azrael, Kaori, lei, Fumiko, più di uno, validissimi assassini con pochi scrupoli. <Se cerchi Kouki, hai chiesto alla persona sbagliata> afferma la donna seriamente <dovresti chiedere ad un'altra tua collega, si chiama Kaori Hyuga, sicuramente lei saprà dirti di più su di lei> Afferma mostrando sicurezza quando, invece le passa per l'anticamera del cervello un dubbio. Se dice il vero, quel ragazzo la sta davvero cercando e se non è a Konoha e non è a Kusa, dove mai sarà andata? Non scatena nessun allarme in faccende che al momento non si può permettere di pensare e della quale, sopratutto non c'entra nulla. <si conoscono da più tempo, ma non so dirti di più: lavora come primario all'ospedale> anche se non c'è davvero bisogno di quella specificazione: la fama di Kaori è leggendaria. <...se trovi Kouki salutamela> e con questo la donna se ne andrebbe per la sua strada senza guardarsi indietro [end]